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ANNO 1941
GIUGNO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1940»
1941, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
«segue 1942»

II GUERRA MONDIALE





1941
Giugno
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1941
Giugno

-



GERMANIA
1941
Giugno
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti
Fritz Todt
(1940-feb 1942)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Louis Schlegelberger (provv.)
(1941 feb - ago 1942)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1941
Nazismo

Giugno
2
, Brennero, nel convegno tra i capi militari non si accenna alla Russia ma se ne parla molto nei colloqui personali fra A. Hitler e B. Mussolini;
mentre il Duce dice che per risolvere l'enigma russo si impone una soluzione radicale, o l'alleanza militare o la guerra, il Führer gli risponde che la prima eventualità è da escludere perché Stalin non potrà mai dimenticare gli insuccessi della sua politica nel bacino danubiano-balcanico e con l'accordo di Belgrado (stipulato all'ultima ora e straordinariamente reclamizzato) ha rivelato i suoi veri intendimenti; non resta quindi che la seconda soluzione e per questo non c'è che un problema, quello dell'epoca.

H. Himmler convoca Hoss, il comandante di Auschwitz, a Berlino.
22
, inizia la campagna di Russia: domenica, ore 03:40, l'esercito tedesco, finora invitto, penetra in territorio sovietico.
[La radio sovietica annuncerà "l'invasione dei fascisti" soltanto alle ore 12:24, quasi nove ore dopo. Bisognerà aspettare il 3 luglio perché Stalin dai microfoni della radio lanci il suo appello: «Fratelli miei, sorelle mie, chiedo a tutti senza eccezioni di accorrere in aiuto della patria».]
Dopo l'aggressione dell'URSS da parte del Terzo Reich sorge la Rote Kapelle, che riunisce cristiani ed ebrei in una stretta disciplina comunista, agli ordini di Stalin.
[Sarà spesso decimata dall'ammiraglio W. Canaris e dalla sua Schwarze Kapelle, e ancor più da R. Heydrich e dal suo SD. H. Müller succederà poi a R. Heydrich. La Rote Kapelle – secondo Jacques Bergier, esperto in materia – eliminerà «sicuramente oltre 200.000 soldati tedeschi».]

I prelati cattolici controllano strettamente l'alleanza fra laici e religiosi, come il vecchio vescovo uniate di Lemberg (Lvov), mons. Szepticky, vero simbolo della penetrazione germanica in territorio slavo: la sua lotta antirussa (e antipolacca) al servizio dell'Austria (prima del 1914) poi del Reich ha ora nuovo slancio con la guerra. La sua crociata e le azioni dei suoi subordinati non distingueranno mai fra l'imperativo di "vincere una volta per tutte il comunismo ateo e militante" e quello di sbarazzarsi degli ebrei. Egli darà la sua benedizione alla divisione SS "Galicia" guidata dai suoi cappellani uniati all'assalto degli "empi bolscevichi".



1941
Giugno
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1941
Giugno
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)

1941
Giugno

-

22, GALIZIA: con l'inizio dell' "Operazione Barbarossa" e l'occupazione della regione da parte della Germania, si ferma il periodo di sovietizzazione e la regione viene incorporata nel Governatorato Generale come "Distrikt Galizien" (Distretto della Galizia).
Poiché nella visione tedesca la Galizia è già arianizzata e civilizzata, ai galiziani non ebrei sfugge la vera natura delle intenzioni che molti altri ucraini devono sopportare, mentre gli ebrei galiziani subiscono rappresaglie come altrove in Ucraina. Anche i conflitti tra polacchi ed ucraini si intensificano in questo periodo, con scontri tra l' "Armia Krajowa" da una parte e l'Esercito Insurrezionale Ucraino e i partigiani sovietici dall'altra, il massacro dei polacchi in Volinia, e in misura minore in Galizia, e gli attacchi di rappresaglia verso gli ucraini.



1941
Giugno
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1941
Giugno
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1941
Giugno
22
, quando la Germania dichiara guerra alla Russia, i comunisti prendono la direzione del movimento di resistenza organizzandolo su vere e proprie basi di guerriglia per il sabotaggio e gli attentati antitedeschi;

 



1941
Giugno
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1941
Giugno

mons. J. Tiso, ex-arcivescovo di Bratislava, dà un consistente contributo alle deportazioni degli ebrei.
L'atteggiamento di altri tre vescovi slovacchi (processati per alto tradimento a Bratislava nel gennaio 1951) verso il massacro degli ebrei slovacchi è per lo meno sospetto:
. mons. Vojtassak,
[Approva la deportazione degli ebrei e partecipa al saccheggio dei loro beni (in particolare a Baldovce e a Betlanova), arrotondando il proprio patrimonio, dal quale ricava un reddito annuo dai 3 ai 4 milioni di corone.]
. Bulzaka,
. Godjte.

estate, Slovacchia: il ministro dei Trasporti Gejza Konka crea, assieme al ministro degli Interni Alexander Mach, il "Dipartimento ebraico" e ne diviene il capo;
[Il governo slovacco acconsente alle pretese tedesche di inviare loro ventimila lavoratori slovacchi.
In seguito Izidor Koso, capo delle cancellerie del presidente Tiso e del ministro degli Interni Mach, suggerisce che i tedeschi avrebbero potuto prendere piuttosto degli ebrei.
Inizia così ad essere attuato il piano per radunare ventimila "individui" di sana costituzione tra i diciotto e i trentasei anni per costruire edifici in grado di accogliere gli ebrei che sarebbero stati "permanentemente insediati" in Polonia. Tuttavia, sapendo di non poter fornire ai tedeschi i numeri richiesti, Izidor Koso abbassa il limite di età a sedici anni.
Che i primi cinquemilia di questi individui di sana costituzione debbano essere giovani donne non è riportato in nessuno dei documenti!
Non si saprà chi sia l'istigatore ma… si saprà di certo che coloro che hanno escogitato il piano in Slovaccia sono il capitano delle Ss Dieter Wisliceny, Alexander Mach, ex capo della Guardia di Hlinka e ora ministro degli Interni, il primo ministro Vojtech Tuka, Izidor Koso e altri. Stranamente non compare il nome di Konka ma il dubbio è enorme…
Ci sono tuttavia alcuni ostacoli che potrebbero far naufragare il piano:
- la legge: essendo gli ebrei considerati cittadini, deportarli risulta illegale; per legalizzarlo l'Assemblea slovacca dovrebbe legiferare ma nessun progetto di legge è ancora stato dibattuto
- Izidor Koso: nel novembre 1941 il progetto di mandare gli ebrei nei campi di lavoro viene fatto trapelare; in risposta Pio XII invia un suo emissario, L. Maglione, a incontrare i ministri slovacchi e consegnare il messaggio del papa, seondo cui i cittadini ebrei della Slovacchia non dovranno essere costretti nei campi di lavoro poiché si tratta di un atto «contrario ai principi cristiani». Opporsi alla Santa Sede è una cosa molto seria. Molti ministri sono ferventi cattolici. Tuttavia il Vaticano non contrasta con fervore il Codice ebraico.
L'etica cristiana non è comunque un problema del Partito popolare slovacco. Il loro presidente fa da intermediario tra l'uomo e Dio, non tra gli ebrei e Dio… Il presidente-sacerdote non ama gli ebrei. I protocolli ostacolano l'efficienza.
Il Vaticano insiste sulla necessità di fare un'eccezione per gl ebrei che si sono conertiti e battezzati (prima del 1941). Anche color ch esvolgono lavori importanti per lo Stato slovacco, come prorpietari di fabbriche, agricoltori e meccanici, avrebbero dovuto essere esonerati dalla "ricollocazione". La cosiddetta carità cristiana non si estende agli ebrei poveri.
Il governo slovacco dovrebbe pagare 500 Reichmark - 200 dollari nel XXI secolo - per "ricollocare" i propri ebrei in Polonia e mandare gli ebrei nei campi di lavoro farebbe certamente risparmiare….]

 

 





1941
Giugno

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1941
Giugno

-

ISTRIA
1941
Giugno

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]

1941
Giugno

-

Per la provincia di Fiume, esterna al governatorato e ampliata con i distretti di Sušak, Castua, Cabar, parte di Delnice e le isole Arbe e Veglia, il 18 maggio viene invece riconfermato Temistocle Testa.

Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1941
Giugno

-

 

1941
Giugno

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

(Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic;

 

Primo ministro
-
-
ministro degli Affari Esteri
-
 
 
segretario del Pcj
(Partito comunista jugoslavo)
Tito (Josip Broz)
SLOVENIA
SLOVENIA
-
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
Alto Commissario 
Emilio Grazioli
(1941 3 mag - 15 giu 1943)
[con sede a Lubiana]
 
1941
Giugno

-

SERBIA

- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.

