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ANNO 1941
MAGGIO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1941
Maggio
19
, «L'Osservatore Romano» comunica che «accogliendo il suo filiale desiderio» il Sommo Pontefice ha ricevuto «in forma privata» S.A.R. il principe Aimone di Savoia-Aosta, il principe di Spoleto, e l'ha trattenuto «con paterna cordialità» per oltre quaranta minuti.
20, il Santo padre riceve in udienza «strettamente privata» il dr. A. Pavelic poglavnik di Croazia «che ne aveva fatto devota richiesta».
L'udienza inaugura una lunga serie di incontri fra il suo SM e gli ustaša e gli alti dirigenti del Vaticano.
A proposito dell'udienza di D. Sinsic, membro del governo, il rappresentante dello Stato croato presso il Vaticano, E. Lobkowicz, invia questo rapporto al ministero degli Affari Esteri di Zagabria:
«Alla fine della nostra conversazione il Papa dichiarò che era felicissimo di aver avuto l'opportunità di intrattenersi con Pavelic e che era una grande gioia ascoltare da ogni parte che egli è un "cattolico praticante". Io ho confermato ciò e ho espresso la mia speranza che Pavelic possa venire presto in Italia, così come è mia convinzione ch'egli sarà molto felice di ricevere nuovamente la benedizione».
[Sin dalla prima metà del 1941 Pio XII riceverà membri delle organizzazioni armate del nuovo Stato croato…]

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1940»
1941, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
«segue 1942»

II GUERRA MONDIALE





1941
Maggio
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1941
Maggio

-



GERMANIA
1941
Maggio
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti
Fritz Todt
(1940-feb 1942)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Louis Schlegelberger (provv.)
(1941 feb - ago 1942)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1941
Nazismo

Maggio
10
, domenica, Augusta, a bordo di un bimotore da caccia pesante Me. 110, il vicepresidente del partito nazista R. Hess, decollando da solo dall'aeroporto delle fabbriche Messerschmitt, fugge in modo sensazionale dalla Germania;
Berghof, verso sera, nel suo vasto studio, A. Hitler lo viene a sapere mentre sta con Karl Bodenschatz il solo ufficiale delle forze aeree presente che tenta subito di collegarsi con il Ministero a Berlino;
H. Göring parte subito da Veldenstein giungendo a Berghof dopo un viaggio senza soste compiuto guidando personalmente l'auto per quattro ore;
le notizie che porta sono che il passaggio del fuggitivo è stato segnalato su Oldenburg con rotta verso il Mare del Nord; H. Göring ordina immediatamente a Adolf Galland di far decollare subito il suo stormo ordinandogli di fermare R. Hess ad ogni costo;
A. Hitler ordina che siano arrestati tutti i familiari: finiscono così in prigione la moglie, alti ufficiali dello S.M., amici intimi del vice Führer, nonché Willy Messerschmitt, il costruttore che tanto sconsideratamente ha fornito uno dei suoi nuovi caccia per questo volo senza ritorno.

R. Hess ha intanto raggiunto la Scozia dove, per esaurimento del carburante, si è lanciato col paracadute scendendo a soli dieci miglia dalla meta prefissasi, la residenza del duca di Hamilton (1903-1973) (incontrato durante i Giochi Olimpici di Berlino nel 1936);
subito arrestato, appena giunto a terra, dice di essere un pilota militare tedesco di nome Alfred Horn (in seguito dichiarerà la sua vera identità) e chiede di avere un colloquio con il duca di Hamilton; dopo aver avuto un abboccamento del tutto inconcludente con il duca, viene fatto parlare più volte anche con Ivone Kirkpatrick già primo Segretario presso l'Ambasciata inglese a Berlino;
[I motivi della fuga non sono ancora chiari del tutto: si pensa intendesse proporre alla Gran Bretagna una pace in funzione antisovietica.]
il governo britannico trattiene R. Hess come prigioniero di guerra;
12, dopo che l'arrivo di R. Hess in territorio britannico è stato confermato, arriva il comunicato ufficiale dalla macchina propagandistica di J.P. Goebbels dove tra l'altro si legge: «… pare che il camerata Hess vivesse ormai in un continuo stato allucinatorio in conseguenza del quale riteneva possibile realizzare personalmente un'intesa tra Germania ed Inghilterra… Tutto ciò, naturalmente, non avrà alcuna influenza circa la continuazione della guerra…».
[Lo scalpore destato dal suo sensazionale volo si calmerà presto ed il "numero due" nazista rimarrà un dimenticato prigioniero di guerra fino all'ottobre 1945 quando sarà trasferito a Norimberga per venire giudicato.]
A. Hitler, contento della conclusione del caso, dopo aver ordinato che il fuggitivo venga giustiziato in caso di ritorno in Germania, mette al suo posto M. Bormann, un vecchio nemico di H. Göring.

27, la Bismarck, il gigante tedesco dei mari, braccata al largo delle coste bretoni da una concentrazione navale senza precedenti, viene distrutta; «troppo strano» secondo l'ammiraglio E. Raeder (Memorie di un marinaio): si tratta di una "lettura" dei codici o di un traditore in seno al comando?
La fine della Bismarck garantisce al Regno Unito la vittoria sul mare dopo quella nei cieli d'Inghilterra. Inoltre, la cattura da parte degli inglesi di un U-110 con tutti gli strumenti di telecomuncazione a bordo consente ora la difesa contro i sottomarini.

- Natzweiler-Struthof, vicino a Strasburgo, sotto la direzione di Glücks diventa operativo questo campo di concentramento, destinato a diventare tristemente famoso per gli esperimenti medici sui prigionieri;





1941
Maggio
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1941
Maggio
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1941
Maggio
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1941
Maggio

-


1941
Maggio
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-
1941
Maggio

mons. J. Tiso, ex-arcivescovo di Bratislava, dà un consistente contributo alle deportazioni degli ebrei.
L'atteggiamento di altri tre vescovi slovacchi (processati per alto tradimento a Bratislava nel gennaio 1951) verso il massacro degli ebrei slovacchi è per lo meno sospetto:
. mons. Vojtassak,
[Approva la deportazione degli ebrei e partecipa al saccheggio dei loro beni (in particolare a Baldovce e a Betlanova), arrotondando il proprio patrimonio, dal quale ricava un reddito annuo dai 3 ai 4 milioni di corone.]
. Bulzaka,
. Godjte.





1941
Maggio

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1941
Maggio

-


ISTRIA
1941
Maggio

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1941
Maggio

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1941
Maggio

-

 

1941
Maggio

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

(Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic;

 

Primo ministro
-
-
ministro degli Affari Esteri
-
 
 
segretario del Pcj
(Partito comunista jugoslavo)
Tito (Josip Broz)
SLOVENIA
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
Commissario civile 
Emilio Grazioli
(1941 16 apr-3 mag 1941)
[con sede a Lubiana]
Alto Commissario
Emilio Grazioli
(1941 3 mag - 15 giu 1943)
[con sede a Lubiana]
 

1941
Maggio
3
, a seguito della spartizione delle zone etnicamente slovene – originari 16.000 kmq che costituivano la Dravska Banovina (ovvero la Slovenia jugoslava) – del Regno di Jugoslavia fra le forze di occupazione:

TEDESCHE (nella parte nord),
- Alta Carniola (Gorenjska),
- Carinzia slovena (Koroška),
- Bassa Stiria (Štajerska)
[10.261 kmq con 798.000 abitanti];

ITALIANE (nella parte sud),
- Carniola interna (Notranjska),
- Bassa Carniola (Dolenjska),
- Carniola Bianca (Bela Krajina),
[4593 kmq con 337.000 abitanti; in seguito ad alcune rettifiche di confine, la zona sarà ridotta a 4545 kmq.];

UNGHERESI (nella parte est),
- Regione nord-orientale dell'Oltremura,
(997 kmq con 102.000 abitanti.],

con Regio decreto 3 maggio 1941, n. 291, viene istituita la Provincia di Lubiana.
Nel decreto di istituzione della Provincia di Lubiana si stabilisce all'art. 2 che "Con decreti reali […] saranno stabiliti gli ordinamenti della Provincia di Lubiana, la quale, avendo una popolazione compattamente slovena, avrà un ordinamento autonomo con riguardo alle caratteristiche etniche della popolazione, alla posizione geografica del territorio e alle speciali esigenze locali". La volontà politica di sottolineare la debellatio della Jugoslavia, unita alla pressoché completa assenza di elementi etnici italiani nel territorio, portano quindi a creare una provincia con un ordinamento particolare, non disciplinato dall'ordinaria legislazione in materia. I poteri di governo della provincia saranno esercitati da un'altra figura di nuova istituzione, prevista dall'art. 3: "un alto Commissario, nominato con decreto Reale su proposta del Duce del Fascismo, Capo del Governo, Ministro dell'Interno", assistito "da una Consulta composta di 14 rappresentanti scelti fra le categorie produttrici della popolazione slovena" (art. 4).
A causa del timore della popolazione nei confronti dei tedeschi, in poche settimane la Provincia di Lubiana diventa il rifugio di circa 17.000 sloveni che fuggono dalla parte nord annessa da A. Hitler.
Con lo stesso decreto viene stabilito che i poteri di governo saranno esercitati da un Alto Commissario.
19, con Regio decreto 19 maggio 1941, è nominato Alto Commissario Emilio Grazioli;
[Con il successivo Regio decreto del 14 novembre 1941, n. 1358, sarà infine stabilito che la carica di Alto Commissario sia conferita, con effetto 3 maggio 1941, ad un prefetto del Regno.]

Lo stesso mese vengono definite l'organizzazione territoriale e la suddivisione dei poteri all'interno della Provincia di Lubiana, costituita da una città capoluogo e suddivisa in 5 distretti e 95 comuni, con superficie di 4545 kmq e una popolazione di 336.279 abitanti.
Le stringenti esigenze di controllo del territorio portano dunque a riesumare in questo territorio i vecchi circondari, sotto il nuovo nome di distretti, in cui è presente una sottoprefettura guidata da un Commissario Civile.

