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ANNO 1944
APRILE
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1944
Aprile
, l'ambasciatore tedesco E.H von Weizsäcker, riferendo voci di un avvicinamento tra S. Sede e Urss commenta che nulla è avvenuto né, egli ritiene, è possibile che avvenga.
Mons. Tardini propone di rivolgere un appello alla Croce rossa per la salvezza delle più importanti città italiane che potrebbero essere dichiarate "zone sanitarie". Ma il clima tra i belligeranti diviene sempre più arroventato, e l'appello, con lo sviluppo degli eventi bellici, riguarda sempre meno i tedeschi, per cui mons. Tardini non ritiene in fondo opportuna la proposta.
Lo stesso giorno l'ambasciata tedesca, rispondendo a mons. G.B. Montini a proposito di aiuti ai sinistrati tedeschi da parte della S. Sede, fa sapere che tale intervento non sarebbe gradito, perché il Reich non desidera iniziative estranee.
Mons. Godfrey informa il card. L. Maglione che i vescovi polacchi rifugiati a Londra riferiscono dell'intensificarsi delle persecuzioni, specie contro i cattolici militanti; sembra sia stato arrestato anche l'ex dirigente dell'Azione cattolica Witwood Grot. I vescovi pregano quindi che si intervenga, dato che il tentativo compiuto da mons. Orsenigo non ha ottenuto risultati. Mons. Godfrey ha visitato l'ospedale polacco di Edimburgo, accompagnato da lord Rosebery e dai medici con molta cortesia: ha parlato con i malati, portando loro la benedizione apostolica; ha lascaito poi 250 sterline per aiuti (residuo della cinquemila inviategli al papa).
, la Segreteria di Stato comunica all'ambasciata germanica che dal 31 marzo sono fermi nella stazione di S. Pietro trentanove vagoni di esplosivi e cannoni antiaerei vigilati da sentinelle. In pratica si trovano nel tratto di raccordo tra le ferrovie italiana e quella vaticana. La Segreteria di Stato prega che simili fatti non si ripetano.
5, il card. L. Maglione, scrivendo a mons. Cicognani, smentisce certe voci circolate in America: le fucilazioni del Colosseo non sono mai avvenute; né vi sono nell'anfiteatro romano depositi segreti di munizioni. Infatti sono state effettuate accurate indagini e nulla è stato trovato.
6, da Berna giunge una segnalazione di mons. Bernardini: in Slovacchia gli ebrei sono stati rastrellati e i russi si trovano a ottanta chilometri. Giudica molto grave il bombardamento americano su Sciaffusa compiuto per errore; il nunzio prega che si evitino speculazioni politiche su questo fatto.
7,
il nunzio a Berlino informa che l'offerta di aiuti agli sfollati in Germania è di competenza delle autorità locali; queste però non se ne occupano né si preoccupano di soccorrere gli sfollati.
Una nota della Segreteria di Stato all'ambasciata germanica informa della difficile situazione creatasi nella valle reatina: Poggio Bustone è in fiamme da un giorno; incendi anche nei paesi vicini e anche rappresaglie. Il vescovo mons. Migliorini e il suo vicario sono intervenuti per aiutare la popolazione. Della situazione verrà informato anche p. P. Pfeiffer, perché possa fare il possibile per attenuarne la gravità.
10, da Istanbul il delegato apostolico mons. Roncalli interviene presso il governo bulgaro a favore di internati ebrei per ottenere loro il permesso d'uscita e d'ingresso in Turchia.
12, il governo americano condanna l'uso dei gas, salvo uguale comportamento da parte degli avversari;
al barone von Braun che gli aveva chiesto spiegazioni circa i membri e i collaboratori dell'Unitalsi (Unione nazionale italiana per i pellegrinaggi dei malati ai santuari), mons. Principi spiega che tali persone, come coloro che operano nell'Ufficio assistenza alle convivenze della Poa, sono da considerarsi come dipendenti della S. Sede e quindi con diritto alla tessera personale. I dipendenti del Vicariato, invece, a causa di varie difficoltà, sono stati equiparati ai dipendenti dei dicasteri pontifici. All'obiezione che molti di essi sono giovani gli è risposto che rendono più degli anziani. In tutto si precisa, si tratta di trecento persone.
Alla sua osservazione che i tesserati del Vaticano sono in continuo aumento, che sono già cinquecento e ancora crescono, gli viene risposto che una simile cifrta è nulla rispetto all'intera popolazione romana, e rispetto al gran numero di sfollati. Comunque il barone von Braun afferma che parlerà dell'argomento con il mar.llo R. Graziani.
il nunzio a Madrid fa sapere che il governo tedesco ha comunicato al governo spagnolo di non gradire interventi in favore di ebrei, sia per la convalida di passaporti sia di lasciapassare per l'America Latina.
13, mons. Orsenigo comunica al card. L. Maglione che le richieste di rimpatrio dei militari finora non sono state accolte. Sembra che con ciò si voglia spingere ad aderire alla Repubblica sociale; ma si è anche saputo che un gruppo di ufficiali rimpatriati si sono dileguati dandosi alla macchia; sembra anzi che questo sia avvenuto addirittura a livello di battaglioni. Von Steengracht è favorevole a concessioni solo in casi di evidente bisogno. Si comunica tuttavia che si stanno allestendo treni per rimpatri, anche numerosi. Si consiglia quindi, per il momento, di sospendere le richieste e le insistenze, anche per vedere se le promesse vengono mantenute.
15, mons. Emery, segretario della "Mission Catholique Suisse" ringrazia il papa per i fondi nuovamente inviatigli; informa tuttavia che trova qualche difficoltà a far giungere pacchi agli internati italiani, in quanto questi non sono ancora considerati prigionieri di guerra e perciò le visite ai loro campi sono vietate. Si possono aiutare soltanto quelli che si trovano in campi misti, mescolati con gente di altre nazionalità. Si propone allora di consegnare tali pacchi alla popolazione tedesca.
La Segreteria di Stato, per mezzo di mons. G.B. Montini, interviene in aiuto del prof. Mario Segré, scienziato di fama mondiale, arrestato con la famiglia per motivi razziali e imprigionato a Regina Coeli;
[Mons. G.B. Montini, interviene anche presso l'ambasciatore E.H von Weizsäcker ma il giorno 17 lo scienziato e la famiglia saranno deportati ad Auschwitz, dove moriranno.]
16, proposta di scambio tra gli ebrei concentrati a Vittel e tedeschi arrestati negli Stati Uniti: i nunzi sono in trattativa con i vari governi.
17, il vescovo di Carpi, mons. Della Zuanna, comunica di aver compiuto una visita al campo di internati di Fossoli: sono concentrati ebrei e ariani; l'assistenza ai battezzati è permessa, ma il regime imposto è molto duro. Tra i non ariani non ha trovato alcuni che erano stati indicati; vi era invece il dott. Fritz Warschaver, ebreo battezzato, catturato al Collegio Orientale di Roma.
18, istituisce la "Pontificia Commissione profughi";
[in seguito si aggiungera la "Pontificia Commissione assistenza reduci".]
Nuove pressioni da Washington perché gli ebrei slovacchi non siano trasferiti in territorio sotto controllo tedesco, ma in Sud-America; al riguardo sono in corso trattative con Paraguay e Salvador.
Il prof. Vassalli segnala il caso del figlio, prof. Giuliano Vassalli, docente di diritto penale a Genova e già ben noto al mondo scientifico e forense;
[Il docente, arrestato il 3 aprile a Roma dalle SS, è accusato di far parte del Comitato di Liberazione (è l'esponente dei Gap) e la condanna a morte è ormai certa. Il papa incarica p. P. Pfeiffer di intervenire ed interviene anche personalmente presso l'ambasciatore E.H von Weizsäcker. Pressioni vengono esercitate anche sul mar.llo Kesselring e su due ministri del Reich, amici del Vassalli. Il p. P. Pfeiffer ne parla direttamente con E. Dollmann, capo delle SS, il quale però in questi giorni viene rimosso dall'incarico.
Il 3 giugno il prof. Giuliano Vassalli sarà consegnato dal magg. Kappler al p. P. Pfeiffer. Messo in un'auto con il lasciapassare vaticano, i professore viene portato alla casa generalizia dei Salvatoriani, di cui p. P. Pfeiffer è il superiore generale.]
19, il nunzio a Budapest ottiene che tutto il personale dell'ambasciata italiana venga concentrato in un albergo a Kekes. In Ungheria gli ebrei (anche battezzati) devono portare la stella e sono esclusi da varie categorie di impieghi. Inoltre devono denunciare tutti i propri beni mobili, che verranno sequestrati. Il card. Seredi ha ottenuto solo alcune agevoalzioni per i battezzati.
La Segreteria di Stato fa presente all'ambasciata germanica l'opportunità di far considerare Bracciano come "città ospedaliera".
21, ripreso lo stesso tema circa i membri e i collaboratori dell'Unitalsi, si giunge alla conclusione di considerare tali impiegati come della S. Sede, in base all'art 10 del Trattato. Il barone von Braun ne riferirà all'ambascaitore E.H von Weizsäcker.
Dall'ufficio del presidente Roosevelt giunge alla S. Sede la preghiera di ottenere il trasferimento da Costanza a Haifa (Palestina) di circa 1.500 ebrei; il tutto tramite la Croce rossa internazionale. La S, Sede incarica il nunzio a Berlino di seguire la faccenda.
22, il barone von Braun ritorna con gli elenchi già approvati.
Torna la vicenda degli ebrei slovacchi con passaporti sudamericani. Mons. Burzio ottiene che il Brasile ne convalidi 3 su 4, altrettanto per la Bolivia; il Cile chiede solo il controllo dei documenti, mentre l'Uruguay esaminerà ogni caso distintamente. La Germania comunica che la Spagna può interessarsi solo degli ebrei spagnoli.
il delegato apostolico a Washington comunica che il Comitato episcopale mette a disposizione del papa 250 mila dollari a favore delle vittime della guerra. Chiede una risposta sulla distribuzione delle offerte, anche perché questo potrebbe favorirne altre.
Lo stesso giorno mons. Tardini riceve dal papa l'incarico di raccomandare all'autorità tedesca un trattamento umano verso gli sfollati in Roma.
Una comunicazione del delegato apostolico a Washington: la NCWC (National Catholic Welfare Conference) informa che l'assistente del segretario di Stato ha chiesto al Museo di Washington di costituire una commissione che si occupi, d'accordo con la stessa NCWC e la Svizzera, di ottenere la dichiarazione di "città aperte" per alcuni centri italiani dove poter raccogliere e salvare alcune opere d'arte.
23, emana l'enciclica Ecclesiae Deus;
25, giunge una proposta del delegato a Washington: un'ispezione alla stazione di Roma, per dare garanzie agli Alleati; gli viene obiettato che un controllo del genere sarebbe stato difficile anche affidandolo a osservatori neutrali, perché il traffico avviene di notte.
Lettera del segretario di Stato al delegato apostolico a Washington sulle difficoltà di trasferimento dei 1.500 rifugiati da Costanza ad Haifa; supplica che si dia assistenza ai bambini polacchi non ariani ed ebrei.
Da Istanbul mons. Rocalli comunica che egli fa tutto ciò che i pochi mezzi gli permettono; ma la sua posizione giuridica in Turchia non è chiara; egli viene considerato solo "una persona di particolare rilievo", non un diplomatico, perché come tale non è accreditato presso il governo turco.
Il marchese Ripa di Meana si è rivolto alla Segreteria di Stato portando la documentazione sul col. Montezemolo da consegnare alle autorità tedesche;
[Il documento, ritenuto impresentabile così come redatto, sarà rettificato dalla stessa Segreteria di Stato e inviato… ma inutilmente.]
26, alla richiesta di E.H von Weizsäcker se gli Alleati sono disposti a trattare, il card. L. Maglione risponde che finora non si sono notati segni di cambiamento da parte avversaria: gli Alleati sono irremovibili. Al che l'ambasciatore tedesco risponde con tristezza che l'attuale governo non vuole trattare con l'Urss e non può trattare con gli inglesi, perché questi a quanto pare non lo vogliono.
Giunge notizia che gli ebrei del campo di Vittel sono stati trasferiti a Drancy; ormai nessun intervento è possibile, con la probabilità che essi siano deportati in Germania. Neanche il nunzio a Berna ha potuto far niente.
Il nunzio a Berna comunica al card. L. Maglione altre notizie sulla severità delle autorità tedesche (e alleate) nel confronto dei prigionieri italiani in Germania. I tedeschi, come è noto, non li riconoscono come prigionieri di guerra secondo la Convenzione di Ginevra; la Croce rossa, nonostante ripetuti interventi, non è riuscita ad ottenere nulla; d'altra parte anche gli alleati ne intralciano il lavoro con il loro stretto controllo sulla consegna dei pacchi. Questi arrivano in parte solo agli italiani detenuti in campi misti. Forse la S. Sede, lasciando impregiudicata la questione di diritto, potrebbe comunque ottenere un trattamento più umano per questi disgraziati. Mons. Orsenigo ha ottenuto qualche limitato permesso di visitare i campi di raccolta, ma non si sa se potrà eseguire anche controlli. Solo l'ambasciata della Repubblica sociale potrebbe intervenire: la S. Sede ha già fatto in proposito alcuni tentativi.
27, il nunzio a Berlna comunica che la Svizzera ha proibito l'esportazione di viveri; si tenterà ugualmente, tramite medici e cappellani, di fare qualcosa per pacchi collettivi.
28, in Ungheria si fanno più duri i provvedimenti contro gli ebrei: sequestro dei beni e dei viveri; perquisizioni, riduzione delle tessere annonarie; nessuna distinzione tra ebrei battezzati e non. Appello del nunzio al ministro degli Esteri, il quale risponde dimostrando personalmente molta comprensione, ma affermando che non è in grado di impedire l'azione dei due nazisti ungheresi, Endre e Baky, sempre più duri e decisi.
Nuovo appello del card. L. Maglione al delegato apostolico a Washington per la tutela di Venezia, Firenze, Ravenna, Assisi, città in cui si possono attrezzare edifici e locali per sfollati e sinistrati.
30, la Segreteria di Stato prende posizione sui gravi fatti accaduti nella diocesi di Reggio Emilia. Deplorando quanto accaduto, fornisce le spiegazioni avute dal vescovo mons. Brettoni. Il parroco di Cervarolo, don Pigozzi, un sacerdote esemplare era stato ucciso il 23 marzo. Un altro prete, don Francesco Bucci, parroco di Castelbaldo, era stato deferito al tribunale tedesco di Bologna per aver ospitato un prigioniero inglese fuggiasco e febbricitante dopo una lunga marcia.
Viene sollecitato il rappresentante fancese (Vichy) presso il governo tedesco ad interessarsi degli internati di Vittel.
Intervento della Legazione iugoslava che chiede alla S. Sede di far in modo che 400 ebrei cattolici possano tornare in patria, con passaggio attraverso la Spagna. Una nota della Segreteria di Stato osserva che un passaggio in Spagna sarebbe possibile (se si prova l'origine spagnola dei richiedenti); mentre è impossibile, come l'esperienza insegna, l'uscita da Roma. La S. Sede si offre come tramite tra l'incaricato d'affari iugoslavo e l'ambasciatore spagnolo. Il card. L. Maglione annota: «Si faccia così, ma chi parla?», e mons. Tardini aggiunge: «Se trattasi di spagnoli, si potrebbe parlare all'ambasciatore spagnolo». Il nunzio in Spagna suggerisce di intervenire presso il governo francese a proposito del gruppo di Vittel, perché almeno si ponga fine alle deportazioni in Spagna.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Aprile
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1944
Aprile

