1942
Settembre
-

1942
Nazismo

Settembre
1°, alle Waffen SS appartengono 141.975 combattenti, cui si aggiungono 45.663 riservisti.
Ponendosi il problema degli effettivi, A. Hitler sostiene questa volta H. Himmler contro l'OKW e l'OKH e anche davanti al Reichsarbeitsdienst (Servizio del lavoro).
Malgrado la sua ostilità, W. Keitel è obbligato ad autorizzare Gottlob Berger ad arruolare giovani in numero tre volte maggiore di quanto finora non ne abbia il diritto.
Da questo momento il reclutamento viene sempre più intensificato.
[Man mano che la guerra si intensifica e si prolunga, le Waffen SS accolgono in numero sempre maggiore i non tedeschi e il valore militare ne risentirà. Vengono così formate delle unità composte da musulmani originari della Jugoslavia, che portano il fez e che verranno chiamate "unità Handscharr" (scimitarra), da russi anticomunisti, da scandinavi, da olandesi, da fiamminghi, da valloni, da francesi (divisione Carlomagno) e perfino da inglesi e indù, questi ultimi senza alcun valore militare.
Mentre il morale degli ufficiali della Wehrmacht continua ad abbassarsi le Waffenn SS mantengono intatta la loro fiducia nel Führer.]
I silenzi di Pio XII:
[Dal dossier, definitivamente studiato da Saul Friedlander, sull'anti-cristianesimo del regime hitleriano, le persecuzioni, le deportazioni, i terrificanti metodi di guerra e di occupazione dei tedeschi.]
La curia è informata nei minimi particolari da fonti ebraiche, americane (l'americano Myron Taylor, rappresentante personale di F.D. Roosevelt presso papa Pio XII, le fornisce uno stato particolareggiato degli stermini in Polonia il 26 settembre 1942) e tedesche. La curia non denuncia nulla di tutto ciò nemmeno quando (dal luglio all'ottobre 1942), gli Stati Uniti e altri governi, fra cui quello inglese, uniscono i loro sforzi per ottenere dal papa una protesta pubblica contro le atrocità naziste nei territori occupati dalla Germania. I vari motivi invocati costituiscono una duplice anticipazione, della negazione dei crimini e della tesi dell'innocenza tedesca: «Il papa nei suoi discorsi ha già condannato le offese contro la morale in tempo di guerra e ha già detto che, attualmente, una maggiore precisione non farebbe che aggravare la situazione"; "Il popolo tedesco, amareggiato dalla sua disfatta, gli rimprovererà un giorno di aver contribuito, seppure indirettamente, a questa disfatta».
(G.B. Montini a Tittmann). «Alcuni rapporti sui severi provvedimenti presi contro persone non-ariane erano giunti anche alla Santa Sede da altre fonti ma finora non era stato possibile verificarne l'esattezza». (Maglione, 16 ottobre 1942).

8, "progetto Lebensborn": il comandante della Seconda Divisione corazzata, il gen. Rudolf Schmidt, scrive ad A. Hitler che il numero di Mischlinggskinder (bambini di sangue misto) ammonterebbe a 1,5 milioni. Nonostante il numero esagerato di tale predizione, il numero di bambini preoccupa le autorità naziste che le popolazione dell'Est (Ostvölker) traggano beneficio dall'apporto di sangue ariano. Per poterlo evitare la loro idea è di reclamarli come Deutsche Volksgemeinschaft, ovvero come comunità del popolo. Inoltre tali bambini, secondo alcuni nazisti, sono da considerarsi di potenziale umano e economico.
In realtà è prevista una separazione tra i bambini; alcuni sono già destinati come “razzialmente indesiderabili”, altri invece, ritenuti idonei ed entrano a far parte del popolo tedesco (in den deutschen Volkskörper eingefügt).
Tale distinzione è casuale e piena di contraddizioni che divengono il simbolo della mancanza di “consapevolezza razziale” degli uomini che rientrano nella categoria di “ariani”. (Rielaborazione da Wikipedia: segue 1942)

