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ANNO 1945
Gennaio
STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

 

 

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1945, con sede a New York è la più importante organizzazione internazionale esistente; l'accordo, che costituisce la Carta o Statuto dell'ONU, è stato firmato a San Francisco da 50 stati;
è un'unione a carattere aperto nel senso che a fianco dei firmatari (50 + la Polonia) altri stati possono esservi ammessi purché siano amanti della pace e diano garanzia di adempiere agli obblighi derivanti dalla Carta; quasi tutti gli stati del mondo sono membri dell'ONU, ne restano fuori oltre ai cosiddetti microstati (come Andorra, Liechtenstein, San Marino), la Svizzera, le due Coree, il Vietnam, Taiwan e la Rhodesia;
Organismi:
- assemblea generale:
è composta da tutti gli stati membri, ognuno dei quali ha diritto di avere cinque rappresentanti ma dispone di un solo voto; in pratica funge da tribuna internazionale;
- consiglio di sicurezza:
è composto da 15 membri, dei quali 5 permanenti (USA, URSS, Repubblica Popolare Cinese, Gran Bretagna, Francia) e 10 eletti ogni due anni dall'assemblea;
- consiglio economico e sociale:
è composto da 54 stati eletti dall'assemblea per la durata di 3 anni;
- consiglio di amministrazione fiduciaria:
ha il compito di controllare l'amministrazione dei territori sottoposti ad amministrazione fiduciaria;
- Corte internazionale di giustizia:
è il principale organo giudiziario dell'ONU;
- segretariato:
è composto dal segretario generale e dal personale a lui dipendente;
a causa del gioco dei veti incrociati delle grandi potenze che siedono al consiglio di sicurezza, l'attività dell'ONU è di fatto paralizzata, almeno fino alla fine della guerra fredda;
segretario generale:
- 1946-53, Trygve Lie.

Panafricanismo

«segue da 1919»
1945, Manchester, nel congresso (il quinto in Europa) organizzato dal Pan-African Congress (Congresso panafricano) appaiono per la prima volta i nomi dei leaders africani che avranno presto un ruolo determinante nelle vicende politiche dell'Africa, come:
. Kwame Nkrumah,
. Jomo Kenyatta,
. Nnamdi Azikiwe.
«segue 1957»

Sinistra democristiana

«segue da lug 1944»
1945, 15 gennaio, Roma, esce la rivista «Politica d'oggi», «quindicinale dei democratici cristiani della corrente repubblicana e di sinistra», che ne asseconda e documenta l'azione;
Direttore: Domenico Ravaioli.
La redazione è composta da:
. Alberto Canaletti-Gaudenti,
. Antonio Carcaterra,
. E. Contardi,
. Danilo de' Cocci,
. Giuseppe Fuschini,
. Beniamino Palumbo,
. Quinto Tosatti.
Lo stesso anno firmano con maggiore o minore intensità:
. Edoardo Fenu,
. Costantino Mortati,
. Annibale Gilardoni,
. Corrado Giovannini,
. Domenico Contigliozzi,
. Mario Montesi,
. Nicolò Migliore,
. Benedetto Todini,
. Pietro Mazzetti,
. Carlo Marconi,
. Silvio Banchi Andreoli,
. Salvatore Santoro,
. Anacleto Gianni,
. Federico Alessandrini,
. Fabrizio Fabrizi,
. Gian Battista Rosso,
. Ada Alessandrini,
. Vincenzo Rondoni,
. ecc.
Lo stesso anno, su 24 quaderni previsti, vedranno la luce soltanto 12, di cui solo 3 normali, 7 doppi e 2 tripli.
Dal numero 3-4-5- del 15 marzo 1945 viene inserito sotto la testata il motto sturziano: «Né la monarchia né il conservatorismo ci attireranno mai nella loro orbita».
Il n. 14 del 30 luglio, è il più importante dell'annata, in quanto è il giorno stesso in cui ha luogo a Roma il 1° Convegno nazionale dei delegati provinciali della Dc e, nell'intenzione dei suoi redattori, esso dovrebbe ripetere la funzione sostenuta un anno prima dal "Contributo dei 38".
«segue gen 1946».

 

II GUERRA MONDIALE





1945
Gennaio
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1945
Gennaio

Alkoven, Alta-Austria, castello di Hartheim:
all'inizio dell'anno il castello viene completamente ripulito da un comando di lavoro di Mauthausen: camere a gas, il mulino delle ossa, le attrezzature del crematorio ed altre "costruzioni tecniche" vengono divelte; dall'Alta-Austria bambini di debilità congenita e suore, più di quante ne siano state scacciate nel 1940, vengono trasferiti sul posto riportando così il castello alla "condizione primordiale";
30, Melk, Bassa-Austria, nel KL viene raggiunto il più alto numero di prigionieri: 10.352;


GERMANIA
1945
Gennaio
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto - aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
-
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar - apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb - apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb - apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb - mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen - apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1941 feb - apr 1945)
Economia
Reichswirtschaftminister
Walther Funk
(1933 gen - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag - apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen - apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937 - apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942 - apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

 
Gau e Gauleiter
[Principale regione amministrativa del NSDAP,
creata dallo statuto del partito del 22 maggio 1926.]
Nr.
Gau
Capitale
Gauleiter

 


01



Baden

[Formato dal vecchio Stato di Baden.]

Karlsruhe
. Heinrich Robert Wagner (1925-45)
[† 14 ago 1946, giustiziato dai francesi]
02

Bayrische Ostmark
(Baviera Orientale)

[Formato da una parte della Baviera; venne originariamente chiamata Bayrische Ostmark, e poi rinominata in Gau Bayreuth nel 1942; incorporò parti della Cecoslovacchia nel 1938.]

Bayreuth
. Fritz Wächtler (1935-45)
[† 19 apr 1945, ucciso dalle SS]
03

Groß-Berlin
(Grande Berlino)

[Formato dalla provincia prussiana di Grande Berlino]

 

Berlin
(Berlino)
. Joseph Goebbels (1926-45)
[† 1° mag 1945, suicidio]
04

Danzig-Westpreußen
(Danzica-Prussia Occidentale) 1939

[Formato dall'ex Città Libera di Danzica e dalla regione polacca del Voivodato di Pomerania.]

Danzig
(Danzica)
. Albert Forster
(1930-45)
[† 28 feb 1952, giustiziato dai polacchi]
05

Düsseldorf

[Formato dalla parte settentrionale della provincia del Reno]

Düsseldorf
. Friedrich Karl Florian
(1930-45)
[6 anni di prigione, rilasciato nel 1951; † 24 ott 1975]
06 Essen
Essen
. Josef Terboven (1928-45)
[† 8 mag 1945, suicidio]
07

Franken
(Franconia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Nürnberg
(Norimberga)
. Karl Holz (1941-45)
[† 20 apr 1945, suicidio]
08

Halle-Merseburg

[Formato dalla parte meridionale della provincia di Sassonia.]

Halle an der Saale
. Joachim Albrecht Leo Eggeling (1937-45)
[† 15 apr 1945, suicidio]
09

Hamburg
(Amburgo)

[Formato dallo Stato di Amburgo.]

Hamburg
(Amburgo)
. Karl Kaufmann (1929-45)
[14 mesi di prigione; † 4 dic 1969]
10

Hessen-Nassau
(Assia-Nassau)

[Formato dallo Stato dell'Assia e da una parte della provincia prussiana di Assia-Nassau]

Frankfurt am Main
(Francoforte sul Meno)
. Jakob Sprenger (1933-45)
[† 7 mag 1945, suicidio]
11

Kärnten
(Carinzia)

[Formato dallo Stato austriaco della Carinzia e dell'Est Tirol.]

Klagenfurt
. Friedrich Rainer
(1941-45)
[† 18 ago 1947, giustiziato dagli jugoslavi]
12

Köln-Aachen
(Colonia-Aquisgrana)

[Formato dalla parte centro-settentrionale della provincia del Reno.]

Köln
(Colonia)
. Joseph Grohé
(1931-45)
[in prigione fino al 1950; † 27 dic 1987]
13

Kurhessen

[Formato dalla parte settentrionale della provincia prussiana di Assia-Nassau.]

Kassel
. Karl Gerland (1943-45)
[† 21 apr 1945, fronte orientale]
14

Magdeburg-Anhalt
(Magdeburgo-Anhalt)

[Formato dal libero Stato di Anhalt e da una parte della prussiana provincia di Sassonia.]

Dessau
. Rudolf Jordan
(1937-45)
[25 anni di lavori forzati dai sovietici; rilasciato il 13 ott 1955; † 27 ott 1988]
15

Mainfranken
(Meno-Franconia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Würzburg
. Otto Hellmuth (1928-45)
[20 anni di carcere; esce nel 1955; † 20 apr 1968, suicidio]
16

Mark Brandenburg
(Brandenburgo)

[Formato dalla provincia prussiana di Brandeburgo.]

Berlin
(Berlino)
. Emil Stürtz (1939-45)
[scomparso dal 21 apr 1945]
17

Mecklenburg
(Meclemburgo)

[Formato dai liberi stati di Meclemburgo-Schwerin e di Meclemburgo-Strelitz.]

Schwerin
. Friedrich Hildebrandt (1931-45)
[† 5 nov 1948, giustiziato, processo di Airmen]
18

Koblenz-Trier
(Coblenza-Treviri)

[Formato da una parte della provincia del Reno, venne rinominata in Moselland (ovvero terra della Mosella) nel 1942, dopo l'incorporazione del Lussemburgo.]

Koblenz
(Coblenza)
. Gustav Simon (1931-45)
[† 18 dic 1945, prigione Paderborn]
19

München-Oberbayern
(Monaco-Alta Baviera o Baviera superiore)

[Formato da una parte della Baviera.]

München,
(Monaco di Baviera)
. Paul Giesler (1942-45)
[† 8 mag 1945, suicidio]
20

Niederdonau
(Basso Danubio o Bassa Austria)

[Formato dall'ex stato federale della Bassa Austria e da una parte del Burgenland; dal 1939 incluse anche parti della bassa Moravia.]

Krems an der Donau
. Hugo Jury (1938-45)
[† 8 mag 1945, suicidio]
21

Niederschlesien
(Bassa Slesia)

[Formato dalla provincia prussiana di Bassa Slesia.]

Breslau
(Breslavia)

. Karl Hanke (1940-45)
[† 8 giu 1945, ucciso dai cechi]
22

Oberdonau
(Alto Danubio o Alta Austria)

[Formato dall'ex stato federale della Alta Austria e dalla Ausseerland, una parte della Stiria; dal 1939 incluse anche parti della bassa Boemia.]

Linz
. August Eigruber (1938-45)
[† 28 mag 1947, giustiziato]

23

Oberschlesien
(Alta Slesia)

[Formato dalla provincia dell'Alta Slesia, incorporò dal 1939 anche parti della Polonia.]

Kattowitz

(Katowice dal 1939)

. Fritz Bracht (1941-45)
[† 9 mag 1945, suicidio]
24

Ost-Hannover
(Est-Hannover)

[Formato dalle parti settentrionali, centrali e orientali della prussiana Provincia di Hannover.]