1941
Giugno
-

Nonostante le differenze ideologiche, partigiani (Tito) e cetnik (D. Mihajlovic) in un primo tempo tentano di istaurare un rapporto collaborativo contro forze occupanti e collaborazioniste, con tentativi di accordo tra i due leader: per alcuni mesi, tra l’estate e il dicembre del 1941, il movimento di D. Mihajlovic si associa a gruppi di comunisti e ribelli in genere, imponendosi in diverse zone del Montenegro, della Bosnia e della Serbia.

[Tuttavia le posizioni anti-monarchiche dei quadri partigiani e il viscerale anticomunismo dei cetnik renderanno impossibile una duratura collaborazione, portando presto al conflitto, con sommo vantaggio per l’Asse.
I cetnik considereranno i partigiani – i cui quadri non solo sono in guerra contro l’occupante ma aspirano anche alla rivoluzione sociale – il principale nemico e finiranno con il collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi, diventando una sorta di milizia
di supporto dell’Asse al fine di prevenire una vittoria comunista e rimandando quindi ad un secondo tempo l’estromissione delle forze d’occupazione dal territorio nazionale jugoslavo.
L’attrito tra partigiani e cetnik crescerà ovunque fino ad arrivare allo scontro aperto, sebbene almeno inizialmente i tedeschi continueranno a combattere sia contro gli uomini di Tito sia contro quelli di D. Mihajlovic, considerando entrambi nemici senza distinzioni e usando spesso il termine “partigiani” in un ampio senso, anche per i nazionalisti serbi.
Nella complessa situazione s’inseriranno gli interessi di Unione Sovietica e Gran Bretagna e in minor parte degli Stati Uniti.
Se Londra inizialmente sosterrà la resistenza nazionalista serba per contenere l’influenza bolscevica nei Balcani, successivamente
riconoscerà al movimento partigiano il ruolo più importante svolto
nella guerra di liberazione nazionale e su suggerimento inglese gli Alleati finiranno con il supportare Tito e abbandonare D. Mihajlovic.
La vitalità della propaganda comunista e la risoluta e instancabile attività dell’esercito popolare di Tito trionferanno in tal modo sulla disorganizzazione e l’assenza di precise direttive politico-militari
dei cetnik.]

[Oltre alle ovvie rimostranze croate e tedesche, neanche B. Mussolini ed il capo di S.M. Generale Ugo Cavallero condividono il filoserbismo che si va diffondendo tra gli ufficiali della 2ª Armata (dovuto a motivazioni umanitarie, tattiche ed ai vecchi legami in funzione antiasburgica risalenti alla Grande Guerra), ma dovranno farsene una ragione pur di mantenere il controllo di vaste regioni balcaniche il cui controllo è fuori dalla portata dei contingenti ivi dislocati.]

19, D. Mihajlovic, che ha ottenuto una strategica radiotrasmittente, prende contatto con il tenente sloveno-triestino Stanislav Rapotec, che dalla capitolazione si muove clandestinamente
tra le varie città della Jugoslavia per intessere una nuova rete del SOE (Special Operations Executive) britannico, in buona parte smantellata dopo l’invasione di aprile.
Attraverso un ponte radio via Spalato e un sottomarino britannico, la notizia di una resistenza monarchica in Serbia giunge a Istanbul dove opera l'ufficio di Jovan Gjonovic dirigente del servizio segreto jugoslavo in esilio ed ex agente a Belgrado del SOE prima della guerra.

27, Belgrado, Tito (Josip Broz) torna da Mosca via Istanbul e giunge con fatica a Belgrado per radunare il Politburo del Comitato Centrale del KPJ;
senza aspettare le direttive da Mosca, Tito (Josip Broz) decide di costituire il Glavni štab (Quartier generale) del NOPOJ (Narodnooslobodilacki partizanski odredi Jugoslavije - Reparti partigiani di liberazione popolare della Jugoslavia) sotto il comando del segretario generale del KPJ ovvero di lui medesimo;

 

MONTENEGRO
1941
Giugno

-
MACEDONIA
dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio;
- 1941, gennaio, la parte jugoslava viene divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia;

1941
Giugno
4
, a Skopje a ci sono:
- 28.000 albanesi,
- 11.000 bulgaro-macedoni e
- 30.000 serbi,
che odiano i bulgari, che a loro volta reagiscono con soprusi e violenze;

16, a Ohrid, durante il corteo in onore della festa del principe ereditario Simeone, sfilano cinque donne in abito nero da lutto e con catene alle mani, e sul petto cartelli indicanti i nomi di Tetovo, Gostivar, Kicevo, Struga e Debar;

 




1941
Giugno
REGNO di CROAZIA
[NDH (Nezavisna Drzava Hrvatska - Stato Indipendente di Croazia)]
Tomislav II
Albero genealogico

Aimone di Savoia-Aosta [Boby]
(Torino 9.3.1900 - Buenos Aires 29.1.1948)
secondogenito di Emanuele Filiberto di Savoia (2° duca d'Aosta) e di Helene d’Orléans;
1904-48, duca di Spoleto;
- 1939, sposa Irene p.ssa di Grecia e Danimarca;
1941-43, re di Croazia;
[1940, designato da re Vittorio Emanuele III luogotenente della corona nel nuovo regno croato, preferisce rimanere in Italia;
lascia poi l’Italia all’avvento della repubblica]
1941
Giugno

4° duca d’Aosta (1942-48)

Poglavnik (duce)
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
-

1941
Giugno
11
, la 2ª Armata invia a Roma notizie sulla distruzione d’interi villaggi. L’Ufficio Affari Civili informa lo Stato Maggiore dell’Esercito dell’attività terroristica svolta dagli uomini di Ante Pavelic, che si lanciano alla caccia dei “nemici dello Stato”, individuati negli ebrei, nei serbi, nella minoranza rom e negli avversari politici. Le azioni degli ustaša confermano alle autorità militari italiane il loro contegno inqualificabile contro la popolazione civile. Anche la “parte sana” della società croata, inclusa buona parte della popolazione musulmana, è indignata dallo scempio commesso nello Stato croato e presto stigmatizzerà l’astensione delle autorità militari italiane dal prendere provvedimenti contro gli uomini del Poglavnik o sedicenti tali. L’atteggiamento d’indifferenza, infatti, incoraggia gli ustaša nelle proprie azioni e serbi ed ebrei vanno perdendo la fiducia riposta nelle autorità militari italiane, organizzandosi per resistere alle persecuzioni.
18, i massacri compiuti in Lika assumono aspetti feroci che – scrive l’Ufficio Affari civili della 2ª Armata – “possono trovare riscontro soltanto nei tempi più oscuri del Medioevo”. I civili uccisi sono migliaia e altrettante le persone arrestate: “le violenze sono condotte all’insaputa delle stesse autorità governative o degli stessi comandi delle truppe regolari croate, quasi sempre dovute a iniziative di gruppi locali, a manipoli di gente indefinibile”.
Il gen. V. Ambrosio attribuisce la responsabilità della situazione esclusivamente agli ustaša, precisando che le autorità civili e militari croate ne comprendono invece la gravità. Per tale ragione è necessario porre fine alle violenze, che compromettono la sopravvivenza stessa dello Stato Indipendente Croato e il “prestigio italiano” tra la popolazione civile che tali atti subisce
e deplora. Sebbene i comandi italiani, in base alle disposizioni ricevute, siano intenzionati a evitare ingerenze nelle questioni locali, le violenze ustaša trascendono i limiti dell’episodio e inducono a intervenire: la sola presenza italiana in alcuni casi è stata sufficiente a frenare gli eccessi.
Il gen. V. Ambrosio invoca anche l’intervento presso Ante Pavelic di Raffaele Casertano, l’incaricato d’affari italiano nella
capitale croata, che riterrà tuttavia inopportuno intrattenere l’alleato di Zagabria sulla questione.
Non dissimili a quelle del gen. V. Ambrosio le osservazioni del gen. Furio Monticelli, comandante la Divisione "Sassari" a Knin.
Anche qui gli arresti e gli omicidi della popolazione serba, numericamente prevalente, si susseguono a ritmo incessante,
essenzialmente per vendette personali. La presenza italiana nella zona è sempre meno tollerata dagli ustaša, seppur sopportata, mentre l’impotenza dinanzi alle violenze diffonde un malessere crescente.
Il gen. Furio Monticelli sottolinea il rischio di vedersi sfuggire il controllo sui propri uomini, “poiché nonostante il diffuso senso
di disciplina e la volontà di ossequiare gli ordini
”, di fronte ad atti di così inaudita violenza sarà difficile evitare l’intervento contro le locali autorità croate.
Rimanere passivi significa infatti apparire complici dei massacri agli occhi delle vittime e in generale di chi tali persecuzioni disapprova.
[Ufficiali e soldati italiani racconteranno in seguito nelle loro memorie le vicende di questi anni.]
In alcuni casi contravvengono agli ordini superiori e intervergono
in difesa di serbi ed ebrei, creandosi tra gli ustaša la fama di “protettori degli elementi più avversi a Zagabria”. Le autorità croate inoltrano proteste ufficiali alla Legazione italiana, lamentando l’atteggiamento della 2ª Armata e i suoi appelli
affinché gli abitanti della Bosnia-Erzegovina si pongano sotto la protezione delle autorità militari italiane.
Si tratta fondamentalmente di episodi isolati e iniziative spontanee da parte di singoli o di interi reparti che in alcuni casi si espongono anche a gravi rischi, sebbene molto più semplicemente le truppe italiane salvano serbi ed ebrei accogliendoli nei territori dalmati annessi.
Le reazioni italiane sono ovviamente dettate anche da questioni di ordine pubblico e di controllo del territorio che l’esodo in massa di migliaia di profughi in fuga dalle persecuzioni va provocando.
Anche in Lika la presenza italiana costituisce un discreto deterrente contro le violenze ustaša, ma l’apparente tranquillità entra in crisi in seguito all’ordine di trasferire i poteri civili alle autorità croate. La decisione suscita una diffusa agitazione
tra i serbi della zona, in particolare a Gracac e Knin.
Prima del passaggio di consegne alle autorità croate i militari italiani favoriscono il rifugio di alcune centinaia di serbi verso i territori annessi, ponendo a disposizione, in alcuni casi, i propri mezzi di trasporto. Ciò porta gli ustaša ad assumere nei confronti dei soldati italiani atteggiamenti sempre più provocatori e ostili: le autorità militari italiane – l’accusa più frequente – s’intromettono impedendo il regolare svolgimento delle funzioni
delle autorità croate, ledendone la sovranità.

