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ANNO 1941
MARZO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1940»
1941, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
«segue 1942»

II GUERRA MONDIALE





1941
Marzo
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1941
Marzo
25
,
Vienna, ha ufficialmente luogo l’ingresso della Jugoslavia nel Patto tripartito;



GERMANIA
1941
Marzo
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti
Fritz Todt
(1940-feb 1942)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Louis Schlegelberger (provv.)
(1941 feb - ago 1942)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1941
Nazismo
Marzo
in una lettera pastorale ricolma di espressioni antisemite, l'arcivescovo di Friburgo Gröber addita all'odio popolare i responsabili della crocifissione di Cristo, dichiarando che «la maledizione che gli ebrei avevano pronunciato contro se stessi: "il suo sangue sia su di noi e sui nostri figli", si era realizzato in modo terrificante e si sta tuttora realizzando in questi giorni».
[Guenter Lewy, I nazisti e la Chiesa, Il Saggiatore Milano, 1965]

Non risulta che Pio XII abbia mosso il più piccolo rimprovero ai vescovi tedeschi che versano così il petrolio sul fuoco.

 



1941
Marzo
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1941
Marzo
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1941
Marzo
, H. Himmler si reca a visitare Auschwitz e ordina la costruzione di un campo satellite a tre chilometri di distanza a Birkenau. Questa nuova installazione dovrebbe ospitare 100.000 prigionieri di guerra. Si decide di allargare il campo principale di Auschwitz per potervi contenere 30.000 persone e si stabilisce che 10.000 polacchi saranno usati nella fabbrica che l'azienda IG Farben ha intenzione di costruire nel campo;
viene completato il ghetto di Cracovia;



1941
Marzo
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1941
Marzo
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1941
Marzo

-



1941
Marzo
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1941
Marzo

mons. J. Tiso, ex-arcivescovo di Bratislava, dà un consistente contributo alle deportazioni degli ebrei.
L'atteggiamento di altri tre vescovi slovacchi (processati per alto tradimento a Bratislava nel gennaio 1951) verso il massacro degli ebrei slovacchi è per lo meno sospetto:
. mons. Vojtassak,
[Approva la deportazione degli ebrei e partecipa al saccheggio dei loro beni (in particolare a Baldovce e a Betlanova), arrotondando il proprio patrimonio, dal quale ricava un reddito annuo dai 3 ai 4 milioni di corone.]
. Bulzaka,
. Godjte.





1941
Marzo

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1941
Marzo

-


ISTRIA
1941
Marzo

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1941
Marzo

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1941
Marzo

-

 

 

1941
Marzo

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
1941
Marzo

-

Primo ministro
Dragisa Cvetkovic
(1939 feb - mar 1941)
gen. Dušan Simovic
(mar - ?)
ministro degli Affari Esteri
Zinzar Markovic
(? - ?)
 
SLOVENIA
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
1941
Marzo

-
CROAZIA - [banato autonomo di Croazia]
postasi sin dal 1929 al servizio del fascismo tedesco e italiano, l'organizzazione nazionalista croata (gli ustaša guidati da Ante Pavelic) nel 1939 è riuscita ad ottenere un banato autonomo.

1941
Marzo
Zagabria, in piena clandestinitŕ, Tito (Josip Broz) organizza la V conferenza del Partito comunista jugoslavo ed č eletto formalmente segretario generale; differenziandosi dalla linea di Mosca e dagli altri partiti europei, condizionati dal "patto Ribbentrop-Molotov", pone come obiettivo strategico dei comunisti jugoslavi la preparazione della resistenza nazionale contro l'aggressione nazifascista, che considera imminente;

Croazia, la "purificazione etnica" colpisce tanto i serbi ortodossi quanto gli ebrei. Il Vaticano non ignora certo i misfatti del paese di Ante Pavelic e l'eminente contributo di un clero formato per lo piů di fanatici (o di uomini pietrificati dalla paura), dal piů alto al piů basso livello della gerarchia. Il Vaticano, e in primo luogo Pio XII, sostiene il regime ustascia fino alla caduta. Copre i crimini dei preti, si tratti di partecipazione individuale o adesione a massacri e saccheggi dei beni degli ebrei e degli ortodossi. Pio XII preferisce parlare dei rischi di fallimento della "crociata militare comune contro il bolscevismo".
[Il tesoro ustascia, che sarà trovato all'inizio del 1946 nel convento francescano di Kaptol a Zagabria, contiene gioielli, oro, denti in oro in mandibole intere, anelli su dita tagliate, provenienti dal saccheggio di ortodossi ed ebrei assassinati in massa.]

28, è dato il via all’armamento degli ustaša;

31, un gruppo di secessionisti ha già preparato un manifesto che proclama la decadenza della sovranità jugoslava e la creazione dello Stato indipendente, mentre numerosi croati risultano
renitenti alla leva;

Il governo jugoslavo è consapevole della pressione militare che le potenze dell’Asse vanno esercitando alle frontiere e del pericolo sempre più concreto rappresentato dalla loro influenza sulle tendenze separatiste croate.
Se il colpo di Stato ha diffuso entusiasmo tra i serbi, la destituzione di Pavel Karagjorgjevic e Dragisa Cvetkovic è vista dai croati come una condanna dello Sporazum e una riaffermazione dell’egemonia di Belgrado: Macek, nonostante le insistenze degli emissari tedeschi, rimane tuttavia fermo nella volontà di non separare la Croazia dalla Jugoslavia ed entra nel governo solamente in seguito alle assicurazioni avute in merito al rispetto dello Sporazum e alla conferma dell’alleanza con la Germania.

Aumenta l’attività insurrezionale croata.

 

Slavonia [regione situata tra la Drava e la Sava]
1941-44: il carcere di Stara Gradiska (sta in una fortezza eretta nel 1750 come avamposto contro le truppe musulmane) viene usato come lager dai tedeschi e dagli ustaša croati. Questi ultimi, soprattutto, vi massacrano centinaia di partigiani serbi e croati, e anche tanti ebrei.
1941
Marzo

-

SERBIA

1941
Marzo
25
, a Vienna il primo ministro Dragisa Cvetkovic e il ministro degli Affari Esteri Zinzar Markovic firmano l'accordo con la Germania; la decisione è facilitata dal fatto che la Germania sembra disposta a tener conto degli speciali desideri della Jugoslavia derivanti dalla sua situazione geografica ed assicurare la sovranità e integrità territoriale del paese; per di più rinuncia alla sua collaborazione militare e anche a far passar truppe dell'Asse attraverso di essa. Viene inoltre promesso alla Jugoslavia uno sbocco sull'Egeo con la sovranità sul porto e la città di Salonicco.
Il governo britannico invia una nota a Belgrado dicendo che ha appreso con disappunto la conclusione dell'accordo, e subito dopo la firma di questo il ministro britannico per l'India, Amery, dirige un appello alla Jugoslavia alla radio in lingua serba invitandola a resistere e definendo le conclusioni dell'accordo un tradimento.

25, il governo del principe reggente aderisce al Patto tripartito con la firma a Vienna del protocollo di adesione al patto e con uno
scambio di note tra i governi jugoslavo, italiano e tedesco, contenenti le garanzie e le assicurazioni chieste da Belgrado;
la politica tedesca trionfa così nei Balcani;

L’abbandono della posizione di neutralità, la rottura dei legami di amicizia con la Gran Bretagna e il definitivo allineamento alle potenze nazi-fasciste provocano la reazione di importanti ambienti politici e militari serbi, che tentano fino all’ultimo di
contrastare la firma del Patto tripartito attraverso le dimissioni di tre ministri serbi dall’esecutivo.
La contrapposizione tra le potenze dell’Asse e le democrazie occidentali divide profondamente la politica serba.
Alla luce delle schiaccianti vittorie tedesche e della debolezza militare del paese, alcuni non vedono alternative all’accordo con i governi di Roma e di Berlino; in questo modo, la Jugoslavia non solo salvaguardia la propria integrità territoriale, ma acquisisce anche un importante vantaggio strategico come il porto di Salonicco. Altri, invece, oltre ad essere in generale ostili a tedeschi e italiani (perché i primi sono i vecchi nemici della prima
guerra mondiale, mentre i secondi sono gli avversari politici degli ultimi vent’anni), non ritengono sinceri gli impegni presi dai governi dell’Asse: una volta sconfitta la Grecia e allontanata la Gran Bretagna dal Mediterraneo orientale, la Jugoslavia si
ritroverebbe completamente accerchiata dalle truppe dell’Asse e senza alcuna possibilità di ostacolare eventuali modifiche dell’assetto politico e territoriale dei Balcani, attuate da Roma e Berlino contro la volontà dei serbi e ad esclusivo vantaggio degli interessi italiani e tedeschi e di chi da tempo si è schierato con essi (separatisti croati, terroristi macedoni e irredentisti albanesi, oltre ai revisionisti bulgari e ungheresi); la nazione serba, la cui unità e il cui predominio interno sono già stati messi in discussione dalle concessioni fatte ai croati con l’accordo dell’agosto 1939, ne uscirà ulteriormente indebolita e divisa.


