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             1940 
              Gennaio 
              1°, A. Hitler emana l' "Ordine fondamentale n. 1" 
              nel quale dice in sostanza che i comandi devono sapere di questioni 
              segrete solo quel tanto che basta per l'esecuzione dei loro compiti. 
              22, un sottomarino tedesco 
              silura il cacciatorpediniere britannico Exmouth presso la 
              costa scozzese: nessun superstite. 
              29-2 febb., 
              la decisione dei governi britannico e francese di correre in aiuto 
              dei finlandesi, ponendo così sotto controllo anche il Baltico settentrionale 
              e le miniere svedesi di ferro di Gallivare, è superata; infatti 
              le armate sovietiche lanciano una nuova offensiva contro le linee 
              finlandesi dell'istmo di Carelia con grandi concentramenti d'artiglieria, 
              aggiramenti sulla superficie ghiacciata del Baltico e impiego di 
              paracadutisti; in poche settimane la resistenza delle truppe del 
              mar.llo C.G. 
              Mannerheim viene infranta;  
              occupate Salla, Summa, Viipuri (Vyborg) e le isole Koivisto. 
              Febbraio 
              16, la nave trasporto tedesca Altmark viene 
              abbordata in acque norvegesi dal cacciatorpediniere britannico Cossack 
              che libera 314 marinai inglesi prigionieri; 
              per il governo britannico questo episodio costituisce la prova che 
              i tedeschi Violano la neutralità norvegese, sfruttandola 
              per i propri movimenti navali. 
              23-19 
              marzo, F.D. 
              Roosevelt invia in Europa il sottosegretario di stato 
              americano Sumner Welles per un estremo 
              tentativo di mediazione, che fallisce. 
               
               Marzo 
              12, trattato di pace finno-sovietico: mentre 
              la Finlandia accetta le richieste sovietiche dell'ottobre precedente 
              i sovietici ottengono concessioni territoriali in Carelia, diritti 
              di transito e la base navale di Hango in affitto.  
              18, in un incontro al Brennero, 
              A. Hitlercomunica a B. 
              Mussolinila decisione di attaccare sul fronte occidentale; 
              il dittatore italiano assicura al collega tedesco che presto anche 
              l'Italia entrerà in guerra. 
              20, Parigi, si dimette il governo 
              Daladier; Paul Reynaud è 
              il nuovo primo ministro francese.
  
              Aprile 
              5, A.N. Chamberlain in un discorso alla Camera dei Comuni afferma 
              che i tedeschi non hanno saputo approfittare della loro superiorità 
              iniziale! Pronuncia anche la frase: «I 
              tedeschi hanno perduto l'autobus! 
              9, [Operazione Fall Weseruebung] 
              A. Hitler inizia la seconda fase della Blitzkrieg 
              [guerra lampo], occupando la Danimarca e iniziando l'invasione della 
              Norvegia con sbarchi a Narvik, Trondheim, Bergen, Stavanger e Moss; 
              il governo norvegese proclama la mobilitazione generale; 
              l'Italia è informata solo ad operazione avvenuta. 
              9-14, 
              nelle prime ore l'aeroporto di Sola, vicino a Stavanger, viene attaccato 
              dai Messerschmitt 110, 
              immediatamente prima della discesa di truppe paracadutiste;  
              l'unica squadriglia caccia norvegese che è di base a Fornebu, 
              vicino a Oslo, e ha a disposizione nove vecchi biplani Gloster 
              Gladiator, fa del suo meglio riuscendo ad abbattere due o 
              tre Heinkel 111, 
              prima che pesanti formazioni di bombardieri tedeschi bimotori attacchino 
              l'aeroporto; quattro Gloster 
              Gladiator vengono distrutti al suolo mentre stanno rifornendosi 
              e gli altri cinque vengono abbattuti uno dopo l'altro nel corso 
              di un breve combattimento; nel frattempo gli Junkers 52, nonostante 
              l'intenso fuoco contraereo, cominciano ad atterrare all'aeroporto 
              sbarcandovi contingenti di fanteria; 
              i tedeschi occupano Oslo; collabora con loro il capo dei fascisti 
              norvegesi, Vidkun 
              Quisling, che costituirà un governo collaborazionista 
              sotto il controllo tedesco; 
              navi da guerra britanniche minano il Mare del Nord e il Baltico. 
              13, battaglia tra navi 
              tedesche e britanniche nelle acque di Narvik: affondati otto caccia 
              e un sottomarino tedeschi. 
              14-19, 
              truppe britanniche e francesi sbarcano in Norvegia a nord di Narvik, 
              a Namsos, ad Andalsnes e sulle isole Fær Oer; 
              16, Erhard 
              Milch giunge a Oslo per assumervi il comando superiore della 
              V Luftflotte e dirigere tutte le operazioni aree della 
              campagna; 
              [tre settimane più tardi lascierà il comando della  
              V Luftflotte al gen. Stumpff 
              che lo terrà fino al 1944] 
              17, i tedeschi riescono 
              a sbarcare in Norvegia (prevenendo gli inglesi che vi sbarcheranno 
              48 ore dopo) ed occupano tutti i porti ed aeroporti norvegesi; 
              22, i tedeschi riportano 
              una vittoria nella battaglia di Lillehammer contro il corpo di spedizione 
              alleato in Norvegia. 
              24-30, 
              il corpo di spedizione alleato è costretto a ritirarsi davanti 
              all'avanzata tedesca verso il centro della Norvegia; i tedeschi 
              occupano Dombas; 
              28, le truppe alleate riconquistano 
              Narvik; 
              30-3 mag., 
              le truppe alleate lasciano la Norvegia meridionale e si reimbarcano 
              ad Andalsnes. 
              Fine aprile: truppe italiane e tedesche occupano definitivamente 
              la Jugoslavia. Viene offerto al re d'Italia il Regno di Croazia. 
              Tutta la provincia di Lubiana viene annessa all'Italia.
  
              Maggio 
              7, l'invasione tedesca della Norvegia centro-settentrionale 
              è compiuta: solo Narvik resta sotto controllo alleato. 
              Intanto dal nord dell'Olanda alla frontiera tedesco-franco-svizzera, 
              su di un fronte di 640 chilometri, 136 divisioni tedesche aspettano 
              l'ordine di attacco. 
              Sono presenti anche le  Waffen SS. 
              Il reggimento Leibstandarte SS "Adolf Hitler" e 
              il 3° reggimento Der Führer, distaccato dalla SS 
              Verfügungsdivision, si trovano davanti alla frontiera olandese. 
              Il resto della SS Verfügungsdivision è 
              dislocato presso Münster, pronto a marciare a sua volta verso 
              l'Olanda dopo che le difese del paese saranno sfondate. 
              La SS Totenkopfdivision è a Tubinga, dietro il fronte 
              del Reno superiore. 
              9, tutti i reparti vengono 
              messi in stato d'allerta; la parola "Dantzig", 
              comunicata la sera a tutti i capi responsabili, significherrà 
              che l'attacco avrà luogo l'indomani mattina all'alba per 
              tutto il fronte; 
              la notte, il treno speciale del Führer attraversa la 
              Germania in direzione della frontiera belga per giungere all'alba 
              del mattino seguente nel nuovo comando generale, posto a circa 35 
              km a sud est di Bonn; la linea del fronte è lunga 740 km, 
              dall'estuario dell'Ems sulla costa del Mare del Nord, sino alla 
              frontiera svizzera di Basilea; 
              10-22 
              giugno, "campagna di 
              Francia". 
              [Operazione Fall Gelb] 
              Il piano tedesco per l'offensiva contro le forze franco-britanniche 
              schierate al confine franco-tedesco prevede l'attacco del grosso 
              delle divisioni corazzate attraverso la regione montuosa delle Ardenne, 
              scarsamente difesa perché ritenuta dai francesi invalicabile dai 
              mezzi corazzati. 
              Per questa operazione la Luftwaffe 
              dispone di 3.500 aerei ripartiti in varie unità, dipendenti 
              in parte dalla 2ª Luftflotte di Kesselring 
              ed in parte dalla 3ª Luftflotte di Hugo 
              von Sperrle. Le due Luftflotten sono a loro volta 
              suddivise nei cinque Fliegerkorps (di circa 750 aerei ciascuno) 
              con a capo rispettivamente: 
              - VIII, Wolfram von Richthofen; 
              - IV, Keller, 
              - I, Gravert, 
              - V, von Greim, 
              - II, Bruno Loerzer. 
              L'aeronautica francese può opporre circa ventiquattro gruppi 
              di caccia monoposto e sei squadriglie di bimotori da caccia pesante 
              Potez 631, per un 
              totale di circa 800 aerei rinforzati dai due Squadrons 
              da caccia Gloster Gladiator 
              e dai quattro Squadrons (portati a 10 il 10 maggio) di Hurricane 
              della RAF, dipendenti dal Corpo di Spedizione Inglese. 
              [In quanto alle forze da bombardamento, i piloti francesi e inglesi 
              della specialità, nel vano tentativo di bloccare durante 
              i primi giorni l'invasione tedesca, si fanno letteralmente decimare. 
              Ad esempio la Forza Aerea Avanzata d'Assalto della RAF, che 
              il 10 maggio dispone di 135 Battle 
              e Blenheim, a mezzogiorno 
              del 12 è ridotta a soli 72 aerei efficienti di cui entro 
              il 14 del mese 40 saranno andati perduti). I caccia di normale dotazione 
              bellica per l'Armée de l'Air sono il Morane-Saulnier 
              406, il Curtiss Hawk 
              75 A e il nuovo Devoitine 
              520. 
              Il servizio Aeronautico Militare Olandese dispone ed ha mobilitato 
              circa 132 aerei efficienti, comprendendo in tal numero anche 
              quaranta vecchi ricognitori del tipo Fokker 
              C.V. e C.X. 
              e Koolhoven F.K. 51. 
              I più moderni aerei da combattimento olandesi sono il biposto 
              leggero d'assalto Fokker 
              B.1A ed il piccolo caccia monoposto Fokker 
              D. XX. 1; si tratta in entrambi i casi di ottimi velivoli 
              presenti in numero estremamente limitato (al momento dell'attacco 
              tedesco sono infatti in servizio presso i reparti solo ventitré 
              Fokker B.1A, mentre 
              i più numerosi Fokker 
              D. XX. 1 si trovano comunque in una grave situazione di inferiorità, 
              sia per la limitata velocità massima, 520 km all'ora, sia 
              per l'insufficiente armamento).  
              I reparti olandesi da bombardamento dispongono invece di due soli 
              moderni tipi di velivoli: il Fokker 
              T.V. da bombardamento medio, di cui solo otto unità 
              sono già state consegnate ai reparti, e il biposto d'assalto 
              Douglas DB. 8 A-3 N, 
              diciotto dei quali sono stati acquistati solo di recente dagli Stati 
              Uniti. 
              ore 04:30, le forze corazzate del gen. H. 
              Guderian, con l'appoggio di truppe aviotrasportate, partono 
              all'offensiva iniziando l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e 
              del Lussemburgo; 
              un gruppo di combattimento della Leibstandarte SS "Adolf 
              Hitler", che aveva preso posizione davanti al posto di 
              frontiera della città olandese di De Poppe, si lancia all'attacco, 
              ha ragione dei soldati olandesi, taglia i fili che dovevano far 
              saltare le cariche di esplosivo poste sotto il ponte e libera il 
              passaggio per facilitare ai veicoli della colonna SS l'ingresso 
              in territorio nemico. Un po' dappertutto si ripete la stessa scena. 
               