1942
Settembre
2, Auschwitz: arriva un gruppo di 1.000 uomini, donne e bambini, proveniente da Drancy, in Francia: vengono registrati solo 12 uomini e 27 donne;
lo stesso giorno arriva al campo il dottor Johann Paul Kremer, genetista e professore dell'Università di Münster, per sostituire uno dei medici che si sono ammalati di tifo;
[Egli osserva la disinfezione dei prigionieri, la disinfestazione di un blocco con il gas Zyklon B, l'uccisione con iniezioni di fenolo di sei prigionieri malati e la gassazione di 545 uomini e bambini e 455 donne e bambine francesi.
Alcuni giorni dopo il dottor Johann Paul Kremer accompagna il medico delle truppe, il maresciallo Thilo, al Blocco 25, l'infermeria degli ebrei, infestato dalle malattie infettive, dove si trovano le "muselmann" (musulmani, in gergo razzista, per indicare i prigionieri senza speranza) e dove l'unica uscita è per le camere a gas.
Nello stesso periodo il deposito di smistamento – soprannominato Kanada – si trova ad Auschwitz I e si è espanso da una a quattro baracche. Qui le ragazze con fazzoletti bianchi e rossi aprono le borse dei nuovi arrivati e smistano gli oggetti contenuti: generalmente quelle con i fazzoletti bianchi smistano i cappotti, quelle con i fazzoletti rossi smistano tutto il resto.]

1942
Settembre
-

1942
Settembre
dopo le ulteriori deportazioni, a causa della pressione della Chiesa e dell'opinione pubblica, il presidente vara una legislazione che ammorbidisce relativamente i provvedimenti adottati da Mach e Tuka;

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

(Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic;
- dal 22 gennaio 1942, il gen. D.D. Mihajlovic è ministro della Guerra del governo jugoslavo in esilio e comandante dell’Esercito
jugoslavo in Patria (Jugoslovenska vojska u otadžbini);

1942
Settembre
lungo il confine del Regno di Croazia, per sgomberare una zona tra i 2 e i 4 km, viene effettuata una evacuazione forzata di aree di interesse bellico.

1942
Settembre
-

Aimone di Savoia-Aosta [Boby] (Torino 9.3.1900 -Buenos Aires 29.1.1948)
secondogenito di Emanuele Filiberto di Savoia (2° duca d'Aosta) e di Helene d’Orléans;
1904-48, duca di Spoleto;
- 1939, sposa Irene p.ssa di Grecia e Danimarca;
1941-43, re di Croazia;
[1940, designato da re Vittorio Emanuele III luogotenente della corona nel nuovo regno croato, preferisce rimanere in Italia;
lascia poi l’Italia all’avvento della repubblica]
1942-48, 4° duca d’Aosta;
[dal 4 marzo 1942]
1942
Settembre

1942
Settembre
-
Ebrei, agli inizi del mese, Roma torna a ricevere la richiesta da parte tedesca di consegnare gli ebrei rifugiatisi nella zona d’occupazione italiana alle autorità croate che lavorano in stretta collaborazione con la polizia tedesca;
allo stesso Ministero degli Affari Esteri italiano è chiaro come collaborare con tedeschi e croati significherebbe l’eliminazione delle comunità ebraiche consegnate;
[Ed è altrettanto noto – come qualche croato ha ingenuamente confessato a Dubrovnik – che per ogni ebreo consegnato le autorità tedesche paghino trenta marchi ai croati, “alimentando un ignobile traffico”, cui gli italiani con la consegna avrebbero concorso.]

Solamente G. Bastianini continua ad insistere presso Supersloda affinché gli ebrei giunti in Dalmazia siano allontanati dai territori annessi.

