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ANNO 1944
Ottobre
STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Papa Pio XII
(1939-58)

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1943»
1943, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1942-44, presidente Giulio Andreotti;
«segue 1945»

II GUERRA MONDIALE





1944
Ottobre
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1944
Ottobre
-


GERMANIA
1944
Ottobre
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Heinrich Himmler
(1943 ago-apr 1945)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
Armamenti e Munizioni
Albert Speer
(1942 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
O.G. Thierack
(1942 ago - apr 1945)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Herbert Backe
(1942 mag-apr 1945)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
- sottosegretario responsabile per le ferrovie
Albert Ganzenmüller
(1942- apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.
1944
Nazismo

Ottobre

- Mittelbau, il lager diviene autonomo da Buchenwald;


 

1944
Ottobre
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
Stanislaw Mikolajczyk
(1943 14 lug - 24 nov 1944)
 
 
1944
Ottobre
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
Presidente del Consiglio nazionale del popolo di Lublino
B. Bierut
(1944 lug - ?)
Primo ministro
Edward Osóbka-Morawski
(1944 22 lug - 5 feb 1947)

1944
Ottobre

2, insurrezione di Varsavia (1° agosto - 2 ottobre): ultimo tentativo di conquistarsi la piena indipendenza;
[Nella rivolta hanno perso la vita circa 17 mila insorti e 180 mila abitanti della capitale.]
Dopo la sconfitta dell'insurrezione i tedeschi cominciano a radere al suolo la città.
Durante l'insurrezione e poi anche durante la distruzione di Varsavia, l'Armata Rossa non interviene
.

Chelmno/Kulmhof, Polonia, al comando di Hans Bothmann si inizia lo smantellamento con la distruzione delle camere a gas e di ogni documentazione prima dell'arrivo delle truppe russo-polacche.

28, Auschwitz, di fronte all'avanzata del fronte russo le SS si preparano a una possibile evacuazione trasferendo i detenuti verso l'interno della Germania; 1.039 prigionieri vengono trasferiti a Bergen-Belsen;






1944
Ottobre
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1944
Ottobre
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-

1944
Ottobre
27
, SUBCARPAZIA: le truppe sovietiche entrano a Uzhorov, nella diocesi di Mukaciv;
il comandante della piazza si reca a rendere visita d'omaggio al neo-vescovo mons. Teodoro Giorgio Romza;

 



1944
Ottobre
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
Ministro degli Interni
Mach
(1940 - 1945)
Ministro degli Esteri
Tuka
(1940 - 1945)
[il presidente è premuto nella sua opera di governo dall'ala destra (rappresentata dai suoi ministri) la quale forma una sorta di gruppo paramilitare modellato sull'esempio delle SS tedesche: le "Guardie di Hlinka"; il governo ha dichiarato guerra all'Unione Sovietica a fianco dei nazisti]
-
1944
Ottobre

La Guardia di Hlinka e la polizia segreta tedesca arrestano tutti gli ebrei che riescono a trovare.

Dal 10 settembre 1943 la Germania costituisce queste due zone dove particolari disposizioni di ispirazione tedesca in materia economica, sociale, amministrativa, scolastica e giudiziaria ne regolano la vita. In esse le autorità germaniche:
- estromettono quelle fasciste,
- impediscono la coscrizione a favore delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana,
- trasformano la stessa Guardia Nazionale Repubblicana in Milizia per la Difesa Territoriale, ponendola sullo stesso piano dei reparti collaborazionisti sloveni e croati («ustascia», «belogardisti», «pavlogardisti», ecc.) che non poche volte le sono preferiti.
1944
Ottobre

Alpen Vorland
[Zona di operazioni delle Prealpi]
Comprende il Trentino-Alto Adige e la provincia di Belluno, poste sotto il controllo del Gauleiter del Tirolo, Franz Hofer con il titolo di "Supremo Commissario".
1944
Ottobre


1944
Ottobre

Adriatisches Kuestenland
[Zona di Operazione Litorale Adriatico]
Comprende le provincie di Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, unitamente a quella slovena di Lubiana, poste sotto il controllo del Gauleiter della Carinzia e della Carniola F. Rainer con il titolo di "Alto Commissario".
FRIULI-VENEZIA GIULIA
1944
Ottobre
8-15
, CARNIA: incomincia l'operazione "Waldaufer".
L'offensiva è affidata a poche forze tedesche (SS e Wehrmacht) e fasciste e ben più ai 20.000 "mongoli" o cosacchi bianchi dell'Armata Wlasow del gen. Krasnov (che si è già fatto conoscere in Friuli e a cui sarà poi affidato il compito di presidiare la zona).
L'attacco, secondo i nuovi criteri tattici di guerra antipartigiana, viene sferrato da più colonne che muovendo da Tolmezzo, scendendo da nord dal Passo di Monte Croce e provenendo dal Cadore (per Sappada, Forni Avoltri e Rigolato), hanno presto ragione dei primi sbarramenti difensivi.
In questa prima fase l'attacco è concentrato sulla zona nord della Carnia (sinistra del Tagliamento).
Le forze partigiane sono costituite da due brigate garibaldine e dalla V div.ne Osoppo-Carnia: complessivamente poco più di 2.000 uomini poco armati e male equipaggiati.
I combattimenti si prolungano per cinque giorni, con le formazioni partigiane in continua fase di ripiegamento…
vista inutile ogni resistenza, i partigiani si sbandano.
14, CARNIA: continua l'operazione "Waldaufer" (iniziata il giorno 8): il Comando di coordinamento (anche qui i contrasti politici e le rivalità fra osoviani e garibaldini hanno impedito la costituzione di un Comando unico) dà ordine ai reparti delle formazioni partigiane di sciogliersi.
15, il Comando germanico può controllare tutta la zona nord (le operazioni riprenderanno il giorno 27).


19, in seguito all'incontro avvenuto a Bari la notte tra il 16 e 17 scorso con i rappresentanti di Tito, Edvard Kardelj e Milovan Gilas, P. Togliatti [Ercoli] invia a Vincenzo Bianco delle direttive, in tema di liberazione del territorio, che sono ancora più esplicite dei pronunciamenti già emessi. L'occupazione da parte jugoslava, egli scrive, «è un fatto positivo, di cui dobbiano rallegrarci e che dobbiamo in tutti i modi favorire», perchè significa che «in questa regione non vi sarà né un'occupazione né una restaurazione dell'amministrazione reazionaria italiana, cioè si creerà una situazione profondamente diversa da quella che esiste nella parte libera dell'Italia. Una linea diversa si risolverebbe, di fatto, in un appello all'occupazione di Trieste da parte delle truppe inglesi».
Immediata conseguenza di questa presa di posizione (nonostante permanga la contrarietà di diversi esponenti garibaldini e di settori non marginali del Pci) è l'inserimento delle brigate "Garibaldi" sotto l'autorità del IX Corpus sloveno e lo sciogliemnto di ogni comando unificato fra "osovani" e "garibaldini".
A questo punto il dissidio tra "osovani" e "garibaldini" diventa irreversibile.

La "svolta" d'autunno nella politica del Pci porta alla rottura dell'unità antifascista in seno al CLN di Trieste.
L'accelerazione della crisi è prima favorita dall'arresto di Luigi Frausin, poi del suo sostituto Vincenzo Gigante, caduti nelle maglie della repressione (entrambi moriranno nella Risiera di San Sabba).
Il nuovo gruppo dirigente si allinea sulle indicazioni che giungono dai centri direzionali di Roma e Milano, rinunciando alla linea di difesa dell'autonomia del partito che Luigi Frausin e Vincenzo Gigante hanno sino ad ora perseguito.
La conseguenza è l'uscita dei comunisti dal CLN giuliano: il nuovo rappresentante del Pci, Pino Gustincich, comunica che la sua presenza nel comitato è «provvisoria e senza delega nell'attesa che il CLN riconosca che la maggioranza della popolazione vuole la Jugoslavia, che la Resistenza a Trieste è italo-slava e che perciò il CLN deve includere anche rappresentanti sloveni».
Il rifiuto degli altri membri del CLN ad accettare la proposta, porta all'interruzione dei rapporti tra i comunisti e il comitato stesso.
Come è ovvio presagire, altrettanto gravi conseguenze si hanno all'interno delle formazioni partigiane.

27, CARNIA: continua l'operazione "Waldaufer" (dal giorno 14): le operazioni riprendono contro la zona sud (destra del Tagliamento) difesa da due brigate Osoppo e da due brigate Garibaldi, per un totale (valutato dallo stesso Comando germanico) di circa 2.500 uomini. I partigiani sono in pessime condizioni di equipaggiamento e il maltempo ritarda gli aViolanci alleati di armi e munizioni.
Fortunatamente i tedeschi, dopo una prima puntata offensiva nella Valle San Francesco, si arrestano per un nuovo e più lungo periodo di assestamento.
[I combattimenti riprenderanno solo verso la fine di novembre.]

31, Francesco De Gregori [Bolla] e Alfredo Berzanti [Paolo], responsabili del I Comando della brigata "Osoppo" operante nelle aree di Attimis, Nimis e Faedis, denunciano come da alcuni giorni le formazioni slovene, supportate dai partigiani della brigata "Garibaldi" abbiano cominciato a rendersi responsabili di una violenta campagna antiitaliana.
SLOVENIA
- dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
- dal 1941 l'invasione nazista ha portato alla divisione del paese:
. la parte settentrionale è stata annessa al Reich tedesco,
. la parte meridionale all'Italia che l'ha eretta in provincia con capitale Lubiana; è sorto tuttavia anche il movimento di resistenza sloveno, comprendente tra le sue file comunisti, cristiano socialisti e molti progressisti;
- il 26 novembre 1942 Tito (Josip Broz) ha convocato a Bihac la prima assemblea dell'AVNOJ (Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia);
-
dal 4 dicembre 1943, il mar.llo Tito (Josip Broz) ha costituito il primo governo libero.

1944, giugno, la VDV (Vojska državne varnosti - Unità (militari) di sicurezza dello Stato), e lo Obvešcevalni oddelek (Reparto informazioni) dell’Odsek za notranje zadeve Predsedstva SNOS (Dicastero per gli affari interni della Presidenza dello SNOS), danno vita alla Ozna slovena.
Capo della Provincia
Leon Rupnik
(1943 9 set - 5 mag 1945)

1944
Ottobre
ai inizio mese, Milan Usicat, commissario politico della brigata slovena Osvobodilina (Fronte di Liberazione sloveno), diffonde un volantino indirizzato alle popolazioni del basso Friuli, in cui si sostiene che i capi della Osoppo
«non professano i nostri comuni ideali di liberazione del proletariato […] Essi non sono più combattenti per la libertà, ma falliti politici che si sostengono sull'equilibrio di quello che sono stati fino a ieri. Essi non sono più partigiani, perché non hanno voluto sottostare agli ordini del Maresciallo Tito […]».
Il volantino così continua:

«Popolazione del basso Friuli, la grande madre Russia sovietica ti apre le braccia. Noi sloveni abbiamo già trovato il nostro posto nell'ideale di Stalin. Come noi, anche voi potete trovare protezione nel grande cuore di Stalin. […]
Evviva il comunismo. Abbasso i preti e la borghesia sfruttatrice. Viva Lenin-Viva Stalin
».



ISTRIA
1944
Ottobre

-

Fiume
1944
Ottobre


 




1944
Ottobre

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
- dal 6 aprile 1941 è in esilio a Londra con il suo governo, con a capo il gen. D. Simovic; il più forte appoggio del governo in esilio si è creato attorno a un gruppo di ufficiali dell'ex esercito jugoslavo con a capo il col. D. Mihajlovic;
- alla fine del 1942, a causa della guerra nel Mediterraneo alla quale è direttamente interessata la Gran Bretagna avverte il governo jugoslavo a Londra sul ruolo del suo movimento in patria e chiede al col. D. Mihajlovic di smettere le azioni contro i partigiani e di cominciare con le azioni contro gli occupanti.
- da giugno 1942 gli alleati fanno mancare il loro appoggio ai cetnici del gen. D. Mihajlovic;
- costretto da giugno 1944 ad accettare in un primo momento l'accordo fra I. Subasic e Tito (Josip Broz) [una sorta di compromesso tra la monarchia e i comunisti del movimento di liberazione] assume in seguito un atteggiamento nettamente intransigente;

SERBIA
- 1941, fine aprile, la Serbia occupata – vale a dire la Serbia nei vecchi confini del 1912 - viene affidata all’amministrazione del locale Comando militare tedesco, mentre le popolazioni serbe dei restanti territori ex jugoslavi si ritrovano divise all’interno di sei differenti regimi politici e amministrativi, dove diventano minoranze nazionali esposte al rischio di subire la pulizia etnica attuata dalle nuove maggioranze nazionali, come nel caso dei serbi della Croazia, della Bosnia e del Kosovo.
Capo del governo
gen. Milan Nedic
(1941 29 ago - 4 ott 1944)
 

1944
Ottobre
3
, quando A. Hitler dà l'ordine di ritirata al Gruppo Armate "E" dalla Grecia, non è più realizzabile poiché le operazioni collegate dell'Armata Rossa e del NOV (Esercito popolare di liberazione) verso Belgrado sono già in corso. Il loro obiettivo è impedire alle forze tedesche di formare un nuovo fronte sui Balcani (dopo la sconfitta a Jascio-kiscinjev e dopo l'uscita di Romania e Bulgaria dall'alleanza hitleriana) non solo perché lo rottura di un tale fronte richiederebbe più tempo e più vittime, ma anche perché questo nuovo fronte potrebbe rallentare l'offensiva sovietica attraversol'Ungheria e avanti per Austria e Cecoslovacchia.
Avvengono i primi contatti tra il Governo del fronte nazionale bulgaro e il mar.llo Tito (Josip Broz).
Subito dopo gli accordi con l'Armata Rossa a Krajova, il mar.llo Tito (Josip Broz) accetta la richiesta del Governo del fronte nazionale bulgaro che una parte delle truppe riorganizzate bulgare partecipino nell'azione comune su una parte del territorio jugoslavo. E lo fa per due ragioni:
- per contribuire all'affermazione della nuova Bulgaria;
- per dare alla nuova Bulgaria la possibilità di lavare le macchie che il regime reale ha causato al popolo bulgaro, con la triennale occupazione di una gran parte del territorio jugoslavo, e per gli atti criminali dell'armata di occupazione bulgara sul popolo macedone e serbo.

