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ANNO 1998

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

segretario di Stato: cardinale Angelo Sodano;

direttore dell'Entità e di Sodalitium Pianum: cardinale Luigi Poggi;

1998

Marzo
7
, il cardinale Luigi Poggi riesce a farsi rilevare dal suo incarico al comando dei servzi segreti pontifici; al suo posto viene nominato [sembra] mons. Pedro López Quintana;
Maggio
4
, nell'appartamento di uno degli edifici della caserma della Guardia Svizzera, occupato dal comandante dell'esercito pontificio, una suora scopre tre cadaveri:
. Alois Estermann, comandante (nominato poche ore prima e cerimonia prevista per il giorno 6) della Guardia Svizzera;
[44enne, nato a Gunzwill, nel cantone svizzero di Lucerna, vicecomandante della Guardia Svizzera dal 1989.]
. Gladys Meza Romero, sua moglie;
[lavorava all'ambasciata venezuelana presso la Santa Sede.]
. Cédric Tornay, vicecaporale della Guardia Svizzera;
[23enne, nato nel cantone svizzero di Valais, entrato nell'esercito vaticano il 1° gennaio 1994].
__________
I primi a giungere sul posto sono:
. Joaquìn Navarro-Valls, portavoce del Vaticano,
. cardinale Giovanni Battista Re, sostituto della Segreteria di Stato,
. mons. Pedro López Quintana, consigliere per gli Affari Generali della Segreteria di Stato;
circa un'ora dopo arrivano sul posto tre responsabili della Vigilanza vaticana:
. l'ispettore generale Camillo Cibin,
. il sovrastante maggiore Raoul Bonarelli,
. un altro sovrastante.
Tre sono le ipotesi:
1ª - una relazione di Estermann con Tornay;
2ª - una relazione di Tornay con la moglie di Estermann;
3ª - la trama del crimine è più complessa;
6, in seguito alle pressioni dei giornalisti, il ministro degli interni G. Napolitano chiarisce che le autorità italiane non hanno ricevuto nessuna richiesta d'aiuto nelle indagini per il caso della Guardia Svizzera;
il Corpo di Vigilanza dello Stato vaticano si preoccupa di aprire e chiudere subito le indagini.
Quattro importanti cardinali:
. Silvio Oddi,
. Darío Castrillón,
. Roger Etchegaray,
. Carlo Maria Martini, esprimono al pontefice dei dubbi sulla versione ufficiale dei fatti.
7, il quotidiano «Berliner Kurier» pubblica una storia che mette in relazione Alois Estermann con la
Stasi, i servizi segreti della Germania orientale.
[Quando era ancora capitano della guardia Svizzera avrebbe:
- svolto delle missioni per l'Entità, recandosi in diverse occasioni a Varsavia e a Danzica,
- coordinato l'acquisto di armi al mercato nero con denaro dello IOR ,
- organizzato campi di addestramento in Austria e Germania per i futuri combattenti di "Solidarnosc".
Il suo collegamento dentro il Vaticano per le sue comunicazioni con la Stasi era un frate domenicano, Karl Brammer [Licht Blick], espulso dal Vaticano alla fine degli anni Ottanta per aver passato informazioni ad un giornalista italiano.]
Giugno
La madre di Cédric Tornay, in un'intervista rilasciata al settimanale «Panorama» afferma, tra l'altro, che il figlio avrebbe avuto un incontro, lo stesso pomeriggio prima dell'omicidio, con "padre Yvan" o "padre Ivano" (si scoprirà più tardi essere Yvan Bertorello, un 35-40enne francese di origini italiane, agente dell'Entità o del SP a cui erano state affidate missioni diplomatiche e di spionaggio in Africa e in Bosnia. Il suo capo, mons. Pedro López Quintana, lo aveva incaricato di spiare la Guardia Svizzera per scoprire i legami con l'Opus Dei.]
I dubbi continuano.



 

1998
UNIONE EUROPEA
IV LEGISLATURA - (1994-1999)
Stati Membri
Seggi
[dal 1952]
       
01
Belgio      
25
02
Francia      
87
03
Germania      
99
04
Italia      
87
05
Lussemburgo      
6
06
Paesi Bassi      
31
[dal 1973]
     
07
Danimarca      
16
08
Regno Unito      
87
09
Irlanda      
15
[dal 1981]
     
10
Grecia      
25
[dal 1987]
     
11
Portogallo      
25
12
Spagna      
64
[dal 1995]
     
13
Austria      
21
14
Finlandia      
16
15
Svezia      
22
Totale Deputati
626

 

 

1998
IV LEGISLATURA - (1994-1999)
- Deputati Italiani (87) -
PPE - Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani)
27
Aldo Arroni
Claudio Azzolini
Monica Stefania Baldi
Valerio Baldini
Giampiero Boniperti
Ernesto Caccavale
Luigi Caligaris
Ombretta Colli
Alessandro Danesin
Stefano De Luca
Pietro Antonio Di Prima
Luigi Andrea Florio
Riccardo Garosci
Giacomo Leopardi
Giancarlo Ligabue
presidente
Franco Malerba
Alfonso Luigi Marra
Roberto Mezzaroma
Eolo Parodi
vicepresidente
Guido Podestà
Giacomo Santini
Umberto Scapagnini
Antonio Tajani
Luisa Todini
Guido Viceconte
vicepresidente
Marilena Marin
[FLD, ex Lega]
(1994 15 dic - 1999)
[ex Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori]
Enrico Ferri
[ex PSDI]
(1994 15 dic - 1999)
[ex "Gruppo Non Iscritti")
3
Pier Ferdinando Casini
Alessandro Fontana
vicepresidente
8
Gerardo Bianco
Giovanni Burtone
Carlo Casini
Pierluigi Castagnetti
Maria Paola Colombo Svevo

Giampaolo D'Andrea
(1994 - 26 ott 1998)

subentra
Giuseppe Mottola
(1998 11 nov - 1999)
Antonio Graziani
vicepresidente
Carlo Secchi
1
Michl Ebner
3
Livio Filippi
Danilo Poggiolini

Vincenzo Viola
(1995 18 set - 1999)
[subentrato a Mariotto Segni]

Totale Membri
42

In data 15.06.1998 i deputati di FI e CCD, dopo essere stata celebrata l'ammissione dei soggetti politici nel PPE (Partito Popolare Europeo), vengono ammessi a far parte del "Gruppo del Partito Popolare Europeo (Gruppo Democratico Cristiano)".
Precedentemente avevano costituito il "Gruppo Forza Europa" e il "Gruppo Unione per l'Europa".

Gruppo Partito del Socialismo Europeo
15
Corrado Augias
Francesco Baldarelli
Roberto Barzanti
Rinaldo Bontempi
Pierre Carniti
Luigi Alberto Colajanni
vicepresidente
Biagio De Giovanni
Giulio Fantuzzi
Fiorella Ghilardotti
Renzo Imbeni
Andrea Manzella

Pasqualina Napoletano
(1996 11 nov - 1999)
[subentrata a Enrico Montesano]

Achille Occhetto
(1994 - 11 ott 1998)
 
Giorgio Ruffolo
Roberto Speciale
Luciano Vecchi
2
Elena Marinucci
Riccardo Nencini
1
 
Luciano Pettinari
(1998 24 mag - 1999)
[ex Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica]
 
Totale Membri
18
Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori
1
Raimondo Fassa
1
Giorgio La Malfa
Totale Membri
2
Gruppo della Sinistra Unitaria Europea [poi GUE-NGL - Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica]
4
Luciano Pettinari
(1998 24 mag - 1999)
[aderisce poi al Gruppo Partito del Socialismo Europeo]
Luigi Vinci
vicepresidente
(1997 14 feb - 1999)
Fausto Bertinotti
Luciana Castellina
Lucio Manisco
1
 
Carlo Ripa di Meana
(1998 12 lug - 1999)
[ex "Gruppo Verde al Parlamento europeo"]
 
Totale Membri
5
 
Gruppo Verde al Parlamento europeo
2

Gianni Tamino
vicepresidente (1995 11 lug - 1999)
[subentrato ad Alexander Langer]

Adelaide Aglietta
Carlo Ripa di Meana
(1994 - 12 lug 1998)
[aderisce poi al Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica]
 
La Rete
1
Leoluca Orlando
Totale Membri
3
Gruppo dell'Alleanza Radicale Europea
2
Gianfranco Dell'Alba

Olivier Dupuis
(1996 30 mar - 1999)
[subentrato a Marco Pannella]

Non Iscritti
10
Amedeo Amadeo
Roberta Angelilli

Spalato Bellerè
(1994 - 21 apr 1998)

subentra
Luciano Schifone
(1998 6 mag - 1999)
Marco Cellai
Gianfranco Fini
Cristiana Muscardini
Sebastiano Musumeci
Gastone Parigi
Salvatore Tatarella
Antonio Michele Trizza
1
Pino Rauti
4
Umberto Bossi
(1997 18 feb - 1999)
Gipo Farassino
(1997 18 feb - 1999)
Marco Formentini
(1997 18 feb - 1999)
Luigi Moretti
(1997 18 feb - 1999)
Totale Membri
15
Totale Deputati Italiani
87

Note

 

 

UNIONE EUROPEA
Commissione Santer (1995-15 marzo 1999)

 

Jacques Santer
Presidente
PPE
LUSSEMBURGO
CSV

Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea

Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia [2]

Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali
Leon Brittan
Vice presidente
[1]

Manuel Marín

Vice presidente
Mario
Monti
DE
PSE
Indip.
REGNO UNITO
SPAGNA
ITALIA
Conservatori
PSOE
Indip.
Agricoltura e sviluppo rurale
Concorrenza
Affari economici, finanziari e monetari

Franz
Fischler

Karel
van Miert

Yves-Thibault
de Silguy

PPE
PSE
-
AUSTRIA
BELGIO
FRANCIA
ÖVP
PS (Parti Socialiste)
Indip.
Occupazione e Affari sociali
Politica dei consumatori, Pesca e Aiuto umanitario di urgenza
Ambiente e
Sicurezza nucleare

Pádraig
Flynn

Emma
Bonino

Ritt
Bjerregaard

UFE
ALDE
PSE
IRLANDA
ITALIA
DANIMARCA
Fianna Fáil
Lista Bonino
SD
(Socialdemokraterne)
Industria e Tecnologia dell'informazione e delle telecomunicazioni
Trasporti
Energia,
Piccole e medie imprese e
Turismo
Martin
Bangemann
Neil
Kinnock

Christos
Papoutsis

ELDR
PSE
PSE
GERMANIA
REGNO UNITO
GRECIA
FDP (Freie Demokratische Partei)
Labour Party
PASOK
Immigrazione, Affari interni e giudiziari, Controllo finanziario e Lotta antifrode
Bilancio,
Personale e Amministrazione
Politica regionale

Anita
Gradin

Erkki
Liikanen

Monika
Wulf-Mathies

PSE
PSE
PSE
SVEZIA
FINLANDIA
GERMANIA
SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti)
SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue)
SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands)
Affari scientifici, Ricerca e
Sviluppo
Politica estera e di sicurezza comune e
Relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est
Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico

Edith
Cresson

Hans
van den Broek

[3]

João de Deus
Pinheiro

PSE
PPE
PPE
FRANCIA
PAESI BASSI
PORTOGALLO
PS (Parti Socialiste)
CDA (Christen-Democratisch Appèl)
PSD (Partido Social Democrata)
Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo

Marcelino
Oreja

PPE
SPAGNA
PP (Partido Popular)

Note:
[1] - La delega di Leon Brittan comprende anche Hong Kong, Macao e Taiwan.
[2] - Fanno eccezioni le relazioni con il Giappone, la Cina, la Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan, gestite dal commissario Leon Britta.
[3] Van den Broek gestisce anche le relazioni con Malta, Cipro, la Turchia, i paesi dell'ex Unione Sovietica e la Mongolia.

 

 




Legenda
PARTITI EUROPEI

- PPE (Partito Popolare Europeo),
- PSE (Partito del Socialismo Europeo),
- ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa) o ALDE Party,
- DE (Gruppo Democratico Europeo) o ED (European Democratic Group),
- UPE (Unione per l'Europa) o UFE (Union for Europe).
PARTITI NAZIONALI

- CSV (Chrëschtlech Sozial Vollekspartei) - Lussemburgo;
- PSOE (Partido Socialista Obrero Español);
- ÖVP (Österreichische Volkspartei) - Partito Popolare Austriaco;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Belgio;
- Fianna Fáil - The Republican Party (tradotto dal gaelico: Soldati del Destino) - Partito Repubblicano, Irlanda;
- SD (Socialdemokraterne) - I Socialdemocratici, Danimarca;
- FDP (Freie Demokratische Partei) - Partito Liberale Democratico, Germania;
- PASOK (Panellinio Sosialistiko Kinima) - Movimento Socialista Panellenico, Grecia;
- SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti) - Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia;
- SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue) - Partito Socialdemocratico Finlandese;
- SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) - Partito Socialdemocratico di Germania;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Francia;
- CDA (Christen-Democratisch Appèl) - Appello Cristiano Democratico, Olanda;
- PSD (Partido Social Democrata) - Partito Socialdemocratico, Portogallo;
- PP (Partido Popular) - Partito Popolare, Spagna.



