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ANNO 1940
MAGGIO

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

Maggio
10
, il papa invia tre telegrammi di condoglianze:
- al re del Belgio,
- alla regina d'Olanda,
- alla granduchessa di Lussemburgo.

11, G. Ciano informa il Nunzio apostolico in Italia, Borgognoni Duca di aver ormai perso le speranze di mantenere la neutralità, come apprendiamo dalla missiva di Borgognoni Duca al card. L. Maglione.
La realtà è che, nel periodo immediatamente
antecedente all’entrata in guerra dell’Italia, tra B. Mussolini e G. Ciano s’instaura un vero e proprio “gioco delle parti”. Il Duce è ben consapevole della impreparazione dell’Italia alla guerra, ma, dovendo fronteggiare gli impazienti (Starace,
Farinacci, Alfieri), lascia a G. Ciano la recita della parte del “moderato”.
G. Ciano ne approfitta per accreditarsi come tale agli occhi delle diplomazie degli Alleati e del Vaticano. Ciò fin dall’immediatezza delle operazioni belliche, che
vedono Daladier e Chamberlain premere sull’Italia perché resti neutrale.
[Che G. Ciano menta al Vaticano riguardo ai suoi presunti conflitti con il suocero, si evince da una nota di Bocchini (capo della Polizia) del 30 agosto 1939, in cui
confida a Padre Tacchi Venturi, che il Duce non ha alcuna intenzione di entrare in guerra a fianco della Germania. L’intento di G. Ciano di accreditarsi come “moderatore”
rispetto al suocero, lo porterà a “falsificare” i suoi Diari, inserendo
note a suffragare tale immagine.]

Una comuinicazione del ministro degli Esteri, G. Ciano, al nunzio apostolico in Italia, mons. Bergoncini Duca, manifesta la preoccupzione del governo italiano per la tutela dei diplomatici di Paesi nemici; si consiglia perciò il Vaticano di provvedere alla loro tutela nel proprio territorio; la risposta italiana non è certo gradita alla S. Sede che esprime le proprie riserve – visto l'art. 12 del Trattato Lateranense e anche la Legge delle Guarentigie – ma in pratica deve pensare alla sistemazione di non poche persone nel proprio ambito territoriale.
D'altra parte i governi interessati ribadiscono la loro intenzione di lasciare i propri rappresentanti presso il Vaticano, senza pensare che in Vaticano non esistono alberghi, né pensioni, né case private, né scuole, neppure un ospedale… e nemmeno bar o caffè, né teatri o altro del genere per le esigenze della vita "normale" non solo di diplomatici, ma di "laici".
I rappresentanti di Francia, Inghilterra, Belgio e Polonia si presentano dunque a chiedere asili. Si stabilisce innanzitutto che il numero di diplomatici accolti debba essere solo del capo missione e famiglia, di un segretario e un domestico.
Per far posto agli ospiti, il dirigente dell'ufficio tecnico del Governatorato, ing. Enrico Galeazzi, libera alcuni appartamenti di dipendenti vaticani, poi fa attrezzare in tutta fretta i locali dell'Ospizio di S. Marta, di solito destinato ai pellegrini. Ne ottiene degli appartamenti abbastanza comodi e decorosi.
I belgi, per concessione del governo italiano potranno presto ritornare nella loro residenza romana.

Concordato tra il Portogallo e il Vaticano che include un "orientamento" missionario cattolico nelle colonie portoghesi.

 

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1939»
1940, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
1940, giugno, Giulio Andreotti è direttore del periodico «Azione Fucina»;
assistenti ecclesiastici:
. mons. Guido Anichini,
. don Emilio Guano,
. don Franco Costa;
«segue 1941»


II GUERRA MONDIALE





1940
Maggio
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1940
Maggio
24
, Gusen, già 200 prigionieri vengono riportati a Mauthausen come "ammalati" e il giorno dopo i rimanenti, ossia 212 uomini, vengono registrati come primi prigionieri di Gusen;
lo stesso giorno arrivano dal KL Dachau 1082 Polacchi che vengono assegnati, senza eccezione, ai comandi di lavoro delle cave di pietra (chiamate Gusen, Kastenhof, Pierbauer) e nella fornace di Lungitz. Mentre alcuni prigionieri tedeschi e austriaci diventano Kapos e funzionari di gruppo, il comando SS comunica ai polacchi che dovranno essere rieducati "per diventare persone utili al Terzo Reich";


GERMANIA
1940
Maggio
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
gen.amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Franz Gürtner
(1932 lug-gen 1941)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1940
Nazismo

Maggio

Intanto, per rafforzare il controllo del partito sulle centinaia e migliaia di tedeschi impiegati nell'Europa occupata come funzionari governativi e di partito, uomini d'affari e impiegati, e raggiungere la piena integrazione delle attività del governo e del partito viene creata una nuova divisione regionale, l'Arbeitsbereiche, sfere di attività del NSDAP. Queste non sono sotto E.W. Bohle, ma direttamente sotto A. Hitler, cioè la cancelleria del partito sotto Martin Bormann.
[L'istituzione delle sfere di attività non esclude, naturalmente, l'esistenza di formazione di partiti, affiliati e associazioni controllate nell'Europa occupata. Al contrario, li incoraggia e tutti (SA, Hitler-Jugend, ecc.) operano.]

6, nel Governatorato Generale viene istituita una prima Arbeitsbereiche diretta dal governatore generale Hans Frank; essa è divisa in distretti, corrispondenti a quelli del Governatorato Generale, inoltre in locali, blocchi, celle e punti base.
Quasi senza eccezione, i capi delle Arbeitsbereiche sono funzionari dell'amministrazione del Governatorato Generale.

10, unità blindate e motorizzate irrompono nella breccia di Sedan;



1940
Maggio
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1939 30 set - 18 lug 1940)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1940
Maggio
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1940
Maggio
20
, Auschwitz il campo è operativo;
[Come il campo di Gross-Rosen, è collegato ad industrie tedesche quali la Krupp e la I.G. Farben. L'idea di H. Himmler in questa fase è quella di disporre di larghi campi di concentramento sfruttabili anche a fini economici.]


1940
Maggio
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1940
Maggio
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1940
Maggio

ora A. Hitler dispone delle ricche miniere di Joachimstal in Boemia, e la Wehrmacht non perde tempo nello sfruttare al massimo i giacimenti di minerale pesante ivi presenti;


1940
Maggio
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
-
1940
Maggio

ad opera dell'ambasciatore tedesco a Bratislava von Killinger, si tiene il cosiddetto "compromesso di Salisburgo";
il presidente accetta di fatto di dividere il potere con le "Guardie di Hlinka";
l'arrivo al potere di Tuka e di Mach determina un aggravarsi delle condizioni degli ebrei slovacchi;




1940
Maggio

FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1940
Maggio

-


ISTRIA
1940
Maggio

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1940
Maggio

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1940
Maggio
-

1940
Maggio

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
1940
Maggio

-

Primo ministro
Dragisa Cvetkovic
(1939 feb - mar 1941)
 
SLOVENIA
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
1940
Maggio

-
CROAZIA - [banato autonomo di Croazia]
postasi sin dal 1929 al servizio del fascismo tedesco e italiano, l'organizzazione nazionalista croata (gli ustaša guidati da Ante Pavelic) nel 1939 è riuscita ad ottenere un banato autonomo.

1940
Maggio
Zagabria, in piena clandestinità, Tito (Josip Broz) organizza la V conferenza del Partito comunista jugoslavo ed è eletto formalmente segretario generale; differenziandosi dalla linea di Mosca e dagli altri partiti europei, condizionati dal patto Ribbentrop-Molotov, pone come obiettivo strategico dei comunisti jugoslavi la preparazione della resistenza nazionale contro l'aggressione nazifascista, che considera imminente;

 

SERBIA

1940
Maggio

Belgrado, un vero esercito di agenti segreti prende parte alla lotta (1939-1941) tra la diplomazia britannica e quella tedesca. Ognuna nei Balcani ha i suoi piani a lunga scadenza:
- i tedeschi lavorano metodicamente minando dall'interno tutta la struttura dello stato jugoslavo sì da farla crollare al primo attacco come un castello di carte;
- i britannici, prevedendo la possibilità di una guerra fra la Germania e l'Unione Sovietica, e una vittoria sovietica in questa guerra, si occupa essenzialmente di procurarsi agenti fra i potenziali rinnegati che in tempo di guerra portano l'etichetta di "antifascista" e di "eroi" nazionali.

 

 

MONTENEGRO
1940
Maggio

-
MACEDONIA
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante
delle truppe italiane di presidio
gen. C. Geloso
(1939 set - mag 1940)

1940
Maggio
26
, poiché il comandante in carica non è accetto come persona né all'ambiente albanese né a quello delle autorità italiane facenti capo al luogotenente Jacomoni, B. Mussolini chiama a Roma il gen. S. Visconti Prasca e lo nomina come sostituto;
G. Ciano, venuto a Tirana e meravigliatosi del fatto che il gen. C. Geloso ha predisposto militarmente l'Albania per difenderla da un attacco jugoslavo (come da ordini ricevuti), dispone per la sua sostituzione.
[Il sottosegretario gen. Ubaldo Soddu, nel comunicare al gen. S. Visconti Prasca (tesi sostenuta nel suo libro da quest'ultimo) la volontà del Duce di incaricarlo di quel comando, gli rivela che il gen. C. Geloso «non va d'accordo né con la Luogotenenza Regia né con gli albanesi».
Secondo quanto invece dichiarato dall'addetto militare ad Atene, col. Luigi Mondini (Prologo del conflitto italo-greco, Treves, Roma 1945) tale sostituzione è dipesa dal fatto che il gen. C. Geloso, orientato a predisporre militarmente l'Albania per difenderla da un attacco jugoslavo, nulla ha fatto verso il fronte greco.]

_____________________

Petrolio

Con Legge del 27 maggio 1940 N. 580, promulgata da Vittorio Emanuele III e firmata dal Capo del Governo, dal Ministro delle Finanze, Thaon di Revel, e dal Ministro delle Comunicazioni, Host Venturi è stabilito il “Passaggio dell’Azienda italiana petroli Albania (A.I.P.A.) alla Azienda Generale Italiana Petroli, società anonima (A.G.I.P.)”