 

 

 

30, con la circolare n. 48468/41 il governo nega la concessione dei certificati di onestà ai serbi facoltosi e agli intellettuali che chiedono di convertirsi al cattolicesimo;
[Par. 3 - Quanto alla concessione di questi certificati, bisogna fare i attenzione affinché non siano dati ai preti, commercianti e contadini ortodossi ricchi o in genere agli intellettuali ortodossi, salvo nel caso in cui sia possibile provare la loro onestà personale, il governo avendo adottato il principio che i certificati relativi a questa categoria di persone siano rifiutati.
Par. 4 - I contadini potranno ottenere questa attestazione senza difficoltà, salvo che si tratti di casi eccezionali
».]

BOSNIA - inclusa nel Regno di Croazia.

1941
Giugno

nella parte abitata dai serbi si sono formati gruppi di resistenza capeggiati da ufficiali nazionalisti fedeli al governo in esilio, tra i quali emerge il col. D. Mihajlovic;

Nella tarda primavera il monopolio della resistenza jugoslava, sebbene in stato nascente e poco operativa, sembra saldamente in mano ai neocetnici della Ravna Gora.

campagna antiserba: alla fine del mese incominciano i massacri dei serbi…

La partecipazione del clero cattolico alla propaganda di sterminio dei serbi rimarrà una macchia incancellabile nella storia della Chiesa croata.
Esso offre decine di banditori fegatosi alla nuova crociata (e non pochi di questi girano armati), fra i quali figurano:
. fra Miroslav Filipovic, francescano, direttore del campo di Jasenovac;
[In questo campo, dove oltre 200.000 persone saranno uccise, funzionano regolarmente i forni crematori.]
. mons. Dionis Juricev, confessore di A. Pavelic,
. fra Ante Klaric, francescano di Trasmonica,
. fra Agostino Cievola, francescano del monastero di Split;
. sac. Bozilar Bralo, protettore della divisione volante "Crna Legija" (la legione nera)
[sarà incolpato di aver partecipato al massacro di 180 serbi a Alipasin-Most e d'aver poi ballato in sottana, insieme ai militi ustaša, una danza macabra attorno ai cadaveri.]
. sac. Nicolas Pilogrvic, di Banjaluka, responsabile di altre carneficine;
. p. Lipovac, gesuita,
. p. Cvitan, gesuita,
. fra Giuseppe Vukelic, francescano, cappellano,
. fra Brekalo Zvonimir, francescano, cappellano,
. fra Giustino Medica, francescano, cappellano,
. fra Hinko Prlic, francescano, cappellano,
ecc.
[Vedere in proposito anche la testimonianza di Curzio Malaprte che in Kaput ricorderà la visita fatta come inviato del «Corriere della Sera», accompagnato dal ministro plenipotenziario d'Italia a Zagabria, Raffaele Casertano, ad A. Pavelic.]
Del resto, come A. Pavelic, si comportano anche gli altri massimi esponenti del partito e molte fra le più alte cariche amministrative del paese, fra le quali npn mancano membri del clero: come Dragutin Kamber, parroco di Doboj, nella Bosnia centrale, prefetto del distretto omonimo.
I risultati della crociata: oltre 500.000 ortodossi uccisi, parecchie centinaia di sacerdoti soppressi, cinque vescovi ortodossi martirizzati:
. mons. Dositej, ordinario ortodosso di Zagabria, viene sottoposto a tali torture che impazzisce;
. mons. Petar Zimonic, ordinario di Serajevo, 80enne, viene sgozzato;
[Nello stesso tempo, mons. Saric, arcivescovo cattolico della stessa città, vecchio amico di A. Pavelic e aderente all'organizzazione ustaša sin dal 1934, non solo scrive odi in onore di A. Pavelic [Poglavnik-duce], «guida adorata», ma ha l'impudenza d consegnare al settimanale cattolico della sua diocesi l'esaltazione dell' «uso dei metodi rivoluzionari al servizio della verità, della giustizia e dell'onore» e giunge ad asserire che «è stolto e indegno dei discepoli di Cristo pensare che la lotta contro il male [sic!] possa essere condotta in maniera nobile coi guanti».]
. mons. Platov, ordinario di Banjaluka, 81enne, viene ferrato ai piedi come i cavalli e costretto a camminare in pubblico finché, svenuto, non gli viene strappata la barba e acceso un fuoco sul petto;
ecc.
Tutto ciò accade senza che l'episcopato cattolico croato senta il dovere di reagire e di condannare.
L'unica lamentela dei vescovi cattolici è che si uccida inutilmente quando si potrebbe convertire al cattolicesimo tante migliaia di persone aumentando così il prestigio della fede romana, oppure che si rendano difficoltose le conversioni con esazioni fiscali sproporzionate.
In un'altra sua poesia ad A. Pavelic [Poglavnik-duce], mons. Saric, arcivescovo cattolico di Serajevo, dice appunto che il problema della Bosnia è essenzialmente religioso e deve essere risolto con la conversione dei suoi abitanti, magari anche forzata, perché Dio preferisce le conversioni ai massacri.

Alla fine del mese iniziano anche gli arresti di massa degli ebrei, senza distinzioni di posizione sociale, sesso o età, da principio nelle zone di provincia, poi nelle città.
A Dubrovnik, ad esempio, la questura inibisce agli ebrei la frequentazione di caffè, stabilimenti balneari e altri ritrovi pubblici: gli esercizi commerciali devono appendere fuori dalle proprie botteghe e laboratori un cartello che segnali in lingua croata, tedesca e italiana l’eventuale appartenenza dell’attività a commercianti ebrei.
[I cartelli sugli esercizi, tuttavia – secondo quanto riferito dal cap. dei CC. RR., Angelo Antico, Capo Centro – saranno tolti rapidamente e nessuna altra misura sarà adottata nei confronti della popolazione di origine ebraica: essendo numerosi gli ebrei in città, legati da interessi e da parentele con gran parte della popolazione, le autorità croate desisteranno dall’applicare misure particolarmente repressive.
Anche perché la “questione ebraica” sarà comunque liquidata nel più breve tempo possibile!

estate, i militari italiani cercano di non consentire l’arrivo nei territori annessi degli ebrei che vivono in Croazia, Bosnia-Erzegovina, Dalmazia e parte della provincia di Cattaro;
il SIM segnala che da oltre due mesi, ogni giorno, ne giungono clandestinamente nei territori annessi, attraverso la frontiera italo-croata, gruppi numerosi;
gli ebrei si rifugiano qui per sottrarsi alle persecuzioni cui sono
fatti segno in territorio croato, ma la maggior parte è respinta oltre frontiera dalle autorità di confine;
un notevole numero riesce a raggiungere Sušak, tanto da indurre
la questura a prendere provvedimenti per la loro espulsione;

