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ANNO 1960

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Papa Giovanni XXIII
(1958-63)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;
responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

1960
Luglio
12
, muore il card. P. Fumasoni Biondi; e l pap non nomina un sostituto ritenendo che bisogna «aprire leporte el Vaticano al mondo» e, di conseguenza, mettere fine alle operazioni segrete della sua intelligence.

ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1960
segr.gen.: Dag Hammarskjöld (1953 apr - set 1961);
Settembre
20
, New York, si inaugura l'Assemblea Generale dell'ONU;
23, N.S. Chrušcëv tiene un discorso molto duro;

USA

1960, 8 novembre, John Fitzgerald Kennedy viene eletto presidente degli Stati Uniti (primo presidente cattolico).

Mossad
[Istituto per l'intelligence e servizi speciali israeliano]

1960, individua e cattura il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann in Argentina;
«segue 1972»

Guerra del Biafra
1967-70

 





1960
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1960
Febbraio
4
, Giovanni XXIII nomina nunzio in Svizzera mons. Alfredo Pacini;

Dei contrasti religiosi dell'800, non è rimasto che un residuo di qualche entità: quello della questione dei gesuiti.
Nella Costituzione in vigore nel paese, due articoli continuano ad irritare la coscienza e la dignità dei catttolici svizzeri:
- Art. 51 - (cosiddetto Jesuitenverbot) L'ordine dei gesuiti e le società ad esso affiliate non possono esser ricevuti in nessuna parte della Svizzera, e ai loro membri è interdetta ogni azione nella chiesa e nella scuola.
Questo divieto può, mediante risoluzione federale, essere esteso anche ad altri ordini religiosi, la cui azione sia pericolosa per lo Stato o turbi la pace delle confessioni
.
- Art. 52 - La fondazione di nuovi conventi o ordini religiosi e il ristabilimento di quelli già soppressi è inammissibile.
[Da notare che il 2° comma dell'Art. 51 non appariva nella Costituzione del 1848 dove «la questione della colpevolezza (dei gesuiti) fu lasciata aperta: non fu né toccata né pienamente affermata» [vedi «La Civiltà Cattolica», 1954]. Esso venne invece inserito nella revisione che la Costituzione subì nel 1874 e che fu attuata in pieno spirito di Kulturkampf.
- 1935, vi è un movimento in Svizzera tendente alla revisione della Costituzione del 1874 anche sotto questo aspetto. Ma è assolutamente prematuro e abortisce.
- 1946, nell'immediato dopoguerra, la questione è riportata sul tappeto da una interpellanza presentata al Consiglio cantonale di Zurigo e che ha per oggetto i gesuiti dimoranti in questa città.
- 1953, 29 gennaio, nella relazione, e più precisamente nella sua parte storica, il Consiglio zurighese nega in pratica che i gesuiti siano mai stati nemici dello Stato e perturbatori della pace…
maggio e ottobre, a Lucerna si svolgono due conferenze per studiare il modo di affrontare il problema. Oltre all'episcopato, alla Associazione Popolare Cattolica Svizzera, al P.P.C.S. (Partito popolare conservatore svizzero) che nè stato il promotore e al Gruppo cattolico-conservatore dell'Assemblea federale, vi partecipano anche gli ordini religiosi presenti in Svizzera.
- 1954, 2 giugno, una terza conferenza prepara il testo della mozione che viene presentata al Consiglio degli Stati dal consigliare Von Moos il 23 seguente e nella quale si chiede la soppressione degli art. 51 e 52 dal corpo della Costituzione.
- 1955, 23 giugno, viene data la risposta del Consiglio degli Stati della Repubblica elvetica in forma assai lusinghiera.
Il governo, da parte sua, dichiara che è giunto ormai il tempo di procedere all'abrogazione degli articoli incriminati.
- 1960, all'inizio dell'anno il problema rimane ancora irrisolto…]
CHIESA CATTOLICA
in Svizzera
Diocesi
1959
cattolici
abitanti
- Basel e Lugano
765.000
2.250.000
- Lugano*
160.100
175.150
- Chur (1957)
417.117
1.106.674
- Lausanne, Gèneve et Fribourg
352.122
914.335
- Sankt Gallen
204.798
370.471
- Sion
173.589
194.262
- Maria Einsiedeln
[Abbazia "nullius"]
540
540
- Saint Maurice
[Abbazia "nullius"]
3.738
4.324
Totale complessivo
2.077.004
5.016.256
n.
membri
Parrocchie
1.548
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
2.950
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
324
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
1.613
Case religiose maschili (religiosi)
146
2.216
Case religiose femminili (suore)
755
9.815
Totali

* L'amministrazione apostolica di Lugano si comporta come una diocesi del tutto indipendente da quella di Basilea.
Tutte le diocesi, senza esclusione, sono immediatamente soggette alla Santa Sede (e quindi i loro titolari sono di nomina pontificia).




Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 


1960
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
- 1806, il principato, situato al confine tra la Svizzera e l'Austria, acquista la sua piena sovranità, con la fine del Sacro Romano Impero;
- 1923-24, fa parte del territorio doganale svizzero, così come assicura la propria rappresentanza diplomatica dalla vicina confederazione.
- 1950, i suoi abitanti (14.000 ca), tutti tedeschi, sono in gran maggioranza cattolici. I protestanti non raggiungono il migliaio e gli ebrei sono poche decine.
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1960
Ottobre
8
, Giovanni XXIII riceve in udienza ufficiale il Principe e la Principessa di Liechtenstein.



1960
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
Adolf Schaerf
(1957 22 mag - 28 feb 1965)
[SPÖ, Partito socialdemocratico]
- Cancelliere
Julius Raab
(1953 apr - 1961)
(ÖVP, Partito popolare austriaco)
- Ministro degli esteri
Bruno Kreisky
(Partito socialdemocratico)
(1959 - 1966)
 

1960
Gennaio
7
, il cancelliere Julius Raab parla alla Radio sulle varie fasi previste per la revisione del Concordato;

Febbraio
3
, Julius Raab è costretto a dimettersi da presidente della Dc austriaca. Lo sostituisce Alfonso Gorbach, della corrente nazionalista;

Giugno
23
, il ministro degli Esteri, Bruno Kreisky (socialista) e quello della Pubblica Istruzione, H. Drimmel, a nome del governo austriaco, e il nunzio mons. Giovanni Dellepiane, a nome del Vaticano, firmano due accordi, relativi a:
1. - erezione della nuova diocesi di Burgenland con sede a Eisenstadt;
2. - restituzione alla Chiesa cattolica di determinati beni immobiliari e al versamento annuale (a partire dal 1961), sempre in suo favore, di 100 Mni di scellini.
[Il 5 giugno 1933 E. Dollfuss firmò il Concordato (entrato in vigore il 1° maggio 1934) con il Vaticano, poi denunciato unilateralmente dai nazisti nel 1938 e ancora non riconoscciuto dai governi del dopoguerra.]
A fine mese, lettera collettiva dell'episcopato in occasione dell'imminente visita di N.S. Chrušcëv in Austria.

Luglio
13
, ratifica, da parte del Nationalrat, degli accordi tra Governo e Vaticano del 23 giugno scorso;

Agosto
13
, scambio dei documenti di ratifica delle Convenzioni del 23 giugno in Vaticano tra il card. Domencio Tardini e l'ambasciatore austriaco G. Kripp;
21, «L'Osservatore Romano» annuncia l'erezione della diocesi di Eisenstadt per il Burgenland, suffraganea di Vienna;

CHIESA CATTOLICA
in Austria
 
1959
cattolici
abitanti
- Salzburg
[Metropolitana]
409.000
443.000
Suffraganee: - Gurk
411.174
474.764
- Seckau
991.958
1.109.335
- Wien
[Metropolitana]
2.045.229
2.381.426
Suffraganee: - Linz
1.030.000
1.121.102
- Sankt-Poelten
605.790
629.935
- Burgenland
[Amministrazione apostolica]
230.392
269.614
- Innsbruck
[Amministrazione apostolica]
490.000
505.000
Totale complessivo
6.213.543
6.934.176
n.
membri
Parrocchie
2.981
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
4.168
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
639
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
2.398
Case religiose maschili (religiosi)
278
3.887
Case religiose femminili (suore)
790
15.764
Totali






Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

 

 

1960
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
- Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
III Legislatura 1957 15 ott - 15 ott 1961
- Cancelliere
K. Adenauer
III
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
[CDU]
[Coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica) e
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale) e
- DP (Partito Tedesco).]
Affari Esteri
-
Interni
Gerhard Schröder (CDU)
(1953 20 ott - 14 nov 1961)
Giustizia
Fritz Schäffer (CSU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Finanze
Franz Etzel (CDU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Vice-cancelliere
+ Economia
L. Erhard (Indip.)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Tesoro
Hermann Lindrath (CDU)
(1957 29 ott - † 27 feb 1960)
Hans Wilhelmi (CDU)
(1960 12 apr - 14 nov 1961)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Werner Schwarz (CDU)
(1959 14 ott - 13 dic 1962)
Lavoro e Solidarietà sociale
Theodor Blank (CDU)
(1957 29 ott - 26 ott 1965)
Difesa
(Ministero creato il 08/06/1955)
Franz Josef Strauß (CSU)
(1956 17 ott - 14 nov 1961)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Poste e Telecomunicazioni
Richard Stücklen (CSU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Alloggi
Paul Lücke (CDU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Rifugiati di guerra
Theodor Oberländer (CDU)
(1957 29 ott - 4 mag 1960)
Hans-Joachim von Merkatz (CDU)
(1960 27 ott - 14 nov 1961)
Questioni pan-tedesche
Ernst Lemmer CDU
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Affari regionali
Hans-Joachim von Merkatz (DP), (CDU)
(1955 27 mag - 13 dic 1962)
Energia atomica e depurazione delle acque
Siegfried Balke (CSU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Famiglia e gioventù
Franz-Josef Wuermeling (CDU)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Ministri senza portafoglio
-
-

1960
Gennaio
22
, K. Adenauer viene ricevuto in udienza ufficiale da Giovanni XXIII;

Febbraio
14
, Giovanni XXIII nomina nunzio apostolico in Germania mons. Corrado Bafile;

Marzo
5
, Königstein, colloquio sul nuovo programma del SPD (Partito socialdemocratico tedesco) fra un centinaio di personalità politiche e religiose; fra queste ultime, rappresentanti dell'episcopato cattolico;

Aprile
8
, «L'Osservatore Romano» giudica insufficiente per i cattolici il programma di Bad Godesberg del SPD (Partito socialdemocratico tedesco);



Maggio
, Berlino Ovest, grande manifestazione contro N.S. Chrušcëv;

In Estate si tiene la celebrazione del 50° anniversario della morte di L.N. Tolstoj.
[Da lungo tempo i servizi di informazione statunitensi hanno dimostrato il loro interesse per L.N. Tolstoj come simbolo del «concetto di libertà indivduale». Questa attenzione risale ai giorni dell'(Office of Strategic Services), quando Ilia Tolstoj, nipote emigrato del grande romanziere, prestava servizio nell'OSS.
Altri membri della famiglia Tolstoj ebbero contatti regolari fin dall'inziio degli anni Cinquanta con il PSB (Psychological Strategy Board) e ricevevano finanziamenti della CIA per la "Fondazione Tolstoj", con sede a Monaco.]

Luglio
29
, K. Adenauer e Ch. De Gaulle si incontrano a Rambouillet;
31-7 agosto, Monaco, si tiene il XXXIII Congresso Eucaristico Internazionale: sono presenti:
- 4 patriarchi,
- 25 cardinali,
- 400 vescovi,
- 8.000 ca sacerdoti e fedeli di 40 paesi.
[Dalle 500 mila persone a 1 milione, secondo le stime.]

Agosto
24
, il SPD (Partito socialdemocratico) designa W. Brandt candidato alla Cancelleria;

Settembre
8
, Berlino, nuova tensione per i lasciapassare tra le due zone;

Altri nomi di agenti segreti:
- Reinhard Gehlen, generale tedesco, dopo aver diretto durante la seconda guerra mondiale lo spionaggio militare tedesco nell'Unione Sovietica, nel dopoguerra ha collaborato nella CIA divenendo il massimo responsabile dei servizi segreti della Repubblica Federale Tedesca, dirigendoli dal 1956 al 1967.
[vedi organizzazione "Gehlen"]

Il sistema economico in atto in Germania ha avuto il suo massimo realizzatore nel ministro dell'Economia L. Erhard (Indip.).
[Incerto fino al 1948 se aderire o meno alla FDP, L. Erhard è finito poi per entrare nella CDU.]
I maggiori teorici del neoliberalismo (da Wilhelm Röpke a Alexander Rüstov) considerano questo nuovo sistema economico la miglior prova dell'esattezza delle loro teorie e il prof. Müller-Armack di Münster lo ha denominato Soziale Marktwirtschaft (liberalismo sociale).
Questo "liberalismo sociale" ha comunque finora favorito soprattutto gli industriali, tendenza già apparsa all'epoca della riforma finanziaria del 1948, avvenuta prima della fondazione della BDR, sotto l'influsso delle idee dei funzionari americani di presidio nelle zone occupate.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

CHIESA CATTOLICA*
nella Germania Federale [BDR]
-
 
1959
cattolici
abitanti
- Bamberg
[Metropolitana]
787.444
1.969.941
Suffraganee: - Eichstätt
338.140
627.788
- Speyer
627.733
1.374.313
- Würzburg
882.762
1.480.865
- Köln
[Metropolitana]
2.382.000
4.407.000
Suffraganee: - Aachen
1.337.115
1.658.898
- Essen
1.378.769
3.143.067
- Limburg
800.979
1.342.113
- Münster
1.831.196
3.163.108
- Osnabrück
855.000
6.917.000
- Trier
1.751.833
2.349.503
- Freiburg im Breisgau
[Metropolitana]
1.945.979
3.337.595
Suffraganee: - Rottenburg
1.540.000
4.200.000
- Mainz
722.714
1.955.960
- München und Freising
[Metropolitana]
1.914.936
2.309.145
Suffraganee: - Augsburg
1.385.803
1.657.371
- Passau
476.244
509.926
- Regensburg
1.234.393
1.461.788
- Paderborn
[Metropolitana]
2.126.081
8.915.850
Suffraganee: - Fulda
677.937
3.530.812
- Hildesheim
676.651
5.410.000
Totale complessivo
1950
1960
n.
membri
n.
membri
Parrocchie
9.865
11.189
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
19.065
20.137
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
3.292
3.393
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
4.918
5.433
Case religiose maschili (religiosi)
540
8.205
657
10.030
Case religiose femminili (suore)
5.024
77.696
6.321
86.441
Totali

