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ANNO 1944
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Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1944
Febbraio
, il ministro polacco Romer manifesta al delegato apostolico a Londra mons. Godfrey la propria fiducia agli Alleati; sentimento ricambiato dal popolo inglese nei confronti dell'URSS; il ministro esprime poi il proprio ossequio alla S. Sede; il parere del diplomatico pontificio non è però identico;
non è intanto possibile avere dei contatti con l'Insulindia ex-olandese, occupata dai giapponesi;
di fronte alla prospettiva di una conferenza pan-araba per il dopoguerra, il card. L. Maglione in un dispaccio a mons. Cicognani a Washington esprime forti preoccupazioni per il pericolo che tale conferenza imponga la legislazione musulmana a tutti i popoli sotto dominazione islamica;
2, in una nota il nunzio a Bucarest descrive la situazione degli ebrei romeni a Tulcin, oltre il Bug, sotto controllo tedesco.
6, il nunzio a Budapest informa di un memoriale inviatogli dalla "Società della S. Croce" – organizzazione dell'episcopato ungherese per la difesa e l'aiuto dei cattolici contro le leggi razziali – e invia una nota sulle persecuzioni che si preparano contro gli ebrei in Slovacchia.
Il governo cecoslovacco in esilio a Londra appoggia questa azione e conferma che nel 1942 l'intervento della S. Sede ha ottenuto effetti positivi per gli ebrei slovacchi.
7, una nota del card. L. Maglione informa che il Congresso ebraico mondiale a Washington supplica la S. Sede di intervenire presso il governo ungherese perché si mostri comprensivo nei confronti degli ebrei slovacchi, per i quali, d'altronde, un apposito comitato americano sta raccogliendo fondi.
L'arcivescovo di Chicago comunica che è stata raccolta la somma di 120 mila dollari per i soccorsi ai perseguitati, senza distinzione di razza o di religione.
8, la Segreteria di Stato comunica alla "Mission Catholique Suisse" che sono giunte alla S. Sede numerose richieste di notizie di ebrei arrestati, specie a Roma, in ottobre e deportati in Germania. Si sollecita l'organizzazione svizzera ad interessarsi di questi casi.
Mons. G.B. Montini annota che l'appello natalizio per aiuti alle vittime della guerra ha fatto giungere molte offerte al Vaticano. Esse sono state così distribuite:
- 40.000 dollari alla "Raphaësverein" di Amburgo;
- 3.000 dollari alla "Caritasverband" di Lucerna;
- 7.000 dollari al Comitato cattolico olandese;
- 50.000 dollari ai Comitati americani;
- 35.000 dollari a disposizione della Segreteria di Stato;
- 35.000 dollari per sussidi di viaggi e per rifugiati in Italia.
Mons. Sheil ha dato un resoconto di tutto al delegato apostolico a Washington. Gli ebrei americani, cone segno di riconoscenza, hanno inviato altro denaro per i bambini ebrei italiani.
10, mons. Valeri comunica al card. L. Maglione che non vi sono difficoltà per gli aiuti ai prigionieri di altre nazioni in Germania; ma per gli italiani gli aiuti sono proibiti. Si tenterà quindi il tramite della Svizzera. Nella risposta a talòe missiva si comunica che il papa aveva messo a disposizione 500 mila franchi.
12, il card. L. Maglione informa il Congresso ebraico mondiale a Washington che, dopo l'appello natalizio a favore delle vittime della guerra, sono giunte molte offerte: parte di esse sarà destinata ai non ariani.
13, l' "Agudas Israel Worl Organization" interviene presso mons. Godfrey per aiutare gli ebrei in Slovacchia.
14, al card. L. Maglione giunge un promemoria del delegato speciale del Giappone, Ken Harada, in cui si afferma che l'accusa di usare gas tossici in Cina è assolutamente infondata; i giapponesi, asserisce, non faranno mai simile cosa, supponendo anche altrettanto facciano gli avversari; il delegato speciale prega quindi di far conoscere la nota al rappresentante americano Tittmann;
[Il card. L. Maglione sa di un analogo comportamento americano; nutre perciò la fiducia che si continuerà su tale linea.]
Da Washington mons. Cicognani informa che il gen. Eisenhower ha impartito disposizioni ai propri comandanti per la protezione dei monumenti artistici e religiosi italiani in particolare per Montecassino (14 feb), per Palestrina (15 feb) e per Ascoli Piceno (15 feb) da dichiararsi "città aperta" mutabile in "città ospedaliera".
Da Washington mons. Cicognani informa il card. L. Maglione che la stampa americana insiste sulla necessità di bombardare l'abbazia di Montecassino, ritenuta osservatorio e fortezza tedesca.
[Il delegato apostolico era intervenuto presso le Autorità facendo notare che la distruzione del celebre monumento sarebbe stata un grave errore e motivo di eterno disonore nella Storia. La risposta era stata cortese ma non dava adito a speranze.]
15, distruzione di Montecassino.
L'incaricato d'affari mons Taffi, a Managua, comunica che il Panama per legge non permetterà l'ingresso di ebrei polacchi.
La Segreteria di Stato comunica al p. P. Pfeiffer che Ascoli Piceno potrebbe essere dichiarata "città aperta" e basta poco tempo per attrezzare i locali necessari per i servizi sanitari. Il risconoscimento aspetta però il consenso del mar.lo Kesselring; si invita quindi il religioso tedesco ad agire in tal senso.
Il vescovo di Chieti, recatosi in Vaticano, ha raccomandato la sua città al papa. Questi lo conforta e gli dice: «Vada dal padre Pancrazio Pfeiffer, che può tutto e farà tutto». E così avviene.
16, l'ambasciatore tedesco garantisce che né all'interno né vicino all'abbazia vi sono posizioni militari germaniche.
17, nuovo ringraziamento del Congresso ebraico mondiale a Washington alla S. Sede e nuove pressanti richieste d'intervento.
18, una nota informa che mons. Cassulo si è lamentato con il minsitro Antonescu per il rifiuto delle autorità di Cernauti di riconoscere gli ebrei cristiani; ha ricordato in proposito gli impegni presi con il concordato del 1927.
Il sig. Ken Harada conferma che i giapponesi mai hanno usato i gas contro gli americani;
dalla Francia il nunzio mons. Valeri comunica che si vanno diffondendo voci denigratorie sul conto del papa per indebolire la fedeltà del clero e cercare di legarlo al nuovo regime;
lo stesso giorno il card. L. Maglione comunica al nunzio mons. Valeri che è giunta notizia della requisizione delle scuole cattoliche in Indocina e dell'evacuazione forzata del seminario di Hanoi;
il ministro Osborne fa notare che a Roma passano ancora truppe tedesche, il che smentisce il carattere e la qualifica di "città aperta";
lo stesso giorno la Segreteria di Stato segnala che lo scoppio di una bomba antiaerea in via del Pellegrino ha causato 5 feriti, due dei quali gravi; la stessa segreteria avverte quindi l'ambasciata germanica di non meravigliarsi della protesta che sarà pubblicata su «l'Osservatore Romano».
Il delegato apostolico a Washington dà alcune notizie sulla situazione al sud dell'Italia: sotto l'aspetto alimentare essa migliora ma a Napoli si registrano malattie e si ripetono disordini; il mercato nero sta mettendo in difficoltà quello regolare; gli americani, nonostante le promesse, stanno diffondendo la prostituzione; si intensifica anche la propaganda protestante; specie tra le classi povere; le condizioni degli istituti religiosi sono sempre più difficili. A Pozzuoli gli inglesi asportano materiali mettendo in difficoltà l'occupazione.
La Segreteria di Stato segnala ai belligeranti le città di Orvieto, Spoleto, Siena, Fermo, L'Aquila e Chieti, pregando di dichiararle "città aperte"; l'ambasciatore germanico giudica la proposta "accettabile".
19, in una nota di mons. Tardini al card. L. Maglione si legge che purtroppo simili misfatti [la distruzione di Montecassino] hanno avuto un avallo anche da due prelati, dom Alfred Kock (americano) e l'abate David Knowles (inglese)… Occorre perciò chiarire tutti gli aspetti della vicenda. Sarà necessario interrogare l'abate, mons. Diamare, e qualche monaco che si trovi a Roma.
Se fosse confermata la presenza di soldati tedeschi, ciò verrebbe reso noto al momento e nel modo più opportuni; ma se l'indagine escludesse tale presenza, la S. Sede dovrà provvedere, in modo da impedire nuove distruzioni. Che fare, concretamente, se l'inchiesta dovesse escludere la presenza di militari o di armi nell'abbazia?
Una protesta pubblica; forse non immediatamente, perché sarebbe inopportuno. Si potrebbe però inviare una nota segreta, tramite i delegati apostolici a Londra e Washington, ai governi alleati.
In una nota le autorità alleate fanno osservare alla S. Sede di essere piuttosto seccate dell'atteggiamento dell'on. Sforza e del prof. Croce e che preferirebbero aver come interlocutore l'on. De Gasperi;
lo stesso giorno si svolge un colloquio tra p. Otto Faller e l'ambasciatore E.H von Weizsäcker: costui si lamenta della polemica sorta per i fatti successi a S. Paolo, arrivando a minacciare altre incursioni in luoghi extraterritoriali, se nascono sospetti di casi di spionaggio; a tal proposito l'ambasciatore accenna a mons. G.B. Montini la possibilità (o il sospetto) che nella valigia diplomatica fosse nascosta la corrispondenza con il sig. Paolucci, ambasciatore a Madrid del "governo Badoglio"; p. Otto Faller accenna poi alle sentenze di morte per don Morosini e per un tal Celano, ma l'ambasciatore dichiara che è inutile intercedere.
La nunziatura in Italia invia una nota al vicario apostolico in Svezia, mons. Müller, che occorrono novemila dollari per portare soccorso ai ragazzi finlandesi. I vestiti dovrebbero essere acquistati in Svezia e spediti a mons. Cobben, vicario apostolico in Finlandia. La nunziatura prega i diplomatici svedesi di ottenere i necessari permessi dal loro governo.
L'ambascaita germanica comunica alla Segreteria di Stato che p. Hiemer, gesuita, avverte che sono pronti gli approvvigionamenti per la zona di Frosinone, chiede però mezzi di trasporto.
21, tramite il nunzio in Svizzera, la Croce rossa internazionale comunica che il ten. Mast ha avuto la sospensione della pena di morte (l'ufficiale ha potuto fornire motivi validi per la propria evasione ed è stato graziato).
21, il card. L. Maglione segnala al nunzio a Berlino che venticinque cappellani dell'esercito italiano, internati nel carcere di via Backy a Leopoli, sono quasi privi di nutrimento. Segnala pure le miserrime condizioni dei prigionieri italiani. (L'autorità tedesca non ha dato risposta).
25, il nunzio mons. Burzio comunica una notizia giunta da Bratislava che riferisce della situazione degli ebrei slovacchi: essa rimane penosa, ma degli ebrei viene stilato un elenco limitato (solo alcuni "sospetti") e il Presidente della Repubblica dà assicurazione che non saranno perseguitati ma, caso mai, agevolati per l'espatrio.
26, intanto la sorte degli ebrei slovacchi continua ad oscillare tra speranze e delusioni. Si tratta di circa diciottomila persone emigrate dalla Polonia; l'incaricato d'affari a Presburgo, se ne interessa assiduamente, ma senza risultati.
Il rabbino Hertzog, di Gerusalemme, ringrazia la S. Sede per l'opera a favore dei non ariani della Transnistria (circa 55.000); osserva nel contempo che essi ora si trovano in maggior pericolo per l'avanzata dei tedeschi.
27, il card. L. Maglione prega mons. Cicognani di informare l'opinione pubblica americana che l'atteggiamento degli Stati Uniti verso la Polonia potrebbe avere pericolosi riflessi per questo Paese;
da Parigi mons. Valeri fa sapere al card. L. Maglione che il "governo Laval" come contropartita della libertà per le scuole religiose, chiede libertà nella nomina dei vescovi; il nunzio fa presente al ministro che tale facoltà è un diritto personale del papa.