Anche nella sola zona occupata, tuttavia, ancora in autunno non manca un ulteriore aggravamento dei disagi legati all’alta percentuale di profughi;
il V C. d'A. lamenta che a Novi, Porto Re e dintorni il loro numero complessivo è salito a circa 1.200;
Dubrovnik, il prefetto e le altre autorità civili croate si rifiutano categoricamente di provvedere all’alimentazione degli ebrei presenti sul territorio: il prefetto ha fatto presente che la città non possiede viveri sufficienti al fabbisogno della popolazione ed è Zagabria a provvedere ad integrare lo scarso quantitativo di prodotti cerealicoli della provincia; con l’interruzione della linea ferroviaria Sarajevo-Mostar, la situazione è andata poi peggiorando e la popolazione manca quasi assolutamente di viveri.
Il gen. Renzo Dalmazzo ha dovuto anticipare, a diversi comuni della zona, importanti partite di farina che ancora non sono state
restituite.
A prescindere dalle decisioni che saranno prese in merito alla popolazione ebraica della “seconda zona”, il gen. M. Roatta ritiene doveroso venire incontro alle loro necessità di vita e prega il Commissariato amministrativo croato di voler intervenire in questo senso presso le autorità croate, onde eliminare una evidente ragione di “turbamento per l’ordine pubblico”.
L’ipotesi più probabile, infatti, è che gli ebrei, pur rimanendo nelle località prefissate, cercheranno di procurarsi con qualunque mezzo generi alimentari, contribuendo ad aumentare i dannosi
effetti della borsa nera per le vettovaglie ed i prezzi, che a Dubrovnik hanno già raggiunto cifre proibitive con gravi ripercussioni sulle disagiate condizioni economiche della popolazione.
Il gen. Renzo Dalmazzo consiglia che ove si fosse mantenuta ferma la decisione di avviare gli ebrei in quella zona, si provvedesse ad internarli, a scopo protettivo, in campi di internamento da istituire appositamente sulla costa croata o sulle isole italiane (Curzola ad esempio), facendosi l’Italia garante del loro mantenimento.
Il Comando della 2ª Armata sembra orientarsi, in merito a quest’ultimo aspetto, istituendo nelle località di loro sistemazione spacci ad uso esclusivo degliebrei, dove possano prelevare in base ad apposite tessere di assegnazione.

Il Ministero degli Esteri italiano, infine, aggira la questione della consegna degli ebrei. In base alle istruzioni impartite dal Comando Supremo, Supersloda avvia una sorta di censimento per l’accertamento della “pertinenza” della popolazione ebraica presente sul territorio occupato, quanti siano elementi pertinenti croati e quanti invece siano pertinenti ai territori annessi all’Italia o abbiano comunque titolo alla cittadinanza italiana.

1942
Settembre
i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito, ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

lo stesso mese, distretto di Stolac, incendio dei villaggi di Prenj e Hutonj;
è ancora il commissario generale amministrativo a far presente che, soprattutto nei dintorni di Mostar, i componenti delle MVAC a bordo delle autovetture italiane cantano canzoni “oltraggiose” all’indirizzo del Poglavnik e dello Stato, sparando alla vista di popolazione croata;

1942
Settembre
Intanto, l’elemento partigiano, sfruttando l’incapacità italiana di controllare efficacemente il territorio del Governatorato, riesce ben presto a rinsaldare le proprie fila, concentrando a partire da questo mese la propria azione verso il sabotaggio e la distruzione di opere viarie e servizi di collegamento in genere.
Mentre i 4 battaglioni squadristi passano ora definitivamente
alle dipendenze del XVIII C. d’A., si fa via via più intensa
l’attività operativa dei reparti;
2, Carnaro, un milite della della 2ª compagnia del 215° battaglione cc.nn. squadristi “Nizza” uccide a colpi di pistola prima un cane, poi una ragazza di vent’anni “che non si era messa sull’attenti davanti a una Camicia Nera”;
[L’autore del gesto deve essere pazzo e infatti si scopre che quel milite era già stato in manicomio.]

