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ANNO 1944
MARZO
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1944
Marzo

Mentre continua l'altalena della sorte degli ebrei slovacchi, comincia l'odissea degli ebrei concentrati a Vittel (Francia), già in possesso di passaporti per Haiti o altre repubbliche sudamericane.
4, una nota della Segreteria di Stato rileva che al mattino una sentinella tedesca ha sostato per circa mezz'ora di guardia davanti al portone di bronzo; si è poi ritirata su invito della Guardia Svizzera. La sentinella abusiva voleva controllare se chi entrava in Vaticano era munito di regolare permesso.
Il nunzio a Berlino esprime l'opinione che per il momento il conte Gerardo d'Ursel non corre pericolo di morte; prega di avvertirne la famiglia.
5, la Segreteria di Stato richiama al rispetto di Atene e il Cairo, città di eccezionale valore artistico e archeologico e di grande importanza storica;
7, da Washington giunge alla Delegazione Apostolica in Svizzera una richiesta di intervento a favore degli ebrei concentrati a Vittel (Francia).
9, viene comunicata la decisione del Comando tedesco di ridurre le truppe presenti a Roma e anche il traffico dei passaggi di militari;
10, mons. Valeri comunica al card. L. Maglione che sono giunte migliaia di schede dall'Africa del Nord subito inoltrate ai destinatari. Molti ringraziano il papa. Il servizio si estende di giorno in giorno.
11, nota della Segreteria di Stato: p. P. Pfeiffer ha chiesto la grazia per il comandante Saverio Mercurio, condannato a morte. Tramite l'avv. Gottardi la condanna non è stata confermata; la sentenza verrà ritardata in attesa dell'intervento della S. Sede.
Lo stesso giorno il delegato apostolico a Washington fa sapere al card. L. Maglione che in America la stampa cattolica ha diffuso una relazione sull'opera della S. Sede per i profughi. Il prof. Halecki, polacco, ha espresso gratidudine alla S. Sede.
La Segreteria di Stato ricapitola i danni subiti da Roma a causa della guerra: dalla distruzione di S. Lorenzo e della zona confinante ai pericoli per il Vaticano. Si chiede ancora di far cessare il traffico di truppe e l'uso militare delle ferrovie; per il 12 marzo, giorno in cui il papa parlerà ai romani, le autorità tedesche si impegnano a ritirare le loro truppe lasciando il servizio di polizia in Piazza S. Pietro alle forze pontificie;
12
, il papa parla al popolo di Roma e al mondo
[prima e unica volta nel periodo dell'occupazione tedesca].
13, anche l' "Unione israelitica americana" chiede un interessamento per gli ebrei concentrati a Vittel (Francia).
Il nunzio a Berna scrive alla Segreteria di Stato che sono esauriti i fondi della Missione svizzera per l'invio di pacchi a prigionieri di varie nazionalità. Chiede pertanto nuovi aiuti. (Il papa ordina di erogare diecimila dollari per gli italiani, cinquemila per altri prigionieri e mille per spese varie).
16, il conte Carletti comunica che a Londra giace una somma di sedicimila dollari per gli ebrei di Roma. Si ritiene opportuno trasferire la somma in lire girandola al comitato Delasem, a cura dello stesso Carletti; questi dovrà farne richiesta al Vaticano servendosi dell'Istituto per le Opere di Religione. L'istituto terrebbe a disposizione del Carletti un assegno di sedicimila dollari depositati in Vaticano […]
Trattandosi di operazioni a favore di persona residente in paese nemico e quindi severamente proibite, anche per piccole somme, in merito alla sua effettuazione il card. L. Maglione dichiara "Non intendo dare ordini né assumere responsabilità. Non desidero neppure dare suggerimenti".
Circa gli ebrei della Transnistria, mons. Cassulo non ritiene opportuno insistere nell'intervento a loro favore, perché c'è il pericolo di una reazione antisemita; d'altro canto egli osserva che l'amministrazione romena in Transnistria è stata ritirata.
20, nota di mons. G.B. Montini: si chiedono informazioni sul caso del col. Montezemolo, già capo della resistenza italiana, arrestato il 21 gennaio. [Sembra che se ne sia occupato il p. P. Pfeiffer il 31 dello stesso mese e poi in marzo, ma inutilmente.]
21, da Verona mons. Chiot comunica qualche indicazione, difficilmente precisabile, circa le sue ricerche di ebrei razziati a Roma; mons. G.B. Montini lascia libero il vicegerente di Roma, mons. Traglia, di regolarsi come meglio crede. Ma la ricerca di notizie è frammentaria e difficoltosa.
Nota della Segreteria di Stato: il Centro studi si è rivolto al prof. Chiomenti, dell'Università di Genova, per un parere sulla condizione giuridica degli internati. La risposta: devono essere considerati alla pari dei prigionieri di guerra.
[Mons. G.B. Montini, riferendosi a un parere del papa, il 4 aprile annoterà che sarebbe questione di difficile esito; infatti la Germania ha dichiarato di voler trattare questo argomento con il governo della Repubblica sociale. Si potrebbero assumere informazioni sullo "status quaestionis" presso Svizzera o Spagna.]
Mons. G.B. Montini, comunica a mons. Traglia che, in seguito a numerose richieste, la Segreteria di Stato si è interessata per avere notizie sugli ebrei deportati da Roma.
Mons. Chiot da Verona ha trasmesso un elenco di persone contattate, ma le indicazioni sono sommarie, tanto da non permettere sicure identificazioni.
23, da Bucarest il nunzio Cassulo comunica che russi e tedeschi avanzano nella Transnistria, oltre il Bug e il Nistro; i romeni lasciano evacuare la popolazione tedesca e polacca; la situazione va sempre più aggravandosi; la situazione per i cattolici si fa sempre più difficile: l'avvenire è incerto. Drammatica la situazione degli ebrei: da 45.000 sono ora un migliaio!
Da Istanbul mons. Roncalli informa che egli si occuperà presso il sig. Barlas per la sorte degli ebrei della Transnistria.
24, da Tokio il nunzio mons. Marella fa sapere che le comunicazioni con l'Insulindia sono praticamente impossibili; è difficle anche comunicare per lettera a causa della severa censura;

lo stesso giorno il papa non parla della strage delle Fosse Ardeatine, in cui un terzo delle vittime erano ebrei, ma «L'Osservatore Romano» ne fa un breve cenno, riportando il comunicato ufficiale dell' «Agenzia Stefani», che termina:
«Il comando tedesco ha ordinato che, per ogni tedesco ammazzato, dieci criminali comunisti badogliani saranno fucilati. Quest'ordine è già stato eseguito».
Nel suo commento, il giornale della Santa sede fa «un appello alla serenità e alla calma invocando prima dagli irresponsabili [cioè dai "resistenti"] il rispetto per la vita umana, che non hanno il diritto di sacrificare mai, il rispetto per l'innocenza, che ne resta fatalmente vittima», e poi «dai responsabili [cioè dai comandi tedeschi] la coscienza di questa loro responsabilità verso se stessi, verso le vite che vogliono salvaguardare, verso la storia e la civiltà».
27, la Legazione britannica comunica che il 1° marzo nessun aereo alleato ha sorvolato il Vaticano, meno ancora ha sganciato bombe.
Il rabbino Hertz interviene presso mons. Godfrey per aiutare gli ebrei in Slovacchia.
28, mons. Valeri cerca un'ultima difesa per le scuole e per i seminari requisiti in Indocina;
lo stesso giorno viene ancora smentita la voce della fucilazione di 300 persone nel Colosseo; fra queste dovevano esservi Orlando, Revel e Mario Badoglio!
29, l'ambasciatore E.H von Weizsäcker informa che se gli Alleati persisteranno nelle loro denunce circa la situazione di Roma, le truppe tedesche saranno costrette a reagire;
la Segreteria di Stato lamenta nuovamente le difficoltà di stabilire contatti radio con le diocesi dell'Italia meridionale;
mons. Tardini invoca aiuti per la Sicilia, dove incombe il pericolo della fame; frattanto gli Alleati sono giunti ormai a 22 Km. da Roma.
La Segreteria di Stato informa l'ambasciata tedesca che molte famiglie di militari italiani si rivolgono alla S. Sede per inviare pacchi di cibo ai parenti deportati in Germania, ma non dispongono delle apposite cedole prescritte. Si prega quindi di poter spedire detti pacchi anche senza le cedole.
30, intervento per due diplomatici italiani fermati a Budapest: barone De Ferraris e gen. Voli con le rispettive famiglie.
Il card. L. Maglione informa il nunzio a Madrid che è possibile inviare corrispondenza e pacchi ad Algeri tramite la Croce rossa internazionale; da là, poi, gli invii possono arrivare in Sicilia. Sono giunti a Palermo 896 messaggi (dopo diciassette mesi!).
La Segreteria di Stato prega la Legazione britannica di interessarsi per Ravenna, città di scarsa importanza militare, ma di enorme valore artistico, che però è già stata colpita dai bombardamenti.
Intanto mons. Tardini propone un appello alla Croce rossa per determinare i luoghi da dichiarare "zone sanitarie".
31, colloquio di mons. Di Meglio con E.H von Weizsäcker (i due si conoscono perché il prelato era stato a Berlino dal 1933 al 1942). L'ambasciatore dichiara un certa insoddisfazione per l'atteggiamento del Vaticano verso il Reich. Afferma che gran parte dei prelati della Curia sono per gli Alleati; così pure molti sacerdoti italiani che, anzi, in diverse parti d'Italia aiutano i partigiani; avversione anche da parte dei vescovi. E da ciò nascono incidenti con i tedeschi. L'ambasciatore desidera che i superiori ecclesiastici intervengano con avvertimenti e magari con qualche provvedimento disciplinare. Appunto la disciplina che Kesselring pretende dai suoi militari dovrebbe regolare i rapporti della S. Sede con il clero.
Mons. Di Meglio risponde che non bisogna generalizzare e che si deve appellarsi alla prudenza e al riserbo. I sacerdoti della Curia hanno il senso dell'universalità e sanno come comportarsi. Ai sacerdoti non gioverebbe certo attaccare i tedeschi sarebbe come offrire un'arma in più ai loro avversari.
L'ambasciatore afferma che saranno ore difficili, ma che lui non teme…
Richiesta dei rabbini americani perché si intervenga in aiuto ai rabbini dei Paese baltici e del gruppo d'ebrei internati a Shangai.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Marzo
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1944
Marzo
9
, viene aperto per circa 10.000 prigionieri il KL Gusen II;
i detenuti scavano sotto terra cunicoli lunghi 7 km, larghi 8 m e alti 15 m;
[Prima della fine della guerra, in una galleria si inizierà la produzione della "Steyr" (tutte le altre gallerie non saranno utilizzate in tempo).]


Mauthausen/Gusen, dal 29 settembre 1939 alla fine di questo mese sono stati internati circa 3.000 prigionieri ebrei, soltanto quelli catturati per presunti delitti politici oppure come ostaggi (dall'Olanda) in "prigionia-protettiva" dalla polizia segreta di Stato; nel giro di pochi giorni o di poche settimane sono stati comunque tutti assassinati… tranne 3.]



GERMANIA
1944
Marzo
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.
1944
Nazismo

Marzo
6
, Obersalzberg, a rapporto del Führer giungono venti ufficiali di tutte le armi, guidati dal gen. Siegfried von Westphal, cap di S.M. dell'esercito d'Italia. A questi A. Hitler lascia esporre per tre ore lo stato dell'armamento, le perdite, la mancanza di riserve, l'impossibilità di un attacco a fondo senza un'adeguata protezione aerea. Al termine fa poche ragionevoli osservazioni.
Keitel mormora al gen. Siegfried von Westphal: «Se uno di noi avesse detto solo la metà di quanto ha detto lei, lo avrebbe già fatto impiccare».
19-31, viene messo in opera il "piano Margarethe" (già pronto dal settembre scorso): invasione dell'Ungheria;

 



1944
Marzo
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1944
Marzo
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1944
Marzo

Auschwitz:



1944
Marzo
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Marzo
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1944
Marzo

-


1944
Marzo
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-
1944
Marzo

-


Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Marzo

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Marzo

-
1944
Marzo

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1944
Marzo
Solo ora, nei primi mesi del 1944, quando:
- il sentimento antitedesco trova appoggio da parte di molti esponenti del clero parrocchiale;
- la necessità di contrapporsi alla presenza comunista inDuce i vescovi di Udine e di Trieste, mons. Giuseppe Nogara e mons. Santin a favorire l'organizzazione politica dei cattolici,
nascono la Democrazia cristiana giuliana e le Brigate partigiane "Osoppo".
[Così chiamate dal nome del comune dove, durante i moti del 1848, i patrioti italiani avevano resistito alle forze austriache, ottenendo l'onore delle armi.]
7/8, nella notte, in seguito all'incontro nel seminario di Udine tra:
. don Ascanio de Luca [Aurelio];
. don Aldo Moretti [Lino]
. don Zani, parroco di Udine, nasce la div.ne "Osoppo".
La base viene fissata nel castello Ceconi a Pielungo, nella val d'Arzino.
Nelle Brigate "Osoppo" (alle quali aderiscono, accanto ai cattolici, gli azionisti di Fermo Solari) confluiscono molti militari del disciolto regio esercito, semplici soldati, ufficiali di carriera (come il ten.col. Francesco Rampolla e il magg. Mario Miglioranza), e, soprattutto, giovani ufficiali di complemento:
. cap. Candido Grassi [Verdi],
. Romano Marchetti,
. cap. Manlio Cencig [Manlio],
tutti destinati a ricoprire ruoli di comando.
All'interno della formazione trovano così spazio sia l'ala patriottica e moderata della Resistenza, sia quella riformista.