28, incontro tra mons. Tardini e l'ambasciatore E.H von Weizsäcker; torna la preoccupazione per l'incolumità di Roma. Il diplomatico assicura di non nutrire timori, perché si prospettano trattative di pace. Gli si obietta che le dichiarazioni di W. Churchill non fanno posto a speranze: gli Alleati rifiutano di trattare con i nazisti; vogliono invece dividere la Germania. Favorevole ad una trattativa potrebbe essere l'Urss, per aver libero un fronte. L'Inghilterra poi dovrà ricordare di essere una potenza europea.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Febbraio
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1944
Febbraio
11
, Alkoven, Alta-Austria, castello di Hartheim:
viene effettuato forse l'ultimo trasporto di prigionieri, tutti poi asfissiati, provenienti da Mauthausen;


GERMANIA
1944
Febbraio
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.
1944
Nazismo

Febbraio
-



1944
Febbraio
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
-
1944
Febbraio
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1944
Febbraio

-



1944
Febbraio
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Febbraio
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1944
Febbraio
-



1944
Febbraio
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-

1944
Febbraio
-



Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Febbraio
Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1944
Febbraio
durante questo mese si accelera il processo di unificazione delle prime bande friulane. A fianco della formazioni garibaldine nasce la più importante formazione autonoma: la Osoppo. Il numero iniziale è dato dai giellisti e dalle "bande patriottiche del Cencigh" dispersi dopo i primi rastrellamenti del novembre scorso.
In essa confluiranno uomini di diversa provenienza politica ma il maggior contributo organizzativo dato, sin dalle origini, dal clero friulano e in particolare da don Aldo Moretti [Lino] che, dopo averne redatto il programma costitutivo, costituisce una vasta rete di sacerdoti che divengono i più immediati collaboratori della formazione.
SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

Durante la guerra partigiana opera il VOS (Servizio sicurezza e informazioni), un apparato comunista tra il poliziesco e il militare che ha un compito molto speciale. Mentre l'esercito partigiano di Tito fa la la guerra di guerriglia all'interno dei Balcani, esso organizza attentati e omicidi nei centri urbani. Chiamato "la nostra Ceca" da Edvard Kardelj, è guidata da una donna, Marjeta, moglie di Boris Kidric un dirigente comunista sloveno.
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)

1944
Febbraio
19
, il VOS viene sciolto con decreto del SNOS (Consiglio di Liberazione nazionale sloveno);

ISTRIA
1944
Febbraio

-

Fiume
1944
Febbraio

 





1944
Febbraio

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Pietro II Karagjorgjevic 
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;

SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)
1944
Febbraio

-
BOSNIA

1944
Febbraio

i cetnici del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;
arrivano ora due brigate (circa 2.800 uomini) della div.ne italiana partigiana Garibaldi, inviate al seguito del II Corpus;
una delle due viene decimata e solo un quinto riesce a tornare; [Una terza brigata, dopo due mesi di scontri in Bosnia, scompare e solo i pochi superstiti ritroveranno gli ex commilitoni partigiani.]

 

allarmato dai piani inglesi di sbarco in Dalmazia che hanno spinto i comandi tedeschi a raggruppamenti di ampie proporzioni, Tito (Josip Broz) ordina la riorganizzazione del VI e VIII Korpus della Croazia, ma non per combattere i tedeschi; ambedue le unità operano nel retroterra della Dalmazia e dell’Erzegovina a ridosso della costa e devono dotarsi di una precisa struttura di comando e di una chiara delimitazione delle loro aree operative;
la misura va applicata anche a livello di divisione nel caso essa operi al di fuori delle aree di competenza dei korpus;
l’area di competenza operativa viene ora chiaramente distinta da
quella territoriale (korpusna vojna oblast); questa viene dotata di un appositoapparato amministrativo comprendente le sezioni leva e mobilitazione, traffico, approvvigionamenti, sanità.
A questi si aggiunge anche un nuovo dipartimento: l'Ozna (Sezione per la protezione del popolo).
È la prima volta che l'Ozna appare in un documento di Comando Supremo e Tito (Josip Broz) specifica che il decreto di attuazione sarà spedito separatamente in un secondo momento.

23, a tutti i korpus vengono assegnati compiti di presidio territoriale e governo militare, seguendo lo schema organizzativo già adottato dai VI e VIII Korpus della Croazia, comprendente un tribunale militare e una sezione Ozna; i«poteri popolari» possono ora essere subordinati alle autorità militari in quanto Tito (Josip Broz) è stato riconosciuto dagli Alleati come comandante militare della coalizione antihitleriana nei Balcani.
La decisione coincide con l'arrivo a Drvar, quartier generale del mar.llo Tito (Josip Broz), di una missione sovietica di alto profilo capeggiata dal gen. Nikolaj Vasiljevic Kornjejev;
assieme a questi si trovano 21 [a.f. 13] alti ufficiali, tutti appartenenti all’NKVD (apparato di sicurezza dello Stato), al GRU (Servizi d’informazione militare) dell’Armata Rossa e al SMERSH;
[L’arrivo di questi uomini sarà cruciale per la costituzione dell’Ozna in quanto essa riprenderà la struttura organizzativa dai servizi sovietici.]

Come capo dell’Ozna jugoslava Tito (Josip Broz) nomina il suo
il suo braccio destro Aleksandar Rankovic, il quale ricopre già la carica di segretario del KPJ.
Svetjslav Stefanovic [Ceca] viene nominato suo vice per esplicita richiesta da parte della missione sovietica, probabilmente in quanto uomo di fiducia dell'NKVD col quale ha già avuto rapporti diretti.
L'invio di "candidati" jugoslavi nella cosiddetta "Accademia Dzerzinski" dove si formano i quadri dell'NKVD viene concordato subito col capo della missione, il col. Timofejev, ufficiale dell'NKVD.

 


MACEDONIA
1944
Febbraio

dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;


1944
Febbraio
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;

1944
Febbraio

-



1944
Febbraio
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-

1944
Febbraio

le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose; due di esse, la 2ª e la 3ª vengono inviate in Bosnia:
- la 2ª, 1500 uomini: ritornano soltanto 240 soldati, dei quali poco dopo ne muore la metà per malattie e strapazzi, tra cui il cap. Marchisio;
- la 3ª, 1500 uomini: alla guida del magg. Raineri Spirito, scompare durante il trasferimento; ritorna solo il commissario politico jugoslavo…



1944
Febbraio
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Febbraio
4
, la cosiddetta “Notte di S. Bartolomeo Albanese”: Xhelal Stravecka, già principale responsabile dell'eccidio di 111 carabinieri italiani al comando del col. Gamucci il 25 ottobre 1943, appoggiato dal reggimento ”Kosova”, massacra in una sola notte circa 80 persone, in prevalenza albanesi e qualche italiano;
[Dopo il ricorso in cassazione, Xhelal Stravecka verrà condannato a due anni.]

