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ANNO 1941
SETTEMBRE
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1940»
1941, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
«segue 1942»

II GUERRA MONDIALE





1941
Settembre
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1941
Settembre
26
, Gusen, nel forno crematorio appena messo a punto vengono bruciati i primi cadaverri di prigionieri;



GERMANIA
1941
Settembre
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti
Fritz Todt
(1940-feb 1942)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Louis Schlegelberger (provv.)
(1941 feb - ago 1942)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1941
Nazismo

Settembre
10
, viene emanato il decreto di polizia sulla identificazione degli ebrei. Tutti gli ebrei al di sopra dei 6 anni sono obbligati a cucire saldamente sugli abiti, davanti e sul lato sinistro, una stella gialla a sei punte, tratteggiata di nero su fondo giallo e larga come il palmo di una mano, con inscritto al centro il termine "Jude" (ebreo), anch'esso in nero.
19, il decreto emanato il 10 settembre diventa operativo;
21, R. Heydrich, con la raccomandazione di H. Himmler, viene nominato generale delle SS e "protettore del Reich in Boemia-Moravia";
[Ha già in mente la "soluzione definitiva" (Endlösung). Ben presto diventerà capo supremo dei gruppi di sterminio ad est. Il suo più fedele aiutante si chiama A. Eichmann, che lo supererà, se possibile, in crudeltà.]
Niederhagen, presso Paderborn, viene aperto questo nuovo campo di concentramento;

Berlino, il polo della dissidenza civile del nazismo è costituito dagli aderenti al cosiddetto Circolo di Kreisau che si riuniscono intorno ad alcune figure di alto spessore morale e religioso come sono il conte Helmuth James von Moltke, il fondatore, e il conte Peter Yorck von Wartenburg, presso la cui casa a Berlino avvengono le riunioni.
Del Circolo fanno parte diversi intellettuali, socialisti, teologi e membri della Chiesa luterana e alcuni gesuiti, come il padre Alfred Delp, redattore della rivista «Stimmen der Zeit», il padre Augustinus Rösch, provinciale della Baviera, con il suo segretario padre Lothar König, insieme a ex sindacalisti ed ex esponenti del Zentrum Partei, il vecchio partito di centro di ispirazione cristiana.
Nel Circolo di Kreisau molti degli aderenti sono contrari per motivi religiosi al tirannicidio; del Circolo infatti fanno parte anche alcuni influenti gesuiti e numerosi prelati tedeschi.
Dal diario del conte Helmuth James von Moltke si sa che alcuni autorevoli vescovi non solo sono vicini alla resistenza ma anche decisi avversari del nazismo:
. Konrad von Preysing, vescovo di Berlino che risulta persino nella lista dei «partecipanti saltuari» alle riunioni del Circolo;
. Clement August von Galen, vescovo di Münster;
. Johannes Dietz, vescovo di Fulda e presidente della Conferenza episcopale;
. M. von Faulhaber, cardinale di Monaco;
Nel mese di settembre il conte Helmuth James von Moltke entra in relazione con il vescovo di Berlino Konrad von Preysing e a partire da questa data gli incontri tra i due diventano frequenti, a intervalli regolari di circa tre settimane;



1941
Settembre
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1941
Settembre
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1941
Settembre
3
, Auschwitz (Polonia), vengono usate per la prima volta le camere a gas;


1941
Settembre
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1941
Settembre
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1941
Settembre
21
, R. Heydrich, con la raccomandazione di H. Himmler, viene nominato generale delle SS e "protettore del Reich in Boemia-Moravia";
[Ha già in mente la "soluzione definitiva" (Endlösung). Ben presto diventerà capo supremo dei gruppi di sterminio ad est. Il suo più fedele aiutante si chiama A. Eichmann, che lo supererà, se possibile, in crudeltà.]



1941
Settembre
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1941
Settembre

mons. J. Tiso, ex-arcivescovo di Bratislava, dà un consistente contributo alle deportazioni degli ebrei.
L'atteggiamento di altri tre vescovi slovacchi (processati per alto tradimento a Bratislava nel gennaio 1951) verso il massacro degli ebrei slovacchi è per lo meno sospetto:
. mons. Vojtassak,
[Approva la deportazione degli ebrei e partecipa al saccheggio dei loro beni (in particolare a Baldovce e a Betlanova), arrotondando il proprio patrimonio, dal quale ricava un reddito annuo dai 3 ai 4 milioni di corone.]
. Bulzaka,
. Godjte.

settembre, Slovacchia: il governo slovacco emana un Codice ebraico;
[Nuove leggi e regolamenti cominceranno a essere integrati con sempre maggiore frequenza nel corso dell'autunno.]





1941
Settembre

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1941
Settembre

-

ISTRIA
1941
Settembre

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1941
Settembre

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1941
Settembre

-

 

1941
Settembre

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

(Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic;
il più forte appoggio del governo in esilio si crea attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;

 

Primo ministro
-
-
ministro degli Affari Esteri
-
 
 
segretario del Pcj
(Partito comunista jugoslavo)
Tito (Josip Broz)
SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
Alto Commissario 
Emilio Grazioli
(1941 3 mag - 15 giu 1943)
[con sede a Lubiana]
 

1941
Settembre
11
, Lubiana, con l'ordinanza n. 97 l'alto commissario Emilio Grazioli istituisce nella provincia il Tribunale Straordinario, introducendo la pena di morte non solo per coloro che sono sorpresi armati, ma anche per coloro che possiedono materiale di propaganda o partecipano ad assembramenti ritenuti sovversivi.
16, viene costituito il "Comitato sloveno di liberazone nazionale", che ha funzioni rappresentative ed esecutive in tutto il territorio, al di qua e al di là delle vecchie frontiere statali. Esso si proclama unico detentore del potere, tanto in campo militare e giudiziario, quanto economico e culturale.
A questo punto viene compiuto un passo falso: i comunisti, animati da sacro zelo rivoluzionario, riescono a convincere i propri alleati dell'opportunità non solo di combattere le forze d'occupazione straniere, ma di "liquidare" anche i loro collaboratori e fiancheggiatori domestici. Questa decisione, messa subito in pratica con spietata efficienza, porta a una radicale spaccatura nell'ambito della società slovena, almeno nella provincia di Lubiana dove esistono forze di destra convinte dell'opportunità di collaborare con gli italiani che sembrano meno pericolosi dei comunisti.
Tra l'OF (Osvobodilna Fronta) e i suoi nemici – cui si associa buona parte del clero, con in testa il vescovo Rozman – si verifica, dopo l'assassinio delle prime vittime, una frattura incolmabile, che porta ben presto alla formazione di gruppi armati disposti a impegnarsi in una guerra civile contro i partigiani.

[Tra il 1927 e il 1943 sono celebrati 131 processi contro 544 imputati sloveni e croati, 10 dei quali sono condannati a morte e fucilati nel periodo antecedete la II Guerra Mondiale.
Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995.]

Nelle zone controllate dalle forze di occupazione, i NOO (Narodnooslobodilacki Odbori - Comitati di liberazione nazionale), operano in clandestinità creando immediatamente (almeno in Slovenia) un apparato amministrativo autonomo, il cui compito principale è la raccolta e la diffusione di informazioni per contrastare le operazioni antipartigiane.
[In questo modo, secondo Kardelj, si riuscirà già nel corso
del 1942 a sgominare il pur potente apparato di potere nazista nelle aree slovene annesse al Reich.
A detta dello stesso Kardelj, nelle aree sotto occupazione italiana la situazione è incomparabilmente piùsemplice. Man mano che la lotta si estende su nuove aree controllate dai partigiani, anche la rete dei NOO cresce e si ramifica.]

In quest’ottica si inserisce anche l’azione di Silvio Marcuzzi [Montes] che si mette ad organizzare una rete di “intendenze partigiane”, che hanno il compito di assicurare armi e vettovagliamenti alle formazioni operanti sulle Alpi Giulie e Carniche.
Grazie a lui sorgono così decine e decine di comitati di villaggio e di zona, nascono squadre di gappisti per scortare i rifornimenti da far pervenire ai partigiani, si organizzano gruppi per la raccolta di ingenti somme di denaro. Alla sua organizzazione
fanno capo, per rifornirsi, le Brigate “Garibaldi” e pure l’intero IX Korpus sloveno.
Di fatto gli sloveni le considerano parte della loro rete di “poteri popolari.”.

