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ANNO 1945
Marzo
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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1945, con sede a New York è la più importante organizzazione internazionale esistente; l'accordo, che costituisce la Carta o Statuto dell'ONU, è stato firmato a San Francisco da 50 stati;
è un'unione a carattere aperto nel senso che a fianco dei firmatari (50 + la Polonia) altri stati possono esservi ammessi purché siano amanti della pace e diano garanzia di adempiere agli obblighi derivanti dalla Carta; quasi tutti gli stati del mondo sono membri dell'ONU, ne restano fuori oltre ai cosiddetti microstati (come Andorra, Liechtenstein, San Marino), la Svizzera, le due Coree, il Vietnam, Taiwan e la Rhodesia;
Organismi:
- assemblea generale:
è composta da tutti gli stati membri, ognuno dei quali ha diritto di avere cinque rappresentanti ma dispone di un solo voto; in pratica funge da tribuna internazionale;
- consiglio di sicurezza:
è composto da 15 membri, dei quali 5 permanenti (USA, URSS, Repubblica Popolare Cinese, Gran Bretagna, Francia) e 10 eletti ogni due anni dall'assemblea;
- consiglio economico e sociale:
è composto da 54 stati eletti dall'assemblea per la durata di 3 anni;
- consiglio di amministrazione fiduciaria:
ha il compito di controllare l'amministrazione dei territori sottoposti ad amministrazione fiduciaria;
- Corte internazionale di giustizia:
è il principale organo giudiziario dell'ONU;
- segretariato:
è composto dal segretario generale e dal personale a lui dipendente;
a causa del gioco dei veti incrociati delle grandi potenze che siedono al consiglio di sicurezza, l'attività dell'ONU è di fatto paralizzata, almeno fino alla fine della guerra fredda;
segretario generale:
- 1946-53, Trygve Lie.

"Operazione Aussenweg"

1945
Madrid, via Alfonso XIII, presso il ristorante Horcher, l'ex capitano delle SS C. Fuldner stabilisce il primo contatto con il vescovo argentino mons. A. Caggiano (poco dopo sarà nominato cardinale) il quale è accompagnato da due agenti dell'Entità:
. Stefan Guisan, sacerdote francescano nato in un paese svizzero vicino a Berna, dal 1944 collaboratore dei servizi segreti pontifici, entrato poi, a giugno dello stesso anno, come unità di collegamento dei servizi segreti vaticani nell'istituto San Girolamo degli Illirici;
. ? (non si conosce il nome) è il contatto dell'Entità a villa San Francesco, sede della CPA (Commissione Pontifica Assistenza), diretta da Pietro Luigi Martin, che si occupa del rilascio di documenti d'identità ai rifugiati… ed ora a numerosi nazisti fuggiaschi.
Presso la CPA lavorano circa trenta sacerdoti di diversi ordini (anche se i francescani rappresentano la maggioranza).
Un rapporto dei servizi segreti statunitensi dimostra che don K.S. Draganovic non è il capo dell "operazione convento" e che il cervello del "corridoio vaticano" è in realtà il card. E. Tisserant.
Su ordine del card. A. Caggiano, ricevono un visto speciale per entrare in Argentina i criminali di guerra o collaborazionisti francesi:
. Marcel Boucher,
. Fernand de Menou,
. R.G. Pincemin,
. E. Dewoitine.
I quattro dispongono di passaporti rilasciati dalla Croce Rossa di Roma i cui numeri sono consecutivi, possiedono una lettera di raccomandazine del Vaticano e prima avevano trovato rifugio presso l'istituto San Girolamo degli Illirici di don K.S. Draganovic.
I collegamenti tra i nazisti e il Vaticano, ossia tra C. Fuldner e don K.S. Draganovic, sono:
. R. Kopps, da parte tedesca, e
. conte Gino Monti di Valsassina, italocroato, per l'Entità.
«segue aprile 1945»

II GUERRA MONDIALE





1945
Marzo
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]

1945
Marzo
7
, Mauthausen, nel KL (Konzentrationslager) si registra il più alto numero di prigionieri: 84.472 uomini e 2.800 donne;
9, Mauthausen, dal KL Ravensbrück arrivano con le loro mamme molti neonati zingari; tutti, tranne uno, vengono ammazzati immediatamente;



GERMANIA
1945
Marzo
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto - aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
-
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar - apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb - apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb - apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb - mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen - apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1941 feb - apr 1945)
Economia
Reichswirtschaftminister
Walther Funk
(1933 gen - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag - apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen - apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937 - apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942 - apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1945
Nazismo

Marzo
Bergen-Belsen, muore, trasferitavi da Auschwitz, Anne Frank;
26, clinica di Hadamar, vicino a Limburg, l’esercito americano conquista la città;
dall'agosto 1942 (dopo il periodo di inattività 26 ago 1941-ago 1942) nell'istituto sono stati eliminati altri 4.400 malati e 456 lavoratori polacchi e russi;
la scoperta di un numero così alto di omicidi inDuce le autorità a processare subito gli accusati, ma proprio ora che è stata scoperta l’attività emerge anche tutta la impreparazione del diritto internazionale di fronte ai massacri di massa.

Il 44° Jagdgeschwader costituito da Adolf Galland entra in linea, pronto per l'impiego, con sede all'aeroporto di Munich-Reim; gli ultimi ed i migliori piloti da caccia della Luftwaffe sono pronti a portare in volo il primo caccia a reazione suscettibile di impiego pratico.

"Operazione Sunrise" ("Aurora")
[nota anche come "Operazione Crossword"]

«segue da febbraio 1945»

1945
Marzo
, E. Kaltenbrunner, direttore del RSHA (Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich), decide di inviare in Svizzera il col. E. Dollmann e G. Zimmer per incontrare un emissario dell'OSS americano.
In un colloquio preliminare con il col. E. Dollmann, il gen. K. Wolff si mostra disposto ad ampie concessioni nei confronti degli Alleati e parla di aprire il fronte italiano cessando la resistenza, di ritirare ordinatamente le forze tedesche a Bolzano e di proporre una collaborazione con gli anglosassoni a scopo antisovietico.
Non è chiaro se H. Himmler sia a conoscenza fin dal principio di questi propositi di K. Wolff, che rientrano peraltro nelle sue irrealistiche aspettative di poter mantenere, anche dopo l'inevitabile crollo del Terzo Reich, una base di potere in funzione anticomunista al servizio dei vincitori occidentali; l'ambasciatore R. Rahn ed E. Kaltenbrunner (tramite il gen. W. Harster) sono a conoscenza del progetto, mentre A. Hitler e il feldmar.llo A. Kesselring (in procinto di abbandonare il teatro italiano e assumere il comando sul fronte occidentale) rimangono inizialmente all'oscuro di queste manovre.
3, il col. E. Dollmann e G. Zimmer hanno il primo incontro a Lugano con il barone Luigi Parrilli e l'emissario statunitense, Paul Blum; durante questi colloqui E. Dollmann propone di estendere le trattative di resa concordata agli altri teatri di guerra e chiede chiarimenti nel caso di un consenso di A. Hitler o H. Himmler; l'agente americano, pur vivamente interessato, oppone un netto rifiuto a trattative vere e proprie con i nazisti e si mantiene riservato chiedendo però, come prova di affidabilità per continuare i colloqui segreti, la liberazione senza condizioni di due importanti prigionieri in mano tedesca: Ferruccio Parri, vicecomandante del CVL, e Antonio Usmiani.
4, il pomeriggio e la sera si tiene a Fasano, una frazione di Gardone Riviera, un'importante riunione tra K. Wolff, R. von Rahn ed E. Dollmann, di ritorno dalla Svizzera; questi riferisce dei colloqui e delle richieste dell'agente americano. Viene quindi concordato che le trattative saranno dirette da K. Wolff che infine decide di liberare Ferruccio Parri e Antonio Usmiani (i due saranno rilasciati sul confine svizzero l'8 marzo) in cambio della possibilità di un incontro diretto per organizzare la resa delle forze tedesche in Italia ed il passaggio dei poteri. L'ambasciatore R. von Rahn apparentemente abbandona un ruolo diretto nelle trattative, mentre il gen. K. Wolff decide di intervenire sul feldmar.llo A. Kesselring per convincerlo alla resa, mantenendo invece all'oscuro B. Mussolini e la dirigenza della RSI dei sondaggi in corso.
8, nel massimo segreto K. Wolff si incontra in un albergo di Zurigo con il responsabile OSS in Svizzera A. Dulles, inizialmente alla sola presenza del barone Luigi Parrilli e dell'aiutante di A. Dulles, G. von Gaevernitz, mentre nel pomeriggio si aggiunge anche E. Dollmann; A. Dulles, pur ribadendo la richiesta di resa incondizionata, sembra dare fiducia alle proposte di K. Wolff, che da parte sua afferma di agire senza preventivo assenso di H. Himmler con il solo lo scopo di concordare la resa separata delle forze tedesche in Italia. Vengono discussi inoltre alcuni punti riguardo alla salvaguardia delle strutture industriali del nord Italia, la lotta antipartigiana, garanzie per i prigionieri e gli ostaggi. K. Wolff, secondo E. Dollmann, ritorna dall'incontro con A. Dulles molto fiducioso, convinto di convincere il feldmar.llo A. Kesselring ad aderire, ipotizzando di estendere le trattative, di poter coordinare con gli occidentali una partecipazione tedesca alla salvaguardia dell'Europa dalla "minaccia sovietica", e di poter assumere un importante ruolo politico nell'ipotizzato nuovo governo tedesco, dopo la rovina di A. Hitler.
La prima difficoltà che intralcia i piani del gen. K. Wolff è l'improvvisa partenza del feldmar.llo A. Kesselring dall'Italia per assumere il comando del fronte occidentale (notte dell'8-9 marzo); in attesa dell'assunzione del comando da parte del gen. H. von Vietinghoff, il gen. K. Wolff non può quindi avvicinare il feldmaresciallo né concordare la resa militare del Gruppo d'armate C.

Nel frattempo il Combined Chiefs of Staff (Comitato dei Capi di Stato Maggiore Combinati), l'assemblea dei capi di stato maggiore britannici e statunitensi, ha accordato il consenso all'invio dei rappresentanti militari alleati, gen. statunitense Lyman Lemnitzer e gen. britannico Terence Airey, in Svizzera per i colloqui con il gen. K. Wolff ma ha anche avvertito subito che ritiene necessario informare i sovietici di questi incontri, mentre i comandanti in capo britannici propongono che rappresentanti sovietici possano prendere parte alle trattative.
12, quindi, gli ambasciatori britannico, Archibald Clark Kerr, e statunitense, Averell Harriman, a Mosca comunicano direttamente a Vjaceslav Molotov la notizia degli incontri segreti in Svizzera; il ministro degli esteri sovietico, già informato dai servizi segreti, non fa obiezioni di principio ma richiede la partecipazione di tre ufficiali superiori sovietici alle trattative. Il gen. John R. Deane, rappresentante militare statunitense a Mosca, muuove obiezioni a questa proposta ed alla fine i rappresentanti sovietici non vengono accettati con la motivazione che si tratta solo di colloqui preliminari che saranno presto trasferiti al comando alleato di Caserta, dove sono già presenti rappresentanti permanenti dell'Armata Rossa.
I "Tre Grandi", Winston Churchill, F.D. Roosevelt e Stalin, dopo l'apparente accordo durante gli incontri in Crimea, hanno forti divergenze riguardo ai colloqui segreti con i nazisti in Svizzera.
Vjaceslav Molotov non accoglie con favore queste decisioni alleate e richiede l'immediata interruzione dei colloqui segreti.

