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ANNO 1997

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

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Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Radio-TV

Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

segretario di Stato: cardinale Angelo Sodano;

direttore dell'Entità e di Sodalitium Pianum: cardinale Luigi Poggi;

Mossad
[Istituto per l'intelligence e servizi speciali israeliano]

«segue da 1988»
1997, i due agenti dell'agenzia, catturati in Giordania dopo il fallito assassinio del leader di Hamas, Khaled Meshaal, vengono rilasciati in cambio della liberazione, da parte di Israele, del fondatore del movimento, lo sceicco Yassin;
«segue 2002»


 



1997
UNIONE EUROPEA
IV LEGISLATURA - (1994-1999)
Stati Membri
Seggi
[dal 1952]
       
01
Belgio      
25
02
Francia      
87
03
Germania      
99
04
Italia      
87
05
Lussemburgo      
6
06
Paesi Bassi      
31
[dal 1973]
     
07
Danimarca      
16
08
Regno Unito      
87
09
Irlanda      
15
[dal 1981]
     
10
Grecia      
25
[dal 1987]
     
11
Portogallo      
25
12
Spagna      
64
[dal 1995]
     
13
Austria      
21
14
Finlandia      
16
15
Svezia      
22
Totale Deputati
626

 

1997
IV LEGISLATURA - (1994-1999)
- Deputati Italiani (87) -
[Elezioni: ]
Gruppo Unione per l'Europa
[ex "Gruppo Forza Europa", nuova denominazione dal 05.07.1995]
27
Aldo Arroni
Claudio Azzolini
Monica Stefania Baldi
Valerio Baldini
Giampiero Boniperti
Ernesto Caccavale
Luigi Caligaris
Ombretta Colli
Alessandro Danesin
Stefano De Luca
Pietro Antonio Di Prima
Luigi Andrea Florio
Riccardo Garosci
Giacomo Leopardi
Giancarlo Ligabue
presidente
Franco Malerba
Alfonso Luigi Marra
Roberto Mezzaroma
Eolo Parodi
vicepresidente
Guido Podestà
Giacomo Santini
Umberto Scapagnini
Antonio Tajani
Luisa Todini
Guido Viceconte
vicepresidente
Marilena Marin
[FLD, ex Lega]
(1994 15 dic - 1999)
[ex Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori]
Enrico Ferri
[ex PSDI]
(1994 15 dic - 1999)
[ex "Gruppo Non Iscritti")
2
Pier Ferdinando Casini
Alessandro Fontana
vicepresidente
Totale Membri
29



Gruppo Partito del Socialismo Europeo
16
Corrado Augias
Francesco Baldarelli
Roberto Barzanti
Rinaldo Bontempi
Pierre Carniti
Luigi Alberto Colajanni
vicepresidente
Biagio De Giovanni
Giulio Fantuzzi
Fiorella Ghilardotti
Renzo Imbeni
Andrea Manzella

Pasqualina Napoletano
(1996 11 nov - 1999)
[subentrata a Enrico Montesano]

Achille Occhetto
(1994 - 11 ott 1998)
Giorgio Ruffolo
Roberto Speciale
Luciano Vecchi
2
Elena Marinucci
Riccardo Nencini
Totale Membri
18
Gruppo del Partito Popolare Europeo
8
Gerardo Bianco
Giovanni Burtone
Carlo Casini
Pierluigi Castagnetti
Maria Paola Colombo Svevo

Giampaolo D'Andrea
(1994 - 26 ott 1998)

Antonio Graziani
vicepresidente
Carlo Secchi
1
Michl Ebner
3
Livio Filippi
Danilo Poggiolini

Vincenzo Viola
(1995 18 set - 1999)
[subentrato a Mariotto Segni]

Totale Membri
12

 

Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori
1
Umberto Bossi
(1994 - 18 feb 1997)
Gipo Farassino
(1994 - 18 feb 1997)
Raimondo Fassa
Marco Formentini
(1994 - 18 feb 1997)
Luigi Moretti
(1994 - 18 feb 1997)
1
Giorgio La Malfa
Totale Membri
2
In data 18.02.1997 4 deputati della Lega Nord lasciano il gruppo per aderire al "Gruppo dei Non iscritti".
Gruppo della Sinistra Unitaria Europea
5
Luciano Pettinari
vicepresidente
(1994 - 14 feb 1997)
[rimane nel gruppo fino al 24 mag 1998]
Luigi Vinci
vicepresidente
(1997 14 feb - 1999)
Fausto Bertinotti
Luciana Castellina
Lucio Manisco
Gruppo Verde al Parlamento europeo
3

Gianni Tamino
vicepresidente (1995 11 lug - 1999)
[subentrato ad Alexander Langer]

Adelaide Aglietta
Carlo Ripa di Meana
(1994 - 12 lug 1998)
La Rete
1
Leoluca Orlando
Totale Membri
4
Gruppo dell'Alleanza Radicale Europea
2
Gianfranco Dell'Alba

Olivier Dupuis
(1996 30 mar - 1999)
[subentrato a Marco Pannella]

Non Iscritti
10
Amedeo Amadeo
Roberta Angelilli

Spalato Bellerè
(1994 - 21 apr 1998)

Marco Cellai
Gianfranco Fini
Cristiana Muscardini
Sebastiano Musumeci
Gastone Parigi
Salvatore Tatarella
Antonio Michele Trizza
1
Pino Rauti
4
Umberto Bossi
(1997 18 feb - 1999)
Gipo Farassino
(1997 18 feb - 1999)
Marco Formentini
(1997 18 feb - 1999)
Luigi Moretti
(1997 18 feb - 1999)
Totale Membri
15 In data 18.02.1997 aderiscono al gruppo questi 4 deputati della Lega Nord, provenienti dal "Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori".
Totale Deputati Italiani
87

Note

 

 

UNIONE EUROPEA
Commissione Santer (1995-15 marzo 1999)

 

Jacques Santer
Presidente
PPE
LUSSEMBURGO
CSV

Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea

Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia [2]

Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali
Leon Brittan
Vice presidente
[1]

Manuel Marín

Vice presidente
Mario
Monti
DE
PSE
Indip.
REGNO UNITO
SPAGNA
ITALIA
Conservatori
PSOE
Indip.
Agricoltura e sviluppo rurale
Concorrenza
Affari economici, finanziari e monetari

Franz
Fischler

Karel
van Miert

Yves-Thibault
de Silguy

PPE
PSE
-
AUSTRIA
BELGIO
FRANCIA
ÖVP
PS (Parti Socialiste)
Indip.
Occupazione e Affari sociali
Politica dei consumatori, Pesca e Aiuto umanitario di urgenza
Ambiente e
Sicurezza nucleare

Pádraig
Flynn

Emma
Bonino

Ritt
Bjerregaard

UFE
ALDE
PSE
IRLANDA
ITALIA
DANIMARCA
Fianna Fáil
Lista Bonino
SD
(Socialdemokraterne)
Industria e Tecnologia dell'informazione e delle telecomunicazioni
Trasporti
Energia,
Piccole e medie imprese e
Turismo
Martin
Bangemann
Neil
Kinnock

Christos
Papoutsis

ELDR
PSE
PSE
GERMANIA
REGNO UNITO
GRECIA
FDP (Freie Demokratische Partei)
Labour Party
PASOK
Immigrazione, Affari interni e giudiziari, Controllo finanziario e Lotta antifrode
Bilancio,
Personale e Amministrazione
Politica regionale

Anita
Gradin

Erkki
Liikanen

Monika
Wulf-Mathies

PSE
PSE
PSE
SVEZIA
FINLANDIA
GERMANIA
SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti)
SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue)
SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands)
Affari scientifici, Ricerca e
Sviluppo
Politica estera e di sicurezza comune e
Relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est
Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico

Edith
Cresson

Hans
van den Broek

[3]

João de Deus
Pinheiro

PSE
PPE
PPE
FRANCIA
PAESI BASSI
PORTOGALLO
PS (Parti Socialiste)
CDA (Christen-Democratisch Appèl)
PSD (Partido Social Democrata)
Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo

Marcelino
Oreja

PPE
SPAGNA
PP (Partido Popular)

Note:
[1] - La delega di Leon Brittan comprende anche Hong Kong, Macao e Taiwan.
[2] - Fanno eccezioni le relazioni con il Giappone, la Cina, la Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan, gestite dal commissario Leon Britta.
[3] Van den Broek gestisce anche le relazioni con Malta, Cipro, la Turchia, i paesi dell'ex Unione Sovietica e la Mongolia.

 

 




Legenda
PARTITI EUROPEI

- PPE (Partito Popolare Europeo),
- PSE (Partito del Socialismo Europeo),
- ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa) o ALDE Party,
- DE (Gruppo Democratico Europeo) o ED (European Democratic Group),
- UPE (Unione per l'Europa) o UFE (Union for Europe).
PARTITI NAZIONALI

- CSV (Chrëschtlech Sozial Vollekspartei) - Lussemburgo;
- PSOE (Partido Socialista Obrero Español);
- ÖVP (Österreichische Volkspartei) - Partito Popolare Austriaco;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Belgio;
- Fianna Fáil - The Republican Party (tradotto dal gaelico: Soldati del Destino) - Partito Repubblicano, Irlanda;
- SD (Socialdemokraterne) - I Socialdemocratici, Danimarca;
- FDP (Freie Demokratische Partei) - Partito Liberale Democratico, Germania;
- PASOK (Panellinio Sosialistiko Kinima) - Movimento Socialista Panellenico, Grecia;
- SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti) - Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia;
- SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue) - Partito Socialdemocratico Finlandese;
- SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) - Partito Socialdemocratico di Germania;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Francia;
- CDA (Christen-Democratisch Appèl) - Appello Cristiano Democratico, Olanda;
- PSD (Partido Social Democrata) - Partito Socialdemocratico, Portogallo;
- PP (Partido Popular) - Partito Popolare, Spagna.



Presidente
Jacques Santer (Lussemburgo Lussemburgo) — Partito Popolare Europeo
Dopo i dieci anni di presidenza di Jacques Delors, un socialista francese, il posto di Presidente della Commissione europea spettava, in base ad una logica di bilanciamento, ad un esponente del Partito Popolare Europeo proveniente da un piccolo stato membro[1]. La candidatura del primo ministro olandese Ruud Lubbers venne bloccata dal governo tedesco, a causa delle resistenze che Lubbers aveva espresso contro l'unificazione tedesca[1]. Helmut Kohl e François Mitterrand proposero il primo ministro belga Jean-Luc Dehaene, ma la candidatura venne bocciata dal governo britannico, che riteneva Dehaene troppo europeista[1]. La nomina del primo ministro lussemburghese Jacques Santer si impose dunque come mediazione[1].