Presidente
Jacques Santer (Lussemburgo Lussemburgo) — Partito Popolare Europeo
Dopo i dieci anni di presidenza di Jacques Delors, un socialista francese, il posto di Presidente della Commissione europea spettava, in base ad una logica di bilanciamento, ad un esponente del Partito Popolare Europeo proveniente da un piccolo stato membro[1]. La candidatura del primo ministro olandese Ruud Lubbers venne bloccata dal governo tedesco, a causa delle resistenze che Lubbers aveva espresso contro l'unificazione tedesca[1]. Helmut Kohl e François Mitterrand proposero il primo ministro belga Jean-Luc Dehaene, ma la candidatura venne bocciata dal governo britannico, che riteneva Dehaene troppo europeista[1]. La nomina del primo ministro lussemburghese Jacques Santer si impose dunque come mediazione[1].

Composizione politica
Sinistra / Socialisti (PSE): 9 membri
Destra / Conservatori (PPE, UPE e DE): 7 membri
Liberali (ELDR): 2 membri
Indipendenti: 2 membri
Componenti della Commissione

Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Destra/Conservatori - [ ] Liberali - [ ] Verdi - [ ] Indipendenti
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito europeo Partito nazionale


Jacques Santer Lussemburgo Lussemburgo Presidente PPE CSV
Leon Brittan Regno Unito Regno Unito Vicepresidente Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea[2] DE Cons.
Manuel Marín Spagna Spagna Vicepresidente Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia[3] PSE PSOE
Mario Monti Italia Italia Commissario Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali - -
Franz Fischler Austria Austria Commissario Agricoltura e sviluppo rurale PPE ÖVP
Karel van Miert Belgio Belgio Commissario Concorrenza PSE PS
Yves-Thibault de Silguy Francia Francia Commissario Affari economici, finanziari e monetari - -
Pádraig Flynn Irlanda Irlanda Commissario Occupazione e affari sociali UPE FF
Emma Bonino Italia Italia Commissario Politica dei consumatori, pesca e aiuto umanitario di urgenza ELDR Lista Bonino
Ritt Bjerregaard Danimarca Danimarca Commissario Ambiente e sicurezza nucleare PSE SD
Martin Bangemann Germania Germania Commissario Industria e tecnologia dell'Informazione e delle telecomunicazioni ELDR FDP
Neil Kinnock Regno Unito Regno Unito Commissario Trasporti PSE Lab.
Christos Papoutsis Grecia Grecia Commissario Energia, piccole e medie imprese e turismo PSE PASOK
Anita Gradin Svezia Svezia Commissario Immigrazione, affari interni e giudiziari, controllo finanziario e lotta antifrode PSE SAP
Erkki Liikanen Finlandia Finlandia Commissario Bilancio, personale e amministrazione PSE SDP
Monika Wulf-Mathies Germania Germania Commissario Politica regionale PSE SPD
Edith Cresson Francia Francia Commissario Affari scientifici, ricerca e sviluppo PSE PS
Hans van den Broek Paesi Bassi Paesi Bassi Commissario Politica estera e di sicurezza comune e relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est[4] PPE CDA
João de Deus Pinheiro Portogallo Portogallo Commissario Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico PPE PSD
Marcelino Oreja Spagna Spagna Commissario Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo PPE PP
Note
^ a b c d Max Haller, European integration as an elite process: the failure of a dream? (New York e Londra: Routledge 2008), pag. 99.
^ La delega di Brittan era comprendeva anche Hong Kong, Macao e Taiwan.
^ Facevano eccezioni le relazioni con il Giappone, la Cina, la Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan, gestite dal commissario Brittan.
^ Van den Broek gestiva anche le relazioni con Malta, Cipro, la Turchia, i paesi dell'ex Unione Sovietica e la Mongolia.




 

Royaume de Belgique
Konikrijk België
Regioni
Province
Comuni
3
9
596
+ 3 comunità linguistiche
   
Stato federale, dal febbraio 1993, composto da tre regioni:
- Vallonia,
- Fiandre,
- Bruxelles;
[Voluto dalla coalizione al potere, il federalismo trova l'opposizione dei liberali e dei democratici francofoni, che lo considerano un separatismo di fatto a causa della superiorità economica e demografica delle Fiandre.]
Alberto II
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Leopoldo IIIe di ?;
dal 1993
, re del Belgio;
- Primo ministro
Jean-Luc Dehane
(1994 giu - ?)
[cristiano-sociale]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[governo di coalizione: cristiano-sociali e socialisti]
1998
-



Contee
Comuni
14
275
Eccezioni: Copenaghen e Frederiksberg, sia province che comuni
 
 
Margherita II
Albero genealogico
(? - ?)
figlia di Federico IX e diIngrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;
- Primo ministro
Poul Nyrup Rasmussen
(1993 gen - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo di centro-sinistra: socialdemocratici, centristi, radicali e cristiano-popolari;
primo governo dal 1971 a disporre della maggioranza al Folketing (90 voti su 179) ]
1998
Copenaghen,



Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)*
Lander
kreise e città assimilate
Comuni
16
328
8.514
* esclusa la RDT (5 Lander)
   
 
- Presidente
R. Herzog
(1994 1° lug - 30 giu 1999)
[CDU]
XIII Legislatura 1994 10 nov - 26 ott 1998
XIV Legislatura 1998 26 ott - 17 ott 2002
- Cancelliere
H. Kohl
V
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
[CDU]
G. Schröder
I
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
[SPD]
[Coalizione "giallo-nera" composta da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari Esteri
Klaus Kinkel (FDP)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Joschka Fischer (I Verdi)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Capo della cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Friedrich Bohl (CDU)
(1991 18 gen - 25 ott 1998)
Bodo Hombach (SPD)
(1998 27 ott - 31 lug 1999)
Interni
Manfred Kanther (CDU)
(1993 7 lug - 25 ott 1998)
Otto Schily (SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Giustizia
Edzard Schmidt-Jortzig (FDP)
(1996 17 gen - 25 ott 1998)
Herta Däubler-Gmelin (SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Finanze
Theodor Waigel (CSU)
(1989 22 apr - 25 ott 1998)
Oskar Lafontaine
(SPD)
(1998 27 ott - 11 mar 1999)
Economia
Dr. Günter Rexrodt (FDP)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Economia e Tecnologia

Werner Müller
(Indip.)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Agricoltura e Foreste
Jochen Borchert (CSU)
(1993 21 gen - 25 ott 1998)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste

Karl-Heinz Funke
(SPD)
(1998 27 ott - 12 gen 2001)
Lavoro e Solidarietà sociale
Norbert Blüm (CDU)
(1982 4 ott - 25 ott 1998)
Walter Riester (SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Difesa
Volker Rühe (CDU)
(1992 1° apr - 25 ott 1998)
Rudolf Scharping (SPD)
(1998 27 ott - 19 lug 2002)
Famiglia e Anziani
Claudia Nolte (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Famiglia

Christine Bergmann
(SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Sanità
Horst Seehofer (CSU)
(1992 6 mag - 25 ott 1998)
Andrea Fischer (I Verdi)
(1998 27 ott - 12 gen 2001)
Trasporti
Matthias Wissmann (CDU)
(1993 14 mag - 25 ott 1998)
Trasporti e Infrastrutture

Franz Müntefering
(SPD)
(1998 27 ott - 29 set 1999)
Ambiente
A. Merkel (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Ambiente, Protezione della natura e Sicurezza nucleare

Jürgen Trittin
(I Verdi)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Territorio, città e edilizia
Klaus Töpfer (CDU)
(1994 17 nov - 14 gen 1998)
Formazione, Scienza, Ricerca e Tecnologia
Jürgen Rüttgers (CDU)
(1994 17 nov - 25 ott 1998)
Formazione

Edelgard Bulmahn
(SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Cooperazione economica e Sviluppo
Carl-Dieter Spranger (CSU)
(1991 18 gen - 25 ott 1998)
Heidemarie Wieczorek-Zeul (SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
-
1998
Ottobre
25
, alla fine del suo mandato, H. Kohl lascia un Paese con tre milioni di disoccupati, ciascuno dei quali riceve per anni un congruo sussidio e può permettersi di rifiutare un lavoro, se non corrisponde alla sua qualifica;
27, diventa primo ministro G. Schröder della SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico);
la sua larga vittoria elettorale riflette la convinzione diffusa di chi, dopo sedici anni, vuole un volto nuovo in Cancelleria, ma soprattutto desidera ridurre le spese tagliando proprio sul welfare; è un'impresa impossibile senza il sostegno di una socialdemocrazia forte come quella tedesca: a essa dunque viene affidato il compito ingrato di risparmiare mantenendo la pace sociale;

Il primo governo Schröder è stato il diciannovesimo governo tedesco, in carica dal 27 ottobre 1998 al 17 ottobre 2002, per tutta la durata della 14ª legislatura del Bundestag.
Il governo, guidato dal cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder, era formato da una coalizione "rosso-verde", composta dal partito socialdemocratico e dai Verdi. Per la prima volta, i Verdi entravano in un governo federale.
La stessa alleanza che formò il governo Schröder, formerà il secondo governo Schröder dopo la vittoria di misura nelle elezioni federali del 2002.
La vittoria della sinistra alle elezioni federali del 1998, segnò la fine dei sedici anni di governo di Helmut Kohl, e l'arrivo di una nuova generazione politica che non aveva vissuto la seconda guerra mondiale.

Composizione
Ministero Nome Partito
Cancelliere federale Gerhard Schröder SPD
Affari Esteri, Vice-cancelliere Joschka Fischer I Verdi
Interni Otto Schily SPD
Giustizia Herta Däubler-Gmelin SPD
Finanze Oskar Lafontaine
fino al 11/03/1999 SPD
Interim di Werner Müller Indipendente
Hans Eichel
Dal 12/04/1999 SPD
Economia e Tecnologia Werner Müller Indipendente
Alimentazione, agricoltura e foreste Karl-Heinz Funke
fino al 12/01/2001 SPD
Renate Künast I Verdi
Lavoro e solidarietà sociale Walter Riester SPD
Difesa Rudolf Scharping
fino al 19/07/2002 SPD
Peter Struck SPD
Famiglia Christine Bergmann SPD
Sanità Andrea Fischer
fino al 12/01/2001 I Verdi
Ulla Schmidt SPD
Trasporti ed infrastrutture Franz Müntefering
fino al 29/09/1999 SPD
Interim di Jürgen Trittin I Verdi
Reinhard Klimmt
Dal 07/10/1999 au 16/11/2000 SPD
Kurt Bodewig
Dal 20/11/2000 SPD
Ambiente, Protezione della natura e sicurezza nucleare Jürgen Trittin I Verdi
Formazione Edelgard Bulmahn SPD
Cooperazione economica e sviluppo Heidemarie Wieczorek-Zeul SPD
Senza portafoglio Bodo Hombach
Capo della cancelleria federale
fino al 31/07/1999 SPD

 




Regioni
Nomoj
Comuni
13
54
6.034
-
   
 
- Presidente
Kostas Stephanopoulo
(1995 - ?)
[Primavera politica]
- Primo ministro
Kostas Simitis
(1996 gen - ?)
[PASOK (Movimento socialista panellenico)]
- Ministro dell'Industria
-
[Primavera politica (partito nazionalista dei dissidenti di ND, Antonis Samaras).]