SERBIA

- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)

1941
Settembre
3
, Belgrado, due inviati di D. Mihajlovic si incontrano con l'ex ministro Milan Nedic, capo del governo serbo collaborazionista, per discutere di un'eventuale collaborazione clandestina tra i quisling di Belgrado e di Ravna Gora in funzione anticomunista;

Una volta formato il governo, Milan Nedic si trova a dover affrontare immediatamente una situazione molto difficile, se non addirittura impossibile, perché la violenza della rivolta contro l’occupazione tedesca aumenta notevolmente d’intensità.
Non potendo attendere che Milan Nedic finisca di organizzare le forze collaborazioniste per riprendere il pieno controllo del territorio, le autorità tedesche decidono di inviare altre truppe in Serbia e attuare una rappresaglia brutale non solo contro i partigiani e i ribelli, ma anche contro la popolazione civile, non concedendo alcuna autonomia al nuovo governo di Belgrado.
La posizione del gen. Milan Nedic ne esce inevitabilmente indebolita; il suo esecutivo si trova ad agire in una situazione precaria e frustrante fin dall’inizio: nonostante le promesse fatte dai tedeschi, non ha alcuna autorità effettiva e, allo stesso tempo, non ha la fiducia della maggior parte dei serbi, che lo rimproverano per la brutalità e la rigidità del regime d’occupazione.
Le difficoltà e gli insuccessi del governo collaborazionista sottolineano l’errore commesso dai responsabili politici e militari tedeschi nell’analisi della situazione serba: partendo dal presupposto di una frattura insanabile tra nazionalisti e comunisti, le autorità tedesche ritengono che il movimento insurrezionale sia di matrice esclusivamente comunista e che le forze nazionaliste e moderate abbiano lo stesso interesse del governo di Berlino nel combatterlo. Ciò che da parte tedesca non si è compreso (e che invece viene capito dai rappresentanti italiani a Belgrado) è l’eterogeneità e la complessità del movimento di resistenza in Serbia: i comunisti sono sicuramente i più attivi, tuttavia non sono gli unici. L’insurrezione serba (qualche volta coordinata tra i vari gruppi e qualche volta fatta di azioni isolate e indipendenti) è in realtà una ribellione generale contro chi occupa il territorio: al di là delle divisioni ideologiche, nell’estate del 1941 il primo obiettivo degli insorti è la liberazione del territorio nazionale dalla presenza di truppe straniere.

è in atto la lotta partigiana ma la propaganda su azioni "premature" e l'invito alla pacificazione del popolo, dà un forte contributo al nemico e ai suoi sforzi per impedire l'estensione della riscossa;
la persistente premura del Comando supremo dei reparti partigiani jugoslavi di ottenere la collaborazione del gen. D. Mihajlovic nella lotta di liberazione, rimane senza risultato;

 

19, Tito (Josip Broz) e D. Mihajlovic si incontrano per la prima volta a Struganik, un villaggio presso Valjevo.
Dopo ore di accese discussioni, durante le quali Tito (Josip Broz) chiede l’insurrezione immediata e D. Mihajlovic vuole attendere un futuro sbarco anglo-americano in Dalmazia, concentrandosi per il momento su semplici azioni di sabotaggio, entrambi concludono che conviene adottare per il momento una politica di «reciproca tolleranza» e stipulare un patto di «non aggressione»


mentre Tito (Josip Broz), a rischio della vita, si incontra con il gen. D. Mihajlovic con il desiderio di mettersi d'accordo con lui su una comune azione contro gli occupanti, quest'ultimo sostiene che non è ancora tempo per la lotta e che occorre aspettare perché gli occupanti potrebbero fare delle rappresaglie;
solo qualche giorno dopo, i cetnici (guerriglieri serbi) attaccano una parte del fronte partigiano, nel momento di una dura battaglia con i tedeschi; in un combattimento diretto i cetnici vengono messi in rotta e il Comando circondato; alla richiesta del gen. D. Mihajlovic la lotta viene sospesa, viene perfino organizzato un nuovo incontro ove si raggiunge un accordo sulla cessazione delle ostilità e sulla collaborazione; ma questo accordo serve solo al gen. D. Mihajlovic per salvare dal disastro le sue forze e per impegnarle nella lotta contro il Movimento popolare di liberazione; proprio nel momento in cui il gen. D. Mihajlovic continua con gli attacchi sulle forze partigiane, il governo jugoslavo in esilio accetta i cetnici sotto il suo comando come sua "armata in patria";

16, A. Hitler ordina al comandante per il sud-est W. Keitel di distruggere il Movimento popolare di liberazione; allora vengono trasferiti in Serbia ingenti rinforzi:
- 1 div.ne dalla Francia,
- 1 div.ne dal fronte tedesco-russo,
- 1 div.ne dalla Grecia;
così, invece di ricevere delle materie prime e degli uomini per la guerra contro l'URSS e gli alleati, la Jugoslavia diventa per la Germania nazista e i suoi satelliti un nuovo e inaspettabile fronte che, non previsto, diventa molto pericoloso;

sette grandi offensive tedesche falliranno nel tentativo di distruggere il nucleo delle forze partigiane e catturare Tito (Josip Broz);
alla fine dell'estate nei reparti partigiani si contano più di 70.000 combattenti armati; queste forze controllano un vasto territorio libero in Jugoslavia.

26, Stolice, presso Krupanj, sul territorio della Repubblica di Užice controllata dalle forze di Tito (Josip Broz). dopo l'uscita da Belgrado, il Comando generale tiene una “consultazione politico-militare” con i rappresentanti delle direzioni nazionali e regionali; alla consulta, diretta da Tito (Josip Broz), viene presa la decisione sulla nuova formazione fissa del Comando militare: le direzioni nazionali e regionali devono organizzarsi come comandi generali, mentre l'esistente Comando generale viene trasformato in Comando supremo dei reparti partigiani jugoslavi;.
Mentre i primi territori liberi prendono gli attributi della nuova organizzazione statale, il più importante territorio libero è la "Republica di Uzice il centro della quale è la città di Uzice [la futura Titovo Uzice] in Serbia dove sta la sede del Comando supremo di Tito (Josip Broz), dove si stampa il «Bollettino» del Comando supremo e l'organo del Pcj il giornale «Borba» [La Lotta].

Il “Quartier generale” (Glavni štab) viene rinominato “Comando
supremo
” (Vrhovni štab) e ad esso compete la direzione militare unificata della lotta in tutto il Paese.
La designazione di “Quartier generale” viene ora applicata agli ex comandi provinciali (Glavni štabovi).
Da questo momento tutti i combattenti vengono ufficialmente denominati “partigiani” e la più grande unità tattica e operativa è il non ben definito “distaccamento” (odred).
[Si tratta di unità caratterizzate da scarsa mobilità di composizione e consistenza molto variabile che, essendo legate al proprio territorio, portano i nomi delle regioni da cui provengono. Successivamente si arriverà alla costituzione delle prime “brigate proletarie”, unità mobili e di spiccato carattere offensivo.]
Come simbolo delle unità partigiane viene scelta la stella rossa a
cinque punte (come in uso nell’Armata Rossa). In tutte le unità vengono introdotti i commissari politici col compito di garantire la disciplina, il morale delle truppe e, soprattutto, l’attuazione della linea politica del KPJ.
Come nell’Armata Rossa, il comando delle unità militari spetta ai commissari politici del KPJ.
I vice-commissari controllano l’operato dei commissari politici, che, a loro volta, controllano i comandanti militari.
L’ufficiale di comando è considerato un semplice “tecnico” o “specialista”, guardato con sospetto; di fatto non ha potere e deve eseguire gli ordini del commissario che definisce gli obiettivi e le priorità delle azioni e controlla gli uomini, rispondendo direttamente ai delegati del KPJ.
I vice-commissari (e non i commissari) sono le figure dotate di maggior potere.
A Stolice Tito (Josip Broz) attiva un vero e proprio consiglio di guerra investito di poteri statali: esso organizza i poteri centrali e quelli periferici, e definisce lo status dei suoi uomini come combattenti e non semplici guerriglieri, in quanto dotati di insegne di carattere politico (solo la natura della guerra è tale da costringerli ad operare alla macchia).
Nel far ciò Tito (Josip Broz) contravviene alle istruzioni del Comintern, che via radio da Mosca intima agli insorti di evitare di far sfoggio di simboli comunisti in modo da allargare la resistenza agli strati più ampi della popolazione.
[Mosca intima altresì di limitarsi alle sole azioni di resistenza, evitando di arrivare alla guerra di liberazione volta alla conquista di territori, tanto meno alla costituzione di un nuovo sistema politico, per paura di inimicarsi gli Alleati dal cui appoggio
dipende in modo cruciale la sopravvivenza stessa dell’URSS.]