8, dallo stesso F. Rainer viene firmato il decreto per la mobilitazione dei giovani delle classi 1923-25; a loro è lasciata solo la possibilità di optare fra l'organizzazione della TODT (Lavoro obbligatorio di guerra) e l'arruolamento nelle forze armate della Repubblica Sociale.
Il risultato è la scarsa consistenza dei reparti repubblichini e, riferendosi proprio ai giovani, se ne duole lo stesso gen. Giovanni Esposito per «il loro scarso senso di italianità».
Ciò nonostante la propaganda della RSI – rispolverando il repertorio propagandistico del "fascismo di confine", chiamando all'impegno contro il "banditismo slavo e bolscevico" e ricollegandosi idealmente al riscatto risorgimentale e ai più antichi valori delle milizie medievali giuliane (quelle che G. Carducci ha reso celebri con i versi de Il comune rustico) – ottiene alcuni consensi che permettono la costituzione della Guardia civica, una unità di autodifesa promossa dal prefetto Coceani e dal podesà Pagnini.
Il reparto, il cui addestramento è affidato a istruttori tedeschi capeggiati dal gen. Erasmus von Malsen, viene però posto sotto il controllo delle SS e ai volontari viene imposto un giuramento (da sottoscrivere su un modulo in lingua italiana e tedesca):


«Conscio del mio dovere, postomi di mia volontà, giuro innanzi a Dio, l'Onnipotente, di ubbidire incondizionatamente agli ordini dei miei superiori e di impugnare la armi contro i nemici della mia Patria e di combattere con fedeltà e coraggio nella formazione sotto le direttive tedesche. Io sono pronto a lasciare la mia vita per questa lotta. Così sia e Iddio mi aiuti!»


Quando alcuni allievi ufficiali della Guardia civica si mostrano esitanti a sottoscrivere il testo, il gen. Globocnik li convoca nella sede del suo Comando e, senza giri di parole, li avverte che a Trieste «chi non è con noi è contro di noi».
[Gianni Oliva, Foibe, Le Scie-Mondadori, Milano 2002.]

Cronaca di guerra civile:
Nimis (Udine), tre partigiani, che hanno assassinato molti fascisti, condannati alla pena capitale.
Gorizia, un fascista ucciso nella sua abitazione.

Attività diplomatica:dopo il primo incontro di S. Leonardo del Natisone in settembre, alla fine di marzo vengono stabiliti degli accordi locali tra il Comando generale delle Garibaldi rappresentate da Francesco Leone e Guido Lampredi, e quello jugoslavo del IV Corpus del NOVJ.



SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)
1944
Marzo

lo stesso mese, la Presidenza dello SNOS (Consiglio di Liberazione nazionale sloveno) provvede a sostituire il VOS, sciolto a febbraio, con la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), composta da tre brigate e un battaglione speciale (battaglione di protezione del quartier generale). mentre le funzioni di intelligence vengono affidate allo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS).



ISTRIA
1944
Marzo

-

Fiume
1944
Marzo

 





1944
Marzo
- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;

SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)
1944
Marzo

-
BOSNIA

1944
Marzo

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;

MACEDONIA
1944
Marzo

dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1944
Marzo
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Marzo
-



1944
Marzo
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-

1944
Marzo

dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose; il ten. De Negri viene assassinato dal comandante di un battaglione jugoslavo (per questioni su un orologio!);



1944
Marzo
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Marzo
dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al movimento di liberazione nazionale guidato da Enver Hoxha;

12, Devoli, presso i cantieri dell'Albania Oil Company (con direzione austriaca); i tedeschi ordinano ai ca 250 italiani che sono stati inquadrati nella Quinta Compagnia di presentarsi ad una adunata;
sul piazzale sono attesi da 60 soldati tedeschi, in assetto di guerra; dopo vari minuti di attesa, su una grossa macchina appare il capitano che inizia la lettura della formula del giuramento di fedeltà ai tedeschi: gli italiani rispondono con un No!
In seguito i tedeschi cercano di convincere singolarmente i prigionieri italiani ad aderire alla loro richiesta ma solo quattro accettano (fortunati, faranno ritorno in patria tre anni prima
degli altri).
Non ci sono rappresaglie contro chi non ha aderito.

 



1944
Marzo
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;


Dittatura militare
[filofascista]
-

1944
seconda guerra mondiale (1939-45):
Marzo
all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;

lo stesso mese, Svetozar Vucmanovic [Tempo] incoraggia i comunisti greci a formare un "Comitato politico di liberazione nazionale" sul modello dell'AVNOJ;

 



1944
Marzo
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]

1944
Marzo
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;





1944
Marzo
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco - Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
(1943 12 set - 15 mag 1944)

1944
Marzo

-

Alexande Bogomolov, rappresentante sovietico nel Mediterraneo, suggerisce a Pietro Badoglio che Italia e Unione Sovietica potrebbero allacciare relazioni diplomatiche dirette.
In cambio i sovietici chiedono un avamposto per una missione militare con compiti di collegamento con le forze di Tito (Josip Broz).
Maitland Wilson è preso in contropiede dalle richieste sovietiche ma Churchill, da parte sua, guarda con favore il riconoscimento che Pietro Badoglio ha avuto da parte sovietica in quanto garanzia che anche dopo la guerra l’Italia rimarrà una monarchia, scongiurando il pericolo di una rivoluzione.

10, Churchill dà quindi l’assenso all’assegnazione di una base aerea per un piccolo distaccamento dell’aviazione sovietica in Italia. Gli inglesi vogliono che la presenza sovietica sia pesantemente limitata in quanto come Orme Sargent, sottosegretario al Southern Department, ha notato: «we shall be invaded by a regular Russian Air Force, in the same way as when we offered to facilitate the entry of a Russian representative at Tito's headquarters we found ourselves faced with five generals and a staff of about fifty».
Del resto l’entità della missione sovietica al quartier generale di Tito (Josip Broz) è tale da far comprendere che in mancanza
di basi adatte in Jugoslavia essi intendono usare l’Italia come avamposto per le loro operazioni nei Balcani.
Nel frattempo anche gli americani si mostrano favorevoli al progetto in quanto essi hanno bisogno delle basi sovietiche in Siberia per estendere il raggio dei loro bombardieri B29 per poter colpire il Giappone («Frantic»).
Prevedibilmente ben presto sorgono problemi in quanto i sovietici rifiutano l'utilizzo delle loro basi agli aerei che portano rifornimenti agli insorti di Varsavia e questo dopo che una missione mista sovietico-jugoslava guidata dal col. Popov è atterrata da Bari a Mesnikolas in Grecia con l'intento presumibile di stabilire una missione sovietica permanente presso i partigiani comunisti dell'EAM. Il col. Sokolov che comanda il contingente sovietico a Bari ammette che il volo, carico di ufficiali, viene dirottato dal gen. Mel'nikov, capo della missione sovietica presso il quartier generale jugoslavo a Lissa, dove in quel momento si trova Tito (Josip Broz).

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1944
Marzo
1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Marzo
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Marzo
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Marzo
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1944
Marzo
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1944
Marzo
-



1944
Marzo
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)
Döme Sztojay
(1944 19 mar - 24 ago)
Ministro degli Esteri
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)
-
Ministro degli Interni
-
Andor Jaross
(1944 mar - ?)

1944
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.

Marzo
3
, mons. J. Mindszenty viene nominato vescovo;
19, M. Horthy von Nagybánya viene convocato da A. Hitler, dopo che questi è al corrente dei contatti tra Miklos Kallay e gli anglo-americani; permette quindi che i tedeschi occupino militarmente l'Ungheria;
M. Horthy von Nagybánya nomina nuovo primo ministro il gen. Sztojay e ministro degli Interni Andor Jaross;
appena entrate nel paese le truppe tedesche scatenano la caccia contro politici, sindacalisti e i numerosi ebrei;
nello stesso tempo nasce però anche il "Fronte Nazionale dell'Indipendenza";

18
, [Le macchine della Gestapo già fanno le loro incursioni per le strade di Buda e di Pest; nel primo pomeriggio, l'oste Poldi Krausz, proprietario dell'osteria "Cantina Profonda" a Buda nel Tabán, amico degli scrittori ungheresi, suona alla porta di Sándor Márai per consegnargli un pacco con la preghiera di nasconderlo perché i nazisti stanno cercando lui e la sua famiglia: contiene «un album, ricoperto di tela cerata, che contiene frasi, a volte scherzose, a volte serie, di giornalisti, scrittori, artisti, nottambuli – i cavalieri erranti del mondo dello spirito di Budapest.»
Purtroppo Sándor Márai lo prega di portare l'album altrove poiché da lui non sarebbe sicuro (il giorno seguente dovrà abbandonare l'appartamento per rifugiarsi nel villaggio) e gli dà due indirizzi presso i quali l'album forse sarebbe meglio custodito.
Poco dopo Poldi Krausz e la moglie [zia Poldi] sarà portato nella fabbrica di mattoni di Újlak e da lì in un campo di sterminio polacco.
Sándor Márai, Terra, Terra!… - p. 200 - Adelphi Edizioni SpA Milano 2005.]




1944
Marzo
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1939-45):

Rendendosi conto che l'offensiva estiva dei sovietici sarà irresistibile, già da ora, dapprima a Costantinopoli e poi al Cairo, il re inizia a trattare con gli alleati.
[Le trattative segrete proseguiranno e si concluderanno a Stoccolma, con la partecipazione del ministro russo Kollontay.]



1944
Marzo
REGNO di BULGARIA
Simeon II
Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1939-45):





1944
Marzo
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre
Aimé-Joseph Darnand
(1943 31 dic - 13 giu 1944)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1944
Marzo
, Charles du Paty de Clam viene nominato a capo del CGQJ (Commissariat général aux question juives - Commissariato generale per le questioni ebraiche), principalmente in quanto figlio dell'accusatore di Alfred Dreyfus;
[Il suo comportamento in tale veste è il più ambiguo tra coloro che ricoprono questa carica. Di fede maurassiana, è fortemente contrario all'occupazione tedesca della Francia e si impegna in un doppio gioco tra tedeschi e resistenza.]


lo stesso mese la collaborazione franco-tedesca contro la Resistenza raggiunge l'apice con la campagna contro il maquis dell'altopiano delle Glières in Alta Savoia, a sud di Ginevra;
[Qui la formazione partigiana più forte, difesa da una fortezza naturale e in stretto contatto con Londra, tenta un'azione prematura, perché si aspetta, per una confusione nella trasmissione delle notizie o a causa di un inganno, un sostegno massiccio da parte dell'aviazione alleata;
la Milice attacca insieme a un intera divisione tedesca i maquisards dell'altopiano che hanno quattrocento caduti.]

Ora sono i tedeschi a condurre la lotta contro la Resistenza.

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

1944
Marzo

-

lo stesso mese, Algeri, Pierre Pucheu, già condannato a morte da un tribunale militare, viene giustiziato;

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1944
Marzo
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coloniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Marzo

II guerra mondiale:



1944
Marzo
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Marzo

II guerra mondiale:
-



1944
Marzo
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Marzo

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1944
Marzo
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchillconservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Marzo

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Marzo

-
Eire

1944
Marzo

, -



1944
Marzo
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1944
Marzo

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1944
Marzo

-


1944
Marzo
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)

1944
Marzo
10
, Pio XII eleva a prefetture apostoliche le missioni sui juris della Norvegia centrale e della Norvegia settentrionale;

 



1944
Marzo
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Marzo

-


1944
Marzo
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Marzo
-




1944
Marzo
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Marzo
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Marzo
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Marzo

-
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Marzo

-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario -
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore G. Gambara gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Capo di stato maggiore Archimede Mischi
Aeronautica
Sottosegretario cte Carlo Ernesto Botto
(1943 23 set - 7 mar 1944)
gen. Arrigo Tessari
(1944 7 mar - 26 lug 1944)
[ad interim]
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.


Marzo

NORD

, mercoledì,
grandi scioperi [fino al giorno 8] nelle fabbriche dell'Italia settentrionale, cominciando da Torino, a cui partecipa oltre un milione di operai; alle rivendicazioni salariali si unisce l'opposizione alla guerra e all'occupazione tedesca.
[a.f.: gli scioperanti non sono il milione e duecentomila di cui parla la propaganda comunista, ma neanche i 208.000 ammessi dai fascisti; un calcolo più credibile – come quello di Luraghi – indica 500.000 persone.]

Alla stessa data, seondo fonti della Repubblica Sociale, i carabinieri in servizio dovrebbero essere 44.198, di cui 790 ufficiali, 8.253 sottufficiali e 35.155 tra appuntati e militi.
[L'8 settembe erano 80.000]

Torino: Fiat-Mirafiori, Lingotto, Spa, Aeronautica Rivella, Elli Zerboni, Cimat, Borselli, Unica, Cima, Zenith, Manifattura Tabacchi (dove nella notte è stata fatta saltare una centrale elettrica).
In concomitanza con lo sciopero i GAP compiono un sabotaggio contro la ferrovia secondaria Ciriè-Lanzo e contro la tramvia Torino-Brusasco adibite al trasporto degli operai.
La trovata della vigilia ha, almeno il primo giorno di sciopero, un certo effetto, bloccando la partecipazione di taluni stabilimenti (e anche di alcune sezioni minori della Fiat), limitandola in altri.
Nel pomeriggio, imbaldanzito dal mezzo successo, il capo della provincia, Zerbino, d'accordo con il Comando tedesco, fa affiggere un manifesto in cui ordina la ripresa del lavoro per il mattino seguente. Il Comitato di agitazione risponde immediatamente con un altro manifesto che incita alla resistenza: «Alla violenza nazifascista gli operai risponderanno con la violenza! Le squadre garibaldine di azione patriottica sono entrate in azione, i partigiani pure […]. Lavoratori, torinesi! serriamo le file, strappiamo il pane agli affamatori! Arrestiamo la produzione di guerra! Rintuzziamo la violenza dei nazifascisti! Perseveriamo nello sciopero! La vittoria sarà nostra! Viva lo sciopero rivendicativo politico!».
L'agitazione si allarga e si intensifica.
In Piemonte fin dal mattino distaccamenti partigiani occupano Val della Torre bloccando il servizio delle autocorriere e arrestando quattro convogli ferroviari in partenza da Germagnano e da Ceres. Altri distaccamenti fanno sospendere il lavoro alla Manifattura Mazzonis di Luserna e si appostano attorno a Pinerolo mettendo in stato di allarme le forze di polizia fasciste di Torino.

Milano, giornata di sciopero bianco all'interno delle fabbriche.
Nella notte tra l'1 e il 2, i GAP milanesi fanno saltare alcuni scambi tramviari.