 



1944
Febbraio
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
-

1944
Febbraio
all'interno del paese la resistenza antifascista si sta organizzando intorno all'ELAS (Esercito di liberazione nazionale) a maggioranza comunista, cui i filomonarchici contrappongono la formazione minore dell'EAM;;



1944
Febbraio
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Febbraio
seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Febbraio
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco - Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Sergej
(1943 12 set - 15 mag 1944)
1944
Febbraio
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1944
Febbraio
23
, ingiustamente accusati da Stalin di collaborazionismo con i nazisti, i ceceni e gli ingusci vengono deportati in Asia centrale;
un terzo della popolazione (170.000 persone circa) muore durante il viaggio;
la repubblica autonoma, creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Febbraio
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1944
Febbraio
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Febbraio
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1944
Febbraio
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1944
Febbraio
-



1944
Febbraio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)
Ministro degli Esteri
Miklos Kallay
(1942 mar - mar 1944)

1944
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.
Febbraio
-





1944
Febbraio
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;

Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)

1944
Febbraio
seconda guerra mondiale (1939-45):



1944
Febbraio
REGNO di BULGARIA
Simeon II
Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)

1944
Febbraio
seconda guerra mondiale (1939-45):





1944
Febbraio
STATO FRANCESE
-
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio 1940)
[nella zona della Francia non occupata]
Capo di Stato

mar.llo Ph. Pétain
(1940 11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Capo del Governo
P. Laval
V
(1942 18 apr - 19 ago 1944)
Interni
Affari Esteri
Informazione
Secrétaire Général au Maintien de l'Ordre
Aimé-Joseph Darnand
(1943 31 dic - 13 giu 1944)
Colonie
Jules Brévié
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Guerra
Eugène Bridoux
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Marina
Gabriel Auphan
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Aviazione
Jean-François Jannekeyn
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Finanze ed Economia nazionale
Pierre Cathala
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Agricoltura
Jacques Le Roy Ladurie
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Produzione industriale
Jean Bichelonne
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Approvigionamento
Max Bonnafous
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Lavoro
Hubert Lagardelle
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Educazione nazionale
Abel Bonnard
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Giustizia
Maurice Gabolde
(1943 26 mar - 20 ago 1944)
Famiglia e Sanità
Raymond Grasset
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Comunicazioni
Robert Gibrat
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
Ministro di Stato
Lucien Romier
(1942 18 apr - 20 ago 1944)
 
– collaborazionismo –

1944
Febbraio
-

26, quando, nelle parole di Nicholas Fraser, "la sua avidità e incompetenza non potevano più essere tollerate", Louis Darquier de Pellepoix viene licenziato;
[Il suo successore sarà Charles du Paty de Clam.]

 

FRANCIA LIBERA
[Comitato Nazionale Francese]
Commissario
Emmanuel d'Astier de la Vigerie
(1943 9 nov - 10 set 1944)
Ministro degli Esteri
René Massigli
(1943 5 feb - 10 set 1944)
Commissario alle Finanze [del Comitato Francese di Liberazione Nazionale fino al 3 giu 1944]
Pierre Mendés France
(1943 9 nov - 4 set 1944)
Commissario alla Giustizia
[a Londra]
François de Menthon
(1943 4 set - 20 ago 1944)

1944
Febbraio

-

 

 

Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);



1944
Febbraio
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1944
Febbraio
II guerra mondiale:



1944
Febbraio
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Febbraio
II guerra mondiale:
-



1944
Febbraio
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Febbraio
II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;




1944
Febbraio
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1944
Febbraio
14
, il War Cabinet esamina la situazione sulla base delle informazioni trasmesse a Londra dall'ambasciatore a Washington, il visconte di Halifax, la cui valutazione è che «si è venuta a creare una situazione molto seria».
Ecco dunque il quadro delineato con molta crudezza nel memorandum redatto dal War Cabinet:
«Dalla lista americana di argomenti da discutere nel corso dell'imminente conferenza sul petrolio, emerge chiaramente che gli statunitensi intendono rivendicare un'ampia porzione dei nostri interessi petroliferi nel Vicino Oriente.
Un articolo pilotato, pubblicato dalla stampa Usa, infatti, indica che gli americani puntano a procurarsi una grossa fetta del nostro petrolio kuwaitiano e a chiedere una porzione delle nostre riserve irachene.
Nel Vicino Oriente, sono poi intenzionati a chiedere che il rifornimento per i loro oleodotti sia pari a quello britannico. E suggeriscono già che la Gran Bretagna ceda le sue compagnie in Kuwait
».
Richieste che al governo di Londra appaiono troppo esose. Anche perché:
«subito dopo la prima guerra mondiale, gli americani si sono presi la metà del nostro petrolio in Iraq, avvalendosi della politica della "Porta aperta" promossa dal presidente Wilson.
Nel 1932, poi, l'ambasciatore statunitense a Londra Andrew Mellon pretese che alla sua impresa petrolifera fosse ceduto il 50% del petrolio iracheno (che invece doveva essere un monopolio britannico). In entrambi gli episodi il Foreign Office assecondò gli americani, con l'obiettivo di incassare la loro amicizia. Tuttavia ora, ci risulterebbe fatale ripetere il medesimo errore»
.
19, A.R. Eden invia al War Cabinet un documento con le proprie valutazioni. È preoccupato per le indiscrezioni circolate sul progetto americano di una compagnia petrolifera statale:
«Nell'autunno del 1943, a Washington, sono iniziate a circolare voci secondo le quali un nuovo organo del governo americano, la Petroleum Reserves Corporation, intendeva occuparsi della produzione e della distribuzione del petrolio. A tale scopo, quest'agenzia mirava ad acquisire nuove concessioni all'estero, specie nel Vicino Oriente. Ciò ha creato inquietudine negli ambienti imprenditoriali sulle due sponde dell'Atlantico. In Gran Bretagna, poi, si dubitava di poter competere con un organo spalleggiato dalle illimitate risorse degli Stati Uniti».
A.R. Eden allega poi due telegrammi ricevuti dall'ambasciatore inglese a Washington:
- (1° dicembre 1943) dove si conferma, appunto, la gran voglia degli americani di iniziare colloqui «informali e preliminari» sulle «questioni petrolifere di mutuo interesse nel Vicino Oriente».
- (10 febbraio 1944) in cui elenca i sei punti che agli americani preme affrontare e risolvere:
1° - Gli interessi dei paesi produttori e consumatori di petrolio nel Vicino Oriente;
2° - La quantità di petrolio mediorientale che dovrebbe affluire nei mercati internazionali nel periodo postbellico;
3° - gli attuali impedimenti alla futura produzione di petrolio;
4° - i problemi legati al trasporto del petrolio;
5° - diritti di concessione;
6° - la politica dei pezzi e della commercializzazione del petrolio.
L'unica contromossa che A.R. Eden suggerisce al War Cabinet è di chiedere che i colloqui angloamericani siano allargati alle politiche petrolifere in tutto il mondo, non limitandosi cioè all'area mediorientale. La speranza è che n una trattativa globale, di fronte a eventuali richieste inglesi d'ingresso nelle zone petrolifere controllate da Washington (nei Caraibi, ad esempio), gli Usa siano indotti a mitigare le loro pretese nelle zone di "competenza" britannica.
In effetti, il fatto che gli americani siano così interessati al petrolio "britannico" crea un grande allarme a Londra.
L'unica proposta Usa – emersa nei vari contatti tra le diplomazie di Londra e Washington – che W. Churchill apprezza è la costruzione di un oleodotto che colleghi il Golfo Persico al Mediterraneo orientale. Ma solo perché ne intravede i vantaggi strategici e commerciali per la Gran Bretagna.
Gli analisti dello S.M. militare prefigurano invece già i nuovi scenari destinati ad aprirsi subito dopo la guerra. E il nuovo nemico che si sta profilando all'orizzonte, l'URSS, per ora alleata contro il nazifascismo, ma candidata a diventare prestissimo la minaccia epocale da cui difendersi.

 

IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Febbraio

-
Eire

1944
Febbraio

, -



1944
Febbraio
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA
1944
Febbraio

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;
REGNO d'ISLANDA
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Febbraio
-


1944
Febbraio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Febbraio
-



1944
Febbraio
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Febbraio
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Febbraio
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Febbraio

-
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Febbraio

-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945) 
Sottosegretario -
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Alfonso Ollearo
(1943 23 set - 25 giu 1944)

Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore G. Gambara
Capo di stato maggiore Archimede Mischi
Aeronautica
Sottosegretario cte Carlo Ernesto Botto
(1943 23 set - 7 mar 1944)
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Rappresentante a Roma
cap. di fr. Carlo E. Cuturi
(1943 nov - 4 giu 1944)
Sottosegretario Ferruccio Ferrini
(1943 21 ott - 14 feb 1944)
[cte di sommergibili]
amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano.
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.


1944
Febbraio

NORD

Dal 31 gennaio 1944 il CLN di Milano, delegato dal CLN Centrale di Roma, ha assunto le funzioni di CLN Alta Italia [CLNAI», rappresentato da:
. Cirenei (PSIUP),
. Giuseppe Dozza (PCI),
. Albasini Scrosati (P. d'Azione),
. ing. Casò (in alternanza con Giovanni Falck) (Dc)
. avv. Arpesani (in alternanza con il dr. Coda) (PLI).
Alla prresidenza è chiamato il dott. Alfredo Pizzoni che si è attivamente occupato del finanziamento della Resistenza e ha già partecipato, in veste di indipendente, al CLN di Miilano.