12, «piano Ozna della presa di Belgrado": viene predisposto tra Arandelovac e Topola;
prima di entrare in città vengono predisposti sia il centro di comando e controllo che le organizzazioni periferiche di quartiere. 16, viene emanato il primo comunicato ufficiale sulla formazione Ozna per la città di Belgrado;
già prima dell’ingresso in città è predisposta una copiosa cartoteca sui "nemici del popolo" tanto che – come affermerà il "rapporto Sasic" – l'Ozna non giungerà a Belgrado a mani vuote;
[A detta di Jefto Sasic, il problema maggiore è la completa mancanza di personale tecnico, essenziale nella cattura degli archivi nemici e della polizia nonché i responsabili della schedatura. L’"Ozna serba" inoltre sconta lo scarso radicamento comunista nelle città e nella capitale e i pochi comunisti e loro simpatizzanti che ancora rimangono in Serbia sono tutti cooptati dai nuovi organi di sicurezza. Le informazioni da essi fornite
consentono una spietata campagna di repressione.
[La situazione si sbloccherà appena a guerra conclusa quando Dragomir [Dragi] Jovanovic, capo della polizia serba (filonazista) e commissario della città di Belgrado, cadrà in mano ai partigiani
nell’estate del 1945.]

L'obiettivo – sempre secondo Jefto Sasic – è smantellare la rete di informazioni dell’avversario ma anche «punire» coloro che si siano macchiati di «crimini» o di «tradimento» nei confronti dei partigiani, il resto degli oppositori (principalmente filo-monarchici) viene mobilizzato e spedito al fronte.
Egli viene poi mandato da Rankovic a verificare che non ci siano irregolarità nei procedimenti tanto che ben presto molti arrestati vengono liberati.
In realtà le cose non stanno proprio così.
Nelle memorie del magg. Milan Trešnjic, capo Ozna del quartiere Dedjnie di Belgrado, si riporterà come il suo ufficio sia sempre "pieno di popolo desideroso di aiutare".
Accanto ai nomi indicati egli pone due sigle: o il lager di Banjica (già usato dai nazisti) o la fucilazione.
[In un intervista del 1999, Milan Trešnjic affermerà di averr firmato più di 800 condanne a morte nel solo quartiere di Dedinje. Egli stimerà il numero delle vittime del terrore rosso in circa 10.000 nella sola Belgrado e fino a 30.000 per tutta la Serbia. Si tratta di stime prudenti, altre fonti (filocetniche) porteranno tale numero fino a 150.000.]

Le operazioni iniziali sono volutamente contrassegnate dalla brama di vendetta e rivincita sociale da parte partigiana.
Questa prima fase che durerà circa un mese corrisponde alla precisa funzione di terrorizzare la popolazione della grande città onde spezzare ogni volontà di opposizione. In secondo luogo dagli arrestati che vengono interrogati (la tortura è usata di regola) si estorcono informazioni necessarie per passare ad una nuova ondata di arresti che questa volta possono essere mirati. La seconda fase è molto meno impetuosa e dalle disposizioni Ozna si può passare a nuove azioni sapendo chi si va a
colpire.
Uno dei primissimi compiti assegnati ai poteri popolari è la schedatura dei residenti e l’emissione di nuovi documenti d’identità senza dei quali un cittadino viene posto immediatamente in arresto. È sulla base di questi principi
semplici ma efficaci che l'Ozna può soggiogare il paese, pur disponendo di organici poco preparati e informazioni limitate.
I funzionari dell’Ozna non sono tenuti a dar spiegazioni a nessuno tranne che ai loro superiori e pertanto il problema dei rapporti che l’Ozna ha con gli altri organi di potere si pone
assai presto.
[Da questo mese e fino alla fine dell'anno, le sentenze e le esecuzioni spettano all'Ozna.]

[All’epoca le unità KNOJ non sono ancora state organizzate, tanto che l’unità d’elite di Tito (Josip Broz), la Prima brigata proletaria, viene staccata dai comandi della Prima divisione proletaria e messa, i primi giorni dalla presa di Belgrado, a completa
disposizione dell’Ozna.
Gli ufficiali della Prima brigata proletaria, punta di diamante della rivoluzione, sono poi assegnati come istruttori al KNOJ in via di formazione.
L’uomo chiave per il primo settore Ozna è il montenegrino Vasilije Kovacevic, capo del servizio di controspionaggio della Prima divisione proletaria.
[Vasilije Kovacevic (1911-1961), comunista montenegrino. Alla vigilia della Seconda guerra mondiale faceva parte del gruppo di Mustafa Golubic, agente jugoslavo dell'NKVD sovietico che fu catturato, torturato e fucilato dalla Gestapo nel giugno 1941.
Dal 1943 è capo del servizio di controspionaggio della Prima divisione proletaria. Nell'Ozna rimarrà fino al giugno 1946 quando diverrà capo, in Austria e nel settore americano della Germania, della Commissione jugoslava per i crimini di guerra. Dal 1948 ritornerà a Belgrado dove lavorerà per l’UDB, il
servizio erede dell’Ozna. Successivamente passerà alla diplomazia con incarichi di intelligence.]

lo stesso mese, Tito (Josip Broz) lancia l’offensiva su Belgrado;
il gen. D. Mihajlovic che ormai ha interrotto ogni iniziativa contro i tedeschi e rafforzato i rapporti con Nedic, si mette a capo di tutte le forze cetniche e nediciane, costituendo il «Primo corpo d’assalto serbo». Alcuni distaccamenti della nuova unità, terrorizzati dal sopraggiungere a seguito dei partigiani delle avanguardie dell’Armata Rossa si battono al fianco dei tedeschi per la difesa di Belgrado;


20, cade Belgrado: dopo aver spezzato la difesa tedesca sulla frontiera bulgaro-jugoslava e tagliato le comunicazioni nella valle di Morava, le truppe del 3° fronte di Ucraina dell'Armata rossa e le forze del NOV liberano Belgrado;
con questa azione viene spezzata la maggioranza dell'Armata tedesca "Serbia".
Belgrado, insieme alla forze di Tito (Josip Broz) entrano in città anche tre battaglioni di volontari italiani (Mameli, Matteotti, Garibaldi) i primi a incontrarsi con le truppe di Stalin provenienti da Oriente.
Con ciò il Gruppo Armate "E" è costretto a ritirarsi, conDucendo una dura battaglia, attraverso la Macedonia, il Kosovo, il Montenegro e la Bosnia.
Nel frattempo le truppe del 2° fronte di Ucraina dell'Armata Rossa e le forze del NOV liberano le regioni del Banato e Backa.
Nella liberazione della parte sud-orientale della Serbia, accanto alle truppe del NOV e del 3° fronte di Ucraina dell'Armata Rossa, prendono parte in qualche operazione anche le truppe dell'Armata bulgara, mentre le truppe del NOV di Albania hanno preso parte alla lotta per la liberazione del Kosovo.
24, i tre battaglioni di volontari italiani (Mameli, Matteotti, Garibaldi) vengono riuniti nella brigata Italia che continua a combattere contro i tedeschi.

Incalzato dai partigiani, il gen. D. Mihajlovic lascia nuovamente la Serbia per rifugiarsi ancora una volta nel Sangiaccato.
Dinanzi a questa situazione, con un certo imbarazzo, anche il governo di Washington decide di chiudere ogni rapporto con i cetnik.
[Il governo britannico, con l’appoggio di Washington, tenterà di organizzare l'espatrio del gen. D. Mihajlovic a Malta, in Egitto o in un altrro dominion ma l'opposizione del nuovo governo
jugoslavo farà naufragare il progetto.]

Le esperienze guadagnate a Belgrado sono replicate anche nelle altre città man mano che esse cadono in mano alle forze di Tito (Josip Broz). Se le prime operazioni Ozna sono condotte con l’ausilio delle unità partigiane d’elite (la Prima a cui successivamente si aggiungerà la Sesta divisione proletaria), la prima operazione su larga scala del KNOJ si ha lo stesso anno quando la Terza Armata jugoslava, al comando di Kosta Nad, con du divisioni KNOJ al seguito, scatena una sistematica operazione di pulizia etnica in Vojvodina a danno della locale popolazione tedesca e ungherese.
Come la presa di Belgrado ha costituito il banco di prova per la presa delle grandi città, così l’azione sperimentata in Vojvodina verrà successivamente applicata in tutte quelle aree che andranno sottoposte a pulizia etnica.
La Vojvodina viene sottoposta ad un governo militare (Vojna uprava za Banat, Backu i Baranju) istituito il 17 ottobre 1944 che sarà sciolto appena il 15 febbraio 1945.
L’amministrazione militare consente alle unità dell’Ozna e KNOJ libertà di azione assoluta che si traducono in vere e proprie campagne ben orchestrate, paragonabili alle operazioni NKVD del «grande terrore» stalinano.
Nelle aree d’operazioni i «Comitati di Liberazione Popolare» vengono temporaneamente sospesi per essere ripristinati solo dopo il loro completamento.

 

VOJVODINA (Vojna uprava za Banat, Backu i Baranju)
 

1944
Ottobre
18
, il bersaglio principale della repressione colpisce i tedeschi (i cosiddetti «Donauschwaben»).
18, il giorno stesso dell’istituzione del Governo militare per il Banato, viene emessa un’«Ordinanza per l'internamento parziale dei tedeschi" firmato dal "Comandante militare per il Banato", tale Srevic.
In tutte le località tedesche si introduce un governo militare e agli abitanti si proibisce di abbandonare i loro villaggi, nel caso li abbandonino non potranno più fare ritorno alle loro case e in caso di cattura saranno immediatamente spediti in un campo di concentramento.
Come lingua ufficiale si introduce il serbo o il croato, alla minoranza ungherese si permette l’uso dell’ungherese solo per le scritture private, mentre i tedeschi
non possono servirsi del tedesco neanche per le comunicazioni private!
Entro le 12 ore tutte le scritte in tedesco vanno tolte dalle abitazioni e dagli edifici, altrimenti i loro occupanti rischiano di essere fucilati sul posto.
Come si vede si tratta di misure di una severità paragonabile solo al trattamento che i nazisti riservano agli ebrei in Europa orientale.
[Stando a un docuemtno dell’Ozna, nella sola Vojvodina 105.740 finiranno in campo di concentramento dei quali 30.745 uomini, 54.099 donne e 20.896 bambini.]

Il KNOJ, essendo un organo «esecutivo» dell’Ozna, ha compiti ben distinti sia da quelli dall’esercito regolare che da quelli della milizia popolare. Le unità KNOJ possono anche agire
autonomamente nel caso in un territorio non siano presenti forze di milizia, ma in genere esse operano solo dopo che un territorio è stato "pacificato".
[Stando ad un rapporto, i reparti della VII divisione KNOJ operante in Vojvodina dal 25 dicembre 1944 al 1 ottobre 1946 uccideranno sul posto 421 persone e condurranno altre 19.255 agli arresti nelle mani dell’Ozna. I numeri complessivi sono
molto più alti: stando a M. PortmanDie kommunistische Revolution in der Vojvodina 1944-1952 – in Serbia saranno uccise in maniera sommaria circa 80.000 persone, mentre le condanne a morte regolarmente emesse saranno solo 3.000.
Per la massima parte si tratta di tedeschi (50.000) e ungheresi (5.000) della Vojvodina nei confronti dei quali si scatena la vendetta di massa. I serbi uccisi saranno comunque 25.000.]

 

 
BOSNIA
1944
Ottobre

i cetnik del gen. D. Mihajlovic, che prima operavano d'intesa con i comunisti di Tito (Josip Broz), ora per avversare quest'ultimi finiscono per collaborare prima con gli italiani e poi con i tedeschi operando in una ristretta zona della Serbia;
MACEDONIA

1944
Ottobre

dal 1941 la parte jugoslava [dopo la seconda guerra balcanica (1913) il paese era stato diviso tra Serbia e Grecia, a danno della Bulgaria cui era stata riservata una parte minima del territorio] è stata divisa tra Albania, Bulgaria e Serbia ma nello stesso tempo si sono organizzati i primi gruppi partigiani, divisi in correnti filojugoslave e filobulgare;

 



1944
Ottobre
CROAZIA
Ante Pavelic
(1941 10 apr-8 mag 1945)
dal 1941 gli ustaša hanno ottenuto la costituzione di uno stato croato indipendente, in realtŕ vassallo dei nazifascisti, sotto Aimone di Savoia-Aosta [Tomislav] lasciando però il potere effettivo nelle mani di Ante Pavelic;
il popolo croato tuttavia non ha accettato l'occupazione e si è schierato in maggioranza con i partigiani organizzati dal Partito comunista jugoslavo;
la lotta è accanita fino alla fine della guerra;
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Governatorato del Montenegro
[da ottobre 1941, il Montenegro occupato è diventato protettorato italiano.]
-
1944
Ottobre

dopo un periodo di smarrimento, le forze partigiane riprendono a combattere non solo contro i fascisti, ma anche contro i cetnici del gen. D. Mihajlovic e più tardi contro i tedeschi;
le brigate Garibaldi, incorporate nell'esercito jugoslavo, continuano a combattere in condizioni pietose;


1944
Ottobre
REPUBBLICA di ALBANIA
[da settembre 1943]
Presidente
-

1944
Ottobre

dopo l'armistizio dell'Italia (8 set 1943) e l'occupazione tedesca, anche reparti italiani aderiscono al Comitato Antifascista di Liberazione nazionale – che si trasformerà ben presto in FNC (Fronte di Liberazione Nazionale) – sotto la presidenza del comunista Enver Hoxha;
negli ultimi due mesi si sono intensificate le sparatorie notturne e gli agguati diurni dei partigiani;

Lo stesso mese si costituisce a Berat il governo democratico presieduto da Enver Hoxha, il quale assume anche il comando delle truppe.

Devoli, ai cantieri dell'Albania Oil Company (con direzione austriaca), lavorano ca 250 italiani;
mentre i tedeschi si preparano alla fuga, i dirigenti austriaci dell’azienda si comportano correttamente offrendo loro di seguirli nella fuga attraverso la Jugoslavia;
senza immaginare quale sarà il comportamento dei partigiani
albanesi nei loro confronti, la maggioranza delle famiglie dei lavoratori italiani decide di rimanere;
17, al mattino parte l’autocolonna tedesca; due soli soldati in motocicletta rimangono e fanno saltare tutti i macchinari, innescando le micce alle cariche esplosive collocate in precedenza;
ore 18:00, dalle colline i partigiani scendono a centinaia, accolti bene da tutta la popolazione, anche dagli italiani…;
chiusa questa parentesi, il lavoro riprende normalmente, temporaneamente alle dipendenze dei precedenti dirigenti dell'AGIP;
[I lavoratori italiani riportano in officina varie macchine utensili, che avevano sottratto e nascosto ai tedeschi con il pretesto di salvarle dai bombardamenti, e questo consente loro di riparare e recuperare parecchie attrezzature (non essendoci manodopera locale specializzata).