Sulla base delle decisioni di Stolice in tutti i territori liberati devono essere istituiti i NOO (Narodnooslobodilacki Odbori - Comitati di liberazione nazionale), autorità politiche con competenze amministrative e giudiziarie fondate sul principio dell’unità del potere, il cui compito è “lo sviluppo dell’attività politica nel popolo”: in altre parole la subordinazione della popolazione coinvolta all’autorità dei partigiani di Tito (Josip Broz).
La nuova tipologia di poteri e il sistema che ne risulta ereditano
sia la struttura gerarchica sia il carattere clandestino e “cospirativo” dal KPJ. Solo i membri dei comitati locali vengono eletti dal popolo, quelli circondariali e provinciali vengono imposti dal partito, il quale si riserva il diritto di sciogliere un NOO (Comitato di liberazione nazionale) locale in qualsiasi momento. La capacità del partito di esercitare la propria influenza all’interno dei NOO ètotale, in quanto nei territori dove opera la guerriglia partigiana si provvede all’eliminazione fisica di tutti i (veri o presunti) oppositori e collaboratori dell’occupatore. Il NOO fornisce quindi tutto il supporto logistico e soprattutto informativo alle esigenze della lotta partigiana. Espressioni del partito armato da cui risulta l’unità dei poteri, i NOO si configurano come snodi di una rete di intelligence e controllo della popolazione sul territorio piuttosto che come semplici organi politico-amministrativi.

Già a Užice il Comando Supremo dei NOPOJ (Reparti partigiani di liberazione della Jugoslavia) decide di organizzare un apparato centralizzato di sicurezza dello Stato denominato Komisija za borbu protiv pete kolone (Commissione per la lotta alla quinta colonna), il cui compito è scoprire e individuare gli agenti infiltrati e i traditori nelle file dei partigiani, diretta da Slobodan Penezic [Krcun].
[Questi sarà poi il capo dell’Ozna serba e figura di primo piano nella cattura del gen. D. Mihajlovic nel 1946.]

Parallelamente vengono formati i comandi provinciali per Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro (corrispondenti, grosso modo, alle future entità federali) e ne vengono definite le competenze.

Verso la fine del mese, alcune cete (compagnie) di Ravna Gora, autonome o collegate a unità partigiane, si scontrano contro reparti tedeschi e gendarmi collaborazionisti.
Il movimento cetnico vive con incertezze e lacerazioni questa temporanea collaborazione con i partigiani. Da un lato, alcuni esponenti politici e militari – una minoranza –, pur ribadendo l’anticomunismo di fondo, ritengono opportuno proseguire la lotta al fianco dei comunisti, visti per il momento come il male minore. Dall'altro i più stretti seguaci di D. Mihajlovic si dimostrano poco propensi ad appoggiare Tito (Josip Broz) in quella che ritengono essere, e non del tutto a torto, una sorta di rivoluzione mascherata da guerra di liberazione.
Si tenga inoltre conto che l’atteggiamento grande-serbo di alcuni leader cetnici a cominciare dall'ideologo del movimento Vasic, li spinge a sospettare una volontà antiserba di un Tito visto non tanto come agente del Comintern quanto come croato impenitente.
[L’esponente dell’organizzazione giovanile del Movimento di Ravna Gora, Branislav, sembra ribadire questo ruolo del leader partigiano, evocando persino inedite, sotterranee complicità:
« Fu dunque soltanto una coincidenza o un piano deliberato il fatto che nello stesso momento in cui Ante Pavelic compiva massacri in Croazia [contro i serbi] Tito spingeva i serbi a sollevarsi in Serbia e in Montenegro?»
Il sospetto di un grande complotto croato antiserbo ordito da una sconcertante alleanza tra gli ustaša e i comunisti pare, agli occhi dei cetnici più oltranzisti, ben piùdi una semplice ipotesi. Tuttavia, le condizioni militari impongono per il momento di scongiurare una situazione di bellum omnium contra omnes.]

 

MONTENEGRO
1941
Settembre

-
MACEDONIA
dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio;
- 1941, gennaio, la parte jugoslava viene divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia;

1941
Settembre
-

 




1941
Settembre
REGNO di CROAZIA
[NDH (Nezavisna Drzava Hrvatska - Stato Indipendente di Croazia)]
Tomislav II
Albero genealogico

Aimone di Savoia-Aosta [Boby] (Torino 9.3.1900 -Buenos Aires 29.1.1948)
secondogenito di Emanuele Filiberto di Savoia (2° duca d'Aosta) e di Helene d’Orléans;
1904-48, duca di Spoleto;
- 1939, sposa Irene p.ssa di Grecia e Danimarca;
1941-43, re di Croazia;
[1940, designato da re Vittorio Emanuele III luogotenente della corona nel nuovo regno croato, preferisce rimanere in Italia;
lascia poi l’Italia all’avvento della repubblica]
1941
Settembre

4° duca d’Aosta (1942-48)

Dittatore
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
commissario generale
amministrativo
 
avv. Andrija Karcic
(1941 7 set - mar 1942)
-

1941
Settembre
, i reparti della 2ª Armata assumono i poteri militari;
il gen. V. Ambrosio avvia l’occupazione degli edifici di pubblico interesse operando una selezione dei funzionari pubblici croati: le autorità locali croate saranno ritenute responsabili di eventuali atti ostili contro le truppe italiane;
viene accettata la presenza nei territori occupati di formazioni giovanili e dei delegati politici del movimento ustaša, mantenendone comunque sotto stretto controllo l’attività;
la “normalizzazione” dell’area prosegue con i tentativi di smobilitazione dei gruppi armati serbo-ortodossi, prevalentemente attraverso accordi raggiunti con coloro disponibili all’intesa, e solo in pochi casi con l’uso delle armi;
nelle comunità serbe permane tuttavia perplessità soprattutto a causa della presenza nei territori demilitarizzati delle autorità e delle truppe croate e per l’annunciata provvisorietà della rioccupazione italiana: i serbi sostanzialmente chiedono garanzie affinché le persecuzioni ustaša non si ripetano alla restituzione dei poteri civili e militari ai croati;
anche per tale ragione, le formazioni ustaša saranno progressivamente disarmate e allontanate, mentre i reparti domobranci passeranno alle dipendenze della 2ª Armata;
[La rioccupazione della “zona demilitarizzata”, si protrarrà fino al 25 settembre.]