              In qualche ora la Leibstandarte SS "Adolf Hitler" 
              percorre 110 chilometri e raggiunge il suo obiettivo, la città 
              di Zwolle, capitale della provincia di Overyssel. Le SS tengono 
              saldamente due ponti sull'Yssel, dove sfilano senza interruzione 
              i convogli di fanteria e di artiglieria. Intanto gli olandesi hanno 
              avuto il tempo di far saltare parecchi ponti. Ma una compagnia della 
              Leibstandarte riesce ad infiltrarsi verso sud, a raggiungere 
              la cittadina di Hooen e a catturare la maggior parte dei difensori. 
              Un'altra compagnia SS prosegue il cammino per più 
              di 70 km e fa 127 prigionieri. La sera stessa il suo comandante, 
              l'Obersturmführer Kras 
              riceve la Croce di ferro di prima classe. È il primo ufficiale 
              a ricevere questa decorazione sul campo di battaglia. 
              La Leibstandarte SS "Adolf Hitler" viene 
              in seguito ritirata da questo settore e inviata a sud, dove si unisce 
              alla 9ª Panzerdivision e alla SS Verfügungsdivision 
              comandanta dal gen. P. 
              Hausser che si apprestano a marciare su Rotterdam.  
              11, Olanda, mezzogiorno, 
              il XVI Corpo corazzato del gen. Erich Hoepner 
              passa a pieno motore sui due ponti rimasti intatti, mentre in cielo 
              ondate di Stuka sorvolonano 
              le colonne tedesche, precipitandosi ad eliminare ogni ostacolo all'avanzata; 
              le truppe tedesche occupano Arnhem e Maastricht; strenua resistenza 
              a Rotterdam. 
              Nello stesso tempo il reggimento SS Der Führer, marciando 
              alla testa della 207ª divisione di fanteria motorizzata, sorpassa 
              Arnheim e poi, nei giorni che seguono, sfonda la "linea Grebbe" 
              e raggiunge Utrecht. 
              Davanti all'avanzata delle truppe tedesche, la VII Armata francese 
              del gen. Giraud, che forma l'ala sinistra 
              del dispositivo francese, riceve l'ordine di convergere verso nord 
              per fermare l'offensiva. Attaccata dall'aviazione, essa si scontra 
              con la fanteria SS e con i panzer e deve indietreggiare verso 
              Breda; bombardamenti di città francesi; 
              il governo di A.N. Chamberlain si dimette.  
              W. Churchill è nominato primo ministro di un governo 
              di coalizione dei tre maggiori partiti. 
              Sbarco britannico in Islanda. 13, divisioni blindate 
              tedesche provenienti dalle Ardenne belghe si presentano dinanzi 
              a Sedan, forzano d'impeto il passaggio della Mosa travolgendo 
              le deboli resistenze francesi e proseguono la loro avanzata in profondità 
              determinando il crollo dello schieramento franco-britannico;  
              i francesi ripiegano su Anversa attraverso Flessingue. 
              Tuttavia Rotterdam resiste.  
              Il comandante tedesco vorrebbe farla finita con quest'isola di resistenza 
              poiché ha bisogno della 9ª Panzerdivision e delle 
              unità SS da lanciare nella campagna di Francia.  H. Göring decide di lanciare i bombardieri in picchiata 
              del IV Fliegerkorps (temporaneamente aggregato alla 2ª 
              Luftflotte di Kesselring) contro 
              i capisaldi di difesa posti intonro alla città. 
              Mentre la Luftwaffe riceve 
              l'ordine di radere al suolo Rotterdam, la SS Leibstandarte 
              ha l'ordine di attaccare subito dopo la fine del bombardamento;  
              la sera la regina Guglielmina d'Olanda 
              ed il governo lasciano l'Aja su due caccia torpediniere inglesi 
              per raggiungere Londra;  
              intanto al Quartier Generale della Luftwaffe, 
              mutata l'idea circa l'impiego degli Stuka, 
              H. Göring finisce per ordinare a Kesselring 
              di eseguire un incursione "a tappeto; 
              14, mattino, il 
              54° Kampfgeschwader con i suoi Heinkel 
              111 da bombardametno medio, si accinge al decollo con obiettivo 
              il centro di Rotterdam; 
              poco dopo il mezzogiorno, un ufficiale olandese, il capitano 
              Bakker, giunge al comando d'armata 
              del gen. Rudolf Schmidt per negoziare 
              la resa di Rotterdam e un'ora dopo fa ritorno in città recando 
              le dettagliate condizioni imposte dai tedeschi; sapendo dell'imminente 
              bombardamento aereo, il gen. Rudolf Schmidt 
              ordina immediatamente che siano lanciati i razzi rossi per arrestare 
              gli aerei incursori… ma è troppo tardi; 
              ore 15:30,mentre sono in corso trattative per consentire 
              alla popolazione civile di evacuare la città, comincia 
              il bombardamento di Rotterdam: in un quarto d'ora le bombe lanciate 
              dalle formazioni di Heinkel 
              111 uccidono 800 civili [altre fonti parlano di 1.500 
              morti, altre ancora di 8.000], ne feriscono migliaia e lasciano 
              80.000 senza tetto; il centro storico è raso al suolo; 
              inoltre, poiché le bombe hanno colpito anche una fabbrica 
              di margarina, l'olio ed i grassi incendiati cooperano ad alimentare 
              un mare di fiamme che imperversa per molte ore, sopraffacendo i 
              servizi antincendio.  
              Mentre le Waffen SS penetrano tra le rovine, 
              una colonna della Wehrmacht, agli ordini del gen. K. 
              Student, comandante delle truppe aerotrasportate, e del 
              tenente col. Choltitz, raggiunge 
              a sua volta la città. Ad essa il generale olandese comandante 
              della guarnigione, si arrende.  
              La sera il comandante in capo olandese, gen. Winkelmann, 
              dirama un comunicato circa l'avvenuta resa.  
              Belgio 
              Lo stesso giorno i tedeschi occupano Liegi; 
              gli apprestamenti difensivi alla frontiera di questo piccolo Paese 
              sono apparentemente formidabili perché consistono di poderosissime 
              fortificazioni, tra le quali il dispositivo trincerato di Eben 
              Emael a nord di Liegi, che viene considerato come la più 
              moderna inespugnabile fortezza del mondo. [vedi:K. 
              Student] 
              15, la SS Leibstandarte 
              entra all'Aia mentre  J. 
              Dietrich occupa Delft e si unisce alla 22ª divisione 
              aerotrasportata, arrivata il giorno dell'attacco. 
              Dopo una sfilata ad Amsterdam essa viene mandata subito dopo in 
              Francia. 
              di fronte alla minaccia di nuovi bombardamenti sulle città 
              l'esercito olandese capitola;  
              il gen. P. 
              Hausser e la sua SS Verfügungsdivision, rafforzata 
              dalla fanteria della Wehrmacht, ricaccia in mare gli ultimi 
              elementi francesi e olandesi che tenevano ancora le coste; 
              i carri armati di E. 
              Rommel sfondano le difese francesi a Philippeville;la 
              battaglia prosegue nel Belgio e nel nord della Francia; 
              16, la SS Totenkopfdivision 
              abbandona Kassel in direzione di Le Cateau, dove E. 
              Rommel si appresta ad attaccare Cambrai a capo della 
              7ª Panzerdivision; 
              la divisione "Testa di morto" deve rafforzarlo e ripulire 
              la regione. Nel corso dei combattimenti, spesso accaniti, le  
              Waffen SS 
              subiscono le loro prime perdite: 16 morti e 53 feriti. 
              Il governo belga si trasferisce da Bruxelles a Ostenda; 
              17, i tedeschi occupano 
              Bruxelles, Lovanio e Malines; 
              18, in Belgio le truppe tedesche 
              occupano Anversa e Ostenda; 
              M. 
              Weygand nuovo capo di S.M. dell'esercito francese; sostituisce 
              M.-G. 
              Gamelin; 
              20, le truppe tedesche 
              occupano Amiens e raggiungono la costa della Manica ad ovest di 
              Abbeville e alla foce della Somme, tagliando dal resto dell'esercito 
              francese 40 divisioni, tra le quali figurano unità belghe 
              e inglesi: il grosso del corpo di spedizione britannico è 
              isolato dall'esercito francese; 
              21, contro il dispositivo tenuto 
              dalla 7ª Panzerdivision e dalla SS Totenkopfdivision 
              viene lanciato un contrattacco alleato. Di fronte all'iniziativa 
              franco-britannica le Waffen SS perdono la testa e 
              battono in ritirata subendo serie perdite in uomini e materiale. 
              La  Leibstandarte SS "Adolf Hitler", proveinete 
              dall'Olanda, riesce a ristabilire la situazione respingendo parecchi 
              attacchi francesi.  
              23-25, (battaglia di Dunkerque) 
              le forze tedesche raggiungono il mare all'altezza di Abbeville, 
              occupano Boulogne e Calais tagliando in due il dispositivo alleato 
              e chiudendo il corpo di spedizione inglese del gen. J.S. 
              Gort e la I armata francese in una sacca tra le foci della 
              Somme e il confine olandese, nella zona di Dunquerque; 
              mentre le unità alleate che sono state respinte cercano di 
              raggiungere Dunkerque, truppe inglesi e francesi ricevono l'ordine 
              di contenere l'assalto tedesco. Per annientare queste retroguardie 
              la SS Verfügungsdivision riceve l'ordine di attaccare 
              con due reggimenti nella foresta di Nieppe, profonda più 
              di otto chilometri. 
              Il terzo reggimento della divisione SS Deutschland prosegue 
              l'offensiva in compagnia della 3ª Panzerdivision e della 
              SS Totenkopfdivision. 
              Dal momento in cui iniziano la loro avanzata, le Waffen SS 
              si scontrano contro una resistenza perfettamente organizzata. Così 
              le perdite tedesche sono ben presto molto rilevanti. Poiché 
              "i suoi uomini si stanno facendo uccidere come conigli", 
              lo S.M. della divisione manda subito un messaggio radio al comando 
              generale delle SS a Berlino per chiedere di mandare 
              al più presto il rinforzo di artigleria pesante; P. 
              Hausser chiede inoltre l'invio di "ufficiali di 
              riserva" poiché il numero degli ufficiali uccisi in 
              combattimento è impressionante…  
              [Ma se le Waffen SS e la SS Verfügungsdivision 
              dimostrano in combattimento coraggio spesso temerario, la SS 
              Totenkopfdivision darà nel nord della Francia un saggio 
              del ruolo che ricoprirà nel corso della guerra. Ad essa si 
              devono infatti le prime esecuzioni sommarie di prigionieri, 
              che saranno conosciute nella Storia sotto il nome di "massacro 
              del Paradiso".] 
              26-4 giugno, 
               