Alla Germania Federale rimangono solo cinque sedi metropolitane e 16 suffraganee, escludendo anche Berlino.
[Diocesi suffraganee: dove il vescovo è soggetto a un metropolita.]
Cardinali:
. Josef Frings, arcivescovo di Colonia (Concistoro 18-2-1946),
. Josef Wendel, arcivescovo di Monaco (Concistoro 12-1-1953),
. Julius Döpfner, vescovo di Berlino (Concistoro 11-12-1958),
. Agostino Bea, s.j. (Concistoro 14-12-1959).
Vescovi:
- 22 Ordinari (compreso quello di Berlino), di cui 3 insigniti della porpora (il quarto cardinale risiede a Roma);
- 24 Ausiliari (o Vicari Genrali con diginità vescovile), compesi i 2 ausiliari di Berlino;
- 11 vescovi attualmente in carica lo erano già nel 1950.
L'età media degli ordinari, che nel 1950 era di anni 61,7, nel 1960 è di anni 60,7.
Le organizzazioni cattoliche sarebbero 235!
[Secondo il Kirchliches Handbuch del 1952-56.]
Il cattolicesimo tedesco ha perduto la facoltà di Breslavia, nella Slesia, e di Braunsberg, nella Prussia Orientale, dopo la cessione di queste province alla Polonia.
Gli sono così rimaste le facoltà teologiche di 7 (su 17) università di Stato della Germania Occidentale (quelle di Bonn, Friburgo, Magonza, Monaco, Münster, Tubinga e Würzburg) oltre alle scuole episcopali o statali di teologia della Baviera e alle 3 della Prussia.
Se si aggiungono le facoltà di teologia dei gesuiti a Francoforte e il seminario teologico episcopale di Erfurt, aperto nel 1952 nella zona sovietica, il quadro delle facoltà e delle altre scuole teologiche, che stanno alla base del movimento degli studi religiosi cattolici tedeschi, è completo.
[L'Università cattolica che doverebbe sorgere a Fulda è per ora un semplice desiderio. Per il momento di approntato c'è soltanto il terreno.]
I cattolici tedeschi tuttavia dipongono anche di altri centri non meno importanti:
- Abbazia benedettina di Maria Laach (col suo Abt-Herwegen-Institut für liturgische und monastische Forschung, fondato nel 1948, e le Beiträge zur Geschichte des altes Mönchstum und des Benedektinerordens, cominciate sin dal 1912);
- Abbazia benedettina di Beuron (col famoso Institut Palimpsest e la collezione Texte und Arbeiten;
[Attualmente i benedettini di Beuron stanno preparando una colossale edizione cirtica della Bibbia latina pregeronimitana in una trentina di volumi.]
- Accademia teologica domenicana "Albertus Magnus" di Walberger, presso Colonia.
Si devono inoltre ricordare le riviste pubblicate dagli ordini agostiniano, gesuita e francescano.
Studiosi cattolici noti per la loro produzione scientifica religiosa:
. Romano Guardini (n. 1885), Teologia dogmatica;
. Karl Adam (n. 1876), Teologia dogmatica;
. F. Tillmann († 1913), Teologia morale;
. Dom Casel († 1948), Liturgia;
. Martin Grabmann († 1949), Storia del dogma;
. HJ. Dillersberger, Esegesi (neotestamentaria);
. Th. Klauser, Patristica;
. J. Lortz (n. 1887), Storia della Chiesa;
. H. Jedin (n. 1900), Storia della Chiesa;
. p. Stolz,
. A. Mitterer,
. W. Schmidt,
. ecc. ecc..
Esponenti della Letteratura cattolica:
. Gertrud von Le Fort;
. Edzard Schaper;
. Reinhold Schneider;
. Elisabeth Langgässer;
. Werner Bergengruen;
. Stephan Andersch;
. Heinrich Boell;
. Ernst Wiechert († 1950).
L'Editoria conta circa 120 case editrici, tra cui:
- Herder-Verlag di Friburgo, famosa per le sue enciclopedie e le edizioni teologiche e liturgiche (in 150anni di vita ha pubblicato 33.000 libri e riviste in 64 lingue diverse.]
- Verlag F. Pustet, specializzata in libri liturgici;
- Hegner Verlag di Colonia, a cui si deve il lancio dei più famosi scrittori cattolici esteri, specialmente francesi ecc.]
Tuttavia, nel complesso, è ancora molto lontana dal livello delle pubblicazioni raggiunto tra il 1920 e il 1933. Per lo più sono ancora i migliori libri editi fra le due guerre a costituirne la spina dorsale.




Stampa Cattolica


Tenendo presente che la libertà di stampa è arrivata nel settembre 1949, quando ormai il mercato era già largamente occupato dai giornali di partito o neutri, ecco la situazione.
Quotidiani:
Stampa cattolica:
[Mentre nel 1932 contava 608 periodici, nel 1945 si è trovata a partire da zero.]
Fraenkisches Volkblatt» di Würsburg (conservatore) - 30.000 copie;
[Massimo quotidiano cattolico; anche se non ne esiste nessuno con un'importanza più che regionale.]
- «Deutsche Tagespost» di Regensburg (conservatore) - 10.000 copie;
Partito democristiano:
- «Rheinische Post» di Düsseldorf (cristiano) - 200.000 copie;
- «Koelnische Rundschau» di Köln - 160.000 copie;
- «Frankfurter Neue Press» di Francoforte - 130.000 copie;
- «Stuttgarter Nachrichten» di Stoccarda - 100.000 copie;
- «Münchener Merkur» di Monaco - 150.000 copie;
- «Suddeutsche Zeitung» di Monaco - 210.000 copie;
- ecc.

Settimanali cattolici:
- «Rheinische Merkur» di Colonia - 65.000 copie;
- «Michael» di Düsseldorf - 25.000 copie;
[Specie di «Témoignage Chrétien» tedesco. Assieme al «Die Wacht» è stato sostituito nel gennaio 1956 dall' «Allgemeine Sonntagszeitung».]
- «Echo der Zeit» di Münster - 120.000 copie;
- «Der Feuerreiter» di Colonia, un illustrato - 240.000 copie;
- «Ruhrnachrichten» di Dortmund, sorto dopo il 1953;
- «Westfälische Nachrichten», sorto dopo il 1953;
- ecc.

Mensili cattolici:
- «Hochland»,
- «Stimmen der Zeit»,
- «Frankfurter Hefte»,
- «Dokumente»,
- «Die Besinnung»,
- «Werkhefte»,
- «Die Neue Ordnung»,
- «Herder-Korrespondenz»,
- «Neues Abenland»,
- ecc.

I pubblicisti cattolici tedeschi sono riuniti nella Katolischen Publizisten Deutschlands (Società dei Pubblicisti Cattolici della Germania).


Tiratura della stampa cattolica tedesca *
[1952]
- Bollettini diocesani (23, uno per diocesi)
2.020.600
- Settimanali della domenica
oltre 300.000
- Illustrati
350.000
- Organi delle associazioni cattoliche
1.875.500
- Riviste di congregazioni e missionarie
1.664.000
* Eccettuati i Calendari per le famiglie (oltre un milione di copie).
Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1950 e Annuario Pontificio 1960.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]



 

 



1960
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;

 
Primo ministro
-
[I belgi si dividono in:
- valloni, psicologicamente latini;
- fiamminghi, psicologicamente germanici.
Tutti accomunati da certe cratteristiche: positivi, agiscono in base alla realtà e non alla fantasia e alla speranza; sono seri, precisi, attenti, sul piano delle creazioni singole è difficle che commettano errori, le loro strutture sono solide, le loro organizzazioni funzionano a dovere.
Sono tanto gentili (dipende dall'educazione, dal civismo) quanto fiscali (dipende dalla serietà).
È difficile comunque che i belgi abbiano aspirazioni ardite.
[Lino Pellegrini, Io Congo, Aldo Martello Editore, Milano 1963.]

1960
Maggio
10
, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e patronali belghe firmano un "Patto sociale" della durata di due anni e mezzo;

Giugno
30
, il Congo belga diventa indipendente;

 


1960
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1960
l'atteggiamento verso i movimenti anticonformisti e di contestazione, come per esempio i provos, è in genere di tolleranza e non si registrano episodi di terrorismo interno;
le audacie teologiche e morali della chiesa cattolica olandese, che ha la sua roccaforte nell'università di Lovanio, giungono a preoccupare Roma; come corollario prende forma una tendenza alla sconfessionalizzazione delle opinioni politiche;
i socialisti vengono allontanati dal potere;

Affare Cellastic: scoppia lo scandalo: un oscuro chimico del laboratorio del prof. Ketelaar non avendo ottenuto l'avanzamento che sperava trova nel libro di memorie di Samuel Goudsmith un alimento alla sua vendetta.
Il giornale comunista olandese «Waarheid» titoli enormi spiccano in prima pagina contro il dottor. Kistemaker. montando una campagna nella quale il dottor Kistemaker e il dottore nazista Alfred Richard Boettcher, sono accusati di collusione; i comunisti continuano quindi la loro campagna di stampa lanciandosi contro il prof. Katelaar e persino sua moglie; altri giornali si uniscono alla controversia;
la compagnia Shell licenzia senza preavviso il dottor Zwarstenberg;
il ministro della Pubblica Istruzione, il signor Cals, deve a due riprese far fronte alle domande dell'opposizone di destra e di sinistra per giustificare Kristemaker e confutare le accuse formulate contro il governo d'aver fatto sparire dagli archivi nazionali il dossier concernente le attività dello scienziato durante la guerra; la tempesta scroscia per tutto l'anno e anche per il prossimo; cesserà nell'autunno del 1961 e i principali accusati usciranno dalla vicenda profondamente sconvolti nella loro vita privata e professionale.

Marzo
verso la metà del mese, l'episcopato invia una lettera sull'adattamento delle organizzazioni sociali alle necessità odierne;
28, Giovanni XXIII crea cardinale mons. Bernard Jan Alfrink, arcivescovo di Utrecht;

Evoluzione degli effettivi
delle tre confederazioni sindacali olandesi

Anni

N.V.V.
K.A.B.
C.N.V.
1910
41.000
12.000
7.000
1920
248.000
141.000
67.000
1930
251.000
131.000
71.000
1940
369.000
186.000
119.000
1949
377.000
289.500
153.000
1952
421.000
322.000
175.000
1957
500.000
412.000
216.000
- N.V.V. (?), socialista;
- R.K.M.W. (?) poi K.A.B. (?), cattolica;
- C.N.V. (?), protestante.
Daniel Berthet, Le syndacalisme aux Pays-Bas in «Signes du temps», febbraio 1960.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

Giugno
Maastricht, si apre l' "Istituto San Ludget" per la preparazione dei sacerdoti destinati ai paesi d'Europa mancanti di vocazioni;
[È un'dea del sac. J. Dellepoort, direttore del Segretariato per il problema dei preti europei a Breda.]


1960
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;


- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.
 

1960
Febbraio
per speciale indulto di Giovanni XXIII, concesso attraverso la S. Congregazione dei Sacramenti, nella capitale viene creata la prima «parrocchia europea».
[Concessa in considerazione dei …«molteplici problemi di carattere religioso, in cui vengono a trovarsi quanti lavorano e lavoreranno negli organismi soprannazionali europei».]

CHIESA CATTOLICA
in Lussemburgo
- 1840, sotto il profilo dell'organizzazione ecclesiastica è ancora un semplice vicariato apostolico;
- 1870, Pio IX, in considerazione dell'acquistata indipendenza, lo erige diocesi;
- 1908, solo da ora la diocesi è soggetta alla S. Sede.
Oltre il 96% della popolazione è in maggioranza cattolica.
- 1955, 24 ottobre, la S. Sede eleva la internunziatura al grado di nunziatura (tuttavia il nunzio è lo stesso del Belgio e risiede a Bruxelles).
- 1960, febbraio, per speciale indulto di Giovanni XXIII, concesso attraverso la S. Congregazione dei Sacramenti, nella capitale viene creata la prima «parrocchia europea».
[Concessa in considerazione dei …«molteplici problemi di carattere religioso, in cui vengono a trovarsi quanti lavorano e lavoreranno negli organismi soprannazionali europei».]

Abitanti: 322.043; Cattolici: 312.200.

Il Granducato non ha sottoscritto alcuna convenzione con la Santa Sede. Praticamente la posizione della Chiesa è stabilita dal Concordato napoleonico, esclusi però gli «articoli organici», e regolata dalla Costituzione del 1868, integrata da una legge del 1873 relativa al vescovo di Lussemburgo, a proposito del quale si richiede che sia di nazionalità lussemburghese, che la sua nomina, a ogni effetto civile, abbia il gradimento del sovrano e che presti giuramento.
L'art. 26 della Costituzione dispone che gli ordini e le congregazioni religiose possano costituirsi nel paese solo dietro autorizzazione legislativa; in pratica però tale autorizzazione è necessaria solo per ottenere la personalità giuridica civile, che viene poi concessa, per lo più, assimilando le congregazioni religiose a istituti di beneficienza pubblica.
La Costituzione non accoglie il principio della libertà d'insegnamento e le disposizioni ch'essa contiene in proposito (art. 23) sono interpretate ed applicate tradizionalmente dai governi come rivendicanti allo Stato il monopolio dell'insegnamento.
Comunque l'insegnamento religioso è obbligatorio nelle scuole statali. Quella della mancata affermazione del principio della libertà di insegnamento non è, tuttavia, l'unico punto deplorato dalla Chiesa. Un altro, non meno grave, è quello del matrimonio civile, sancito dalla Costituzione e aggravato dal fatto che il codice civile ha mantenuto l'istituto dle divorzio, stabilito con decreto del 1791, sia pure limitandolo considerevolmente.

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 


1960
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1960
Marzo
Giovanni XXIII erige una delegazione apostolica per le circoscrizioni ecclesiastiche dei Paesi Scandinavi con sede a Copenaghen e nomina primo titolare l'arcivescovo mons. Martino Lukas, attuale visitatore apostolico dei Paesi scandinavi;

Giugno
mons. Suhr, vescovo di Copenaghen, ordina sacerdote p. Rördam Bonnevie, ex pastore luterano;
[1° sacerdote scandinavo nonostante il suo stato di coniugato e padre.]



1960
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1960
-


1960
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
-

1960
Marzo
Oslo, viene inaugurato il primo convento domenicano (9 religiosi tra cui 4 stranieri);

Maggio
Bergen, (8 giorni) si riuniscono – per la prima volta nella storia moderna – i vescovi cattolici dei cinque paesi scandinavi, sotto la presidenza, votata per elezione, di Th. Suhr, vescovo di Copenaghen.
[Fra l'altro è stata decisa la creazione di una commissione permanente dell'episcopato del Nord Europa.]

 

 


1960
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1960
Gennaio
21
, l'Assemblea dei vescovi luterani autorizza per la prima volta l'ordinazione sacerdotale di tre donne;

Lo stesso mese il governo svedese dà l'autorizzazione alla fondazione del primo monastero cattolico di vita contemplativa dopo la Riforma.

Febbraio
il vescovo luterano di Göteborg rifiuta di collaborare con le donne-sacerdotesse;

Lo stesso mese l'arcivescovo di Uppsala propone lo scambio dei pastori fra i paesi scandinavi.

Aprile
10
, in tre città della Svezia:
- Osterkar, al sud,
- Stoccolma, al centro
- Arnosand, al nord del paese,
vengono consacrate sacerdotesse per la prima volta tre donne:
. Margid Sahin, 46 anni, laureata in teologia ed esperta in diritto canonico;
. Ingrid Personn, 48 anni, laureata in teologia;
. Elisabetta Djurle, 28 anni, laureata in lingue classiche.