Mauthausen, sia in questo KL che in quelli dipendenti vengono da questo momento internati anche prigionieri ebrei che in seguito all'azione-Eichmann, prima erano stati deportati nei campi di sterminio dell'Est, selezionati secondo il criterio d'abilità al lavoro e, più tardi, per l'evacuazione di questi campi, trasportati qui;
11, Melk, Bassa-Austria, viene aperto questo nuovo KL che rimarrà in funzione esattamente un anno intero; i prigionieri ppolitici provenienti da tutte le nazioni europee devono scavare moltissime gallerie nelle montagne vicine alle località Roggendorf e Loosdorf; poiché i monti consistono soprattutto di sabbia di quarzo, all'operazione vine dato il falso nome di "Quarz";
[Mentre si dovrebbero costruire fabbriche sotterrannee per l'armamento, in realtà saranno installate 6 cave (da A sino a F) come capannoni della fabbrica Steyerwerke AG che nel prossimo invern 1944/45 inizierà la produzione di pallottole.]

22, convegno italo-tedesco al castello di Klessheim, presso Salisburgo;
23, castello di Klessheim, presso Salisburgo, incontro tra B. Mussolini e A. Hitler;



GERMANIA
1944
Aprile
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1944
Nazismo

Aprile
23
, incontro tra B. Mussolini e A. Hitler;

Peenemünde, dopo aver sognato che nessuna V2 si abbatterà mai su Londra, A. Hitler decide di non sostenere più lo sforzo degli scienziati. Lasciatosi alla fine convincere, la base comincia a svilupparsi in modo vertiginoso: viene fornita di materiale prezioso, di migliaia di ricercatori e di lavoratori concessi come schiavi; ciò nonostante tra l'esercito, i civili e l'aviazione scoppiano numerosi conflitti. H. Himmler decide perfino di gettare in prigione W. von Braun, Walter Riedel e Gröttrup con la ridicola accusa di sabotaggio arrivando perfino ad accusare W. von Braun di voler prendere il volo per l'Inghilterra sul suo aereo personale portando seco i piani della V2. Ci vuole l'intervento personale di Walter Dornberger, capo militare di Peenemünde, presso il quartier generale del Führer per strappare gli scienziati alle grinfie delle SS.

 



1944
Aprile
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1944
Aprile
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)

1944
Aprile

Auschwitz: agli uomini vengono ormai assegnati i numeri sopra il 175.000; alle donne, sopra il 76.000; non c'è dubbio che per le donne sia molto meno probabile essere registrate nel campo invece che essere mandate direttamente nelle camere a gas;
lo stesso mese vengono registrate 21.000 donne, mentre gli uomini detenuti nel complesso di Auschwitz-Birkenau sono 46.000;
7, Alfred Wetzler e Rudolf Vrba mettono in atto la loro fuga da Auschwitz;
[La loro evasione dà al mondo il primo rapporto concreto sulla disposizione del campo di sterminio, l'ubicazione delle camere a gas e dei crematori e il numero approssimativo di ebrei gassati.
Il rapporto viene inviato in Svizzera, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nel Vaticano ma gli Alleati ritengono che bombardare i binari o i crematori non "avrebbe ottenuto in maniera rilevante la salvezza delle vittime".]

Auschwitz: lo Hauptscharführer (mar.llo maggiore) Bernhard Walter, capo del laboratorio fotografico di Auschwitz, e il suo assistente, l'Unterscharführer (sergente) Ernst Hofmann, immortalano gli ebrei ungheresi della Rutenia subcarpatica smontati dal trasporto.
[Il servizio fotografico deve mostrare alla Croce Rossa che i prigionieri ebrei sono trattati bene e mettere a tacere qualunque voce sui campi di sterminio.]

 

la Guardia Popolare muta denominazione definendosi Esercito Popolare;



1944
Aprile
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Aprile
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1944
Aprile
-



1944
Aprile
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1944
Aprile

-

a

Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Aprile
Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1944
Aprile
2
, il ritorno a fine marzo in Italia di Palmiro Togliatti dall'Unione Sovietica, con l'assunzione della guida diretta del Pci, e le sollecitazioni giunte ora da Mosca con la lettera di Georgj Dimitrov inducono i comunisti italiani e sloveni a ricercare un difficile compromesso. Il testo, che rinvia al dopoguerra la definizione dei confini, stabilisce la sola presenza del CLN nelle zone compattamente italiane e dell'O.F. (Osvobodilna Fronta - Fronte della libertà) in quelle compattamente slovene mentre prevede due comitati di liberazione nelle zone "nazionalmente miste".
Per quanto riguarda la parte militare, l'accordo riconosce la presenza nella zona operativa del "IX Corpus" sloveno (compresa tra l'Isonzo e il vecchio confine) della brigata Garibaldi-Trieste come «parte integrante delle brigate "Garibaldi" in Italia», assoggettandola ad un comando paritetico fra il comando generale delle brigate "Garibaldi" e quello del "IX Corpus".
La debolezza sostanziale del compromesso è evidente perché:
- la definizione di zone "nazionalmente miste" è generica,
- il rinvio della questionre dei confini non cambia la strategia jugoslava.

Poggioreale (sul Carso triestino), in seguito alla strage perpetrata in un cinematografo, 71 slavi sono fucilati dai tedeschi.


23, Trieste, come risposta a un attentato in cui sono morti cinque soldati tedeschi, 51 ostaggi, tratti dalle carcerri triestine, vengono impiccati alle balaustre delle scale del centralissimo palazzo Rittmeyer.
[Il giorno successivo il vescovo di Trieste, mons. Santin, informa la Segreteria di Stato vaticana: come ha già fatto in una denuncia al Gauleiter dott. Wohlsegger, il vescovo illustra la disastrosa situazione della popolazione triestina e istriana. Il capo tedesco dimostra di non essere stato informato della cosa e promette di interessarsene. Mons. Santin denuncia la deportazione di 300 ebrei, 62 dei quali morti durante il viaggio e gli altri sterminati ad Auschwitz; tra di loro vi sono anche dei cattolici, ma non è stato possibile prestare loro nessuna assistenza religiosa.
Il vescovo comunica inoltre che ad Opicina è scoppiata una bomba in un cinema tedesco uccidendo 3 soldati germanici: come rappresaglia sono stati presi e immediatamente fucilati 70 ostaggi: inutili le proteste dello stesso vescovo e del podestà. Ancora si parla di un bombardamento alleato su Opicina che ha causato 36 morti e 45 feriti, distrutte 50 case e danneggiato chiesa e canonica.
Un altro attentato anti tedesco è stato compiuto il giorno prima: una bomba è scoppiata nella mensa ufficiali provocando molti danni ma poche vittime. Per rappresaglia sono stati fucilati 51 ostaggi.
Inoltre il vescovo informa di aver visitato la diocesi per alcuni giorni, esortando la popolazione a non occuparsi di politica; soprattutto perché il movimento partigiano di quei luoghi è legato a Tito e la gente è molto irritata perché le bande partigiane reclutano seguaci e "violentano le donne". Lo stesso vescovo in visita a Pisino e Moncalvo, è stato preso e trattenuto (ma non agli arresti) dai partigiani; ha potuto constatare che quattro battaglioni erano sprovvisti di scarpe; che tenevano un contegno assai sprezzante, pur affermando di difendere il popolo e la religione. Infine il presule triestino si lamenta per la proibizione da parte tedesca di poter assistere religiosamente i condannati a morte.
La lettera di mons. Santin, spedita il 26 giugno, giungerà al papa il 18 ottobre.]
SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

1944, marzo, la Presidenza dello SNOS (Consiglio di Liberazione nazionale sloveno) provvede a sostituire il VOS, sciolto a febbraio, con la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), composta da tre brigate e un battaglione speciale (battaglione di protezione del quartier generale). mentre le funzioni di intelligence vengono affidate allo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS).
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)
1944
Aprile

Vincenzo Bianco [col. Krieger], dirigente del Pci (Partito comunista italiano) clandestino, vissuto per anni in Unione Sovietica accanto a P. Togliatti [Ercoli], viene paracadutato in Jugoslavia da un aereo sovietico; da questo momento diventa il rappresentante del Pci presso il comando del IX Corpus jugoslavo.