Composizione politica
Sinistra / Socialisti (PSE): 9 membri
Destra / Conservatori (PPE, UPE e DE): 7 membri
Liberali (ELDR): 2 membri
Indipendenti: 2 membri
Componenti della Commissione

Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Destra/Conservatori - [ ] Liberali - [ ] Verdi - [ ] Indipendenti
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito europeo Partito nazionale


Jacques Santer Lussemburgo Lussemburgo Presidente PPE CSV
Leon Brittan Regno Unito Regno Unito Vicepresidente Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea[2] DE Cons.
Manuel Marín Spagna Spagna Vicepresidente Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia[3] PSE PSOE
Mario Monti Italia Italia Commissario Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali - -
Franz Fischler Austria Austria Commissario Agricoltura e sviluppo rurale PPE ÖVP
Karel van Miert Belgio Belgio Commissario Concorrenza PSE PS
Yves-Thibault de Silguy Francia Francia Commissario Affari economici, finanziari e monetari - -
Pádraig Flynn Irlanda Irlanda Commissario Occupazione e affari sociali UPE FF
Emma Bonino Italia Italia Commissario Politica dei consumatori, pesca e aiuto umanitario di urgenza ELDR Lista Bonino
Ritt Bjerregaard Danimarca Danimarca Commissario Ambiente e sicurezza nucleare PSE SD
Martin Bangemann Germania Germania Commissario Industria e tecnologia dell'Informazione e delle telecomunicazioni ELDR FDP
Neil Kinnock Regno Unito Regno Unito Commissario Trasporti PSE Lab.
Christos Papoutsis Grecia Grecia Commissario Energia, piccole e medie imprese e turismo PSE PASOK
Anita Gradin Svezia Svezia Commissario Immigrazione, affari interni e giudiziari, controllo finanziario e lotta antifrode PSE SAP
Erkki Liikanen Finlandia Finlandia Commissario Bilancio, personale e amministrazione PSE SDP
Monika Wulf-Mathies Germania Germania Commissario Politica regionale PSE SPD
Edith Cresson Francia Francia Commissario Affari scientifici, ricerca e sviluppo PSE PS
Hans van den Broek Paesi Bassi Paesi Bassi Commissario Politica estera e di sicurezza comune e relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est[4] PPE CDA
João de Deus Pinheiro Portogallo Portogallo Commissario Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico PPE PSD
Marcelino Oreja Spagna Spagna Commissario Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo PPE PP
Note
^ a b c d Max Haller, European integration as an elite process: the failure of a dream? (New York e Londra: Routledge 2008), pag. 99.
^ La delega di Brittan era comprendeva anche Hong Kong, Macao e Taiwan.
^ Facevano eccezioni le relazioni con il Giappone, la Cina, la Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan, gestite dal commissario Brittan.
^ Van den Broek gestiva anche le relazioni con Malta, Cipro, la Turchia, i paesi dell'ex Unione Sovietica e la Mongolia.





Royaume de Belgique
Konikrijk België
Regioni
Province
Comuni
3
9
596
+ 3 comunità linguistiche
   
Stato federale, dal febbraio 1993, composto da tre regioni:
- Vallonia,
- Fiandre,
- Bruxelles;
[Voluto dalla coalizione al potere, il federalismo trova l'opposizione dei liberali e dei democratici francofoni, che lo considerano un separatismo di fatto a causa della superiorità economica e demografica delle Fiandre.]
Alberto II
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Leopoldo IIIe di ?;
dal 1993
, re del Belgio;
- Primo ministro
Jean-Luc Dehane
(1994 giu - ?)
[cristiano-sociale]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[governo di coalizione: cristiano-sociali e socialisti]
1997
-



Contee
Comuni
14
275
Eccezioni: Copenaghen e Frederiksberg, sia province che comuni
 
 
Margherita II
Albero genealogico
(? - ?)
figlia di Federico IX e diIngrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;
- Primo ministro
Poul Nyrup Rasmussen
(1993 gen - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo di centro-sinistra: socialdemocratici, centristi, radicali e cristiano-popolari;
primo governo dal 1971 a disporre della maggioranza al Folketing (90 voti su 179) ]

1997
Copenaghen,



1997
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
R. Herzog
(1994 1° lug - 30 giu 1999)
[CDU]
XIII Legislatura 1994 10 nov - 26 ott 1998
Cancelliere
H. Kohl
V
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
[CDU]
[Coalizione "giallo-nera" composta da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Klaus Kinkel (FDP)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Friedrich Bohl (CDU)
(1991 18 gen - 25 ott 1998)
Interni
Manfred Kanther (CDU)
(1993 7 lug - 25 ott 1998)
Giustizia
Edzard Schmidt-Jortzig (FDP)
(1996 17 gen - 25 ott 1998)
Finanze
Theodor Waigel (CSU)
(1989 22 apr - 25 ott 1998)
Economia
Dr. Günter Rexrodt (FDP)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Agricoltura e Foreste
Jochen Borchert (CSU)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Lavoro e Solidarietà sociale
Norbert Blüm (CDU)
(1982 4 ott - 25 ott 1998)
Difesa
Volker Rühe (CDU)
(1992 1° apr - 25 ott 1998)
Famiglia e Anziani
Claudia Nolte (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Sanità
Horst Seehofer (CSU)
(1992 6 mag - 25 ott 1998)
Trasporti
Matthias Wissmann (CDU)
(1993 14 mag - 25 ott 1998)
Ambiente
A. Merkel (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Poste e Telecomunicazioni
[sciolto il 3112.1997]
Wolfgang Bötsch (CDU)
(1993 22 gen - 31 dic 1997)
Territorio, città e edilizia
Klaus Töpfer (CDU)
(1994 17 nov - 14 gen 1998)
Formazione, Scienza, Ricerca e Tecnologia
Jürgen Rüttgers (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Cooperazione economica e Sviluppo
Carl-Dieter Spranger (CSU)
(1991 18 gen - 25 ott 1998)
-

1997
-

 






Regioni
Nomoj
Comuni
13
54
6.034
-
   
 
- Presidente
Kostas Stephanopoulo
(1995 - ?)
[Primavera politica]
- Primo ministro
Kostas Simitis
(1996 gen - ?)
[PASOK (Movimento socialista panellenico)]
- Ministro dell'Industria
-
[Primavera politica (partito nazionalista dei dissidenti di ND, Antonis Samaras).]

1997
-






Comunità autonome
Province
Comuni
17
50
8.027
-
   
 
don Juan Carlos  
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969, viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";
- re di Spagna;
[da Novembre 1975]
 
1997
VI Legislatura
 
1996 3 mar - 12 mar 2000
Presidente
del Consiglio
José Maria Aznar López
(3 mar - 12 mar 2000)
I
[PP (Partito popolare), centro-destra]
Difesa
-
Interno
-
Affari Esteri
-
Economia
-
Finanze
-
Lavori pubblici
-
Industria
-
Commercio
-
Istruzione e Scienze
-
Lavoro
-
Informazioni
-
Affari sociali
-
 
1997
-


Regioni
Dipartimenti
Comuni
26
100
36.577
-
   
 
1997
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
J. Chirac [RPR]
(1995 17 mag - 16 mag 2007)
Presidente del Senato
René Monory (UC)
(1992 2 ott - 1° ott 1998)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
Primo ministro
Alain Juppé [RPR]
II
(1995 7 nov - 2 giu 1997)
L. Jospin [RPR]
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
 
Interni
Jean-Louis Debré [RPR]
(1995 18 mag - 4 giu 1997)
Jean-Pierre Chevénement (MDC)
(4 giu - 3 set 1998)
Affari Esteri
Hervé de Charette
(1995 18 mag - 4 giu 1997)
Hubert Védrine (PS)
(4 giu - 6 mag 2002)
Difesa
Alain Richard (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Economia, Finanze e…
Jean Arthuis (UDF/CDS)
(1995 7 nov - 4 giu 1997)
[...e Piano]
Dominique Strauss-Kahn (PS)
(4 giu - 2 nov 1999)
[...e Industria]
Agricoltura e Pesca
Louis Le Pensec (PS)
(1997 4 giu - 19 ott 1998)
Infrastrutture, Trasporti e Casa
Jean-Claude Gayssot (PCF)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Pianificazione Territoriale e dello Sviluppo
Dominique Voynet (Verdi)
(1997 4 giu - 9 lug 2001)
Impiego e Solidarietà
Martine Aubry (PS)
(1997 4 giu - 18 ott 2000)
Giustizia
Jacques Toubon
(1995 18 mag - 4 giu 1997)
Élisabeth Guigou (PS)
(4 giu - 18 ott 2000)
[Prima donna ad occupare il posto.]
Cultura e Comunicazione
Catherine Trautmann (PS)
(1997 4 giu -)
27 mar 2000)
Educazione Nazionale
 
Claude Allègre (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Rapporti con il Parlamento
Daniel Vaillant (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Funzione Pubblica e Riforma dello Stato
Émile Zuccarelli (PRG)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Gioventù e Sport
Marie-George Buffet (PCF)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ricerca
Roger-Gérard Schwartzenberg (PRG)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ministri delegati
Affari Europei
Pierre Moscovici (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Insegnamento Scolastico
Ségolène Royal (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Segretari di stato
Oltremare
Jean-Jack Queyranne (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Sanità
Bernard Kouchner (PS)
(1997 4 giu - 7 lug 1999)
Cooperazione e Francofonia
Charles Josselin (PS)
(1997 4 giu - 13 feb 1998)
Casa
Louis Besson (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2001)
Commercio estero
Jacques Dondoux (PRG)
(1997 4 giu - 28 lug 1999)
Bilancio
Christian Sautter (PS)
(1997 4 giu - 2 nov 1999)
Piccole e Medie Imprese, Commercio, Artigianato e Consumo
François Patriat (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Industria
Christian Pierret (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Difesa, incaricato degli Ex-combattenti
Jean-Pierre Masseret (PS)
(1997 4 giu - 4 set 2001)
Turismo
Michelle Demessine (PCF)
(1997 4 giu - 23 ott 2001)
Economia solidale
Guy Hascoët (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)

1997
-
Corsica [dal 1982 l'isola ha ottenuto una certa autonomia ma le principali organizzazioni separatiste sono messe fuori legge.]
1997
-
Polinesia Francese [territorio d'oltremare]
1997
-
Nuova Caledonia [territorio d'oltremare]
1997
-

La composizione del governo formato da Lionel Jospin è stata annunciata il 2 giugno 1997. Il governo è rimasto in carica fino al 6 maggio 2002.
Ad appoggiare l'esecutivo erano i partiti della "sinistra plurale":
Partito Socialista
Partito Comunista Francese
Verdi
Movimento Repubblicano e Cittadino
Partito Radicale di Sinistra
Indice [nascondi]
1 Composizione del Governo
1.1 Ministri
1.2 Ministri delegati
1.3 Segretari di Stato

Composizione del Governo
Ministri
Ministro dell'Impiego e della Solidarietà
Martine Aubry (PS) fino al 18 ottobre 2000
Élisabeth Guigou (PS)
Guardasigilli, Ministro della Giustizia
Élisabeth Guigou (PS) fino al 18 ottobre 2000
Marylise Lebranchu (PS)
Ministro dell'Educazione Nazionale
Claude Allègre (PS) fino al 27 marzo 2000
Jack Lang (PS)
Ministro degli Interni
Jean-Pierre Chevènement (MDC) fino al 3 settembre 1998
Interim di Jean-Jack Queyranne Segretario di Stato all'Oltremare (PS) fino al 30 dicembre 1998
Jean-Pierre Chevènement (MDC) fino al 29 agosto 2000
Daniel Vaillant (PS)
Ministro degli Affari esteri: Hubert Védrine (PS)
Ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria
Dominique Strauss-Kahn (PS) fino al 2 novembre 1999
Christian Sautter (PS) fino al 27 marzo 2000
Laurent Fabius (PS)
Ministro della Difesa: Alain Richard (PS)
Ministro delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Casa: Jean-Claude Gayssot (PCF)
Ministro della Cultura e della Comunicazione
Catherine Trautmann (PS) fino al 27 marzo 2000
Catherine Tasca (PS)
Ministro dell'Agricoltura e della Pesca
Louis Le Pensec (PS) fino al 19 ottobre 1998
Jean Glavany (PS) fino al 25 febbraio 2000
François Patriat (PS)
Ministro della Pianificazione Territoriale e dello Sviluppo
Dominique Voynet (Verdi) fino al 9 luglio 2001
Yves Cochet (Verdi)
Ministro dei Rapporti con il Parlamento
Daniel Vaillant (PS) fino al 29 agosto 2000
Jean-Jack Queyranne (PS)
Ministro della Funzione Pubblica e della Riforma dello Stato
Émile Zuccarelli (PRG) fino al 27 marzo 2000
Michel Sapin (PS)
Ministro della Gioventù e dello Sport: Marie-George Buffet (PCF)
Ministro della Ricerca: Roger-Gérard Schwartzenberg (PRG)