all'inizio del mese, Carnaro, l’attività operativa del “Nizza” si concentra in particolare nella turbolenta parte centrale della provincia, dominata dal massiccio del monte Nanos;
in funzioni di presidio e protezione, reparti del “Nizza” vengono scaglionati durante tutto il mese tra Prestrane (Prestranek), Prevallo (Resderta), Villa Mislice (Mislice), Senosecchia (Senožece) e San Giacomo in Colle (Štjak);
5-9, Carnaro, l’intero battaglione effettua infatti, col concorso della 59ª legione e dei CC.RR, una serie di rastrellamenti nelle zone boscose adiacenti i piccoli centri a cavallo della valle del torrente Raša (al confine con la provincia di Gorizia): l’operazione, conclusasi il 9 settembre con il solo fermo di 3 sospetti, porta alla morte di una c.n. e al ferimento di altre due – colpite in un’imboscata alle prime ore del giorno 6 nei pressi di Gradigne (Gradnje) – mentre la piccola frazione di Machinici (Mahinici) subisce l’incendio, non meglio chiarito, di un mulino ed alcune case;
8, il Governatore G. Bastianini si interessa affinché «i danni anche notevoli [inferti] a cose di proprietà di persone residenti nel territorio annesso» trovino pronto risarcimento attraverso lo
stanziamento di speciali fondi;
[La stessa pratica dell’internamento inizia inoltre a mostrare i propri (tragici) limiti, spingendo interi nuclei familiari tra le braccia del movimento resistenziale e rivelandosi alla lunga «non
efficace al conseguimento dei fini»;
a ciò contribuiscono le «voci poco benevoli sul trattamento che
verrebbe usato agli internati nel campo di concentramento di Melada».]
In un sorta di inversione dei ruoli, mentre G. Bastianini approda a più concilianti posizioni nei confronti dei propri cittadini, si va facendo strada da parte dei militari la consapevolezza che «la mancata attuazione delle misure di rigore minacciate con i Bandi delle Autorità politiche e Militari» si traduca nella «convinzione che facciamo solo parole».

10, Carnaro, Relativamente agli incidenti verificatisi nella prima decade di settembre, Gueli segnala «il giusto risentimento dell’Eccellenza il Prefetto di Gorizia e del Federale di Trieste, che hanno espresso, in maniera ben chiara, la loro disapprovazione». Il suggerimento al capo della polizia da parte dell’ispettore generale è quello di «esaminare l’opportunità di proporre che i Battaglioni di CC.NN. Squadristi [venissero] ritirati dalla Venezia Giulia per essere impiegati proficuamente in altre zone e con altri compiti diversi da quelli squisitamente di polizia che qui si hanno».]

11, Zara, alla sera, viene lanciata una bomba a mano nel centro
città, di fronte l’ingresso di un locale riservato ai soli ufficiali ma già teatro di diversi tentativi di ingresso forzato da parte di militi e marinai;
14-17, Spalato, sempre nella provincia spalatina, vengono affidati al I battaglione cc.nn. squadristi e al 97° battaglione cc.nn. (organico della divisione “Bergamo” ma provvisoriamente ceduto alla “Zara”) una serie di rastrellamenti condotti con l’obiettivo di «normalizzazione della regione Traù – Marina»;
l’azione, concentratasi in particolare nei dintorni di Seghetto e condotta anche mediante «infettazione [sic] caverne ed anfrattuosità del terreno sfruttabile da elementi ribelli» da parte di un nucleo chimico aggregato al “Toscano”, non riesce ad agganciare alcun elemento nemico, concludendosi prima del tempo; altrettanto infruttuose si rivelano, nei giorni successivi, le ulteriori operazioni condotte dalle camicie nere.
15, nuovo infruttuoso rastrellamento della zona Pirovazzo–Mala Cista–Zaton;

18-22, Carnaro, l’intera area da Marcelji a Buccari viene interessata da un’intensificata attività perlustrativa: soprattutto nel castuano, l’ampio ciclo di rastrellamenti disposto dal prefetto Testa porta ora alla scoperta, nella zona di Saršoni, di numerosi (e preoccupanti) depositi di materiale e nascondigli ribelli; durante l’azione rimane altresì ucciso un ufficiale partigiano.

21, a Castelvitturi, la 2ª compagnia trae in arresto 13 sospetti;

21, Carnaro, una postazione di guardia a Monrupino subisce un attacco;
24-25, Carnaro, nella notte le cc.nn. della compagnia mitraglieri concorrono ai conseguenti rastrellamenti nell’area, uccidendo un uomo in bicicletta non fermatosi all’alt;
[Mortalmente ferito ed interrogato dalle cc.nn., l’uomo «si limitava ad esprimere il proprio rammarico per essere uscito».]