15, dopo una pausa di alcuni giorni riprendono le trattative quando i rappresentanti militari alleati arrivano in Svizzera per un nuovo incontro con i tedeschi;
19, il gen. K. Wolff si incontra ad Ascona con il gen. statunitense Lyman Lemnitzer e il gen. britannico Terence Airey. Gli alleati riferiscono le voci su un coinvolgimento di B. Mussolini nelle trattative, ma K. Wolff nega recisamente questa circostanza e il resto dell'incontro si incentra sullo studio dei tempi e delle modalità della resa. Il generale tedesco richiede cinque o sei giorni di tempo per organizzare la cessazione delle ostilità sul fronte italiano con A. Kesselring ed evitare un'offensiva finale alleata.

22, in replica ad una nota minimizzatrice dell'ambasciatore britannico Clark Kerr che nega l'esistenza di negoziati veri e propri, viene diramata una polemica nota ufficiale sovietica che denuncia trattative segrete "alle spalle dell'Unione Sovietica" che possono preludere ad una pace separata tra la Germania nazista e gli alleati occidentali.


23, il gen. K. Wolff si reca in effetti a Bad Nauheim, sede del comando di A. Kesselring, per consultarsi con il feldmaresciallo; apparentemente A. Kesselring approva l'operato del gen. K. Wolff ma respinge progetti per una resa generale all'ovest e afferma di non aver più poteri in Italia, invitando il gen. K. Wolff a conferire con il gen. H. von Vietinghoff (arrivato il 19 marzo).

Nei giorni seguenti da Berlino i dirigenti tedeschi apprendono notizie circa i contatti in corso stabiliti dal gen. K. Wolff; l'ambasciatore R. von Rahn viene convocato in Germania, ma preferisce non partire e rimane in Italia; E. Kaltenbrunner viene informato dal gen. W. Harster.

25, un rassicurante messaggio personale del presidente F.D. Roosevelt riguardo ai "negoziati di Berna" non dissipa la sospettosità e la diffidenza di Stalin; queste vengono anzi accresciute dalle notizie del trasferimento sul fronte orientale di almeno tre divisioni tedesche schierate in Italia;
29, Stalin risponde quindi al presidente sottolineando gli evidenti segni di un indebolimento della resistenza tedesca contro gli alleati occidentali, di contro al rafforzamento dell'opposizione della Wehrmacht contro i sovietici, legato forse ad oscuri intendimenti della dirigenza nazista di "aprire il fronte italiano alle armate alleate".

 

 



1945
Marzo
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
Ministro aggiunto degli Esteri
Vladimir Clementis
(1945 - 1948)
1945
Marzo

1945
Marzo
-



1945
Marzo
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka".]
-
1945
Marzo

esautorato dal potere, negli ultimi mesi di guerra il presidente trova rifugio in Germania dove viene arrestato dagli angloamericani.

Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1945
Marzo

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1945
Marzo



1945
Marzo

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1945
Marzo



SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

Durante la guerra partigiana opera il VOS (Servizio sicurezza e informazioni), un apparato comunista tra il poliziesco e il militare che ha un compito molto speciale. Mentre l'esercito partigiano di Tito fa la la guerra di guerriglia all'interno dei Balcani, esso organizza attentati e omicidi nei centri urbani. Chiamato "la nostra Ceca" da Edvard Kardelj, è guidata da una donna, Marjeta, moglie di Boris Kidric un dirigente comunista sloveno.
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)
1945
Marzo
7
, solo ora viene formato il Governo provvisorio sotto la presidenza del mar.llo Tito.
[Anche se la maggior parte delle eliminazioni sarà compiuta nella Carinzia austriaca dai militari della IV Armata jugoslava, composta di unità dalmate e bosniache, è qui in Slovenia che viene progettata l'annessione della Venezia Giulia e sarà qui che, conclusa la guerra, sarà deciso lo sterminio di migliaia di ustaša croati che hanno combattuto a fianco dei tedeschi, insieme a molti anticomunisti sloveni.
Nei quaranta giorni di occupazione jugoslava di Trieste Ivan Macek [Matija] prende ordini soltanto da Tito e risponde soltanto a lui. Neppure al numero uno del Partito comunista sloveno a Trieste, Boris Kraigher. Anzi è lui a doversi rivolgere a Ivan Macek [Matija] per le questoni più importanti.
Lo stesso Boris Kidric, costretto a fare il presidente del nuovo governo sloveno, è subordinato all'Ozna (Sezione per la protezione del popolo).]
ISTRIA
1945
Marzo

-

Fiume
1945
Marzo


 




1945
Marzo

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 in esilio a Londra, con il suo governo con a capo il generale D. Simovic;
- dal 4 dicembre 1943, il maresciallo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero;
- dal 16 giugno 1944, dopo l'accettazione del compromesso, ha assunto un atteggiamento nettamente intransigente;

Slavonia [regione situata tra la Drava e la Sava]
1945: il carcere di Stara Gradiska (sta in una fortezza eretta nel 1750 come avamposto contro le truppe musulmane) viene ora usato come lager dai comunisti di Tito per rinchiudervi molti italiani dell'Istria, del Quarnaro e della Dalmazia; in pratica, quelli scampati alle foibe, tutti condannati ad anni di lavoro forzato. (solo nell'inverno 1946-47 vi vengono rinchiusi anche duecento sacerdoti cattolici che devono scontare una pena tra i quindici e i venti anni di detenzione).
1945
Marzo
-
SERBIA

1945
Marzo
7, mentre l’esercito cetnico in Bosnia sta dividendosi tra i sostenitori dell’opzione triestino-slovena e quelli dell'opzione serba, avviene l'unificazione fra Tito (Josip Broz) capo del NKOJ e Subašic, capo del governo regio di Londra: un governo di coalizione nel quale sono rappresentate tutte le varietà etniche e religiose del paese.
Si verifica quindi la definitiva spaccatura tra la componente politica e quella militare del movimento cetnico.
La prima, rappresentata dal «Comitato nazionale centrale» e da parte dell’JNDZ, propone al gen. D. Mihajlovic di mettersi al servizio del nuovo governo e rivolgerre le armi contro i tedeschi.
La seconda, capeggiata dallo stesso gen. D. Mihajlovic e convinta dell'imminente rottura tra gli Alleati e l'URSS – con i cetnici a questo punto trasformati in una forza d'urto occidentale per arginare l'avanzata sovietica in Jugoslavia – propensa a tornare in Serbia per rafforzarsi e nuovamente attendere gli eventi.


Belgrado, in un incontro con Ivan Macek [Matija], il mar.llo Tito decide che l'Ozna (Sezione per la protezione del popolo) debba garantire la sicurezza delle retrovie e sorreggere l'occupazione di Lubiana e di Trieste.




VOJVODINA (Vojna uprava za Banat, Backu i Baranju)
[Governo militare del Banat, Backu e Baranju]
 
1945
Marzo

-
KOSOVO – (Vojna uprava za Kosovo i Dukadin)
[Governo militare del Kosovo e il Dukadin]
(8 febbraio - 29 giugno)
 

1945
Marzo

-
la dirigenza comunista vieta sin d'ora ai coloni serbi e montenegrini immigrati nel Kosovo durante il regno jugoslavo, ma cacciati durante l'occupazione fascista, di ritornare nel "Kosmet" (Kosovo-Metohija). Si fa eccezione solo per chi ha combattuto a fianco dei partigiani comunisti.
Il numero delle famiglie serbe e montenegrine che dopo la guerra non fa più ritorno in Kosovo viene stimato fra 1.680 e 2.000, solo una parte delle 15.000 lì arrivate dopo la prima guerra mondiale.
[Il "divieto di ritorno" dei coloni del Kosovo sarà, comunque, rinfacciato duramente a Tito ancora negli anni '80.]

 

REPUBBLICA POPOLARE DI BOSNIA-ERZEGOVINA
-
da gennaio 1945 è entrata a far parte a far parte della Repubblica Popolare Federativa di Jugoslavia.
1945
Marzo

-
MONTENEGRO
-
da gennaio 1945 il paese è stato reintegrato nella Repubblica Popolare Federativa di Jugoslavia.
1945
Marzo

-
REPUBBLICA POPOLARE DI MACEDONIA
- dalla fine di dicembre 1944 la Macedonia è stata completamente liberata dalle truppe del NOV (Esercito popolare di liberazione).
1945
Marzo

-


1945
Marzo
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtà vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;
- da dicembre 1944 le forze del NOV (Esercito popolare di liberazione) hanno liberato la Dalmazia.

1945
Marzo

all'inizio del mese viene costituita la IV Armata, guidata dal gen. Petar Drapsin, una grande unità forte di 8 Div.ni per un totale di circa 50.000 uomini.
Per garantirsi il successo, il Comando supremo destinerà all'imprea non solo la IV amata, ma subordinerà ai suoi movimenti tutte le operazioni della I, della II e della III Armata, che ancor prima di pensare alla liberaione del territorio nazionale, dovranno appoggiare con decisione l'azione verso Trieste.

24, lettera collettiva di protesta dei vescovi croati contro lo sterminio di sacerdoti e fedeli accusati di attività pro-ustascia:
«La storia testimonia che il popolo croato, dopo quasi mille anni, non ha mai rinunciato al suo diritto di costituirsi in nazione…
In questa seconda guerra mondiale, il popolo croato ha realizzato il suo desiderio ed il suo diritto organizzando un proprio Stato indipendente, e, riconoscendo la volontà del loro popolo, i vescovi di Croazia l'hanno assecondata, come era legittimo.
Nessuno dunque ha il diritto di accusare nessun cittadino dello Stato croato, né i suoi vescovi, perché hanno ratificato questo fermo desiderio del popolo croato in una materia di loro competneza secondo la legge divina e secondo la legge umana
».
[In realtà la lettera è firmata soltanto da quattro vescovi croati:
. mons. Alojzije Stepinac, arcivescovo di Zagabria;
. mons. Ivan Saric, vescovo di Serajevo;
. mons. Aksmaovic,
. mons. Giovanni Simrak, vescovo di rito bizantino di Krizevci;
che si dicono «autorizzati ad agire in nome di tutti vescovi di Croazia».
Particolarmente eloquente la firma di mons. Saric, l'amico di Ante Pavelic, che basta da sé a squalificare il documento.]




1945
Marzo
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1945
Marzo
4
, Devoli, nei cantieri dell'A.I.P.A dove lavorano ca 250 italiani:
ai lavoratori, tra cui molti giovani, viene concessa una stanza dove viene ora inaugurata, con la presenza di alcune autorità e con tanto di rinfresco e di discorso del ten. Bona, la GAI (Gioventù antifascista italiana), un circolo dove ci si ritrova di frequente a parlare, discutere e sognare il ritorno a casa;
presidente è nominato Mario Truini, vicepresidente Arnaldo Canciani;


14, Tirana, primi contatti ufficiali italo-albanesi sul rimpatrio dei soldati italiani e sul trattamento da riconoscere agli specialisti civili e militari trattenuti dal regime oltre Adriatico;
l’accordo tra il Capo del Governo albanese Enver Hoxha ed il sottosegretario di Stato alla Guerra, avv. Mario Palermo, sen. comunista, nel suo 1° punto dice:
«Il governo albanese aderisce alla proposta di S.E. il Sottosegretario di Stato alla Guerra avvocato Mario Palermo per il rimpatrio di tutti gli italiani attualmente residenti in Albania, ad eccezione delle imprese italiane e di quegli specialisti che sono indispensabili alla ricostruzione del Paese.».

 

Alla fine del mese viene eseguita la condanna a morte di 4 sacerdoti cattolici, fra cui Andrea Zadeja, considerato il più gran poeta del tempo.