1998
-




Comunità autonome
Province
Comuni
17
50
8.027
-
 
don Juan Carlos  
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969, viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";
- re di Spagna;
[da Novembre 1975]

 
1998
VI Legislatura
1996 3 mar - 12 mar 2000
Presidente
del Consiglio
José Maria Aznar López
(1996 3 mar - 12 mar 2000)
I
[PP (Partito popolare), centro-destra]
Difesa
- 
Interno
-
Affari Esteri
-
Economia
-
Finanze
-
Lavori pubblici
-
Industria
-
Commercio
-
Istruzione e Scienze
-
Lavoro
-
Informazioni
-
Affari sociali
-
 

1998
-


Regioni
Dipartimenti
Comuni
26
100
36.577
-
   
 
1998
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
J. Chirac [RPR]
(1995 17 mag - 16 mag 2007)
Presidente del Senato
René Monory (UC)
(1992 2 ott - 1° ott 1998)
Christian Poncelet (RPR - UMP)
(2 ott - 1° ott 2008)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
Primo ministro
L. Jospin [RPR]
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
[Governo sostenuto dai partiti della "sinistra plurale":
- PS (Partito Socialista)
- PCF (Partito Comunista Francese)
- Verdi
- MRD (Movimento Repubblicano e Cittadino)
- PRS (Partito Radicale di Sinistra).]
Interni
Jean-Pierre Chevénement (MDC)
(1997 4 giu - 3 set 1998)
Jean-Jack Queyranne (PS)
(3 set - 30 dic, ad interim)
Jean-Pierre Chevénement (MDC)
(30 dic - 29 ago 2000)
Affari Esteri
Hubert Védrine (PS)
(1997 4 giu - 7 mag 2002)
Economia, Finanze e Industria
Dominique Strauss-Kahn (PS)
(1997 4 giu - 2 nov 1999)
Agricoltura e Pesca
Louis Le Pensec (PS)
(1997 4 giu - 19 ott 1998)
Jean Glavany (PS)
(1998 20 ott - 25 feb 2000)
Pianificazione Territoriale e dello Sviluppo
Dominique Voynet (Verdi)
(1997 4 giu - 9 lug 2001)
Impiego e Solidarietà
Martine Aubry (PS)
(1997 4 giu - 18 ott 2000)
Giustizia
Élisabeth Guigou (PS)
(1997 4 giu - 18 ott 2000)
[Prima donna ad occupare il posto.]
Cultura e Comunicazione
Catherine Trautmann (PS)
(1997 4 giu -)
27 mar 2000)
Educazione Nazionale
Claude Allègre (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Rapporti con il Parlamento
Daniel Vaillant (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Funzione Pubblica e Riforma dello Stato
Émile Zuccarelli (PRG)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Gioventù e Sport
Marie-George Buffet (PCF)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ricerca
Roger-Gérard Schwartzenberg (PRG)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ministri delegati
Affari Europei
Pierre Moscovici (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Insegnamento Scolastico
Ségolène Royal (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Città
Claude Bartolone (PS)
(1998 30 mar - 6 mag 2002)
Cooperazione e Francofonia
Charles Josselin (PS)
(1998 13 feb - 6 mag 2002)
Segretari di Stato
Oltremare
Jean-Jack Queyranne (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Sanità
Bernard Kouchner (PS)
(1997 4 giu - 7 lug 1999)
Cooperazione e Francofonia
Charles Josselin (PS)
(1997 4 giu - 13 feb 1998)
Casa
Louis Besson (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2001)
Commercio estero
Jacques Dondoux (PRG)
(1997 4 giu - 28 lug 1999)
Bilancio
Christian Sautter (PS)
(1997 4 giu - 2 nov 1999)
Piccole e Medie Imprese, Commercio, Artigianato e Consumo
François Patriat (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Industria
Christian Pierret (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Difesa, incaricato degli Ex-combattenti
Jean-Pierre Masseret (PS)
(1997 4 giu - 4 set 2001)
Turismo
Michelle Demessine (PCF)
(1997 4 giu - 23 ott 2001)
Diritti delle Donne e Formazione professionale
Nicole Péry (PS)
(1998 30 mar - 6 mag 2002)
Economia solidale
Guy Hascoët (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)

1998
-

 
Corsica [dal 1982 l'isola ha ottenuto una certa autonomia ma le principali organizzazioni separatiste sono messe fuori legge.]
1998
-
Polinesia Francese [territorio d'oltremare]
1998
-
Nuova Caledonia [territorio d'oltremare]
1998
-




Contee
Comuni
Distretti
Municipalità
32
84
49
30
-
     
 
       
1998
-




1998
Regioni
Province
Comuni
20*
95
8.074
* + 5 a statuto speciale
 
Presidente
della Repubblica
Oscar Luigi Scalfaro (Dc)
(1992 28 mag - 15 mag 1999)

XIII Legislatura 1996 9 mag - 29 mag 2001

Presidente
della Camera
L. Violante (Pds)
(1996 10 mag - 29 mag 2001)
Presidente
del Senato
N. Mancino (Ppi)
(1996 9 mag - 29 mag 2001)
Presidenti
del Consiglio
R. Prodi (Ppi, Ulivo) I
(1996 apr - ott 1998)
M. D'Alema (Ds) I
(1998 ott - 22 dic 1999)
Vice premier + Beni Culturali W. Veltroni (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Sergio Mattarella (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Segretario   F. Bassanini (Ds)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Enrico Micheli (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Marco Minniti (Ds)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Arturo Parisi (L'Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
Gianclaudio Bressa (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Sergio Zoppi (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Elena Montecchi (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Ernesto Bettinelli (Indip.)
(1996 apr - ott 1998)
 
Giorgio Bogi (Sin. Rep.)
(1996 apr - ott 1998)
 
Elena
Montecchi
(Pds)
(1996 apr - ott 1998)
 
Interno
G. Napolitano (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
R. Russo Jervolino (Ppi)
(1998 ott - dic 1999)
sottosegretari Franco Barberi (Indip., Protezione civile)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Fabrizio Abbate (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Alberto La Volpe (Sdi)
(1998 ott - dic 1999)
Angelo Giorgianni (Ri)
(1996 apr - 13 mar 1998)
  Diego Masi (Udr)
(1998 ott - 10 mar 1999)
Giannicola Sinisi (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Alberto Maritati (Ds)
(1998 ott - dic 1999)
Adriana Vigneri (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Giannicola Sinisi (Ppi)
(1998 ott - dic 1999)
Lucio Testa (politico) (Indip., L'Ulivo dal 20/03/98)
(1996 apr - ott 1998)
Adriana Vigneri (Ds)
(1998 ott - dic 1999)
Affari esteri
L. Dini (Ri)
(1996 apr - giu 2001)
sottosegretari Piero Fassino (Pds)
[con delega alle politiche comunitarie]
(1996 apr - ott 1998)
Valentino Martelli (Udr)
(1998 ott - dic 1999)
Rino Serri (MCU)
(1996 apr - ott 1998)
Umberto Ranieri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
P. Toia (Ppi)
(1996 apr - dic 1999)
  Rino Serri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Difesa
B. Andreatta (Ppi, Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
C. Scognamiglio (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Massimo Brutti (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Gianni Rivera (Dem)
(1996 apr - giu 2001)
  Fabrizio Abbate (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
  Paolo Guerrini (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Tesoro, Bilancio e Programmazione economica
C.A. Ciampi  (Indip.)
(1996 apr 96 - 13 mag 1999)
sottosegretari Roberto Pinza (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Stefano Cusumano (Udr)
(1998 ott - 26 apr 99)
Filippo Cavazzuti (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Natale D'Amico (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Dino Piero Giarda (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
Roberto Pinza (Ppi)
(1996 apr - 22 dic 99)
L. Pennacchi (Pds)
(1996 apr - 9 lug 1999)
Giorgio Macciotta (Pds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Isaia Sales (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
 
Grazia e Giustizia
G.M. Flick (Indip.)
(1996 apr - ott 1998)  
O. Diliberto (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
sottosegretari Giuseppe Ayala (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Giuseppe Ayala (Ds)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Franco Corleone (FdV)
(1996 apr - ott 1998)
Franco Corleone (FdV)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Antonino Mirone (L'Ulivo)
(1996 apr - ott 1998)
Marianna Li Calzi (Ri)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Maretta Scoca (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Finanze
V. Visco (Ds)
(apr 96 - apr 2000)
sottosegretari Giovanni Marongiu (Pri)
(1996 apr - ott 1998)
Ferdinando De Franciscis (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Fausto Vigevani (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Pierluigi Castellani (Ppi)
(21 nov 96 - ott 98)
 
Lavori pubblici
Paolo Costa (Indip.)
(20 nov 96 - ott 98)
E. Micheli (Indip., Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Antonio Bargone (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
Gianni Francesco Mattioli (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
  Mauro Fabris (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Michele Pinto (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)  
Politiche Agricole e Forestali

P. De Castro (Indip., Ulivo)
(1998 ott - 25 apr 2000)
sottosegretari Roberto Borroni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
  Nicola Fusillo (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Trasporti e Navigazione
  C. Burlando (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
T. Treu (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Giuseppe Albertini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Giordano Angelini (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Giuseppe Soriero (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Luca Danese (Udr)
(1998 ott - gen - giu 2001)
Poste e Telecomunicazioni
A. Maccanico (Ud)
(1996 apr - ott 1998)
Comunicazioni

S. Cardinale (Udr)
(1998 ott - giu 2001)
sottosegretari Vincenzo Maria Vita (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Vincenzo Maria Vita (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Michele Lauria (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Michele Lauria (Ppi)
(1998 ott - giu 2001)
Industria, Commercio e Artigianato
P.L. Bersani (Pds-Ds)
(apr 96 - dic 99)
[con delega al Turismo]
sottosegretari Umberto Carpi (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Salvatore Ladu (Ppi)
(1996 apr - ott 1998)
Gianfranco Morgando (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Lavoro e Previdenza sociale
T. Treu (Ri)
(gen 95 - ott 98)
Antonio Bassolino (Ds)
(1998 ott - 21 giu 99)
sottosegretari Antonello Cabras (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Claudio Caron (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Federica Gasparrini (Ri)
(1996 apr - ott 1998)
Bianca Maria Fiorillo (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Elena Montecchi (Pds)
(apr 96 - 23 feb 98)
Alessandro Garilli (Indip.)
(20 mar - ott 98)

Raffaele Morese (Indip.)
(1998 ott - giu 2001)
    Luigi Viviani (Ds)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Commercio Estero
A. Fantozzi (Ri)
(1996 apr - ott 1998)
P. Fassino (Ds)
(1998 ott - apr 2000)
sottosegretari Antonello Cabras (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Sanità
R. Bindi (Ppi, Ulivo)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Bruno Viserta Costantini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
 
Monica Bettoni Brandani (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
    A. Mangiacavallo (Ri)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Pubblica Istruzione, Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica
L. Berlinguer (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Pubblica Istruzione

sottosegretari Nadia Masini (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
[del. Pubblica istruzione]
Carla Rocchi (FdV)
(1996 apr - 4 ago 2000)
[del. Pubblica istruzione]
Albertina Soliani (Ppi)
(1996 apr - ott 1998) [del. Pubblica istruzione]
Teresio Delfino (Udr)
(1998 ott - 4 ago 99)
  Sergio Zoppi (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari   Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica

Ortensio Zecchino (Ppi)
(1998 ott - 2 feb 2001)
Luciano Guerzoni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
[del. Univ. e Ricerca scient. e tecn.]
Giuseppe Tognon (Ds)
(1996 apr - ott 1998) [del. Univ. e Ricerca scient. e tecn.]
Antonino Cuffaro (Pdci)
(1998 ott - giu 2001)
Beni culturali
W. Veltroni (Pds) + vice pres. Consiglio
(1996 apr - ott 1998)
G. Melandri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
sottosegretari Willer Bordon (Ad)
(1996 apr - ott 1998)
Giampaolo D'Andrea (Ppi)
(1998 ott - giu 2001)
Alberto La Volpe (Si)
(1996 apr - ott 1998)
Agazio Loiero (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Ambiente
E. Ronchi (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Valerio Calzolaio (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
 Ministri senza portafoglio
Solidarietà sociale
Livia Turco (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Pari opportunità
A.M.L. Finocchiaro (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Laura Balbo (Verdi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Riforme istituzionali
Giovanni Motzo
(1995 gen - ott 1998)
G. Amato (Indip.)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Funzione pubblica
F. Bassanini (Pds)
(1996 apr - ott 1998)
Angelo Piazza (Sdi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Rapporti col Parlamento
Giorgio Bogi (Sin. Rep.)
(? 97 - ott 1998)
Gian Guido Folloni (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999) 
Politiche comunitarie
  E. Letta
(1998 ott - 22 dic 1999)
Affari regionali
  Katia Bellillo (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
 

Repubblica Italiana

Gennaio 

Febbraio
3
, Milano, G.I. dr. Salvini (RG. 2/92) sentenza ordinanza contro Giancarlo Rognoni + 32. (Citata come "Ordinanza "Salvini)
[Eversione nera in Lombardia-Veneto.]

Marzo 

Aprile
-

Maggio

Giugno

Luglio
18
, Milano, G.I. dr. Lombardi (RG. 2322/73 stralcio + 2762 F + 1650 F) sentenza ordinanza contro Carlo Maria Maggi + 17.
[Strage Questura di Milano.]

Agosto
Napoli, durante l'inchiesta sul card. Michele Giordano, la guardia di finanza entra in curia; per questo episodio rischia di aprirsi un conflitto diplomatico tra il "governo Prodi" e la segreteria di Stato vaticana;
[Il card. Michele Giordano (poi assolto) si oppone alla perquisizione che viene annullata dal procuratore di Lagonegro alla consegna spontanea di documenti. In partitcolare il cardinale indica le norme del Concordato tra Italia e Santa Sede del 1984;

Settembre
12
, Casarsa della Delizia (Pordenone), viene ritrovata una busta con il simbolo dei Nta contenente minacce. Sul volantino la sigla "Brigata Sergio Spazzali-Pino".

Ottobre

Novembre
Arriva in Italia la seconda informativa (la prima è arrivata nell'aprile 1995) riguardante il "dossier Mitrokhin" [Rapporto Impedian]

Dicembre
10
, Venezia, G.I. dr. Mastelloni (RG. 318/87 A) sentenza ordinanza contro Zvi Zamir e altri.
Sono riportati anche gli esiti delle ricerche svolte su "Ordine Nuovo" inerenti ai fatti di Bolzano.
Nell'ordinanza è citato il proc. PM Venezia, dr. Ferrari (RG. 557/93).
[aereo "Argo 16".] 