Alla fine del mese, Enver Hoxha ordina l'attacco generale contro i tedeschi.

 



1944
Ottobre
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


dall'Aprile 1941 il re ha lasciato ancora la Grecia ed è riparato dapprima a Creta e poi al Cairo e a Londra, dove ha formato un governo in esilio;


Dittatura militare
[filofascista]
-
1944
seconda guerra mondiale (1939-45):
Ottobre

i progressi dell'ELAS in campo politico e militare inducono il governo inglese, dopo la ritirata delle forze tedesche dalla Grecia, a sbarcare un proprio corpo di spedizione al Pireo;


1944
Ottobre
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) č stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1944
Ottobre

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1944
Ottobre
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.] - dal 21 giugno 1941 è sotto l'attacco tedesco -

Solo nel giugno 1941, dopo l'attacco di A. Hitler all'Unione sovietica, è iniziato il dialogo tra Chiesa ortodossa e Stato.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
[Dal 3 febbraio 1941, l'NKVD (ex polizia politica sovietica), è stato sdoppiato e al suo fianco opera ora l'NKGB»
NKGB
(Narodnyi Komissariat Gosudarstvennoi Bezopasnosti)
[Commissariato del popolo per la sicurezza dello stato]
Commissario politico
V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)
1944
Ottobre
8-22
, conferenza di Mosca: ha conseguenze decisive per il futuro assetto politico dell'Europa.

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1944
Ottobre

1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]
BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1944
Ottobre

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1944
Ottobre
27
, SUBCARPAZIA: il comandante sovietico della piazza di Uzhorov rende visita d'omaggio a mons. Romza, vescovo dei cattolici uniati della diocesi di Mukaciv;

 

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1944
Ottobre

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1944
Ottobre

-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.
Dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana.
Il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Guida della Nazione Ungherese
F. Szálasi
(16 ott - dic)
Primo ministro
gen. Béla Lakatos
(25 ago - 15 ott)
F. Szálasi
(16 ott - dic)
Ministro degli Esteri
-
-
Ministro degli Interni
Andor Jaross
(1944 mar - ?)
-
1944
seconda guerra mondiale (1941-45): alleata con le potenze dell'Asse, è entrata nel conflitto.

Ottobre
15
, non appena le truppe sovietiche si profilano ai confini ungheresi, M. Horthy von Nagybánya prende le distanze dai tedeschi e si adopera per un armistizio separato con l'URSS ma viene arrestato dai nazisti e deportato in Germania;
[nel dopoguerra riuscirà a riparare in Portogallo.]
M. Horthy von Nagybánya viene sostituito dal magg. F. Szálasi, capo delle "croci frecciate";
[Il terrorismo attuato dalle "croci frecciate" non muta le sorti della guerra.]
31, mons. J. Mindszenty protesta a nome dell'episcopato transdanubiano per la ripresa delle ostilità da parte tedesca;





1944
Ottobre
REGNO di ROMANIA
Michele I
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, re di Romania;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
1940-47, re di Romania;


Conducator
Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
1944
Ottobre

-



1944
Ottobre
REGNO di BULGARIA

Simeon II

Albero genealogico
(16.06.1937 - ?)
secondogenito di Boris III di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Giovanna di Savoia (1907-2000);
1943-45, zar dei bulgari;
[sotto un consiglio di reggenti]
Primo ministro
Bogdan Filov
(? - ?)
1944
Ottobre

-




1944
Ottobre
III Repubblica
Governo Provvisorio
della Repubblica Francese

[1944 10 set - 22 gen 1947]
Primo ministro
Ch. de Gaulle
I
(1944 10 set - 21 set 1945)
Interni
Adrien Tixier
(1944 10 set - 26 gen 1946)
Affari Esteri
Georges Bidault
(1944 10 set - 16 dic 1946)
Colonie
Regioni liberate
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Finanze

René Pleven
(1944 16 nov - 26 gen 1946)

Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
François de Menthon
(1944 10 set - 30 mag 1945)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
1944
Ottobre
23
, il governo di Ch. de Gaulle viene riconosciuto formalmente dagli alleati anglo-americani;


1944
Ottobre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.
Con la conquista dell'Indonesia da parte dei giapponesi l'impero coliniale è stato annientato.]

Gauleiter
A.A. Mussert
(1942 - 1945)
1944
Ottobre

II guerra mondiale: durante l'atroce "inverno della fame" inizia la liberazione del paese;


1944
Ottobre
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi e il re è deportato in Germania; dal novembre 1941 l'unità paramilitare di L. Degrelle, "Legion Wallonie" che ha giurato fedeltà ad A. Hitler, svolge la sua attività contro i partigiani.]


1944
Ottobre

II guerra mondiale:
-


1944
Ottobre
Granducato di Lussemburgo
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]


1944
Ottobre

II guerra mondiale:
avviato l'arruolamento dei giovani lussemburghesi nell'esercito tedesco, si sviluppa un forte movimento di resistenza;




1944
Ottobre
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Anderson
(1943 24 set - 26 lug 1945)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A.R. Eden
(1940 dic - lug 1945)
Dominions
-
Guerra
Produzione aeronautica
R.S. Cripps
(1942 - 1945)
Affari Interni
Informazioni
-
Lavoro
Ernest Bevin
(1940 - 1945)
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA
1944
Ottobre

-
IRLANDA
Irlanda del Nord
1944
Ottobre

-
Eire
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

1944
Ottobre

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

 

1944
Ottobre
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1944
Ottobre



1944
Ottobre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Presidente dei ministri
V. Quisling
(1943 feb - mag 1945)
Reichskommissar
Josef Terboven
(1943 feb - mag 1945)
1944
Ottobre
-


1944
Ottobre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]
1944
Ottobre

-




1944
Ottobre
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1944
Ottobre

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1944
Ottobre
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
-
Ministro degli Esteri
-
(? - ?)
Ministro del Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
1944
Ottobre
un'ondata di guerriglieri penetra nella Spagna franchista dai Pirenei francesi, ma l'operazione fallisce: 4.000 gli arresti.
don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito diAlfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1944
Ottobre
-






RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[dal 1° dicembre 1943]
o Repubblica di Salň
[avendo come sede Salň, sul lago di Garda]
Presidente
del Consiglio
[Consiglio dei Ministri: Bogliaco, Villa Bettini]
B. Mussolini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[Risiede con la famiglia a Gargnano, Villa Feltrinelli;
ufficio e segreteria particolare: Gargnano, villa delle Orsoline]

Sottosegretario alla presidenza F.M. Barracu
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Segretario particolare Giovanni Dolfin
Interno
[Maderno]
avv. G. Buffarini Guidi
(1943 23 set - 21 feb 1945) 
Sottosegretari Paolo Zerbino
(1944 7 mag - 22 feb 1945)
Giorgio Pini
(1944 23 ott - 25 apr 1945)
Capo della Polizia Tullio Tamburini
Prefetto di Milano Mario Bassi
Difesa
[fra Desenzano e Salò (villa Omodei) e a Cremona]
mar.llo R. Graziani
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Forze armate
-
Capo di gabinetto di Rodolfo Graziani Vittorio Magno Bocca
Capo della segreteria militare del Ministero
Rosario Sorrentino
Esercito
Sottosegretario Umberto Giglio
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Carlo Emanuele Basile
(1944 25 giu - 25 apr 1945)
Segretario generale Emilio Canevari
Capo di stato maggiore gen. Archimede Mischi
cte dei carabinieri
Aeronautica
Sottosegretario Manlio Molfese
(1944 26 lug - 26 nov 1944)
[ad interim]
Marina
[Vicenza, Palazzo Thiene, fino al 14 mag 1944]
Sottosegretario amm. Giuseppe Sparzani
(1944 15 feb - 21 feb 1945)
Responsabile del CCIV Comando militare regionale (Trieste) generale di corpo d'armata
Giovanni Esposito
Responsabile del CCX Comando militare regionale (Alessandria) generale di corpo d'armata
Luigi Jallà
Responsabile del CC Comando militare regionale (Roma) generale
Federico Macrì
Capo di stato maggiore del CCI Comando militare regionale (Firenze) maggiore
Giuseppe Magini
Responsabile del XXIX Comando militare provinciale (Treviso) colonnello
Giorgio Milazzo
Responsabile del CCVI Comando militare regionale (Torino) e poi capo della polizia della RSI generale di divisione
Renzo Montagna
Affari Esteri
[Salò]
-
Sottosegretario Serafino Mazzolini
(1943 23 set - 23 feb 1945)
Ambasciatore a Berlino Filippo Anfuso
(1943 23 set - 26 mar 1945)
Economia Corporativa
[Verona]
Angelo Tarchi
(1944 1° gen - 25 apr 1945)
Finanze
scambi e valute
[?]
prof. D. Pellegrini-Giampietro
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Carlo Fabrizi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[del. Prezzi]
Agricoltura e Foreste
[Treviso poi S. Pellegrino]
dr. Edoardo Moroni
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavori pubblici
[Venezia]
Ruggero Romano
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Giustizia
[Cremona poi Brescia]
Piero Pisenti
(1943 5 nov - 25 apr 1945)
Cultura popolare
(Minculpop!)
[Salò, Villa Omodei]
dr. Fernando Mezzasoma
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Sottosegretario Alfredo Cucco
(1944 29 feb - 25 apr 1945)
Comunicazioni
Augusto Liverani
(1943 6 ott - 25 apr 1945)
Educazione nazionale
[Padova]
prof. Carlo Alberto Biggini
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Lavoro
Giuseppe Spinelli
(1943 23 set - 25 apr 1945)
Attività Statali
Renato Ricci
(1943 23 set - 25 apr 1945)

Commissariato nazionale del lavoro della RSI

Ernesto Marchiandi
(1943 23 set - 25 apr 1945)
[responsabile, sindacalista fascista]
-

 

Pfr (Partito fascista repubblicano)
[Partito unico, di struttura simile al Pnf (Partito nazionale fascista)]

- Segretario: A. Pavolini (1943 set - 25 apr 1945);
- vice-segretario: Giuseppe Pizzirani (1943 set - ?);
- comandante generale della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana): R. Ricci (1943 5 nov - 25 apr 1945)

Brigate Nere
(braccio armato del Pfr) - Segretario del Pfr: A. Pavolini.
- Addetto al segretario: magg. Puccio Pucci.
- Capo di S.M.: col. Eduardo Facdouelle.

n.

Sede
nome
com.te
note
I
Torino
"Ather Capelli"
Giuseppe Solaro
Ather Capelli, condirettore della «Gazzetta del popolo» (Torino) durante la RSI.
II
Alessandria
"Attilio Prato"
Carlo Valassina
Attilio Prato, segretario del Pfr di Sezzadio (Alessandria).
III
Aosta
"Emilio Picot"
ing. Giuseppe Berio
IV
Asti
"Luigi Viale"
Umberto Sacchero
V
VI
Novara
"Augusto Cristina"
Stefano Dongo
Augusto Cristina, mutilato fascista.
VII
Vercelli
"Bruno Ponzecchi"
Gaspare Bertozzi
Bruno Ponzecchi, segretario del Pfr di Ponzone Trivero (Vercelli).
VIII
Milano
"Aldo Resega"
Vincenzo Costa
Aldo Resega, commissario federale del Pfr di Milano.
Nato dal Reggimento federale "Carroccio" costituito all'inizio di giugno dal commissario federale Vincenzo Costa "per la difesa delle vite e delle case dei fascisti" dagli attacchi dei GAP milanesi.
Secondo il comandante Vincenzo Costa gli squadristi sono 1.500 divisi in due battaglioni, uno in città e uno in provincia. Le 11 sedi rionali di Milano e le dieci sedi capo-zona della provincia sono diventate "comandi di compagnia".
IX
Bergamo
"Giuseppe Cortesi"
Angelo Berizzi
X
XI
XII
Cremona
"Augusto Felisari"
? Cerchiari
XIII
Mantova
"Marcello Turchetti"
Stefano Motta
XIV
Pavia
"Alberto Alfieri"
Dante Cattaneo
Alberto Alfieri, colonnello dell'aeronautica, comandante del "Battaglione di Sicurezza" fascista della provincia di Pavia.
Il capo di stato maggiore è il tenente colonnello Arturo Bianchi, già squadrista.
XV
XVI
Varese
"Dante Gervasini"
Renzo Migliorini
XVII
Venezia
"Bartolomeo Az[z]ara"
Pio Leoni
Si verifica un serio contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto.
XVIII
XIX
Rovigo
"Romolo Gori"
Anteo Zamboni
XX
Treviso
"Francesco Cappellini"
Romano Munari
XXI
Verona
"Stefano Rizzardi"
Luigi Sioli
XXII
XXIII
Bologna
"Eugenio Facchini"
Pietro Torri
Eugenio Facchini, commissario federale del Pfr di Bologna.
XXIV
Ferrara
"Igino Ghisellini"
Arnaldo Rosi
Igino Ghisellini, commissario federale del Pfr di Ferrara.
XXV
XXVI

XXVII
XXVIII
Piacenza
"Pippo Astorri"
Alberto Graziani
XXIX
Ravenna
ing. Pietro Montanari
XXX
Reggio Emilia
"Umberto Rosi"
Armando Wender
XXXI
Genova
"Silvio Parodi"
Livio Faloppa
Silvio Parodi, generale della GNR, commissario prefettizio al comune di Genova durante la RSI.
XXXII
Imperia
"Antonio Padoan"
Mario Massina
Antonio Padoan, sacerdote, appartenente al movimento fascista "Crociata italica" che, con decine di migliaia di tesserati, ha il suo settimanale omonimo «Crociata Italica» che raggiunge 150 mila copie ed è stampato da don Tullio Calcagno, già parroco di Terni.
[Quest'ultimo, essendo appoggiato da R. Farinacci la cui lotta contro il Vaticano e contro il clero nemico del fascismo e del nazismo dà sovente in eccessi sgraditi ai cattolici, viene prima sospeso a divinis e più tardi scomunicato.]
Altro giornale favorevole alla R.S.I. è «L'Italia cattolica» stampato a Milano. 
XXXIII
La Spezia
"Tullio Bertoni"
Luigi Bertozzi
XXXIV
Savona
"Giovanni Briatore"
Mario D'Agostino
Giovanni Briatore, ispettore federale del Pfr di Savona.
Cappellano delle Brigate Nere: padre Eusebio [Eugenio Zappaterreni], dell'Ordine dei francescani minori conventuali di San Francesco.