27, con un colpo di mano (vera congiura di palazzo, incitata direttamente dal servizio segreto britannico) i ministri firmatari dell'adesione vengono arrestati e si forma un governo militare sotto il gen. Dušan Simovic, notoriamente avversario dell'Asse;
l'unica cosa che il governo militare ha in comune con il movimento popolare è comunque il desiderio di abbattere il governo Cvetkovic-Macek.
[Mentre la Serbia è attraversata da manifestazioni antitedesche e antitaliane inneggianti alla guerra contro l’Asse (“Bolje rat, nego pakt” – “meglio la guerra, che il patto”, è lo slogan di questi giorni), gli autori del golpe proclamano la maggiore età del diciassettenne Peter II, erede del re Alessandro, affinché possa assumere direttamente il potere e sostituirsi al principe Pavel Karagjorgjevic, costretto a prendere la via dell’esilio.]

26/27, Belgrado, Colpo di Stato. Al ritorno dei plenipotenziari da Vienna, Petar II Karagjorgjevic, ancora minorenne, viene proclamato re dall'opposizione guidata dal gen. Dušan Simovic, ex capo di S.M., dal gen. Bora Mirkovic, comandante dell’aviazione, e da altri ufficiali; tutti sostenuti dai servizi segreti britannici, dalle forze armate jugoslave e con il beneplacito dei circoli politici serbi e del clero ortodosso;
i reggenti devono dimettersi, il principe Pavel Karagjorgjevic viene allontanato, il primo ministro, il ministro degli Affari Esteri e altri alti funzionari statali, sono momentaneamente posti agli arresti.
27, il gen. Dušan Simovic si affretta a comunicare a Berlino e a Roma l’intenzione di voler onorare gli impegni presi dal precedente governo con l’adesione al Tripartito; il "governo Simovic" è deciso a non intraprendere iniziative che ai tedeschi possano apparire provocatorie, nel tentativo di evitare la guerra o per lo meno di guadagnare altro tempo, nella speranza che
nuovi imprevedibili eventi possano arrestare la discesa tedesca nei Balcani.
Nello stesso tempo viene pronunciata la condanna dell'accordo fra il Tripartito e la Jugoslavia.
A tale proposito l' «Agenzia Reuter» cita una lettera del re Pietro a uno dei suoi più fidati amici, in cui dice:; «Aspetto solo il giorno in cui la Jugoslavia si deciderà contro i Nazisti affinché io possa assumere il comando del mio esercito».
Il governo e la stampa britannica sono lieti del colpo di stato.
W. Churchill annuncia la notizia in una riunione del Partito conservatore dicendo che la Jugoslavia riceverà ogni aiuto dal governo di Londra, e al pubblico britannico dice: «Ho grandi notizie per voi», e la stampa anglo-americana vede in questo avvenimento un successo innegabile della politica britannica.

Il pieno successo del colpo di stato, sostenuto sia dall'esercito, sia dai ceti intellettuali, sia dal clero e dalla gerarchia ortodossi, suscita la reazione violenta di A. Hitler, preoccupato per le possibili ripercussioni politico-militari sullo scacchiere balcanico, ma anche irritato per l'uso propagandistico dell'episodio da parte di Londra (W. Churchill parla di «eterna gratitudine agli eroici jugoslavi») e Washington.
Il «New York Times» definisce il colpo di stato di Belgrado il «lampo che illumina le tenebre».
Immediatamente, la macchina della propaganda nazista, adottando lo stesso procedimento usato nel 1938 contro la Cecoslovacchia, lancia una violenta campagna contro la Jugoslavia, denunciando "una serie di assurde atrocità assolutamente immaginarie e dipingendo il paese in preda al caos promosso dagli agenti della Gran Bretagna".
Nel frattempo, l'ufficio operazoni del Wehrmacht predispone un piano per l'invasione, che viene messo a punto in meno di una settimana.

Il colpo di Stato suscita un diffuso consenso tra la popolazione di Belgrado e in particolare tra i comunisti: le masse e i soldati scendono in piazza al grido di "bolje rat nego pakt (meglio la guerra che il patto), "bolje grob nego rob" (meglio la tomba della schiavitù).


L '"Operazione Castigo", contro il nuovo governo di Belgrado, non ha tuttavia come unica ragione il controllo della Jugoslava: essa si combina, infatti, con la necessità politica (più ancora che militare) di sostenere l'alleato italiano in difficoltà sul fronte greco-albanese.
[Stephen Clissold (a cura di), Storia della Jugoslavia. Gli slavi del sud dalle origini a oggi, Einaudi, Torino 1969, (Cambridge 1966) p. 229.]

27, viene ordinata la mobilitazione generale.
Una comunicazione telefonica intercettata fra il gen. Dušan Simovic e il ministro jugoslavo a Washington ha per oggetto la consegna di materiale bellico degli Stati Uniti alla Jugoslavia sulla base degli aiuti accordati da essi alla Gran Bretagna.
La notizia del colpo di stato trova rispondenza in molti strati della popolazione.
Il ministro di Germania viene aggredito mentre torna dalla cerimonia religiosa per l'avvento al trono del giovane re, il vice-addetto militare ferito, molti cittadini tedeschi sono malmenati, e l'ufficio turistico germanico viene preso d'assalto.
Anche in provincia si hanno aggressioni contro cittadini jugoslavi di nazionaltà tedesca;
29, i primi profughi dal Banato giungono a Temesvar.
Le autorità fanno delle scuse.
Intanto gli avvenimenti precipitano.

29, il governo insediatosi a Belgrado proclama lo stato d’assedio, chiude le frontiere e ordina la mobilitazione generale;
[A Roma si presume che il colpo di Stato sia stato attuato con la connivenza dell’esecutivo precedente e del reggente, partito per Atene. Prove ulteriori in tal senso soono l’immediata costituzione
del nuovo governo, l’assoluta mancanza di reazione agli avvenimenti dei giorni precedenti e la partecipazione al "gabinetto Simovic" di alcuni esponenti del precedente
esecutivo. Il cambiamento di governo e ancor più l’entusiasmo popolare che lo ha accolto sono per Roma la chiara dimostrazione di come i sentimenti jugoslavi siano profondamente anti-Asse e dominati dal timore dell’accerchiamento.]

Svanito l’entusiasmo iniziale il "governo Simovic" si trova, tuttavia, a dover affrontare la reazione dell’Asse, l’ostinata ostilità dei croati che temono la revoca dell’autonomia e la propaganda comunista e della piazza che attendono ormai l’aggressione della Germania e dei suoi alleati ed il coinvolgimento jugoslavo nel
conflitto.