              la SS Totenkopfdivision riceve l'ordine di superare il canale 
              di La Bassée, vicino a Bethune. Il canale forma in questo 
              posto un'ansa che obbliga gli assalitori a oltrepassarlo due volte. 
              Per passare una prima volta il canale le SS devono subire 
              il fuoco delle unità britanniche che tengono questa parte 
              del fronte. Esse registrano 44 morti, 144 feriti e 11 dispersi. 
              Da parte inglese le perdite sono ugualmente molto pesanti; 
              27, il superamento della 
              seconda linea è altrettanto difficile ma finalmente le SS 
              riescono a circondare un centinaio di uomini del 2° "Royal 
              Norfolk" intorno alla fattoria del Paradiso. Gli inglesi 
              che hanno ricevuto l'ordine di resistere il più a lungo possibile 
              per permettere al resto della loro divisione di ripiegare, rifiutano 
              di arrendersi. Dopo molteplici assalti la 4ª compagnia del 
              primo battaglione del 2° reggimento Totenkopf comandana 
              dall'SS Obersturmbannführer Fritz 
              Knochlein riesce a costringere alla resa i sopravvissuti, 
              ormai per la maggior parte feriti. 
              Allineati contro un muro, dopo essere stati perquisiti, vengono 
              uccisi con due mitragliatrici. 
              [(Secondo lo scrittore Reitlingen). 
              Dopo i fatti lo S.M. di Hoeppner che comanda il 16° corpo d'armata 
              chiede l'apertura di una inchiesta. Subito arriva al Paradiso il 
              col. Gunther d'Alquen come corrispondente 
              di guerra della sezione propaganda della Wehrmacht. Egli 
              vede i cadaveri e gli viene giustificato il massacro, con l'affermazione 
              che i fuciliati si erano serviti durante la battaglia di pallottole 
              dum-dum. Ma l'SS Obergruppenführer Th. 
              Eicke rimanda l'inchiesta a più tardi e Fritz 
              Knochlein non sarà mai giudicato dal consiglio di 
              guerra. Anzi, nel 1944 comanderà un reggimento di volontari 
              SS norvegesi che opera in Curlandia e riceverà nel 
              dicembre dello stesso anno la Croce di cavaliere della Croce di 
              ferro col grado di tenente col.. 
              Secondo un'altra testimonianza (sempre a guerra finita), dopo il 
              massacro l'SS Gruppenführer K. 
              Wolff, capo dello S.M. personale di H. 
              Himmler, ispezionando la fattoria del Paradiso 
              osserva soltanto che restano ancora troppi cadaveri SS da 
              sotterrare.  
              Secondo gili archivi delle SS, H. 
              Himmler non è mai intervenuto in questo 
              affare, né per condannare la carneficina né per appoggiare 
              le Totenkopf. 
              Gli archivi delle SS infatti non menzionano affatto questo 
              fatto. 
              Solamente due uomini, che sono riusciti a fuggire, testimonieranno 
              al processo di Norimberga; Fritz Knochlein 
              sarà condannato a morte il 25 ottobre 1948 e impiccato.] 
              battaglia ed evacuazione di Dunkerque: 
              234.000 soldati inglesi e 112.000 francesi vengono trasportati in 
              Inghilterra con ogni possibile mezzo navale (circa 700 unità tra 
              cui barche da pesca e da turismo, di cui ne vengono affondate più 
              di 200); 
              l'operazione costa agli alleati gravi perdite (70.000 tra morti, 
              feriti e prigionieri) ma permette di mantenere intatto il nucleo 
              dell'esercito britannico, vanificando i piani tedeschi di invasione 
              dell'Inghilterra; 
              tutti gli armamenti e i mezzi di trasporto vengono abbandonati; 
              27, nonostante l'opposizione 
              del governo, il re del Belgio Leopoldo III 
              firma la resa senza condizioni; 
              nella "sacca di Dunkerque" (Fiandre occidentali, 
              un corridoio lungo meno di 50 miglia e largo 15) si trovano bloccate 
              le nove divisioni del Corpo di Spedizione Inglese e dieci divisioni 
              della Prima Armata francese; 
              il gen. Kesselring incarica di distruggere 
              le forze alleate rinchiuse nella sacca, tre Fliegerkorps 
              con i loro comandanti: 
              - I, gen. Grauert, 
              - IV, gen. Keller, 
              - VIII, gen. Wolfram von Richthofen; 
              nell'operazione sono largamente impiegati Junkers 
              87 e 88 scortati 
              da caccia Messerschmitt 
              109; le tre unità aeree vengono impiegate con l'approvazione 
              di Jeschonnek in una lunghissima serie 
              di azioni;  
              Operazione Dinamo: un'intera flotta di circa 850 natanti 
              di ogni tipo e dimensione, di cui molti di proprietà privata, 
              fa rotta sul piccolo porto della Manica ormai sottoposto ad un costante 
              fuoco di artiglieria pesante; nel primo giorno vengono salvati circa 
              7.000 soldati; 
              28, capitola l'esercito 
              belga; 
              nella "sacca di Dunkerque" altri 17.800 soldati vengono 
              messi in salvo; 
              29-31, 
              le truppe tedesche occupano Ypres; 
              nella "sacca di Dunkerque" altri 47.300 soldati vengono 
              messi in salvo; 
              30, nella "sacca 
              di Dunkerque" altri 53.800 soldati vengono messi in salvo; 
              31, mentre nella "sacca 
              di Dunkerque" altri 68.000 soldati vengono messi in salvo, 
              i tedeschi entrano a Lilla; 
              [Le incursioni aeree tedesche anche se sono riuscite ad ostacolare 
              il reimbarco inglese non lo hanno mai bloccato mettendo così 
              in evidenza le deficienze della Luftwaffe 
              incapace da sola di decidere l'esito di una battaglia; bisogna sottolineare 
              tuttavia che dai serbatoi di carburante delle raffinerie di Dunkerque, 
              incendiati dal bombardamento, saliva incessantemente fino a 5.000 
              metri un fumo denso e oleoso che spesso copriva la zona sottraendola 
              alla vista dei piloti; inoltre il mare era disseminato di centinaia 
              di piccoli natanti che non costituivano certo un bersaglio facile 
              dall'aria; la stessa sabbia della spiaggia, neutralizzava e riduceva 
              gli effetti delle bombe, salvando molte vite.] 
  
              Giugno 
              1°, la battaglia aerea giunge alla fase più 
              acuta: la caccia inglese viene totalmente impegnata da quella avversaria 
              ed i bombardieri tedeschi riescono ad affondare dieci navi, tra 
              cui tre cacciatorpediniere. Entrambe le parti perdono trenta aerei. 
              Mentre Kesselring tenta il tutto e 
              per tutto pur di boccare il reimbarco degli inglesi, lo sforzo poderoso 
              della Luftwaffe 
              si risolve in un fallimento; alla fine della giornata altri 64.000 
              soldati inglesi sono riusciti a lasciare la spiaggia di Dunkerque;  
              quando la Luftwaffe 
              rinuncia al tentativo di bloccare l'Operazione Dinamo, 338.226 inglesi 
              e francesi sono riusciti a reimbarcarsi per l'Inghilterra; 
               
              [Dal 10 maggio in poi la RAF (Royal Air Force) ha 
              perso un migliaio di aerei ma nello stesso periodo i tedeschi ne 
              hanno perso il doppio!]  
              3-4,Operazione Paula: 
              bombardamento aereo di Parigi: circa 1000 morti tra i civili; 
              realizzata sulla base di pesanti incursioni aeree sugli aeroporti 
              e sulle industrie aeronautiche, site in prossimita di Parigi, porta 
              all'eliminazione definitiva dell'Armée de l'Air ad 
              opera della Luftwaffe: 
              abbattimento di oltre un centinaio di aerei francesi e la distruzione 
              di altrettanti al suolo, contro la perdita di soli venticinque o 
              trenta aerei tedeschi;  
              5-6, offensiva tedesca, con 
              tutte le sue 143 divisioni schierate sull'intero fronte da Abbeville 
              all'Alto Reno, sulla Somme e sull'Aisne: le difese francesi (linea 
              Weygand) sono sfondate in più punti e centinaia di carri 
              armati tedeschi si dirigono verso Parigi; Ch. 
              De Gaulle è nominato daPaul 
              Reynaud sottosegretario di stato per la difesa nazionale. 
               
              8-9, resa della Norvegia; 
              gli ultimi reparti alleati lasciano Narvik; re Haakon 
              VII e il governo norvegese si rifugiano in Gran Bretagna; 
              i tedeschi occupano Rouen.  
              10,Entrata in guerra 
              dell'Italia. B. 
              Mussolini, convinto di un conflitto breve e vittorioso, 
              sceglie di intraprendere una "guerra parallela" a fianco 
              di A. Hitler; nonostante il parere contrario di P. 
              Badoglio, dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna. 
              Per ritorsione Genova subisce il primo di numerosi bombardamenti 
              a opera della flotta inglese e francese. 
              Il governo francese si trasferisce a Tours. 
              11, Australia, Nuova Zelanda, 
              Canada e Sudafrica dichiarano guerra all'Italia; 
              bombardamenti aerei britannici su Torino e su installazioni militari 
              italiane in Africa; 
              bombardamenti italiani su Malta;  
              Vittorio Emanuele III nomina B. 
              Mussolini capo supremo delle forze armate italiane. 
              12-13, le truppe tedesche passano 
              la Marna, sfondano le linee francesi a Epernay e accerchiano Parigi; 
              14, nelle prime ore del 
              mattino i tedeschi entrano a Parigi; il governo francese si trasferisce 
              da Tours a Bordeaux; i tedeschi occupano Le Havre; 
              14-16, la "linea Maginot" 
              viene sfondata in più punti. 
              16, il presidente del 
              consiglio Paul Reynaud si dimette perché 
              contrario alla firma dell'armistizio con i tedeschi; gli succede 
              il mar.llo Ph. 
              Pétain; 
              La RAF si ritira dalle basi francesi.  
              Il transatlantico Lancastria, con 5000 militari britannici 
              a bordo, viene bombardato e incendiato nel porto francese di Saint-Nazaire: 
              oltre 3000 i morti. 
              17, Ph. 
              Pétain ordina alle truppe francesi la cessazione 
              delle ostilità e chiede trattative di pace; 
              i tedeschi occupano Digione, Metz, Orléans, Colmar, Cherbourg, 
              Caen, Rennes, Vichy, Strasburgo… 
              la Russia invade Estonia, Lettonia, Lituania; 
              18, Monaco, incontro tra A. Hitler, B. 
              Mussolini, J. 
              von Ribbentrop e G. 
              Ciano per discutere il destino della Francia; Ch. 
              De Gaulle incita i francesi alla resistenza da Radio 
              Londra. 
              20-21, 
              fallisce un tentativo di offensiva italiana contro la Francia nelle 
              Alpi occidentali;  l'Italia ha fatto in tempo a combattere 
              solo 12 giorni; 
              per rifarsi, B. 
              Mussolini ordina a I. 
              Balbo di tenersi pronto a invadere l'Egitto e conquistare 
              il Canale di Suez. 
              21, nel pomeriggio, vicino 
              alla foresta di Compiègne, nel vecchio vagone ristorante 
              (fatto arrivare sul posto dal museo parigino) dove era stata firmata 
              la resa tedesca l'11 
              novembre 1918, A. Hitler detta ai plenipotenziari francesi le condizioni 
              di pace. 
              22, Ph. 
              Pétainfirma, sullo stesso vagone ferroviario dove 
              venne firmata la resa della Germania dopo la sconfitta nella guerra 
              1915-18, nella foresta di Compiègne, l'armistizio con i tedeschi; 
              l'Alsazia-Lorena viene annessa alla Germania, mentre passa sotto 
              occupazione tedesca il territorio posto a nord e a ovest della linea 
              "Ginevra-Dôle-Moulins-Tours-Mont de Marsan-Pirenei"; 
              l'esercito francese in territorio metropolitano è di fatto 
              neutralizzato, la marina da guerra viene disarmata, ma non consegnata; 
              le colonie restano sotto il controllo del governo di Ph. 
              Pétain; 
              22-25, 
              le truppe tedesche completano l'occupazione della costa atlantica 
              francese. 
              [Piloti e vittorie aeree tra il 10 maggio e il 21 giugno: 
              . Wilhelm Balthasar, in forza allo 
              Jagdgeschwader Richthofen, ventidue, 
              . Adolf Galland, il cui Geschwader 
              è aggregato all'VIII Fliegerkorps di Wolfram 
              von Richthofen, diciassette, 
              . von Bulow, comandante dello Jagdgeschwader 
              Richthofen, ?, 
              . Helmuth Wick, ?, 
              . Werner Molders, comandante del Gruppo 
              del 53° Jagdgeschwader, venticinque.]  
              24, Roma, a Villa Incisa 
              all'Olgiata, viene firmato l'armistizio franco-italiano; poco dopo 
              la mezzanotte cessano le ostilità sulle Alpi occidentali; 
              l'Italia occupa Mentone, cittadina francese di confine; 
              25, Francia, quando interviene 
              il "cessate il fuoco" la SS Verfügungsdivision 
              e la SS Totenkopf si trovano vicino a Bordeaux, dirette verso 
              la frontiera spagnola; la Leibstandarte SS "Adolf Hitler" 
              si trova nella regione di Santo Stefano (e dovrà risalire 
              a nord per rispettare la linea di demarcazione) e la SS Polizeidivision 
              rimane come riserva del gruppo di armate A sulla Mosa. 
              L'Armata Norvegia-Finlandia settentrionale, comandata dal col. 
              gen. von Falkenhorst, già Gruppo 
              XXI, da ora viene chiamata "Armata Norvegia".  
              27, il comandante in capo delle 
              truppe francesi in Siria accetta l'armistizio. 
              28, la Romania cede al'Unione 
              Sovietica i territori della Bessarabia e della Bucovina settentrionale. 
               