26, una motomaona (barcone da trasporto di piccolo cabotaggio) con a bordo venti cc.nn. del “Vespri” cade in un agguato teso nei pressi di Scardona da alcuni partigiani appostati lungo la riva, costato la vita ad un caposquadra (mentre 4 militi ed un ufficiale rimangono feriti);
dopo alcuni appostamenti senza esito, due bande anticomuniste prendono contatto con una forte unità ribelle tra Mala Cista e Zaton;
30, a seguito di un agguato portato nei pressi di Castelvecchio contro un carrello della Milizia ferroviaria, un manipolo di squadristi intervenuti sul posto si scontra senza conseguenze con
un’unità partigiana;

1942
Settembre
1°, le BAC (Bande Anti Comuniste) "Zara", entrate in agosto sotto l'autorità del "Comando Truppe Zara", ora, nell'ambito della costituzione della 158ª divisione fanteria "Zara", figurano come Corpo Ausiliario;
[A differenza dei territori militarmente occupati, i collaborazionisti dei territori annessi non possono partecipare al movimento anticomunista con bande autonome, bensì attraverso formazioni inquadrate dal Regio Esercito.
Inizialmente si tratta di quattro bande (tre cattoliche ed una ortodossa) con una settantina d'uomini ciascuna più una proveniente da Cattaro forte di 60 uomini: nonostante il buon lavoro svolto dagli inquadratori per garantire efficienza e disciplina, non mancano attriti di natura etnica.
[Durante un rastrellamento, ad esempio, la banda di una confessione ha razziato le case dei componenti la banda di un'altra confessione ed in particolare i serbi ortodossi diffidano dei croati, ritenendo che non combattano volentieri agli ordini degli italiani e che ben presto cederanno le loro armi ai partigiani.]

Dal punto di vista propagandistico, riscuote un certo successo il
trisettimanale bilingue (italiano e serbo-croato) «La Voce dei Volontari Anticomunisti della Dalmazia», mentre si rivela un fallimento l'esperimento dei "Paesani Armati", i quali, per la loro modalità d'impiego occasionale, diventano ben presto facile bersaglio per i partigiani.
Chi milita assiduamente nelle BAC, invece, riceve in dotazione un fucile Mauser, 100 colpi (più 50 di riserva) e 5 bombe a mano, senza omettere che a livello di banda vi è un fucile mitragliatore Hotchiss.
[Arruolate su base etnico-confessionale, le BAC giungeranno a contare fino a 250 effettivi per banda, che sarà poi suddivisa in plotoni.]
A differenza delle bande cetniche su cui fanno affidamento le truppe italiane in Montenegro ed in Bosnia e che non agiscono al di fuori della zona di coscrizione, tali formazioni sono estremamente mobili e si spostano senza problemi nel territorio provinciale, per la gioia di G. Bastianini: "la conoscenza perfetta che tali elementi locali hanno del territorio, le qualità di resistenza e di mobilità che possiedono, la lingua che parlano, fanno di essi degli ausiliari che, sia per la Polizia, che per le Forze Armate, hanno un gran valore e, inoltre, il loro apporto ai fini anche politici non è disprezzabile".

1942
Settembre
le forze partigiane continuano a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnik del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;

lo stesso mese, i tedeschi intraprendono una nuova "Operazione Mihajlovic" per stanarlo dal Sangiaccato, catturando e fucilando decine di cetnik;

26, Lipovo, al quartier generale cetnico, dove si è rifugiato il gen. D. Mihajlovic, giunge il ten. P.H.A. Lofts del SOE, accompagnato da due operatori radio britannici, per preparare il terreno per la missione principale;
[A giugno il cap. Duane Tyrell Hudson [Marko] era riuscito a riallacciare i contatti radio con il Cairo, sede del SOE e del governo jugoslavo in esilio.]