Con questa legge la gestione speciale autonoma denominata Azienda Italiana Petroli Albania, affidata con R. decreto legge 8 luglio 1925 , N. 1301, all’Amministrazione delle Ferrovie dello Stato è trasferita a decorrere dal 1 luglio 1940 all’A.G.I.P. (Azienda Generale Italiana Petroli), società anonima con sede in Roma.

 



1940
Maggio
Regno di Grecia
(1935-47)
Giorgio II
Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


Dittatura militare
[filofascista]
gen. I. Metaxas
(1936 ago - 1941)
1940
Maggio

con l'occupazione dell'Albania da parte dell'Italia, I. Metaxas si è discostato dalle potenze dell'asse a cui prima era favorevole;


1940
Maggio
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1940
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1940
Maggio
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)

1940
Maggio
-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1940
Maggio
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1940
Maggio
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1940
Maggio
2
, GALIZIA: il metropolita ucraino Andrea Szeptyckyi raccoglie un Sinodo per adattare l'attività dei suoi sacerdoti alle mutate circostanze;
come risposta i russi si limitano ad ammonirlo indirettamente, arrestando 14 sacerdoti convenuti ed eliminandone 2;
[L'80enne metropolita è considerato da tutti i suoi fedeli, oltre che un grande vescovo, anche un eroe nazionale, aureolato dalla gloria del martirio subìto durante la deportazione inflittagli dagli zaristi durante la prima guerra mondiale.]
D'altra parte è troppo evidente che egli non rinuncerebbe mai all'autonomia della Chiesa uniate né spezzerebbe i vincoli che la uniscono a Roma. Anche per questo i russi preferiscono agire sul clero tentando di dividerlo insinuandovi dei fautori d'un ritorno alla Chiesa ortodossa.
L'uomo su cui i russi puntano è una delle personalità più note ed apprezzate dal clero: il sacerdote Gabriel Kostelnyk, direttore della rivista sacerdotale «Nyva» e autore di libri ascetici e filosofici. Gli propongono quindi la successione alla sede metropolita e, trovatolo renitente, gli arrestano il figlio 17enne.
Ciò nonostante, il sacerdote Gabriel Kostelnyk non capitola.
[Pertanto la situazione resterà immutata fino al 1944, grazie all'occupazione della Galizia da parte dei tedeschi.]

 

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1940
Maggio
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1940
Maggio
-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1940
Maggio
-



1940
Maggio
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
-
Pal Teleki
(1939 feb - apr 1941)

1940
il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari;
dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana;



1940
MAGGIO
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico

(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, 1940-47, re di Romania;
sale al trono (giugno) in seguito alla rinuncia del padre (1926) ai suoi diritti, ma il potere effettivo viene esercitato da un consiglio di reggenza;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;

Carlo II
Albero genealogico
(Sinaia, Valacchia 1893 - Estoril, Portogallo 1953)
figlio di Ferdinando I e di Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1920, scioglie il matrimonio morganatico contratto con una borghese;
1921, sposa la principessa Elena di Grecia;
1928, anche questo matrimonio viene sciolto;
1926, la sua vita privata e in particolare la relazione con Magda Lupescu suscitano scandalo a Bucarest, tanto da dover egli rinunciare ai suoi diritti al trono e recarsi in esilio;
nel 1931 (giugno) torna a Bucarest facendosi proclamare re dal potente Partito nazionale dei Contadini;
1930-40, re di Romania;
filonazista in politica estera, allo scoppio della prima guerra mondiale non può tuttavia evitare concessioni territoriali all'Unione Sovietica e alla Bulgaria;
primo ministro
-
-
-
ministro dell'Interno
-
ministro degli Affari Esteri
-
ministro delle Finanze
-

1940
Maggio
seconda guerra mondiale 1939-45: dallo scoppio della seconda guerra mondiale la Romania difende inizialmente la propria neutralità.

a


1940
Maggio
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
-

1940
Maggio
seconda guerra mondiale (1939-45):





 

1940
Maggio
III Repubblica
Presidente della Repubblica
A. Lebrun
(1932 10 mag - 10 lug 1940)
Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
P. Reynaud
(21 mar - 16 giu)
Sottosegretario
P. Baudoin
(30 mar - 6 giu 1940)
vicepresidente
C. Chautemps
(1938 12 apr - 18 mag 1940)
mar.llo Ph. Pétain
(18 mag - 16 giu)
Sottosegretario
R. Schuman
(21 mar - 16 giu)
Ministri di Stato
   
Louis Marin
(10 mag - 16 giu)
   
J. Ybarnegaray
(10 mag - 16 giu)
Ministri e Sottosegretari
Interno
Henri Roy
(21 mar - 18 mag)
G. Mandel
(18 mag - 16 giu)
Sottosegretario
Louis Jacquinot
(21 mar - 10 mag)
 
Affari Esteri
P. Reynaud
(21 mar - 18 mag)
É. Daladier
(18 mag - 5 giu)
Sottosegretario
Auguste Champetier de Ribes
(21 mar - 10 mag)
 
Finanze
Lucien Lamoureux
(21 mar - 5 giu)
Sottosegretario
Joseph Laniel
(21 mar - 10 mag)
 
Sottosegretario Economia nazionale
René Hachette
(21 mar - 10 mag)
 
Guerra e Difesa nazionale
É. Daladier
(21 mar - 18 mag)
P. Reynaud
(18 mag - 16 giu)
Sottosegretario
Hippolyte Ducos
(21 mar - 10 mag)
 
Giustizia
Albert Sérol
(21 mar - 16 giu)
Educazione nazionle
Albert Sarraut
(21 mar - 5 giu)
Marina militare
Cesare Campinchi
(21 mar - 16 giu)
Aviazione
Laurent Eynac
(21 mar - 16 giu)
Sottosegretario per i produttori di aria
Jules Meny
(21 mar - 16 giu)
Commercio
e Industria
Louis Rollin
(21 mar - 18 mag)
Léon Baréty
(18 mag - 5 giu)
Sottosegretario
Amaury de La Grange
(21 mar - 10 mag)
 
Lavori Pubblici
Anatole de Monzie
(21 mar - 5 giu)
Sottosegretario
Fabien Albertin
(21 mar - 10 mag)
 
Agricoltura
Paul Thellier
(21 mar - 16 giu)
Approvvigionamento
Henri Queuille
(21 mar - 16 giu)
Poste, telegrafi, telefoni e comunicazioni
Alfred Jules-Julien
(21 mar - 16 giu)
Informazione
L.-O. Frossard
(21 mar - 5 giu)
Sottosegretario
A. Février
(21 mar - 5 giu)
Colonie
G. Mandel
(21 mar - 18 mag)
Louis Rollin
(18 mag - 16 giu)
Lavoro e Sanità pubblica
Ch. Pomaret
(1938 23 ago - 16 giu 1940)
Salute
Marcel Héraud
(21 mar - 5 giu)
Marina mercantile
Alphonse Rio
(21 mar - 16 giu)
Sottosegretario
Noël Pinelli
(21 mar - 10 mag)
 
Affari dei veterani e delle pensioni
Albert River
(21 mar - 16 giu)
Armamenti
Raoul Dautry
(21 mar - 16 giu)
Sottosegretario
François Blancho
(21 mar - 10 mag)
 
Blocco
Georges Monnet
(21 mar - 16 giu)
 

1940
Maggio
13
, la 55ª e la 71ª divisione di fanteria di stanza a Parigi lasciano che i panzer tedeschi attraversino la Mosa presso Sedan;
dopo aver rotto il fronte a Sedan, le divisioni corazzate tedesche proseguono la loro avanzata a ovest tagliando in due l'esercito francese, e circondandone buona parte in Belgio assieme alle truppe britanniche della B.E.F. (British Expeditionary Force) che vi si trovano al comando del feldmar.llo Gort;

14, l'esercito tedesco invade la Francia;

 

 



16, Parigi, alla conferenza notturna del gabinetto francese, il nuovo primo ministro inglese W. Churchill [66enne] s'incontra con il collega francese P. Reynaud e con il gen. M.-G. Gamelin;
a W. Churchill viene detto che la situazione militare francese è disperata;

17, mentre si trova in Siria, il gen. M. Weygand viene chiamato da P. Reynaud a sostituire il comandante supremo, gen. M.-G. Gamelin, giudicato troppo attendista e già destituito;

18, ha luogo un rimpasto di governo e il mar.llo Ph. Pétain è invitato da P. Reynaud a diventare vice premier francese;
lo stesso giorno, giunto a Il Cairo per conferire con il gen. A. P. Wavell, comandante delle forze armate britanniche in Egitto, al gen. M. Weygand è comunicato un ordine urgente di P. Reynaud che lo convoca a Parigi;
il gen. M. Weygand parte immediatamente, sperando che il suo aereo possa raggiungere la capitale francese la sera stessa, dopo aver effettuato il rifornimento carburante a Tunisi;
[Purtroppo il volo incappa in forti venti contrari, e l'aereo deve invertire la rotta, per effettuare un nuovo rifornimento a Mersa Matruh, in Egitto, perdendo ulteriormente tempo prezioso.]


19, ore 9.45, il gen. M.-G. Gamelin emana l' "Ordine personale e segreto n. 12", diretto al gen. Alphonse Georges, che prevede una controffensiva;
[Questa direttiva è l'unico ordine diretto mai dato dal primo al secondo, anche se in realtà più che di un ordine si tratta di una serie di considerazioni personali e suggerimenti tattici. I rapporti tra i due generali sono inesistenti, e si parlano a malapena. Tale ordine aumenta la confusione in cui sono già immersi il gen. Alphonse Georges e i suoi ufficiali subordinati.]

la stessa mattina, il gen. M. Weygand arriva con il suo aereo sull'aeroporto di Etampes, in Francia, ma durante la fase di atterraggio il carrello dell'aereo cede, ed egli deve uscire dall'aereo arrampicandosi su una torretta della mitragliatrice, sballottato ma vivo;
ore 15,30, presso il Q.G. di Vincennes avviene un primo incontro del gen. M. Weygand con il capo di S.M., gen. M.-G. Gamelin;
il colloquio tra i due dura alcune ore, nel corso delle quali quest'ultimo lo informa del quadro generale della situazione.
Il gen. M. Weygand si rende immediatamente conto della vastità del disastro che incombe sulla Francia, quindi nel pomeriggio si reca a La Ferté-sous-Jouarre, sede del Q.G. del comando del fronte nord-orientale, retto del gen. Alphonse Georges, comandante in capo francese del settore nordest;
ore 18,30, dopo il colloquio con il gen. Alphonse Georges, egli rientra a Parigi per incontrare P. Reynaud ed il mar.llo Ph. Pétain, il quale, su esplicita richiesta del primo ministro, è entrato a far parte del governo francese come suo vice;
durante la riunione, P. Reynaud chiede al gen. M. Weygand di sostituire il gen. M.-G. Gamelin alla testa dell'Armée de Terre, prendendo in mano le redini dell'esercito;
[Dopo una lunga discussione, il gen. M. Weygand dice: "Molto bene, accetto la responsabilità che mi conferite. Non sarete sorpreso se non prometto vittoria, e non vi offro nemmeno speranza di vittoria". Con queste parole, in verità non molto ottimistiche, completamente sfinito si ritira per andare a dormire.]