In questo periodo (mar-apr), nell'Albania meridionale, tutte le opere cattoliche vengono soppresse.

 



1945
Marzo
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


- da aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;
Reggente
D.P. Damaskinos
(1945 gen - ?)
[arcivescovo di Atene]

1945
Marzo

-



1945
Marzo
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1945
Marzo

seconda guerra mondiale 1939-45: da febbraio ha dichiarato guerra alla Germania e aderito alle Nazioni Unite come stato fondatore;




1945
Marzo
U.R.S.S.

(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

1941-45
Nel periodo della "Grande Guerra Patriottica" il numero dei morti varia con gli anni e l'avvicendamento delle leadership sovietiche.
[- 1946, Stalin parlerà di 7 milioni;
- N.S. Chrušcëv parlerà di 20 milioni;
- 1995, si parlerà di 26-27 milioni (di cui 10-11 milioni di combattenti, il resto civili).]
Inoltre, molti dei prigionieri sovietici di guerra sopravvissuti nei lager nazisti passano ora a quelli in patria.
[Dal 1942 al 1956 nei lager si svilupperanno quindici rivolte che porteranno a delle repressioni cruente. Nuove purghe alla fine degli anni '40.]

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
da dicembre 1944 un decreto del Cremlino ha istituito un nuovo Dipartimento Speciale dandone il controllo a G.M. Malenkov; il suo compito è di impadronirsi, per mezzo di commandos speciali, di tutta l'attrezzatura militare industriale e scientifica che potrebbe essere di qualche utilità all'URSS e che sarà confiscata a titolo di riparazioni di guerra.
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1945
Marzo
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1945
Marzo

1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1945
Marzo

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1945
Marzo
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1945
Marzo
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1945
Marzo
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1945
Marzo
-



1945
Marzo
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Tomasz Arciszewski
(1944 29 nov - 2 lug 1947)
 
 
1945
Marzo
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
Presidente del Consiglio nazionale del popolo di Lublino
B. Bierut
(1944 lug - ?)
Primo ministro
Edward Osóbka-Morawski
(1944 22 lug - 5 feb 1947)
1945
Marzo
-


1945
Marzo
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Segretario generale del Partito comunista ungherese
Mátyás Rákosi
(1945 gen - ?)
Ministro dell'agricoltura
Imre Nagy
(1944 - 1945)

1945
Marzo

il parlamento provvisorio, eletto il 21 dicembre a Debrecen, viene ora trasferito a Budapest;
[In primavera, nonostante la presenza dei russi, pensare a un serio pericolo comunista in Ungheria equivale a essere dei pessimisti per partito preso. Ben presto, tuttavia, le cose cambiano…]

Su desiderio dei russi alcuni ministeri sono stati affidati a tre ex generali e a un conte.
Aumenta il potere della polizia politica.
F. Szálasi coi resti dell'esercito e 100.000 civili, per lo più di lingua e cultura tedesca, fugge in Germania;
l'ex primo ministro, conte István Bethlen, viene arrestato dalle truppe sovietiche e internato in un campo di concentramento (morirà in prigionia due anni dopo);

15, in coincidenza con la festa nazionale del paese, inizia l'applicazione della Legge di riforma agraria;

Effetti della Legge di riforma agraria
[1945]
Prevede l'espropriazione e la ridistribuzione di circa 3.200.000 ettari di terra, ossia più di 1/3 di tutto il paese. Le terre espropriate costituiscono altre 75.000 proprietà.
% superficie distribuita
destinazione
60%
passa direttamente ai contadini;
26%
rappresentato da zone forestali, diviene demanio dello Stato;
8% (quasi)
viene riservato ai pascoli comunali;
2%
diviene area fabbricabile pubblica;
0,4% (circa)
viene dato a parrocchie povere.
Passano inoltre allo Stato 1.509 castelli e circa 4.500 ettari di parti private da trasformare in ospedali, case di riposo e scuole.
Circa 650.000 proletari agricoli – che con le loro famiglie rappresentano 3,5 milioni di persone, ossia 2/5 della popolazione totale ricevono la terra.
Gli antichi signori, che si sono distinti per un atteggiamento antinazista (e ve n'è qualcuno) possono conservare 45 ettari di terra; i contadini ricchi che sono stati eroi della resistenza, possono tenersi un massimo di 90 ettari.
Gli ettari rimasti assegnati a tutto il complesso delle denominazioni religiose esistenti nel paese scendono a 36.300 contro i 480.000 di cui era in possesso la sola Chiesa cattolica prima della riforma.


 

 




1945
Marzo
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;
Segretario generale del Partito comunista rumeno
Anna Pauker
(1945 - 1947)

1945
Marzo
-



1945
Marzo
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
[1946-1991, in tutti gli anni di esilio si avvale di un passaporto italiano; 1955, raggiunge la maggiore età.]

Segretario generale del Partito comunista bulgaro
-

1945
Marzo
-





1945
Marzo

Governo Provvisorio
della Repubblica Francese

[1944 10 set - 22 gen 1947]

Primo ministro
Ch. de Gaulle
I
(1944 10 set - 21 set 1945)
Interni
Adrien Tixier
(1944 10 set - 26 gen 1946)
Affari Esteri
Georges Bidault
(1944 10 set - 16 dic 1946)
Colonie
Regioni liberate
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Economia
P. Mendès-France
(1944 nov - gen 1946)
Finanze
René Pleven
(1944 16 nov - 26 gen 1946)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
François de Menthon
(1944 10 set - 30 mag 1945)
Pubblica Istruzione
e dei Culti

1945
Marzo
Missione Alsos, mentre Samuel Goudsmith assieme alla sua unità passa il Reno con l'ordine di arrestare Heisenberg, a Washington il generale Groves, responsabile militare del "progetto Manhattan", viene informato del piano di spartizione della Germania e scopre che tutta la fetta della torta tedesca compresa tra Friburgo, Stoccarda, Ulma e Friedrichshafen sarebbe rientrata nella zona d'occupazione francese, nel cui centro si trovano precisamente le città di Hechingen col borgo satellite di Bisingen, e, a dodici km di distanza, Haigerloch da poco segnalata dalle osservazione aeree per attività poco ortodosse;
dopo che il generale Groves e il generale Marshall, comandante supremo dello Stato Maggiore dell'Esercito americano, si sono recati dal ministro della Guerra Henry Stimson, viene deciso un intervento militare a cui viene dato il nome di Operazione Harborage: un corpo d'armata dovrà tagliare diagonalmente le linee avanzate francesi, piombare su Hechingen e installarsi nella regione prima ancora che l'Alto Comando francese abbia il tempo di accorgersi della presenza di forze americane nel settore; viene inviato a Reims un ufficiale superiore perché conferisca in merito con il generale Bedell Smith il quale promette alla nuova missione una divisione aviotrasportata e una blindata.
Intanto nei primi mesi dell'anno le unità dell'Alsos, distinte dall'alfa bianca e divise in piccoli commandos comprendenti spesso due soli uomini a bordo d'una jeep, si sono mostrate dappertutto in Francia, Germania e Olanda dove hanno forzato ogni porta, perquisito ogni laboratorio, scoperto officine segrete, favolose riserve di uranio, casse zeppe di documenti, scienziati e ricercatori nascosti. il colonnello Boris Pash e i suoi uomini sono riusciti a raccogliere 68 tonnellate di minerale uranio che hanno fatto trasportare negli Stati Uniti.
A Tolosa il bottino di uranio raggiunge le trenta tonnellate che fanno la stessa fine delle altre.
La maggior parte delle scorrerie avviene però in Germania, con la partecipazione inglese. La quasi totalità delle riserve tedesche, circa 1.100 tonnellate di uranio, sono infatti nascoste in una miniera di sale vicino a Strassfurt, nella no man's land che separa gli americani dai russi. Anche se il generale di brigata E.L. Sibert, capo del servizio informazioni del XII Gruppo d'armata USA, ha qualche titubanza sulla fondatezza dell'impresa, Sir Charles Hambro (della famosa famiglia di banchieri londinesi), ex delegato britannico a Washington per il "progetto Manhattan" assieme ad altri inglesi che gli fanno da scorta (ufficiali solo di nome trattandosi di scienziati) raggiungono Strassfurt alla ricerca di uranio e di scienziati tedeschi.
15, il gen. Carl Spaatz invia 612 fortezze volanti dell'VIIIª Forza Aerea USA a riversare sopra Oranienburg (dove sta l'officina dell'Auer Gesellschaft), a una ventina di km da Berlino, 1506 tonnellate di esplosivo e 178 di bombe incendiarie; delle installazioni naziste non rimane pietra su petra. Allo scopo di stornare i sospetti dei sovietici, una formazione di aerei statunitensi attacca nel medesimo tempo la cittadina di Zossen, sede dell'Alto Comando della Wehrmacht che mette fuori combattimento il gen. H.W. Guderian capo dello S.M. del Terzo Reich;
intanto presso Verdun l'Alsos ha scoperto una fabbrica sotterranea dove lavoravano forzatamente migliaia d'uomini sotto la direzione di cinquecento tedeschi i quali, all'avvicinarsi del nemico, avevano massacrato a sangue freddo dozzine dei loro schiavi (alcuni appena quattordicenni) prima di ripiegare dopo aver fatto saltare gli accessi all'officiina dove costruivano le famose V1;
mentre i bombardieri si scatenano su Orianenburg l'Alsos entra ad Heidelberg e qui per Samuel Goudsmith cominciano i primi incontri diretti:
. P.E.A. von Lenard,
. W.W. Bothe, il maggiore specialista tedesco di fisica nucleare sperimentale;
. Richard Kuhn, specialista di chimica organica;
. Wolfgang Gertner, ex collaboratore di F. Joliot-Curie;
appare intaanto con sempre maggiore evidenza come lo sforzo nucleare germanico sia stato condotto da due gruppi rivali che si disputavano accanitamente le assegnazioni di uranio; uno di tali gruppi aveva per capofila W.K. Heisenberg mentre l'altro, sotto la direzione di Kurt Diebner, s'era dato da fare prima a Francoforte, poi ad Ilm, in Turingia;
di lavori analoghi si sono occupati poi altri scienziati tra cui:
. Harteck ad Amburgo,
. Kirchner a Garmish,
. Stetter a Vienna,
. Manfred von Ardenne a Berlino,
. Groth a Celle.
Mentre Samuel Goudsmith ritorna a Parigi ad Heidelberg arriva ora il colonnello Boris Pash, reDuce da due successi: la cattura a Nordheim del prof. Osenberg, responsabile del Piano al Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la scoperta di documenti indicanti i luoghi esatti verso cui erano stati evacuati i vari istituti scientifici;
informato della caduta di Ilm sotto le forze del generale Patton, Samuel Goudsmith avverte Boris Pash e i due si danno appuntamento nella città dove, nel sottosuolo d'una scuola fuori uso, stanno ammassati parecchi scienziati con le loro famiglie; erano occupati in laboratori dove si lavorava manifestamente alla fabbricazione della pila a uranio; purtroppo due giorni prima la Gestapo aveva prortato via tutta l'apparecchiatura importante dei laboratori compreso il il suo direttore, Kurt Diebner; è sparito anche Walter Gerlach, responsabile della fisica nucleare per tutto il Reich e coordinatore capo dei lavori affidati alle diverse branche scientifiche; aveva lasciato la Turingia con i propri mezzi alcuni giorni prima;

«segue ottobre 1945»



1945
Marzo
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmina
Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)

1945
Marzo
II guerra mondiale:



1945
Marzo
REGNO del BELGIO
Leopoldo III
Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani. ]


1945
Marzo

II guerra mondiale:
-



1945
Marzo
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1945
Marzo

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;