 

1941
Giugno
Governatorato della Dalmazia
(divisione amministrativa del Regno d'Italia)
[1941 18 maggio - 19 agosto 1943]
Istituito secondo il RDL 18 maggio 1941 nº 452 e RD 7 giugno 1941 nº 453.
Sarà soppresso con RDL 19 agosto 1943 nº 747.
Commissario civile
Athos Bartolucci
(1941 16 apr-6 giu 1941)
[con sede a Spalato]
Governatore
G. Bastianini
(1941 7 giu - 14 feb 1943)
[con sede a Zara]
-

1941
Giugno
ai primi del mese vengono nominati i prefetti delle tre province;

6, Spalato, il commissario civile Athos Bartolucci si congeda dal suo incarico;
7, G. Bastianini arriva a Zara, sede del Governatorato; dipendente direttamente da B. Mussolini, il governatore della
Dalmazia eserciterà le potestà – legislativa, esecutiva e giudiziaria – nella regione, attuerà le direttive generali per l’assetto amministrativo, economico e sociale dei territori delle tre province e renderà effettive le decisioni impartite da Roma in merito a servizi civili, governativi e locali;

 

G. Bastianini dà subito il via a una massiccia e violenta italianizzazione delle provincie annesse: vengono inviate ad amministrarle i segretari politici del fascio, del dopolavoro, dei consorzi agrari e medici, maestri, impiegati comunali, levatrici subito odiati da coloro ai quali tolgono gli impieghi.
L'italiano viene imposto come lingua obbligatoria per i funzionari e gli insegnanti, anche se il serbo-croato viene tollerato per le comunicazioni all'interno dell'amministrazione civile.
Nei centri maggiori, diverse insegne scritte in croato vengono sostituite da scritte in italiano, proibiti vessilli croati, giornali e manifesti salvo quelli bilingui pubblicati dalle autorità civili e militari italiane; sciolte le società culturali e sportive, imposto il saluto romano, ripristinati alcuni cognomi italiani.
Si procede pure, come già in Venezia Giulia e in Alto Adige, all'italianizzazione dei nomi geografici, delle vie e delle piazze.
Uno speciale ufficio per le terre adriatiche offre prestiti e provvidenze a quanti sono disposti a snazionalizzarsi, e intanto acquista terreni da redistribuire agli ex combattenti italiani. Vengono istituite borse di studio per i dalmati che vogliano continuare gli studi in Italia e ne fanno uso 52 italiani dalmati e 211 croati e serbi.

I croati giunti in Dalmazia negli ultimi decenni patiscono licenziamenti, espulsioni e limitazioni del diritto di cittadinanza, nonché l'italianizzazione forzata della vita culturale, politica e sociale locale, su cui s'innesta a viva forza il Partito Fascista con
tutto il suo elefantiaco apparato.
I dalmati di etnia slava, declassati a cittadini di secondo rango, accolgono con iniziale distacco gli occupanti ed i loro programmi di snazionalizzazione e, nonostante i trasferimenti coatti dalla madrepatria, l'apparato amministrativo collassa causa l'allontanamento del personale jugoslavo.

 

 




 



ZARA
Prefetto
Giovanni Zattera
(?-?)
Manlio Binna
(?-?)
Vezio Orazi
(?-?)
1941
Giugno
-

SPALATO
Prefetto  
Paolo Valerio Zerbino
(?-?)

1941
Giugno
-

CATTARO
Prefetto  
Francesco Scassellati Sforzolini
(?-?)
1941
Giugno
-
,
la provincia pullula di legittimisti montenegrini;



1941
Giugno
MONTENEGRO
Commissario civile
Serafino Mazzolini
(1941 apr - 19 giu 1941)
-

1941
Giugno
19
, il "Commissariato civile italiano" diviene ora "Alto commissariato";
viene creato un Comitato amministrativo provvisorio, con cui si tenta di allargare il consenso ad alcuni notabili montenegrini.
A questa fase aderiscono i zelenaši (verdi), composti anche da una minoranza con aspirazioni separatiste; al contrario, non aderisce il partito dei bjelaši (bianchi) filoserbi unionisti che godono di un seguito popolare decisamente maggiore rispetto ai "verdi";
nel comitato provvisorio sono presenti elementi del partito federalista, notabili e funzionari dell’ex Regno del Montenegro.
Il principale referente è Jovo Popovic, vecchio consigliere di Stato di re Nicola – padre della regina d’Italia – tra i protagonisti dell’insurrezione antiserba del 1918.
Il risentimento di Jovo Popovic verso Belgrado è evidente in un telegramma inviato al gen. Ugo Cavallero:
«Il Comitato Amministrativo Provvisorio costituitosi in Cettigne dopo l’ingresso della gloriose e vittoriose armate italiane da Voi comandate, Vi esprime l’ammirata riconoscenza del popolo montenegrino per l’esemplare e fraterno contegno dei soldati italiani che hanno liberato questa terra dalla sua ventennale schiavitù».

Lo stesso mese, B. Mussolini spinge per una svolta nella questione montenegrina.
Viene attribuita la reggenza a Serafino Mazzolini – visto il fallimento dell’ipotesi monarchica perseguita dai Savoia – con l’obiettivo di un’assemblea costituente.
La data della convocazione viene fissata per il 12 luglio: tuttavia, già nella consulta preliminare presieduta da Jovo Popovic sono evidenti tutte le difficoltà del caso.



1941
Giugno
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
gen. Ugo Cavallero
(1941 gen - dic)

1941
Giugno


27, Valona, la 26ª legione cc.nn. d’assalto può imbarcarsi diretta a Brindisi;

Giovanni Villari, Repressione e resistenze in Albania (in Qualestoria 2, 2015)

 

1941
Giugno
KOSOVO - (Provincia di Pristina)
 
 
-

1941
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):

lo stesso mese, il sindaco di Mitrovica, Mustafa Shabani, anche in rappresentanza della popolazione albanese di
Podujevo e Vuciterni, e il sindaco di Novi Pazar, Aqif Bluta, inviano alle autorità militari tedesche una petizione per richiedere l’instaurazione di un’amministrazione come quella
che si era avuta nel 1915-18 durante l’occupazione austro-ungarica;
le autorità tedesche di Mitrovica ribadiscono, però, l’intenzione di restaurare un’amministrazione serba e l’obbligo degli albanesi di collaborare con essa;
i due esponenti kosovari, per reazione, respingono ogni collaborazione con i serbi, invocando l’occupazione italiana e il ricongiungimento alla patria albanese;
vista l’ostinazione degli albanesi, il comando tedesco di Mitrovica sensibilizza i superiori gerarchici a Belgrado, che a loro volta invitano i due notabili kosovari a recarsi nella capitale per discutere del loro atteggiamento con il comandante militare della Serbia;

16-17, Mustafa Shabani e Aqif Bluta sono ricevuti al comando militare tedesco della Serbia, dove tuttavia viene loro confermato quanto sanno: i quattro distretti albanesi rimarranno per tutta la guerra dentro i confini della Serbia e sotto l’amministrazione di Belgrado;
gli albanesi sono invitati a collaborare con le autorità civili serbe, con la promessa che dopo il conflitto verrà presa una decisione definitiva;
la risposta dei rappresentanti albanesi è nuovamente negativa e i due ribadiscono il desiderio della popolazione che rappresentano di unirsi alla madrepatria quanto prima; se ciò non fosse possibile, bisogna comunque evitare un’amministrazione serba nei distretti, lasciando l’occupazione tedesca fino alla pace;
forme di autonomia locale, pure riproposte, non sembrano sufficienti ai due rappresentanti kosovari, che giungono a chiedere l’occupazione dei distretti da parte degli italiani, rifiutando di firmare ogni impegno alla collaborazione;
alle conversazioni è chiamato a partecipare anche Xhafer Deva, nel chiaro intento da parte dei tedeschi di trovare una conciliazione tra gli stessi albanesi delle regioni occupate.