A dimostrare lo stato d'animo dei partigiani del Nord nei confronti del mar.llo P. Badoglio è una canzone, la Badoglieide nata tra i giellisti delle formazioni cuneensi e che viene cantata sull'aria dei notissimi stornelli dell'operetta "Il Boccaccio".
Ecco la prima strofetta:

«O Badoglio, o Pietro Badoglio /
Ingrassato dal fascio littorio /
Col tuo degno compare Vittorio /
Ci hai già rotto abbastanza i c…
»

[Il testo completo può leggersi in «Partigiano alpino» (Edizione lombarda) del 3 dicembre 1944;
Canti della Resistenza italiana. A cura di T. Romano e G. Solza, Edizioni Avanti!, Milano 1960.]

2, nel telegramma inviato da R. Graziani a von Keitel risultano le seguenti richieste di uomini italiani da parte tedesca:
- 27.000 per la Marina germanica,
- 8.000 per reparti nebbiogeni in Germania,
- 16.000 a disposizione del feldmar.llo A. Kesselring,
- 150.000 da inviare in Germania,
- 1.000.000 per le organizzazione di lavoro Sauckhel;
il tutto in aggiunta ai 118.000 uomini già forniti ai mar.lli A. Kesselring e Richthofen.

Lo stesso giorno le formazioni partigiane dei ferrovieri (cui dedica particolare attenzione e cura il PSIUP) compiono la prima loro azione di sabotaggio.

All'inizio del mese di febbraio la banda della Lavagnina (gruppo partigiano formatosi nella zona del monte Tobbio, sul confine tra Genova e la provincia di Alessandria) si è rafforzato e può contare su un centinaio di uomini. Sono armati in modo sommario: moschetti, rivoltelle, bombe a mano. Hanno anche qualche Sten, ricevuto con un lancio effettuato da un aereo britannico.

3, R. von Rahn pretende da Guido Buffarini Guidi di essere preventivamente informato dei nomi dei prefetti e degli alti funzionari che si intende nominare;
il cap. Cesare Rodini, GNR, viene ucciso con i legionari Camillo Campanelli e Filippo Sannino mentre corre in aiuto del Presidio di Torre Pellice (TO) della 1° Legione GNR di Frontiera.

4
, viene pubblicato un nuovo manifesto di richiamo alle armi che riguarda le classi del 1922 e 1923 e il primo quadrimestre del 1924: termine ultimo per la presentazione, il 25 febbraio (prorogato più tardi all'8 marzo e al 12 per le reclute della marina).
6, Genova, esce il primo numero di:

7, Attività diplomatica:il CLNAI vota un o.d.g. che conferma «ai popoli sloveno e croato la dichiarata volontà del popolo italiano di lottare assieme ad essi per la cacciata degli oppressori tedeschi e fascisti». Il documento decide, infine, di «stabilire relazioni con i comitati di liberazione sloveno e croato per l'appoggio reciproco e il coordinamento della lotta».



8
-10
, Villa Ompi (Ossola), violento attacco mosso da una colonna di circa cinquecento tedeschi e fascisti della "Muti" contro i gruppi "Superti" e "Rutto", qui accantonati. Dopo due giorni di scontri e di combattimenti, gli attaccanti devono ritirarsi lasciando sul terreno una decina di morti e numerosi feriti.
10, Milano, nel corso di una riunione dei comitati di agitazione del "triangolo industriale" (Milano, Genova e Torino) viene deciso uno sciopero generale da attuarsi su tutto il territorio della Repubblica Sociale.

Varano (FO), Arturo Capanni, Seniore della Milizia, Commissario
del PFR, viene ucciso mentre rincasa.

11, l'Amministrazione militare tedesca ha finalmente un direttore responsabile in Friedrich Walter Landfried, alto funzionario gradito agli industriali della Ruhr, e dunque al ministro della Produzione bellica A. Speer e al suo rappresentante in Italia Hans Leyers.
C'è stato un accordo fra A. Speer e H. Himmler: costui diventa, in effetti, il ministro degli Interni dell'Italia occupata, mentre A. Speer si assicura mano libera nella produzione industriale; fra le due potestà Friedrich Walter Landfried fa da coordinatore e garante.
Il rappresentante di H. Himmler in Italia è il gen. SSKarl Wolff da cui dipendono le varie polizie:
- Sicherheitsdienst,
- Gestapo,
- Kripo,
nonché le forze repressive delle due divisioni SS.
Il servizio di sicurezza è affidato al gen. SS Wilhelm Harster, il cui più autorevole collaboratore è il col. Walther Rauff, sovraintendente per la Lombardia, il Piemonte e la Liguria.
Gli ufficiali famigerati sono:
. cap. Schmidt, a Torino con sede all'Hotel Nazionale;
. cap. Theo Saewecke, a Milano, all'Hotel Regina;
. cap. Engel, a Genova, alla Casa dello studente;
. magg. Odilo Globocnik, a Trieste;
. magg. Herbert Kappler, a Roma, in via Tasso.

Il funzionario incaricato della grande razzia delle cose è quindi il gen. Hans Leyer.
[Del resto A. Hitler gli ha illustrato il compito con queste parole: «Che i pantaloni glieli leviamo noi o glieli levino gli inglesi è del tutto indifferente».]
Comunque il suo ufficio, il RUK (Rüstung und Kriegsproduktion), deve rinunciare al suo primo disegno di trasferire in Germania l'intera industria italiana, impianti e maestranze.

Lo stesso giorno B. Mussolini scrive all'ambasciatore R. von Rahn:
«Caro ambasciatore von Rahn,
Vi mando qui acclusa una comunicazione di un comando tedesco diretta al Comando della Guardia Nazionale Repubblicana, nella quale è detto che ogni sovranità italiana sulle province alpine e del Litorale è temporanemanete sospesa in seguito ad accordi col Duce.
Voi sapete, caro Ambasciatore, che non ho mai avuto preventiva notizia, nemmeno ufficiosa, della costituzione dei due Commissariati del Voralpenland e del Küstenland e che, del pari, conobbi i due commissari dopo che si erano insediati […].
»
In effetti R. von Rahn ha dato precise disposizioni affinché nessuno di quelli di Salò metta piede a Trieste e in Istria senza la sua autorizzazione.


12, in un lettera inviata a R. Graziani, il comandante delle forze tedesche in Italia, Albert Kesserling, scrive che sono fuggiti:
- 340 uomini dal Battaglione "Siena" in trasferimento a Vercelli;
- 548 uomini dal Battaglione "Lavoratori numero 105" che raggiungeva il posto d'impiego;
che sono scomparsi dai reparti del Nord Italia ben 3.500 soldati.
Lo stesso giorno il Consiglio dei Ministri della R.S.I. approva il decreto sulla socializzazione delle imprese (o, meglio, sulla socializzazione della gestione delle imprese) che non presenta alcuna novità rispetto alla "Premessa" pubblicata il 13 gennaio precedente.
Due giorni prima della pubblicazione del decreto l'ambasciatore Rahn fa visita al ministro delle Corporazioni Angelo Tarchi per ottenere un rinvio. [vedi Economia»

Firenze, lo stesso giorno Alessandro Sinigaglia, capo dei GAP, viene ucciso dai fascisti Natale Cardini e Valerio Menichetti in un'osteria dove si era fermato a mangiare di ritorno da Pisa con Pietro Lari, un compagno della guerra di Spagna.

13
, Megolo (Bassa Ossola), mentre il cap. Filippo Beltrami rientra al campo da un'azione notturna sulla linea ferroviaria Domodossola-Milano, una colonna autocarrata di tedeschi e di fascisti attacca di sorpresa i partigiani. L'azione, favorita dal mancato allarme dei piccoli posti partigiani, si fa subito estremamente pericolosa, ma la Banda "Beltrami", benché assai inferiore di uomini e armamento, e svantaggiata dalla natura del terreno, accetta il combattimento. Questo si protrae per oltre quattro ore, ma alla fine i partigiani sono sopraffatti. Cadono il cap. Filippo Beltrami, Antonio Di Dio, il ten. Gianni Citterio [Redi] e altri, mentre i superstiti possono trovare scampo sulle montagne retrostanti.
[Il distaccamento superstite, comandato da Bruno Rutto, lasciata la Valgrande ritorna nella Val Strona per ridare vita alla formazione che, d'ora in avanti, s'intitolerà al nome del "capitano" Beltrami.]

14, è pubblicato il bando di chiamata della classe 1924 della leva di mare;
una volta pubblicato il decreto sulla socializzazione delle imprese, l'ambasciatore Rahn chiede il parere personale del Führer e gli risponde in modo evasivo il ministro degli Esteri J. von Ribbentrop: il Führer dice di non immischiarsi in un provvedimento che non riguarda i tedeschi; egli non prevede che otterrà un gran successo, e ha inoltre l'impressione che sia diretto «principalmente contro gli industriali e i proprietari d'imprese che hanno la responsabilità del sabotaggio del suo [di B. Mussolini» programma militare».
Nel disinteresse di Berlino, i dirigenti tedeschi d'Italia e le forze capitalistiche che li ispirano insabbiano il decreto costringendo il Duce prima a rinviarne l'esecuzione al giugno e poi mettendolo di fronte al veto del RUK (Rüstung und Kriegsproduktion).

15, il CLNAI «fa propri gli appelli del Comitato segreto di agitazione; invita tutti i cittadini pensosi delle sorti della Patria ad associarsi all'azione dei patrioti e dei lavoratori rivolta ad affrettare la liberazione di Roma e di tutto il Paese».
L'o.d.g. del CLNAI ammonisce inoltre gli industriali collaborazionisti e «chiama tutti gli Italiani degni di questo nome a preparare nell'azione di ogni giorno la lotta finale che, a fianco degli Alleati, con lo sciopero insurrezionale e con la rivolta armata di tutta la Nazione liberi per sempre l'Italia dagli oppositori hitleriani e fascisti».