La definitiva sistemazione amministrativa viene così definita:
- Città di Lubiana, capoluogo della provincia, situato nella zona nord-occidentale della provincia, sottoposto al governo diretto della prefettura; misura 73,38 kmq e comprende 91.612 abitanti;
- Distretto di Lubiana, nella zona nord-occidentale, con 977,34 kmq e comprendente 68.707 abitanti, costituito dai seguenti 28 comuni:
Borovenizza/Borovnica, Bresovizza/Brezovica, Gurca/Krka, Dobrava/Dobrova, Dobrugne/Dobrunje, Grande Gaber/Veliki Gaber, Billigradez/Polhov Gradec, Grossuplie/Grosuplje, Iga di Lubiana/Ig, Gesizza/Ježica, Luogo/Log, Miniera/Rudnik, Oriulo/Horjul, Poglie/Polje, Presserie/Preserje, Primescovo/Primskovo, Ràcina/Racna, Rachìtena/Rakitna, S. Maria/Šmarje, S. Josto/Št Jošt, S. Giorgio/Št Juri, S. Vito/Št Vid, Stìcina/Sticna, Tomiscegli/Tomišelj, Visnia Gora/Višnja Gora, Nauporto/Vrhnika, Zalna/Žalna, Zelimeglie/Želimlje;
- Distretto di Longatico (Logatec), nella zona occidentale, con 564,78 kmq e comprendente 24.710 abitanti, costituito da 11 comuni:
Begugne/Begunje), Blocche/Velike Bloke, Borgovecchio di Olisa/Stari Trg pri Ložu, Circonio/Cerknica, Gottedrasizza o Goltederscizza/Hotedršica, Longatico Inferiore/Dolnji Logatec, Longatico Superiore/Gornji Logatec, Planina alla Grotta/Planina, Racche/Rakek, Route/Rovte, Santa Croce di Preterscie/Sv Križ Pretržje e Scilze San Vito/Žilce pri Sveti Vidu;
- Distretto di Cocevie (Kocevje), nella zona meridionale, con 1.064,48 kmq e comprendente 40.074 abitanti, di cui gran parte appartengonoo alla minoranza tedesca della Slovenia, costituito da 13 comuni:
Cocevie Città/Kocevje Mesto, Cocevie Comune/Kocevje Obcina, Villa Dolegna/Dolenja Vas, Fara/Fara, Fiume di Cocevie/Kocevska Reka, Coprivìnico/Koprivinik, Rio Loschi/Loški Potok, Mosegli/Mozelj, Ribenizza/Ribnica, Vecchio Loco/Stari Log, Soderscizza o Sodrascizza/Sodražica, Grande Lascizze/Velike Lašce, Videm-Dobrepoglie/Dobrepolje;
- Distretto di Cernomegli (Crnomelj), nella zona sud-orientale, con 551,64 kmq e comprendente 29.787 abitanti, costituito da 11 comuni:
Cernomegli Città/Crnomelj Mesto, Cernomegli Comune/Crnomelj Obcina, Adlescicci/Adlešici, Dragatusce/Dragatuš, Gradaz/Gradac, Metlica Città/Metlika Mesto, Metlica Comune/Metlika Obcina, Radatòvici/Radatovici, Semich/Semic, Borgovecchio sul Culpa/Stari Trg ob Kolpi, Vinizza/Vinica;
- Distretto di Novo Mesto o Nova Urbe (Novo Mesto), nella zona nord-orientale, con 1.313,47 kmq e comprendente 81.389 abitanti, costituito da 31 comuni:
Nova Urbe/Novo Mesto, Aidovez/Ajdovec, Ambrus/Ambrus, Chiesa Bianca/Bela Cerkev, Terme Dolegna o Toplizze/Dolenjske Toplice, Dobernich/Dobrnic, Corte/Dvor, Chigne/Hinje, Costagnevizza/Kostanjevica na Krki, Mirna/Mirna, Forno di Mirna o Miele di Pietra/Mirna Pec, Mocronogo/Mokronog, Orecovizza/Orehovica, Prècena/Precna, Sella di Sumbergo/Sela pri Šumberku, San Bartolomeo/Šentjernej, San Ruperto/Šentrupert, San Canziano/Škocjan, S. Marietta/Šmarješke Toplice, San Michele/Šmihel, San Pietro/Št Peter, Stopice/Stopice, Santa Croce/Sv Križ, Santa Croce di Preterscie/Sv Križ Pretržje, Trebelno/Trebelno, Trebegne o Riunione/Trebnje, Tersisce/Tržišce, Gran Luogo/Velika Loka, Gran Brusnizze/Velike Brusnice, Zagradez/Zagadrec, Saisembergo/Žužemberk.
I distretti sono amministrati da Commissari distrettuali assimilati alle cariche di sottoprefetti, scelti fra i notabili sloveni.

Popolazione totale
Popoli
Abitanti
%
- Sloveni
318.773
93,825
- Tedeschi
13.580
4,000
- Croati
5.053
1,490
- Serbi
511
0,150
- Italiani
458
0,135
- Altre nazionalità
1.376
0,400
Popolazione totale
339.751
100%
Fonte: Davide Rodogno, Il nuovo ordine mediterraneo, Bollati Boringhieri, Torino 2003.

 

 

SERBIA

- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
 
gen. Milan Nedic
(?-?)
 

1941
Maggio
2
, il Comando tedesco decide di dar vita alla cosiddetta “amministrazione dei commissari”, un organo prettamente tecnico istituito con l’obiettivo di riorganizzare le strutture serbe ridotte quasi al collasso dal crollo politico e militare della Jugoslavia.
Tuttavia, il tentativo di gestire il paese con la collaborazione di alcuni “uomini ligi alla Germania” si rivela fallimentare, per l’impossibilità di fronteggiare la catastrofica situazione economica e sociale della popolazione serba: gli esorbitanti costi di occupazione imposti da Berlino superano di molto il gettito fiscale del paese, mentre la paralisi, pressoché totale, del settore
industriale ha costretto alla disoccupazione migliaia di operai, che si vanno ad aggiungere agli impiegati, “licenziati quasi in massa”.
L’attività del “Consiglio dei commissari serbi” risente enormemente dello scarsissimo interesse che le autorità tedesche hanno per la situazione interna serba; ogni attività deve essere esclusivamente funzionale alla soluzione dei problemi logistici dell’occupazione e, soprattutto, allo sfruttamento delle risorse del paese.
[Come sottolinea il rappresentante italiano a Belgrado, Francesco Mameli, la Serbia è stata praticamente abbandonata a
se stessa: “Continua evidentemente – scrive il diplomatico italiano – la punizione della Serbia, e particolarmente di Belgrado; quella punizione che fu iniziata con mezzi così poderosi e decisivi il 6 aprile”.

A rendere la situazione interna sempre più instabile e pericolosa, si aggiunge l’ondata di profughi serbi, che si riversano nella Serbia occupata in fuga dalle violenze perpetrate ai loro danni dagli ustaša in Croazia, dagli ungheresi in Vojvodina, dagli slavo-mussulmani in Bosnia e dagli albanesi nel Kosovo.

lo stesso mese, viene emanata un'ordinanza dalle autorità d’occupazione tedesche, con cui si annuncia la fucilazione di 100 civili serbi come rappresaglia per l’uccisione di ogni soldato tedesco;

Il partito comunista di Tito (Josip Broz) č giŕ pronto per organizzare la resistenza popolare.


 

MONTENEGRO
1941
Maggio

-
MACEDONIA
dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio;
- 1941, gennaio, la parte jugoslava viene divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia;

1941
Maggio
4
, A. Hitler in persona definisce legittima l’annessione alla Bulgaria della Macedonia, quale debito storico e morale dei tedeschi nei confronti dei fedeli fratelli d’arme della grande guerra;
8, si tiene lo scambio di consegne tra il comando italiano e quello germanico a Ohrid;
[La presenza italiana nella cittadina stata dunque breve, ma ha lasciato una traccia significativa. In pochi giorni gli italiani hanno organizzato una nuova amministrazione, nominato un segretario federale del fascio, aperto un’agenzia bancaria e diversi uffici pubblici, alimentando, tra l’altro, le aspettative degli albanesi di una definitiva unione della cittadina all’Albania.
Pochi giorni più tardi il comando tedesco cederà le consegne a quello bulgaro.]

L’evacuazione di Ohrid semina allarme tra la popolazione albanese di Struga per il timore che anche qui si possa assistere a una sostituzione delle truppe italiane con quelle bulgare. Qualche piccolo incidente è sorto e se ne temono di più gravi, stante l’attiva propaganda per l’unione con la Bulgaria esplicata segretamente da ufficiali bulgari in seno al gruppo bulgaro-macedone.
La fiducia nell’Albania e nell’Italia, tuttavia, non viene scossa e
la comparsa di Riza Drini, prefetto di Scutari, che il governo di
Tirana ha inviato in ispezione, è stata salutata con vibranti
acclamazioni al re, al «duce» e all’Albania e con lacrime di gioia
per la libertà riconquistata dopo tre decenni di servaggio. Perplessità desta nella popolazione il fatto che il comando italiano abbia lasciato funzionare l’amministrazione serba.
Riza Drini ne chiede l’immediata sostituzione con funzionari albanesi e, come misure provvisorie, l’invio di un funzionario di partito e di un segretario politico con due o tre “camerati” che conoscano l’italiano, di una decina di insegnanti, e di 2.000-3.000 abbecedari e altri libri di lettura.

Fin troppo prevedibile è l’indicazione che dà il funzionario
albanese per normalizzare definitivamente la situazione: pronta
annessione di Struga all’Albania e rifiuto di ogni idea, pure ventilata dai bulgari, di tenere un plebiscito solo per il suo circondario.
Come non si è fatto alcun plebiscito a Skopje e dintorni, che le truppe bulgare hanno semplicemente occupato, così non è il caso di farlo per Struga.
La pianura di Struga, d’altra parte, è il secolare granaio che approvvigiona le montagne di Mokra, Cermenika e una parte delle montagne di Debar ed è il loro principale mercato fin dal 1912. La sua appartenenza all’Albania, dunque, non è discutibile.

Come le zone di Ohrid, Debar e Struga, anche la regione di
Tetovo rientra tra le zone rivendicate dall’irredentismo bulgaro.

9, a Tetovo, centro a circa 45 km da Skopje, assegnato in base al patto di Vienna, all’Albania, i reparti italiani fanno ora la loro prima apparizione accolti con manifestazioni di entusiasmo da parte di migliaia di albanesi.
Ma anche qui, ben presto, si diffonde la notizia di scontri, violenze e assassinii, questa volta però perpetrati da albanesi
contro i numerosi nuclei di bulgaro-macedoni, e di una prossima
marcia di bande armate albanesi su Skopje.
Il governo bulgaro si affretta a chiedere l’intervento di Magistrati a Roma affinché alle truppe italiane giungano istruzioni per la protezione della popolazione bulgaro-macedone: risulta a Sofia che durante le cerimonie per l’insediamento dei comandi italiani a Tetovo, un gruppo di bulgaro-macedoni è stato attaccato da albanesi armati che hanno fatto 2 morti e 3 feriti.
La notizia, tuttavia, che non viene riportata dalla stampa bulgara, è nettamente smentita dal comando italiano in Albania.
Incidenti durante i festeggiamenti per l’entrata delle truppe italiane non ve ne sono stati e qualche diverbio che è scoppiato in seguito si è risolto con qualche pugno.
La situazione a Tetovo è delicata ma l’ordine pubblico non è mai stato turbato.
[Anche secondo la ricostruzione del console Venturini, gli incidenti di Tetovo sono stati di portata minore, mentre la notizia era frutto di una manovra propagandistica della polizia bulgara intesa a rinfocolare l’odio tra albanesi e bulgari.]

La situazione a Skopje, invece, occupata dai bulgari, si presenta
esattamente all’opposto. Le violenze contro gli albanesi sono
state subito denunciate sia da Ferhad Draga, sia da Venturini. Agli inizi di maggio, le procrastinate brutalità dell’esercito occupante provocano ripetuti interventi del console italiano presso le autorità militari bulgare. Ma alle assicurazioni verbali circa la perfetta disciplina dei suoi militari, il gen. Mikhov, che comanda la piazza, non fa seguire fatti concreti.
Anche un passo presso il comando tedesco non ha dato risultati. Il gen. von Lindemann ha fatto capire al diplomatico italiano che è difficile contenere i bulgari. La prossima partenza delle ultime truppe tedesche, dunque, rischia di peggiorare la situazione non avendo i militari bulgari più alcun freno.
Venturini
, dunque, si appella a Roma affinché nelle trattative ulteriori su queste regioni si tenga conto del trattamento fatto dai bulgari agli albanesi e “che il governo di Sofia venga indotto a por fine alla persecuzione degli albanesi colpevoli soprattutto di aver avuto e di avere fede nell’Italia fascista”.
Di passi a Sofia il governo di Roma ne fa parecchi, ma la situazione non migliora.
Nel corso di maggio, la tensione tra i due gruppi nazionali si
inasprisce.
Il fatto che migliaia di albanesi abbia intonato il grido
Skupi! Skupi!” (Skopje) ha fornito alle autorità bulgare il
pretesto per inasprire il loro atteggiamento verso la popolazione
albanese nella loro zona di occupazione e in particolare a Skopje,
dove si sono registrati violenze in massa e soprusi d’ogni genere.
Gli albanesi sono accusati di essere infidi e di portare i loro copricapo tradizionali bianchi, le qeleshe, in segno di sfida e di resistenza.
Il quartiere musulmano di Skopje è stato militarizzato, con pattuglie armate sempre in movimento e posti di blocco con
mitragliatrici. Chi porta la qeleshe, o anche semplicemente il fez
rosso, viene portato in edifici statali o municipali e percosso con
brutalità, minacciato, insultato o trattenuto in arresto.