Maggio
18
, VIII centenario del martirio di re S. Erico;

Ottobre
31
, re Gustavo Adolfo VI e la regina Luisa, sovrani di Svezia, sono ricevuti in privata udienza da Giovanni XXIII;

 



1960
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
Karl August Fagerholm
[Partito socialdemocratico]
(1956 feb - 1960)
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[mentre il Partito comunista conquista la maggioranza relativa, il governo ottiene l'appoggio dei conservatori ]

1960
-


a



1960
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1960
Febbraio
8
, il tribunale di Osiek condanna 8 imputati, fra professori e studenti della Facoltà di Teologia di Djakovo, per attività antinazionale;

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1960

CROAZIA - cap. Zagabria

1960
Febbraio
10
, muore, nel suo confino di Krasic, il card. Alojzije Stepinac, arcivescovo di Zagabria; il governo concede che sia sepolto nella cattedrale di Zagabria;
18, discorso distensivo di Giovanni XXIII durante la Cappella Papale funebre in S. Pietro a suffragio del card. Alojzije Stepinac;

 

 

SERBIA - cap. Belgrado

1960
Gennaio
30
, il tribunale di Belgrado condanna un francescano a 15 anni di carcere e altri undici imputati, fra ecclesiastici e laici, a pene minori;

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1960
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1960
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1960
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1960
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1960
Marzo
17
, Skoplje, processo contro:
. mons. Smiljan Cekada, vescovo cattolico locale, (in libertà),
- 2 sacerdoti (in stato d'arresto),
- 2 laici (in stato d'arresto),
accusati di «commercio illecito» e di «contrabbando di valuta».
Il vescovo è condannato a un anno e mezzo di carcere con la condizionale (dopo aver ammesso di aver ricevuto da "Propaganda Fide": 37 Mni di dinari).

 

a

1960
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)

1960
sostenitore della "condanna" contro Tito, Enver Hoxha si schiera contro la destalinizzazione e giunge alla clamorosa rottura con l'Unione Sovietica che accusa di revisionismo e "socialimperialismo";

CHIESA CATTOLICA
in ALBANIA
[1960]
diocesi
parrocchie
sac. dioc.
semin.
sac. relig.
cattolici

- Dürres (Durazzo) (archidiocesi)

20
13
6
15
28.877

- Lezhë (Lissus)

12
7
3
2
12.033
- Pult (Pulati)
16
3
4
13
17.125
- Sapë (Sappa)
20
-
-
-
16.597
Totale
68
23
13
30
74.632
anno 1944
131
93
-
94
124.000

Fonti: Rielaborazione da Annuario Pontificio 1960 che dà gli stessi dati (eccetto che per la diocesi di Sapë ) dell'Annuario 1950.
Dei vescovi viene dato esistente uno solo, a Pult, ma non come ordinario, bensì come amministratore apostolico (mons. Antonio Fishta, un frate minore, vescovo titolare di Amizone).
Altri amministratori apostolici sono segnati per Dülles e Leglë (la stessa persona: mons. Nicola Troshani) e per Shkodrë (mons. Ernesto Coba).
Il che significa: smantellamento radicale di tutte le strutture, ad eccezione (ma fino a che punto?) delle cellule parrocchiali.
Ecco il bilancio fatto dal Livre rouge de l'Église persécutée (1956):
Clero secolare:
1) Su 6 vescovi:
- 2 fucilati;
- 1 morto in prigione,
- 1 deceduto di morte naturale;
- 1 sopravvivente ma in età avanzata e malato;
[mons. Shlaku, vescovo di Pult, morirà dopo aver consacrato vescovi due sacerdoti; un'altra consacrazione episcopale, quella di mons. Fishta (forse l'unico ancora vivente), è stata fatta nel 1957.]
- 1 delegato apostolico espulso.
2) Su 94 preti:
- 17 uccisi,
- 39 detenuti,
- 3 costretti a fuggire all'estero;
- 11 – fra i più giovani – chiamati sotto le armi;
- 10 morti di morte naturale o in seguito a maltrattamenti:
- 14 in in libertà sorvegliata.
3) Seminaristi: su 60 esistenti nel 1944:
- 2 fucilati,
- 4 condannati ai lavori forzati,
- 54 cacciati dal seminario, incorporati nell'esercito o dispersi.
Religiose:
Su 200 suore:
- 85 rimpatriate perché non albanesi,
- 43 internate o ai lavori forzati,
- le altre obbligate a lasciare i conventi e a deporre l'abito.

Ora, comunque, esistono giuridicamente in Albania due strutture gerarchiche cattoliche, una creata a Roma e una creata a Tirana, ma l'una e l'altra non hanno quasi altra esistenza reale che sulla carta.

 

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 


1960
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

Primo ministro
Kostandinos Karamanlis
(1955 - 1963)
[governo semidittatoriale, su una linea conservatrice e anticomunista]

1960
-


1960
CIPRO

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1960
Agosto
16
, viene proclamata l'indipendenza dell'isola, con l'arcivescovo Makarios III presidente e il turco-cipriota Fazil Küçük vicepresidente… ma la coesistenza tra i due gruppi nazionali si rivela presto difficile;



1960
REPUBBLICA di TURCHIA
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
I Repubblica
(1923 nov - apr 1960)
II Repubblica
(1960 mag - ?)
Presidente
della Repubblica
Celal Bayar
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Adnan Menderes
[Partito democratico]
(1950 - apr 1960)
-
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
 

1960
Gennaio
25
, «L'Osservatore Romano» annuncia lo stabilimento di rapporti diplomatici tra la S. Sede e la Turchia;

Febbraio
29
, mons. Francesco Lardone è il primo internunzio della S. Sede presso il governo turco;

Aprile
11
, il sig. Nurredin C. Vergin presenta le credenziali di ambasciatore della Turchia a Giovanni XXIII;

Maggio
26
, con un colpo di stato l'esercito prende il potere;
28, il gen. Cemal Gürsel forma il nuovo governo;
per rendere più netto il passaggio dalla prima alla seconda repubblica, gli esponenti del regime del Partito democratico sono processati e condannati per crimini politici e comuni (vengono eseguite anche tre condanne capitali, una delle quali contro Adnan Menderes);
a primo presidente della "seconda repubblica" viene eletto l'autore del colpo di stato, il gen. Cemal Gürsel;




1960
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
N.S. Chrušcëv
(1953 nov - ott 1964)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
N.S. Chrušcëv
(1958 mar - ott 1964)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1960
Gennaio
5
, il rettore di una chiesa di Mosca racconta queste confidenze ad un giornalista italiano:
«Lo scorso anno abbiamo accumulato un milione e settecento mila rubli [circa 105 Mni di lire]. Ricaviamo questi fondi dalla vendita delle candele di cera, fabbricate in una nostra officina. Ogni candela ci costa da 15 a 20 copechi e noi la rivendiamo per 3,5 rubli o anche 10. Il credente paga la candela e l'accende dinnanzi all'icona. Non ignora che a noi costa poco, ma sa che con questo obolo si sostiene tutta la Chiesa russa.
Si raccolgono anche offerte in denaro, durante le funzioni. Le donazioni che riceviamo per i battesimi, i matrimoni e i servizi funebri, invece, sono fuori bilancio.
Al Patriarca di Mosca e di tutta la Russia la nostra parrocchia versa ogni anno 240.000 rubli.
Personalmente, per il reddito che mi compete, io pago le imposte sulla base di un imponibile di 4.000 rubli al mese
[248.000 lire]. Ho un'automobile, come l'hanno i miei tre vicari, e una casa privata, fuori dalla chiesa.
Oltre a noi quattro e ai due diaconi, la parrocchia è servita da 21 persone retribuite, senza contare il coro, che è remunerato di volta in volta. Le "marte" addette ai servizi guadagnano 600 rubli al mese
».
[Alberto Ronchey, Convinzioni e bilancio di un pope, «La Stampa» del 5 gennaio 1960.]



Febbraio
11
, visita di N.S. Chrušcëv nell'India e nell'Indonesia;
15, l'Unione Sovietica accorda a Cuba un importante prestito finanziario;

Marzo
23
, visita di Stato di N.S. Chrušcëv in Francia;

Aprile
3
,
i russi abbattono un aereo-spia Usa, pilotato da Francis Gary Powers: "U-2"); Powers si salva con il paracadute ma, preso e arrestato, viene poi condannato.
[Tra Usa e Urss si addiverrà anni dopo a uno scambio tra prigionieri russi in America e Powers in Russia. il 2 agosto 1977 Powers morirà schiantandosi al suolo con un elicottero, a soli 42 anni.]

Maggio
, viene abbattuto un aereo spia americano "U-2";

[Trattasi di un aereo di nuovo tipo progettato da Clarence Johnson e prodotto dalla Lockheed Aircraft Corporation, dotato di un'autonomia di cinquemila chilometri, in grado di volare fino a 20-30 mila metri di altezza e di ottenere una velocità intorno agli ottocento chilometri.
Su questo aereo destinato ai rilievi meteorologici, ma apparso subito ideale anche e soprattutto per la ricognizione aerea su territori nemici, data la difficoltà d'individuarlo e di colpirlo a così grande altezza, vengono montati un meraviglioso apparecchio fotografico in grado di scattare immagini perfette (un persona risulta identificabile in una foto scattata da oltre 20.000 metri e un chiodo è riconoscibile da 10.000 metri) e altri apparecchi capaci di registrare e localizzare gli impulsi delle stazioni e delle postazioni radar.]
L'U-2 che ci interessa fa parte del Weather Observational Squadrön, con base in Turchia, comandato dal col. William Scheldon, addetto alle rilevazioni meteorologihe per conto della NASA ma in realtà dipendente, con la definizione di Reparto Segreto 10-10, della CIA.
A bordo di questo aereo c'era il 30enne pilota americano Francis Gary Powers, decollato dall'aeroporto di Peshawar, nel Pakistan. La sua missione lo destinava a raggiungere un aeroporto norvegese, quello di Bodoe, dopo aver sorvolato tutto il territorio sovietico da Stalinabad a Murmansk e in particolare la zona del lago Aral dove è collocata la centrale missilistica di Tyura Tam.
Giunto però nella zona di Sverdlovsk, l'aereo viene abbattuto e Francis Gary Powers riesce miracolosamente a salvarsi uscendo dall'abitacolo dell'U-2 e gettandosi con il paracadute.
Quando pone i piedi a terra si trova circondato da quattro contadini russi (Assabin, Surin, Tscheremissin e Tchujakin) che lo disarmano e lo consegnano alle autorità.
Tocca al maggiore di artigleiria Voronov stilare il rapporto per Mosca:
«La informo che il suo ordine di abbattere l'aereo che ha violato la frontiera, penetrando in territorio sovietico, è stato eseguito alle ore 08:35 di Mosca. L'aereo volava a una quota superiore ai 20.000 metri; è stato lanciato un missile, la cui deflagrazione lo ha fatto esplodere. La distruzione dell'aereo è stata osservata con gli apparecchi e poco dopo è stata registrata la caduta di un aereo e la discesa in paracadute dell'aviatore. Sono state prese misure per la cattura del pilota».
5, N.S. Chrušcëv annuncia al Soviet Supremo che è stato abbattuto un aereo spia americano "U-2" sul territorio sovietico, senza però rivelare che il pilota è salvo:
«Il 1° maggio, alle ore 05:36 della mattina, ora di Mosca, un aereo americano ha violato il nostro confine e ha continuato il volo verso l'interno del paese. Il ministro della Difesa ha immediatamente comunicato al governo questo atto di aggressione e il governo ha così risposto: "L'aggressore sa a che cosa va incontro quando viola il territorio altrui. Se resterà impunito, tenterà nuove provocazioni e per questo bisogna abbattere l'aereo". Questa consegna è stata adempiuta. L'aereo è stato abbattuto. Dopo le prime indagini è risultato che l'aereo apparteneva agli Stati Uniti anche se non aveva alcun segno di riconoscimento».
6, in una nota inviata dal governo di Washington a quello di Mosca viene data la versione ufficiale:
«Un aereo di ricognizione meteorologica, non armato, della NASA, di base ad Adana (Turchia) e pilotato da un civile americano, è scomparso dal 1° maggio. Il nome del pilota civile americano è Francis Gary Powers, nato il 17 agosto 1929 a Jenkins nel Kentucky. Alla uce di quanto sopra, il governo degli Stati Uniti prega il governo sovietico di comunicargli tutti i fatti emersi dall'inchiesta sovietica su tale incidente e d'informarlo sulla sorte del pilota».
7, parlando al Soviet Supremo, N.S. Chrušcëv, che si è presentato in aula con una grossa borsa nera sotto il braccio, dice, tra l'altro, che il pilota, quando aveva lavorato nell'Aeronautica statunitense guadagnava 700 dollari al mese e che il suo stipendio era salito a 2500 dollari, una volta entrato nella CIA.
Continua dicendo che la missione del pilota era quella di attraversare tutta l'Unione Sovietica per fotografare obiettivi militari e industriali; aperta quindi la borsa nera ne estrae cinque grandi fotografie:
«Ecco i nostri aeroporti, ecco i nostri aerei da caccia; ecco un altro aeroporto, ecco ancora i nostri aerei da caccia sul terreno! Ecco vedete i nostri depositi di benzina: devo dire che non è cattiva questa macchina fotografica».
Egli fornisce quindi un notevole numero di particoalri evidentemente ottenuti con l'interrogatorio di Francis Gary Powers.
Inutile dire che negli Stati Uniti lo sgomento è grande.

16, alla conferenza di Parigi con D.D. Eisenhower, H. Macmillan e Ch. De Gaulle, N.S. Chrušcëv abbandona clamorosamente la riunione (dopo non aver degnato di uno sguardo il presidente americano, né avergli stretto la mano);
[Così la conferenza al vertice pazientemente preparata va a monte e i successivi contatti tra il Cremlino e la Casa Bianca rimangono in sospeso fino alle elezioni di J.F. Kennedy nel novembre successivo.]

Luglio
16
, continuano a logorarsi i rapporti tra l'Unione Sovietica e la Cina: i sovietici decidono di richiamare i tecnici e gli esperti inviati in Cina;

Agosto
18
, davanti alla sezione militare della Corte Suprema dell'Unione Sovietica inizia il processo all'aviatore americano Francis Gary Powers, pilota dell' "U-2" abbattuto il 1° maggio;
. gen. Viktor Borisoglebskij, presidente,
. Roman Rudenko, procuratore generale,
. avv. Michajl Grinev, difensore.
Il processo ha come autentici imputati la CIA e la politica americana; la propaganda comunista lo sfrutta a fondo;
il pilota americano viene condannato a dieci anni di reclusione nella prigione di Vladimir, presso Mosca;
[Soltanto un anno e mezzo, il 12 febbraio 1962, sarà restituito alla sua patria in cambio della spia sovietica col. R.I. Abel.]

Settembre
20
, si inaugura a New York l'Assemblea Generale dell'ONU;
23, N.S. Chrušcëv tiene un discorso molto duro;

Tra il 1957 e il 1960 le valutazioni – non si sa dire quanto fantasiose – fanno ascendere alla fantastica cifra di 300.000 gli agenti segreti sovietici operanti negli Stati Uniti, mentre gli agenti in attività a favore degli Stati Uniti nell'Unione Sovietica, nello stesso periodo sarebbero stati 100.000.