1942
Settembre
4, il gen. Mercalli scrive:
"Il fenomeno del banditismo in Albania ha assunto un particolare carattere di virulenza che merita essere attentamente studiato e considerato. Da ogni regione dell’Albania viene segnalata
la presenza di numerose bande di armati che scorrazzano in lungo ed in largo commettendo ogni sorta di delitti. Il fatto non è nuovo per questa terra, ma quest’anno si presenta con caratteri più accentuati dovuti principalmente al notevole disagio economico, alla propaganda comunista, all’esistenza di numerosi disertori e latitanti politici ed alla facilità per i banditi di procurarsi armi e munizioni. In massima parte, e per le meno consistenti, trattasi di bande costituite al fine di commettere reati comuni; un certo numero hanno invece tutte le caratteristiche di natura politica […]; le bande di natura politica sono quelle numericamente più forti, meglio armate ed equipaggiate, perché sovvenzionate dall’oro straniero e dal partito comunista. Esse vengono spesso protette, direttamente o indirettamente, anche da personalità molto in vista che se ne servono per raggiungere i loro fini personali di egemonia.
Nell’Albania del nord si imperniano sull’attività e sulle direttive dell’ex colonnello Muharrem Bajraktari, notoriamente al servizio degli inglesi, tramite il colonnello Hill.
Nell’Albania meridionale, invece, fanno esclusivamente capo al comunismo; queste ultime, per gli atti già commessi, risultano le più pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica. In tutti i casi trovano il concorso e l’assistenza dei cosiddetti nazionalisti estremisti, zoghisti, filo-serbi, bulgaro-macedoni e filo-greci. L'attività di queste bande è rivolta principalmente a commettere attentati ed atti di sabotaggio, ma sono frequenti anche i casi in cui abbiano commesso reati comuni al fine di vettovagliarsi e procurarsi i mezzi finanziari per il movimento".

16, Pezë (Peza), su iniziativa di Enver Hoxha, si svolge una conferenza alla quale sono stati invitati tutti i bajraktar (capi clan) del nord e i bey del sud; obiettivo dell’incontro èla creazione del Lnc (Lufta nacional clirimtare - Movimento di liberazione nazionale) – anche LN (Lëvizja Nacionalçlirimtare - Movimento antifascista di liberazione nazionale) – un organismo che dovrebbe coordinare la lotta di tutti coloro che si oppongono al fascismo, anteponendo la guerra all’invasore rispetto alle differenze ideologiche;
originariamente presieduto da Mehdi Frashëri (passato poi al fronte collaborazionista), pur comprendendo al suo interno personalità filomonarchiche (come Abaz Kupi) o vicine all’ordine islamico dei Bektashi (a partire da Baba Faja Martaneshi), viene rapidamente egemonizzato dai comunisti, fra i quali emerge subito la figura di Enver Hoxha;
[Pur avendo un consiglio generale composto in misura paritaria da nazionalisti e comunisti, il Lnc si frammenta sin da subito, poiché i nazionalisti guardano con apprensione alla rapida crescita del movimento comunista.]

19, in un rapporto il gen. Mercalli afferma:
"La frontiera montenegrina è delicata; la frontiera serba è delicatissima per la presenza dei tedeschi che vi spadroneggiano.
Frontiera bulgara: i bulgari non hanno preso parte alla guerra ma hanno conquistato molti territori senza colpo ferire; sono montati e megalomani."

23, la degenerazione della situazione albanese costringe la Luogotenenza a istituire, presso il ministero degli Interni, con Decreto luogotenenziale 23 settembre 1942, n. 223, un CSFAA (Comando generale delle forze per la sicurezza pubblia nel Regno) allo scopo di coordinare le lotte antiguerriglia, al cui comando viene posto il gen. Zannini, già ispettore delle truppe albanesi;
[D.L. pubblicato sulla «Gazzetta Ufficaile del Regno d'Albania» il 25 settembre 1942-XX.]

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

Stalin premia la Chiesa ortodossa per l'aiuto prestato sciogliendo la "Lega dei senza Dio" e mettendo fine ad ogni propaganda ostile alla religione; il metropolita Sergej organizza anche una colletta a favore dell'Armata Rossa e trasmette al governo la notevole somma raccolta come contributo della Chiesa; inizia così il dialogo tra Chiesa e Stato.