1944
Ottobre

, Marzabotto (Bologna), 1.830 morti è il bilancio dell'attacco tedesco, guidato dal magg. Reder, iniziato il 29 settembre scorso. Intere famiglie completamente distrutte. Donne, vecchi e bambini massacrati in chiesa, dove si erano rifugiati in cerca di scampo.
- Casaglia: la prima raffica è per il parroco, don Ubaldo Marchioni, che cade riverso sui gradini dell'altare;
- Caprara: donne e bambini legati assieme perché non fuggano, sono abbattuti a raffiche di mitraglia e con bombe a mano;
107 (tra cui 24 bambini) sono rinchiusi nell'osteria e arsi vivi con i lanciafiamme;
- Cà Beguzzi: intere famiglie sono radunate sull'aia e falciate;
- Creda: 81 fanno da tiro a segno e sono poi arsi tra i covoni di fieno (fra loro anche i dieci componenti della famiglia Cardi con il piccolo Walter di 14 giorni).
- Cerpiano: 49 sono rinchiusi in un oratorio e mitragliati;
- Pioppe di Salvaro: 52 vecchi, fra cui due sacerdoti, uccisi;
- Sperticano: due madri con i figli uccise a pugnalate; (il giorno 13 sarà ucciso il parroco, don Giovanni Fornasini, reo di voler dare una cristiana sepoltura ai morti;
e non è ancora finita…
altri 23 saranno massacrati il 5 ottobre e il giorno 18 saranno uccisi altri sei abitanti di Marzabotto rastrellati per l'invio in Germania.

Ai primi di ottobre si combatte anche verso il Santerno, tra le valli dell'Idice e del Sillaro, dove le posizioni tenute dalla 62Ş e 66Ş Brigata sono abbandonate solo quando le speranze di una avanzata alleata cadono completamente e si delinea il grave pericolo di un accerchiamento.

"Repubblica dell'Ossola":

Governo Provvisorio
della Repubblica della val d'Ossola
[Domodossola - Palazzo civico]
11 settembre 1944

Presidenza,
Collegamento con il C.L.N.,
Rapporti con l'Estero,
Giustizia e Stampa
prof. Ettore Tibaldi
[socialista]
Servizi pubblici, Trasporti, Lavoro
ing. Giorgio Ballarini
Collegamento con l'Autorità Militare
dott. Mario Bonfantinni [Bandini]
Organizzazione amministrativa della Zona
ing. Severino Cristofoli
Finanze, Economia e Alimentazione
dott. Alberto Nobili
Polizia e Servizi del Personale
Emilio Colombo [Oreste Filopanti]
(dal ? set)
Istruzione, Igiene, Culto e Beneficienza
don Gaudenzio Gabalà
[sacerdote]
(dal 15 set)
- - avv. Menotti [Mari]
(da inizio ott)
- - Gisella Floreanini [Valli]
(da inizio ott)

La giurisdizione della Giunta comprende tutti i territori liberati delle Valli libere dell'Ossola.
Agli inizi di ottobre la Giunta viene allargata per cui il rapporto politico delle forze viene così stabilito: due socialisti, due comunisti, due democristiani, un liberale, un azionista e un indipendente.
Regolati i rapporti con il CLNAI (che invia a Domo una delegazione composta da Corrado Bonfantini e Augusto De Gasperi) e con il "governo Bonomi", la Giunta provvisoria affida le funzioni di "ambasciatore" presso la Repubblica Elvetica a Cipriano Facchinetti e progetta di avviare con la stessa una intensa rete di scambi.
Incaricato di inziare le trattative col Governo di Berna per degli scambi compensati, è il socialista dott. Gigino Battisti di Trento, esule in Svizzera.



3 OTTOBRE 1944

Padova
, Montagnana, bande nere, guidate dal figlio di Pisanò, e tedeschi a caccia di ribelli circondano la fattoria Sinigaglia a S. Salvaro dove da qualche giorno si è rifugiata la banda di Bruno Bonatto. Mentre i suoi compagni riescono a fuggire all'accerchiamento e riparano nella fattoria di Mario Guarise a Castelbaldo, Bruno Bonatto muore arso vivo nell'incendio appiccato dalle bande al fienile della fattoria. L'operazone dei nazifascisti si conclude con la cattura di Pietro Sinigaglia e della nipote Irma.


4 OTTOBRE 1944


"San Marco":Cogoleto (Genova), 70 marinai e un tenente abbandonano il reparto e passano alle file partigiane raggiungendo le bande nella zona di Sassello (Savona); un capitano tedesco, costretto a disertare con loro, si oppone e nella reazione uccide con un colpo di pistola un sergente della divisione;
dopo il fatto sono arrestate diverse persone del centro di Cogoleto fra cui la moglie dell'ufficiale passato ai banditi.

Padova, Saletto, mentre gli allarmi aerei si fanno più frequenti e minacciosi, cade un aereo americano distruggendo alcune abitazioni e provocando la morte di sei persone. È colpito anche il municipio e, per effetto dello spostamento d'aria prodotto dall'esplosione, le carte dell'archivio comunale arrivano fino alla piazza di Montagnana.


5 OTTOBRE 1944


"Monte Rosa": quattro disertori sono condannati a pene fra i 20 e i 15 anni di carcere.

Padova, Megliadino San Vitale, in seguito al ritrovamento del cadavere del fascista Antonio Gaffo (ucciso dai partigiani perché ritenuto responsabile dell'uccisione di uno sbandato di Monselice) la caccia all'uomo condotta dalla GNR porta all'arresto del partigiano Bruno Bedore che, sottoposto a interrogatorio, fa i nomi dei suoi compagni. La sua confessione ha conseguenze gravi per tutte le formazioni partigiane che operano nel Montagnanese perché porta alla cattura di Mario Polato, comandante del Btg "Garbellotto".
Poche ore dopo Bruno Bedore viene condotto a Pozzonovo e fucilato assieme a Lino Pavan, uno degli ostaggi catturati a S. Salvaro il 15 settembre. I loro corpi vengono impiccati a due pilastri della recinzione della scuola elementare, così come due giorni prima è successo per il cadavere dei Pietro Braiato di Pozzonovo.

6 OTTOBRE 1944

Salò, nuovo capo della polizia è nominato il gen. Renzo Montagna, in sostituzione di Eugenio Cerutti;

Padova, Megliadino San Vitale, quando Dino Pasotto [il Buelo] si presenta ai lavori alle fortificazioni in corso a Este, viene catturato dai tedeschi e interrogato a lungo.
È anche la settimana, questa dall'8 al 14 ottobre, proclamata dal feldmar.llo A. Kesselring una settimana di lotta alle bande.
L'unico problema del cap. Lembcke è di riuscire ad annientare la brigata "Pierobon" senza conpromettere i buoni rapporti con l'autorità religiosa di Este e provocare contraccolpi negativi in città.

7 OTTOBRE 1944

Salò, il gen. Renzo Montagna riceve questo ordine dal suo superiore Buffarini Guidi:
«Al Capo della Polizia,
Il Duce ha ordinato che i questori Finizio e Koch siano presi in consegna dal Capo della Polizia e tenuti in condizione di "fermati" a Maderno o in località diversa. "Fermati" significa che debbono essere in continuità giorno e notte piantonati in modo che si abbia la sicurezza che essi non si possono sottrarre alla vigilanza e che siano sempre a disposizione del Ministero
».
È segno che Buffarini Guidi – che si picca il "Talleyrand della RSI" – ha capito di non poter più proteggere le bande e che è venuto il momento di abbandonarle al loro destino.
Dal canto suo il gen. Renzo Montagna, per liquidare le polizie speciali, taglia loro i fondi.

8 OTTOBRE 1944

A villa Fiordaliso di Gardone risiede sempre Claretta Petacci; assieme a lei il giovane ten. SS Franz Spoegler, un altoatesino alle dipendenze della Sicherheitsdienst del gen. Harster, la polizia di sicurezza con sede a Verona.
Poiché qualcuno ha confidato al duce che lei fa fotocopiare le sue lettere e le passa ai tedeschi, B. Mussolini ordina al questore Bigazzi Capanni di fare una perquisizione nella villa e sequestrare le fotocopie se ci sono.
Assieme al questore sono i sottufficiale di PS Mosca e Musella, il commissario De Robertis e un certo Nino Martini, romagnolo, ex gerarca di Cesenatico, fedelissimo di Rachele.
Sequestrano otto fotocpie e una lettera d'addio all'amante…
[Il 28 ottobre seguente Rachele, Nino Martini e Buffarini Guidi, ministro dell'Interno, faranno visita a Claretta Petacci.]

È la settimana, questa dall'8 al 14 ottobre, proclamata dal feldmar.llo Kesselring una «settimana di lotta alle bande».

La conferenza di Mosca (8-22) (in concomitanza con l'annunciata offensiva alleata sulla Linea Gotica) ha conseguenze decisive per il futuro assetto politico dell'Europa e per lo sviluppo dei movimenti di resistenza, in particolare di quello italiano che non mancherà di risentire le conseguenze, dirette e indirette, della suddivisione del Continente in zone di influenza.
Nel corso di questo incontro viene infatti stabilito che l'Unione Sovietica avrà «l'iniziativa nella direzione degli affari, nell'interesse della causa comune» in Romania, in Bulgaria e nella stessa Ungheria (che le armate sovietiche stanno occupando in questi giorni). L'Inghilterra si riserva la Grecia, mentre nella Jugoslavia, cioè nel settore che interessa particolarmente l'Italia, le due potenze seguiranno una politica «senza alcuna ambizione di speciali vantaggi».
Ottenuta la parità di influenza in Jugoslavia, viene meno la necessità di una rapida avanzata alleata sino ai confini nord-orientali dell'Italia per prevenirvi quella sovietica: il settore italiano perde molto del suo interesse. Aiutando concretamente il movimento partigiano c'è anzi il pericolo di rafforzare i più attivi partiti di sinistra che vi predominano.
Mentre l'avanzata alleata, svuotata di ogni presupposto strategico, si arresta sui contrafforti dell'Appennino emiliano, il Comando tedesco inizia la grande offensiva antipartigiana.
Vengono impiegate 6 Div.ni regolari (una è compsota di mongoli reclutati fra gli ex prigionieri del fronte orientale) oltre ad aliquote di aviazione, artiglierie e carri armati, e tutte le Forze Armate disponibili della Repubblica Sociale.
Ciò coglie in contropiede le formazioni partigiane nel momento in cui esse sono maggiormente impegnate per sostenere la prevista e non avvenuta offensiva alleata di settembre.
Ora la Francia, non più l'Italia, interessa agli Alleati e il gen. Alexander, alleggerito di due corpi d'armata inviati nella Francia meridionale e ridotto a due esigue armate, si ferma alla linea Gotica.
Tutto il peso della volenta repressione tedesca e fascista grava, schiacciante, sullo schieramento partigiano. Di questo mutamento di fronte il Comando delle forze partigiane non viene avvertito




Repubblica della val d'Ossola (8 set - 22/23 ottobre): una relazione del comandante Stucchi [col. Federici] dà il seguente specchio delle forze partigiane:
- 5 Div.ni organiche, estremamente leggere: Piave, Valdossola, Valtoce, Beltrami e Garibaldi II;
- ua brigata Matteotti aggregata alla Valdossola,
per un complesso di circa 3.500 uomini armati e un migliaio senza armi.
Aggiugendo a queste forze la Guardia Nazionale si arriva ai 4.000 uomini, armati in modo eterogeneo e con un munizionamento sempre insufficiente soprattutto per il numero limitato di cannoncini, mortai e mitragliatrici pesanti.
Pur disponendo di campi di atterraggio e di lancio, in oltre un mese la Repubblica dell'Ossola non ha ricevuto nemmeno le armi necessarie per i partigiani disarmati delle sue varie formazioni…

9 OTTOBRE 1944

9, al mattino i partigiani hanno di fronte 12.000 uomini appartenenti a reparti regolari tedeschi e ai battaglioni fascisti della Folgore, della S. Marco, della X Mas, oltre ai brigatisti neri, agli arditi della Muti e ai reparti alpini della Monte Rosa;
nel tardo pomeriggio dello giorno stesso ha inizio, con un'azione di sorpresa, favorita dalla nebbia, l'attacco in forze alle linee partigiane. Si combatte…

Dopo il Veneto e l'Altipiano di Marzabotto, l'obiettivo tedesco è di eliminare le formazioni partigiane che agiscono in collegamento nelle vallate contigue alla zona delle Langhe e del Monferrato, in particolare nella Val di Orba (tra le province di Alessandria e di Savona) che costituisce la estrema punta sud-orientale dello schieramento partigiano delle Langhe.

10 OTTOBRE 1944

10, all'alba, dopo una prima puntata offensiva verso Bandita di Cassinelle, quattro colonne di tedeschi e di fascisti provenienti da Acqui, da Ovada e dal Sassello attaccano la zona montana tra l'Ezzo e l'Orba, vanamente contrastate dalle deboli forze partigiane.
Il distaccamento comando della VIII div.ne GL, accantonato a Olbicella, viene sorpreso. Sei partigiani, caduti prigionieri dei tedeschi, sono impiccati nella piazza del paese, dato al sacco e alle fiamme alla presenza della popolazione atterrita. Un ragazzetto [Aria], catturato con i partigiani, è massacrato a colpi di bastone.
Pian Castagna, presso Molare, i partigiani, dopo aver sanguinosamente respinto due attacchi tedeschi, esaurite le munizioni devono ritirarsi, mentre le case del piccolo borgo sono saccheggiate e incendiate.
Lo stesso giorno, con l'occupazione di Alba, il raggruppamento autonomo delle Langhe e i garibaldini del Monferrato ampliano le zone libere da essi controllate.
È questo dunque il primo il primo obiettivo che, anche per evidenti ragioni di prestigio, si propone Zerbino, Alto Commissario per il Piemonte della Repubblica Sociale, che concentra al di là del Tanaro tutte le forze armate di cui può disporre nella regione.

10, (2 dicembre) rastrellamento del Monferrato e caduta della zona libera di Nizza M.