Le formazioni ustaša che sgomberano dal litorale dirigendosi verso l’interno si abbandonano a violenze e saccheggi contro la popolazione, registrate nella prima metà di settembre a Sarajevo – dove le stesse truppe tedesche sembra abbiano fatto fuoco sugli ustaša per porre fine alle violenze – così come nell’Erzegovina nelle zone di Stolac-Ljubinje, Imotski, Gacko e Nevesinje;
l'attenzione dei comandi italiani è rivolta soprattutto alle possibili reazioni degli ustaša che rimangono sul territorio “rioccupato”: singoli reparti e formazioni irregolari croate non sembrano infatti disposti a desistere dalle loro imprese e si dichiarano intenzionati a resistere alla rioccupazione dell’alleato italiano;
[Nel complesso, tuttavia, il loro scioglimento e l’esonero dai propri incarichi delle autorità locali croate più compromesse nelle precedenti violenze avverrà senza particolari ripercussioni.
Lo stesso mar.llo Slavko Kvaternik, Ministro delle Forze Armate, croate non certo noto per le simpatie verso l’alleato di Roma,
invita comandanti e soldati croati a mantenere un corretto comportamento nei confronti degli ufficiali e dei militari italiani e a non svolgere propaganda anti-italiana.
La dislocazione di unità italiane sul territorio risulta infatti necessaria: le forze ribelli guadagnano posizioni e nel complesso la situazione in Bosnia rimane critica.


7, il gen. V. Ambrosio annuncia alle popolazioni l’assunzione dei poteri civili e il passaggio delle autorità croate agli ordini di quelle militari italiane, con la collaborazione del commissario generale amministrativo nominato da Zagabria Andrija Karcic, avvocato e diplomatico, che agli ordini delle autorità militari italiane dirigerà le autorità civili croate da Sušak;
[L’incarico sarà successivamente ricoperto anche da Vjekoslav Vrancic (marzo-agosto 1942), Nikola Rušinovic (fino al gennaio del 1943) e David Sincic (febbraio-settembre 1943), quest’ultimo
già prefetto di Knin.]
Il proclama del gen. V. Ambrosio tende al rapido ripristino dell’ordine e della sicurezza del territorio, mediante il disarmo della popolazione e la repressione dei disordini e dei tentativi di attentare alla sicurezza delle truppe italiane.
Nell’ambito della giustizia si conserva il più possibile – almeno formalmente – l’autorità della magistratura croata, riservando al tribunale di guerra della 2ª Armata la competenza nei reati commessi da croati con attinenza agli interessi militari e di ordine
pubblico.
I militari italiani e croati in servizio di vigilanza sono autorizzati a far uso delle armi contro chiunque sia sorpreso nell’atto di commettere attentati alla sicurezza delle forze armate e degli impianti industriali e ferroviari, o dei pubblici servizi, nonché contro chiunque sia trovato di notte, senza giustificato motivo, lungo le linee ferroviarie o in immediata vicinanza di apprestamenti militari o di opere di pubblico interesse.
Feste a carattere popolare, fiere, mercati e riunioni vengono sottoposte a preventiva autorizzazione dei comandi militari; viene inoltre istituito il coprifuoco e dichiarato obbligatorio il salvacondotto per le persone che si recano fuori dai comuni di residenza; necessaria un’autorizzazione anche per la circolazione
di motociclisti e autoveicoli.
Le infrazioni comporteranno arresto immediato, pene detentive, condanna a morte mediante fucilazione.
I funzionari e gli impiegati croati sono invitati a collaborare con le autorità militari italiane, mentre gli autori di delitti contro i serbi e di atti ostili verso gli italiani vengono allontanati; profughi e ribelli di ogni fazione sono invitati a tornare a casa e a consegnare le armi per non incorrere nelle condanne dei tribunali militari della 2ª Armata.
Ogni paese avrà un suo capo-villa responsabile della comunità, ortodosso nel caso la maggioranza della popolazione sia di tale
confessione.
I serbi otterranno la restituzione dei beni confiscati e le chiese
ortodosse saranno aperte nuovamente al culto, con i militari italiani a presidiare le funzioni religiose.
Attraverso la separazione e l’autonomia delle comunità serbe dalle croate, il gen. V. Ambrosio spera sostanzialmente di creare “un clima di corale collaborazione” che, superando i contrasti tra nazionalità, permetta l’utilizzo delle forze in campo esclusivamente contro il comune nemico rappresentato dai
partigiani.


i reparti della 2ª Armata assumono quindi i poteri civili nella cosiddetta "seconda zona" – inizialmente conosciuta come «zona demilitarizzata» – una lunga fascia di territorio croato (24.300 km² per quasi un milione di abitanti) larga alcune decine di chilometri e comprendente il Gorski Kotar, la Lika, l’entroterra
dalmato, buona parte dell’Erzegovina ed il litorale appartenente all’NDH.

Le truppe regolari croate transitano qui sotto le dirette dipendenze italiane mentre per i reparti ustaša è previsto il disarmo e il completo sgombero dall’area. Ad est, e fino alla linea di demarcazione con l’occupazione tedesca, si estende la "terza zona" (18.000 km² per 825.000 abitanti), dove i poteri civili restano, per il momento, in mano ai croati.
lo stesso giorno, parallelamente alla rioccupazione della zona demilitarizzata, il gen. V. Ambrosio emana già un bando per la popolazione (in realtà non particolarmente severo) tendente al rapido ripristino dell’ordine e della sicurezza del territorio mediante un duplice ordine di provvedimenti:
a) disarmo della popolazione;
b) severa e pronta repressione di fatti commessi con il fine di creare disordini, o di attentare alla sicurezza delle Forze armate italiane;
contando su una rigida, ma equilibrata applicazione delle gravi sanzioni previste, l’uso delle armi è ritenuto mezzo estremo di prevenzione, mentre per la convocazione dei tribunali straordinari
è demandato «uso ponderato» e «oculata e serena valutazione del comandante»;

Le misure prese causano una serie di proteste generali, delle autorità locali come degli ambienti anti-italiani di Zagabria, che accusano l’Italia di voler estendere ulteriormente il proprio dominio sullo Stato croato con l’aiuto dei serbi.
In tal senso l’accusa è confermata, agli occhi dei croati, da alcuni fatti di violenza che si verificano nei giorni successivi: il commissario generale amministrativo, avv. Andrija Karcic, recrimina infatti che nel distretto di Sanski Most le autorità militari italiane hanno permesso ai cetnik, in loro presenza, di incendiare villaggi cattolici e musulmani, senza adottare misure atte ad impedirlo;



25, la rioccupazione della “zona demilitarizzata”, protrattasi fino ad ora, non ha incontrato particolari opposizioni, ad eccezione dell’occupazione di Bosansko Grahovo e di Drvar per la forte presenza partigiana e la resistenza opposta dallo stesso elemento cetnico;


BOSNIA - inclusa nel Regno di Croazia.

1941
Settembre
7
, vengono avviate le prime operazioni di rioccupazione, in parte facilitate dai precedenti accordi: da sud una colonna di reparti della divisione “Sassari” avanza senza intoppi su Strmica, procedendo poi su Bosansko Grahovo senza incontrare particolare resistenza; qui le unità italiane si attestano, procedendo nei giorni successivi a puntate esplorative volte a riconoscere il terreno antistante, geograficamente tormentato e adatto alle imboscate.
È stato nel frattempo aggregato alla colonna anche il il 7° battaglione cc.nn. squadristi “Milano”, i cui reparti concorrono agli scontri sviluppatesi attorno a Resanovci, località a pochi kilometri a sud-ovest di Drvar posta lungo l’unica rotabile percorribile. Messa in sicurezza l’area e rese percorribili le strade, si avvicina il momento dell’investimento di Drvar, azione complicata dal sistema di alti ed aspri rilievi che dominano la cittadina e dal folto numero di partigiani presenti nell’area, valutati in circa 2.500 e
ben armati.
25, ha inizio l'attacco: compito degli squadristi del “Milano”, componenti lo scaglione destro della colonna principale proveniente da sud, conquistare la quota di Palež;
l’azione, pur con l’appoggio dell’aviazione e dell’artiglieria, viene fortemente contrastata dagli insorti, costando la vita al c.m. Aurelio Pozzi comandante la 1ª compagnia del battaglione;
oltre al comandante, muoiono altri 3 militari. Le perdite nemiche sono stimate in almeno 19 insorti;
[Aurelio Pozzi: milanese, classe 1894, nella I guerra mondiale combatte come
ufficiale dei bersaglieri e come ardito, tornando a casa mutilato;
animatore del primo fascismo milanese, nel 1921 fonda (e comanda) la squadra d’azione «Benito Mussolini», dando poi
vuta nello stesso anno al primo gruppo rionale fascista d’Italia; partecipa alla marcia su Roma, ricoprendo poi nel corso degli anni numerose cariche di partito nel fascio e nella federazione
fascista milanese; si è offerto volontario nel battaglione cc.nn. squadristi milanese combattendo sul fronte greco-albanese.]