Brescia, nella prima riunione del direttorio del Pfr A. Pavolini dice che i tesserati sono 487.000 (divisi in 1072 fasci) e che di essi "decine di migliaia" sono nella GNR e 20.000 nella polizia ausiliaria.
I carabinieri in servizio sono 44.198:
- 790 ufficiali,
- 8.253 sottufficiali,
- 35.515 fra appuntati e carabinieri.
I reparti più forti dipendono dai comandi di Milano, Padova, Trieste, Torino e Firenze.
Sono loro a dare sostanza alla scheletrica struttura della GNR, ma vengono poi tacciati da "sabotatori": la loro collaborazione alla GNR si prospetta e sarà, in effetti, del tutto inefficiente.
Il contributo poi della PAI (concentrata a Roma, conta 1.500-2.000 uomini) è quasi nullo e pessimo… sta infatti aspettando a braccia aperte l'arrivo nella capitale degli anglo-americani.
Negli stessi giorni degli scioperi A. Pavolini riassume l'attività del partito stesso nel ritorno al combattimento, nello sviluppo della rivoluzione, nella fedeltà assoluta al Duce e all'idea, rifiutando le tendenze al cosiddetto abbraccio universale e alla creazione di movimenti paralleli. Gli si scagliano contro Borsani e Balisti attaccando la sua politica dittatoriale ed estremista che rende più acuta e più grave la guerra civile.

2, giovedì,
Torino
: con Fiat Fonderie, Materiale Ferroviario, Centro, Microtecnica, Stipel, aderiscono anche le maestranze della maggior parte di quelle officine minori che il giorno prima si sono astenute dall'agitazione.
Alle Ferriere Fiat di Avigliana intervengono direttamente le formazioni partigiane che occupano anche il dinamitificio asportando parecchio materiale. Le azioni di sabotaggio sono estese alle ferrovie Torino_Nord, che devono sospendere la partenza dei convogli, e talune linee tramviarie cittadine.
Cominciano i primi arresti e la caccia ai dirigenti sindacali si fa intensa, mentre gruppi di militi fascisti in borghese, a bordo di automobili, scorazzano per la città, sparando a scopo intimidatorio sugli operai.
In Piemone distaccamenti partigiani fanno sospendere il lavoro in alcuni stabilimenti di Rivarolo Canavese.

Milano, entrano in lotta anche i tramvieri disertando in massa le rimesse e paralizzando completamente la città.
Solo verso mezzogiorno, militi fascisti e ufficiali dell'aviazione repubblicana in funzione di crumiri, riescono a mettere in circolazione qualche centinaio di vetture, causando più danni al materiale che vantaggi al trasporto dei passeggeri.
L'effetto dell'azione dei tramvieri (sui quali, in quanto addetti a un servizio pubblico, pesa più che sugli altri la minaccia delle rappresaglie) sulla popolazione è enorme; sulla loro scia lo sciopero si estende a tutti i settori, impedendo fra l'altro, per tre giorni di seguito, la pubblicazione del «Corriere della Sera».
Il gen. SS Otto Zimmermann assume personalmente la direzione della lotta antisciopero.
Come prima misura decreta lo stato d'assedio delle fabbriche, fa sospendere i pagamenti dei salari e delle indennità, e intima la consegna delle liste degli operai schedati come sovversivi.
Ma la lotta dilaga da Milano ai centri minori: alla Dalmine di Bergamo, alle officine di Brescia, Como, Lecco, Varese e Pavia.

Emilia, i GAP fanno saltare la cabina trasformatori e molti scambi dell'Azienda tramviaria di Bologna, il cavo telefonico di Stato Milano-Roma, un tratto della direttissima Bologna-Prato e della Modena-Reggio.
Scioperano gli stabilimenti di Bologna, con la Ducati alla testa; di Reggio, Parma, Modena, Piacenza, Cesena e dei centri minori della regione.
Veneto, si scioepra a Padova, porto Marghera, Bassano e nei due centri lanieri di Schio e Valdagno.


3, venerdì,
Torino
: il capo della provincia, Zerbino, e il Comando tedesco ordinano la chiusura precauzionale dei maggiori stabilimenti (Mirafiori, Grandi Motori, Lingotto, Spa, Fonderie Ghisa, ecc.), mentre lo sciopero prosegue e si etende alla provincia e a tutta la regione.
I GAP cittadini fanno esplodere una bomba nella galleria sotterranea delle tramvie cittadine, paralizzando la circolazione.
In Piemone, al mattino, un distaccamento di garibaldini ferma, nei pressi di Bricherasio, un treno operaio diretto a Torino.

Trieste, don Giuseppe Gabana, cappellano in S.p.e. nella 6ª Legione GIULIA della Guardia di Finanza, muore a causa di un attentato partigiano subito il giorno prima nella sua casa.

4, sabato,
Torino
: un manifestino del Comitato di agitazione fissa la cessazione dello sciopero per il lunedì successivo, 6 marzo, ma bisognerà attendere ancora un paio di giorni prima che la ripresa del lavoro sia completa.
Nel pomeriggio a Ciriè, si svolge una vera e propria battaglia tra un distccamento partigiano e il presidio tedesco in soccorso del quale vengono inviati rinforzi da Torino.
Conflitti a fuoco si registrano pure nelle Valli di Lanzo e del Pellice.
Milano, nella notte tra il 4 e il 5, i GAP milanesi fanno saltare alcuni scambi tramviari.
In Lombardia e, particolarmente a Milano, attiva e proficua è la collaborazione tra partigiani e operai, cui si aggiunge l'apporto veramente prezioso dei Comitati cittadini di rione e di zona (in particolare il Comitato interrionale Magenta-Genova-Ticinese) e dei CLN aziendali che, ad opera particolarmente dei socialisti e dei comunisti, vengono creati e cominciano a funzionare.

Genova, fra i grandi centri commerciali del Nord, è l'unica che non non può partecipare a questa fase della lotta per la situazione di stretto controllo che le agitazioni precedenti vi hanno creato.
Ma Savona, Vado e la Spezia danno il loro contributo.






6, lunedì, i quotidiani milanesi pubblicano una lettera del Capo della Provincia Piero Parini (per certi suoi atteggiamenti e per la istituzione delle mense popolari uno dei meno invisi prefetti fascisti) che invita gli operai a ritornare al lavoro.
Lo stesso giorno A. Hitler ordina ad A. Kesselring e a Wolff la deportazione di «almeno il 20 pe rcento degli scioperanti». L'ambasciatore R. von Rahn, convalescente a San Martino di Castrozza, si consulta questi ultimi due e ne ottiene facilmente l'appoggio per rinviare prima, e annullare poi, la deportazione in massa di centomila persone.

7, Milano, il capo della provincia Piero Parini, su suggerimento di B. Mussolini, pubblica un ordine perentorio ai lavoratori: «Mercoledì mattina tutti al lavoro!», ricordando che la guerra ha due leggi che per loro potrebbero diventare durissime.
Lo stesso giorno, Carlo Ernesto Botto, sottosegretario all'Aeronautica, viene sostituito dal gen. Arrigo Tessari e il mar.llo Manfred von Richtofen considera il provvedimento una mossa deliberatamente antitedesca.

8, quando gli scioperi sono terminati il ministro degli Interni pubblica un comunicato (in cui l'istigazione allo sciopero è attribuita a P. Togliatti [Ercoli] che sarebbe penetrato in Lombardia, ma ciò è inesatto); dopo aver affermato che lo sciopero è naufragato, ammette senz'altro il carattere politico dello sciopero e che si è registrato in tutta l'Italia occupata un totale di 208.549 scioperanti. (119.800 solo a Milano, 32.600 a Torino [la sola Mirafiori conta ventunmila dipendenti!] ).
Numero degli scioperanti
(1-8 Marzo 1944)

PIEMONTE

36.395
Cuneo
505
Novara
3.290

Torino

32.600
LOMBARDIA
135.837
Bergamo
5.000
Brescia
700

Como

1.980
Milano
119.800
Pavia
650
Varese
7.707
VENETO
7.930
Padova
600
Vicenza
7.330
LIGURIA
10.017
Genova
700
La Spezia
4.000
Savona
5.317
EMILIA-ROMAGNA
5.450
Bologna
5.450
TOSCANA
12.860
Firenze
12.860
Totale
208.489
Dati diramati dal Ministero dell'Interno della Repubblica Sociale.
Si fa presente che la sola Mirafiori conta ventunmila dipendenti! È chiaro che i dati sono stati alterati ma resta pur sempre l'ammissione ufficiale del fatto.

9, nel darne notizia ai suoi lettori, il «New York Times» così conclude. «In fatto di dimostrazione di massa, non mai è avvenuto nulla di simile nell'Europa occupata che possa assomigliare alla rivolta degli operai italiani. Lo sciopero è il punto culminante di una campagna di sabotaggi, di scioperi locali e di guerriglia che sono meno conosciuti dei movimenti di resistenza degli altri Paesi perché l'Italia del Nord è rimasta più di altri tagliata fuori dal mondo. Ma è una prova impressionante che gli italiani, disarmati come sono e sottoposti a una doppia schiavitù, sanno combattere con coraggio e con audacia quando hanno una causa per cui combattere».
La ripresa del lavoro segna ovunque l'accentuarsi della pressione poliziesca. Fra le centinaia di operai e di tecnici avviati nei campi di sterminio in Germania [Mauthausen, Buchenwald, Dachau, Auschwitz…] non pochi sono i dirigenti politici e sindacali. Fra questi:
arrestati a Torino
. Filippo Acciarini, direttore dell' «Avanti!» clandestino (edizione del Piemonte);
. Ogliaro;
arrestati a Milano
. Umberto Recalcati, animatore del Comitato di Agitazione Lombardo;
. Lorenzetti, primo organizzatore dell' «Avanti!» clandestino (edizione della Lombardia);
. Pieraccini,
. De Giorgi.
Nessuno di loro farà più ritorno.
[Data la presenza contemporanea di parecchi organi di polizia italiani e tedeschi che agiscono spesso indipendentemente l'uno dall'altro, non sarà mai possibile stabilire la cifra esatta dei deportati per gli scioperi del marzo 1944 che si deve far ascendere, complessivamente, a non meno di duemila.
Il più aggiornato degli elenchi (alla data del 1965) dei deportati è quello redatto dall'avv. E. Fergnani e dal dr. G. Calore, e pubblicato in L'oblio è colpa, Numero Unico a cura dell'Associazione Nazionale Ex Deportati Politici in Germania, Milano, s.d. (diffuso nel mar-apr 1955.
Sui campi di sterminio esiste una copiosa letteratura, fra cui:
P. Caleffi, Si fa presto a dire fame, cit;
E. Fergnani, Un uomo e tre numeri, Milano-Roma, Edizioni Avanti!, 1955;
P. Levi, Se questo è un uomo, De Silva, Torino 1947.]

Piacenza, un'azione di sabotaggio operata dai patrioti emiliani colpisce i barconi del Po (che servivano ai genieri tedeschi per i traghetti e la costruzione di ponti di fortuna); attacco alle polveriere di Cà Trebbia, S. Bonico e S. Giuseppe, sempre in territorio piacentino.
Nell'Appennino reggiano i superstiti della Banda dei F.lli Cervi si uniscono in altri gruppi, accantonandosi nell'alta Valle del Secchia ed è qui che nel corso di un'operazione di pattugliameto fascista viene arrestato e fucilato il parroco di Tapignola, don Pasquino Borghi.
Ai primi di marzo si registra il primo vero e proprio rastrellamento in forze della vallata: i partigiani, dopo aver respinto il primo attacco nemico (combatimento di Monte Rotondo), si spostano verso le vallate del Modenese.
Alta Valle del Secchia, [dove sorgerà più tardi la zona libera di Montefiorino] si organizza il primo nucleo delle formazioni unificate reggiano-modenesi. Sono centocinquanta uomini, fra i quali alcuni ex prigionierii russi, selezionati da cinque mesi di durissime prove; ad essi si aggiungono mano a mano i giovani saliti dalla pianura per sfuggire ai bandi di leva del governo fascista.

10, il ministro delle Finanze, prof. D. Pellegrini-Giampietro, si duole con i capi provincia perché le disposizioni inerenti gli ebrei non vengono attuate sul serio… e la RSI ha bisogno di quattrini!

11, vengono emanati due decreti:
- n. 336, "Provvidenze a favore dei disertori e dei renitenti presentatisi volontariamente o arrestati o condannati prima del 9 marzo 1944-XXII";
- n. 341, "Modifica all'art. 48 del Codice penale miitare di pace".
[possibilità di riduzione della pena fino a un minimo di dieci anni di reclusione militare]
Padova, lo stesso giorno viene bombardata la chiesa degli Eremitani;
12, il gen. Archimede Mischi, comandante dei carabinieri, sostituisce il capo di S.M. dell'Esercito, il gen. c.d'A. Gastone Gambara;
il gen. Archimede Mischi
ha come sottocapo il gen. Alessandro Scala.
Lo stesso giorno il ministro delle Finanze, prof. D. Pellegrini-Giampietro, da notizia con soddisfazione a B. Mussolini che, riguardo agli ebrei, finora sono stati:
– emessi 6.768 decreti di confisca;
– incamerati:
- terreni per 855 milioni,
- fabbricati per 198,
- titoli industriali per 731,
- titoli di Stato per 36,
- contanti per 75,
- mobilio, preziosi, assegni, biancheria e merci varie per un valore imprecisato ma vicino al miliardo.
Inoltre ci si è impadroniti di 182 aziende.

Ai primi di marzo, Alfredo Di Dio, liberato dal carcere di Milano, risale nell'Ossola per raccogliere attorno a sè, con il ten. Bettini, molti dei compagni dispersi della antica banda "Beltrami" (guidata da Bruno Rutto) dando vita a una nuova formazione: la "Valtoce".
[A fine marzo potrà contare circa 350 uomini e controllerà una vasta zona che dalle pendici del Mottarone si estende sino a Rumianca e alla Valle Antigorio.]
Sulla sinistra del Toce la banda "Superti", ingrossata dall'afflusso di renitenti ai bandi di leva fascista e di giovani evasi dai campi di concentramento della Svizzera (grazie al complesso servizio di reclutamento organizzato dal prof. Tibaldi in accordo con gruppi antifascsti della Svizzera), dà vita alla Brigata (poi div.ne) "Valdossola", nella quale la sola prima banda, posta al comando di Mario Muneghina, vede accrescersi i suoi effettivi dai 25 uomini che contava a fine gennaio, ai 130 ai primi di aprile e si trasforma in regolare brigata.
Altra formazione particolarmnete attiva è la "Cesare Battisti", che in accordo con un comitato milanese del quale fanno parte l'ing. Baciagaluppi e Sergio Kassman, ha organizzato un servizio di accompagnamento e scorta di ex prigionieri alleati.
Due nuove formazioni presenti nel Verbano sono la Giovane Italia e il gruppo guidato da Mario Flain costituitosi poi in X Brigata Garibaldi.