Friuli: Casarsa della Delizia, gli Nta tirano in ballo la sedicente "Brigata Sergio Spazzali-Pino" un chiaro omaggio alle attività prestate a Soccorso Rosso dall'avvocato milanese di origini giuliane († gen 1994).
Le indagini della Digos scoprono presto che alle spalle non ci sono terroristi azzimati ma soltanto Luca Razza, 30enne friulano, giornalista pubblicista, residente in un piccolo paese nei pressi di Pordenone, candidatosi alle elezioni amministrative a Udine con una lista di destra.
[Nel 2004, per la vicenda Nta sarà condannato a tre anni di reclusione.]

Cermis, Trentino, un aereo militare decollato dalla base di Aviano per un volo di addestramento, a causa della quota troppo bassa trancia il cavo di una funivia facendola precipitare e provocando la morte di 20 persone.
[Il disastro aereo rimarrà impunito.]

Elezioni regionali in Valle D'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia.

VFS
(Veneto Fronte Skinheads)

«segue da 1997»

1998


Aprile
21-23
, si apre il processo contro le 46 persone rinviate a giudizio nel 1997;
[Gli imputati sono assistiti dalll'avv. Roberto Bussinello, ex militante della Fiamma tricolore, deus ex machina di Forza Nuova.]

«segue 2000»

 

Forza nuova

«segue da »

?

il suo leader, Paolo Caratossidis, è un ultrà della prima ora della "Juventude Crociata Padova"; anche lui è vissuto nel vivaio dei camerati di Pino Rauti; dirige le sparute sezioni giovanili della Fiamma a Padova e a Venezia;
ad un certo punto lui e i suoi abbandonano il capo e tramisgrano in Forza Nuova che si sta già irrobustendo con i transfughi del Msi, del Fronte nazionale, di Alleanza nazionale e, soprattuto, con il ritorno i Italia dalla Gran Bretagna dove ha vissuto 18 anni per sfuggire alla condanna per associazione sovversiva, di Roberto Fiore, il fondatore di Forza Nuova;

grazie al consistente numero di militanti che Paolo Caratossidis porta in dote, Forza Nuova egemonizza in breve tempo l'intera area della destra radicale della provincia padovana; con infiltrzioni nel Vicentino, in modo particolare a Schio, dove spicca un leader già noto da tempo alla Digos, Alessandro Ambrosini, il plenipotenziario in Veneto di "Ordine Nuovo" e Avanguardia nazionale dopo l'eclissi del vecchio gruppo di Franco Freda e Delfo Zorzi;
tra i suoi referenti nei rapporti di polizia si fanno i nomi di Paolo Signorelli e di Stefano Delle Chiaie oltre che degli esponenti della destra romana.
La leva su cui Forza Nuova agisce risolutamente per crearsi uno spazio politico è quello della paura. Paura:
- di una società multietnica,
- di una possibile islamizzazione del Paese,
- della perdita della sua identità cristiana.
Al centro delle sue battaglie, condotte fianco a fianco con ambienti del tradizionalismo cattolico, ci sono:
- la difesa della famiglia «come dovere morale, sociale e naturale»,
- la lotta all'omosessualità e alla droga,
- l'abrogazione della "legge Mancino" contro i reati a sfondo razziale e della "legge Scelba" contro la ricostituzione del Partito fascista.
Ha una base consolidata anche in Venezia Giulia e in special modo a Trieste grazie al lavoro di Fabio Bellani, classe 1970, forzanovista della prima ora.
All'ombra di piazza Unità d'Italia il "braccio armato" di Forza Nuova è il Gud (Gruppo unione difesa) creatura di Fabio Bellani che conta su alcune centinaia di militanti e che gode di un certo margine di autonomia dalla casa madre.
Sempre più frequenti sono le sue incursioni sui temi delle foibe, oggetto di appuntamenti immancabili per le sigle di destra più estrema e nostalgica che finiscono inevitabilmente per alimentare l'antagonismo ideologico e lo scontro fisico con i "rossi occupanti" dei centri sociali.
Tra gli interlocutori privilegiati di Forza Nuova nel Triveneto, non ci sono certamente i «traditori venduti di Gianfranco Fini», come li ha definiti Roberto Fiore, e nemmeno quelli del Fronte nazionale di Adriano Tilgher (l'altra costola della vecchia Fiamma di Pino Rauti), accusato dai camerati di essere divenuto lo strumento dei Servizi segreti per bloccare l'espansione di Forza Nuova.
C'è invece, dal 1999, la Lega Nord.
Mario Borghezio, il leghista più amato dal popolo padano dopo Umberto Bossi, ha un filo diretto con Forza Nuova, Alessandra Mussolini, Romagnoli, Adriano Tilgher e Roberto Fiore, Giancarlo Gentilini e Flavio Tosi.
«segue 2003»

 





PUGLIA

1998

Giugno
Brindisi, viene ucciso Salvatore Luperti, fratello di
Antonio Luperti;

Settembre
Montenegro, viene ucciso Santo Vantaggiato;

In questo contesto di tensione tra i vari clan della Sacra Corona Unita, si inserisce anche il piano teso a spodestare definitivamente Giuseppe Rogoli, da parte di altri tre mesagnesi (Massimo D'Amico, Massimo Pasimeni e Antonio Vitale) per spostare il centro di comando dei gruppi criminali da Brindisi a Mesagne.
Nello stesso periodo il contrabbandiere Francesco Trane organizza un gruppo criminale di tipo mafioso avente analoghe finalità di affrancamento dai capi storici della Sacra Corona Unita cercando, in particolare, di sottrarsi al controllo degli sbarchi dei carichi di sigarette e alla conseguente tangente pretesa dalla Sacra Corona Unita su ogni cassa sbarcata.
Parte della forza di Francesco Trane, assurto per qualche tempo al rango di collaboratore di giustizia, si deve però ai legami di complicità che è riuscito a stabilire con uomini della Polizia di Stato che gli assicurano impunità e ampia libertà di manovra nei traffici illeciti, e finanche, una fattiva collaborazione nello scontro con le organizzazioni criminali rivali facenti capo a Francesco Prudentino (inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia) che, a sua volta, domina incontrastato la zona di Ostuni e dal Montenegro controlla il contrabbando di tabacchi tra le sponde di queste due zone.

Dicembre
Vengono sentiti dalla Commissione d'inchiesta parlamentare antimafia:

Brindisi.
- Prefetto: dr Stefano Narduzzi,
[ex prefetti: dr Giuseppe Mazzitello e dr Andrea Gentile.]
- Questore: dr Paolo Scarpis,
[ex questori: dr Luigi Vincenti, dr Roberto Scigliano, dr Francesco Valletta e dr Antonio Ruggiero.]
- Comandante dell'Arma dei Carabinieri: Ten.Col. Paolo Fabbiano,
- Comandante del Gruppo della Guardia di Finanza: Ten.Col. Giuseppe Serrano,
- Procuratore della Repubblica: dr Luigi Molendini,
- Sostituti procuratori della Repubblica: dr Nicola Piacente, dr Cosimo Bottazzi, dr Leonardo Leone De Castris e dr Lino Giorgio Bruno,
- Giudice del Tribunale: dr Valerio Fracassi.,
- Capo della squadra mobile: dr Luigi Carnevale,

Bari
- Capo centro DIA: Col. Silvio Maurio,
- Procuratore della Repubblica della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) : dr Riccardo Dibitonto,
- Sostituto procuratore della Repubblica della DDA: dr Giuseppe Scelsi,

Lecce
- Procuratore della Repubblica della DDA: dr Alessandro Stasi,
- Sostituti procuratori della Repubblica della DDA: dr Giuseppe Capoccia e dr Cataldo Motta,
- Gip del Tribunale: dr Pietro Baffa. Foggia
- Gip del Tribunale, dr Antonio Diella.

Copia dell'ordinanza n. 10728/97 del Gip di Brindisi dr Buonfrate (emessa nel procedimento penale a carico di Della Porta Roberto + 56 per fatti di associazione a delinquere e riciclaggio), relativa all' "operazione Atlantide", viene acquisita agli atti dalla Commissione.
[Vi sono delineati i rapporti tra detto funzionario e tale Lucia Allegrino, madre di Giuseppe [Pino] Morleo, capo indiscusso dell'omnimo clan, indicato dal pubblico ministero come «il più agguerrito e numeroso operante in Brindisi nel setore del contrabbando di TLE».

Fonti:
- Nicola Tranfaglia, Mafia, Politica e Affari 1943-2000, Editori Laterza, 2001.



   
Comuni
   
118
     
 
Jean di Borbone-Parma
Albero genealogico
(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]
- Primo ministro
Jean-Claude Juncker
(1995 - ?)
[cristiano-sociale]
 
[governo di coalizione: democristiani e socialisti]
1998
-

Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]
 
Province
Comuni
 
12
702
-
   
 
Beatrice I
Albero genealogico
(n. 1938)
figlia di Giuliana regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
principessa dei Paesi Bassi, di Orange-Nassau, di Lippe-Biesterfeld;
1961, si laurea in sociologia all'università di Leida;
1966, sposa Claus von Amsberg, diplomatico tedesco;
dal 1980, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]

- Primo ministro
Wim Kok
(1994 ago - ?)
[PVDA]
[accordo di governo tra: PVDA (Partito socialista), VVD (Partito popolare per la libertà e la democrazia) e Democrazia '66;
per la prima volta dal 1917 il CDA (democristiani) non è al potere.]
1998
-




Regioni autonome
Municipalità
Freguesias
2*
305
4.100
* Madera, Azzorre.
   
 
- Presidente
Jorge Sampaio
(1996 - ?)
[PS (Partito socialista)]
- Presidente del consiglio
António Guterres
(1995 - ?)
[PS (Partito socialista)]
 

1998
-



1998
Contee
Distretti
Parishes
Community Councils
59
481
10.000
800*
-
* dipendono dai Distretti
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
Tony Blair
(1997 2 mag - ?)
[Partito laburista]
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Gordon Brown
(1997 2 mag - 27 giu 2007)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1998
Maggio
il laburista A.Ch.L. Blair [Tony] diventa primo ministro;

1998
Aprile
10
, "accordo del venerdì santo", è raggiunta l'intesa per la pace; agli artefici dell'intesa:
- David Trimble, leader degli unionisti moderati e
- John Hume, leader socialista dei cattolici moderati,
ricevono il Nobel per la Pace.
Tra le varie clausole l'accordo prevede:
- l'istituzione di un parlamento nord-irlandese e di strutture politiche comuni tra le due parti dell'isola,
- l'emendamento della costituzione del 1937 con cui l'Eire rivendicava a sé i territori dell'Ulster;

Maggio
22
, l'accordo del 10 aprile trova ora riscontro nel risultato del referendum con cui il 94% degli aventi diritto al voto ha espresso il proprio sostegno alla ratifica dell'accordo di pace e alle modifiche costituzionali in esso contemplate;

Dicembre
18
, un mese e mezzo dopo rispetto alla scadenza fissata il 10 aprile, vede la luce il consiglio dei ministri dell'Irlanda del Nord, in cui trovano posto anche 2 esponenti del Sinn Fein.
Rimane tuttavia il problema della riconsegna delle armi da parte dell'IRA.
Ad Omagh 29 persone sono uccise da un'autobomba.


Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
questione Alto Adige:
– 1° accordo 1969; 2° accordo 1971
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Thomas Klestil
(1992 lug - ?)
[ÖVP (Partito popolare)]
- Cancelliere
Franz Vranitzky
(1986 - 1997)
[SPÖ]
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[]
[governo di coalizione tra SPÖ (Partito socialista) e FPÖ (Partito liberale)]
1998
-

Suomen Tasavalta
Republiken Finland

[Repubblica di Finlandia]
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Martti Ahtisaari (1994 feb - ?)
[Partito socialdemocratico]
- Primo ministro
Paavo Lipponen
(1995 apr - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo di coalizione: socialdemocratici, conservatori, liberali svedesi, Alleanza di sinistra e Verdi.]
1998
-

Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
-
-
-
-
-
-
-
   
 
Carlo XVI Gustavo Albero genealogico
(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
dal 1973, re di Svezia;

- Primo ministro
Göran Persson
(1996 mar - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo monocolore di minoranza]
1998
-






1998
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1998
-




1998
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
Olafur Ragnar Grimsson
(1996 giu - ?)
- Primo ministro
David Oddsson
(1995 apr - ?)
[Partito dell'indipendenza (di destra)]
[governo di coalizione di centrodestra con i centristi agrari]
1998
-


1998
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
Thorbjoern Jagland
(1996 ott - ?)
[Partito laburista]
[governo laburista di minoranza]
1998
-




1998
CSI (Comunità degli stati indipendenti)
1991, dicembre, Minsk, Bielorussia, i presidenti:
- B.N. Eltsin (Russia), 
- Stanislav Šuškevic (Bielorussia)
- Leonid Kravcuk Ucraina)
sottoscrivono l'accordo che dà vita alla CSI (Comunità degli stati indipendenti).
[Le 5 repubbliche dell'Asia centrale aderiscono al progetto;
Alma-Ata, Kazahstan, 11 repubbliche ex sovietiche firmano un accordo che sancisce la dissoluzione dell'URSS: a eccezione delle tre repubbliche baltiche e della Georgia, tutte le repubbliche che facevano parte dell'Unione Sovietica aderiscono alla CSI;
la Russia rileva il seggio dell'URSS in seno al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.]
1998
Federazione di Russia
(capitale: Mosca)
- Presidente del Parlamento
B.N. Eltsin
(1990 giu - ?)
- Segretario generale del Partico comunista
-
- Presidente della federazione
-
- Primo ministro
-
Patriarca di Mosca
-
1998
-


a

Repubblica di Cecenia
(capitale: Groznyj)
[indipendente dal novembre 1991]
- Presidente della repubblica
Aslan Maschadov
(1997 - giu 2000)
- Primo ministro
Shamil Basaev
(1998 gen - lug, dim.)
 