vistesi occupate anche le quote circostanti, i partigiani devono comunque abbandonare le posizioni, garantendo alle truppe italiane un rapido ingresso a Drvar;
la cittadina appare duramente provata dalle incerte settimane di occupazione e dai recenti scontri:
["…quando entrammo in città bruciavano le fabbriche di cellulosa e la segheria. In città c’era il caos e la più nera miseria. L’acquedotto era stato avvelenato. […] In fosse comuni vennero trovate le salme dei giustiziati dal Tribunale del popolo (ma non vennero trovate le sentenze). Non c’era più nessuna autorità. […] A Drvar fummo accolti con cordialità ma l’ambiente era cambiato. C’era grande tristezza. Era passata di là la guerra di razza, di religione e di ideologia. Non c’era casa in cui non si piangesse
qualcuno.
]

la 2ª Armata non riesce comunque a stabilire una presenza credibile sul territorio, soprattutto a causa delle resistenze croate: le miserevoli condizioni di vita da un lato e le difficoltà nel rientro alla vita civile dall’altro, spingono numerosi uomini a passare tra le file partigiane o cetniche, ponendo le basi per l’intensificarsi del fenomeno ribellistico nei mesi a seguire;


 

1941
Settembre
Governatorato della Dalmazia
(divisione amministrativa del Regno d'Italia)
[1941 18 maggio - 19 agosto 1943]
Istituito secondo il RDL 18 maggio 1941 nº 452 e RD 7 giugno 1941 nº 453.
Sarà soppresso con RDL 19 agosto 1943 nº 747.
Governatore
G. Bastianini
(1941 7 giu - 14 feb 1943)
-

1941
Settembre
?
,

lo stesso mese B. Mussolini propone di annettere al governatorato di Dalmazia la "seconda zona" di occupazione italiana nella Croazia costiera, creando anche la provincia di Ragusa di Dalmazia, ma l'opposizione di Ante Pavelic blocca il progetto;

 



ZARA
Prefetto
Vezio Orazi
(?-?)
1941
Settembre
?
,
SPALATO
Prefetto
Paolo Valerio Zerbino
(?-?)

1941
Settembre
14
, Spalato, in serata uno sconosciuto lancia una bomba a mano in direzione di alcuni militari in transito ferendo lievemente cinque soldati e tra questi una camicia nera del 7° battaglione
cc.nn. squadristi “Milano”
;


CATTARO
Prefetto
Francesco Scassellati Sforzolini
(?-?)
1941
Settembre
?
,



1941
Settembre
MONTENEGRO
Alto commissario
Serafino Mazzolini
(1941 19 giu - 3 ott 1941)
-
-
-

1941
Settembre
tra settembre e ottobre nasce una forza collaborazionista di ben altro spessore militare, composta essa stessa di gente del luogo, e garantita da armi italiane. Si tratta dei cetnik, un movimento che ha avuto origine in Serbia, grazie ad una larga intesa
tra gli ufficiali dell’ex esercito jugoslavo che rispondevano agli ordini del col. D. Mihajlovic.
Il movimento, di accesi sentimenti serbisti, ha scopi ben precisi: la lotta per la creazione di una grande Jugoslavia sotto l’egemonia politica di una grande Serbia, etnicamente “pura”, in cui non ci sarebbe stato spazio per le minoranze e gli elementi non nazionali (i comunisti).
Tra gli altri obiettivi ci sono l’eliminazione delle popolazioni non ortodosse del Sangiaccato e della Bosnia, come pure la lotta contro gli ustaša (milizie nazionaliste croate).
Anche al movimento dei cetnik, che collabora sul territorio jugoslavo con le truppe d’occupazione, è attribuito un peso specifco nella galassia dell’internamento:
[Con riferimento al fonogramma ministeriale n° 48210/441 del 30 giugno scorso, comunico che la locale Questura, in seguito alla vigilanza disposta per identificare gli elementi cetnici serbi rifugiatesi in questa Provincia, ha proceduto al fermo dei seguenti individui:
[...] da accertamenti esperiti nei loro confronti, è risultato che lo Zuber è stato sempre un fervente aderente al partito cetnico, al quale è iscritto sin dal 1928, come lo dimostrano
chiaramente le tessere, le fotografie e gli altri documenti [...]. Lo Jelice lo Zile, invece, pur ammettendo di essere stati iscritti nel partito del “Sokol” di Ragusa, in seno al quale lo Jelic ricoprì anche la carica di consigliere di amministrazione, hanno negato di appartenere ai cetnici. Le loro affermazioni, però, sono da ritenersi non rispondenti a verità, poiché, da informazioni assunte, anche essi sono indicati come cetnici. Infatti è da attribuire ai loro precedenti di estremisti jugoslavi il fatto che, dopo la creazione dello stato Croato, essi sono stati costretti ad allontanarsi da Ragusa, per tema di rappresaglie. La locale Arma dei CC.RR. opportunamente interessata, ha fornito nei riguardi dello Jelic e dello Zile le informazioni, che si trascrivono: “Entrambi sono irreducibili nemici dell’Italia, anticattolici e per il loro carattere violento, capaci di organizzare dei disordini e di parteciparvi”.
In base a quanto precede ed in conformità alle disposizioni impartite da codesto Ministero, propongo che i predetti tre individui siano internati in una vecchia Provincia del Regno. Mentre resto in attesa delle determinazioni di codesto Ministero, faccio presente che i tre individui trovansi associati nelle locali carceri, a disposizione della locale Questura.

Con la formazione di queste entità militari e politiche, si creano le condizioni per l’insorgere della guerra civile in Montenegro e nella Provincia di Cattaro. Da una parte sono schierati i partigiani titini, dall’altra cetnik e zelenaši che, anche se di orientamenti
ideologici ben diversi, hanno lo stesso alleato, ovvero le forze d’occupazione italiane.
I collaborazionisti operano sul territorio sotto il controllo degli occupanti, ricevendo aiuti materiali e militari dagli italiani per combattere contro i membri del movimento di liberazione.

[Il prefetto di Cattaro, Francesco Scassellati, è sempre molto attento nel riconoscerne i meriti nella lotta anticomunista:
"Ecco perché appare inopportuno oltreché dannoso continuare da parte delle autorità civili e politiche a classificare “nazionalisti” i componenti di tali bande che sono da definirsi soltanto “anticomuniste”. Sembra veramente strano che parta proprio dai nostri organismi una definizione che può dar luogo a speranze o ad orientamenti."]

In Montenegro i comunisti, inebriati dal successo, procedono
ad estese operazioni di repressione politica condotte contro veri e presunti fiancheggiatori delle forze di occupazione e contro i nemici di classe. I contadini più abbienti (prontamente ribattezzati kulaki, una definizione perlomeno impropria sulle montagne dei Balcani) sono soggetti ad operazioni di espropriazione e repressione politica fin dai primi momenti di vita di queste effimere repubbliche “sovietiche” dove i comunisti jugoslavi possono effettuare le prime sperimentazioni del potere.