 

MONTENEGRO
1941
Marzo

-
MACEDONIA
dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio;
- 1941, gennaio, la parte jugoslava viene divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia;

1941
Marzo
si organizzano i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;

 




1941
Marzo
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
gen. Ugo Cavallero
(1941 gen - dic)

1941
Marzo
6-7
, tutt'altro che rassegnati, i greci attaccano con veemenza qualche chilometro a sud delle posizioni italiane (63°) in direzione di Tepeleni;
intanto i superiori comandi inviano un ordine ciclostilato per l'attacco del giorno 9 «… avanzare su Bubesi, scendere sul rio Desnizza, risalire l'opposto versante fino alla quota 1234 di Chiaf Sofiut…»; ma ci sarà B. Mussolini e i generali vogliono strafare…; la grande battaglia che sta per iniziare, preparata dal gen. C. Geloso (11ª Armata), dovrebbe essere quella in grado di «spezzare le reni alla Grecia» – come aveva promesso B. Mussolini il 18 novembre 1940.
Quest'ultimo, tramite il gen. A. Guzzoni, fa pervenire al re questo messaggio riservato: «Per incarico del Duce, che si trova in Albania, dove da ieri è in corso un'offensiva, devo comunicare a Vostra Maestà che il Capo del governo non manderà notizie speciali sulle operazioni che sono in sviluppo perché i bollettini ufficiali rispecchieranno la verità della situazione».
[Ma i giornali e i bollettini di guerra non parlano di questa presenza di B. Mussolini in Albania, (e neanche dell'andamento della battaglia), se non a campagna conclusa, in maggio.]
9, partiti da Bari nella notte precedente sul piroscafo "Puccini", i due battaglioni "4/B” di squadristi di Milano e di Firenze giungono ora nel porto di Durazzo;
[Avviati in tempi diversi verso Pobrat, nella piana tra Fier e Berat, le due compagini di squadristi potranno qui completare la propria organizzazione ed un – si intuisce necessario – nuovo ciclo addestrativo, nel mentre visitati dal folto stuolo di gerarchi a loro volta presenti in Albania.
Il reparto milanese viene subito visitato dal gen. Archimede Mischi (ufficiale di collegamento della Milizia presso l’11ª Armata).]

9, domenica, ha inizio la grande battaglia.
Il compito principale di questa poderosa azione offensiva è affidato all'VIII C.d'A. (gen. G. Gambara), con le divisioni Cagliari, Puglie, Pinerolo e, in seconda linea, Bari; a sinistra il IV C.d'A. (gen. Mercalli) e a destra il XXV C.d'A. (gen. C. Rossi) devono compiere azioni di fiancheggiamento.
Con tre divisioni avanzate e tre di rincalzo, l'attacco sferrato non riesce pr la traacuratezza della preparazione e per la inesatta valutazione dle terreno.
La div.ne Cagliari deve fare da punta di rottura: sfortunatamente la stessa mattina il gen. Gianni è colto da violenta colica addominale.
La preparazione d'artiglieria (350 bocche da fuoco) di 90 minuti, con 29.000 granate e 14.000 bombe da mortaio è terrificante.
B. Mussolini capisce subito che se l'azione non riesce nelle prime due ore, non riesce più: dall'osservatorio del gen. G. Gambara sul Komarit guarda deluso il campo dove la battaglia languisce.
il gen. Ugo Cavallero, chiede al col. Mondini, additando da lontano un pendio tutto occupato dai soldati italiani in grigioverde: «Ma che cosa stanno a fare là fermi quegli uomini?» e il col. Mondini: «Eccellenza, quelli non si potranno muovere mai più».
Quanto ai bollettini di guerra essi suonano semplicemente così:
10, lunedì, bollettino n. 276: «Sul fronte greco azioni di fanteria e artiglieria nei vari settori dell'XI Armata. Nel settore del IX azioni di carattere locale…».
11, martedì, attacchi nemici sulla ns destra sono nettamente respinti;
bollettino n. 277: «Sul fronte greco nel settore della IX Armata azioni di pattuglie. Nei settori dell'XI Armata attività di artiglieria e azioni locali di fanterie…».
12, mercoledì, bollettino n. 278: «attacchi nemici nel settore della Vojussa sono stati respinti…».
13, giovedì, attacchi nemici sulla ns destra sono nettamente respinti; vano riattacco italiano con reparti dimezzati e stanchi, oltreché sfiduciati;
bollettino n. 279: « il nemico ha rinnovato attacchi a cavallo della Vojussa».
14, venerdì, ulteriore vano riattacco italiano con reparti dimezzati e stanchi, oltreché sfiduciati; (muore magg. Cubeddu];
bollettino n. 280: «Sul fronte greco nel settore dell'XI Armata azioni locali di fanteria e artiglieria… Attacco su Valona di aerosiluranti nemici…».
15, sabato, bollettino n. 281: «Azioni di carattere locale nel settore della XI Armata».
17, lunedì, la 26ª legione cc.nn. d’assalto (formata dal 7° e 53° battaglione e la 267ª compagnia mitraglieri), ridottasi a poco più di 100 effettivi al comando di 4 ufficiali, viene ritirata dalla prima linea e trasferita a Pobrat per essere ricostituita;
[Mobilitata dai primi di gennaio 1941 e composta da più di 1300 uomini, impegnata dal 23 gennaio nel settore della divisione “Legnano” (sostituita da fine febbraio dalla divisione
alpina “Julia”), dissanguatasi nel corso di quasi due mesi di intensi combattimenti è praticamente distrutta.]
19, mercoledì, la div.ne Puglie, con la div.ne Cagliari di rincalzo, fa un ultimo vano tentativo;
[I testi ufficiali diranno, sia pure approssimativamente, che nella grande battaglia di marzo la div.ne Pinerolo ha perso il 50% degli effettivi, la Cagliari il 40%, la Bari il 30%.]


26, Tirana, il gen. Ugo Cavallero, in previsione di un'azione germanica contro la Grecia, conferma al gen. C. Geloso l'ordine di riprendere l'offensiva il giorno 31 marzo nei settori del IV e dell'VIII C.A., e al gen. A. Pirzio Biroli prescrive che entro il giorno 30 aprile la 9ª armata dovrà essere pronta a scattare all'offensiva in direzione di Bilishti, per il cui varco passa la rotabile che dalla conca di Koriza porta alla Macedonia; ma gli eventi jugoslavi consigliano di modificare i progetti operativi; la sottrazione di quattro divisioni della 11ª armata per garantire la frontiera nord e nord-orientale consiglia di rinunciare alla ripresa offensiva prevista per la fine di marzo;
31, Tirana, un'apposita missione di collegamento tedesca precede l'imminente arrivo del gen. von Rintelen;

alla fine del mese, i due battaglioni squadristi "4/B” "Milano" e "Firenze", giunti a Durazzo agli inizi del mese, perdono la loro autonomia; vanno infatti a rinsanguare le fila dell’esausta 26ª legione cc.nn. d’assalto, praticamente distrutta nel corso di quasi due mesi di intensi combattimenti;
il battaglione cc.nn. squadristi "Milano" fornisce uomini per il 53° battaglione cc.nn. squadristi ed altri ancora per ricostituire la 267ª compagnia mitraglieri pesanti. La rimanenza diventa il 7° battaglione cc.nn. squadristi "Milano" a sua volta rifornito di uomini del vecchio reparto già esperti quali conducenti per salmerie;
il più esiguo gruppo di squadristi toscani – primo ad entrare in linea – raggiunge invece l’83° battaglione cc.nn. squadristi cc.nn., unità a sua volta duramente provata dai combattimenti invernali e posta in secondo scaglione nel settore di Vuno (all’estrema destra dello schieramento italiano), cui destina i necessari complementi;



Giovanni Villari, Repressione e resistenze in Albania (in Qualestoria 2, 2015)


1941
Marzo
Regno di Grecia
(1935-47)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


Dittatura militare
[filofascista]
Koritsis
(1941 gen - apr 1941)

1941
Marzo
, i greci operano un fitto bombardamento su tutto il fronte del 9° rgt alpini che continua anche nei giorni successivi;
una pattuglia della 60ª cia guidata dal sten. Pizzi, con l'intento di individuare le posizioni nemiche, rimane accerchiata ed è catturata durante la notte;

6-7, [a.f.] tutt'altro che rassegnati, i greci attaccano con veemenza qualche chilometro a sud delle posizioni italiane (63°) in direzione di Tepeleni; [vedi Albania]