Ministri delegati
Ministro delegato agli Affari Europei: Pierre Moscovici (PS)
Ministro delegato all'Insegnamento Scolastico: Ségolène Royal (PS) fino al 27 marzo 2000
Ministro delegato alla Città: Claude Bartolone (PS) dal 30 marzo 1998
Ministro delegato alla Famiglia, all'Infanzia e alle Persone portatrici di Handicap: Ségolène Royal (PS) dal 27 marzo 2000
Ministro delegato alla Sanità: Bernard Kouchner (PS) dal 6 febbraio 2001
Ministro delegato all'Insegnamento Professionale: Jean-Luc Mélenchon (PS) dal 27 marzo 2000
Ministro delegato alla Cooperazione e alla Francofonia: Charles Josselin (PS) dal 13 febbraio 1998
Ministro delegato all'Industria, alle Piccole e Medie Imprese, al Commercio, all'Artigianato e al Consumo: Christian Pierret (PS) dal 25 febbraio 2002

Segretari di Stato
Segretario di Stato all'Oltremare
Jean-Jack Queyranne (PS) fino al 29 agosto 2000
Christian Paul (PS)
Segretario di Stato alla Sanità
Bernard Kouchner (PS) fino al 7 luglio 1999
Dominique Gillot (PS) dal 28 luglio 1999 fino al 6 febbraio 2001
Segretario di Stato alla Cooperazione e alla Francofonia: Charles Josselin (PS) fino al 13 febbraio 1998
Segretario di Stato alla Casa
Louis Besson (PS) fino al 27 marzo 2001
Marie-Noëlle Lienemann (PS)
Segretario di Stato al Commercio estero
Jacques Dondoux (PRG) fino al 28 luglio 1999
François Huwart (PRG)
Segretario di Stato al Bilancio
Christian Sautter (PS) fino al 2 novembre 1999
Florence Harly (PS) dal 3 gennaio 2000
Segretario di Stato alle Piccole e Medie Imprese, al Commercio, all'Artigianato e al Consumo
Marylise Lebranchu (PS) dal 18 ottobre 2000
François Patriat (PS) fino al 25 febbraio 2002
Segretario di Stato all'Industria: Christian Pierret (PS) fino al 25 febbraio 2002
Segretario di Stato alla Difesa, incaricato degli Ex-combattenti
Jean-Pierre Masseret (PS) fino al 4 settembre 2001
Jacques Floch (PS)
Segretario di Stato al Turismo
Michelle Demessine (PCF) fino al 23 ottobre 2001
Jacques Brunhes (PCF)
Segretario di Stato ai Diritti delle Donne e alla Formazione professionale: Nicole Péry (PS) dal 30 marzo 1998
Segretario di Stato all'Economia solidale: Guy Hascoët (PS)
Segretario di Stato al Patrimonio e al Decentramento culturale: Michel Duffour (PCF) dal 27 marzo 2000
Segretario di Stato agli Anziani
Dominique Gillot (PS) dal 6 febbraio al 27 marzo 2001
Paulette Guinchard-Kunstler (PS)


Contee
Comuni
Distretti
Municipalità
32
84
49
30
-
     
 
       
1997
Giugno
6
, elezioni politiche:

 
Rinnovo del Dáil
Camera
(6 giugno 1997)
Fianna Fáil 39,3%
77
Fine Gael 27,9%
54
Partito laburista 10,4%
17
Progressisti democratici di tendenza liberale 4,7%
4
Verdi 2,8%
2
Partito democratico di sinistra 2,5%
4
Sinn Fein 2,5%
1
Indipendenti
5
Altri
2
Totale
166
 
 


Il Fianna Fáil costituisce una coalizione di governo capeggiata dal proprio leader Bartholomew Patrick ("Berthie") Ahern;
26, questi diventa primo ministro al posto di Bruton;

Agosto
6, elezioni del senato (seguite poco dopo, secondo la prassi costituzionale)

 
Rinnovo del
Senato
(6 agosto 1997)
Fianna Fáil
29
Fine Gael
17
Partito laburista
3
Progressisti democratici di tendenza liberale
4
Verdi 2,8%
0
Partito democratico di sinistra 2,5%
4
Sinn Fein 2,5%
0
Indipendenti
7
Altri
2
Totale
166
 
 


Ottobre
30
, elezioni del capo dello stato:
I turno
- Mary Patricia McAleese (Fine Gael) 45,2%;
- Mary Banotti (Fine Gael) 29,3%
Ballottaggio:
- Mary Patricia McAleese (Fine Gael ) 58,7%;
[grazie al sostegno del Sinn Fein di Gerry Adams]
- Mary Banotti (Fine Gael ) 41,3%.
Il giudice Brian McCracken conduce un'inchiesta giudiziaria a carico dell'ex primo ministro Charles Haughley, accusato di corruzione, che coinvolge anche il neo eletto primo ministro degli esteri Ray Burke che poco dopo si dimette creando problemi nel processo di pace in atto nell'Irlanda del Nord;





1997
Regioni
Province
Comuni
20*
95
8.074
* + 5 a statuto speciale
 
Presidente
della Repubblica
Oscar Luigi Scalfaro (Dc)
(1992 28 mag - 15 mag 1999)

XIII Legislatura 1996 9 mag - 29 mag 2001

Presidente
della Camera
L. Violante (Pds)
(1996 10 mag - 29 mag 2001)
Presidente
del Senato
N. Mancino (Ppi)
(1996 9 mag - 29 mag 2001)
Presidente
del Consiglio
R. Prodi (Ppi, Ulivo) I
(1996 apr - ott 1998)
Vice premier + Beni Culturali
W. Veltroni (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Enrico Micheli (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Arturo Parisi (L'Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
Sergio Zoppi (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Ernesto Bettinelli (Indip.)
(1996 apr - ott 1998)
Giorgio Bogi (Sin. Rep.)
(1996 apr - ott 1998)
Elena Montecchi (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Interno
G. Napolitano (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Franco Barberi (Indip., Protezione civile)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Fabrizio Abbate (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Angelo Giorgianni (Ri)
(apr 96 - 13 mar 98)
Giannicola Sinisi (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Adriana Vigneri (PDS)
(1996 apr - ott 1998)
Lucio Testa (politico) (Indip., L'Ulivo dal 20/03/98)
(1996 apr - ott 1998)
Affari esteri
L. Dini (Ri)
(1996 apr - giu 2001)
sottosegretari Piero Fassino (Pds)
[con delega alle politiche comunitarie]
(1996 apr - ott 1998)
Rino Serri (MCU)
(1996 apr - ott 1998)
P. Toia (Ppi)
(1996 apr - dic 1999)
Difesa
B. Andreatta (Ppi, Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Massimo Brutti (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Gianni Rivera (Dem)
(1996 apr - giu 2001)
Tesoro, Bilancio e programmazione economica
C.A. Ciampi  (Indip.)
(1996 apr 96 - 13 mag 1999)
sottosegretari Roberto Pinza (Ppi)
(1996 apr - 22 dic 99)
Filippo Cavazzuti (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Dino Piero Giarda (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
L. Pennacchi (Pds)
(1996 apr - 9 lug 1999)
Giorgio Macciotta (Pds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Isaia Sales (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Giustizia
G.M. Flick (Indip.)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Giuseppe Ayala (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Franco Corleone (FdV)
(1996 apr - ott 1998)
Antonino Mirone (L'Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
Finanze
V. Visco (Ds)
(apr 96 - apr 2000)
sottosegretari Giovanni Marongiu (Pri)
(1996 apr - ott 1998)
Fausto Vigevani (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Pierluigi Castellani (Ppi)
(21 nov 96 - ott 98)
Lavori pubblici
Paolo Costa (Indip.)
(20 nov 96 - ott 98)
sottosegretari Antonio Bargone (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
Gianni Francesco Mattioli (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Michele Pinto (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Roberto Borroni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Trasporti e Navigazione
  C. Burlando (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Giuseppe Albertini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Giuseppe Soriero (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Poste e Telecomunicazioni
A. Maccanico (Ud)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Vincenzo Maria Vita (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Michele Lauria (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Industria, Commercio e Artigianato
P.L. Bersani (Pds-Ds)
(apr 96 - dic 99)
[con delega al Turismo]
sottosegretari Umberto Carpi (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Salvatore Ladu (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Lavoro e Previdenza sociale
T. Treu (Ri)
(gen 95 - ott 98)
sottosegretari Antonello Cabras (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Federica Gasparrini (Ri)
(1996 apr - ott 1998)
Elena Montecchi (Pds)
(apr 96 - 23 feb 98)
Commercio Estero
A. Fantozzi (Ri)
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Antonello Cabras (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Sanità
R. Bindi (Ppi, Ulivo)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Bruno Viserta Costantini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Monica Bettoni Brandani (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica
L. Berlinguer (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Nadia Masini (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
[del. Pubblica istruzione)
Carla Rocchi (FdV)
(1996 apr - 4 ago 2000)
[del. Pubblica istruzione)
Albertina Soliani (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
[del. Pubblica istruzione)
Luciano Guerzoni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
[del. Univ. e Ricerca scient. e tecn.]
Giuseppe Tognon (Ds)
(1996 apr - ott 1998)
[del. Univ. e Ricerca scient. e tecn.]
Beni e attività culturali
W. Veltroni (Pds) + vice pres. Consiglio
(1996 apr - ott 1998)
sottosegretari Willer Bordon (Ad)
(1996 apr - ott 1998)
Alberto La Volpe (Si)
(1996 apr - ott 1998)
Ambiente
E. Ronchi (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Valerio Calzolaio (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Ministri senza portafoglio
Solidarietà sociale
Livia Turco (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Pari opportunità
A.M.L. Finocchiaro (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Riforme Istituzionali
Giovanni Motzo
(1995 gen - ott 1998)
Funzione pubblica
F. Bassanini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Rapporti con il Parlamento
  Giorgio Bogi (Sin. Rep.)
(? 97 - ott 98)
 
 

Repubblica Italiana

1997
Gennaio
 

Febbraio
prendono avvio i lavori di una Commissione Bicamerale (terza) per le riforme istituzionali;

Marzo
 

Aprile

Maggio
8-9
, Venezia, un gruppo di nostalgici della Repubblica di Venezia occupa piazza San Marco con un "tanko", un autocarro camuffato da mezzo blindato, e assaltano il campanile.

Giugno
14
, Venezia, la Digos arresta gli ex esponenti di "Ordine Nuovo":
. Carlo Maria Maggi,
. Giorgio Boffelli,
. Francesco Neami.
Sono accusati della "strage di piazza Fontana" (dic 1969) e dell'attentato alla Questura di Milano.

Luglio
, durante un'audizione (tenutasi in seduta segreta) in Commissione Stragi, il senatore a vita P.E. Taviani († 2001) dice: «Nel periodo dello sfascio del Sifar e della confusione del Sid [metà anni sessanta] erano stati assunti nei servizi alcuni agenti di complemento e parecchi confidenti. Vennero definiti servizi paralleli e più tardi sono stati equivocati con "Gladio", mentre con essa non avevano nulla a che fare. Dopo lo sciogliemnto di Ordine Nuovo [1973] questi agenti di complemento vennero liquidati. Alcuni di essi diventarono schegge impazzite […].]

Agosto

Settembre
12
, Roma, viene ritrovata dalla Digos la prima risoluzione strategica n. 01/B dei Nta che contiene un elenco di obiettivi da attaccare: tra questi, politici, giornalisti e imprenditori.

Ottobre

Novembre


Dicembre
F. Marini è segretario del Ppi.

30, deposizione del gen. Emanuele Borsi di Parma ex capo di S.M. della III Armata di Padova (1961 nov-set 1965) sull'esistenza, in quel periodo, di una organizzazione paramilitare di estrema destra, probabilmente chiamata "Ordine Nuovo".]

Referendum sui poteri del Tesoro nelle aziende privatizzate.

