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ANNO 1940
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Papa Pio XII
(1939-58)

USA
1940, 5 novembre, Franklin Delano Roosevelt viene rieletto per la terza volta presidente degli Stati Uniti;

II Guerra Mondiale

1940
Gennaio
, A. Hitler emana l' "Ordine fondamentale n. 1" nel quale dice in sostanza che i comandi devono sapere di questioni segrete solo quel tanto che basta per l'esecuzione dei loro compiti.
22
, un sottomarino tedesco silura il cacciatorpediniere britannico Exmouth presso la costa scozzese: nessun superstite.
29-2 febb., la decisione dei governi britannico e francese di correre in aiuto dei finlandesi, ponendo così sotto controllo anche il Baltico settentrionale e le miniere svedesi di ferro di Gallivare, è superata; infatti le armate sovietiche lanciano una nuova offensiva contro le linee finlandesi dell'istmo di Carelia con grandi concentramenti d'artiglieria, aggiramenti sulla superficie ghiacciata del Baltico e impiego di paracadutisti; in poche settimane la resistenza delle truppe del mar.llo C.G. Mannerheim viene infranta;
occupate Salla, Summa, Viipuri (Vyborg) e le isole Koivisto.

Febbraio
16
, la nave trasporto tedesca Altmark viene abbordata in acque norvegesi dal cacciatorpediniere britannico Cossack che libera 314 marinai inglesi prigionieri;
per il governo britannico questo episodio costituisce la prova che i tedeschi Violano la neutralità norvegese, sfruttandola per i propri movimenti navali.
23-19 marzo, F.D. Roosevelt invia in Europa il sottosegretario di stato americano Sumner Welles per un estremo tentativo di mediazione, che fallisce.

Marzo
12
, trattato di pace finno-sovietico: mentre la Finlandia accetta le richieste sovietiche dell'ottobre precedente i sovietici ottengono concessioni territoriali in Carelia, diritti di transito e la base navale di Hango in affitto.
18
, in un incontro al Brennero, A. Hitlercomunica a B. Mussolinila decisione di attaccare sul fronte occidentale; il dittatore italiano assicura al collega tedesco che presto anche l'Italia entrerà in guerra.
20, Parigi, si dimette il governo Daladier; Paul Reynaud è il nuovo primo ministro francese.

Aprile
5
, A.N. Chamberlain in un discorso alla Camera dei Comuni afferma che i tedeschi non hanno saputo approfittare della loro superiorità iniziale! Pronuncia anche la frase: «I tedeschi hanno perduto l'autobus!
9, [Operazione Fall Weseruebung] A. Hitler inizia la seconda fase della Blitzkrieg [guerra lampo], occupando la Danimarca e iniziando l'invasione della Norvegia con sbarchi a Narvik, Trondheim, Bergen, Stavanger e Moss; il governo norvegese proclama la mobilitazione generale;
l'Italia è informata solo ad operazione avvenuta.
9-14, nelle prime ore l'aeroporto di Sola, vicino a Stavanger, viene attaccato dai Messerschmitt 110, immediatamente prima della discesa di truppe paracadutiste;
l'unica squadriglia caccia norvegese che è di base a Fornebu, vicino a Oslo, e ha a disposizione nove vecchi biplani Gloster Gladiator, fa del suo meglio riuscendo ad abbattere due o tre Heinkel 111, prima che pesanti formazioni di bombardieri tedeschi bimotori attacchino l'aeroporto; quattro Gloster Gladiator vengono distrutti al suolo mentre stanno rifornendosi e gli altri cinque vengono abbattuti uno dopo l'altro nel corso di un breve combattimento; nel frattempo gli Junkers 52, nonostante l'intenso fuoco contraereo, cominciano ad atterrare all'aeroporto sbarcandovi contingenti di fanteria;
i tedeschi occupano Oslo; collabora con loro il capo dei fascisti norvegesi, Vidkun Quisling, che costituirà un governo collaborazionista sotto il controllo tedesco;
navi da guerra britanniche minano il Mare del Nord e il Baltico.
13, battaglia tra navi tedesche e britanniche nelle acque di Narvik: affondati otto caccia e un sottomarino tedeschi.
14-19, truppe britanniche e francesi sbarcano in Norvegia a nord di Narvik, a Namsos, ad Andalsnes e sulle isole Fær Oer;
16, Erhard Milch giunge a Oslo per assumervi il comando superiore della V Luftflotte e dirigere tutte le operazioni aree della campagna;
[tre settimane più tardi lascierà il comando della V Luftflotte al gen. Stumpff che lo terrà fino al 1944]
17, i tedeschi riescono a sbarcare in Norvegia (prevenendo gli inglesi che vi sbarcheranno 48 ore dopo) ed occupano tutti i porti ed aeroporti norvegesi;
22, i tedeschi riportano una vittoria nella battaglia di Lillehammer contro il corpo di spedizione alleato in Norvegia.
24-30, il corpo di spedizione alleato è costretto a ritirarsi davanti all'avanzata tedesca verso il centro della Norvegia; i tedeschi occupano Dombas;
28, le truppe alleate riconquistano Narvik;
30-3 mag., le truppe alleate lasciano la Norvegia meridionale e si reimbarcano ad Andalsnes.
Fine aprile: truppe italiane e tedesche occupano definitivamente la Jugoslavia. Viene offerto al re d'Italia il Regno di Croazia. Tutta la provincia di Lubiana viene annessa all'Italia.

Maggio
7
, l'invasione tedesca della Norvegia centro-settentrionale è compiuta: solo Narvik resta sotto controllo alleato.
Intanto dal nord dell'Olanda alla frontiera tedesco-franco-svizzera, su di un fronte di 640 chilometri, 136 divisioni tedesche aspettano l'ordine di attacco.
Sono presenti anche le Waffen SS.
Il reggimento Leibstandarte SS "Adolf Hitler" e il 3° reggimento Der Führer, distaccato dalla SS Verfügungsdivision, si trovano davanti alla frontiera olandese. Il resto della SS Verfügungsdivision è dislocato presso Münster, pronto a marciare a sua volta verso l'Olanda dopo che le difese del paese saranno sfondate.
La SS Totenkopfdivision è a Tubinga, dietro il fronte del Reno superiore.
9, tutti i reparti vengono messi in stato d'allerta; la parola "Dantzig", comunicata la sera a tutti i capi responsabili, significherrà che l'attacco avrà luogo l'indomani mattina all'alba per tutto il fronte;
la notte, il treno speciale del Führer attraversa la Germania in direzione della frontiera belga per giungere all'alba del mattino seguente nel nuovo comando generale, posto a circa 35 km a sud est di Bonn; la linea del fronte è lunga 740 km, dall'estuario dell'Ems sulla costa del Mare del Nord, sino alla frontiera svizzera di Basilea;
10-22 giugno, "campagna di Francia".
[Operazione Fall Gelb]
Il piano tedesco per l'offensiva contro le forze franco-britanniche schierate al confine franco-tedesco prevede l'attacco del grosso delle divisioni corazzate attraverso la regione montuosa delle Ardenne, scarsamente difesa perché ritenuta dai francesi invalicabile dai mezzi corazzati.
Per questa operazione la Luftwaffe dispone di 3.500 aerei ripartiti in varie unità, dipendenti in parte dalla 2ª Luftflotte di Kesselring ed in parte dalla 3ª Luftflotte di Hugo von Sperrle. Le due Luftflotten sono a loro volta suddivise nei cinque Fliegerkorps (di circa 750 aerei ciascuno) con a capo rispettivamente:
- VIII, Wolfram von Richthofen;
- IV, Keller,
- I, Gravert,
- V, von Greim,
- II, Bruno Loerzer.
L'aeronautica francese può opporre circa ventiquattro gruppi di caccia monoposto e sei squadriglie di bimotori da caccia pesante Potez 631, per un totale di circa 800 aerei rinforzati dai due Squadrons da caccia Gloster Gladiator e dai quattro Squadrons (portati a 10 il 10 maggio) di Hurricane della RAF, dipendenti dal Corpo di Spedizione Inglese.
[In quanto alle forze da bombardamento, i piloti francesi e inglesi della specialità, nel vano tentativo di bloccare durante i primi giorni l'invasione tedesca, si fanno letteralmente decimare. Ad esempio la Forza Aerea Avanzata d'Assalto della RAF, che il 10 maggio dispone di 135 Battle e Blenheim, a mezzogiorno del 12 è ridotta a soli 72 aerei efficienti di cui entro il 14 del mese 40 saranno andati perduti). I caccia di normale dotazione bellica per l'Armée de l'Air sono il Morane-Saulnier 406, il Curtiss Hawk 75 A e il nuovo Devoitine 520.
Il servizio Aeronautico Militare Olandese dispone ed ha mobilitato circa 132 aerei efficienti, comprendendo in tal numero anche quaranta vecchi ricognitori del tipo Fokker C.V. e C.X. e Koolhoven F.K. 51. I più moderni aerei da combattimento olandesi sono il biposto leggero d'assalto Fokker B.1A ed il piccolo caccia monoposto Fokker D. XX. 1; si tratta in entrambi i casi di ottimi velivoli presenti in numero estremamente limitato (al momento dell'attacco tedesco sono infatti in servizio presso i reparti solo ventitré Fokker B.1A, mentre i più numerosi Fokker D. XX. 1 si trovano comunque in una grave situazione di inferiorità, sia per la limitata velocità massima, 520 km all'ora, sia per l'insufficiente armamento).
I reparti olandesi da bombardamento dispongono invece di due soli moderni tipi di velivoli: il Fokker T.V. da bombardamento medio, di cui solo otto unità sono già state consegnate ai reparti, e il biposto d'assalto Douglas DB. 8 A-3 N, diciotto dei quali sono stati acquistati solo di recente dagli Stati Uniti.
ore 04:30, le forze corazzate del gen. H. Guderian, con l'appoggio di truppe aviotrasportate, partono all'offensiva iniziando l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo;
un gruppo di combattimento della Leibstandarte SS "Adolf Hitler", che aveva preso posizione davanti al posto di frontiera della città olandese di De Poppe, si lancia all'attacco, ha ragione dei soldati olandesi, taglia i fili che dovevano far saltare le cariche di esplosivo poste sotto il ponte e libera il passaggio per facilitare ai veicoli della colonna SS l'ingresso in territorio nemico. Un po' dappertutto si ripete la stessa scena.