Tentata una effimera resistenza sul monte Rosso, la div.ne Osoppo si rifugia sulla destra del Tagliamento; l'altra, la div.ne Garibaldi (muoiono il comandante e il commissario politico) ripiega verso oriente, senza munizioni, senza viveri, senza equipaggiamento e si lascia incorporare nel IX Corpus jugoslavo che la sfrutta in azioni pericolose facendo morire oltre 500 partigiani. Chi si era rifiutato è stato fucilato.
Altra strage di partigiani a Luino e Muina poi per parecchio tempo nulla.
Intanto B. Mussolini è molto depresso. Non vuole che truppe italiane combattano in Italia, e in Germania si minaccia di sciogliere le Div.ni che sono ancora tutte in attesa di impiego.
Al suo ritorno dal Quartier Generale, R. von Rahn assicura il Duce che A. Hitler ha ordinato al feldmar.llo Kesselring di tenere ad ogni costo la valle del Po e che manderà rinforzi.
Lo stesso giorno il Comando generale della GNR avverte altri comandi che si parla di un accordo coi socialisti, rappresentai da Bonfantini, er unire le forze regolari fasciste e antifasciste e far fronte unico contro gli invasori: ne sono informate le più alte autorità della provincia e si prospetta l'idea di un governo di transizione composto da,
- per i fascisti:
. Tamburini,
. Parini,
. Borghese,
. Bassi,
. ecc.
- per gli antifasisti:
. Bonfantini,
. Cavallotti,
. Vettori,
. ecc..

Nello stesso tempo (già da settembre) il card. Shuster sta trattando con i tedeschi e con gli uomini del CLNAI per raggiungere un accordo che obblighi i partigiani a sospendere ogni ostilità contro i tedeschi, quando inizieranno la ritirata, e questi perciò a rinunciare a quella distruzione degli impianti industriali della valle del Po che sembra abbiano in mente.Tale distensione dovrebbe poi preparare un riavvicinamento con gli anglo-americani. Il cardinale fa scrivere a Dollmann, pronto a ogni azione che possa favorire ancora i tedeschi, giacché si sa che la guerra è perduta: la lettera dice che la Chiesa vede nella sistematica distruzione delle imprese la premessa di una vittoria del comunismo, afferma quindi la necessità e l'utilità dell'accordo e incita Dollmann a farsene mediatore presso il feldmar.llo Kasselring.
Sembra che la mediazione abbia successo perché don Bicchierai, rappresentante del card. Schuster, si incontra a una seduta con l'ambasciatore R. von Rahn e col gen. Lehman che si dichiarano in linea di massima favorevoli alla convenzione proposta.
Dei membri del CLN si mostrano
- consenzienti i liberali, i democristiani e i socialisti,
- molto contrari i comunisti,
- tentennanti gli "azionisti".
Il card. Shuster, tramite la nunziatura di Berna, fa arrivare a Roma un memoriale che contiene l'esposizione del progetto di convenzione e delle pratiche finora condotte, invita quindi gli alleati e le autorità romane a intervenire.
È tutto invano.
I CLN di Roma e di Milano sono contrari, temendo, dicono, che un'improvvisa inazione dei partigiani deluda le masse popolari e svaluti l'opera della partigianeria presso gli alleati, in realtà perché i comunisti si sono opposti risolutamente.
Fallisce così un tentativo di accordo che forse sarebbe benefico ma che avrebbe le stesse caratteristiche di quei patti che i tedeschi e partgiani sogliono far volentieri tra di loro a spese dei fascisti e lascerebbe questi nella peste. Né il card. Scuster né l'ambasciatore R. von Rahn dicono una parola di tutto ciò a B. Mussolini.
Un altro tentativo viene fatto dal gen. Harster che, per ordine di H. Himmler, incarica l'industriale Marinotti di prendere contatto col console generale inglese a Zurigo, ma ogni proposta viene respinta.

10/11
, "Monte Rosa": due alpini sono condannati a morte (non si sa se la sentenza è stata eseguita); un disertore è condannato a 21 anni e un secondo a 17 anni; 13 anni di carcere ad un alpino che ha tentato, senza riuscirci, di fuggire.
Lo stesso giorno si mette in moto l'offensiva contro la val d'Ossola: una brigata nera, militi della GNR, paracadutisti della div.ne Folgore e truppe tedesche. Le div.ni partigiane:
- Valtoce (in ritirata dal Toce senza combattere),
- Valdossola (travolta a Finero in val Vigezzo assieme ai garibaldini),
- Piave (polverizzata dopo il primo attacco in val Cannobina),
- 2ª brigata "Garibaldi" (resiste ma scoperta sui fianchi è costretta a ripiegare),
- 8V brigata "Garibaldi" (resiste ma scoperta sui fianchi è costretta a ripiegare);

Valle d'Aosta, poiché le assicurazioni dEL "governo Bbonomi" per una futura autonomia della zona tardano ad arrivare, il CLNAI, in un manifesto diffuso ai primi di ottobre e redatto nelle due lingue italiana e francese, assume l'iniziativa di promettere «un regime di ampia autonomia linguistica, culturale, amministrativa»: il che rientra, del resto, nella generale visione di un maggior decentramento democratico e di un più largo rispetto degli enti locali (comuni, province e regioni).

11 OTTOBRE 1944

Padova, Este, l'unico problema del cap. Lembcke è di riuscire ad annientare la brigata" Pierobon" (della quale del resto sa già quasi tutto) senza conpromettere i buoni rapporti con l'autorità religiosa di Este e provocare contraccolpi negativi in città.
Mentre Dino Pasotto [il Buelo] è ancora trattenuto al Collegio Vescovile, a Battaglia Terme un camion investe e uccide Agostino Sartori Borotto, presidente del CLN di Este e membro di una delle più facoltose famiglie estensi.

Bologna, quando i confusi racconti dei fuggiaschi e dei pochi scampati hanno già recato l'eco della tragedia di Marzabotto, «Il Resto del Carlino» scrive di «voci incontrollate» e di «galoppanti fantasie», aggiungendo che per la «constatazione compiuta durante un apposito sopralluogo», a Marzabotto c'è stata una semplice «operazione di polizia contro un nucleo di ribelli».
Il giornale conclude che le voci che parlano «nientemeno che di centocinquanta elementi civili» uccisi (e si tratta invece di oltre 1.500 facendo ascendere a circa 300 i partigiani caduti) sono propalate dai «soliti incoscienti» e presto destinate a «a cadere nel ridicolo».


13 OTTOBRE 1944

Padova, Este, in un camion di tedeschi diretti a Megliadino san Vitale è stato fatto salire anche Dino Pasotto [il Buelo] il quale dovrà indicare dove stanno i membri della brigata " Pierobon":
. Mario Silvano Rosa (catturato all'osteria Zaglia in località Botta),
. Aldo Gennaro (arrestato assieme al fratello),
. Nello Gioachin (arrestato assieme al fratello),
tutti portati immediatamente al comando di Este.
I due più autorevoli, Aldo Gennaro e Nello Gioachin sono interrogati a lungo.

Val d'Ossola, rotta generale per i resistenti della val d'Ossola; Domodossola è piena di sbandati e di fuggiaschi, una parte della popolazione è in fuga verso la Svizzera. Le bande partigiane, scompigliate e disperse, non obbedienti più agli ordini, s'imbottigliano soprattutto in val d'Antigorio e in val Formazza e passano in Svizzera;

14 OTTOBRE 1944

Repubblica della val d'Ossola (8 set - 22/23 ottobre): nel tardo pomeriggio, precedute dall'azione di mitragliamento e di spezzonamento di aerei tedeschi che atterrano in quel campo "Chavez" che i partigiani hanno apprestato per gli apparecchi alleati (in otto giorni di indefesso lavoro) i repubblicani della R.S.I. e i suoi alleati occupano Domo; i combattimenti proseguono nei giorni successivi, 15, 16 e 17…

Padova, Este, i tedeschi ritornano a Megliadino San Vitale, accompagnati dai due partigiani Aldo Gennaro [23enne] e Nello Gioachin [22enne], per completare la retata di tutti i ribelli che nascondono in casa tutte le armi ricevute con gli aViolanci. Mentre alcuni riescono a dileguarsi, cadono nelle mani dei tedeschi:
. Giocondo Vascon [30enne],
. Augusto Bruschetta [39enne],
. Giovanni Cremon [28enne],
che con altri compagni sono portati all'osteria Zaglia in località Botta dove è stato arrestato Mario Silvano Rosa [31enne].
Avuto notizia della retata, i capi della brigata "Pierobon" prendono contatti con la briagata "Paride" per valutare la possibilità di un colpo di mano, ma…
… la sera stessa, a un centinaio di metri dall'osteria Zaglia, lungo la strada che costeggia il fiume Vampadore tutti e sei gli arrestati a Megliadino San Vitale sono fucilati.
Per completare l'opera, i tedeschi bruciano le case dove si sono trovate le armi e deportano in Germania le mogli di due partigiani che si sono sottratti alla cattura.
Per la brigata "Pierobon" è un momento molto difficile anche perché la prospettiva di uno sfondamento della "linea Gotica" si è definitivamente disssolta e addirittura si teme una controffensiva tedesca.

15 OTTOBRE 1944

15, in un rapporto di Bruno Venturini, vicecomandante delle formazioni partigiane "Garibaldi" del Veneto, si legge che furono scartati:
- sia il passaggio delle forze nel Bellunese, causa l'eccessiva distanza,
- sia la possiilità delle trasformazioni della div.ne in una forza territoriale,
- sia la prospettiva di passare al di là dell'Isonzo dove si sarebbe trovata l'ostilità degli slavi,
- sia, come ultima alternativa, un affiancamento autonomo al "IX Corpus" (non certo privo di ostacoli).

15, "Monte Rosa": tre alpini disertori sono condannati alla fucilazione in contumacia; altri tre disertori sono condannati a 30 anni; un altro a 24 anni e un altro a 15 anni di carcere;
la X Mas di J.V. Borghese si trasferisce da Ivrea a Conegliano Veneto dopo la decisione del principe di spostarla nell'Istria destinandola alla difesa dei confini orientali contro le bande di Tito;
con la GNR entra in crisi anche la polizia repubblicana del ministero dell'Interno: dispone ancora, secondo un rapporto fatto a Mussolini da Buffarini-Guidi, ancora di ventimla uomini.
Un corpo che però si scioglierà da solo: molti di loro verranno licenziati, altri verranno "prelevati" dalla polizia tedesca ma i più se ne andranno spontaneamente, scappando spesso in gruppo.
Lo stesso giorno, un volantino del CVL (Corpo Volontati della Libertà) informa che, anche dopo l'eccidio di piazzale Loreto, i garibaldini dell'Ossola per rappresaglia hanno ucciso 15 prigionieri, quelli dell'Oltrepò pavese 5 e quelli della Valtellina altri 5; un altro, con data 10 agosto (evidentemente falsa) narra che gli ossolani per rappresaglia allo stesso eccidio hanno passato per le armi 15 militi fascisti e che è stata ordinata l'immediata fucilazione di altri 30 prigionieri ai distaccamenti garibaldini della Lombardia.
[Non sono fatti acclarati.].

16 OTTOBRE 1944


Padova, la brigata "Paride" che non ha dubbi nel continuare la lotta contro i nazifascisti – al contraro della brigata "Pierobon" duramente provata – sta per mettere in atto il "piano in stile" (data fissata 17 ottobre) che prevede il sabotaggio di alcuni ponti esistenti nell'area in cui convergono le province di Padova, Vicenza e Verona. È previsto che partecipino all'operazione anche i partigiani di Castelbaldo legati a [Doralice] ma ora succede un fatto imprevisto.
Tutto nasce dal tradimento di Mario Polato, il comandante del Btg "Garbellotto" arrestato dopo la confessione di Bruno Bedore. Da Mario Polato il cap. Lembcke è venuto a sapere che la fattoria di Mario Guarise in località Arzarini di Castelbaldo è la sede del comando garibaldino.
Circa duecento tra tedeschi e fascisti, con alla testa il cap. Lembcke, circondano la fattoria. Per Mario Guarise [Marione] [60enne] non c'è scampo, viene condannato a morte. Il plotone di esecuzione è formato da sei ragazzi (non hanno più di 16/17 anni assicura il parroco don Miotto), tutti appartenenti alle bande nere.
[All'ordine di sparare – dicono i testimoni – tranquillamente premono il grilletto, poi a calci spingono il cadavere verso un palo della luce elettrica ma, non riuscendo a sollevarlo di peso, lo impiccano con i piedi che toccano terra: resterà appeso per due giorni.]
Intanto a causa della mancanza di esplosivo, requisito nella casa dell'ucciso, l'operazione "in pieno stile" viene rinviata al giorno 18.

17 OTTOBRE 1944


Repubblica della val d'Ossola: la Giunta di governo della giovane repubblica tiene l'ultima seduta a Ponte di Formazza, nell'estremo lembo settentrionale, sotto il confine svizzero; essa si scioglie e conferisce i pieni poteri civili e militari a E. Tibaldi, facendolo dittatore.
[Secondo un comunicato fascista nel «Corriere della Sera» i partigiani avrebbero avuto 311 morti.]

Dopo la rioccupazione di Domodossola da parte dei repubblicani della R.S.I., i comunisti pubblicano un manifesto in cui dichiarano che la colpa di questo scacco è dei partiti borghesi che hanno sopraffatto il delegato comunista; primi responsabili sono il prof. Ettore Tibaldi e il prete prof. don Luigi Zoppetti, e poi tutti gli altri della Giunta che sono scappati in Svizzera assieme ad altri sostenitori come il prete Cabalà.
Sono morti invece combattendo i comunisti: Stefano Baronzi, Alberto Martinelli, Gustavo Benini. «Il Comunismo farà da sé».
[Secondo un comunicato fascista nel «Corriere della Sera» i partigiani avrebbero avuto 311 morti.]

Da manifestini lanciati dagli anglo-americani con il titolo: SPIE DEI TEDESCHI GIUSTIZIATE, appaiono i seguenti nomi:
. Aschieri Franco,
. Calligaro Alfredo.
. Cantelli Marino,
. Donnini Domenico,
. Menicocci Enrico,
. Palesse Italo,
. Sebastianelli Giulio,
. Scarpellini Virgilio,
. Tedesco Vincenzo,
. Tapoli Giorgio;
nello stesso volantino è spiegato che prima di loro altre spie sono state passate per le armi, anche senza diffondere poi i manifestini, e che altre ancora sono in attesa di giudizio. Infine un monito: «RICORDA: Varcare le linee Alleate come spia o sabotatore significa MORTE».

Intanto il gen. Lemelsen, comandante della 14 Armata tedesca, sostenendo che la polizia fascista non fa niente per catturare i disertori propone, in una circolare inviata ai comandanti della divisioni rientrate dalla Germania di «agire in modo energico e senza scrupoli» ossia di rivalersi sui famigliari dei disertori italiani «Uno dei genitori deve essere tenutio in prigione fintanto che il fuggitivo non si è costituito.»