ISTRIA
1944
Aprile

-

Fiume
1944
Aprile

 




1944
Aprile

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;

SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)
1944
Aprile

-
BOSNIA

1944
Aprile

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

MACEDONIA
1943
Aprile
dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1944
Aprile
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Aprile

-



1944
Aprile
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-

1944
Aprile

dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose;



1944
Aprile
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Aprile

dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al movimento di liberazione nazionale guidato da Enver Hoxha;



1944
Aprile
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;


Dittatura militare
[filofascista]
-

1944
seconda guerra mondiale (1939-45):
Aprile
all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;



1944
Aprile
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Aprile
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
(1943 12 set - 15 mag 1944)

1944
Aprile

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1944
Aprile

1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Aprile

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Aprile

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Aprile

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1944
Aprile

-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1944
Aprile

-



1944
Aprile
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Döme Sztojay
(19 mar - 24 ago)
Ministro degli Esteri
-
Ministro degli Interni
Andor Jaross
(1944 mar - ?)

1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.
-



1944
Aprile
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1939-45):



1944
Aprile
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1939-45):





1944
Aprile
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre
Aimé-Joseph Darnand
(1943 31 dic - 13 giu 1944)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1944
Aprile
-

26, il mar.llo Ph. Pétain, circondato da una guardia tedesca, compie una visita a Parigi;

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

1944
Aprile

-

lo stesso mese, un decreto dichiara ineleggibili i 569 deputati e senatori che avevano votato a favore del "governo di Vichy" il 10 luglio 1940;
[Alcuni movimenti della Resistenza, tuttavia, per esempio la fortemente burocratizzata e militarizzata OCM (Organisation civile et militare) vogliono che tutti i leader della Terza repubblica senza eccezioni siano esclusi da ogni funzione pubblica e addirittura processati come aveva fatto Vichy a Riom.]

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);


1944
Aprile
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Aprile

II guerra mondiale:



1944
Aprile
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Aprile

II guerra mondiale:
-



1944
Aprile
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Aprile
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1944
Aprile
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Aprile
5
, in un memorandum preparato dalle forze armate di Sua Maestà per il War Cabinet si legge:
«A nostro avviso risulta vantaggioso per la Gran Bretagna che gli americani siano interessati ai pozzi petroliferi nel Vicino Oriente. Ciò li condurrà ad assumersi responsabilità di tipo strategico.
La Russia è un potenziale nemico per l'area mediorientale. Anche se diventasse autosufficiente dal punto di vista delle risorse petrolifere, potrebbe essere tentata di guardare con invidia agli sbocchi verso l'Oceano Indiano, che sarebbero garantiti dai porti del Golfo Persico.
Per noi costituisce un enorme vantaggio poter contare, con giustificata fiducia, sull'assistenza americana per contrastare questo pericolo
».

 

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Aprile

-
Eire

1944
Aprile

, -



1944
Aprile
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1944
Aprile

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1944
Aprile

-


1944
Aprile
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Aprile
-


1944
Aprile
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Aprile

-


1944
Aprile
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Aprile
-




1944
Aprile
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Aprile
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Aprile
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Aprile
-
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Aprile
-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]

Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario -
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore G. Gambara gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Capo di stato maggiore Archimede Mischi
Aeronautica
Sottosegretario Arrigo Tessari
(1944 7 mar - 26 lug 1944)
[ad interim]
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.



1944
Aprile
, Torino, viene assassinato Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo»;
Pecorara (Piacenza) il commissario prefettizio Oddi e il segretario del fascio Amori vengono assassinati;
Somma Lombardo, il sottotenente Torres viene assassinato;

2
, nel «Resto del Carlino» Giorgio Pini pubblica un articolo intitolato «Rapporto a Pavolini - Scongelare» nel quale, tra l'altro: «Bando ai rancori, agli odii, ai sospetti reciproci. I veri nemici del popolo non sono fra il popolo, ma più in alto.»;
R. Ricci, comandante della GNR, da ora ha come vice comandante (fino a giugno) l'ispettore della milizia confinaria, il ten.gen. Italo Romegialli.
[squadrista, marcia su Roma, capo di stato maggiore del I Raggruppamento Camicie Nere nella campagna d'Etiopia, comandante la XXIV Legione CC.NN. d'assalto sul fronte greco-albanese, comandante (dopo l'8 settembre) della zona di Roma della rinata Milizia dove ricostituisce i primi reparti di "Ordine Pubblico".]
il capo di Stato Maggiore della GNR, il luogotenente Umberto Chiappe, viene sostituito dal magg. e poi ten.gen. Niccolò Nicchiarelli
[squadrista, marcia su Roma, comandante della Divisione Camicie Nere "23 marzo" sul fronte egiziano, comandante della Legione "Tagliamento" sul fronte russo e quindi, dal maggio al novembre 1943, comandante del Raggruppamento "21 aprile" in Slovenia.]
a proposito dei militi nella GNR, in una lettera al feldmar.llo tedesco W. Keitel, il mar.llo R. Graziani parla di 140.000 uomini… sulla carta; in realtà si tratta per lo più di ragazzi fra i 15 e i 17 anni; disponibili, e i in grado di combattere i ribelli ci sono soltanto ca tremila militi.
Intanto un esercito di ragazzi disperati si prepara a raggiungere i campi di addestramento in Germania.
Casale Monferrato, un migliaio di reclute inquadrate in due battaglioni del genio pionieri della costituenda Divisione "Littorio", cantando Bandiera Rossa e insultando i fascisti, partono per la Westfalia.
2, Torino, in un telegramma al feldmar.llo W. Keitel, il mar.llo R. Graziani traccia un consuntivo sconsolato degli sforzi intesi a fornire non meno di un milone e mezzo di giovani italiani alle forze armate e ai servizi obbligatori di lavoro.
Intanto l'esercito partigiano, che contava (dicembre 1943) su un effettivo di non più diecimila uomini, agli inizi della primavera decuplica addirittura le proprie forze.
Torino, lo stesso giorno, presso la Corte di Assise si celebra il processo contro il gen. Giuseppe Perotti e i membri del CMR (Comando Militare Regionale) arrestati il 31 marzo precedente, oltre ad altri 8 resistenti:
dal gen. Giuseppe Perotti e composto dai rappresentanti dei cinque partiti del CLN:
. Paolo Braccini (P.d'Az.),
. Cornelio Brosio (Pli),
. Eusebio Giambone (Pci),
. Silvio Geuna (Dc),
e due consiglieri militari del Comitato:
. Valdo Fusi (Dc),
. Franco Balbis (P.d'Az.).
. Bevilacqua,
. Chignoli.
. Montano,
. Biglieri,
. Giachino,
. Leporati,
. Giraudo

3, una lettera di Parini avverte che, dopo la denuncia dell'ing. Damiani e gli arresti del Verro e della signora Bottoni, per considerazioni nazionali e politiche d'ordine superiore a valutazioni di carattere poliziesco, B. Mussolini ha assicurato anche la liberazione di Ferruccio Parri come già disposto per i socialisti Fabbri, ing. Lombardi e Giuseppe Bentivogli.
Più tardi la stessa disposizione varrà per Bonfantini e Mazzali.

Torino
, processo al CMR (Comando Militare Regionale):
all'udienza vengono in aula il ministro degli Interni G. Buffarini Guidi, il prefetto Zerbino, il federale Solaro, ad ascoltare il pubblico ministero che chiede la morte per tutti, l'ergastolo per Silvio Geuna (Dc) e Chignoli.
Dopo le arringhe dei difensori e la parola agli imputati, arriva la sentenza.
Accusati di sequestro di documenti importanti, assuntesi le proprie responsabilità in quanto dirigenti la guerra partigiana, dei quindici imputati:
8 sono condannati a morte:
. gen. Giuseppe Perotti, presidente del CMR,
. prof. Paolo Braccini, (P. d'Az.),
. cap. Franco Balbis, ufficiale dell'Esercito ed esperto militare, (P. d'Az.),
. Eusebio Giambone, meccanico, (Pci),
. Enrico Giacchino [a.f.: Errico Giachino], impiegato, (Psi),
. Giulio Biglieri, bibliotecario, (Psi),
. Massimo Montano, impiegato, (Pci),
. Quinto Bevilacqua, mosaicista, (Psi).
3 all'ergastolo:
. Gustavo Leporati,
. Silvio Geuna (Dc),
. Giuseppe Giraudo.
1 a due anni di reclusione:
. Cornelio Brosio (Pli).
2 vengono assolti per insufficienza di prove:
. avv. Valdo Fusi (Dc) (liberato in seguito e posto sotto sorveglianza speciale, andrà a combattere in Val Formazza dove sarà gravemente ferito; nel dopoguerra sarà deputato democristiano per una legislatura; ritornerà poi alla sua attività di penalista, esercitata fino al giorno della sua morte nel 1975).
. Pietro Carlando.
Rifiutano la domanda di grazia.
Il fatto produce enorme impressione.

 

4, Varallo, un plotone di militi, attirato con una falsa telefonata, viene massacrato dai partigiani.

5, Torino, i membri del Comando militare del CLN vengono giustiziati al poligono del Martinetto.