A metà del mese Giovanni Pesce [Visone] può contare su nove persone: Barca [Bessone], due donne per il trasporto degli esplosivi e sei gappisti fra cui Giuseppe Bravin e Dante Di Nanni.
[Questi ultimi due moriranno entrambi.]

17, Genova e Savona, parte un convoglio di prigionieri diretto – previa fermata a Bergamo, da dove ripartirà il 16 marzo – alla volta di Mathausen;

18, Alta Val Baccia, viene ucciso il cap. Paride Mori, del Btg bersaglieri “Mussolini”;


19, il decreto legislativo n. 30 [bando Graziani] fissa all'8 marzo successivo la data ultima per la presentazione dei renitenti delle classi 1923-24 e 1925 e di coloro che, dopo aver risposto alla chiamata si sono allontanati dai reparti; esso stabilisce la pena di morte, ai sensi dell'art. 144 C.P.M., per i renitenti e i disertori.
È firmato da B. Mussolini, mar.llo R. Graziani e Pietro Pisenti, ministro della Giustizia.
Lo stesso giorno, mentre i 57 partigiani piemontesi sono ancora prigionieri dei fascisti, B. Mussolini invita il prefetto di Torino Zerbino, a fare delle contro proposte al gen. Operti; manda anche F.M. Barracu a incontrarsi col capo dei partigiani a Narzole; ma le trattative non vanno più in là perché il gen. Operti si ritira dal movimento e perché i tedeschi s'intromettono nell'affare cercando di arrestare il generale.
[I 57 arrestati accettano le condizioni proposte dal Duce per l'amnistia: alcuni si ritirano da ogni movimento, altri passano al servizio della R.S.I.]
20, rastrellamento del Biellese.
24, due ciclisti feriscono il prof. Pericle Ducati, insigne archeologo, che morirà più tardi.
Lo stesso giorno esce a Torino:

L'azione di repressione (ha sempre carattere locale e non viene mai portata a fondo) si svolge nelel regioni della Valsesia, di Pinerolo, intorno al lago d'Orta e al Lago Maggiore, nei pressi di Foligno e di Massa Marittima.
Molto attivi i partigiani in Toscana che cercano le vittime persino nei bordelli. Perdono però nelle repressioni i loro migliori:
. Lanciotto Ballarini,
. Fulcieri Pucci,
. Vittorio Sinigaglia e altri.

L'aviazione italiana riprende la sua attività nella zona di Udine.

Val Casotto e Valle Corsaglia, a fine febbraio queste valli vengono attaccate dai tedeschi contemporaneamente e anche il gruppo del magg. E. Martini [Mauri] dopo alcuni giorni di aspri combattimenti è travolto.

Nelle valli bellunesi e cadorine si conclude, a fine febbraio, il ciclo di rastrellamenti con quelli dell'Alto Vicentino (Valli del Chiampo).
[Relazione sull'attività della Divisione partigiana Pasubio, stesa a cura del col. Umberto Ricca [Rito] e del comandante Giuseppe Marozin [Vero].]

Sull'Appennno tosco-emiliano i rigori dell'inverno e la ripresa offensiva tedesca caratterizzano i primi mesi del 1944. I tedeschi sono preoccupati di mantenere libere le principali arterie stradali che, attraverso ai valichi del Penice, della Cisa, delle Cento Croci, del Cerreto e dell'Abetone, mettono in comunicazione la vallata del Po con l'Italia centro-meridionale e con le retrovie del fronte.
I disagi e il controllo nemico hanno operato un forte selezione fra i gruppi e le bande partigiane che per primi si erano formati in montagna dopo l'8 settembre. Così, mentre fascisti e tedeschi cercano di creare, con pattugliamenti e con il rafforzamento di presidi stabili e di posti di blocco, una solida rete di controllo, le bande partigiane si sciolgono e si ricompongono formando l'ossatura delle fomazioni appenniniche.
A fianco delle formazioni di montagna nascono in questi mesi le prime SAP di pianura e di città e le loro prime azioni militari.

28, viene istituito l'Ispettorato militare del lavoro (copia della Todt tedesca) con a capo il generale del genio Francesco Paladino, che deve «reclutare volontariamente i lavoratori»; poi si nomina il Nuovo direttorio del partito nel quale figurano:
. Pietro Asti,
. Fulvio Balisti,
. Carlo Borsani,
. Alfredo Cucco,
. Giuseppe Dongo,
. Franco Corrado Marina,
. Giulio Gaj,
. Carlo Gigliolo,
. Bruno Gemelli,
. Gino Meschiari,
. Franz Pagliani,
. Alessandro Palladini,
. Giuseppe Pizzirani,
. Sergio Stoppani,
. Leo Todeschini,
. Agostino Vandini,
. Aldo Vidussoni.
Si annuncia che gli iscritti al partito hanno raggiunto la cifra di 487 mila.
Si decide anche di nominare Alti Commissari regionali [vedi tabella], specie di superresponsabili della gerarchia fascista in quello che resta ancora d'Italia sotto la giurisdizione di Salò.
Si istituisce un sottosegretariato alla Cultura popolare e vi si destina Alfredo Cucco, con uffici a Venezia.
Alti Commissari regionali
PIEMONTE Paolo Zerbino (poi Francesco Grazioli)  
LIGURIA Luigi Sangermano  
VENETO Giuseppe Pizzirani  
EMILIA Armando Rocchi  
Per la Lombardia non c'è più tempo.
Un prestito obbligazionario emesso dal Comune di Milano viene coperto in pochi giorni e risultano sottoscritti 1.056 Mni di lire.
Rielaborazione da:
Silvio Bertoldi, Salò, (1976, Rizzoli Editore).



29, il Comitato segreto di agitazione di Milano dà l'ordine di sciopero, che viene prontamente attuato in tutte le officine, con inizio dai primi turni del giorno successivo, sotto forma di sciopero bianco (cioè all'interno dello stabilimento).
Torino, cogliendo a pretesto le restrizioni nel consumo dell'energia elettrica, molte importanti fabbriche torinesi, fra cui Lancia, Nebiolo, Viberti, sono chiuse alla vigilia dello sciopero per impedire alle maestranze una partecipazione diretta al movimento e disorientarne, con mossa imprevista i dirigenti.

A fine febbraio un distaccamento garibaldino delle formazioni Valsesiane, comandato da Aldo Aniasi [Iso] e formato per la maggior parte da giovani lodigiani, assalta la caserma GNR di Bannio, ottenendo la resa della guarnigione.

Fra dicembre e febbraio 1944, ucciso da un rastrellamento tedesco per la prima volta esteso a tutte le regioni e per il salto qualitativo che la Resistenza armata ha compiuto nel cuore dell'inverno, nell'Italia del Nord muore il ribellismo.

Alla razzia degli uomini sovraintende il Gauleiter Kurt Sauckel.
Questi, visto che promesse e adulazioni ottengono scarsi risultati, chiede l'aiuto del plenipotenziario militare Toussaint il quale ordina ai presìdi «l'impiego di sorpresa delle forze di polizia e rastrellamenti delle località; retate nei teatri, nei cinematografi, nei pubblici luoghi di divertimento; controllo delle prediche».
Il governo di Salò crea:
- Ispettorato militare per il reclutametno volontario dei lavoratori, affidato al gen. del genio Paladino;
- Commissariato del lavoro, alle dipendenze del ministero degli Interni.
Entrambi gli uffici emanano ordini, appelli, corredati dalle rituali minacce di deferimento ai tribunali militari, ma con risultati ovunque modestissimi, a volte beffardi, come nelle province partigiane:
- Pinerolo, su 700 lavoratori convocati se ne presentano 10, di cui uno cieco e due zoppi;
- Cuneo, su 800 ne arrivano 7.
A febbraio i documenti della Militärverwaltung registrano il fallimento:
Lavoratori forniti
Province
Gennaio
Febbraio
Torino e Aosta
364
600
Genova
146
165
Milano
550
600
Padova
250
265
Bologna
310
315
Meno della metà vanno a lavorare in Germania, gli altri riescono a trovare un posto in Italia presso i servizi della Wehrmacht o della Todt.
[Giorgio Bocca, Storia dell'Italia partigiana, G. Laterza & Figli, Bari 1980.]


Nel suo complesso, tuttavia, il fascismo di Salò dà scarso aiuto al reclutamento; azzarda persino qualche timido sabotaggio. [Pubblicando per esempio l'appello di H. Göring ai volontari per i servizi ausiliari non il 10 ma il 18 aprile; lamenterà la Militärverwaltung: «due giorni prima del termine di presentazione»; o l'appello per il "programma Sauckel" «in luogo del 25 aprile al più tardi, soltanto il 4 maggio, ossia un giorno prima del termine di presentazione».]

A fine mese la Gnr (GNR (Guardia nazionale repubblicana)), milizia politica, conta 140.000 uomini, 47.000 dei quali iscritti al partito, i fascisti fra i 17 e i 37 anni cui A. Pavolini ha ordinato il 1° febbraio di arruolarsi in un corpo così male equipaggiato che offre premi a quanti si presentano già forniti di capi di vestiario.

CENTRO

, Castel Gandolfo è ormai territorio di guerra; fortunatamente arrivano trenta capi di bestiame; si potranno così assistere anche quelli che non si sono potuti accogliere entro i confini delle ville;

2, Abruzzo, il gruppo Patrioti della Majella (avv. Ettore Troilo) combatte a Torricella Peligna.