18 OTTOBRE 1944

Repubblica della val d'Ossola (8 set - 22/23 ottobre): il Comando unico perde ogni possibilità di controllo; sono caduti il comandante Alfredo Di Dio e il col. Moneta; il cap. inglese Patterson è stato fatto prigioniero.

Padova, Montagnana, nonostante la mancata collaborazione della brigata "Pierobon" e della limitata disponibilità di esplosivo, il "piano in stile" programmato dalla brigata "Paride" ha successo e gli scoppi hanno luogo a:
- Roveredo di Guà, sul fiume Frassine, ad opera di una squadra comandata da Arrigo Pesavento;
- ponte del Frassine, dove la cariche sono sistemate da partigiani di Ranfolina e San Zeno guidati da Toni Miatton;
- Ponte di San Salvaro, dove agiscono Omobono Mozzi [Bonin] e Arturo Meneghetti [Scheletro] con una decina di russi entrati nella brigata da poche settimane;
- ponte di Bevilacqua, sul fiume Fratta, sotto il quale interviene una squadra di una quindicina di partigiani (anche qui le cariche sono piazzate da [Bonin] e [Scheletro].
All'operazione partecipano complessivamente 32 uomini.
Risultato: quattro ponti completamente distrutti (uno sarà ricostruito in una settimana, gli altri dopo più di tre mesi.
Nella stessa notte viene effettuato un atto di sabotaggio alla ferrovia Mantova-Monselice in due punti.
Nessuna perdita da parte dei partigiani.
Sul piano militare l'operazione, coronata da successo, è indubbiamente la più ambiziosa e coraggiosa tra quelle intraprese dal movimento partigiano della Bassa Padovana.
Ma le conseguenze sono disastrose!
Il rastrellamento nel montagnanese, già iniziato nei giorni precedenti, si fa ora molto più intenso; il cap. Lembcke, furibondo, minaccia deportazioni in massa.
Centinaia di persone sono catturate e portate al castello di Bevilacqua (Vr) – al confine con Montagnana (Pd) – per essere interrogate. Chi si rifiuta viene abbattuto sul posto.
a condurre gli interrogatori sono:
. Luigi Pisanò (uno dei figli del medico rapito in luglio);
. Valeri, comandante della bande nere di Legnago.
È quest'ultimo a stilare l'elenco dei prossimi deportati in Germania (alla fine saranno più di trenta i giovani selezionati).

19 OTTOBRE 1944

Verona, Bevilacqua – al confine con Montagnana (Pd).
Dopo gli interrogatori del giorno precedente al Presidio di Bevilacqua, le esecuzioni.
Alla sera, per ordine del cap. Lembcke del Comando Sicurezza Zona Sud, sono avviati sul ponte del Fratta:
. Egidio Chiericato,
. Angelo Zanzoni,
. Giulio Biscazzo (n. 28.X.1922 a Montagnana), appartenente alla brigata "Stella", battaglione "Pino", pattuglia "Kira";
. Rino Biscazzo (fratello di Giulio),
. Nerino Pescarin,
[tenta la fuga, invano, e viene impiccato subito; vedi il romanzo La vita eterna.],
. Leonardo Rossin [Pipo], (n. 10.III.1910 a Montagnana), appartenente alla brigata "Ateo Garemi", .
Quando il corteo ha raggiunto il ponte, Giulio Biscazzo (fratello di Rino) viene separato dagli altri.
Gli altri quattro sono fatti salire su un camion e trasportati a Este.


Una puntata offensiva dei superstiti della Valtoce mette in fuga, con gravi perdite, le avanguardie nemiche catturando 23 prigionieri.

Alta Valle Formazza (Ossola), combattimenti.

20 OTTOBRE 1944

Padova, Este, il cap. Lembcke, annuncia l'avvenuta impiccagione di due partigiani a Bevilacqua (Vr):
. Giulio Biscazzo [22enne],
. Leonardo Rossin [Pipo],
e la prossima deportazione in Germania di 50 persone, come rappresaglia per l'attentato ai ponti del giorno 18.
[INSERIE PROCLAMA]
Il cap. Lembcke è deciso ad assestare un colpo di grazia alla Resistenza, già da questo momento non fa alcuna distizione tra partigiani e civili. Tra gli arrestati c'è anche l'avv. Vittorio Giacomelli.

Il Comando unico, attestatosi a Riale nell'Alta valle del Toce, raccolti intorno a sè i pochi superstiti della Valtoce e della Valdossola (gli altri reparti si sono sottratti come hanno potuto all'annientamento) invia un disperato appello al Comando alleato per un lancio urgente di materiali di equipaggiamento e di munizioni; anche questo resta senza risposta.

Un tentativo di attacco alla zona libera di Nizza Monferrato viene ostacolato prima dai giellisti e dai matteottini della Val Tanaro e respinti poi nei pressi di Bruno dai garibaldini della 78ª e 98ª e dagli autonomi della Brigata Asti.


Zona Libera, Asti, solo ora il Basso Astigiano – e quando già la controffensiva antipartigiana è in pieno svolgimento – può considerarsi zona libera attraverso la creazione, in ogni comune, di CLN locali coordinati e controllati da quello di Nizza Monferrato.
20, un primo attacco sferrato da una forte colonna nemica contro il settore Mambaruzzo-Bruno, con obiettivo Nizza, viene respinto.

RASTRELLAMENTI: sull'Altopiano di Asiago, 1700 partigiani ("volontari della libertà", garibaldini, gielleisti e matteottiani) che hanno creato una base di azione contro i tedeschi, subiscono gravi perdite da parte di truppe tedesche e ucraine.
Le forze di una div.ne accerchiano il monte Grappa e danno l'assalto. La resistenza partigiana è forte ma viene totalmente sopraffatta, salvandosi poche unità a nord di Feltre. Circa 700 partiginai sono catturati, 264 vengono fucilati o impiccati. Alcuni, per dare più terrore, alle porte di Bassano. In combattimento cadono in 150.
Bombardamenti alleati: Milano, lo stesso giorno, oltre seicento vittime in periferia; altre duecento vittime nella scuola di Gorla colpita dalle bombe; un centinaio di vittime nell'affondamento del vecchio piroscafo Chioggia che faveva servizio tra Venezia e Chioggia; altre 36 vittime in un vaporetto mitragliato sul lago Sebino.
Durante tutto il mese si è intanto discusso sull'esodo delle famiglie dei Ministri che si vogliono mettere al riparo in Svizzera. Come preteso dalle autorità elvetiche, sono stati fatti allo scopo depositi di denaro e di viveri, aspramente criticati da Pisenti nel consiglio dei Ministri. Ma i tedeschi ricusano i visti e designano Zürs, una piccola località del Vorarlberg, come rifugio.

Lo stesso giorno la div.ne Littorio, granatieri [18 mila uomini] lascia la Germania. A causa dell'interruzione della ferrovia del Brennero, bombardata dai nemici in Alto Adige, è costretta a lunghe marce per cui il suo rientro si concluderà all'inizio di novembre.


Repubblica della val d'Ossola (8 set - 22/23 ottobre): a Riale nell'Alta valle del Toce, il Comando unico e i pochi superstiti della Valtoce e della Valdossola riescono a respingere l'attacco di due colonne nemiche ma la situazione, visto il mancato aiuto alleato, è insostenibile ed essi raggiungono il rifugio Maria Luisa al lago Kastel.
ore 24:00, il Comando unico lascia il rifugio ormai completamente deserto e raggiunge la casermetta del Passo San Giacomo. Scartata, per evitare complicazioni con le autorità svizzere, una resistenza, d'altronde puramente dimostrativa, alla casermetta, vien dato ordine alla truppa, attaccata all'ultimo lembo della patria di passare in suolo amico. Per convincere i più tenaci vengono fratturati i vetri, abbattute la stufa e le porte e…

21 OTTOBRE 1944

Repubblica della val d'Ossola (8 set - 22/23 ottobre):
ore 05:00
, gli ultimi 67 partigiani consegnano le armi alla dogana svizzera di S. Giacomo.
Il «Corriere della Sera» (corrispondenza dall'Ossola) scrive: «La resistenza dei banditi è stata tenacissima. Il nemico si è difeso roccia pe roccia, pianta per pianta
[Le rivalità e i dissidi fra le diverse formazioni partigiane e la mancanza di un vero Comando unico ma ancor di più il totale abbandono alleato (gli unici due lanci hanno avuto carattere disciminatorio a favore della sola Val Toce comandata da Alfredo Di Dio) sono state le cause della caduta della repubblica.]

Padova, Este, nella serata di venerdì, sul ponte del Fratta, dopo essere stato fatto prelevare dal carcere di Este, viene impiccato Pietro Sinigaglia [33enne] di Urbana (catturato nel rastrellamento di San Salvaro e già condannato a morte), al posto del "beneficiato" Leonardo Rossin [Pipo].

Bologna, a fine ottobre i partigiani in armi acquartierati entro la città (che in tale occasione si dimostra un rifugio più efficiente delle stesse montagne) sono circa duemila.


22 OTTOBRE 1944

Conferenza interealleata di Mosca. 

Savona, viene ucciso Mario D'Agostino, Comandante della 34ª B.N. Briatore.


23 OTTOBRE 1944

Padova, Este, il cap. Lembcke ordina l'arresto del parroco di Megliadino S. Fidenzio con l'accusa di aver mantenuto rapporti con i partigiani. Alla popolazione convocata in chiesa al suono della campana a martello fa comunicare che per salvare il paese dall'incendio e gli uomini dalla deportazione deve tirar fuori le armi nascoste e consegnarle. Basta meno di una giornata per raccogliere un consistente quantitativo di materiale bellico e il parroco viene rilasciato.


24 OTTOBRE 1944

Le famiglie dei Ministri partono per Zürs [L'inizio della fine].



25 OTTOBRE 1944

[Primo sondaggio tedesco (di cui si hanno notizie certe e precise)]
Cernobbio, in una villa della zona il presidente della Snia-Viscosa, Franco Marinotti, dopo essere rientrato dalla Svizzera, dove si era rifugiato dopo l'8 settembre, munito di uno speciale lasciapassare del capo stesso della Gestapo in Italia, gen. Harster, si incontra con lui e con altri ufficiali delle SS per esaminare le possibilità di un accordo separato con gli anglo-americani. Come moneta di scambio il gen. Harster, che afferma di essere autorizzato dal Reichsführer Himmler, offre a Franco Marinotti e agli industriali italiani da lui implicitamente rappresentati la rinuncia al piano "terra bruciata" (e cioè alla distruzione degli impianti industriali del Nord) e la messa a disposizione degli anglo-americani delle 25 Div.ni del fronte italiano «per mantenere l'ordine nell'Europa centrale».
[E. Lanfranchi, La resa degli ottocentomila, Rizzoli , Roma 1948, pp. 59 e segg.]
Si tratta di una vera e propria offerta di rovesciamento delle alleanze, che trova naturalmente entusiasta Franco Marinotti.
Solo il rifiuto inglese a trattare – soprattutto per diffidenza verso gli uomini che per senso di rispetto verso gli impegni assunti – liquida sul nascere l'operazione.
[Essa sarà ripresa alcuni mesi dopo dal comandante in capo delle SS in Italia, e quindi diretto superiore del gen. Harster, il gen. K. Wolff.
Su un piano meno ambizioso va invece collocato un tentativo svolto dalla Curia di Milano per una specie di tregua d'armi tra il CVL e il Comando germanico. Uno dei fiduciari del card. Schuster, mons. Bicchierai, ha iniziato già ai primi di ottobre approcci con il Comando germanico. L'iniziativa, oltre a scopi umanitari, se ne proponeva anche di politici: sottrarre cioè al Partito comunista, la cui posizione è stata i indebolita dagli sviluppi della "crisi Bonomi", la preminenza militare nelle formazioni. Ma l'iniziativa trova scarso entusiasmo da parte del Comando tedesco che ha richiesto una fideiussione della Curia stessa nei confronti del CLNAI; ed è stata unanimemente respinta, seppure con qualche perplessità, da parte degli elementi più moderati, dal CLNAI.
Sondaggi del gen. K. Wolff presso il card. Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino, per aprire trattative con il Comando Generale del CVL.]

Padova, Este, il cap. Lembcke ritorna a Castelbaldo dove minaccia il parroco don Miotto di arrestarlo rinfacciandogli che dietro l'attentato ai ponti ci sono [Doralice] e i partigiani di Castelbaldo. Sa anche però che il suo contributo è essenziale per trattare con i partigiani e trattare la loro resa.

Val Camonica, Ugo Pozzi, asso dell’aviazione, viene ucciso in un’imboscata partigiana, insieme alla moglie.

28 OTTOBRE 1944

Alba, i fascisti tentano un'azione di sorpresa sul Tanaro per puntare sulla città ma vengono respinti. Si tratta di operazioni di assaggio e, prima di tentare un attacco in forze, Zerbino cerca di venire a trattative con i partigiani e nel corso di un drammatico incontro con il comandante [Mauri], presente il vescovo, chiede inutilmente lo sgombero immediato della città.
La sua ultima intimazione è quella di alzare, al primo colpo di cannone, bandiera bianca sul campanile del Duomo, ma il 2 novembre

Il Governo di Salò comincia a promettere un nuovo «generoso perdono» a tutti i «ribelli» che, pentiti, abbandonino le formazioni.

30, il capo di stato maggiore del corpo ausiliario delle squadre d'azione di Camicie Nere, col. Giovanni Riggio, viene sostituito dal col. Eduardo Facdouelle.
Lo stesso giorno il card. Schuster, arcivescovo di Milano, indirizza una accorata lettera a B. Mussolini: «Mentre a Milano un mese fa vi erano almeno sette Questure indipendenti fra loro, adesso ogni ufficiale che presiede ad una cinquantina di uomini si crede autorizzato ad assaltare villaggi a incendiare cascinali, a tradurre in prigione, a seviziare, a fucilare, a depredare per tutta la Lombardia».
[A.I. Schuster, Gli ultimi tempi di un regime, Milano 1946, p. 66.]

La vita pubblica è ormai troppo infestata dalle varie polizie:
- polizia giudiziaria,
- ufficio politico informazioni della GNR,
- polizia della Presidenza del Consiglio,
- polizia del Ministero degli Interni,
- polizia della Federazione dei fasci,
- organizzazioni di vigilanza,
- altre.
Ci sono poi le varie famigerate bande:
- banda "Koch" (con sede nella "villa Triste"),
- banda "Finizio" (specialista in recuperi di merce imboscata),
- banda "Carità" (trasferitasi a Padova),
che fanno il resto.