Valtellina, la renitenza ai bandi di leva fascisti spinge molti giovani ai gruppi e alle bande sopravvissute alla difficile prova del primo inverno partigiano. In primavera si contano bande e gruppi in Valmalenco, nella media valle a Trevigno, presso le centrali elettriche di Grosio e Grosotto, a Sondalo e a Bormio nell'alta Valle. Queste bande gravitano nella sfera di influenza politica del P. d'Azione e costituiranno la I div.ne alpina GL. Nella sfera d'azione comunista sono invece i distaccamenti garibaldini che, attorno alla Carlo Marx, si sono attestati nella Val Gerola, nella Val Tartano e nella Val Masino e che si organizzeranno essi pure in div.ne.


13, Brescia, il s.ten. Antonio Mazzarini viene ucciso in un'imboscata partigiana.

La Benedicta: un cascinale mezzo diroccato sull'Appennino ligure-alessandrino. Qui si trova l'intendenza della 3ª Brigata Garibaldi "Liguria", schierata fra Voltaggio e Campomorone, che conta già 573 uomini (dai 40 iniziali) divisi in sette od otto distaccamenti, ognuno con il proprio commissario politico. I due responsabili dell'intendenza sono Saverio De Palo [Macchi], 45enne, e Luigi Bovone [Febo], 24enne, meccanico.
Il comandante della brigata è Edmondo Tosi [Ettore], ragioniere genovese, ex capitano di complemento negli alpini. Ma il vero capo è il commissario politico del Pci, Rino Mandoli [Sergio], un operaio meccanico che ha già conosciuto il carcere per antifascismo. Ambedue sui 30 anni.
Insieme a questi ragazzi, la maggior parte dei quali saliti in montagna non per combattere ma per sottrarsi al servizio di leva (classi 1922-1925), ce ne sono altri 193 (dai 30 iniziali) di una banda autonoma, dislocata nelle vicinanze, diventata ora brigata "Alessandria" e comandata da Gian Carlo Oddino;
[50enne, commerciante, monarchico, vicino ai liberali, ex capitano di complemento nei granatieri, chiamato in servizio alla fortezza militare di Gavi, non lontano dal Tobbio.]
In tutto 766 "ribelli" molti dei quali disarmati.
[a.f.: Il commissario Fino redige una relazione sullo stato dei reparti che sembra un atto di accusa:
- 1° distaccamento: 25 armati su 30; solo due con più di venti anni.
- 2° distaccamento: 30 armati su 50; solo dieci anziani.
- 3° distaccamento: 70 armati su 80; quattro anziani.
- 4° distaccamento: 40 armati su 80; quattro anziani.
- 5° distaccamento: 25 armati su 60; cinque anziani.
- Intendenza alla Benedeicta: 20 armati su 50; venticinque anziani.
Si affronterà quindi il combattimento con circa 140 uomini disarmati e con quadri improvvisati.]



14 e 18, esponenti della 3ª Brigata Garibaldi "Liguria" uccidono due esponenti del fascio abitanti nei pressi di Ovada:
. Vincenzo Romairone, 69enne, di Tagliolo Belforte;
. Orlando Tubino, commissario straordinario al Comune di Casaleggio Boiro.

15, le neocostituite formazioni unificate reggiano-modenesi organizzano tutta una serie di puntate offensive che ora culminano nel combattimento di Cerrè Sologno.
Desenzano sul Garda, lo stesso giorno, G. Preziosi, nominato ministro dell' "Ispettorato speciale per la razza", si sistema con la moglie all'Albergo Savoia, nomina capo di gabinetto il magistrato Carlo Alliney, segretario particolare il federale Giovanni Pestalozza, capo ufficio stampa un tal Luigi Cabrini.

16, Bergamo, centro di raccolta per i deportati della Lombardia, Liguria e Piemonte: viene organizzato un convoglio diretto a
Mathausen composto da tre tronconi per un totale di 564 prigionieri.
- 1°, è formato da 264 piemontesi, tra i quali 31 operai, più di 80 partigiani rastrellati nelle Valli di Lanzo, quattro esponenti antifascisti di Saluzzo a cui si aggiungono deportati biellesi e vercellesi che vengono scelti in base a criteri del tutto ignoti;
- 2°, è quello lombardo, che trasporta 284 prigionieri, 157 provenienti da Milano e 127 da altre regioni. Anche in questo troncone sono numerosi operai, tra cui un meccanico dell'Alfa Romeo;
- 3°, destinato ai liguri, è partito da Genova e Savona, il 17 febbraio.
[Soltanto 159 persone riusciranno a rientrare in Italia.]

Toscana, le formazioni di montagna, le SAP cittadine e le bande e i gruppi che fin dal settembre-ottobre 1943 si sono andati raccogliendo nella Valdinievole e nell'Appennino lucchese, operando i primi colpi di mano e le prime azioni di sabotaggio, danno ora vita alla XI Zona militare Patrioti.

Umbria e Marche, il movimento di resistenza, pur senza mai uscire definitivamente dallo stadio primitivo delle bande, dà indubbi segni di risveglio dopo la crisi seguita ai rastrellamenti invernali e alla cattura e fucilazione del primo comandante e capo, Pietro Capuzzo;
socialista, era stato inviato in Umbria da Comitato militare del PSIUP per organizzarvi il movimento partigiano.
[R. Battaglia, Un uomo, un partigiano, Ed. U., Milano, pp. 35-42.]

19, Cervarolo (Modena) [ai confini delle province di Reggio e Modena, nella zona del Monte Cusna], uno dei reparti tedeschi che rastrellano la zona occupa questo villaggio e dopo aver saccheggiato le case, raduna tutta la popolazione maschile (vecchi in maggior parte, due dei quali hanno già passato l'ottantina) nel centro del paese. Alcune mitragliatrici sono piazzate a breve distanza. Le vittime cadono falciate dalle raffiche e i supertiti sono finiti a colpi di pistola. Compiuto il massacro (quattordici morti) i tedeschi danno fuoco alle case.
[a.f.: 27 abitanti vengono massacrati e tutti gli uomini validi, sfuggiti alla morte, arrestati e deportati.]
Parmense, combattimento al rifugio Lago Santo: nove partigiani del distaccamento Picelli resistono per due giorni all'attacco di una colonna di fascisti e tedeschi che deve infine ripiegare a valle.
21, una pattuglia della GNR cattura il commissario politico del Pci, Rino Mandoli [Sergio] (fucilato al Passo del Turchino il 19 maggio successivo) e due partigiani che lo accompagnano (questi ultimi sono giustiziati a Lerma).

23, gli alleati bombardano Firenze, Verona, Bologna e Padova (centrata in pieno la cattedrale di S. Sofia);
24, decreto legislativo n. 169, "Modificazioni alla Legge penale militare".
[Assistenza ai disertori, Istigazione, Allontanamento illecito ecc.]
Forlì, il tribunale militare condanna a morte cinque disertori. La pena viene immediatamente eseguita nel cortile della "caserma Ettore Muti".
28, gli alleati bombardano Milano e Torino. E poi Vicenza (distrutti affreschi del Tiepolo, parecchi edifici storici e altre opere d'arte).



Liguria, alle formazioni già operanti si unisce, alla fine di marzo, la GL Matteotti che agisce nel Triangolo Fontanabuona - Avete - Trebbia.

30, in un cablogramma del Soe (Special Operations Executive) di Londra inviato a Berna si legge: Qualcuno tra i vostri contatti ha mai menzionato Sogno (comitato militare di Torino)? In caso positivo, inviate dettagli».
[Una settimana più tardi dalla Svizzera risponderanno: «Nessun Sogno è mai apparso nei nostri rapporti. Si tratta forse del Sogno con cui Rudder si è messo in contatto?».]

31, venerdì, Castelfranco Emilia (Modena) sono fucilati dieci renitenti, tutti di Renno di Pavullo nel Frignano.
Genova, viene arrestato il prof. Ottorino Balduzzi e i suoi principali collaboratori della "Organizzazione-Missione Otto".
Torino, sacrestia del Duomo, al mattino, in seguito a una delazione venuta da un uomo della Resistenza arrestato e torturato, avviene l'arresto dei componenti il Comando Militare Regionale, presieduto dal gen. Giuseppe Perotti e composto dai rappresentanti dei cinque partiti del CLN:
. Paolo Braccini (P.d'Az.),
. Cornelio Brosio (Pli),
. Eusebio Giambone (Pci),
. Silvio Geuna (Dc),
e due consiglieri militari del Comitato:
. Valdo Fusi (Dc),
. Franco Balbis (P.d'Az.).
Scampa all'arresto Edgardo Sogno, in missione in Liguria.
[Il processo avverrà il giorno 2 aprile.]

Rastrellamento della Val Varaita e della Val Maira.
[La Val Varaita è garibaldina: la brigata "Morbiducci" è passata dai trenta uomini del gennaio ai trecento di febbraio e ai seicento di marzo. La facilità del reclutamento è evidentemente giunta ad eccessi intollerabili.
I tedeschi avanzano lungo il fondovalle, spezzano la resistenza garibaldina a Valcurta dove combatte il fiore della brigata attorno a Morbiducci e a Cusavecchia; poi è la rotta, la caccia all'uomo.
Nella Val Maira il comando dei reparti è nelle mani degli studenti universitari che hanno seguito Dalmastro.
A rastrellamento ultimato, il 31 marzo, il gruppo bande è ancora integro e pienamente efficiente. Le perdite sono addirittura trascurabili, 2 morti e 1 ferito. Salvo qualche quintale di grano perso per la delazione di una spia, i magazzini sono intatti. Nessuna defezione è avvenuta tra gli uomini.]


Tra le formazioni liguri, in piena fase di riordinamento e di espansione, si distinguono la 3ª Brigata Liguria e il gruppo "Oddino" i quali, operando alle porte stesse di Genova rendono insicure ai tedeschi le comunicazioni con la pianura padana. È dunque affidato al Comando tedesco di Alessandria l'incarico i dirigere e coordinare , in stretta collaborazione con quelli di Genova, Acqui e Ovada, un grande rastrellamento della zona affidato ad un'intera div.ne tedesca (ventimila uomini) con aliquote di artiglieria, autoblinde, lanciafiamme e aerei; ad essa si aggregano reparti della GNR e delle forze armate di Salò.

La Benedicta: i Comandi sono stati avvertiti in tempo utile, le staffette del CLN sono salite da Voltaggio, da Serravalle, da Campomorone portando notizie precise sul nemico. Ciò nonostante non si prende la precauzione di allontanare almeno i 140 disarmati. C'è un distaccamento di sovietici che capiscono il pericolo imminente e insistono presso il Comando per evitarlo in tempo. Gli si risponde di non preoccuparsi perché il nemico farà una rapida apparizione. Arrivano invece diecimila uomini…
Dal primo giorno cessa ogni coordinazione fra garibaldini e autonomi: la brigata "Alessandria" di Gian Carlo Oddino ripiega sulla Benedicta, sicura di avere le spalle coperte dai garibladini che invece hanno già abbandonato la posizione.
Il cerchio nemico si chiude in 24 ore.
I ragazzi si lasciano prendere dal panico e vanno a chiudersi, come topi in trappola, in una grotta.

Langhe, fin dalla primavera, operano le formazioni autonome del magg. Enrico Martini [Mauri] che vi sono trasferite dalle vallate del Monregalese, e quelle garibaldine della XVI Brigata "Generale Perotti" e più tardi del Raggruppamento Langhe.
[Ufficiale di S.M., succeduto nel novembre '43 al col. Rossi, regna in val Casotto. Può contare su un gruppi di veterani di prim'ordine come Bogliolo, Lulli, Ardù, Martinengo, non sufficienti però a tenere in pugno le centinaia di giovani saliti dopo la leva fascista e accolti senza cautela.]
In serata, mentre si prevede un nemico forte di un migliaio di uomini, ne sopraggiungono all'attacco invece seimila.
Nella notte il Comando perde i contatti con le bande, le reclute fuggono, i valorosi si fanno ammazzare: 50 morti sul campo, 160 catturati e poi in gran parte fucilati, la maggioranza fuggita chi sa dove, 30 superstiti che passano il Tanaro.
Il magg. Enrico Martini [Mauri] è il primo a riconoscere i propri errori e a informare il Comando regionale perché metta in guardia le altre formazioni.

B. Mussolini manda il prefetto Rotoli nelle carceri di varie città a liberare i detenuti politici che non siano rei di assassinio, per impedire ai tedeschi che se ne servano nelle loro rappresaglie. Ma il compito gli è difficile perché Guido Buffarini Guidi ha messo a poco apoco la polizia sotto il controllo dei tedeschi.

Alla fine del mese la forza delle quattro divisioni in addestramento in Germania è la seguente:
- "San Marco", a Grafenwöhr,
- "Monterosa", a Münzingen,
hanno insieme 23.000 soldati;
- "Italia" ha raccolto finora 1.200 uomini a Torino;
- "Littorio", ha raccolto 1.500 fra Vercelli e Casale.
(Queste ultime due sono ancora nella val Padana per il reclutamento).

Le formazioni aeree costituite tra marzo e aprile 1944 (il gruppo
autonomo aerosiluranti "Buscaglia", e il 1° e 2° gruppo caccia) hanno ridotte possibilità operative.
[I sottosegretari di Stato per l’Aeronautica che si avvicenderanno (ten.col. Carlo Ernesto Botto, gen. Arrigo Tessari e il gen. Molfese – che i tedeschi non vorranno riconoscere – saranno resi impotenti sia dalla scarsità dei mezzi sia dall’ostilità tedesca.
Il maggiore contributo dell’aviazione alle Forze Armate della Repubblica saranno i reparti antipartigiani costituiti da Arditi ufficiali.]

Cronaca di guerra civile:

Pianfei (Cuneo) tre fascisti uccisi dai partigiani.
Druento (Torino) il pugile Bonaglia, fascista, ammazzato a tradimento.