Partiti politici italiani 
e
finanziamento pubblico
(mld)

- Partito democratico della sinistra (M. D'Alema) 31,014
- Forza Italia (S. Berlusconi) 30,299
- Alleanza nazionale (G. Fini) 23,063
- Lega Nord (U. Bossi) 14,836
- Rifondazione comunista (F. Bertinotti) 12,626
- Partito popolare italiano (F. Marini) 9,317
- Rinnovamento italiano (L. Dini) 6,393
- Centro Cristiano democratico (P.F. Casini) 5,734
- Federazione Verdi ( L. Manconi) 3,687
- Cristiano democratici uniti (R. Buttiglione) 2,867
- Pannella-Riformatori (M. Pannella) 2,761

VFS
(Veneto Fronte Skinheads)

«segue da 1996»

1997

Febbraio
14
, 46 persone vengono rinviate a giudizio;

«segue 1998»

 

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PUGLIA

1997

Le seconde file della Sacra Corona Unita iniziano a muoversi in modo autonomo per rimpiazzare gli assenti (arrestati o latitanti).
Antonio Luperti, rimesso in libertà nei primi mesi dell'anno, e il fratello Salvatore Luperti, nel tentativo di spodestare Santo Vantaggiato, latitante in Montenegro, pongono in essere una serie di attentati dinamitardi in danno dei familiari del latitante al fine di costringerlo a tornare a Brindisi per poterlo così eliminare fisicamente o farlo arrestare.
Santo Vantaggiato, con l'aiuto degli affiliati al gruppo di Salvatore Buccarella, realizza a sua volta un attentato dinamitardo alla villa estiva di Antonio Luperti.

Fonti:
- Nicola Tranfaglia, Mafia, Politica e Affari 1943-2000, Editori Laterza, 2001.



   
Comuni
   
118
     
 
Jean di Borbone-Parma
Albero genealogico
(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]
- Primo ministro
Jean-Claude Juncker
(1995 - ?)
[cristiano-sociale]
 
[governo di coalizione: democristiani e socialisti]
1997
-



Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]
 
Province
Comuni
 
12
702
-
   
 
Beatrice I
Albero genealogico
(n. 1938)
figlia di Giuliana regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
principessa dei Paesi Bassi, di Orange-Nassau, di Lippe-Biesterfeld;
1961, si laurea in sociologia all'università di Leida;
1966, sposa Claus von Amsberg, diplomatico tedesco;
dal 1980, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]

- Primo ministro
Wim Kok
(1994 ago - ?)
[PVDA]
[accordo di governo tra: PVDA (Partito socialista), VVD (Partito popolare per la libertà e la democrazia) e Democrazia '66;
per la prima volta dal 1917 il CDA (democristiani) non è al potere.]

1997
-



Regioni autonome
Municipalità
Freguesias
2*
305
4.100
* Madera, Azzorre.
   
 
- Presidente
Jorge Sampaio
(1996 - ?)
[PS (Partito socialista)]
- Presidente del consiglio
António Guterres
(1995 - ?)
[PS (Partito socialista)]
 

1997
-



1997
Contee
Distretti
Parishes
Community Councils
59
481
10.000
800*
-
   
* dipendono dai Distretti
 
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
J. Major
(1990 28 nov - 2 mag 1997)
[Partito conservatore]
Tony Blair
(2 mag - ?)
[Partito laburista]
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Kenneth Clarke
(1993 27 mag - 2 mag 1997)
Gordon Brown
(2 mag - 27 giu 2007)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1997
Maggio
il laburista A.Ch.L. Blair [Tony] diventa primo ministro;

1997
-

 
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
questione Alto Adige:
– 1° accordo 1969; 2° accordo 1971
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Thomas Klestil
(1992 lug - ?)
[ÖVP (Partito popolare)]
- Cancelliere
Franz Vranitzky
(1986 - 1997)
[SPÖ]
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[]
[governo di coalizione tra SPÖ (Partito socialista) e FPÖ (Partito liberale)]
1997
-

Suomen Tasavalta
Republiken Finland

[Repubblica di Finlandia]
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Martti Ahtisaari (1994 feb - ?)
[Partito socialdemocratico]
- Primo ministro
Paavo Lipponen
(1995 apr - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo di coalizione: socialdemocratici, conservatori, liberali svedesi, Alleanza di sinistra e Verdi.]
1997
-

Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
-
-
-
-
-
-
-
   
 
Carlo XVI Gustavo Albero genealogico
(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
dal 1973, re di Svezia;

- Primo ministro
Göran Persson
(1996 mar - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo monocolore di minoranza]
1997
-





1997
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1997
-




1997
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
Olafur Ragnar Grimsson
(1996 giu - ?)
- Primo ministro
David Oddsson
(1995 apr - ?)
[Partito dell'indipendenza (di destra)]
[governo di coalizione di centrodestra con i centristi agrari]
1997
-


1997
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
Thorbjoern Jagland
(1996 ott - ?)
[Partito laburista]
[governo laburista di minoranza]
1997
-




1997
CSI (Comunità degli stati indipendenti)
1991, dicembre, Minsk, Bielorussia, i presidenti:
- B.N. Eltsin (Russia), 
- Stanislav Šuškevic (Bielorussia)
- Leonid Kravcuk Ucraina)
sottoscrivono l'accordo che dà vita alla CSI (Comunità degli stati indipendenti).
[Le 5 repubbliche dell'Asia centrale aderiscono al progetto;
Alma-Ata, Kazahstan, 11 repubbliche ex sovietiche firmano un accordo che sancisce la dissoluzione dell'URSS: a eccezione delle tre repubbliche baltiche e della Georgia, tutte le repubbliche che facevano parte dell'Unione Sovietica aderiscono alla CSI;
la Russia rileva il seggio dell'URSS in seno al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.]
1997
Federazione di Russia
(capitale: Mosca)
- Presidente del Parlamento
B.N. Eltsin
(1990 giu - ?)
- Segretario generale del Partico comunista
-
- Presidente della federazione
-
- Primo ministro
-
Patriarca di Mosca
-
1997
-


a

Repubblica di Cecenia
(capitale: Groznyj)
[indipendente dal novembre 1991]
- Presidente della repubblica
Aslan Maschadov
(1997 - giu 2000)
- Primo ministro
-

1997
Gennaio
5, le ultime truppe russe lasciano la Cecenia;
27, sotto il controllo dell'OCSE, Aslan Maschadov viene eletto presidente con il 59,3% dei voti davanti a Shamil Basaev (23,5%);

Maggio
12
, viene firmato con Mosca un accordo di pace volto a respingere «per sempre» il ricorso alla forza.




a

 

Repubblica di Ucraina
(capitale: Kijev)
[indipendente dal 16 luglio 1990]
- Presidente della repubblica
Leonid Kucma
(1994 lug - ?)
- Primo ministro
Pavlo Lazarenko
(1996 mag - ?)
[?]
1997
-



Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina
[Con la popolazione in maggioranza russa, era stata legata all'Ucraina nel 1954; repubblica autonoma dal Maggio 1992, dopo aver tentato l'indipendenza, da novembre 1995 ha adottato una nuova costituzione che definisce la Crimea "Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina".]
- Presidente
-
1997
-
a






1997
- Presidente
Aleksander Kwasniewski
(1995 23 dic - 23 dic 2005)
[SLD]
- Primo ministro
Wlodzimierz Cimoszewicz
(1996 7 feb - 31 ott 1997)
[SLD)]
Jerzy Buzek
(1997 31 ott - 19 ott 2001)
[SLD (Alleanza della sinistra democratica, ex comunisti)]
1997
-


1997
Repubblica Ceca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Václav Havel
(1993 - ?)
[Forum civico]
- Primo ministro
Václav Klaus
(1993 - ?)
[ODS (Partito civico democratico)]
1997
-

1997
Repubblica Slovacca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Michal Kovac
(1993 feb - ?)
[HZDS]
- Primo ministro
Jozef Moravcik
(1994 mar - ?)
[HZDS]
[HZDS(Movimento per una Slovacchia democratica)]
[governo di coalizione comprendente, oltre all'HZDS, la ZRS e il Partito nazionale slovacco]
1997
-


1997
Repubblica d'Ungheria
(IV Repubblica 1989)
- Presidente della repubblica
Árpad Góncz
(1990 ago - ?)
[Sds (Alleanza dei liberi democratici)]
- Primo ministro
Gyula Horn
(1994 - ?)
[Psu (Partito socialista ungherese)]
a Góncz, che ha il sostegno della coalizione al potere, si oppone il candidato della destra Ferenc Madl.
1997
-




1997
- Presidente della repubblica
Emil Costantinescu
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
- Primo ministro
Victor Ciorbea
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
-
-
 
1997
-


1997
Repubblica di Bulgaria
(novembre 1990)
[nuova costituzione dal luglio 1991]

- Presidente
Peter Stojanov
(1996 nov - ?)
[Ufd (Unione forze democratiche)]
- Capo del governo
-
- Dirigente del Psb
Aleksander Lilov
(1990 - ?)
Psb (Partito socialista bulgaro)
[ha sostituito il Pcb che non rivestiva più un ruolo guida]
1997
-
 


Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian
(capitale: Baku)
[indipendente dal 30 agosto 1991]
- Presidente del parlamento
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
[Nuovo Azerbaigian]
- Presidente della repubblica
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
- Primo ministro
-
 
1997
-



[grandi giacimenti di petrolio (fra i più consistenti dell'URSS e del mondo) sulle rive del Caspio, nella penisola di Apšeron e nella zona di Neftecala, e sul fondo del mare]
Nagorno-Karabach [provincia autonoma]: indipendente dal 1991; da maggio 1992 gli armeni hanno conquistato l'intera provincia, poi la città di Agdam ed infine si sono impossessati della regione di Zangelan, assicurandosi il controllo dell'intera area sud-occidentale dell'Azerbaigian causando così la fuga di migliaia di profughi.]
1997
-
Nahicevan [repubblica autonoma, che una porzione di territorio della repubblica armena separa dal resto dell'Azerbaigian]
1997
-
a

Repubblica di Armenia
(capitale: Jerevan)
[indipendente dal 23 agosto 1990]
- Presidente della repubblica
Levon Ter-Petrosjan
(1991 ott - ?)
[Movimento nazionale armeno]
- Primo ministro
Armen Sarkisjan
(1996 nov - ?)
[?]
[dal 1994 il partito Dašnak (socialista e nazionalista), principale partito d'opposizione, il cui presidente era stato espulso nel luglio 1992, è sospeso assieme ad altri sette partiti.]
1997
-


a




1997
REPUBBLICA di SLOVENIA
cap. Lubiana
(8 ottobre 1991)
- Presidente
Milan Kucan
(1991 ott - ?)
- Primo ministro
Janez Drnovšek
(1991 ott - ?)

1997
-

a


1997
REPUBBLICA di CROAZIA
cap. Zagabria
(25 giugno 1991)
- Presidente
Franjo Tudjman
(1991 giu - ?)
[HDZ (Unione democratica)]
- Primo ministro
Hrvoje Sarinic
(1992 ago-?)

1997
-



Krajina [da kraj=confine; regione croata, a maggioranza serba]
nel 1990 (dicembre) la regione proclama la propria autonomia;
nel 1991 (aprile) la regione annuncia di voler essere annessa alla Serbia; dall'agosto del 1991 truppe serbe occupano la regione;
nel 1993 (giugno) i serbi della Krajina croata e quelli di Bosnia si dichiarano quasi unanimemente favorevoli all'unificazione;
presidente della "Repubblica" di Krajina: Milan Martic (1994, 23 gennaio - ?), candidato appoggiato da Belgrado;
nel 1995 (agosto) l'esercito di Zagabria lancia una grande offensiva allo scopo di liberare la Krajina occupata dai serbi indipendentisti nell'estate del 1991, incontrando una debole resistenza; viene firmato un cessate il fuoco; decine di migliaia di serbi abbandonano la regione;
Slavonia [regione croata dove i serbi sono ampiamente minoritari]
nel 1991 (agosto) i serbi della regione proclamano la propria autonomia; (novembre) le truppe federali si impadroniscono di Vukovar;
decine di migliaia di serbi hanno abbandonato la regione;
a

1997
REPUBBLICA di KRAJINA
cap. ?
(23 gennaio 1994)
- Presidente
Milan Martic
(1994 gen - ?)
[candidato appoggiato da Belgrado]
- Primo ministro
?
(? - ?)