Lüneburg
(Luneburgo)
. Otto Telschow (1925-45)
[† 31 mag 1945, suicidio]

25

Ostpreußen
(Prussia Orientale)

[Formato dalla provincia prussiana della Prussia Orientale; dal 1939 incluse anche territori della Polonia]

Königsberg
. Erich Koch (1928-45)
[ergastolo; † 1986, prigione]

26

Pommern
(Pomerania)

[Formato dalla prussiana provincia di Pomerania.]

Stettin
(Stettino)
. Franz Schwede-Coburg
(1934-45)
[10 anni di prigione; nel 1956 pena sospesa; † 19 ott 1960]
27

Sachsen
(Sassonia)

[Formato dalla provincia di Sassonia.]

Dresden
(Dresda)
. Martin Mutschmann (1926-45)
[† 14 feb 1947, giustiziato a Mosca]

28

Salzburg
(Salisburgo)

[Formato dall'ex stato federale del Salisburghese]

Salzburg
(Salisburgo)
. Gustav Adolf Scheel
(† 25 mar 1979]


29

Schleswig-Holstein

[Formato dalla prussiana provincia di Schleswig-Holstein, dalla Città libera di Lubecca e da parte del libero Stato di Oldenburg.]

Kiel
. Hinrich Lohse (1925-45)
[10 anni di prigione; rilasciato nel 1951; † 25 feb 1964]
30

Schwaben
(Svevia)

[Formato da una parte della Baviera.]

Augsburg
(Augusta)
. Karl Wahl (1928-45)
[3 anni e mezzo di prigione; † 18 feb 1981]
31

Steiermark
(Stiria)

[Formato dall'ex stato federale della Stiria e da una parte del Burgenland; dal 1941 inclouse parti della Slovenia]

Graz
. Siegfried Uiberreither (1939-45)
[testimone a Norimberga; † 29 dic 1984]
32

Sudetenland
(Sudeti)

[Formato dalle parti della Cecoslovacchia dove la lingua tedesca era maggiormente parlata.]

Reichenberg
. Konrad Henlein
(1939-45)
[† 10 mag 1945, suicidio]
33

Sud-Hannover-Braunschweig
(Hannover del Sud-Brunswick)

[Formato dal Libero Stato di Brunswick e dalle parti meridionali e occidentali della provincia di Hannover.]

Hannover
. Hartmann Lauterbach (1940-45)
[assunto dall'intelligence americana; † 12 apr 1988]
34

Thüringen
(Turingia)

[Formato dalla Turingia e dall'adiacente provincia di Sassonia.]

Weimar
. Fritz Sauckel (1927-45)
[† 16 ott 1946, giustiziato a Norimberga]
35

Tirol-Vorarlberg
(Tirolo-Vorarlberg)

[Formato dall'ex stato federale del Vorarlberg e da una parte del Tirolo]

(dal 1943 anche con l'attuale regione Trentino-Alto Adige*)

Innsbruck (dal 1943 Bolzano*)
. Franz Hofer (1932-45)
[10 anni di prigione; † 18 feb 1975]
36

Wartheland 1939

[Creato in gran parte nella regione polacca del Voivodato di Poznan e dalle aree incorporate dai voivodati circostanti dopo l'occupazione tedesca della Polonia]

Posen
(Poznan)

. Arthur Karl Greiser
(1939-45)
[† 21 lug 1946, giustiziato dai polacchi]
37

Weser-Ems

[Formato da una parte del libero Stato di Oldenburg, lo Stato di Brema e la parte occidentale della Provincia di Hannover.]

Oldenburg
. Paul Wegener (1942-45)
[prigione ?; † 5 mag 1993]
38

Westfalen-NordWestfalen-Nord
(Westfalia-Nord)

[Formato dal Libero Stato di Lippe e dalla parte settentrionale della Provincia di Vestfalia.]

Münster
. Gustav Alfred Julius Meyer (1932-45)
[† mag 1945, suicida]
39

Westfalen-Süd
(Westfalia-Sud)

[Formato dalla parte meridionale della Provincia di Vestfalia.]

Dortmund

. Albert Hoffmann
(1943-45)
[† 26 ago 1972]
40

Saarpfalz
(Saar-Palatinato)

[Formato dalla regione del Palatinato e dalla regione prussiana della Saarland; rinominata Westmark nel 1940 dopo l'incorporazione di parte della Lorena.]

Neustadt an der Weinstraße
. Willi Stöhr (1944-45)
[fuggito in Canada; † 1994]
41

Wien
(Vienna)

[Formato dall'ex stato federale di Vienna e da alcune parti del Niederösterreich]

Wien
(Vienna)

. Baldur von Schirach
(1940-45)
[20 anni di prigione; esce nel 1966; † 8 ago 1974]
42

Württemberg-Hohenzollern

[Formato dal Libero Stato Popolare di Württemberg e dalla provincia prussiana di Hohenzollern.]

Stuttgart
(Stoccarda)
. Wilhelm Murr (1928-45)
[† 14 mag 1945, suicidio]
43

A.O. (Auslandsorganisation)

(Organizzazione per l'estero) che corrisponde ai membri del partito d'oltremare.

Berlin
(Berlino)
. Ernst Wilhelm Bohle
(1933-45)
[Processo ai ministri; 5 anni di prigione; graziato dic 1949; † 9 nov 1960]
Note
Un Gauleiter è il capo di una sezione locale dell'NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei - Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori), oppure il capo di un Reichsgau (una suddivisione amministrativa dello Stato).
Gli unici Reichsgaue sono le regioni dell'Austria, i Sudeti, il Wartheland, e Danzica-Prussia Occidentale, i quali sono territori annessi alla Germania a partire dal 1938. Il resto del Reich rimane diviso amministrativamente in Länder.
 

 

1945
Nazismo

Gennaio
Subito dopo che H. Göring ha rimosso virtualmente Adolf Galland da tutti gli incarichi, inviandolo in licenza illimitata senza neppure preoccuparsi di farlo sostituire, Lützow e Trauloft, postisi alla testa di una delegazione di veterani della caccia, redigono una memoria per H. Göring con cui chiedono in pratica che, vista la situazione in cui si trova la Luftwaffe, bisogna prendere provvedimenti per salvare la situazione.
Berlino, Casa dell'Aviatore, H. Göring, alla presenza del nuovo capo di stato maggiore generale Karl Koller e degli "ammutinati" legge la memoria; alla fine, sentendosi accusato dai suoi subordinati esce dalla sala.
Come conseguenza Lützow viene allontanato da ogni incarico di responsabilità e teoricamente bandito dalla natia Germania per andare ad assumere il comando di un'unità di caccia sul teatro operativo italiano. Trauloft viene a sua volta silurato.
In questa circostanza però il Führer decide di intervenire personalmente e così Adolf Galland viene inaspettatamente convocato da H. Göring alla Karinhall e incaricato di costituire il 44° Jagdgeschwader (l'unità, forse, più selezionata di tutta la Luftwaffe).


Peenemünde, mentre la II Armata russa, comandata dal gen. Constantin Rokossovsky, è già alle porte di Swinemünde, in un fattoria abbandonata si riuniscono (all'insaputa della Gestapo) i capi del gruppo di scienziati presenti nella base discutono sul da farsi;
i dieci bollettini provenienti da diversi livelli della Wehrmacht contengono ordini diversi:
- cinque (tra cui l'ordine del generale comandante la regione del Baltico) esigono la difesa eroica, sul posto, contro i russi;
- cinque chiedono di prendere armi e bagagli, smontare le installazioni e portare il tutto verso il centro della Germania per continuare laggiù lo studio e la produzione delle armi della rivincita.
All'unanimità W. von Braun e altri 5.000 scienziati decidono di arrendersi agli americani, ma per far ciò bisogna avvicinarsi il più possibile al centro della Germania.
Il Ministero della Guerra a Berlino ha già deciso di destinarli a Bleicherode, nelle montagne dello Harz, a sud-ovest della capitale. Walter Dornberger è già nella zona dove ha istallato il suo PC a Bad-Sachsa; i sicari di Kammler stanno scavando con la dinamite enormi caverne nella montagna dove dovranno venire installati i nuovi laboratori.
Poiché per lasciare Peenemünde bisogna per prima cosa attraversare la zona controllata dal generale comandante la regione del Baltico, rammenta a chi intende fermarlo che Peenemüde dipende dalle SS. In pochi giorni tutti i veicoli, tutte le casse, tutte le attrezzature, ecc. della carovana vengono contrassegnate col simbolo VZBV (Vorhaben zur besonderen Verwendung).

23
, Berlino, il conte Helmuth James von Moltke e padre Alfred Delp ambedue del Circolo di Kreisau vengono giustiziati;

"Operazione Sunrise" ("Aurora")
[nota anche come "Operazione Crossword"]

1945
Gennaio, Hans Wilhelm Eggen, un ufficiale delle SS vicino a W. Schellenberg, incontra un diplomatico americano, Frederick R. Loofborough; inizialmente Hans Wilhelm Eggen prende una linea dura: al momento, la Germania non ha altra scelta che quella di combattere fino alla fine, anche se tutti i tedeschi saranno uccisi. Il risultato sarà il trionfo del bolscevismo su tutta l'Europa. Ma suggerisce un incontro in Svizzera tra W. Schellenberg e A. Dulles per scongiurare un simile disastro. W. Schellenberg, dice, potrebbe portare la prova ad A. Dulles che i russi non stanno giocando in modo giusto con l'Occidente.
Frederick R. Loofborough
invia rapidamente un rapporto di questa conversazione ad A. Dulles. Anche se il funzionario dell'OSS non prende questa esca, fa una riflessione sulla possibilità di trovare qualcuno all'interno delle SS disposto ad agire.
A. Dulles crede che le forze militari tedesche nel nord Italia siano nervose. Ci sono stati alcuni discorsi informali tra i partigiani italiani e i tedeschi, con i tedeschi che cercano di assicurarsi che non saranno attaccati se si ritireranno dall'Italia. I tedeschi in cambio, si offrono di astenersi dal distruggere fabbriche e centrali elettriche italiane. Ma attraverso i suoi contatti A. Dulles apprende che i partigiani italiani si oppongono fermamente a un simile accordo.


 

 

1945
Gennaio
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Tomasz Arciszewski
(1944 29 nov - 2 lug 1947)
 
 
1945
Gennaio
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
Presidente del Consiglio nazionale del popolo di Lublino
B. Bierut
(1944 lug - ?)
Primo ministro
Edward Osóbka-Morawski
(1944 22 lug - 5 feb 1947)

1945
Gennaio
, Auschwitz: per celebrare l'alba del nuovo anno, cento polacche e cento polacchi tutti prigionieri politici che avevano probabilmente preso parte alla rivolta di Varsavia – vengono fucilati davanti al Crematorio V;
1-4, Auschwitz-Birkenau: la popolazione femminile registra un calo di mille persone;
6, Auschwitz: le quattro ragazze arrestate per aver contrabbandato la polvere da sparo ai ragazzi del Sonderkommando perché facessero esplodere i crematori, sono giustiziate per ordine dell'SS- Obersturmführer (tenente ) e Schutzhaftlagerführer Franz Hössler: trattasi forse di Roza Robota, Ella Gartner, Regina Safir ed Estera Wajsblum.
Mentre le squadre di demolizione cominciano a smantellare i crematori e a far esplodere alcune delle baracche del campo femminile, le segretarie, sorvegliate dalle SS, ricevono l'ordine di caricare su una vettura "tutti i documenti dei detenuti, i registri dei morti e gli schedari".