Val Sesia, all'alba ha inizio il rastrellamento condotto da più colonne di fascisti e di tedeschi che avanzano contemporaneamente dalle Valli Sermenza, Anzasca e Strona impegnando i distaccamenti partigiani in aspri combattimenti. Verso l'imbrunire ha inizio il trasferimento del Comando partigiano nel Vallone di Roy, che da Fobello monta sino al Colle d'Egua. I partigiani riescono a tenere in scacco la colonna nemica per una quindicina di giorni fino a che, esausti, sono costretti ad abbandonare la valle disperdendosi. Quasi contemporaneamente per allentare la pressione nemica in Val Sesia, altri distaccamenti garibaldini, sfilati tra le maglie delle colonne nemiche eseguono una serie di colpi di mano verso la Valdossola.
Sui contrafforti dell'Appennino ligure-piemontese la formazione di Colajanni [Barbato] che ha assunto il nome di 4ª Brigata Garibaldi, preferisce mantenere la propria base in montagna e contrattaccare in pianura con il sistema delle squadre volanti.
6, presso Vercelli viene assassinato dai partigiani un certo Carlon e a Cuneo il milite Russo.
All'alba le forze nazifasciste sviluppano un attacco concentrico che tende a rinserrare i partigiani in sacche senza via d'uscita. La maggior parte dei distaccamnti della Brigata Liguria, però, dopo alcuni tentativi di resistenza riesce a filtrare attraverso lo schieramento nemico o a occultarsi sul luogo sottraendosi alla distruzione. Non così il "gruppo Odino" che ha stabilito nei pressi di Voltaggio un accantonamento di renitenti fra i quali vi è un centinaio di giovani completamente disarmati.
Benedicta: un cascinale o vecchio monastero mezzo diroccato posto sulla Benedicta sull'Appennino ligure-alessandrino.
Un militare fascista, fingendo di essere un partigiano, si era infiltrato qui per un mese raccogliendo così molte informazioni per indirizzare l'attacco poi condotto dai tedeschi.
[? , nato nel 1921 da una famiglia di origine calabrese, figlio di un ferroviere e di una casalinga, studente di giurisprudenza, fascista convinto, nel 1940, quando l'Italia scende in guerra, si arruola volontario; nel 1943 si trova in Sicilia come sergente di fanteria, partecipa quindi ai combattimenti contro l'esercito anglo-americano ed è poi costretto a ripiegare nel continente; di qui viene inviato sul fronte occidentale, al confine con la Francia; l'8 settembre 1943 si trova lì da pochi giorni. Invece di sbandarsi raggiunge Genova e si presenta al vecchio comando della Milizia fascista trovandosi alla fine nei ranghi di quello che poi diventerà il 625° comando provinciale della GNR; qui, all'inizio del febbraio 1944, viene convocato da un ufficiale dell'Upi (Ufficio politico investigativo) della 36ª Legione della GNR, la sezione incaricarta di occuparsi, tra l'altro, delle operazioni di controguerriglia. Vale a dire la lotta ai partigiani.
Infiltratosi il 20 febbraio, lascia la Benedicta, come stabilito, il 20 marzo.]
7, al mattino, quelli della Benedicta vengono sorpresi e catturati da due colonne di fascisti e di tedeschi. Oltre un centinaio di giovani sono fucilati sul posto, a gruppi di cinque alla volta, da un plotone di bersaglieri fascisti: il massacro dura fino a tarda sera. Novantasei corpi vengono gettati la sera stessa in fosse comuni, molti altri saranno trovati insepolti sulla montagna i giorni seguenti.
Altri tredici prigionieri sono fucilati a Masone e sedici a Voltaggio.
[Un ultimo gruppo comprendente fra gli altri il comandante Gian Carlo Oddino e il ten. Pestarino, suo aiutante, trasportato a Genova, sarà fucilato il 19 maggio al Passo del Turchino per rappresaglia.]
Oltre duecento prigionieri vengono avviati ai campi di concentramento in Germania.

Salò, proprio nel pieno della seconda ondata di diserzioni lo Stato Maggiore della RSI ordina a tutti i comandi regionali di organizzare il richiamo delle classi 1916 e 1917. Data di presentazione ai distretti: dal 20 al 26 aprile.


Treviso, 13:2413:29, la città viene bombardata da più di 150 B-17 americani: 1600 morti (csi 123 bambini) e migliaia di feriti.
[Secondo alcune fonti avrebbero scambiato Treviso con Tarvisio!? Secondo altre, sembra che gli aerei siano stati chiamati da alcuni italiani, ubbidienti alla disciplina del Corpo dei Volontari per la Libertà e del C.L.N., proprio per colpire un importante generale tedesco di passaggio.
Ernesto Brunetta, Nazzareno Acquistucci ed Everardo Artico, Obiettivo Venerdì santo, Canova Edizioni, Treviso 1992; rist. 2004.]

Asti, Lo stesso giorno, sulla strada fra Castello d'Annone e Quarto d'Asti un'autocolonna della Legione Muti e della Monterosa cade in un'imboscata dei partigiani: quattordici morti.
[Associazione degli appartenenti alla Divisione Monterosa, I nostri caduti noti e ignoti, con prefazione di Piero Buscaroli, Milano 1999.]

Genova, dopo l'assalto compiuto contro un piccolo presidio di militari fascisti sul monte Zuccaro, la banda della Lavagnina attrae l'attenzione dell'Upi (Ufficio politico investigativo).

9, Parmense, combattimento di Montevaccà e Tasola.

10, la vetta della Benedicta, minata dai genieri tedeschi, salta in aria e il triste corteo delle madri in gramaglie e dei parenti delle vittime dovrà per decisione del prefetto fascista di Alessandria attendere sino al 14 aprile per salire sulla tragica spianata.
[R. Baccino, op. cit.;
L. Cavalli, I martiri della Benedicta, in Genova, maggio 1945, pp. 2-9.]

Parma, viene fucilato un militare; un certo Noventini, suo figlio e un nipote vengono assaliti in casa dai partigiani: gli ultimi due sono uccisi il terzo ferito.

Val di Lanzo, il ten. Gustavo Fiore viene ucciso dai partigiani;

17 aprile 1945[?]

Padova, Montagnana, da un rapporto della GNR si avverte «un intenso movimento per la riorganizzazione delle varie bande armate» nel territorio, ma anche in quello di Stanghella e di Casale di Scodosia.

Sanpierdarena, viene ucciso dai partigiani Pietro Galletti;



Da un rastrellamento (prima del proclama) al confine tra le province di Alessandria e di Genova, le forze repubblicane uccidono 200 partigiani e ne fanno prigionieri circa 400.
Genova, sulle alture del Turchino, per rappresaglia, vengono uccisi dai tedeschi 59 giovani tra i quali un certo Bottaro, capo della banda partigiana della Giovane Italia in val Casotto.
Genova, viene ucciso il fascista Pertico.
Sovicille (Siena) viene ucciso il fascista Biancardi;
Novara, viene ucciso il milite Mario Magazzini.
Circa la stessa data, un reparto della Legione Tagliamento, preso in un'imboscata, muore tra le fiamme d'un autocarro rovesciato dai partigiani.
16, Treviglio, il tribunale militare straordinario di Bergamo condanna alla pena capitale quattro militari del distretto responsabili di diserzione. Sono tutti fucilati il giorno successivo.
17, Treviglio, lo stesso tribunale condanna a morte un sergente e a 24 anni ciascuno tre soldati, tutti colpevoli di diserzione.
Pavia, il col. Vittorio Ricci, mutilato di guerra, viene ucciso dai partigiani.
Inesorabile con i comunisti, pur tuttavia, quando può, B. Mussolini interviene:
- a favore di alcuni socialisti di Molinella,
- contro il rinvio a giudizio di 200 persone arrestate per attività clandestina e per appartenenza al C.L.N., evitando altresì il loro internamento in Germania.
Egli accetta quindi la proposta fattagli da Pisenti e da Cerzosimo i quali, rilevato il grandissimo numero di disertori e l'impossibilità di fare a tutti il processo, suggeriscono un'amnistia generale.
18, viene emanato il decreto n. 145 del 18 aprile 1944-XXII: "Sanzioni penali a carico di militari o di civili unitisi alle bande operanti in danno delle organizzazioni militari o civili dello Stato».
Chi si costituirà entro trenta giorni (25 maggio) dalla data di pubblicazione del decreto sulla «Gazzetta Ufficiale» (25 aprile) "andrà esente da pena".
Si mette in moto un apparato propagandistico massiccio: i giornali di Salò sono incitati da Ferdinando Mezzasoma;
il decreto legislativo n. 146 del 18 aprile 1944-XXII prevede la confisca dei beni per renitenti e disertori;

il decreto ministeriale n. 447 del 18 aprile 1944-XXII istituisce il SAF (Servizio ausiliario femminile), come supporto allo sforzo bellico (potrà contare su 11.445 donne);
[La circolare istitutiva obbliga tutte le impiegate dei ministeri a farne parte. Il comando viene affidato al generale di brigata Piera Gatteschi Fondelli già ispettrice nazionale dei Fasci di combattimetno femminili. Viene posto alle dipendenze della Direzione del Pfr (Partito fascista repubblicano) per tramite di un Comando generale del servizio ausiliario, ed è articolato su comandi provinciali e di gruppo.
Al termine dei corsi di formazione, le ausiliarie prestano giuramento secondo la formula delle FF.AA.RR. (Forze armate repubblicane) e vengono considerate personale militarizzato con la qualifica di di volontarie di guerra.
Per l’impiego operativo, le ausiliarie sono poste alle dipendenze dei comandi delle FF.AA.RR., o della GNR (Guardia nazionale repubblicana)
presso i quali prestano servizio.
Appartenenti al SAF sono anche le Infermiere Ausiliarie inquadrate nella Croce Rossa repubblicana con l’appellativo di "Sorellina" (equivalente al grado militare di sergente). Le Sorelline vestono l’uniforme delle Infermiere Volontarie (ma in colore azzurro anziché bianco e con il distintivo del SAF) per le attività ospedaliere, e la normale uniforme del SAF per gli altri servizi: si arruolano come volontarie circa 6.000 donne.
L’addestramento del personale viene curato in 22 corsi provinciali (organizzati tra la primavera e l’autunno del 1944) e 6 corsi nazionali.
Viene creata anche un sezione di Servizio segreto, le "Volpi argentate", magnificata dalla letteratura neo fascista per le sue imprese nel Sud Italia.]

20, una lunga dichiarazione del gen. Ernst [Fritz] Sauckel, plenipotenziario del Lavoro in Italia, assicura B. Mussolini che «La collaborazione delle due nazioni sul piano del lavoro, oltre che su quello delle armi, costituisce la premessa indiscutibile del successo: e in Germania le maestranze italiane troveranno quell’equo trattamento che rispetta la personalità e garantisce un tenore di vita dignitoso ed equilibrato».
[Le promesse si riveleranno ben lontane dalla realtà.]