1997
decine di migliaia di serbi hanno abbandonato la regione;

a

1997
NUOVA REPUBBLICA SOCIALISTA
FEDERATIVA di JUGOSLAVIA

(Serbia e Montenegro, dal 30 maggio 1992)
- Direttore della presidenza collegiale
(a rotazione annuale)
Zoran Lilic
(1993 25 giu - ?)
- Primo ministro
Radoje Kontic
(1992, 29 dic - ?)
-

1997
-

SERBIA - cap. Belgrado
1997
-


Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
nel 1988 (ottobre) si dimettono i dirigenti della regione autonoma dopo che oltre 100.000 persone hanno manifestato nel capoluogo Novi Sad chiedendo l'integrazione della regione nella Serbia;
MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd
nel 1988 (ottobre), a Podgorica-Titograd, un tentativo di organizzare una manifestazione simile a quella in Vojvodina sfocia in violenti scontri con la polizia;
nel 1990 (dicembre) le elezioni confermano al potere il Partito comunista;
da marzo 1992 il 66% degli elettori ha deciso di rimanere nell'ambito di uno stato federale jugoslavo;

a

1997
REPUBBLICA SERBA di BOSNIA-ERZEGOVINA
cap. Sarajevo
(27 aprile 1992)
- Presidente
Alija Izetbegovic
(1992 apr - ?)
- Primo ministro
Hasan Muratovic
(1996 gen - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[dal 20 giugno 1993 i serbi della Bosnia e della Krajina croata si sono dichiarati quasi unanimemente favorevoli all'unificazione.]
1997
-



a


1997
REPUBBLICA del KOSOVO
cap. Pristina
(24 maggio 1992)
- Presidente
Ibrahim Rugova
(1992 - ?)
- Primo ministro
-
[albanesi (90%), la minoranza: serba e montenegrina]

1997
Priština, solo ora, dopo quasi nove anni di dura repressione contro centinaia di migliaia di cittadini di religione diversa, la chiesa ortodossa tiene per la prima volta un incontro per la pace e contro la violenza.
Ma è ormai troppo tardi.

Maggio
19, Priština, nelle strade appaionio i primi manifesti dell'Uck.

In tre grandi processi politici vengono condannati 52 albanesi per terrorismo a complessivamente 557 anni di reclusione.

autunno, il primo "territorio liberato" del Kosovo è il triangolo Skenderaj-Gllogovr-Klina. In quest'area intorno a Drenica, luogo simbolo della resistenza armata antiserba durante la seconda guerra mondiale, abitata quasi esclusivamente da albanesi, la polizia serba per mesi non ha osato entrare.



Gli studenti albanesi chiedono venga applicato l'accordo firmato il 1° settembre 1996, tra Ibrahim Rugova e S. Miloševic.

Università di Priština
Anni
Studenti*
etnia albanese
altri
1980-81
20.000
-
1981-82
10.000
-
1990-91
*7.141
-

L'università di Priština, centro della vita accademica, era l'unica della Jugoslavia in cui si insegnava in lingua albanese (insieme alla lingua serba).
* Su una popolazione di più di due milioni di abitanti di etnia albanese.

[Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo, Datanews Editrice, Roma 1998.]

Ottobre
, quasi 20.000 studenti dell'università parallela e delle scuole medie superiori si muovono silenziosamente dalla collina più alta di Priština verso la zona universitaria. Poco dopo vengono fermati da due autoblindo della polizia e caricati improvvisamente senza preavviso.
17, nel Kosovo centrale, l'Uck attacca un campo di profughi serbi della Krajina croata;
27, riprendono le manifestazioni studentesche, stavolta senza l'intervento della polizia;

Novembre
25-26
, nel villaggio di Vojnik, sulla strada Skenderaj-Klina si scontrano massicce forze motorizzate della polizia e membri dell'Uck. La polizia è costretta a ritirarsi precipitosamente verso Skenderaj sparando all'impazzata sui villaggi albanesi. Un insegnante resta ucciso. Da questo momento solo grossi contingenti militari passano in questa zona che di notte è in mano ai ribelli. Durante i funerali dell'insegnante, seguiti da una folla di 20.000 persone, si presentano tre uomni incappucciati, due di loro si tolgono il copricapo, si dichiarano membri dell'Uck e lanciano un accorato appello alla resistenza armata: «L'Uck è l'unica forza che combatte per l'unità nazionale e la liberazione del Kosovo». La folla applaude entusiasta.

Dicembre
30
, Priština, un'altra grande marcia di studenti finisce con centinaia di feriti. Il presidnete dell'Unione degli studenti, Muhamet Mavraj, dichiara che «Le proteste studentesche termineranno quando le nostre richieste verranno soddisfatte, e se anche una sola facoltà non verrà liberata, noi continueremo.».
Nei suoi comunicati l'Uck si assume la responsbailità degli attentati, inizialmente considerati provocazioni del servizio segreto serbo.

Durante l'anno vengono uccisi dall'Uck cinque poliziotti e cinque civili serbi e dieci albanesi ritenuti collaborazionisti.


Il Cdhrf (Consiglio per la difesa dei diritti umani e delle libertà) registra per l'anno 1997:
- 35 casi di morte violenta di albanesi, di cui cinque a causa di torture subite durante il fermo di polizia, 12 sono stati uccisi con armi da fuoco, 18 sono morti in circostanze non chiarite;,
- 22 personoe sono state ferite,
- 2 i tentati omicidi.
È inoltre in possesso di informazioni precise relativamente a:
- 5.031 casi di maltrattamento,
- 10.194 casi individuali di violazione dei diritti umani da parte della polizia serba e delle altre autorità nonché da parte dei civili serbi.
Questi casi riguardano anche 97 bambini, 58 donne e 56 anziani.
Nel mirino della polizia si trovano anche attivisti delle organizzazioni umanitarie, dei sindacati, delle forze pubbiche, del Consiglio finanziario del Kosovo e anche collaboratori dello stesso Cdhrf (413 casi).
[Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo, Datanews Editrice, Roma 1998.]

a

1997
EX REPUBBLICA JUGOSLAVA di MACEDONIA
cap. Skoplje
(15 settembre 1991)
- Presidente ad interim
Stojan Andov
(1995 - ?)
- Primo ministro
Branko Crvenkovski
(? - ?)

1997

Luglio
16
, Gostivar, è teatro di violenti scontri fra la minoranza albanese e la polizia macedone. Due manifestanti rimangono uccisi.

Più tardi al sindaco di Gostivar viene inflitta una pena di sette anni di reclusione per aver permesso di issare la bandiera albanese sugli edifici pubblici.

Dicembre
16
, l'attacco al tribunale di Gostivar viene rivendicato dall'l'Uck, come pure gli attacchi alle stazioni di polizia a Kumanovo e Prilep.

[L'Uck trova terreno fertile nella regione occidentale della Macedonia: la zona è abitata a grande maggioranza da albanesi, tra il 30 e il 40% della popolazione. Le posizioni politiche di questa minoranza, anch'essa discriminata dal governo di Skopje, si stanno rapidamente radicalizzando. Molte delle armi che circolavano in Albania dopo il saccheggio delle caserme all'inizio del 1997, sono finite sul mercato nero macedone. I traffici di armi tra Macedonia e Kosovo sono più facili che non alla frontiera fra Albania e Kosovo, rigidamente controllata dall'esercito serbo.

a

1997
- Capo dello stato
Sali Berisha
(1992 apr - ?)
[Pda]
- Capo del governo
Aleksander Meksi
(1992 apr - ?)
[Pda]
[Pda (Partito democratico albanese)]
1997
-



1997

CIPRO
(indipendenza: agosto 1960)

[dal 1975 l'isola è di fatto divisa in due formazioni nazionali distinte]
vengono interrotte le trattative in corso tra i due presidenti, con la mediazione del segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar, intese a risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota.
- giugno 1989, i due presidenti, dopo aver ripreso le trattative interrotte nel 1985, si riuniscono a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota;
- febbraio 1990, i due presidenti si riuniscono nuovamente a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota… ma nulla viene risolto.
- nel 1992, dopo la Guerra del Golfo Bush tenta di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota, e i negoziati riprendono sotto l'egida dell'ONU che propone di trasformare l'isola in uno stato federale con due zone e due comunità.]

Repubblica turca di Cipro del Nord
(Nord, 30% del territorio)
[dal 1983: riconosciuta da Ankara ma da nessun altro paese; nel maggio 1985 un referendum ha approvato la nuova costituzione.]
- Presidente
Rauf Denktas
(1976 - ?)
- Primo ministro
-
[economicamente sopravvive grazie all'aiuto turco]
1997
-

Repubblica di Cipro
(Sud, 70% del territorio)
- Presidente
Glafkos Clerides
(1993 feb - ?)
[Raggruppamento democratico]
1997
-



1997
Repubblica di Turchia
(dopo il colpo di stato)
[già nella NATO dal 1952, dal 1955 il paese è nel "patto di Baghdad"; dal 1982 esiste una nuova costituzione che ha conferito consistenti poteri al presidente (oltre alla conferma di un altro mandato settennale).]
- Presidente
Suleyman Demirel
(1993 mag - ?)
[DYP (Partito della giusta via)]
- Primo ministro
Necmettin Erbakan
(1996 giu - ?)
[RP (Partito della prosperità)]
1997
-






1997
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1997
-




1997
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah.
[dal 1985 sono stati allacciati rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica.]
dal 1986 hanno riallacciato i rapporti con Il Cairo interrotti nel 1979 (quando l'Egitto è stato espulso dalla lega in seguto agli accordi con Israele).
Dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, una parte consistente delle forze alleate è stata stanziata negli Emirati.]
- Presidente
sceicco Zaid
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco Maktum
(? - ?)
[emiro di Dubai]
[l'aumento del deficit di bilancio provocato dal ribasso dei corsi del petrolio ha costretto il governo a una maggiore pressione fiscale.]
1997
-


1997
Repubblica Libanese
(Seconda repubblica)

[retta collegialmente con un riequilibrio dei poteri favorevole ai musulmani;
durante le libere elezioni libanesi, "Hezbollah" (partito di Dio) e Amal conquistano un successo importante emergendo come il blocco politico con il maggior numero di deputati; il movimento viene quindi considerato come parte integrante del tessuto politico libanese e lo stesso governo di Beirut lo definisce "la resistenza nazionale al sud", esso ha infatti le sue roccaforti nel sud del paese, soprattutto nella valle della Beqaa e nei sobborghi e bassifondi meridionali della capitale;
dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, dal 1978 posta sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.]