 



Federico Goddi, Un'isola di internamento: il campo fascista di Forte Mamula, 2019;
William Klinger, Nascita ed evoluzione dell’apparato di sicurezza jugoslavo (1941-1948), ?;


1941
Settembre
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
gen. Ugo Cavallero
(1941 gen - dic)
1941
Settembre

-

Giovanni Villari, Repressione e resistenze in Albania (in Qualestoria 2, 2015)

 

1941
Settembre
KOSOVO - (Provincia di Pristina)
 
 
-

1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1939-45):

 

Luca Micheletta, La resa dei conti. Il Kosovo, l’Italia e la dissoluzione della Jugoslavia (1939-41) (2008)



1941
Settembre
Regno di Grecia
(1935-47)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
?
(1941 apr - ?)

1941
Settembre

all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale);



1941
Settembre
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1941
Settembre
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
1941
Settembre
15
,
CSIR (gen. G. Messe): battaglia di Kiew: le truppe italiane sono tutte raccolte sul Dnjepr, con il comando a Boschedarowka;
il 1° Gruppo corazzato (gen. E. von Kleist) ha appena ottenuto una brillante vittoria aggirando la linea del Dnjepr all'altezza di Kiew agendo in corrispondenza del II Gruppo corazzato (Guderian) che scendeva da nord;
le Armate sovietiche, schierate nel settore di Kiew, sono chiuse in una immensa sacca;
28-30, [azione unitaria del CSIR] mentre la div.ne Celere si schiera sul Dnjepr con compito di sorveglianza, le Div.ni Torino e Pasubio passano il fiume su largo fronte e convergono a tenaglia su Petrikowca catturando oltre 10.000 prigionieri;
Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1941
Settembre

-
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1941
Settembre

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1941
Settembre
19
, i tedeschi raggiungono Kiev;
24, "massacro di Babij Jar";
i partigiani e i servizi sovietici dell'NKVD, che hanno minato una serie di edifici nel centro della città, li fanno esplodere provocando centinaia di vittime fra le truppe tedesche e lasciando oltre 50.000 civili senza tetto;
[In questo periodo risiedono in città ancora 60.000 ebrei, 100.000 erano fuggiti quando a giugno dello stesso anno i tedeschi invasero l'Unione Sovietica.]
26, in una riunione fra gli ufficiali:
. Generalmajor Eberhardt, comandante militare di Kiev;
. SS-Brigadeführer Otto Rasch, comandante l'Einsatzgruppe C;
. SS-Standartenführer Paul Blobel, comandante il Sonderkommando 4a,
si decide di ucciderli come rappresaglia agli attentati del 24 settembre, ai quali gli ebrei erano peraltro estranei;
28, vengono affissi per la città manifesti recanti la dicitura seguente:
«Tutti gli ebrei che vivono a Kiev e nei dintorni sono convocati alle ore 8 di lunedì 29 settembre 1941, all'angolo fra le vie Melnikovskij e Dochturov (vicino al cimitero). Dovranno portare i propri documenti, danaro, valori, vestiti pesanti, biancheria ecc. Tutti gli ebrei non ottemperanti a queste istruzioni e quelli trovati altrove saranno fucilati. Qualsiasi civile che entri negli appartamenti sgomberati per rubare sarà fucilato.».
Molti, inclusi i 60 000 ebrei della comunità ebraica di Kiev consistente in anziani, malati, bambini e donne, ovvero tutti coloro che non erano riusciti a fuggire prima dell'arrivo dei nazisti, pensano che saranno deportati.
29-30, gli ebrei di Kiev si radunano presso il cimitero, aspettando di essere caricati sui treni. La folla è tale che molti degli uomini, donne e bambini non capiscono cosa stia accadendo e quando sentono il rumore delle mitragliatrici, è troppo tardi per fuggire. Vengono condotti in gruppi di dieci attraverso un corridoio di soldati, come descritto da Anatolij Kuznecov:
«Non c'era modo di schivare o sfuggire ai colpi brutali e cruenti che cadevano sulle loro teste, schiene e spalle da destra e sinistra. I soldati continuavano a gridare: "Schnell, schnell!" (In fretta! in fretta!) ridendo allegramente, come se stessero guardando un numero da circo; trovavano anche modi di colpire ancora più forte nei punti più vulnerabili: le costole, lo stomaco e l'inguine.» (A. Kuznecov)
Gli ebrei sono obbligati a spogliarsi, picchiati se resistono, infine uccisi con armi da fuoco sull'orlo del fossato.
Secondo l'Einsatzbefehl der Einsatzgruppe Nr. 101, almeno 33.771 ebrei da Kiev e dintorni vengono trucidati a Babij Jar: abbattuti sistematicamente coi fucili automatici Schmeisser e le mitragliatrici Schwarzlose.
Esecutore del massacro è stato l'Einsatzgruppe C, supportato da membri del battaglione Waffen-SS e da unità della polizia ausiliaria ucraina. La partecipazione di collaborazionisti a questi eventi, in seguito documentata e provata, sarà tema di un pubblico e doloroso dibattito in Ucraina.
Le modalità di esecuzione del "massacro di Babij Jar" sono simili a quelle messe in atto in questi anni dai reparti speciali nazisti (Einsatzgruppen) e collaborazionisti locali anche in altre località dell'est europeo, come Ponary in Lituania, Liepaja e Rumbula in Lettonia, Bronna Góra in Bielorussia, e Gurka Polonka in Ucraina.
Oltre 100.000 persone – si stimerà in seguito – trovano la morte nella gola di Babij Jar.
Fra i massacrati ci sono, oltre che ebrei di Kiev, anche rom fra cui molte donne, bambini e anziani, comunisti e prigionieri di guerra russi, tra cui marinai della Flotta del Mar Nero catturati durante la conquista di Sebastopoli.
A Babij Jar trovano la morte anche numerosi nazionalisti ucraini tra i quali la poetessa Olena Teliha.
Le fucilazioni continueranno con regolarità nei giorni, settimane e mesi successivi.
- 1943
agosto, all'avvicinarsi dell'Armata Rossa, i nazisti cercano di occultare le prove del massacro. I reparti della Sonderaktion 1005 al comando di Paul Blobel impiegano 327 prigionieri per esumare e bruciare i corpi.
I prigionieri portano a termine il compito in sei settimane.
Quelli troppo malati o troppo lenti sono fucilati sul posto. Un militare della Schutzpolizei testimonierà:
« Ogni prigioniero fu ammanettato su entrambe le gambe con una catena lunga 2-4 metri... le pile di cadaveri non venivano bruciate a intervalli regolari, ma non appena una o due pile erano pronte, erano coperte con legno e inzuppate con petrolio e benzina e quindi incendiate.»
novembre, viene sferrata una imponente offensiva dall'Armata Rossa sul fronte orientale con lo scopo di liberare Kiev. L'offensiva ottiene pieno successo grazie all'audace piano adottato dal gen. Nikolaj Vatutin, comandante del 1° Fronte Ucraino, che sorprende le difese tedesche e permette alle forze corazzate sovietiche di avanzare rapidamente a nord e a nord-ovest di Kiev, sfruttando la piccola testa di ponte di Ljutež.
6 novembre, Kiev era libera.
Ma, curiosamente, dell'eccidio non si conserverà pubblica memoria quando l'Ucraina sarà liberata dai sovietici.
E per un lungo periodo, neanche a guerra finita.
Babij Jar stessa, nel dopoguerra «diviene il simbolo dell'atteggiamento minimalistico del governo sovietico di fronte alla catastrofe ebraica»;
- 1959, lo scrittore Viktor Nekrasov denuncia come non ci sia nessuna lapide a ricordo del crimine compiuto dai nazisti, senza tuttavia specificare che gli uccisi erano soprattutto ebrei.
- 1961, 16 settembre, il giovane poeta Evgenij Evtušenko, di fronte a milleduecento studenti del Museo politecnico di Mosca legge la sua poesia Non c'è un monumento a Babij Jar. I suoi versi dicono in modo chiaro che quello di Babij Jar è stato un eccidio di ebrei.
Un altro poeta, Aleksej Markov, attacca Evgenij Evtušenko accusandolo di "tradimento del popolo" per via del suo "cosmopolitismo". Gran parte del mondo letteraio vicino al Pcus spalleggia Aleksej Markov.
Ma il grande musicista Dmitrij Šostakovic incorpora i versi di Evgenij Evtušenko, in segno di condivisione, in un poema vocale sinfonico, la Sinfonia numero 13.
A questo punto la sfida è indirizzata direttamente al segretario del partito Chrušcev il quale vuole inontrare il giovane poeta per convincerlo che la violenza nazista si era abbattuta sull'intero popolo russo e non sugli ebrei in particolare.
- 1963, 8 marzo, in un discorso agli intellettuali Chrušcev accusa il poeta di aver sottovalutato le "vittime russe, ucraine e di altre nazionalità" nell'eccidio nazista e approfitta dell'occasione per mettere in dubbio la lealtà alcuni ebrei nel corso della guerra.
- 1964, dopo la destituzione di Chrušcev, lo scrittore Anatolij Kuznecov pubblica un libro che dà per la prima volta le esatte dimensioni di cosa sia sta la strage del 1941: Babij Jar. Romanzo documentario.
E accerta che si è trattato di un eccidio antisemita.
A metà degli anni '60 il futuro premio Nobel Elie Wiesel, dopo un soggiorno a Kiev, racconta in Gli ebrei del silenzio. Testimonianza, di aver avuto la sensazione che le autorità comuniste gli nascondessero qualcosa. Tant'è che quando chiedeva di visitare Babij Jar, le guide ufficiali gli rispondevano che era inutile e che non c'era niente da vedere.
- 1967, "processo di Darmstadt": in Germania vengono processati e condannati per i crimini di Babij Jar undici imputati;
un processo imponente con centosessantacinque testimoni, ma su cui «la stampa sovietica, malgrado si trattasse dell'episodio più significativo dello sterminio della popolazione ebraica in URSS, non diede quasi conto del dibattimento».
- 2007, 10 dicembre, a Babij Jar viene inaugurato dalle autorità di Kiev un monumento alla ebrea «Eroina dell'Ucraina» Tatiana Markus.]