17, - Chelmno/Kulmhof, Polonia, solo ora si ferma l'attività nel campo di sterminio dopo che sono state uccise circa 300.000 persone;
18, - Chelmno/Kulmhof, Polonia, arrivano le truppe russo-polacche;
- Auschwitz: all'una di notte c'è l'ultimo appello prima dell'evacuazione; le successive "marce della morte" dureranno dai due ai sette giorni, dipende dal luogo di destinazione;
20, il primo gruppo di donne arriva a Wodzislaw Slaski, vicino al confine tedesco; i convogli che partono dalla stazione prendono quattro direzioni diverse, diretti in quattro campi diversi: Gross-Rosen, Sachsenhausen, Ravensbrck e Buchenwald;
27, reparti sovietici abbattono i cancelli di Auschwitz; i tedeschi prima di abbandonare il campo, hanno cercato di distruggere le prove dello sterminio, ma non hanno avuto il tempo di bruciare i cadaveri di 2000 bambini (che saranno sepolti dai soldati sovietici) né sono riusciti a eliminare tutti i testimoni.
[Trovano "oltre 600 corpi di internati, uomini e donne, uccisi o morti durante gli ultimi giorni". Dei 5.800 prigionieri ancora vivi a Birkenau, quattromila sono donne.]

La Polonia dei lager, primo fra tutti quello di Auschwitz-Birkenau a Oswiecim, luogo del supremo martirio di cristiani e di ebrei a cominciare dal frate minore conventuale Massimiliano Kolbe (1894-1941) e dalla suora carmelitana scalza Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, ebrea convertita (1891-1942).
Alla fine della Seconda guerra mondiale, le vittime cattoliche polacche mietute dai tedeschi contano:
- 4 vescovi,
- 1996 sacerdoti,
- 113 chierici,
- 238 religiose.
I deportati nei campi di prigionia e di sterminio sono stati in totale:
- 3642 sacerdoti,
- 389 chierici,
- 341 conversi,
- 1117 suore.
In particolare:
. Edith Stein [Teresa Benedetta della Croce] (1891-1942) suora carmelitana scalza, ebrea convertita;
. Massimiliano M. Kolbe (1894-1941) frate minore conventuale;
. Tito Brandsma (1881-1942), carmelitano;
. Enrico Krzysztofik (1908-1942);
. Enrico Kaczorowski (1888-1942) e compagni;
. Antoni Julian Nowowiejski (1858-1941) e compagni;
. Francesco Dachtera (1910-1942);
. Vladislaw Maczkowski (1911-1942);
. Jakob Gapp (1897-1943)
. ….

[vedi Polonia in basso]





1945
Gennaio
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1945
Gennaio
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1945
Gennaio

-

SUBCARPAZIA: Uzhorov, diocesi di Mukaciv, viene creato un Ufficio del culto, presieduto, naturalmente, da un comunista, e poco dopo viene promulgata la legge sulla «libertà di cambiare religione senza alcuna formalità», seguita subito da un'altra sulla confisca dei beni delle parrocchie cattoliche là dove i due terzi della popolazione siano ortodossi.
[Il sequestro di alcune chiese viene però effettuato anche contro questa condizione e vane risultano le proteste di mons. Teodoro Giorgio Romza, vescovo di Mukaciv.]

 



1945
Gennaio
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-
1945
Gennaio

esautorato dal potere, negli ultimi mesi di guerra il presidente trova rifugio in Germania dove viene arrestato dagli angloamericani.

Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1945
Gennaio

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1945
Gennaio




1945
Gennaio

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA

1945
Gennaio
, in un incontro svoltosi tra Romano Zoffo, comandante di un battaglione osovano, e militi sloveni, questi ultimi ribadiscono che l'unica soluzione per evitare un conflitto interno alla Resistenza friualan è che la brigata "Osoppo" passi agli ordini del IX Corpus. Proposta che, di nuovo, viene seccamente respinta.
[Romano Zoffo, (nato a Udine nel 1915) già capitano del regio esercito, fu dapprima alla guida del distaccamento partigiano di Sauris e poi alla testa deli battaglione partigiano Carnia, organico alla I brigata "Osoppo-Friuli". A fine aprile 1945 sarà ucciso a Tarcento in un'imboscata tesagli dai cosacchi (alleati dei tedeschi), mentre con essi conDuce una trattativa strumentalmente richiesta dal loro stesso comando.
Sarà decorato con medaglia d'argento alla memoria.]
7, Alfredo Berzanti [Paolo] e Mario inviano una nuova lettera a mons. Giuseppe Nogara

Vostra Eccellenza auspica che si possa trovare con eventuali trattative un modus vivendi per evitare nuovi malanni alle popolazioni, le quali, in via ordinaria, sono quelle che portano le più gravi e dolorose conseguenze di conflitti a mano armata […]. Poiché la stessa guerra, pur restando tale, ha le sue leggi, vorremmo anche noi augurarci d'aver a che fare con un nemico leale […] [ma non era questo il caso, visti i principi di] feroce inumanità che i tedeschi hanno fatto propri e contro i quali noi non potremo mai cessare, malgrado la nostra inferiorità bellica, di essere fieri ribelli.
[Per questa ragione] questo Comando non defletterà dal condurre con mezzi a sua disposizione quella lotta contro i tedeschi e contro il fascismo che è ragione principale della sua stessa esistenza e fine essenziale del suo operare.
Il dolore che noi sentiamo per la rovina dei nostri paesi non può in nessun caso essere tanto forte quanto il rimorso che noi avremmo se, deponendo le armi ed abbandonando la causa, contribuissimo con la nostra passività alla rovina morale e materiale della nostra Patria.

Da questa lettera emerge che è proprio l'alto prelato a insistere affinché si provi a cercare un'intesa in funzione anticomunista con l'esercito tedesco.
In un verbale stilato a inizio del mese (e allegato alla lettera precedente) si legge che «con i tedeschi fu rifiutata, pur salvando le forme diplomatiche, ogni trattativa, da loro in più modi richiesta, perché tali richieste erano improntate all'assurdo calcolo di fare noi loro amici contro terzi».
[Pochi giorni dopo la stesura di questo documento vi sarà la strage di Porzus che come pretesto avrà proprio delle voci di un incontro segreto fra Francesco De Gregori [Bolla] e militi della X Mas di J.V. Borghese.]

Nel frattempo, su disposizioni del controspionaggio americano con il quale da tempo ha iniziato a collaborare, giunge nei territori del Nord Antonio Marceglia con i compiti sia di preservare gli impianti del triangolo industriale dalla "furia " dei tedeschi in ritirata, sia di operare per favorire un'intesa fra reparti dell'esercito di Salò in disfacimento, uomini della X Mas e, appunto, le brigate Osoppo.
[Già capitano di vascello della marina militare è noto per essere stato uno degli affondatori delle corazzate inglesi Queen Elizabeth e Valiant il 19 dicembre 1941 con i motosiluranti, partiti dal sommergibile Scirè, comandato da J.V. Borghese.]


12-19, Il Btg "Fulmine" della "X Mas" sostiene l'assalto di numerose forze slave che dalla selva di Tarnova puntano su Gorizia; malgrado ingenti perdite resiste finché, giunti i rinforzi, gli slavi vengono ricacciati. Ma poco dopo F. Rainer, con l'aiuto di A. Hitler, riesce a far allontanare la "X Mas" dalla Venezia Giulia dove essa lascia tuttavia piccoli presidi.
Alessandro Pavolini, in visita nel Litorale adriatico, viene bloccato alle porte di Pola, con la scusa di ragioni militari, e a Trieste non viene ricevuto da F. Rainer come ministro del governo italiano ma solo come segretario del Partito fascista repubblicano.
Ciò dimostra la sostanziale indifferenza dei tedeschi alle ragioni del fascismo di Salò e il disprezzo nei confronti delle sue strutture.

15, i comandanti della div.ne "Garibaldi-Natisone" si recano per la prima volta al comando del IX Corpus dove trovano Vincenzo Bianco [col. Krieger]. Questi si presenta come portavoce del Comitato centrale del Pci e comunica che la div.ne "Garibaldi-Natisone" sarà completamente nell'esercito di Tito (Josip Broz), rompendo ogni contatto con le organizzazioni italiane.
17, nella sua ultima testimonianza Francesco De Gregori [Bolla] racconta di una situazione che sta precipitando, con gli osovani stretti in una morsa implacabile «fra il nemico palese (truppe tedesche e repubblicane)» e «il nemico occulto (truppe slovene e garibaldine), non meno pericoloso e non meno imbevuto di odio nei nostri riguardi». Ormai «continuare a combattere senza mezzi contro quattro nemici (tedeschi, repubblichini, sloveni, garibaldini) è una caparbietà molto simile a quella che caratterizzava l'epopea donchisciottesca».
E ricorda che il gorno prima una pattuglia slovena ha attaccato alcuni osovani nella zona di Taipana, disarmandoli e tenendoli per qualche ora in ostaggio.
Scrive ancora: «Questo comando ha iniziato a gettare i suoi gridi [sic] di allarme sulla questione slovena fin dall'ottobre scorso, chiedendo a chi di ragione accordi diplomatici, soluzioni politiche o apporto di forza per potenziare le possibilità di reazione di questo Comando. [Ma] a questa azione, svolta con la massima costanza ed energia, ha fatto riscontro, da parte dei superiori ordini responsabili, solo un complesso di chiacchere che, naturalmente, non ha apportato nessun vantaggio alla situazione».

28, Udine, nel corso di una riunione tenutasi nella località di Orsaria (Premariacco), in casa di Armando Basso [Gobbo], responsabile del CLN di Orsaria, e alla presenza dei compagni:
. Alfio Tambosso [Ultra], vicesegretario,
. Giorgio I[J]ulita [Jolly],
. Valerio Stella [Ferruccio],
. Aldo Plaino [Valerio],
. Vittorio Juri [Marco],
il segretario della Federazione cittadina del Pci, Ostelio Modesti [Franco], dà ordine a Mario Toffanin [Giacca] di "liquidare" la presenza della "Osoppo" a Porzus.