              A Tobruk, in Libia, la contraerea italiana abbatte per errore l'aereo 
              del governatore della colonia I. 
              Balbo. 
              30, truppe tedesche occupano 
              l'isola di Guernesey;  
              si arrendono ai tedeschi gli ultimi reparti francesi della linea 
              Maginot; complessivamente, nella campagna di Francia, i tedeschi 
              hanno fatto quasi 2 milioni di prigionieri; 
  
              Luglio 
              1°, Ph. 
              Pétain costituisce a Vichy un governo collaborazionista 
              sostenuto dai tedeschi; truppe tedesche occupano l'isola di Jersey. 
              Il gen. R. 
              Graziani è nominato governatore della Libia.  
               2, il Comando Superiore della 
              Luftwaffe emana gli ordini 
              per la campagna d'Inghilterra; 
              molti degli ordini di missione diramati da parte tedesca per la 
              prima fase della Battaglia d'Inghilterra, provengono da un 
              vecchio autobus situato sulla collina di Capo Blanc Nez (proprio 
              vicino alla statua di Blériot; 
              da qui Johannes Fink, il 45enne Commodoro 
              del 2° Kampfgeschwader tenta di conquistare il dominio 
              aereo sulla Manica e sugli stretti di Dover, impiegando i Dornier 
              17 del suo stesso reparto, due Gruppen di Stuka 
              e due Jagdgeschwader di Messerschmitt 
              109; questi due ultimi comandati rispettivamente da Werner 
              Molders e da Adolf Galland]; 
              Johannes Fink dispone quindi di circa 
              settantacinque bombardieri medi, di sessanta, o poco più 
              bombardieri in picchiata e di circa 200 caccia; nella sua qualità 
              di comandante di questa massa operativa egli viene designato con 
              il titolo di Kanalkampffuehrer ossia di Direttore, o Capo, 
              della Battaglia sul Canale della Manica; 
              più in basso, lungo la costa, nelle viicinanze di Le Havre, 
              ha base l'VIII Fliegerkorps di Wolfram 
              von Richthofen al quale è stato assegnato il compito 
              di attaccare la navigazione inglese nella Manica; 
              [forse chi ha emanato gli ordini si è dimenticato della lezione 
              avuta dagli Junkers 87 
              nei cieli di Dunkerque] 
              Il cielo della Manica si appresta quindi ad ospitare i voli, le 
              virate e le evoluzioni degli Spitfire 
              e degli Hurricane 
              della RAF (Royal Air Force) contro gli Junkers 
              87 e i Messerschmitt 
              109 tedeschi.  
              3, la Royal Navy attacca la 
              base navale francese di Mers-el-Kebir (Orano), distruggendo la maggior 
              parte delle navi (tra cui la corazzata Bretagne) per evitare 
              che possano cadere in mano tedesca; solo l'incrociatore Strasbourg 
              riesce a fuggire. 4, 
              il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con la Gran 
              Bretagna.  
              Truppe italiane occupano la piazzaforte britannica di Kassala, in 
              Sudan, presso il confine eritreo. 
              5, il governo romeno si schiera 
              con i paesi dell'Asse. 
              8, attacco aereo inglese contro 
              navi da guerra francesi a Dakar: la corazzata Richelieu è 
              gravemente danneggiata. 
              8-9, battaglia navale di punta Stilo: 
              forze navali italiane 
              - due corazzate 
              - 6 incrociatori pesanti 
              - 12 incrociatori leggeri 
              - 24 cacciatorpediniere 
              al comando dell'amm. L. Campioni 
              incrociano al largo di punta Stilo forze navali britanniche 
              - 1 portaerei 
              - 3 corazzate 
              - 5 incrociatori leggeri 
              - 6 cacciatorpediniere 
              provenienti da Alessandria e al comando dell'amm. A. 
              Cunnigham; 
              la flotta inglese attacca quella italiana danneggiando alcuni incrociatori; 
              quando l'ammiraglia inglese Warspite colpisce con i suoi 
              cannoni da 381 l'ammiraglia italiana Giulio Cesare e l'incrociatore 
              Bolzano; L. Campioni decide 
              di ritirarsi verso Messina;  
              in questo primo rilevante scontro già si nota l'inferiorità della 
              marina italiana, soprattutto per la sua incapacità di utilizzare 
              congiuntamente marina e aviazione, dal momento che l'aviazione italiana, 
              pur favorita dalla vicinanze alle basi operative, giunge nei luoghi 
              dei combattimenti a battaglia ormai conclusa [bobarda per errore 
              prima la squadra italiana e poi quella inglese: senza risultati 
              in entrambi i casi].  
              10, – regime di Vichy 
              – l'assemblea nazionale francese affida i pieni poteri al mar.llo 
              Ph. 
              Pétain (con 569 voti favorevoli, 80 contrari e 
              17 astenuti) per la promulgazione di una nuova costituzione; 
              fissata la capitale a Vichy, nel territorio meridionale del paese 
              libero dall'occupazione tedesca, secondo i termini dell'armistizio, 
              i primi atti del nuovo regime sono l' "aggiornamento " 
              del parlamento e l'attribuzione al maresciallo della carica di capo 
              dello stato con poteri legislativi, esecutivi e militari; 
              il nuovo stato si proclama fautore di una "rivoluzione nazionale" 
              fondata sulla triade "lavoro-patria-famiglia" che deve 
              superare il parlamentarismo e il partitismo della terza repubblica, 
              giudicati responsabili della sconfitta e trasformare la Francia 
              in una comunità di lavoro liberata tanto dalla tutela del capitalismo 
              quanto dalle ingiustizie economiche, e quindi dalla lotta di classe: 
              risultato questo di un amalgama ideologico che trae i suoi spunti: 
              - dal nazionalismo della Action Française; 
              - dal personalismo della rivista «Esprit» di F. 
              Mounier; 
              - dal cattolicesimo conservatore della «Revue du siècle»; 
              - da alcune forme di sindacalismo; 
              il regime è costretto a: 
              - collaborare con i vincitori, 
              - inviare manodopera in Germania, 
              - fornire volontari per la guerra contro l'URSS, 
              - modificare in generale i propri atteggiamenti politici e di governo 
              in base alle necessità belliche e diplomatiche tedesche. 
              Le truppe italiane invadono il Sudan. 
              Bombardamento aereo dei porti del Galles: questo primo importante 
              attacco tedesco preannuncia la  
              battaglia aerea d'Inghilterra; 
              bombardamenti sui convogli inglesi nella Manica. 
              13, 4 grandi incrociatori 
              leggeri francesi, scortati da 11 C.T., tentano di bombardare Genova; 
              la vecchia torpediniera Calatafimi di 800 tonn. e una squadriglia 
              di M.A.S. attaccano con decisione le navi francesi che si sottraggono 
              ai siluri allontanandosi rapidamente.  
              I risultati del breve bombardamento sono insignificanti.  
              16, per la condotta della guerra 
              in Inghilterra viene emanata la disposizione n. 16 "Sui 
              preparativi di un'operazione di sbarco in Inghilterra"; 
              per le operazioni di sbarco è previsto l'impiego della 6ª, 
              della 9ª e della 16ª armata;  
              diversa è la situazione dell' "Armata Norvegia" 
              che sin dall'inizio è destinatasoltanto ad azioni diversive; 
              18, in seguito a un accordo 
              di durata trimestrale con il Giappone, la Gran Bretagna accetta 
              di chiudere la "strada birmana", da cui affluiscono i 
              rifornimenti alla Cina nazionalista. 
              19, – battaglia di 
              capo Spada – : 
              al largo di Creta, una squadra di incrociatori italiani intercetta 
              quattro cacciatorpediniere britannici e li insegue, ma è 
              a sua volta attaccata dal grosso della flotta britannica con supporto 
              aereo; l'incrociatore  Colleoni viene affondato e l'incrociatore 
               Delle Bande Nere danneggiato.  
              20, il bollettino delle perdite 
              civili inglesi in seguito ai bombardamenti riferisce di 336 morti 
              e 476 feriti gravi nell'ultimo mese. 
              27-29, 
              attacchi aerei tedeschi su Dover; 
              29, il governo inglese 
              comunica che dal 18 giugno sono stati abbattuti 248 aerei tedeschi. 
              