 

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1941
Settembre

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1941
Settembre

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1941
Settembre

-


1941
Settembre
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Laszlo Bardossy
(1941 apr - ?)
Ministro degli Esteri
Laszlo Bardossy
(1941 gen - mar 1942)

1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto;




1941
Settembre
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;

Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1939-45):



1941
Settembre
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)
1941
seconda guerra mondiale (1939-45):
Settembre
dopo la firma del patto di Vienna, formazioni dell'esercito tedesco, in accordo con il governo reale bulgaro, sono entrate in Bulgaria disponendosi lungo i confini greci e jugoslavi;




 

1941
Settembre
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
vicepresidente
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Interni
Pierre Pucheu
(1941 18 lug - 18 apr 1942)
Affari Esteri
amm. F. Darlan
(1941 9 feb - 18 apr 1942)
Informazione
amm. F. Darlan
(1941 10 feb - 18 apr 1942)
Colonie
amm. Charles Platon
(1940 set - apr 1942)
Economia nazionale
e Finanze
Y. Bouthillier
(1941 25 feb - 18 apr 1942)
Difesa nazionale
amm. F. Darlan
(1941 11 ago - 18 apr 1942)
Guerra (Esercito)
-
Comandante in Capo delle forze terrestri francesi

gen. Ch. Huntziger
(set - 12 nov 1941)
Marina
amm. F. Darlan
(1940 set - 18 apr 1942)
Aviazione
gen. Jean Bergeret
(1940 set - ?)
Giustizia
Joseph Barthélémy
(1941 27 gen - 26 mar 1943)
Agricoltura
P. Caziot
(1940 13 dic - 18 apr 1942)
Comunicazioni
Jean Berthelot
(1940 set - apr 1942)
Lavoro
René Belin
(1941 9 feb - apr 1942)
Pubblica Istruzione e le Belle Arti
-
Famiglia e Gioventù
-
Segretari generali
Giustizia
Georges Dayras
(1940 16 lug -?)
Finanze pubbliche
Henri Deroy
(1940 16 lug -?)
Presidenza del Consiglio
Jean Fernet
(1940 16 lug -?)
Lavori pubblici e Trasporti
Maurice Schwartz
(1940 16 lug -?)
Gioventù
Georges Lamirand
(1940 set - ?)
Capo dello Stato
Auguste Laure
(1940 18 nov - ?)

petainismo: 1940 dicembre-aprile 1942
[II periodo]

 
FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
 
André Diethelm
(1941 24 set - 28 lug 1942)
Ministro degli Esteri  
Maurice Dejean
(1941 24 set - 17 ott 1942)
Commissario all'Economia, alle Finanze e alle Colonie  
René Pleven
(1941 24 set - 17 ott 1942)
 

1941
Settembre
-

 

 

 

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1941
Settembre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]

Primo ministro
(? - ?)
1941
Settembre
II guerra mondiale:



1941
Settembre
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unità paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1941
Settembre

II guerra mondiale:


1941
Settembre
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1941
Settembre

II guerra mondiale:
-




1941
Settembre
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Affari Interni
Informazioni
A. Duff Cooper
visconte di Norwich
(1940 - 1941)
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
-
GRAN BRETAGNA

1941
Settembre

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1941
Settembre

-
Eire

1941
Settembre

, -



1941
Settembre
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1941
Settembre

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1941
Settembre

-


1941
Settembre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1941
Settembre

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;


1941
Settembre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1941
Settembre

-


1941
Settembre
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1941
Settembre

-





1941
Settembre
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1941
Settembre

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1941
Settembre
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1941
Settembre
25, viene creato l'Ini (Istituto nazionale per l'industria);
don Juan 
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1941
Settembre

-




1941
Settembre
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario  
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Antonio Scuero
(1941 24 mag - 13 feb 1943)
Capo di S.M. Generale mar.llo U. Cavallero
(1940 4 dic - 31 gen 1943)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Arturo Riccardi
(1940 11 dic -25 lug 1943)
Capo di S.M. Marina amm. Arturo Riccardi
(1940 9 dic - 27 lug 1943)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito gen. M. Roatta
(1941 24 mar - 19 gen 1942)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario P. Lissia
sardo
(1941 18 feb -13 feb 1943)
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -
1941
Settembre
22
, «Mussolini dice – così dal Diario di G. Cianoche il disagio del popolo italiano è determinato dal fatto di non partecipare in grande misura all'azione sul fronte russo.»
Per l'eventuale difesa dell'Italia meridionale, il gen. U. Cavallero provvede a creare un'Armata di Sicilia di cui prende il comando il gen. E. Rosi mentre la Calabria e la costa fino a Civitavecchia viene compresa nella giurisdizione di una nuova VII Armata il cui comando è affidato al duca di Pistoia;
27
, con la caduta di Gondar (capoluogo della provincia di Beghemeder), fine dell'Impero italiano [dopo 6 anni e 4 mesi];
29, La Spezia, seconda (dopo quella di aprile) incursione aerea dell'aviazione alleata: ventidue aerei inglesi colpiscono l'Arsenale e molti fabbricati civili; duemila famiglie perdono la casa e sono costrette a sfollare altrove.



Partito comunista italiano
(Pci)

1941
Settembre
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1941
Settembre

«segue da Agosto 1941»



«segue Ottobre 1941»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1941
Settembre

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1941
Settembre

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1941
Settembre

-

 


 

 

ONTARIO
-
-

1941
Settembre

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1941
Settembre

-

NOVA SCOTIA
-
-

1941
Settembre

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1941
Settembre

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Settembre

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1941
Settembre

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1941
Settembre

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1941
Settembre

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1941
Settembre

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1941
Settembre

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1941
Settembre
l'operazione in Islanda fornisce al presidente F.D. Roosevelt il pretesto per proteggere, a partire da questo mese, i convogli di navi americane con una scorta di cacciatorpediniere fino alle acque territoriali islandesi;
4, un sommergibile tedesco colpisce due torpediniere al largo dell'Islanda mancando però il cacciatorpediniere americano Greer che reagisce col lancio di bombe di profondità.
F.D. Roosevelt, senza rivelare che il Greer aveva individuato l'U-boot assalitore e ne aveva trasmesso la posizione agli inglesi, definisce l'episodio un "atto di pirateria" e approfitta dell'occasione per annunciare che da questo momento i sommergibili dell'Asse sorpresi in acque pattugliate dalla marina da guerra americana saranno attaccati a vista;

viene dato il via ad un Comitato speciale sull'Uranio (rispetto al sonnolento Comitato Consultivo del 1939) affidato alla salda direzione di Arthur Compton; nello stesso periodo F.D. Roosevelt scrive a W. Churchill proponendogli una collaborazione atomica, con invio di scienziati nucleari britannici negli Stati Uniti. Mentre tra i ricercatori impegnati nell'impresa i più ignorano a cosa condurranno gli esperimenti, il generale Leslie Groves, che da anni ormai dirige il dipartimento costruzioni del Ministero della Guerra (gli si deve il Pentagono di Washington), supervisiona quello che porta ormai il nome di "Progetto Manhattan".