14, con un memoriale, i rappresentanti bulgaro-macedoni
di Ohrid, Struga, Debar, Kicevo, Gostivar, Galicnik, Tetovo, tutti
centri che – ad eccezione di Ohrid – in base al patto di Vienna,
sarebbero dovuti andare all’Albania, si appellano, per tramite di
Magistrati, al governo di Roma in favore dell’annessione alla Bulgaria, con argomentazione storiche, culturali ed etniche.
Si ricorda che durante la prima guerra mondiale Tetovo, Debar e Ohrid erano state annesse alla Bulgaria in virtù dell’alleanza tedesco-bulgara del 1915 e si avanza, a giustificazione delle rivendicazioni, anche l’argomentazione geopolitica, sull’assurdità di staccare queste cittadine e la regione di Tetovo dal resto della Macedonia.
Per risolvere il problema degli albanesi lì residenti, si propone
uno scambio di popolazione con i 70.000 macedoni che entrerebbero nei nuovi confini dell’Albania. Al diplomatico italiano
chiedono anche maggiore protezione contro eventuali violenze da
parte di gruppi albanesi, richiesta che Magistrati gira a Roma con
l’invito a fare qualcosa.

17, il luogotenenza a Tirana, Jacomoni, informa Roma che il 7 maggio pomeriggio sono giunti a Debar, provenienti da Skopje, un deputato e un giornalista bulgari decisi a andare a Ohrid per fini di propaganda. I carabinieri non hanno dato il permesso.
[Come è accaduto altre volte, Palazzo Chigi incarica Magistrati di interessare Sofia al fine di evitare occasioni di incidenti.]

A fine mese, le notizie delle incessanti violenze sugli albanesi
e l’eco che hanno a Tirana, dove affluiscono i profughi della
Macedonia, spingono G. Ciano a fare un secondo e più deciso passo presso il governo bulgaro sulla necessità di assicurare protezione alle comunità albanesi e inviare subito istruzioni in questo senso alle autorità bulgare in loco, civili e militari.

 




1941
Maggio
REGNO di CROAZIA
[NDH (Nezavisna Drzava Hrvatska - Stato Indipendente di Croazia)]
Tomislav II
Albero genealogico

Aimone di Savoia-Aosta [Boby] (Torino 9.3.1900 -Buenos Aires 29.1.1948)
secondogenito di Emanuele Filiberto di Savoia (2° duca d'Aosta) e di Helene d’Orléans;
1904-48, duca di Spoleto;
- 1939, sposa Irene p.ssa di Grecia e Danimarca;
1941-43, re di Croazia;
[1940, designato da re Vittorio Emanuele III luogotenente della corona nel nuovo regno croato, preferisce rimanere in Italia;
lascia poi l’Italia all’avvento della repubblica]
1941
Maggio

4° duca d’Aosta (1942-48)

 

Poglavnik (duce)
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
Ministro Affari Esteri
Mladen Lorkovic
(?-?)
-

1941
Maggio
3
, campagna antiserba: per ingraziarsi i vescovi, A. Pavelic firma un «decreto sulla conversione da una religione all'altra» permettendo che sia salvata la vita a quanti dei serbi ortodossi (800.000 nel paese) abiureranno la propria fede e chiederanno il battesimo cattolico;

Particolarmente feroci ed efferate sono le persecuzioni contro le popolazioni serbe. Gli ustaša tentano di risolvere il problema delle minoranze nazionali e religiose della Croazia, ricorrendo all’uso massiccio e sistematico della pulizia etnica, attuata attraverso l’eliminazione fisica di una parte della popolazione serba (ma anche di quella di religione ebraica), la deportazione dei sopravvissuti o la loro forzata conversione al cattolicesimo.
Per A. Pavelic e i suoi collaboratori, in realtà, non esistono minoranze serbe in Croazia, ma solo cittadini di religione ortodossa che vanno riportati alla fede cattolica, perché la Chiesa ortodossa, lungi dall’essere solo un organismo religioso, costituisce “la forza attiva della propaganda nazionalista serba”;
le discriminazioni, le negazioni dei diritti civili e politici e, infine, gli atti di barbarie sono gli strumenti utilizzati dagli ustaša per “far tornare [i serbi] nella compagine razziale e politica croata” e per eliminare gli elementi più refrattari al processo di «croatizzazione».
Nelle settimane immediatamente successive alla proclamazione
dell’indipendenza croata, i serbi, che costituiscono il 30% circa della popolazione del nuovo Stato croato, sono sottoposti ad atrocità tali da provocare l’intervento delle autorità militari italiane di stanza nella regione e dei rappresentanti tedeschi locali, per
attenuare le violenze compiute dagli ustaša e per contrastare il clima di illegalità e di insicurezza venutosi a creare all’interno delle province croate
Le reazioni italiane e tedesche non sono dettate tanto dal “pietismo” per la sorte delle minoranze serbe, quanto dai gravi problemi di ordine pubblico e di controllo del territorio, che l’esodo in massa di centinaia di migliaia di profughi serbi sta provocando.
In buona sostanza, il trasferimento forzoso delle popolazioni serbe e i numerosi e diffusi episodi di brutalità, che lo hanno preceduto, stanno producendo “un’incredibile quantità di materiale incendiario” in tutte le zone della ex Jugoslavia abitate da serbi; materiale che – come preconizza l’incaricato di affari tedesco in Croazia, Heribert Troll – di lì a poco prenderà fuoco, dando vita all’aperta ribellione della nazione serba.

Nel frattempo anche la popolazione dell’entroterra occupato (Kninska Krajina, Lika e area dell’Erzegovina circostante Mostar), che sulla costa dalmata gravita culturalmente ed economicamente, vive con inquietudine gli avvenimenti, nell’attesa di conoscere il proprio destino.
Anche l’entroterra è ritenuto dai croati e dalle autorità di Zagabria a tutti gli effetti parte della Croazia; i serbi, per “istintiva salvaguardia”, di fronte al pericolo delle rappresaglie ustaša finiscono con il sostenere le rivendicazioni italiane.
La comunità serbo-ortodossa è particolarmente compatta nella zona da Obrovazzo (Obrovac) a Dernis (Drniš) con, al centro, il comune di Knin nel quale vivono circa ventimila serbi e tremila croati.
La popolazione serba di Knin, Gospic, Gracac e degli altri comuni della Kninska Krajina e della Lika sostiene necessariamente l’annessione della regione all’Italia e gli italiani, a loro volta, nella piena consapevolezza dell’importanza di controllare anche quella parte di retroterra dalmata economicamente legato alla costa, prendono in considerazione la possibilità – inizialmente sostenuta dallo stesso B. Mussolini – di assegnare all’Italia l’intera zona.

7, il commissario civile distrettuale di Knin, Carlo De Hoeberth, sostiene l’iniziativa di due notabili serbi suoi compagni di studio
nel ginnasio italiano della Zara austriaca – il dottor Niko Novakovic, fiduciario comunale di Knin ed ex ministro, e l’avv. Boško Desnica di Obrovazzo – che consegnano all’autorità italiana a Spalato una petizione firmata da oltre centomila serbi della Bucovizza, regione montana fra Sebenico e Zara, con cui si richiede l’annessione dell’area all’Italia. Si spera così di esercitare pressioni su Zagabria per delegittimare le pretese croate e si ritiene che la stessa operazione possa essere ripetuta con altre comunità serbo-ortodosse fra Dubrovnik e le Bocche di Cattaro. La petizione ha notevoli ripercussioni anche fra i serbi della Bosnia e pochi giorni dopo al comando della "Divisione Sassari" si presentano i rappresentanti delle comunità di Bosanski Grahovo, Dervar (Drvar), Sanski Most, Bosanski Petrovac, Bihac, Bosanska Krupa, Kljuc e Donj Lapac, invocando l’annessione all’Italia. Sentimenti favorevoli agli italiani sembra siano infine dimostrati anche dai musulmani e dal resto della popolazione dell’Erzegovina.
[La notizia della petizioni, tuttavia, giungerà a B. Mussolini troppo tardi, quando i confini tra Italia e Stato Indipendente Croato saranno ormai già stati definiti.]

Il processo di integrazione e riavvicinamento tra nazionalità jugoslave diviene uno degli obiettivi fondamentali della politica del Commissariato civile italiano, al fine di mantenere l’ordine pubblico nei territori occupati, ma l’intransigenza degli ustaša inizia fin da subito a dar vita alle prime cruente manifestazioni contro serbi ed ebrei.
Nelle zone controllate dagli italiani vanno costituendosi formazioni irregolari di ustaša che si abbandonano a violenze, rapine, fucilazioni e devastazioni, costringendo i militari italiani a prendere i primi provvedimenti per marginare il fenomeno.
Spalato, il gen. Renzo Dalmazzo, comandante il VI C. d'A., a scopo precauzionale dispone l’immediato allontanamento di alcuni ustaša nonostante siano giunti in città con una regolare licenza del comando di Zagabria.
Cresce anche il numero di serbi ed ebrei che dai villaggi e dalle città dell’entroterra accorrono verso la costa, chiedendo protezione ai comandi militari italiani, mentre la resistenza alle violenze degli ustaša va esprimendosi con la formazione delle prime bande armate a scopo difensivo.
Nel frattempo le trattative tra Roma e Zagabria per la delimitazione del confine dalmata si dimostrano tutt’altro che semplici. La questione non era mai stata contemplata
in modo specifico con Ante Pavelic, che ha sempre e solo acconsentito ad un generico impegno a tenere in particolare considerazione gli interessi italiani in Dalmazia.
7, Monfalcone, l’incontro Ante Pavelic-B. Mussolini porta alla stesura di due trattati:
- uno relativo ai confini,
- l’altro di garanzia e collaborazione politica,
e un accordo su questioni militari.
Si arriva così all’intesa per la determinazione del confine, con
l’annessione da parte italiana di buona parte della Dalmazia, da Zara a Spalato inclusa, oltre a quasi tutte le isole, il trono croato concesso a un principe sabaudo e il progetto di creare un’unione doganale tra i due Stati;
[Le intese di Monfalcone saranno ratificate il 18 maggio 1941 in una cerimonia ufficiale a Roma.]

11, un rapporto arrivato attraverso un agente del controspionaggio papale, il Sodalitium Pianum, dice che gli ustaša hanno fatto prigionieri 331 serbi tra i quali un sacerdote ortodosso e suo figlio di 9 anni. Le vittime sono state fatte a pezzi con l'ascia, ecc.;
vengono approvate le leggi antisemite e alla fine del mese i primi ebrei di Zagabria sono deportati nei campi di sterminio.