1945
Marzo
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro

[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
- Primo Ministro: C.R. Attlee(1945-1951);

- Ministro del Commercio: R.S. Cripps (1945-1947);
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA
1945
Marzo
-
IRLANDA
Irlanda del Nord
1945
Marzo

-
Eire
1945
Marzo

-


1945
Marzo
REPUBBLICA d'ISLANDA
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
1945
Marzo

-


1945
Marzo
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
1919-44, re d'Islanda;

1945
Marzo

-


1945
Marzo
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
1945
Marzo
il re rientra in patria e la Norvegia è tra i paesi fondatori dell'ONU, di cui diventa segretario generale (1946) l'ex ministro degli esteri norvegese Trygve Lie (1946);


1945
Marzo
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1945
Marzo

-


1945
Marzo
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1945
Marzo

-



1945
Marzo
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1945
Marzo
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1945
Marzo
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1945
Marzo
-
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1945
Marzo
Losanna, pubblica un manifesto in cui dichiara il regime spagnolo incompatibile con le circostazne che la guerra sta creando nel mondo e chiede a F. Franco Bahamonde [el Caudillo] di rinunciare al suo tentativo totalitario e al potere, permettendo la restaurazione del regime tradizionale;






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salò
[avendo come sede Salò, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]
Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
Paolo Zerbino
(1945 22 feb - 25 apr 1945)
Sottosegretario Giorgio Pini
(1944 23 ott - 25 apr 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
-
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Carlo Emanuele Basile
(1944 25 giu - 25 apr 1945)
Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
Sottosegretario Ruggero Bonomi
(1944 26 nov - 25 apr 1945)
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
-
Sottosegretario Bruno Gemelli
(21 feb - 25 apr)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Alberto Mellini Ponce de Leon
(24 feb - 26 mar)
[ad interim]
Filippo Anfuso
(26 mar - 25 apr)
Ambasciatore a Berlino Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945)
 
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute

[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Commissariato nazionale del lavoro della RSI responsabile, sindacalista fascista
Ernesto Marchiandi
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]
-

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.
Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.

II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).

III
Aosta
"Emilio Picot"
ing.
Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.

VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".

IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.

XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.

XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.

XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.

XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.

XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.

Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.



1945
Marzo

Agli inizi del mese l'esercito partigiano ha 80.000 uomini.
[A metà aprile – è una stima del Comando generale – ne avrà 130.000; nei giorni dell'insurrezione saranno 250-300.000 a girare armati e incoccardati.]
Quanti sono in realtà? Su chi si può davvero fare affidamento per la battaglia finale?
F. Parri conta su circa 70.000 uomini:
- 7.000 in Liguria;
- 30.000 in Piemonte, parte destinati a dar man forte ai lombardi;
- 9.000 in Lombardia;
- 12.000 in Veneto ("Garemi", "Nanetti", "Osoppo", "Friuli");
- 12.000 in Emilia.


2, mentre gli anglo-americani bombardano Brescia, B. Mussolini si reca al Vittoriale (ultima sua visita) dove commemora G. Dannunzio;

Moncalvo (Asti), lo stesso giorno, nei pressi del Cimitero degli ebrei, i partigiani di una Brigata Matteotti, socialista, fucilano quindici fascisti catturati qualche giorno prima a Rocchetta Tanaro. Erano quasi tutti della Birigata nera Asti, di età inferiore ai vent'anni.

4, 5, 6, gli anglo-americani bombardano Conegliano, Udine, Dolo, Oriago, Chirignano, Brondolo, Chioggia, Noale, Lancenigo, Portogruaro, Rovigo, Badia Polesine e numerose località rurali.
6, B. Mussolini tiene un discorso ad alcune centinaia di ufficiali della GNR e chiede loro di essere i propagatori di una fede «assoluta, dogmatica» nella vittoria: «nessuno è mai vinto - dice - fino al giorno in cui si dichiara vinto».

7, Nervi, il battaglione Brescia [2° Rgt alpini, div.ne Monterosa] dopo aver trascorso un periodo di riposo a La Spezia e poi raggiunta Genova a piedi, viene ora passato in rassegna dal mar.llo Graziani; da Genova prosegue quindi per Torino su una tradotta;
Prato Sesia, il s.ten. Marietta, volontario di Francia nel Btg Mazzarini, viene trucidato insieme a Busini, Marazzi e Paris;
Lo stesso giorno, dopo aver liberato e accompagnato in Svizzera, come «prova di buona volontà», Ferruccio Parri [Maurizio] e il col. Antonio Usmiani, il gen. K. Wolff può iniziare e condurre a termine con il capo dell'OSS (Office of Strategic Services) americano e fiduciario personale del presidente F.D. Roosevelt in Europa, Allen Dulles, le trattative preliminari per la resa delle truppe tedesche in Italia.

[È solo apparentemente singolare che iniziative le quali, per il tempo e i modi in cui sono condotte, appaiono dei veri e propri atti di insubordinazione nei confronti dell'ambasciatore R. von Rahn e del gen. H. von Vietinghoff, e di tradimento nei confronti del Governo di Salò e del Führer stesso, siano prese e condotte a termine da coloro, il gen. W. Harster (comandante della SD) e il gen. K. Wolff (comandante in capo delle SS in Italia), cui compete, invece, la vigilanza sulla fedeltà di ambascistori e generali e sulla solidità del fronte interno nazifascista. Ma proprio per le loro funzioni specifiche questi ultimi due sono in grado, meglio di ogni altro, di valutare i sintomi di una sconfitta che, prima di essere militare, appare essenzialmente politica. Inoltre, meglio di qualunque altro essi possono avere avuto iniziative e aver valutato taluni contrasti ideologici interni al fronte della Resistenza e particolari aspetti della politica alleata; soprattutto di quella britannica, che essi si ripromettono di sfruttare nella speranza di accordi separati che permettano di inserirsi nel cuore stesso dello schieramento nemico.
Solo la iniziale diffidenza dei Comandi alleati e la decisione dei partiti di sinistra, che esercitano una funzione preminente e decisiva nel fronte della Resistenza, impediscono che le speranze dei due generali nazisti possano anche solo parzialmente realizzarsi.]

Queste trattative, per quanto condotte con discrezione, non possono tuttavia sfuggire ai fascisti della Repubblica di Salò.
[Per meglio sorvegliare le mosse del gen. K. Wolff, il Governo di Salò è riuscito a collocare a Villa Besana (quartier generale del comandante in capo delle SS in Italia), in funzione di cameriere, una sua spia. Il gen. K. Wolff deve poi guardarsi anche dal suo immediato sottoposto gen. W. Harster (comandante della SD) che lo controlla attraverso i servizi della Gestapo.
NE danno testimonianza due rapporti al Duce sui colloqui intercorsi tra il Mellini e l'ambasciatore tedesco R. von Rahn il 16 e il 18 marzo, nel corso dei quali R. von Rahn stesso assicura ripetutamente l'inviato di B. Mussolini che i suoi contatti con il card. Shuster e con il patriarca di Venezia hanno il solo scopo di «carpire informazioni» sui CLN dal primo e di «rinforzare l'atteggiamento patriottico» del secondo.]

Ai primi del mese i partigiani bolognesi, sappisti, gappisti, brigate di montagna, hanno formato la div.ne "Bologna".
Ne è stato promotore e ora la guida Aldo Cucchi [Jacopo].

8, il Comando regionale piemontese spedisce alle divisioni questa circolare:
«Questo Comando ha interessato il Comando alleato perché, in qualsiasi evenienza, sia evitata l'occupazione del Piemotne da parte di truppe francesi. Il Comando alleato ha fatto conoscere di essere indirizzato a questo criterio, sempre quando il CLN garantisca l'ordine interno in modo da togliere qualunque fondamento o pretesto alla parte francese per inviare proprie forze in Italia.
Ciò posto, si richiama l'attenzione dei Comandi interessati sulla necessità di tener conto, nella compilazione dei progetti, delle aliquote di forza da mantenere nelle valli attestate al confine francese…
».
Il compito di presidiare il confine è abbastanza facile per il ten. Paolo Buffa [Barton]: egli riunisce i comandante del Cuneese e li avvisa: «Voi avete una carta da giocare, quella di far trovare gli Alleati di fronte al fatto compiuto. Sappiate che le direttive che vi sono date sono dettate soprattutto dal timore che voi facciate troppo. Io vi consiglio di giocare la vostra carta».
Assai più complessa è la situazione in val d'Aosta dove i secessionisti di Mésard coprono le manovre golliste.

9, Valdobbiadene (Treviso), il Battaglione Nuotatori Paracadutisti (i cosiddetti Np [o Ennepì], 650 uomini qui dislocati per addestrarsi) è una fanteria d'assalto, al comando di Nino Buttazzoni, triestino, classe 1912, capitano del Genio Navale.
Riceve ora l'ordine di partire per il fronte del Senio, in Romagna.
Deve attestarsi nei bunker di quel che resta della Linea Gotica.
Contro il battaglione ci sono una divisione indiana dell'8ª Armata britannica e, a Porto Garibaldi, due brigate di commandos inglesi.
Nino Buttazzoni dà ordine ai comandanti delle quattro compagnie di lasciare in caserma i marinai troppo anziani o troppo giovani, quelli con pesanti obblighi familiari e quanti non sono in perfette condizioni fisiche. Rimangono con loro due ufficiali che non hanno comandi operativi e un caposervizio radio per i collegamenti.
In tutto nel deposito rimangono poco meno di cinquanta marinai, forse 47 in tutto.]
[Era un reparto della Regia Marina, costituito e addestrato nel 1942 per la conquista dell'isola di Malta, con un'operazione dal cielo e dal mare. Dopo l'armistizio si era trasferito nella X Mas del principe J.V. Borghese, tranne una compagnia di stanza in Sardegna che aveva deciso di schierarsi con il governo del Sud.
Nei venti mesi della guerra civile ha combattuto in diverse aree dell'Italia del Nord. In Piemonte, contro le possibili infiltrazioni delle truppe di De Gaulle, e nel Goriziano, a Tarnova, contro i partigiani comunisti di Tito.]
Lo stesso giorno, fra Cisterna d'Asti e Santo Stefano Roero, avviene un combattimento tra partigiani e fascisti, quasi tutti della Brigata nera di Torino, la "Ather Capelli". I militari fascisti, arrivati in quell'area per rastrellare, hanno la peggio e lasciano sul terreno ben ventisei morti. Compreso un ufficiale, forse il comandante del reparto: il magg. Alfredo Maestroni, 50enne.


11, Torino, sciopero degli operai della Fiat; seguono altri scioperi ad Aosta, Ivrea, Novara; sciopero di braccianti nel Vercellese;

12, Villanova d'Asti, il battaglione Brescia [2° Rgt alpini, div.ne Monterosa] arrivato ad Asti su una tradotta, proveniente da Torino, e trascorsa la giornata sul treno, verso le 10:30, mentre il convoglio che li sta trasportando si trova tra Villafranca e Villanova d'Asti scoppia una mina tra il secondo e il terzo carro: nell'attentato dei partigiani muoiono diciassette [o ventitré] alpini e trenta rimangono feriti.
12, (14) combattimento e liberazione di Varzi (Pavia).

13, tramite il figlio Vittorio, B. Mussolini fa pervenire al card. Schuster un memoriale per chiedergli di interporre i suoi buoni uffici presso la Santa Sede affinché questa inviti gli Alleati ad aprire trattative di accordo separato con la Repubblica Sociale Italiana. Anche B. Mussolini fa un gran conto sulla paura del comunismo, se può giungere ad offrire agli Alleati il contributo delle sue Forze Armate per mantenere l'ordine nelle regioni dell'Italia occupata del Nord sino all'arrivo delle loro truppe e propone che il disarmo delle "bande" partigiane preceda quello delle forze armate repubblicane.