In qualche ora la Leibstandarte SS "Adolf Hitler" percorre 110 chilometri e raggiunge il suo obiettivo, la città di Zwolle, capitale della provincia di Overyssel. Le SS tengono saldamente due ponti sull'Yssel, dove sfilano senza interruzione i convogli di fanteria e di artiglieria. Intanto gli olandesi hanno avuto il tempo di far saltare parecchi ponti. Ma una compagnia della Leibstandarte riesce ad infiltrarsi verso sud, a raggiungere la cittadina di Hooen e a catturare la maggior parte dei difensori. Un'altra compagnia SS prosegue il cammino per più di 70 km e fa 127 prigionieri. La sera stessa il suo comandante, l'Obersturmführer Kras riceve la Croce di ferro di prima classe. È il primo ufficiale a ricevere questa decorazione sul campo di battaglia.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler" viene in seguito ritirata da questo settore e inviata a sud, dove si unisce alla 9ª Panzerdivision e alla SS Verfügungsdivision comandanta dal gen. P. Hausser che si apprestano a marciare su Rotterdam.
11, Olanda, mezzogiorno, il XVI Corpo corazzato del gen. Erich Hoepner passa a pieno motore sui due ponti rimasti intatti, mentre in cielo ondate di Stuka sorvolonano le colonne tedesche, precipitandosi ad eliminare ogni ostacolo all'avanzata;
le truppe tedesche occupano Arnhem e Maastricht; strenua resistenza a Rotterdam.
Nello stesso tempo il reggimento SS Der Führer, marciando alla testa della 207ª divisione di fanteria motorizzata, sorpassa Arnheim e poi, nei giorni che seguono, sfonda la "linea Grebbe" e raggiunge Utrecht.
Davanti all'avanzata delle truppe tedesche, la VII Armata francese del gen. Giraud, che forma l'ala sinistra del dispositivo francese, riceve l'ordine di convergere verso nord per fermare l'offensiva. Attaccata dall'aviazione, essa si scontra con la fanteria SS e con i panzer e deve indietreggiare verso Breda; bombardamenti di città francesi;
il governo di A.N. Chamberlain si dimette.
W. Churchill è nominato primo ministro di un governo di coalizione dei tre maggiori partiti.
Sbarco britannico in Islanda. 13, divisioni blindate tedesche provenienti dalle Ardenne belghe si presentano dinanzi a Sedan, forzano d'impeto il passaggio della Mosa travolgendo le deboli resistenze francesi e proseguono la loro avanzata in profondità determinando il crollo dello schieramento franco-britannico;
i francesi ripiegano su Anversa attraverso Flessingue.
Tuttavia Rotterdam resiste.
Il comandante tedesco vorrebbe farla finita con quest'isola di resistenza poiché ha bisogno della 9ª Panzerdivision e delle unità SS da lanciare nella campagna di Francia.
H. Göring decide di lanciare i bombardieri in picchiata del IV Fliegerkorps (temporaneamente aggregato alla 2ª Luftflotte di Kesselring) contro i capisaldi di difesa posti intonro alla città.
Mentre la Luftwaffe riceve l'ordine di radere al suolo Rotterdam, la SS Leibstandarte ha l'ordine di attaccare subito dopo la fine del bombardamento;
la sera la regina Guglielmina d'Olanda ed il governo lasciano l'Aja su due caccia torpediniere inglesi per raggiungere Londra;
intanto al Quartier Generale della Luftwaffe, mutata l'idea circa l'impiego degli Stuka, H. Göring finisce per ordinare a Kesselring di eseguire un incursione "a tappeto;
14, mattino, il 54° Kampfgeschwader con i suoi Heinkel 111 da bombardametno medio, si accinge al decollo con obiettivo il centro di Rotterdam;
poco dopo il mezzogiorno, un ufficiale olandese, il capitano Bakker, giunge al comando d'armata del gen. Rudolf Schmidt per negoziare la resa di Rotterdam e un'ora dopo fa ritorno in città recando le dettagliate condizioni imposte dai tedeschi; sapendo dell'imminente bombardamento aereo, il gen. Rudolf Schmidt ordina immediatamente che siano lanciati i razzi rossi per arrestare gli aerei incursori… ma è troppo tardi;
ore 15:30,mentre sono in corso trattative per consentire alla popolazione civile di evacuare la città, comincia il bombardamento di Rotterdam: in un quarto d'ora le bombe lanciate dalle formazioni di Heinkel 111 uccidono 800 civili [altre fonti parlano di 1.500 morti, altre ancora di 8.000], ne feriscono migliaia e lasciano 80.000 senza tetto; il centro storico è raso al suolo;
inoltre, poiché le bombe hanno colpito anche una fabbrica di margarina, l'olio ed i grassi incendiati cooperano ad alimentare un mare di fiamme che imperversa per molte ore, sopraffacendo i servizi antincendio.
Mentre le Waffen SS penetrano tra le rovine, una colonna della Wehrmacht, agli ordini del gen. K. Student, comandante delle truppe aerotrasportate, e del tenente col. Choltitz, raggiunge a sua volta la città. Ad essa il generale olandese comandante della guarnigione, si arrende.
La sera il comandante in capo olandese, gen. Winkelmann, dirama un comunicato circa l'avvenuta resa.
Belgio
Lo stesso giorno i tedeschi occupano Liegi; gli apprestamenti difensivi alla frontiera di questo piccolo Paese sono apparentemente formidabili perché consistono di poderosissime fortificazioni, tra le quali il dispositivo trincerato di Eben Emael a nord di Liegi, che viene considerato come la più moderna inespugnabile fortezza del mondo. [vedi:K. Student]
15, la SS Leibstandarte entra all'Aia mentre J. Dietrich occupa Delft e si unisce alla 22ª divisione aerotrasportata, arrivata il giorno dell'attacco.
Dopo una sfilata ad Amsterdam essa viene mandata subito dopo in Francia.
di fronte alla minaccia di nuovi bombardamenti sulle città l'esercito olandese capitola;
il gen. P. Hausser e la sua SS Verfügungsdivision, rafforzata dalla fanteria della Wehrmacht, ricaccia in mare gli ultimi elementi francesi e olandesi che tenevano ancora le coste;
i carri armati di E. Rommel sfondano le difese francesi a Philippeville;la battaglia prosegue nel Belgio e nel nord della Francia;
16, la SS Totenkopfdivision abbandona Kassel in direzione di Le Cateau, dove E. Rommel si appresta ad attaccare Cambrai a capo della 7ª Panzerdivision;
la divisione "Testa di morto" deve rafforzarlo e ripulire la regione. Nel corso dei combattimenti, spesso accaniti, le Waffen SS subiscono le loro prime perdite: 16 morti e 53 feriti.
Il governo belga si trasferisce da Bruxelles a Ostenda;
17, i tedeschi occupano Bruxelles, Lovanio e Malines;
18, in Belgio le truppe tedesche occupano Anversa e Ostenda;
M. Weygand nuovo capo di S.M. dell'esercito francese; sostituisce M.-G. Gamelin;
20, le truppe tedesche occupano Amiens e raggiungono la costa della Manica ad ovest di Abbeville e alla foce della Somme, tagliando dal resto dell'esercito francese 40 divisioni, tra le quali figurano unità belghe e inglesi: il grosso del corpo di spedizione britannico è isolato dall'esercito francese;
21, contro il dispositivo tenuto dalla 7ª Panzerdivision e dalla SS Totenkopfdivision viene lanciato un contrattacco alleato. Di fronte all'iniziativa franco-britannica le Waffen SS perdono la testa e battono in ritirata subendo serie perdite in uomini e materiale.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler", proveinete dall'Olanda, riesce a ristabilire la situazione respingendo parecchi attacchi francesi.
23-25, (battaglia di Dunkerque) le forze tedesche raggiungono il mare all'altezza di Abbeville, occupano Boulogne e Calais tagliando in due il dispositivo alleato e chiudendo il corpo di spedizione inglese del gen. J.S. Gort e la I armata francese in una sacca tra le foci della Somme e il confine olandese, nella zona di Dunquerque;
mentre le unità alleate che sono state respinte cercano di raggiungere Dunkerque, truppe inglesi e francesi ricevono l'ordine di contenere l'assalto tedesco. Per annientare queste retroguardie la SS Verfügungsdivision riceve l'ordine di attaccare con due reggimenti nella foresta di Nieppe, profonda più di otto chilometri.
Il terzo reggimento della divisione SS Deutschland prosegue l'offensiva in compagnia della 3ª Panzerdivision e della SS Totenkopfdivision.
Dal momento in cui iniziano la loro avanzata, le Waffen SS si scontrano contro una resistenza perfettamente organizzata. Così le perdite tedesche sono ben presto molto rilevanti. Poiché "i suoi uomini si stanno facendo uccidere come conigli", lo S.M. della divisione manda subito un messaggio radio al comando generale delle SS a Berlino per chiedere di mandare al più presto il rinforzo di artigleria pesante; P. Hausser chiede inoltre l'invio di "ufficiali di riserva" poiché il numero degli ufficiali uccisi in combattimento è impressionante…
[Ma se le Waffen SS e la SS Verfügungsdivision dimostrano in combattimento coraggio spesso temerario, la SS Totenkopfdivision darà nel nord della Francia un saggio del ruolo che ricoprirà nel corso della guerra. Ad essa si devono infatti le prime esecuzioni sommarie di prigionieri, che saranno conosciute nella Storia sotto il nome di "massacro del Paradiso".]
26-4 giugno,
la SS Totenkopfdivision riceve l'ordine di superare il canale di La Bassée, vicino a Bethune. Il canale forma in questo posto un'ansa che obbliga gli assalitori a oltrepassarlo due volte.