1998
Gennaio
Shamil Basaev riceve l'incarico di formare il nuovo governo di una repubblica corrosa da un'economia a pezzi e da una criminalità in forte ascesa, sullo sfondo dell'integralismo religioso e delle rivalità tra capi militari;

Luglio
Aslan Maschadov sfugge a un attentato, e a Gudermes avvengono violenti scontri tra legalisti e islamisti;

Dicembre
quattro tecnici delle telecomunicazioni occidentali vengono decapitati;




a

 

Repubblica di Ucraina
(capitale: Kijev)
[indipendente dal 16 luglio 1990]
- Presidente della repubblica
Leonid Kucma
(1994 lug - ?)
- Primo ministro
Pavlo Lazarenko
(1996 mag - ?)
[?]
1998
-



Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina
[Con la popolazione in maggioranza russa, era stata legata all'Ucraina nel 1954; repubblica autonoma dal Maggio 1992, dopo aver tentato l'indipendenza, da novembre 1995 ha adottato una nuova costituzione che definisce la Crimea "Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina".]
- Presidente
-
1998
-
a





1998
- Presidente
Aleksander Kwasniewski
(1995 23 dic - 23 dic 2005)
[SLD]
- Primo ministro
Jerzy Buzek
(1997 31 ott - 19 ott 2001)
[SLD)]
[SLD (Alleanza della sinistra democratica, ex comunisti)]
1998
-


1998
Repubblica Ceca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Václav Havel
(1993 - ?)
[Forum civico]
- Primo ministro
Václav Klaus
(1993 - ?)
[ODS (Partito civico democratico)]
1998
-

1998
Repubblica Slovacca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Michal Kovac
(1993 feb - ?)
[HZDS]
- Primo ministro
Jozef Moravcik
(1994 mar - ?)
[HZDS]
[HZDS(Movimento per una Slovacchia democratica)]
[governo di coalizione comprendente, oltre all'HZDS, la ZRS e il Partito nazionale slovacco]
1998
-






1998
Repubblica d'Ungheria
(IV Repubblica 1989)
- Presidente della repubblica
Árpad Góncz
(1990 ago - ?)
[Sds (Alleanza dei liberi democratici)]
- Primo ministro
Gyula Horn
(1994 - ?)
[Psu (Partito socialista ungherese)]
a Góncz, che ha il sostegno della coalizione al potere, si oppone il candidato della destra Ferenc Madl.
1998
-





1998
- Presidente della repubblica
Emil Costantinescu
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
- Primo ministro
Victor Ciorbea
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
-
-
 
1998
-


1998
Repubblica di Bulgaria
(novembre 1990)
[nuova costituzione dal luglio 1991]

- Presidente
Peter Stojanov
(1996 nov - ?)
[Ufd (Unione forze democratiche)]
- Capo del governo
-
- Dirigente del Psb
Aleksander Lilov
(1990 - ?)
Psb (Partito socialista bulgaro)
[ha sostituito il Pcb che non rivestiva più un ruolo guida]
1998
-
 

«segue da 1997»


Repubblica di Armenia
(capitale: Jerevan)
[indipendente dal 23 agosto 1990]
- Presidente della repubblica
Levon Ter-Petrosjan
(1991 ott - ?)
[Movimento nazionale armeno]
- Primo ministro
Armen Sarkisjan
(1996 nov - ?)
[?]
[dal 1994 il partito Dašnak (socialista e nazionalista), principale partito d'opposizione, il cui presidente era stato espulso nel luglio 1992, è sospeso assieme ad altri sette partiti.]
1998
-


a


Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian
(capitale: Baku)
[indipendente dal 30 agosto 1991]
- Presidente del parlamento
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
[Nuovo Azerbaigian]
- Presidente della repubblica
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
- Primo ministro
-
 
1998
-



[grandi giacimenti di petrolio (fra i più consistenti dell'URSS e del mondo) sulle rive del Caspio, nella penisola di Apšeron e nella zona di Neftecala, e sul fondo del mare]
Nagorno-Karabach [provincia autonoma]: indipendente dal 1991; da maggio 1992 gli armeni hanno conquistato l'intera provincia, poi la città di Agdam ed infine si sono impossessati della regione di Zangelan, assicurandosi il controllo dell'intera area sud-occidentale dell'Azerbaigian causando così la fuga di migliaia di profughi.]
1998
-
Nahicevan [repubblica autonoma, che una porzione di territorio della repubblica armena separa dal resto dell'Azerbaigian]
1998
-
a




1998
REPUBBLICA di SLOVENIA
cap. Lubiana
(8 ottobre 1991)
- Presidente
Milan Kucan
(1991 ott - ?)
- Primo ministro
Janez Drnovšek
(1991 ott - ?)

1998
-

a


1998
REPUBBLICA di CROAZIA
cap. Zagabria
(25 giugno 1991)
- Presidente
Franjo Tudjman
(1991 giu - ?)
[HDZ (Unione democratica)]
- Primo ministro
Hrvoje Sarinic
(1992 ago-?)

1998
-



Krajina [da kraj=confine; regione croata, a maggioranza serba]
nel 1990 (dicembre) la regione proclama la propria autonomia;
nel 1991 (aprile) la regione annuncia di voler essere annessa alla Serbia; dall'agosto del 1991 truppe serbe occupano la regione;
nel 1993 (giugno) i serbi della Krajina croata e quelli di Bosnia si dichiarano quasi unanimemente favorevoli all'unificazione;
presidente della "Repubblica" di Krajina: Milan Martic (1994, 23 gennaio - ?), candidato appoggiato da Belgrado;
nel 1995 (agosto) l'esercito di Zagabria lancia una grande offensiva allo scopo di liberare la Krajina occupata dai serbi indipendentisti nell'estate del 1991, incontrando una debole resistenza; viene firmato un cessate il fuoco; decine di migliaia di serbi abbandonano la regione;
Slavonia [regione croata dove i serbi sono ampiamente minoritari]
nel 1991 (agosto) i serbi della regione proclamano la propria autonomia; (novembre) le truppe federali si impadroniscono di Vukovar;
decine di migliaia di serbi hanno abbandonato la regione;
a

1998
NUOVA REPUBBLICA SOCIALISTA
FEDERATIVA di JUGOSLAVIA

(Serbia e Montenegro, dal 30 maggio 1992)
- Direttore della presidenza collegiale
(a rotazione annuale)
Zoran Lilic
(1993 25 giu - ?)
- Primo ministro
Radoje Kontic
(1992, 29 dic - ?)
-

1998
-

SERBIA - cap. Belgrado
1998
-


Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
nel 1988 (ottobre) si dimettono i dirigenti della regione autonoma dopo che oltre 100.000 persone hanno manifestato nel capoluogo Novi Sad chiedendo l'integrazione della regione nella Serbia;
MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd
nel 1988 (ottobre), a Podgorica-Titograd, un tentativo di organizzare una manifestazione simile a quella in Vojvodina sfocia in violenti scontri con la polizia;
nel 1990 (dicembre) le elezioni confermano al potere il Partito comunista;
da marzo 1992 il 66% degli elettori ha deciso di rimanere nell'ambito di uno stato federale jugoslavo;
1998
con l'elezione del presidente filoccidentale Djukanovic, si apre un fronte politico in aperta rotta di collisione con Belgrado. Questi avvia infatti un compromesso con la propria minoranza albanese, circa il 10% della popolazione montenegrina, concedendo nuovi diritti e garanzie e facendo entrare un albanese nel governo.

a

1998
REPUBBLICA SERBA di BOSNIA-ERZEGOVINA
cap. Sarajevo
(27 aprile 1992)
- Presidente
Alija Izetbegovic
(1992 apr - ?)
- Primo ministro
Hasan Muratovic
(1996 gen - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[dal 20 giugno 1993 i serbi della Bosnia e della Krajina croata si sono dichiarati quasi unanimemente favorevoli all'unificazione.]
1998
-



a


1998
REPUBBLICA del KOSOVO
cap. Pristina
(24 maggio 1992)
- Presidente
Ibrahim Rugova
(1992 - ?)
- Primo ministro
-
[albanesi (90%), la minoranza: serba e montenegrina]
1998
Durante la guerra in Bosnia-Erzegovina, un Kosovo pacifico era anche nell'interesse della Serbia, a lungo coinvolta nel conflitto. Forse è per questo che Belgrado non ha ostacolato la politica del presidente Ibrahim Rugova.
Col passare del tempo e con l'assenza di risultati, la sua linea "morbida" viene sempre più messa in discussione sia all'interno del Ldk (Lega Democratica del Kosovo) che dalle forze più radicali del Kosovo albanese. Inizialmente da Adem Demaqi, che con il suo "Partito parlamentare" chiede azioni dirette sul modello dell'intifadah, poi anche dal presidente dell'Ldk, Hydajet Hyseni, che all'inizio dell'anno lascia il partito per fondare la Nldk (Nuova Lega Democratica).
Ma la leadership di Ibrahim Rugova va in crisi con l'entrata in scena dell'Uck (Esercito di liberazione del Kosovo).


Febbraio
solo ora l'Ldk prende atto dell'esistenza dell'Uck considerandola un effetto dell'esasperazione degli albanesi, dovuta all'occupazione serba e alla passività internazionale.
Adem Demaqi, considerato il "Nelson Mandela del Kosovo" per i suoi ventotto anni passati nelle carceri serbe, oppositore del presidente Ibrahim Rugova, in una lettera aperta invita l'Uck ad una moratoria di tre mesi per consentire a Belgrado di riconsiderare le proprie posizioni. Ma a Belgrado si sta predisponendo il piano per stanare l'Uck dalla zona di Drenica, presunta roccaforte, mentre numerosi giovani albanesi, frustrati dall'eterna attesa di un qualche intervento dall'estero, raggiungono quotidianamente le cellule dell'Uck.
Stanchi dell'indiffernza internazionale, gli albanesi del Kosovo si preparano psicologicamente alla guerra e raccolgono fondi per il loro l'esercito. La rete di collettori è molto sviluppata soprattutto in Svizzera. A chi si dichiara pronto a tornare a casa per combattere, gli organizzatori rispondono che l'esercito ha soprattutto bisogno di denaro. Sul «Zeri i Kosovë», giornale vicino al Movimento popolare del Kosovo, fondato nel 1981, a differenza di Ibrahim Rugova da sempre a favore della lotta armata, si pubblica ogni settimana l'invito a versare contributi per i combattenti.
Ma ci sono anche legami che portano a Washington, all'influente Aacl (Albanian American Civil league), l'organizzazione degli albanesi emigrati in America. Su «Ilyria», organo della comunità albanese americana, l'Aacll smentisce che l'Uck sia un'organizzazione terrorista e invita i suoi membri a riconoscere la giurisdizione del Ministero della difesa del governo in esilio della Repubblica Kosova, capeggiato da Bujar Bukoshi, che ha sede a Bonn.
L'Uck non limita le sue azioni in Kosovo [vedi Macedonia].

22, l'incaricato americano per i Balcani, Gelbard, definisce pubblicamente l'Uck un «gruppo terrorista» e prende le distanze dalle aspirazioni albanesi all'indipendenza, nei fatti un disco verde a S. Miloševic per l'attacco!

28, Drenica (un triangolo, composto di colline e valli poco accessibili, abitato esclusivamente da albanesi, situato fra Klina, Gllogovc e Srbica): unità serbe con numerosi mezzi pesanti entrano nella zona ed iniziano a cannoneggiare i villaggi di Likoshan e Qirez. Nel mirino si trova la tenuta del "clan dei Jashari" e la famiglia Ahmeti: ventidue membri della prima e dodici della seconda vengono uccisi. Gli uomini sono separati dalle famiglie e condotti fuori casa. Prima dell'esecuzione vengono crudelmente torturati. Sulle mura insanguinate i serbi scrivono lo slogan dei cetnici: «Samo Srbe sloga spasava» (Solo l'unità salva i serbi). Al termine dell'attacco i morti sono 80: 14 sono donne, 12 bambini, parecchi gli anziani.
Anche nei villaggi circostanti si contano centinaia di feriti. Le famiglie albanesi terrorizzate cercano rifugio nei paesi vicini e a Priština.
L'operazione non è stata un normale rastrellamento ma una rappresaglia militare preparata sin dal novembre 1997.