Genova, capobanda, che ha ucciso una guardia di polizia, giustiziato.
Genova, fucilati 10 individui colpevoli di sabotaggio.
Pozzuolo, ammazzato il fascista della Vedova.
Firenze, un ufficiale è liberato coi segni delle torture inflittegli dai partigiani.
Galeata (Forlì), una banda di partigiani incendia il municipio e uccide cinque carabinieri e sette legionari.
Castelfranco Veneto, il vicebrigadiere Sorrentino è ucciso.
Saluzzo, partigiani con tre camion svaligiano un lanificio.
Tra Polinago e Zorca scontro di fascisti e partigiani: 7 di questi e tredici di quelli restano sul terreno.
Presso Cuneo, tre contadini e tre operai uccisi perché in possesso d'armi.
Cugliarte, esecuzione di un partigiano preso con le armi in mano.
Biella, volontario delle SS assassinato: qui vicino due sottufficiali della polizia uccisi.
Volciano (Brescia), viene qui sepolto il cappellano ucciso dai partigiani presso Trieste.
Siena, fucilati quattro disertori.
Chiulano (Piacenza), un fascista uccide tre partigiani in uno scontro.
Verzuolo, partigiani svaligiano due banche e il vicino cotonificio Wild.
Presso Valmozzola (linea Pontremoli-Parma) il treno è attaccato da una banda: due ufficiali di marina e due sottufficiali della GNR uccisi. Nello stesso luogo, essendosi uccisi due ufficiali del battaglione S. Marco, undici partigiani sono abbattuti in combattimento dai marò della X Mas e otto presi e fucilati.
Presso Modena, due fascisti uccisi.
Perugia, tribunale tedesco condanna a morte e fa fucilare otto partigiani.
Parodi ligure, tre partigiani uccisi in un passaggio.
Modena, attentato contro il comandante della piazza col. Rossi.
Crevalcuore, attacco alla sede del fascio, respinto.

S. Sofia (Forlì) una pattuglia attaccata: un milite cade.
Tra Forlì, Lucca, Pisa e Parma dieci disertori giustiziati: a Lerma (Alessandria) due giovani perché armati.
Argelato (Bologna) il commissario prefettizio assassinato dagli antifascisti.
Sulla strada Gravellona-Omegna, messo a morte il parroco di Coassolo, don Amateis, perché anticomunista.
Milano, un giovane trovato in possesso di bombe presso l'Albergo popolare, è passato per le armi.
Bologna, due gapisti uccidono un fascista.
Valsesia, assediata una casa, muoiono 9 partigiani.
Castelfranco Emilia, dieci individui di Renno di Pavullo, che formano una banda, rei confessi di aver ucciso soldati e guardie repubblicane, condannati a morte.
Val Chione, i partigiani catturano il capitano Quattrini con tre soldati, fanno scavare loro le fosse e poi li uccidono.
Bussoleno, giustiziato uno squadrista.
Rabiana giustiziati quattro fascisti.
S. Giorgio in Piano uccisi altri tre fascisti.
Roma, ucciso un allievo ufficiale della milizia.

Milano, lo stesso mese, l'ex serg. Francesco Colombo – dopo aver sentito che la RSI intende procedere alla normalizzazione e non ha più bisogno di squadre d'azione, trasforma la "Muti" in "Battaglione di forze armate di polizia Ettore Muti" che ha una propria caserma.
[Quando a quello milanese se ne aggiunge un altro in Piemonte, egli fonde le due unità nella "Legione autonoma mobile" che, pur essendo alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno, da cui viene sovvenzionata, si considera svincolata dalle autorità sia politiche che militari milanesi; per l'impiego in compiti operativi fuori Milano, essa dipende dai prefetti delle provincie nelle quali i suoi reparti, volta per volta, vengono trasferiti.]
"banda Muti"

. Francesco Colombo, comandante,
. Alceste Porcelli,
. Bruno De Stefano (autopromosso maggiore con funzioni d'aiutante),
. Ampelio Spadoni, vicecomandante (ex caposquadra della Milizia, si autonomina tenente colonnello),
. Gastone Gorrieri, capo ufficio stampa.
[In seguito Francesco Colombo promuove se stesso questore e Bruno De Stefano e Ampelio Spadoni vice questori.]
Altri membri:
. Michele Della Vedova,
. Arnaldo Cagnoni,
. Pasquale Cardella,
. Mario Ronchi,
. Ferdinando Pepe,
. Gino Nervi,
. Pietro Colombo,
. Decio Fontanesi,
. Arnaldo De Wolf, svizzero,
. Ettore Piantoni,
. Luigi Tangari.

È presente su tutti i fronti della prevaricazione fascista. Agli ordini dei tedeschi esegue rastrellamenti in Lombardia e in Piemonte, fucila sbandati, sequestra giovani e li manda in Germania, tortura patrioti e indiziati di antifascismo. Le investigazioni della sua squadra mobile, diretta dal ten. Arnaldo Asti, sono terribili. Passa per le armi per conto delle SS gli undici martiri della rappresaglia di piazzale Loreto a Milano, inventa sevizie, tende imboscate, consegna ostaggi ai padroni.
Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).


"banda Carità"

. Mario Carità, comandante (lombardo, figlio di ignoti, cresciuto a Lodi, passa a Firenze dove si mette in luce nel 1920 intruppandosi negi squadristi);
. Giovanni Castaldelli, ex prete, braccio destro del precedente;
. Antonio Corradeschi, capo guardie;

La sede è a Milano, via Bolognese n. 67.
Pagata dalla RSI, al governo di Salò costa 2 Mni di lire al mese.
Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).

CENTRO

VALNERINA: Cascia, nella prima settimana del mese, il ten.col. Louis Wagenaar si riunisce con i partigiani Volfango Costa e Francesco Franceschini, gli ufficiali britannici ten. T.J. [Pat] O’Brien, Woods, Watson, Campbell e il magg. Perry Pickett, americano.
Costoro, ritenendo non opportuno costituire una banda composta esclusivamente di militari alleati, decidono sia preferibile inserirsi in una banda italiana con scopi non politici ma militari.

Toscana, entrano in lotta anche gli operai della Galileo e del Pignone di Firenze, alla Richard-Ginori di Sesto Fiorentino e ai lanifici di Prato.

2, Castel Gandolfo: sopralluogo dell'arch. Galeazzi col fotografo.
4, Empoli, viene proclamato lo sciopero in concomitanza con una protesta dei contadini contro la consegna di una quota supplementare di grano all'ammasso.

Pietranseri d'Abruzzo, rastrellamenti: vengono catturate e uccise 122 persone. Si salva soltanto una bambina di sette anni: Virginia Macerelli.

11, Castel Gandolfo: arriva un camion da Vetralla. Visita di Silvio d'Amico.

13, Castel Gandolfo: pioggia a dirotto; parte un camion con aiuti per Todi;
14
, Castel Gandolfo: arriva un camion da Ascoli; un altro è requisito dai tedeschi;
15, Castel Gandolfo: con la poca roba salvata, scendono da Castello gli ultimi sfollati.
[Da notare che i tedeschi sono vicini; anzi, come sarà accertato, hanno nascosto una colonna di carri armati sotto gli ampi rami frondosi della cosiddetta "galleria di sotto", come hanno potuto vedere alcune guardie palatine in servizio nella zona. Comunque, secondo calcoli successivi, i bombardamenti su Castel Gandolfo sono costati la vita a diecimila persone, tra rifugiati e abitanti nelle zone confinanti.]

 

16, VALNERINA: un'azione di rappresaglia diretta sulla zona di Visso, Castelsantangelo sul Nera e Ussita scompagina la formazione del cap. Ernesto Melis e di Pietro Capuzi, ricostituitasi in questa zona a dicembre [II Banda Melis];
vengono catturati tre ufficiali: cap. Enrico Vecchi, sten. Manlio Valentini e il magg. Donato Tondi.
Mentre i primi due sono imprigionati e spediti in Germania, il terzo viene portato a Bologna.
Ernesto Melis e Pietro Capuzi riescono a sfuggire, per poi riprendere successivamente l’iniziativa.

VALNERINA: in un momento successivo, attraverso l’azione di Sergio Forti, è possibile ricostituire almeno in parte le fila della [II Banda Melis].
Sergio Forti recupera, infatti, armi ed esplosivi della formazione e ne effettua il trasporto, in un primo tempo, nella località di Abeto (Preci), una frazione montana che domina la Val Castoriana lungo la strada che, attraverso forca di Ancarano, conduce da Visso a Norcia. Questo permette la ricostituzione della banda, integrata dai gruppi di ex prigionieri alleati.
A seguito di un’altra riunione a Cascia, a cui prendono parte sia gli ufficiali britannici che Sergio Forti e Francesco Franceschini, si decide di contattare il cap. Ernesto Melis [II Banda Melis] per costituire con lui una banda italo-anglo-americana [III Banda Melis];
il ten.col. Louis Wagenaar e Francesco Franceschini si recano quindi a Visso per incontrare il cap. Ernesto Melis e si concorda un programma comune a cui quest'ultimo aderisce.
[La nuova formazione ha unicamente l’obiettivo di combattere i nazifascisti e viene, inoltre, vietata la partecipazione a partiti politici, mentre gli ordini dovranno provenire dal comando clandestino di Roma e/o dai comandi alleati. La base della banda è il piano di Castelluccio, mentre la zona operativa viene descritta in termini molto vasti dall’Abruzzo settentrionale alla parte meridionale delle Marche, compreso il bacino del Gran Sasso e l’Umbria orientale.
Il comando della banda è riservato al cap. Ernesto Melis, mentre il
vicecomandante designato in un primo tempo, Enrico Vecchi, è sostituito dal cap. Woods, sudafricano, addetto all’amministrazione. Si dà vita a sette squadre, di cui cinque italiane e due composte di POWs.
Il ten. T.J. [Pat] O’Brien e Sergio Forti costituiscono un reparto speciale per le azioni di sabotaggio e di esplosivi e in questa attività viene coinvolto anche un americano, il ten. Gerald Simons.
[Secondo T.J. [Pat] O’Brien, sono ora recuperati alcuni esplosivi nascosti in seguito alla missione di Gastaldi.
Il ten. David Campbell viene preposto ai rifornimenti, mentre il sudafricano Nigel J.F. Eatwell e il ten. K.H. Lawlor sono messi a capo delle operazioni sotto l’autorità del cap. Ernesto Melis.
Troviamo quindi:
- fra gli ufficiali italiani:
. cap. Ernesto Melis,
. Sergio Forti,
. magg. Ferri,
. cap. Mario Rossi,
. sten. Carlo Leonardi,
[Fece parte della formazione di Svetozar Lakovic [Toso] e di Volfango Costa, per unirsi poi al gruppo comandato dal ten. Alberto Fortunati.]
. Nello Monini,
. Gino Nicosia;
- fra gli ufficiali alleati:
. cap. Joel N. Woods, sudafricano (matricola 103431),
. ten. T.J. [Pat] O’Brien, (matricola 168958),
[Geniere dei Royal Engineers, catturato a El Alamein, all'armistizio si trova prigioniero a Chieti, dove il responsabile alleato impedisce
la fuga; viene quindi trasferito a Sulmona, pronto per essere spedito in Germania. A Sulmona, per sfuggire alla tradotta, si nasconde per nove giorni nella soffitta della sua baracca e poi si dirige verso sud. Arrivato presso le linee alleate viene però ricatturato e portato nuovamente a Sulmona. Cerca ancora di fuggire senza successo. È trasferito a un campo a L’Aquila a metà dicembre e da lì cerca ancora di fuggire. A Capodanno i tedeschi lo trasferiscono nel campo di Pissignano, ma, nel giro di una settimana, in compagnia di altri quattro architetta l’ennesima fuga, questa volta fortunata.
Dopo una lunga marcia, la notte del 6 gennaio 1944 è giunto a Poggio di Croce, a 20 km da Norcia. Morirà a 93 anni nel 2009.]
. ten. David Campbell, Royal Army Service Corps (matricola 141131),
[Appartenente alla Royal Army Service Corps, è stato prigioniero al PG 35 Padula, in provincia di Salerno.]
. soldato Nigel J.F. Eatwell, (matricola 36838), 26enne, membro
del 2° Transvaal Scottish Regiment, un leader carismatico e sul campo a tutti gli effetti riconosciuto come un ufficiale.
- 1943,
insieme al serg. G.A. Buchanan (matricola 32304, South African Forces) si trova prigioniero al PG 110 di Carbonia, chiuso in giugno;
7 agosto, dopo alcune settimane passate in un altro campo di lavoro in Sardegna, i due sono trasferiti al PG 82 di Laterina.
8 settembre, dopo l’armistizio i due fuggono da Montemurlo, un piccolo campo di lavoro fra Prato e Pistoia;
novembre-dicembre, rimangono nascosti, grazie ai partigiani
di Firenze, nella casa della famiglia di Oriana Fallaci; successivamente sono condotti ad Acone, una montagna vicino a Pontassieve che è un centro di smistamento. Il prete della parrocchia si occupa di loro, come di altri fuggitivi, per alloggiarli e nutrirli, poi sono presi in consegna dai partigiani che li indirizzano verso le linee alleate.
Nel loro caso, il viaggio si conclude nella zona di Norcia, dove si uniscono ai partigiani.]
. Lawlor,
. ten. Gerald Simons, della compagnia D del Ranger Battalion, III US Infantry Division;
[A febbraio è stato catturato a Cisterna, sul fronte di Anzio, assieme al soldato Harold [Harry] Perlmutter; poco dopo i due riescono a fuggire ed egli raggiunge la squadra di Eatwell.
Rimarrà ferito mortalmente nel tentativo di attraversare le linee tedesche.
Il soldato Harold [Harry] Perlmutter, invece, dopo essersi nascosto per un mese aiutato dalle popolazioni nella Toscana meridionale, raggiungerà la squadra di Eatwell alla fine di marzo dove ritroverà anche il suo ufficiale, ten. Gerald Simons, giuntovi per altre vie. Rimarrà con i partigiani fino al 18 maggio, per poi avventurarsi verso sud e fuggire attraverso le linee tedesche il 26 maggio.]

. ten.col. Louis Wagenaar, si riserva un ruolo di consigliere.]

[Mentre non sarà facile ricostruire in dettaglio la composizione di queste squadre, dato che le fonti disponibili non saranno del tutto coincidenti, non lo sarà neppure desumere il numero di effettivi di questa formazione: intorno vi ruotano, forse, circa trecento prigionieri alleati, ma, a quanto sembrerà, solo una parte di essi si impegna attivamente nelle operazioni di guerriglia; altri rimangono per lo più inattivi.
Occorre anche osservare come la banda si sia costituita in un momento estremamente sfavorevole, in cui tutto il movimento partigiano è costretto sulla difensiva dai rastrellamenti tedeschi.]