7, all'alba i greci si scagliano in forze contro il caposaldo n. 1 (Chiaf Mezgoranit) tenuto dal btg L'Aquila; il primo attacco viene respinto ma poco dopo i greci, provenendo da Trebescines, avanzano in due colonne, percorrendo il versante sud dello Scindeli e riuscendo in questo modo ad accerciare e catturare gli alpini della 108ª cia e della 93ª cia;
i capisaldi 2 e 3 riescono a resistere disperatamente per tre ore, ma alla fine ben pochi alpini abruzzesi sfuggono alla cattura, risalendo le pendici dello Scindeli fino a rientrare nelle linee del btg "Vicenza" (ten.col. G. Bottai);
l'azione greca si porta fino al "Fondo valle Vojussa", prendendo alle spalle e catturando un plotone della 60ª cia del btg "Vicenza" che si trova sul costone oltre il ponte di Dragoti; questo caposaldo, al comando del sten. Larese Cella, rimane accerchiato e i suoi componenti avviati verso la prigionia;
con questo colpo di mano i greci privano la div.ne Julia di uno dei due battaglioni del 9° rgt alpini, infatti del btg L'Aquila non restano che 150 alpini e un sottotenente, che ritornano in linea solo il 10 marzo;
diversamente dal solito, i greci non si limitano a consolidare le posizioni appena conquistate, ma inseguono i superstiti del btg L'Aquila risalendo lo Scindeli;
all'imbrunire gli ultimi abruzzesi si presentano alla selletta di qt. 1405 contemporaneamente ai greci;
la 61ª cia copre un fronte vastissimo, tra qt. 1748 e qt. 1437, e i suo alpini sono troppo pochi per resistere, vista la sproporzione di forze in campo; la 61ª cia riesce momentaneamente a contenere il nemico ma all'imbrunire deve abbandonare qt. 1437 e la vicina selletta (qt. 1405);
a questo punto i greci sono ad un passo dal raggiungere il Beshishtit per poi scendere a Tepeleni;
fortunatamente in questo momento arriva la 59ª cia ed il plotone assaltatori della cp. comando comandata dal sten. Eligio Bazzarone;
il te.col. G. Bottai, che si trova in linea assieme ai suoi uomini, per non dar tempo ai greci di rinforzarsi decide di operare immediatamente un contrassalto così da riconquistare le posizioni perdute;
con l'arrivo del buio i greci attaccano pesantemente qt. 1693, ma un contrassalto della 61ª cia li respinge;
ore 22:00, il plotone arditi del stn. Eligio Bazzarone si porta rapidamente sotto qt. 1437; gli alpini portano con loro uno zaino pieno d bombe a mano e seguento il loro bravo ufficiale s'inerpicano lungo le rocce e si lanciano all'assalto; dopo una mischia furibonda viene riconquistata qt. 1437 e gli alpini possono così affacciarsi sul versante opposto;
dopo pochi minuti c'è il contrassalto greco che fa arretrare gli alpini del sten. Eligio Bazzarone che riescono comunque a tenere la quota;
il te.col. G. Bottai decide per un secondo attacco che prevede che gli assaltatori ripartano da qt. 1437, mentre un plotone della 61ª cia, uno fucilieri e uno mitraglieri della 59ª cia, avanzino dal fianco settentrionale della Sella;
8, ore 04:00, gli alpini scattano all'assalto contemporaneamente, puntando a riprendere il rovescio della Sella; il comandante della 61ª cia, ten. Giuseppe De Martini, guida personalmente l'attacco, che si sviluppa in un violento corpo a corpo tra le rocce e la neve;
tra i primi cade alla testa del plotone della 59ª cia il sten. Enrico Baroni; il sten. Eligio Bazzarone ed i suoi convergono con le tre squadre da tre diverse direzioni s'incuneano nello schieramento greco, scompigliandone le file, ma una pallottola in fronte mette fine alla vita di questo sottotenente 23enne; prende il suo posto il serg. Baldoni, pur ferito due volte all'addome e con il pollice destro asportato da una pallottola esplosiva, finché il nemico non si ritira sul rovescio del costone che porta a Mezgoranit;
durante tutta la nottata si susseguono attacchi e contrattacchi e in mezzo alla mischia perde la vita il ten. Giuseppe De Martini;
a comandare il plotone arditi, al posto del deceduto sten. Eligio Bazzarone, arriva intanto il sten. Franco Melandri di Roma;
la difesa della Sella e dei due fianchi ad essa sovrastanti viene affidata alla 59ª cia mentre la 61ª cia si dispone più in alto, con il compito di contrattaccare il nemico qualora riesca a sfondare verso la zona sommitale dello Scindeli;
al delicato settore del Beshishtit, presidiato dai soli artiglieri del gruppo Udine, viene assegnato il plotone mortai del btg "Vicenza" mentre le sezioni mitraglieri delle tre batterie del gruppo, 17ª, 18ª e 34ª vanno in prima linea con gli alpini del btg "Vicenza";
[La selletta posta a fianco a qt. 1437 viene ribattezzata dagl alpini "Selletta dei morti", per l'ingente numero di soldati greci che giacciono ormai immobili tra quelle rocce.]
la 59ª cia lavora alacremente per ricostruire una linea difensiva e, dopo alcune ore, arriva il btg Val Tagliamento che si schiera con la 278ª cia su qt. 1437 e sulla selletta; in questo modo la 61ª cia si dispone tra qt. 1748 e qt. 1693, e la 59ª cia si schiera su qt. 1693.
Appena sistemata la nuova linea, all'alba i greci attaccano in forze la Sella con l'appoggio dell'artiglieria e di numerosi mortai; avviene quindi il contrattacco italiano alla baionetta e a bombe a mano ottenendo il pieno successo;
in giornata al btg Val Tagliamento è ordinato di arretrare di qualche decina di metri da qt. 1437 perché la posizione è battuta da tre parti ed i suoi difensori sono costretti a rimanere immobilizzati al suolo;
ore 13:00, i greci attaccano in forze qt. 1693, ma il btg "Vicenza" li respinge;
stessa sorte ha un altro attacco verso qt. 1711 e qt. 1748;
9, al btg "Vicenza" rimangono ormai pochi uomini validi da mettere in linea ma, fortunatamente, arriva di rinforzo l'altra compagnia del btg Val Tagliamento; come riportato da alcuni prigionieri catturati dalla 61ª cia, un altro attacco greco e imminente;
10, fin dal mattino i greci cominciano a tempestare le postazioni italiane;
ore 13:00, approfittando della nebbia e dell'imperversare di una tormenta di neve, i greci si scagliano contro gli alpini che li respingono decisamente;
ore 16:30, i greci tornano all'assalto contro qt. 1693 e qt. 1748 in ondate successive e per oltre quattro ore con una forza valutata in sei battaglioni;
dopo aver avuto un momentaneo successo i greci devono subire un immedisto contrattacco e ritornare nelle posizioni di partenza lasciando sul campo oltre 200 morti; nell'azione sono catturati anche 19 prigionieri e cinque fucili mitragliatori;
oltre ai numerosi alpini caduti, il btg "Vicenza" perde il sten. Fulgenzio Del Fitto (giunto da alcuni mesi, assieme al sten. Enrico Baroni e al sten. Eligio Bazzarone, dal 4° rgt alpini);
alla ormai decimata 61ª cia rimane un solo ufficiale, il sten. Olinto Salviati del 1° plotone, finché verso sera arrivano dei complementi assieme al nuovo comandante, il cap. Luigi Tognana;
[Classe 1898, padovano, combatté sull'Adamello durante la I Guerra mondiale.]
11, per rinforzare la linea, fra il btg Val Tagliamento ed il btg "Vicenza" sono inseriti i 150 supertisti del btg L'Aquila;
per tutto il giorno i greci martellano la zona con proiettili di ogni calibro;
ore 14:00, i greci attaccano ancora con truppe fresche ma sono respinti dopo aver subito ingenti perdite;
ore 17,30, si verifica un ulteriore attacco greco; approfittando della nebbia i greci riescono a penetrare nei posti avanzati della 61ª cia e della 59ª cia, sulle pendici sud-orientali di qt. 1693;
la reazione italiana ristabilisce la linea ma scatena la rabbia dei greci che riversano sotto forma di una pioggia ininterrotta di bombe fino alle ore 20;
ore 20,00, subito dopo parte un nuovo assalto dei greci che ha lo stesso destino dei precedenti; grazie al contrattacco, gli alpini inseguono a bombe a mano i greci fino alle loro trincee;
la linea tenuta dal btg "Vicenza" si dimostra insuperabile;
giunge intanto la notizia della morte del ten.col. Enrico De Laurentis ex comandante del btg "Vicenza", colpito da una granata greca presso il ponte di Dragoti;
i prigionieri greci confermano che dal 7 marzo hanno attaccato lo Scindli ben tre reggimenti (il 14°, il 29° ed il 67°, appartenenti alla V e XVII div.ne);
14, per qualche giorno i greci sospendono gli attacchi perché i loro battaglioni hanno subito perdite tremende;
gli alpini approfittano della pausa per rinforzare le trincee;
20, ore 14:00, il comando della div.ne Julia comunica che dall'osservatorio del Golico sono state avvistate truppe greche risalenti da Mezgoranit; per distruggere sul nascere l'azione nemica entrano in azione i mortai da 81 e le batterie che colpiscono pesantemente la zona occupata dai greci;
viste le perdite subite dal btg "Vicenza" il te.col. G. Bottai fa richiamare dal "Fondo valle Vojussa" la 60ª cia che torna con il battaglione; questa viene posizionata al riparo nel canalone tra qt. 1693 ed il Beschishtit per poter contrattaccare immediatamente dall'alto al basso i greci;
con l'arrivo del buio si scatena sulla linea tenuta dal btg "Vicenza" un infernale bombardamento;
ore 22:00, si scatena un violento attacco greco contro la 59ª cia, lungo il costone che da qt. 1693 scende a qt. 1437;
il contrassalto italiano ferma l'attacco greco;
in questi giorni, per rinforzare la linea, è piazzato presso la 61ª cia perfino un pezzo anticarro da 47/32;
25, verso sera i greci tentano un altro assalto, ancora respinto;
la battaglia di Tepeleni è ormai vinta;
il giorno di Pasqua viene celebrata la messa presso il comando del Becistit Alto da don Antonio Aina e in prima linea da padre Giovanni Brevi, cappellano del btg ValCismon;