Marzo
Le unità serbe estendono i loro attacchi a numerosi villaggi della regione di Drenica. Centinaia di case sono distrutte, migliaia gli sfollati. Nei luoghi dove si combatte non entrano più né giornalisti né organizzazioni umanitarie, nemmeno la Croce Rossa.
[I governi occidentali, prima di tutto quello italiano, sembrano aver dato mano libera a S. Miloševic per condurre una guerra a bassa intensità contro gli albanesi del Kosovo. Le unità dell'Unpredep stazionate in Macedonia e quelle della Nato in Albania si limitano a controllare le frontiere per impedire il flusso di armi e l'estensione del conflitto. L'esercito serbo nel frattempo crea "una striscia di sicurezza" lungo la frontiera con l'Albania e mina tutto il percorso.]
2, una manifestazione di 30.000 albanesi, che protesta contro i massacri, invade le strade di Priština. La polizia interviene. Dopo appena 45 minuti i feriti sono più di cento, le ambulanze private corrono in soccorso. La polizia non è sola: le danno man forte parecchi civili serbi, quasi tutti armati. In altre città del Kosovo dove non arriva la stampa straniera la polizia spara contro i manifestanti.
22, alle elezioni Ibrahim Rugova viene rieletto con grande maggioranza di voti, ma va visibilmente perdendo la fiducia del suo popolo.
Per quanto riguarda l'università di Priština, i fatti di Drenica accelerano le cose: Belgrado, sotto la pressione dei governi europei e americano, permette finalmente la riapertura di alcune facoltà.
Il conflitto armato, scoppiato con i massacri di Drenica, prosegue nella primavera di quest'anno con attacchi a tutto campo.
La mobilitazione clandestna fra gli albanesi, sia quelli rimasti in Kosovo che quelli rifugiati in Albania e in Macedonia, e la creazione di comitati di difesa dei villaggi, sta rapidamente trasformando l'Uck da formzine guerrigliera clandestina in movimento popolare di resistenza armata.


Aprile
15
, viene riaperto il prestigioso Istituto di albanologia.
Prima di lasciare l'istituto, i serbi hanno distrutto tutto.
23, S. Miloševic organizza un referendum-farsa tra i serbi che esclude per acclamazione ogni forma di «ingerenza dell'estero negli affari interni della Serbia».

Maggio
Da Belgrado S. Miloševic decreta un embargo interno nei confronti del Kosovo. Saranno riforniti solo i magazzini speciali accessibili alla popolazione serba, viene sospeso ogni approvvigionamento ai villaggi albanesi sospettati di sostenre l'Uck.
15, su pressione americana si tiene un primo vertice a Belgrado tra S. Miloševic e I. Rugova il quale rinuncia a tutte le precondizioni precedentemente poste per il dialogo. Sconta così la mancata adesione nella delegazione albanese di vari membri:
. Adem Demaqi,
. Hydajet Hyseni,
. Bujar Bugolli.
A fine mese gli attacchi serbi, con armi pesanti ed elicotteri, raggiungono una prima città, Decani, nel Kosovo occidentale.
Una prima ondata di profughi, soprattutto di Decani e di alcuni villaggi dei dintorni rasi al suolo dalle forze serbe, raggiunge l'Albania. Altre 400.000 persone si rifugiano all'interno del Kosovo. Anche abitanti serbi e musulmani slavi abbandonano la regione spaventati dalle violenze. Intere zone, circa il 30% del territorio, restano sotto il controllo dell'Uck assediate dalle forze serbe e chiuse all'esterno.
Si ripete lo scenario bosniaco dei primi mesi della guerra del 1992.
Viene intanto approvata la costituzione di una forza di intervento multinazionale nell'ambito della partnership for peace con la partecipazione dell'Italia, della Turchia e degli USA.

Giugno
viene effettuata una prima manovra aerea sopra l'Albania e la Macedonia per "mostrare i muscoli" a Belgrado.
A livello politico non c'è leader occidentale che non si dica contrario ad una secessione del Kosovo, mentre un crescente gruppo di repubblicani statunitensi spinge per il riconoscimento della "Repubblica Kosova".
A queste divisioni va aggiunto l'allarme profughi in Germania, Austria e Italia.
Sulle coste dell'Adriatico sbarcano i primi albanesi del Kosovo e c'è chi teme vogliano dirigersi verso l'Unione europea proprio mentre stanno per essere rimpatriati migliaia di giovani albanesi rifugiatisi in occidente nel 1990. A quelli del Kosovo, l'Europa occidentale appare solo preoccupata di garantire la stabilità dei confini internazionali e di contenere la massa di profughi, gente perseguitata, repressa e affamata da nove anni vissuti in una drammatica situazione di emergenza.
Intanto l'Ldk, il partito di I. Rugova, pretende la subordinazione dell'Uck, ma questa non obbedisce. Perde terreno sul campo militare ma lo guadagna fra la popolazione albanese.

[Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo, Datanews Editrice, Roma 1998.]
a

1998
EX REPUBBLICA JUGOSLAVA di MACEDONIA
cap. Skoplje
(15 settembre 1991)
- Presidente
Kiro Gligorov
(? - ?)
- Primo ministro
Branko Crvenkovski
(? - ?)
1998
Gennaio
il presidente Kiro Gligorov si dichiara disponibile a creare un "corridoio umanitario" attraverso il suo paese per consentire a centinaia di migliaia di profughi albanesi del Kosovo di raggiungere l'Albania (arriveranno qualche mese dopo).


a

1998
- Capo dello stato
Sali Berisha
(1992 apr - ?)
[Pda]
- Capo del governo
Aleksander Meksi
(1992 apr - ?)
[Pda]
[Pda (Partito democratico albanese)]
1998
-



1998

CIPRO
(indipendenza: agosto 1960)

[dal 1975 l'isola è di fatto divisa in due formazioni nazionali distinte]
vengono interrotte le trattative in corso tra i due presidenti, con la mediazione del segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar, intese a risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota.
- giugno 1989, i due presidenti, dopo aver ripreso le trattative interrotte nel 1985, si riuniscono a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota;
- febbraio 1990, i due presidenti si riuniscono nuovamente a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota… ma nulla viene risolto.
- nel 1992, dopo la Guerra del Golfo Bush tenta di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota, e i negoziati riprendono sotto l'egida dell'ONU che propone di trasformare l'isola in uno stato federale con due zone e due comunità.]

Repubblica turca di Cipro del Nord
(Nord, 30% del territorio)
[dal 1983: riconosciuta da Ankara ma da nessun altro paese; nel maggio 1985 un referendum ha approvato la nuova costituzione.]
- Presidente
Rauf Denktas
(1976 - ?)
- Primo ministro
-
[economicamente sopravvive grazie all'aiuto turco]
1998
-

Repubblica di Cipro
(Sud, 70% del territorio)
- Presidente
Glafkos Clerides
(1993 feb - ?)
[Raggruppamento democratico]
1998
-



1998
Repubblica di Turchia
(dopo il colpo di stato)
[già nella NATO dal 1952, dal 1955 il paese è nel "patto di Baghdad"; dal 1982 esiste una nuova costituzione che ha conferito consistenti poteri al presidente (oltre alla conferma di un altro mandato settennale).]
- Presidente
Suleyman Demirel
(1993 mag - ?)
[DYP (Partito della giusta via)]
- Primo ministro
Necmettin Erbakan
(1996 giu - ?)
[RP (Partito della prosperità)]
1998
-





1998
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1998
-




1998
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah.
[dal 1985 sono stati allacciati rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica.]
dal 1986 hanno riallacciato i rapporti con Il Cairo interrotti nel 1979 (quando l'Egitto è stato espulso dalla lega in seguto agli accordi con Israele).
Dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, una parte consistente delle forze alleate è stata stanziata negli Emirati.]
- Presidente
sceicco Zaid
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco Maktum
(? - ?)
[emiro di Dubai]
[l'aumento del deficit di bilancio provocato dal ribasso dei corsi del petrolio ha costretto il governo a una maggiore pressione fiscale.]
1998
-


1998
Repubblica Libanese
(Seconda repubblica)

[retta collegialmente con un riequilibrio dei poteri favorevole ai musulmani;
durante le libere elezioni libanesi, "Hezbollah" (partito di Dio) e Amal conquistano un successo importante emergendo come il blocco politico con il maggior numero di deputati; il movimento viene quindi considerato come parte integrante del tessuto politico libanese e lo stesso governo di Beirut lo definisce "la resistenza nazionale al sud", esso ha infatti le sue roccaforti nel sud del paese, soprattutto nella valle della Beqaa e nei sobborghi e bassifondi meridionali della capitale;
dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, dal 1978 posta sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.]

- Presidente
Elias Hrawi
(1989 nov - 1998)
[cristiano maronita]
Émile Lahoud
(1998 ott - ?)
[un generale sostenuto dall'esercito e dai siriani; mandato novennale]
- Capo del governo
Rafiq al-Hariri
(1992 ott - ?)
[musulmano sunnita]
[tre volte dimissionario nel 1995 e sempre dimissioni respinte da Damasco]
Selim al-Hoss
(1998 ott - ?)
[riformista]
- Presidente del parlamento
Amal Nabih Berri
(1992 ott - ?)
[musulmano sciita]
[Parlamento: 128 seggi, equamente ripartiti fra cristiani e musulmani.
Dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, posta dal 1978 sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.
Nel 1996 Rafiq al-Hariri, da sempre vicino alle posizioni siriane, ha favorito emittenti radiotelevisive filosiriane, obbligando altre a chiudere; ciò ha creato tensioni sfociate in uno sciopero generale con violenti scontri con le forze dell'ordine per protestare contro la censura e il privilego riservato alle emittenti vicine alla Siria.]
1998
Marzo
il primo ministro Rafiq al-Hariri rifiuta la posizione israeliana che chiede (per ritirare l'esercito dal sud del Libano) assicurazioni riguardanti la sicurezza di Israele, facendo presente che la risoluzione dell'ONU non ha posto alcuna condizione preliminare al riguardo;

Aprile
, Siria e Libano rifiutano la successiva ed analoga proposta di Israele;

Maggio
si tengono le elezioni [previste nel 1997 e rinviate dal governo per timore di scontri] per rinnovare i consigli comunali di 650 municipalità che determinano un rafforzamento degli hezbollah;
i cristiani vincono la metà dei seggi a Beirut;

Giugno
riprendono i combattimenti tra israeliani e gli hezbollah;
con la mediazione francese, si riesce a realizzare uno scambio del cadavere del pilota israeliano deceduto nel settembre scorso e alcuni prigionieri libanesi;

Ottobre
15
, il parlamento elegge presidente Émile Lahoud, un generale sostenuto dall'esercito e dai siriani;

Dicembre
2
, Selim al-Hoss diventa primo ministro, alla guida di un governo di stampo riformista contrario alle tendenze confessionali e militari; inizia una nuova fase politica: minor uso della censura, lotta alla corruzione, liberalizzazione dell'economia; il turismo riceve un notevole impulso grazie alla ricostruzione di musei e alberghi, alla riapertura di casinò e al rifiorire di festival popolari estivi;


1998

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan. Con la guerra del Kippur, impegnata a fianco dell'Egitto, recupera El-Quneitra.]

- Presidente
gen. Hafez el-Assad
(1980 - ?)
[ala progressista moderata del partito Baath]
- Primo ministro
Mahmud al-Zub
(1987 - ?)
1998
Marzo
il viaggio ufficiale di un ministro siriano a Baghdad, la prima visita di un ministro dopo vent'anni, dimostra la continuazione dei buoni rapporti con l'Iraq dalla riapertura della frontiera tra i due paesi;

Aprile
proprio lungo il confine tra i due paesi viene ora aperta una zona franca per facilitare i commerci;

Maggio
viene firmato un accordo con la Russia: fornitura di batterie di difesa antimissili per ca 400 Mni di dollari;
[si aggiunge ad un altro precedente accordo che contemplava un migliaio di missili anticarro laser-guidati: questo, secondo l'amabsciatore russo a Damasco, per concorrere a mantenere la stabilità nel Medio Oriente]

Luglio
viene firmato l'accordo per riaprire l'oleodotto chiuso dal 1982 tra i pozzi di petrolio dell'Iran settentrionale e Banyas, sul Mediteraneo;
mentre si intensificano i programmi per l'esportazione dalla Siria all'Iraq di prodotti essenziali (zucchero, medicinali), il paese procede a rafforzarsi militarmente;
cambi ai vertici dell'esercito e dei servizi segreti si succedono in concomitanza con le frequenti operazioni israeliane nel Libano meridionale;
il presidente Hafez el-Assad incontra a Parigi il presidente francese Chirac, con il quale firma alcuni accordi sui debiti siriani verso la Francia e sugli investimenti francesi in Siria ma non appoggia la proposta di Chirac di organizzare sotto auspici europei una nuova conferenza di pace per il Medio Oriente;

Dicembre
alle elezioni la coalizione del Fronte nazionale progressista del presidente Hafez el-Assad conquista tutti i seggi per cui era in lizza;

1998
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1998
-


1998
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele); sindaco: Ehud Olmert (1993-?) del Likud.