22, Roma, mediante un telegramma del Governo del sud il gen. Armellini (comandante clandestino delle forze armate e partigiane) che teneva un buon rapporto con il C.L.N., viene sostituito dal gen. Bencinvenga che, assunto il comando miltare e civile di Roma, si stacca dal C.L.N., che stima «organizzazione puramente poliziesca contro gli altri partiti» e gli toglie ogni prestigio, aumentando le beghe e la confusione politica.
Dentro lo stesso C.L.N. i gruppi di sinistra sostengono la politica intransigente contro il re e il mar.llo P. Badoglio, gli altri una politica di compromesso simile a quella di P. Togliatti [Ercoli]. Non vedendo l'opportunità «di rabberciare con nuove concessioni» il dissidio permanente e stimando che «un'alleanza politica non possa vivere nell'equivoco», I. Bonomi, leader delle forze moderate nel C.L.N., dà le dimissioni.
I reparti dell'esercito italiano diventano il CIL (CIL (Corpo Italiano di Liberazione)).
Comanda ancora il gen. Mälzer ma si parla anche di altri due tedeschi: Dollmann e il ten.col. Kappler, tutti e due delle SS; girano liste di ostaggi che i tedeschi o i fascisti dovrebbero prendere e portare al nord: senatori, professori, diplomati, burocrati, militari ed ebrei; tutti si impauriscono, si nascondono e conducono una vita miserabile: 100.000 persone non dormono nel loro letto.
I quattro GAP centrali del Pci sono:
- Giuseppe Garibaldi,
- Antonio Gramsci,
- Carlo Pisacane,
- Gastone Sozzi;
accanto a questi operano i singoli GAP delle otto zone dell'organizzazione romana del Pci.
Le azioni sporadiche contro i tedeschi comprendono di solito sabotaggi notturni, uccisione di soldati tedeschi e fascisti da individui che passano e poi fuggono in biciletta, oppure bombe contro cortei fascisti (via Tomacelli), ecc..
Nella prigione di via Tasso operano le SS del ten.col. Kappler; nella pensione Oltremare (poi pensione Jaccarino in via Romagna) gareggia con le prime la "banda Koch": ambedue luoghi di tortura.
In via Tasso sarebbero [Ndr: il testo è del 1949 e non esiste documento ufficiale] stati torturati:
. magg.gen. Dardano Fenulli,
. gen. Simone Simoni,
. col. Giuseppe Montezemolo,
. ten.col. Giovanni Frignani (Carabineiri Reali) (aveva arrestato B. Mussolini),
. console Filippo de Grenet,
. cap. Daniele Aversa (Carabinieri Reali),
. magg. Pini,
. carabiniere Joppi,
. Camiciotti, comunista,
. Vasalli, studente,
. Luigi di Domenicantonio,
. Aldo Brucalassi,
. Guido Paradisi,
. Raffaele Cioli,
. Fulvio Formiconi,
. magg. Bianconi,
. tanti altri non conosciuti.

Firenze, lo stesso giorno al Campo di Marte sono fucilati cinque partigiani.

23, Roma, i fascisti vogliono celebrare con una manifestazione pubblica l'anniversario della fondazione dei fasci ma le autorità tedesche, con buone ragioni, gliela impediscono sostituendola con una cerimonia quasi privata.
La giunta del C.L.N., di cui fanno parte:
. G. Amendola (Pci),
. E. Lussu (P. d'Az.),
. Riccardo Bauer (P. d'Az.),
. S. Pertini (Psi),
. Giuseppe Spadaro (Dc),
. altri ancora,
pensa che i "gapisti" – GAP (Gruppi di Azione Patriottica) unità partigiane del PCI (Partito Comunista Italiano) – compiano l'attentato in mezzo al corteo fascista; quando questo viene meno, li dirotta in via Rasella dove passa ogni giorno, recandosi al Viminale, una colonna di soldati della 11ª Compagnia del III Battaglione del Polizeiregiment "Bozen", appartenente alla Ordnungspolizei (polizia d'ordine) e composto da reclute altoatesine.
G. Amendola trasmette l'ordine della giunta a Carlo Salinari [Spartaco], responsabile dei "gapisti" centrali.
In un primo tempo, quattro militanti:
. Rosario Bentivegna [Paolo], (22enne studente di medicina),
. Carla Capponi [Elena], 25enne impiegata di un laboratorio chimico,
. Mario Fiorentini [Giovanni], 25enne studente di matematica,
. Lucia Ottobrini [Maria], 20enne impiegata,
mandati in perlustrazione, propongono a Carlo Salinari [Spartaco] di lanciare alcune granate nel momento in cui i militari nemici avessero girato da via Rasella in via Quattro Fontane, ma il dirigente partigiano ritiene questo piano troppo limitato e decide invece di studiare un attacco più ambizioso con la partecipazione di molti elementi dei "gapisti" romani, In totale, prepararono o parteciparono all'azione diciassette partigiani; una dozzina, tra cui:
. Pasquale Balsamo [?].
. Ernesto Borghesi [?],
. Franco Calamandrei [?],
. Giulio Cortini [?],
. Francesco Curreli [?],
. Raoul Falcioni [?],
. Laura Garroni [?],
. Duilio Grigioni [?],
. Alfio Marchini [?],
. Marisa Musu [?],
. Carlo Salinari [?],
. Silvio Serra [?],
. Fernando Vitagliano [?].
Il dott. Carlo Salinari organizza l'azione.
[Nell'azione, organizzata dal dott. Carlo Salinari, sono coinvolti in totale, tra preparatori e partecipanti, diciassette "gapisti".
L'azione è contraria alla Convenzione dell'Aja, articolo 29, ma anche all'ordine esplicito del comandante militare di Roma gen. Armellini diramato apposta per impedire rappresaglie.]
Viene calcolato cronometricamente il tempo che la colonna degli altoatesini impiegherà per raggiungere un determinato punto (presso il palazzo Tittoni) e Rosario Bentivegna [Paolo] (vestito da spazzino, insieme ad Alfio Marchini sta presso a un carro d'immondizie carico d'esplosivo) quando Franco Calamandrei gli fa il segnale togliendosi il cappello, accende la miccia e fugge. (Fa parte del gruppo anche Carla Capponi [Elena]).
ore 15:50 ca: Roma, attentato di via Rasella;
[È il più sanguinoso e clamoroso attentato urbano antitedesco in tutta l'Europa occidentale.
L'azione, del cui ordine dopo la guerra si assumerà la responsabilità Giorgio Amendola, è stata compiuta con la detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato al passaggio della colonna di soldati in marcia e nel successivo lancio di quattro bombe a mano artigianali sui superstiti.
Ha causato la morte di trentatré soldati tedeschi – non si avranno informazioni certe circa eventuali decessi tra i feriti nei giorni seguenti – e di due civili italiani (tra cui il dodicenne Piero Zuccheretti), mentre altre quattro persone sono cadute sotto il fuoco di reazione tedesco.


Militari delle Forze Armate tedesche

Elenco dei 33 soldati del Polizei regiment Bozen, riservisti alto-atesini, rimasti uccisi nell'attentato.

Cognome e Nome
Data e luogo di nascita
1
Andergassen Karl gen 1914 a Kaltern (Caldaro)
2 Bergmeister Franz set 1906 a Kastelruth (Castelrotto)
3 Dissertori Josef giu 1913 a Eppan (Appiano)
4 Eichner Georg apr 1902 a Sarntheim (Sarentino)
5 Erlacher Jakob lug 1901 a Enneberg (Marebbe)
6 Fischnaller Friedrich nov 1902 a (?)
7 Fischnaller Johann nov 1904 a Mühlbach (Rio Pusteria)
8 Frötscher Eduard dic 1912 a Latzfons (Lazfons)
9 Haller Vinzenz (?) a Rastschings (Racines)
10 Kaspareth Leonhard gen 1915 a Kaltern (Caldaro)
11 Kaufmann Johann ott 1913 a Welschnofen (Nova Levante)
12 Matscher Anton giu 1912 a Brixen (Bressanone)
13 Mittelberger Anton nov 1907 a Gries di Bolzano
14 Moser Michael set 1904 a Kitzbühel (Austria)
15 Niederstätter Franz giu 1917 ad Aldein (Aldino)
16 Oberlechner Eugen apr 1908 a Mühlwald (Selva dei Molini)
17 Oberrauch Mathias ago 1910 a Bolzano
18 Palla Paul (o Paulinus) 31 dicembre 1915 a Buchenstein (Cortina d’Ampezzo)
19 Pescosta Augustin (o August) mag 1912 a Colfosco
20 Profanter Daniel mag 1915 ad Andrian (Andriano)
21 Raich Josef dic 1906 a St. Martin (San Martino)
22 Rauch Anton ago 1910 a Völs (Fié allo Sciliar)
23 Rungger Engelbert dic 1907 a Wellschellen (Rina in val Badia)
24 Schweigl Johann ago 1908 a St.Leonbach (Sankt Leonhard in Passeier?)
25 Seyer Johann 3 giu 1904 a Gais
26 Spiess Ignatz 4 lug 1911 a Schweinsteg (Sant’Orsola di San Leonardo in Passiria)
27 Spögler Eduard 11 lug 1908 a Sarntheim (Sarentino)
28 Stecher Ignatz 11 mag 1911 a Schluderns (Sluderno)
29 Stedile Albert 26 giu 1915 a Bolzano
30 Steger Josef 10 ago 1908 a (?)
31 Tschigg Hermann 23.44??.1911 a St. Pauls (San Paolo di Appiano)
32 Turneretscher Fidelius 19 gen 1914 ad Untermoi (Antermoia)
33 Wartbichler Josef nov 1907 a (?).
Fonte: www.inilossum.it

Molte le motivazioni a posteriori:
- la libertà doveva essere conquistata «con la lotta aperta» (Riccardo Bauer);
- bisognava ed era urgente far capire ai tedeschi che dovevano sgombrare Roma per evitarle bombardamenti (G. Amendola);
- ecc..
24, Roma, eccidio delle Fosse Ardeatine:
arriva la rappresaglia tedesca, il cui ordine giunge direttamente (sembra dimostrato) da A. Hitler in persona: 20 fucilati per ogni soldato ucciso;
- il feldmar.llo A. Kesselring (occupato peraltro nell'offensiva di Cassino) si limita ad ottenere (da A. Hitler o da Keitel ?) la diminuzione del contrappasso e dice al ten.col. H. Kappler di avere a disposizione 320 individui già condannati a morte o designati a certa sentenza capitale;
- il ten.col. H. Kappler esegue rigidamente gli ordini senza considerare che è impossibile che ci siano tanti individui colpiti dalla pena di morte senza che egli ne sappia la ragione; cercati comunque i prigionieri in via Tasso, ne trova solo quattro; altri quattro li trova tra i disgraziati fatti arrestare casa per casa dal gen. Mälzer, ubriaco e fuori di sé;
nel frattempo muore in ospedale un altro soldato altoatesino e il numero dei morti diventa 33; la rappresaglia ne esige quindi 330! Alla fine quasi tutti scelti a casaccio.
A cinque a cinque, con un colpo alla nuca, vengono trucidati 326 italiani: aristocratici, borghesi e popolani, generali, ufficiali e soldati, intellettuali e lavoraori, eroi e miserabili, onesti e pregiudicati… sopra le salme viene fatta crollare la volta delle cave e fatti saltare gli accessi.
[A conti fatti i cadaveri saranno 335; i 5 in più di quelli previsti dalla legge del contrappasso costeranno l'ergastolo al ten.col. H. Kappler.]
Tra i militari:
Esercito
47 (2 generali, 1 colonnello, 6 tenenti colonnelli, 4 maggiori, 11 capitani e 16 subalterni, nonché un maresciallo e 6 uomini di truppa)
. magg.gen. Dardano Fenulli,
. ten.gen. Vito Artale (artiglieria),
. gen. Simone Simoni,
. col. Giuseppe Montezemolo,
. ten.col. Manfredi Talamo (Carabinieri Reali),
. ten.col. Giovanni Frignani (Carabineiri Reali)
. ten.col. Giorgio Ercolani,
. ten.col. Giovanni Rampulla,
. ten.col. Roberto Rendina (artiglieria),
. ?
. magg. Ugo De Carolis (Carabineiri Reali),
. magg. Antonio Airoldi,
. magg. Umberto Lusena,
. magg. Ottorino Rizzo,
. cap. Daniele Aversa (Carabinieri Reali),
. cap. Manfredi Azzarita (cavalleria),
. cap. Aladino Govoni (granatieri),
. cap. Mario Magri (artiglieria),
. cap. Renato Villoresi,
. cap. Mario Carola (fanteria),
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?
. ten. Genserico Fontana (Carabinieri Reali)
. ten. Romeo Rodriguez Pereira (Carabinierei Reali),
. ten. Maurizio Giglio (P.S. Metropolitana)
. sten. Ivanoe Amoretti (in s.p.e.)
. sten. Gerardo Sergi (Carabineiri Reali),
. mar.llo Mario Haipel,
. mar.llo Francesco Pepicelli (Carabinieri Reali)
. Pietro Ermelindo Lungaro (brigadiere P.S:)
. Candido Manca (brigadiere Carabinieri Reali)
. Augusto Renzini (Carabiniere)
. Salvatore La Rosa (soldato)

Marina
5 (4 ufficiali e un marinaio);
. sten. vascello Agostino Napoleone,
. Antonio Pisinio (ufficiale),
. sten Fiorenzo Semini,
. sten. Augusto Zironi,
. ? [non compare nella lista ufficiale]

Aviazione
7 (2 generali, 2 ufficiali superiori, 2 inferiori e 1 aviere);
. gen. Roberto Lordi,
. gen. Sabato Martelli Castaldi,
. magg. Umberto Grani (in congedo),
. cap Federico Carola,
. ?',
. ?,
. ?.

Tra i borghesi:
. console Filippo de Grenet,
. prof. Pilo Albertelli (capo dell'organizzazione militare del Partito d'Azione),
. prof. Salvatore Canalis (Lettere),
. prof. Gioacchino Gesmundo, (Filosofia),

Altri
. don Pietro Pappagallo (sacerdote).
. 1 ebreo (agente del Secret Service, lo si saprà in seguito),
. 2 fascisti tesserati (lo dice lo stesso B. Mussolini)
. Aldo Finzi (ex sottosegretario del Ministero degli Interni del governo Mussolini);
. Angelo Galafati (militante di Bandiera rossa Roma),
ecc., ecc., ecc.