[Manuel Grotto, Alpini del Btg. Vicenza, Ass. Naz. Alpini, 2010.]




1941
Marzo
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) č stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1941
Marzo
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1941
Marzo
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)

1941
Marzo

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1941
Marzo

-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1941
Marzo

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1941
Marzo

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1941
Marzo

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1941
Marzo

-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1941
Marzo

-



1941
Marzo
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Pal Teleki
(1939 feb - apr 1941)
Ministro degli Esteri
Laszlo Bardossy
(1941 gen - mar 1942)

1941
Marzo

-





1941
Marzo
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico

(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, 1940-47, re di Romania;
sale al trono (giugno) in seguito alla rinuncia del padre (1926) ai suoi diritti, ma il potere effettivo viene esercitato da un consiglio di reggenza;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
dal 1940 (settembre) è ridiventato re dopo la nuova rinuncia del padre;


Conducator
mar.llo Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
ministro dell'Interno
-
ministro degli Affari Esteri
-
ministro delle Finanze
-
1941
seconda guerra mondiale (1939-45):
Marzo


a


1941
Marzo
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
B. Filov
(? - ?)
1941
seconda guerra mondiale (1939-45):
Marzo
, dopo aver aderito al "patto d'acciaio", ora con il patto di Vienna firmato dal gabinetto bulgaro Filov, permette alle forze tedesche che hanno occupato la Jugoslavia e la Grecia di tenere le loro basi operative in Bulgaria;
3, formazioni dell'esercito tedesco, in accordo con il governo reale bulgaro, entrano in Bulgaria disponendosi lungo i confini greci e jugoslavi; è la risposta del governo del Reich agli affrettati sbarchi inglesi in Grecia;





 

1941
Febbraio
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
vicepresidente
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Interni
amm. F. Darlan
(1941 17 feb - 18 lug 1941)
Affari Esteri
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Informazione
amm. F. Darlan
(1941 10 feb - 18 apr 1942)
Colonie
amm. Charles Platon
(1940 set - apr 1942)
Economia nazionale
e Finanze
Y. Bouthillier
(1941 25 feb - 18 apr 1942)
Difesa nazionale
-
Guerra (Esercito)
gen. Ch. Huntziger
(1940 6 set - 11 ago 1941)
Marina
amm. F. Darlan
(1940 set - 18 apr 1942)
Aviazione
gen. Jean Bergeret
(1940 set - ?)
Giustizia
Joseph Barthélémy
(1941 27 gen - 26 mar 1943)
Agricoltura
P. Caziot
(1940 13 dic - 18 apr 1942)
Comunicazioni
Jean Berthelot
(1940 set - apr 1942)
Lavoro
René Belin
(1941 9 feb - apr 1942)
Pubblica Istruzione e le Belle Arti
-
Famiglia e Gioventù
-
Segretari generali
Giustizia
Georges Dayras
(1940 16 lug -?)
Finanze pubbliche
Henri Deroy
(1940 16 lug -?)
Presidenza del Consiglio
Jean Fernet
(1940 16 lug -?)
Lavori pubblici e Trasporti
Maurice Schwartz
(1940 16 lug -?)
Gioventù
Georges Lamirand
(1940 set - ?)
Capo dello Stato
Auguste Laure
(1940 18 nov - ?)

petainismo: 1940 dicembre-aprile 1942
[II periodo]

1941
Marzo
4
, Jacques Allier, inviato speciale del governo francese, atterra nella valle tra i monti Telemark situati tra Oslo e il Mare del Nord. Qui si presenta alla compagnia Norsk Hydro, che ha appena ricevuto un'ordinazione di 2.000 chili di acqua pesante per la Germania e offre d'acquistare tutto il deposito esistente; il direttore dello stabilimento, certo Aubert, antinazista convinto, dà immediatamente il proprio assenso, sicché i 185 kg d'acqua pesante, la totalità delle riserve europee, prendono la direzione della Francia a titolo di "prestito gratuito";

15, l'amm. F. Darlan chiede al Reich di poter impiegare navi da guerra per scortare i convogli, cosa che viene sostenuta calorosamente dalla Commissione tedesca per l'armistizio poiché così si aggraverebbero ulteriormente le relazioni franco-britanniche; prende quindi forma una guerra navale non dichiarata tra Francia e Gran Bretagna;

24, torpediniere britanniche inseguono un cargo francese fino a Port Étienne, in Mauritania;

26, e 29, velivoli britannici bombardano una nave mercantile francese a Sfax, in Tunisia, dopo che gli italiani hanno utilizzato il porto;
nell'Atlantico le scorte armate impediscono che diverse navi mercantili francesi vengano assalite dagli inglesi, i quali sembrano aver ricevuto l'ordine di non usare la forza in questi casi;

29, con legge pari data, X. Vallat viene messo a capo del CGQJ (Commissariat général aux question juives - Commissariato generale per le questioni ebraiche), un organismo istituito per attuare le leggi antisemite emanate dal "governo di Vichy";
[Theodor Dannecker, Judenreferent in Francia, aveva chiesto nelle sue memorie l'istituzione di un "ufficio centrale ebraico" il 21 gennaio 1941.]

31, davanti a Nemours, in Algeria, un convoglio armato francese ha un violento scontro con un incrociatore e quattro torpediniere inglesi;

 

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1941
Marzo
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]

Primo ministro
(? - ?)

1941
Marzo

II guerra mondiale:



1941
Marzo
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unitŕ paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1941
Marzo

II guerra mondiale:
-



1941
Marzo
Granducato di Lussemburgo
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1941
Marzo
II guerra mondiale:
-





1941
Marzo
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Affari Interni
Informazioni
A. Duff Cooper
visconte di Norwich
(1940 - 1941)
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
-
GRAN BRETAGNA

1941
Marzo

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1941
Marzo

-
Eire

1941
Marzo

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;



1941
Marzo
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1941
Marzo

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1941
Marzo

-


1941
Marzo
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1941
Marzo

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;



1941
Marzo
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1941
Marzo

-


1941
Marzo
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1941
Marzo

-




1941
Marzo
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1941
Marzo

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1941
Marzo
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Espańola Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1941
Marzo
12
, l'Ordinanza del 12 mar 1938 viene perfezionata da un'altra ordinanza che rende nullo il matrimonio civile di quei contraenti che non dimostrino con prove documentate di non appartenere alla religione cattolica;

per quanto riguarda l'entrata in guerra della Spagna, l'incontro di Bordighera con B. Mussolini ratifica, in pratica, il nulla di fatto;
don Juan 
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1941
Marzo

-




1941
Marzo
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. A. Guzzoni
(1940 30 nov - 24 mag 1941)
Capo di S.M. Generale mar.llo U. Cavallero
(1940 4 dic - 31 gen 1943)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Arturo Riccardi
(1940 11 dic -25 lug 1943)
Capo di S.M. Marina
amm. Arturo Riccardi
(1940 9 dic - 27 lug 1943)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito mar.llo R. Graziani
(1939 3 nov - 24 mar 1941)
gen. M. Roatta
(1941 24 mar - 19 gen 1942)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario P. Lissia
sardo
(1941 18 feb -13 feb 1943)
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -

1941
Marzo
8
-14 maggio, Operazioni alla frontiera jugoslava;

8, Bari, nella notte, i due battaglioni "4/B” di squadristi di Milano e di Firenze, giunti con la tradotta da Milano, affrontano la traversata a bordo del piroscafo "Puccini", giungendo il giorno successivo nel porto di Durazzo; [vedi Albania]

15, nasce ufficialmente la X Mas, staccandosi dalla I Flottiglia Mas; è comandata dal capitano di fregata Vittorio Moccagatta;


26
, nella notte, 6 barchini esplosivi della Marina italiana (com. Faggioni), con base a Stampalia, penetrano nella baia di Suda (sulla costa nord-occidentale dell'isola di Creta), affondano l'incrociatore York e danneggiano una cisterna e un trasporto;
27
, per accondiscendere a richiesta tedesca, la squadra navale italiana, al comando dell'amm. Angelo Iachino:
- corazzata Vittorio Veneto,
- 6 incrociatori pesanti:
. Fiume [stazza 10.000 tonn., varato a Trieste nel 1931],
. Pola [stazza 10.000 tonn., varato a Livorno nel 1932, gemello del Fiume],
. Zara [stazza 10.000 tonn., varato a ?, gemello del Fiume],
- 2 incrociatori leggeri:
. ,
.
- 14 cacciatorpediniere,
prende il largo da Taranto con lo scopo di compiere una puntata offensiva contro il traffico inglese nelle acque greche;
in seguito al suo avvistamento da parte di un aereo inglese, nel tardo pomeriggio parte da Alessandria la squadra navale inglese al comando dell'amm. Cunnignham:
- 3 corazzate,
- 1 portaerei,
- 4 incrociatori,
- 13 cacciatorpediniere.
27/28, lo Stato Maggiore Generale italiano avverte i comandi supremi dell’esercito, della marina e dell’aviazione di tenersi pronti nel caso i tedeschi siano intenzionati ad aprire le ostilità contro la Jugoslavia;
28, nelle prime ore del mattino l’ambasciatore tedesco a Roma Hans Georg von Mackensen consegna a B. Mussolini il comunicato di A. Hitler, in cui, senza accennare all’utilizzo dei separatisti croati, sono esposte le decisioni prese in merito alla Jugoslavia e si comunica di aver chiesto per l’offensiva il concorso bulgaro e ungherese. È B. Mussolini, in questo momento, a ricordare all’alleato tedesco di tener presente, nel conflitto che si va delineando, anche il sostegno agli ustaša di Ante Pavelic. Favorevole a fornire ai croati assicurazioni politiche per l’indipendenza, anche A. Hitler è intenzionato a sfruttare le tensioni interne jugoslave provocate dalla questione croata, ma i tedeschi preferirebbero
avere Macek alla guida del movimento indipendentista e Joachim von Ribbentrop chiede apertamente al leader del Partito contadino di non collaborare in alcun modo con il nuovo governo jugoslavo nell’ottica di una secessione croata. Macek in questo momento sta
appunto trattando il proprio ingresso nel "governo Simovic" in cambio dell’adempimento dell’impegno preso con il Patto Tripartito, dell’istituzione di due co-reggenti per il re di cui uno croato ed il ritiro dei militari da ogni incarico politico.
A Villa Torlonia Ante Pavelic è ricevuto da B. Mussolini e Filippo Anfuso, ai quali fornisce ampie assicurazioni sulla fedeltà degli ustaša all’Italia fascista.
[Il Poglavnik, tuttavia, non nasconde l’estrema difficoltà che avrebbe incontrato nel far accettare ai croati le pretese italiane in Dalmazia, promettendo comunque a B. Mussolini che avrebbe preparato la popolazione alle rivendicazioni italiane convincendola dei vantaggi di un’unione personale con l’Italia.]

28, scontro di Gaudo: presso Gaudo, le forze italiane vengono a contatto con una formazione di incrociatori e C.T. inglesi che, dopo un breve scontro a fuoco, si ritirano; riagganciate le forze avversarie, l'amm. Angelo Iachino mette in difficoltà il nemico in un altro combattimento fino a quando un attacco di aerosiluranti britannici aiuta gli incrociatori a rompere il contatto; poiché la sorpresa può dirsi mancata, l'amm. Angelo Iachino ordina il ritorno alle basi.
Nel primo pomeriggio, in un secondo attacco un aerosilurante britannico riesce a colpire la corazzata Vittorio Veneto, quindi viene a sua volta abbattuto dal tiro contraereo.
Mentre le navi italiane continuano a ritirarsi nelle loro basi in formazione ammassata per proteggere la corazzata colpita, gli attacchi aerei continuano;
ore 19:50, a sud di Creta l'incrociatore Pola viene colpito e immobilizzato.
Ignorando la vicina presenza delle forze pesanti inglesi, poco dopo si dà ordine alla 1ª div.ne (amm. Cattaneo) di invertire la rotta per dare assistenza al Pola... ma vengono ovviamente intercettati dai radar inglesi [La Marina italiana non ne conosce neppure l'esistenza] che dirigono automaticamente il puntamento delle artiglierie navali;
a Capo Matapan, in 4 minuti, gli incrociatori Zara e Fiume, nonché i cacciatorpediniere Alfieri e Carducci sono distrutti dai grossi calibri inglesi; successivamente gli inglesi affondano anche il Pola dopo averne catturato i superstiti.
29, il grosso della squadra italiana raggiunge Taranto nel pomeriggio.
[Perdite italiane: 1.500 uomini + 3 incrociatori pesanti e, 2 cacciatorpediniere.
Durante tutta l'azione è mancata la cooperazione dell'aviazione italo-tedesca.]

Lo stesso mese, nell'abitazione di A. Dumini, vengono rinvenuti documenti compromettenti.
[Dal 1934 egli lavora in Cirenaica per i servizi italiani, e probabilmente non solo per loro.]

 

 



Partito comunista italiano
(Pci)

1941
Marzo
Marsiglia, da questo mese fino all'agosto 1944, la "Casa del Partito" di rue Charlotte sarà una tra quelle che terranno di più.
[Basti dire che la compagna Maria Bergamini, rientrata in Italia alla fine di maggio del 1945, nel settemrbe successivo ripartirà per Marsiglia e si recherà alla rue Charlotte per recuperare tutto quanto ancora esiste (archivio, falsi doumenti e una parte preziosa di manoscritti di Antonio Gramsci ben ordinati in un baule a doppio fondo) e per disdettare così… definitivamente l'appartamento.]

Parigi, Giuseppe Gaddi [Sandrinelli] viene arrestato e imprigionato nel carcere della Santé, insieme a G. Di Vittorio, B. Buozzi e G. Miglioli;
[Nel luglio successivo i tre vengono trasferiti in Italia passando attraverso la Germania; Giuseppe Gaddi [Sandrinelli] viene messo in carcere ad Imperia e poi destinato al confino a Pisticci (Modena) da dove sarà liberato nell'agosto del 1943.]

In primavera il compagno Gabriel Péri, redattore di politica estera dell' «Umanité» e membro del Comitato centrale del Pcf, viene arrestato (sarà fucilato dai tedeschi il 15 dicembre).


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1941
Marzo

«segue da Febbraio 1941»


Lo stesso anno anche G. Zimmer rimane vittima di un "incidente" sul lavoro, causato dalla sua scarsa cautela.
[A quanto sembra G. Zimmer, venuto a scoprire il piano di un attentato contro B. Mussolini, ne informa l’ambasciatore tedesco in Italia, Otto von Bismarck, che a sua volta passa la notizia alle autorità italiane, “bruciando” lo stesso G. Zimmer.
Richiamato a Berlino, egli riesce a mantenere il suo posto solo grazie all’intervento di uno zio influente.]