Cresce, intanto, l’intesa tra Zagabria e Berlino, a vantaggio di A. Hitler, intenzionato ad affermare anche nello Stato Indipendente Croato l’influenza politica ed economica tedesca.
Il presupposto che nei territori jugoslavi debbano essere conservati gli interessi economici del Reich è in aperto contrasto con l’inclusione dello Stato croato nello “spazio vitale” italiano e le aspirazioni di Roma ad assicurarsi una larga penetrazione economica e il monopolio degli scambi commerciali croati.
16, viene firmato un protocollo segreto che impegna il governo di Zagabria a operare tenendo sempre in “speciale considerazione” gli interessi economici tedeschi, cui viene garantito lo sfruttamento senza restrizioni delle risorse naturali croate.
[A queste intese economiche croato-tedesche sarà in parte attribuito il fallimento del progetto di unione monetaria e doganale tra Stato Indipendente Croato e Italia – previsto all’art. 4 del “Trattato di garanzia e di collaborazione” – e l’insuccesso
della missione di Donato Menichella, direttore generale dell’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), giunto a Zagabria appositamente. Donato Menichella ritiene l’unione monetaria e doganale indispensabile per la penetrazione economica italiana
in territorio croato e la competizione con la Germania, forte di un largo seguito tra gli uomini d’affari e i politici vicino a A. Pavelic. L’unione sarebbe stata fondamentale per rimediare alle conseguenze di una linea di confine tracciata spezzando
in due l’unità economica dalmata.
Il programma, tuttavia, rimarrà senza seguito, principalmente a causa della mancata intenzione da parte di Zagabria di assegnare all’Italia una serie di privilegi apertamente in contrasto con i diritti economici del Reich stabiliti negli accordi croato-tedeschi.]


18
, "Accordi di Roma", a capo di una delegazione del governo croato, A. Pavelic si reca a Roma per invitare Vittorio Emanuele III a designare un principe di Casa Savoia a re del nuovo Stato; [vedi box a sx]
[Per l’ordinamento giuridico così come per la popolazione dello Stato Indipendente Croato, la nomina di Aimone di Savoia a re, si rivelerà priva di significato e l’incoronazione non avrà mai luogo.]
Gli "Accordi di Roma" rendono pubblici i confini e formalizzano i trattati relativi alle questioni di carattere militare concernenti il litorale dalmata e quello di garanzia e collaborazione, ponendo le basi per un’intima collaborazione militare, economica e culturale tra i due Stati.
L’accordo prevede inoltre la conclusione di una convenzione speciale per la definizione dell’ordinamento amministrativo
del comune di Spalato – più degli altri al centro della disputa italo-croata – con i sobborghi, la zona dei Castelli e l’isola di Curzola.
Assegnata la città all’Italia, il governo di Roma si impegna a preparare al più presto il testo di una convenzione con il governo di Zagabria che tuteli i diritti dei cittadini croati; in cambio alle
minoranze italiane della Dalmazia sottoposte all’amministrazione croata saranno assicurate garanzie per l’uso della lingua italiana e la creazione di istituti e scuole di educazione e istruzione.
Con le clausole del “Trattato di garanzia e di collaborazione” l’Italia si assume inoltre l’impegno di garantire l’indipendenza
politica e l’integrità territoriale dello Stato croato, sostenendo lo sviluppo politico del movimento ustaša; a sua volta il governo croato si impegna a non assumere impegni internazionali incompatibili con la garanzia stabilita e ad avvalersi della
collaborazione italiana per la riorganizzazione e l’istruzione tecnica delle proprie forze armate, con le autorità militari italiane responsabili anche della dislocazione logistica croata.
I governi di Roma e Zagabria s’impegnano – non appena consolidata la situazione economica – ad entrare nelle più strette relazioni doganali e valutarie e a tale scopo sarà costituita una Commissione permanente economica italo-croata.
Infine saranno conclusi al più presto accordi speciali in materia di traffici ferroviari e marittimi, nonché per regolare relazioni culturali e giuridiche ed altre questioni di comune interesse.
In base all’ “Accordo su questioni di carattere militare concernenti la zona litoranea adriatica”, invece, la Croazia smilitarizzerà le isole e la costa (per una zona profonda da quaranta a ottanta
chilometri) e s’impegna a non dotarsi di alcuna opera o apprestamento militare, rinunciando a costituire una marina da guerra, salvo disporre di unità specializzate necessarie ad assicurare i servizi di polizia e finanza.
Le due parti preciseranno in un ulteriore accordo le modalità di transito delle forze armate italiane sul territorio croato lungo la rotabile litoranea Fiume-Cattaro e la linea ferroviaria Fiume-Ogulin-Spalato, con il suo eventuale prolungamento fino a Cattaro.
Gli "Accordi di Roma" assegnano dunque all’Italia buona parte del litorale dalmata e le città costiere più importanti, salvo Dubrovnik: la discontinuità territoriale della Dalmazia annessa – tra Spalato e Cattaro si estende il litorale croato – non
compromette il controllo italiano dell’Adriatico, poiché i punti strategici della costa (Sebenico, Lissa e le Bocche di Cattaro) finiscono tutti in possesso italiano.
Tuttavia, pur realizzando momentaneamente le aspirazione italiane, le annessioni in Dalmazia si rivelano un clamoroso errore e il sottovalutato irredentismo croato-dalmata diviene la priorità degli ustaša.
Gli accordi rappresentano un duro colpo per il prestigio di A. Pavelic, che dovrà impegnarsi in tutti i modi per dimostrare la
propria autonomia da Roma ai croati, sempre più convinti, alla luce dei fatti, che attraverso il Poglavnik gli italiani intendano curare esclusivamente i propri interessi.
A. Pavelic, come temuto, sarà accusato di aver svenduto i territori dalmati: vincolato dai “doveri di gratitudine e riconoscenza” non sarebbe riuscito a risolvere la "questione dalmata" in favore dei croati.
[Sembra che subito dopo gli accordi, tra i ministri di Zagabria increduli alla notizia, si sia verificata un’opposizione unanime e
la volontà di presentare le dimissioni in blocco.]

Il Poglavnik perderà progressivamente il favore dei suoi uomini, che si volgeranno verso il mar.llo Slavko Kvaternik, apertamente filo-tedesco e figura di primo piano del movimento ustaša e del governo di Zagabria, libero da vincoli precedenti con l’Italia.
Il mar.llo Slavko Kvaternik è fortemente legato agli ufficiali “italofobi” dell’ex esercito austro-ungarico – in particolar modo al gen. Von Ostenan, suo vecchio compagno d’armi – e non nasconde il desiderio, comune ai “patrioti croati”, di godere di una più ampia indipendenza dalle potenze dell’Asse.
La situazione incerta viene sfruttata dagli avversari del regime e non è azzardato il prevedere in un tempo più o meno prossimo il riaccendersi di lotte interne.
Tutti i partiti sono però concordi nell’affermare l’indissolubilità della Dalmazia dalle sorti croate.
Gli italiani non possono sperare di fare dei croati i loro principali alleati nei Balcani privandoli della Dalmazia, ritenuta da questi “culla” della propria identità nazionale.
Spalato, Cattaro e Zara vengono infatti elevate a province italiane, che costituiranno il Governatorato della Dalmazia (trecentonovantamila abitanti, di cui circa cinquemila
italiani, duecentottantamila croati e novantamila serbi).

[Come sostiene a Dubrovnik un domobran anonimo in un colloquio con un ufficiale italiano – notizia segnalata ai carabinieri dalla Divisione Marche – gli "Accordi di Roma" causeranno un forte malcontento tra i croati, che attendevano l’annessione di tutta la costa dalmata allo Stato Indipendente Croato. Si diffonderàla convinzione che l’Asse non abbia sufficientemente ricompensato i croati per il contributo fornito nella vittoria sulla Jugoslavia. Il merito del successo va in gran parte attribuito a loro, che avevano sabotato l’esercito “serbo”, e qualcuno era arrivato al punto di sostenere – continuava indignato il rapporto dei carabinieri – che anche tutta l’Istria spettasse allo Stato Indipendente Croato.

Berlino, intanto, considerando lo Stato croato parte integrante del sistema politico-economico del Reich e area fondamentale insieme al resto dell’Europa sud-orientale per l’esito positivo della guerra, attende con interesse l’evoluzione dei dissidi italo-croati.
La linea di demarcazione stabilita tra la zona d’occupazione italiana e quella tedesca conferma tale sensazione lasciando sotto il controllo tedesco le aree più ricche e industrializzate, cui vanno aggiunti i privilegi economici concessi ai tedeschi sulle risorse minerarie – in particolare le miniere di bauxite – nella stessa zona d’occupazione italiana.
L’equivoca condizione delle truppe italiane nello Stato croato, formalmente non più come forze d’occupazione ma in sostegno al consolidamento dell’amministrazione croata, contribuiranno a rendere ancora più complessi i vari problemi esistenti.
Ne deriverà inevitabilmente un progressivo allontanamento tra
l’orientamento della linea politica ufficiale del governo di Roma e gli atteggiamenti delle forze armate italiane, che tendenti a soccorrere la consistente minoranza serba perseguita dagli ustaša, creerà creato di fatto un imprevisto legame con essa, in contrasto con le intese raggiunte tra Roma e Zagabria. Ne nasceranno gravi incomprensioni e attriti, sia tra i due governi, sia tra le massime autorità politiche italiane e l’esercito schierato in Dalmazia e nei territori passati ai croati.


Pio XII è subito propenso a inviare in Croazia un visitatore apostolico, col grado di oblegatus. Il prescelto è l'abate Ramiro Marcone, con il suo bianco abito da monaco.
Dai rapporti inviati assiduamente dai due rappresenanti di A. Pavelic presso la Santa Sede (in ordine di tempo: Nicola Rusinovic e E. Lobkowicz), si ricava che, mentre A. Pavelic insiste per il riconoscimento de jure del nuovo Stato, il Vaticano non intende farlo.
[Ciò che è del resto nelle sue tradizioni, indubbiamente prudenti, di non prendere atto de jure, ma solo de facto dei mutamenti intervenuti durante i periodi bellici e non ancora ratificati da patti internazionali.
Naturalmente questo non pregiudica l'intervento concreto anche più audace nei singoli casi, come in quello del Regno Croato.
Nel 1952 sarà pubblicato a Zagabria un volume di documenti relativi ai rapporti fra il Vaticano e il governo di A. Pavelic (Tainy Dokumenti o odnosina Vatikana i Ustake «NDH». In un intera galleria di foto ufficiali spiccherà pure l'abito bianco dell'abate Ramiro Marcone.]

L'episcopato croato non solo riconosce il nuovo governo, ma gli presta una collaborazione, nella maggior parte dei casi, entusiasta. Soprattutto nelle zone rurali, il clero diviene anzi praticamente il rappresentante ufficiale del nuovo Stato.
Quanto all'Azione Cattolica, i suoi dirigenti assumono con incredibile rapidità la direzione amministrativa e poliziesca del paese, facendo bottino delle cariche di prefetto, di capo della polizia, di dirigente dei servizi annonari, ecc. Anzi, ottengono persino ampi riconoscimenti di anzianità di servizio: un anno di anzianità nel ruolo della pubblica amministrazone per ogni anno d'iscrizione alle associazioni cattoliche Krizari e Domagoj.

19, A. Pavelic ottiene, su disposizione di B. Mussolini, l"amministrazione civile dei territori dello Stato Indipendente Croato, nei quali tuttavia le truppe italiane, pur cessando di avere il carattere di truppe d"occupazione, rimangono in qualità di forze di presidio in un «Paese amico»;


20, le truppe italiane rimaste per il momento schierate nel Paese cessano di «possedere carattere et prerogative di forze di occupazione», assumendo quello «di truppe stazionanti nel territorio dell’amico ed alleato Stato indipendente di Croazia»;
[Formula inconsueta che, privando di fatto i reparti italiani dei poteri civili nonché di compiti militari effettivi, entro pochi giorni metterà in seria difficoltà comandanti e soldati.]

BOSNIA - inclusa nel Regno di Croazia.