14, Bobbio (Piacenza), combattimento.

18, "San Marco": Mallare (Savona), il caporale della 2ª compagnia, Giuseppe Nebbia viene fucilato;
19
, Cortile (Modena), combattimento.


17 alpini della MONTEROSA, muoiono in un attentato al treno che li
trasportava, in Piemonte;s


22 MARZO 1945

Brescia, B. Mussolini è presente alla cerimonia del 26° anniversario della fondazione dei "Fasci".

23 MARZO 1945

Padova, Casale di Scodosia, i militi della GNR uccidono Savino Moro, già arrestato «per diserzione ed appartenenza a banda armata».

24 MARZO 1945



25 MARZO 1945

Padova, (Basso Padovano), durante i preparativi di un lancio per la brigata "Pierobon" che nel frattempo ha trovato una sia pur limitata capacità operativa, tre partigiani di Valbona frazione di Lozzo Atestino (Pd):
. Vittorio Cuccolo,
. Ermenegildo Guerra,
. Primo Lazzarin,
vengono catturati dalle brigate nere di Noventa Vicentina (Vi) dal cui carcere, dopo una breve detenzione durante la quale subiscono un pesante trattamento, vengono trasportati a Lugo Vicentino dove sono uccisi per rappresaglia.
[Non è chiaro se l'esecuzione sia compiuta dalla X Mas, in questo periodo attiva in quella zona, dalla brigata nera o dai tedeschi.]

26 MARZO 1945

Genova, sciopero nei cantieri navali; uno sciopero politico a Biella per protestare contro la fucilazione di venti partigiani.
Emilia, la regione più martoriata della guerra, i tedeschi rispondono con feroci rappresaglie all'inimicizia conclamata delle popolazioni, le notizie sulle agitazioni agrarie di braccianti e di contadini sono addirittura oscurate;

Lo stesso giorno (e i successivi 27, 28) il sottosegretario per le terre occupate (il nuovo dicastero appositamente creato per i rapporti con la Resistenza nel Nord e affidato al ministro comunista Scoccimarro)Medici Tornaquinci s incontra in Piemonte con il CLN regionale.

27 MARZO 1945

H. Himmler informa il gen. K. Wolff che sulle armi segrete non si può più contare perché restano in fase di laboratorio e la cosa è risaputa in Italia, almeno tra i Comandi.

28 MARZO 1945

Milano e provincia, le grandi fabbriche sono bloccate da scioperi, la cui riuscita segna la fine politica della Repubblica di Salò.
Le istituzioni repubblichine, la polizia e le bande fasciste sono ormai allo sbando; le diserzioni sono incontenibili.
Alla fine del mese esce «L'Italia del Popolo» sorretta dal "Raggruppamento nazionale repubblicano socialista", entrambi guidati in particolare da Edmondo Cione (sempre appoggiato e incitato da Corrado Bonfantini) e autorizzati espressamente da B. Mussolini
; amministratore del giornale viene nominato Vigorelli in rappresentanza appunto della collaborazione socialista.
L'avversione degli intransigenti si fa molto viva e lo stesso Pezzato è con loro. Si parla di «opposizione addomesticata e inutile».
Benché l'atteggiamento del giornale (che va a ruba) sia moderato e leale, gli uomini del Minculpop gli sono clamorosamente ostili, strappano le copie dalle edicole e le bruciano. Alcuni elementi combattentistici invadono e devastano la redazione. Il giornale denuncia anche i ribaldi delle molte polizie, protette dagli intransigenti, con giusta asprezza, ma in modo da legittimare l'accusa che egli voglia fare il processo alla R.S.I..

29 MARZO 1945


29, decreto CLNAI sull'unificazione delle formazioni.

B. Mussolini salva uno dei maggiori esponenti del Partito d'Azione, Mario Paggi, suo acerrimo nemico.

Nei mesi di febbraio e marzo, i continui attacchi aerei degli anglo-americani su città, villaggi, campagne e strade (1074 bombardamenti e 611 mitragliamenti) hanno provocato 1325 morti e 2771 feriti.

Sondrio, è intanto arrivato il ministro Pavolini; altri gerarchi sono in arrivo e tutto dimostra che si vuole giungere a tutti i costi a costituire il progettato Ridotto Alpino.
I partigiani rispondono con interruzioni stradali allo Stelvio e la distruzione di due ponti all'Aprica.
Nel mese di marzo e nei primi giorni di aprile si susseguono senza tregua i tentativi fascisti e tedeschi per mantenere il controllo dei valichi alpini; continuano le azioni di rappresaglia contro le popolazioni.


[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]

Lo stesso mese J.V. Borghese seleziona 220 tra i suoi uomini migliori nel settore dell'intelligence e delle operazioni speciali e li inquadra nel battaglione "Vega".
A questo gruppo viene affidata la missione di «prendere contatto con movimenti di carattere nazionale (Cln incluso)». Cioè con le formazioni partigiane anticomuniste del Nord Italia. E in modo particolare con la Divisione Osoppo, monarchici nazionalisti e anti-titini che operano nelle zone del confine nordorientale.
Qui, a far da tramite fra J.V. Borghese e i partigiani "bianchi", è Candido Grassi [Verdi] – o [professor Grassi] o [comandante Verdi] – di Udine, un uomo della "Franchi", emissario di E. Sogno nel Triveneto.

 


 


Regno d'Italia
1945
Marzo
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, su pressione dei partiti antifascisti del CLN e su consiglio delle potenze alleate nomina lugotenente generale del regno il figlio Umberto, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, gli è stata affidata dal padre la luogotenenza del regno;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Pietro Tomasi della Torretta
(1944 20 lug - 25 giu 1946)
   
Presidente del Consiglio
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
III
+ Interni
vicepresidenti
avv. G. Rodinò (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
P. Togliatti [Ercoli] (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari alla Presidenza
Giuseppe Spataro (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Francesco Libonati (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Stampa, turismo e spettacolo]
Interno
I. Bonomi (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari
Enrico Molè (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Affari Esteri
A. de Gasperi (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Eugenio Reale (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Renato Morelli (Pli)
(1944 18 giu - 13 lug 1946)
[per gli Italiani all'estero]
Africa Italiana
I. Bonomi (PDL)
(1944 20 lug - 21 giu 1945)
[ad interim]
Italia occupata
Mauro Scoccimarro (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Aldobrando Medici Tornaquinci (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Guerra
A. Casati (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]
Sottosegretari Mario Palermo (Pci)
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
Luigi Chatrian (Dc)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 25 nov 1944)
Sottosegretari Carlo Bassano (PDL)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Giuseppe Montalbano (Pci)
(1944 28 dic - 21 giu 1945)
Aeronautica
Carlo Scialoja (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari Ernesto Pellegrino (militare)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Tesoro
Marcello Soleri (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Salvatore Scoca (Dc)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Finanze
Antonio Pesenti (Pci)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Sottosegretari Cesare Gabriele (Pli)
(1944 12 dic - 14 gen 1945)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(1944 22 apr - 13 lug 1946)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari Antonio Segni (Dc)
(1944 12 dic - 13 lug 1946)
Industria, Commercio e Lavoro
Giovanni Gronchi (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Umberto Fiore (Pci)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Industria e Commercio]
Enrico Paresce (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
[del. Lavoro]
Lavori Pubblici
B. Meucci Ruini (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Gennaro Cassiani (Dc)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Grazia e Giustizia
U. Tupini (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Dante Veroni (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Trasporti
Francesco Cerabona (Dem. del L.)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari Giambattista Rizzo (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Poste e Telecomunicazioni
Mario Cevolotto (PDL)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Sottosegretari ing.prof. Mario Fano
(1944 12 dic - 21 giu 1945)
Pubblica Istruzione
Vincenzo Arangio Ruiz (Pli)
(1944 12 dic - 10 dic 1945)
Sottosegretari Bernardo Mattarella (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Ministro senza portafoglio
Manlio Brosio (Pli)
(1944 12 dic - 21 giu 1945)

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

1945
Marzo
2
, il CLNAI (Comitato liberazione nazionale alta Italia) si assume il compito di avviare al Nord un'ampia insurrezione, ponendo attento impegno a difendere gli impianti industriali.
Lo stesso giorno il CLN piemontese, che affetta una certa autonomia, propone un codice penale da usare presso le Commissioni di giustizia; l'esecuzione delle disposizioni in esso contenute si dovrà affidare al "Comando dell'Esercito nazionale di liberazione", come si chiama a Torino il Comando dei partigiani. All'art. 2 stabilisce:

«I membri del Governo fascista e i gerarchi del fascismo, colpevoli di aver contribuito alla soppressione delle garanzie costituzionali, di avere distrutto le libertà popolari, creato il regime fascista, compromesse e tradite le sorti del Paese e di averlo condotto all'attuale catastrofe, sono puniti con la pena di morte
Nel progetto, i giurati delle "Corti di Assise del Popolo" dovranno essere designati «dai partiti politici rappresentati nel C.L.N.» (cap. III, art. 2).

4, avendo saputo che la Jugoslavia lo reclama come criminale di guerra e avendo ragione di sospettare che il governo antifascista sia disposto a consegnarlo, M. Roatta evade dall'ospedale dove era tenuto prigioniero e non si rintraccia più.
6, Roma, presso il Colosseo viene convocato un comizio di protesta a cui intervengono alcune migliaia di persone; il comunista Velio Tedeschi-Spano chiede la resa del Governo (di cui è membro primario il capo del suo partito).

7, il governo, dopo 11 ore di seduta, alla fine pubblica un lungo comunicato contenente il prezzo dell'accordo tra i comunisti e il governo stesso:
- licenziamento del gen. Orlando, comandante i carabinieri;
- passaggio del S.I.M. al Ministero della Guerra;
- revisione dell'Alto Commissario per la punizione dei delitti fascisti;
- misure di rigore (assegnamento al confino e a colonie agricole) contro elementi del vecchio regime "socialmente pericolosi";
- nomina di antifascissti sicuri alle cariche politiche nelle province;
- preparazione di una legge contro ogni tenttivo di riprendere un'attività fascista e di norme per le sanzioni contro i fascisti del nord;
- discussione di un progetto per la nomina di una Consulta e di una legge per le elezioni amministrative.
Ripreso il processo, i giudici (beffati dalla fuga di M. Roatta) condannano gli imputati a pene superiori a quelle chieste dal pubblico ministero:
. Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945), condannato a morte, lo stesso giorno viene creato sottosegretario agli Esteri da B. Mussolini;
. M. Roatta e altri due collaboratori del Sim (Servizio informazioni militari), condannati all'ergastolo;
. Suvich e Jacomoni, condannati a 24 anni di carcere (massimo della pena prevista dalla legge del 27 luglio);
. altri imputati, a pene conformi alla legge su citata.
[Tutte le sentenze saranno poi annullate dalla Cassazione o dalla magistratura ordinaria. Lo stesso Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945) sarà più tardi assolto per non aver commesso il fatto.]
Lo stesso giorno, sulla linea di fuoco tra la ferrovia Alfonsine-Ravenna e l'Adriatico, dove i tedeschi non sono riusciti a passare, il gruppo di combattimento "Cremona" incaricato di occupare una posizione, detta Po di Primaro, raggiunge la meta indicatagli (sfuggitagli il giorno precedente).

9, si combatte in Valle d'Aosta e nelle colline dell'Astigiano dove i matteottini della Tre Confini e i garibaldini della div.ne Asti attaccano ora colonne tedesche in azione di rastrellamento.