20, al mattino, il gen. M. Weygand si reca a Vincennes dove ha un freddo e breve colloquio con il gen. M.-G. Gamelin, il quale gli rimette formalmente l'incarico;
mentre ignora l'esatta situazione del 1º Gruppo di Armate francesi (gen. Billotte), il primo atto del gen. M. Weygand è di annullare l'ultimo ordine – "Ordine personale e segreto n. 12" –, emanato dal gen. M.-G. Gamelin e diretto al gen. Alphonse Georges sostituendolo con un altro ordine che, una volta attuato, porta qualche conforto ai suoi comandanti sul campo: le strade che portano al fronte devono essere immediatamente sgomberate, i civili hanno il permesso di percorrerle solo tra le sei di sera e la mezzanotte;
[Se il gen. M.-G. Gamelin avesse preso subito una tale decisione le conseguenze sulle prime fasi della campagna di Francia sarebbero state considerevoli. Fino a questo momento, infatti, una parte del successo tedesco è dovuto al fatto che i rinforzi alleati, in particolare artiglieria e mezzi corazzati, hanno perso una enorme quantità di tempo per avanzare sulle strade intasate dalle colonne di profughi.]

Subito dopo il gen. M. Weygand si reca al Q.G. del gen. Alphonse Georges, a La Ferté, dove un breve incontro con il generale lo convince definitivamente dell'urgenza di avere un colloquio personale diretto con i comandanti del nord, per avere un quadro chiaro e diretto della situazione e nel pomeriggio informa P. Reynaud della sua decisione.
[Il progetto è di recarsi in treno ad Abbeville, ma il primo ministro fortunatamente lo dissuade. Egli ignora che le forze corazzate di Guderian hanno, in questo momento, come obbiettivo proprio Abbeville. Egli accetta di compiere il tragitto in aereo e chiede all'Armée de l'Air di mettergli a disposizione un veloce apparecchio.
Subito dopo invia messaggi a re Leopoldo del Belgio, a lord Gort e al gen. Billotte, chiedendo di incontrarsi a Ypres, nel pomeriggio del giorno seguente. Egli considera di primaria importanza l'incontro con lord Gort. Le intenzioni del comandante del corpo di spedizione britannico B.E.F. devono essere al più presto chiarite.
Passa intanto la notte presso il Q.G. di Vincennes.]

21, ore 6.30, recatosi all'aeroporto di Le Bourget, il gen. M. Weygand apprende che nessuno ha comunicato i dettagli della missione;
[Dopo una riunione improvvisata in un hangar dell'aeroporto con il cap. Lafitte, suo pilota, e il cap. Victor Véniel, comandante della scorta aerea proveniente dalla base di Buc, viene concordato che il velivolo con lui a bordo farà rotta verso Abbeville, seguendo la valle della Somme, poi si dirigerà in direzione di Cambrai o Valenciennes. Infine, dopo aver effettuato una ricognizione sull'area di Lens-Béthune, l'aereo atterrerà sull'aeroporto di Norrent-Fontés per fare rifornimento.
Il comando supremo ha preso accordi che egli venga prelevato lì e condotto in automobile fino a Ypres per l'incontro con i comandanti alleati.]

ore 9.00, a bordo di un bombardiere Amiot 354 fornito dal centro di collaudo di Saint-Inglevert, il gen. M. Weygand decolla dall'aeroporto di Le Bourget con la scorta di otto caccia Bloch 152 sotto il comando del cap. Victor Véniel;
[Quando gli aerei giungono sopra Abbeville sembra che intorno alla città si stiano svolgendo pesanti combattimenti, con le strade tutt'attorno congestionate di mezzi corazzati, e trasporti militari recanti l'insegna, sui tettucci e sulle torrette, delle croci quadrate nere. Ciò costituisce uno shock per i francesi che non si sono ancora resi conto che le forze tedesche sono avanzate fino a quel punto. Gli aerei virano a nordest in direzione di Arras, venendo inquadrati dal fuoco contraereo di un gruppo di corazzati nemici. Alcune schegge di un proiettile da 20 mm penetrano nell'Amiot 354 a pochi centimetri da dove lui si trova, seduto al tavolo del navigatore, assorto sulle mappe. Egli non alza neppure la testa, il pilota dà gas ai propulsori e il velivolo balza in avanti, lasciando la pericolosa situazione. Quindi la formazione passa a sud di Arras, sorvolando altri convogli militari ma, benché si scorgano qua e là degli incendi, la situazione appare tranquilla.

A Cambrai, pochi chilometri più in là, la situazione è di tutt'altro genere. Il centro cittadino è avvolto dagli incendi, mentre i combattimenti sembrano estendersi nella campagna circostante, anche se il fumo che si alza tutt'intorno rende difficile osservare chiaramente quello che sta accadendo. Gli aerei sono inquadrati dalla contraerea, e la formazione si dirige verso ovest, puntando su Norrent-Fontés, presso la frontiera con il Belgio. A Norrent-Fontés, trovando l'aeroporto presidiato solo da una sentinella, posta a guardia del deposito carburante (circa 20.000 litri stoccati in fusti da 20 litri), assieme al suo aiutante di campo egli si allontana dall'aeroporto a bordo di uno scassato camion, guidato dalla medesima sentinella, per cercare un telefono con cui mettersi in contatto con il comando del I Gruppo di Armate. Nel corso della comunicazione, fortemente disturbata, viene a sapere che il gen. Billotte ha mandato alcuni automezzi alla sua ricerca, ma nessuno conosce la direzione che ha preso.
Rientrato sull'aeroporto, con i tedeschi a circa dieci chilometri di distanza, egli dà ordine di decollare per raggiungere il campo d'aviazione di Saint-Inglevort, nei pressi di Calais.
Prima della partenza per raggiungere Ypres, egli stringe la mano a ogni pilota, dando loro istruzioni di attenderlo fino alle ore 19,00;
[Se non fosse rientrato per quell'ora avrebbero dovuto far rientro a Le Bourget senza di lui.]
egli raggiunge subito il Municipio di Calais, dove si trova il Quartier Generale alleato. Lì ha un colloquio con il gen. Champon, capo della missione militare francese presso l'esercito belga, il quale gli riferisce che re Leopoldo lo avrebbe atteso fino alle ore 15,00 preso il Municipio di Ypres. Egli raggiunge Ypres, su strade incredibilmente intasate di profughi.

quando il gen. M. Weygand arriva ad Ypres, il re del Belgio Leopoldo III si trova ancora lì, assieme ad alcuni membri del suo Stato Maggiore, e qualche ministro;
mancano sia il comandante del I Gruppo di Armate, gen. Billotte, sia il comandante del B.E.F., lord Gort. Il solo inglese presente è l'ammiraglio sir Roger Keyes, che è al seguito del sovrano belga, ma senza alcun potere decisionale.
Nelle quattro ore successive egli ha quattro distinti colloqui con i belgi:
nel primo incontro egli cerca inutilmente di convincere re Leopoldo III, assistito dal suo aiutante di campo gen. Van Overstraten, a ritirare l'esercito belga dalla linea della Schelda, le cui difese sono troppo poco estese, raggiungendo una nuova posizione più ad ovest. Ciò avrebbe permesso di liberare due divisioni inglesi per la progettata offensiva meridionale. Re Leopoldo III obietta che l'esercito belga è stremato per le lunghe marce, proponendo un piano alternativo che prevede di ripiegare su Ostenda, dove le sue forze avrebbero formato una grande "testa di ponte".
Egli cerca nuovamente di persuadere Leopoldo III a ritirare l'esercito sulla linea del fiume Yser, come già era avvenuto nel 1914.
La prima riunione si conclude senza che venga presa alcuna decisione importante. Purtroppo, secondo il primo ministro belga Hubert Pierlot che ha visto Leopoldo III pochi minuti dopo l'incontro, affermerà: "il Re considerava la posizione delle armate nelle Fiandre quasi, se non del tutto, disperate".
A questo punto arriva il gen. Billotte, accompagnato dal comandante del XVI Corpo d'Armata francese, gen. Fagalde.
Egli non perde tempo nel delineare il suo obiettivo al gen. Billotte: esso prevede l'avanzata della I Armata francese verso sud, da Cambrai, unitamente ad un'offensiva verso nord lanciata dalla forze francesi dalla Somme. La tenaglia avrebbe dovuto chiudersi nella regione di Bapaume.

il gen. Billotte, esausto e turbato, gli dice apertamente che la I Armata non è in condizioni di lanciare alcun attacco e, in effetti, avrebbe solamente mandato i suoi uomini al massacro. Secondo lui la sola forza in grado di lanciare una tale controffensiva su larga scala è il Corpo di Spedizione inglese del gen. Gort. Tutto dipende quindi, dall'atteggiamento del gen. Gort, che non è ancora arrivato a Ypres.
Egli attende il comandante inglese fino alle ore 19,00 e sta riflettendo sulla possibilità di pernottare ad Ypres, quando l'ammiraglio Abrial, comandante della Flotta francese del Nord, giunge con la notizia che al generale non sarebbe più stato possibile andarsene in aereo perché vi sono stati pesantissimi bombardamenti sui campi d'aviazione ancora efficienti nella regione;
l'ammiraglio Abrial gli mette a disposizione una torpediniera da 600 tonnellate con cui, raggiunta Dunkerque quando ormai è notte, egli parte tra le bombe che cadono sulla rada raggiungendo Cherburg quando albeggia.
Da qui egli prosegue il suo viaggio per Parigi su strada.

intanto lord Gort ha già lanciato, per accordi presi in precedenza con il gen. Billotte, un limitato contrattacco nel settore di Arras. L'attacco prevedeva l'utilizzo dalla cosiddetta Frankforce al comando del gen. Harold Franklyn, che sarebbe stata coadiuvata da un attacco verso Cambrai del V Corpo d'Armata francese del gen. René Altmayer. Purtroppo quest'ultimo, in preda ad una profonda crisi nervosa, non è in grado di fornire alcun aiuto agli inglesi.
La Frankforce attacca alle 14,00, con forze considerevolmente più ridotte del previsto. Malgrado i successi iniziali l'offensiva si arresta ben presto. Per lord Gort, invece, il contrattacco è stato un fallimento, e significa la fine di ogni speranza di sfondamento verso sud. Gort non sa nulla dei tentativi da lui fatti per contattarlo. La sera prima aveva ricevuto copia del telegramma di Churchill all'ammiraglio Keyes, con cui il primo ministro avvisava che il gen. M. Weygand voleva vedere re Leopoldo III, ma da allora nessuna altra notizia.
[Si scoprirà che il messaggio di gen. M. Weygand a lord Gort era andato disperso a causa del caos che regnava nelle comunicazioni.]