[Le preoccupazioni di Tirana, le tensioni tra autorità militari italiane e popolazione albanese del Kosovo, le drammatiche condizioni degli albanesi sotto occupazione bulgara, per non parlare poi del destino triste di serbi e montenegrini, danno un’idea chiara di quanto sia complicata la realtà da affrontare e quanto spinosa la gestione dei territori occupati.
L’attacco alla Jugoslavia ha scoperchiato nuovamente l’antico e irrisolto problema nazionale balcanico e dato la stura a una serie di atavici conflitti interetnici di cui, in realtà, né gli italiani, né i tedeschi hanno esattamente
misurato la portata e le conseguenze
.
L’un contro l’altro armati stano montenegrini, serbi, albanesi, bulgaro-macedoni e macedoni autonomisti, aromeni, greci, cetnici serbi, komitadji bulgari, capi tribali collaborazionisti o non a secondo della convenienza, come in un vero e proprio caleidoscopio difficilmente razionalizzabile.]

a fine mese, dopo l’attacco all’Unione Sovietica, con
l’affermarsi della lotta partigiana comunista, ai contrasti nazionali si comincia a sommare l’effetto dirompente della guerra civile;

Nel Kosovo, dunque, le ostilità contro Belgrado hanno avviato la riscossa degli albanesi e la cacciata violenta degli slavi che in gran parte era stata già compiuta alla fine dei combattimenti sul territorio jugoslavo. Nondimeno, il ritorno alla normalità nelle zone occupate dall’Italia si presenta assai arduo soprattutto per i mezzi di cui si può disporre.
A due mesi dal crollo jugoslavo, il gen. A. Pirzio Biroli, comandante in capo delle truppe italiane, è obbligato a rivolgere un appello accorato a Roma affinché si attribuisca “alla situazione attuale il dovuto carattere di gravità”.
È l’inizio di una delle tante frizioni tra autorità militari e governo, che dovranno scandire via via il ritmo della presenza italiana nei Balcani.
Il gen. A. Pirzio Biroli accusa il progressivo aggravarsi dell’antagonismo tra montenegrini e albanesi e albanesi
e bulgaro-macedoni, a causa della mancanza di provvedimenti per riportare la normalità nelle regioni del Kosovo e del Dibrano.

L’appello del Comando supremo provoca una secca
risposta di G. Ciano, in cui si osserva che la gravità della situazione è nota, come prevedibili sono i contrasti etnici, e che il ministero degli Esteri si sta prodigando come può per porvi rimedio. Si sono prese misure per l’approvvigionamento delle popolazioni, istruzioni continue sono date a tutte le autorità in Albania e si è già inviato in missione come alto commissario civile il ministro Umiltà. Contrariamente all’invito del gen. A. Pirzio Biroli, G. Ciano
lo informa che Umiltà sarà presto sostituito da un’autorevole personalità albanese, “di provata fedeltà e di sicura abilità”, dalla cui opera si sperano notevoli risultati.
Questa personalità dà anche affidamento di imparzialità ed equità rispetto a tutti i gruppi etnici interessati. Tuttavia, a giudizio di Palazzo Chigi, la normalità non può essere riportata in breve tempo e sta dunque alle autorità militari continuare e intensificare le misure di ordine pubblico con l’oculatezza e prontezza di cui hanno già dato prova i presidi militari locali.

"missione di Umiltà": il ministro Umiltà può subito constatare l’impossibilità di una convivenza tra serbi e montenegrini da una parte e albanesi dall’altra. Questi
ultimi, rimembrando come una tiritera l’oppressione subita, non hanno altra idea che quella di cacciare i funzionari slavi rimasti nei loro uffici, mentre gli slavi non hanno alcun desiderio di collaborare in posizioni subalterne agli albanesi e sperano nella non facile possibilità di emigrare in Serbia o Montenegro.
Al di fuori della cittadina di Prizren, sono maggiormente visibili i segni delle passate rappresaglie, le campagne sono devastate, le case bruciate, gli slavi, ormai profughi, vanno a rifugiarsi ai margini delle città dove possono più facilmente godere della protezione delle truppe italiane. Soffia sul fuoco dei rancori il clero ortodosso e musulmano.
A Gjakova e Pec, al di là di singoli episodi di efferatezza, Umiltà trovò una situazione identica e forse anche peggiore. A Pristina, che le truppe italiane hanno occupato in giugno, dopo l’evacuazione tedesca e a patto che i tedeschi mantenessero il loro personale nella gestione della ferrovia, la realtà è poi drammatica: “non una sola casa aveva il tetto o gli infissi, che erano stati bruciati, e non una sola stalla conteneva alcun capo di bestiame. Uomini e donne erravano per la pianura, senza tetto, e trovavano rifugio nelle anfrattuosità del terreno, in capanne improvvisate, e
sotto gli alberi dei non rari boschetti. A Cossovopolje, a Liplian e negli altri villaggi, tutto era rovina e squallore
”.

Il ministro Umiltà, oltre a occuparsi delle necessità più urgenti delle popolazioni, imposta un programma di graduale transizione all’amministrazione civile basato sulla permanenza provvisoria delle leggi jugoslave in materia di imposte, sanità ed economia. Anche per l’amministrazione della giustizia, leggi e magistratura rimangono quelle jugoslave, ma con l’assistenza di giudici albanesi inviati da
Tirana. Un forte impulso ci si propone di dare all’insegnamento della lingua albanese, attraverso l’invio dall’Albania di maestri preparati che affianchino l’opera degli insegnanti slavi. Solo la gestione delle infrastrutture, per ovvi motivi, rimane di spettanza delle autorità militari italiane.
Nonostante il passaggio all’amministrazione civile, infatti, le truppe delle divisioni "Puglia" e "Firenze" continuano a presidiare le regioni che saranno annesse all’Albania, con comandi a Kukes e Debar.

a fine mese viene emanato il decreto per il trasferimento di tutti i poteri civili dalle truppe d’occupazione italiane al governo albanese nei territori del “Kossovese, Dibrano e Struga”;

Luca Micheletta, La resa dei conti. Il Kosovo, l’Italia e la dissoluzione della Jugoslavia (1939-41) (2008)



1941
Giugno
Regno di Grecia
(1935-47)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
?
(1941 apr - ?)

1941
Giugno

all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale);



1941
Giugno
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) č stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1941
Giugno
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;





1941
Giugno
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

1941
Giugno
21
, A. Hitler attacca l'Unione sovietica;
il metropolita Sergej invita con una lettera pastorale i fedeli a prendere parte alla battaglia per la salvezza della patria; ciò sorprende i bolscevichi e Stalin vi subodora un inganno;

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
1941
Giugno

-
Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1941
Giugno

-
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1941
Giugno

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1941
Giugno

nell'imminenza dell' "Operazione Barbarossa", i tedeschi, diffidando della lealtà di Stepan Bandera e, preferendogli il capo del Comitato centrale, Volodymyr Kubijovyc, ne prevengono l'ingresso in Ucraina da Cracovia;
[Precludendogli così la possibilità di effettuare di persona la proclamazione dell'indipendenza dell'Ucraina.]

22, GALIZIA: con l'inizio dell' "Operazione Barbarossa" e l'occupazione della regione da parte della Germania, si ferma il periodo di sovietizzazione e la regione viene incorporata nel Governatorato Generale come "Distrikt Galizien" (Distretto della Galizia).
Poiché nella visione tedesca la Galizia è già arianizzata e civilizzata, ai galiziani non ebrei sfugge la vera natura delle intenzioni che molti altri ucraini devono sopportare, mentre gli ebrei galiziani subiscono rappresaglie come altrove in Ucraina. Anche i conflitti tra polacchi ed ucraini si intensificano in questo periodo, con scontri tra l' "Armia Krajowa" da una parte e l'UPA (Esercito Insurrezionale Ucraino) e i partigiani sovietici dall'altra, il massacro dei polacchi in Volinia, e in misura minore in Galizia, e gli attacchi di rappresaglia verso gli ucraini.

30, Leopoli, proclamazione dell'indipendenza dell'Ucraina;
[L'organizzazione OUN-B dichiara la nascita di un'Ucraina indipendente e apertamente impegnata a collaborare con la Germania. Con l'ingresso a Leopoli, i tedeschi e la milizia ucraina organizzata dall'OUN-B danno avvio al primo dei due violenti pogrom di luglio.]