12-13, Oltrepò pavese, le formazioni partigiane, ormai sotto un Comando unico, combatte a Varzi e a Bobbio, sul versante ligure (14 marzo).
Un nuovo tentativo di rastrellamento è operato dalle forze armate fasciste; dopo aver occupato Valverde ed essere giunte presso Torre degli Alberi, al centro dello schieramento partigiano che fa perno su Zavattarello, esse sono contrattaccate dai garibaldini della Casotti e della Togni che le ricacciano oltre Costa Pelata, catturando un carro blindato.
Pure nella Valle Nizza e a Valverde una azione combinata dai garibaldini della Crespi e dai giellisti della Stezzi mette in fuga la colonna fascsita. Varzi viene così definitivamente liberata.
Langhe, colonne fasciste e tedesche muovendo da Canelli e da Millesino si scontrano nella Val Bormnida con gli "autonomi" di [Mauri] e ne sono ricacciate dopo una settimana di combattimenti.

14, il "gruppo di combattimento" "Friuli", nel settor di Brisighella presso il Senio, viene impegnato duramente ma con successo nella conquista del caposaldo di una piccola quota e poi nell'azione per l'acquisto di un altro caposaldo che riesce parzialmente.

Roma, lo stesso giorno, il siciliano M. Scelba scrive a don L. Sturzo, di cui è stato a lungo segretario particolare:
«Il governo lavora e fa del suo meglio, ma non riesce a galvanizzare o a unificare la nazione. L'economia peggiora di giorno in giorno. Per colpa dell'inflazione, gli aumenti salariali subiscono un'inevitabile erosione. A tutto ciò occorre aggiungere l'incertezza per il futuro, lo scoramento per il comportamento dei ministri inglesi e la preoccupazione per la questone delle frontiere nazionali. Il paese ha l'impressione di essere nelle mani degli angloamericani e delle nazioni a loro vicine, che cercano soltanto di trarre vantaggi dalla presente situazione».
I francesi hanno già gli occhi puntati sulla Valle d'Aosta. Gli jugoslavi sulla Venezia Giulia. Potrebbe riacutizzarsi la crisi altoatesina. Crescono le spinte verso il separatismo siciliano.
Ma è soprattutto Londra a preoccupare M. Scelba:
«Gli inglesi contano sulla presunta instabilità governativa per affermare la loro egemonia. […]
Ed è vero che si oppongono alla ripresa produttiva delle industrie
».

19, Cortile, si effettua una vera e propria battaglia campale; dopo una giornata di combattimenti una forte colonna tedesca, appoggiata da quattro autoblinde, è messa in fuga dagli uomini della Modena P. (pianura).
[Trattasi della div.ne costituita nell'autunno del 1944 per inquadrare le formazioni che operavano in pianura.]

Intanto, sintomo del progressivo sgretolamento delle forze nemiche è il numero sempre crescente di disertori che si presentano ai reparti del CVL.
Notevole a questo proposito l'azione condotta nel Cuneese contro le due Div.ni fasciste Monterosa e Littorio fra i cui reparti viene diffuso uno speciale giornaletto clandestino «Naia repubblichina».
In seguito una missione partigiana spintasi a Nizza ottiene dal Comando alleato del settore Alpi Marittime l'assicurazione che i disertori dei reparti della Repubblica Sociale saranno trattati come «prigionieri dell'esercito americano» disposizione che viene fatta conoscere agli interessati con il lancio di manifestini da aerei alleati.

23, il "gruppo di combattimento" "Legnano" (gen. Utili), composto di:
- 68° Rgt fanteria, reggimento speciale con due battaglioni alpini e uno di bersaglieri,
- 11° Rgt artiglieria,
- varie specialità,
che comprende un campionario delle migliori armi dell'Esercito italiano, raggiunge il posto assegnatogli a cavallo del fiume Idice, a sud di Bologna, alle dipendenze del II C.d'A. americano.
Gli altri due gruppi di combattimento che si stanno per formare, il "Piceno" e il "Mantova", il primo viene usato nelle lontane retrovie a fini organizzativi e il secondo non è pronto per l'offensiva o, meglio, non lo voglliono.
Vanno inoltre ricordate le Div.ni ausiliarie 209ª e 210ª, la prima sostituita più tardi dalla 228ª, le quali, addette alle retrovie delle armate americane e inglesi, vengono adibite a umili, spesso pericolosi, sempre faticosi servizi (salmeria, trasporti, scarico e carico, rastrellamento mine, polizia, riattamento strade, rimozione macerie, ecc.).
Bari, giunge in patria dalla Jugoslavia la div.ne Garibaldi: soltanto 3.500 uomini dei 16.000 che l'avevano formata nel 1943.
[Un solo esempio: 573 italiani, liberati nel campo di Verlika Goriza dalla prigionia tedesca, sono poi stati fatti quasi tutti morire di fame e di stenti dagli jugoslavi.]

29, su proposta del sottosegretario alle Terre occupate, il CLNAI, presente anche l'agente inglese Max Salvadori, accetta ancora una volta di conformarsi agli ordini del Comando Supremo alleato per le operazioni militari, di difendere quindi gli impianti industriali, specie quelli idroelettrici, di consegnare il potere all'A.M.G. appena questo lo chiedesse e di mettere a disposizione dello stesso consulte regionali e provinciali, trasformando i C.L. locali in consulte comunali. I partiti del CLNAI dichiarano che non intendono rinunciare alla loro rigida opera di epurazione, né ai loro principi relativamente alla posizione politica dei Comitati nel quadro della rinnovata democrazia italiana.
In questi mesi di ultima attesa, il CLNAI stima comunque suo compito essenziale predisporre ogni cosa per far funzionare le Commissioni di giustizia affinché le liste delle persone da arrestare siano disposte entro la fine del mese.
29, i partigiani, in generale, stanno ancora sulla difensiva aspettando ordini inglesi, adattati ormai ad accettare il gen. Raffaele Cadorna (senza fama e senza prestigio) a comandante generale, affiancato da (F. Parri e Longo, vice comandanti; ora questo Comando, su disposizione del CLNAI, attuando un progetto del febbraio, provvede a trasformare le formazioni partigiane in regolari unità militari, cioè a sottoporle ad un'unica disciplina, abolendo i comandi differenziali e le denominazioni particolari e le divisioni di partito, introDucendo invece una numerazione progressiva e l'unificazione dei simboli.
[Purtroppo le norme di questi provvedimenti giungeranno solo alla fine di aprile, quindi non più in tempo utile, e i partigiani si muovono ancora divisi , cercando spesso i comunisti di assorbire gli altri.]
Secondo dati partigiani esisterebbero da controllare:
- 104 Div.ni,
- 52 Brigate autonome di montagna.
Gli inglesi dell'ufficio "Special Forces" danno cifre particolareggiate, dovute alle loro missioni, circa le forze combattenti dei partigiani: 89.492 uomini.
Forze combattenti dei partigiani
[al 1° Aprile 1945]
EMILIA ROMAGNA
13.670
LIGURIA
15.400
PIEMONTE
34.812
LOMBARDIA
13.012
VENETO
12.598
Totale
89.492
Partiti politici di riferimento
Pci
35,20
Partito d'Azione
11,50
Dc
10,00
Psi
1,50
Apolitici
27,70
Imprecisati
14,10
Totale
100,00

Fonti: Enciclopedia italiana, II App., II, p. 690.



I membri del triumvirato insurrezionale del Pci per l'Emilia e la Romagna sono:
. Dozza [Ducati],
. Alberganti [Cristallo],
. Ilio Barontini [Dario].


Alla fine del mese, avendo il duca d'Aosta detto che avrebbe voluto vedere fucilati i giudici dell'Alta Corte di Giustizia epuratrice di Roma, viene esonerato dalle funzioni di ammiraglio che esercita.

Tra febbraio e marzo i comunisti perdono molti uomini. Tra questi:
. Eugenio Curiel (capo del Fronte della gioventù, † marzo),
. Angelo Zanti (Reggio Emilia),
. Vittorio Saltini (Reggio Emilia),
. Leopoldo Lanfranco (Torino),
. Luigi Dusi (Verona),
. Marino Zanella (Treviso),
. Erminio Rerretto (Venezia),
. Antonio Furlan (Treviso),
. Gino Bevilacqua (Albissola),
. Giovanni Barale e Spartaco Barale (Borgo S. Dalmazzo).

SICILIA

1945
Marzo
5
, Palermo, dopo aver intercettato un documento sovietico – un rapporto sull'isola nel periodo 15-28 febbraio 1945 – l'OSS (Office of Strategic Services), dopo averci messo mano, lo invia in America con questa nota riassuntiva:
«Il rapporto russo sulla Sicilia, redatto da Kravcenko [con ogni probabilità, si tratta di Viktor Kravcenko, il diplomatico sovietico che lavora anche per i servizi americani] afferma che le condizioni dell'isola sono divenute disperate nella seconda metà del 1944. Il documento evidenzia che non vi è mai stata intesa tra i siciliani e gli Alleati. La Gran Bretagna viene accusata di pescare nel torbido. Si registrano grossi investimenti economici britannici nell'isola. Le imprese inglesi godono di maggiore impunità rispetto a quelle italiane. […]
Il movimento separatista, occultamente sostenuto dalle imprese britanniche nell'isola, guadagna forza di giorno in giorno. Ne farebbero parte 850.000 siciliani.
La Gran Bretagna progetta di trasformare la Sicilia e Pantelleria in una seconda Malta, creando così un triangolo strategico nel Mediterraneo
».

 




Partito comunista italiano
(Pci)

1945
Marzo
17
, Roma, in una riunione i dirigenti comunisti del centro-sud analizzano la situazione: i toni sono drammatici e indubbiamente risentono della confusione e delle difficoltà del momento. Mentre la guerra è ancora in atto il problema è addirittura se si riuscirà a mantenere l'unità nazionale. Infatti:
- la situazione economica è gravissima;
- la Monarchia, disposta a giocare il tutto per tutto, collude apertamente con le destre.
Nessuno tra gli intervenuti adduce però il coinvolgimento della Dc in manovre anticomuniste e antidemocratiche. Additate come responsabili dell'aggravarsi della situazione ed anzi strumenti di manovre reazionarie a largo raggio, sono le forze politiche minori. Sotto questo aspetto, l'intervento di P. Togliatti [Ercoli] può apparire persino sconcertante:
«Le forze reazionarie non vogliono che in Italia si sviluppi una situazione democratica. Non vogliono l'intervento delle masse. Vogliono mantenere in vita il vecchio apparato dello stato ed aspettare il maturare di una situazione in cui sia ad esse possibile batterci con la forza oppure isolarci politicamente. Indice chiaro di queste tendenze è il tentativo di formare un blocco democratico liberale il quale effettivamente è un blocco reazionario.: Il partito d'Azione è la punta di diamante di questa manovra. Lo stesso partito socialista ha nel suo seno gruppi i quali agiscono obiettivamente in questo senso».
[In effetti, già durante la Resistenza, gli inglesi hanno nettamente puntato su Giustizia e Libertà e successivamente, dopo la guerra, specie dopo la vittoria laburista su Churchill, sul Partito d'Azione. Infatti, in un primo tempo non sanno assolutamente nulla della Dc, della cui forza gli angloamericani cominceranno a rendersi conto solo verso la fine della Resistenza. Vedi anche fine gennaio '44.]
Nella stessa riunione P. Togliatti [Ercoli] afferma che «la posizione degli Alleati ancora non è ben definita perché gli Alleati stessi non hanno ancora potuto decidere sul da farsi nei nostri confronti. Dal loro punto di vista, l'esperienza greca non è stata positiva…».
In effetti egli percepisce l'incertezza degli Alleati – peraltro americani e inglesi hanno diversi punti di vista sul futuro dell'Italia – e teme che si realizzi, ed anzi che sia già in atto, una convergenza di fatto tra i settori destrorsi dei partiti azionista e socialista (in questo caso gli "antifusionisti", come si dice ora degli "autonomisti" presenti nel Psiup) allo scopo, cui egli crede mirino entrambi, di mettere fuori gioco il Pci facendo perno su un eventuale supporto degli Alleati.
[Del resto la disponibilità di questi ultimi, e in particolare degli Stati Uniti, ad una soluzione riformista per l'Italia in grado di ridimensionare anche il ruolo del Pci – come sarà in seguito acclarato – è pura realtà. Vedasi un esempio nel contatto avuto con P. Nenni nell'ottobre '44.]
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]

Nel Veneto il movimento "gappista" lascia alquanto a desiderare in confronto all'Emilia, per contro esiste una forza considerevole nelle formazioni partigiane in montagna.