20-27, nelle valli del Cuneese continuano i rastrellamenti delle forze repubblicane aiutate dai tedeschi.
Al mattino Marco Martorelli, comandante il distaccamento avanzato del Fedio, poco sopra Demonte, avverte che il nemico sta riunendo truppe nel fondovalle: una div.ne di Alpenjäger con rinforzi ucraini, nessun fascista.
Iniziato all'alba, l'attacco conclusivo, condotto da sole forze tedesche, coinvolge contemporaneamente le Valli Vermenagna, Gesso, Stura e Grana. Le formazioni della Valle Gesso e della Valle Vermenagna, più leggere e mobili, possono sganciarsi tempestivamente e porsi in salvo con lievi perdite, filtrando attraverso lo schieramento tedesco. Quelle della Valle Stura, invece, del Vallone dell'Arma e della Valle Grana non possono sottrarsi al combattimento ma, adottando con rapida intuizione una nuova tattica (interruzioni stradali multiple e complesse), riescono a condurre per otto giorni una battaglia manovrata che, dopo aver inflitto severissime perdite agli attaccanti permette alle formazioni partigiane di sottrarsi con perdite relativamente lievi, alla massiccia manovra annientatrice.
[Nella valle Stura operano le bande "Italia Libera" comandate da Ettore Rosa e da Livio Bianco, più numerose di quelle della val Maira. La prima ad essere attaccata è la 4ª di Nuto Revelli.]
Nel Canavese i matteottini del gruppo Sale e del gruppo Piero (quelli da cui avranno origine le due Div.ni Italo Rossi e Giorgio Davito) e i garibaldini della Val Sesia usano un'altra tattica ancora che consiste, sostanzialmente, nell'impegnare con brevi combattimenti le avanguardie nemiche per poi, col favore della notte, seppellire le poche impedimenta e spostarsi su altre posizioni o disperdersi, per riconvocarsi in tempo e luogo prestabiliti.
21, Milano, il magg. Luparelli e il brigadiere Vincenzo Basilisco vengono uccisi dai partigiani;
22, Bergamo, nel poligono di tiro viene fucilato il soldato Andrea Scandella, classe 1925, condannato per diserzione dal tribunale militare.
Parma, si annuncia che, avendo il tribunale di guerra condannato a morte 35 giovani renitenti alla leva arrestati con le armi in mano, l'esecuzione della sentenza è stata sospesa per ordine di B. Mussolini.
Il «Corriere della Sera» e altri giornali fascisti pubblicano un vistoso appello nel quale è promesso il perdono a tutti gli "sbandati" che intendano costituirsi entro la mezzanotte del 19 maggio (termine successivamente prorogato al giorno 25).

Presso Cuneo, lo stesso giorno, i partigiani uccidono Maria Vallauri.

22-23, nel convegno italo-tedesco nel castello di Klessheim, presso Salisburgo, B. Mussolini incontra A. Hitler; vi partecipano anche il mar.llo R. Graziani e il feldmar.llo Keitel, J. von Ribbentrop e il ministro Mazzolini.
[Secondo quanto dirà il dottor Zachariae - il medico che A. Hitler ha messo vicino al Duce non fidandosi degli italiani - B. Mussolini in questa occasione ha fatto nuove pressioni perché si tentino trattative di pace o coi russi o con gli altri, mentre si hanno ancora carte per sperare in una pace giusta.]
Parlando di fronte ad A. Hitler e alla presenza di B. Mussolini, il mar.llo R. Graziani fornisce la cifra del reclutamento: 60-70.000 persone.

Nella stessa occasione il Führer assicura il Duce che non intende modificare a proprio profitto lo status quo ante delle frontiere anche se dichiara risolutamente che fin quando dura la guerra le zone di operazioni dei confini (Trentino e Giulia) non possono in alcun modo essere tolte alla loro amministrazione militare.
Più precisamente lo zittisce con un proverbio oltraggioso: «Un bambino scottato, diciamo noi in Germania, teme il fuoco».
Dopo i colloqui con A. Hitler, il Duce si reca a Grafenwöhr per visitare il campo di addestramento di una delle quattro Div.ni che si stanno allestendo:
- div.ne alpina Monterosa (gen. Carboni),
- Littorio,
- Italia,
- San Marco (600 ufficiali e 12.000 uomini.
[Nei campi di Mutzingen, Heidelberg, Sennlager e Grafenöhr.]
Gli effettivi oscillano tra i 12 e i 20 mila uomini [a.f.: 28.000] e sono costituite con quadri volontari di ufficiali, con sottufficiali tratti dai campi d'internamento e con soldati delle classi 1924-25, mandati dall'Italia.
Pochi giorni dopo l'arrivo in Italia di Mussolini il gen. K. Wolff fa bloccare Maderno (sede del partito e degli Interni) e con la scusa di un controllo, le SS saccheggiano i magazzini viveri del Ministero e della Direzione generale della polizia, che pare siano ricchi più del lecito. Guido Buffarini Guidi si salva, Tamburini viene sacrificato, ma il gen. K. Wolff è costretto a restituire tutta la merce saccheggiata.
Contro il parere del mar.llo R. Graziani ma sotto la pressione di Ernst [Fritz] Sauckel, B. Mussolini dispone il richiamo di molte classi per il lavoro obbligatorio: è un insuccesso completo poiché pochissimi rispondono alla chiamata e motli vanno a ingrossare le file dei partigiani.
[Del resto dalla coscrizione volontaria tentata dal Commissariato del Lavoro, dalla quale Ernst [Fritz] Sauckel si attendeva un milione di lavoratori, non ne ha ricevuti più di 17.000.]
23, Parma, sono condannati a morte 35 militari, poi le condanne sono sospese;
Bologna, tre militi vengono uccisi dai partigiani;
Toscola, G. Lazzari e N. Polli vengono uccisi dai partigiani;
Ornavasco (Novara), lo squadrista Ravani viene ucciso dai partigiani;
Belvedere Langhe, il magg. Gambera viene ucciso dai partigiani;
Quartona (Varallo), alcuni militi della GNR vengono uccisi dai partigiani.

Intanto, E. Sogno riesce finalmente a mettersi in contatto con gli agenti inglesi;
il Soe (Special Operations Executive) di Berna scrive alla centrale di Londra: «A Genova, una delle radio ricetrasmittenti di Otto è nuovamente in funzione».
["Otto" è un nucleo d'intelligence legato a E. Sogno, di cui fanno parte molti agenti doppiogiochisti e di dubbia fama, reclutati nei vecchi apparati fascisti e in quellli della Rsi.
I rapporti tra "Otto" e la rete "Franchi" sono molto stretti, tanto da diventare ben presto una cosa sola.
Il Soe da Berna, annunciando una loro visita in Svizzera, scrive: «Sogno e "Sim" [nome in codice di Alberto Li Gobbi, un collaboratore di E. Sogno» chiedono di chiarire lo status del Vai. A detta di Sogno, gli uomini del Vai mancano di esperienza e sono inutili. Si tratta di un'organizzazione militare incapace da controllare le bande partigiane autonome. I tentativi messi in capo dal Vai per inglobare queste bande finirebbero per creare problemi a quelle fazioni politiche e militari che desiderano mantenere il carattere democratico del movimento partigiano. […]
Sogno punta a ottenere assistenza finanziaria da noi durante la sua permanenza in Svizzera, che potrebbe prolungarsi di altri trenta giorni
».
[Il Vai (Volontari armati italiani) è un'organizzazione fondata da P. Badoglio, in cui sono confluiti interi pezzi degli apparati del regime. Combattenti tra i più reazionari, ex fascisti desiderosi di riciclarsi, spesso anche criminali comuni in cerca di uno stipendio: sono uomini talmente screditati da rappresentare un'imbarazzante zavorra persino agli occhi di E. Sogno, che pure intrattiene intense relazioni con molti ex camerati.]
23, in un secondo rapporto il Soe (Special Operations Executive) di Berna annuncia alla centrale di Londra che E. Sogno è giunto in Svizzera sei gionri prima, il 17. E aggiungono:
«L'organizzazione "Otto" è stata debellata il 31 marzo scorso, a causa delle informazioni fornite al nemico dal tenente Siro (è stato catturato mentre assisteva le bande partigiane nella zona di Cuneo). Otto [Ottorino Balduzzi], il capitano Li Gobbi, due marconisti italiani e altri elementi sono stati arrestati. […]
Sempre il 31 marzo, anche il comitato militare piemontese è finito nella rete del nemico. Di conseguenza, Sogno (Partito liberale) e l'avvocato Valdo Fusi (Dc) sono gli unici sopravvissuti tra i leader partigiani in Piemonte. Al momento, si trovano entrambi in Svizzera. Il comitato piemontese è in fase di riorganizzazione
».
Nello stesso messaggio il Soe di Berna chiede a Londra:
«Inviateci ulteriori dati su Sogno, in modo che possiamo effettuare una verifica e ottenere altre informazioni. […]
Sogno rimarrà in Svizzera per altri trenta giorni. […] A suo dire, si registrano allarmanti falle in merito alla sicurezza dell'organizzazione "Otto"
».

25, da Londra rispondono a Berna:
«Vi ringraziamo per le notizie su Sogno. […]
Non ci è chiaro se Otto e gli uomni di Li Gobbi sono stati arrestati insieme, e se gli arresti sono tutti avvenuti a Genova (Li Gobbi faceva base a Novara). […]
Il principale referente dell'organizzazione "Otto", a Genova, è Conforti. […]
Sogno ritiene che i suoi uomini siano in grado di far fronte al nemico in Piemonte e in Liguria? […]
Anche noi pensiamo che il Vai sia un'organizzazione potenzialmente pericolosa. Siamo d'accordo con sogno e ci auguriamo che il Vai muoia di morte naturale. […]
I dettagli forniti da Sogno sono tutti esatti. Vi invieremo, comunque, una serie di quesiti affinché Sogno possa provare la sua identità
».
[Dai contatti successivi risulterà che i dubbi su E. Sogno e sulla versione da lui fornita sulla cattura di molti uomini dell'organizzazione "Otto" sono stati chiariti.]



La "forza incorporata e forza presente nell'esercito" è di 245.729 uomini, mentre la forza "comunque impiegata" è di soli 212.293 uomini.
Il promemoria dello Stato Maggiore della RSI [pubblicato da Adolfo Scalpelli] che riporta questi dati, cerca anche di spiegare la differenza tra i due numeri;
- 19.000 assenze arbitrarie verificatesi dal novembre 1943 al 25 aprile 1944, tra il personale che è ancora presso i comandi regionali in attesa di impiego;
- 12.436, perdite subite da reparti per cause varie (morti, feriti, ammalati, assenze arbitrarie).
Trieste, avendo una bomba ucciso alcuni uomini nella Casa del Soldato e altri passanti, 51 comunisti sono impiccati alle ringhiere delle scale e alle finestre della stessa casa dai tedeschi.



30, Un comunicato ufficiale dà un dato preciso: gli iscritti al Pfr fra i 17 e i 37 anni, che risultano attualmente inquadrati nelle formazioni militari della RSI sono 47.215, cioè neppure il 10% dei fascisti tesserati (vedi 1° marzo).
Presso Piacenza, i militi A. Belella e A. Bernardi sono uccisi dai partigiani.
Cuneo, in data imprecisata, la signora Glarej e il signor Sclocchini, tenuti come ostaggi, vengono poi uccisi dalla banda di Pier Piero.


Con una serie di accordi finanziari, da gennaio ad aprile, l'amministrazione tedesca porta il valore del marco da 7,60 a 10 lire e si preoccupa di fissare i prezzi agricoli a quota 250 (rispetto al 1938) e gli industriali a quota 300. Gli acquisti, naturalmente, sono pagati con soldi italiani: è il più grande furto legalizzato dalla repubblica di Salò.
Prendono la via della Germania anche le armi prodotte in questo mese nel bresciano:
-. 7.500 mitragliatrici;
- 7.000 pistole,
- 10.000 fucili,
- 100 pezzi di artiglieria.
Il sottosegretario all'Agricoltura Herbert Backe manda in Italia il barone Eltz von Rübenach a lo Standartenführer SS Pehle, i quali impiegando 1.700 esperti e l'apparato poliziesco fanno man bassa nelle campagne.
A sconvolgere i piani di rapina intervengono, anche qui, le bande partigiane, la cui attività è seganlata in tutti i rapporti ufficiali dei predatori.
[Dirà, esagerando, l'ispettore Moll: «Si può affermare che senza la Militärverwaltung la Wehrmacht non avrebbe trovato alcun italiano disposto ad appoggiare il fronte combattente».]