Castel Gandolfo: si scatena una tremenda incursione aerea sopra Albano e qualche bomba cade anche nel territorio di Castel Gandolfo: la gente fugge, cercando rifugio nei giardini delle ville pontificie e dei collegi adiacenti.
Purtroppo si cominciano a contare le prime vittime: quindici suore rimangono sotto le macerie! Alla sera dodici bombe centrano la villa pontificia, due suore rimangono ferite; circa tremila rifugiati fuggono terrorizzati. Nel contempo si registra l'arrivo di un camion di farina.
Comincia la tragedia di Castello. Le aule del Collegio vengono sgomberate di tutto e vi trovano alloggio i contadini di Castel Romano. Per utilizzare lo spazio si è costretti a smembrare le famiglie, separando le donne dagli uomini.

2/3, Abruzzo, nella notte il gruppo Patrioti della Majella (avv. Ettore Troilo) conquista Pizzoferrato con il concorso di un piccolo reparto britannico ma, soprattutto, dell'intera popolazione che respinge con estrema decisione i successivi tentativi tedeschi di riconquistare il paese.
Vi muore, combattendo tra i suoi amici, il magg. Lionel Wigram.
[C. Colacito, La Resistenza in Abruzzo, op. cit., pp. 15-17;
E. Troilo, I partigiani della Majella, in Il Movimento di liberazione in Italia, Milano set-nov 1955, pp. 71-89.]

3, Roma, nella notte la polizia penetra a viva forza nel collegio di S. Paolo e vi arresta 66 persone rifugiate, alcune travestite da frati e da preti: un generale, altri ufficiali, giovani renitenti alla leva, disertori ed ebrei. Il Vaticano protesta altamente: il collegio di S. Paolo è protetto, secondo i patti lateranensi, dall'immunità extraterritoriale e questa è stata Violata.
Dopo vari colloqui:
- tra il papa con il gesuita tedesco Becker, antinazista,
- tra il papa con il card. Maglione e mons. Montini,
- tra il card. Maglione e mons. Montini con mons. Tardini,
il Vaticano protesta altamente: il collegio di S. Paolo è protetto, secondo i patti lateranensi, dall'immunità extraterritoriale e questa è stata Violata.
Interviene quindi l'ambasciatore di Spagna de las Barcenas che si reca dall'ambasciaotore tedesco Weizsäcker e lo consiglia di andare in Vaticano per spiegare come stanno le cose ed evitare ulteriori guai.
Per evitarsi guai a vicenda, presto tutto viene messo a tacere.

Castel Gandolfo: la situazione si aggrava ulteriormente. Si teme il diffondersi di infezioni: mancano luce e acqua; piovono altre bombe. P. Cambiè si rivolge ai rifugiati e con franchezza dice che ormai la zona non dà più garanzie di salvezza e immunità. Cominciano le malattie, ma altra gente accorre da Albano.

4, Castel Gandolfo: alla sera la situazione è ormai tragica. Per evitare complicazioni e tenere in pugno la situazione si chiedono nuove forze di polizia a Roma.

5, Marche, i distaccamenti garibaldini "Lupo" e "Porcarella" irrompono nella stazione ferroviaria di Albacina, assaltano un treno militare, su cui viaggiano settecento reclute destiante all'esercito fascista, parte ne disarmano, parte ne accolgono nelle loro file.
[Pochi giorni dopo il gruppo "Vera" attaccherà i tedeschi a San Ginesio. Altre bande terranno per poche ore Piobbico e Ostra. A Muccia, in un'osteria, si svolgerà un combattimento corpo a corpo notturno fra partigiani e fascisti.]

VALNERINA: Cascia, centro del territorio libero partigiano, giunge un
gruppo di trentasette ex prigionieri alleati (inglesi, sudafricani, canadesi, greci, neozelandesi, americani.), guidati da un certo Frank Nigel Eatwell, un soldato sudafricano autopromossosi a tenente grazie alla sua audacia personale e alle sue riconosciute capacità di comando;
[Gli ufficiali di questo gruppo – a quanto sembra – sarebbero disposti a unirsi ai partigiani, ma entrano in conflitto con il comando della brigata “Gramsci”.
Rifiutata la loro riorganizzazione nei nuovi gruppi dal commissario politico Alfredo Filipponi [Pasquale], ideologicamente avverso agli “Anglosassoni”, il ten.col. Louis Wagenaar, un fuggitivo già internato politico olandese, e il ten. T.J. [Pat] O’Brien, ufficiale britannico dei Royal Engineers fuggito dal campo di Pissignano (ha raggiunto la zona di Cascia a gennaio) decidono di organizzare una banda costituita da POWs e di cercare contatti non più con la brigata “Gramsci”, ma con la [II Banda Melis].
Sia il ten.col. Louis Wagenaar, un professore, che il ten. T.J. [Pat] O’Brien, hanno contatti con sir Francis D’Arcy Osborne, ambasciatore britannico presso la Santa Sede, da cui vengono riforniti di denaro a sua volta ridistribuito a ex prigionieri che si trovano nascosti.]

Toscana, una banda staccatasi dai garibaldini di monte Morello e guidata da Lanciotto Ballerini – un giovane di Campi Bisenzio che ha un fratello con i partigiani e uno nelle prigioni fasciste – va alla montagna di Pistoia per unirsi alle formazioni autonome di Manrico Ducceschi [Pippo] e cade in un'imboscata fascista a Valdibona.
Altri garibaldini di monte Morello, sfuggiti al rastrellamento, si spostano sui Giovi; è in banda Aligi Barducci, destinato al comando di una divisione.

Castel Gandolfo: il capo amministrativo del complesso del territorio pontificio, ing. Bonomelli, compie un'ispezione generale, ma si sente del tutto impotente a provvedere.
Nel corso di una riunione con ufficiali rifugiati si studia la possibilità di una fuga, in caso di irruzione della polizia tedesca o americana. Per la difesa ci sono soltanto i pochi fucili dei Palatini con poche munizioni.
Frattanto la diplomazia vaticana, attraverso il delegato apostolico a Washington, fa appello agli Alleati perché rispettino la zona extraterritoriale, ove sono rifugiati ben seimila civili, ove già sono morti religiosi e diciassette suore. Ma intanto cadono altre bombe, causando un morto e alcuni feriti.
Il card. L. Maglione sollecita l'intervento dei rappresentanti anglo-americani ospiti del Vaticano, perché esercitino pressioni sui loro governi e vengano date precise istruzioni ai Comandi delle truppe sbarcate ad Anzio, da cui partono gli aerei.

9, nel 95° anniversario della "Repubblica romana" le reclute, che poi partono per i centri di addestramento in Germania, giurano fedeltà alla RSI.
Firenze, mentre un battaglione di allievi fascisti sfila per via Cavour, a uno dei militi parte, casualmente, un colpo di fucile. Succede una sparatoria alla cieca e lo sbandamento di alcuni plotoni. Un istruttore tedesco trascina una squadra a ispezioanre una casa, entrano in un appartamento, trovano nel bagno un professionista anziano, l'ing. Mario Saccomanni, e lo uccidono a rivoltellate perché, sordo, ha tardato ad aprire. Senza accorgersi che le sue finestre non danno sulla strada.

10, Castel Gandolfo: la villa papale viene colpita da un altro bombardamento. La Segreteria di Stato fa appello anche all'ambasciata germanica, chiedendo il rispetto della zona del tutto indifesa. Il mar.llo Kesselring fa sapere che nessun deposito di materiale bellico sarà posto all'interno del territorio pontificio. Comunicazione che nella stessa giornata viene estesa anche ai rappresentanti degli Alleati.
Intanto da Washington il delegato apostolico comunica di un incontro con l'on. Settinius, il quale ha assicurato d'aver informato le autorità militari americane dei danni subiti da Castel Gandolfo. In nome del presidente Roosevelt viene rinnovato l'impegno al rispetto della zona e ripetuto che le autorità militari locali faranno il possibile per garantirlo.

11, Castel Gandolfo: si contano non meno di trenta crateri. Più tardi vengono per un sopralluogo mons. Costantini, mons. Borgna e mons. Mc Geough del Collegio Americano.
I morti contati circa 500 (ma certamente sono molti di più). Distrutti completamente il refettorio, le cucine, un'ala dell'edificio e danni ingenti dappertutto.
Tra le vittime anche suor Timotea.

12, Castel Gandolfo: le squadre di soccorso dell'Umpa (120 gregari con 8 autocarri) e vigili del fuoco (in tutto 200) continuano ad estrarre i corpi dalle macerie…
Nel pomeriggio vengono inviati due camion a Castello per prelevare le cose più importanti e possibili da trasportare.
Continuano i bombardamenti. Muore il prof. Milano, archiatra pontificio.

15, distruzione di Montecassino: ore 09:40 - 15:00, un terribile bombardamento distrugge completamente l'abbazia.
Sotto il ricovero crollato rimangono molte vittime, alcune centinaia; un gruppo con l'abate, entrato in un cunicolo più basso, si salva.
Uscito dall'abbazia, l'abate viene condotto in auto dal comandante la zona, poi dal comandante superiore, poi a Veroli, e quindi a Roma. L'auto viene fermata e fatta sorpassare da un'altra auto tedesca che la precede. Poi le auto fanno un lungo giro, passano verso il Pincio e si crede di andare a S. Anselmo, invece l'abate si trova in una sala "curiosa" che sta nella sede della Radio, nel quartiere Vittoria. Là nonostante la stanchezza, viene fatto parlare e piange, dichiara che nell'abbazia non vi erano obiettivi militari né soldati. Poi viene portato dall'ambascaitore tedesco, che gli vuole far sottoscrivere un foglio e trova un gruppo di persone che sa essere giornalisti. Allora il vecchio venerando si arrabbia e tace e lo accompagnano allora a S. Anselmo sull'Aventino, sede dell'Abbazia primaziale dell'Ordine Benedettino.
[Carlo Gasbarri, Quando il Vaticano confinava con il Terzo Reich (Padova 1984).]