Per passare una prima volta il canale le SS devono subire il fuoco delle unità britanniche che tengono questa parte del fronte. Esse registrano 44 morti, 144 feriti e 11 dispersi. Da parte inglese le perdite sono ugualmente molto pesanti;
27, il superamento della seconda linea è altrettanto difficile ma finalmente le SS riescono a circondare un centinaio di uomini del 2° "Royal Norfolk" intorno alla fattoria del Paradiso. Gli inglesi che hanno ricevuto l'ordine di resistere il più a lungo possibile per permettere al resto della loro divisione di ripiegare, rifiutano di arrendersi. Dopo molteplici assalti la 4ª compagnia del primo battaglione del 2° reggimento Totenkopf comandana dall'SS Obersturmbannführer Fritz Knochlein riesce a costringere alla resa i sopravvissuti, ormai per la maggior parte feriti.
Allineati contro un muro, dopo essere stati perquisiti, vengono uccisi con due mitragliatrici.
[(Secondo lo scrittore Reitlingen). Dopo i fatti lo S.M. di Hoeppner che comanda il 16° corpo d'armata chiede l'apertura di una inchiesta. Subito arriva al Paradiso il col. Gunther d'Alquen come corrispondente di guerra della sezione propaganda della Wehrmacht. Egli vede i cadaveri e gli viene giustificato il massacro, con l'affermazione che i fuciliati si erano serviti durante la battaglia di pallottole dum-dum. Ma l'SS Obergruppenführer Th. Eicke rimanda l'inchiesta a più tardi e Fritz Knochlein non sarà mai giudicato dal consiglio di guerra. Anzi, nel 1944 comanderà un reggimento di volontari SS norvegesi che opera in Curlandia e riceverà nel dicembre dello stesso anno la Croce di cavaliere della Croce di ferro col grado di tenente col..
Secondo un'altra testimonianza (sempre a guerra finita), dopo il massacro l'SS Gruppenführer K. Wolff, capo dello S.M. personale di H. Himmler, ispezionando la fattoria del Paradiso osserva soltanto che restano ancora troppi cadaveri SS da sotterrare.
Secondo gili archivi delle SS, H. Himmler non è mai intervenuto in questo affare, né per condannare la carneficina né per appoggiare le Totenkopf.
Gli archivi delle SS infatti non menzionano affatto questo fatto.
Solamente due uomini, che sono riusciti a fuggire, testimonieranno al processo di Norimberga; Fritz Knochlein sarà condannato a morte il 25 ottobre 1948 e impiccato.]
battaglia ed evacuazione di Dunkerque:
234.000 soldati inglesi e 112.000 francesi vengono trasportati in Inghilterra con ogni possibile mezzo navale (circa 700 unità tra cui barche da pesca e da turismo, di cui ne vengono affondate più di 200);
l'operazione costa agli alleati gravi perdite (70.000 tra morti, feriti e prigionieri) ma permette di mantenere intatto il nucleo dell'esercito britannico, vanificando i piani tedeschi di invasione dell'Inghilterra;
tutti gli armamenti e i mezzi di trasporto vengono abbandonati;
27, nonostante l'opposizione del governo, il re del Belgio Leopoldo III firma la resa senza condizioni;
nella "sacca di Dunkerque" (Fiandre occidentali, un corridoio lungo meno di 50 miglia e largo 15) si trovano bloccate le nove divisioni del Corpo di Spedizione Inglese e dieci divisioni della Prima Armata francese;
il gen. Kesselring incarica di distruggere le forze alleate rinchiuse nella sacca, tre Fliegerkorps con i loro comandanti:
- I, gen. Grauert,
- IV, gen. Keller,
- VIII, gen. Wolfram von Richthofen;
nell'operazione sono largamente impiegati Junkers 87 e 88 scortati da caccia Messerschmitt 109; le tre unità aeree vengono impiegate con l'approvazione di Jeschonnek in una lunghissima serie di azioni;
Operazione Dinamo: un'intera flotta di circa 850 natanti di ogni tipo e dimensione, di cui molti di proprietà privata, fa rotta sul piccolo porto della Manica ormai sottoposto ad un costante fuoco di artiglieria pesante; nel primo giorno vengono salvati circa 7.000 soldati;
28, capitola l'esercito belga;
nella "sacca di Dunkerque" altri 17.800 soldati vengono messi in salvo;
29-31, le truppe tedesche occupano Ypres;
nella "sacca di Dunkerque" altri 47.300 soldati vengono messi in salvo;
30, nella "sacca di Dunkerque" altri 53.800 soldati vengono messi in salvo;
31, mentre nella "sacca di Dunkerque" altri 68.000 soldati vengono messi in salvo, i tedeschi entrano a Lilla;
[Le incursioni aeree tedesche anche se sono riuscite ad ostacolare il reimbarco inglese non lo hanno mai bloccato mettendo così in evidenza le deficienze della Luftwaffe incapace da sola di decidere l'esito di una battaglia; bisogna sottolineare tuttavia che dai serbatoi di carburante delle raffinerie di Dunkerque, incendiati dal bombardamento, saliva incessantemente fino a 5.000 metri un fumo denso e oleoso che spesso copriva la zona sottraendola alla vista dei piloti; inoltre il mare era disseminato di centinaia di piccoli natanti che non costituivano certo un bersaglio facile dall'aria; la stessa sabbia della spiaggia, neutralizzava e riduceva gli effetti delle bombe, salvando molte vite.]

Giugno
, la battaglia aerea giunge alla fase più acuta: la caccia inglese viene totalmente impegnata da quella avversaria ed i bombardieri tedeschi riescono ad affondare dieci navi, tra cui tre cacciatorpediniere. Entrambe le parti perdono trenta aerei.
Mentre Kesselring tenta il tutto e per tutto pur di boccare il reimbarco degli inglesi, lo sforzo poderoso della Luftwaffe si risolve in un fallimento; alla fine della giornata altri 64.000 soldati inglesi sono riusciti a lasciare la spiaggia di Dunkerque;
quando la Luftwaffe rinuncia al tentativo di bloccare l'Operazione Dinamo, 338.226 inglesi e francesi sono riusciti a reimbarcarsi per l'Inghilterra;
[Dal 10 maggio in poi la RAF (Royal Air Force) ha perso un migliaio di aerei ma nello stesso periodo i tedeschi ne hanno perso il doppio!]
3-4,Operazione Paula: bombardamento aereo di Parigi: circa 1000 morti tra i civili;
realizzata sulla base di pesanti incursioni aeree sugli aeroporti e sulle industrie aeronautiche, site in prossimita di Parigi, porta all'eliminazione definitiva dell'Armée de l'Air ad opera della Luftwaffe: abbattimento di oltre un centinaio di aerei francesi e la distruzione di altrettanti al suolo, contro la perdita di soli venticinque o trenta aerei tedeschi;
5-6, offensiva tedesca, con tutte le sue 143 divisioni schierate sull'intero fronte da Abbeville all'Alto Reno, sulla Somme e sull'Aisne: le difese francesi (linea Weygand) sono sfondate in più punti e centinaia di carri armati tedeschi si dirigono verso Parigi;
Ch. De Gaulle è nominato daPaul Reynaud sottosegretario di stato per la difesa nazionale.
8-9, resa della Norvegia; gli ultimi reparti alleati lasciano Narvik; re Haakon VII e il governo norvegese si rifugiano in Gran Bretagna; i tedeschi occupano Rouen.
10,Entrata in guerra dell'Italia. B. Mussolini, convinto di un conflitto breve e vittorioso, sceglie di intraprendere una "guerra parallela" a fianco di A. Hitler; nonostante il parere contrario di P. Badoglio, dichiara guerra a Francia e Gran Bretagna.
Per ritorsione Genova subisce il primo di numerosi bombardamenti a opera della flotta inglese e francese.
Il governo francese si trasferisce a Tours.
11, Australia, Nuova Zelanda, Canada e Sudafrica dichiarano guerra all'Italia;
bombardamenti aerei britannici su Torino e su installazioni militari italiane in Africa;
bombardamenti italiani su Malta;
Vittorio Emanuele III nomina B. Mussolini capo supremo delle forze armate italiane.
12-13, le truppe tedesche passano la Marna, sfondano le linee francesi a Epernay e accerchiano Parigi;
14, nelle prime ore del mattino i tedeschi entrano a Parigi; il governo francese si trasferisce da Tours a Bordeaux; i tedeschi occupano Le Havre;
14-16, la "linea Maginot" viene sfondata in più punti.
16, il presidente del consiglio Paul Reynaud si dimette perché contrario alla firma dell'armistizio con i tedeschi; gli succede il mar.llo Ph. Pétain;
La RAF si ritira dalle basi francesi.
Il transatlantico Lancastria, con 5000 militari britannici a bordo, viene bombardato e incendiato nel porto francese di Saint-Nazaire: oltre 3000 i morti.
17, Ph. Pétain ordina alle truppe francesi la cessazione delle ostilità e chiede trattative di pace;
i tedeschi occupano Digione, Metz, Orléans, Colmar, Cherbourg, Caen, Rennes, Vichy, Strasburgo…
la Russia invade Estonia, Lettonia, Lituania;
18, Monaco, incontro tra A. Hitler, B. Mussolini, J. von Ribbentrop e G. Ciano per discutere il destino della Francia; Ch. De Gaulle incita i francesi alla resistenza da Radio Londra.
20-21, fallisce un tentativo di offensiva italiana contro la Francia nelle Alpi occidentali; l'Italia ha fatto in tempo a combattere solo 12 giorni;
per rifarsi, B. Mussolini ordina a I. Balbo di tenersi pronto a invadere l'Egitto e conquistare il Canale di Suez.
21, nel pomeriggio, vicino alla foresta di Compiègne, nel vecchio vagone ristorante (fatto arrivare sul posto dal museo parigino) dove era stata firmata la resa tedesca l'11 novembre 1918, A. Hitler detta ai plenipotenziari francesi le condizioni di pace.