In seguito ad un memoriale inviatogli dal cardinale Schuster, il Duce fa arrestare la banda "Koch" ma questa viene poi salvata dalla protezione tedesca.
L'energica reazione di Pisenti sottrae alcuni giudici, sui quali il Sicherheitsdienst ha messo le mani addosso, accusandoli di troppa clemenza verso gli imputati politici.
Collaboratori stranieri del C.L.N. (Max Salvadori a Milano, il col. Stevens a Torino) vanno e vengono dalla Svizzera indisturbati.
Industriali, banche e finanzieri aiutano a tutto spiano l'opera del CLN e l'ing. Valletta e l'ing. Falk concertano coi "comitati di agitazione" il sabotaggio della produzione perché renda meno ai tedeschi.

Milano, a fine ottobre cade quasi al completo il centro direttivo del PSIUP.

Da un rapporto di Giorgio Agosti, commissario politico delle GL per il Piemonte risulta che dirigenti politici e militari sono angustiati anche dalla crisi finanziaria che si è fatta acuta.
L'inflazione, dopo aver segnato il passo nei mesi estivi, si è ora improvvisamente accentuata portando a un vertiginoso aumento (dal 2 al 300%) i prezzi del mercato "libero".

Solo ora (ultimi mesi del 1944 e la primavera del 1945) la Democrazia cristiana inizia ad organizzare formazioni differenziate: le Brigate del Popolo.

Alla fine di ottobre il Battaglione Garibaldi "Casalini" di Franco Anselmi [Marco], inquadrato nella div.ne "Cichero", diventa la Brigata "Virginio Arzani" (un partigiano genovese di 22 anni ucciso dai fascisti nel rastrellamento dell'agosto 1944).
Intanto il capo della polizia partigiana della Sesta Zona ligure, Amino Pizzorno viene disarmato e arrestato.
[35enne, comunista, già impiegato tecnico; il suo Sip (servizio informazioni e polizia), di fatto una struttura di partito, ha cinquanta componenti, tutti militanti comunisti.]
Mentre i comandi delle altre zone militari sono di solito composti da uomini di partiti diversi, il vertice della Sesta Zona ligure fa eccezione alla regola:
. comandante militare: A. Ukmar [Miro], del Pci;
. commissario politico: Anelito Barontini, del Pci;
[Nato a castagneto Carducci (Livorno) nel 1912; tornitore in uno stabilimento militare di La Spezia; diventato comunista, nel 1937 viene condannato a quattro anni di carcere dal tribunale speciale; inizia a combattere nella zona di Sarzana, poi passa a Genova come ispettore delle Brigate Garibaldi; quando diventa commissario politico della Sesta Zona ligure si reca in val Curone per controllare la situazione della Brigata "Virginio Arzani" ma viene accolto in malo modo dagli uomini di Franco Anselmi [Marco] che lo rinchiudono nella torre di Gremiasco, una frazione di San Sebastiano Curone.]

Ravennate, le formazioni garibaldine di Arrigo Boldrini [Bulow] riprendono l'offensiva partigiana.
Dalla fine di ottobre il Comando inglese aggrega un reparto di partigiani della 28ª Brigata a una formazione dello Special Force, il PPA (Popsky Private Army), che opera all'estremo margine dell'VIII Armata, tra il mare e la Statale adriatica. Questo primo esperimento di collaborazione militare dà buoni risultati.


[Renato Carli Ballola, La Resistenza armata, 1943-1945, Edizione del Gallo SpA, già Edizioni Avanti! Milano 1965.]





Regno d'Italia
1944
Ottobre
- entrata in guerra a fianco della Germania il 10 Giugno 1940, ha firmato l'armistizio l'8 settembre 1943 -
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869-Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;
dall'8 settembre 1943 ha abbandonato Roma con il governo e si è rifugiato a Brindisi rifiutando il consiglio, ormai unanime, di abdicare;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, su pressione dei partiti antifascisti del CLN e su consiglio delle potenze alleate nomina lugotenente generale del regno il figlio Umberto, lasciandogli tutti i poteri rappresentativi della monarchia;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;
dopo la resa dell'Italia agli alleati (8 settembre 1943) gli anglo-americani non gli hanno consentito di assumere il comando del CIL (Corpo Italiano di Liberazione) che combatte contro i tedeschi;
il 5 giugno 1944, subito dopo la liberazione di Roma, gli è stata affidata dal padre la luogotenenza del regno;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

  Periodo costituzionale transitorio
(1943 3 ago - 1° gen 1948)
Presidente del Senato Pietro Tomasi della Torretta
(1944 20 lug - 25 giu 1946)
   
Presidente
del Consiglio
I. Bonomi (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
II
[ex compagno di lista di Farinacci]
Sottosegretari
alla Presidenza
Sergio Fenaltea (P. d'Az.)
(1944 12 giu - giu 1945)
Giuseppe Spataro (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Stampa e informazione]
Interno
I. Bonomi (PDL)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Emilio Canevari (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
Affari Esteri
I. Bonomi (PDL)
(20 lug - 12 dic)
[ad interim]
Sottosegretari Giovanni Visconti Venosta (Indip.)
(18 giu - 12 dic)
Renato Morelli (Pli)
(1944 18 giu - 13 lug 1946)
[per gli Italiani all'estero]
Africa Italiana
I. Bonomi (PDL)
(1944 20 lug - 21 giu 1945)
[ad interim]
Guerra
A. Casati (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
[ex ministro di Mussolini anche dopo l'assassinio di Matteotti]
Sottosegretari Mario Palermo (Pci)
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
Battista Oxilia (militare)
(3 lug - 12 dic)
Marina
amm. R. De Courten
(1943 27 lug - 14 lug 1946)
Sottosegretari Luigi Ramirez (P. d'Az.)
(28 dic - 12 dic)
Angelo Corsi (Psiup)
(20 lug - 12 dic)
[del. Marina mercantile]
Aeronautica
Pietro Piacentini (militare)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Carlo Scialoja (PDL)
(18 giu - 12 dic)
Tesoro
Marcello Soleri (Pli)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Antonio Manes (D. del L. PDl)
(18 giu - 12 dic)
Finanze
Stefano Siglienti (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Antonio Pesenti (Pci)
(22 apr - 12 dic)
Agricoltura e foreste
Fausto Gullo (Pci)
(1944 22 apr - 13 lug 1946)
[proprietario di parecchie terre]
Sottosegretari Gino Bergami (Tecnico-Pli)
(22 apr - 12 dic)
Industria, Commercio e Lavoro

Giovanni Gronchi (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)

Sottosegretari Guido Molinelli (Pci)
(18 giu - 12 dic)
[del. Industria e Commercio]
Mariano Costa (Psi)
(18 giu - 12 dic)
[del. Lavoro]
Lavori Pubblici
Pietro Mancini (Psiup)
(18 giu - 12 dic)
Sottosegretari Giuseppe Bruno (P. d'Az.)
(18 giu - 12 dic)
Grazia e Giustizia
U. Tupini (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Carlo Bassano (D. del L. o PDL)
(18 giu - 12 dic)
Comunicazioni
Francesco Cerabona (Dem. del L. - PDL)
(22 apr - 12 dic)
Sottosegretari Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(18 giu - 12 dic)
[del. Ferrovie]
ing.prof. Mario Fano
(1943 16 nov - 12 dic 1944)
[del. Poste e Telegrafi]
Pubblica Istruzione
Guido De Ruggiero (P. d'Az.)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Sottosegretari Bernardo Mattarella (Dc)
(1944 18 giu - 21 giu 1945)
Ministri senza portafoglio
Nicolò Carandini (Pli)
(27 lug - 12 dic)
Alto commissario per le sanzioni contro il fascismo
conte Carlo Sforza
(P. d'Az.-Indip.)
toscano
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
P. Togliatti [Ercoli]
(1944 22 apr - 12 dic 1944)
 
Giuseppe Saragat (Psiup)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
Alberto Cianca (PdA)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
B. Meucci Ruini (PDL)
(1944 18 giu - 12 dic 1944)
 
Alcide De Gasperi (Dc)
(18 giu - 12 dic)

* Dopo l'8 settembre 1943 le Forze Armate Regie hanno cessato di esistere come forze libere nazionali essendosi arrese tutte senza condizioni per l'atto di resa firmato dal mar.llo P. Badoglio il 29 settembre a Malta.
I ministri delle forze armate successivi - scelti dagli anglo-americani - dopo la costituzione del ministero Bonomi non giurano fedeltà al re.

1944
Ottobre
Roma, nasce l' ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia);
5, Il Triumvirato insurrezionale del Piemonte (per conto del Pci) emana una circolare a tutti i comunisti che fanno parte delle formazioni partigiane.

16/17, Bari, nella notte P. Togliatti [Ercoli] si incontra con i rappresentanti di Tito, Edvard Kardelj e Milovan Gilas.
Al termine dell'incontro Edvard Kardelj stila un verbale in cui scrive che il capo del Pci «non mette in discussione che Trieste spetti alla Jugoslavia, tuttavia ci raccomanda di applicare una politica nazionale atta a soddisfare gli italiani».
18, P. Togliatti [Ercoli] invia a Vincenzo Bianco una missiva [vedi Friuli].

26, dopo aver occupato ancora qualche città, Forlì (dove gli anglo-americani trovano a riceverli i franchi tiratori fascisti), Cesena, Forlimpopoli e preso il monte Battaglia, l'offensiva anglo-americana si ferma.
Il gen. Alexander vorrebbe inseguire e annientare le armate tedesche.
Degli italiani, i repubblicani hanno sulla linea del fuoco:
- il battaglione Tagliamento,
- un battaglione di bersaglieri Goffredo Mameli (distintosi per aver riconquistato agli americani monte Cucco e monte Porrara),
- i legionari della 9 settembre ,
- un battaglione Genio pontieri.

Lo stesso mese – come risulterà da documenti dei servizi segreti statunitensi – P. Nenni viene contattato da un ufficiale dell'O.S.S. (Office of Strategic Service):
- alla domanda se il Partito socialista alleato con il Partito comunista può diventare un semplice satellite del secondo, P. Nenni evita di rispondere in modo diretto… Secondo P. Nenni, o i socialisti e i comunisti rimangono buoni amici, o diventeranno inevitabilmente acerrimi nemici…
- alla domanda se il Partito socialista non avrebbe maggiori opportunità di assumere un ruolo guida alleandosi invece con gli altri partiti democratici, P. Nenni… dichiara che il Partito d'Azione non ha futuro, ma ammette che i democristaini sarebbero lieti di stringere i legami con il Partito socialista…
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]



PROCESSI CONTRO I FASCISTI
. Vincenzo Azzolini, governatore della Banca d'Italia (imputato di aver consegnato ai nemici l'oro della banca stessa): 30 anni di carcere (in seguito sarà assolto in Cassazione).
[In realtà il governatore non l'ha mai consegnato ai tedeschi ma trasferito a Milano, nella filiale dell'istituto, facendone giungere in Svizzera la parte riservata a garanzia di debiti che l'Italia non può più pagare.]
Il processo contro i gen. del Tetto e Pentimalli (imputati di non aver difeso Napoli contro i tedeschi) viene rinviato in seguito alla sottrazione dalle carte del processo (poi ritornate al loro posto) di due documenti favorevoli agli imputati.
SICILIA
1944
Ottobre
-



Partito comunista italiano
(Pci)

1944
Ottobre
3
, Firenze, in un discorso P. Togliatti [Ercoli] parla di un «partito di tipo nuovo»;
[Tra i motivi che hanno determinato l'urgenza di questa seconda "svolta" comunista c'è, oltre la necessita di superare al più presto la mentalità clandestina, lo stato di assoluto degrado in cui versano molte organizzazioni del Sud, spesso divenute centri di malaffare e nuclei malavitosi.]
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]
17, nel corso della nota imboscata a Bosco di Corniglio, il comunista Gino Menconi viene ferito dai tedeschi e bruciato vivo.
[condannato dal Tribunale Speciale a 17 anni di carcere era poi rimasto confinato a Ventotene sino all'agosto del 1943; dopo l'armistizio è stato uno dei primi organizzatori della Resistenza a Firenze ed è poi passato in Emilia.]

______________________

Tra i raggruppamenti di tipo trotzkista, bordighista o più in generale dissidenti e contestatori del Pci, che riescono a sviluppare forme di organizzazione nel periodo clandestino e dopo, vanno ricordati:
- Partito Comunista Internazionalista (trotzkisti), organo «Prometeo»;
- Partito Comunista Integrale (bordighisti), organo «Stella Rossa»;
- Centro Marxista d'Italia, organo «Pensiero marxista»;
- Movimento Comunista d'Italia, organo «Bandiera rossa».
Questa stessa testata, «Bandiera Rossa», viene utilizzata anche da gruppi della sinistra socialista, come il Partito Socialista Rivoluzionario, il Partito proletario rivoluzionario e il Movimento d'Unità Proletaria (Mup), l'organizzazione di Lelio Basso che si è unita con il Psi, nell'agosto del 1943, dando vita al Psiup.
A sinistra del Pci si pongono anche nuclei anarchici organizzati nei gruppi dei Sindacalisti rivoluzionari e dei Comunisti libertari.
[Pietro di Loreto, Togliatti e la doppiezza, 1991 Il Mulino, Bologna.]

___________________


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1944
Ottobre

«segue da Settembre 1944»

lo stesso mese, J.V. Borghese, a causa del trattamento ritenuto inadeguato riservato ai suoi uomini da parte dei Servizi tedeschi (addestramento lacunoso, incuranza della sicurezza personale degli agenti), decide di ridurre la sua collaborazione e di istituire il "battaglione Vega" inquadrando in esso tutti gli elementi legati allo spionaggio e al sabotaggio e iniziando ad operare in maniera indipendente, limitandosi ad inviare rapporti mensili alle autorità germaniche.
La nuova unità viene costituita per raccogliere informazioni e compiere atti di sabotaggio nelle zone occupate dagli Alleati nonché di predisporre attività di spionaggio e sabotaggio nelle principali città dell’Italia settentrionale all’indomani dell’occupazione alleata.
[Come spiega un documento redatto dall’OSS (Office of strategic services), il servizio segreto statunitense, le attività del "battaglione Vega" si sviluppano parallelamente a quelle «del servizio segreto germanico, dell "Ufficio PdM", agli ordini di A. Pavolini, e probabilmente del Mgir (Movimento giovani italiani repubblicani).