Anche il generale belga van Ovestraten aveva provato a contattare lord Gort per telefono, senza successo, e alla fine si era deciso ad andare a cercarlo in auto, assieme all'ammiraglio Keyes. Inizialmente si sono diretti ad Hazebrouk, dove - così era stato riferito loro - si trovava il Quartier Generale di lord Gort, ma questi non si trovava più lì. Hanno localizzato il comandante del Corpo di Spedizione a Présques, tra Lilla e Armentières, quindi lo hanno portato ad Ypres per scoprire che il gen. M. Weygand era partito un'ora prima. Gort viene messo al corrente del piano offensivo, sviluppato dal gen. M. Weygand, dal gen. Billotte.
Il comandante inglese è ben lungi dell'esserne contento, ma i belgi accettano, seppur con riluttanza di ritirarsi sul Lys, e Gort è caldamente invitato a prestare il massimo aiuto al gen. Fagalde. Alla fine Gort acconsente, e la riunione termina così, senza che siano state raggiunte conclusioni soddisfacenti.
Purtroppo sulla via del ritorno per Béthune la vettura del gen. Billotte sbanda e si schianta contro un camion. Ferito gravemente alla testa, il gen. Billotte morirà due giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza. Il gen. Blanchard, che gli succederà, non aveva assistito alla conferenza di Ypres, e neppure all'incontro con il comandante del B.E.F. (British Expeditionary Force) lord Gort.

lo stesso giorno, dopo che il Capo del Governo, P. Reynaud ha elencato ai parlamentari inorriditi i disastri capitati all'esercito francese, presenta i due comandanti che dovrebbero salvare l'onore della Francia: Ph. Pétain e M. Weygand che possiede "i segreti del mar.llo Foch".

22, ore 10,00, al suo rientro a Parigi, il gen. M. Weygand ha un incontro nella sala strategica del comando supremo francese a Vincennes con una delegazione inglese di alto livello. Sono presenti il Primo Ministro Winston Churchill, il gen. John Dill e lord Ismay, capo della sezione militare del segretariato del gabinetto di guerra;
il gen. M. Weygand impressiona moltissimo la delegazione inglese, che concorda pienamente con il suo piano offensivo, noto sotto l'intestazione di "Operazione generale n.1".

24, al mattino il gen. M. Weygand riferisce a P. Reynaud e al mar.llo Ph. Pétain che "la situazione è molto grave";
il gen. M. Weygand deve rinunciare a ogni offensiva, in quanto le armate franco-britanniche intrappolate in Belgio devono cercare la salvezza attraverso la Manica, cui alla successiva Dunkerque;



25, si svolge un Consiglio di Guerra all'Eliseo, partecipandovi il presidente della Repubblica Albert Lebrun, il presidente del Consiglio P. Reynaud, il vice presidente del Consiglio Ph. Pétain, il ministro della Marina César Campinchi ed il gen. M. Weygand;
[Durante questa riunione si avanza per la prima volta l'ipotesi di chiedere un armistizio. Nei giorni seguenti P. Reynaud, che non intende acconsentire alla richiesta di armistizio, avanzerà l'idea della creazione d'un ridotto bretone, opzione giudicata irrealizzabile da M. Weygand.]

 

26, il gen. M. Weygand dice a P. Baudoin che "voleva evitare guai interni, e soprattutto l'anarchia". Lo stesso giorno, il mar.llo Ph. Pétain viene a trovare P. Baudoin e gli dice: "Non posso permettere che gli errori dei politici siano incolpati dell'esercito", e incolpa É. Daladier e il "Front Populaire";

27, P. Baudoin riferisce questa conversazione a P. Reynaud;
[La stessa notte il re del Belgio annuncia la capitolazione dell'esercito belga.]

La situazione militare ora è drasticamente peggiorata.

 

Parigi, Collège de France: durante il periodo del conflitto molti studiosi passeranno per il laboratorio di F. Joliot-Curie: il primo, Wolfgang Gertner, antinazista convinto, suo amico e collaboratore da lunga data, ha concluso con lui un gentlement's agreement in base al quale il laboratorio del Collège de France non sarà utilzzato per fini militari tanto che il prof. Erich Schumann, capo del servizio ricerche dell'esercito tedesco e consigliere scientifico del feldmar.llo W. Keitel progetta sin dall'inizio dell'occupazione di far trasporare in Germania tutta l'attrezzatura del laboratorio, ivi compreso il ciclotrone. [Quando alla fine si decide di lasciare tutto al suo posto, saranno già passati da Parigi gli scienziati nazisti più eminenti:
. dottor Kurt Diebner, incaricato di ricerche nucleari;
. prof. Walter Bothe, ricercatore all'Istituto Kaiser Wilhelm di Berlino,
. dott. Abraham Esau, maggiore responsabile del Terzo Reich per la fisica nucleare,
e tanti altri.]

Affare Cellastic: Parigi, rue Quentin-Bauchart, 20: durante l'occupazione nazista ha qui sede la Società Anonima Cellastic (altre sedi in Svizzera e in Olanda) avente lo scopo ufficiale di acquistare brevetti mentre in realtà è una vera e propria agenzia di spionaggio tedesca; lo scopriranno gli uomini della Missione Alsos quando arriveranno a Parigi all'inizio del 1944;
direttore è un certo Ruschewej, ricchissimo, svizzero ma con un passaporto del Liechtenstein; vecchio, malato, molto colto, grande amatore d'arte, proprietario d'una meravigiosa collezione di quadri e sculture; vi trascorre gran parte del suo tempo e alla fine della guerra vi trasferirà anche il proprio domicilio;
il dottor Criegee, chimico di Karlsruhe, vi arriva in qualità di membo attivo dell'Abwehr (il famoso servizio di spionaggio tedesco organizzato dall'ammiraglio Canaris);
il sig. Kleiter, direttore della compagnia, nazista di lunga data stabilitosi da molto in Olanda e di cui ha preso la cittadinanza, è un africano del sud naturalizzato olandese; ufficialmente egli dirige la sua impresa d'Olanda ma viene sovente a Parigi. All'inizio della guerra ha abbandonato i sontuosi uffici della sua compagnia a Amsterdam e ha trasferito i servizi ammministrativi al suo domicilio, una casa discreta posta in una pittoresca casa dell'Aia;
[Quando l'Olanda sarà liberata l'inchiesta sfuggirà dalle mani dell'Alsos e sarà ripresa dalle autorità olandesi.]

Legione straniera
Il suo impiego:
1940-45, seconda guerra mondiale

 

 



1940
Maggio
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere]

[dal settembre 1939 i socialisti fanno parte del governo]

Primo ministro
H. Colijn
(? - ?)

1940
Maggio

II guerra mondiale:
10, ore 04:30, inizia l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo da parte dei tedeschi;
in tre giorni l'esercito olandese è messo fuori combattimento; la regina e i suoi ministri si trasferiscono in Inghilterra;



1940
Maggio
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[alle elezioni del 1939 il "rexismo di L. Degrelle ha perso vistosamente consensi.]

1940
Maggio

pur godendo dell'immunità parlamentare, L. Degrelle viene arrestato e inviato in Francia nel campo di concentramento di Le Vernet;
II guerra mondiale:
10
, la politica di equidistanza e di neutralità da lui voluta non è sufficiente a impedire una nuova occupazione del paese da parte dei tedeschi; non segue il governo rifugiatosi a Londra;
ore 04:30, inizia l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo da parte dei tedeschi;
28, firma la capitolazione; viene deportato in Germania;
dopo l'occupazione del Belgio da parte dei tedeschi L. Degrelle viene liberato e riportato in Belgio dagli invasori;
il "rexismo crea le sue unità paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat";



1940
Maggio
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896-?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica]

1940
Maggio

II guerra mondiale:
10, ore 04:30, inizia l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo da parte dei tedeschi;
mentre il paese viene annesso al Reich, la sovrana e i ministri si rifugiano presso gli Alleati;




1940
Maggio
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
A.N. Chamberlain conservatore
governo nazionale
(1937 28 mag - 10 mag 1940)
W. Churchill conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir John Allsebrook Simon
(1937 28 mag - 12 mag 1940)
sir Kingsley Wood
(12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
Dominions
A.R. Eden
(1939 - dic 1940)
Guerra
Affari Interni
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1940
Maggio

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1940
Maggio

-
Eire

1940
Maggio

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;

5, "Piano Kathleen": H. Görtz viene paracadutato in Irlanda come parte dell'"Operazione Mainau" ed ha probabilmente un altro incontro con Seamus O'Donovan che lo informa sullo status e sulla situazione interna all'IRA.
17, H. Görtz inizia a discutere del piano con Hayes a casa di Stephen Carroll Held. In questo incontro Hayes riferisce la forza dell'IRA e H. Görtz così riporta: "5000 sono membri, di cui 1500 sono stazionati in Nord Irlanda; poi ci sono altri 10.000 irlandesi nel nord e 15.000 irlandesi del sud, nel caso di una rivolta armata nel Nord Irlanda."
Le direttive di Hayes – desunte dallo stesso incontro, come affermerà H. Görtz in seguito – sono di cessare tutte le operazioni nell'Eire e di concentrarle nel Nord Irlanda. Inoltre Hayes gli riferisce di aver avuto un contatto con un rappresentante del governo dell'Eire tramite un prete, tale padre O'Hara, e che c'è l'intenzione di incorporare la struttura para-militare dell'IRA con l'IDF (Irish Defence Forces). Sempre Hayes riferisce che non dispone di armi per azioni previste su larga scala dal "Piano Kathleen".
L'IRA, per la sua campagna nel nord Irlanda da effettuarsi tra il settembre e il dicembre 1942, richiede un totale di 12 tonnellate di armi ed esplosivi.
Le discussioni tra H. Görtz e Hayes sono del tutto improduttive. [In seguito H. Görtz riferirà di aver sempre discusso di questo'argomento, e di aver lavorato nei dettagli per il trasporto e lo sbarco delle armi in Irlanda.