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1941
Giugno

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1941
Giugno

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1941
Giugno

-


1941
Giugno
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Laszlo Bardossy
(1941 apr - ?)
Ministro degli Esteri
Laszlo Bardossy
(1941 gen - mar 1942)

1941
Giugno
21
, alla dichiarazione di guerra contro l'Unione Sovietica da parte di A. Hitler, l'Ungheria, alleata con le potenze dell'Asse, nonostante la riluttanza di Miklós Horthy von Nagybánya entra nel conflitto;




1941
Giugno
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;

Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
1941
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-45):



1941
Giugno
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)
1941
seconda guerra mondiale (1939-45):
Giugno
dopo la firma del patto di Vienna, formazioni dell'esercito tedesco, in accordo con il governo reale bulgaro, sono entrate in Bulgaria disponendosi lungo i confini greci e jugoslavi;




 

1941
Giugno
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
vicepresidente
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Interni
amm. F. Darlan
(1941 17 feb - 18 lug 1941)
Affari Esteri
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Informazione
amm. F. Darlan
(1941 10 feb - 18 apr 1942)
Colonie
amm. Charles Platon
(1940 set - apr 1942)
Economia nazionale
e Finanze
Y. Bouthillier
(1941 25 feb - 18 apr 1942)
Difesa nazionale
-
Guerra (Esercito)
gen. Ch. Huntziger
(1940 6 set - 11 ago 1941)
Marina
amm. F. Darlan
(1940 set - 18 apr 1942)
Aviazione
gen. Jean Bergeret
(1940 set - ?)
Giustizia
Joseph Barthélémy
(1941 27 gen - 26 mar 1943)
Agricoltura
P. Caziot
(1940 13 dic - 18 apr 1942)
Comunicazioni
Jean Berthelot
(1940 set - apr 1942)
Lavoro
René Belin
(1941 9 feb - apr 1942)
Pubblica Istruzione e le Belle Arti
-
Famiglia e Gioventù
-
Segretari generali
Giustizia
Georges Dayras
(1940 16 lug -?)
Finanze pubbliche
Henri Deroy
(1940 16 lug -?)
Presidenza del Consiglio
Jean Fernet
(1940 16 lug -?)
Lavori pubblici e Trasporti
Maurice Schwartz
(1940 16 lug -?)
Gioventù
Georges Lamirand
(1940 set - ?)
Capo dello Stato
Auguste Laure
(1940 18 nov - ?)

petainismo: 1940 dicembre-aprile 1942
[II periodo]

1941
Giugno
3-4
, il gen. M. Weygand, delegato francese in Nordafrica, si precipita a Vichy per le accese riunioni di governo;
nello stesso tempo egli si rivolge al diplomatico americano Robert Murphy per spingere gli Stati Uniti a usare la loro influenza a livello mondiale per permettere un'uscita pacifica da questa impasse;

8, le forze britanniche e golliste entrano di fatto in Siria; inaspritosi in tal modo lo scontro, l'amm. F. Darlan rifiuta ulteriore assistenza alla Luftwaffe;

 

22, l'invasione dell'Unione Sovietica distoglie definitivamente l'interesse di A. Hitler dal Mediterraneo e dalla volontaria assistenza francese; l'Iraq, comunque, per il momento è perduto;

 

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1941
Giugno
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]

Primo ministro
(? - ?)
1941
Giugno

II guerra mondiale:



1941
Giugno
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unitŕ paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1941
Giugno

II guerra mondiale:
-


1941
Giugno
Granducato di Lussemburgo
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1941
Giugno

II guerra mondiale:
-




1941
Giugno
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Affari Interni
Informazioni
A. Duff Cooper
visconte di Norwich
(1940 - 1941)
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
-
GRAN BRETAGNA

1941
Giugno

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1941
Giugno

-
Eire

1941
Giugno

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;



1941
Giugno
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luissa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1941
Giugno

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1941
Giugno

-


1941
Giugno
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1941
Giugno

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;



1941
Giugno
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1941
Giugno

-


1941
Giugno
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1941
Giugno

-




1941 Giugno
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1941
Giugno
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1941
Giugno
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Espańola Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1941
Giugno
, stipula un convenio relativo alla provvista delle sedi vescovili;
[Questo convenio richiama in vigore i primi quattro articoli del Concordato del 1851 (considerato decaduto dalla S. Sede dopo le prime leggi repubblicane ostili alla Chiesa) in forza dei quali:
- la religione cattolica è la religione dello Stato (art. 1);
- l'istruzione nelle Università, collegi, scuole pubbliche e private dev'esser conforme alla dottrina cattolica e agli ordinari diocesani è riconosciuto il diritto di vigilare al riguardo anche nelle scuole pubbliche (art. 2);
- i ministri del culto sono sovvenzionati dallo Stato (art. 3);
- vescovi e clero hanno piena libertà in tutto ciò che riguarda il diritto e l'esercizio dell'autorità ecclesiastica (art. 4).
Questo convenio sarà poi inserito in blocco assieme ad altri nel Concordato del 1953.]
22, quando A. Hitler invade l'URSS, i falangisti di R. Serrano Suñer premono ancora una volta, l'ultima, per la guerra;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] manda al fronte russo la Division Azul (Divisione azzurra): 50 mila uomini che non vestono la divisa dell'esercito; inoltre:
- dichiara che la sconfitta del comunismo è inevitabile,
- esorta gli Stati Uniti a non entrare in guerra,
- attacca la Gran Bretagna, dalla quale ha appena ricevuto un prestito di due milioni e mezzo di sterline;
don Juan 
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1941
Giugno

-




1941
Giugno
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Antonio Scuero
(1941 24 mag - 13 feb 1943)
Capo di S.M. Generale mar.llo U. Cavallero
(1940 4 dic - 31 gen 1943)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Arturo Riccardi
(1940 11 dic -25 lug 1943)
Capo di S.M. Marina
amm. Arturo Riccardi
(1940 9 dic - 27 lug 1943)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito gen. M. Roatta
(1941 24 mar - 19 gen 1942)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario P. Lissia
sardo
(1941 18 feb -13 feb 1943)
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -

1941
Giugno
2
, Brennero, ha luogo il primo colloquio tra il gen. U. Cavallero e il mar.llo W. Keitel; il primo chiede che, per facilitare i rifornimenti alle truppe dell'A.S.I. (Africa Settentrionale Italiana) si ottenga dalla Francia il passaggio attraverso Biserta;
[Il passaggio era già stato ottenuto il 29 maggio, ma solo per i tedeschi e per i rifornimenti di carattere non bellico; il Recih sta perseguendo una politica di collaborazione europea con la Francia e ad essa subordina la situazione militare delle sue stesse truppe in A.S.; gli italiani devono invece scontare la folle condotta tenuta al momento dell'armistizio de 24 giugno 1940.]
8, il gen. U. Cavallero invia direttive allo S.M. dell'Esercito per la preparazione bellica;
10-12, scambio epistolare tra A. Hitler e il gen. U. Cavallero;
12, interpellato dal gen. U. Cavallero in relazione alla produzione dei carri armati, l'ing. Valletta, direttore della produzione tecnica della Fiat, gli invia un promemoria circa gli inconvenienti del materiale M.13 finora prodotto; nello stesso gli conferma quanto esposto verbalmente il giorno 6 dall'ing. Bono (direttore degl stabilimenti di Spa) e dal comm. Bonelli nel colloquio avuto con il col. Schrotter circa la possibilità della Fiat di costruire un carro armato completo da 18 tonn.: resta inteso che siano portate avanti le trattative con i tedeschi per dare alla Germania l'intero complesso con motori Fiat e il resto Ansaldo e per unificare la produzione tedesca con quella italiana.
14, in base ai colloqui avuti con il Führer, il gen. U. Cavallero invia al gen. Mario Roatta le istruzioni circa l'attacco del15 giugno;
lo stesso giorno B. Mussolini invia un messaggio segreto-riservato-personale ai due capi di S.M. Marina e Aeronautica (e, per conoscenza, al capo di S.M. Esercito) avente come oggetto: Azione aero-navale a massa contro la flotta inglese nel Mediterraneo.
15, Roma, appena giunto da Berlino il gen. Marras, addetto militare nella capitale tedesca, comunica che l'attacco tedesco alla Russia deve considerarsi imminente: gli obiettivi sono Leningrado, Mosca, Odessa;
viene rinviato a Berlino con l'offerta da parte italiana di un corpo di spedizione;
Venezia, lo stesso giorno, in un incontro tra i ministri degli esteri J. von Ribbentrop preannuncia a G. Ciano l'imminente inizio delle operazioni;
19, B. Mussolini approva il decreto legge relativo alla modifica delle attribuzioni del capo di S.M. Generale, il cui schema è già stato preparato dallo stesso mar.llo U. Cavallero in Albania;
21, Roma, mentre a Roma si è deciso di inviare in Russia il
- XXXV C. d'A. autotrasportabile (gen. Francesco Zingales)
[capo di S.M. col. Guido Piacenza],
lo stesso giorno A. Hitler, in una lunga lettera a B. Mussolini, comunica:
- di aver deciso di attaccare la Russia,
- che l'intervento degli Stati Uniti non potrà essere effettivo prima del 1942,
- che Finlandia e Romania prenderanno parte alla guerra,
- per quanto riguarda il corpo di spedizione italiano (come comunicatogli dal gen. Marras), pur grato della sua disposizione, lo consiglia, dato il teatro di guerra tanto vasto, di fornire per il momento il suo aiuto rafforzando le forze nell'Africa Settentrionale, possibilmente volgendo anche lo sguardo verso Tripoli…
È un cortese rifiuto.
21/22, la Germania attacca la Russia;
22, ore 09:00, G. Ciano chiama al telefono l'ambasciatore a Berlino, Alfieri, per comunicare a nome di B. Mussolini che l'Italia si considera dalle ore tre dello stesso giorno in guerra con la Russia; gli ordina inoltre di appoggiare e far accettare la proposta di inviare un corpo di spedizione italiano in Russia, «per cui qui si è molto impazienti».
25, B. Mussolini insiste per la partecipazione italiana;
26, B. Mussolini torna a scrivere al Führer esigendo una risposta affinché gli sia possibile passare alla fase esecutiva;
27, il R.D.L. 27 giugno 1941 - XIX, n. 661 è la pietra fondamentale per l'organizzazione di un vero Comando Supremo finora mai esistito.