Alla fine del mese il Cln del Piemonte detta questo ordine del giorno:
«Lette le relazioni sulle opeerazioni di guerra svoltesi durante i mesi di marzo e aprile nelle zone delle valli Maira, Varaita, Gesso, Stura e Grana, constatato che fra le costanti magnifiche prove di attività e di eroismo offerte da tutte le formazioni militari piemontesi si sono segnalate in modo particolare le bande che operano nelle valli sopraddette, le addita alla riconoscenza della patria».
[L'ordine del giorno è il frutto di un compromesso politico: per firmarlo i comuisti hanno preteso l'inclusione fra le valli elogiate della Varaita, teatro della dura sconfitta garibaldina. Ma altrove, come vuole la politica unitaria, cederanno parte del loro merito a giellisti e ad autonomi.
Superano bene il rastrellamento di primavera i garibaldini della valle di Po, i giellisti della val Pellice e gli autonomi di Marcellin attestati sulla stessa montagna su cui i loro avi valdesi resistettero nel 1689 all'assedio di Catinat.
Ne escono alla meglio i garibaldini della Valsesia.]

Per il momento, comunque la "pianurizzazione" – discesa in pianura di alcune formazioni – del Piemonte appare prematura.
Formazioni partigiane
(esclusi disarmati, collaboratori e ausiliari)
al 30 aprile 1944
REGIONI
Combattenti Garibaldini Autonomi Giellisti
Cattolici
Matteottini
3.680
1.500
1.300
800
-
80
Liguria
*1.350
1.000
100
250
-
-
Lombardia
1.550
500
100
320
500
80
Veneto
2.150
1.350
700
100
-
-
Emilia Romagna
750
500
-
200
50
-
Toscana
1.700
700
270
600
130
-
Umbria
100
100
-
-
-
-
Marche
*1.250
600
400
150
-
-
Lazio
*300
nd
nd
nd
nd
-
Abruzzo
*550
60
150
nd
nd
-
Totale indicato
*12.600
5.800
3.500
2.600
700
-
Totale effettivo
(col. 13.380)
(riga 12.590)
(6.310)
(3.020)
(2.420)
(680)
(160)
* Non tornano i conti!
Il censimento indica 12.600 combattenti:
- Italia del Nord: 9.000,
- Italia Centro e Sud: 3.600.
Se si aggiungono ai combattenti di montagna gli ausiliari, i riservisti, gli stretti collaboratori, le staffette, i gappisti, i sappisti, si può arrivare alla cifra di 20-25.000 che risulta dai documenti del CVL (Corpo volontari della libertà).
[Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, G. Laterza & Figli, Bari 1980.]



CENTRO

5, «L'Avanti!», in riferimento all'attentato di via Rasella, scrive che audaci patrioti con lancio di bombe hanno attaccato una colonna di SS con un vera e propria azione di guerra.


Rieti, da un rastrellamento (prima del proclama di B. Mussolini) in provincia, dove sono stati uccisi un questore e 14 militi, le forze repubblicane uccidono circa 100 partigiani.

VALNERINA: durante i primi giorni di aprile viene lanciata un’offensiva concentrica contro l’intero “territorio libero”, che investe Norcia, Cascia, Leonessa, Preci, Cerreto di Spoleto, Vallo di Nera, Monteleone di Spoleto.
A questo punto la [III Banda Melis], ora italo-anglo-americana, deve lasciare per forza la zona di Abeto e concentrarsi sul piano di Castelluccio, inaccessibile ai mezzi motorizzati in quanto le strade sono ancora bloccate dalla neve.
In condizioni simili, la nuova formazione non solo non è in grado di operare per circa un mese, ma deve salvare il salvabile. Scarseggiano le armi e, nonostante vari tentativi, non si riesce a ottenere lanci alleati. I componenti della banda trovano rifugio in due cascinali disabitati in località Osteria, a un’altitudine di 1.600 metri, lontani dai centri abitati. Le popolazioni sono terrorizzate e gli stessi partigiani sono reduci da lunghi spostamenti per sfuggire alla tenaglia nemica.
[Qualche tempo dopo, il cap. Ernesto Melis, ammalatosi, troverà rifugio presso una casa amica nei pressi di Norcia, dove sarà poi catturato; Pietro Capuzi, preso in mano il comando, sarà anche lui catturato e fucilato dai tedeschi a maggio nei pressi di Ussita.
Sergio Forti
sarà ucciso dai tedeschi il 14 giugno successivo dopo aver compiuto un atto eroico che gli varrà la medaglia d’oro al Valore militare alla memoria.
[Sergio Forti: figlio di Bruno Forti, avvocato triestino di famiglia ebraica, leader del movimento irredentista e volontario nella Prima guerra mondiale.
A 22 anni si laurea in Ingegneria navale all’Università di Genova e viene immediatamente assunto all’arsenale di Viareggio.
- 1943,
8 settembre, al momento dell’armistizio, dopo aver sabotato e distrutto le navi e altri materiali dell’arsenale, scappa a Cortona dove risiede la propria famiglia, segnalandosi anche lì per la volontà di contrastare i tedeschi.
9 ottobre, si sparge la notizia che il padre è ricercato dalla Gestapodi Trieste ed è
a questo punto che tutta la famiglia decide di rifugiarsi prima a Spoleto e poi
a Norcia, infine ad Abeto.
A Norcia egli prende contatto con il gruppo locale di antifascisti riuniti nel
CLN; fra questi Saverio Trincia, Roberto Battaglia, Nestore Lanzi, Antonio
Marucci
, Aldo Perco e la sua famiglia, provenienti da Gorizia. La famiglia
Perco si distingue, al pari di Forti, nell’assistenza ai prigionieri evasi ed è un
importante tramite con la formazione partigiana di slavi comandata da
Svetozar Lakovic [Toso]. Insieme a Sergio Forti si segnala nell’attività di assistenza ai prigionieri alleati anche la sorella Silvia Forti.
Da Norcia, egli inizia un’attività di organizzazione e di resistenza, impegnandosi in particolare nell’assistenza agli ex prigionieri alleati, sfruttando la sua ottima conoscenza dell’inglese.
Sembra, anzi, che ad affidargli questo compito sia stato proprio il CLN centrale, con cui si era messo in contatto. In questa sua attività viaggia moltissimo attraverso le montagne di Umbria, Marche e Abruzzo, collegandosi con la [II Banda Melis].]

Al grande rastrellamento tedesco, durato circa dieci giorni, partecipa una forza consistente di uomini e mezzi. Alcuni partigiani sono uccisi, ma soprattutto vi sono stragi di civili e deportazioni di massa.

Dopo il grande rastrellamento tedesco, le formazioni partigiane legate al cap. Ernesto Melis e a Sergio Forti cercano di riprendere l’iniziativa.
Uno dei problemi principali è quello delle risorse economiche e delle armi, gli esplosivi e le munizioni – sempre scarse, gran parte delle quali perse nelle settimane precedenti.
[Mentre – sembra certo – il ten.col. Louis Wagenaar riesce a distribuire somme offerte dall’Ambasciata inglese presso il Vaticano, nella misura di due versamenti di entità non trascurabile di 125.000 e 150.000 lire, e un aiuto economico venga anche dal CLN centrale, contattato con successo da Sergio Forti, non si materializzano, invece, o sono comunque insufficienti, i lanci di materiali e armi
promessi da Radio Londra.
È forse per questo che si tenta di inviare oltre la linea del fronte ufficiali britannici che possano indirizzare i comandi alleati. Lo stesso cap. Ernesto Melis, insieme al cap. Joel N. Woods, al ten. David Campbell e al ten. sudafricano Lawlor, partecipa a uno di questi tentativi, da effettuarsi via mare lungo la costa adriatica ai primi di aprile, durante il quale il ten. Lawlor riuscirà a raggiungere le linee alleate con un gruppo di POWs nel mese di maggio.
Secondo il cap. Ernesto Melis, la formazione è stata aiutata con rifornimento di viveri dal commissario prefettizio di Norcia Ugo Petrini, con il quale è in contatto.
Il fatto che si stabiliscano accordi sottobanco, dichiarando anche tregue più
o meno durature, fra autorità fasciste e gruppi partigiani è, peraltro, confermato
da altre fonti.
Vi sono stati contatti fra il cap. Ernesto Melis e il capo della provincia di Perugia, Armando Rocchi, fin dal gennaio 1944, per trattare il rilascio dei suoi familiari incarcerati a Perugia. Vi sono stati contatti fra le autorità tedesche e i partigiani di Svetozar Lakovic [Toso], nel tentativo di trattare una tregua.
Su un piano leggermente diverso, vi sarebbe stato un tacito accordo per cui
alcuni elementi della [III Banda Melis] sono stati reclutati fra la manodopera
locale per l’ "Organizzazione Todt" a Norcia, dove i tedeschi intendono allestire
una pista per aerei. Questi tentativi contengono certamente un elemento di doppio, talvolta triplo, gioco, ma sono anche parte dello sforzo di ambienti antifascisti moderati di trovare un ponte con la controparte, in vista della liberazione che ormai è ritenuta imminente.
Episodi simili avvengono anche nel Maceratese. Quasi tutti falliscono, perché le decisioni finali spettano ai tedeschi, ai quali interessa, in questa fase, il pieno
controllo del territorio.]


13, Perugia, sono fucilati due renitenti classe 1925. Un terzo è condannato a 25 anni di carcere.


15, Firenze, nella sua villa al Salviatino, il filosofo G. Gentile, presidente dell’Accademia d’Italia, viene ucciso da tre GAP (guerriglia urbana, gruppi armati proletari istituiti dal Pci), fra cui Bruno Fanciullacci e Antonio Ignesti.
[Bruno Fanciullacci si rifugia nella casa dell'amico pittore Ottone Rosai che lo redarguisce: «Bella impresa uccidere un povero vecchio»… aprendo così una polemica che avvelenerà la Resistenza.]
Molto turbato, B. Mussolini dispone che non vengano compiute rappresaglie.
[Su «Corrispondenza repubblicana» n. 48, B. Mussolini:
«Giovanni Gentile è morto come i 1.023 iscritti al partito, come i 523 ufficiali e militi della Guardia nazionale. Con l'assassinio di Giovanni Gentile è stato completato il quadro: ogni categoria sociale è infatti rappresentata nella ormai troppo lunga lista dal bambino seienne al laborioso operaio, dallo squadrista fedele alla giovane recluta… tutti sono caduti sotto il piombo dei sicari venduti al nemico».
Al compianto mussoliniano si unirà il rettore dell'Università Cattolica, p. Agostino Gemelli, secondo il quale gli italiani «ammiravano in lui [G. Gentile» un uomo che la scuola ha molto amato e un animatore dei giovani».]

