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ANNO 1931

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Papa Pio XI
(1922-39)

- segretario di Stato:
. card. E. Pacelli (1929 nov - ?);
- sottosegretari:
. G. Pizzardo, segretario della Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari;
. Alfredo Ottaviani, sostituto segretario di Stato;

 

 



Bianco, Gerardo (Guardia dei Lombardi, Avellino 1931) politico italiano, laureato in lettere, docente universitario, ex Dc;
1968-94, deputato;
1994, eletto al Parlamento europeo;
1995-96, segretario del Ppi, è vicepresidente della Camera nella X legislatura e ministro della Pubblica istruzione nel governo Andreotti VI.

Carta, Gianuario [detto Ariuccio] (Bitti, 1° gennaio 1931) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.

Croissant, Klaus (Kirchheim unter Teck, Baden Württemberg 24 maggio 1931 – Berlino 28 marzo 2002) avvocato della RAF (Rote Armee Fraktion - Fazione dell'Armata Rossa), in seguito spia della Germania dell'Est e attivista politico per l'AL (Alternative Liste für Demokratie und Umweltschutz) di Berlino e, dopo il 1990, per il PDS (Partei des Demokratischen Sozialismus - Partito del Socialismo Democratico).

Dini, Lamberto (Firenze, 1º marzo 1931) politico italiano, esponente di Rinnovamento Italiano.

Eltsin, Boris Nikolaevic (Butka, Sverdlovsk 1931-2007) politico russo;
1961, iscritto al Partito comunista sovietico;
1968, si dedica alla politica ricoprendo cariche locali;
1985, sostenendo lo spirito di riforma introdotto da Gorbaciov; (perestrojka) viene eletto primo segretario del comitato cittadino del PCUS di Mosca;
1986, dopo la nomina a membro del Politburo esprime una politica di opposizione dell'ala conservatrice del partito;
1987, accusato di demagogia dallo stesso Gorbaciov viene esonerato dall'incarico di segretario ed espulso dal Politburo ponendosi a capo di un'aspra opposizione;
1989, eletto al congresso dei deputati del popolo;
1990, maggio, eletto presidente della Repubblica russa; luglio, si dimette dal partito opponendosi esplicitamente a Gorbaciov;
1991, agosto, rieletto presidente con il suffragio diretto, contribuisce alla risoluzione pacifica del colpo di Stato dei conservatori volto a destituire Gorbaciov; 21 dicembre, dichiara la dissoluzione dell'URSS e la nascita della Comunità di Stati indipendenti assumendo la guida del governo russo;
1993, seda militarmente la rivolta del parlamento contro le elezioni anticipate;
1994-95, affronta i conflitti politici ed etnici con le repubbliche baltiche e la Cecenia;
1995, le elezioni pongono in evidenza la forza del rinato Partito comunista;
1996, le prime elezioni presidenziali lo vedono ancora vincitore, nonostante la malferma salute;
1999, per la sua malferma salute la Duma chiede l'impeachement, ma egli continua a gestire il potere; coinvolto nelle inchieste sulla corruzione dilagante al Cremlino e sull'utilizzo degli aiuti alla Russia da parte del Fondo monetario internazionale, designa come suo successore l'ex capo del KGB, Vladimir Putin da lui nominato primo ministro; dicembre, annuncia le proprie dimissioni sostituito ad interim da Putin, assicurandosi comunque l'immunità giudiziaria;
2000, marzo, Putin viene eletto presidente.

Foschi, Franco (Recanati, 28 giugno 1931 – Ancona, 16 agosto 2007) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana, e scrittore.

Gorbaciov, Michail Sergeevic (Privol'noe, Stavropol' 1931) politico russo;
dopo la laurea in giurisprudenza a Mosca, diventa membro del komsomol di Stavropol', occupandosi di economia agricola;
1970, segretario del partito nel suo distretto;
1973, è insignito dell'ordine di Lenin per i suoi meriti in agricoltura;
1979, si trasferisce a Mosca ed entra nel comitato centrale del partito come membro supplente e poi effettivo nel 1980;
1985, presidente della commissione per gli affari esteri del Soviet supremo, alla morte di Cernenko è eletto segretario generale; il rinnovamento del Paese è radicale e si basa su due punti fondamentali:
- la perestrojka (riorganizzazione economica per il rinnovamento politico e strutturale del Paese) e
- la glasnost (trasparenza nell'informazione), primo tassello di una democratizzazione del Paese;
viene aiutato nell'operazione da E. Shevarnadze che sostituisce Gromyko, da trent'anni al ministero degli esteri;
1988, diventa presidente del "Praesidium del Soviet supremo", scalzando ancora una volta Gromyko; rivolge la sua opera alla ricerca della distensione con gli Stati Uniti; vertice di Ginevra;
1987, vertice di Reykjavik e di Washington con la firma dell'accordo per eliminare i missili a medio e corto raggio;
1988, decide il ritiro delle truppe dall'Afghanistan;
1989, deve affrontare l'insorgere della questione della secessione dei Paesi baltici, sulla scia dello sgretolamento dei Paesi membri del Patto di Varsavia ai vertici dei quali non impedisce il cambiamento in atto; lancia l'idea della casa comune europea;
1990, viene insignito del premio Nobel per la pace; dichiara la fine del monopartitismo e conseguentemente la fine del ruolo guida del PCUS dovendo però affrontare la dura opposizione dei conservatori;
1991, abbandonato anche da Shevarnadze, che teme una nuova dittatura, è vittima di un fallito golpe ad opera di elementi conservatori; dicembre, sfiduciato dalle repubbliche della "Comunità degli Stati indipendenti" (l'organismo che ha sostituito l'URSS) e ritenuto responsabile del crollo dell'Unione Sovietica, si dimette.