- Presidente
Elias Hrawi
(1989 nov - 1998)
[cristiano maronita]
- Capo del governo
Rafiq al-Hariri
(1992 ott - ?)
[musulmano sunnita]
[tre volte dimissionario nel 1995 e sempre dimissioni respinte da Damasco]
- Presidente del parlamento
Amal Nabih Berri
(1992 ott - ?)
[musulmano sciita]
[Parlamento: 128 seggi, equamente ripartiti fra cristiani e musulmani.
Dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, posta dal 1978 sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.]
1997
Gennaio
8
, una razzo katiuscia, lanciato dal sud del Libano, colpisce Israele; seguono così gli scontri, interrotti nell'aprile scorso, tra hezbollah libanesi e soldati israeliani che dureranno tutto l'anno;
gli hezbollah hanno realizzato un'organizzazione politica, dei mezzi di informazione, delle strutture sanitarie e per l'istruzione; forti di questa identità si propongono ora di liberare il paese dagli israeliani;

Maggio
11 e 12
, papa Giovanni Paolo II visita Beirut (viaggio divenuto impossibile nel 1994 per lo scoppio di una bomba in una chiesa maronita); in quest'occasione vengono nuovamente alla ribalta i problemi di convivenza tra laicità e spirito religioso e quelli inerenti ai rapporti tra le tre differenti fedi religiose;

Giugno
avendo Israele, nel suo ultimo atto di guerra, colpito anche una struttura dell'ONU, una risoluzione dell'assemblea delle nazioni unite stabilisce una multa di 1,7 Mni di dollari, multa non obbligatoria in quanto gli Stati Uniti si oppogono; settembre, riprendono le trattative: il LIbano ribadisce la richiesta di rendere operativa la risoluzione 425 del Consiglio di sicurezza dell'ONU che aveva stabilito nel 1978, il ritiro incondizionato di Israele;

Luglio
4
, circa diecimila dimostranti manifestano a Baalbek contro l'azione del governo che proibisce la coltivazione di stupefacenti, soprattutto nella valle della Bekaa, ma non fornisce le sovvenzioni promesse appunto per rendere possibile l'abbandono di queste coltivazioni vietate; per protesta, Sheikh Subhi at-Tufayli, ex segretario generale degli hezbollah, propone di non pagare le tasse e minaccia una marcia su Beirut; anche la corruzione politica e gli ingenti investimenti per aeroporti, strade e persino per un nuovo stadio nella capitale sono motivo di malcontento;

Settembre
un pilota israeliano muore durante un attacco aereo; il suo corpo non viene consegnato agli israeliani;


1997

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan. Con la guerra del Kippur, impegnata a fianco dell'Egitto, recupera El-Quneitra.]

- Presidente
gen. Hafez el-Assad
(1980 - ?)
[ala progressista moderata del partito Baath]
- Primo ministro
Mahmud al-Zub
(1987 - ?)
1997
i maggiori sforzi diplomatici della Siria per una nuova politica, maggiormente attiva di fronte al delinearsi di un rafforzamento dei legami tra Israele e Turchia, sono rivolti a un sempre maggiore riavvicinamento con l'Iraq, l'Iran e l'Arabia Saudita;

Maggio
una delegazione commerciale siriana a Baghdad prospetta forniture siriane all'Iraq di generi alimentari, medicinali e altri prodotti in cambio di petrolio;

Giugno
dopo oltre quindici anni viene riaperta la frontiera tra Siria e Iraq;
a sua volta la camera di commercio irachena ricambia la sua visita a Damasco; gli impianti dei porti di Latakia e Tartus vengono ingranditi in virtù di maggiori traffici con l'Iraq;
gli otto firmatari della Dichiarazione di Damasco (richiesta di una forza araba comune, nell'ambito di un piano per l'economia e la sicurezza della regione dopo la guerra del Golfo) sono invitati a Latakia a trattare la formazione di un un mercato comune;

Luglio
si rafforzano anche i legami con l'Iran: il ministro degli esteri iraniano Velayati giunge in Siria; incontro a Teheran tra il presidente iraniano Rafsanjiani e il premier siriano Assad che porge le sue congratulazioni anche a Khatami, successore di Rafsanjiani;
il governo siriano manifesta le sue riserve verso un vertice economico (previsto per novembre nel Qatar sotto l'egida degli Stati Uniti) comprendente anche esponenti di Israele per timore che possano, per il fatto di essere stati invitati, considerarsi autorizzati a rimandare ulteriormente la soluzione dei gravi problemi che dividono Israele dalla Siria e dal Libano;

Agosto
l'annuncio di Israele di voler costruire una diga sul fiume Yarmuk, su quello che fino alla "guerra dei Sei giorni" del 1967 era territorio siriano, crea uteriori tensioni tra i due paesi;

1997
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1997
-


1997
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele); sindaco: Ehud Olmert (1993-?) del Likud.

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele;
guerra del Kippur (1973): alla conferenza di Ginevra del 1974:
- un accordo fra Egitto e Israele ha deciso il ritiro delle truppe israeliane dalle posizioni raggiunte a occidente del canale di Suez e la creazione di un'ampia fascia smilitarizzata a oriente, garantita dalle forze di pace dell'ONU;
- un secondo accordo con la Siria ha impegnato gli israeliani a ritirarsi da el-Quneitra, stabilendo un'analoga fascia smilitarizzata sulle alture del Golan; 
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che:
- dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele,
- dal 1974 è stata riconosciuta dal vertice arabo di Algeri quale unico rappresentante del popolo palestinese, e ammessa all'ONU quale entità politica nazionale, in qualità di "osservatore";
dopo il riavvicinamento israelo-egiziano [accordi di Camp David] l'OLP registra difficoltà diplomatiche nei confronti di taluni stati arabi sostenitori; 
dal 1982 il quartier generale dell'OLP è stato trasferito in Tunisia;
dal 1991 l'OLP appoggia Saddam Hussein nella disastrosa guerra del Golfo compromettendo così le aspirazioni palestinesi volte alla creazione di un proprio stato autonomo nei territori occupati da Israele;
1994, Y. 'Arafat torna in Palestina;
[Gerusalemme viene formalmente indicata come capitale dello stato.]
- Presidente
Ezer Weizmann
(1993 - ?)
[MAPAL o Labor (Partito laburista)]
- Primo ministro
Benjamin Netanyahu
(1996 mag - 1999)
[Likud*]
- Ministro della difesa
-
- Ministro delle finanze
-
[*alleato con i gruppi di estrema destra]

1997
Gennaio
15
, in ottemperanza alla dichiarazone dei principi firmata a Oslo nel settembre 1993 [prevedeva 5 anni di transizione per la cessione della striscia di Gaza e di Gerico all'ANP (Autorità nazionale palestinese)] il premier israeliano Benjamin Netanyahu sigla un accordo con cui Tel Aviv si impegna a ritirare le proprie truppe dall'80% di Hebron, dando così il via alla fase chiave del passaggio sotto il controllo palestinese di 7 principali città della Cisgiordania;
16, i termini dell'accordo vengono effettivamente rispettati e i soldati israeliani abbandonano l'area;

Marzo
7
, si riapre una crisi sulla quantità di territori soggetti a cessione; mentre i palestiesi rivendicano il 30% della Cisgiordania, Israele si dichiara disponibile a cederne in questa prima fase soltanto il 9% (di cui il 2% dalla cosiddetta area C, sotto la sua esclusiva giurisdizione, e il 7% dall'area B, soggetta a controllo comune israeliano-palestinese);

17, a peggiorare la situazione è la decisione del governo di Benjamin Netanyahu di procedere all'edificazione di un complesso di case popolari ad Har Homa, nella parte est di Gerusalemme rivendicata dagli arabi;
21, un attentato perpetrato da un kamikaze di Hamas all'interno di un affollato caffè a Tel Aviv fa svanire le speranze di ripresa dei negoziati; nuove reciproche accuse;

Aprile
2
, il governo di Tel Aviv conferma di aver approvato l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania [gesto in seguito condannato dall'ONU (16 luglio)];
una proposta di Benjamin Netanyahu tendente a definire direttamente i termini essenziali degli accordi e consistente nella concessione alla controparte del 50% della Cisgiordania suddiviso in 5 aree separate da arterie strategiche sotto il controllo israeliano, viene giudicato inaccettabile da Y. 'Arafat e dalle altre autorità palestinesi;

Giugno
3
, cambio ai vertice: nuovo leader del Labor (Partito laburista) viene eletto Ehud Barak uno dei soldati più decorati del paese;

Luglio
30
, un altro attentato di 2 kamikaze di Hamas al mercato di Gerusalemme provoca l'uccisione di 16 civili; in segno di protesta Benjamin Netanyahu decreta la chiusura dei territori occupati;

Agosto
31
, l'arabo-israeliano 'Azzam 'Azzam viene condannato per spionaggio; ciò peggiora i rapporti di Israele con l'Egitto;

Settembre
4
, scoppiano altre bombe nell'area commerciale di Ben Yehuda a Gerusalemme; vani gli sforzi di mediazione da parte di europei, egiziani e statunitensi;
sulle alture del Golan, al confine con il Libano meridionale (la "fascia di sicurezza" occupata dall'esercito israeliano nel 1985) proseguono gli scontri tra le truppe nazionali appoggiate dall'ASL (Esercito del Libano del Sud), finanziato e formato da Tel Aviv, e quelle degli integralisti islamici hezbollah sciiti;
dopo il tentativo da parte di agenti del Mossad di assassinare un esponente di rilievo di Hamas, perpetrato in territorio giordano, si crea una vera e propria crisi con Amman; per placare le ire di re Hussein di Giordania, Benjamin Netanyahu è costretto a far rilasciare il leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmad Yassin;

Novembre
9
, la proposta di un ritiro dalle alture del Golan, avanzata dal laburista Yossi Beilin, si scontra con la minaccia del comandante in capo dell'ASL di passare al fronte nemico e con l'impossibilità di procedere a simile iniziativa, per ragioni di sicurezza, in assenza di un accordo di pace con la Siria [nei confronti della quale ogni negoziato è stato interrotto con l'avvento al governo del Likud);
il governo vacilla: si crea uno scontro tra la componente ortodossa e quella laica della coalizione; motivo del dissidio è la petizione, presentata alla corte suprema dagli ebrei di tendenze conservatrici e riformiste, in cui si richiede l'abolizione del monopolio esercitato dagli ortodossi sulle questioni relative alla conversione al giudaismo; entrambe le parti in causa minacciano di far cadere il governo in caso di mancato sostegno alle proprie posizioni; la comunità ebraica statunitense, schierata sul fronte conservatore o riformista, minaccia una forte riduzione dei fondi versati al paese di fronte all'eventuale affemazione del punto di vista ortodosso; Benjamin Netanyahu nomina una commssione per cercare un compromesso ma non è semplice;



- Egitto (fascia di Gaza)

1997
Dicembre
8
, X anniversario dell'intifadah


Hamas «zelo, fervore»
["Harakat Al-Muqawanat Al-Islamiya"]


dichiarato illegale, questo "Movimento di resistenza islamica" che opera nei territori palestinesi occupati da Israele ed è la maggiore fonte propulsiva dell' "intifadah palestinese", si oppone con durezza al processo di pace israelo-palestinese e lotta per scalzare l'OLP quale unico portavoce della causa palestinese;
particolarmente attivo nella Striscia di Gaza cuore della "guerra delle pietre" iniziata nel 1987 svolge sia un'intensa attività sociale, sia una campagna terroristica contro obiettivi civili e militari israeliani per mezzo della sua componente armata, i battaglioni Izz-al Din Qassam;
formalmente autonomi, questi ultimi operano sotto il coordinamento di una direzione generale.