22, Ph. Pétainfirma, sullo stesso vagone ferroviario dove venne firmata la resa della Germania dopo la sconfitta nella guerra 1915-18, nella foresta di Compiègne, l'armistizio con i tedeschi;
l'Alsazia-Lorena viene annessa alla Germania, mentre passa sotto occupazione tedesca il territorio posto a nord e a ovest della linea "Ginevra-Dôle-Moulins-Tours-Mont de Marsan-Pirenei";
l'esercito francese in territorio metropolitano è di fatto neutralizzato, la marina da guerra viene disarmata, ma non consegnata; le colonie restano sotto il controllo del governo di Ph. Pétain;
22-25, le truppe tedesche completano l'occupazione della costa atlantica francese.
[Piloti e vittorie aeree tra il 10 maggio e il 21 giugno:
. Wilhelm Balthasar, in forza allo Jagdgeschwader Richthofen, ventidue,
. Adolf Galland, il cui Geschwader è aggregato all'VIII Fliegerkorps di Wolfram von Richthofen, diciassette,
. von Bulow, comandante dello Jagdgeschwader Richthofen, ?,
. Helmuth Wick, ?,
. Werner Molders, comandante del Gruppo del 53° Jagdgeschwader, venticinque.]
24, Roma, a Villa Incisa all'Olgiata, viene firmato l'armistizio franco-italiano; poco dopo la mezzanotte cessano le ostilità sulle Alpi occidentali; l'Italia occupa Mentone, cittadina francese di confine;
25, Francia, quando interviene il "cessate il fuoco" la SS Verfügungsdivision e la SS Totenkopf si trovano vicino a Bordeaux, dirette verso la frontiera spagnola; la Leibstandarte SS "Adolf Hitler" si trova nella regione di Santo Stefano (e dovrà risalire a nord per rispettare la linea di demarcazione) e la SS Polizeidivision rimane come riserva del gruppo di armate A sulla Mosa.
L'Armata Norvegia-Finlandia settentrionale, comandata dal col. gen. von Falkenhorst, già Gruppo XXI, da ora viene chiamata "Armata Norvegia".
27, il comandante in capo delle truppe francesi in Siria accetta l'armistizio.
28, la Romania cede al'Unione Sovietica i territori della Bessarabia e della Bucovina settentrionale.
A Tobruk, in Libia, la contraerea italiana abbatte per errore l'aereo del governatore della colonia I. Balbo.
30, truppe tedesche occupano l'isola di Guernesey;
si arrendono ai tedeschi gli ultimi reparti francesi della linea Maginot; complessivamente, nella campagna di Francia, i tedeschi hanno fatto quasi 2 milioni di prigionieri;

Luglio
, Ph. Pétain costituisce a Vichy un governo collaborazionista sostenuto dai tedeschi; truppe tedesche occupano l'isola di Jersey.
Il gen. R. Graziani è nominato governatore della Libia.
2, il Comando Superiore della Luftwaffe emana gli ordini per la campagna d'Inghilterra;
molti degli ordini di missione diramati da parte tedesca per la prima fase della Battaglia d'Inghilterra, provengono da un vecchio autobus situato sulla collina di Capo Blanc Nez (proprio vicino alla statua di Blériot; da qui Johannes Fink, il 45enne Commodoro del 2° Kampfgeschwader tenta di conquistare il dominio aereo sulla Manica e sugli stretti di Dover, impiegando i Dornier 17 del suo stesso reparto, due Gruppen di Stuka e due Jagdgeschwader di Messerschmitt 109; questi due ultimi comandati rispettivamente da Werner Molders e da Adolf Galland];
Johannes Fink dispone quindi di circa settantacinque bombardieri medi, di sessanta, o poco più bombardieri in picchiata e di circa 200 caccia; nella sua qualità di comandante di questa massa operativa egli viene designato con il titolo di Kanalkampffuehrer ossia di Direttore, o Capo, della Battaglia sul Canale della Manica;
più in basso, lungo la costa, nelle viicinanze di Le Havre, ha base l'VIII Fliegerkorps di Wolfram von Richthofen al quale è stato assegnato il compito di attaccare la navigazione inglese nella Manica;
[forse chi ha emanato gli ordini si è dimenticato della lezione avuta dagli Junkers 87 nei cieli di Dunkerque]
Il cielo della Manica si appresta quindi ad ospitare i voli, le virate e le evoluzioni degli Spitfire e degli Hurricane della RAF (Royal Air Force) contro gli Junkers 87 e i Messerschmitt 109 tedeschi.
3, la Royal Navy attacca la base navale francese di Mers-el-Kebir (Orano), distruggendo la maggior parte delle navi (tra cui la corazzata Bretagne) per evitare che possano cadere in mano tedesca; solo l'incrociatore Strasbourg riesce a fuggire. 4, il governo di Vichy rompe le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna.
Truppe italiane occupano la piazzaforte britannica di Kassala, in Sudan, presso il confine eritreo.
5, il governo romeno si schiera con i paesi dell'Asse.
8, attacco aereo inglese contro navi da guerra francesi a Dakar: la corazzata Richelieu è gravemente danneggiata.
8-9, battaglia navale di punta Stilo:
forze navali italiane
- due corazzate
- 6 incrociatori pesanti
- 12 incrociatori leggeri
- 24 cacciatorpediniere
al comando dell'amm. L. Campioni incrociano al largo di punta Stilo forze navali britanniche
- 1 portaerei
- 3 corazzate
- 5 incrociatori leggeri
- 6 cacciatorpediniere
provenienti da Alessandria e al comando dell'amm. A. Cunnigham;
la flotta inglese attacca quella italiana danneggiando alcuni incrociatori; quando l'ammiraglia inglese Warspite colpisce con i suoi cannoni da 381 l'ammiraglia italiana Giulio Cesare e l'incrociatore Bolzano; L. Campioni decide di ritirarsi verso Messina;
in questo primo rilevante scontro già si nota l'inferiorità della marina italiana, soprattutto per la sua incapacità di utilizzare congiuntamente marina e aviazione, dal momento che l'aviazione italiana, pur favorita dalla vicinanze alle basi operative, giunge nei luoghi dei combattimenti a battaglia ormai conclusa [bobarda per errore prima la squadra italiana e poi quella inglese: senza risultati in entrambi i casi].
10, – regime di Vichy – l'assemblea nazionale francese affida i pieni poteri al mar.llo Ph. Pétain (con 569 voti favorevoli, 80 contrari e 17 astenuti) per la promulgazione di una nuova costituzione;
fissata la capitale a Vichy, nel territorio meridionale del paese libero dall'occupazione tedesca, secondo i termini dell'armistizio, i primi atti del nuovo regime sono l' "aggiornamento " del parlamento e l'attribuzione al maresciallo della carica di capo dello stato con poteri legislativi, esecutivi e militari;
il nuovo stato si proclama fautore di una "rivoluzione nazionale" fondata sulla triade "lavoro-patria-famiglia" che deve superare il parlamentarismo e il partitismo della terza repubblica, giudicati responsabili della sconfitta e trasformare la Francia in una comunità di lavoro liberata tanto dalla tutela del capitalismo quanto dalle ingiustizie economiche, e quindi dalla lotta di classe: risultato questo di un amalgama ideologico che trae i suoi spunti:
- dal nazionalismo della Action Française;
- dal personalismo della rivista «Esprit» di F. Mounier;
- dal cattolicesimo conservatore della «Revue du siècle»;
- da alcune forme di sindacalismo;
il regime è costretto a:
- collaborare con i vincitori,
- inviare manodopera in Germania,
- fornire volontari per la guerra contro l'URSS,
- modificare in generale i propri atteggiamenti politici e di governo in base alle necessità belliche e diplomatiche tedesche.
Le truppe italiane invadono il Sudan.
Bombardamento aereo dei porti del Galles: questo primo importante attacco tedesco preannuncia la
battaglia aerea d'Inghilterra;
bombardamenti sui convogli inglesi nella Manica.
13, 4 grandi incrociatori leggeri francesi, scortati da 11 C.T., tentano di bombardare Genova; la vecchia torpediniera Calatafimi di 800 tonn. e una squadriglia di M.A.S. attaccano con decisione le navi francesi che si sottraggono ai siluri allontanandosi rapidamente.
I risultati del breve bombardamento sono insignificanti.
16, per la condotta della guerra in Inghilterra viene emanata la disposizione n. 16 "Sui preparativi di un'operazione di sbarco in Inghilterra";
per le operazioni di sbarco è previsto l'impiego della 6ª, della 9ª e della 16ª armata;
diversa è la situazione dell' "Armata Norvegia" che sin dall'inizio è destinatasoltanto ad azioni diversive;
18, in seguito a un accordo di durata trimestrale con il Giappone, la Gran Bretagna accetta di chiudere la "strada birmana", da cui affluiscono i rifornimenti alla Cina nazionalista.
19, – battaglia di capo Spada – :
al largo di Creta, una squadra di incrociatori italiani intercetta quattro cacciatorpediniere britannici e li insegue, ma è a sua volta attaccata dal grosso della flotta britannica con supporto aereo; l'incrociatore Colleoni viene affondato e l'incrociatore Delle Bande Nere danneggiato.
20, il bollettino delle perdite civili inglesi in seguito ai bombardamenti riferisce di 336 morti e 476 feriti gravi nell'ultimo mese.
27-29, attacchi aerei tedeschi su Dover;
29, il governo inglese comunica che dal 18 giugno sono stati abbattuti 248 aerei tedeschi.

Agosto
2
, una corte militare del governo di Vichy processa in contumacia il gen. Ch. De Gaulle e lo condanna a morte.
3, A. Hitler dirama la Direttiva d'Operazioni n. 17: … l'aeronautica tedesca deve distruggere al più presto possibile l'aviazione inglese…;
3-6, le repubbliche di Lettonia, Estonia e Lituania, già occupate in giugno da truppe sovietiche, entrano a far parte dell'Unione Sovietica come repubbliche federate.
3-20, la Somalia britannica viene occupata da truppe italiane; il presidio britannico è evacuato via mare.