1942
Settembre
11-12, ARMIR: 8ª Armata (gen. Italo Gariboldi): nuovi attacchi russi vengono respinti;

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

Reggente

1942
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.;
Partiti che servono il regime fascista di Miklós Horthy von Nagybánya e collaborano con i nazisti:
- Partito della Vita Ungherese,
- Partito Cristiano Democratico,
- Partito Ungherese Cristiano,
- Partito Popolare Ungherese,
- Campo Nazionale,
- Fronte Cristiano,
- Partito Popolare Cattolico,
- Partito Popolare Cristiano,
- Partito dei Croce-frecciati (nella città di Gyor);
Settembre
-

1942
Settembre
seconda guerra mondiale (1939-45):

Boris III

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;
- nel dicembre del 1941 ha dichiarato guerra alla Gran Bretagna;

1942
Settembre
seconda guerra mondiale (1939-45):

1942
Settembre
4, una legge di Vichy, imposta da O. Abetz, permette in certi casi la coscrizione obbligatoria di manodopera per la Germania;
quando lo stesso O. Abetz propone che si permetta ai francesi di costruire le fortificazioni sulle coste atlantiche invece di pagare i costi dell'occupazione, Berlino si limita a liberare tutti i cittadini di Dieppe (ca 750) che si trovano nei campi di prigionia tedeschi;

1942
Settembre
-

Guglielmina

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

1942
Settembre
II guerra mondiale:

Leopoldo III

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.

1942
Settembre
II guerra mondiale:
-

Charlotte di Nassau-Weilburg

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]

1942
Settembre
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

1942
Settembre
-

1942
Settembre
, -

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57, re di Norvegia;

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1942
Settembre
3, Ramón Serrano Suñer viene estromesso dal governo e dal potere;

(1913 - ?)
terzogenito diAlfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

1942
Settembre
autunno, Milano, in casa dell'industriale E. Falck:
alcuni vecchi dirigenti del Partito popolare italiano e nuove leve cattoliche provenienti da FUCI e Azione Cattolica, danno il mandato di preparare il programma del nuovo partito (Dc) (Democrazia cristiana), ad una commissione composta in parte da:
- Augusto De Gasperi (fratello di Alcide),
- S. Jacini,
- A. Grandi,
- G. Gronchi,
- G. Malavasi,
- P. Malvestiti,
- L. Meda,
- G.B. Migliori,
- E. Falck;

1942
Settembre
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

1942
Settembre

«segue da Agosto 1942»



«segue Ottobre 1942»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

L'offensiva sottomarina tedesca giunge a minacciare le coste canadesi affondando una ventina di navi nel fiume San Lorenzo e il governo reagisce chiudendo questa via d'acqua per tutta la durata della guerra.

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti impegnando ora il Messico, anche se solo nominalmente, nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;

- Presidente della repubblica

- Presidente della repubblica

- Presidente della repubblica

- Presidente della repubblica

- Presidente della repubblica

- Governatore

- Governatore

- Governatore

- Dittatore

- Dittatore

- Presidente della repubblica

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

a

a

a

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;

1942
Settembre
II Guerra Mondiale (1941-45): verso la seconda metà dell'anno, mentre i giapponesi hanno già occupato gran parte dell'Asia sudorientale, gli Stati Uniti passano al contrattacco;