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1941
Settembre

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1941
Settembre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1941
Settembre

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1941
Settembre

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1941
Settembre

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1941
Settembre

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1941
Settembre

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1941
Settembre

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1941
Settembre

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1941
Settembre

-


a

 

 



1941
Settembre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1941
Settembre

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1941
Settembre

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1941
Settembre

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1941
Settembre

-

 
1941
Giugno
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1941
Giugno

il presidente continua l'opera del suo predecessore e rinsalda i legami con gli Stati Uniti;


1941
Settembre
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1941
Settembre

-



1941
Settembre
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1941
Settembre

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1941
Settembre
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1941
Settembre

-

1941
Settembre
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1941
Settembre

ritorna ora il regime liberale;

1941
Settembre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1941
Settembre

-




1941
Settembre
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1941
Settembre

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1941
Settembre

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1941
Settembre

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1941
Settembre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1941
Settembre

mentre il presidente continua ad attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario, buona parte del territorio ecuadoriano viene invaso dalle forze peruviane: il protocollo di Rio de Janeiro, firmato ora sotto l'egida degli Stati Uniti, del Brasile, dell'Argentina e del Cile, non delimita con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;



1941
Settembre

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1941
Settembre

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1941
Settembre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1941
Settembre

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste) che, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini danno ora vita al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1941
Settembre

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1941
Settembre

succede alla presidenza J.A. Ríos Morales che attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1941
Settembre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Settembre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Settembre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1941
Settembre

-


1941
Settembre

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1941
Settembre

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1941
Settembre

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1941
Settembre

-


1941
Settembre

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
1941
Settembre

Buenos Aires,

 



Patagonia
1941
Settembre

-

1941
Settembre
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1941
Settembre

Montevideo,

 



1941
Settembre
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1941
Settembre

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1941
Settembre

-

a


1941
Settembre
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1941
Settembre

-

a


1941
Settembre
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
1941
Settembre

-

a





1941
Settembre
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1939

si dimette il governo Konoye e viene sostituito da quello del gen. Tojo Hideki, che prende un atteggiamento molto duro nei negoziati con gli Stati Uniti;

a




1941
Settembre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1941
Settembre

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1941
Settembre
Algeria
-
-
1941
Settembre

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1941
Settembre
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1941
Settembre

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1941
Settembre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
comandante superiore
delle FF.AA.
gen. E. Bastico
(1941 lug - 15 feb 1943)
1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Settembre
20
, tre mezzi della "X flottiglia Mas", trasportati dal sommergibile Sciré agli ordini del comandante Valerio Borghese, forzano il porto di Gibilterra e anche non riuscendo a raggiungere le navi da guerra, fanno saltare tre grossi piroscafi;

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1941
Settembre
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
?
(? - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1941
Settembre

-

1941
Settembre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1941
Settembre

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1941
Settembre

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1941
Settembre

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1941
Settembre

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1941
Settembre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1941
Settembre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1941
Settembre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1941
Settembre

-

1941
Settembre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1941
Settembre

-

1941
Settembre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1941
Settembre

-

1941
Settembre
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1941
Settembre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1941
Settembre

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1941
Settembre
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1941
Settembre

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1941
Settembre

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1941
Settembre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1941
Settembre

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1941
Settembre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1941
Settembre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1941
Settembre

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1941
Settembre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1941
Settembre

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1941
Settembre

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1941
Settembre

-







1941
Settembre
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1941
Settembre
in esilio da maggio 1936, dopo aver organizzato i profughi etiopi del Kenya e del Sudan, da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

Viceré
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
Governatore Generale
civile e militare
gen. Gazzera
(1941 17 mag - ?)
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)

1941
seconda guerra mondiale (1940-45)
Settembre
14
, combattimento importante Culquaber e a Fercaber;
18, il comandante di Uolchefit, ten.col. Gonella, sferra un altro attacco contro le forze britanniche di Passo Ciak;
25, una colonna italiana di 1.400 uomini, alla guida del ten.col. Gonella , esce dal ridotto di Uolchefit e raggiunge il villaggio di Uochen dove sbaraglia emette in fuga le forze britanniche;
ore 18,30, fatto ritorno al ridotto con i suoi uomini, il ten.col. Gonella invia al comandante inglese richiesta di armistizio per trattare la resa;
27, la resa del ridotto di Uolchefit viene firmata con tutti gli onori alla bandiera e alle truppe italiane.
[Perdite: 300 morti tra coloniali e nazionali.]
Il ridotto centrale viene così investito direttamente anche da nord: unica difesa avanzata è ora il caposaldo di Ualag a circa 20 km. da Gondar.
Alla fine del mese l'offensiva britannica si è estesa sul lato nord, con il diretto attacco al caposaldo di Ualagh. - tra il gennaio e il novembre 1941 i territori dell'AOI sono occupati da truppe inglesi, che provocano così lo sfaldamento dell'apparato coloniale italiano. -

ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1941
Settembre

-




1941
Settembre
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1941
Settembre

-
Somalia Britannica
[SOMALILAND - protettorato inglese dal 1884, da marzo 1941 il territorio è integrato alla ex Somalia italiana]

1941
Settembre

-

 

Somalia Italiana
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935,]
[integrato alla Somalia Britannica da marzo 1941»

1941
Settembre

-

 

 


1941
Settembre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1941
Settembre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1941
Settembre

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1941
Settembre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1941
Settembre

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1941
Settembre

-

1941
Settembre
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1941
Settembre

-


1941
Settembre
Rhodesia
1941
Settembre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1941
Settembre

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1941
Settembre

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1941
Settembre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1941
Settembre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1941
Settembre
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1941
Settembre

-


1941
Settembre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1941
Settembre

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1941
Settembre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1941
Settembre

-

 







1941
Settembre
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1941
Settembre

-


1941
Settembre
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1941
Settembre
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.]
- Presidente
?
(? - ?)
1941
Settembre

-



1941
Settembre

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.]

 

1941
Settembre
-


1941
Settembre
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1941
Settembre

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1941
Settembre
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


1941
Settembre

1936-41: sette colpi di stato;
Kurdistan (iracheno)
1941
Settembre





1941
Settembre
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, scià dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;
1941
Settembre
16
, la sua folgorante carriera politica ha fine: considerato di sentimenti filonazisti, è costretto ad abdicare in favore del figlio Muhammad Reza e ad andare in esilio.


Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941
Settembre
16
, sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
1941-79, scià dell'Iran;




1941
Settembre

seconda guerra mondiale (1941-45): dall'agosto 1941 Gran Bretagna e Unione Sovietica occupano militarmente il paese;


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"piano Tisserant"

«segue da luglio»

1941

Settembre
6
, un ordine esige che i comandanti delle unità riferiscano all'alto comando dell'esercito tedesco qualsiasi «segnale di attività delle operazioni del Vaticano e dei suoi servizi segreti in Russia».
Gli uomini di Nicola Storzi, il responsabile della missione, viaggiano nelle retroguardie dell'esercito tedesco vestiti da commercianti o come mozzi di stalla. Quando si trovano nelle zone dove ritengono di poter celebrare messe clandestine, le spie del papa si separano dalle colonne e continuano da sole a loro rischio e pericolo. Molti sacerdoti, con i loro crocefissi nascosti, vengono accolti dalla popolazione, mentre altri vengono giustiziati da partigiani comunisti o arrestati e inviati nei campi di lavoro in Siberia.
Il piano in pratica fallisce.
Nicola Storzi resterà in Russia fino al febbraio 1943, quando si unirà alle truppe tedesche in ritirata.
[Si calcola che quasi 217 membri del "Collegium Russicum", appartenenti all'Entità, siano morti durante l'attuazione di questo piano.]

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