6, H. Göring riunisce d'urgenza alla Karinhall i suoi ufficiali di S.M. per discutere in merito alla seconda fase della Battaglia d'Inghilterra; egli espone loro i dettagli del "piano Adlerangriff" (Attacco delle aquile) annunciando che il giorno dell'inizio dell'offensiva aerea, da lui denominato Adlertag (Giorno dell'aquila), sarebbe coinciso con il 10 agosto [comincerà in effetti il giorno 8];
[Un solo particolare importantissimo costituisce ancora un mistero: quello relativo alla cooperazione tra esercito, marina ed aeronautica, da mettere in atto nel corso dell'effettiva azione di sbarco denominata in codice Seelöwe (Leone Marino)]
7, il governo britannico riconosce Ch. De Gaulle come capo delle forze armate della Francia libera (FFL, Forces françaises libres).
battaglia aerea d'Inghilterra
- Forze aeree tedesche: 1360 bombardieri (Junkers, Dornier, Heinkel e Stuka) e 1300 caccia (Messerschmitt e Focke-Wulf) della Luftwaffe di H. Göring;
[Altre fonti: circa 2.550 velivoli efficienti, tra cui:
- 900 bombardieri (bimotori da bombardamento medio Messerschmitt 110-C, Heinkel 111-K, Dornier 17-2);
- 250 picchiatori (bombardieri in picchiata Junkers 87-B e 88-C)
- 800 caccia monomotori (Messerschmitt 109);
- 200 caccia-pesanti bimotori;
- un piccolo numero di idrovolanti bimotori a scafo centrale, del tipo Heinkel 115;
- pochi biplani e scarponi Heinkel 59 adattati come velivoli per il soccorso in mare;
questo spiegamento dall'apparenza formidabile è inquadrato in tre diverse grandi Luftflotte:
- 2ª, feldmar.llo Albert Kesserling; comando principale installato a Bruxelles con un avamposto a Capo Gris Nez;
- 3ª, feldmar.llo Hugo von Sperrle; comando principale installato a Parigi con un avamposto a Deauville;
(entrambe dislocate all'ovest negli aeroporti della Francia occupata, del Belgio e dell'Olanda);
- V, gen. Stumpff (rimasta di base in Danimarca e Norvegia sin dalla fine della campagna di Norvegia, dovrebbe attaccare principalmente l'Inghilterra del Nord);
specificatamente per questa operazione è stabilito che in ciascuna delle tre le flotte aeree tutti i caccia siano raggruppati in speciali unità denominate Jagdfliegerfuehrer [Jafu], tutte con una certa libertà d'iniziativa]
- Forze aeree inglesi: 600-700 caccia (Hurricane e Spitfire) che però possono contare su una buona rete di avvistamento radar e su un superiore addestramento dei piloti;
[Altre fonti: lo spionaggio tedesco stima le forze avversarie in cinquantadue gruppi (compresi i venticinque indispensabili per la difesa delle Contee del sud e dell'ovest) di Hurricane, Spitfire e Defiant per un totale di circa 900 apparecchi.
I gruppi per la difesa delle Contee dell'ovest sono a loro volta raggruppati in un'unità denominata II Raggruppamento Caccia e comandanta dal Marescaillo dell'Aria sir Keith Rodney Park e dovrà affrontare la fase più violenta della battaglia per la quale sono pronti circa mille piloti.
Bentley Priory, sopra il villaggio di Stanmore, nel Middlesex, sede del Comando Caccia della RAF (Royal Air Force): il mar.llo dell'Aria sir Dowding [Stuffy] è pronto alla battaglia.]
8, iniziano violenti combattimenti aerei sulla Manica [II fase della battaglia d'Inghilterra];
tre grosse formazioni di Junkers 87 dell'VIII Fliegerkorps, fortemente scortate da caccia, vengono intercettate e respinte da sette gruppi di Spitfire ed Hurricane, decollati da aeroporti situati lungo la costa meridionale inglese; il combattimento si chiude con la perdita di trentun aerei tedeschi contro diciannove inglesi;
9, a causa soprattutto delle nubi basse che coprono il Canale, si verificano solo poche ed isolate incursioni;
visti i bollettini metereologici poco favorevoli, H. Göring e il suo S.M. decidono di rinviare l'operazione Adlertag a quando il tempo migliorerà;
10, operazione Adlertag rinviata;
12, gli aerei tedeschi realizzano una serie di pesantissimi attacchi in massa contro tre delle basi caccia inglesi più meridionali
ore 09:00, poco dopo l'aeroporto di Lympne viene duramente bombardato da una formazione massiccia di Junkers 87; seguono, a qualche minuto di distanza, incursioni contro le stazioni radar di Eastbourne e Hasting, mentre quindici Junkers 88 attaccano in picchiata le installazioni per radar a grande distanza (sei tra quelle di maggior importanza), site nell'isola di Wight, a Ventnor, rendendole inefficienti;
l'incursione sull'aeroporto di Maston viene eseguita da una formazione di Dornier 17 che passano velocissimi a volo radente sulle aviorimesse e sul campo mentre i Messerschmitt 109 della scorta tengono impegnati gli Spitfire del 54° gruppo. Le bombe e gli spezzoni sganciati dai Dornier incursori, colgono gli Spitfire del 65° gruppo mentre si stanno avviando al decollo e rullano sulla pista; nonostante le esplosioni, il fumo e le schegge tutti gli apparecchi riescono ad alzarsi in volo, miracolosamente indenni;
viene bombardata anche la base caccia di Hawkinge;
l'incursione sulla base navale di Portsmouth viene eseguita da Junkers 88;
alla fine della giornata tutti gli obiettivi prestabiliti sono stati seriamente danneggiati; comunque, nel giro di poche ore, le difese inglesi sopravvissute all'attacco e tutti i bersagli colpiti (eccetto la stazione radar dell'isola di Wight) sono rimessi in piena efficienza;
i tedeschi perdono trentasei aerei contro ventidue della RAF;
in una settimana sono stati abbattuti 80 aerei tedeschi; un nuovo bollettino delle perdite civili inglesi in seguito ai bombardamenti riferisce di 258 morti e 321 feriti gravi;
13, nonostante il tempo dovunque incerto, H. Göring decide di inaugurare l'Adlerangriff contro l'Inghilterra;
il nerbo delle forze offensive disponibili è così costituito:
- attacco a Eastchurch: 74 Dornier 17 del 2° Kampfgeschwader, ripartiti in due formazioni guidate personalmente da Johannes Fink;
[dopo aver causato gravi danni all'aeroporto, non ritornano alla base quattro aerei abbattuti e altri quattro seriamente danneggiati]
- attacco all'aeroporto di Odiham e alla Regia Officina Aeronautica di Farnborough: Junkers 88 del 54° Kampfgeschwader;
[le incursioni hanno scarso successo; attaccati dai caccia inglesi gli aerei tedeschi non hanno la possibilità di effettuare un puntamento corretto sganciando così le bombe a casaccio]
- bombardamento di Portland e di alcuni aeroporti dello Hampshire e del Kent: Junkers 87 del 77° Stukengeschwader;
[le incursioni hanno scarso successo; una formazione di Ju. 87 viene letteralmente fatta a pezzi perdendo nove aerei senza essere riuscita a sganciare una sola bomba sugli obiettivi prestabiliti]
- attacchi in massa su Southampton e sull'estuario del Tamigi: con forze adeguate, nel tardo pomeriggio;
[risultati molto modesti in quanto vengono colpiti ma non seriamente i sette aereoporti della zona; un'incursione notturna effettuata invece dagli Heinkel 111 di un reparto scelto, il 100° Kampfgeschwader, determina danni ingenti alla fabbrica segreta di Spitfire sita a Castle Bromwich, colpita da undici bombe.]
14, il cielo è nuvoloso e, tranne qualche incursione isolata di pochi Ju. 88, He. 111 e di qualche Me. 110 con carico di bombe, l'Inghilterra non riceve visite di aerei tedeschi;
solo nei primi quattro giorni della battaglia d'Inghilterra risultano abbattuti oltre 230 aerei tedeschi e 59 della RAF;
15, la Luftwaffe, con uno sforzo collettivo di tutte e tre le Luftflotten, esegue su un vasto fronte un numero di voli di guerra mai più superato in seguito: quasi 2000!
ore 11:30, sotto uno splendido sole estivo circa sessanta Junkers 87 scortati da cinquanta Messerschmitt 109 del 26° Jagdgeschewader di Adolf Galland attaccano gli aeroporti di Hawkinge e Lympne dove sono intercettati da due gruppi del Comando Caccia. Mentre gli Spitfire impegnano combattimento con i Messerschmitt i bombardieri in picchiata riescono a colpire con esattezza i bersagli determinando la quasi completa devastazione a Lympne e danni limitati a Hawkinge;
ore 12:00, la V Luftflotte entra inaspettata in scena dalla Norvegia e dalla Danimarca riuscendo a colpire obiettivi sulla costa nord-orientale, nel Newcastle e nel Sunderland con circa un centinaio di Heinkel 111 del 26° Kampfgeschwader e settanta Messerschmitt 110 del 76° Zestorergeshwader; i cinque gruppi di caccia della RAF, inviati ad intercettare questa grossa formazione, riescono però a disperderla abbattendo quindici aerei tedeschi e perdendone solo uno;
intanto gli Junkers 88 del 30° Kampfgeschwader raggiungono l'obiettivo dell'aeroporto di Drieffeld dove ha sede il Comando Bombardieri della RAF riuscendo ad infliggere gravi danni prima di essere attaccati dagli Spitfire del 616° Gruppo che riescono ad abbattere sei incursori;
tardo pomeriggio, mentre i superstiti della V Luftflotte compiono faticosamente la via del ritorno alle loro basi scandinave appare evidente che le incursioni nel nord dell'Inghilterra si sono risolte in un costoso fallimento; già numericamente più debole delle altre, la V Luftflotte ha perso ventitré aerei tra bombardieri e caccia di scorta (non sarà mai più impiegata nella campagna contro l'Inghilterra);
tra l'alba e i tramonto la Luftwaffe ha inviato sull'Inghilterra circa 1.800 aerei, perdendone settantasei, mentre la RAF ha perso trentaquattro caccia.
Ormai risulta chiaro che la battaglia d'Inghilterra si svilupperà in futuro come una guerra di logoramento e di usura.