Altri nomi di agenti segreti:
- Gordon Londsdale, spia sovietica, ha lavorato sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna;
[Dietro questo nome (probabilmente di copertura) si è nascosto un certo Georgij Lonov, anche se gli americani preferiscono come nome esatto quello di Konon Trofimovic Molodij.]

[B.P. Boschesi, Storia della Guerra Fredda (1945-62), Milano 1977, Mondadori.]

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]
1960
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1960
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-

1960
Gennaio
29
, GALIZIA: il «Robistraytcha Gazeta» di Kiev annuncia la creazione di una Università atea a Dniepropetrovsk.

 

TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1960
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1960
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-
1960
-
a

1960
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1960
-
 
1960
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)

1960
-

CHIESA CATTOLICA: morto nel frattempo mons. Antonio Springovics – secondo l'Annuario Pontificio del 1960 – risulta sostituito da mons. Peters Strods, coadiuvato dall'ausiliare Casimiro Dulbinskins, restituito dalla Siberia. Quanto alla diocesi di Liepaja essa è amministrata dallo stesso mons. Peters Strods. Praticamente vivono quindi in Lettonia due soli vescovi, uno dei quali ha la responsabilità di ambedue le diocesi.

 
1960
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1960
-

1960
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
- Presidente del consiglio di stato
Wilhelm Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
Otto Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1960
è in atto il processo di riforma agraria con l'espropriazione del latifondo e la distribuzione delle terre ai contadini inseriti ora nelle cooperative di produzione;

1960
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Antoni Pajak
(1955 10 set - 14 giu 1965)
 
 
1960
- Superficie della Polonia: 312.000 kmq;
- Popolazione: 28.300.000 abitanti (91 per kmq), con forte incremento di quella urbana (31,8% nel 1946, 45,5% nel 1957);
Amministrativamente la Polonia è suddivisa in:
- 22 voivodie, incluse le cinque delle maggiori città: le voivodie sono suddivise in:
- 398 "poviarz", distretti.
L'unità fondamentale amministrativa è la "gromada", comune.
Le "gromade" sono 8.300.
Su 731 città, 9 hanno una popolazione superiore a 200.000 abitanti: Varsavia ne conta 1.069.000, Cracovia 469.000, ecc.
[Annuario statistico "Roczink Statystyczny Glownego Urzedu Statystycznego", 1958.]
Presidente del Consiglio di Stato
Aleksander Zawadzki
(1952 - 1964)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)

1960
Gennaio
i seminari vengono considerati dal governo come appartenenti alla stessa categoria degli alberghi di lusso e devono quindi pagare al fisco il 65% delle "rette" che percepiscono;
12, il ministero della Sanità emana una legge sulla limitazione delle nascite;
18, lungo e "soddisfacente" colloquio tra il card. Wyszynski e W. Gomulka;
23, un'ordinanza del ministero dell'Istruzione ristabilisce il controllo governativo sui programmi d'insegnamento nei Seminari relativamente alle materie economiche e sociali;

Febbraio
17
, mons. Czelaw Kaczmarek, su invito del card. Wyszynski, cede le sue funzioni a un sostituto e si ritira per una vacanza "indeterminata" nella stazione climatica di Krynica. Il capitolo della cattedrale di Kielce elegge il vicario capitolare che reggerà la diocesi.

Marzo
in una lettera collettiva l'episcopato polacco invita il clero a raccomandare ai fedeli i «doveri positivi» verso la società;
14, Varsavia, dopo un anno di inattività, si riunisce la commissione mista Stato-Chiesa, ma si scioglie subito.

Aprile
17
, nel discorso pasquale, il card. Wyszynski afferma: «La Chiesa in Polonia ha una strada difficile. Essa sta salendo il suo calvario».
26, Gniezno, in un discorso il primate card. Wyszynski si pronuncia contro il revisionismo tedesco;
28, Nowa Huta, manifestazioni popolari (con arresti e feriti) per la tentata rimozione di una croce da "piazza C. Marx", dove dovrebbe sorgere una chiesa. La croce è rimasta.
Lo stesso mese sono a Roma in visita ad limina quattro vescovi polacchi e i titolari di Chebruno e di Czestokova e gli amministatori di Danzica e Wroclaw.
Il ministero delle Finanze reclama all'Università cattolica di Lublino altri 5 Mni di zloty.

Maggio
i vescovi polacchi prendono posizione per la prima volta collettivamente a favore della frontiera Oder-Neisse.

CHIESE
- Chiesa ortodossa russo-orientale: 5/400.000 (a seconda delle stime),
- israeliti: 40.000,
[Le stragi naziste hanno quasi totalmente annientato la folta popolazione ebraica del paese, che in definitiva è diventata cattolica per il 98%.]
- protestanti delle varie confessioni: 3/400.000,
- cattolici nazionali che non riconoscono il Vaticano: 100.000 ca;
[secondo il saggio di Stefan Rosada e Jozef Gwozdz in Chiesa e Stato dietro la cortina di ferro (Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia, Romania) a cura di Wladimir Gsovski.]

CHIESA CATTOLICA*
in Polonia
[1960]
-
 
cattolici
abitanti
cattolici
abitanti
Diocesi di rito latino
- Kracow
[Metropolitana]
1.500.000
6.163.278
Suffraganee:
- Czestochowa
1.169.000
- Katowice
1.668.000
- Kielce
822.893
- Tarnòv
1.003.385
- Gniezno
[Metropolitana]
732.787
732.787
- Poznan
[Metropolitana]
1.300.000
3.225.166
Suffraganee:
- Chelmno
1.022.291
- Wloclawek
902.875
- Lwòw
[Metropolitana]
50.000
1.141.000
Suffraganee:
- Luck
-
- Przemysl
1.091.000
- Warzawa
[Metropolitana]
2.356.000
7.094.470
Suffraganee:
- Lodz
1.016.850
- Lublin
1.210.600
- Plock
771.720
- Sandomierz
1.015.000
- Siedlce
724.300
- Wilna
[Metropolitana]
1.485.484
2.005.484
Suffraganee:
- Lomza
520.000
- Pinsk
-
Totali
20.362.185
20.362.185
Diocesi di rito orientale
- Lwòw
[degli Armeni]
1.300.000
-
- Lwòw
[Metropolitana dei Ruteni] (dati 1943)
- Przemysl
- Stanislaopoli
- Lemkowszczyzna
[Esarcato Ap.]
Totale complessivo
21.662.185
 
Diocesi
di rito orientale
Diocesi
di rito latino
n.
membri
n.
membri
Parrocchie
1.627
5.061
 
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
1.004
10.654
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
106
2.702
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
57
1.916
Case religiose maschili (religiosi)
-
-
358
4.706
Case religiose femminili (suore)
-
-
1.870
20.578
Totali
-
1.167
40.556

Abitanti: ?; Cattolici: 21.662.185.
* Diocesi suffraganee: dove il vescovo è soggetto a un metropolita.

Mentre l'unico quotidiano cattolico polacco continua ad essere pubblicato dai cattolici progressisti di Pax, i maggiori periodici controllati dalla Chiesa cattolica sono i seguenti:
- «Homo Dei», mensile ascetico edito dai redentoristi a Varsavia;
- «Ateneum Kaplanskie», di teologia, fondato sin dal 1909 a Vloclawaek;
- «Ruch Biblijnv i Liturgiczny», biblico liturgico, Krakow;
- «Nasza Przezlosc», sulla storia della Chiesa, Krakow;
- «Katecheta», bimensile, Poznan;
- «Biblioteka Kaznodziejska», mensile di predicazione, Poznan;
- «Wspolczesna Ambona», trimestrale di predicazione, Kilece;
- «Msza Swieta», mensile liturgico, Poznan;
- «Przewodnik Katolicki», settimanale, Poznan;
- «Gosc Nierzielny», settimanale, Katowice.

Per quanto riguarda la gioventù d'oggi, anche se è persa in buona parte anche per i comunisti, non lo è meno per la Chiesa.
[Tipico rappresentante di questa gioventù è: Marek Hlasko, L'Ottavo giorno della settimana (1959, traduzione italiana, Einaudi).


[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.
Vedi, per confronto, anche prospetto anno 1958 dedotto da altra fonte.]

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]



1960
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - ?)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 

1960
a fianco del presidente c'è sempre A. Dubcek;
Gustav Husák, condannato all'ergastolo nel 1954, viene graziato;

Marzo
24
, un tribunale di Praga condanna a 9 anni di carcere mons. Ladislaw Hlad, vescovo titolare di Cedic, per:
- essere stato nominato segretamente vescovo «dal Vaticano»;
- per aver «segretamente ordinato sacerdoti alcuni seminaristi che non avevano terminato gli studi»;
- per aver diretto «un gruppo di terroristi» truccati da «sedicente organizzazione di giovani cattolici».

Maggio
la rivista «Tvorba» di Praga afferma in un articolo che i problemi religiosi non cessano di preoccupare la gioventù universitaria;

Luglio
muore in carcere mons. Gojdic, vescovo di rito orientale di Presov, mentre il suo ausiliare, mons. Basil Hopko, dopo 10 anni di carcere, vive ricoverato in una casa di cura per malati di mente;

Ottobre
, «L'Osservatore Romano» comunica che l'83enne vescovo di Spis, mons. Vojtassak, graziato nel 1956, poi di nuovo carcerato e tornato in libertà nel maggio 1960, sarebbe stato nuovamente imprigionato;

CHIESA CATTOLICA*
in CECOSLOVACCHIA
[1960]
diocesi
Ordinario
Ausiliari
BOEMIA
- Praha
(metropolitana)
mons. Josef Beran
[detenuto in località sconosciuta]
mons. Antonin Eltschkner
mons. Kajetan Matoušek
- Budejovice mons. Josef Hlouch
[confinato, impedito]
-
- Hradec Kralové ?
Amm.re. sede vacante: mons. Karel Otcenašek
[detenuto in località sconosciuta]
-
- Litomerice mons. Stefan Trochta
[in carcere per la Fede]
-
MORAVIA
- Olomouc
(metropolitana)
mons. Josef Matocha mons. Stanislav Zela
[in carcere per la Fede]
mons. František Tomašek
- Brno mons. Karel Skoupy
[detenuto in località sconosciuta]
-
SLOVACCHIA
- Kosice
(metropolitana)
?
amm.re apostolico "ad nutum Sanctae Sedis": mons. Jozef Carsky
 
- Eger ?
amm.re apostolico: mons. Pal Brezanoczy
 
- Banska Bystrica ?  
- Nitra ?
amm,re apostolico: mons. Eduard Necsey
 
- Satu Mare ? amm.re apostolico "ad nutum Sanctae Sedis": mons. Jozef Carsky
 
- Trnava
(amministrazione apostolica)
amm.re apostolico: mons. Ambroz Lazik mons. Michael Buzalka
[in carcere per la Fede
- Roznava ?
amm.re apostolico: mons. Robert Pobozny
 
- Presov dei Ruteni mons. Peter Pavel Gojdic
[in carcere per la Fede]
mons. Vasil Hopko
[in carcere per la Fede]
 
- Spis mons. Jan Vojtassak
[in carcere per la Fede]
mons. Stefan Barnaš
[impedito]

Abitanti: ?; Cattolici: ?.
* Diocesi suffraganee: dove il vescovo è soggetto a un metropolita.




[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1958.]

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

I processi naturalmente continuano.



1960
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Ferenc Münnich
(1958 28 gen - 13 set 1961)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1960
Giugno
il giornale «Katolikus Szo», organo del clero progressista, attacca mons. Kisberk, vescovo ausiliare di Székesfehézvár, per aver «ordinato in segreto due seminaristi».

 


1960
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
-
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1960
-


1960
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1960
dal 1958, a conclusione del secondo piano quinquennale, l'industria è nazionalizzata al 98%, il commercio al 99% e l'agricoltura al 90%;
CHIESA CATTOLICA
in BULGARIA
[1960]

Diocesi di Nicopoli*
[con residenza a Ruse, sul Danubio, al confine con la Romania, a 100 km. ca a sud di Bucarest]
- 21 chiese,
- 19 parrocchie,
- 1 sacerdote diocesano,
- 2 seminaristi,
- 23 sacerdoti regolari,
- 1 casa religiosa maschile con 4 membri,
- 7 case religiose femminili con 113 suore.
[Secondo l'Annuario Pontificio 1960.]

Vicariato di Sofia e Filippopoli
[nessuna notizia dall'Annuario]

Esarcato apostolico di Sofia
[nessuna notizia dall'Annuario]
- sacerdoti diocesani
n.d
- religiosi e suore
n.d

* Secondo Le livre rouge de l'Église persécutée (1956),
dei 127 preti (1944), alcune decine sarebbero tuttora occupati nel ministero e con essi «qualche» religioso e religiosa.
Nell'Annuario Pontificio 1960, si legge che il vescovo di Nicopoli, mons. Eugenio Bossilkoff, «condannato a morte, se ne ignora la sorte». Nulla si legge a proposito di mons. Kyril Kurteff, di cui per qualche tempo erano mancate notizie, e ciò lascia supporre che sia in libertà.
Fino al 1948 la S. Sede ebbe in Bulgaria un delegato apostolico senza carattere diplomatico.

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]




.


1960
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
-
-
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)
-
-
 
Primo ministro*
M. Debré
(1959 9 gen - 14 apr 1962)
Interni
Pierre Chatenet (MRP)
(1960 28 mag - 6 mag 1961)
Affari Esteri
Maurice Couve de Murville
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
Colonie
-
Regioni liberate
-
Difesa
-
Guerra
-
Marina
-
Aviazione
-
Finanze e Affari Economici
A.Pinay (CNIP)
(1959 8 gen - 13 gen 1960, dim.)
Wilfrid Baumgartner
(13 gen - 19 gen 1962)
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
Edmond Michelet
(1959 gen - 24 ago 1961)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
*I capi di governo portano ormai il titolo di Primo Ministro, essendo la presidenza del Consiglio dei ministri assicurata dal presidente della Repubblica (mentre i suoi predecessori non avevano che un ruolo figurativo).

1960
Gennaio
Parigi, al "Musée des Arts Décoratifs" del Louvre apre i battenti, organizzata dal MoMA (Museum of Modern Art) di New York, la mostra di pittura – espressionismo astratto – "Antagonismi".
[Originariamente intitolata: "Origini poetiche della pittura attuale".]
Dà ampio spazio alle opere di:
. Mark Rothko (in questo periodo in Francia),
. Sam Francis,
. Yves Klein (alla sua prima esposizione a Parigi),
. Franz Kline,
. Louise Nevelson,
. Jackson Pollock,
. Mark Tobey,
. John Mitchell.
Molti dei dipinti sono stati portati a Parigi da Vienna dove il CCF (Congress for Cultural Freedom) li aveva esposti come parte di una più ampia campagna orchestrata dalla CIA per contrastare il festival della gioventù comunista del 1959.
Questa esibizione è costata 15.365 dollari, ma il suo ampliamento a Parigi ha richiesto ulteriori stanziamenti.
Dalla Fondazione Hoblitzelle arrivano 10.000 dollari cui si aggiungono 10.000 dollari provenienti dall' "Association Française d'Action Artistique".
[Benché la stampa sia stata prodiga d'attenzioni nei confronti della mostra, il CCF (Congress for Cultural Freedom) deve però riconoscere che le recensioni sono complessivamente molto negative.]
11, l'abate Joseph Kerlan è arrestato in Algeria sotto accusa di contatti coi ribelli;
24, iniziano le "giornate di Algeri";
[Termineranno il 1° febbraio.]