1941
Maggio

nella parte abitata dai serbi si sono formati gruppi di resistenza capeggiati da ufficiali nazionalisti fedeli al governo in esilio, tra i quali emerge il col. D. Mihajlovic;

 

1941
Maggio
Governatorato della Dalmazia
(divisione amministrativa del Regno d'Italia)
[1941 18 maggio - 19 agosto 1943]
Istituito secondo il RDL 18 maggio 1941 nº 452 e RD 7 giugno 1941 nº 453.
Sarà soppresso con RDL 19 agosto 1943 nº 747.
Commissario civile
Athos Bartolucci
(1941 16 apr-6 giu 1941)
[con sede a Spalato]
-

1941
Maggio
18, con un atto ufficiale, quasi tutta la parte costiera della Dalmazia settentrionale con tutti i principali centri urbani, viene annessa al Regno d'Italia, mentre il resto viene annesso al neocostituito Regno di Croazia, dominato dagli ustaša di Ante Pavelic;

La Dalmazia italiana si estende dunque su 5.242 km², pari al 35% della Dalmazia, e conta 380.000 abitanti, con la modesta densità di 61,6 ab/km²; di cui:
- 5.000 italiani,
- 280.000 croati,
- 90.000 serbi.
[a.f.: 380.000 abitanti, tra cui 38.000 italiani, il 10% del totale.]
La "questione dalmata" avvelenerà le relazioni tra i due Paesi, generando fin dall’inizio un diffuso «sentimento antitaliano, non solo tra le popolazioni slave soggette all’Italia, ma anche in
tutti i livelli degli organi amministrativi e di governo dell’NDH
(Nezavisna Drzava Hrvatska - Stato Indipendente di Croazia)».

Dal punto di vista militare, la contesa regione costiera rientra nella giurisdizione della 2ª Armata, inizialmente comandata dal gen. V. Ambrosio;
dapprima il litorale dalmata è presidiato dal VI C. d'A. (Divisioni di Fanteria "Bergamo", "Sassari" e "Perugia" più il Comando Truppe Zara e la XVII Brigata Costiera).

30, G. Ciano e A. Pavelic giungono a un accordo per la creazione di un ente italo-croato con capitale prevalentemente italiano per la gestione delle attività industriali già esistenti nei territori dalmati e per l’industrializzazione della Dalmazia attraverso la valorizzazione delle sue risorse, a partire da quelle idriche.

In breve il Governatorato di Dalmazia diventa la destinazione
di quasi 3 .000 serbi, provenienti per lo più da Drvar, Bosanski Grahovo, Donje Lapac, Udbina e Gracac: all'originaria comunità si affiancano quindi nuovi arrivi e Kistanje diviene importante non solo come centro di raccolta, ma anche e soprattutto politicamente per via dei contatti che i maggiorenti serbi vi imbastiscono con le autorità militari italiane.
Da parte italiana è per spontanee motivazioni di carattere umanitario che i comandi locali, contravvenendo agli ordini superiori che impongono neutralità e distacco, si adoperano a favore dei civili vittime di massacri come quelli perpetrati a Gracko, Nevesinje, Ljubinje, Stolac, Mostar e Metkovié.

a fine mese, la situazione si fa ancor più complessa, allorché, all'aumentare delle persecuzioni, i serbi di Trebinje (alle spalle di Ragusa) prendono le armi e quelli di Mostar cominciano a costituire bande armate;

B. Mussolini divide il governatorato in tre province che da subito presentano caratteri differenti:


ZARA
Comprende il comune di Zara e il suo entroterra ingrandito, più Sebenico e le isole dalmate davanti a Zara che passano sotto sovranità italiana;

1941
Maggio
18
,

nella provincia l'elemento allogeno accoglie con distacco gli occupanti;
a Knin, invece, nell'entroterra formalmente croato, ma inizialmente sotto tutela del Regio Esercito, "gli occupanti italiani avevano sempre avuto un atteggiamento protettivo dalle minacce degli ustascia cattolici e la cosa aveva garantito al nostro esercito un atteggiamento non ostile da parte del contado. Almeno in un primo momento l'annessione al Regno d'Italia fu vista, in queste zone, come il minore dei mali".


SPALATO
Comprende le città di Spalato e Traù, più le isole della Solta meno la Brazza, e le altre Lissa, Curzola, Lagosta, Cazza e Pelagosa, queste ultime tre scorporate dalla provincia di Zara alla quale appartenevano dal 1920, e Meleda;

1941
Maggio
18
,

la provincia denuncia una cospicua militanza comunista ed una significativa attività serbofila;
la comunità serbo-ortodossa è già presente in maniera compatta fra Obrovazzo e Dernis e ben radicata a Tenin;

Tenin, qui, dove risiedono circa 20.000 serbo-ortodossi, la divisione "Sassari" pone il comando;
Spalato e Kistanje diventano quindi punti di riferimento per numerosi fuggiaschi, tanto è vero che già all'indomani
della presa del potere di A. Pavelic e presagendo le imminenti sciagure, vi si trovano alcuni dei personaggi più importanti delle comunità serbe:
. Niko Novakovic (confermato sindaco di Tenin da Athos Bartolucci
che gli affianca il commissario civile Carlo de Hoeberth);
. Vlade Novakovic, fratello del precedente;
. Momcilo Djujic, pope di Strmica;
. Pajo Popovic, ricco possidente di Biskupije;
. Stevo Redjenovic, funzionario dell'Unione Radicale;
ed altri uomini d'affari ed ex ufficiali dell'esercito jugoslavo.

25, una delegazione di costoro – che il quotidiano «Hrvatski Narod» definisce "fuggiaschi sobillatori ortodossi" che però saranno ben presto raggiunti dalla giustizia ustaša – fa atto di sottomissione e devozione all'Italia a nome dei 100.000 serbi (in parte ex Morlacchi) della Bucovizza (fra Sebenico e Zara).
[Il senatore Alessandro Dudàn ritiene che altrettanto potrebbe
succedere stimolando adeguatamente i 60.000 serbi risiedenti
fra Ragusa e Cattaro, già sodali della comunità italiana contro gli austriacanti croati ai tempi della dominazione asburgica, anche se il console generale a Spalato Luigi Arduini ne diffida.]

CATTARO
Comprende i centri di Cattaro, Perasto, Castelnuovo con un piccolo entroterra di circa 600 km² seguendo grosso modo i vecchi limiti veneziani ed austriaci, più l'isola di Saseno, di fronte alle coste dell'Albania vicino a Valona, quest'ultima scorporata dalla provincia di Zara di cui faceva parte dal 1920.
Alla provincia viene accorpato anche l'entroterra orientale di Fiume e le isole di Veglia ed Arbe.
1941
Maggio
18
,
 



1941
Maggio
MONTENEGRO
Commissario civile
Serafino Mazzolini
(1941 apr - 19 giu 1941)
-

1941
Maggio
all'inizio del mese, mentre l’amministrazione civile italiana tenta una prima stabilizzazione, i quadri del KPJ (Komunisticka partija
Jugoslavije
- Partito comunista jugoslavo) si incontrano a Zagabria, deliberando a favore della lotta armata contro gli occupanti.
Sul territorio del Montenegro i comunisti formano quindi 280 gruppi d’assalto con 6.200 combattenti, di cui 1.800 (in maggioranza montenegrini), hanno la tessera del partito.

[Federico Goddi, Un'isola di internamento: il campo fascista di Forte Mamula, 2019.]



1941
Maggio
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
gen. Ugo Cavallero
(1941 gen - dic)

1941
Maggio
5
, la 26ª legione cc.nn. d’assalto raggiunge Kumani, sede dell'originaria divisione di appartenenza, la “Legnano”;
[Soltanto il 27 giugno il reparto potrà imbarcarsi da Valona, sbarcando a Brindisi il giorno seguente.]

14, contemporaneamente all’annessione formale da parte della Bulgaria dei territori occupati a fine aprile, il bollettino di guerra italiano annunzia pubblicamente l’occupazione italiana di Tetovo, Struga e delle altre zone al confine occidentale albanese, dimostrando nei fatti quale sia la linea di demarcazione tra Albania e Bulgaria raggiunta con il patto di Vienna.
[Da parte sua la Germania, con un accordo del 24 aprile, stipulato dal suo commissario per gli affari economici, Clodius, si era assicurata diritti minerari e diritti di transito sulle ferrovie e sulle zone occupate dalla Bulgaria.]

17, Tirana, a seguito del fallito attentato contro re Vittorio Emanuele III e la fucilazione del giovane operaio albanese Vasil Laci, autore dell'azione, scoppia una dura rivolta della popolazione contro l'occupante italiano, che in risposta esegue con l'esercito, le milizie fasciste e il governo collaborazionista albanese numerose e pubbliche rappresaglie a scopo di monito verso la popolazione civile:
«[...] successivamente per scoraggiare la rivolta il binomio Jacomoni-Kruja ordinò una serie di pubbliche impiccagioni, indiscriminate e fece fucilare una serie di simpatizzanti e partigiani del Pca, presi prigionieri dai fascisti italo-albanesi [...]

 

In tutto sono state impiegate in Albania le seguenti forze dell'Esercito Italiano:
27 divisioni:
- Julia, Pusteria, Tridentina, Cuneense (alpine),
- Centauro (motocorazzata),
- Arezzo, Cagliari, Modena, Pinerolo, Piemonte, Siena, Bari, Taro, Ferrara, Firenze, Casale, Messina, Legnano, Sforzesca, Cuneo, Forlì, Lupi di Toscana, Cacciatori delle Alpi, Puglie, Brennero, Acqui, Marche,
3 reggimenti cavalleria (Milano, Aosta, Guide),
4 reggimenti bersaglieri,
1 reggimento granatieri,
2 gruppi di Camicie Nere.
Perdite subite durante la campagna dei Balcani
- 1940 28 ott - 31 mag 1941 -
Soldati italiani
Camicie Nere
Soldati albanesi
Totali
Caduti sul campo
-
1.500
59
13.500
Feriti
-
3.300
68
39.000
Congelati leggeri
-
-
-
4.100
Congelati gravi, ma guariti
-
-
-
8.600
Congelati gravissimi
-
-
-
4.400
I ca 30.000 prigionieri italiani vengono rilasciati all'armistizio.
MARINA
Affondati
tonn.
Danneggiati
piroscafi
17
67.000
5
torpediniere
3
2.400
6
Morti o dispersi fra truppe trasportate ed equipaggi: 295.
AERONAUTICA
(deceduti, feriti, prigionieri e dispersi)
Piloti
Specialisti naviganti
-
Ufficiali
Sottufficiali
Truppa
Ufficiali
Sottufficiali
Truppa
4ª squadra
41
34
-
-
15
156
Aeronautica di Albania
44
37
-
-
10
5
-
-
-
Aerei abbattuti
Aerei perduti
4ª squadra
90
35
Aeronautica di Albania
361
44
-


 

 

Giovanni Villari, Repressione e resistenze in Albania (in Qualestoria 2, 2015)


1941
Maggio
KOSOVO - (Provincia di Pristina)
Dopo l’invasione della Jugoslavia, il Kosovo è stato diviso in tre aree:
1. una comprendente tutta la Macedonia e la parte orientale del Kosovo che è sotto il dominio bulgaro.
[La politica bulgara è una fotocopia di quella attuata durante la Prima Guerra Mondiale. Funzionari pubblici fatti arrivare dalla Bulgaria, il bulgaro come lingua ufficiale per tutti, anche nelle scuole. Tutte queste politiche sono finalizzate alla bulgarizzazione di quelle terre.]
2. una viene data all’Italia.
[Sotto il dominio italiano si fanno i maggiori tentativi per la
riunione del Kosovo con l’Albania. La creazione della “Grande Albania” è voluta per evitare che l’irredentismo etnico albanese formi la base della resistenza antitedesca. Alla fine del 1941 sarà annunciato che il Kosovo entra ufficialmente sotto l’amministrazione civile del Regno d’Albania. Fuori da questo regno d’Albania rimane il nord del Kosovo, che comprende le città di Mitrovica, Podujevo, Trepca e la parte sud-est che comprende le città di Kacanik e Gjilan.
3. una, la parte restante del nord Kosovo, non occupata né dai bulgari né dagli italiani, è sotto il controllo della Jugoslavia ormai guidata da un governo formato da funzionari serbi fedeli ai tedeschi.
 