Roma, lo stesso giorno ? Cosimo, 1° Aviere paracadutista, viene assassinato;
[È quello che aveva sparato al ten.col. Bechi-Luserna quando quest’ultimo tentò di fermare il magg. Rizzatti che aveva deciso di
seguire i tedeschi in ritirata dalla Sardegna e di continuare a
combattere.]
16, il cap. Benedetto Cosimo, del “Nembo”, viene ucciso in un'imboscata partigiana;
lo stesso giorno, il Duce, commemorando G. Gentile ucciso il giorno avanti, ricorda 1023 fascisti e 535 fra ufficiali e militi della GNR assassinati;
17, Il Duce nomina nuovo presidente dell’Accademia d’Italia Giotto
Danielli
.
18, commemorando il filosofo nel consiglio dei Ministri, egli rivela che finora ben 1023 fascisti iscritti al partito e 535 ufficiali e militi dela GNR sono stati assassinati. Fa diramare un prolama: «Basta!».
22, Fabro (Terni), nella notte disertano, tutti assieme, 4 sottufficiali e 33 soldati della III Compagnia del CXXXVI Battaglione genio;

25, VALNERINA: Castelluccio, la [II Banda Melis] viene colpita gravemente da una imboscata tesa da un reparto della GNR;
[È qui infatti che i componenti del corpo centrale della banda hanno trovato rifugio, alloggiati in casali ai margini dell’altopiano, sentendosi relativamente sicuri viste la difficoltà di accesso e anche la supposta tregua stipulata dal cap. Ernesto Melis con le autorità repubblichine.
Nel casale dormono cinquanta partigiani, senza sentinelle. Frank Nigel Eatwell e il partigiano Ignazio Mangio sono al comando di due squadre, una di prigionieri alleati e una di italiani.
ore 06:00, al mattino viene dato l’allarme, ma l’edificio è già circondato da un reparto di almeno sessanta militi bene armati. Inizia una sparatoria e gli assediati fanno una sortita per raggiungere la scarpata che conduce in basso, verso Arquata del Tronto. Tre di loro, tuttavia, vengono colpiti: due soldati sudafricani, T.E. Sanderson e J.F. Schutte, e il giovane spoletino Paolo Schiavetti Arcangeli. Non è possibile ai compagni soccorrerli, anzi due di loro, Paolo Schiavetti Arcangeli e uno dei sudafricani, sono presi ancora vivi e finiti con un colpo alla nuca.
(Lo spoletino sarebbe stato anche torturato per costringerlo, invano, a parlare.) Inoltre – forse – una decina di prigionieri alleati vengono fatti prigionieri. Nell’azione si distingue Sergio Forti, per la fredda determinazione con cui organizza la sortita e la fuga.
Il grosso della banda – secondo la testimonianza del ten. T.J. [Pat] O’Brien – riesce a ritirarsi, perdendo tuttavia quattro uomini uccisi e uno ferito e la totalità degli esplosivi.
Paolo Schiavetti Arcangeli, 20enne, nipote di Domenico Schiavetti Arcangeli, primo sindaco socialista di Spoleto, era uno studente iscritto alla facoltà di Ingegneria a Roma. I due POWs uccisi appartenevano entrambi all’esercito sudafricano: il soldato T.E. Sanderson (matricola 2234) a un reparto di fanteria, 1° Royal Durban Light Infantry; il soldato J.F. Schutte (matricola 88572) al 1° South African Irish. Erano entrambi stati presi prigionieri a Tobruk e inviati in due campi in Italia settentrionale da cui erano fuggiti, per aggregarsi alla [II Banda Melis].]

26, Firenze, i tribunali militari di Perugia, Varese, Bologna, l'Aquila, Bergamo e Venezia, dal giorno 20, hanno emesso 53 condanne a morte contro renitenti e disertori (non si sa se poi siano state eseguite).
29, Firenze, il col. Ingaramo e il suo autista sono uccisi dai partigiani;
30, Firenze, sono stati fucilati altri tre disertori; in meno di un mese il tribunale militare straordinario di guerra della città ha mandato davanti al plotone di esecuzione ben 23 ragazzi).



[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]


Regno d'Italia
1944
Aprile
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
1944
dall'8 settembre ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
Aprile
12
, dichiara che dopo la liberazione di Roma nominerà luogotenente il figlio Umberto, ritirandosi a vita privata;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;

1946, re d'Italia (Umberto II);

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
Capo del governo primo ministro segretario di Stato

mar.llo P. Badoglio
(1943 25 lug - 17 apr 1944)
I

Presidente del Consiglio

mar.llo P. Badoglio
(1944 22 apr - 5 giu 1944)
II
Vicepresidente   Palmiro Togliatti (Pci)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari
alla Presidenza
Pietro Baratono
(1943 27 lug - 17 apr 1944)
Renato Morelli (Pli)
(22 apr - 5 giu)
Dino Philipson
(1944 1º feb 1944 al 17 apr1944)
 
Interno
avv. Vito Reale
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Salvatore Aldisio (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari Pietro Capasso
(1944 24 feb - 17 apr 1944)
Filippo Caracciolo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
  Nicola Salerno (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
Affari Esteri
mar.llo P. Badoglio
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
[ad interim]
mar.llo P. Badoglio
(22 apr - 5 giu)
Africa Italiana
mar.llo P. Badoglio
(24 feb - 5 giu)
[ad interim]
Guerra
gen. Taddeo Orlando
(1944 11 feb - 5 giu 1944)
Sottosegretari sottosegretario
gen. Taddeo Orlando
(1943 13 nov - ?)
Mario Palermo (Pci)
(22 apr - 21 giu 1945)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari
amm. Pietro Barone
(1943 16 nov - 17 apr 1944)
[del. Marina Mercantile]
Domenico Albergo (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[del. Marina Mercantile]
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
[distintosi molto nella guerra etiopica]
Scambi e valute
Guido Jung
(1944 24 feb - 2 giu 1944)
[ad interim]
Finanze
Guido Jung
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Quinto Quintieri (PDL)
(banchiere)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari   Antonio Pesenti (Pci)
(22 apr - 12 dic)
Industria, Commercio e Lavoro


prof. Epicarmo Corbino
(1944 11 feb - 17 apr 1944)

Attilio Di Napoli (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari   Francesco Sansonetti
(22 apr - 5 giu)
Agricoltura e foreste

Falcone Lucifero
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Fausto Gullo (Pci)
(22 apr - 5 giu)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari   Gino Bergami (Tecnico-Pli)
(22 apr - 12 dic)
Lavori Pubblici
prof. Raffaele De Caro
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
A. Tarchiani (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari   Adolfo Cilento (PDL)
(Dem. del L.)
(22 apr - 5 giu)
Grazia e Giustizia
Ettore Casati
(1944 15 feb - 17 apr 1944)
Vincenzo Arangio-Ruiz (Pli)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari   Nicola Lombardi (PDL)
(22 apr - 5 giu)
Cultura di massa
Giovanni Cuomo
(1944 24 feb - 17 apr)
[ad interim]
 
Comunicazioni
Tommaso Siciliani
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Francesco Cerabona (Dem. del L.)
(22 apr - 12 dic)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic)
[del. Poste e Telegrafi]
Educazione nazionale
prof. Giovanni Cuomo
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
A. Omodeo (P. d'Az.)
(22 apr - 5 giu)
Sottosegretari
Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(22 apr - 5 giu)
Ministri senza portafoglio
B. Croce (Pli)
(22 apr - 27 lug)
Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo
conte Carlo Sforza
(P. d'Az.-Indip.)
toscano
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
G. Rodinò di Miglione (Dc)
(22 apr - 5 giu)
 
P. Togliatti [Ercoli]
(22 apr - 5 giu)
 
avv. Pietro Mancini (Psiup)
(22 apr - 5 giu)
[ricco proprietario di Cosenza]

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

-

1944
Aprile

SUD

, [Svolta del Sud] P. Togliatti [Ercoli], convocato il consiglio del Pci, gli trasmette le istruzioni dei sovietici: unire tutte le forze politiche e entrare nel governo del mar.llo P. Badoglio; il consiglio, naturalmente, acconsente e decide di informare la Giunta esecutiva, ma P. Togliatti [Ercoli] temendo che questa danneggi la propria azione, la previene comunicando il suo programma in una conferenza stampa.
3, la G.E.P. e il C.L.N. si radunano con P. Togliatti [Ercoli], Carlo Sforza e G. Rodinò, senza prendere alcuna decisione;
4, A. Omodeo fa dichiarazioni risolutamente intransigenti;
5, Morelli, Bergami e Cassandro portano a B. Croce le deliberazioni del partito liberale e del partito demolavorista che rifiutano d'accordo la collaborazione con il governo del mar.llo P. Badoglio;
6, la G.E.P. si riunisce con altre persone in casa di B. Croce;

9, Cordell Hull, in un discorso alla radio, spiega largamente quali sono i principi della politica estera degli Stati Uniti e, parlando dell'Italia, dopo aver ribadito che il fascismo è il nemico da annientare, che è volontà degli americani lasciare liberi gli italiani di decidere sulla composizione del governo;
10
, Murphy, Mac Millan e Mac Farlane, ricevuti dal re dopo aver chiesto udienza col pretesto di presentare il nuovo Alto Commissario inglese, sir Noël Charles, toccano invece subito la questione dell'abdicazione e della luogotenenza esigendo l'immediata esecuzione dei due atti;

11, nel "rapporto" ai quadri dell'organizzzazione comunista napoletana, P. Togliatti [Ercoli] così si esprime:
«Il regime democratico e progressivo che noi proponiamo e alla costruzione del quale vogliamo collaborare e collaboreremo in tutte le forme dovrà essere un regime forte… Questa nuova democrazia dovrà mettere fuorilegge ogni e qualsiasi residuo d fascismo e dovrà inoltre prendere delle misure per estinguere le radici da cui sorse nel passato e da cui potrebbe rinascere nel futuro. Per questo noi proporremo che venga decisa, dopo la guerra, all'Assemblea Costituente italiana una profonda riforma agraria… I gruppi plutocratici dovranno essere colpiti e messi nell'impossibiltà di nuocere. I beni di coloro che hanno tradito la patria ponendosi al servizio dello straniero saranno confiscati a favore dello Stato… Noi chiediamo che l'Italia progressista di domani rinunci per sempre ad ogni politica di conquista, ad ogni avventura ed intrigo imperialista. Questa infatti fu la chiave di volta di tutto l'edificio del fascismo, l'origine prima di tutti i nostri mali…».
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]

12, Vittorio Emanuele III dichiara che dopo la liberazione di Roma nominerà luogotenente il figlio Umberto, ritirandosi a vita privata;
15, si convoca la G.E.P. allargata (Giunta Esecutiva dell'Italia liberata), alla quale Carlo Sforza preferisce non partecipare; dopo varie ore di discussione vota l'ordine del giorno all'unanimità: preso atto della decisione del re di istituire una luogotenenza generale del Regno, chiede, nel supremo interesse del Paese, che si proceda con sollecitudine alla formazione del nuovo governo.
18, malgrado l'unanimità della decisione precedente, il P. d'Azione rifiuta ancora la sua collaborazione e pensa di restarne fuori formando il centro di un'opposizione; alcuni di loro, pensando di potersene sevire per eliminare il mar.llo P. Badoglio tentano di spingere B. Croce ad assumere la presidenza del Consiglio, ma ormai quest'ultimo è troppo legato al mar.llo P. Badoglio che si consulta con lui per la formazione del nuovo governo.
Le truppe dipendenti dal governo del mar.llo P. Badoglio prendono la denominazione di CIL (Corpo Italiano di Liberazione) (CIL).
21, Salerno, il mar.llo P. Badoglio costituisce il primo governo di unità nazionale, formato dai rappresentanti delle forze antifasciste;
esponenti della Dc (Democrazia cristiana) entrano nel secondo governo del mar.llo P. Badoglio;
27, Salerno, il nuovo governo del mar.llo P. Badoglio tiene la prima riunione e pubblica il suo programma: tutto genercio.