  
              Agosto 
              2, una corte militare del governo di Vichy processa in 
              contumacia il gen. Ch. 
              De Gaulle e lo condanna a morte. 
              3, A. Hitler dirama la Direttiva d'Operazioni n. 17: 
              … l'aeronautica tedesca deve distruggere al 
              più presto possibile l'aviazione inglese…; 
              3-6, le repubbliche di Lettonia, 
              Estonia e Lituania, già occupate in giugno da truppe sovietiche, 
              entrano a far parte dell'Unione Sovietica come repubbliche federate. 
              3-20, la Somalia britannica 
              viene occupata da truppe italiane; il presidio britannico è 
              evacuato via mare. 
              6, H. Göring riunisce d'urgenza alla Karinhall i suoi ufficiali 
              di S.M. per discutere in merito alla seconda fase della Battaglia 
              d'Inghilterra; egli espone loro i dettagli del "piano Adlerangriff" 
              (Attacco delle aquile) annunciando che il giorno dell'inizio dell'offensiva 
              aerea, da lui denominato Adlertag (Giorno dell'aquila), sarebbe 
              coinciso con il 10 agosto [comincerà in effetti il giorno 
              8]; 
              [Un solo particolare importantissimo costituisce ancora un mistero: 
              quello relativo alla cooperazione tra esercito, marina ed aeronautica, 
              da mettere in atto nel corso dell'effettiva azione di sbarco denominata 
              in codice Seelöwe (Leone Marino)] 
              7, il governo britannico riconosce 
              Ch. 
              De Gaulle come capo delle forze armate della Francia 
              libera (FFL, Forces françaises libres).  
              – battaglia aerea d'Inghilterra –  
              - Forze aeree tedesche: 1360 bombardieri (Junkers, 
              Dornier, Heinkel 
              e Stuka) e 1300 
              caccia (Messerschmitt 
              e Focke-Wulf) della 
              Luftwaffe di H. Göring; 
              [Altre fonti: circa 2.550 velivoli efficienti, tra cui: 
              - 900 bombardieri (bimotori da bombardamento medio Messerschmitt 
              110-C, Heinkel 111-K, 
              Dornier 17-2); 
              - 250 picchiatori (bombardieri in picchiata Junkers 
              87-B e 88-C) 
              - 800 caccia monomotori (Messerschmitt 
              109);  
              - 200 caccia-pesanti bimotori; 
              - un piccolo numero di idrovolanti bimotori a scafo centrale, del 
              tipo Heinkel 115; 
              - pochi biplani e scarponi Heinkel 
              59 adattati come velivoli per il soccorso in mare; 
              questo spiegamento dall'apparenza formidabile è inquadrato 
              in tre diverse grandi Luftflotte: 
              - 2ª, feldmar.llo Albert Kesserling; 
              comando principale installato a Bruxelles con un avamposto a Capo 
              Gris Nez; 
              - 3ª, feldmar.llo Hugo von Sperrle; 
              comando principale installato a Parigi con un avamposto a Deauville; 
               
              (entrambe dislocate all'ovest negli aeroporti della Francia occupata, 
              del Belgio e dell'Olanda);  
              - V, gen. Stumpff (rimasta di 
              base in Danimarca e Norvegia sin dalla fine della campagna di Norvegia, 
              dovrebbe attaccare principalmente l'Inghilterra del Nord); 
              specificatamente per questa operazione è stabilito che in 
              ciascuna delle tre le flotte aeree tutti i caccia siano raggruppati 
              in speciali unità denominate Jagdfliegerfuehrer [Jafu], 
              tutte con una certa libertà d'iniziativa] 
              - Forze aeree inglesi: 600-700 caccia (Hurricane 
              e Spitfire) che però 
              possono contare su una buona rete di avvistamento radar e su un 
              superiore addestramento dei piloti; 
              [Altre fonti: lo spionaggio tedesco stima le forze avversarie in 
              cinquantadue gruppi (compresi i venticinque indispensabili per la 
              difesa delle Contee del sud e dell'ovest) di Hurricane, 
              Spitfire e Defiant 
              per un totale di circa 900 apparecchi. 
              I gruppi per la difesa delle Contee dell'ovest sono a loro volta 
              raggruppati in un'unità denominata II Raggruppamento Caccia 
              e comandanta dal Marescaillo dell'Aria sir Keith 
              Rodney Park e dovrà affrontare la fase più 
              violenta della battaglia per la quale sono pronti circa mille piloti. 
              Bentley Priory, sopra il villaggio di Stanmore, nel Middlesex, sede 
              del Comando Caccia della RAF (Royal Air Force): il 
              mar.llo dell'Aria sir Dowding [Stuffy] 
              è pronto alla battaglia.] 
              8, iniziano violenti combattimenti 
              aerei sulla Manica [II fase della battaglia d'Inghilterra]; 
              tre grosse formazioni di Junkers 
              87 dell'VIII Fliegerkorps, fortemente scortate da 
              caccia, vengono intercettate e respinte da sette gruppi di Spitfire 
              ed Hurricane, decollati 
              da aeroporti situati lungo la costa meridionale inglese; il combattimento 
              si chiude con la perdita di trentun aerei tedeschi contro diciannove 
              inglesi; 
              9, a causa soprattutto 
              delle nubi basse che coprono il Canale, si verificano solo poche 
              ed isolate incursioni;  
              visti i bollettini metereologici poco favorevoli, H. Göring e il suo S.M. decidono di rinviare l'operazione 
              Adlertag a quando il tempo migliorerà; 
              10, operazione Adlertag 
              rinviata; 
              12, gli aerei tedeschi realizzano 
              una serie di pesantissimi attacchi in massa contro tre delle basi 
              caccia inglesi più meridionali  
              ore 09:00, poco dopo l'aeroporto di Lympne viene duramente 
              bombardato da una formazione massiccia di Junkers 
              87; seguono, a qualche minuto di distanza, incursioni contro 
              le stazioni radar di Eastbourne e Hasting, mentre quindici Junkers 
              88 attaccano in picchiata le installazioni per radar a grande distanza 
              (sei tra quelle di maggior importanza), site nell'isola di Wight, 
              a Ventnor, rendendole inefficienti; 
              l'incursione sull'aeroporto di Maston viene eseguita da una formazione 
              di Dornier 17 che 
              passano velocissimi a volo radente sulle aviorimesse e sul campo 
              mentre i Messerschmitt 109 
              della scorta tengono impegnati gli Spitfire 
              del 54° gruppo. Le bombe e gli spezzoni sganciati dai Dornier 
              incursori, colgono gli Spitfire 
              del 65° gruppo mentre si stanno avviando al decollo e rullano 
              sulla pista; nonostante le esplosioni, il fumo e le schegge tutti 
              gli apparecchi riescono ad alzarsi in volo, miracolosamente indenni; 
              viene bombardata anche la base caccia di Hawkinge; 
              l'incursione sulla base navale di Portsmouth viene eseguita da Junkers 
              88; 
              alla fine della giornata tutti gli obiettivi prestabiliti sono stati 
              seriamente danneggiati; comunque, nel giro di poche ore, le difese 
              inglesi sopravvissute all'attacco e tutti i bersagli colpiti (eccetto 
              la stazione radar dell'isola di Wight) sono rimessi in piena efficienza; 
              i tedeschi perdono trentasei aerei contro ventidue della RAF; 
              in una settimana sono stati abbattuti 80 aerei tedeschi; un nuovo 
              bollettino delle perdite civili inglesi in seguito ai bombardamenti 
              riferisce di 258 morti e 321 feriti gravi; 13, nonostante il tempo 
              dovunque incerto, H. Göring decide di inaugurare l'Adlerangriff 
              contro l'Inghilterra; 
              il nerbo delle forze offensive disponibili è così 
              costituito: 
              - attacco a Eastchurch: 74 Dornier 
              17 del 2° Kampfgeschwader, ripartiti in due formazioni 
              guidate personalmente da Johannes Fink; 
              [dopo aver causato gravi danni all'aeroporto, non ritornano alla 
              base quattro aerei abbattuti e altri quattro seriamente danneggiati] 
              - attacco all'aeroporto di Odiham e alla Regia Officina Aeronautica 
              di Farnborough: Junkers 
              88 del 54° Kampfgeschwader; 
              [le incursioni hanno scarso successo; attaccati dai caccia inglesi 
              gli aerei tedeschi non hanno la possibilità di effettuare 
              un puntamento corretto sganciando così le bombe a casaccio] 
              - bombardamento di Portland e di alcuni aeroporti dello Hampshire 
              e del Kent: Junkers 
              87 del 77° Stukengeschwader; 
              [le incursioni hanno scarso successo; una formazione di Ju. 
              87 viene letteralmente fatta a pezzi perdendo nove aerei 
              senza essere riuscita a sganciare una sola bomba sugli obiettivi 
              prestabiliti]  
              - attacchi in massa su Southampton e sull'estuario del Tamigi: 
              con forze adeguate, nel tardo pomeriggio; 
              [risultati molto modesti in quanto vengono colpiti ma non seriamente 
              i sette aereoporti della zona; un'incursione notturna effettuata 
              invece dagli Heinkel 111 
              di un reparto scelto, il 100° Kampfgeschwader, determina 
              danni ingenti alla fabbrica segreta di Spitfire 
              sita a Castle Bromwich, colpita da undici bombe.] 
              14, il cielo è nuvoloso 
              e, tranne qualche incursione isolata di pochi Ju. 
              88, He. 111 
              e di qualche Me. 110 
              con carico di bombe, l'Inghilterra non riceve visite di aerei tedeschi; 
               
              solo nei primi quattro giorni della battaglia d'Inghilterra risultano 
              abbattuti oltre 230 aerei tedeschi e 59 della RAF; 
              15, la Luftwaffe, 
              con uno sforzo collettivo di tutte e tre le Luftflotten, 
              esegue su un vasto fronte un numero di voli di guerra mai più 
              superato in seguito: quasi 2000! 
              ore 11:30, sotto uno splendido sole estivo circa sessanta 
              Junkers 87 scortati 
              da cinquanta Messerschmitt 
              109 del 26° Jagdgeschewader di Adolf 
              Galland attaccano gli aeroporti di Hawkinge e Lympne dove 
              sono intercettati da due gruppi del Comando Caccia. Mentre gli Spitfire 
              impegnano combattimento con i Messerschmitt 
              i bombardieri in picchiata riescono a colpire con esattezza i bersagli 
              determinando la quasi completa devastazione a Lympne e danni limitati 
              a Hawkinge; 
              ore 12:00, la V Luftflotte entra inaspettata 
              in scena dalla Norvegia e dalla Danimarca riuscendo a colpire obiettivi 
              sulla costa nord-orientale, nel Newcastle e nel Sunderland con circa 
              un centinaio di Heinkel 
              111 del 26° Kampfgeschwader e settanta Messerschmitt 
              110 del 76° Zestorergeshwader; i cinque gruppi 
              di caccia della RAF, inviati ad intercettare questa grossa 
              formazione, riescono però a disperderla abbattendo quindici 
              aerei tedeschi e perdendone solo uno; 
              intanto gli Junkers 88 
              del 30° Kampfgeschwader raggiungono l'obiettivo dell'aeroporto 
              di Drieffeld dove ha sede il Comando Bombardieri della RAF 
              riuscendo ad infliggere gravi danni prima di essere attaccati dagli 
              Spitfire del 616° 
              Gruppo che riescono ad abbattere sei incursori; 
              tardo pomeriggio, mentre i superstiti della V Luftflotte 
              compiono faticosamente la via del ritorno alle loro basi scandinave 
              appare evidente che le incursioni nel nord dell'Inghilterra si sono 
              risolte in un costoso fallimento; già numericamente più 
              debole delle altre, la V Luftflotte ha perso ventitré 
              aerei tra bombardieri e caccia di scorta (non sarà mai più 
              impiegata nella campagna contro l'Inghilterra); 
              tra l'alba e i tramonto la Luftwaffe 
              ha inviato sull'Inghilterra circa 1.800 aerei, perdendone settantasei, 
              mentre la RAF ha perso trentaquattro caccia. 
              Ormai risulta chiaro che la battaglia d'Inghilterra si svilupperà 
              in futuro come una guerra di logoramento e di usura. 
              16, la Luftwaffe 
              rinnova i suoi attacchi in forze contro aeroporti e comandi di settore 
              aereo, tra i qual West Malling, Maston e Tangmere; contemporaneamente 
              gruppi di Junkers 87 
              e 88 fortemente scortati 
              bombardano Lee-on-Solent e Gosport, mentre velivoli isolati sganciano 
              qualche bomba anche sulla periferia di Londra;  
              al tramonto viene fortemente danneggiato l'aeroporto di Brize Norton 
              dove vengono incendiati nelle loro autorimesse quarantasei aerei 
              scuola e vanno completamente distrutte molte installazioni aeroportualei; 
               