A fine mese, intanto, la brigata guidata da Francesco De Gregori [Bolla] stabilisce il suo quartier generale in due malghe (aree destinate al pascolo alpino) situate a poca distanza l'una dall'altra sul monte Topli Uork.
Il presunto incontro tra Francesco De Gregori [Bolla] e uomini del comandante J.V. Borghese non è mai avvenuto.
Pur tuttavia, a fine gennaio, in un colloquio riservato svoltosi a Vittorio Veneto fra il cap. Manlio Morelli (Btg "Valanga, X Mas), luogotenente di J.V. Borghese, e il comandante osovano Candido Grassi [Verdi] si discute in effetti di una possibile collaborazione tra osovani e marò della X Mas.
Un autorevole avallo a questa trattativa l'ha dato il maggiore inglese Thomas John Rowert [Nicholson], capo della missione del Soe nell'Italia nordorientale, e a fare da mediatore tra il cap. Manlio Morelli e Candido Grassi [Verdi] è Alfonso Boccazzi [Tenente Piave] († 5 agosto 2009), un ufficiale medico, paracadutato nell'area friulana, a inizio settembre 1944, assieme alla missione del maggiore inglese con l'incarico di «osservatore presso le brigate partigiane Osoppo».
Stando a quando riferiscono documenti dei servizi americani, a fine 1944 Alfonso Boccazzi [Tenente Piave] è caduto prigioniero dei militi della X Mas che lo hanno trattato con riguardo concedendogli anche «larga possibilità di movimento e di comunicazione via radio con lo stato maggiore del Real Esercito». La ragione di questo presunto trattamento di favore – smentito nei suoi scritti successivi da Alfonso Boccazzi [Tenente Piave] – sarebbe dovuta proprio ai rapporti che l'ufficiale ha allacciato con la brigata Osoppo con la quale J.V. Borghese, nonostante la contrarietà di larga parte della X Mas, è intenzionato a stipulare un'intesa in funzione antislava.
Nello stesso tempo il cap. Manlio Morelli – come da suo futuro memoriale – in seguito a un lungo colloquio sostenuto con Alfonso Boccazzi [Tenente Piave] a proposito della questione slovena, informa il comandante J.V. Borghese che è giunto il momento di aprire una trattativa con gli osovani.
Quest'ultimo ne condivide il piano e il cap. Manlio Morelli incarica allora Alfonso Boccazzi [Tenente Piave] di contattare il comando della Osoppo al fine di «collaborare in maniera armoniosa e amichevole per lottare contro gli slavi».
Arrivare a una collaborazione – scriverà il cap. Manlio Morelli – risulta comunque molto difficile in quanto per la X Mas aggregarsi alla Osoppo è impensabile giacché le unità puramente navali ne sarebbero impossibilitate. Di conseguenza, la Osoppo dovrebbe affrontare da sola la rappresaglia tedesca.
Alla fine dell'incontro, il cap. Manlio Morelli e Candido Grassi [Verdi] giungono alla conclusione che la sola possibilità di ottenere una concreta sinergia tra partigiani bianchi e marò della X Mas è che a unirsi alla Osoppo sia il battaglione "Valanga", l'unica unità della X Mas specializzata nella guerra di montagna, composta da oltre seicento uomini ben armati e organizzati.
Questi progetti rimangono però lettera morta perché dentro alla X Mas continuano ad esservi forti opposizioni a un'intesa con una formazione partigiana.
Vi è pure un duro scontro tra J.V. Borghese e due suoi ufficiali, i comandanti Scarelli e Corrado, secondo i quali una trattativa di questa delicatezza non può essere delegata al solo cap. Manlio Morelli ma deve ottenere l'approvazione di tutta la X Mas.
Approvazione che non arriverà mai
.
Alla fine però i due stringono un patto di mutuo soccorso per difendersi sia da eventuali rappresaglie naziste, sia dai partigiani di Tito.
Alla vigilia della Liberazione, J.V. Borghese scioglie il "Vega" e ordina al cap. Mario Rossi «di inviare i gruppi di sabotaggio nelle città già stabilite. […]
Rossi
– scrivono gli americani nei loro rapporti – aveva la netta impressione che Borghese mantenesse contatti segreti con il Cln».
[Dalla confessione dei vari sabotatori del "Vega" – interrogati a Bologna dai servizi americani nel giugno 1945 – si scoprirà la vera natura dell'operazione:
«Combattere il pericolo comunista. In caso di aggressione armata da parte comunista, i nostri commandos dovevano attuare tattiche di guerriglia clandestina. La nostra missione consisteva nell'organizzare un fronte unico contro i comunisti».

[Altre fonti parlano di Cino Boccazzi [Tenente Piave] che sarebbe stato paracadutato in Friuli insieme con il cap. Tolson e il magg. Nicholson.]
Da un rapporto dello Special Force datato 29 gennaio 1945 si evince che il loro compito è quello di procurare rifornimenti alleati alle formazioni partigiane nonchè «di riferire informazioni e ritrasmettere ordini del 15° Gruppo di armate del gen. Mark Clark e del Supremo quartier generale del mar.llo Alexander».
Secondo questo rapporto il magg. Nicholson sarebbe già in contatto con il principe J.V. Borghese.]

SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

Durante la guerra partigiana opera il VOS (Servizio sicurezza e informazioni), un apparato comunista tra il poliziesco e il militare che ha un compito molto speciale. Mentre l'esercito partigiano di Tito fa la la guerra di guerriglia all'interno dei Balcani, esso organizza attentati e omicidi nei centri urbani. Chiamato "la nostra Ceca" da Edvard Kardelj, è guidata da una donna, Marjeta, moglie di Boris Kidric un dirigente comunista sloveno.
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)
1945
Gennaio

nel giornale sloveno «Matajur» si cominciano a leggere articoli in cui la brigata "Osoppo" viene definita «una brigata composta da elementi ex fascisti» che opera intenzionalmente contro il movimento di Liberazione «uccidendo proditoriamente i combattenti partigiani al solo fine di impossessarsi del comando […].».
[Quella delle presunte collusioni con il «nemico» è una questione da approfondire in quanto tali accuse accompagneranno anche nel dopoguerra la vicenda della brigata "Osoppo", tornando con forza alla ribalta all'inizio degli anni Cinquanta quando inizierà il processo contro i responsabili dell'eccidio di Porzus.]
ISTRIA
1945
Gennaio

-

Fiume
1945
Gennaio

I tedeschi tentanto di arrestare Junio Valerio Borghese mentre si trova a Fiume.

 




1945
Gennaio

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 in esilio a Londra, con il suo governo con a capo il generale D. Simovic;
- dal 4 dicembre 1943, il maresciallo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero;
- dal 16 giugno 1944, dopo l'accettazione del compromesso, ha assunto un atteggiamento nettamente intransigente;

SLOVENIA
-
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.]
1945
Gennaio
All'inizio dell'anno gli agenti dell'Ozna (Sezione per la protezione del popolo) sull'intero territorio jugoslavo sono più di 15 mila e al loro fianco si muove una miriade di informaori.
Slavonia [regione situata tra la Drava e la Sava]
1945: il carcere di Stara Gradiska (sta in una fortezza eretta nel 1750 come avamposto contro le truppe musulmane) viene ora usato come lager dai comunisti di Tito per rinchiudervi molti italiani dell'Istria, del Quarnaro e della Dalmazia; in pratica, quelli scampati alle foibe, tutti condannati ad anni di lavoro forzato. (solo nell'inverno 1946-47 vi vengono rinchiusi anche duecento sacerdoti cattolici che devono scontare una pena tra i quindici e i venti anni di detenzione).
1945
Gennaio

-
SERBIA

1945
Gennaio

dalla fine di dicembre 1944 la Serbia è stata completamente liberata dalle truppe del NOV (Esercito popolare di liberazione).
La maggioranza del NOV prende di nuovo tutto il fronte jugoslavo creando così un largo fronte che si estende da Drava, attraverso il Srem e la Bosnia, anche Lica fino a Cariopago, mentre le ingenti forze continuano con successo la lotta in retroterra del fronte, in Slovenia e in Croazia.
In questo momento l'Armata jugoslava ha più di 600.000 combattenti e grazie all'aiuto militare dell'Unione Sovietica e agli alleati occidentali, vengono formate le grosse unità corazzate, d'aviazione e d'altre unità di un esercito regolare.

Dopo la conquista della Serbia, l’Armata Rossa prosegue verso nord in direzione di Budapest. Circa metà del territorio jugoslavo resta ancora sotto occupazione tedesca ma è ovvio che la potenza tedesca si trova di fronte alla disfatta totale.
Sul campo la situazione è sotto controllo.

15, l’amnistia proclamata il 21 novembre 1944 dal Presidium dell’AVNOJ e rivolta ai cetnici e ai «domobrani» (la guardia nazionale croata) viene ora ritirata; l’Ozna può quindi accanirsi contro i «nemici del popolo» senza limitazioni di sorta;

21, Jovo Vukotic, comandante del KNOJ, impartisce l'ordine di «distruzione completa e totale del nemico e dei suoi satelliti».
In esso si rimarca che tutta la responsabilità della "pulizia delle bande" nel corso delle operazioni finali spetta all’Ozna.

 

VOJVODINA (Vojna uprava za Banat, Backu i Baranju)
[Governo militare del Banat, Backu e Baranju]
 
1945
Gennaio
-
,
KOSOVO –
 

1945
Gennaio
-
, i governi di Jugoslavia e d'Albania stipulano un trattato nel quale si prevede che il "Kosovo-Metohija" resti alla Jugoslavia.

il parlamento regionale del Kosovo si esprime a favore dell'integrazione della regione nella repubblica serba, membro della federazione jugoslava.
Come nel 1919, non c'è nessun referendum, ancora una volta la popolazione non viene consultata.
Anche nel Pca (Partito comunista albanese) la corrente orientata verso la creazione di una "Grande Albania" deve accettare lavolontà del Pcj (Partito comunista jugoslavo).

REPUBBLICA POPOLARE DI BOSNIA-ERZEGOVINA

1945
Gennaio
15
, Tito offre ai cetnik un'amnistia, dalla quale sono esclusi i principali dirigenti (compreso ovviamente il gen. D. Mihajlovic) e chi si è macchiato di particolari efferatezze.
Molti aderiscono, e vengono inquadrati nell’Esercito di liberazione.

Le opzioni sono due: o si prosegue verso nord attratti dalle richieste di Ljotic (ora favorevole a una collaborazione con i cetnik) che con la sua milizia sta dirigendosi alla volta di Trieste, e dal piano del quinsling sloveno Leon Rupnik, che propone un’unificazione tra i cetnik e lo Slovensko Domobranstvo, la sua unità collaborazionista; oppure si ritorna in Serbia.
Parte della componente nediciana del «Primo corpo d’assalto serbo», i cui ufficiali sono disprezzati dai capi cetnici per la loro presunta incapacità bellica, decide di seguire i tedeschi verso nord.
Il gen. D. Mihajlovic opta per la Serbia cadendo nella trappola finale.
Da tempo un certo "maggiore Cosic" sta inviando radiomessaggi da un fantomatico comando cetnico in Serbia, affermando che la popolazione locale, esasperata dal nuovo regime comunista, nutre una rinnovata simpatia per il gen. D. Mihajlovic e ne reclama il ritorno.
In realtà il "maggiore Cosic" alrei non è che un nucleo dell'Ozna, il "Dipartimento per la protezione del popolo" ovvero la polizia segreta partigiana che è venuto in possesso dei codici attraverso i quali i comandanti cetnici comunicano con il gen. D. Mihajlovic.
Utilizzando due ex cetnik "ricondizionati" gli ufficiali dell'Ozna hanno iniziato a trasmettere questi messaggi rassicuranti ai quali lo stanco e sfiduciato D. Mihajlovic ha creduto senza farsi troppe domande.