Si forma l'Alto commissariato per l'epurazione fascista:
. Alto Commissario: Carlo Sforza,
. Alto Commissario aggiunto: avv. Mario Berlinguer;

Il Cil (CIL (Corpo Italiano di Liberazione)) assume la sua definitiva struttura quando, sotto il comando del generale U. Utili, si costituisce la div.ne Nembo, due brigate e servizi per complessivi 24.000 uomini, ai quali vengono aggregati i reparti partigiani della Maiella;
SICILIA

1944
Aprile
8
, Roma
, condannato già a gennaio per aver fatto spionaggio e acquistato armi per i partigiani, don Giuseppe Morosini viene giustiziato dai tedeschi; nessun intervento da parte del Vaticano.
14, Roma, il console Torello Tombesi viene ucciso;
16, Roma, viene ucciso Benedetto Cosimo, caporale della div.ne Nembo;




Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Aprile
Le forze di Liberazione Nazionale dell'Interno e cioè i numerosi raggruppamenti dei "Franchi Tiratori Partigiani" sono finalmente riconosciute come parte importante dell'Esercito regolare francese dal Governo provvisorio di De Gaulle che si è trasferito da Londra ad Algeri con la denominazione di Comitato francese di Liberazione nazionale nel quale entrano ora a far parte due delegati del Pcf:
. Billoux,
. Grénier,
conformemente alla volontà dell'immensa maggioranza del popolo francese e delle popolazioni dell'Africa del Nord.


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Aprile

«segue da Marzo 1944»

9, in seguito all'attacco alla “Benedicta”, un ex convento benedettino diventato poi una cascina, nella zona Alessandrina avviene un rastrellamento; 191 italiani sono prelevati e deportati in un convoglio che partirà da Genova il 12 dello stesso mese e che giungerà ad Auschwitz, dopo una sosta a Mathausen.
[Di questi, 144 moriranno.]

Nonostante il fallimento dell’operazione pianificata da F.M. Barracu e la sostanziale immobilità dell' "Ufficio PdM", i tentativi di rivitalizzare il fascismo nel Sud Italia e nel contempo di istituire dei gruppi locali di sabotatori sembrano dare frutti nel corso del 1944, quando iniziano a svilupparsi i primi gruppi neofascisti nel territorio occupato dagli Alleati.
Un documento del controspionaggio angloamericano ci aiuta a delineare le organizzazioni presenti in Puglia, Calabria e Campania. Ancora una volta viene citato come leader dei gruppi resistenziali fascisti il principe Valerio Pignatelli di Cerchiara su indicazione di F.M. Barracu.
I gruppi più numerosi e meglio sviluppati sono quelli capeggiati da:
. Gaetano Chetry a Taranto, ex capo settore del PNF;
. avv. Luigi Filosa a Catanzaro.
I gruppi sono in contatto con l’Abwehr che ha bisogno di assicurare una rete di supporto agli agenti paracadutati oltre le linee.
L'avv. Luigi Filosa viene indicato come il principale organizzatore della guerriglia alle spalle degli Alleati, in particolare nella provincia di Cosenza dove abita e dove ha predisposto, insieme ad un comitato di ex squadristi, l’invio di emissari nei diversi comuni per costituire dei nuclei fascisti.
I gruppi sono composti sia da vecchi fascisti che da studenti, uniti per la causa comune. Si fanno notare soprattutto per "svariati casi di dimostrazione contro gli Alleati e […] attentati terroristici eseguiti con lo scopo di costringere la popolazione locale a sottomettersi e convincersi della forza e della volontà della causa fascista".
Il movimento si sviluppa in modo tale da permettere ai gruppi inizialmente isolati di concretare un’azione comune. È infatti attivo non solo in Calabria ma è presente anche in Puglia.
A Bari il gruppo, nonostante gli arresti di molti aderenti, riesce a pubblicare anche un giornale denominato «Onore e combattimento», "notiziario di tutti coloro che ancora amano la Patria e sono pronti a servirla sino al sacrificio estremo".
Il principe Valerio Pignatelli di Cerchiara, inoltre, tramite l’avv. Nando di Nardo, tiene i collegamenti anche con i gruppi neofascisti presenti in Campania. I giovani in particolare si fanno sentire con proteste e lanci di manifestini contro gli Alleati.

 

11, la p.ssa Maria Pignatelli di Cerchiara, aiutata da agenti dell’OSS (Office of Strategic Service), il servizio segreto americano, varca le linee sul Volturno e fa la prima tappa sul Monte Soratte, quartier generale germanico: si incontra con l’agente segreto e diplomatico tedesco Eugen Dollmann e con il gen. Albert Kesselring, ai quali svela la dislocazione delle truppe alleate e dà notizie sulle riserve di carburante e sulla disposizione delle forze navali in Sicilia, illustrando anche la diffusa rete informativa posta in essere dal marito, principe Valerio Pignatelli di Cerchiara;
[Il viaggio sarà così ricordato da Giorgio Pini (Conti, 1979), uno dei più influenti consiglieri di B. Mussolini:
"Da Roma, con la scusa di visitare i figli residenti a Firenze, la moglie va al Nord, incontra B. Mussolini e F.M. Barracu;
il viaggio è stato deciso dalla coppia e non ha avuto alcun avallo ufficiale dalla RSI di Salò;
terminata la missione sul lago di Garda, ella torna a Roma dove si ferma presso la figlia che è ospite di un’amica, Josephine Marincola di san Floro, sorella di Livingston Pomeroy, giornalista americano e agente dell’OSS."
Anche uno dei figli di sua moglie, Emanuele de Seta, è vicino alla Resistenza monarchica romana, mentre l’altro, Vittorio de Seta, è internato militare in Germania.]

25, la p.ssa Maria Pignatelli di Cerchiara torna a Napoli riattraversando le linee e ad attenderla vi è sempre un agente dei servizi americani;

27, i coniugi Pignatelli di Cerchiara sono arrestati dagli inglesi, i quali scoprono la fitta rete informativa fascista e soprattutto il viaggio della signora al Nord;
[Se i servizi inglesi arrestano i due coniugi, quelli americani li proteggono.
Grazie alla linea imposta da James Angleton, l’OSS ha deciso di servirsi dei fascisti per creare una struttura che, dopo la guerra, possa contrastare il pericolo comunista.
A conferma di ciò vi è anche la leggera entità della pena detentiva: dopo un periodo a Padula, nel primo grande campo di concentramento per i fascisti, Maria Pignatelli di Cerchiara viene trasferita a Collescipoli, presso Terni, da dove fugge, mentre il marito Valerio Pignatelli di Cerchiara viene rinchiuso nel carcere di Procida, da dove uscirà nel 1946 grazie all’amnistia.
Maria Pignatelli di Cerchiara scriverà un libro su tutta la vicenda del fascismo clandestino nel Sud, dal titolo un po’ curioso: OK. La resistenza fascista al Sud. Il volume non sarà mai pubblicato e il dattiloscritto andrà perduto dopo la sua morte.]
[Questa vicenda, che ha ancora molti lati oscuri, tra i quali la morte dello stesso Paolo Poletti (forse agente doppiogiochista a favore del governo fascista), mette in luce come esponenti di spicco del fascismo clandestino già nel corso del 1944 possano contare su contatti con militari italiani e alleati.]

A questo punto, le strade dei due principi, apparentemente, si dividono.

«segue Maggio 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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1944
Aprile

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Aprile

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
-

1944
Aprile

-

 


 

 

ONTARIO
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1944
Aprile

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NEW BRUNSWICK
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1944
Aprile

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NOVA SCOTIA
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1944
Aprile

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MANITOBA [dal 1870]
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1944
Aprile

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Aprile

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Aprile

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Aprile

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Aprile

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Aprile

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Aprile

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Aprile
12
, il governo americano condanna l'uso dei gas, salvo uguale comportamento da parte degli avversari;

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Aprile

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1944
Aprile

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1944
Aprile

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1944
Aprile

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
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1944
Aprile

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Aprile

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1944
Aprile

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1944
Aprile

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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-

1944
Aprile

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1944
Aprile

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1944
Aprile

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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-

1944
Aprile

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1944
Aprile

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
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-

1944
Aprile

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1944
Aprile

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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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1944
Aprile

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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-

1944
Aprile

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1944
Aprile

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1944
Aprile

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1944
Aprile

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
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1944
Aprile

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Aprile

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Aprile

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Aprile

-


a

 


1944
Aprile
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Aprile

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Aprile

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Aprile

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Aprile

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Aprile
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Aprile

-



1944
Aprile
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Aprile

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Aprile
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Aprile

-

1944
Aprile
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Aprile

ritorna ora il regime liberale;

1944
Aprile
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Aprile

-






1944
Aprile
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Aprile

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Aprile

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Aprile
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Aprile

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Aprile

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Aprile

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Aprile

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Aprile

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Aprile

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Aprile
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Aprile

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Aprile

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Aprile

-


1944
Aprile

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Aprile

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Aprile

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Aprile

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Aprile

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1944
Aprile

Buenos Aires,

 



Patagonia
1944
Aprile

-

1944
Aprile
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Aprile

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;



1944
Aprile
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Aprile

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Aprile

-

a


1944
Aprile
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Aprile

-

a


1944
Aprile
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1942
Dicembre
-

a





1944
Aprile
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1942
Dicembre
II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a






1944
Aprile
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Aprile

-


1944
Aprile
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Aprile
Algeria
-
-
1944
Aprile

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Aprile
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Aprile

-

1944
Aprile
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Aprile
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Aprile

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Aprile

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Aprile

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Aprile

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Aprile

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Aprile

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Aprile

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Aprile

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Aprile
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Aprile

-

1944
Aprile
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Aprile

-

1944
Aprile
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Aprile

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Aprile

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Aprile
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Aprile

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Aprile

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Aprile
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Aprile

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Aprile

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Aprile

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Aprile

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Aprile
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Aprile

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Aprile

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Aprile

-







1944
Aprile
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Aprile

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Aprile

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1944
Aprile
SOMALIA
1944
Aprile

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Aprile

-

1944
Aprile
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Aprile

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Aprile

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Aprile
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Aprile

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1944
Aprile

-

1944
Aprile
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Aprile

-


1944
Aprile
Rhodesia
1944
Aprile

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1944
Aprile

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Aprile

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Aprile
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1944
Aprile

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Aprile
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Aprile

-


1944
Aprile
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Aprile

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Aprile
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Aprile

-




1944
Aprile
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Aprile

-


1944
Aprile
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Aprile

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Aprile

-



1944
Aprile
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Aprile

-



1944
Aprile
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Aprile


Kurdistan (iracheno)
1944
Aprile

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Aprile
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Aprile

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;




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