Gunnella, Aristide (Mazara del Vallo, Trapani 18 marzo 1931) politico italiano, esponente del PRI (Partito Repubblicano Italiano).

La Pergola, Antonio (Catania, 13 novembre 1931 – Roma, 18 luglio 2007) giurista e politico italiano;
giurista, professore ordinario di diritto costituzionale e pubblico prima nelle Università di Padova e successivamente in quelle di Bologna e di Roma "La Sapienza", è stato anche visiting professor in università straniere ed è stato insignito di molteplici lauree honoris causa, del titolo di professore onorario e di altri riconoscimenti internazionali, anche in considerazione del contributo recato ai problemi giuridici dell'integrazione sovranazionale;
direttore dell'istituto di studi regionali presso il CNR;
1976, membro (1976-78) del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura);
1978, giudice (1978-869 della Corte costituzionale;
[Relatore per sentenze salienti nell'assetto dei rapporti tra diritto comunitario e diritto interno.]
1986, presidente (1986-87) della Corte costituzionale;
e relatore (1986 - 1989) della legge sull'attuazione degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee;
1987 luglio-marzo 1988, ministro per il coordinamento delle Politiche comunitarie, ("governo Goria");
1988 aprile-luglio 1989, ministro per il coordinamento delle Politiche comunitarie, ("governo De Mita");
1989, membro del Parlamento europeo ed ivi presidente (1989-94) della Commissione per la ricerca scientifica e la cultura;
1994, membro della Commissione governativa dei cosiddetti "tre saggi" incaricati di elaborare una soluzione legislativa ai problemi del conflitto d'interessi tra l'attività di governo e le proprietà ed incarichi personali del presidente del Consiglio dei Ministri S. Berlusconi;
giudice e poi avvocato generale (1994-2006) della Corte di Giustizia delle Comunità Europee;
[In quest'ultimo ruolo egli ha avuto modo di occuparsi di una larghissima serie di questioni concernenti l'osservanza e l'interpretazione dei trattati istitutivi delle Comunità e dell'Unione e della normativa da essi derivata.
Nel Consiglio d'Europa ed in altre sedi internazionali egli è stato chiamato a far parte di organismi di esperti per lo studio di problemi giuridici ("Commissione Badinter" per l'istituzione della Corte di arbitrato e conciliazione; "Commissione Kissinger e Lord Carrington di mediatori costituzionali", per la fine dell'apartheid in Sudafrica; Comitato di saggi per la ristrutturazione del Consiglio d'Europa); nonché a presiedere la "Commissione di Venezia" per l'assistenza costituzionale alle nuove democrazie dell'Europa centrale.]
2006, presidente, fino alla sua scomparsa, dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Manca, Enrico (Roma, 27 novembre 1931 – Roma, 5 luglio 2011) politico italiano, esponente del PSI (Partito Socialista Italiano).

Mancino, Nicola (Montefalcione, Avellino 15 ottobre 1931) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.


Martinazzoli, Fermo [Mino] (Orzinuovi, Brescia 30 novembre 1931 – 4 settembre 2011) politico italiano, esponente della sinistra della Democrazia cristiana;
ultimo segretario politico della Dc.

Moore, Barrington jr. (Washington 1931) sociologo americano, orientò i suoi studi verso l'organizzazione strutturale del potere in URSS
La politica sovietica: il dilemma del potere (1950)
Le origini sociali della dittatura e della democrazia. Proprietari e contadini nella formazione del mondo moderno (1966)
Riflessioni sulle cause della miseria umana (1973)
Le cause sociali delle sofferenze umane (1988)
Autorità e diseguaglianza nel capitalismo e nel socialismo. Stati Uniti, Unione Sovietica e Cina (1989).

Nguyen Cao Ki (Son Tay 1931) generale e politico vietnamita;
1963, comandante in capo delle forze aeree del Vietnam del Sud;
1965, guida un governo militare che prende il potere a Saigon; divenuto primo ministro si oppone strenuamente ai buddhisti che l'osteggiano e proclama lo stato di guerra contro il Fronte di liberazione (FNL);
1967, dopo le elezioni abbandona la presidenza scalzato da Nguyen Van Thieu mantenendo la vicepresidenza fino al 1971;
1971, viene completamente estromesso da parte del presidente, più incline a posizioni moderate nei confronti del regime di Hanoi;
1975, dopo la caduta di Saigon fugge negli Stati Uniti.

Perón, Maria Estela [Isabel] Martínez detta Isabelita (La Rioja 1931), donna politica argentina;
[Terza moglie di Juan Domingo Perón (1895-1974 ).]
1974, alla morte del marito gli succede alla presidenza della repubblica;
1976, deposta da un golpe militare, è condannata agli arresti domiciliari;
1981, gli vengono comminati 8 anni di carcere per frode di beni pubblici; liberata, si rifugia in Spagna;
1984, rientrata in patria, guida il partito giustizialista e sottoscrive con il presidente R. Alfonsin e gli altri partiti un patto per la difesa della democrazia;
1985, abbandona la vita politica.
[2007, 12 gennaio: viene arrestata poiché le vengono attribuite responsabilità nel "terrorismo di Stato" dell'organizzazione paramilitare Tripla A, l'Alleanza Anticomunista Argentina;
2008, 28 aprile 2008: la giustizia spagnola respinge la richiesta di estradizione in Argentina; l'Audiencia Nacional afferma che le accuse di torture e scomparsa di due cittadini argentini - Hector Aldo Fagetti Gallego e Jorge Valentin Beron, contestate alle autorità argentine non possono configurarsi come "crimini contro l'umanità" e sono da considerarsi prescritte. («IlSole24Ore»-29.04.2008)]

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