16, la Luftwaffe rinnova i suoi attacchi in forze contro aeroporti e comandi di settore aereo, tra i qual West Malling, Maston e Tangmere; contemporaneamente gruppi di Junkers 87 e 88 fortemente scortati bombardano Lee-on-Solent e Gosport, mentre velivoli isolati sganciano qualche bomba anche sulla periferia di Londra;
al tramonto viene fortemente danneggiato l'aeroporto di Brize Norton dove vengono incendiati nelle loro autorimesse quarantasei aerei scuola e vanno completamente distrutte molte installazioni aeroportualei;
la RAF è riuscita ad abbattere quarantacinque aerei tedeschi perdendo però ventidue caccia;
17, mentre la Luftwaffe si prende un giorno di sosta, il governo tedesco proclama il blocco totale delle isole britanniche;
18, massicce formazioni di bombardieri tedeschi passano nuovamente il Canale per colpire aeroporti che sono base di forze di caccia già attaccati in precedenza tra i quali i provatissimi Croydon, Kenley e Biggin Hill;
bollettino del giorno: settantun velivoli tedeschi distrutti, perdita di ventisei caccia;
19, improvvisa sospensione degli attacchi che si protrarrà poi per quasi una settimana;
[III fase della battaglia d'Inghilterra];
tutti i gruppi di Messerschmitt 109 di entrambe le Luftflotten vengono concentrati nella zona dello Stretto di Calais e posti alle dipendenze della 2ª Luftflotte. Alla 3ª Luftflotte vengono lasciati i soli Messerschmitt 110 che verrano impiegati per le scorte, unitamente agli aerei dello stesso tipo appartenenti alla V Luftflotte che sono stati trasferiti dalla Scandinavia in Francia proprio a tale scopo.
H. Göring è costretto ad ammettere che il suo prediletto Junkers 87 da bombardamento in picchiata è troppo vulnerabile per poter essere impiegato in operazioni diurne in Gran Bretagna, anche se fortemente scortato da caccia; pertanto l'VIII Fliegerkorps di Wolfram von Richthofen non prende più parte alle incursioni contro l'Inghilterra.
[Finisce così la gloria e la fama dello «Stuka».]
20, in Gran Bretagna è proclamato lo stato d'assedio: l'intero paese è considerato zona d'operazioni;
Londra, alla Camera dei Comuni, W. Churchill dice: «Mai nella storia dei conflitti umani un così gran numero di persone hanno dovuto tanto a così pochi individui!», riferendosi alle centinaia di giovani piloti morti.
[IV fase della battaglia d'Inghilterra];
24, Londra è bombardata per tutta la notte da ondate successive di aerei tedeschi; i bombardamenti tedeschi su Londra e sull'Inghilterra meridionale continueranno nei giorni successivi;
25, l'aeroporto di Warmwell è meta di un'incursione da parte dei bombardieri della 3ª Luftflotte che giungono scortati da oltre 200 Messerschmitt 109 che sono impiegati in un furioso combattimento dai piloti inglesi; una seconda incursione in massa viene respinta con miglior successo sull'estuario del Tamigi;
la RAF perde sedici caccia inglesi contro venti aerei tedeschi abbattuti in totale;
nella notte, mentre la Luftwaffe si fa nuovamente presente in forze sull'Inghilterra, anche la RAF invia su Berlino una formazione di ottantun bombardieri pesanti tipo Hampden che colpiscono obiettivi industriali, come rappresaglia dopo i bombardamenti di Londra;
a questo punto, mentre continuano gli attacchi tedeschi contro i centri nevralgici del Comando Caccia, A. Hitler decide di far concentrare l'assalto aereo contro Londra;
26, viene gravemente danneggiato l'aeroporto di Debden;
27, le bombe tedesche cadono ancora su Eastchurch;
30, Biggin Hill riporta tali danni che l'intero aeroporto appare ridotto ad un mucchio di macerie, con le piste rese impraticabili per i numerosi crateri.
Secondo le disposizioni del comandante in capo dell'esercito, feldmar.llo Walther von Brauchitsch, nella prima fase non è previsto l'impiego del gruppo di esercito B che con la 6ª armata (l'ala sinistra delle truppe schierate che a metà agosto si è deciso segretamente di impiegare solo per scopi di diversione) dovrebbe sbarcare in Inghilterra proveniente da Cherbourg.
Vienna, con un lodo arbitrale italo-tedesco per la definizione dei confini tra Romania e Ungheria, Germania e Italia tentano d'imporre all'Ungheria e alla Romania, a proposito della questione della Transilvania, una soluzione che scontenta sia Budapest sia Bucarest.
31, trenta Do. 17 giungono su Hornchurch proprio mentre il 54° Gruppo sta accingendosi al decollo: tre caccia inglesi vengono sbattuti a terra (i piloti si salvano per miracolo);
nel tardo pomeriggio una formazione di Ju. 88 e di Me. 110 con carico di bombe torna a far visita ad Hornchurch aggiungendo qualche cratere supplementare all'aeroporto e distruggendo al suolo due Spitfire;
alal fine della giornata la RAF registra la perdita di trentanove velivoli tutti da caccia, contro l'abbattimento di quarantun aerei tedeschi di vario tipo;
nel corso del mese in Inghilterra le perdite civili in seguito ai bombardamenti sono state di 1075 morti e 1261 feriti gravi; le perdite aeree da entrambe le parti sono state più o meno della stessa entità solo che i tedeschi hanno ancora un buon numero di piloti allenati e tenuti in riserva mentre gli inglesi sono a corto di rincalzi;
[La gravità delle circostanze ha costretto sir Downing ad impiegare persino i suoi due gruppi di Defiant, i superati biposto da caccia pesante: quelli del 141° Gruppo in occasione della loro prima uscita soo stati distrutti dai Messerschmitt del 51° Jagdgeschwader e poco dopo quelli del 246° Gruppo hanno fatto la stessa fine sotto i colpi del 26° Jagdgeschwader di Adolf Galland. Finisce così la carriera dell'unico biposto inglese da caccia pesante che ha avuto l'onore di parteciare alla battaglia d'Inghilterra. Tutti i Defiant superstiti vengono passati alla caccia notturna.]

Settembre
I bombardamenti tedeschi sui convogli inglesi nella Manica hanno raggiunto il culmine; obiettivi principali sono le installazioni dell'Inghilterra meridionale, da Dover a Plymouth, e gli aeroporti per annientare ogni possibilità di reazione della RAF che in questo momento ha un quarto dei piloti fuori combattimento e più di 400 caccia abbattuti o danneggiati.
2, gli Stati Uniti cedono alla Gran Bretagna 50 cacciatorpediniere e ottengono, in cambio, otto basi navali e aeree nell'Atlantico, in affitto per 99 anni.
3, lo S.M. tedesco fissa al 21 settembre la data dello sbarco in Inghilterra (il "piano Seelöwe" - Leone Marino) messo affrettatamente a punto.
4, Berlino, A. Hitler tiene un discorso allo Sportpalast;
Romania, un colpo di stato fascista porta al potere il gen. filonazista I. Antonescu.
6, Bucarest, A. Hitler costringe re Carol II di Romania ad abdicare;
H. Göring arriva a Calais, dopo aver compiuto il viaggio da Berlino sul suo treno personale, e assume personalmente il comando delle operazioni (per la prima volta dallo scoppio della guerra);
7, alla prima incursione in massa su Londra prendono parte oltre 300 bombardieri e 600 caccia, ripartiti in numerose massicce formazioni scaglionate a diverse altezze; l'attacco viene realizzato in due ondate successive, a quote variabili tra i 5.000 ed i 7.000 metri, che, in forza della loro potenza numerica, riescono a superare la rabbiosa ed aggressiva difesa degli Spitfire e degli Hurricane di quattro gruppi di caccia, giungendo su Londra e sganciandovi le bombe; tutti gli obiettivi vengono duramente colpiti: Poplar, Woolwich, Limehouse, Tottenham, Barking e Croydon.
I caccia inglesi si sono levati in volo sempre in maggior numero tanto che l'intera 11ª Unità si è trovata impegnata nell'azione.
L'incursione è costata alla Luftwaffe la perdita di quaranta aerei contro ventotto caccia della RAF.
Quando scende l'oscurità, la vasta zona portuale di Londra continua a bruciare e lo splendore delle fiamme serve da guida ad altre incursioni realizzate in tempi successivi da 250 bombardieri che si protraggono fino al mattino successivo; durante la notte gli aerei tedeschi sganciano circa 13 mila bombe.
[Il martirio di Londra durerà ancora per cinquantonove interminabili notti.]
8, il Comando Caccia fa decollare tempestivamente undici gruppi dei suoi velivoli che intercettano e respingono la più forte incursione diurna della giornata effettuata da circa cento bombardieri contro aeroporti nel Kent e nell'Essex;
venuta la notte però la 3ª Luftflotte riesce nuovamente ad arrivare su Londra dove cagiona molti incendi mettendo fuori uso alle porte della città la rete ferroviaria del sud-est.
9, nel pomeriggio l'11ª Unità Caccia riesce per la seconda volta a disperdere le formazioni nemiche prima che possano giungere su Londra; nelle operazioni vengono abbattuti ventotto aerei tedeschi contro la perdita di diciannove caccia della RAF;
venuta la notte oltre un centinaio di bombardieri attaccano la capitale in una serie d'incursioni che durano dal tramonto all'alba: oltre 1.700 morti nei quartieri residenziali.
Il tempo instabile porta ad una sospensione dell'offensiva.
13, un solo aereo giunge sul centro di Londra e sgancia bombe su Downing Street, Whitehall e Buckingham Palace.
13-16, al comando del gen. R. Graziani truppe italiane di stanza in Libia varcano il confine con l'Egitto, occupano Sollum e si spingono fino all'avamposto di Sidi el Barrani.