              la RAF è riuscita ad abbattere quarantacinque aerei 
              tedeschi perdendo però ventidue caccia; 
              17, mentre la Luftwaffe 
              si prende un giorno di sosta, il governo tedesco proclama il blocco 
              totale delle isole britanniche; 
              18, massicce formazioni di bombardieri 
              tedeschi passano nuovamente il Canale per colpire aeroporti che 
              sono base di forze di caccia già attaccati in precedenza 
              tra i quali i provatissimi Croydon, Kenley e Biggin Hill; 
              bollettino del giorno: settantun velivoli tedeschi distrutti, perdita 
              di ventisei caccia; 
              19, improvvisa sospensione degli 
              attacchi che si protrarrà poi per quasi una settimana; 
              [III fase della battaglia d'Inghilterra];  
              tutti i gruppi di Messerschmitt 
              109 di entrambe le Luftflotten vengono concentrati 
              nella zona dello Stretto di Calais e posti alle dipendenze della 
              2ª Luftflotte. Alla 3ª Luftflotte vengono 
              lasciati i soli Messerschmitt 
              110 che verrano impiegati per le scorte, unitamente agli 
              aerei dello stesso tipo appartenenti alla V Luftflotte 
              che sono stati trasferiti dalla Scandinavia in Francia proprio a 
              tale scopo. 
              H. Göring è costretto ad ammettere che il suo prediletto 
              Junkers 87 da bombardamento 
              in picchiata è troppo vulnerabile per poter essere impiegato 
              in operazioni diurne in Gran Bretagna, anche se fortemente scortato 
              da caccia; pertanto l'VIII Fliegerkorps di Wolfram 
              von Richthofen non prende più parte alle incursioni 
              contro l'Inghilterra. 
              [Finisce così la gloria e la fama dello «Stuka».] 
              20, in Gran Bretagna è 
              proclamato lo stato d'assedio: l'intero paese è considerato 
              zona d'operazioni; 
              Londra, alla Camera dei Comuni, W. 
              Churchill dice: «Mai nella 
              storia dei conflitti umani un così gran numero di persone 
              hanno dovuto tanto a così pochi individui!», 
              riferendosi alle centinaia di giovani piloti morti. 
              [IV fase della battaglia d'Inghilterra];  
              24, Londra è bombardata 
              per tutta la notte da ondate successive di aerei tedeschi; i bombardamenti 
              tedeschi su Londra e sull'Inghilterra meridionale continueranno 
              nei giorni successivi; 
              25, l'aeroporto di Warmwell 
              è meta di un'incursione da parte dei bombardieri della 3ª 
              Luftflotte che giungono scortati da oltre 200 Messerschmitt 
              109 che sono impiegati in un furioso combattimento dai piloti 
              inglesi; una seconda incursione in massa viene respinta con miglior 
              successo sull'estuario del Tamigi; 
              la RAF perde sedici caccia inglesi contro venti aerei tedeschi 
              abbattuti in totale; 
              nella notte, mentre la Luftwaffe 
              si fa nuovamente presente in forze sull'Inghilterra, anche la RAF 
              invia su Berlino una formazione di ottantun bombardieri pesanti 
              tipo Hampden che 
              colpiscono  obiettivi industriali, come rappresaglia dopo 
              i bombardamenti di Londra; 
              a questo punto, mentre continuano gli attacchi tedeschi contro 
              i centri nevralgici del Comando Caccia, A. Hitler decide di far concentrare l'assalto aereo contro 
              Londra; 
              26, viene gravemente danneggiato 
              l'aeroporto di Debden; 
              27, le bombe tedesche 
              cadono ancora su Eastchurch;  
              30, Biggin Hill riporta tali 
              danni che l'intero aeroporto appare ridotto ad un mucchio di macerie, 
              con le piste rese impraticabili per i numerosi crateri. 
              Secondo le disposizioni del comandante in capo dell'esercito, feldmar.llo 
              Walther 
              von Brauchitsch, nella prima fase non è previsto 
              l'impiego del gruppo di esercito B che con la 6ª armata 
              (l'ala sinistra delle truppe schierate che a metà agosto 
              si è deciso segretamente di impiegare solo per scopi di diversione) 
              dovrebbe sbarcare in Inghilterra proveniente da Cherbourg.  
              Vienna, con un lodo arbitrale italo-tedesco per la definizione dei 
              confini tra Romania e Ungheria, Germania e Italia tentano d'imporre 
              all'Ungheria e alla Romania, a proposito della questione della Transilvania, 
              una soluzione che scontenta sia Budapest sia Bucarest.  
              31, trenta Do. 
              17 giungono su Hornchurch proprio mentre il 54° Gruppo 
              sta accingendosi al decollo: tre caccia inglesi vengono sbattuti 
              a terra (i piloti si salvano per miracolo); 
              nel tardo pomeriggio una formazione di Ju. 
              88 e di Me. 110 
              con carico di bombe torna a far visita ad Hornchurch aggiungendo 
              qualche cratere supplementare all'aeroporto e distruggendo al suolo 
              due Spitfire; 
              alal fine della giornata la RAF registra la perdita di trentanove 
              velivoli tutti da caccia, contro l'abbattimento di quarantun aerei 
              tedeschi di vario tipo; 
              nel corso del mese in Inghilterra le perdite civili in seguito ai 
              bombardamenti sono state di 1075 morti e 1261 feriti gravi; le perdite 
              aeree da entrambe le parti sono state più o meno della stessa 
              entità solo che i tedeschi hanno ancora un buon numero di 
              piloti allenati e tenuti in riserva mentre gli inglesi sono a corto 
              di rincalzi; 
              [La gravità delle circostanze ha costretto sir Downing 
              ad impiegare persino i suoi due gruppi di Defiant, 
              i superati biposto da caccia pesante: quelli del 141° Gruppo 
              in occasione della loro prima uscita soo stati distrutti dai Messerschmitt 
              del 51° Jagdgeschwader e poco dopo quelli del 246° 
              Gruppo hanno fatto la stessa fine sotto i colpi del 26° Jagdgeschwader 
              di Adolf Galland. Finisce così 
              la carriera dell'unico biposto inglese da caccia pesante che ha 
              avuto l'onore di parteciare alla battaglia d'Inghilterra. Tutti 
              i Defiant superstiti 
              vengono passati alla caccia notturna.] 
  
              Settembre 
              I bombardamenti tedeschi sui convogli inglesi nella Manica hanno 
              raggiunto il culmine; obiettivi principali sono le installazioni 
              dell'Inghilterra meridionale, da Dover a Plymouth, e gli aeroporti 
              per annientare ogni possibilità di reazione della RAF che 
              in questo momento ha un quarto dei piloti fuori combattimento e 
              più di 400 caccia abbattuti o danneggiati.  
              2, gli Stati Uniti cedono 
              alla Gran Bretagna 50 cacciatorpediniere e ottengono, in cambio, 
              otto basi navali e aeree nell'Atlantico, in affitto per 99 anni. 
               