Febbraio
1
, primo espermento atomico francese;

Marzo
15
-23, visita di Stato di N.S. Chrušcëv in Francia;
la Gerarchia ecclesiastica promuove preghiere per la "Chiesa del Silenzio"; il nunzio è già ripartito per Roma; il canonico Kir, deputato e sindaco di Digione, invita N.S. Chrušcëv nella sua città, ma è impedito di riceverlo;
19, il CNAL (Comité National d'Action Laïque) annuncia d'aver raccolto in un mese 5.808.827 firme;
24, Henry de Montherlant entra nell'Accademia di Francia;

Aprile
, la "Semaine religieuse de Lyon" precisa che il vescovo mons. Ancél, superiore di Prado, ha sospeso il lavoro manuale nella comunità di Gerland, ma continua a risiedervi. I preti del Prado sono autorizzati a continuare il lavoro artigianale a domicilio.
5, il presidente Ch. De Gaulle inizia n viaggio che lo porterà nel Regno Unito, in Canada e negli Stati Uniti.
14, il Consiglio dei ministri adotta i decreti d'applicazione della legge scolastica di fine dicembre;
17, «L'Osservatore Romano» annuncia la nomina di mons. Paolo Bertoli a nuovo nunzio a Parigi;
19-21, Parigi, III Congresso nazionale dell'Insegnamento religioso: «Cathéchèse missione d'Église».
25-27, Parigi, IV Assemblea plenaria dell'episcopato (presenti 110 vescovi);
30, Vincennes, manifestazione di non violenza: una dozzina di sacerdoti e religiosi fra i dimostranti;

Maggio
16
, alla conferenza di Parigi con D.D. Eisenhower, H. Macmillan e Ch. De Gaulle, N.S. Chrušcëv abbandona clamorosamente la riunione (dopo non aver degnato di uno sguardo il presidente americano, né avergli stretto la mano);
18, l'O.C.C. (Ufficio Cattolico del Cinema) chiede la riforma della censura dei films.
Lo stesso mese l'abate Kerland è condannato a 5 anni di prigione dilazionati.

Luglio
12
-17
, Grenoble, XLVII Settimana sociale: «La socialisation».
29, K. Adenauer e Ch. De Gaulle si incontrano a Rambouillet;

Agosto
17
, i 6 cardinali di Francia prendono posizione a riguardo dei recenti decreti sulla legge scolastica;

Dopo la richiesta d'indipendenza avanzata dal Mali e dal Madagascar, viene approvato un emendamento costituzionale che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française.

CHIESA CATTOLICA
in Francia
Diocesi
1959
abitanti
- Immediatamente soggette  
- Marseille
- Metz
- Strasbourg
 
- Aix
[Metropolitana]
 
315.000
- Ajaccio
- Digne
- Fréjus-Toulon
- Gap (1958)
- Nice
 
- Albi
[Metropolitana]
 
308.700
- Cahors
- Mende
- Perpignan
- Rodez
 
- Auch
[Metropolitana]
 
185.111
- Aire (1958)
- Bayonne
- Tarbes e Lourdes
 
- Avignon
[Metropolitana]
 
268.318
- Montpellier
- Nîmes
- Valence
- Viviers
 
- Besançon
[Metropolitana]
 
760.000
- Nancy
- Saint-Claude
- Saint-Dié
- Verdun
 
- Bordeaux
[Metropolitana]
 
896.517
- Agen
- Angoulême
- Luçon
- Périgueux
- Poitiers (1958)
- La Rochelle
 
- Bourges
[Metropolitana]
 
531.812
- Clermont
- Le Puy-en-Velay (1957)
- Limoges
- Saint-Flour
- Tulle
 
- Cambrai
[Metropolitana]
 
919.671
- Arras
- Lille
 
- Chambery
[Metropolitana]
 
140.000
- Annecy
- S. Jean de Maur.
- Tarentaise (1957)
 
- Lion
[Metropolitana] (1956)
 
1.621.264
- Autun
- Belley
- Dijon
- Grenoble
- Langres
 
- Paris
[Metropolitana]
 
5.154.834
- Blois
- Chartres
- Meaux
- Orléans
- Versailles
 
- Reims
[Metropolitana]
 
479.126
- Amiens (1955)
- Beauvais
- Châlons (1958)
- Soissons
 
- Rennes
[Metropolitana]
 
586.812
- Quimper
- Saint-Brieuc
- Vannes
 
- Rouen
[Metropolitana]
 
941.384
- Bayeux (1958)
- Coutances
- Evreux
- Sées
 
- Sens
[Metropolitana]
 
278.000
- Moulins
- Nevers
- Troyes
- Pontigny [Abbazia "nullius"] (1958)
 
- Toulouse
[Metropolitana] (1958)
 
525.669
- Carcassonne
- Montauban
- Pamiers
 
- Tours
[Metropolitana]
 
-
- Angers
- Laval
- Le Mans (1958)
- Nantes
 
Totale complessivo
 
n.
membri
Parrocchie
38.265
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
*53.338
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
5.994
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
**7.159
Case religiose maschili (religiosi)
1.254
13.734
Case religiose femminili (suore)
10.480
108.132
Totali

Trattasi di 88 unità per la Francia, Corsica compresa:
- 17 sedi metropolitane, 67 suffraganee, 3 diocesi immediatamente soggette alla S. Sede e la prelatura nullius della "Mission de France" (Pontigny).
* Il 60% dei sacrdoti diocesani è assorbito dal ministero pastorale nelle varie parrocchie, il 16% ca nell'insegnamento, il resto negli uffici di Curia, negli assistentati delle organizzazioni cattoliche, ecc.
** Si tratta naturalmente dei sacerdoti religiosi presenti in Francia. Altri 4.000 ca sono nelle missioni e all'estero. Lo stesso va detto per i novizi, gli scolastici, i conversi, ecc.




Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 







1960
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Macmillan
conservatore
(1957 10 gen - 19 ott 1963)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Derick Heathcoat-Amory
(1958 6 gen - 27 lug 1960)
S. Lloyd
(27 lug - 27 lug 1962)
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
S. Lloyd
(1955 20 dic - 27 lug 1960)
 
Guerra
-
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Affari economici
-
Carburanti
ed Energia
-
Commercio estero
-
Sanità
-
Edilizia
-
 

1960
Gennaio
Londra, Lancaster House, si inaugura la "Conferenza Costituzionale" dove sono presenti Ngala e Mboya, mentre Koinange, che proviene da Accra, rimane escluso perché non ha la qualifica di "delegato".
La delegazione kenyota decide il boicottaggio e Koinange viene ammesso.
La Conferenza decide che la maggioranza nella legislatura e nell'esecutivo sia africana, ma i due organismi rimangono sotto il controllo europeo.
19, un giornale di Oxford e il «Daily Mirror» di Londra sostengono che Giovanni XXIII dovrebbe intervenire presso le autorità d'Irlanda e di Francia per far cessare il commercio di cavalli fra i due paesi (commercio che si svolge in condizioni particolarmente brutali).

Lo stesso mese:
- mons. Gordon Wheeler, amministratore della cattedrale di Westminster, dichiara che non è auspicabile la fondazione di una università cattolica in Inghilterra, ma che i cattolici devono affermarsi nelle università pubbliche.
- mons. Godfrey Beck, vescovo di Salford, presidente della Commissione Episcopale per l'Educazione, afferma che i cattolici possono essere pienamente d'accordo con la maggior parte degli articoli del "Rapporto Crowter" sul problema delle scuole.

Febbraio
una Commissione nominata dal card. William Godfrey invia un memorandum sulla posizione della Chiesa cattolica alla Commissione ministeriale sulla fecondazione artificiale.

Marzo
il primate della Chiesa anglicana, l'arcivescovo cattolico di Westminster e il grande rabbino lanciano insieme un appello alla preghiera per il successo della conferenza ginevrina sul disarmo;

Lo stesso mese «The Observer» decide di non ostacolare più d'ora innanzi l'entrata dei cattolici e degli ebrei nei suoi consigli di amministrazione e di redazione.

Aprile
23
-24, Londra, nella "More house", week-end di studio sul tema: «Valori cristiani nella vita internazionale», presenti 35 esperti internazionali.

Maggio
10
, il vescovo di Canterbury, aprendo la Convocazione, riptete il suo "imbarazzo" di fronte al pastorato concesso alle donne in Svezia;
29, Giovanni XXIII si reca a visitare in una clinica romana il ministro di Gran Bretagna presso la S. Sede, sir Marcus Cheke, gravemente infermo da tempo;
[Il ministro morirà qualche tempo dopo.]

Giugno
14
, il vescovo anglicano di Southwark parla in favore dell'inserimento di preti-lavoratori negli ambienti più chiusi sia dei mestieri che delle professioni;
giunge a Londra una delegazione ortodossa russa, guidata dall'archimandrita Nicodemo, per una visita di 10 giorni alle comunità anglicane.

Lo stesso mese il prof. T.S. Simey dell'Università di Liverpool, parla a Londra in favore del pastorato delle donne.
Nell'annunzio ufficiale pubblicato dalla Chiesa anglicana, i fedeli sono invitati a contraccambiare la cordialità del nuovo papa, Primato naturalmente a parte.

Luglio
Fredric Warburg suggerisce che la balzana procedura di trasferimento di denaro attraverso una società inesistente che ha solo due soci, M. Muggeridge e Fredric J. Warburg venga sostituita da un trasferimento diretto tra l'azienda di Victor Rothschild e la Pantom House (che si trova allo stesso indirizzo di «Encounter».

Ottobre
31
, Palazzo Lambeth annuncia che l'arcivescovo di Canterbury, dott. Geoffrey Fisher, «Primate di tutta l'Inghilterra», al ritorno da un viaggio in Medio Oriente, per incontrarvi i patriarchi ortodossi, farà, ai primi di dicembre, «visita di cortesia e di amicizia» a Giovanni XXIII.

Novembre
, il governo britannico autorizza gli Stati Uniti a collocare una base di sottomarini atomici in Scozia;

Già agli inizi degli anni Sessanta;
. Anthony Crosland, riesce a scalare diverse posizioni all'interno del comitato internazionale del CCF (Congress for Cultural Freedom).
. Rita Hinden, un'accademica sudafricana dell'Università di Londra, verso la metà degli anni Sessanta è fondamentale per assicurare che giunga un finanziamento di M. Josselson a sostenere l'espansione della rivista «Venture» della Fabian Society. L'impegno del periodico sul tema dell'unità europea è tale che il giornale diviene il sinonimo del pensiero di H.T.N. Gaitskell.
. Denis Healey, le cui credenziali atlantiche gli hanno procurato stretti contatti con la sinistra non comunista americana (è corrispondente da Londra per il «New Leader») diviene un altro fedele alleato del CCF (Congress for Cultural Freedom) e in particolare di «Encounter». Egli funge anche da punto d'arrivo e di smistamento dei materiali prodotti dall'IRD inglese. A sua volta, egli passa all'IRD le infornazioni sui membri del Partito Laburista e dei sindacati.
Tra questi il personaggio centrale è H.T.N. Gaitskell, leader del Partito Laburista, che, non appena arrivato a Londra riesce ad unirsi al piccolo gruppo di intellettuali che si riuniscono a casa sua, a Frognal House, a Hampstead.
Specializzatosi in lavori di propaganda per il SOE (Special Operations Executive) durante la guerra e che è vicino all'IRD, non può ignorare i legami istituzionali di «Encounter».
[È così che, quando lancia il suo famoso attacco ai "compagni di strada" della sinistra del partito nel congresso laburista di Scarborough nel 1960, qualcuno chiede quali siano, invece i suoi compagni.]

SCUOLE
in Inghilterra
 
1950*
1955
Anno
n. scuole
n.alunni
n. scuole
n.alunni
Scuola dipartimentale
16.667
4.165.042
18.035
4.921.775
Scuola anglicana
8.839
943.889
8.883
994.838
Scuola cattolica
1.833
394.657
1.910
458.790
* La Scuola dipartimentale è di Stato.

Prima del 1870 esistevano nel paese ben poche scuole e per lo più libere, anzi confessionali; la gran maggioranza dei ragazzi però non ne frequentava alcuna.
- 1880, la frequenza della scuola diviene obbligatoria, dietro una tassazione minima nelle scuole statali;
- 1891, tale tassazione minima viene abolita;
- 1944, l'Education Act rinnova radicalmente l'organizzazione scolastica inglese, decretado la fine delle famose all-age elementary schools, le scuole dove i ragazzi in età scolare trascorrevano per intero la loro vita di studenti dai 5 ai 14 anni. D'ora in poi l'educazione di ogni ragazzo viene divisa in due parti cronologicamente distinte:
- educazione primaria, dai 5 agli 11 anni;
- educazione secondaria, dagli 11 ai 14 o 15 anni.
La prima si svolge in una scuola, la seconda in un'altra. Ovvia conseguenza del provvedimento: la necessità di allestire una quantità enorme di nuovi edifici scolastici.
Poiché ad essere danneggiate dal provvedimento sono le scuole private, costrette ad affrontare enormi spese per erigere nuovi edifici, il governo, per venire incontro alle loro difficoltà, propone una dupolice categoria di scuole libere (o "volontarie"):
- voluntary controlled schools (scuole libere controllate);
[Sono completamente a carico dello Stato, ma l'istruzione religiosa non è confessionale.]
- voluntary aided schools (scuole libere aiutate);
[Le sovvenzioni sociali non sorpassano il 50% delle spese della prima installazione, ma le scuole hanno piena libertà di impartire l'insegnamento religioso confessionale.]
Naturalmente i cattolici optano per le seconde.
[Senza però prevedere che, a guerra finita, le mutate condizioni economiche del paese renderanno pressoché proibitivo l'impegno finanziario a cui si sono sobbarcati.
Essi rivendicheranno quindi una maggiore assistenza economica da parte dello Stato.]
- 1947-56, i cattolici provvedono per proprio conto alla ricostruzione di un quinto delle scuole previste, spendendo oltre 14 Mni di sterline.
- 1959, la meta di trasformare in un 75% l'iniziale 50% dei previsti sussidi è quasi raggiunta;

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

 