 

dopo la proclamazione della repubblica entra a far parte della Repubblica Popolare Federativa di Jugoslavia.

Alla fine dei combattimenti, la prima brigata della div.ne italiana partigiana Garibaldi, che dal Montenegro ha inseguito il nemico nazista fino alla città di Sarajevo, si riunisce nel porto dalmata di Ragusa per rientrare in Italia.
I sopravvissuti sono, rispetto ai 24.000 militari degli organici delle Div.ni Venezia e Taurinense alla data dell’8 settembre 1943, solo 3.500.
[Il 25 aprile la div.ne Garibaldi diventerà, a Viterbo, il 182º Reggimento Fanteria Garibaldi con tre battaglioni: “Aosta”, “Venezia” e “Torino”. Il 5 settembre sarà assegnata alla futura div.ne Folgore dell’Esercito Italiano.]

REPUBBLICA POPOLARE DI MACEDONIA
dalla fine di dicembre 1944 la Macedonia è stata completamente liberata dalle truppe del NOV (Esercito popolare di liberazione).
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;
- da dicembre 1944 le forze del NOV (Esercito popolare di liberazione) hanno liberato la Dalmazia.
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
MONTENEGRO
-

1945
Gennaio
6
, viene liberato dalle truppe del NOV (Esercito popolare di liberazione) e reintegrato nella Repubblica Popolare Federativa di Jugoslavia;
la prima brigata della div.ne italiana partigiana Garibaldi insegue il nemico nazista fino alla città di Sarajevo;



1945
Gennaio
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-
1945
Gennaio
14
, Devoli, nei cantieri dell'A.I.P.A dove lavorano ca 250 italiani, è indetta una riunione sindacale congiunta Albanesi ed Italiani per eleggere i rappresentanti sindacali locali: a rappresentare gli italiani è dato l'incarico a Lino Zanni, genovese, e ad Arnaldo Canciani, per la buona conoscenza della lingua albanese.
C'è l'intervento del neo eletto albanese, Lambi Machina, ex
ciabattino.
Il ten. Bona, assieme a due sergenti dell'esercito italiano passati nelle brigate partigiane, prende la parola in difesa del nuovo regime. I loro interventi non sono accolti con molta simpatia da parte dei lavoratori italiani.


1945
Gennaio
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Dittatura militare
[filofascista]
-

1945
seconda guerra mondiale (1939-45):
Gennaio
i progressi dell'ELAS in campo politico e militare inducono il governo inglese, che nell'ottobre scorso ha già sbarcato un proprio corpo di spedizione al Pireo, ad appoggiare la costituzione ad Atene di un governo filomonarchico con l'esclusione dei comunisti, mentre la reggenza della Grecia, agitata dalla questione istituzionale (le sinistre sono infatti risolutamente contrarie al ritorno del re), viene affidata all'arcivescovo di Atene D.P. Damaskinos;



1945
Gennaio
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1945
Gennaio

seconda guerra mondiale (1939-45): rimane finora neutrale;




1945
Gennaio
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

1941-45
Nel periodo della "Grande Guerra Patriottica" il numero dei morti varia con gli anni e l'avvicendamento delle leadership sovietiche.
[- 1946, Stalin parlerà di 7 milioni;
- N.S. Chrušcëv parlerà di 20 milioni;
- 1995, si parlerà di 26-27 milioni (di cui 10-11 milioni di combattenti, il resto civili).]
Inoltre, molti dei prigionieri sovietici di guerra sopravvissuti nei lager nazisti passano ora a quelli in patria.
[Dal 1942 al 1956 nei lager si svilupperanno quindici rivolte che porteranno a delle repressioni cruente. Nuove purghe alla fine degli anni '40.]

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
da dicembre 1944 un decreto del Cremlino ha istituito un nuovo Dipartimento Speciale dandone il controllo a G.M. Malenkov; il suo compito è di impadronirsi, per mezzo di commandos speciali, di tutta l'attrezzatura militare industriale e scientifica che potrebbe essere di qualche utilità all'URSS e che sarà confiscata a titolo di riparazioni di guerra.
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)
1945
Gennaio

-
Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1945
Gennaio

1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1945
Gennaio

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1945
Gennaio

SUBCARPAZIA: Uzhorov, viene creato un Ufficio del culto e promulgata una legge «sulla libertà di cambiare religione senza alcuna formalità», seguita da un'altra legge sulla confisca dei beni delle parrocchie, dove i 2/3 della popolazione sono ortodossi;

 

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1945
Gennaio

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1945
Gennaio

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Segretario generale del Partito comunista ungherese
Mátyás Rákosi
(1945 - ?)
Primo ministro
gen. Dalnoki Miklos
(1944 dic - ?)
Ministro dell'agricoltura
Imre Nagy
(1944 - 1945)

1945
Gennaio
18
, cade Pest;
Mátyás Rákosi, che si era rifugiato in URSS nel 1940 (dopo 15 anni di carcere), fa ritorno in patria dove viene eletto segretario generale del Partito comunista ungherese.

[Gyula Illyés, Péter Veres e i finti contadini che si associano a loro credono che se si accoderanno ai comunisti indossando calzoni nazionali tricolori, basterà attendere che i comunisti sbrighino il lavoro sporco – espropriando i terreni, le banche, il patrimonio dei conti e degli ebrei – per potersi fare avanti, sfregandosi le mani, e prendere in consegna quanto è stato approntato.
Con il procedere della distribuzione, anche lo zio Andris e la zia Örzse otterranno la loro parte.
I comunisti lo sanno: per qualche tempo utilizzano i contadini nazionali, quindi li acchiappano e li ficcano tutti quanti dentro un sacco. Imre Kovács, uno dei montoni che capeggiano il gregge, se la svigna per tempo, gli altri sopportano pazientemente di essere "normalizzati".
Sándor Márai, L'ultimo dono, Adelphi Edizioni SpA Milano 2009.]




1945
Gennaio
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Segretario generale del Partito comunista rumeno
Anna Pauker
(1945 - 1947)
1945
Gennaio

-



1945
Gennaio
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
[1946-1991, in tutti gli anni di esilio si avvale di un passaporto italiano; 1955, raggiunge la maggiore età.]
Gennaio
Segretario generale del Partito comunista bulgaro
-
1945
Gennaio

-




1945
Gennaio

Governo Provvisorio
della Repubblica Francese

[1944 10 set - 22 gen 1947]

Primo ministro
Ch. de Gaulle
I
(1944 10 set - 21 set 1945)
Interni
Adrien Tixier
(1944 10 set - 26 gen 1946)
Affari Esteri
Georges Bidault
(1944 10 set - 16 dic 1946)
Colonie
Regioni liberate
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Economia
P. Mendès-France
(1944 nov - gen 1946)
Finanze
René Pleven
(1944 16 nov - 26 gen 1946)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
François de Menthon
(1944 10 set - 30 mag 1945)
Pubblica Istruzione
e dei Culti

1945
Gennaio
, mons. Giuseppe Roncalli presenta le credenziali di nunzio al gen. Ch. de Gaulle, capo del governo provvisorio della Repubblica francese.

Lo stesso mese esce l' «Anneau d'or» e «Maison de Dieu».

 

 



1945
Gennaio
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmina
Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1945
Gennaio

II guerra mondiale;

All'inizio dell'anno viene fondato il Katholieke Volkspartij (Partito Sociale Cattolico).




1945
Gennaio
REGNO del BELGIO
Leopoldo III
Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1945
Gennaio

II guerra mondiale:
-


1945
Gennaio
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1945
Gennaio

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;





1945
Gennaio
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
- Primo Ministro: C.R. Attlee (1945-1951);

- Ministro del Commercio: R.S. Cripps (1945-1947);
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1945
Gennaio
Londra, al Quinto Congresso Panafricano partecipano Kwame Nkrumah, George Padmore e Jomo Kenyatta, che indicano nell'indipendenza africana e nelle lotte contro il razzismo i temi principali del congresso.
Il congresso è stato convocato da B. du Bois.

Alla riunione di fondazione della WTFU (World Federation of Trade Unions), i sindacalisti del Partito comunista francese mettono in dubbio le credenziali dei sindacalisti africani. Le delegazioni inglesi difendono il "sindacalismo" razzista e colonialista. I sindacalisti belgi, come quelli inglesi e francesi hanno collegamenti in Africa esclusivamente con i sindacati "bianchi".

 

IRLANDA
Irlanda del Nord
1945
Gennaio

-
Eire
1945
Gennaio

, -


1945
Gennaio
REPUBBLICA d'ISLANDA
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
1919-44, re d'Islanda;

1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
1945
Gennaio

il re rientra in patria e la Norvegia è tra i paesi fondatori dell'ONU, di cui diventa segretario generale (1946) l'ex ministro degli esteri norvegese Trygve Lie (1946);


1945
Gennaio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1945
Gennaio

-




1945
Gennaio
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1945
Gennaio

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1945
Gennaio
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1945
Gennaio

il partito unico Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista) viene via via esautorato quando F. Franco Bahamonde [el Caudillo], in seguito alla sconfitta delle potenze fasciste nella seconda guerra mondiale, cerca di togliere ogni connotazione ideologica al regime.
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1945
Gennaio

-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]

Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945)
Sottosegretario Paolo Zerbino
(1944 7 mag - 22 feb 1945)
Giorgio Pini
(1944 23 ott - 25 apr 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Carlo Emanuele Basile
(1944 25 giu - 25 apr 1945)
Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
Sottosegretario Ruggero Bonomi
(1944 26 nov - 25 apr 1945)
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Ambasciatore a Berlino Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute

[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]
-

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.

II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).

III
Aosta
"Emilio Picot"
ing.

Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.

VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).

VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".

IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.

XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.

XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.

XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.

XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.

XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.

Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.



1945

All'alba del nuovo anno le Div.ni tedesche in Italia sono le stesse che hanno inchiodato le due armate anglo-americane sulla Linea Gotica e stanno conDucendo a termine il più massiccio ciclo di rastrellamenti che la storia della guerra di liberazione ricordi; ma se immutato è il numero dei soldati in campo (ottocentomila) e il potenziale del loro armamento, diverso è lo spirito che li anima. Dubbio e incertezza sono infatti riusciti a farsi strada; i contrasti e le diffidenze fra austriaci e tedeschi propriamente detti e fra bavaresi e prussiani sono raffiorati sotto la compatta vernice unitaria.
Solo la disciplina resiste.