              3, lo S.M. tedesco fissa al 
              21 settembre la data dello sbarco in Inghilterra (il "piano 
              Seelöwe" - Leone Marino) messo affrettatamente a 
              punto.  
              4, Berlino, A. Hitler tiene un discorso allo Sportpalast;  
              Romania, un colpo di stato fascista porta al potere il gen. filonazista 
              I. Antonescu.  
              6, Bucarest, A. Hitler costringe re Carol II 
              di Romania ad abdicare; 
              H. Göring arriva a Calais, dopo aver compiuto il viaggio 
              da Berlino sul suo treno personale, e assume personalmente il comando 
              delle operazioni (per la prima volta dallo scoppio della guerra); 
              7, alla prima incursione 
              in massa su Londra prendono parte oltre 300 bombardieri e 600 caccia, 
              ripartiti in numerose massicce formazioni scaglionate a diverse 
              altezze; l'attacco viene realizzato in due ondate successive, a 
              quote variabili tra i 5.000 ed i 7.000 metri, che, in forza della 
              loro potenza numerica, riescono a superare la rabbiosa ed aggressiva 
              difesa degli Spitfire 
              e degli Hurricane 
              di quattro gruppi di caccia, giungendo su Londra e sganciandovi 
              le bombe; tutti gli obiettivi vengono duramente colpiti: Poplar, 
              Woolwich, Limehouse, Tottenham, Barking e Croydon. 
              I caccia inglesi si sono levati in volo sempre in maggior numero 
              tanto che l'intera 11ª Unità si è trovata impegnata 
              nell'azione.  
              L'incursione è costata alla Luftwaffe 
              la perdita di quaranta aerei contro ventotto caccia della RAF. 
              Quando scende l'oscurità, la vasta zona portuale di Londra 
              continua a bruciare e lo splendore delle fiamme serve da guida ad 
              altre incursioni realizzate in tempi successivi da 250 bombardieri 
              che si protraggono fino al mattino successivo; durante la notte 
              gli aerei tedeschi sganciano circa 13 mila bombe. 
              [Il martirio di Londra durerà ancora per cinquantonove interminabili 
              notti.] 
              8, il Comando Caccia 
              fa decollare tempestivamente undici gruppi dei suoi velivoli che 
              intercettano e respingono la più forte incursione diurna 
              della giornata effettuata da circa cento bombardieri contro aeroporti 
              nel Kent e nell'Essex;  
              venuta la notte però la 3ª Luftflotte riesce 
              nuovamente ad arrivare su Londra dove cagiona molti incendi mettendo 
              fuori uso alle porte della città la rete ferroviaria del 
              sud-est. 
              9, nel pomeriggio l'11ª 
              Unità Caccia riesce per la seconda volta a disperdere le 
              formazioni nemiche prima che possano giungere su Londra; nelle operazioni 
              vengono abbattuti ventotto aerei tedeschi contro la perdita di diciannove 
              caccia della RAF;  
              venuta la notte oltre un centinaio di bombardieri attaccano la capitale 
              in una serie d'incursioni che durano dal tramonto all'alba: oltre 
              1.700 morti nei quartieri residenziali. 
              Il tempo instabile porta ad una sospensione dell'offensiva. 
              13, un solo aereo giunge sul 
              centro di Londra e sgancia bombe su Downing Street, Whitehall e 
              Buckingham Palace. 
              13-16, al comando del gen. R. 
              Graziani truppe italiane di stanza in Libia varcano il 
              confine con l'Egitto, occupano Sollum e si spingono fino all'avamposto 
              di Sidi el Barrani. 
              14, Berlino, in una riunione 
              A. Hitler informa i suoi feldmarescialli che tutti i preparativi 
              per l'invasione dell'Inghilterra sono completati, aggiungendo che 
              alla Luftwaffe basteranno quattro 
              o cinque giorni di bel tempo per conquistare il dominio completo 
              dell'aria; conclude quindi affermando che la data del 17 deve essere 
              considerata come definitiva per effettuare l'operazione Seelöwe 
              - Leone Marino; 
              intanto tre formazioni di bombardieri e di caccia tedeschi, impegnate 
              in un'incursione su Londra stanno combattendo furiosamente con non 
              meno di ventisei gruppi da caccia inglesi; da entrambe le parti 
              si accusa la perdita di quattordici aerei; 
              H. Göring decide che il giorno dopo avverrà il grande 
              attacco definitivo su Londra; 
              14/15, in previsione della grande 
              incursione diurna, gli attacchi notturni della notte vengono eseguiti 
              su scala molto ridotta; 
              15, domenica,  
              ore 11:00, mentre W. 
              Churchill e consorte si trovano in visita al comando 
              operativo dell'11ª Unità Caccia installato ad Uxbridge, 
              arriva la notizia che centinaia e centinaia di bombardieri stanno 
              attraversando la Manica. Il mar.llo dell'Aria Park 
              comincia a far decollare i suoi caccia; poco dopo tutta l'11ª 
              Unità Caccia è in volo. 
              Avuta notizia che sempre nuovi Ju. 
              88 e Do. 17 
              continuano a giungere dalla Francia, Park 
              fa decollare tutti e cinque i gruppi della 12ª Unità, 
              in un'unica grossa formazione [Duxford] ordinando di attaccare i 
              nuovi incursori. 
              ore 13:00, arriva il secondo attacco della Luftwaffe 
              ripartito in tre ondate di circa centocinquanta aerei seguiti da 
              altre formazioni minori; gli aerei tedeschi sono subito affrontati 
              da ventitré gruppi dell'11ª Unità e dai cinque 
              gruppi della "formazione Duxford"; 
              tardo pomeriggio, viene eseguita un'ultima incursione da 
              venti Messerschmitt 110 
              con carico di bombe, appartenenti al 210° Kampfgruppe 
              che vanno a sganciare sulle industrie Supermarine 
              di Woolston; 
              grazie al perfetto lavoro di équipe ed alla continua 
              risolutezza del Comando Caccia, la Luftwaffe 
              non riesce a ripetere il successo conseguito il 7 settembre; 
              i danni cagionati risultano di relativa gravità e sono 56 
              gli aerei tedeschi abbattuti e molti dei velivoli superstiti fanno 
              a malapena ritorno alla base, alcuni crivellati di colpi e con i 
              motori che perdono fumo; 
              poiché dei 500 aerei che hanno attaccato Londra ne vengono 
              abbattuti 185 [altre fonti], i tedeschi desistono dagli attacchi 
              diurni e riducono quelli notturni; la battaglia è persa; 
              17, A. Hitler decide di rinviare " a tempo indeterminato" 
              l'operazione Seelöwe - Leone Marino. 
              Un sottomarino tedesco affonda il transatlantico City of Benares, 
              diretto in Canada; tra i passeggeri vi sono 99 bambini sfollati: 
              ne sopravvivono solo 22. 
              22, trattato di cooperazione 
              tra Germania e Finlandia. 
              23, il governo di Vichy autorizza 
              l'installazione di basi militari giapponesi nell'Indocina francese. 
              27, Berlino: Germania, Italia 
              e Giappone firmano il Patto tripartito, con cui sono tracciate 
              le grandi linee della spartizione del pianeta tra le potenze fasciste. 
              Vi aderiscono anche Ungheria, Slovacchia e Romania. 
              H. Göring ordina un'ultima incursione diurna in massa contro 
              l'Inghilterra; unico successo di tutta la giornata, peraltro modestissimo, 
              la Luftwaffe lo ottiene a Bristol; 
              prima di sera risultano abbattuti 55 apparecchi tedeschi contro 
              la perdita di soli 28 caccia inglesi; 
              28, arrivano in Gran Bretagna 
              le prime navi cacciatorpediniere americane. 
              30, avviene l'ultimo attacco 
              diurno in massa su Londra mentre l'offensiva aerea notturna infierisce 
              già senza pausa non solo nella capitale ma anche contro Liverpool, 
              Brimingham, Coventry e molte altre città; 
              in Inghilterra nel corso del mese le perdite civili in seguito ai 
              bombardamenti sono di 6954 morti e 10.615 feriti gravi.
  
              Ottobre 
              1°, inizia la quinta ed ultima fase della 
              battaglia d'Inghilterra; una serie di incursioni eseguite da 
              Me 109 (adattati 
              per portare una bomba) e da Me. 
              110 finiscono per concludersi inevitabilmente in duelli di 
              caccia contro caccia, combattuti ad alta quota; 
              4, nuovo incontri tra A. Hitler e B. 
              Mussolini al Brennero.  
              7, penetrazione 
              tedesca in Romania; 
              8, dopo l'entrata delle 
              truppe tedesche, il governo britannico annuncia di considerare la 
              Romania "paese nemico". 
              12, A. Hitler rinvia alla primavera dell'anno successivo l'operazione 
              Seelöwe - Leone marino. 
              Ormai i preparativi per le operazioni di sbarco vengono proseguiti 
              come manovre di diversione per tener legate le forze britanniche 
              sull'isola ed evitare che cospicui contingenti di esse vengano trasferiti 
              nello scacchiere mediterraneo e, infine, per distogliere l'attenzione 
              da quanto si prepara a est. 
              [secondo il feldmar.llo F.W.E. 
              Paulus sono quattro le cause della successiva rinuncia 
              all'oprazione: 
              a) il rischio e il timore di una perdita di prestigio in caso di 
              insuccesso; 
              b) la speranza di indurre l'Inghilterra a concludere la pace mediante 
              la sola minaccia di questa invasione collegata con i successi della 
              guerra sottomarina e degli attacchi della Luftwaffe; 
              c) l'intenzione di non danneggiare l'Inghilterra poiché A. Hitler si è sempre preoccupato di giungere a un 
              accordo con i britannici; 
              d) l'intenzione, apparsa già evidente ad agosto, di attaccare 
              la Russia. 
              Le indagini storiche dimostreranno invece che la Russia per A. Hitler costituisce soltanto una tappa verso la sottomissione 
              dell'Inghilterra (vedi disposizione del Führer n. 32 dell'11 
              giugno 1941)]  
              Combattimenti navali al largo di Malta; incursioni aeree britanniche 
              su Bari, Brindisi e Taranto. 
              Libreville (Africa equatoriale francese) è occupata da reparti 
              della Francia libera. 
              18, alla scadenza trimestrale, 
              il governo britannico non rinnova l'accordo col Giappone per la 
              chiusura della "strada birmana"; viene così riaperta 
              la via di rifornimento verso la Cina. 
              23, nei colloqui di Hendaye 
              (al confine franco-spagnolo) il dittatore F. 
              Franco temporeggia di fronte alle pressioni di A. 
              Hitler  per una entrata in 
              guerra della Spagna. 
              25, il feldmar.llo gen.  
              Erwin von Witzleben viene messo 
              al comando (in seguito chiamato "comandante in capo Ovest") 
              di gruppi di esercito D, appena costituito, mentre il tenente 
              gen. Karl Hilpert è il capo 
              di S.M.; il comando ha sede nella zona di Mélun, nei pressi 
              di Parigi; 
              26, Londra subisce il più 
              lungo attacco aereo dall'inizio della guerra; fino a questa data 
              sull'Inghilterra sono stati abbattuti oltre 2000 aerei tedeschi 
              e 780 della RAF. 
              28,  B. 
              Mussolini dichiara guerra alla Grecia: 
              ore 06.00: ingenti truppe di fanteria, appoggiate da una divisione 
              corazzata e da una divisione alpina, penetrano in territorio ellenico 
              dall'Albania;  
              B. 
              Mussolini informa A. Hitler dopo l'avvenuto attacco;  
              A. Hitler e B. 
              Mussolini si incontrano a Firenze. 
              29, sbarco inglese 
              a Creta. 
              31, primo bombardamento 
              aereo della RAF su Napoli; le truppe d'invasione italiane in Grecia 
              raggiungono il fiume Kalamas. 
            Novembre 
              1-3, le truppe greche frenano l'avanzata italiana; 
              la divisione alpina "Julia" è bloccata al passo 
              di Metsovo; le linee italiane cedono presso Bilishti.  
              3, i bombardamenti tedeschi 
              sull'Inghilterra, in atto dal 7 settembre, hanno già provocato 43.000 
              morti e oltre 200.000 feriti; 
              4, si intensificano sui 
              principali centri industriali. 
              Sbarco di truppe britanniche a Creta in appoggio all'esercito greco. 
              5, F.D. 
              Roosevelt è rieletto presidente degli Stati Uniti 
              per la terza volta. 
              5-9, dopo violenti combattimenti 
              nella zona di Giannina, le truppe italiane sono costrette a ripiegare 
              dalla controffensiva greca; 
              9, 
              il gen. Ubaldo Soddu assume il comando 
              delle truppe italiane in Albania e sul fronte greco, in sostituzione 
              del gen. S. 
              Visconti Prasca che viene destituito;  a 
              quest'ultimo il nuovo arrivato affida il comando dell'11ª armata, 
              quella dell'Epiro (poi affidata invece al gen. Carlo 
              Geloso), mentre nel Korciano si formerà la 9ª 
              armata alla guida del gen. Mario Vercellino; 
              11-12, "battaglia 
              di Taranto": ventuno aerei inglesi provenienti dalla portaerei 
              Illustrious attaccano la base navale di Taranto dove è dislocato 
              il grosso della flotta italiana da battaglia (sei corazzate); la 
              difesa si rivela inadeguata e l'attacco mette a segno cinque siluri 
              su undici sulle corazzate italiane, tre della quali sono gravemente 
              danneggiate; 
              la nuovissima Littorio e la rimodernata Duilio sono 
              poste fuori combattimento per quasi un anno e la rimodernata Cavour 
              per tutta la durata della guerra; gli inglesi perdono due aerei 
              e l'Illustrious può ritornare alla sua base senza essere 
              attaccata; 
              il successo suggella il ruolo dominante nella guerra moderna delle 
              forze aeronavali sottovalutate anche dalla marina statunitense; 
              le corazzate italiane rimaste indenni (la nuova Vittorio Veneto 
              e le rimodernate Cesare e Doria) vengono subito trasferite 
              a Napoli e poi a La Spezia dove sono più sicure da attacchi aeronavali 
              ma più lontane dai centri nevralgici del conflitto mediterraneo. 
               