CHIESE e FEDELI in INGHILTERRA
- Chiesa anglicana
66%
La Chiesa d'Inghilterra non ha, in fondo, altra organizzazione che quella cattolica ereditata al tempo della Riforma.
L'arcidiocesi di Canterbury (con 29 suffraganee) e l'arcidiocesi di York (con 14 suffraganee) corrispondono alle diocesi metropolitane cattoliche.
Ognuna delle 43 diocesi è retta da un vescovo (con o senza ausiliare, o meglio "suffraganeo"). L'elezione dei vescovi è fatta dal sovrano su proposta (d'un sol nome) del Primo ministro, che oggi usa consultare l'arcivescovo della provincia interessata. Tutti i vescovi ordinari sono membri delle due Camere Alte della Convocazione provinciale e costituiscono la Camera dei vescovi nella Church Assembly.
Ogni diocesi anglicana, inoltre, è divisa in arcidiaconati e questi in decanati; e non solo ai parroci cattolici si oppongono i rettori o ministri, ma nelle cattedrali vi sono decani, canonici e prebendati o vicari.
[Si chiama rettore il parroco che gode interamente il proprio "beneficio"; ministro (vicar) quello che lo gode solo in parte. ogni parroco è assistito da un Consiglio parrocchiale, formato di laici: uomini e donne maggiorenni.]
E come la Chiesa cattolica si dirama nel mondo, così la Chiesa anglicana è diffusa nell'impero e nei paesi del Commonwealth con circa 300 diocesi e distretti missionari con altrettanti vescovi.
La Chiesa anglicana non ha un capo assoluto e ritenuto infallibile come la cattolica, ma solo un primate (primus inter pares): l'arcivescovo di Canterbury; come non ha neppure, di conseguenza, una organizzazione e un'amministrazione centrale parallela alla Curia romana.
In compenso, per quanto riguarda l'Inghilterra, ha le Convocazioni e la Church Assembly, e per quel che riguarda il mondo intero: la Conferenza di Lambeth.
- Convocazione: è un'assemblea (più antica del Parlamento) composta dalla Camera Alta (dei vescovi) e dalla Camera Bassa (dei rappresentnati del clero) che si riunisce dietro invito sovrano comunicato ai due arcivescovi.
- Church Assembly: accoglie anche la Camera dei Laici (340 laici su 730 membri) e si riunisce, di solito, tre volte l'anno, sotto la presidenza dell'arcivescovo di Canterbury.
Essa ha una Commissione legislativa che sta in contatto con la commissione del Parlamento per gli affari della Chiesa. Quest'ultima può emendare ogni progetto di legge, ma ogni progetto respinto può essere riconsiderato con o senza emendamento dalla Church Assembly. Anche il Parlamento può respingere un progetto di legge (ad esempio i due ultimi tentativi di riforma del Prayer Book).
[Ciò avviene dal 1919. La Camera dei Laici è formata dai rappresentanti delle Conferenze Diocesane di tutta l'Inghilterra (ogni diocesi ha la propria Conferenza Diocesana con la sua Camera dei Laici).]
- Conferenza di Lambeth: – dall'omonino palazzo, residenza, da sette secoli, dell'arcivescovo di Canterbury – riunisce, ogni dieci anni (dal 1867), tutti i vescovi d'Inghilterra e del mondo in comunione col Primate di Canterbury, e costituisce un organo consultivo, non deliberativo (le sue risoluzioni vengono liberamente sanzionate dall'autorità sinodale di ogni provincia), ma di grande influenza morale.
La compattezza ideologica e organizzativa della Chiesa anglicana è perlomeno incrinata dalla presenza nel suo seno di tre correnti o tendenze, così chiamate:
- Chiesa alta: a carattere spiccatamente sacramentale e storico, è la corrente conservatrice: «afferma soprattutto il carattere storico della Chiesa inglese, la sua organizzazione episcopale, la particolarità sacramentale liturgica, la sua congiunzione con la Chiesa primitiva e medievale e il suo fondamento legislativo statale».
È da essa che nacquero, nel 1833, il "Movimento di Oxford" e, nel 1850, il ritualismo o Anglo-cattolicesimo. «Questo combatté lo spirito razionalista dell'Illuminismo penetrato nel culto, nella liturgia e nell'intera vita della Chiesa; riprese molti elementi della Chiesa antica e reintrodusse crocefisso, altare, tovaglie d'altare colorate e ricamate, ceri, paramenti per la messa, pianete, incenso, genuflessione, parti di liturgia romana della messa, processioni, confessione auricolare, olio santo, invocazione dei santi, ecc.»: insomma tutte o quasi le pratiche chiamate «post-tridentine».
- La Chiesa bassa: è la continuatrice del movimento revivalista del metodismo;
- Chiesa larga: è la corrente meno ecclesiastica, e cerca di conciliare il pensiero liberale con la vita e la pietà cristiana.
Gli anglo-cattolici «hanno il loro santuario di Nostra Signora di Walshingam per il quale organizzano pellegrinaggi; le loro chiese hanno le stazioni della "Via Crucis", le statue e il tabernacolo. […]».
I soli punti di disaccordo tra i cattolici e gli anglo-cattolici – secondo l'ecclesiastico anglicano N.E. Wallbank, in «Tabler» del 26.6.1954 sono: la dottrina della «particolare autorità della Chiesa romana» con l'infallibilità pontificia.

[- 1857, data di ammissione del divorzio in GranBretagna.
Il Matrimonial Causes Act accorda alla parte innocente di un divorzio il diritto di sposarsi nuovamente in chiesa. Il rettore di una parrocchia può senz'altro rifiutare la cerimonia alla parte colpevole, ma se un altro pastore qualificato consente a tenerla, è tenuto a prestargli la propria chiesa.
- 1937, l'Herbert Act modifica tale disposizione affermando che «nessun pastore può essere costretto» a compiere la cerimonia del matrimonio per dei divorziati o a prestare la propria chiesa allo scopo; ma senza invalidare, col suo deliberato, il diritto d'un parrocchiano divorziato, colpevole o no, di risposarsi in un'altra chiesa dinnanzi a un pastore consenziente: come pure senza invalidare il diritto del pastore a svolgere la cerimonia, se lo ritiene opportuno.
- 1938, la quattro Camere delle Convocazioni adottano 13 risoluzioni in materia matrimoniale, di cui una afferma che la «la Chiesa non dovrebbe autorizzare l'uso di questa cerimonia per chiunque ha un congiunto ancora vivente».
[Questa è un 'affermazione che non ha forza di legge, per poterla avere, avrebbe dovuto essere approvata dal Parlamento.]

L'organo della tendenza protestante della Chiesa anglicana è il «Church of England Newspaper».
Per quanto riguarda le iniziative di carattere apostolico, sin dal 1919 la Chiesa anglicana creò, per la penetrazione nel mondo operaio, l'Industrial Christian Fellowship, un'associazione di sacerdoti e missionari laici, che ha anche un collegio per la loro formazione a Selly Oak (Birmingham). Prima ancora, anzi, lavoravano in questo settore la Navy Mission (dal 1877) e la Christian Social Union.

sulle 40.218.000 persone nate nelle province di Canterbury e York (Inghilterra senza Galles) e ivi residenti alla fine del 1956, … 26.771.000 sono state battezzate nella Chiesa anglicana, ossia il 66%». (Citato dal settimanale anglicano «Church Times» del 12 dicembre 1958).
Secondo l'Official Year-Book of the Church of England del 1959.]
Diocesi della Chiesa anglicana
n. diocesi
Inghilterra
oltre 43
Galles
6
Irlanda
14
Scozia
7
U.S.A.
102
Africa del Sud
14
India (Chiesa dell'India del Sud)*, Pakistan, Birmania e Ceylon
16
Canada
28
Australia-Tasmania
25
Nuova Zelanda
9
Indie Occidentali
8
Cina (escluso Hong-Kong)
15
Giappone
10
Africa Occidentale
9
Africa Centrale
4
Medio Oriente
5
Altre diocesi isolate (non comprese in una provincia)
Gibilterra
1
Corea
1
Borneo
1
Africa
8
Madagascar
1
Isola Maurizio
1
Bermude
1
America del Sud
1
I vescovi coadiutori e suffraganei sono 467.

* Chiesa dell'India del Sud.
[Fatti antecedenti:
- 1947, viene creata questa federazione protestantica, di cui fanno parte metodisti, battisti, e altre confessioni "non conformiste", che non ammettono cioè l'episcopato;
- 1948, la Conferenza di Lambeth benedice 4 diocesi della Chiesa ufficiale che hanno lasciato la comunione anglicana per unirsi a quella singolare comunità;
- 1951, ad Hyde Park si ha la celebrazione di un servizio comune da parte della Chiesa anglicana e delle altre Chiese; tutto ciò provoca la nascita di un movimento di opposizione fra il clero anglicano, movimento che raccoglie l'adesione di circa 2.000 ecclesiastici e viene chiamato "Gruppo dell'Annunciazione" dal nome della chiesa anglo-cattolica di Bryanstone Square a Londra.
- 1955, la Chiesa anglicana, in aperto contrasto con la sua concezione ecclesiologica, imperniata sulla successione apostolica dei vescovi, accetta l'intercomunione con la Chiesa dell'India del Sud.
Dopo tale decisione la Chiesa stabilita sembra alla vigilia di uno scisma.
Il primo ad entrare per protesta nella Chiesa cattolica romana è addirittura il segretario del "Gruppo dell'Annunciazione", rev. Walton Hannah.
[È uno specialista di questioni relative alla massoneria inglese, alla quale ha dedicato due opere: Darkness visible e Christian by Degrees, ambedue presso l'Augustine Press di Londra. Tre giorni dopo essersi fatto cattolico, espone sul «Tablet» del 10 settembre 1955 le ragioni del suo passo.]
Alcune settimane più tardi, altri pastori della Chiesa anglicana imitano il suo passo, tra cui:
. Hug Ross Williamson,
[Il più noto, essendo uno dei due preti-operai dell'anglicanesimo; oltre che pastore, è storico, commediografo, scrittore… a capo, assieme al rev. Walton Hannah, dei duemila appartenenti al "Gruppo dell'Annunciazione".],
. Lionel Meade,
. Frederich Woodward,
. ecc.]
Altri ecclesiastici anglicani convertiti in questo stesso periodo come:
. James Tavernor,
. John Mead-Brigge,
. Kenneth Dain,
non fanno parte del "Gruppo dell'Annunciazione".

«L'ultimo bilancio presentato dalla Chiesa d'Inghilterra nel marzo 1957 era di 183 Mni di sterline. Quest'anno la somma è ancora più elevata: qualcosa, cioè, come 250 Mni di sterline [pari a 400 Mdi di lire].
A mio parere le entrate annuali si aggirano su 50 Mdi di lire, anche se ne vengono dichiarate meno della metà
».
[Dall'articolo di Frank Owen, columnist del «Dialy Sketch», pubblicato sul suo giornale e citato dal «Giorno» del 4 luglio 1958.]

L'esser Chiesa di stato dà la possibilità a 26 vescovi anglicani di sedere tra gli 872 membi della Camera dei Lord.
[Trattasi precisamente di due arcivescovi, dei vescovi di Londra, Durham, e Winchester, per diritto di sede, e di altri 21 in ordine di anzianità, s'intende, tra gli ordinari.]
Non vi figura invece nessun capo delle altre Chiese cristiane, neppure della Chiesa di Scozia, o delle altre religioni (giudaica, ecc.).
[All'inizio di novembre, in apertura di Camera, il vescovo anglicano di Chichester, dr. G.H.A. Bell, propose che cessasse questa situazione ingiusta affermando: «Dopo il Medioevo altre Chiese sono venute a sostenere un ruolo importante nel nostro paese».
In base a una legge del 1801, invece, nessun ecclesiastico, anglicano o cattolico, può sedere nel Parlamento britannico (i membri delle chiese conformiste, invece, lo possono).
Un tentativo di abrogare tale legge è stato respinto (160 voti contro 38) alla fine del febbraio 1957.
Attualmente, dal novembre 1958, nella Camera dei Lord siede, col suo abito religioso, il benedettino cattolico Peter Gilbey, ma solo per aver ereditato il titolo baronale che gliene dà il diritto.]


I rapporti della Chiesa Anglicana con lo Stato sono complicati dai suoi vincoli con la Corona. Il re (o la regina) infatti è il capo supremo della Chiesa Anglicana, oltre che il suo sostegno più solido.
Il prestigio dei vescovi anglicani presso le classi borghesi è costituito interamente dal fatto che la loro nomina dipende dal sovrano in persona. S'intende che anche la Corte ha il suo interesse nell'appoggiare e potenziare la Chiesa nazionale, favorendo, ad esempio, l'integrazione delle comunità protestanti dissidenti nella Chiesa stabilita.
Ma la forza di questi rapporti è data soprattutto dal fatto che il sentimento monarchico è ancora oggi il fattore predominante della vita politica inglese, tanto che non sono pochi gli inglesi assolutamente indifferenti alla religione, i quali conservano una certa considerazione per il cristianesimo e per certe sue pratiche familiari unicamente perché il re o la regina le osservano.
Ora è chiaro che il cattolicesimo è l'unica confessione cristiana assolutamente estranea a questo cerchio magico.
Al punto che proprio per questo non sono pochi gli inglesi che lo considerano come qualcosa di straniero e d'importato, se non addirittura di ostile.


- Chiesa cattolica
12%

[I cattolici, sempre nel 1956, sono stati circa 3 milioni e mezzo, ossia il 12% scarso.]
- 1623, Gregorio XV riconosce l'unico vicariato apostolico d'Inghilterra;
- 1680, Innocenzo XI smembra questo vicariato istituendone quattro: London, Mitland, Northern e Western;
- 1840, Gregorio XVI raddoppia questi vicariati apostolici che sono: Londra, Occidentale, Centrale, Orientale, Galles, Lancashire, Yorkshire e Settentrionale;
- 1845, conversione al cattolicesimo di Giovanni Newman;
- 1850, 29 settembre, Pio IX, con lettera apostolica Universalis Ecclesiae ristabilisce la gerarchia cattolica in Inghilterra e nel Galles erigendo una sede metropolitana e 12 vescovati suffraganei: Westminster, Beverley, Birmingham, Clifton, Hexham (poi Hexham e Newcastle), Liverpool, Newport e Menevia, Northhampton, Plymouth, Salford, Shrewsbury e Southwark.
[I vescovi sono soltanto 8, compreso il metropolita di Westminster, alla testa di 713 sacerdoti tra secolari e regolari. Sono presenti oltre 600 cappelle-chiese.]
La decisione di Roma viene accolta da un autentico sollevamento della Chiesa ufficiale inglese contro la cosiddetta «aggressione papale».
- 1851, conversione al cattolicesimo di Enrico Manning;
- 1871, cade il monopolio dell'insegnamento superiore e le università sono aperte agli studenti di qualsiasi confessione;
- 1878, Leone XIII erige anche in Scozia la gerarchia cattolica;
lo stesso anno, in Inghilterra, il titolo di Beverley viene abolito, quando la diocesi viene divisa tra le due nuove sedi di Leeds e di Middlesbrough;
- 1895, i cattolici sono autorizzati dalla S. Sede a frequentare le università di Stato;
- 1896, Leone XIII getta la sfida definitiva all'anglicanesimo, dichiarando invalide le ordinazioni sacre anglicane (bolla "Apostolicæ Curaæ");
[Contemporaneamente Roma coltiva la memoria dei martiri delle persecuzioni anticattoliche inglesi, elevandoli in tappe successive all'onore degli altari.]
- 1911, dopo tale data in Inghilterra non ci saranno primati: l'arcivescovo di Westminster diviene infatti il presidente permanente delle assemblee episcopali (dell'Inghilterra e del Galles).]
- 1919, Inghilterra e Galles cessano di essere alle dipendenze di "Propaganda Fide", come un qualsiasi altro territorio di missione;
- 1927, il Catholic Relief Act:
- abolisce tutte le leggi penali che riguardano i cattolici;
- riconosce la loro piena parità giuridica con le altre confessioni di fronte allo Stato e il diritto dell'attività apostolica sotto la garanzia della legge comune;
- apre loro l'adito alle più alte cariche dell'ordinamento giuridicio statale, della magistratura, della legislatura, del potere esecutivo, eccettuate le più rappresentative, come la Corona.
- 1950, i cattolici inglesi celebrano il 1° centenario della ricostituzione della loro Gerarchia riunendosi attorno a 6 metropolitani, tra cui il primate-arcivescovo di Westminster Bernard Griffin e a 21 vescovi.
- 1960, i vescovi sono 26, di cui 6 metropoliti, con un esercito di 6.643 sacerdoti (fra secolari e regolari). Sono presenti ben 2.821 cappelle-chiese.