18, Castel Gandolfo: continuano i bombardamenti.

19, dalle caserme dell'Umbria, dall'inizio del reclutamento ad oggi, si sono assentati dal reparto già 778 reclute sulle 1.525 affluite; ciò permette una rinnovata attività del movimento partigiano nella regione che preoccupa B. Mussolini;

Castel Gandolfo: continua l'opera di seppellimento di cadaveri a Castello; 500 ieri l'altro, totale 708 più numerosi involti di miseri resti; e non si contano coloro che sono morti negli ospedali e altrove.

23, Roma, il capitano di corvetta Umberto Bardelli, comandante del btg Barbarigo (il primo di fanteria di marina ricostituito dalla "X Mas" dopo l'8 settembre ed ora inquadrato nella 17V div.ne germanica) arriva assieme ai suoi nella capitale. I marò del btg Barbarigo vanno a morire sulla piana fra Anzio e Nettuno, sul fronte contro gli anglo-americani.

27, Castel Gandolfo: bombardamento dall'aeroporto del Littorio; verso sera giunge a Castello Giovanni, il custode della villa, con la sua famiglia; egli dà notizia che i morti a Castello sono saliti a 1004 e non tutta la zona è stata ancora esplorata.


28, anche i generali giurano ora fedeltà alla nuova RSI.
Sono 300 (secondo Emilio Canevari), 63 nella sola Roma.

L'aviazione italiana riprende la sua attività ad Anzio.
La Marina (amm. Sparzani) annuncia che tre piccoli mas, guidati dal sottoten. Fracassini della "X Mas" hanno affondato nelle acque di Anzio un incrociatore leggero e una corvetta.

SUD

9, [anniversario della Repubblica Romana], in tutti i centri (meno Roma dove la cerimonia è rinviata da Mälzer) giurano le reclute che poi partono per i centri di addestramento in Germania.



[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]


Regno d'Italia
1944
Febbraio
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico
(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
1943
dall'8 settembre ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Paolo Thaon di Revel
(1943 6 ago 1943 - 20 lug 1944)
   
Capo del governo primo ministro segretario di Stato

mar.llo P. Badoglio
(1943 25 lug - 17 apr 1944)
I

Sottosegretari
alla Presidenza
Pietro Baratono
(1943 27 lug - 17 apr 1944)
[ex alto commissario fascista a Napoli]
Dino Philipson
(1944 1º feb 1944 al 17 apr1944)
Interno
Umberto Ricci
(1943 28 lug - 11 feb 1944)
avv. Vito Reale
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari avv. Vito Reale
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
Pietro Capasso
(1944 24 feb - 17 apr 1944)
Affari Esteri
R. Guariglia
(1943 28 lug - 11 feb 1944)
[già rappresentante dell'Italia fascista a Parigi]
mar.llo P. Badoglio
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
[ad interim]
Africa Italiana
gen. M. Gabba
(1943 27 lug - 24 feb 1944)
[senatore di nomina fascista]
mar.llo P. Badoglio
(24 feb - 5 giu)
[ad interim]
Guerra
A. Sorice
(1943 26 lug - 11 feb 1944)
[da molti anni stretto collaboratore del Duce]
gen. Taddeo Orlando
(1944 11 feb - 5 giu 1944)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari amm. Pietro Barone
(1943 16 nov - 17 apr 1944)
[del. Marina Mercantile]
Aeronautica
gen. R. Sandalli
(1943 27 lug - 18 giu 1944)
[distintosi molto nella guerra etiopica]
Scambi e valute
G. Acanfora
(1943 26 lug - 24 feb 1944)
[dir.gen. Banca d'Italia]
Guido Jung
(1944 24 feb - 2 giu 1944)
[ad interim]
Finanze
D. Bartolini
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[tipico esponente del regime fascista, porta i segni di una ferita al volto infertagli il giorno prima, 26 lug.]
Guido Jung
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari Guido Jung
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
 
Industria, Commercio e Lavoro

sottosegretario
prof. Epicarmo Corbino
(1943 13 nov - 10 feb)
[poiché nominato senza il suo consenso rifiuta, ma poi accetta]


prof. Epicarmo Corbino
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari prof. Epicarmo Corbino
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
 
Agricoltura e foreste
prof. A. Brizzi
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[senatore di nomina fascista e capo gabinetto di Giacomo Acerbo]

Falcone Lucifero
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari prof.avv. Tommaso Siciliani
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
 
Lavori Pubblici
D. Romano
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[capo di gabinetto del suo predecessore fascista]
prof. Raffaele De Caro
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari prof. Raffaele De Caro
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
 
Grazia e Giustizia
G. Azzariti
(1943 26 lug - 15 feb 1944)
[alto magistrato ignoto]
Ettore Casati
(1944 15 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari dr. Giuseppe Salvatore De Santis
(1943 16 nov - 15 feb 1944)
 
Cultura di massa
Carlo Galli
(1943 15 ago - 24 feb 1944)
Giovanni Cuomo
(1944 24 feb - 17 apr)
[ad interim]
Comunicazioni
gen. F. Amoroso
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
Tommaso Siciliani
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari gen. Giovanni Di Raimondo
(1943 16 nov - 5 giu 1944)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic)
[del. Poste e Telegrafi]
Educazione nazionale
dr. L. Severi
(1943 27 lug - 11 feb 1944)
[funzionario devoto all'ex regime o "doppiogiochista" insigne!]
prof. Giovanni Cuomo
(1944 11 feb - 17 apr 1944)
Sottosegretari prof. Giovanni Cuomo
(1943 16 nov - 11 feb 1944)
 

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -
-

1944
Febbraio

agli inizi del mese W. Churchill telegrafa a F.D. Roosevelt che è molto preoccupato di ogni tentativo di collaborare con Carlo Sforza e con la Giunta in questo critico momento della battaglia. Accusa Carlo Sforza d'aver mancato alla parola non appoggiando i governo del mar.llo P. Badoglio e chiede che nessuna decisione sia presa senza consultare il governo britannico e senza un accordo tra presidente e primo ministro. Rispondendo a questo telegramma, Hull dice all'ambasciatore inglese che il governo americano ha fatto la nota proposta pensando che Roma cadesse ma ciò non essendo successo il problema del re non è più urgente.
5, la G.E.P. (Giunta esecutiva permanente) si rivolge all'A.C.C. comunicandogli quali sono i suoi compiti e affermando la necessità che si arrivi al più presto alla chiarificazione e alla regolarizzazione della vita del paese. Mac Farlane trasmette questa comunicazione al Comandante delle Forze alleate, Wilson, e questi le manda allo Stato maggiore degli Alleati mutandola in domanda di appoggio alla Giunta esecutiva per la sua azione politica e accompagnandola con parere favorevole.
10, il gen. Alexander pubblica il decreto dell'A.C.C. che consegna all'amministrazione italiana i territori a sud dei confini settentrionali delle province di Salerno, Bari e Potenza, nonché la Sicilia e la Sardegna;
fermi restando i poteri, i diritti e le immunità delle Nazioni Unite, del Comandante in capo delle Forze alleate e della A.C.C.».];
Salerno, il mar.llo P. Badoglio pubblica un proclama (il re è a Ravello, a villa Sangro) in cui ringrazia gli alleati affermando che questa è la prima tappa verso la ricostruzione dell'unità della Patria e che l'Italia combatterà con tutte le sue forze per la libertà. Per avere maggior autonomia trasforma i Sottosegretari in Ministri, con qualche variazione, assumendo egli stesso il dicastero degli Esteri.
18, Il I Raggruppamento motorizzato, superata la crisi, ricostituito con energica disciplina dal gen. Utili e rinforzato di parecchie unità, tornato al fronte nella zona tra la V e l'8ª Armata alle sorgenti del Volturno, ha il primo contatto con i tedeschi.
20, re Vittorio Emanuele III accoglie l'idea della luogotenenza presentatagli da E. De Nicola il quale avverte subito Mac Farlane esponendogli la situazione; alla domanda chi potrebbe presiedere il nuovo governo, E. De Nicola risponde B. Croce o Carlo Sforza, pur ammettendo che il primo non ne vuole sapere e il secondo è molto osteggiato.

[memorandum di D. Grandi]

20 febbraio 1944

D. Grandi
racconta di aver preso la guida del «movimento di opposizione a Mussolini e alla sua banda» a partire dal giugno del 1939, cioè dopo essere stato costretto a lasciare l'incarico di ambasciatore a Londra su pressione della Germania nazista. Aggiunge di essere rimasto in contatto «con gli statisti inglesi» che incoraggiavano i suoi sforzi (il riferimento è all'ambasciatore in Italia, sir Percy Loraine). Perciò, sottolinea, «gli eventi del 25 luglio 1943 non furono basati sull'improvvisazione, tantomeno furono provocati da un movimento popolare o dall'intervento dei partiti antifascisti, che arrivarono sulla scena soltanto in seguito. È questa la verità».
Ma in questo memorandum c'è un'altra importante rivelazione: prima del Gran Consiglio, «per due volte tentammo di agire. Fu nel maggio del 1941, subito dopo la criminale campagna di Grecia, e nell'autunno del 1942, nel periodo in cui gli Alleati sbarcarono nell'Africa settentrionale. Ma gli ostacoli furono tali che fummo costretti a desistere».
[Un riscontro a quest'ultima sua affermazione si trova in una nota segreta del Foreign Office del 26 novembre 1942.]
Poi D. Grandi aggiunge:
«Il re non era stato informato dei nostri piani, in modo da lasciargli piena libertà d'azione. Gli inviai il testo dell'ordine del giorno che intendevo esporre soltanto poche ore prima che si aprisse la seduta [nel tardo pomeriggio del 24 luglio].
La mattina del 25 luglio, prima di conoscere le sue decisioni, lo esortai ad agire e a chiedere un armistizio agli Alleati.