14, Berlino, in una riunione A. Hitler informa i suoi feldmarescialli che tutti i preparativi per l'invasione dell'Inghilterra sono completati, aggiungendo che alla Luftwaffe basteranno quattro o cinque giorni di bel tempo per conquistare il dominio completo dell'aria; conclude quindi affermando che la data del 17 deve essere considerata come definitiva per effettuare l'operazione Seelöwe - Leone Marino;
intanto tre formazioni di bombardieri e di caccia tedeschi, impegnate in un'incursione su Londra stanno combattendo furiosamente con non meno di ventisei gruppi da caccia inglesi; da entrambe le parti si accusa la perdita di quattordici aerei;
H. Göring decide che il giorno dopo avverrà il grande attacco definitivo su Londra;
14/15, in previsione della grande incursione diurna, gli attacchi notturni della notte vengono eseguiti su scala molto ridotta;
15, domenica,
ore 11:00, mentre W. Churchill e consorte si trovano in visita al comando operativo dell'11ª Unità Caccia installato ad Uxbridge, arriva la notizia che centinaia e centinaia di bombardieri stanno attraversando la Manica. Il mar.llo dell'Aria Park comincia a far decollare i suoi caccia; poco dopo tutta l'11ª Unità Caccia è in volo.
Avuta notizia che sempre nuovi Ju. 88 e Do. 17 continuano a giungere dalla Francia, Park fa decollare tutti e cinque i gruppi della 12ª Unità, in un'unica grossa formazione [Duxford] ordinando di attaccare i nuovi incursori.
ore 13:00, arriva il secondo attacco della Luftwaffe ripartito in tre ondate di circa centocinquanta aerei seguiti da altre formazioni minori; gli aerei tedeschi sono subito affrontati da ventitré gruppi dell'11ª Unità e dai cinque gruppi della "formazione Duxford";
tardo pomeriggio, viene eseguita un'ultima incursione da venti Messerschmitt 110 con carico di bombe, appartenenti al 210° Kampfgruppe che vanno a sganciare sulle industrie Supermarine di Woolston;
grazie al perfetto lavoro di équipe ed alla continua risolutezza del Comando Caccia, la Luftwaffe non riesce a ripetere il successo conseguito il 7 settembre;
i danni cagionati risultano di relativa gravità e sono 56 gli aerei tedeschi abbattuti e molti dei velivoli superstiti fanno a malapena ritorno alla base, alcuni crivellati di colpi e con i motori che perdono fumo;
poiché dei 500 aerei che hanno attaccato Londra ne vengono abbattuti 185 [altre fonti], i tedeschi desistono dagli attacchi diurni e riducono quelli notturni; la battaglia è persa;
17, A. Hitler decide di rinviare " a tempo indeterminato" l'operazione Seelöwe - Leone Marino.
Un sottomarino tedesco affonda il transatlantico City of Benares, diretto in Canada; tra i passeggeri vi sono 99 bambini sfollati: ne sopravvivono solo 22.
22, trattato di cooperazione tra Germania e Finlandia.
23, il governo di Vichy autorizza l'installazione di basi militari giapponesi nell'Indocina francese.
27, Berlino: Germania, Italia e Giappone firmano il Patto tripartito, con cui sono tracciate le grandi linee della spartizione del pianeta tra le potenze fasciste. Vi aderiscono anche Ungheria, Slovacchia e Romania.
H. Göring ordina un'ultima incursione diurna in massa contro l'Inghilterra; unico successo di tutta la giornata, peraltro modestissimo, la Luftwaffe lo ottiene a Bristol; prima di sera risultano abbattuti 55 apparecchi tedeschi contro la perdita di soli 28 caccia inglesi;
28, arrivano in Gran Bretagna le prime navi cacciatorpediniere americane.
30, avviene l'ultimo attacco diurno in massa su Londra mentre l'offensiva aerea notturna infierisce già senza pausa non solo nella capitale ma anche contro Liverpool, Brimingham, Coventry e molte altre città;
in Inghilterra nel corso del mese le perdite civili in seguito ai bombardamenti sono di 6954 morti e 10.615 feriti gravi.

Ottobre
, inizia la quinta ed ultima fase della battaglia d'Inghilterra; una serie di incursioni eseguite da Me 109 (adattati per portare una bomba) e da Me. 110 finiscono per concludersi inevitabilmente in duelli di caccia contro caccia, combattuti ad alta quota;
4, nuovo incontri tra A. Hitler e B. Mussolini al Brennero.
7, penetrazione tedesca in Romania;
8, dopo l'entrata delle truppe tedesche, il governo britannico annuncia di considerare la Romania "paese nemico".
12, A. Hitler rinvia alla primavera dell'anno successivo l'operazione Seelöwe - Leone marino.
Ormai i preparativi per le operazioni di sbarco vengono proseguiti come manovre di diversione per tener legate le forze britanniche sull'isola ed evitare che cospicui contingenti di esse vengano trasferiti nello scacchiere mediterraneo e, infine, per distogliere l'attenzione da quanto si prepara a est.
[secondo il feldmar.llo F.W.E. Paulus sono quattro le cause della successiva rinuncia all'oprazione:
a) il rischio e il timore di una perdita di prestigio in caso di insuccesso;
b) la speranza di indurre l'Inghilterra a concludere la pace mediante la sola minaccia di questa invasione collegata con i successi della guerra sottomarina e degli attacchi della Luftwaffe;
c) l'intenzione di non danneggiare l'Inghilterra poiché A. Hitler si è sempre preoccupato di giungere a un accordo con i britannici;
d) l'intenzione, apparsa già evidente ad agosto, di attaccare la Russia.
Le indagini storiche dimostreranno invece che la Russia per A. Hitler costituisce soltanto una tappa verso la sottomissione dell'Inghilterra (vedi disposizione del Führer n. 32 dell'11 giugno 1941)]
Combattimenti navali al largo di Malta; incursioni aeree britanniche su Bari, Brindisi e Taranto.
Libreville (Africa equatoriale francese) è occupata da reparti della Francia libera.
18, alla scadenza trimestrale, il governo britannico non rinnova l'accordo col Giappone per la chiusura della "strada birmana"; viene così riaperta la via di rifornimento verso la Cina.
23, nei colloqui di Hendaye (al confine franco-spagnolo) il dittatore F. Franco temporeggia di fronte alle pressioni di A. Hitler  per una entrata in guerra della Spagna.
25, il feldmar.llo gen. Erwin von Witzleben viene messo al comando (in seguito chiamato "comandante in capo Ovest") di gruppi di esercito D, appena costituito, mentre il tenente gen. Karl Hilpert è il capo di S.M.; il comando ha sede nella zona di Mélun, nei pressi di Parigi;
26, Londra subisce il più lungo attacco aereo dall'inizio della guerra; fino a questa data sull'Inghilterra sono stati abbattuti oltre 2000 aerei tedeschi e 780 della RAF.
28, B. Mussolini dichiara guerra alla Grecia:
ore 06.00: ingenti truppe di fanteria, appoggiate da una divisione corazzata e da una divisione alpina, penetrano in territorio ellenico dall'Albania;
B. Mussolini informa A. Hitler dopo l'avvenuto attacco;
A. Hitler e B. Mussolini si incontrano a Firenze.
29, sbarco inglese a Creta.
31, primo bombardamento aereo della RAF su Napoli; le truppe d'invasione italiane in Grecia raggiungono il fiume Kalamas.

Novembre
1-3
, le truppe greche frenano l'avanzata italiana; la divisione alpina "Julia" è bloccata al passo di Metsovo; le linee italiane cedono presso Bilishti.
3, i bombardamenti tedeschi sull'Inghilterra, in atto dal 7 settembre, hanno già provocato 43.000 morti e oltre 200.000 feriti;
4, si intensificano sui principali centri industriali.
Sbarco di truppe britanniche a Creta in appoggio all'esercito greco.
5, F.D. Roosevelt è rieletto presidente degli Stati Uniti per la terza volta.
5-9, dopo violenti combattimenti nella zona di Giannina, le truppe italiane sono costrette a ripiegare dalla controffensiva greca;
9, il gen. Ubaldo Soddu assume il comando delle truppe italiane in Albania e sul fronte greco, in sostituzione del gen. S. Visconti Prasca che viene destituito;
a quest'ultimo il nuovo arrivato affida il comando dell'11ª armata, quella dell'Epiro (poi affidata invece al gen. Carlo Geloso), mentre nel Korciano si formerà la 9ª armata alla guida del gen. Mario Vercellino;
11-12, "battaglia di Taranto": ventuno aerei inglesi provenienti dalla portaerei Illustrious attaccano la base navale di Taranto dove è dislocato il grosso della flotta italiana da battaglia (sei corazzate); la difesa si rivela inadeguata e l'attacco mette a segno cinque siluri su undici sulle corazzate italiane, tre della quali sono gravemente danneggiate;
la nuovissima Littorio e la rimodernata Duilio sono poste fuori combattimento per quasi un anno e la rimodernata Cavour per tutta la durata della guerra; gli inglesi perdono due aerei e l'Illustrious può ritornare alla sua base senza essere attaccata;
il successo suggella il ruolo dominante nella guerra moderna delle forze aeronavali sottovalutate anche dalla marina statunitense;
le corazzate italiane rimaste indenni (la nuova Vittorio Veneto e le rimodernate Cesare e Doria) vengono subito trasferite a Napoli e poi a La Spezia dove sono più sicure da attacchi aeronavali ma più lontane dai centri nevralgici del conflitto mediterraneo.
Parigi, manifestazioni di studenti contro i tedeschi all'Arco di Trionfo, in occasione dell'anniversario della vittoria francese nella prima guerra mondiale.
14, un bombardamento terroristico tedesco rade al suolo Coventry [da cui il verbo da loro coniato koventrisieren=coventrizzare], dopo che altri bombardamenti si sono abbattuti su Birmingham, Bristol, Liverpool e altri proseguiranno fino al maggio del 1941.
14-22, si sviluppa la controffensiva dell'esercito greco che sfonda le linee italiane nel massiccio del Grammos e sul monte Morova, entrando in territorio albanese; le truppe elleniche riescono così a conquistare prima Erseke e successivamente Coriza, facendo migliaia di prigionieri e impadronendosi anche di armamento pesante.
20-24, intanto Romania, Slovacchia e Ungheria aderiscono al Patto tripartito.