FEDERAZIONI COMUNISTE DEL TRIVENETO

Federazione di Belluno
. segretario: Giuseppe Gaddi [Sandrinelli] (in sostituzione del compagno Checco da Gioz arrestato e impiccato verso la metà di marzo).
- div.ne "Belluno" (nel bellunese)
- div.ne "Nino Nanetti" (abbraccia pure il versante trevigiano).
. Pesce [Milo] (comandante);
[dal luglio 1944 in sostituzione di [Filippo];
. Mussio [Coledi] (commissario politico).
[bolognese, in sostituzione di Amerigo Clocchiatti [Ceschi poi Lamberti].]

Federazione di Verona

. segretario: Idelmo Mercandino, proveniente dall'emigrazione;

Federazione di Vicenza
. segretario: Alfredo Lievore di Schio;
- div.ne "Garemi" (nel vicentino e in una parte del veronese)
. Nello Boscagli (comandante);
. Lino Marega [Marius a Parigi - Lisy nel Veneto] (commissario politico).

Federazione di Padova
. segretario: Severino Bolognesi
[In seguito passerà al lavoro sindacale, sostituito da Bruno Gombi [Alberto] giunto nel Veneto da Modena.]

Federazione di Treviso
. segretario: Pietro Dal Pozzo (già direttore ei "Gruppi" a Parigi).

Federazione di Udine
. segretario: Ostello Modesti [Franco]

Raggruppamento delle Div.ni "Garibaldi" del Friuli:
. Lino Zocchi (comandante);
. Lizzero [Andrea] (commissario politico).

Padova, il Triumvirato Insurrezionale del Triveneto diretto da:
. S. Schiapparelli [Willy],
. G. Pratolongo [Oreste],
. B. Santus [Fulvio].
si collega ora anche con le formazioni del Bellunese tramite L. Speziale [Pasquale] giunto a Padova da Brescia evitando per miracolo l'arresto. È lui a mettersi in contatto con Giuseppe Gaddi [Sandrinelli].
Come scriverà quest'ultimo, altri dirigenti che si occupano della stampa clandestina sono tutti coloro che si susseguono alla direzione degli organi provinciali e regionali del Pci e in particolare:
. Felice Platone,
. Severino Bolognesi,
. Giuseppe Banchieri,
. Giuseppe Schiavon [Bepi], (buon fornitore di falsi documenti e tessere annonarie, con una grossa taglia sulla testa; alla Liberazione sarà nominato primo sindaco comunista di Padova liberata),
. Bruno Gombia,
e altri ancora.

A nessun membro del "Triumvirato" riesce di "penetrare" a Venezia città con la quale sono collegati sia tramite le "staffette" sia con lo sesso segretario della Federazione, il compagno Marchi [Spino] di Verona, il quale ha un domiciio legale nella città lagunare e può perciò uscirne e rientrarvi regolarmente.
Anche i compagni Dami e Giaquinto, per esempio, che si trovano essi pure a Venezia, non possono uscire dalla città.
Il controllo permanente che i tedeschi e i fascisti effettuano a Mestre, all'imboccatura del viadotto che porta a Venezia, è tale che sarebbe una sciocchezza e per giunta un'azione anticospirativa, in una situazione come quella loro, di "forzare il blocco".
Solo (unica volta) alla fine del mese o agli inizi di aprile B. Santus [Fulvio] riesce ad andare fino a Mestre in trenino accompagnato dalla compagna Trentin. Qui lo attende [Spino] con la bicicletta, con la quale egli attraversa il ponte e il posto di blocco entrando in città dove si ferma due giorni e presiede alla riunione del Comitato federale, tenutasi in una agenzia bancaria alla Giudecca.
Può sembrare strano ma dalla fine di febbraio alla Liberazione non si riesce ad arrivare nemmeno a Rovigo (d'altra parte essi sono quasi del tutto slegati da questa provincia che è invece collegata con le organizzazioni del Ferrarese).

 


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1945
Marzo

«segue da Febbraio 1945»

lo stesso mese, l' "agente doppio" Alfio Campolmi [Consignor] viene scelto dallo scrittore-spia per svolgere una missione nell’Italia invasa con l’obiettivo di raccogliere notizie sui fascisti presenti nella Firenze appena occupata dagli Alleati, localizzare la presenza dei campi di concentramento e provare a ottenere la lista dei fascisti ivi presenti, prendere contatto con il gruppo denominato "Italia e civiltà" – che pubblica l’omonima rivista ed è formato tra gli altri da Ardengo Soffici e Barna Occhini – e infine raccogliere giornali e periodici pubblicati per provare a ricostruire il quadro della situazione dell’Italia alleata.
Mentre l’ex partigiano viene inviato nella scuola di Karl Hass per l’addestramento, Elena Franchetti [Arch] riesce ad ottenere il posto da segretaria di A. Del Massa per aiutarlo a relazionarsi con il SD vista la sua ottima conoscenza del tedesco. Un ruolo che le permetterà di copiare di nascosto i documenti del gruppo per poterli consegnare agli Alleati a guerra terminata.
Il lavoro di Alfio Campolmi [Consignor] permette inoltre di far conoscere agli Alleati la presenza di gruppi collegati all' "Ufficio PdM" ma che in realtà agiscono direttamente su ordine di A. Pavolini, ovvero le cosiddette Brigate nere Italia invasa. L’obiettivo è quello di creare dei gruppi per ciascuna regione dell’Italia occupata dagli Alleati (Sardegna e Sicilia escluse) composti ognuno da circa 1.500 persone con diversi compiti (propaganda politica, spionaggio, sabotaggio). Il quartier generale politico e spionistico dovrebbe trovarsi a Roma sotto il comando di Mario Scandone mentre la centrale per il sabotaggio a Firenze, guidata da Renzo Buggiani.
Oltre agli agenti inviati oltre le linee con l’aiuto dei tedeschi, la maggior parte del personale dovrà essere reclutata sul posto tra i gruppi di fascisti che si oppongono agli Alleati e al governo di Salerno.
[Questo piano, elaborato nei primi mesi del 1945, non farà tempo ad essere attuato.
Mario Scandone
invece riuscirà, nel frattempo, a compiere tre missioni esplorative e riportare notizie direttamente a B. Mussolini sulla situazione nel Sud e nel Centro Italia, prima di essere catturato dagli Alleati.]



«segue Aprile 1945»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]

 

 

1945
REPUBBLICA DI S. MARINO
[Repubblica del Titano]
Il più antico Stato indipendente d'Europa
Capitani reggenti
? (?-?)
? (?-?)
1945
«segue da settembre 1943»
Marzo
11
, alle elezioni politiche segue un governo social-comunista;
«segue 1949»




OVEST
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1945
Marzo

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1945
Marzo

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Europa - II Guerra mondiale: tra l'inverno del 1944 e la primavera del 1945 le truppe canadesi hanno partecipato alla liberazione dei Paesi Bassi e all'offensiva finale contro la Germania.
In tutto 250.000 canadesi hanno prestato servizio in quel teatro di guerra e l'esercito ha avuto 11.000 caduti cui si devono aggiungere i 17.000 aviatori che hanno perso la vita durante le missioni di bombardamento notturno sulla Germania.
In tutto, su una popolazione di 11.500.000, quasi un milione di canadesi, uomini e donne, ha prestato servizio militare oltremare e in patria.
Il totale delle perdite è stato di 40.000, contro i 60.000 morti della I Guerra mondiale.

Dall'entrata in guerra degli Stati Uniti (8 dicembre 1941) i due grandi alleati hanno escluso il loro partner minore dalle grandi decisioni relative alla guerra.
Il futuro primo ministro Pearson, ricordando il suo servizio presso la legazione a Washington dal 1942 al 1945, riassumerà così la situazione: «Non fummo consultati sui piani e le decisioni ad alto livello a meno che il nostro consenso non fosse essenziale, e ciò accadeva raramente».

 


QUÉBEC
Vescovo di Montréal
-

1945
Marzo

-

 


 

 

ONTARIO
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1945
Marzo

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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1945
Marzo

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NOVA SCOTIA
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1945
Marzo

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MANITOBA [dal 1870]
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1945
Marzo

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1945
Marzo

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1945
Marzo

-

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1945
Marzo

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.S. Truman
(1944 ott - apr 1945)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1945
Marzo

-

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1945
Marzo

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1945
Marzo

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1945
Marzo

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[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1945
Marzo

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
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1945
Marzo

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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1945
Marzo

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1945
Marzo

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1945
Marzo

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
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1945
Marzo

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1945
Marzo

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1945
Marzo

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1945
Marzo

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1945
Marzo

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1945
Marzo

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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1945
Marzo

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1945
Marzo

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
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1945
Marzo

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1945
Marzo

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
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1945
Marzo

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1945
Marzo

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1945
Marzo

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1945
Marzo

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1945
Marzo

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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1945
Marzo

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1945
Marzo

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
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1945
Marzo

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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1945
Marzo

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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1945
Marzo

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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1945
Marzo

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1945
Marzo

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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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-

1945
Marzo

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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
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1945
Marzo

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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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1945
Marzo

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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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-

1945
Marzo

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1945
Marzo

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[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
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1945
Marzo

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1945
Marzo

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[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
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1945
Marzo

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
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1945
Marzo

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1945
Marzo

-


a





1945
Marzo
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
R. Grau San Martin
(1944 - 1948)
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1945
Marzo

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1945
Marzo

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1945
Marzo

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]
1945
Marzo

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1945
Marzo
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1945
Marzo

-



1945
Marzo
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1945
Marzo

-


1945
Marzo
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1945
Marzo

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1945
Marzo
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1945
Marzo

-


1945
Marzo
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1945
Marzo

-

1945
Marzo
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1945
Marzo

ritorna ora il regime liberale;

1945
Marzo
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1945
Marzo

-




1945
Marzo
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1945
Marzo

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1945
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
-
1945
Marzo

nell'immediato dopoguerra ha fine l'esperimento di "democrazia autoritaria" in seguito a un golpe d'ispirazione filoperonista appoggiato da Acción democrática (partito di azione democratica) di R. Betancourt;
la giunta rivoluzionaria da questi instaurata promulga una nuova costituzione che introDuce per la prima volta in Venezuela il suffragio universale.