              Parigi, manifestazioni di studenti contro i tedeschi all'Arco di 
              Trionfo, in occasione dell'anniversario della vittoria francese 
              nella prima guerra mondiale. 
              14, un bombardamento 
              terroristico tedesco rade al suolo Coventry [da cui il verbo da 
              loro coniato koventrisieren=coventrizzare], dopo che altri 
              bombardamenti si sono abbattuti su Birmingham, Bristol, Liverpool 
              e altri proseguiranno fino al maggio del 1941. 
              14-22, 
              si sviluppa la controffensiva dell'esercito greco che sfonda le 
              linee italiane nel massiccio del Grammos e sul monte Morova, entrando 
              in territorio albanese; le truppe elleniche riescono così 
              a conquistare prima Erseke e successivamente Coriza, facendo migliaia 
              di prigionieri e impadronendosi anche di armamento pesante. 
              20-24, intanto Romania, 
              Slovacchia e Ungheria aderiscono al Patto tripartito. 
              27,  "battaglia 
              di capo Teulada". 
              Dopo il successo di Taranto i comandi britannici decidono di redistribuire 
              le loro forze nel Mediterraneo, il che comporta il trasferimento 
              da Alessandria d'Egitto a Gibilterra della corazzata Ramillies 
              e di due incrociatori, e di rifornire l'isola di Malta con un convoglio 
              di navi mercantili provenienti dall'Atlantico; 
              le forze navali italiane, la nuova corazzata italiana Vittorio 
              Veneto e quella rimodernata Giulio Cesare, accompagnate 
              da sei incrociatori pesanti e da altro naviglio leggero, comandate 
              dall'amm. I. Campioni avvistano 
              la flotta inglese da battaglia al largo di capo Teulada, ma temendo 
              l'intervento degli aerei delle portaerei britanniche in mare (l'Illustrious, 
              l'Eagle, l'Ark Royal) non osano sviluppare un attacco 
              a fondo; l'incrociatore britannico Berwick viene colpito 
              due volte, il cacciatorpediniere italiano Lanciere è danneggiato, 
              ma le due flotte da battaglia possono sganciarsi e riguadagnare 
              i loro porti senza altri danni; 
              è un sostanziale successo delle forze britanniche che conseguono 
              tutti i loro obiettivi principali; ci si accorge ancora una volta 
              dei pesanti limiti di intervento delle forze aeree italiane basate 
              a terra; 
              lo scacco militare italiano attira le ire di A. Hitler che rimprovera a B. 
              Mussolini l'allargamento del fronte nei Balcani, con 
              le inevitabili ripercussioni sul rifornimento petrolifero rumeno. 
               
              28, battaglia d'Inghilterra: 
              durante uno degli ultimi combattimenti dell'anno Helmuth 
              Wick, asso aviatorio con cinquantasei vittorie e comandante 
              dello Jagdgeschwader Richthofen, perde la vita abbattuto 
              probabilmente dal tenente pilota J.C. Dundas 
              del 609° Gruppo che a sua volta non fa ritorno alla base.  
              Il comando della famosa unità tedesca viene quindi assunto 
              dal capitano Balthasar (pilota da caccia 
              eccezionale, con oltre trenta vittorie aeree). 
              29/30, 
              H. Göring scaglia contro Londra il più pesante attacco 
              notturno sinora realizzato. 
              Tra il 10 luglio ed il 31 ottobre la Luftwaffe ha perso un totale 
              di 1.733 aerei di ogni tipo, contro 915 aerei da parte della RAF; 
              Germania e Inghilterra hanno però perso nella lotta i loro 
              migliori aviatori.
              Dicembre 
              B. 
              Mussolini è costretto a chiedere l'aiuto della Germania 
              a causa della controffensiva greca. 
              4, il gen. P. 
              Badoglio, capo di S.M. Generale, si dimette ed è 
              sostituito dal gen. Ugo 
              Cavallero. 
              Le truppe greche conquistano la cittadina di Pogradec; 
              5, le truppe greche si 
              fanno strada nella valle della Vojusa, puntando verso Berati e Valona. 
              6, fallisce il tentativo 
              dell'amm. W. 
              Canaris, capo dello spionaggio militare di A. Hitler, di convincere il dittatore spagnolo F. 
              Franco a collaborare a un attacco a Gibilterra. 
              7, 
              l'amm. Cavagnari, capo di S.M. 
              della marina italiana, si dimette ed è sostituito dall'amm. 
              Riccardi; il governatore del Dodecaneso, 
              C.M. 
              De Vecchi, si dimette ed è sostituito da Bastico. 
              8, il gen. A.P. 
              Wavell inizia, con l'Armata del Nilo, la controffesiva 
              britannica sul fronte libico. 
              9, 
              le truppe elleniche conquistano Argirocastro. 
              12, 
              trattato di non aggressione tra Ungheria e Jugoslavia. 
              13, 
              "Operazione Marita": A. Hitler dirama la sua Direttiva n. 20 per l'invasione 
              della Grecia; questo per «… sventare 
              i tentativi britannici di costituire basi aeree al riparo del fronte 
              dei Balcani… in quanto ciò sarebbe risultato pericoloso soprattutto 
              per l'Italia e per i campi petroliferi romeni…». 
              12-17, 
              le truppe britanniche conquistano prima Sidi el Barrani e successivamente 
              Sollum e la ridotta Capuzzo, facendo circa 40.000 prigionieri e 
              impadronendosi di centinaia di automezzi, cannoni e carri armati. 
              18, 
              "Operazione Barbarossa": A. Hitler dirama la sua disposizione n. 21 per l'invasione 
              della Russia: «Le forze germaniche si 
              preparino a schiacciare l'Unione Sovietica nel corso di una rapida 
              campagna, che dovrebbe terminare ancor prima della fine della guerra 
              contro la Gran Bretagna… La preparazione deve essere iniziata 
              immediatamente, se già non è in atto sarà completata 
              entro il 15 maggio 1941. »; 
              in vista di questa operazione, al comando supremo dell'esercito 
              a Zossen (vicino a Berlino) vengono effettuate, in due giorni, manovre 
              con i quadri; dette manovre si fondano su un'elaborazione del piano 
              strategico di attacco contro l'Unione Sovietica eseguita all'OKH 
              in base alla disposizione dell'OKW del luglio scorso; iniziata dal 
              maggior gen. Erich Marcks (figlio del 
              celebre storico), capo di S.M. della 18ª armata (cadrà 
              nel giugno del 1944 presso St. Lo in Normandia mentre è al 
              comando dell'LXXXIV corpo d'armata), e poi proseguita dal maggior 
              gen. F.W.E. 
              Paulus. 
              [In un primo tempo questo compito era stato affidato al capo del 
              compartimento Eserciti stranieri est dello S.M. dell'esercito, col. 
              Eberhard Kinzel, e al capo del compartimento 
              delle operazioni, maggior gen. von Greiffenberg.] 
              Il maggior gen. Erich Marcks voleva 
              prendere prima Mosca con due gruppi di attacco principali e poi 
              l'Ucraina. 
              Vi partecipano i capi dei compartimenti e alcuni ufficiali anziani 
              dello S.M. dell'esercito. Sono presenti: 
              . F.W.E. 
              Paulus, tenente gen. e intendente generale, che dirige 
              la discussione avvalendosi della collaborazione del capo del compartimento 
              Eserciti stranieri est Eberhard Kinzel, 
              con due aiutanti; 
              [Eberhard Kinzel, tenente gen. alla 
              fine della guerra, si toglierà la vita alla fine di maggio 
              del 1945 dopo l'arresto dell'ultimo governo del Reich.] 
              . Erich Marcks, maggior gen., capo 
              di S.M.; 
              . Kurt von Tippelskirch, tenente gen., 
              intendente 4 (incaricato di giudicare la posizione del nemico; 
              [nel 1945 comandante del gruppo di esercito Vistola. Morto nel 1957.] 
              . Eduard Wagner, gen. dell'artiglieria, 
              intendente generale dell'esercito (approvvigionamenti e amministrazione) 
              [Parteciperà alla congiura del 20 luglio 1944 e si toglierà 
              la vita poco prima dell'arresto.] 
              . Rudolf Gercke, maggiore gen., capo 
              dei trasporti della Wehrmacht; 
              [Morto nel 1947 in prigionia americana.] 
              . Erich Fellgiebel, gen. delle truppe 
              addette alle comunicazioni, capo delle comunicazioni dell'esercito; 
              [Condannato a morte e giustiziato per aver partecipato alla congiura 
              del 20 luglio 1944.] 
              . Bogatsch, tenente gen. della Luftwaffe 
              presso il comando dell'esercito. 
              In dicembre, all'OKH a Zossen, il capo dello S.M. finlandese, gen. 
              Heinrichs, viene ricevuto dal col. 
              gen. Franz 
              Halder che gli illustra il "piano Barbarossa"; 
              l'ospite finlandese dal canto suo riferisce l'andamento e gli insegnamenti 
              della guerra russo-filandese dell'inverno 1939-40. La stessa sera 
              viene offerto un ricevimento nella sede dell'ambasciata finlandese 
              a Berlino. 
              Si svolgono inoltre colloqui con i generali dell'OKW, Alfred 
              Jodl e Walter 
              Warlimont, ten. gen., capo del compartimento della difesa 
              territoriale OKW, e il col. Erich Buschenhagen, 
              capo di S.M. dell'armata Norvegia, in cui viene discusso un piano 
              di attacco contro Murmansk. 
              Un'ulteriore direttiva ordina che un contingente della Luftwaffe 
              sia dislocato in Sicilia e che truppe tedesche, il nucleo originario 
              dell'Africa Korps di Rommel, 
              siano trasferite in Tripolitania; 
              inizia la controffensiva britannica contro le forze italiane in 
              Africa orientale. 
              19, navi britanniche 
              bombardano la base italiana di Valona in Albania; 
              29, 
              il gen. Ugo 
              Cavallero subentra al gen. Ubaldo 
              Soddu nel comando delle forze italiane in Albania. 
              31, bombardamenti tedeschi 
              su Londra, Sheffield e Liverpool. 
              Nel corso del 1940 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilterra 
              circa 37 mila tonnellate di bombe, ma non è riuscita a conseguire 
              il predomino aereo, né a smantellare l'industria bellica 
              e i sistemi difensivi britannici; 
              dall'inizio della guerra i tedeschi sono tuttavia riusciti a distruggere 
              oltre 5 milioni di tonnellate di naviglio britannico, perdendo solo 
              31 sottomarini.
             Alla fine dell'anno lo stato dell'esercito ungherese, per quanto 
              riguarda organizzazione, armamento ed equipaggiamento non può 
              essere considerato adeguato alle esigenze di una guerra moderna. 
              Per A. Hitler e l'OKW sorge così il problema di d'indurre 
              l'Ungheria a rimodernare il suo esercito e a preparalo ad una campagna 
              contro l'Unione Sovietica, senza tuttavia rivelare ai magiari quest'ultima 
              intenzione. Già dall'autunno gli ungheresi sono a conoscenza 
              che l'armata romena sta per essere rimodernata con l'aiuto dei tedeschi. 
              I treni carichi di truppe di addestramento e di materiale tedeschi 
              passano infatti sul territorio ungherese. E gli ungheresi, in forte 
              tensione con i romeni, non desiderano farsi sopravanzare dai vicini. 
              Il capo del compartimento operazioni del quartier generale ungherese, 
              col. Desidér Laszló, 
              arriva all'OKH a Zossen, presso Berlino per un colloquio. È 
              stato inviato dall'OKW per discutere questioni organizzative, come 
              la trasformazione di brigate in divisioni (l'esercito ungherese 
              finora non dispone di divisioni ma solo di brigate), l'organizzazione 
              di reparti motorizzati, corazzati, ecc. Le questioni sono trattate 
              dal capo compartimento dell'organizzazione dell'OKH, col. Walter 
              Buhle e da F.W.E. 
              Paulus. 
              Nello stesso tempo si trovano a Berlino diverse commissioni militari 
              ungheresi e anche il ministro della guerra col. gen. Vitéz 
              Bartha, per trattative con le autorità tedesche riguardanti 
              l'invio da parte della Germania di armi, carri armati, aerei e altro 
              materiale bellico. 
  
              
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