27, "battaglia di capo Teulada".
Dopo il successo di Taranto i comandi britannici decidono di redistribuire le loro forze nel Mediterraneo, il che comporta il trasferimento da Alessandria d'Egitto a Gibilterra della corazzata Ramillies e di due incrociatori, e di rifornire l'isola di Malta con un convoglio di navi mercantili provenienti dall'Atlantico;
le forze navali italiane, la nuova corazzata italiana Vittorio Veneto e quella rimodernata Giulio Cesare, accompagnate da sei incrociatori pesanti e da altro naviglio leggero, comandate dall'amm. I. Campioni avvistano la flotta inglese da battaglia al largo di capo Teulada, ma temendo l'intervento degli aerei delle portaerei britanniche in mare (l'Illustrious, l'Eagle, l'Ark Royal) non osano sviluppare un attacco a fondo; l'incrociatore britannico Berwick viene colpito due volte, il cacciatorpediniere italiano Lanciere è danneggiato, ma le due flotte da battaglia possono sganciarsi e riguadagnare i loro porti senza altri danni;
è un sostanziale successo delle forze britanniche che conseguono tutti i loro obiettivi principali; ci si accorge ancora una volta dei pesanti limiti di intervento delle forze aeree italiane basate a terra;
lo scacco militare italiano attira le ire di A. Hitler che rimprovera a B. Mussolini l'allargamento del fronte nei Balcani, con le inevitabili ripercussioni sul rifornimento petrolifero rumeno.
28, battaglia d'Inghilterra: durante uno degli ultimi combattimenti dell'anno Helmuth Wick, asso aviatorio con cinquantasei vittorie e comandante dello Jagdgeschwader Richthofen, perde la vita abbattuto probabilmente dal tenente pilota J.C. Dundas del 609° Gruppo che a sua volta non fa ritorno alla base.
Il comando della famosa unità tedesca viene quindi assunto dal capitano Balthasar (pilota da caccia eccezionale, con oltre trenta vittorie aeree).
29/30, H. Göring scaglia contro Londra il più pesante attacco notturno sinora realizzato.
Tra il 10 luglio ed il 31 ottobre la Luftwaffe ha perso un totale di 1.733 aerei di ogni tipo, contro 915 aerei da parte della RAF; Germania e Inghilterra hanno però perso nella lotta i loro migliori aviatori. Dicembre
B. Mussolini è costretto a chiedere l'aiuto della Germania a causa della controffensiva greca.
4, il gen. P. Badoglio, capo di S.M. Generale, si dimette ed è sostituito dal gen. Ugo Cavallero.
Le truppe greche conquistano la cittadina di Pogradec;
5, le truppe greche si fanno strada nella valle della Vojusa, puntando verso Berati e Valona.
6, fallisce il tentativo dell'amm. W. Canaris, capo dello spionaggio militare di A. Hitler, di convincere il dittatore spagnolo F. Franco a collaborare a un attacco a Gibilterra.
7, l'amm. Cavagnari, capo di S.M. della marina italiana, si dimette ed è sostituito dall'amm. Riccardi; il governatore del Dodecaneso, C.M. De Vecchi, si dimette ed è sostituito da Bastico.
8, il gen. A.P. Wavell inizia, con l'Armata del Nilo, la controffesiva britannica sul fronte libico.
9, le truppe elleniche conquistano Argirocastro.
12, trattato di non aggressione tra Ungheria e Jugoslavia.
13, "Operazione Marita": A. Hitler dirama la sua Direttiva n. 20 per l'invasione della Grecia; questo per «… sventare i tentativi britannici di costituire basi aeree al riparo del fronte dei Balcani… in quanto ciò sarebbe risultato pericoloso soprattutto per l'Italia e per i campi petroliferi romeni…».
12-17, le truppe britanniche conquistano prima Sidi el Barrani e successivamente Sollum e la ridotta Capuzzo, facendo circa 40.000 prigionieri e impadronendosi di centinaia di automezzi, cannoni e carri armati.
18, "Operazione Barbarossa": A. Hitler dirama la sua disposizione n. 21 per l'invasione della Russia: «Le forze germaniche si preparino a schiacciare l'Unione Sovietica nel corso di una rapida campagna, che dovrebbe terminare ancor prima della fine della guerra contro la Gran Bretagna… La preparazione deve essere iniziata immediatamente, se già non è in atto sarà completata entro il 15 maggio 1941. »;
in vista di questa operazione, al comando supremo dell'esercito a Zossen (vicino a Berlino) vengono effettuate, in due giorni, manovre con i quadri; dette manovre si fondano su un'elaborazione del piano strategico di attacco contro l'Unione Sovietica eseguita all'OKH in base alla disposizione dell'OKW del luglio scorso; iniziata dal maggior gen. Erich Marcks (figlio del celebre storico), capo di S.M. della 18ª armata (cadrà nel giugno del 1944 presso St. Lo in Normandia mentre è al comando dell'LXXXIV corpo d'armata), e poi proseguita dal maggior gen. F.W.E. Paulus.
[In un primo tempo questo compito era stato affidato al capo del compartimento Eserciti stranieri est dello S.M. dell'esercito, col. Eberhard Kinzel, e al capo del compartimento delle operazioni, maggior gen. von Greiffenberg.]
Il maggior gen. Erich Marcks voleva prendere prima Mosca con due gruppi di attacco principali e poi l'Ucraina.
Vi partecipano i capi dei compartimenti e alcuni ufficiali anziani dello S.M. dell'esercito. Sono presenti:
. F.W.E. Paulus, tenente gen. e intendente generale, che dirige la discussione avvalendosi della collaborazione del capo del compartimento Eserciti stranieri est Eberhard Kinzel, con due aiutanti;
[Eberhard Kinzel, tenente gen. alla fine della guerra, si toglierà la vita alla fine di maggio del 1945 dopo l'arresto dell'ultimo governo del Reich.]
. Erich Marcks, maggior gen., capo di S.M.;
. Kurt von Tippelskirch, tenente gen., intendente 4 (incaricato di giudicare la posizione del nemico;
[nel 1945 comandante del gruppo di esercito Vistola. Morto nel 1957.]
. Eduard Wagner, gen. dell'artiglieria, intendente generale dell'esercito (approvvigionamenti e amministrazione)
[Parteciperà alla congiura del 20 luglio 1944 e si toglierà la vita poco prima dell'arresto.]
. Rudolf Gercke, maggiore gen., capo dei trasporti della Wehrmacht;
[Morto nel 1947 in prigionia americana.]
. Erich Fellgiebel, gen. delle truppe addette alle comunicazioni, capo delle comunicazioni dell'esercito;
[Condannato a morte e giustiziato per aver partecipato alla congiura del 20 luglio 1944.]
. Bogatsch, tenente gen. della Luftwaffe presso il comando dell'esercito.
In dicembre, all'OKH a Zossen, il capo dello S.M. finlandese, gen. Heinrichs, viene ricevuto dal col. gen. Franz Halder che gli illustra il "piano Barbarossa"; l'ospite finlandese dal canto suo riferisce l'andamento e gli insegnamenti della guerra russo-filandese dell'inverno 1939-40. La stessa sera viene offerto un ricevimento nella sede dell'ambasciata finlandese a Berlino.
Si svolgono inoltre colloqui con i generali dell'OKW, Alfred Jodl e Walter Warlimont, ten. gen., capo del compartimento della difesa territoriale OKW, e il col. Erich Buschenhagen, capo di S.M. dell'armata Norvegia, in cui viene discusso un piano di attacco contro Murmansk.
Un'ulteriore direttiva ordina che un contingente della Luftwaffe sia dislocato in Sicilia e che truppe tedesche, il nucleo originario dell'Africa Korps di Rommel, siano trasferite in Tripolitania;
inizia la controffensiva britannica contro le forze italiane in Africa orientale.
19, navi britanniche bombardano la base italiana di Valona in Albania;
29, il gen. Ugo Cavallero subentra al gen. Ubaldo Soddu nel comando delle forze italiane in Albania.
31, bombardamenti tedeschi su Londra, Sheffield e Liverpool.
Nel corso del 1940 l'aviazione tedesca ha sganciato sull'Inghilterra circa 37 mila tonnellate di bombe, ma non è riuscita a conseguire il predomino aereo, né a smantellare l'industria bellica e i sistemi difensivi britannici;
dall'inizio della guerra i tedeschi sono tuttavia riusciti a distruggere oltre 5 milioni di tonnellate di naviglio britannico, perdendo solo 31 sottomarini.
Alla fine dell'anno lo stato dell'esercito ungherese, per quanto riguarda organizzazione, armamento ed equipaggiamento non può essere considerato adeguato alle esigenze di una guerra moderna. Per A. Hitler e l'OKW sorge così il problema di d'indurre l'Ungheria a rimodernare il suo esercito e a preparalo ad una campagna contro l'Unione Sovietica, senza tuttavia rivelare ai magiari quest'ultima intenzione. Già dall'autunno gli ungheresi sono a conoscenza che l'armata romena sta per essere rimodernata con l'aiuto dei tedeschi. I treni carichi di truppe di addestramento e di materiale tedeschi passano infatti sul territorio ungherese. E gli ungheresi, in forte tensione con i romeni, non desiderano farsi sopravanzare dai vicini.
Il capo del compartimento operazioni del quartier generale ungherese, col. Desidér Laszló, arriva all'OKH a Zossen, presso Berlino per un colloquio. È stato inviato dall'OKW per discutere questioni organizzative, come la trasformazione di brigate in divisioni (l'esercito ungherese finora non dispone di divisioni ma solo di brigate), l'organizzazione di reparti motorizzati, corazzati, ecc. Le questioni sono trattate dal capo compartimento dell'organizzazione dell'OKH, col. Walter Buhle e da F.W.E. Paulus.
Nello stesso tempo si trovano a Berlino diverse commissioni militari ungheresi e anche il ministro della guerra col. gen. Vitéz Bartha, per trattative con le autorità tedesche riguardanti l'invio da parte della Germania di armi, carri armati, aerei e altro materiale bellico.




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