-

1941
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-45):

25, una relazione del podestà di Prizren, Tahir Kolgjini, pure inviata a Verlaci e da questo trasmessa a Roma, denuncia senza mezzi termini la possibilità che l’entusiasmo per l’annessione all’Albania e per l’unione con l’Italia si possa presto mutare in disagio e scarsa collaborazione con le autorità italiane, con conseguente crescita delle simpatie per la Germania e inevitabili scontri tra albanesi e slavi.
Le critiche vertono su una gestione dell’amministrazione militare italiana ancora troppo basata sulla collaborazione con l’elemento slavo, troppo legalista e troppo poco “politica”.
Serbi, croati e montenegrini, ad esempio, sono gli interpreti che gli italiani hanno assunto nei loro uffici, asserendo ingiustamente – si riferisce – che mancano albanesi capaci e con i requisiti necessari, fatto che si riverbera sulla parzialità delle traduzioni a danno dell’elemento albanese. Le autorità italiane hanno, inoltre, reintegrato i funzionari serbi fuggiti durante le operazioni militari, sostenendo che finché non si procederà all’annessione deve rimanere in piedi la vecchia amministrazione.
Questa interpretazione legalista pare ancora più grave nei
confronti del problema delle terre, di cui gli albanesi si erano impadroniti, quando le ostilità avevano spinto alla fuga i proprietari slavi.
A seguito dell’occupazione italiana gli slavi hanno fatto
ritorno e i carabinieri, “senza alcuna opportunità politica”, hanno costretto gli albanesi a riconsegnare le terre. Non si è tenuto conto, insomma, che con la riforma agraria attuata all’epoca della Jugoslavia le terre erano state sottratte agli albanesi e distribuite a immigrati slavi.
Il podestà di Prizren riconosce “che questo atto si basa sulla legislazione che regola i possedimenti, ma d’altra parte è da considerare il fatto che non bisogna sacrificare un popolo amico come quello albanese a favore di un altro che è stato e certamente lo sarà ostile alla prima occasione”.
La sua richiesta è quella di rispettare il fatto compiuto creato dalla guerra e aspettare il ritorno alla normalità per rivedere ogni singola causa.
Altrimenti occorrerebbero molti battaglioni per mantenere la
calma, cosa che per ora sarebbe tutto a svantaggio degli interessi dell’Asse
”.
Altra richiesta è quella di vietare agli slavi la vendita di immobili e proprietà prima di aver compiuto delle indagini
sulla provenienza dei loro beni.
Il podestà di Prizren, poi, accusa i carabinieri di parzialità
verso gli albanesi e di ruberie, cosa che provoca a Roma una certa stizza e la decisione di chiedere alle autorità militari di aprire un’inchiesta circa i fatti lamentati anche al fine di rilevare se le irregolarità siano state commesse da carabinieri italiani o albanesi.

29, "missione Umiltà": il ministro Umiltà parte per il
Kosovo con il compito di ispezionare le zone da annettere e di studiarne gli ordinamenti giuridici e l’economia al fine di permettere nel prossimo futuro una fusione senza
traumi al resto dell’Albania;
[Riscontrata l’impossibilità di passare facilmente dalla regione kosovara alla zona di Debar, a causa della nuova configurazione del confine, il ministro chiederà l’ausilio di un altro diplomatico che funga da suo delegato, nella persona del console Mario Zanotti Bianco.]
La "missione di Umiltà", avrà come prima tappa Prizren.]

 

Luca Micheletta, La resa dei conti. Il Kosovo, l’Italia e la dissoluzione della Jugoslavia (1939-41) (2008)

 


1941
Maggio
Regno di Grecia
(1935-47)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
?
(1941 apr - ?)

1941
Maggio

7, lago di Giannina, dopo il periodo trascorso all'accampamento [Paradiso Girotti», il btg "Vicenza" (div.ne Julia ] si sposta a presidiare il passo di Metzovo;

verso la metà del mese i tedeschi cedono a dieci divisioni italiane il compito di presidiare l'intera Grecia; nelle isole Jonie e Cicladi però sbarcano tranquillamente gli italiani da soli ad armistizio concluso;
la div.ne Cagliari che in un primo tempo sembrava destinata alla Beozia viene inviata nel Peloponneso centro-meridionale, regione poco malarica e di clima ottimo; soltanto a Salonicco e al Pireo rimangono consistenti presidi tedeschi;



All'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale).



1941
Maggio
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) č stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1941
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1941
Maggio
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)

1941
Maggio

il metropolita Sergej, "locum tenens" del patriarca, rivolge un appello agli ortodossi russi perché insorgano a difendere la patria contro l'invasore tedesco;

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1941
Maggio

-
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1941
Maggio

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1941
Maggio

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1941
Maggio

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1941
Maggio

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1941
Maggio

-


1941
Maggio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Laszlo Bardossy
(1941 apr - ?)
Ministro degli Esteri
Laszlo Bardossy
(1941 gen - mar 1942)

1941
Maggio

-



1941
Maggio
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;

Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
1941
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-45):



1941
Maggio
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1941
seconda guerra mondiale (1939-45):

Maggio

3, assunto ufficialmente il controllo delle chiese ortodosse nei territori occupati di Jugoslavia e Grecia, il Santo Sinodo bulgaro stabilisce quattro nuove eparchie, procedendo immediatamente alla nomina di nuovi prelati per le principali sedi vescovili dei territori occupati;

14, in base al patto di Vienna, si proclama l’annessione formale dei territori occupati a fine aprile;
[Il giorno successivo, dopo un accordo con l’Italia, saranno allargati per includervi Ohrid.]
[vedi Albania]

Autorità civili e religiose bulgare marciano all’unisono per
l’instaurazione della sovranità bulgara sulle regioni acquisite. Ma
l’occupazione bulgara provoca un po’ dovunque violenze e resistenze.
I bulgari interpretano questa fase della guerra come una
guerra di liberazione e danno quasi per scontato che tutta la Macedonia, dalla frontiera bulgara al lago di Ohrid compreso, e dallo Sciar alla frontiera greca, debba essere annessa alla Bulgaria.
Nel clima di esaltazione nazionalistica, poca attenzione viene posta sul fatto che entro questo territorio, in particolare nelle zone limitrofe al Kosovo o in centri come Skopje e Bitolj, vi sono consistenti gruppi albanesi, per non parlare poi della popolazione greca.
[Drammatica, infatti, appare subito la situazione in Tracia, dove la popolazione è in maggioranza greca e con non pochi
nuclei turchi. Vent’anni di dominazione greca hanno teso all’estirpazione dell’elemento bulgaro e alla sua sostituzione con popolazione greca affluita dall’Asia minore in base all’accordo grecoturco sullo scambio di popolazioni, firmato a Losanna nel 1923. Per converso, il compito maggiore che ora si è assegnato il governo di Sofia è quello di riportare l’elemento originario bulgaro-macedone nei luoghi da dove era stato cacciato dai greci.]

Data questa premessa, l’occupazione bulgara in Tracia non può che dare luogo a continui incidenti, violenze e soprusi di cui sono
vittime greci e turchi. Dure proteste sono indirizzate a Berlino
da parte del neutrale governo di Ankara a causa dei maltrattamenti perpetrati dall’esercito bulgaro contro la popolazione turca.
Il governo tedesco, cui giungono anche accorate invocazioni di
aiuto dalle autorità greche di Salonicco e dallo stesso governo di
Atene, è costretto a intervenire decisamente a Sofia.
L’intervento di Berlino provoca la punizione di qualche militare bulgaro e l’invio di istruzioni tese ad evitare il ripetersi di simili incidenti.
Ma ciò non arresta il programma di forzata colonizzazione della
Tracia
.

lo stesso mese, il presidente del consiglio greco, Tsolakoglu, chiede l’intervento del governo di Berlino contro le atrocità commesse dai bulgari contro la popolazione greca.
Ma l’Auswärtiges Amt risponde che non intende farsi interprete delle proteste greche verso governi esteri, pur autorizzando il suo rappresentante ad Atene, Altenburg, a segnalare a titolo personale i fatti al suo collega bulgaro.

21, Sofia, si svolge una cerimonia ufficiale per il passaggio nella capitale del “Fuoco sacro”, custodito nell’antica capitale bulgara di Preslav, che, come per la fiaccola olimpionica del 1936, viene condotto con un sistema a staffetta fino ai limiti della nuova Bulgaria, ossia Ohrid, Danubio, Mar Egeo e Mar Nero;
re Boris con tutto il governo bulgaro e le principali autorità
presenziano all’arrivo del “Fuoco sacro” a Sofia;
24, grandi celebrazioni si tengono in onore di Cirillo e Metodio, i santi creatori della cultura bulgara, con tanto di corteo popolare e di scolaresche e con rappresentanze delle terre liberate;
in occasione di questi festeggiamenti, l’Associazione delle Fratellanze Macedoni invia a Magistrati un telegramma, a firma del suo presidente, il gen. Kosta Nikolov, per sollecitarlo a promuovere presso Palazzo Chigi l’annessione alla Bulgaria delle terre ingiustamente occupate dall’Italia, quali Gostivar, Tetovo, Kicevo.
Vengono diffusi dei manifestini nei quali si accusa l’Italia di negare le aspirazioni bulgare e si possono leggere esclamazioni come “Abbasso la guerra imperialistica italiana! Viva la Germania e la Russia!”.






1941
Maggio
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
vicepresidente
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Interni
amm. F. Darlan
(1941 17 feb - 18 lug 1941)
Affari Esteri
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Informazione
amm. F. Darlan
(1941 10 feb - 18 apr 1942)
Colonie
amm. Charles Platon
(1940 set - apr 1942)
Economia nazionale
e Finanze
Y. Bouthillier
(1941 25 feb - 18 apr 1942)
Difesa nazionale
-
Guerra (Esercito)
gen. Ch. Huntziger
(1940 6 set - 11 ago 1941)
Marina
amm. F. Darlan
(1940 set - 18 apr 1942)
Aviazione
gen. Jean Bergeret
(1940 set - ?)
Giustizia
Joseph Barthélémy
(1941 27 gen - 26 mar 1943)
Agricoltura
P. Caziot
(1940 13 dic - 18 apr 1942)
Comunicazioni
Jean Berthelot
(1940 set - apr 1942)
Lavoro
René Belin
(1941 9 feb - apr 1942)
Pubblica Istruzione e le Belle Arti
-
Famiglia e Gioventù
-
Segretari generali
Giustizia
Georges Dayras
(1940 16 lug -?)
Finanze pubbliche
Henri Deroy
(1940 16 lug -?)
Presidenza del Consiglio
Jean Fernet
(1940 16 lug -?)
Lavori pubblici e Trasporti
Maurice Schwartz
(1940 16 lug -?)
Gioventù
Georges Lamirand
(1940 set - ?)
Capo dello Stato
Auguste Laure
(1940 18 nov - ?)

petainismo: 1940 dicembre-aprile 1942
[II periodo]

1941
Maggio
11
, Berchtesgaden, come previsto, l'amm. F. Darlan incontra A. Hitler;

14, le forze britanniche e golliste bombardano gli aeroporti di Palmira e di Aleppo in Siria;
lo stesso giorno iniziano a Parigi i primi rastrellamenti in virtù delle leggi razziali emanate il 3 ottobre 1940;

lo stesso mese, i tedeschi sfondano il fronte francese;
i dodici recipienti d'acqua pesante giunti da Oslo lasciano i sotterranei del Collège de France e sono avviati verso quelli della Banca di Francia e Clermont-Ferrand, da dove continuano un movimentato esodo che li porterà prima in una cella della prigione di Riom, indi dentro un hangar del porto di Bordeaux, e alla fine vicino ai depositi di carbone della nave inglese Broompark. Due scienziati nucleari tedeschi, Hans von Halban e Lew Kowarski, prendono su di sé la responsabilità del preziosissimo carico;