22, gli agenti del Gardaí – il servizio di polizia nazionale della Repubblica d'Irlanda – fanno irruzione nella casa di Stephen Carroll Held e, durante la perquisizione, vi trovano il paracadute di H. Görtz, una macchina da scrivere e un dossier contenente dettagli militari su porti, aeroporti, ponti, strade e punti del presunto sbarco tedesco, oltre alla distribuzione delle forze armate irlandesi dell'IDF (Irish Defence Forces).
Mentre H. Görtz riesce a non farsi arrestare – rimarrà fuggitivo per altri 18 mesi – Stephen Carroll Held confessa che la spia nazista era stata introdotta a Dublino assumendo il nome in codice di "Heinrich Brandy".
Viene inoltre arrestata Iseult Stuart, moglie di Francio Stuart, in quanto sospettata di aver collaborato con H. Görtz [Heinrich Brandy].
A questo punto, di fatto, il "Piano Kathleen" o "Artur" salta.
[Nel novembre 1941, quando sarà catturato dalla "Garda Siochana Special Branch" irlandese, H. Görtz sarà trovato con i dettagli del piano.]



1940
Maggio
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA

1940
Maggio
dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

REGNO d'ISLANDA

1940
Maggio
-



1940
Maggio
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1940
Maggio

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;



1940
Maggio
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1940
Maggio

-



1940
Maggio
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]

1940
Maggio
-





1940
Maggio
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale

1940
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico", nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale.

Maggio
7
, a Città del Vaticano vengono firmate due convenzioni tra il Portogallo e la S. Sede:
- Concordato, che consta di 31 articoli;
[art. 1, La Repubblica portoghese riconosce la personalità giuridica della Chiesa cattolica.
Il significato rivoluzionario di questo articolo può essere valutato solo ricordando che in tutti i Concordati portoghesi precedenti (1289, 1778, 1848, 1857, 1866) la religione cattolica era considerata come religione di stato, e quindi ufficiale.]
art. 24, In armonia con le proprietà essenziali del matrimonio cattolico, resta inteso che, per il fatto stesso della celebrazione del matrimonio canonico, i contraenti rinunciano alla facoltà legale di domandare il divorzio, che non potrà essere applicato dai tribunali civili ai matrimoni cattolici.
- Accordo Missionario, che consta di 21 articoli ed include un "orientamento" missionario cattolico nelle colonie portoghesi;
art. 16, L'insegnamento delll lingua portoghese è obbligatorio nelle scuole indigene delle missioni, salvo, in armonia con i principi della Chiesa, l'uso della lingua indigena per l'insegnamento della religione cattolica.
art. 18, I prelati delle diocesi, così come i superiori delle organizzazioni missionarie nella metropoli, forniranno ogni anno al governo delle informazioni sul movimento missionario e sull'attività esteriore delle loro missioni.
[Di questo accordo farà l'apologia, in un discorso tenuto a Roma nel 1956, mons. Manuel Maria Ferreira da Silva, arcivescovo di Cizico, presidente delle Opere Missionarie Portoghesi.
Sarà poi riferito da «L'Osservatore Romano» del 23 maggio 1956. L'arcivescovo lo considererà la «Magna Carta della Evangelizzazione portoghese nella quale volontariamente [il Portogallo] assunse gravi responsabilità che sempre ha cercato di assolvere …».]
10, nel messaggio radiofonico il card. Cerejeira afferma che il nuovo Concordato non restaura l'antico regime concordatario e tanto meno crea una Chiesa di Stato («Nell'economia del nuovo Concordato… la Chiesa è semplicemente la Chiesa di Cristo»);
[Il discorso sarà integralmente riprodotto, il giorno successivo, da «As Novidades».]
26, dinanzi all'Assemblea Nazionale A. de Oliveira Salazar afferma:
«La prima realtà che lo Stato si trova di fronte è la formazione cattolica del popolo portoghese e la seconda è che l'essenza stessa di questa formazione si traduce in una costante della nostra storia».

Si svolgono solenni celebrazioni per commemorare l'VIII centenario dell'indipendenza nazionale (1139-1140) e il III centenario della recente restaurazione (1640)



1940
Maggio
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
R. Serrano Suñer
(1938 30 gen - 16 ott 1940)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
1940
Maggio
9
, viene emessa un'Ordinanza relativa al calendario ecclesiastico, prescrivente l'osservanza dei giorni festivi previsti dal diritto canonico (più alcuni altri cari al popolo spagnolo);

F. Franco Bahamonde
[el Caudillo] conferma la neutralità della Spagna dopo aver rifiutato un credito di 100 milioni di dollari offerto dagli Stati Uniti e concluso con l'Italia un trattato commerciale;

don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1940
Maggio
-




1940
Maggio
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
 
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Ettore Muti (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario E. Muti (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario Ubaldo Soddu
(1939 31 ott - 30 nov 1940)
Capo di S.M. Generale mar.llo P. Badoglio
(1925 4 mag - 4 dic 1940)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Domenico Cavagnari
(1933 6 nov - 7 dic 1940)
Capo di S.M. Marina amm. Domenico Cavagnari
(1934 1° giu - 8 dic 1940)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito mar.llo R. Graziani
(1939 3 nov - 24 mar 1941)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario  
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Adelchi Serena (Pnf)
(1939 31 ott - 30 ott 1940)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-

1940
Maggio
, il presidente F.D. Roosevelt invia a B. Mussolini un messaggio dicendo che una nuova estensione del conflitto provocherà reazioni in tutti i paesi del mondo; il Duce gli risponde che «se la dottrina di Monroe "l'America agli Americani" vale per il Nuovo Mondo, quella di "l'Europa agli Europei" deve anche valere per il Vecchio».
, viene ordinato di portare alla forza di guerra le unità in Libia riDucendo da 4 a 3 Div.ni di Camicie Nere;
12, G. Ciano annota:
«In questi giorni ripete spesso che il Papato è il cancro che erode la vita nazionale e che lui intende – se necessario – liquidare questo problema una volta per tutte. Ha aggiunto "Non creda il Papa di cercare l'alleanza nella Monarchia, perché sono pronto a far saltare le due cose insieme. Bastano le sette città della Romagna per fare fuori contemporaneamente Re e Papa!».
15, il presidente F.D. Roosevelt riprende il tentativo parlando al Duce del Vangelo;
16, quando il neo premier inglese W. Churchill invia a B. Mussolini un messaggio verbale dichiarando che «non è mai stato nemico della grandezza italiana» il Duce gli risponde ricordandogli l'affare delle sanzioni e anche «lo stato reale di servitù in cui si trova l'Italia nel proprio mare».
Lo stesso giorno, con R.D. viene concesso al conte Vittorio Cini il titolo di conte di Monselice e stemma.
18, il Duce replica al presidente americano (che gli ha parlato del Vangelo), in uno stile da questi dichiarato cortese ma senza venire a nulla di positivo;
intanto il capo di S.M. dell'Esercito mar.llo R. Graziani ordina al comando del Gruppo di Armate Ovest di ricostituire il dispositivo di copertura già attuato nel settembre precedente;

20, circolare 443/35615 (testo definitivo)
circolare 443/35615del 29 maggio 1940
(testo definitivo)

Eccellenze i prefetti del Regno e questore di Roma / Ministero degli affari Esteri / Ministero della guerra — S.I.M. / Ministero della marina / Ministero aereonautica

Nel richiamare disposizioni impartite con circolare telegrafica n.43427/443 in data 31 agosto 1939, si prega di rivedere accuratamente posizione stranieri residenti rispettive giurisdizioni, comunicando Ministero variazioni che hanno subito elenchi già trasmessi et specificando con esattezza previ accordi con comando C.S. quanti dei detti stranieri in caso di guerra:
- Possono rimanere abituale residenza
- Debbono essere allontanati regno
- Debbono essere internati in determinate località lontano dalle loro residenze
- È necessario che vengano inviati in campo di concentramento.
Questo ultimo provvedimento dovrebbe essere limitato ai casi di reale pericolosità potendo, nei casi meno gravi, essere sufficiente l’internamento in comuni interni dove stranieri possano essere convenientemente vigilati.
Elenchi variazioni nei quali dovranno essere naturalmente compresi ebrei stranieri che sono riusciti a venire nel regno nonché entità numerica stranieri di cui ai numeri suindicati dovranno pervenire ministero entro corrente mese.