Una posizione unica e del tutto particolare è quella avuta invece da Eugen Dollmann, colonnello SS, per molti anni residente in Italia. Essa è difficile da definire con precisione.
Sicuramente Eugen Dollmann non ha rapporti diretti con il SD - Sicherheitsdienst e non è un suo agente. Il suo ruolo è definito di semplice “collegamento” con l’Italia di H. Himmler e Karl Wolff e non è mai veramente ufficializzato. In sostanza Eugen Dollmann non è molto di più di un esperto di pubbliche relazioni delle SS in Italia, un brillante bon viveur, amante del lusso e dell’eleganza, ben introdotto negli ambienti romani della politica e della cultura.
[Inviato in Italia da Karl Wolff nel 1937, all’epoca nella quale i rapporti tra le due potenze si facevano sempre più intensi, ha il compito di intensificare innanzitutto i contatti tra le alte gerarchie
SS e del partito fascista, ma anche, al contempo, di coltivare rapporti con le ambasciate tedesche a Roma e presso la Santa Sede e riportare a H. Himmler informazioni su un’ampia serie
di singoli aspetti come le attività e le correnti all’interno del PFI, il mondo diplomatico, la società italiana in generale, la casa regnante e la corte e gli ambienti vaticani.
Ma la distinzione maggiore è che, a differenza degli inviati del SD - Sicherheitsdienst, l’attività di Eugen Dollmann a Roma si svolge alla luce del sole.



«segue Aprile 1941»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1941
Marzo

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1941
Marzo
11
, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il Lend-Lease Act (Affitti e prestiti) che elimina la necessità di pagare in contanti le forniture militari;


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1941
Marzo

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1941
Marzo

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1941
Marzo

-

NOVA SCOTIA
-
-

1941
Marzo

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1941
Marzo

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Marzo

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Marzo

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1941
Marzo

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1941
Marzo

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1941
Marzo

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1941
Marzo

-

 

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1941
Marzo
11
, il Congresso approva con una notevole maggioranza il Lend-Lease Act (Affitti e prestiti) che elimina la necessità di pagare in contanti le forniture militari, e ciò per favorire l'approvvigionamento all'Inghilterra.
[La celebre frase di W. Churchill, secondo cui il Lend-Lease Act è stato "la più disinteressata e limpida operazione finanziaria mai compiuta da un paese nel corso della storia", non esprime ciò che pensa davvero. A suo giudizio la vendita obbligata è stata una manovra politicamente superflua, ma in definitiva si è trattato di un prezzo ridicolo per una legge che concede aiuti per 7 Mdi di dollari.]

Ora si tratta di garantire la sicurezza della rotta atlantica dal momento che i tedeschi affondano in media 500.000 tonnellate di navi inglesi al mese, cioè due volte di più di quanto producano i cantieri inglesi e americani messi insieme.
Lo stesso mese F.D. Roosevelt autorizza una nave da guerra britannica danneggiata a entrare in un cantiere statunitense per le riparazioni, e un gruppo di piloti della RAF viene addestrato in Florida.
Nel frattempo una serie di colloqui segreti tenutisi a Washington tra alti ufficiali inglesi e americani delineano un accordo sulla strategia da seguire qualora gli Stati Uniti entrassero in guerra.

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1941
Marzo

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1941
Marzo

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1941
Marzo

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1941
Marzo

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1941
Marzo

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1941
Marzo

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1941
Marzo

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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-

1941
Marzo

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1941
Marzo

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
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1941
Marzo

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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-

1941
Marzo

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1941
Marzo

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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-

1941
Marzo

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1941
Marzo

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1941
Marzo

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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1941
Marzo

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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1941
Marzo

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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
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1941
Marzo

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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1941
Marzo

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1941
Marzo

-


a

 

 



1941
Marzo
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1941
Marzo

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1941
Marzo

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1941
Marzo

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1941
Marzo

-

 
1941
Marzo
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1941
il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti;



1941
Marzo
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1941
Marzo

-



1941
Marzo
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1941
Marzo

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1941
Marzo
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1941
Marzo

-

1941
Marzo
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1941
Marzo

ritorna ora il regime liberale;

1941
Marzo
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1941
Marzo

-




1941
Marzo
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1941
Marzo

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1941
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1941
Marzo

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1941
Marzo
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1941
Marzo

mentre il presidente continua ad attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario, buona parte del territorio ecuadoriano viene invaso dalle forze peruviane: il protocollo di Rio de Janeiro, firmato ora sotto l'egida degli Stati Uniti, del Brasile, dell'Argentina e del Cile, non delimita con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;



1941
Marzo

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1941
Marzo

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1941
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1941
Marzo

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste) che, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini danno ora vita al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1941
Marzo

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1941
Marzo

succede alla presidenza J.A. Ríos Morales che attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1941
Marzo
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Marzo

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Marzo

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Marzo

-


1941
Marzo

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1941
Marzo

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1941
Marzo

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1941
Marzo

-


1941
Marzo

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
1941
Marzo

Buenos Aires,

 



Patagonia
1941
Marzo

-

1941
Marzo
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1941
Marzo

Montevideo,

 



1941
Marzo
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1941
Marzo

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1941
Marzo

-

a


1941
Marzo
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1941
Marzo

-

a





1941
Marzo
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1939

si dimette il governo Konoye e viene sostituito da quello del gen. Tojo Hideki, che prende un atteggiamento molto duro nei negoziati con gli Stati Uniti;

a





1941
Marzo
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1941
Marzo

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1941
Marzo
Algeria
-
-
1941
Marzo

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1941
Marzo
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1941
Marzo

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1941
Marzo
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
LIBIA
mar.llo R. Graziani
(1940 lug - 24 mar 1941)
gen. Italo Gariboldi
(1941 mar - gen 1943)

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Marzo
24
, solo ora B. Mussolini accetta definitivamente le dimissioni del mar.llo R. Graziani dalla carica di governatore e comandante superiore in Libia.
Il comando viene ora affidato al gen. Italo Gariboldi finora comandante della V Armata.
Dopo la sconfitta e distruzione della X Armata, lo S.M. Generale ha deciso di inviare in Libia la div.ne corazzata Ariete (corazzata per modo di dire, in quanto dotata con carri leggeri L3, in via di essere sostituiti con i mediocri M13).
Intanto la V div.ne leggera tedesca, sbarcata da un unico grosso convoglio, seguendo l'impulso datole dal gen. E. Rommel si è dislocata in avangardia verso Sirte, tenendo a contatto con gli inglesi il proprio gruppo esplorante (Panzer Jaeger).

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, č costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1941
Marzo
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1941
Marzo

-

1941
Marzo
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1941
Marzo

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1941
Marzo

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1941
Marzo

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1941
Marzo

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1941
Marzo

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1941
Marzo

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1941
Marzo

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1941
Marzo

-

1941
Marzo
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1941
Marzo

-

1941
Marzo
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1941
Marzo

-

1941
Marzo
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1941
Marzo

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1941
Marzo

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1941
Marzo
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1941
Marzo

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1941
Marzo

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1941
Marzo
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1941
Marzo

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1941
Marzo

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1941
Marzo

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1941
Marzo

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.






1941
Marzo
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1941
Marzo

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1941
Marzo

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1941
Marzo

-





1941
Marzo
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1941
Marzo
dal 4 Luglio 1940 si trova a Khartum (Sudan);

Viceré
Governatore Generale
civile e militare

(dal 21 lug 1940)
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)
[da agosto 1940, in pratica, il vero comandante in capo delle truppe dell'A.O.I. in guerra.]