CHIESA CATTOLICA*
in Inghilterra e Galles
[1960]
Delegato apostolico in Gran Bretagna è mons. William Godfrey, dal novembre 1938.
Poiché il delegato apostolico è riconosciuto dal governo inglese come rappresentante personale del papa, ma non è accreditato presso il re (o la regina), e, quindi, non figura tra i membri ufficiali del corpo diplomatico, da tempo l'Unione Cattolica della Gran Bretagna, capeggiata dal duca di Norfolk, esercita pressioni sul governo inglese perché la delegazione apostolica sia perlomeno trasformata in internunziatura.
Pur tuttavia, neppure i tentativi riinnovati dopo il 17 gennaio 1957, quando venne nominato l'ultimo ministro presso la Santa Sede, sir Marcus Cheke, raggiunsero lo scopo.
[Come tutti i suoi predecessori, sir Marcus Cheke è protestante. Questo è l'uso invalso, perché, essendo la Chiesa anglicana la Chiesa ufficiale, non si ritiene conveniente che il sovrano inglese sia rappresentato presso la S. Sede da un inviato cattolico. Cattolico, in compenso, è il Segretario di legazione.]
 
cattolici
abitanti
cattolici
abitanti
Diocesi
- Liverpool (1957) [Metropolitana]
488.577
1.921.000
1.558.402
12.195.513
Suffraganee:
- Hexham-Newcastle
267.581
2.296.000
- Lancaster (1958)
125.000
902.488
- Leeds (1956)
215.000
3.506.594
- Middlesborough
96.800
1.020.000
- Salford
365.444
2.549.431
- Westminster**
[Metropolitana]
480.000
4.000.000
1.185.060
18.653.748
Suffraganee:
- Brentwood
125.259
2.170.000
- Northampton
101.000
2.282.683
- Nottingham
113.801
3.025.396
- Portsmouth (1958)
65.000
1.399.969
- Southwark
300.000
5.775.700
- Birmingham
[Metropolitana]
262.669
4.280.725
538.378
9.089.699
Diocesi suffraganee:
- Clifton (1956)
74.400
1.808.163
- Plymouth
40.309
1.452.917
- Shresbury
161.000
1.547.894
- Cardiff (1957)
[Metropolitana]
88.734
1.772.289
117.254
2.740.789
Suffraganee:
- Menevia
28.520
968.500
Totali
3.399.094
42.679.749
 
n.
membri
Parrocchie
2.227
 
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
4.409
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
902
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
2.611
Case religiose maschili*
395
3.394
Case religiose femminili
1.188
16.710
Totali

Abitanti: 42.679.749; Cattolici: 3.339.094.
* Diocesi suffraganee: dove il vescovo è soggetto a un metropolita.

Diocesi: i vescovi titolari in Inghilterra sono 14, assistiti da 4 ausiliari; gli altri vescovi 4.
Ad eccezione di un assunzionista, tutti i vescovi provengono dal clero secolare. Per la maggior parte, anzi, hanno compiuto i loro studi a Roma. Nessuno di loro è un convertito. Solo l'arcivescovo di Westminster ha, fra essi, un ruolo di risonanza nazionale; seguito dall'arcivescovo di Liverpool per l'alta proporzione di cattolici presenti in quella regione. Quest'ultimo è di solito membro del S. Collegio Cardinalizio.

** arcivescovo di Westminster (dal dicembre 1943) è il card. Bernard Griffin (creato cardinale nel febbraio 1946), presidente della conferenza episcopale dell'Inghilterra e del Galles (Scozia esclusa).

[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.]

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]


Attualmente la Chiesa cattolica non pensa neppur lontanamente di dare la scalata al governo inglese.
Essa per prima è consapevole di essere una minoranza, e non solo una minoranza tra le minoranze, ma una minoranza appartata e isolata, in conseguenza di quella mistica nazionale (molto più che Chiesa o fede) che è, e rimarrà ancora per chissà quanto tempo, il protestantesimo per la maggior parte degli inglesi. Senza aggiungere che i cattolici inglesi sono una ristretta élite di aristocratici, di esponenti dell'alta borghesia e di convertiti in confronto dei cattolici anglo-irlandesi, ancora sentimentalmente attratti dal loro paese d'origine.
Oggi i cattolici sono rappresentati in Parlamento da:
- 25 deputati su 630 alla Camera dei Comuni,
- 46 Pari su circa 700 alla Camera dei Lord.
[Coerentemente alla loro distinzione di classe, i cattolici inglesi sono schierati, nella loro minoranza aristocratico-borghese, a fianco del partito conservatore e, nella maggioranza dei ceti popolari, a fianco del "Labour party". In ognuno dei due partiti poi occupano l'ala destra.
Dal punto di vista statistico, quindi, essi dovrebbero influire maggiormente nel paese quando il governo è laburista. Tuttavia è curioso che, mentre alla Camera dei Lord essi contano 46 membri, in quella dei Comuni ne hanno invece soltanto 22 e anche tta costoro non è rispettata la proporzione della base, perché solo 12 su 22 sono laburisti.]
Nell'attuale governo un solo ministro, su 80 membri, è cattolico: quello delle Colonie, lord Perth, che è anche il primo cattolico che occupi un posto ministeriale dopo il duca di Norfolk (nel 1945).
[Per molto tempo ancora, quasi certamente, non si vedrà un cattolico primo Ministro in Inghilterra, per il semplce fatto che tale carica rende responsabili della destinazione dei vescovi della Chiesa anglicana.]
L'unico ministero nel quale i cattolici siano in numero relativamente considerevole sembra quello degli Esteri.
[Per una tradizione che risale al tempo in cui i figli dei cattolici agiati, non potendo ottenere un'educazione conveniente in Inghilterra, andavano a fare i loro studi all'estero: rimpatriati, la conoscenza acquisita delle lingue straniere facilitava loro l'entrata nella carriera diplomatica. Tuttavia gli ambasciatori cattolici si contano ancor oggi sulle dita (tra essi sir Ivone Kirkpatrick, che è stato anche direttore del Foreign Office.]
Debolmente rappresentati nella magistratura, i cattolici lo sono altrettanto negli alti gradi della marina e dell'aviazione: qualcuno di più invece è presente nelle alte gerarchie dell'esercito, in omaggio forse alle buone doti militari degli irlandesi (tra costoro, il capo del quartiere generale dell'Impero (CIGS), sir Francis Festing.
Nessun cattolico figura nei posti chiave dell'industria britannica, nella direzione di grandi banche, ecc.. Anche alla Borsa sono rarissimi.
Nei servizi sociali e civili dello Stato non figura che sir Edwin Plowden, presidente dell'Amministrazione dell'energia atomica (ma c'è anche il direttore aggiunto della TV di Stato (B.B.C.), Cecil McGivern; cattolico è anche il capo dell'amministrazione della TV indipendente (ITVA): il già citato sir Ivone Kirkpatrick.
L'unica presenza notevole dei cattolici inglesi si riscontra attualmente nei partiti e, soprattutto, nelle organizzazioni sindacali.
Più efficiente è la partecipazine dei cattolici al TUC (Trade Union Council): 4 membri, fra i quali [Bill] Carron, capo degli ingegneri.
Ma in Inghilterra, come tutti sanno, tanto i partiti come i sindacati non hanno nulla a che fare con le varie Chiese.
«Nonostante gli antichi legami tra il partito laburista e il metodismo e tra la "democrazia tory" e la riforma sociale anglicana, i partiti sociali britannici non sono confessionali.
E in parte a causa dello sfondo religioso del movimento operaio nel secolo XIX, i sindacati britannici non sono mai stati né ideologici, né marxisti, tanto che gli operai cristiani non hanno sentito il bisogno di organizzarsi separatamente su una base cristiana
».
Così l'unica leva d'influenza su cui potrebbe far leva la Chiesa cattolica è praticamente neutralizzata.

Sviluppo dei cattolici nell'Inghilterra e nel Galles
Anno
n. cattolici
n. abitanti
1851
622.619
17.926.609
1911
1.793.000
1921
1.966.000
1931
2.414.000
1949
2.649.000
43.595.000
Secondo un articolo del gesuita p. G. Gill, pubblicato il 16 dicembre 1950 su «Civiltà Cattolica», sotto il titolo "Un secolo di cattolicesimo in Inghilterra, 1850-1950". Recensione del volume di mons. George Andrew Beck, allora vescovo coadiutore di Brentwood e ora vescovo di Salford: The English Catholics (1850-1950), volume commemorativo del centenario della ricostruzione della gerarchia ecclesiastica in Inghilterra.
Anno
n. cattolici
1938
2.375.000
1947
2.528.000
1955
3.170.000

Secondo le statistiche ufficiali del "Catholic Directory".
Queste cifre saranno invece considerate inferiori alla realtà secondo la "Newman Demographic Survey" e da altri organi che saranno concordi nel ritenere il quoziente dei cattolici per il 1958 pari ad almeno 4.500.000 unità.
[Poiché nei censimenti inglesi non si richiede l'indicazione della confessione e gli uffici statali non la tengono in evidenza, si è dovuto ricorrere ai libri parrocchiali e ai calcoli del clero parrocchiale.
Poiché ciò non convinceva molto, la Newman Association, ramo universitario della "Pax Romana", si assunse il compito di provvedere ad un accertamento documentato avvalendosi dei suoi membri, di economisti, professionisti di statistica, ecc. e costituì la "Newman Demographic Survey", che però finì per giudicare ben presto insufficienti tali collaboratori e ricorse ad esperti regolarmente integrati.]

Conversioni al Cattolicesimo

Nella seconda metà dell'Ottocento si assiste alle conversioni al cattolicesimo di:
. J. Lingard,
. E.E.D. Acton,
. Coventry Patmore (1832-1896),
. G.M. Hopkins (1844-1899),
. F. Thompson (1859-1907).
[Ma è un fatto che solo nel Novecento questi diventeranno noti.]
Nel Novecento, oltre a:
. G.K. Chesterton,
. H. Belloc,
ci sono i letterati:
. Compton Mackenzie,
. Algernon Cecil,
. Shane Leslie,
. E.W. Tristram,
. Alfred Noyes,
. R. Knox,
. Cristopher Dawson,
. Edward Watkin,
. Arnold Luunn,
. Roy Campbell,
. Maurice Baring (1874-1945), convertitosi nel 1909,
. Elisabeth Myers (1913-1947),
. Bruce Marshall (1899-?),
. Evelin Waug (1903-?),
. Graham Greene (1905-?),
. Alfred Noyes († giugno 1958),
. Edith Sitwell (?-?),
. Sigfried Sasson (?-?), laureato nel 1957 col "Premio della Regina".
[Gli scrittori cattolici inglesi contemporanei hanno introdotto, in patria e fuori, il filone affascinante dell'umorismo britannico. Si veda in proposito il dossier I.C.I. dell'agosto 1959: Dans le Christianisme anglo-saxon: l'humour, hygène spirituelle.]
Da segnalare anche la conversione dell'attore di teatro e dello schermo Alec Guinness (1956), famoso per le sue personificazioni di Padre Brown e del cardinale di The Prisoner.

Secondo il Catholic Directory del 1957.
Anno
convertiti
1911
7.750
1920
12.500
1926
12.796
1930
12.500
1938
11.000
1947
10.750
1955
13.291
1956
14.077
1957
14.581

[Dati raccolti nel 1956 ma relativi ad un'inihiesta condotta alla fine del 1955.
Nel 1958 si è avuta una flessione di alcune centinaia.]
Non si può comunque non notare come, in proporzione del leggero aumento del quoziente annuo dei convertiti, vada profilandosi una diminuzione della qualità, testimoniata, ad esempio:
- dal minor numero dei pastori anglicani che passano al cattolicesimo,
- dal mediocre apporto al seminario Beda di Roma (che ospita vocazioni tardive),
- in genere, dalla mancanza di personalità di rilievo nel clero (particolarmente significativa poi l'assenza assoluta di convertiti tra i membri dell'attuale gerarchia, al contrario di quanto avveniva in passato).
Attualmente in Inghilterra c'è una specie di psicosi delle conversioni al cattolicesimo, abilmente alimentata dalla stampa cattolica che registra puntualmente tutte le nuove acquisizioni del cattolicesimo, specialmente se di un certo colore:
- 1959, ottobre, la stampa cattolica annuncia che l'attricetta Georgina Moore, che ha sostituito la p.ssa Margaret nelle pose per il ritratto fattole da Annigoni, stava per prepararsi ad entrare in convento per cancellare per sempre la sua vita di ballerina di rivista e di frequentatrice dei night-club londines;
pochi giorni dopo, la stessa stampa cattolica, annuncia che la soprano Jean Reddy, 29enne, convertitasi due anni prima, si sarebbe fatta presto suora benedettina.
Spesso però le intenzioni attribuite dalla stampa sono risultate senza fondamento. I bluff più clamorosi in proposito hanno riguardato, all'inizio del 1958, il duca di Rutland, recentemente divorziato, probabilmente perché stava per risposarsi con la 20enne Frances Sweeny, cattolica; verso la fine dello stesso anno il «Sunday Dispatch» attribuì l'intenzione di convertirsi addirittura al mar.llo Montgomery, definito «un amico personale e un consigliere segreto in materia di affari internazionali e militari» di Pio XII!
Dall'attribuzione di una probabile conversione al cattolicesimo non si salvò neppure la p.ssa Margaret, specie quando fu evidente l'opposizione recisa della Chiesa anglicana al suo matrimonio con il col. Peter Townsend. Le voci tornarono insistenti in occasione della sua visita al papa, insieme alla Regina Madre, del 22 aprile 1959.
Sarebbe un errore, comunque, credere che il fenomeno delle conversioni sia esclusivo, in Inghilterra, della Chiesa cattolica: anche l'anglicanesimo, pur decadente, ne conosce, ma soprattutto ne conoscono, anche se in proporzioni più modeste, tutte le altre Chiese protestanti dai battisti ai presbiteriani, dai congregazionalisti alle confessioni scozzesi, dai cristiano-scientisti ai mormoni. Al punto che esso appare un fenomeno tipico di tutte le minoranze religiose inglesi.
Se il cattolicesimo si distacca notevolmente da ogni altra, i motivi non sono davvero misteriosi.
Il peso determinante lo esercita forse – in Inghilterra come altrove – il prestigio di cui esso gode attualmente nel mondo intero, sia per merito, in buona parte iperbolizzato, dei suoi papi (specie di Pio XII) che per la compattezza e la coerenza della sua immensa organizzazione.
Da notare inoltre che non poche conversioni derivano anche dai matrimoni misti, dopo che la Chiesa cattolica si è risolta a non accordare più l'autorizzazione se il coniuge non cattolico non acconsente a seguire un corso speciale di istruzione religiosa prima del matrimonio.