R.D.L. 27 giugno 1941, n. 661Modificazioni alle vigenti disposizioni relative alla carica di capo di S.M. Generale e alle sue attribuzioni.

[Omissis]
Art. 10 - Sono abrogati:
- la legge 8.6.1925 sull'ordinamento dell'alto comando del regio esercito;
- il regio decreto legge 6.2.1927 convertito nella legge 24.12.1928;
- la legge 13.7.1939,
- la legge 18.10.1940
e ogni altra disposizione contraria al presente decreto.
Il presente decreto entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella «Gazzetta Ufficiale del regno» e sarà presentato alle assemblee legislative per la conversione in legge.
Il Duce del fascismo, Capo del governo, proponente, è autorizzato alla presentazione del relativo disegno di legge.
(In «Gazzetta Ufficiale» 24.7.1941, n. 173)

28, partita da Valone il giorno prima, la 26ª legione cc.nn. d’assalto sbarca a Brindisi dove ritrova il luogotenente generale Galbiati, che passa in rassegna l’intera legione a poche ore dallo sbarco;
[Le parole pronunciate dal nuovo capo di S.M. della Milizia, fresco di nomina, seguono la nuova stagione apertasi con la concomitante offensiva dell’Asse contro l’Unione Sovietica:
stravoltesi completamente le coordinate ideologiche del conflitto (e dei legionari), «la lotta tra il Fascismo e il bolscevismo, base della Rivoluzione delle Camicie Nere, entra nella sua fase risolutiva».]

29, inizia il il rientro in sede della 26ª legione cc.nn. d’assalto;

 

30, finalmente A. Hitler aderisce alla richiesta di B. Mussolini: «accetto con gratitudine la vostra offerta generosa, Duce, di inviare un corpo italiano e aerei da caccia italiani sul teatro bellico orientale».
Nella stessa lettera il Führer dà notizie sull'andamento della lotta che si sta svolgendo da otto giorni… non nascondendo le sue perplessità circa le forze russe la cui consistenza non solo non era stata giustamente valutata ma neppure ritenuta possibile!

Dai microfoni di «Radio Mosca» P. Togliatti [Ercoli] inizia i Discorsi agli italiani;



Partito comunista italiano
(Pci)

1941
Giugno
22
, la Germania aggredisce l'Unione Sovietica;
Marsiglia, in casa del compagno Ricci, apprendono la notizia Amendola con Parodi e S. Schiapparelli [Willy].
Questo fatto – come dirà Maurice Thorez – dà nuovo stimolo alla resistenza e alla organizzazione della lotta armata.
La battaglia contro l'occupante diviene più attiva più sistematica, sabotaggi, attentati, azioni armate, si moltiplicano.

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1941
Giugno

«segue da Maggio 1941»



«segue Luglio 1941»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1941
Giugno

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1941
Giugno

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1941
Giugno

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1941
Giugno

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1941
Giugno

-

NOVA SCOTIA
-
-

1941
Giugno

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1941
Giugno

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Giugno

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Giugno

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1941
Giugno

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1941
Giugno

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1941
Giugno

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1941
Giugno

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1941
Giugno
il presidente F.D. Roosevelt decide di congelare tutti i beni di proprietà tedesca e italiana negl stati Uniti.

Al fine di forzare un intervento governativo per regolare la questione che gli operai negri si trovano ancora costretti ai lavori più umili e sono loro negate le possibilità di specializzarsi, Philip Randolph, dirigente del sindacato facchini, minaccia di far marciare 50.000 negri su Washington.
Il presidente F.D. Roosevelt, preoccupatissimo, risponde con l'ordine esecutivo n. 8802 che proibisce la discriminazione razziale in tutti i progetti della difesa e crea contemporaneamente una commissione per il giusto impiego. [Tale organismo tuttavia non ha assolutamente poteri esecutivi e molti dei suoi suggerimenti saranno ignorati, specialmente al Sud.]

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1941
Giugno

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1941
Giugno

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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1941
Giugno

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1941
Giugno

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1941
Giugno

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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1941
Giugno

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1941
Giugno

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1941
Giugno

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1941
Giugno

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1941
Giugno

-


a

 

 



1941
Giugno
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1941
Giugno

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1941
Giugno

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1941
Giugno

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1941
Giugno

-



1941
Giugno
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1941
Giugno

il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti;


1941
Giugno
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1941
Giugno

-



1941
Giugno
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1941
Giugno

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1941
Giugno
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1941
Giugno

-

1941
Giugno
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1941
Giugno

ritorna ora il regime liberale;

1941
Giugno
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1941
Giugno

-




1941
Giugno
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1941
Giugno

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1941
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1941
Giugno

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1941
Giugno
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1941
Giugno

mentre il presidente continua ad attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario, buona parte del territorio ecuadoriano viene invaso dalle forze peruviane: il protocollo di Rio de Janeiro, firmato ora sotto l'egida degli Stati Uniti, del Brasile, dell'Argentina e del Cile, non delimita con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;



1941
Giugno

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1941
Giugno

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1941
Giugno

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1941
Giugno

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste) che, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini danno ora vita al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1941
Giugno

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1941
Giugno

succede alla presidenza J.A. Ríos Morales che attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1941
Giugno
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Giugno

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Giugno

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Giugno

-


1941
Giugno

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1941
Giugno

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1941
Giugno

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1941
Giugno

-


1941
Giugno

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
1941
Giugno

Buenos Aires,

 



Patagonia
1941
Giugno

-

1941
Giugno
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1941
Giugno

Montevideo,

 



1941
Giugno
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1941
Giugno

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1941
Giugno

-

a


1941
Giugno
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1941
Giugno

-

a


1941
Giugno
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
1941
Giugno

-

a





1941
Giugno
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1941
Giugno

dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione Sovietica, il Giappone rompe gli indugi rinnovando al governo francese di Vichy le sue richieste e ottenendo alcune basi in Indocina, il che lascia intuire un prossimo attacco a Malacca e alle Indie olandesi;


a




1941
Giugno
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1941
Giugno

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1941
Giugno
Algeria
-
-
1941
Giugno

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1941
Giugno
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1941
Giugno

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1941
Giugno
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
LIBIA
gen. Italo Gariboldi
(1941 mar - gen 1943)

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Giugno
15
, ore 04:00, gli inglesi lanciano le loro masse corazzate all'attacco contro Sidi Omar e il ciglione dell'Halfaya; le principali direttive di attacco sono due:
- costiera, da Bug Bug su Halfaya,
- più interna, contro il centro dello schierametno italo-tedesco, da Bir el Kreigat verso la Ridotta Capuzzo;
ancora più a sud una colonna leggera inglese manovra a largo raggio in direzione di Sidi Omar verso l'ala destra dello schieramento italo-tedesco per avvolgerlo;
alla fine della giornata gli inglesi:
- vengono fermati alle posizioni italo-tedeche sull'Halfaya;
- fanno qualche progresso al centro verso la Ridotta Capuzzo, che viene sorpassata, ma non riescono a rompere lo schieramento italo-tedesco;
oltre 60 carri armati britannici sono distrutti;
16, inizia la controffenvia italo-tedesca;
17, dopo aver perso la partita, gli inglesi si ritirano lasciand sul terreno 240 carri armati; la loro massa settentrionale si è così spostata, quella meridionale, accerchiata e distrutta.