Pel Ministro Carmine Senise

 

 


20, Roma, l'ambasciatore di Francia François Poncet prende un'iniziativa concreta e suggerisce al suo governo di fare qualche sacrificio insieme all'Inghilterra presentando offerte sostanziali e precise circa gli statuti di Gibilterra, Malta, Suez, Gibuti e dela Tunisia; questo suggerimento trova avverso il parere del primo ministro P. Reynaud il quale, tuttavia, si reca a Londra e ne parla agl inglesi;
Halifax sarebbe favorevole all'apertura di conversazioni ma W. Churchill, Attlee e A.N. Chamberlain sono contrari: tuttavia una nuova proposta è inviata a F.D. Roosevelt perché si faccia intermediario a Roma ma ormai è roppo tardi…
25
, il mar.llo R. Graziani invia a B. Mussolini un promemoria segreto sulla "Efficienza dell'Esercito" che gli dovrebbe essere commentato dal gen. Francesco Rossi, capo del II Reparto, ma il Duce, che è perfettamente a conoscenza della situazione dell'Esercito, non lascia nemmeno parlare l'ufficiale dicendogli: «Faremo quello che potremo».
29, il mar.llo P. Badoglio assume la direzione dello S.M. Generale;
ESERCITO
[dati in Div.ni]
I) Forze disponibili per la difesa della madre patria continentale
Frontiera francese (1ª e IV Armata)
di cui 14 in linea e 7 in riserva d'Armata;
21
Frontiera svizzera (a contatto con la frontiera francese)
elementi non indivisionati vari (9 btg)
-
Frontiera jugoslava
+ un raggruppamento alpino (II Armata) in "schieramento di sicurezza"
[che presuppone la Jugoslavia incerta]
5
Riserva di A.C.E.
(ripartite in 3 nuclei)
23
Nucleo ovest (VII Armata) in Piemonte;
4
-
Nucleo centrale:
- 6 Div.ni (8ª Armata) in Romagna-Veneto,
- 10 Div.ni (S.P.) in Lombardo-Veneto;
16
-
Nucleo sud: fra Bari, Catanzaro, Messina
3
-
Difesa delle coste:
battaglioni T.M. e batterie da posizione varii;
-
Totale Div.ni
49
II) Forze dislocate oltremare
o nelle grandi isole mediterranee
Libia
14
-
Albania
5
-
Sicilia
2
-
Sardegna
2
-
Egeo
1
-
Totale Div.ni
24
Grandi Unità mobilitabili
[Esclusa l'Africa Orientale Italiana, comprese le forze libiche e le Div.ni Camicie Nere dell'Africa Settentrionale + un raggruppamento da montagna (che non ha le possibilità operative di una div.ne)]
Totale Div.ni
73


Le altre due forze:
MARINA MILITARE
[al 1° maggio 1940]
- Corazzate
[le due tipo Duilio e le due Vittorio Veneto entrate in servizio da pochissimno tempo, hanno ancora bisogno di parecchi mesi per essere a punto prima di essere impiegate per operazioni di guerra]
6
- Iincrociatori
29
- Cacciatorpediniere
59
- Sommergibili
115
- M.a.s.
65
- Navi ausiliarie
157
Mezzi contraerei delle piazze marittime
- batterie di tipo antiquato
269
- mitragliere da 20
547
La nafta nei deposti è giudicata sufficiente per far fronte ai consumi della flotta intera per circa 5 mesi.
AERONAUTICA MILITARE
[al 1° giugno 1940]
Velivoli
tipi superati
tipi moderni
-
- caccia
1.186
308
-
- osservazione aerea
545
-
-
- bombardamento
1.295
131
-
- ricognizione marittima
(compresi aerei imbarcati)
311
100
-
Totale velivoli
3.337
539
-
Produzione mensile dei velivoli
- bombardamento
34
57
91
- caccia
42
17
59
- ricognizione
30
-
30
Totale produzione mensile velivoli
*115
74
189
Si costruiscono inoltre 105 velivoli vari per addestramento, scuola, trasporto, ecc., il che porta la produzione mensile a 294 velivoli.
La disponibilità di carburante avio è di 136.000 tonn., sufficienti per 6-7 mesi.
*numeri o somma errati nella tabella p. 21 vol. II
[Emilio Canevari, La Guerra Italiana, Tosi Editore Roma 1949]
-

lo stesso giorno, nella stanza del duce si tiene una riunione segreta alla presenza dei capi di S.M.:
. P. Badoglio,
. Domenico Cavagnari,
. Francesco Pricolo,
. R. Graziani.
È la seduta in cui si decide l'intervento dell'entrata in guerra dell'Italia.
Inizia a parlare B. Mussolini: "Nel mio memoriale del 31 marzo ho spiegato con una logica che la maestà del re ha trovato "geometrica": che non possiamo assolutamente evitare la guerra: che non possiamo farla con gli Alleati: che non possiamo farla che con la Germania".

30, il capo di S.M. dell'Esercito mar.llo R. Graziani ordina al comando del Gruppo di Armate Ovest guidate dal principe di Piemonte di assumere lo schieramento previsto dal piano di guerra [prevede soltanto la difensiva, pur non escludendo la possibilità di alcune offensive parziali] per le ore 24:00 del 4 giugno successivo, data successivamente rimandata al giorno 10 stessa ora.

Alla fine di maggio la forza desiderata di 1 milione di uomini alle armi viene raggiunta.
[Gli italiani all'estero sono 9 milioni (solo 85.000 iscritti ai fasci) di cui 7,5 milioni in America.]




Partito comunista italiano
(Pci)

1940
Maggio
14
, Marsiglia, esce l'ultimo numero (n. 5) de «l'Unione»
[un giornaletto di cui sono usciti cinque numeri in tutto: …n. 3 (24-30 marzo 1940), n. 4 (21-28 aprile 1940) e questo.
È pubblicato dai dirigenti capitolardi della "Unione Popolare Italiana" che, dopo la messa fuori legge dei comunisti, seguono la politica del governo francese. Tra i nomi dei capitolardi (a parte i già citati parlando dell' "Unione Popolare Italiana") troviamo (anche se definite persone di secondo piano):
. Forcolin da Millau;
. Alibertini da Nîmes,
. Boaglio da Beaumes des Dames.
. Pino Masotti da Beausoleil,
. Bernabé da Avignone,
. Ragnotti da Reddange,
. Poletto da Bordeaux,
. Zambelli da Saulnes,
. Bulsen da Thionville;
. Bernasconi da Pontarlier,
. Sandrini da Pontarlier,
. Pierlengi da Pontarlier,
. Regis Giuseppe da Vienne Isère,
. Cerruti da Vienne Isère,
. Mocellin da Vienne Isère,
. Barbone da Vienne Isère.]
20, Marsiglia, la prefettura convoca tutti gli italiani al campo sportivo della città per operare uno scrupoloso censimento.
Naturalmente chi non è "in regola con le carte" non si presenta!
La prefettura autorizza il rientro in Italia di tutti quelli che lo desiderano ma non sono molti a seguire questa strada; la maggioranza di coloro che lo fanno sono fascisti.
Si impartiscono disposizioni restrittive tra cui una che vieta addirittura a tutti gli italiani di spostarsi da un Comune all'altro senza una speciale autorizzazione.
Il compagno Brau, l'unico ancora "legale", viene invitato dagli amici a presentarsi a questo "censimento" per essere informati di quanto succederà.
S. Schiapparelli [Willy] si sposta all'Estaque, rifugiandosi presso il compagno Canepa [Marzo] tenendo i collegamenti con i dirigenti dei "Gruppi" tramite il compagno Brau.
[Arrestato qualche tempo prima, il compagno Canepa [Marzo], dopo un mese di carcere (perché privo di documenti), aveva ottenuto un permesso provvisorio rinnovabile ogni mese.]


[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1940
Maggio

«segue da Aprile 1940»

Lo stesso mese, tutti gli agenti dell'SD - Sicherheitsdienst attivi in Italia e gli informatori (V-Leute) reclutati sul posto ricevono l’ordine di avviare l’attività di spionaggio, provvedendo in
particolare al controllo del traffico delle merci per le vie di terra e di mare ed allo studio delle possibilità di effettuare azioni di sabotaggio contro navi o linee ferroviarie utilizzate per il
loro trasporto.
[Sembra però che all’inizio la rete di agenti e informatori pronti ad entrare in azione nei porti italiani prospettata a R. Heydrich esista solo sulla carta e che ben pochi dei preparativi annunciati siano effettivamente già messi in pratica.]
Accanto all’attività da svolgere in territorio italiano a danno delle nazioni in guerra con il Reich, l’apparato di spionaggio e informativo inizia assai presto a dirigere la sua attenzione
anche verso l'Italia, avviando la raccolta di informazioni in tutti i settori: in campo politico, economico, militare e culturale.
Questa parte dell’attività di intelligence crescee di importanza quando viene rivelata l’esistenza di gruppi di influenza all’interno del ministero degli esteri, dell’aristocrazia e del mondo economico italiano che si oppongono ad una stretta
unione dei due paesi. Il RSHA ritiene sia suo compito osservare strettamente la politica estera italiana, creando le basi per allargare la propria sfera di influenza in campo diplomatico.
In Italia i centri verso i quali l’attenzione tedesca è diretta sono Roma e il Vaticano, l’area dell’Alto Adriatico, in particolare Trieste e le città giuliane e istriane, e il triangolo industriale.
Il primo inviato del RSHA nel nostro paese è il dottor Arno Gröbl, in precedenza responsabile dell’Amt VI presso l’ufficio regionale dell'SD - Sicherheitsdienst di Innsbruck, che viene in Italia ad organizzare una rete spionistica utilizzando come copertura ufficiale la funzione di incaricato della Deutsche Kongresszentrale in preparazione dell’Esposizione Universale del 1942.
Di lui, in un documento del RSHA dei primi mesi del 1940, si loda "l’assoluta affidabilità", la cautela e la meticolosità, motivo per il quale non si dovrebbero verificare incidenti di sorta.

18, a questo punto viene completamente impedito agli ebrei il varco delle frontiere;
20, il Ministero dell’interno dirama una circolare nella quale si
stabilisce l’inclusione degli ebrei stranieri tra i civili per i quali si va profilando l’internamento.

21, la disciplina dell’internamento trova nella legge del 21 maggio 1940 n. 415 [GU n.120 del 24.05.1940] l’attribuzione al Ministero dell’interno delle decisioni sulla costruzione dei campi. Il funzionamento degli stessi è regolato da un piano predisposto per la Direzione generale di P.S. nella quale viene creato un “Ufficio internati” con sezioni per italiani e stranieri;
[Nei territori occupati dei Balcani l’internamento sarà controllato e gestito direttamente dal Ministero della guerra e quindi stabilito dalle truppe d’occupazione.]