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Marzo
1°-4
, i resti delle unità della Somalia giungono nell'Hararino;
10, il viceré incarica il gen. De Simone di assumere il comando di quel settore;
anche le truppe dell'Hararino non presentano molta consistenza: nella zona di Dire Daua vi è la 13ª brigata coloniale (gen. Sirigatti) con un gruppo di art. someggiato: il comando della piazza è tenuto dal gen. Tosti con 2 bgl. CC.NN., 1 comp. carri M. e 4 gruppi di art.
A Passo Marda che comanda la rotabile della Somalia e alla stretta di Babila che fa sistema col passo, sono alcune compagnie di milizia, il 38° battaglione coloniale della 70ª brigata, il 101° gruppo dubat e 6 batterie; viene loro preannunciato l'arrivo da Addis Abeba della 14ª brigata coloniale (gen. Alborghetti).
Il gen. De Simone cerca di riordinare organicamente la difesa del sistema Passo Marda-Babila-Dire Daua, sia sul fronte sud che su quello est, in previsione di uno sbarco degli inglesi nel Somaliland.
La 14ª brigata riesce a ritirarsi dal Somaliland ordinatamente ma la 70ª, composta di elementi somali e anche reclutati nel Somaliland si sbanda in parte.
15, il gen. Cunningham fa sbarcare a Barbera, sgomberata dagli italiani, la 2ª brigata sudafricana e truppe nigeriane: in tutto 10 battaglioni, 400 carri e 10 batterie che si pongono subito all'inseguimento verso Harar;
15-26, battaglia di Cheren: lo stesso giorno 6 brigate inglesi ricostituite e rafforzate, appoggiate dai carri pesantissimi "l" si slanciano all'attacco di Cheren;
17, le truppe inglesi provenienti dalla Somalia attaccano da sud il passo Marda ma vengono respinti dal 18° battaglione coloniale e da elementi dubat;
lo stesso giorno (battaglia di Cheren), durante un contrattacco, muore il gen. Lorenzini e viene sostituito dal gen. Persichelli;
18, il comando di Addis Abeba ordina al gen. De Simone di ripiegare sull'Hauasc per coprire la capitale; il ripiegamento, per cui sono previsti 10 giorni, si compie abbastanza in ordine nonostante la pressione inglese e l'offesa aerea continua alla quale gli italiani non possono rispondere;
le truppe coloniali si battono con valore ma subito dopo, improvvisamente, si sbandano: così avviene dei battaglioni 140°, 37°, 39° e 48°: così si dissolve la 17ª brigata.
20, il 20° battaglione coloniale si batte valorosamente mentre defeziona anche il 101° gruppo dubat cedendo il passo agli inglesi;
21, cade il passo Marda;
[Perdite: 2 ufficiali e 200 ascari morti, 1 ufficiale e 250 feriti.]
26, sotto la solita minaccia fatta dagli aerei inglesi di bombardare Harar e di abbandonare la popolazione italiana agli indigeni, la città di Harar viene sgombrata e le truppe residue del gen. De Simone si ritirano a Dire Daua ove la piazza è in buona efficienza.
La notte dello stesso giorno termina la battaglia di Cheren: negli ultimi 5 giorni di battaglia gli italiani hanno avuto 1135 morti e 2.300 feriti.
[In tutto, la difesa di Cheren è costata agli italiani 8.000 morti e 12.000 feriti su un totale di 35.000 combattenti. Agli inglesi è costata 6.000 morti.]
La stessa notte i resti delle truppe italiane ripiegano in parte su Massaua, in piccola parte verso il Tigrai.
Mentre la R.A.F. mitraglia e bombarda gli italiani in ritirata, il 10° Granatieri, inviato all'ultimo momento da Addis Abeba unitamente all'80° battaglione coloniale, cerca di mettersi in linea davanti a Ad Teclesan ma il col. Borghesi muore alla testa dei suoi uomini che vengono spazzati via dai carri pesanti "l" e dalle bombe dei numerosi aerei inglesi; la via per Asmara è libera.
27, attaccata, Dire Daua resiste; rimane ferito il gen. Graziosi;
nel frattempo si svolge la prevista ritirata sull'Hauasc; il movimento viene effettuato in parte a piedi, in parte per ferrovia e in autocarro;
sulla linea dell'Hauasc, a difesa di Addis Abeba, giungono le seguenti unità italiane:
Unità italiane a difesa di Addis Abeba
-
Uomini
- 2ª compagnia carabinieri (magg. Morelli)
250
-104° btg CC.NN.
500
- bgl Regio Aeronautica
300
- compagnia Guardie di Finanza
200
- bgl Genio artieri
400
- 1 compagnia radiotelegrafisti con 44 stazioni
150
- 2 autoreparti (500 automezzi)
800
- raggruppamento motorizzato (Bonamico)
4.000
- alcune batterie
-
- Delle unità coloniali giungono i resti; elementi eritrei e amhara, con 76 pezzi art..
2.000
Sono già schierati sul posto, provenienti da Addis Abeba:
- 2 bgl dal 210° cacciatori d'Africa (col. Cherosi),
- 3 comp mitragliatrici dei Granatieri,
- 32 pezzi di art..
-
È atteso il gruppo bande scioane del col. Rolle (già distintosi nel Goggiam)
1.800


Il comando di queste truppe è tenuto dal col. Liberati comandante la div.ne Granatieri (il cui grosso è stato impiegato a Cheren, che si è sistemato al passo Gariboldi).
La resistenza non si attua.
Il viceré decide di ripiegare sull'Amba Alagi, intendendo cedere la capitale senza difenderla, e inviare truppe in parte all'Amba Alagi, in parte - quelle del gen. De Simone - nel territorio dei Galla Sidamo per unirsi alle forze del gen. Gazzera.
- tra il gennaio e il novembre 1941 i territori dell'AOI sono occupati da truppe inglesi, che provocano così lo sfaldamento dell'apparato coloniale italiano. -

ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1941
Marzo
-
SOMALIA ITALIANA
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935]

1941
Marzo
-





1941
Marzo
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1941
Marzo

-
Somalia Britannica [SOMALILAND, protettorato inglese dal 1884,occupata dall'Italia dall'agosto 1940]

1941
Marzo

nel Somaliland vi sono le due brigate coloniali 17ª (col. Agosti) e 70ª (gen. Graziosi) sotto il comando del gen. Bertelli, che ricevono l'ordine di ripiegare sull'Harar.
viene facilmente riconquistata dagli inglesi;

- vedi Africa Orientale Italiana -

 


1941
Marzo
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1941
Marzo

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1941
Marzo

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1941
Marzo
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1941
Marzo

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1941
Marzo

-

1941
Marzo
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1941
Marzo

-


1941
Marzo
Rhodesia
1941
Marzo

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1941
Marzo

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1941
Marzo

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1941
Marzo
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1941
Marzo

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1941
Marzo
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1941
Marzo

-


1941
Marzo
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1941
Marzo

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1941
Marzo
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1941
Marzo

-

 



 



1941
Marzo
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1941
Marzo

-


1941
Marzo
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1941
Marzo

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1941
Marzo
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1941
Marzo

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;



1941
Marzo
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1941
Marzo

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;


1941
Marzo
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunitŕ, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1941
Marzo

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1941
Marzo
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Nuri al-Said
(1938 - apr 1941)

1941
1936-41: sette colpi di stato;

da settembre del 1939 un gruppo di civili e militari nazionalisti anglofobi, incoraggiato dalle vittorie tedesche sulla Francia, ha acquistato sempre maggior influenza;

Marzo
questo gruppo s'impadronisce ora del potere con un putsch;

Kurdistan (iracheno)
1941
Marzo

-



1941
Marzo
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, sciŕ dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1941
Marzo

-


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"Operazione Westlichwind"

Marzo
R. Heydrich vuole entrare per forza nei corridoi vaticani e propone a diversi ecclesiastici seguaci del Reich di prestare il loro aiuto. ll direttore del collegio di Santa Maria dell'Anima (chiamato semplicemente Anima), un centro religioso vicino a piazza Navona, il vescovo Alois Hudal, conosciuto dall'Entità come il "vescovo nero" e uno dei migliori collaboratori.
Robert Leiber, responsabile dell'Entità, saputo che Alois Hudal sta lavorando a un documento da presentare ad A. Hitler e a Pio XII in cui spiega le diverse ragioni per cui la Chiesa cattolica e il regime nazionalsocialista dovrebbero riconciliarsi, ordina ai suoi agenti di recuperare il documento prima che venga reso pubblico e la missione viene affidata ad Alfred von Kagenek, la spia dell'Entità nell'RSHA. Durante le celebrazioni della Settimana Santa Alfred von Kagenek viene presentato ad Alois Hudal e dopo un breve colloquio viene assunto presso l'Anima come assistente del dipartimento che gestisce le relazioni culturali italotedesche. Quando il documento è ormai quasi pronto scompare dalla cassaforte di Alois Hudal e non sarà mai più ritrovato, … anche se alcuni sosterranno che è finito nelle mani di Robert Leiber e poi in quelle del papa, che ha ordinato sia conservato nell'Archivio Segreto Vaticano.
[Secondo molti studiosi, il documento dimostrerebbe che Pio XII è già a conoscenza della "soluzione finale" del problema degli ebrei e dello sterminio dei serbi ortodossi operato dagli ustascia del dittatore filonazista Ante Pavelic, atrocità che il papa rifiuterà sempre di condannare e contro le quali non protesterà mai ufficialmente.
In effetti Pio XII e i membri dello spionaggio pontificio vedono nei croati l'avanguardia della Chiesa cattolica nei Balcani.

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