- Giordania (Cisgiordania)
1997
Dicembre
8
, X anniversario dell'intifadah



1997
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Fahd ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(ar-Riyadh 1922 - ?)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1975-80, designato principe ereditario, promuove il secondo piano quinquennale di sviluppo saudita, impegnandosi in prima persona per l'industrializzazione del paese;
1981, suggerisce un piano di pace per la Palestina che prevede, accanto al riconoscimento di Israele, il ritiro di quest'ultimo da Gerusalemme e dai territori occupati;
1982-?, re dell'Arabia Saudita;
appena nominato re, riafferma con forza il suo ruolo diprotettore e custode dei luoghi santi dell'Islam, applicando in maniera alquanto rigida la legge coranica, pur favorendo la "modernizzazione" del processo educativo del popolo;
acerrimo avversario del khomeinismo sciita, impone il numero chiuso ai pellegrini alla Mecca; negli anni '80 sostiene con armi e denaro Saddam Hussein e offre più volte la sua mediazione per risolvere i conflitti arabo-israeliani e libanese;
nel 1996 (luglio) procede, per la prima volta in vent'anni, a un ampio rimpasto governativo; (novembre) è colpito d un ictus;
nel 1997 incarica il figlio Abdullah ibn 'Abd-al Aziz di assumere la direzione temporanea del paese, riassumendo poi (febbraio) le proprie funzioni;

1997
-


1997
[dopo la fusione, avvenuta nel 1990 dei due stati (Yemen del Nord, conservatore, e Yemen del Sud, socialista).]
- Presidente
Ali Abdullah Saleh
(1990 - ?)
[CPG (Congresso generale del popolo)]
- Primo ministro
Abdel Aziz Abd al Ghani
(1994 -?)
[CPG (Congresso generale del popolo)]
[costituzione approvata nel 1961;
dopo la secessione (dichiarata illegittima) di 'Ali Salem al Baid leader del PSY (Partito socialista yemenita), rifugiatosi in 'Oman, il parlamento di San'a ha approvato una serie di emendamenti costituzionali (che ha fatto della legge islamica la sola fonte del diritto) e trasformato il consiglio presidenziale in presidenza della repubblica.]

1997
-





1997
[dal 1972 il trattato di assistenza irano-omanita, con cui la casa regnante ha sostituito alla protezione britannica quella iraniana, è stato sancito dalla cessione di Hormuz all'Iran;
apertura dei rapporti diplomatici con la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen (1977 e 1983), con la Repubblica Popolare Cinese (1978), con l'Unione Sovietica (1985) e con la Siria (1987);
patto di difesa stipulato con gli Stati Uniti (1980);
dal 1990 ha aperto le sue basi aeree alle forze occidentali evitando però ogni forma di impegno esplicito;
dal 1993 è stato eletto al consiglio di sicurezza dell'ONU.
Il censimento, effettuato per la prima volta nel 1994, rivela: 2.017.591 abitanti con il 26% di stranieri.
Dal 1995 sono stati allacciati rapporti economici con Israele.
Dal 1997 il paese è per la prima volta dotato di una costituzione, che conferma la monarchia assoluta e il bando ai partiti politici.]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1997
-


1997
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Jaber al-Ahmed al-Sabah

(? - ?)
cugino di Sabah al-Salim al-Sabah;
1977-?, sceicco del Kuwait;



[la popolazione è composta per più della metà da stranieri; dal 1986 è sciolta l'assemblea nazionale e sospesa la costituzione del 1962;
dopo le elezioni del 1992 (le prime dal 1986) 29 dei 50 seggi dell'assemblea nazionale sono occupati dall'opposizione democratica e islamica;
le formazioni islamiche sarebbero favorevoli ad una riforma costituzionale che imponga la šari'a come unica fonte del diritto;
le elezioni del 1996 (a conclusione di un periodo di 6 anni in cui non c'è stata alcuna attività parlamentare ) vedono vincitori i candidati sunniti filogovernativi;]
- Primo ministro
sceicco Saad al-Abdallah al-Sabah
(principe ereditario)
(? - ?)
1997
-



1997
[dall'agosto 1988 a Ginevra si incontrano le due delegazioni guidate da:
- Tarek Aziz (Iraq),
- Velayati (Iran)
con il segretario delle Nazioni Unite Perez De Cuellar come moderatore, ma i negoziati non progrediscono.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
- Primo ministro
Ispettore capo dell'ONU in Iraq
Rolf Ekéus
(1991 - 1999)
Ispettore capo dell'ONU in Iraq
Hans Blix
(1999 - ?)
1997
-

[All'accusa di Bush-Powell-Aznar-Blair che l'Iraq, nella parte orientale del suo territorio, nasconde grandi concentrazioni di armi di distruzione di massa, si oppone il rapporto che Rolf Ekéus consegna ad Hans Blix in cui afferma che sono mere supposizioni senza appigli tecnici o scientifici e per di più in contraddizione con la capacità militare degli Stati Uniti e dell'Inghilterra, dato che per rendere funzionanti tali magazzini sarebbe necessario portare l'acqua in quella zona del deserto, costruire impianti elettrici, creare strade su cui possano transitare i veicoli speciali, e tutto questo è perfettamente controllabile dall'aria.
Perché ci è stato nascosto il rapporto di Rolf Ekéus?
[Luis Sepúlveda, Una sporca storia, p. 159, Guanda SpA 2004.]


Kurdistan (iracheno)
[le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk.]
1997
circa 3 milioni di curdi conducono una dura lotta per l'indipendenza guidata dall'UPK (Unione patriottica del Kurdistan) di Jalal Talibani e dal PDK (Partito democratico del Kurdistan) di Massud Barzani;
-



1997
[la nuova costituzione assegna la direzione del paese a una guida spirituale (il faqih), cioè allo stesso Ruhollah Khomeini mentre il potere esecutivo spetta a un presidente.
Successore designato (1985) nel ruolo di "guida della rivoluzione" è l'ayatollah Hossein Ali Montazeri, che però ha perso potere dopo l'esecuzione del suo collaboratore;
il presidente del parlamento (Majlis), Hashemi Ali Akbar Rafsanjani, ha assunto la direzione del consiglio dei guardiani della rivoluzione.
Dopo il cessate il fuoco, dall'agosto 1988 a Ginevra si incontrano le due delegazioni guidate da:
- Tarek Aziz (Iraq),
- Velayati (Iran)
con il segretario delle Nazioni Unite Perez De Cuellar come moderatore; ]
- Capo e guardiano supremo della nazione
ayatollah Ali Khamenei
(1989 - ?)
[PRI]
- Presidente della repubblica (potere esecutivo)
Hashemi Ali Akbar Rafsanjani
(1989 lug - ?)
[PRI]
- Presidente del parlamento (Majlis)
Mehdi Karoubi
(1989 - ?)
[PRI]
- Primo ministro
?
(? - ?)
[PRI]
PRI (Partito della repubblica islamica, khomeinista)
[davanti al Majlis Hashemi Ali Akbar Rafsanjani ha presentato un governo di tecnici]
1997
-






OVEST
-
-
-
-

1997

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
-
Primo ministro
Jean Chrétien
I
(1993 nov - giu 1997)
(Partito liberale)
Jean Chrétien
(Partito liberale)
II (1997 giu - nov 2000)
Ministro degli Esteri
-

1997
Giugno
2
, il primo ministro federale Jean Chrétien annuncia, con cinque mesi di anticipo sulla scadenza del mandato, le elezioni generali anticipate;

Elezioni della Camera dei Comuni
 
%
seggi
. Jean Chrétien
[PL (Partito liberale)]
38,0
155
. Preston Manning
[RP (Reform party), ultraconservatore]
-
60
. Gilles Duceppe
[BQ (Bloc quèbécois), indipendentista]
11,0
44
. ?
[NPD (Nuovo Partito Democratico)]
11,0
21
. Jean Charest
[PC (Partito conservatore)]
-
20
. ? s
[-]
-
1
Totale seggi
 
301
Si è recato alle urne il 67% degli aventi diritto al voto.


Luglio
19
, i pescatori della provincia della British Columbia, bloccano per tre giorni nel porto di Prince Rupert un traghetto USA in segno di protesta contro l'eccesso di pesca da loro imputato ai concorrenti dell'Alaska;


 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Lucien Bouchard
(1996-2001)
[PQ (Parti Québécois)]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Québec
-

1997
-

 

 


 

 

ONTARIO
-
-

1997

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1997

-

NOVA SCOTIA
-
-

1997

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1997

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1997

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1997

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
Primo ministro della provincia
-

1997

-

 

ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1997

-

 

SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1997

-

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-

1997
-

 

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 
1997
U.S.A.
(Stati Uniti d'America)
- Presidente
William Jefferson [Bill] Clinton, II
(1993 - 2000)
42°

- Vicepresidente

Al Gore
(1993 - 2000 )

- Segretario di Stato

?
(1989 - ?)
1997
-
FBI (Federal Bureau of Investigation)
[direttore: C.M. Kelley (1973-?)]
1997-
CIA (Central Intelligence Agency)
1997
-

 



1997
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
Fidel Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
[confermato dalla nuova costituzione in vigore dal 1976, e poi nel 1981;
nel febbraio 1986 viene effettuato un grande rinnovamento del comitato centrale del partito ma il presidente viene confermato nella sua carica;
una nuova riforma costituzionale e in vigore dal 1992.]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1997
-
- Presidente
René Préval
(1996 feb - ?)
[movimento Lavalas]
- Primo ministro
Rosny Smarth
(1996 mar - ?)
[economista]
- Ministro degli esteri
-
[]
1997
-

- Presidente della repubblica
Leonel Fernández Reyna
(1996 giu - ?)
[PLD (Partido de la liberación dominicana)]
PRSC (Partido reformista social cristiano)
[di destra]
1997
-
- Primo ministro
Percival Patterson
(1992 mar - ?)
[PNP]
[PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico.]
l'inflazione, che ha ormai raggiunto il 25%, determina un rapido deprezzamento della moneta, un fatto che complica il servizio del debito.
1997
-


1997
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Ernesto Zedillo Ponce de León
(1994 set - ?)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
-
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne;
la scena politica è dominata da due partiti:
- PRI (Partido Revolucionario Institucional);
- PAN (Partido de Acción Nacional);
una nuova legge elettorale, in vigore dal 1979, permette anche ai partiti di sinistra di partecipare alle elezioni legislative.]

1997
-








1997
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1997

-



1997
República de Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
Alvaro Arzú Irigoyen
(1996 gen - ?)
[?]
[nuova costituzione dal 1985]
1997
-


1997
- Presidente
Armando Calderón Sol
(1994 apr - ?)
[ARENA]
[ARENA (Alianza republicana nacionalista), estrema destra.]
1997
-

1997
Honduras
- Presidente
-
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1997
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1997
-


1997
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1997
-

1997
- Presidente della repubblica
D. Oduber Quirós
(1974 - ?)
[riformista]
1997
-


1997
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
Ernesto Pérez Balladares
(1994 mag - ?)
[Partito democrático revolucionario]
1997
-

 


1997
- Presidente
Ernesto Samper Pizano
(1994 ago - ?)
[Partido liberal]
Due rimangono i gravi problemi del paese:
- la violenza politica: continuano gli attacchi della guerriglia, in particolare del gruppo M-19 (estremisti populisti), e le violenze degli squadroni della morte;
- il narcotraffico: la lotta contro il narcotraffico si svolge tra molte contraddizioni: viene creato un corpo di guardie speciali.]

1997
-
nasce l'AUC (Autodefensas Unidas de Colombia), un'organizzazione armata che ha le sue radici nelle forze paramilitari fondate dai signori della droga e latifondisti colombiani.
La sua base si trova nel Nord della Colombia e il suo leader è Carlos Castaño.
Negli anni novanta ampliato il proprio raggio di azione, iniziando a operare nelle zone rurali della Colombia centrale e occidentale ed estendendosi anche in diversi centri urbani.
Fornisce ai proprietari terrieri che la finanziano alcuni servizi sociali e di difesa contro la sinistra insurrezionale.
[Secondo autorità dell' "U.S. Drug Enforcement Adminsitration" il gruppo sarebbe coinvolto nel traffico di droga.]

 


1997
[dal 1973 il paese è entrato nel "patto andino" e dal 1978 nel patto amazzonico.]