Campi di internamento:


Le leggi antiebraiche del 1938 non contengono informazioni riguardanti eventuali pratiche di internamento. Tuttavia, secondo quanto stabilito dal DL del 7 settembre 1938 n. 1381 e dal DL del 17 novembre 1938 n. 1728, gli ebrei che hanno stabilito la loro residenza in Italia dopo il primo gennaio 1919 devono allontanarsi dal paese, pena la loro espulsione. Inoltre, tutte le
cittadinanze italiane concesse agli ebrei dopo tale data, devono essere revocate.
Allo scadere dei termini non tutti gli interessati sono riusciti ad allontanarsi dalla penisola, anche perché ben poche sono oramai le nazioni disposte ad accoglierli.
Nel frattempo, altri, circa 6000 ebrei in pericolo di vita, hanno continuato ad arrivare.

Il provvedimento di internamento è stato usato dall'Italia già nelle prime guerre coloniali e poi nella prima guerra mondiale. Ma è stato con il regime fascista che l’internamento è divenuto un vero e proprio strumento di repressione politica e sociale.
Il provvedimento, così come il confino, è di competenza del Ministero dell’Interno e viene comminato facendo ricorso sia alle leggi di guerra (Legge n. 1415 dell’8 luglio 1938 e Legge n. 566 del 10 giugno 1940) per rendere precauzionalmente inoffensivi i sudditi nemici che si trovano sul territorio nazionale, sia alle leggi di pubblica sicurezza (RDL n. 773 del 18 giugno 1931 e RDL n. 1374 del 17 settembre 1940) per combattere gli oppositori e tutti coloro che a vario titolo sono considerati “pericolosi nelle contingenze belliche”.
I campi per l’internamento vengono istituiti prevalentemente nelle regioni centromeridionali perché all’inizio del conflitto si ritiene che esse avranno minore possibilità di essere incluse nelle operazioni belliche.

 
Campi per l’internamento civile
Sono sottoposti alla giurisdizione del Ministero dell’Interno, che, per garantire l’applicazione delle disposizioni prevista per l’internamento, ha nominato cinque Ispettori Generali di Pubblica sicurezza.
Provincia Campo Direttore Note
1) Ancona Fabriano, stabilimento Sisla e collegio Gentile Commissario Paride Castellini italiani maschi;
capienza: 100 posti;
?) Ancona Sassoferrato    
2) Arezzo Civitella della Chiana, villa Oliveto Commissario Amedeo Mascio sudditi nemici maschi;
capienza; 200 posti;
?) Arezzo Renicci di Anghiari    
3) Avellino Ariano Irpino, case antisismiche e villino Mazza Commissario Vito Pirozzi italiani maschi;
capienza: 130 posti;
4) Avellino Monterforte Irpino, ex orfanotrofio Loffredo podestà del luogo italiani maschi;
capienza: 100 posti;
5) Avellino Solofra, edificio dell’abitato Giuditta Festa prostitute straniere;
capienza: 50 posti;
6) Bari Alberobello, ex scuola tecnico agraria Gigante podestà del luogo ebrei stranieri maschi;
7) Bari Gioia del Colle, ex molino pastificio Pagano Commissario E. Santini ebrei italiani maschi;
capienza: 240 posti;
8) Campobasso Boiano, ex manifattura dei tabacchi Commissario Mario Contardi una famiglia di zingari;
capienza: 250 posti;
9) Campobasso Casacalenda, palazzo dei coniugi Corradino - Di Blasio Commissario Giuseppe Martone,
Direttrice Ezia Calogero
donne;
capienza: 160 posti;
10) Campobasso Vinchiaturo, locali di proprietà privata podestà del luogo donne;
capienza: 60 posti;
11) Isernia ex convento delle suore Benedettine detto "Antico Distretto" Commissario Guido Renzoni maschi di varie nazionalità;
capienza: 190 posti;
12) Isernia Agnone, ex convento S. Bernardino Commissario Giuseppe Cecere,
Direttrice Amalia Vacalucci
stranieri maschi di varie nazionalità;
capienza: 190 posti;
13) Cosenza Ferramonti di Tarsia, costruito in capannoni, dalla ditta Parrini Eugenio, provvisto di recinzione e sottoposto ad una sorveglianza particolare Commissario Paolo Salvatore prevalentemente ebrei;
capienza: 1.500 posti;
[l’unico predisposto, fin dall’inizio, ad accogliere nuclei familiari]
14) Firenze Bagno a Ripoli, villa la Selva e villa La Colombaia Commissario Pasquale De Pasquale,
Direttrice Marianna Conti
sudditi nemici maschi;
capienza: 200 posti;
15) Firenze Montalbano, castello di Montalbano, località Sant’Andrea a Rovezzano
[predisposto ma non ancora attivo]
- capienza: 60 posti;
16) Foggia Manfredonia, nuovo macello comunale Commissario Guido Celentano maschi di varie nazionalità;
capienza: 300 posti;
?) Frosinone Fraschette d’Alatri    
17) Macerata Pollenza, villa Lauri in località S. Lucia Commissario Nicola Martinez,
Direttrice Fedora Largarini
donne;
capienza: 110 posti;
18) Macerata Urbisaglia, Abbadia di Fiastra Commissario Paolo Spetia ebrei maschi, italiani e di varie nazionalità;
capienza: 200 posti;
19) Macerata Treia, villa La Quiete detta "della Spada" Commissario Carmine Ferrigno,
Direttrice Luisa Marchesini
donne;
capienza: 100 posti;
?) Macerata Petriolo   donne;
20) Parma Monterchiarugolo, castello medioevale del dr. Marchi Commissario Socrate Addario sudditi nemici maschi;
capienza: 200 posti;
21) Parma Scipione di Salsomaggiore, castello in fraz. Scipione,
[predisposto ma non ancora attivo]
Commissario Tiberio Pasqualoni capienza: 200 posti;
22) Perugia Colfiorito, capannoni,
[predisposto ma non ancora attivo]
Commissario Vincenzo La Torre capienza: 200 posti;
?) Rieti Farfa Sabina    
23) Salerno Campagna, ex caserma S. Bartolomeo e ex caserma Concezione Commissario Eugeni De Paoli prevalentemente, ebrei maschi di varie nazionalità;
capienza: 650 posti;

Oltre ai campi di nuova istituzione vengono utilizzate le colonie di confino di Lipari, Ponza, Ventotene, Ustica, S. Domino (Tremiti), Nuoro, Pisticci e Castel del Guido, dove vi si internano, in prevalenza, gli italiani ritenuti più pericolosi.
Tra la fine del 1940 e il 1943 alcuni campi precedentemente attivati verranno chiusi, come il campo di Gioia del Colle, di Boiano (Campobasso) e quello di Chieti.
Oltre a questi, dal 1941, verranno istituiti dei campi di concentramento anche dalle autorità militari. Saranno dislocati, sia nelle zone di occupazione, Jugoslavia, Albania e nelle isole Greche, che in territorio italiano.
Anche alcuni dei campi, che all’inizio sono di giurisdizione del Ministero dell’Interno, nel corso della guerra, passeranno sotto la dipendenza dello "Stato Maggiore dell’Esercito Ufficio prigionieri di guerra".

[Per quanto si ritenga che nei campi meridionali, in particolar modo nel campo di Vinchiaturo, sussista un regime di detenzione particolarmente duro, è innegabile che l’arrivo degli Alleati in queste regioni, che avverrà con nove mesi di anticipo rispetto alle Marche, favorirà non di poco le internate, in particolar modo le ebree, ma anche le donne provenienti dai territori del confine orientale italiano, classificate dalla burocrazia fascista come “ex jugoslave”.].

 

 

Campi per l’internamento civile
[ABRUZZO]
Provincia Luogo Direttore Note
1) Casoli   ebrei
2) Chieti asilo infantile "Principessa di Piemonte"    
3) - Vasto, Istonio Marina   italiani "pericolosi"
4) - Lama dei Peligni   smistamento
5) Chieti Lanciano   femminile
[solo fino al febbraio 1942, quando 60 internate
presenti saranno trasferite al campo di Pollenza]
6) - Tollo   comunisti Jugoslavi
7) Pescara Città S.Angelo    
8) - città fortezza di Civitella del Tronto    
9) - Badia Celestina di Corropoli    
10) - Isola del Gran Sasso, Basilica di S.Gabriele   cinesi
11) - Nereto    
12) - Notaresco    
13) - Tortoreto Stazione (Alba Adriatica) e Tortoreto Alto    
14) - Campi di di Tossicia   zingari
 
 



«segue Giugno 1940»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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1940
Maggio

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
John Buchan
barone Tweedsmuir of Eisfield
(1935 2 nov - 11 feb 1940)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1940
Maggio

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1940
Maggio

-

 


 

 

ONTARIO
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1940
Maggio

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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1940
Maggio

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NOVA SCOTIA
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1940
Maggio

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MANITOBA [dal 1870]
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1940
Maggio

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Maggio

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Maggio

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1940
Maggio

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1940
Maggio

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1940
Maggio

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1940
Maggio

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1940
Maggio
-

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1940
Maggio

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1940
Maggio

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1940
Maggio

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1940
Maggio

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1940
Maggio

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1940
Maggio

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1940
Maggio

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1940
Maggio

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1940
Maggio

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1940
Maggio

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1940
Gennaio
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1940
Maggio

-


a

 

 



1940
Maggio
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1940
Maggio

-
Haiti
-
?
(? - ?)
1940
Maggio

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1940
Maggio

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Lázaro Cárdenas del Rio
(1934 1º dic - 30 nov 1940)
[del Partido de la revolución mexicana (da lui creato nel 1938)]
["seconda rivoluzione messicana" all'insegna di una ripresa massiccia della riforma agraria]

1940
Maggio

-


1940
Maggio
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1940
Maggio

-



1940
Maggio
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1940
Maggio

-


1940
Maggio
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1940
Maggio

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1940
Maggio
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1940
Maggio

-


1940
Maggio
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1940
Maggio

-

1940
Maggio
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1940
Maggio

ritorna ora il regime liberale;

1940
Maggio
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1940
Maggio

-







1940
Maggio
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1940
Maggio

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1940
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1940
Maggio

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1940
Maggio
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1940
Maggio

il presidente cerca di attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario;



1940
Maggio

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1940
Maggio

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1940
Maggio

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1940
Maggio

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste).