Ormai la guerra si sta avviando verso la conclusione e con la sconfitta delle forze dell’Asse. Anche lo stesso SD comprende la gravità della situazione.
Lo stesso mese, W. Harster, comandante della SiPo e del SD tenta di aprire un canale di trattativa con i servizi angloamericani tramite il presidente della SNIA Viscosa Franco Marinotti, ma senza successo.
Come riporta un memorandum dell’intelligence italiana, l’unica opportunità rimasta per provare, almeno, ad impensierire gli Alleati è quella di provare a sfruttare la situazione instabile e i disordini nel territorio da loro occupato. Pertanto negli ultimi mesi di guerra il Servizio tedesco non si preoccupa più di provare ad evitare la cattura dei propri agenti non assegnandogli nemmeno più una storia e un nome di copertura.
La storia di due agenti italiani, Salvatore Carotenuto e Luigi Locatelli, inizialmente membri dell’Abwehr e in seguito del SDè esemplificativa.
Erano stati paracadutati a Napoli con l’obiettivo di sabotare depositi di carburante, organizzare un gruppo di sabotatori in loco, provare a contattare i gruppi fascisti locali, mettere in atto le misure necessarie al fine di pubblicare giornali clandestini e volantini propagandistici. Non era stato fornito loro né un nome né una storia di copertura e il loro ritorno al quartier generale del SD non è stato nemmeno tenuto in conto.
Non stupisce dunque che Salvatore Carotenuto si sia immediatamente arreso agli Alleati una volta sbarcato sulla costa napoletana, facendo inoltre arrestare il suo compagno di viaggio.
Se i servizi tedeschi negli ultimi giorni di guerra hanno lasciato senza alcun ordine i propri agenti, come dimostra anche la testimonianza di Aldo Littardi, leader di un gruppo di spie e sabotatori stay-behind a Bologna, il quale decide di consegnarsi agli Alleati non avendo più ricevuto alcuna comunicazione da parte del SD, diversa è la situazione in seno all’organizzazione fascista.



«segue Novembre 1944»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
-
-
-
-

1944
Ottobre

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
Alexander A.F.W.A.C.G. Athlone
conte di Athlone
(1940 - 1946)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1944
Ottobre

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
-

1944
Ottobre

-

 


 

 

ONTARIO
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1944
Ottobre

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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1944
Ottobre

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NOVA SCOTIA
-
-

1944
Ottobre

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1944
Ottobre

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Ottobre

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1944
Ottobre

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1944
Ottobre

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1944
Ottobre

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1944
Ottobre

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1944
Ottobre

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
H.S. Truman
(1944 ott - apr 1945)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
H.F. Stone
(1941 3 lug - 22 apr 1946)

1944
Ottobre

alla vigilia delle elezioni presidenziali:
- nel Partito democratico, data per scontata la rinnovata nomination di F.D. Roosevelt – ritenuta indispensabile con una guerra ancora tutta da vincere e i problemi di pace all'orizzonte – è scelto come candidato per la vicepresidenza H.S. Truman dEL MISSOURI al posto del detentore della carica H.A. Walface, preferito dai progressisti, che si č alienato le simpatie del partito e dello stesso presidente F.D. Roosevelt per le sue posizioni troppo di sinistra;
- nel Partito repubblicano – la cui ala conservatrice si è rafforzata dopo i notevoli guadagni nelle elezioni per il Congresso nel 1942 – Wendell Willkie abbandona la sua candidatura, dopo essere stato sconfitto presantemente nelle primarie presidenziali del WISCONSIN, e la nomination va al senatore Thomas E. Dewey;
come candidato alla vicepresidenza viene scelto il senatore John W. Bricker dell'OHIO, un isolazionista conservatore.
23-26
, decisiva vittoria navale americana sui giapponesi nel golfo di Leyte;

 

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1944
Ottobre

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1944
Ottobre

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1944
Ottobre

-


a
1944
Ottobre
U.S.A.
(Stati Uniti d'America)
- Presidente
Franklin Delano Roosevelt
(1933 - apr 1945)
- III
, 32° -

- Vicepresidente

H.A. Walface
(? - ott 1944)
Harry Spencer Truman
(ott - apr 1945)
1944
Ottobre
alla vigilia delle elezioni presidenziali, Harry Spencer Truman č scelto dal Partito democratico come candidato per la vicepresidenza al posto del detentore della carica H.A. Walface che si č alienato le simpatie del partito e dello stesso presidente F.D. Roosevelt per le sue posizioni troppo di sinistra;
23-26
, decisiva vittoria navale americana sui giapponesi nel golfo di Leyte;

 

 


1944
Ottobre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1944
Ottobre

sale ora alla presidenza R. Grau San Martin;
Haiti
-
?
(? - ?)
1944
Ottobre

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1944
Ottobre

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Manuel Avila Camacho
(1940 - 1946)
[Partido de la revolución mexicana]

1944
Ottobre

il paese, anche se solo nominalmente, è impegnato nel secondo conflitto mondiale a fianco degli alleati;



1944
Ottobre
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1944
Ottobre

-



1944
Ottobre
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1944
Ottobre

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1944
Ottobre
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1944
Ottobre

ritorna ora il regime liberale;

1944
Ottobre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1944
Ottobre

-






1944
Ottobre
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1944
Ottobre

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1944
Ottobre

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1944
Ottobre

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1944
Ottobre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1944
Ottobre

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1944
Ottobre

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1944
Ottobre

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1944
Ottobre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1944
Ottobre

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro.

1944
Ottobre

- Presidente della repubblica

J.A. Ríos Morales
(1941 - 1946)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1944
Ottobre

il presidente attua una politica di riforme sociali ed economiche che consentono una ripresa dello sviluppo a vantaggio specialmente dei ceti medi;

1944
Ottobre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Ottobre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Ottobre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1944
Ottobre

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1944
Ottobre

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1944
Ottobre

il generale H. Morinigo abolisce le riforme appoggiandosi ai ceti conservatori e favorendo così l'industrializzazione e l'espansione economica;


1944
Ottobre

- Presidente della repubblica

gen. E.J. Farrell
(1944 mar - giu 1946)
1944
Ottobre

Buenos Aires,

 



Patagonia
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1944
Ottobre

Montevideo, seconda guerra mondiale: il paese è entrato in guerra a fianco degli Stati Uniti d'America;



1944
Ottobre
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1944
Ottobre

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1944
Ottobre

-

a


1944
Ottobre
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese;
la conferenza interalleata del Cairo ha deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;]
1944
Ottobre

-

a


1944
Ottobre
Vietminh
Viet Nam Doc Lap Dong Minh
(Lega per l'indipendenza del Vietnam)
II Guerra Mondiale (1941-45)
1944
Ottobre

-

a




1944
Ottobre
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;



1944
Ottobre

II Guerra Mondiale (1941-45): dopo aver subito gravi perdite da parte degli Stati Uniti il paese ha esaurito anche ogni risorsa militare: il capo del governo, generale Tojo Hideki, si dimette;

a





1944
Ottobre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1944
Ottobre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-


1944
Ottobre
Algeria
-
-
1944
Ottobre

1944, mentre ad Algeri nel 1942 si è costituito il primo governo provvisorio della Francia libera e l'anno successivo F. 'Abbas ha fondato l'Unione democratica del manifesto algerino, ora il Comitato francese di liberazione nazionale di Ch. de Gaulle, con la mobilitazione di migliaia di algerini nella lotta antifascista, coagula intorno alla causa dell'indipendenza larghi strati della borghesia araba moderata;
ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si impegnano a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana;

1944
Ottobre
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- da fine gennaio 1943 tutta la Libia è in mano agli inglesi -

1944
Ottobre

seconda guerra mondiale (1940-45)
-

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, č costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1944
Ottobre
Faruk   
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
con a fianco il primo ministro Nahhas Pascià, vecchio leader wafdista insediato dagli inglesi, dal febbraio 1942 è costretto ad appoggiare apertamente gli Alleati;

1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Nahhas Pascià
(1942 feb - ott 1944)
Ahmad Mahir
(1944 ott - feb 1945)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1944
Ottobre
7
, il comitato preparatorio della conferenza panaraba pubblica il protocollo di Alessandria e designa un sottocomitato.
Nello stesso mese il re approfitta dell'assenza dal paese di sir Miles Lampson per licenziare Nahhas Pascià e sostituirlo con Ahmad Mahir, il fratello geniale e completamente diverso di 'Ali Mahir.
Il nuovo primo ministro Ahmad Mahir insiste sul fatto che l'Egitto dovrebbe dichiarare guerra alla Germania, per assicurarsi un posto nella progettata Organizzazione delle Nazioni Unite.


1944
Ottobre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1944
Ottobre

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1944
Ottobre

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1944
Ottobre

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1944
Ottobre

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1944
Ottobre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1944
Ottobre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1944
Ottobre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1944
Ottobre

-
Nel gennaio 1943, truppe francesi "libere" hanno rioccupato tutte le colonie francesi nell'Africa occidentale e nel Madagascar.

1944
Ottobre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1944
Ottobre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1944
Ottobre

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
in opposizione al regime coloniale, Nnamdi Azikiwe e Wallace Johnson organizzano il National Council of Nigeria and the Cameroons (Consiglio Nazionale della Nigeria e del Camerun);





1944
Ottobre
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1944
Ottobre

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1944
Ottobre

dal 27 agosto 1940 ha aderito alla Francia libera;

1944
Ottobre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1944
Ottobre

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1944
Ottobre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1944
Ottobre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1944
Ottobre

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.
Brazzaville, si tiene la conferenza che progetta l'istituzione dell'Union Française.



1944
Ottobre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1944
Ottobre

Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1944
Ottobre

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1944
Ottobre

-







1944
Ottobre
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1944
Ottobre

da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1944
Ottobre

dopo lo sfaldamento coloniale italiano, dal 1941 segue le sorti dell'Etiopia;

[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]




1944
Ottobre
SOMALIA
1944
Ottobre

L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1944
Ottobre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1944
Ottobre

sono appena arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1944
Ottobre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1944
Ottobre

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1944
Ottobre

-

1944
Ottobre
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Rhodesia
1944
Ottobre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1944
Ottobre

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1944
Ottobre

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]


1944
Ottobre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1944
Ottobre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
rimasto latente tra le due guerre mondiali, il movimento nazionalista nero riprende vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1944
Ottobre
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1944
Ottobre

il paese è annesso alla Francia dal 1896 mentre il VVS di J. Ralaimongo lotta per l'indipendenza;




1944
Ottobre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1944
Ottobre

-




1944
Ottobre
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1944
Ottobre

-


1944
Ottobre
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1944
Ottobre

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1944
Ottobre

[dal 1° febbraio 1944 i leader libanesi hanno dichiarato la fine del mandato francese.]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1944
Ottobre

-



1944
Ottobre

[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza;
dall'agosto 1941 vige un accordo franco-inglese De Gaulle-Lyttleton su Siria e Libano.
il 22 dic 1943 la "Francia libera" ha dichiarato la fine dei mandati e il trasferimento dei poteri a Siria e Libano.]

 

1944
Ottobre
-


1944
Ottobre
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile; ]
 
1944
Ottobre

-



1944
Ottobre
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le (1930-55)];
le truppe anglo-giordane presidiano il paese fino alla fine della seconda guerra mondiale;
stato belligerante contro l'Asse;]
Faysal II 

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


1944
Ottobre


Kurdistan (iracheno)
1944
Ottobre

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1944
Ottobre
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (sciŕ) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, sciŕ dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1944
Ottobre

seconda guerra mondiale (1941-45): solo in seguito alla firma di un trattato tripartito di alleanza nel 1942, cui è seguita immediatamente la dichiarazione di guerra alla Germania, egli ha ottenuto il riconoscimento della sovranitŕ;




Giornali e giornalisti
1944 - OTTOBRE


[Torino]

direttore:
. Concetto Pettinato.

«La Repubblica Fascista»

direttore:
. Carlo Borsani.

«Vent'anni»
[settimanale fascista di Torino]

direttore:
. Guido Pallotta, vice-segretario nazionale dei GUF.

[periodico di Albenga]

direttore:
. ?,


[Torino]

condirettore:
. Ather Capelli.


[Genova]

direttore:
.


[Milano]

1943 set - apr 1945,
. direttore:
. Ermanno Amicucci.

«Il Giorno»

direttore:
. Italo Pietra.

«L'Arena»
[Verona]

direttore:
. Giuseppe Castelletti.


[Trieste]

direttore:
.


[Modena]

direttore:
.

«Il Resto del Carlino»
[Bologna]

direttore:
. Giorgio Pini, poi sottosegretario agli Interni.

«La Nazione»
[Firenze]

direttore:
. Mirko Giobbe.

«Rivoluzione»
[organo del GUF di Firenze]

direttore:
. Guido Giglioli.

[Roma]

direttore:
. R. Manzini (1927-59).

[Roma]

Giugno
4
, cessa le pubblicazioni.
direttore:
.


[Edizione romana]

direttore:
.

«La Voce Repubblicana»

direttore:
.
il 10 giugno 1944 ha ripreso le pubblicazioni in modo regolare con una tiratura di 20.000 copie;

«Il Popolo»
(organo ufficiale della Dc)

direttore:
. G. Gonella;
nei primi mesi, con un'area di diffusione limitata quasi esclusivamente alla capitale, ha una tiratura di 23.000 copie;

«Il Tempo»
[Roma]

direttore:
. R. Angiolillo;
condirettore:
. L. Repaci;
dopo un'iniziale apertura di tipo socialdemocratico, nel giro di pochi mesi il foglio si sposta su posizioni moderate, guardando ad un pubblico di lettori del ceto medio del centro-sud: ciň determina l'uscita dal giornale di L. Repaci.

«L'Ora»
[organo ufficiale del FUA (Fronte unico anticomunista)]
[Roma]

direttore:
.


[mensile dell'Unione italiana per il Rinnovamento sociale]
[Roma (dal n. 4)]

direttore:
. P. Togliatti [Ercoli];
diretto e curato personalmente dal leader del Pci, mira a fornire ai militanti una guida ideologica.

direttore:
.
ritornato legale nel giugno 1944, ha 4 edizioni con proprie redazioni e tipografie: a Roma, Milano, Torino e Genova;
nel quadro del partito "nuovo" concepito da P. Togliatti [Ercoli] il giornale si afferma con caratteri suoi originali nel panorama della stampa italiana tentando la strada inedita di un quotidiano contemporaneamente di partito e di massa, di orientamento e di informazione;


[organo clandestino del Psiup]

. E. Colorni (1943 lug-1944);


 

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