 



19, in un comunicato stampa, l'amm. F. Darlan afferma che le condizioni della pace possono essere attenuate attraverso la collaborazione;

20, il gen. Warlimont giunge a Parigi per concordare l'uso da parte dei tedeschi delle basi francesi nell'Africa settentrionale e occidentale;

23, in un discorso, l'amm. F. Darlan ribadisce che le condizioni della pace possono essere attenuate attraverso la collaborazione;

28, vengono firmati i "Protocolli di Parigi", un grande accordo sui diritti acquisiti dal Reich sulle basi dell'impero francese;
[Questi sanciscono tre importanti concessioni militari della Francia alla Germania:
- il ricorso agli aeroporti e alle scorte militari francesi in Siria per sostenere la ribellione di Rashid Ali-al-Gailani in Iraq;
- l'uso del porto tunisino di Biserta come punto di rifornimento per l'Afrika Korps di Rommel;
- all'occorrenza, una base sottomarina tedesca a Dakar.
In cambio i tedeschi concedono:
- una piccola riduzione dei costi dell'occupazione;
- un più facile attraversamento della Linea di demarcazione;
- il rilascio dei veterani francesi della Prima guerra mondiale (70-80.000) ancora presenti nei campi di prigionia in Germania;
- alcune modifiche alle restrizioni militari imposte a Vichy.
Ulteriori concessioni saranno elaborate in sede di stesura delle Parti II e III dei Protocolli.
Come P. Laval nel 1940, l'amm. F. Darlan insiste affinché tali concessioni godano della maggiore pubblicità possibile.]

[Con le sue proteste presso il "governo di Vichy", il gen. M. Weygand fa fallire questi protocolli e specialmente l'attribuzione ai tedeschi delle basi di Biserta e Dakar, così come una collaborazione militare con l'Asse, in caso di aggressione alleata.
[Da questo momento i tedeschi non cesseranno di chiedere il suo siluramento, sebbene il 4º Ufficio della sua Delegazione generale abbia consegnato all'Afrika Korps di Rommel 1.200 camion francesi e altri veicoli facenti parte delle scorte dell'esercito francese – contratto Dankworth del 1941 –, così come un certo numero di pezzi d'artiglieria pesante, compresi 1.000 proietti per ogni pezzo.]

 

 

31, l'amm. F. Darlan rivolge pubblicamente una violenta accusa all'Inghilterra, ricordando gli atti di "pirateria" di cui si è resa responsabile e sostenendo che sono state attaccate 167 navi francesi, per un totale di 790.000 tonnellate.
Le relazioni fra i due paesi non sono mai state così tese, malgrado gli sforzi degli Stati Uniti per moderarle.

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);


1941
Maggio
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]

Primo ministro
(? - ?)
1941
Maggio

II guerra mondiale:



1941
Maggio
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unitŕ paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1941
Maggio

II guerra mondiale:
-


1941
Maggio
Granducato di Lussemburgo
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1941
Maggio

II guerra mondiale:
-




1941
Maggio
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Affari Interni
Informazioni
A. Duff Cooper
visconte di Norwich
(1940 - 1941)
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
-
GRAN BRETAGNA

1941
Maggio

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1941
Maggio

-
Eire

1941
Maggio

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;



1941
Maggio
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1941
Maggio

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1941
Maggio

-


1941
Maggio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1941
Maggio

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;



1941
Maggio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1941
Maggio

-


1941
Maggio
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1941
Maggio

-



1941 Maggio
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1941
Maggio

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;

a


1941
Maggio
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Espańola Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1941
Maggio
5
, Ramón Serrano Suñer, che ha legato la sua sorte all'entrata in guerra della Spagna credendo ciecamente nella vittoria dell'Asse, viene licenziato dal Ministero de la Gubernaciòn;
don Juan 
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1941
Maggio

-
a




1941
Maggio
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. A. Guzzoni
(1940 30 nov - 24 mag 1941)
gen. Antonio Scuero
(1941 24 mag - 13 feb 1943)
Capo di S.M. Generale mar.llo U. Cavallero
(1940 4 dic - 31 gen 1943)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Arturo Riccardi
(1940 11 dic -25 lug 1943)
Capo di S.M. Marina
amm. Arturo Riccardi
(1940 9 dic - 27 lug 1943)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito gen. M. Roatta
(1941 24 mar - 19 gen 1942)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario P. Lissia
sardo
(1941 18 feb -13 feb 1943)
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -

1941
Maggio
18
, Roma, mar.llo U. Cavallero, eletto capo di S.M. Generale il 4 dicembre scorso, arriva dall'Albania per assumere il comando effettivo;
lo stesso giorno arriva a Roma, come già annunciato due giorni prima, A. Pavelic a capo di una delegazione croata per chiedere a Vittorio Emanuele III di "degnarsi" di designare il principe sabaudo che dovrà cingere la corona di Zvonimiro;
ore 11:00, il re di dichiara lieto di designare all'alta missione il suo "diletto" nipote Aimone di Savoia-Aosta, duca di Spoleto, attualmente a La Spezia in qualità di ammiraglio comandante in capo dell'alto Tirreno;
ore 12:00, a palazzo Venezia, nella sala del Mappamondo, la delegazione croata s'incontra per la firma degli accordi fra il re di Croazia e quello italiano; B. Mussolini è vestito da primo caporale d'onore; attorno al tavolo della firma sono presenti:
. G. Ciano,
. Anfuso,
. Buti, ambasciatore,
. Vitetti, ambasciatore,
. Celesia, ministro
. Pietromarchi, ministro
. Casertano, l'incaricato di affari a Zagabria.
19, la notte si inizia una operazione nuova negli annali della storia militare, la conquista della grande isola di Creta a mezzo di truppe paracadutiste e aviotrasportate.
20, il Comando tedesco tenta l'ardua impresa contro la div.ne neozelandese del gen. Freyberg e le due Div.ni cretesi organizzate a suo rinforzo.
Vengono lanciati i primi paracadutisti su Suda e sull'aeoporto di Malami, nella parte occidentale dell'isola; da parte italiana contribuiscono all'azione truppe inviate dal governo delle isole Egee che sbarcano nella parte orientale dell'isola, mentre gli anglo-greci vengono incalzati verso la parte sud orientale; altre perdite subisce la flotta leggera inglese per opera dell'aviazione dell'Asse.
[La squadra inglese di Alessandria, nel tentativo di difendere Creta ad ogni costo, subisce la perdita degli incrociatori Gloucester, Fiji, Calcutta e di numerosi C.T.; inoltre tutte le altre unità navali comprese le quattro corazzate Valient, Warspite, Queen Elisabeth e Barham, nonché la portaerei Formidable vengono più o meno gravemente danneggiate.]
Una parte delle forze del gen. Freyberg riesce comunque a imbarcarsi su navi sottili e su piccole imbarcazioni, lungo la costa meridionale, fuggendo poi in Egitto.
Fra morti e dispersi le truppe tedesche perdono circa 4.000 uomini.
[Le fonti comunque discordano sul numero, anche di molto.]
Con la rioccupazione della Cirenaica e la conquista di Creta, la situazione italiana nel Mediterraneo viene grandemente migliorata.
[Creta sarà rioccupata dalle truppe britanniche solo il 4 ottobre 1944.]
Lo stesso giorno A. Pavelic viene ricevuto in Vaticano da Pio XII in udienza privata, udienza che inaugura una lunga serie di incontri fra il suo SM e gli ustaša e gli alti dirigenti del Vaticano.[vedi box a sx]
24, appena rientrato in Italia dall'Albania, il gen. Ugo Cavallero provvede a sistemare la situazione, finora assurda, dell'Alto Comando, facendo esonerare il gen. A. Guzzoni dalla carica di sottosegretario alla guerra e di sottocapo di S.M. Generale e facendo nominare alla prima il gen. di divisione Antonio Scuero, intendente di Albania dove si è altamente distinto, e sopprimendo la seconda carica; contemporaneamente prepara razionali modifiche alle disposizioni vigenti circa i poteri del capo di S.M. Generale.
Il Sim (Servizio informazioni militari) passa integralmente alle dipendenze del capo di S.M. Generale;
poiché la questone essenziale è la situazione nel Mediterraneo e interessa soprattutto che le operazioni delle tre forze armate siano coordinate, il gen. U. Cavallero costituisce uno S.M. misto per lo studio delle relative operazioni; vi sono assegnati:
- S.M. Generale ed Esercito: gen. Antonio Gandin,
- Marina: amm. Fioravanzo,
- Aeronautica: gen. Simon Pietro Mattei.
Costoro devono soprattutto studiare un'operazione "a massa" contro la Marina inglese; ciò fatto, il gen. U. Cavallero chiede un colloquio con il mar.llo W. Keitel per regolare le questioni in comune con l'alleato tedesco;
nel frattempo invia al gen. Italo Gariboldi, comandante superiore in Africa Settentionale, tre lettere che costituiscono la prima direttiva per l'ulteriore costituzione dell'armata italo-tedesca.
30, subodorando le intenzioni di A. Hitler circa un eventuale attacco alla Russia, B. Mussolini ordina al gen. U. Cavallero di predisporre la costituzione, tra Lubiana e Zagabria, di:
- 1 div.ne motorizzata,
- 1 div.ne corazzata,
- div.ne Granatieri.


Partito comunista italiano
(Pci)

1941
Maggio
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1941
Maggio

«segue da Aprile 1941»



«segue Giugno 1941»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
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1941
Maggio

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1941
Maggio

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1941
Maggio

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1941
Maggio

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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-

1941
Maggio

-

NOVA SCOTIA
-
-

1941
Maggio

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1941
Maggio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Maggio

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Maggio

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1941
Maggio

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1941
Maggio

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1941
Maggio

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1941
Maggio

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1941
Maggio
-

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1941
Maggio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Maggio

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1941
Maggio

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Maggio

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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-

1941
Maggio

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1941
Maggio

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1941
Maggio

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1941
Maggio

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1941
Maggio

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1941
Maggio

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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1941
Maggio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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1941
Maggio

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1941
Maggio

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1941
Maggio

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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-

1941
Maggio

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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1941
Maggio

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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-

1941
Maggio

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1941
Maggio

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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-

1941
Maggio

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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1941
Maggio

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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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-

1941
Maggio

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1941
Maggio

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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1941
Maggio

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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-

1941
Maggio

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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1941
Maggio

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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-

1941
Maggio

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1941
Maggio

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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1941
Maggio

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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1941
Maggio

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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1941
Maggio

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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
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1941
Maggio

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
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-

1941
Maggio

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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1941
Maggio

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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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1941
Maggio

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[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1941
Maggio

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
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1941
Maggio

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1941
Maggio

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[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1941
Maggio

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
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1941
Maggio

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1941
Maggio

-


a

 

 



1941
Maggio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1941
Maggio

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1941
Maggio

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1941
Maggio

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1941
Maggio

il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti;


1941
Maggio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1941
Maggio

-



1941
Maggio
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1941
Maggio

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1941
Maggio
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1941
Maggio

-

1941
Maggio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1941
Maggio

ritorna ora il regime liberale;

1941
Maggio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1941
Maggio

-




1941
Maggio
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1941
Maggio

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1941
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1941
Maggio

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1941
Maggio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1941
Maggio

mentre il presidente continua ad attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario, buona parte del territorio ecuadoriano viene invaso dalle forze peruviane: il protocollo di Rio de Janeiro, firmato ora sotto l'egida degli Stati Uniti, del Brasile, dell'Argentina e del Cile, non delimita con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;