[a.f.: - 11 sono scelti tra i civili rastrellati dopo l'attentato,
- 65 sono ebrei,
- 50 sono "forniti" dal questore di Roma, Caruso,
- …gli altri vengono prelevati dalle celle del carcere di Regina Coeli e da quelle del covo delle SS di via Tasso. Le vittime designate sono portate in alcune cave sulla via Ardeatina e qui uccise con un colpo alla nuca. L'ingresso della cave viene fatto saltare, per nascondere le tracce della strage.]

[La rappresaglia, come riconosceranno i giudici i inglesi nei processi Mackenzen, Mälzer e Kesselring, è legittima. L'hanno impiegata i britannici in Palestina e i russi in Germania, ma…]

26, Roma, il Manifesto dei "gapisti" afferma che i tedeschi sono stati sconfitti nel combattimento di via Rasella;
Firenze, sono fucilati cinque renitenti alla leva e altri due sono condannati a 20 anni di carcere;
28, Perugia, tre renitenti alla leva sono fucilati e ad altri due sono inflitti 24 anni di carcere ciascuno;

Roma, durante tutto il mese, anche due o tre giorni di seguito, la città è sotto i bombardamenti degli alleati che colpiscono in particolare i quartieri popolari di S. Paolo, Portonaccio, il Tiburtino e l'Ostiense; il quartiere Nomentano (giorno 13). Devastano il Policlinico e l'Università (giorno 18).


[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]


Regno d'Italia
1944
Marzo
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico
(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
1943
dall'8 settembre ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;

1946 [9 mag-18 giu], re d'Italia (Umberto II)

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
Capo del governo primo ministro segretario di Stato

mar.llo P. Badoglio
(1943 25 lug - 17 apr 1944)
I

Sottosegretari
alla Presidenza
Pietro Baratono
(1943 27 lug - 17 apr 1944)
[ex alto commissario fascista a Napoli]
Dino Philipson
(1944 1º feb 1944 al 17 apr1944)
Interno
avv. Vito Reale
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari Pietro Capasso
(1944 24 feb - 17 apr 1944)
Affari Esteri
mar.llo P. Badoglio
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
[ad interim]
Africa Italiana
mar.llo P. Badoglio
(24 feb - 5 giu)
[ad interim]
Guerra
gen. Taddeo Orlando
(1944 11 feb - 5 giu 1944)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari amm. Pietro Barone
(1943 16 nov - 17 apr 1944)
[del. Marina Mercantile]
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
[distintosi molto nella guerra etiopica]
Scambi e valute
Guido Jung
(1944 24 feb - 2 giu 1944)
[ad interim]
Finanze
Guido Jung
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari  
Industria, Commercio e Lavoro

prof. Epicarmo Corbino
(1944 11 feb - 17 apr 1944)

Sottosegretari  
Agricoltura e foreste

Falcone Lucifero
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Lavori Pubblici
prof. Raffaele De Caro
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari  
Grazia e Giustizia
Ettore Casati
(1944 15 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari  
Cultura di massa
Giovanni Cuomo
(1944 24 feb - 17 apr)
[ad interim]
Comunicazioni
Tommaso Siciliani
(1944 11 feb - 5 giu 1944)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic)
[del. Poste e Telegrafi]
Educazione nazionale
prof. Giovanni Cuomo
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari  

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

-
1944
Marzo
Verona, ai primi del mese l'auto su cui il col. Giovanni Duca viaggia con il figlio viene bloccata presso la città da ufficiali tedeschi i quali scoprono al suo interno documenti riservati, denaro e false carte d'identità. Il colonnello viene quindi arrestato e rinchiuso nel carcere veronese di San Leonardo dove, nonostante gli incessanti interrogatori e le torture subite, non rivela nulla della sua reale attività, né fa alcun nome dei suo collaboratori.
[Lo stesso mese il Sim (Servizio informazioni militari) cerca di organizzare un piano per farlo fuggire e vengono stanziati alcuni milioni di lire «per finanziare eventuale evasione colonnello Duca». L'ideatore del piano è il tenente in spe (servizio permanente effettivo)Vittorio del Vecchio). Purtroppo il tentativo fallisce.
Il prigioniero sarà poi trasferito in una prigione nazista a Parma e qui fucilato la mattina del 23 agosto.
Il figlio, dopo una breve carcerazione assieme al padre, rimarrà detenuto per alcuni mesi nel campo di concentramento di Bolzano e poi deportato nel lager di Mauthausen dove morirà.
[Entrambi saranno insigniti con la medaglia d'oro alla memoria.
Nel dopoguerra opererà in Italia un struttura segreta denominata proprio "Duca", sciolta poco prima della nascita di "Gladio".
In molti documenti rinvenuti in seguito si farà riferimento all'organizzazione "Duca-Gladio".]

4, la «Reuter» diffonde un comunicato per riferire che il presidente F.D. Roosevelt, nella conferenza stampa del giorno precedente, ha annunciato che una parte della flotta italiana sarà ceduta alla Marina sovietica; che la questione era stata avanzata da Stalin a mezzo del suo ambasciatore a Washington Gromiko e facendo notare che gli alleati useranno queste navi contro la Germnaia e contro il Giappone finché continua la guerra.
Appresa la notizia il mar.llo P. Badoglio chiama subito Mac Farlane e, dopo aver protestato, gli dichiara che se la notizia è vera, egli e il Governo darebbero le dimissioni.
Lo stesso giorno Bogomolov, successore di Vyshinsky nel Consiglio Consultivo, comunica al mar.llo P. Badoglio che se è disposto a mettere per iscritto la domanda al governo sovietico per lo scambio di rappresentanti, questa sarebbe bene accolta;
[Il mar.llo P. Badoglio acconsente e il 7 spedisce la domanda alla quale l'11 il governo sovietico risponde accettando di riprendere le dirette relazioni tra i due governi.]
10, il Dipartimento di Stato americano pubblica un chiarimento circa la dichiarazione fatta il giorno 3 per quanto riguarda la cessione alla Russia di un terzo della flotta italiana dicendo che molti corrispondenti avevano omesso la parola chiave «o l'equivalente».
[In realtà l' «United Press» nel dare notizia della dichiarazione del 3 marzo, aveva scritto: «un terzo della flotta italiana arresasi agli alleati, oppure un numero equivalente di navi d'altra nazionalità». Alla fine l'affare viene regolato prestando alla Russia navi inglesi e americane, equivalenti al terzo della flotta italiana come richiesto, che i russi dovranno restituire quando verranno consegnate le navi italiane.]
12, Napoli, nel corso di una grande manifestazione di protesta indetta dalla CGIL, i partiti di sinistra hanno il permesso di tenere un comizio nella galleria: vi convengono circa 4000 persone; il più violento contro il re e contro il mar.llo P. Badoglio è il comunista Velio Tedeschi-Spano; tra gli altri: Lizzandri, Russo, e Alberto Cianca.
14, il Governo pubblica il seguente comunicato:

«In seguito al desiderio a suo tempo ufficialmente espresso da parte italiana, il governo dell'U.R.S.S. e il Regio Governo hanno convenuto di stabilire relazioni dirette tra i due Paesi. In conformità a tale decisione sarà proceduto tra i due Governi senza indugio allo scambio dei rappresentanti muniti dello statuto diplomatico d'uso».

La notizia improvvisa sconvolge la vita politica del Mezzogiorno e produce enorme impressione nel mondo intero. L'Inghilterra e l'America ne sono completamente sorprese.

Lo stesso giorno la V Armata americana sferra a Cassino una violenta offensiva per forzare la valle del Liri e aprire alle truppe americane la strada per Roma. Ma senza esito.
La mancata liberazione della capitale sembra far arenare il progettato allargamento del Govenro italiano. Allora il Governo sovietico propone in una nota diplomatica a Londra e a Washington l'allargamento in senso democratico del Governo italiano.

16, il giurista liberale E. De Nicola convince il re ad abdicare in favore del figlio Umberto;
uno sciopero generale organizzato dal Pci blocca l'Italia del Nord e la produzione bellica; l'evento ha ampia risonanza nei paesi alleati, tanto che per la prima volta il presidente degli Stati Uniti si dichiara a favore dell'inserimento di elementi antifascisti nel governo italiano;
18, Cordell Hull (ed Eden il giorno 22) affermano che l'America e l'Inghilterra non imiteranno la Russia;

23, P. Togliatti [Ercoli], segretario del PCI, lasciata l'Unione Sovietica e tornato dall'esilio, sbarca ad Algeri e in un'intervista concessa al giornale «Liberté» afferma che il compito fondamentale consiste nel «realizzare nel più breve tempo possibile la liberazione completa dell'Italia» e che la politica di cui si farà propugnatore è «una politica di unità nazionale nella lotta per la liberazione e la rinascita del Paese».
27, P. Togliatti [Ercoli], sbarca a Napoli, latore della parola d'ordine dei sovietici: rafforzare il governo del mar.llo P. Badoglio facendovi entrare tutti i partiti, e primi i comunisti;
Salerno, alla riunione del Comitato Centrale del PCI, P. Togliatti [Ercoli] si mette subito all'opera. Incitando tutti a cercare l'unità, accetta per il momento di collaborare con la monarchia rinviando a tempi migliori lo scioglimento del nodo istituzionale.
30, Roma, «l'Unità» (edizione romana) scrive che gli altoatesini in pieno assetto di guerra, sono stati attaccati affrontando «tutti i rischi del combattimento».
Lo stesso giorno le «Izvestia» dedicano alla posizione di P. Togliatti [Ercoli] un lungo articolo di intonazine ufficiosa.

SICILIA
1944
Marzo

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Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Marzo
Nel frattempo [Caudia], la moglie di Giuliano Pajetta, è rientrata in Italia su disposizioni del partito; la compagna di Aristodemo Maniera, denunciata da uno dei secondini, è stata invece arrestata a Nîmes sotto l'accusa di complicità per l'evasione di febbraio.
Nello stesso mese giunge una direttiva dal Pci per S. Schiapparelli [Willy] e Aristodemo Maniera di trovarsi un appartamento a Lione.
In attesa di falsi documenti, Giuliano Pajetta lascia il campo del maquis pochi giorni dopo.
Lione, S. Schiapparelli [Willy] e Aristodemo Maniera sono attesi dalla compagna Dina Ermini [Miranda] che li mette in contatto con Suardi [Rino] responsabile del Pci di tutto il sud della Francia.
Qui incontrano Ezio Zanelli [Lenti] di Imola che sbarca il lunario effettuando il lavaggio di vetrine di negozi di Lione.
Poichè per rientrare in Italia bisogna esserre richiesti specificatamente dal Pci, in attesa S. Schiapparelli [Willy] deve sostituire Suardi [Rino] presso la direzione del M.O.I (Gruppi Comunisti della Mano d'Opera Immigrata).
Il suo nuovo dirigente diretto è un compagno polacco.
Prende così contatto con i dirigenti italiani rimasti nella Regione Lionese, tra cui:
. Giacomo Calandrone [Canapino],
. Federico Torretta di Asti (un insegnante che diventerà deputato),
. Mandosino di Trino Vercellese,
. Niccolini [Polonia],
. Portalis,
. Bruno [Cerruti] di Varese, responsabile dei "Gruppi" della Regione Lionese.
Nei pressi di Lione S. Schiapparelli [Willy] si crea due buone basi presso due famiglie friulane: una presso la compagna [Mira] a St. Fons e una seconda presso la compagna Delfina Felice a Venissieux.
[Un cognato di Delfina Felice, [Astasio], aveva fatto parte con Ilio Rosi di un distaccamento di "gappisti" ed era stato fucilato dai tedeschi.
Le due famiglie servono da "recapito" alla compaggna Maria Bergamini, quando per mansioni di Partito, si sposta da Marsiglia a Lione; e la [Mira] ha ospitato Francesco Leone dopo la sua fuga dal campo di "Les Milles"; la compagna Delfina Felice la ritroveremo dopo la Liberazione a Novara.]

Mentre i tre erano in carcere, tutti gli altri compagni dirigenti sono già rientrati in Italia:
. C. Negarville,
. Antonio Roasio,
. G. Amendola,
. Agostino Novella [Ermete],
. Aldo Lampredi [Guido],
. Felice Platone [Astesano],
. Giuseppe Dozza,
. Parodi ,
. Scotti,
. Vaia,
occupano già posti di repsonsabilità in Italia.
Più tardi si uniranno ai primi anche Francesco Leone, poi E. Sereni e Italo Nicoletto.

Padova, lo stesso mese viene impiantata la "II Tipografia clandestina", affidata al tipografo Roberto Schiavon.
[Una prima pedalina a mano, di tipo antiquato, e 5 casse di caratteri scadenti, forniti da Gustavo Levorin (fucilato nel luglio successivo a Venezia dai fascisti).
In un primo tempo la tipografia è ospitata presso un fabbro fuori porta S. Giovanni ma dopo soli 15 giorni questi, impaurito, invita i pericolosi ospiti a sloggiare; trasferita vicino al panificio militare, dopo 20 giorni deve essere ancora spostata per i sospetti suscitati; solo in giugno si troverà una sistemazione definitiva in una casa semidistrutta dell'Arcella.
Vengono stampati a migliaia di copie ciascuno, decine di volantini diretti ai contadini per invitarli a non consegnare il grano agli ammassi; 8.000 copie di decreti del C.L.N. sullo stesso argomento; innumerevoli Appelli del Pci e altri documenti.
Dalla metà di marzo del 1945 la piccola squadra di tipografi clandestini lavorerà giorno e notte…]


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Marzo

«segue da Febbraio 1944»

Un gruppo assai consistente, proveniente dall’Einsatzgruppe D, giunge in Italia in primavera, al termine della sua attività nella Russia del Sud e dopo essere passato in Bielorussia e nei Balcani. Si tratta in complesso di poche centinaia di uomini provenienti dal Reich ai quali si aggiungeranno parecchie centinaia di sudtirolesi e di italiani reclutati sul posto.

Dopo l’occupazione dell’Italia, oltre alla Gestapo e al SD Inland, viene rafforzato anche SD Ausland, l’ "Ufficio VI", la cui attività dedita al sabotaggio e allo spionaggio è diretta soprattutto contro le forze alleate.
In primavera, ad assumere la guida del servizio, giunge a Verona il magg. SS avv. Klaus Huegel.