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele;
guerra del Kippur (1973): alla conferenza di Ginevra del 1974:
- un accordo fra Egitto e Israele ha deciso il ritiro delle truppe israeliane dalle posizioni raggiunte a occidente del canale di Suez e la creazione di un'ampia fascia smilitarizzata a oriente, garantita dalle forze di pace dell'ONU;
- un secondo accordo con la Siria ha impegnato gli israeliani a ritirarsi da el-Quneitra, stabilendo un'analoga fascia smilitarizzata sulle alture del Golan; 
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che:
- dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele,
- dal 1974 è stata riconosciuta dal vertice arabo di Algeri quale unico rappresentante del popolo palestinese, e ammessa all'ONU quale entità politica nazionale, in qualità di "osservatore";
dopo il riavvicinamento israelo-egiziano [accordi di Camp David] l'OLP registra difficoltà diplomatiche nei confronti di taluni stati arabi sostenitori; 
dal 1982 il quartier generale dell'OLP è stato trasferito in Tunisia;
dal 1991 l'OLP appoggia Saddam Hussein nella disastrosa guerra del Golfo compromettendo così le aspirazioni palestinesi volte alla creazione di un proprio stato autonomo nei territori occupati da Israele;
1994, Y. 'Arafat torna in Palestina;
[Gerusalemme viene formalmente indicata come capitale dello stato.]
- Presidente
Ezer Weizmann
(1993 - ?)
[MAPAL o Labor (Partito laburista)]
- Primo ministro
Benjamin Netanyahu
(1996 mag - 1999)
[Likud*]
- Ministro della difesa
-
- Ministro delle finanze
-
[*alleato con i gruppi di estrema destra]

1998
Gennaio
come conseguenza delle dimissioni rassegnate dal ministro degli esteri David Levy , dalla coalizione di governo si stacca il gruppo Sephardi Gesher da lui capeggiato;

Febbraio
24
, Ephraim Halevy gioca un ruolo importante nella ricucitura dello strappo con Amman, per cui viene eletto ai vertici del Mossad in sostituzione di Danny Yatom dimissionario [per il fallito attentato al leader di Hamas];

Marzo
4
, in seno al parlamento si svolgono le votazioni per l'elezione del capo dello stato; alla presidenza viene confermato Ezer Weizman, del Labor (Partito laburista), con 63 voti favorevoli e 49 contrari;
sulla base della risoluzione 425 dell'ONU, il ministro della difesa Yitzhak Mordechai lancia una nuova proposta di ritiro dell'esercito dalla fascia di sicurezza nel sud del Libano dietro l'impegno, da parte dell'esercito libanese, di garantire la tranquillità nella zona; tale proposta si scontra con l'opposizione di Beirut che non intende accettare alcuna condizione israeliana in aggiunta a quanto già decretato dall'ONU;
primavera, Y. 'Arafat accetta la proposta statunitense in base alla quale si prevede il passaggio ai palestinesi del 13,1% dei territori della Cisgiordania, e, viceversa, Benjamin Netanyahu rifiuta la proposta a causa per la risoluta opposizione dell'ala destra del Likud;
mentre il processo di pace è bloccato sulle posizioni dell'anno precedente, Y. 'Arafat minaccia di procedere unilateralmente a dichiarare la costituzione di uno stato palestinese alla data fissata a Oslo come completamento del processo di pace [il prossimo 4 maggio 1999] e Benjamin Netanyahu minaccia severe ripercussioni in caso ciò avvenga;

Ottobre
15
, riprendono i negoziati grazie all'intervento risolutore del presidente americano Bill Clinton che convoca entrambi i leader a Wye Plantation per un vertice organizzato sotto la sua mediazione personale e di re Hussein di Giordania;
23, dopo 21 ore di trattative, Y. 'Arafat e Benjamin Netanyahu firmano un'intesa che - stabilendo il principio "sicurezza" in cambio di "territorio" - prevede per Israele un ritiro in 3 fasi dal 13% della Cisgiordania e il passaggio di consegne del 14% dei territori controllati dai palestiensi; in cambio l'ANP si impegna a:
- cancellare dalla Carta dell'OLP le clausole sulla distruzione dello stato israeliano,
- demolire le infrastrutture militari dei movimenti islamici di Jihad e di Hamas,
- ridurre il proprio apparato di polizia,
- eliminare la diffusione illegale di armi fra i propri sostenitori; l'arresto di 30 persone sospettate da Tel Aviv di terrorismo sarà compensato da parte israeliana dalla liberazione di 750 detenuti palestinesi;
l'accordo prevede infine
- la creazione di corridoi tra la striscia di Gaza e la Cisgiordania,
- l'apertura di un aeroporto palestinese a Gaza,
- l'istituzione di una zona industriale al confine tra quest'ultima e lo stato ebraico,
nonché una presenza rafforzata della CIA per monitorare il rispetto delle clausole;

Novembre
6
, ottenuta la sua riconferma in seno al governo di fronte a un voto di fiducia promosso dai radicali, contrari agli accordi di Wye Plantation, Benjamin Netanyahu interrompe il dibattito sulla ratificazione parlamentare dell'intesa a causa dell'attentato dinamitardo compiuto da due esponenti della Jihad in un mercato di Gerusalemme avvenuto poco più di una settimana di distanza da un analogo tentativo perpetrato a Gaza contro un pulmino scolastico da un kamikaze di Hamas;

Novembre
17
, dopo il rinnovato proposito daparte dell'ANP di mantenere gli impegni sulla sicurezza, il parlamento approva l'accordo di Wye Plantation e dà il via alla scarcerazione dei prigionieri e alla prima fase del ritiro dai territori;
24, viene inaugurato l'aeroporto palestinese di Gaza;

Dicembre
21
, impossibilitato ad ottenere la fiducia sulle politiche di pace a causa della sua maggioranza fortemente indebolita Benjamin Netanyahu si trova costretto a votare per lo scioglimento del governo e a sospendere l'esecuzione degli accordi di Wye Plantation;
visita del presidente Bill Clinton a Gaza;



- Egitto (fascia di Gaza)

1998
Dicembre
8
, XI anniversario dell'intifadah


Hamas «zelo, fervore»
["Harakat Al-Muqawanat Al-Islamiya"]


dichiarato illegale, questo "Movimento di resistenza islamica" che opera nei territori palestinesi occupati da Israele ed è la maggiore fonte propulsiva dell' "intifadah palestinese", si oppone con durezza al processo di pace israelo-palestinese e lotta per scalzare l'OLP quale unico portavoce della causa palestinese;
particolarmente attivo nella Striscia di Gaza cuore della "guerra delle pietre" iniziata nel 1987 svolge sia un'intensa attività sociale, sia una campagna terroristica contro obiettivi civili e militari israeliani per mezzo della sua componente armata, i battaglioni Izz-al Din Qassam;
formalmente autonomi, questi ultimi operano sotto il coordinamento di una direzione generale.


- Giordania (Cisgiordania)
1998
Dicembre
8
, XI anniversario dell'intifadah



AL QAEDA
["il rotolo" o "la base"]

«segue da 1988»
1998
Il suo obiettivo primario è l'istituzione di un Califfato panislamista per tutto il mondo musulmano e a questo scopo cerca la collaborazione di altre organizzazioni armate islamiste per rovesciare esistenti regimi considerati "non islamici" e per espellere i non musulmani dai paesi islamici.

Si fonde ora con Al Jihad, la Jihad islamica egiziana.






 
OVEST
-
-
-
-

1998

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
-
Primo ministro
Jean Chrétien
II
(1997 giu - nov 2000)
[Partito liberale]
Ministro degli Esteri
-

1998
continua e, anzi, si inasprisce l'acceso scontro di interessi tra i pescatori canadesi e statunitensi;

Agosto
20
, la corte suprema, chiamata a valutare la possibilità della separazione unilaterale del Québec dal resto del paese, si esprime unanimemente:
- sottolineando come l'eventualità di tale gesto rappresenti una violazione della costituzione nazionale,
- non riscontrando la possibilità di ricorrere alle leggi internazionali da parte dei secessionisti,
- evidenziando la mancanza dell'effetto legale di un referendum popolare espressione della volontà della provincia (pur ammettendone il possibile svolgimento),
- demandando – senza affrontare le spinose e complesse questioni a esso collegate – la risoluzione del problema a un negoziato tra le parti;

nel frattempo, Jean Charest, ardente fautore del federalismo – fin dall'epoca del referendum sulla secessione tenutosi nel 1995 – è passato alla guida del PL (Partito liberale);
tale nomina spinge Lucien Bouchard e il PQ (Parti Québécois), alla guida del Québec dal 1994 all'insegna dello spirito secessionista, a indire nuove elezioni così da tastare concretamente la volontà dei cittadini in merito alle sorti della provincia, nonché l'eventualità di farla seguire da un referendum sulla sua indipendenza;

Il «Giornale Canadese» di Toronto offre ora ai suoi lettori anche il quotidiano italiano «La Repubblica».

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Lucien Bouchard
(1996-2001)
[PQ (Parti Québécois)]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Québec
-

1998
-

?
?
, si svolgono le elezioni legislative provinciali;

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Lucien Bouchard
[PQ (Parti Québécois) - Partito quebecchese]
42.87
76
. Daniel Johnson
[PLQ (Parti libéral du Québec) o Quebec Liberal Party]
43.55
48
. ?
[ - ]
-
?
Totale seggi
 
125
-

Agosto
20
, la Corte Suprema dichiara possibile la separazione di una provincia dal resto del Canada pur giudicando illegittima un'eventuale dichiarazione unilaterale (cioè non negoziata) di indipendenza.

 


 

 

ONTARIO
-
-

1998

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1998

-

NOVA SCOTIA
-
-

1998

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1998

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1998

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1998

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1998
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1998
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1998
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1998
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 


1998
U.S.A.
(Stati Uniti d'America)
- Presidente
William Jefferson [Bill] Clinton, II
(1993 - 2000)
42°

- Vicepresidente

Al Gore
(1993 - 2000 )

- Segretario di Stato

?
(1989 - ?)
1998
-
FBI (Federal Bureau of Investigation)
[direttore: C.M. Kelley (1973-?)]
1998
-
CIA (Central Intelligence Agency)
1998
-





1998
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
Fidel Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
[confermato dalla nuova costituzione in vigore dal 1976, e poi nel 1981;
nel febbraio 1986 viene effettuato un grande rinnovamento del comitato centrale del partito ma il presidente viene confermato nella sua carica;
una nuova riforma costituzionale e in vigore dal 1992.]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1998
-
- Presidente
René Préval
(1996 feb - ?)
[movimento Lavalas]
- Primo ministro
Rosny Smarth
(1996 mar - ?)
[economista]
- Ministro degli esteri
-
[]
1998
-

- Presidente della repubblica
Leonel Fernández Reyna
(1996 giu - ?)
[PLD (Partido de la liberación dominicana)]
PRSC (Partido reformista social cristiano)
[di destra]
1998
-
- Primo ministro
Percival Patterson
(1992 mar - ?)
[PNP]
[PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico.]
l'inflazione, che ha ormai raggiunto il 25%, determina un rapido deprezzamento della moneta, un fatto che complica il servizio del debito.
1998
-


1998
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Ernesto Zedillo Ponce de León
(1994 set - ?)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
-
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne;
la scena politica è dominata da due partiti:
- PRI (Partido Revolucionario Institucional);
- PAN (Partido de Acción Nacional);
una nuova legge elettorale, in vigore dal 1979, permette anche ai partiti di sinistra di partecipare alle elezioni legislative.]

1998
-








1998
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1998

-



1998
República de Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
Alvaro Arzú Irigoyen
(1996 gen - ?)
[?]
[nuova costituzione dal 1985]
1998
-


1998
- Presidente
Armando Calderón Sol
(1994 apr - ?)
[ARENA]
[ARENA (Alianza republicana nacionalista), estrema destra.]
1998
-

1998
Honduras
- Presidente
-
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1998
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1998
-


1998
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1998
-

1998
- Presidente della repubblica
D. Oduber Quirós
(1974 - ?)
[riformista]
1998
-


1998
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
Ernesto Pérez Balladares
(1994 mag - ?)
[Partito democrático revolucionario]
1998
-


 
1998
- Presidente
Ernesto Samper Pizano
(1994 ago - ?)
[Partido liberal]
Due rimangono i gravi problemi del paese:
- la violenza politica: continuano gli attacchi della guerriglia, in particolare del gruppo M-19 (estremisti populisti), e le violenze degli squadroni della morte;
- il narcotraffico: la lotta contro il narcotraffico si svolge tra molte contraddizioni: viene creato un corpo di guardie speciali.]