Gennaio
, Bolzano, Manlio Longon, padovano, capo del Cln clandestino della città, dopo essere stato torturato dalla Gestapo viene impiccato;
2
, Milano, F. Parri [Maurizio], tre giorni dopo essere rientrato dalla Svizzera, viene arrestato sotto falso nome e successivamente riconosciuto dagli agenti della Gestapo.
Forse c'è lo zampino di Luca Osteria [dottor Ugo]:
[Nel 1938 dirige la sezione speciale dell'Ovra, Ufficio Missioni Estere, che fa parte della divisione Affari Riservati.
Riesce a infiltrare un suo agente nel Centro del Pci a Parigi e a creare in Italia una rete clandestina pseudo-comunista, ritenuta genuina da Parigi, sì che gli uomini e materiali inviati in Italia cadono facilmente nella sua trappola.
Alla fine del 1940, subito dopo l'entrata in guerra dell'Italia il gioco continua.
Fa scattare il suo piano denomianto il "Terzo Fronte", ovvero il fronte "clandestino", oltre quello italiano e quello tedesco.
Organizza anche un braccio armato nel Terzo Fronte, i "Tigrotti".
Questi inviano a Berna, tramite il canale svizzero, informazioni manipolate dal Sim e dall'Ovra tali da far credere che il Terzo Fronte sia realmente un'organizzaione antifascista.
Gli inglesi cadono nel tranello – così credono i più – e, ritenendo di disporre in Italia di questa rete di spionaggio, non organizzano alcuna rete propria.
In realtà, vista la penetrazione dell'intelligence britannica negli apparati fascisti e persino ai vertici del regime, è improbabile che Londra non sappia che cosa si nasconde dietro il Terzo Fronte.
E infatti quando F. Parri [Maurizio] viene catturato, Luca Osteria[dottor Ugo] ha, come al solito, i piedi in due staffe:
- ha il suo ufficio nello stesso Hotel Regina dove opera il comando delle SS,
- è in contatto anche con E. Sogno [Franchi] e il Soe (Special Operations Executive).
[Nel Testamento di un anticomunista – pubblicato nel 2000 – E. Sogno, ammetterà che Luca Osteria[dottor Ugo] «È della partita».
Resterà il dubbio se abbia agito su input britannico o nazifascista!]

Lo stesso giorno un decreto prefettizio impone il divieto di circolazione in bicicletta dalle ore 19:00 alle 05:00.

3, Milano, nel corso di una sfortunato tentativo di far evadere F. Parri [Maurizio], grazie anche all'aiuto di Luca Osteria[dottor Ugo], viene arrestato anche E. Sogno [Franchi].
[Entrambi, sia F. Parri [Maurizio] che E. Sogno [Franchi], saranno liberati a cose ormai fatte.
Resterà pure il dubbio come mai E. Sogno [Franchi], dal momento in cui sono iniziati i contatti con i repubblichini, venga preso tre volte e tre volte facilmente liberato!]

Biellese
, lo stesso giorno inizia un nuovo grande ratrellamento che ha per scopo la totale distruzione delle formazioni garibaldine di Moranino. Disposto un concentramento di uomini e mezzi tra la bassa Valle d'Aosta e la Valsesia, le colonne fasciste e tedesche avanzano a tenaglia per racchiudere tutte le valli biellesi.
I partigiani riescono a tener impegnato il nemico per tutto il mese di gennaio e gli inizi di febbraio senza riportare perdite irreparabili.

4, Bombardamenti alleati: su Verona, in tre ondate, con oltre mille morti.

Liguria, (27 dic - 4 gen) vengono arrestati:
. Vannuccio Faralli, rappres. socialista nel CLN regionale;
. Gelasio Adamoli, rappres. comunista nel CLN regionale;
. Pieragostini, comandante delle formazioni Garibaldi;
. gen. Rossi, comandante regionale del CVL;
. arch. Bianchini, segretario regionale del CVL,
ponendo in crisi l'intero schieramento politico e militare ligure.


Così cantano intanto i soldati tedeschi…
Dove il Duce governa senza Paese e senza potenza
Dove i partigiani non danno pace,
Dove la notte in ogni angolo si spara e si strepita,
Dove ogni notte ci saltano le rotaie,
Dove il treno salta per aria,
Dove le lettere ci arrivano dopo molte settimane,
Non è questa la nostra patria; eppure perseveriamo,
Dalle foci del Tevere fino alle Alpi.
Al diavolo questo maledetto paese…



6-31, Secondo rastrellamento nelle valli piacentine: due Div.ni tedesche precedute da spazzaneve e con reparti di sciatori perfettamente mimetizzati muovono nelle Valli Riglio, Chero e d'Arda verso Lugagnano e Vernasca dove è accantonato il Comando della div.ne Piacenza. Si combatte a Groppo, Visdomo, Prato Barbieri e nei dintorni di Gropparello. Incalzati dal nemico i partigiani si battono per tre giorni sulle alture di Castell'Arquato.
L'ultima resistenza è organizzata in Val Chero dai reparti della Bersani; ma terminati i viveri e venute a mancare le munizioni, essi cercano scampo nelle vallate del Parmense o tentano, sciolti i reparti, l'occultamento sul luogo.
La marea tedesca dilaga ora nella Valle del Nure: rotta ogni resistenza organizzata, comincia la caccia all'uomo nei villaggi abbandonati dalla popolazione terrorizzata all'annuncio della nuova offensiva, lungo le strade e i sentieri di montagna coperti di neve.

Quasi parallela alla fase finale di questo ciclo operativo è la puntata offensiva nella Garfagnana che si conclude con l'eliminazione del focolaio di guerriglia partigiana.

Valtellina, agli inizi dell'anno un primo rastrellamento viene fermato al Ponte del Diavolo – una stretta gola posta fra i villaggi di La Presa e Sant'Antonio presso Sondalo – dai giellisti della Stelvio, salvando così la Valgrosina.
Le colonne nemiche puntano allora sulla Valmalenco presidiata dalla Sondalo che esce dalla lotta duramente provata.

Padova, Montagnana, i militi della GNR arrestano uno studente democristiano.


7, Bombardamenti alleati: Orbassano (Torino), su un treno passeggeri locale, molte vittime.
- div.ne "Italia": si trova in Emilia, sul fronte di Garfagnana, nella valle del Serchio dove ha sostituito la div.ne "Monte Rosa"; è al comando del gen.brg. Guido Manardi;
Milano, attentato terroristico in Piazzale Duca d'Aosta: tre soldati tedeschi e un brigatista nero uccisi.
8, cade nella rete un gruppo di ufficiali del Comando del gen. R. Cadorna.

Ai primi di gennaio, quando le relazioni dei componenti della delegazione del CLNAI tornati da Roma rendono noti i termini dell'operazione, le conseguenze politiche della crisi si presentano in tutta la loro realtà.
Nelllo stesso tempo il Governo di Salò coglie il destro dei nuovi avvenimenti per affiancare alla offensiva militare che infuria nelle vallate alpine e appenniniche una offensiva psicologica.

Edmondo Cione dà vita a un Raggruppamento nazionale socialista repubblicano; il podestà fascista di Milano, Parini, viene sostituito con l' "operaio" Spinelli e a Torino viene nominato podestà un operaio fonditore.
Mentre la Gestapo e le SS danno man forte alle varie polizie fasciste nella persecuzione dei patrioti, i tedeschi iniziano dei sondaggi con i Comandi alleati e operano una evidente politica discriminatrice nei loro arresti. Rimettono cioè in libertà gli elementi dei partiti e movimenti moderati, infierendo in modo particolare sui "comunisti" e sugli appartenenti ai partiti di sinistra.
[Nel corso del "processo Parri" - Meridiano d'Italia un ex agente dell'OVRA che in questi mesi presta servizio presso la Gestapo di Milano (Ugo Ostèria) racconta come sia riuscito a convincere i tedeschi della opportunità del rilascio del giornalista Indro Montanelli e di industriali ed esponenti dell'ala moderata della Resistenza.]
L'ambasciatore germanico presso il Governo di Salò, R. von Rahn, affermerà nelle sue memorie che «anche le maestranze, compresi gli elementi comunisti, si rendono sempre più conto di questa realtà [e cioè dei vantaggi offerti da una situazione di ordine e di calma] ed esprimono apertamente l'opinione che una catastrofe economica e la dstruzione delle loro basi di esistenza non avrebbero per loro alcuna utilità».
Le sue affermazioni non rispecchiano esattamente la situazione, anche se sintomi di cedimento non mancano: come si rileva da un energico richiamo di «Voci d'officina» (ediz. lombarda), il foglio sindacale del P. d'Azione, agli operai che «malgrado le diffide ripetute dei loro organi sindacali […] cooperano con fascisti nelle commissioni interne».
Vi è pure un goffo tentativo di incrinare l'unità spirituale delle masse cattoliche per mezzo del periodico «Crociata italica» e di un movimento al quale aderiscono pochi sacerdoti fanatici, patrocinati in modo particolare da Farinacci. Ma l'energico atteggiamento delle autorità ecclesiastiche, e in particolare delle Curie di Cremona e di Milano, lo fanno fallire sul nascere.

10, un decreto prefettizio impone l'anticipo del coprifuoco alle ore 20:30.


12, nonostante le reticenze dei comunicati ufficiali del Comando supremo, viene diffusa la notizia della grande offensiva sovietica e delle 150 Div.ni che dal Baltico al Mar Nero muovono verso il cuore della Germania.
Lo stesso giorno, in una seduta, discutendo i risultati conseguiti con la "Missione al Sud", il CLNAI non può non dissimulare la sua perplessità di fronte a talune clausole del "patto bipartito" (CLNAI - Comando alleato); perplessità che, oltre che di sostanza, sono anche di forma. In seguito a tali discussioni, e alle critiche e ai dissensi socialisti espressi da S. Pertini e da Mazzola, viene affidato a Gian Carlo Pajetta [Mare] l'incarico di ottenere una diversa formulazione degli accordi che deve avere il preventivo benestare del rappresentante socialista, precisandosi che alla conclusione delle trattative dovranno intervenire anche «i rappresentanti romani del CLN».
Lo stesso giorno, riorganizzata come vera e propria unità di combattimento campale, armata ed equipaggiata dalla Intendenza della VIII Armata, la 28ª Brigata ravennate entra in linea partecipando, aggregata alla div.ne Cremona del CIL, a tutte le successive fasi della guerra di liberazione: dalle Valli di Comacchio al Brenta.


13, Milano attentato in un bar di via Pontecorvo: uccisi due tedeschi e due fascisti oltre a numerosi feriti.

Lo stesso giorno, dalla Svizzera, un funzionario del Soe (Special Operations Executive) di Berna, Speedwell, scrive a un collega:
«L'arresto di Parri, avvenuto subito dopo il suo arrivo in Italia (un evento che avevo previsto), mi ha convinto che, per il futuro delle nostre operazioni nell'Italia settentrionale, risulta vitale […] rinunciare alla "Franchi" (ora è fuori combattimento più che mai). Occorre inoltre allontanare subito Sogno (o neutralizzarlo).
A ogni modo, mi sono sempre opposto al suo ritorno in Italia. Al momento, non escludo che la sua lealtà possa essere messa in discussione
».

Padova, Este, con decreto del 13 gennaio 1945, il Prefetto di Padova Federigo Menna dispone la definitiva confisca dei beni già appartenuti ai cittadini di "razza ebraica".