Presso la centrale di Verona prestano servizio vari ufficiali subalterni:
. ten. SS Strauss,
. ten. [poi cap.], Egon Schönpflug (che nel dopoguerra sarà condannato in Austria ad una lunga pena detentiva per i crimini ai quali aveva preso parte con gli Einsatzgruppen nell’Unione Sovietica),
. ten. Dr. Helmut Bandorf, interprete di Klaus Huegel, attivo anche a Firenze e a Parma, poi organizzatore di una scuola di addestramento per agenti italiani a Verona, in via Pasubio 2.

A Roma operano:
. magg. Karl Hass – che balzerà alle ribalta delle cronache giornalistiche in occasione del "processo Priebke" – giunto nella
capitale nell’estate del 1943 insieme a Otto Skorzeny,
. ten. Wilhelm Schubernig, anch’egli "riscoperto” di recente dalla stampa italiana nella suo domicilio austriaco.
Il cap. SS Johannes [Hans] Clemens sarà a Roma fino all’estate 1944, poi, dopo lo scioglimento di quel comando, a Como dove sarà presto etichettato [la Tigre di Como].

Ernst Möller, un ex commerciante di Amburgo detto "Honduras-Möller" per via dei contatti di affari che ha con quel paese, opera a Firenze, poi a Bologna, mentre G. Zimmer, dopo la breve parentesi genovese, risiede a Milano, lavorando agli ordini di Walter Rauff.
Il Dr. Johann Prager, un commerciante viennese nato nel 1897, che il servizio segreto americano ritiene essere di origine ebrea, collabora con i comandi di SiPo e SD di Milano e con quello di frontiera di Como. Per l’OSS Johann Prager è nientemeno che "the King of the Italo-Franco-Swiss Border" e la "Grey Eminence" dietro le attività del comando di Como. Si è distinto "nella lotta contro il servizio segreto nemico" e, nella prima metà di gennaio 1944, lavorando ad un non meglio specificato "caso segretissimo, di grande importanza per la politica estera" del Reich (e forse legato all’ "affare Ciano").
Il magg. Karl Hass dirige in Italia una rete di spionaggio e sabotaggio, composta da agenti italiani muniti di radio, da inviare oltre le linee nemiche nell’Italia centromeridionale. Questa rete ha la sua prima base di operazioni a Roma. Uno dei piani in discussione prevede l’acquisto di un monastero con l’appoggio del movimento dei nazionalisti georgiani da utilizzare come base per l’organizzazione.
Dopo l’abbandono della capitale la rete opera da Firenze e poi, sotto il nome di "Einheit Ida" (I per Invasion, invasione), da San Ilario d’Enza, presso Parma, dove rimarrà fino alla vigilia della
Liberazione. Il controllo della rete è affidato al magg. SS Reinhardt Wolff, appositamente inviato in Italia dal RSHA (VI B). Oltre a Karl Hass ne fanno parte il cap. Karl Hermann, Wilhelm Schubernig e il dottor Norbert Mayer.
I sottufficiali del gruppo sono Robert Ullmann, Otto Ganzenmüller, Manfred Agostini, Hugo Dapra, Franz e Harrar (istruttori radio).
Due sottufficiali, Manfred Agostini e Hugo Dapra, hanno fatto parte dell’organizzazione già a Roma, dove si sono distinti in "operazioni speciali particolarmente segrete nell’immediata zona del fronte".
[Il Doktor Helmut Bandorf, invece, nell’agosto 1944, dopo lo sgombero da parte delle truppe tedesche, organizzerà il passaggio del fronte degli agenti a Firenze.]
Il compito dell’unità "Einheit Ida" è quello di raccogliere informazioni di carattere politico, economico e militare
dall’Italia liberata. L'unità organizza corsi di istruzione per gli agenti italiani da inviare oltre la linea del fronte e dispone di una propria rete di ingaggiatori. Il servizio di informazioni alleato ne ha individuato alcuni: Massimo Uffreduzzi a Milano, il conte Aliuzzi, Mario Crescenzio e Silvio Azzoni.

lo stesso mese, il principe Valerio Pignatelli di Cerchiara riceve da Gargnano, sede del capo del governo della RSI, l’ordine di recarsi al Nord per concordare l’attività clandestina meridionale, ma non ottiene da Napoli un lasciapassare per il Nord e deve inviare al suo posto la moglie Maria Pignatelli di Cerchiara, la quale, in virtù dei suoi buoni rapporti con Maria Josè di Savoia, moglie del principe Umberto di Savoia, non ha difficoltà;

15, campo di Fossoli (vicino Carpi): viene ufficialmente requisito e diventa DULAG 152 (Polizei und Durchangslager - campo di Polizia e di transito tedesco per le deportazioni) dipendete dal comando SiPo (Sicherheitspolizei - Polizia di sicurezza) e SD con sede a Verona;
[Da Fossoli, in circa 7 mesi, passeranno circa 5000 prigionieri, di cui la metà ebrei, diretti verso i campi di sterminio in Polonia, Germania, Austria. Un terzo degli ebrei deportati dall’Italia passerà per questo campo.]

16, Bergamo, in seguito ad un ordine di A. Hitler di arrestare e inviare in Germania "tutti coloro sui quali pesa[va] anche il minimo sospetto d'aver avuto un'influenza determinante sugli scioperi" nei mesi di febbraio-marzo, i tedeschi organizzano un convoglio composto da tre tronconi per un totale di 564 prigionieri, catturati in Lombardia, Liguria e Piemonte e portati nel centro di raccolta di Bergamo:
- 1°: formato da 264 piemontesi, tra i quali 31 operai, più di 80 partigiani rastrellati nelle Valli di Lanzo, 4 esponenti antifascisti di Saluzzo a cui si aggiungono deportati biellesi e vercellesi, scelti in base a criteri del tutto ignoti.
- 2°, quello lombardo, che trasporta 284 prigionieri, 157 provenienti da Milano e 127 da altre regioni. Anche in
questo troncone sono numerosi operai, tra cui un meccanico dell'Alfa Romeo.
- 3°, destinato ai liguri, parte da Genova e Savona il 17 febbraio alla volta di Mathausen.
Soltanto 159 persone riusciranno a rientrare in Italia.


24, Roma, eccidio delle Fosse Ardeatine;

 

Donne deportate:
Il numero di deportate presente nei lager nel 1943 è di 30.849, provenienti non solo dall'Italia, ma anche da altre nazioni. Risalire al numero esatto è difficile, in quanto i tedeschi bruceranno gli archivi del campo di Ravensbruck, dove risiede la maggior parte delle detenute, la sera del 26 aprile 1945, prima dell'evacuazione.
Le donne italiane deportate sono, oltre alle ebree, anche le militanti antifasciste partigiane, insegnanti, studentesse.
Negli ultimi mesi i decessi quotidiani delle detenute nel campo di Ravensbruck, sono causati da tubercolosi, febbre tifoidea, tifo, dissenteria.
Altre 250-260 donne sono internate a Mathausen; la maggior parte di loro sono politiche italiane, come Vilma Maria Gaspard, deportata prima ad Auschwitz e a Buchenwald, finendo nell'aprile 1945 a Mathausen.
I trasporti effettuati tra giugno 1944 e gennaio 1945 sono otto:
1 - parte da Torino il 27 giugno 1944, formato da operaie e detenute che stanno attendendo il processo e la scarcerazione. Giunge nel Meclemburgo quattro giorni dopo.
2 - è costituito da donne lombarde, alcune politiche, altre discendenti da genitori ariani e ebrei. Sono in totale una cinquantina.
3 - il 5 ottobre 1944 parte un altro trasporto da Bolzano diretto a Ravensbruck, arrivandoci l'11 ottobre con 34.608 prigioniere, spedite da aziende che non riescono più a dar loro lavoro. Esse vengono destinate a lavori pesanti, come la costruzione del nuovo lager, scavo del carbone, taglio della legna e innalzare terrazzamenti.
Altri trasporti partono:
- da Trieste, tra il 18 novembre 1944 e l'11 gennaio 1945,
- da Bolzano il 14 dicembre.
Sono donne politiche, ebree e antifasciste. La destinazione
è Ravensbruck.
- quattro trasporti da Trieste, organizzati tra il 28 ottobre e il 18
dicembre 1943, relativi ai 1.026 prigionieri destinati a Dachau e a Mathausen.
- tra l'ottobre del 1943 e marzo 1945 partono dal litorale adriatico circa cinquantatré convogli: 49 da Trieste, 2 da Gorizia, 1 da Pola e 1 da Monfalcone. Trasportano complessivamente dai 7.300 ai 7.700 prigionieri, non solo triestini, ma anche giuliani,
croati, sloveni di nazionalità italiana.
Da Trieste i trasporti in Germania partono o di notte o di giorno, sostando in Venezia Giulia, nelle fermate di Gorizia e Udine per
raccogliere altri deportati.
Sono deportati 15.374 persone di cui 3.006 finiscono nei tre
campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Mathausen, Flossenberg dove moriranno in 1.095.
Queste cifre sono indicate dai registri delle carceri.

«segue Aprile 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]



OVEST
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1944
Marzo

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Marzo

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QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1944
Marzo

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ONTARIO
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1944
Marzo

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NEW BRUNSWICK
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1944
Marzo

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NOVA SCOTIA
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1944
Marzo

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MANITOBA [dal 1870]
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1944
Marzo

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Marzo

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1944
Marzo

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Marzo

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Marzo

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SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Marzo

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Marzo

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UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
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Ministro del Tesoro
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Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Marzo

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Missione Alsos, poiché i primi risultati delle ricerche italiane, all'Università di Napoli, a Brindisi a Taranto, sono scarsi e l'esercito americano è rimasto inchiodato davanti a Cassino impedendo l'accesso a Roma i diciannove "cacciatori" ritornano negli Stati Uniti;
Londra intanto invia in Svizzera uno dei migliori gorilla dell'OSS (Office of Strategic Services), Moe Berg, vecchio idolo del base-ball, il quale, trasformatosi in uno studente coscienzioso assiste ad un corso tenuto da W.K. Heisenberg; egli trasmette un messaggio all'OSS avvertendo che quest'ultimo risiede nelle vicinanze di Hechingen; l'intuito di seguirlo in patria si scontra però con la pericolosità della missione e non se ne fa nulla;
Washington, il fisico olandese Samuel Goudsmith, naturalizzato americano, viene convocato all'Ufficio per le Ricerche e lo Sviluppo Scientifico diretto dal dr. Vannevar Bush; è incaricato di una missione che intende tagliare la strada per la bomba atomica a A. Hitler;
conoscendo perfettamente il francese, l'inglese, l'olandese e il tedesco, egli accetta di partire per l'Europa;
della nuova missione sono al corrente in pochi:
. gen. D.D. Eisenhower, capo di S.M. alleato;
. Lord Cherwell, capo dei Servizi Segreti britannici e braccio destro di W. Churchill per le questioni scientifiche;
. W. Churchill;
perfino gli stessi membri dell'organizzazione ignorano il fine ultimo del loro lavoro;capo della missione è il colonnello Boris Pash dei servizi di sicurezza americani;
[Figlio di emigrati russi, era stato, da borghese, professore di atletica presso il collegio di Hollywood.]

[Capo dell'OSS (Office of Strategic Services) in Italia è Donald Downes.]

«segue luglio 1944»

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Marzo

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1944
Marzo

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1944
Marzo

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1944
Marzo

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Marzo

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1944
Marzo

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1944
Marzo

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Marzo

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Marzo

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Marzo

-


a





1944
Marzo
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Marzo

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Marzo

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Marzo

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Marzo

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Marzo
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Marzo

-



1944
Marzo
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Marzo

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Marzo
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Marzo

-

1944
Marzo
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Marzo

ritorna ora il regime liberale;

1944
Marzo
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Marzo

-





1944
Marzo
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Marzo

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Marzo

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Marzo
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Marzo

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Marzo

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Marzo

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Marzo

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Marzo

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Marzo

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Marzo
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Marzo

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Marzo

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Marzo

-


1944
Marzo

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Marzo

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Marzo

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Marzo

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Marzo

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 9 mar - giu 1946)
- Presidente ad interim
gen. E.J. Farrell
(25 feb - 9 mar 1944)
 
1944
Marzo
9
, Buenos Aires, il gen. E.J. Farrell diviene presidente della repubblica;

 



Patagonia
1944
Marzo

-

1944
Marzo
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Marzo

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1944
Marzo
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Marzo

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Marzo

-

a


1944
Marzo
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Marzo

-

a


1944
Marzo
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Marzo

-

a





1944
Marzo
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Marzo

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a






1944
Marzo
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Marzo

-


1944
Marzo
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Marzo
Algeria
-
-

1944
Marzo

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, nasce ora il movimento degli Amis du manifeste e de la liberté, come esperimento di unità tra le varie foze nazionaliste algerine.
Ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana.
7, un'ordinanza accorda il diritto di voto a tutti i musulmani e aumenta la loro rappresentanza nelle assemblee locali;


1944
Marzo
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Marzo

-

1944
Marzo
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Marzo
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Marzo

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Marzo

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Marzo

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Marzo

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Marzo

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Marzo

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Marzo

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Marzo

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Marzo
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Marzo

-

1944
Marzo
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Marzo

-

1944
Marzo
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Marzo

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Marzo

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Marzo
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Marzo

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Marzo

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Marzo
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Marzo

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Marzo

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Marzo

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Marzo

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Marzo
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Marzo

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Marzo

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Marzo

-







1944
Marzo
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Marzo

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Marzo

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1944
Marzo
SOMALIA
1944
Marzo

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Marzo

-

1944
Marzo
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Marzo

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Marzo

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Marzo
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Marzo

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1944
Marzo

-

1944
Marzo
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Marzo

-


1944
Marzo
Rhodesia
1944
Marzo

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1944
Marzo

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Marzo

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Marzo
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1944
Marzo

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Marzo
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Marzo

-


1944
Marzo
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Marzo

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Marzo
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Marzo

-




1944
Marzo
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Marzo

-


1944
Marzo
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Marzo

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Marzo

-



1944
Marzo

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1944
Marzo
-



1944
Marzo
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Marzo

-



1944
Marzo
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Marzo


Kurdistan (iracheno)
1944
Marzo

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Marzo
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Marzo

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;




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