[Lo incontra alle 4 del mattino, alla presenza del duca Pietro D'Acquarone, ministro della Real Casa].
Mi dichiarai quindi disponibile a raggiungere Madrid e Lisbona e, con il consenso degli Alleati, Londra, con l'obiettivo di prendere contatto con le autorità britanniche e americane.
Soltanto in un secondo momento fui incaricato dal nuovo governo di Badoglio di contattare gli Alleati a Madrid. Tuttavia, al momento di partire, fui bloccato e così si perse un'altra preziosa settimana. Era infatti necessario eludere la sorveglianza dei tedeschi (che mi cercavano dal 25 luglio). Fu questo a causare il rinvio della mia partenza.
Al mio arrivo a Madrid
[il 18 agosto 1943] e poi a Lisbona [otto giorni dopo, il 26 agosto], quindi, erano già in corso i contatti tra gli Alleati e le autorità militari italiane».

[1° memorandum inviato a W. Churchill il 18 agosto 1944]


21, alla richiesta del mar. P. Badoglio (fatta già a fine gennaio alla firma dell'accordo sulla restituzione delle province) che all'Italia venisse dato il pieno carattere di alleata, F.D. Roosevelt risponde ora respingendo l'appello «finché il governo italiano non includerà i gruppi organizzati degli elementi antifascisti liberali».
22, W. Churchill parlando alla Camera dei Comuni si schiera apertamente dalla parte di Vittorio Emanuele III e del mar. P. Badoglio;
23, il governo americano incarica i suoi rappresentanti nel Consiglio per gli affari civili di questo Stato maggiore degli alleati di comunicare che aderisce alla richiesta della Giunta senza ottenere però il consenso inglese.
La G.E.P. non riesce a sopraffare con la sua politica quella del Governo.
Essa notifica al re i delberati de Congresso di Bari e invita il sovlo invita ad abdicare affinché il potere venga assunto da uomini non compormessi con un ventennio criminale

Gli anarchici, pur nelle differenti situazioni locali e a volte in condizioni di estrema debolezza, si impegnano nel movimento partigiano, rivendicando un antifascismo di carattere rivoluzionario, ed opponendo il protagonismo operaio e popolare alla "delega" agli eserciti. Spesso inseriti in formazioni miste, a volte con formazioni proprie, combattono soprattutto in Liguria, in Toscana, a Milano, sull'Appennino emiliano-romagnolo; la formazione "Gino Lucetti" opera prevalentemente a Carrara.

Alla fine del mese ritornano i prigionieri d'oltremare e vengono raccolti nei campi del Salento: cantano inni fascisti.

Lo stesso mese, su disposizione del Comando supremo, il col. Giovanni Duca si reca in Veneto assieme al giovane figlio per cercare di ampliare il servizio d'informazioni del Fmcr (Fronte militare clandestino) in questa regione.

dallo stesso mese, campo di Fossoli (vicino Carpi): di fatto il campo è gestito dai nazisti; partono i primi due convogli diretti a Bergen Belsen ed Auschwitz, con quasi 600 persone tra cui Primo Levi;


SICILIA
1944
Febbraio

-



Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Febbraio
5
, Nîmes, con l'aiuto decisivo dei "gappisti" dall'esterno (quasi tutti spagnoli e polacchi), in diciotto riescono ad evadere dal carcere.
Dall'interno invece, a dare un forte contributo al'evasione, è stato Angelo Saliceti, un còrso condannato a 10 anni di lavori forzati, di cui 8 scontati
[In seguito prenderà parte alla Liberazione di Parigi ma a guerra terminata, ritornerà alla sua vecchia "professione" di bandito; sarà "fatto fuori" in un regolamento di conti nel 1949.]
Intanto si viene a sapere che Pietro Tresso [Brasco] è morto di malattia.


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Febbraio

«segue da Gennaio 1944»



«segue Marzo 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]

 



OVEST
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-

1944
Febbraio

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Febbraio

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
-

1944
Febbraio

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ONTARIO
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1944
Febbraio

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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1944
Febbraio

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NOVA SCOTIA
-
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1944
Febbraio

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MANITOBA [dal 1870]
-
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1944
Febbraio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Febbraio

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Febbraio

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Febbraio

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Febbraio

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Febbraio

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[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Febbraio

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Gennaio
-

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Febbraio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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-

1944
Febbraio

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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1944
Febbraio

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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1944
Febbraio

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1944
Febbraio

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1944
Febbraio

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Febbraio

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Febbraio

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[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
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1944
Febbraio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
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1944
Febbraio

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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1944
Febbraio

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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1944
Febbraio

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1944
Febbraio

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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1944
Febbraio

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1944
Febbraio

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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1944
Febbraio

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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1944
Febbraio

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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1944
Febbraio

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1944
Febbraio

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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1944
Febbraio

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1944
Febbraio

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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1944
Febbraio

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1944
Febbraio

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1944
Febbraio

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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1944
Febbraio

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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1944
Febbraio

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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1944
Febbraio

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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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1944
Febbraio

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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
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1944
Febbraio

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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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1944
Febbraio

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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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1944
Febbraio

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[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
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1944
Febbraio

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[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1944
Febbraio

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[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
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1944
Febbraio

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[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
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1944
Febbraio

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[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
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1944
Febbraio

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[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
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1944
Febbraio

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[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
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1944
Febbraio

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[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Febbraio

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Febbraio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Febbraio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Febbraio

-


a

 

 


1944
Febbraio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Febbraio

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Febbraio

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Febbraio

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Febbraio

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Febbraio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Febbraio

-



1944
Febbraio
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Febbraio

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Febbraio
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Febbraio

ritorna ora il regime liberale;

1944
Febbraio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Febbraio

-





1944
Febbraio
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Febbraio

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Febbraio

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Febbraio

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Febbraio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Febbraio

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Febbraio

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Febbraio

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Febbraio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Febbraio

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Febbraio

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Febbraio

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Febbraio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Febbraio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Febbraio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Febbraio

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Febbraio

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Febbraio

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Febbraio

- Presidente della repubblica
[dittatore]

gen. P.P. Ramírez
(1943 giu - feb 1944)
[nazionalista]
 
- Presidente de facto  
gen. E.J. Farrell
(? - 25 feb 1944)
- Presidente ad interim  
gen. E.J. Farrell
(25 feb - 9 mar 1944)
1944
Febbraio
25
, Buenos Aires, il presidente gen. P.P. Ramírez è costretto a dimettersi dal gen. E.J. Farrell che diviene presidente de facto;

 



Patagonia
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Febbraio

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1944
Febbraio
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Febbraio

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Febbraio

-

a


1944
Febbraio
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Febbraio

-

a


1944
Febbraio
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Febbraio

-

a





1944
Febbraio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Febbraio

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a





1944
Febbraio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Febbraio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Febbraio
Algeria
-
-
1944
Febbraio

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Febbraio
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Febbraio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Febbraio
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal 1942 è è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Febbraio

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Febbraio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Febbraio

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Febbraio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Febbraio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Febbraio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Febbraio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Febbraio

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Febbraio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Febbraio

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Febbraio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Febbraio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Febbraio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Febbraio

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Febbraio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Febbraio

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Febbraio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Febbraio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Febbraio

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Febbraio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Febbraio

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Febbraio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Febbraio

-







1944
Febbraio
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Febbraio

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Febbraio

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;





1944
Febbraio
SOMALIA
1944
Febbraio

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Febbraio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Febbraio

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Febbraio
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Febbraio

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1944
Febbraio

-

1944
Febbraio
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Rhodesia
1944
Febbraio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1944
Febbraio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Febbraio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]
s

1944
Febbraio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1944
Febbraio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Febbraio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Febbraio

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Febbraio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Febbraio

-





1944
Febbraio
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Febbraio

-


1944
Febbraio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Febbraio

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Febbraio

[da novembre 1941 il commissario gollista per il Levante, gen. G. Catroux, ha proclamato l'indipendenza del paese, rinviandone però l'attuazione alla fine delle ostilità.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Febbraio

i leader libanesi dichiarano la fine del mandato francese.



1944
Febbraio

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1944
Febbraio
-


1944
Febbraio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Febbraio

-



1944
Febbraio
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Febbraio


Kurdistan (iracheno)
1944
Febbraio

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Febbraio
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Febbraio

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;




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Giornali e giornalisti
1944 - FEBBRAIO


[Torino]

direttore:
. Concetto Pettinato.

«La Repubblica Fascista»

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. Carlo Borsani.

«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]

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. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale dei GUF.

[periodico di Albenga]

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[Torino]

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1943 set - apr 1945,
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«La Nazione»
[Firenze]

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«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]

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[Roma]

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. I. Pietra,
. Bruno Spampanato.

[Roma]

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. R. Manzini (1927-59).

[Roma]

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[Edizione romana]

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«La Voce Repubblicana»
[clandestino]

nell'ottobre 1943 ha ripreso clandestinamente le pubblicazioni;
direttore:
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«Il Popolo»
(clandestino)

1943-44, appare con alcuni numeri clandestini;
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[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]

direttore:
. P. Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a fornire ai militanti una guida ideologica.


(clandestino)

direttore:
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[organo clandestino del Psiup]

. E. Colorni (1943 lug-1944);

 

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