1940
Maggio

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1940
Maggio

-

1940
Maggio
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Maggio

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Maggio

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Maggio

-


1940
Maggio

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1940
Maggio

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1940
Maggio

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1940
Maggio

-


1940
Maggio

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Vicepresidente
R.S. Castillo
(1938 feb - ago 1940)
[conservatore]
1940
Maggio

Buenos Aires,

 



Patagonia
1940
Maggio

-

1940
Maggio
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1940
Maggio

Montevideo,


1940
Maggio
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1940
Maggio

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1940
Maggio

-

a


1940
Maggio
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1940
Maggio

-

a


1940
Maggio
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;

dal 1937 è in atto una lunga guerra con la Cina

1939

il rafforzamento delle posizioni giapponesi nel continente asiatico e in altre aree dell'Estremo Oriente ha inoltre accresciuto l'antagonismo soprattutto con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna che prendono misure punitive contro il Giappone (come per esempio la proibizione di esportarvi petrolio e altre materie di vitale importanza).

a




1940
Maggio
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1940
Maggio

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1940
Maggio
Algeria
-
-
1940
Maggio

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1940
Maggio
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1940
Maggio

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1940
Maggio
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
LIBIA
mar.llo I. Balbo
(1934 16 gen - † 28 giu 1940)

1940
Maggio
il vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, iniziato sin dagli anni '20, viene intensificato ed è costruita un'efficiente infrastruttura in tutta la regione costiera con l'obiettivo di favorire, in prospettiva, l'insediamento di un'ingente comunità di italiani nella colonia;

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1940
Maggio
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico]
   
1940
Maggio

dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.
Disegno troppo prematuro per raggiungere risultati apprezzabili.


1940
Maggio
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
   
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1940
Maggio

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1940
Maggio

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1940
Maggio

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1940
Maggio

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1940
Maggio

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1940
Maggio

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1940
Maggio

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1940
Maggio

-

1940
Maggio
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1940
Maggio

-


1940
Maggio
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1940
Maggio

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1940
Maggio

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;

Lagos
1940
Maggio

-





1940
Maggio
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1940
Maggio

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1940
Maggio

si sottopone alla sovranità del regime filonazista di Vichy;

1940
Maggio
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1940
Maggio

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1940
Maggio

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1940
Maggio

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
Governatore
Felix Éboué
(1938 nov - ?)
1940
Maggio

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1940
Maggio
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1940
Maggio

Lépoldville [1940] ha 47.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1940
Maggio

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1940
Maggio

-







1940
Maggio
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
- dal 1936 è costretto all'esilio -

Viceré
[investito della funzione di governatore generale]
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
comandante superiore
delle Forze Armate
gen. De Biase
(mag - ?)
[interregno]
1940
Maggio
ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1940
Maggio

-
SOMALIA ITALIANA
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935]
1940
Maggio

-




1940
Maggio
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1940
Maggio

-
Somalia Britannica [SOMALILAND, protettorato inglese dal 1884]
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1940
Maggio

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1940
Maggio

Tra le nuove leve intellettuali kikuyu, formatesi nelle missioni protestanti inglesi, prendono vita negli anni Venti i primi raggruppamenti politici indigeni.



1940
Maggio
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1940
Maggio

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1940
Maggio

-

1940
Maggio
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1940
Maggio

Concordato tra il Portogallo e il Vaticano che include un "orientamento" missionario cattolico nelle colonie portoghesi.


1940
Maggio
Rhodesia
1940
Maggio

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1940
Maggio

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1940
Maggio

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1940
Maggio
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1940
Maggio

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1940
Maggio
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1940
Maggio

-


1940
Maggio
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1940
Maggio

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1940
Maggio
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;

1940
Maggio

-

 





1940
Maggio
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1940
Maggio

-


1940
Maggio
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1940
Maggio

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1940
Maggio
Repubblica Libanese
(1926)
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1940
Maggio

-



1940
Maggio
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1940
Maggio

-


1940
Maggio
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1940
Maggio

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1940
Maggio
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Nuri al-Said
(1938 - ?)
1940
Maggio

1936-41: sette colpi di stato;
Kurdistan (iracheno)
1940
Maggio

-



1940
Maggio
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, scià dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1940
Maggio

-


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Operazione
Amtlich Vatikanische

1940
Maggio
2/4
, Joseph Müller avvisa segretamente l'ambasciatore belga presso la Santa Sede, Adrien Nieuwenhuys, il quale invia un telegramma urgente a Bruxelles, mentre Pio XII riceve in udienza privata il principe ereditario italiano, Umberto, e sua moglie, Maria.
Il papa insiste sul pericolo che si avvicina in Olanda e sulla necessità che la principessa Maria informi immediatamente suo fratello, re Leopoldo;
8, tanto il governo belga quanto quello oalndese non danno importanza agli avvertimenti ricevuti, soprattutto quando scoprono che la fonte è una spia dell'Abwehr che lavora per l'Entità, commettendo un grave errore.
10, le prime unità tedesche panzer attraversano la frontiera dirette in Francia e mettono a ferro e fuoco l'Olanda e il Belgio.
All'interno del Vaticano soltanto altri tre uomini sanno di questi contatti:
. cardinale L. Maglione, segretario di Stato;
. mons. Domenico Tardini,
. mons. Giovanni Battista Montini;
sia il segretaro di Stato che i suoi due uomini di fiducia porteranno il segreto nella tomba.
In base alla lista scritta dal gesuita Robert Leiber, su ordine di Pio XII, sono queste le persone implicate nell'operazione:
1) mons. Johannes Schönhöffer, amico di Joseph Müller;
2) mons. Paul Maria Krieg, cappellano della Guardia Svizzera e confessore di Johannes Schönhöffer;
3)Ivo Geiger, un gesuita del Collegio tedesco-ungherese di Roma;
4)Augustine Mayer, un monaco benedettino e docente presso il collegio di Sant'Anselmo;
5) padre Vincent McCormick, il rettore americano dell'Università Gregoriana e superiore di Robert Leiber;
6) padre W. Ledóchowski, il generale dei gesuiti.
Il papa ordina ai sei religiosi di non rendere mai pubblico nessun dettaglio dell'operazione, altrimenti sarebbero scomunicati
Per il resto del mondo questo non è mai successo…
[Eric Frattini, L'Entità, 2008].

Il telegramma inviato da Adrien Nieuwenhuys, è intercettatto dal Forschungsamt (Ufficio di Ricerca, uno dei dipartimenti del Terzo Reich addetto alla decodifica dei messaggi).
La trascrizione del messaggio finisce sulla scrivania del Führer, che ordina all'Abwehr di condurre una minuziosa indagine per scovare i traditori.
[Canaris è riuscito a fare in modo che i falso resoconto di Müller fosse trasmesso a A. Hitler dall'SD, per cui a Heydrich, che ha ancora in mente il rapporto di Herbert Keller, non viene permesso di partecipare all'iindagine.
Canaris mette Joseph Müller a capo delle investigazioni, il quale torna a Roma e comunica al presunto capo dell'Entità, il padre gesuita tedesco Robert Leiber, che devono costruire una storia convincente che spieghi come l'ambasciatore Adrien Nieuwenhuys ha saputo dell'invasione tedesca. Robert Leiber e Joseph Müller si mettono all'opera e inventano l' "operazione Westlichwind" una vera e propria missione di spionaggio ricostruita partendo dalla fine.

"Operazione Westlichwind"

Robert Leiber propone di far credere che la notizia sia trapelata da una persona, non identificata, vicina al ministro degli Esteri italiano, il conte Galeazzo Ciano, che era stato informato dell'operazione militare della Wehrmacht dal suo omologo tedesco, Joachim von Ribbentrop; l'informazione era stata poi trasmessa a padre Monnens, un sacerdote gesuita belga, che a sua volta l'aveva passata all'ambasciatore del suo paese a Roma, Adrien Nieuwenhuys.
Robert Leiber sa che né l'ambasciatore belga (che gode dell'immunità diplomatica) né il padre gesuita (si trova in una missione sperduta nell'Africa centrale) possono essere raggiunti dai servizi di sicurezza del Reich. Robert Leiber e Joseph Müller credono che la loro versione dei fatti abbia convinto i capi nazisti, ma si sbagliano e Heydrich fa di tutto per dimostrare che è falsa.
Un tenente colonnello dell'Abwehr, Joachim Rohleder, amico di Heydrich, non è molto convinto della veridicità della storia e studia il telegramma intercettato e decodificato dell'ambasciatore belga. Nel testo, Adrien Nieuwenhuys menziona una fonte tedesca partita da Berlino il 29 aprile 1940, arrivata a Roma il 1° maggio e rimasta nella capitale italiana fino al 3. Con questi dati in mano, l'ufficiale dell'Abwehr decide di esaminare la lista di tutti i cittadini tedeschi che hanno lasciato il paese in questa data. Tra questi, vi è Joseph Müller che è entrato in Italia il 29 aprile ed è ritornato in Germania il 4 maggio.
Joachim Rohleder contatta allora la postazione dell'Abwehr a Monaco, la sede a cui è assegnato Joseph Müller, sperando di scoprire se in quei giorni l'ufficiale si è recato a Roma. Ma il collaboratore dell'Entità si era coperto le spalle, dichiarando in un rapporto che la meta del suo viaggio era Venezia, e, grazie a degli agenti dell'Entità che lavorano presso la polizia di frontiera italiana, il suo passaporto ha il visto d'ingresso per la città lagunare. Joachim Rohleder dice a Heydrich di esser convinto che Joseph Müller abbia dei contatti con lo spionaggio pontificio. Per un certo tempo le indagini si fermano, fino a quando la postazione dell'Abwehr di Stoccolma inizia a interessarsi a un noto giornalista cattolico, Sigfried Ascher. [Questi si era recato a Roma per la prima volta nel 1935 e, poco dopo, era diventato segretario di padre Friedrich Muckermann, un gesuita tedesco famoso per le sue posizioni antinaziste.
Attraverso di lui, è penetrato in tutti i settori importanti della Curia vaticana e ha stretto numerose amicizie. Nel 1937, quando i gesuiti avevano trasferito il suo protettore a Vienna, Sigfried Ascher lo aveva seguito, ma dopo l'Anschluss era stato costretto a fuggire in Olanda e, successivamente, in Svizzera, dove ha ottenuto un lavoro come corrispondente del Vaticano del quotidiano «Basler Nachrichten». Dopo l'approvazione delle leggi razziali, ha cambiato nuovamente città: il nome di Ascher in realtà è Gabriel e non Siegfried e solo da pochi anni ha abbandonato la religione ebraica per abbracciare il cattolicesimo.]

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