1998
-

Il governo colombiano smilitarizza un'area, nota come Despeje, di superficie pari a quella della Svizzera, che comprende le municipalità di:
- San Vicente del Caguán,
- La Macarena,
- Vista Hermosa,
- Mesetas,
- Uribe.
L'area viene consegnata alle Farc come segnale di buona volontà in vista di una conclusione pacifica alla guerra civile del paese.
In questa regione le Farc mettono in atto lavori sociali e opere pubbliche. Costruiscono e asfaltano nuove strade e migliorano le aree pubbliche dei cetnri abitati, ricorrendo ai lavori forzati.
Offrono sicurezza agli abitanti, un genere di lusso di cui a lungo sono stati privati.


[Loretta Napoleoni, ISIS, Lo stato del terrore, Feltrinelli 2014.]



1998
[dal 1973 il paese è entrato nel "patto andino" e dal 1978 nel patto amazzonico.]

- Presidente della repubblica

Rafael Caldera
(1994 feb - ?)
[Convergencia democrática]
[dal 27 giugno scorso sono sospese le garanzie costituzionali: dovrebbero, come promesso dal presidente, essere ripristinate nel luglio 1995]
1998
-

 



1998
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

Fabian Alarcón
(1996 - ?)
[sostenuto dai militari]
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.]
1998
-


1998
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

gen. F. Morales Bermúdez
(1975 ago - ?)
1998
-


1998

- Presidente della repubblica

gen. H. Banzer Suárez
(1997 ago - ago 2001)

- Primo ministro

Antonio Aranibar
(1994 mar - ?)
[?]
MIR (Movimento della sinistra rivoluzionaria)
1998
-


1998

- Capo dello Stato

Eduardo Frei
(1994 mar - ?)
[Concertazione per la democrazia]

- Comandante delle forze armate

gen. A. Pinochet Ugarte
(fino al 1997)

1998
-


1998
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Cheddi Jagan
(1992 - ?)
[PPP]

- Primo ministro

-
1998
-


 



1998
Republiek van Suriname
(indipendente dal 1975)
[Contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica;
crescente opposizione, anche armata, dei bush-negroes, i discendenti degli schiavi fuggitivi che accusano le nuove autorità di non rispettare i diritti riconosciutigli dall'amministrazione olandese.]

- Presidente

Ronald Venetiaan
(1991 - ?)
[Nuovo fronte per la democrazia e lo sviluppo
]

- Primo ministro

?
(? - ?)
[il col. Dési Bouterse ha assunto la guida di un consiglio militare incaricato di garantire il passaggio alla democrazia.
La pace di Kourou (Guyane Française) è stata rifiutata dall'esercito. ]
[dal 1990 Stati Uniti e Paesi Bassi hanno sospeso ogni aiuto fino al ritorno della democrazia.]
1998
-



1998
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare;
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary. ]

- Governatore

?
(? - ?)
1998
-


1998

- Presidente

Fernando Henrique Cardoso
(1995 - )
[Partito socialdemocratico]

- Ministro delle finanze

-
1998
-


1998

- Capo dello stato

Juan Carlos Wasmosy
(1993 mag - ?)
[Partido colorado]
[nuova costituzione dal 1992]
1998
-


1998

- Presidente

Carlos Saúl Menem
(1989 lug - 1999)
[Partito giustizialista]
[Partito giustizialista (peronisti)]
1998
Buenos Aires, Victoria Donda, 21enne, si iscrive alla facoltà di Diritto e abbraccia la militanza politica aderendo al movimento studentesco "Venceremos", della Corrente PAtria LIbre.
[Nel 2007, eletta alle elezioni nazionali, diverrà il deputato donna più giovane della storia argentina.]

In circostanze quantomeno sospette si suicida Alfredo Yabrán;
[Arricchitosi, dalla sera alla mattina, grazie alla privatizzazione delle Poste durante questo governo, era stato poi accusato dell'assassinio di un giornalista.]



Patagonia
1998
-

1998
- Presidente
Julio María Sanguinetti
(1995 - ?)
[Partido colorado]
[il governo è stato costretto a scendere a patti con il Partito blanco per ottenere l'avallo della sua politica economica.]
1998
-





1998
Mongolia
(Unione democratica mongola)
- Presidente
Punsalmaguiin Ochirbat
(1993 giu - ?)
[?]
- Primo ministro
?
(1996 lug - ?)
[Unione democratica]
[in base alla nuova costituzione i seggi del parlamento (Grande Hural) sono ora 76]
1998
-

1998
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Capo dello stato

Jiang Zemin
(1993 - ?)

- Primo ministro

Li Peng
(1987 nov - ?)
[ad interim]
- presidente del PCC
Yang Shangkun
(1988 -?)
- segretario generale del PCC
Jiang Zemin
(1989 giu - ?)
- presidente della commissione militare centrale del governo
Jiang Zemin
(1989 nov - ?)
[Nuova costituzione dal 1982.]
1998
Bill Clinton ricambia la visita a Pechino;



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1998
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Vicepresidente

-

- Primo ministro

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Capo del KMT

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.
Dal 1987 è stata abrogata la legge marziale, sostituita da una legge per la sicurezza nazionale che autorizza l'esistenza di partiti politici diversi dal KMT, riconosce il diritto di sciopero e sottrae i civili alla giurisdizione dei tribunali militari.
L'opposizione si è da poco coalizzata in un nuovo partito, il Partito democratico del progresso.
Nel 1988 è stata proclamata un'amnistia dalla quale sono esclusi però i comunisti; nel 1989 si sono svolte le prime elezioni politiche veramente libere.]
KMT (Kuomintang), partito nazionalista al potere.
1998
-

a


1998


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
-
- Capo supremo dell'esercito
Kim Jong Il
(1991 dic - ?)
- Primo ministro
Kang Song San
(1992 dic - ?)
[Kim Jong Il, figlio del defunto Kim Il Sung, continua a non assumere ufficialmente né la direzione del Partito dei lavoratori (partito unico) né quella dello stato.]
1998
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
Kim Young Sam
(1993 - ?)
[PDL (Partito democratico liberale)]
- Primo ministro
Lee Hong-Koo
(1994 dic - ?)
[?]
1998
-

a


1998
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo dello stato

Farooa Leghari
sunnita
(1993 nov - ?)
[PPP]

- Primo ministro
Meraj Khalid
(1996 nov - ?)
[ad interim]
[PPP (Partito del Popolo).]
1998
-


Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1998
-

a



1998
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
[dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi; dal 1987 comprende 25 stati.]
- Primo ministro
Deve Gowda
(1996 giu - ?)
[coalizione]
1998
-

Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1998
-
Sikkim [dal 1975]
1998
-

a


1998
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
[dal 1988 l'Islam è religione di stato]
- Presidente
Shahabuddin Ahmed
(1996 - ?)
[Lega Awami ]
- Primo ministro
Hasina Wazed
(1996 - ?)
[Lega Awami]
1998
-

a



1998
Unione di Myanmar
[ex Birmania, regime militare]
- Presidente
gen. Than Shwe
(1992 apr - ?)
[SLORC]
SLORC (Consiglio per il ripristino della legge e dell'ordine)
[dopo un colpo di stato militare]
[Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la pace 1991, dirigente dell'opposizione e figlia dell'eroe dell'indipendenza birmana Aung San) dal 1989 è sempre tenuta segregata in casa dalla giunta militare.]
1998
-

a


1998
Thailandia
Bhumibol Adulyadej Rama IX  
(?-?);
1946-?, re di Thailandia;

- Primo ministro
Chaovalith Yongchaiyudh
(1996 dic - ?)
[Partito della nuova aspirazione]
[guida un governo di coalizione con il Chart Patthana.]
1998
-



1998
Laos
(Repubblica democratica popolare)
- Presidente
Nouhak Phoumsavanh
(1992 nov - ?)
- Primo ministro
Khamtay Siphandon
(1991 - ?)
- Segretario del PPR
Khamtay Siphandon
(1992 - ?)
[PPR (Partito popolare rivoluzionario) comunista, partito unico al potere dal 1975.].
Dal 1988 il paese sta attuando una prudente politica di privatizzazione e di liberalizzazione economica allo scopo di ottenere aiuti internazionali;
il regime comunista collabora ancora strettamente col Vietnam e nel 1988 ha stipulato un accordo di cooperazione con la Cina;
migliorano anche i rapporti con la Thailandia: i due paesi si sforzano di ridurre gli incidenti di frontiera, di impedire alla resisternza laotiana di rifugiarsi in Thailandia e di agevolare il rimpatrio entro il 1994 delle decine di migliaia di laotiani ancora rifugiati in Thailandia.
Dal 1994 il Ponte dell'Amicizia collega Laos e Thailandia attraverso il Mekong.]
1998
-

a


1998
Cambogia
(monarchia parlamentare)
[dal 1989 l'ex Repubblica Democratica di Kampuchea si è trasformata in questo nuovo stato "neutrale, pacifico e non allineato";
il buddhismo è tornato ad essere religione di stato.]
 
(Phnom Penh 1922 - ?)
figlio del re Norodom Suramarit;
1993-?, re della Cambogia;

- Primo primo ministro
Norodom Ranariddh
(figlio di N. Sihanouk)
(1992 - ?)
- Secondo primo ministro
Hun Sen
(1992 - ?)
 
1998
-


a


1998
- Presidente
gen. Le Duc Anh
(1992 set - ?)
- Primo ministro
Vo Van Kiet
(1991 ago - ?)
- segretario generale del Partito comunista
Do Muoi
(1991 giu - ?)
1998
-




1998
Giappone

Akihito

(Tokyo ? - ?)
figlio di Hirohito;
dal 1989, imperatore del Giappone;
si apre l'era Heisei ("della pace universale");



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ryutaro Hashimoto
(1996 nov - ?)
[PLD (Partito liberaldemocratico)]
[governo monocolore del PLD con l'appoggio esterno dei socialdemocratici, che dispongono di 15 seggi.]
1998
-


a


1998

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1998
-

a


1998

Indonesia

-
-
1998
-

a




1998
MAROCCO
[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, il paese incorpora 180.000 kmq delle regioni settentrionali del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo) entrando in contrasto col movimento guerrigliero indipendentista del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) mentre, nel fronte interno, riesce a tenere sotto controllo i movimenti islamici.]
Hasan o Hassan II
-
(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;
nel 1991 è costretto ad accettare il referendum voluto dall'ONU sul Sahara Occidentale e il cessate il fuoco col Fronte Polisario;

[il parlamento, sciolto nel 1965, è stato ripristinato nel 1975]

1998
-



1998
[legge coranica e potere direttamente al popolo tramite un congresso generale del popolo.]
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
(1971 - ?)
[il regime militare, dopo aver nazionalizzato (1971) le riserve petrolifere, ha fatto della Libia uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano.
Dalla prima metà degli anni '80 opera il gruppo di opposizione Fronte nazionale per la salvezza della Libia;
dal 1988 il colonnello ha promesso una serie di riforme:
- della giustizia: introduzione dell'habeas corpus e forse abolizione della pena di morte;
- dell'esercito e della polizia: abolizione e, al loro posto, una milizia popolare,
… senza tuttavia precisare le tappe della riforma;
dal 1992 il governo ha avviato un piano di decentralizzazione che prevede una suddivisione amministrativa del paese in circa 1500 comuni "autogestiti".]
1998
-




 
1998
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin] III
(1978 - ?)
[KANU (Kenya African National Union)]
- vicepresidente
-
- Ministro degli Interni
-
[da gennaio 1994 c'è il coprifuoco nella parte occidentale del paese, dove si susseguono i conflitti etnici fra i kikuyu (l'etnia maggioritaria) e i kalenjin (l'etnia del presidente).]
1998
-


1998
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962; nel 1976 il presidente ha inserito il paese nella progettata organizzazione di cooperazione regionale "Comunità economica dei Grandi Laghi" ora istituita fra i tre paesi.
Dal 1978 vige una nuova costituzione che apre la strada al ritorno dei civili al governo.]
- Presidente
Pasteur Bizimungu
[di origine hutu ma aderente al movimento tutsi]
(1994 lug - ?)
[FPR (Fronte patriottico del Ruanda)]
- Vicepresidente e Ministro della Difesa
Paul Kagamé
[?]
(1994 lug - ?)
[APR (Esercito patriottico ruandese)]
- Primo ministro
Pierre-Célestin Rwigema
[opposizione hutu moderata]
(1995 ago - ?)
[MDR (Movimento democratico repubblicano)]
- Ministro dell'Interno
Alexis Kanyarengwe
[presidente del movimento tutsi]
(1995 ago - ?)
1998
-

1998
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Presidente
ten. Pierre Buyoya
(1996 lug - ?)
[di etnia tutsi (vatussi)]
[UPRONA]
- Primo ministro
Pascal-Firmin Ndimira
(1996 lug - ?)
[di etnia hutu]
1998
-

 




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