- Presidente della repubblica

Rafael Caldera
(1994 feb - ?)
[Convergencia democrática]
[dal 27 giugno scorso sono sospese le garanzie costituzionali: dovrebbero, come promesso dal presidente, essere ripristinate nel luglio 1995]
1997
-

 



1997
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

Abdalá Bucaram Ortiz
(1992 - 1996)
[PRE (Partido roldosista), populista]
Fabian Alarcón
(1996 - ?)
[sostenuto dai militari]
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.]
1997
Febbraio
il parlamento destituisce il presidente, accusato di "incapacità mentale" sostituendolo con Fabian Alarcón (sostenuto dai militari);



1997
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

gen. F. Morales Bermúdez
(1975 ago - ?)
1997
-


1997

- Presidente della repubblica

Gonzalo Sánchez de Lozada
(1993 ago - ?)
[MNR]
gen. H. Banzer Suárez
(1997 ago - ago 2001)

- Primo ministro

Antonio Aranibar
(1994 mar - ?)
[?]
MIR (Movimento della sinistra rivoluzionaria)
1997
-


1997

- Capo dello Stato

Eduardo Frei
(1994 mar - ?)
[Concertazione per la democrazia]

- Comandante delle forze armate

gen. A. Pinochet Ugarte
(fino al 1997)

1997
-
Maggio
20
, «segue da 1973» l'ex ufficiale paramedico della Luftwaffe Paul Schäfer – fondatore nel 1961 della "setta e comunità agricola" "Colonia Dignidad" – poi ribattezzata "Villa Baviera" – è costretto a lasciare il Cile, perseguito dalle autorità con l'accusa di avere molestato 26 bambini della colonia.
[È anche ricercato in relazione alla scomparsa, nel 1985, di Boris Weisfeiler, un ebreo americano, professore di matematica di origine russa.] [segui su scheda personale]


1997
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Cheddi Jagan
(1992 - ?)
[PPP]

- Primo ministro

-
1997
-


 



1997
Republiek van Suriname
(indipendente dal 1975)
[Contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica;
crescente opposizione, anche armata, dei bush-negroes, i discendenti degli schiavi fuggitivi che accusano le nuove autorità di non rispettare i diritti riconosciutigli dall'amministrazione olandese.]

- Presidente

Ronald Venetiaan
(1991 - ?)
[Nuovo fronte per la democrazia e lo sviluppo
]

- Primo ministro

?
(? - ?)
[il col. Dési Bouterse ha assunto la guida di un consiglio militare incaricato di garantire il passaggio alla democrazia.
La pace di Kourou (Guyane Française) è stata rifiutata dall'esercito. ]
[dal 1990 Stati Uniti e Paesi Bassi hanno sospeso ogni aiuto fino al ritorno della democrazia.]
1997
-



1997
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare;
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary. ]

- Governatore

?
(? - ?)
1997
-


1997

- Presidente

Fernando Henrique Cardoso
(1995 - )
[Partito socialdemocratico]

- Ministro delle finanze

-
1997
-


1997

- Capo dello stato

Juan Carlos Wasmosy
(1993 mag - ?)
[Partido colorado]
[nuova costituzione dal 1992]
1997
-


1997

- Presidente

Carlos Saúl Menem
(1989 lug - 1999)
[Partito giustizialista]
[Partito giustizialista (peronisti)]
1997
-



Patagonia
1997
-

1997
- Presidente
Julio María Sanguinetti
(1995 - ?)
[Partido colorado]
[il governo è stato costretto a scendere a patti con il Partito blanco per ottenere l'avallo della sua politica economica.]
1997
-




1997
Mongolia
(Unione democratica mongola)
- Presidente
Punsalmaguiin Ochirbat
(1993 giu - ?)
[?]
- Primo ministro
?
(1996 lug - ?)
[Unione democratica]
[in base alla nuova costituzione i seggi del parlamento (Grande Hural) sono ora 76]
1997
-

1997
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Capo dello stato

Jiang Zemin
(1993 - ?)

- Primo ministro

Li Peng
(1987 nov - ?)
[ad interim]
- presidente del PCC
Yang Shangkun
(1988 -?)
- segretario generale del PCC
Jiang Zemin
(1989 giu - ?)
- presidente della commissione militare centrale del governo
Jiang Zemin
(1989 nov - ?)
[Nuova costituzione dal 1982.]
1997
con il suo viaggio negli Stati Uniti Jiang Zemin rafforza i rapporti con l'Occidente;
muore Deng Xiaoping;



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1997
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Vicepresidente

-

- Primo ministro

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Capo del KMT

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.
Dal 1987 è stata abrogata la legge marziale, sostituita da una legge per la sicurezza nazionale che autorizza l'esistenza di partiti politici diversi dal KMT, riconosce il diritto di sciopero e sottrae i civili alla giurisdizione dei tribunali militari.
L'opposizione si è da poco coalizzata in un nuovo partito, il Partito democratico del progresso.
Nel 1988 è stata proclamata un'amnistia dalla quale sono esclusi però i comunisti; nel 1989 si sono svolte le prime elezioni politiche veramente libere.]
KMT (Kuomintang), partito nazionalista al potere.
1997
-

a


1997


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
-
- Capo supremo dell'esercito
Kim Jong Il
(1991 dic - ?)
- Primo ministro
Kang Song San
(1992 dic - ?)
[Kim Jong Il, figlio del defunto Kim Il Sung, continua a non assumere ufficialmente né la direzione del Partito dei lavoratori (partito unico) né quella dello stato.]
1997
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
Kim Young Sam
(1993 - ?)
[PDL (Partito democratico liberale)]
- Primo ministro
Lee Hong-Koo
(1994 dic - ?)
[?]
1997
-

a


1997
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo dello stato

Farooa Leghari
sunnita
(1993 nov - ?)
[PPP]

- Primo ministro
Meraj Khalid
(1996 nov - ?)
[ad interim]
[PPP (Partito del Popolo).]
1997
-


Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1997
-

a



1997
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
[dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi; dal 1987 comprende 25 stati.]
- Primo ministro
Deve Gowda
(1996 giu - ?)
[coalizione]
1997
-

Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1997
-
Sikkim [dal 1975]
1997
-

a


1997
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
[dal 1988 l'Islam è religione di stato]
- Presidente
Shahabuddin Ahmed
(1996 - ?)
[Lega Awami ]
- Primo ministro
Hasina Wazed
(1996 - ?)
[Lega Awami]
1997
-

a



1997
Unione di Myanmar
[ex Birmania, regime militare]
- Presidente
gen. Than Shwe
(1992 apr - ?)
[SLORC]
SLORC (Consiglio per il ripristino della legge e dell'ordine)
[dopo un colpo di stato militare]
[Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la pace 1991, dirigente dell'opposizione e figlia dell'eroe dell'indipendenza birmana Aung San) dal 1989 è sempre tenuta segregata in casa dalla giunta militare.]
1997
-

a


1997
Thailandia
Bhumibol Adulyadej Rama IX  
(?-?);
1946-?, re di Thailandia;

- Primo ministro
Chaovalith Yongchaiyudh
(1996 dic - ?)
[Partito della nuova aspirazione]
[guida un governo di coalizione con il Chart Patthana.]
1997
-



1997
Laos
(Repubblica democratica popolare)
- Presidente
Nouhak Phoumsavanh
(1992 nov - ?)
- Primo ministro
Khamtay Siphandon
(1991 - ?)
- Segretario del PPR
Khamtay Siphandon
(1992 - ?)
[PPR (Partito popolare rivoluzionario) comunista, partito unico al potere dal 1975.].
Dal 1988 il paese sta attuando una prudente politica di privatizzazione e di liberalizzazione economica allo scopo di ottenere aiuti internazionali;
il regime comunista collabora ancora strettamente col Vietnam e nel 1988 ha stipulato un accordo di cooperazione con la Cina;
migliorano anche i rapporti con la Thailandia: i due paesi si sforzano di ridurre gli incidenti di frontiera, di impedire alla resisternza laotiana di rifugiarsi in Thailandia e di agevolare il rimpatrio entro il 1994 delle decine di migliaia di laotiani ancora rifugiati in Thailandia.
Dal 1994 il Ponte dell'Amicizia collega Laos e Thailandia attraverso il Mekong.]
1997
-

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1997
Cambogia
(monarchia parlamentare)
[dal 1989 l'ex Repubblica Democratica di Kampuchea si è trasformata in questo nuovo stato "neutrale, pacifico e non allineato";
il buddhismo è tornato ad essere religione di stato.]
 
(Phnom Penh 1922 - ?)
figlio del re Norodom Suramarit;
1993-?, re della Cambogia;

- Primo primo ministro
Norodom Ranariddh
(figlio di N. Sihanouk)
(1992 - ?)
- Secondo primo ministro
Hun Sen
(1992 - ?)
 
1997
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a


1997
- Presidente
gen. Le Duc Anh
(1992 set - ?)
- Primo ministro
Vo Van Kiet
(1991 ago - ?)
- segretario generale del Partito comunista
Do Muoi
(1991 giu - ?)
1997
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1997
Giappone

Akihito

(Tokyo ? - ?)
figlio di Hirohito;
dal 1989, imperatore del Giappone;
si apre l'era Heisei ("della pace universale");



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ryutaro Hashimoto
(1996 nov - ?)
[PLD (Partito liberaldemocratico)]
[governo monocolore del PLD con l'appoggio esterno dei socialdemocratici, che dispongono di 15 seggi.]
1997
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1997

Filippine

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l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1997
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1997

Indonesia

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1997
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1997
MAROCCO
[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, il paese incorpora 180.000 kmq delle regioni settentrionali del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo) entrando in contrasto col movimento guerrigliero indipendentista del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) mentre, nel fronte interno, riesce a tenere sotto controllo i movimenti islamici.]
Hasan o Hassan II
-
(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;
nel 1991 è costretto ad accettare il referendum voluto dall'ONU sul Sahara Occidentale e il cessate il fuoco col Fronte Polisario;

[il parlamento, sciolto nel 1965, è stato ripristinato nel 1975]

1997
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1997
[legge coranica e potere direttamente al popolo tramite un congresso generale del popolo.]
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
(1971 - ?)
[il regime militare, dopo aver nazionalizzato (1971) le riserve petrolifere, ha fatto della Libia uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano.
Dalla prima metà degli anni '80 opera il gruppo di opposizione Fronte nazionale per la salvezza della Libia;
dal 1988 il colonnello ha promesso una serie di riforme:
- della giustizia: introduzione dell'habeas corpus e forse abolizione della pena di morte;
- dell'esercito e della polizia: abolizione e, al loro posto, una milizia popolare,
… senza tuttavia precisare le tappe della riforma;
dal 1992 il governo ha avviato un piano di decentralizzazione che prevede una suddivisione amministrativa del paese in circa 1500 comuni "autogestiti".]
1997
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1997
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin] III
(1978 - ?)
[KANU (Kenya African National Union)]
- vicepresidente
-
- Ministro degli Interni
-
[da gennaio 1994 c'è il coprifuoco nella parte occidentale del paese, dove si susseguono i conflitti etnici fra i kikuyu (l'etnia maggioritaria) e i kalenjin (l'etnia del presidente).]
1997
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1997
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962; nel 1976 il presidente ha inserito il paese nella progettata organizzazione di cooperazione regionale "Comunità economica dei Grandi Laghi" ora istituita fra i tre paesi.
Dal 1978 vige una nuova costituzione che apre la strada al ritorno dei civili al governo.]
- Presidente
Pasteur Bizimungu
[di origine hutu ma aderente al movimento tutsi]
(1994 lug - ?)
[FPR (Fronte patriottico del Ruanda)]
- Vicepresidente e Ministro della Difesa
Paul Kagamé
[?]
(1994 lug - ?)
[APR (Esercito patriottico ruandese)]
- Primo ministro
Pierre-Célestin Rwigema
[opposizione hutu moderata]
(1995 ago - ?)
[MDR (Movimento democratico repubblicano)]
- Ministro dell'Interno
Alexis Kanyarengwe
[presidente del movimento tutsi]
(1995 ago - ?)
1997
-

1997
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Presidente
ten. Pierre Buyoya
(1996 lug - ?)
[di etnia tutsi (vatussi)]
[UPRONA]
- Primo ministro
Pascal-Firmin Ndimira
(1996 lug - ?)
[di etnia hutu]
1997
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