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, č costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1941
Giugno
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1941
Giugno

-

1941
Giugno
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1941
Giugno

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1941
Giugno

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1941
Giugno

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1941
Giugno

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1941
Giugno

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1941
Giugno

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1941
Giugno

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1941
Giugno

-

1941
Giugno
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1941
Giugno

-

1941
Giugno
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1941
Giugno

-

1941
Giugno
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1941
Giugno

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1941
Giugno

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1941
Giugno
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1941
Giugno

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1941
Giugno

s

1941
Giugno
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1941
Giugno

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1941
Giugno

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1941
Giugno

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1941
Giugno

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1941
Giugno
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1941
Giugno

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1941
Giugno

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1941
Giugno

-







1941
Giugno
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
Giugno
in esilio da maggio 1936, dopo aver organizzato i profughi etiopi del Kenya e del Sudan, da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

Viceré
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
Governatore Generale
civile e militare
gen. Gazzera
(1941 17 mag - ?)
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)
1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Giugno
12
, un secondo attacco inglese contro Debra Tabor viene respinto dagli uomini del col. Angelini;
21, Gimma cade; dopo vari combattimenti le truppe italiane si restringono nel triangolo Gambela-Gore-Jubdo. I reparti vi giungono in condizioni materiali e numeriche pietose sotto piogge torrenziali.
La rivolta è dovunque.
I resti della div.ne 26ª (gen. Berardi) cadono in mano dei ribelli.
Il gen. Gazzera tenta di concentrare le unità residue su Dembidollo ma tale ordine non può essere eseguito.
23, il ridotto di Uolchefit (ten.col. Gonella) resiste ancora; in uno degli attacchi esterni da parte delle Camicie Nere viene catturato il ras Ajaleu Burrù, esponente principale della rivolta nell'Amara;
26, dopo azioni di bombardamento e dell'aviazione, gli inglesi riprendono successivi attacchi contro Debra Tabor; - tra il gennaio e il novembre 1941 i territori dell'AOI sono occupati da truppe inglesi, che provocano così lo sfaldamento dell'apparato coloniale italiano. -
ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1941
Giugno

-




1941
Giugno
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1941
Giugno

-
Somalia Britannica
[SOMALILAND - protettorato inglese dal 1884, da marzo 1941 il territorio è integrato alla ex Somalia italiana]

1941
Giugno

-

 

Somalia Italiana
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935,]
[integrato alla Somalia Britannica da marzo 1941»

1941
Giugno

-

 

 


1941
Giugno
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1941
Giugno

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1941
Giugno

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1941
Giugno
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1941
Giugno

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1941
Giugno

-

1941
Giugno
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1941
Giugno

-


1941
Giugno
Rhodesia
1941
Giugno

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1941
Giugno

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1941
Giugno

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1941
Giugno
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1941
Giugno

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1941
Giugno
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1941
Giugno

-


1941
Giugno
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1941
Giugno

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1941
Giugno
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1941
Giugno
2
, Le armate tedesche invadono l'Unione Sovietica.
Il CPSA (Communist Party of South Africa) rompe la propria neutralità e si dichiara favorevole alla guerra e a J.C. Smuts e contrario al movimento di liberazione e liquida il NEUF (Non-European United Front) dopo una dura lotta contro gli anti-imperialisti, che annoverano tra le loro file i "trotzkisti".
Un gruppo di "trotzkisti" inizia la pubblicazione del giornale «Workers Voice» (La Voce dei Lavoratori), arricchito, in seguito, da un "supplemento teoretico".
Il CPSA (Communist Party of South Africa) fa entrare nel Consiglio Rappresentativo Indigeno, favorevole alla guerra, Mfutsanyana e i collaborazionisti dell'ANC (African National Congress).
Colin Steyn, ministro della "giustizia" (bianca) nel "governo Smuts", diventa uno dei finanziatori degl Amici dell'Unione Sovietica, organizzazione borghese e bianca del CPSA.
J.C. Smuts dà la propria approvazione alla Legione Springbok, finanziata dal CPSA.

 





1941
Giugno
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1941
Giugno

-


1941
Giugno
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1941
Giugno

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1941
Giugno
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1941
Giugno

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;



1941
Giugno
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1941
coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;

Giugno
viene ora concesso l'uso delle basi siriane ad aeroplani tedeschi diretti in Iraq per aiutare Rašid 'Ali al-Gaylani;
8, un esercito misto, costituito dalle truppe della Francia Libera del gen. De Gaulle e da quelle britanniche, mosse dalla Palestina su tre direzioni. Nonostante l'aspra resistenza delle forze di Vichy, il conflitto dura solo sei settimane, al termine delle quali viene firmato un armistizio. Ai soldati di Vichy viene offerta la scelta di unirsi ai "francesi liberi" o venire rimpatriati in Francia.



1941
Giugno
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunitŕ, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1941
Giugno

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1941
Giugno
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Rashid 'Alì al-Kilani
(apr - giu)
Nuri al-Said
(1941 lug- ?)
1941
1936-41: sette colpi di stato;

Guerra anglo-irachena (apr-giu).

Un corpo di spedizione inglese rioccupa (maggio-giugno) Baghdad.

Giugno
dopo poche settimane la rivolta si spegne; il governo di Rašid 'Ali al-Gaylani è costretto alla fuga e il reggente ritorna.

I successivi governi iracheni cooperano con gli alleati per tutta la durata della guerra.

Kurdistan (iracheno)
1941
Giugno

-



1941
Giugno
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, sciŕ dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1941
Giugno

dopo l'invasione dell'Unione Sovietica, l'imponente avanzata tedesca delinea la possibilità di un'occupazione tedesca dell'Iran e dei suoi giacimenti petroliferi.

Poiché Russia e Gran Bretagna, agli occhi dell'Iran, sono state a lungo le potenze imperialiste, il sentimento nazionalista, soprattutto nella classe dirigente e tra gli ufficiali superiori dell'esercito, tende ad essere filotedesco.
Il regime nazista ha colto l'occasione già prima della guerra.
Le compagnie tedesche hanno svolto un ruolo dominante nell'industrializzazione iraniana, la propaganda tedesca è attiva e gli agenti nazisti agiscono in tutta la nazione.

Non appena l'Unione Sovietica è entrata in guerra si è chiesto che agenti e sabotatori tedeschi siano eliminati.
Lo scià si è rivolto agli Stati Uniti che, sebbene non ancora belligeranti, si sono impegnati, in seguito al Lend-Lease Act dello stesso anno, a fornire armi all'esercito sovietico attraverso il territorio iraniano.
Washington si mostra ora indifferente e consiglia Reza Khan Pahlavi di aiutare gli Alleati a «fermare l'obiettivo hitleriano di conquistare il mondo».


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1941
Giugno
da questo momento l'Amt VI, la divisione dell'RSHA incaricata dello spionaggio all'estero, è diretta da Walter Schellenberg, un giovane e fanatico ufficiale che ha il controllo di tutte le operazioni di spionaggio dentro il Vaticano.
Con la creazione dell'RSHA, la sezione dei servizi segreti che si occupa degli affari della Chiesa diretta da Albert Hartl (famoso per le sue avventure amorose), viene trasferita presso la polizia segreta di Stato, la Gestapo.
Albert Hartl, specialista dell'SD, non è ben visto dai responsabili della Gestapo, principalmente perché a lui piace agire in libertà di movimento, lontano dagli sguardi indiscreti dei colleghi. Albert Hartl è anche accusato di nascondere ai suoi omologhi, appartenenti ad altri dipartimenti di sicurezza, informazioni e fatti importanti. Quando queste voci giungono alle sue orecchie, Heinrich Müller, che non approva i metodi usati da Albert Hartl, decide di aprire un'indagine per poterlo accusare di alto tradimento. Una settimana dopo Heinrich Müller dichiara che l'ex sacerdote è in realtà un gesuita e un doppio agente che lavora nei servizi segreti tedeschi per l'Entità.
Poiché durante un viaggio da Vienna a Berlino, ha cercato di sedurre una giovane 17enne, figlia di un gerarca delle SS, Heinrich Müller decide di degradarlo e destinarlo agli squadroni addeti allo sterminio degli ebrei sul fronte russo. Quando R. Heydrich lo scopre, dà un contrordine e manda Albert Hartl a Kiev come ufficiale di campo dell'RSHA, con il compito di controllare l'opinione pubblica dell'Ucraina occupata.
Da questo momento Albert Hartl non dirigerà più un'unità di spionaggio. L'intelligence del Terzo Reich assume ora infatti la "direttiva Heydrich".
Richard Haidlen è ora l'addetto di polizia dell'ambasciata tedesca presso la Santa Sede.

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