a

1942
seconda guerra mondiale (1940-45)
Settembre
[31 ago-3 set, segue - Seconda battaglia di el-Alamein]
1°, la massa corazzata italo-tedesca avanza verso nord ma incontra subito gravi difficoltà dovute al terreno sabbioso che impone pure il consumo triplo di carburante;
[battaglia di Alam-Halfa] la preponderante aviazione britannica e l'artiglieria controcarri hanno buon gioco e causano perdite notevoli;
cadono:
. gen. Niccolini, comandante del XX C.d'A.,
. gen. Bismarck, comandante di un div.ne corazzata,
. gen. Nehring, comandante del Corpo corazzato tedesco;
in serata il feldmar.llo E. Rommel ordina l'arresto sulle posizioni raggiunte le quali, fronte a nord, sono circa alla metà dell'istmo di el-Alamein;
lo stesso giorno, nonostante le precauzioni prese dal Comando Supremo, viene silurata (ma non perduta) la petroliera Fassio;, è perduto invece l'Abruzzi;
2, al feldmar.llo E. Rommel giunge notizia del siluramento delle petroliere [citate]?; lo stesso giorno l'Intendenza comunica che non dispone più di carburante per rifornire l'Armata;
3, al mattino il feldmar.llo E. Rommel dichiara al Comando Supremo che deve sospendere l'offensiva in attesa dei rifornimenti;
12, Suez, il transatlantico Laconia, al comando del cap. Rudolf Sharp, salpa con a bordo:
- 463 ufficiali e uomini di equipaggio,
- 286 militari inglesi in qualità di passeggeri,
- 1.800 prigionieri di guerra italiani (stipati nelle stive),
- 103 guardie polacche,
- 80, tra donne e bambini, familiari di militari britannici.
[altra fonte indica: 136 di equipaggio, 268 soldati inglesi, 160 polacchi, e conferma 1.800 prigionieri e 80 tra donne e bambini.]
La nave fa tappa in diversi porti quali Aden, Mombasa, Durban e Città del Capo.
14, poiché gli inglesi sanno che i rifornimenti marittimi si sono concentrati a Tobruk, decidono un colpo di mano; esso prevede l'entrata in azione di tre gruppi di arditi (un migliaio di uomini) appoggiati dall'incrociatore contraereo Coventry con altri 6 C.T.:
- 1° gruppo, sbarcherà a Marsa Mrera, a nord di Tobruk, sulla penisola, a mezzo di due C.T. Sikh e Zulù,
- 2° gruppo, sbarcherà a Marsa Sciausc, sulla costiera ad est di Tobruk, a mezzo di motosiluranti,
- 3° gruppo di motosiluranti forzerà il porto;
un altro gruppo di arditi su camionette rapide provenienti da Cufra dovrà entrare nella cinta dei forti per coadiuvare le forze sbarcate.
Il colpo fallisce grazie al personale della Marina agli ordini del gen. Lombardi, comandante superiore della Marina in Libia, che risiede appunto a Tobruk.
I C.T. Sikh e Zulù vengono affondati dalle batterie antinavali e così pure varie motosiluranti.
15, all'alba, decollano i velivoli tedeschi che affondano l'incrociatore Coventry; le torpediniere e motozattere salvano e catturano circa 500 naufraghi fra cui una trentina di ufficiali
[Sopra una motosilurante inglese, abbandonata sulla costa, viene trovato tutto il piano inglese comprendente altre operazioni ardite fra cui la presa di Gialo e la installazione colà di forze mobili per colpi di mano su Bengasi e altri punti delle retrovie.
17, eseguendo il piano citato, forze motorizzate desertiche inglesi attaccano Gialo e bloccano il presidio;
19, dietro l'ordine diretto del mar.llo U. Cavallero una colonna di soccorso mobile con artiglieria autoportata, semoventi e autoblinde, parte dall'altipiano cirenaico al comando del gen. d'Antoni e si raccoglie ad Agedabia;
21, la colonna del gen. d'Antoni arriva a Gialo dove gli inglesi, vista la mancata sorpresa, si sono ritirati; lo stesso giorno il mar.llo U. Cavallero rientra in Italia dopo aver avuto un colloquio con il feldmar.llo E. Rommel;
viene intanto affondato il Carbonia;
22, viene affondato l'Apuania con automezzi, carri e cannoni.
La situazione della marina mercantile italiana comincia a farsi preoccupante.
Il feldmar.llo E. Rommel decide di recarsi in licenza in Germania, soprattutto per ragioni di salute ma anche allo scopo di perorare la propria causa prsso l'O.K.W., e lascia il comando al gen. Stumme.

Agosto
12, Suez, il transatlantico Laconia, al comando del cap. Rudolf Sharp, salpa con a bordo:
- 463 ufficiali e uomini di equipaggio,
- 286 militari inglesi in qualità di passeggeri,
- 1.800 prigionieri di guerra italiani (stipati nelle stive),
- 103 guardie polacche,
- 80, tra donne e bambini, familiari di militari britannici.
[altra fonte indica: 136 di equipaggio, 268 soldati inglesi, 160 polacchi, e conferma 1.800 prigionieri e 80 tra donne e bambini.]
La nave fa tappa in diversi porti quali Aden, Mombasa, Durban e Città del Capo.

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti (re dei re);
1942
Settembre
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

1942
Settembre
dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-

1942
Settembre
-