1941
Maggio

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1941
Maggio

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1941
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1941
Maggio

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste) che, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini danno ora vita al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1941
Maggio

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1941
Maggio

succede alla presidenza J.A. Ríos Morales che attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1941
Maggio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Maggio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Maggio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Maggio

-


1941
Maggio

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1941
Maggio

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1941
Maggio

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1941
Maggio

-


1941
Maggio

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
1941
Maggio

Buenos Aires,

 



Patagonia
1941
Maggio

-

1941
Maggio
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1941
Maggio

Montevideo,

 



1941
Maggio
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1941
Maggio

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1941
Maggio

-

a


1941
Maggio
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1941
Maggio

-

a


1941
Maggio
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
1940
Maggio

nasce questo movimento politico, fondato in una zona al confine tra il Vietnam e la Cina, al termine dell'ottava seduta del comitato centrale del Partito comunista indocinese; ad essa partecipa Ho Chi Minh che č appena rientrato nel suo paese dopo anni di attivitŕ politica nell'Internazionale comunista in Cina e in altri paesi dell'Asia sudorientale; in questa occasione si decide di condurre, fino all'indipendenza, la lotta per la liberazione del Vietnam dall'occupazione giapponese e dalla dominazione coloniale francese; la decisione di abbinare la lotta contro i giapponesi a quella contro i francesi consente ai comunisti vietnamiti di inserirsi nell'alleanza antifascista della seconda guerra mondiale e di utilizzare appieno, al momento del crollo militare del Giappone nel 1945, le strutture della resistenza create durante il conflitto per instaurare il potere rivoluzionario e indipendente nel Vietnam;
il Vietminh, che in effetti č un fronte popolare per l'indipendenza nazionale diretto dai comunisti con la partecipazione di altri elementi progressisti, costituisce la forza decisiva nel condurre la lotta per l'indipendenza del Vietnam contro il tentativo di ritorno della dominazione coloniale francese;
[1951, viene sciolto quando torna in primo piano il Partito comunista, ma i francesi continuano a chiamare "vietminh" tutti i comunisti vietnamiti.]

a






1941
Maggio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1939

si dimette il governo Konoye e viene sostituito da quello del gen. Tojo Hideki, che prende un atteggiamento molto duro nei negoziati con gli Stati Uniti;

a




1941
Maggio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1941
Maggio

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1941
Maggio
Algeria
-
-
1941
Maggio

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1941
Maggio
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1941
Maggio

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1941
Maggio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
LIBIA
gen. Italo Gariboldi
(1941 mar - gen 1943)

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Maggio


Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, č costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1941
Maggio
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1941
Maggio

-

1941
Maggio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1941
Maggio

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1941
Maggio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1941
Maggio

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1941
Maggio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1941
Maggio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1941
Maggio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1941
Maggio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1941
Maggio

-

1941
Maggio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1941
Maggio

-

1941
Maggio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1941
Maggio

-

1941
Maggio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1941
Maggio

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1941
Maggio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1941
Maggio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1941
Maggio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1941
Maggio

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1941
Maggio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1941
Maggio

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1941
Maggio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1941
Maggio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1941
Maggio

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1941
Maggio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1941
Maggio

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1941
Maggio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1941
Maggio

-







1941
Maggio
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1941
Maggio
in esilio da maggio 1936, dopo aver organizzato i profughi etiopi del Kenya e del Sudan, rientra insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

Viceré
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
Governatore Generale
civile e militare
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1940 21 lug - 17 mag)
gen. Gazzera
(17 mag - ?)
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)
[da agosto 1940, in pratica, il vero comandante in capo delle truppe dell'A.O.I. in guerra.]

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Maggio
1-16, inizia la difesa dell'Amba-Alagi e dei tre passi di Falagà, Togò e Toselli;
3, protetti da nugoli di aerei, gli inglesi avanzano prudentemente e giungono a Ualdià;
7, il gen. Cunningham entra a Quoram e inizia l'investimento dell'Amba, coadiuvato dagli armati di ras Seium Mangascià che occupano il lato occidentale di essa;
nel frattempo le truppe anglo-indiane che hanno marciato speditamente verso sud, sono giunte agli sbocchi settentrionali dell'Amba Alagi;
gli inglesi attaccano da nord e da sud con 200 cannoni contro i 45 italiani;
[Perdite italiane: 1300 tra morti e feriti (su ca 3.850 combattenti).
Tra i deceduti: ten.col. Postiglioni, ten.col. Tramonti, cap. Levet]
13, il vicerè fa diramare un ordine del giorno a tutti i comandi dicendo loro che gli inglesi hanno chiesto la resa a discrezione e quindi la prigionia di tutte le Forze armate dell'Impero, minacciando altrimenti di lasciare alla furia degli indigeni donne e bambini dei territori che sperano di occupare; rifiutandosi nettamente di accettare il volgare ricatto, ordina che dovunque la lotta sia spinta ad oltranza.
15, le forze brtanniche, decise a farla finita, avanzano dai laghi e da Addis Abeba convergendo su Gimma;

[Lo stesso giorno gli inglesi accordano ad Hailé Selassié il permesso di ritornare alla capitale. Le truppe britanniche e sudafricane "bianche" proibiscono ai settecento guerriglieri di ras Abebe Aregai di allinearsi nelle strade per accogliere l'imperatore, ma l'ordine non viene tenuto in considerazione e Hailé Selassié riceve il caloroso saluto di tutta la popolazione.]

16, si riprendono le trattative sollecitate dal comando del gen. Platt e per questo motivo il gen. Volpini, aiutante del vicerè, e il magg. Bruno, accompagnati da soli 2 carabinieri, escono dalle proprie linee ma, appena fuori, vengono assassinati dai briganti a scopo di rapina;
17, il gen. Trezzani accoglie un generale britannico venuto nella posizione e conviene una tregua d'armi di 24 ore.
Si tratta solo del presidio dell'Amba; gli inglesi abbandonano la pretesa di far arrendere tutte le truppe dell'A.O.I..
Al momento di arrendersi il viceré lascia il potere di governatore generale al gen. Gazzera, il più anziano, ma come è ovvio il potere non è che astratto, dato che egli, isolato a Gimma, non può in nessun modo esercitarlo.
19, al mattino la bandiera vicereale viene abbassata e le truppe, cui viene concesso l'onore delle armi, escono dalla posizione.
Il vicerè viene portato prigioniero a Nairobi.
[Il duca d'Aosta Amedeo di Savoia-Aosta morirà, sempre prigioniero degli inglesi, il 3 marzo 1942 anche per mancanza di cure sanitarie adeguate.]
Dopo aver racccolto i resti delle truppe della Somalia e dell'Hararino giunti al comando del gen. De Simone, il gen. Gazzera ripartisce le sue forze in due gruppi:
- settentrionale o gruppo del fiume Didessa (gen. De Simone) composto dalle divisioni coloniali 22ª (gen. Pielorsi), 23ª (Van Den Heuvel) e 26ª di nuova costituzione (Berardi) con un complesso di oltre 15.000 uomini. Le prime due sono schierate fronte ad ovest, l'ultima fronte ad est verso la Scioà;
- meridionale (gen. Tissi), composto dalle divisioni coloniali 21ª (Caffaratti), 24ª (Pralormo), 2V (Liberati) e 101ª (Baccari) quest'ultima proveniente dal medio Giuba e molto ridotta di forze. In tutto, oltre 10.000 uomini.
A Gimma stanno il comandante dello Scacchiere, con il vice governatore Daodiace e numerosi generali e personalità politiche e funzionari rimasti senza incarico, che si sono rifugiati qui dopo la decisione del vicerè di chiudersi nell'Amba Alagi.
Le Div.ni non hanno creato però il "ridotto fortificato" dove, secondo la strategia del gen. Trezzani dovrebbero ridursi le truppe di ciascun settore dopo aver difeso pollice a pollice il confine: ma dove avrebbero dovuto crearlo in questo paese immenso e malsano?]
23, viene sferrato un attacco inglese contro Debra Tabor ma viene respinto dai ca 6.000 uomini del col. Angelini;
31, cade Soddu;

- tra il gennaio e il novembre 1941 i territori dell'AOI sono occupati da truppe inglesi, che provocano così lo sfaldamento dell'apparato coloniale italiano. -

[a.f.: il gen. Gazzera, il col. D'Amico e il federale Lepori si arrendono personalmente al belga John Borekmans, ufficiale d'artiglieria dei reparti congolesi inviati a dar man forte alle truppe britanniche (nel 1960 ca, risulterà proprietario di un alberghetto nella zona delle grotte dei monti Hoyo in Congo/Sudan.]

Hailé Selassié concede il perdono a italiani e collaborazionisti. Permette a ras Sejum, che si è rivelato un collaborazionista, di conservare titoli, carica e proprietà (rimarrà ucciso nel colpo di stato contro l'imperatore nel dicembre 1960).
La Gran Bretagna si rifuta, in un primo tempo, di riconsocere Hailé Selassié. Questa è la dichiarazione ufficiale: «Il re d'Italia rimane governatore d'Etiopia».
[Dopo l'insediamento al potere in Italia del mar.llo P. Badoglio, la Gran Bretagna, con la connivenza di Stalin, governerà sull'Eritrea e sull'Ogaden con un regime militare che Sylvia Pankhurst denuncerà all'opinione pubblica britannica.
Dopo la guerra l'Italia pagherà un'indennità complessiva equivalente a 14.000 Lire per ogni abissino ucciso durante la guerra italo-etiopica.
Negli anni successivi al conflitto, l'Italia diventerà la potenza economica più importante in Etiopia, grazie anche ai fruttuosi "risarcimenti" utili all'industria italiana (sull'esempio del Giappone in Estremo Oriente).

 

ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1941
Maggio

-




1941
Maggio
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1941
Maggio

-
Somalia Britannica
[SOMALILAND - protettorato inglese dal 1884, da marzo 1941 il territorio è integrato alla ex Somalia italiana]

1941
Maggio

-

 

 

Somalia Italiana
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935,]
[integrato alla Somalia Britannica da marzo 1941»

1941
Maggio

-

 

 


1941
Maggio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1941
Maggio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1941
Maggio

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1941
Maggio
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1941
Maggio

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1941
Maggio

-

1941
Maggio
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1941
Maggio

-


1941
Maggio
Rhodesia
1941
Maggio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1941
Maggio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1941
Maggio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1941
Maggio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1941
Maggio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1941
Maggio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1941
Maggio

-


1941
Maggio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1941
Maggio

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1941
Maggio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1941
Maggio

-

 



 



1941
Maggio
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1941
Maggio

-


1941
Maggio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1941
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1941
Maggio
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1941
Maggio

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;



1941
Maggio
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1941
Maggio

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;


1941
Maggio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunitŕ, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1941
Maggio

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);

19, l'Haganah (Ha Haganah - La Difesa) ) crea il Palmach (Plugot Mahatz - Compagnia d'attacco), una sezione paramilitare che ha come fine l'addestramento dei giovani. [Non avrà mai dimensioni ragguardevoli.]


1941
Maggio
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Rashid 'Alì al-Kilani
(apr - giu)
1941
1936-41: sette colpi di stato;

Guerra anglo-irachena (apr-giu).

Maggio
29
, la rivolta di Rashid 'Alì al-Kilani a favore delle forze dell'Asse provoca immediatamente una dichiarazione del ministro britannico Eden, che suona come una garanzia per le aspirazioni degi arabi: «Mi pare naturale e giusto che i legami culturali ed economici tra i paesi arabi ed anche i legami politici, siano rafforzati


Kurdistan (iracheno)
1941
Maggio

-



1941
Maggio
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, sciŕ dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1941
Maggio

-


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