1945
Marzo
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1945
Marzo

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1945
Marzo

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1945
Marzo

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1945
Marzo

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1945
Marzo

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1945
Marzo

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1945
Marzo

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1945
Marzo
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Marzo

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Marzo

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1945
Marzo

-


1945
Marzo

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1945
Marzo

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1945
Marzo

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1945
Marzo

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1945
Marzo

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1945
Marzo

Buenos Aires,

 



Patagonia
1945
Marzo

-

1945
Marzo
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1945
Marzo

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;




1945
Marzo
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

- Presidente del PCC (Partito comunista cinese)

Mao Tse-tung
(1935 - 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1945
Marzo

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1945
Marzo

-

a


1945
Marzo
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1945
Marzo

-

a


1945
Marzo
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)

1945
Marzo

-



Guerra d'Indocina


Marzo
il Giappone, che ha occupato militarmente l'Indocina francese nel 1940, concede una fittizia indipendenza ai cinque protettorati francesi:
- Cocincina
- Annam
- Tonchino
- Cambogia (re Norodom Sihanuk)
- Laos;

a





1945
Marzo
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1945
Marzo

II Guerra Mondiale (1941-45):

a





1945
Marzo
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1945
Marzo

-


1945
Marzo
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1945
Marzo

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1945
Marzo
Algeria
-
-
1945
Marzo

ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si sono impegnate a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1945
Marzo
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1945
Marzo

-

1945
Marzo
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1945
Marzo

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1945
Marzo
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;


1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
?
(1945 feb - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)

1945
nell'immediato dopoguerra il re gode di un certo prestigio quando patrocina la creazione della Lega araba; (con il benestare della Gran Bretagna)


Marzo
3
, il sottocomitato designato dal comitato preparatorio della conferenza panaraba mette a punto un primo progetto di patto;
22, il comitato approva il testo definitivo, modificato nel senso di un maggior decentramento, soprattutto in materia di politica estera, creando la Lega degli stati arabi (o Lega dei Paesi Arabi).

La lega, patrocinata da re Faruk con il benestare della Gran Bretagna, ha il proprio quartier generale al Cairo e un segretario egiziano.
I membri fondatori, i sette stati arabi che hanno raggiunto l'indipendenza:
- Egitto,
- Iraq,
- Arabia Saudita,
- Transgiordania,
- Yemen,
- Siria,
- Libano,
assicurano che la lega non è in alcun modo una federazione. Ogni membro mantiene la propria sovranità, e le decisioni prese dal Consiglio della Lega Araba riguardano solo i membri che le hanno votate.

Sebbene la lega si ispiri teoricamente alla dottrina dell'unità panaraba, questa rimane sempre una ideologia fragile e arretrata.
Primo segretario generale della lega è 'Abd al-Rahman 'Azzam.
__________________

I militanti musulmani dei paesi arabi chiedono ai propri confratelli arabi una rinascita islamica. il nazionalismo arabo, invece, non potrebbe mai essere secolare come nella repubblica turca di Atatürk (o l'Iran di Reza Scià) per il semplice motivo che l'Islam è parte integrante della civiltà e della cultura araba.

Di conseguenza Michel 'Aflaq, giovane insegnante siriano cristiano, ideologo del Partito arabo Ba'at (Rinascita) da lui fondato a Damasco negli anni Quaranta, sostiene che l'Islam è una costante nella vita della nazione araba. «Maometto rappresenta tutti gli Arabi, che oggi tutti gli Arabi siano Maometto!» dice ai suo seguaci.
D'altro canto il rappresentante della Casa di Ibn Sa'ud, detentrice dei luoghi santi dell'Islam, non ha mai problemi a conciliare aspirazioni arabe o islamiche, invocandole entrambe apertamente.
Negli anni Venti e Trenta l'Egitto ha preso ampiamente le distanze da ogni movimento nazionalista, con l'approvazione degli altri arabi.
C'è un conflitto d'idee tra il patriottismo di una antica nazione-stato (conosciuto in Egitto come "faraonismo")e gli ideali del panislamismo.
Un punto di vista estremista viene avanzato dal grande scrittore egiziano Taha Husayn, secondo il quale, sebbene l'Egitto possa far parte dell'Europa, considerata la sua cultura attuale, il paese nelle tradizioni è faraonico e non è certo parte dell'Oriente musulmano.
Tuttavia la maggioranza degli egiziani prova sentimenti contraddittori, e riesce a rimanere patriota e, nel contempo, venire ispirata dal concetto di unità islamica.
Mustafa Kamil, leader del nazionalismo egiziano alla fine dell'epoca Cromer, apparteneva a questa maggioranza.
Ma il panarabismo non attecchisce.
Zaglul interrompe 'Azzam Pascià, che sta parlandogli di un'unità araba, ponendogli la domanda: «Se sommi uno zero e uno zero, e poi un altro zero ancora, quanto ottieni?»

La situazione cambia gradualmente a partire dagli anni Trenta.
Un numero crescente di egiziani, tra i quali spicca 'Azzam Pascià, vede un potenziale ruolo di spicco in Medio Oriente per l'Egitto una volta che si sia liberato del controllo britannico, e vi sono altri arabi che stanno giungendo alla medesima conclusione.
Sari al-Husri, scrittore nato ad Aleppo, che ha seguito l'emiro Faysal dalla Siria in Iraq e che farebbe più di ogni altro per rendere popolare l'idea di un'unità araba, nel 1936 afferma che la natura ha fornito all'Egitto tutte le qualità indispensabili perché la nazione assuma la guida del movimento nazionalista arabo.

Il fatto che il Cairo sia ora considerato il centro del panarabismo, non è condiviso dagli esponenti arabi e dalle masse arabe, compreso il popolo egiziano stesso. Non si è concordi nemmeno sul fatto che gli egiziani siano da considerarsi arabi.

Nel dicembre 1942 Nuri al-Sa'id presenta un progetto di unificazione di Siria, Libano, Palestina e Transgiordania con una "semi-autonomia" per gli ebrei di Palestina, come primo passo verso l'untà araba. L'Egitto non è compreso.
Un altro progetto, proposto dall'amico e consigliere di Ibn Sa'ud, l'arabista britannico H.St. John Philby, prevede per il monarca saudita di porsi a capo di una federazione araba con uno stato autonomo ebraico in Palestina. Questa seconda ipotesi trova favore presso il gentile sionista Winston Churchill e la leadership sionista. Ancora una volta l'Egitto rimane escluso.
Tuttavia, nonostante l'alto prestigio di Ibn Sa'ud, che ha fatto sì che Winston Churchill e F.D. Roosevelt se lo immaginino come "re degli Arabi", tutti questi progetti non sono realizzabili a causa dell'inimicizia tra sauditi e hascemiti, nessuno dei quali accetterebbe mai il predominio dell'altro.

Tuttavia il ministero degli Esteri britannico vede favorevolmente l'instaurarsi di rapporti più stretti tra i paesi arabi, a condizione che gli interessi occidentali siano rispettati.



1945
Marzo
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
la dominazione inglese ne ha accentuato la dipendenza coloniale, contestata fin dal periodo tra le due guerre mondiali dai nazionalisti sudanesi divisi tra una tendenza indipendentistica e una tendenza favorevole all'unione con l'Egitto.]
   
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1945
Marzo

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1945
Marzo

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1945
Marzo

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1945
Marzo

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1945
Marzo

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1945
Marzo

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1945
Marzo

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1945
Marzo

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1945
Marzo
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1945
Marzo

-

1945
Marzo
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1945
Marzo

-

1945
Marzo
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1945
Marzo

-


1945
Marzo
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1945
Marzo

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1945
Marzo

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1945
Marzo
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1945
Marzo

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1945
Marzo

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1945
Marzo
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1945
Marzo

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1945
Marzo

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1945
Marzo

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1945
Marzo

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1945
Marzo
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1945
Marzo

Lépoldville [1945] ha 100.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1945
Marzo

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1945
Marzo

-




1945
Marzo
Rhodesia
1945
Marzo

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1945
Marzo

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1945
Marzo

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]



1945
Marzo
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1945
Marzo

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1945
Marzo

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;

[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]




1945
Marzo
SOMALIA
1945
Marzo

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1945
Marzo

-

1945
Marzo
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1945
Marzo

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1945
Marzo

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1945
Marzo
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1945
Marzo

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1945
Marzo

-

1945
Marzo
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1945
Marzo

-


1945
Marzo
Rhodesia
1945
Marzo

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1945
Marzo

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1945
Marzo

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1945
Marzo
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1945
Marzo

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1945
Marzo
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1945
Marzo

-


1945
Marzo
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1945
Marzo

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1945
Marzo
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1945
Marzo

-




1945
Marzo
LEGA ARABA
  
1945
Marzo
22
, nasce al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.




1945
Marzo
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1945
Marzo
22
, uno dei principali protagonisti del risorgimento arabo, è tra i promotori della "Lega araba".


1945
Marzo
Yemen
(imamato)
? 

1945
Marzo

-


1945
Marzo
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;
1945
Marzo
22
, è tra i paesi fondatori della "Lega araba";


1945
Marzo

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1945
Marzo
22
, è tra i paesi fondatori della "Lega araba";



1945
Marzo

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1945
Marzo
-


1945
Marzo
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1945
Marzo

-



1945
Marzo
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni; rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55);
mentre dal 1943 è stato belligerante contro l'Asse, le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale.]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1945
Marzo
22
, membro fondatore delle Nazioni Unite è tra i paesi fondatori della "Lega araba";
Kurdistan (iracheno)
1945
Marzo

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1945
Marzo
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1945
Marzo

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranità;




Giornali e giornalisti
1945 - MARZO


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Repubblica di Caulonia

«segue da gennaio 1944»
1945
Marzo
5
, Caulonia (Reggio Calabria), alla sera, mentre per il giorno successivo è già prevista la ridistribuzione ai contadini delle terre occupate, i carabinieri, con un pretesto, arrestano Ercole il figlio del sindaco P. Cavallaro;
6, al mattino si riuniscono in paese 5/10 mila volontari, in gran parte armati con i moschetti, le pistole e i mitra sottratti ai partigiani del Nord; sono presenti anche diversi 'ndranghetisti che nella zona di Caulonia, a differenza di altre parti della Calabria, sono schierati con i contadini;
il sindaco decide che è il momento di proclamare la repubblica: la Repubblica di Caulonia (sul modello delle esperienze partigiane: repubblica della Val d'Ossola o di Alba);
tempestivamente viene aperto un campo di concentramento per i nemici di classe, mentre si forma un Tribunale del popolo che comincia subito a lavorare a pieno ritmo;
gli ex fascisti, che qui si identificano quasi tutti con i latifondisti, vengono chiamati ad uno ad uno e sottoposti al giudizio popolare e poi ad una serie di punizioni esemplari; la sera i carabinieri liberano Ercole, accolto tra i festeggiamenti generali;
7, durante una perquisizione insieme con Giuseppe Menno, Ilario Bava incontra il parroco Gennario Amato (da tempo ha una relazione con sua moglie) e, durante un alterco, lo uccide con una fucilata all "inguine";
il sindaco, intuita la gravità dell'accaduto, persuade i due uomini a costituirsi alla polizia; infine, convinto dal segretario provinciale del Pci, Musolino, e dal prefetto di Reggio, il socialista Priolo, il quale promette clemenza per i rivoltosi in cambio della consegna delle armi, decide di mettere fine anche all'insurrezione.
Ma non basta. A destra come a sinistra, in tutta Italia si vede il pericolo di una insurrezione generalizzata. Per qualche giorno la stessa alleanza delle forze antifasciste è in pericolo, con i liberali che si dicono pronti a lasciare la maggioranza se P. Togliatti non condannerà i fatti di Caulonia.
9, nonostante il telegramma inviato a P. Togliatti (con cui lo informa della fine dell'insurrezione), il sindaco, su consiglio dello stesso Pci, lascia il suo posto e si nasconde per qualche tempo a Napoli;
«segue aprile 1945»

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