14, Milano, al mattino, al Campo Giuriati vengono fucilati per rappresaglia i nove componenti gappisti del Fronte della Gioventù – l'organismo di massa promosso con altri da Eugenio Curiel – arrestati ai primi di gennaio.
Lo stesso giorno il gen. M.W. Clark, che a fine novembre ha sostituito nel comando operativo delle truppe dislocate in Italia (carica che implica anche il coordinamento delle attività partigiane) il gen. Alexander (destinato al Comando generale alleato del settore mediterraneo), in un radiomessaggio dà comunicazione del suo subentro ai «partigiani e ai patrioti» così concludendo «Quale combattente della V Armata ho visto il modo come i patrioti italiani hanno compiuto il loro dovere. Le condizioni difficili nelle quali operate mi sono note. Potete esser certi che sotto il mio comando riceverete il massimo appoggio possibile e da parte mia sono sicuro che voi continuerete a contribuire al fine comune di scacciare l'oppressore dal suolo italiano».
Dopo il freddo congedo del gen. Alexander, queste parole di comprensione contribuiscono a rianimare i partigiani delle formazioni di montagna che stanno trascorrendo il loro difficile inverno di guerra. E non sono solo promesse…

15 GENNAIO 1945

Padova, Este, a metà gennaio l'attività antifascista prosegue nella clandestinità più a livello politico che sul piano militare.
Le brigate nere arrestano alcuni membri del CLN cittadino, come Guido Rossini (Pci) e Antonio Prosdocimi (P. d'Azione), e del mondo cattolico tra cui Antonio Guariento.

15, B. Mussolini istituisce il Ministero del Lavoro e vi mette a capo il tipografo Spinelli, podestà di Milano, che si circonda di un gruppo di sindacalisti capaci;

Casale Monferrato, a metà gennaio, viene sgominata e trucidata dai nazisti la banda partigiana di Antonio Olearo [Tom].

16, Bombardamenti alleati: su Carrara.

Lo stesso giorno l'offensiva dei tedeschi nelle Ardenne apre una breccia nello schieramento alleato. È il primo incontestabile successo dopo tanti rovesci; esso fa rifiorire in campo nemico le più assurde speranze; è anzi in questo preciso momento che la propaganda nazista tenta di galvanizzare le proprie masse con l'annuncio delle "armi segrete".

17, il CLNAI approva una seconda mozione, nella quale dichiara esplicitamente di «mantenere, indipendentemente dalla soluzione romana della crisi governativa, la propria compattezza e il diritto a una sua azione politica: conferma il proprio orientamento generale, le proprie designazioni a cariche pubbliche – quali risultano dalle precedenti deliberazioni – volta a condurre la guerra di liberazione per la cacciata dei tedeschi fino alla epurazione radicale del fascismo e alla instaurazione di un regime di solida e sana democrazia».

20, riunione all'ambasciata di Germania, sono presenti:
parte fascista:
. Graziani, Pavolini, Buffarini, Pellegrini-Giampietro, Barracu e Mazzolini;
parte tedesca:
. R. von Rahn, console Moelhausen, segretatio d'ambasciata von Borch.
I fascisti aprono subito le ostilità lamentando che mancano armi, che le spese di occupazione sono enormi e insostenibili, che non si può continuare a sopportare l'operato delle polizie tedesche ai danni degli interessi italiani.
ore 14:35, dopo quattro ore di discussioni acri e inutili, termina la seduta,
[Il divario di posizioni ha una spiegazione recondita: R. von Rahn, Wolff, Dollmann e Harster stanno già trattando segretamente in Svizzera con gli americani la resa delle truppe tedesche in Italia, e non hanno nessuna intenzione di compromettersi con gli italiani.]

26, viene pubblicato il decreto (testo completo in 21 articoli) sull'ordinamento sindacale che costituisce il perfezionamento di quello pubblicato a maggio e allora sottoposto a discussione pubblica.

28, una mozione votata dal CLN lombardo qualifica di tradimento ogni partecipazione alle commissioni interne fasciste.

29, il Duce autorizza la costituzione a Milano, sotto l'egida del Ministero del Lavoro, di un "Centro nazionale italiano di studi sociali", su richiesta sottoscritta da:
. Secondo Amadio,
. Alessandro Bai,
. Lorenzo Caboara,
. prof. Edmondo Cione,
. Filippo Gallino,
. Ugo Manunta,
. Aldo Marino.

Lo stesso giorno, S. Pertini afferma in una seduta che prima di procedere a così radicali riforme occorre almeno sentire il parere dei diretti interessati e cioè dei partigiani.

 

Milano, malgrado un'intensa opposizione del C.L.N., 380 avvocati aderiscono al sindacato fascista.

Un reggimento della "X Mas", formato di tre battaglioni, si attesta sul Senio.
Dietro il fronte appenninico-emiliano viene, ritornando dalla Germania, la div.ne bersaglieri Italia (male equipaggiata e peggio armata, secondo lo stesso B. Mussolini che l'ha ispezionata).

30, Torino, invano B. Mussolini e Mezzasoma presiedono personalmente un convegno sulla socializzazione.
31, Bombardamenti alleati: su Aulla (Lunigiana); su una corriera in servizio tra Milano e Pavia, stipata di circa 200 passeggeri: 73 morti e oltre 100 feriti.

A fine gennaio, il Comando tedesco, preoccupato dello stato precario delle comunicazioni lungo la importante strada del Cerreto, dispone un nuovo rastrellamento della zona posta tra la Valle dell'Enza e il Passo del Cerreto nell'Appennino reggiano; le colonne incontrano una tenace resistenza e il tentativo fallisce mentre si moltiplicano i contrattacchi, i sabotaggi e le azioni di disturbo partigiane.
La feroca nazifascista si sfoga ancora sulle popolazioni.


[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]



Regno d'Italia
1945
Gennaio
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, su pressione dei partiti antifascisti del CLN e su consiglio delle potenze alleate nomina lugotenente generale del regno il figlio Umberto, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, gli è stata affidata dal padre la luogotenenza del regno;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Pietro Tomasi della Torretta
(1944 20 lug - 25 giu 1946)
   
Presidente del Consiglio
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
III
+ Interni
vicepresidenti
avv. G. Rodinò (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
P. Togliatti [Ercoli] (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari alla Presidenza
Giuseppe Spataro (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Francesco Libonati (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Stampa, turismo e spettacolo]
Interno
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Enrico Molè (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Affari Esteri
A. de Gasperi (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Eugenio Reale (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Renato Morelli (Pli)
(1944 18 giu - 13 lug 1946)
[per gli Italiani all'estero]
Africa Italiana
I. Bonomi (PDL)
(1944 20 lug - 21 giu 1945)
[ad interim]
Italia occupata
Mauro Scoccimarro (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Aldobrando Medici Tornaquinci (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Guerra
A. Casati (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]
Sottosegretari Mario Palermo (Pci)
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
Luigi Chatrian (Dc)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 25 nov 1944)
Sottosegretari Carlo Bassano (PDL)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Giuseppe Montalbano (Pci)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Aeronautica
Carlo Scialoja (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari Ernesto Pellegrino (militare)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Tesoro
Marcello Soleri (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Salvatore Scoca (Dc)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Finanze
Antonio Pesenti (Pci)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari Cesare Gabriele (Pli)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(1944 22 apr - 13 lug 1946)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari Antonio Segni (Dc)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Industria, Commercio e Lavoro
Giovanni Gronchi (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Umberto Fiore (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Industria e Commercio]
Enrico Paresce (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Lavoro]
Lavori Pubblici
B. Meucci Ruini (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Gennaro Cassiani (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Grazia e Giustizia
U. Tupini (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Dante Veroni (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Trasporti
Francesco Cerabona (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Giambattista Rizzo (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Poste e Telecomunicazioni
Mario Cevolotto (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari ing.prof. Mario Fano
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Pubblica Istruzione
Vincenzo Arangio Ruiz (Pli)
(1944 12 dic - 10 dic 1945)
Sottosegretari Bernardo Mattarella (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Ministro senza portafoglio
Manlio Brosio (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

1945
Gennaio

Roma, nasce l' ANSA (Agenzia Nazionale stampa associata) per iniziativa del presidente del consiglio I. Bonomi, già presidente della "Federazione nazionale stampa italiana".
Assorbe l'«Agenzia Stefani», già posseduta per un certo periodo anche da U. Ortolani († 2002) [già proprietario dell' «Agenzia Italia» poi venduta all'Eni].

Dopo essersi rifiutato di obbedire a dicembre agli ordini di Aldo Gastaldi [Bisagno], comandante della div.ne "Cichero", (si trattava di allestire nell'alto Appennino dei ricoveri sotterranei)Franco Anselmi [Marco], comandante della neo Brigata "Virginio Arzani" viene convocato al comando Sesta Zona a Carrega Ligure dove viene messo sotto inchiesta con due capi d'accusa:
- non aver attuato il piano delle buche e
- aver causato lo sfaldamento della brigata con l'ordine di trasferirsi in pianura.
A salvarlo da una quasi sicura condanna, visti i dissapori con i capi comunisti, è un'improvvisa puntata dei tedeschi che obbliga il comando della Sesta Zona ligure a sloggiare.
Egli si impegna comunque a scendere in pianura per radunare i suoi uomini e riportarli in montagna ma pochi giorni dopo, venuto a sapere che il padre è morente, decide di ritornare a casa per rivederlo. Allertata da una spia, la polizia fascista lo arresta e lo consegna alla Gestapo tedesca.
[In seguito la div.ne cichero cattura n pezzo grosso, forse un ufficiale tedesco; aviene uno scambio di prigionieri ed egli riesce a rientrare nella sua brigata in val Curone, in fase di ricostituzione, ma ora il comando è stato affidato ad Erasmo Marrè (25enne, studente di Scienze, non milita nel Pci.) arrivato in zona con una missione lanciata dagli Alleati.
Deciso a non rimanere in val Curone, Franco Anselmi [Marco] decide di andarsene nell'Oltrepò pavese dove si aggrega a una Brigata Garibaldi inquadrata nella div.ne "Aliotta".]

12-14, il "gruppo di combattimento" "Cremona", composto di:
- 21° e 22° Rgt fanteria,
- 7° Rgt artiglieria
- reparti complementari,
(anche se ridotto quasi a metà dalle diserzioni collettive), il primo gruppo a raggiungere la linea di combattimento, arriva a Ravenna occupando il posto assegnatogli; è alle dipendenze di un corpo canadese poi del 5° inglese, tra la ferrovia Alfonsine-Ravenna e l'Adriatico; sulla laguna di Comacchio stanno anche i partigiani ravennati della brigata "Gordini" arruolati dagli inglesi; i battaglioni, con 450 uomini sui 750 effettivi, si rafforzano ingaggiando un migliaio di partigiani.


28, il "gruppo di combattimento" "Friuli", composto di:
- 87° e 88° Rgt fanteria,
- 35° Rgt artiglieria,
ilprimo ad essere preparato, raggiunge il fronte nel settore di Brisighella, presso il Senio, dove sostituisce i polacchi della "Kressowa" e ha alla sua sinistra la brigata ebraica.

Il governo riconosce il diritto di voto alle donne.

Alla fine del mese (si protrarrà fino a marzo) inizia il processo contro:
. M. Roatta, accusato di omicidio (affare Rosselli),
. Suvich, accusato di complicità nell'attentato al re Alessandro di Serbia,
. Jacomoni,
. Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945),
. Benini,
. Pariani,
e alcuni ufficiali del Sim (Servizio informazioni militari).
Tutti imputati, prima di tutto, di aver contribuito a mantenere il regime fascista e di averlo consolidato, poi d'altri capi d'accusa che intendono colpire la politica estera del fascismo; responsabili anche della morte del re Alessandro di Serbia, di Barthou e dei f.lli Rosselli, nonché dello sfruttamento affaristico dell'Albania e di sabotaggi eseguiti durante la guerra etiopica e spagnola, denunciati come atti criminali del Sim (Servizio informazioni militari).

28, Napoli, al congresso della nuova Ggil partecipano anche Paolo Fabbri, leader riformista emiliano, e il ten.col. Mario Guermani (giunti da Roma, dopo essere partiti da Bologna il 17 dicembre).
Pur pregati da Pietro Nenni di restare a Roma, i due lasciano presto la capitale per far ritorno a Bologna: portano con loro una somma consistente, 5 Mni di lire, necessaria per sostenere le attività del Psi emiliano [Il 14 febbraio sono a Porretta Terme].

Sezione Calderini (Reparto offensivo), lo stesso mese viene creato un particolare nucleo denominato "Gruppo Speciale" composto da tutti gli ufficiali della Sezione incaricati di gestire i rapporti con le bande partigiane. Vi fanno parte:
. ten. col. Paolo Ducros,
. ten.col. Giuseppe Massaioli - già vicecapo del Sim (Servizio informazioni militare);
. magg. Antonio Lanfaloni (entrato a gennaio);
[Il 29 luglio è destinatario di una missiva da parte del ten.col. Renato De Francesco, vicecapo dell'Ufficio informazioni, avente per oggetto una riunione che si deve tenere il giorno dopo per definire «un orientamento circa la possibile struttura del nostro Servizio in futuro, al fine di poter salvaguardare, anche attraverso le trasformazioni imposteci dagli Alleati, la nostra organizzazione».
a inizio settembre diventa il responsabile della Prima Sezione del neonato Ufficio informazioni, carica che ricoprirà per tutti gli anni Quaranta, fino a quando, nell'agosto 1952 sarà nominato capo dell'Ufficio R del Sifar.]
. magg. Renzo Rocca (futuro capo dell'Ufficio Rei del Sifar);
. magg. Alessandro Martinengo,
. magg. Giuseppe Dotti;
. ecc.

Roma, lo stesso mese, in un conflitto a fuoco rimane ucciso Giuseppe Albano [il gobbo del Quarticciolo], un fuorilegge divenuto popolare per aver a suo tempo combattuto i nazifascisti, e con lui viene debellata la sua banda.
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]
SICILIA
1945
Gennaio




Partito comunista italiano
(Pci)

1945
Gennaio
8
, S. Schiapparelli [Willy] lascia Milano per raggiungere Padova dove ha sede il Triumvirato Insurrezionale del Triveneto;
qui trova G. Pratolongo [Oreste] arrivato qualche giorno prima (sono per il momento un Triumvirato a… due);
Da gennaio alla Liberazione non sarà mai possibile prendere contatto diretto con Trieste e la Venezia-Giulia in generale.


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1945
Gennaio

«segue da Dicembre 1944»

All'inizio dell'anno, si ha un ultimo rinforzo della struttura della Sicherheitspolizei - Polizia di sicurezza con il trasferimento in Italia di due Kommandos già approntati nella Germania occidentale nel dicembre 1944 con il compito di accompagnare le truppe di Rundstedt durante
la loro ultima offensiva attraverso le Ardenne.


«segue Febbraio 1945»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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-
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1945
Gennaio

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1945
Gennaio

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[Tra l'inverno del 1944 e la primavera del 1945 le truppe canadesi partecipano alal liberazione dei Paesi Bassi e all'offensiva finale contro la Germania. In tutto 250.000 canadesi prestano servizio in questo taeatro di guerra e l'esercito ha 11.000 caduti cui si devono aggiungere i 17.000 aviatori che perdono la vita durante le missioni di bombardamento notturno sulla Germania.
In tutto, su un apopolazione di 11.500.000, quasi un milione di canadesi, uomi e donne, presta srvizio militare oltrame e in patria durante la SecndA GuerrA Mondiale. Il toale delle perdite è stato di 40.000, contro i 60.000 morti della I Guerramondiale.]

 


QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1945
Gennaio

-

 


 

 

ONTARIO
-
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1945
Gennaio

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
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1945
Gennaio

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NOVA SCOTIA
-
-

1945
Gennaio

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MANITOBA [dal 1870]
-
-

1945
Gennaio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1945
Gennaio

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1945
Gennaio

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1940
Gennaio

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1940
Gennaio

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1940
Gennaio

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1945
Agosto

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.S. Truman
(1944 ott - apr 1945)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1945
Gennaio

-

Lo stesso anno, nella redazione della rivista «Amerasia» sponsorizzata dai comunisti, vengono trovati centinaia di documenti segreti del ministero degli Esteri.

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1945
Gennaio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1945
Gennaio

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1945
Gennaio

-


a

 

 


1945
Gennaio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
R. Grau San Martin
(1944 - 1948)
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1945
Gennaio

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1945
Gennaio

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1945
Gennaio

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1945
Gennaio

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1945
Gennaio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1945
Gennaio

-



1945
Gennaio
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1945
Gennaio

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1945
Gennaio
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1945
Gennaio

ritorna ora il regime liberale;

1945
Gennaio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1945
Gennaio

-





1945
Gennaio
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1945
Gennaio

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1945
Gennaio

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
-
1945
Gennaio

nell'immediato dopoguerra ha fine l'esperimento di "democrazia autoritaria" in seguito a un golpe d'ispirazione filoperonista appoggiato da Acción democrática (partito di azione democratica) di R. Betancourt;
la giunta rivoluzionaria da questi instaurata promulga una nuova costituzione che introDuce per la prima volta in Venezuela il suffragio universale.



1945
Gennaio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1945
Gennaio

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1945
Gennaio

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1945
Gennaio

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1945
Gennaio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1945
Gennaio

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1945
Gennaio

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1945
Gennaio

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1945
Gennaio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Gennaio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Gennaio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1945
Gennaio

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1945
Gennaio

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1945
Gennaio

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1945
Gennaio

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1945
Gennaio

Buenos Aires,

 



Patagonia
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1945
Gennaio

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1945
Gennaio
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

- Presidente del PCC (Partito comunista cinese)

Mao Tse-tung
(1935 - 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1945
Gennaio

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1945
Gennaio

-

a


1945
Gennaio
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1945
Gennaio

-

a


1945
Gennaio
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1945
Gennaio

-

Guerra d'Indocina

a






1945
Gennaio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1945
Gennaio

II Guerra Mondiale (1941-45):

a







1945
Gennaio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1945
Gennaio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

1945
Gennaio
Algeria
-
-
1945
Gennaio

ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si sono impegnate a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1945
Gennaio
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -
1945
Gennaio

seconda guerra mondiale (1940-45)
-
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1945
Gennaio
Faruk   
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;


1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Ahmad Mahir
(1944 ott - feb 1945)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1945
Gennaio
-


1945
Gennaio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
la dominazione inglese ne ha accentuato la dipendenza coloniale, contestata fin dal periodo tra le due guerre mondiali dai nazionalisti sudanesi divisi tra una tendenza indipendentistica e una tendenza favorevole all'unione con l'Egitto.]
   
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1945
Gennaio

Lépold Sédar Senghor e Amadou Lamine Gueye della SFIO (Partito socialista francese) entrano nell'Assemblea Francese in qualità di rappresentanti del Senegal.
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1945
Gennaio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1945
Gennaio

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1945
Gennaio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1945
Gennaio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1945
Gennaio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1945
Gennaio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1945
Gennaio

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1945
Gennaio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1945
Gennaio

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1945
Gennaio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun).
Uno sciopero generale dura 37 giorni. Vi partecipano 17 sindacati e 30.000 lavoratori (stima ufficiale).
Mentre i capi del TUC (Congresso dei Sindacati) si oppongono allo sciopero, Nnamdi Azikiwe vi partecipa e vede aumentare il proprio prestigio politico.





1945
Gennaio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1945
Gennaio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1945
Gennaio

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1945
Gennaio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1945
Gennaio

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1945
Gennaio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1945
Gennaio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1945
Gennaio

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1945
Gennaio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1945
Gennaio

Lépoldville [1945] ha 100.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1945
Gennaio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1945
Gennaio

-





1945
Gennaio
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1945
Gennaio

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA
1945
Gennaio

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]




1945
Gennaio
SOMALIA
1945
Gennaio

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
- Governatore
Charles Dundas
(? - ?)

1945
Gennaio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa.

Gli inglesi introducono il Land Acquisition Act (Legge sull'acquisizione di terrre) nel corso di una dura controversia sul problema agrario, sostenuta dal popolo contro Charles Dundas, governatore dell'Uganda.
Muzazi e Wamala (Katikkiro, cioè primi consiglieri del Kabaka (re), che sale al trono a diciotto anni), fondano il movimento Bakopi Bazukulu (Popolo Banganda) per la soluzione del problema agrario.
I missionari tentano di dividere il movimento.

Gennaio
scioperi negli ospedali e nelle industrie ugandesi.




Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1945
Gennaio

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1945
Gennaio
[dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Rhodesia
1945
Gennaio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1945
Gennaio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1945
Gennaio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1945
Gennaio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1945
Gennaio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1945
Gennaio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1945
Gennaio

-


1945
Gennaio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1945
Gennaio

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1945
Gennaio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1945
Gennaio

Il dottor Dadoo è presidente del Congresso Indiano del Transvaal; Naicker presiede quello del Natal.
Iscritti al CPSA (Communist Party of South Africa), entrambi continuano la politica gandhiana del Congresso Indiano del Sudafrica.






1945
Gennaio
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1945
Gennaio

uno dei principali protagonisti del risorgimento arabo, è tra i promotori della Lega araba.


1945
Gennaio
Yemen
(imamato)
? 
1945
Gennaio

-

1945
Gennaio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1945
Gennaio

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;



1945
Gennaio

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1945
Gennaio

-



1945
Gennaio

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1945
Gennaio
-


1945
Gennaio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1945
Gennaio

-



1945
Gennaio
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni; rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55);
mentre dal 1943 è stato belligerante contro l'Asse, le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale.]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1945
Gennaio

membro fondatore delle Nazioni Unite;
Kurdistan (iracheno)
1945
Gennaio

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1945
Gennaio
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1945
Gennaio

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;







Giornali e giornalisti
1945 - GENNAIO

 

 

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