 

Organizzazioni cattoliche

Esistono quasi un centinaio di organizzazioni cattoliche nazionali e una trentina di diocesane. Molte sono organizzazioni di carattere professionale (come La Guilda degli artisti e degli artigiani cattolici, quella di S. Francesco di Sales per i giornalisti, quella di S. Luca Cosma e Damiano per i medici, ecc.) e parecchie di esse sfociano poi nell'associazione dei sindacati cattolici ACTU (Association of Catholic Trade Unionists), fondata verso la fine della guerra, le cui organizzazioni parallele sono l'ACME (Association of Catholic Employers and Managers) e la Catholic Industrialists Conference.
Quello che sul piano dell'azione sindacale sono l'ACTU e l'ACME, è, su quello della dottrina sociale cattolica e dell'apostolato sociale sotto il profilo dei princìpi, la CSG (Catholic Social Guild), diretta per tradizione dai gesuiti. Da essa dipende anche il Catholic Workers College, parte integrante dell'Università di Oxford.
Sul piano dell'azione civica e politica agisce poi la Catholic Parents' and Electors Association (Associazione dei Genitori e degli Elettori cattolici), invitando i cattolici a militare nei partiti politici e presentare le loro candidature alle assemblee locali.
Sul piano più propriamente apostolico agiscono numerose altre associazioni, alcune destinate ai diversi settori del laicato, altre miste. Fra le prime:
- Knights od St-Columba (Cavalieri di S. Columba), riservata agli uomini;
[Associazione in parte misteriosa conta ben 30.000 aderenti, il cui scopo è quello di assicurare la più stretta e concreta solidarietà reciproca fra i suoi mebri, sia sul piano professionale che su quelli economico e assistenziale.]
- Catholic Women's League (Lega delle donne cattoliche),
[Abbraccia un campo d'azione che va dalla costituzione di club per soldati al lavoro d'assistenza, dall'aiuto ai rifugiati alla cura dei vecchi.]
- Our Lady's Cathechists (Catechiste di Nostra Signora), unione delle madri cattoliche,
[Circa 22.000, hanno per scopo precipuo l'insegnamento religioso ai ragazzi che non possono frequentare le scuole cattoliche.]
- CYMS (Catholic Young Men's Society - Società dei Giovani Cattolici),
- YCW (Young Christian Workers - Gioventù operaia cattolica),
[Circa 15.000, ha i suoi club parrocchiali, promotori di attività ricreative ed educative. Fondati nel 1937 si sono sviluppati soltanto nell'attuale dopoguerra.]
- Grail, per i giovani,
- ecc..
Fra le associazioni miste:
- Legione di Maria,
[Organizzata su base parrocchiale e attiva in molti settori specializzati come l'apostolato fra gli studenti d'oltremare e presso le prostitute di Londra.]
- Catholic Evidence Guild (Guilda della testimonianza cattolica),
[Attiva sia nella formazione teologica e apologetica dei cattolici, sia nella propaganda presso i non cattolici, fatta soprattutto attraverso i numerosi oratori di strada che essa appresta (la tradizione inglese degli speacher's corners nelle maggiori città, come il Marble Arch di Londra, il Bull Ring, a Birmingham, ecc. è notissima: lì appunto esercitano la loro opera gli oratori di questa associazione. Trattasi inoltre di un'organizzazione ponte fra le associazioni che hanno per scopo la formazione spirituale e apostolica dei cattolici e quelle che, invece, si dedicano esclusivamente alla conversione dei non cattolici.]
- Sword of the Spirit (spada dello Spirito).
[Nata dalla collaborazione con gli anglicani, quest'ultima è ora esclusivamente una associazione cattolica. Essa s'interessa principalmente di questioni internazionali: le Nazioni Unite, i paesi d'oltrecortina, la Cina e gli affari mondiali in genere.
Essa fornisce ancora la documentazione preparatoria ai giovani che prendono parte, durante le vacanze di Natale, al Council for Education in World Citizenship.]
- CTS (Catholic Truth Society), risale al 1884 e nientemeno che ad un botanico editore di due riviste di storia naturale, James Britten.
[Per reagire ad alcuni opuscoli grossolani che diffamavano la Chiesa cattolica, egli iniziò la stampa di volumetti di carattere popolare, di poche decine di pagine ciascuno, messi in vendita un tempo al costo di un penny e oggi venduti fino ad oltre due milioni di copie all'anno.]
A questo scopo principale, la CTS ne ha aggiunti via via altri secondari, come la formazione dottrinale dei cattolici, l'informazione dei non cattolici, la circolazione di libri su argomenti dottrinali della Chiesa romana ecc.
Naturalmente essa ha promosso numerose librerie, fra le quali, un tempo, anche la CCL (Catholic Central Library), ora autonoma.
Le attività editoriali della CTS sono sosteunte da offerte di sottoscrittori (oltre 27.000 all'anno in media) e favorite da legati e da doni, così da poter garantire il basso prezzo delle edizioni. Uno dei protettori della CTS fu, fin dagli inizi, il card. Vaughan, allora vescovo di Salford. Incoraggiato dal successo dell'opera, nel 1902 egli istituì la CMS (Catholic Missionary Society), praticamente un'associazione di sacerdoti per le missioni interne che recentemente ha organizzato la Motor Mission (missioni in roulotte). La più recente iniziativa di questa società è stata la Catholic Enquiry Centre (1954), promotrice di inserzioni pubblicitarie sui giornali nazionali invitanti i lettori a informarsi sulla religione cattolica.
- Convert's Aid Society, si dedica esclusivamente ai convertiti, venendo in soccorso delle necessità economiche di coloro che, avendo appena abbracciato il cattolicesimo, specie se pastori o religiosi anglicani, attraversano un periodo particolarmente critico.
- Bellarmin Society, fondata nel 1925 dal collegio teologico di Heythrop, pubblica opere apologetiche, ecc.
- Newman Association, è la più rappresentativa nel settore della cultura; con sede a Liverpoo,l ma sviluppata anche fuori dell'Inghilterra, raccoglie praticamente la maggior parte dei professori universitari cattolici e una notevole parte dei laureati.

In questi ultimi anni si è venuta diffondendo tra i cattolici inglesi, del resto già sostenuta ai suoi tempi dal Newman, la tesi della necessità di una Università Cattolica per il loro paese. Più precisamente questa tesi è stata ribadita, negli ultimi tempi, dalla Gerarchia attraverso colui che, dal 1949, è il presidente del Catholic Education Council, mons. Godfrey Beck, vescovo di Salford.

Attualmente i centri teologici principali dei cattolici inglesi sono i grandi seminari e gli scolasticati benedettini, gesuitici e domenicani.
Un'importanza crescente va anche assumendo il Congresso degli Studi Ecclesiastici che si riunisce annualmente in località sempe diverse del paese. La rivista più qualificta del settore è la «Dominican Studies» mentre un focolaio di discussione teologica accessibile anche al gran pubblico continua ad essere la gloriosa abbazia benedettina di Downside, con la rivista omonima.
[Tra le due guerre l'Inghilterra aveva un notevole e originale teologo, Dom Anscar Wonier, abate di Buckfats, un anglo-tedesco: oggi nessun teologo vivente ne eguaglia la forte e dominante personalità.
Nel dopoguerra è stato tuttavia assegnato il titolo di dottore in teologia honoris causa al laico Franz Sheed «per aver scritto un'opera solida e capace di comunicare al gran pubblico l'essenziale della teologia cattolica».
Significativo rimarrà ancora per un po' di tempo il Dizionario Cattolico di Teologia.
Nel campo della storia ecclesiastica è degna di nota la Reformation in England, in 3 voll. (1952-54), di p. Philip Hughes, mentre è in fase di pubblicazione la sua History of the Church (inizialmente in 3 voll.).
Storico medievalista di valore è Dom David Knowles, il primo ecclesiastico cattolico dopo la Riforma che occupa la cattedra di storia moderna a Cambridge.


LA BIBBIA

Per quanto riguarda la Bibbia i cattolici inglesi avevano già avviato da tempo una versione dalle lingue originali: la Westminster Version, promossa e diretta dal gesuita p. Cuthbert Lattey († 1954). Ma, mentre la traduzione del Nuovo Testamento, iniziata nel 1913, era già terminata nel 1935, quella del Vecchio Testamento, iniziata nel 1934, è tuttora incompleta.
[Il vero motivo però della poca fortuna della Westminster Version è dato dal fatto che non può essere adottata nelle liturgie ecclesiastiche, dove sono solo permesse le traduzioni dalla Volgata. E questa è la traduzione che ha assicurato all'Inghilterra fra il 1945 e il 1955, mons. R. Knox, lavorando da solo per nove anni consecutivi allo scopo di assicurare la più completa unità e omogeneita al lavoro.]
Nel 1945 uscì la traduzione del Nuovo Testamento e nel 1949 quella del Vecchio Testamento.
Nel 1955 è uscita l'edizione completa e definitiva della Bibbia di mons. R. Knox, pubblicata e autorizzata per la lettura pubblica.
La Catholic Biblical Association pubblica una rivista trimestrale, «Scripture», di volgarizzazione, ma anche con articoli scientifici. Altri studiosi biblici sono Alexander Jones, Richard Foster, ecc..

 

La Stampa Cattolica

La diffusione dell'eco dei risultati degli studi dei teologi, degli storici e degli esegeti cattolici è affidata a un gruppo di riviste di livello considerevole:
- «Dublin Review», la più antica, uscita nel 1836;
- «The Month», pubblicata dai gesuiti, uscita nel 1864;
- «Downside Review», pubblicata dai benedettini, uscita nel 1882;
- «Blackfrias», pubblicata dai domenicani, uscita nel 1931;
- «The Clergy Review», destinata al clero secoalre, uscita nel 1931;
- «The Sword of the Spirit», uscita nel 1945.

Maggiori settimanali cattolici inglesi (manca in Inghilterra un qualsiasi quotidiano cattolico):
- «The Universe» (nato nel 1860), oltre 300.000 copie;
[Fu deliberatamente ricalcato sul modello del francese «Univers» di Veuillot.]
- «The Catholic Times» (nato nel 1867), 80.000 copie;
- «The Catholic Herald» (nato nel 1844), 100.000 copie;
[Come i precedenti ha una smania di crociata; ha addirittura una rubrica fissa affidata al noto ex comunista Douglas Hyde, già redattore del «Daily Worker».]
- «Tablet» (nato nel 1840),
[A metà strada fra il settimanale popolare e la rivista d'alta cultura, si qualifica da sé come «rivista politica, letteraria e religiosa». Si sostiene quasi esclusivamente sugli abbonamenti.
Il suo tono infatti si distacca sostanzialmente da quello dei maggiori settimanali cattolici inglesi. Eppure, fino a quando fu gestito dall'episcopatp, fra il 1836 e il 1936, esso ne ripeteva fedelmente il cliché.
Sottraendosi alla proprietà dell'arcivescovo di Westminster, il «Tablet» confermò la tradizione del giornalismo cattolico inglese che, a differenza di quello degli altri paesi cattolici, non è mai stato sotto il controllo né economico né direzionale del clero, ma è espressione libera di gruppi di laici, come un'esplicazione della loro volontà di apostolato. Non solo, ma continua ad allinearsi sulle posizioni conservatoriste dei suoi confratelli (la solita frattura "classista" che ritorna a profilarsi fra i fedeli del credo romano anche in questo settore). Il suo tono più elevato, invece, come anche certe posizioni più libere sia nei riguardi della Chiesa centrale che del governo, furono e sono soprattutto merito dell'attuale redattore-capo Douglas Wooddruff.
Nell'attuale dopoguerra il «Tablet» è stato un sostenitore caloroso delle idee democristiane e europeiste di De Gasperi, Schuman e Adenauer, criticando la politica reticente del suo paese nei riguardi dell'unità europea; pur essendo naturalmente anticomunista, è però sempre stato lontano dall'aderire a quella smania di crociata che caratterizza invece gli altri suoi confratelli cattolici, specialmente il «The Catholic Herald»; ma ha anche saputo manifestare un giusto spirito di indipendenza e di critica nei riguardi di certi provvedimenti romani, come quelli del Sant'Uffizio relativi alla proibizione ai cattolici di far parte del "Consiglio Inglese dei cristiani e degli ebrei", del Rotary, ecc..

 

 
- Chiese libere (1954)
- Metodisti
689.037
- Congregazionalisti
221.370
- Battisti
200.967
- Metodisti indipendenti
9.497
- Membri della Wesleyan Reform Union
6.303
- Moraviani
2.873
- Altre sette cristiane (1954)
- Swedenborgiani
6.700
- Plimuttisti (Plymouth Brethren)
80.000
- Quaccheri
21.105
- Cristiano scientisti
-
- Unitariani
-
- Esercito della Salvezza (1953)
[Tra Ufficiali e cadetti.]
131.553
- Avventisti
7.125
- Ebrei (1953)
[Per il 60% concentrati nella sola Londra.]
429.000
Da Enciclopedia Britannica (VIII, 465, segg.).
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

 


SCOZIA
- 1603, i regni d'Inghilterra e di Scozia sono retti dallo stesso sovrano;
- 1707, i due parlamenti di Londra e di Edimburgo decretano l'unione dei rispettivi regni; la distinzione delle Chiese rimane invece profonda.
La Chiesa nazionale scozzese non è infatti una ramificazione di quella anglicana: questa è basata sull'episcopato, mentre la Church of Scotland non lo ammette.
- 1878, si costituisce la gerarchia ecclesiastica cattolica;
[Anche la Chiesa cattolica in Scozia ha avuto uno sviluppo indipendente dalla Chiesa cattolica d'Inghilterra e del Galles.]
- 1959, dicembre, la Chiesa cattolica scozzese ha anch'essa un rappresentante nel Sacro Collegio;

1960
Attualmente le tre Chiese protestanti esistenti sono:
- Church of Scotland, chiesa nazionale, con 1.307.500 fedeli (1957) su 5.211.000 abitanti;
- ?, chiesa presbiteriana, con 150.000 battezzati;
- Episcopal Church of Scotland, in pratica quella anglicana, con ca 116.000 membri.

CHIESA CATTOLICA
in Scozia
[Tab. 1]
Anno
Diocesi
Parrocchie
Preti
Fedeli
1925
6
263
605
624.000
1935
6
279
733
682.000
1945
6
293
909
725.000
1955
8
366
1.113
768.000
Variazioni della vita cattolica nelle due diocesi del nord (Aberdeen e Argyll)
1925
2
63
101 (74)
23.500
1935
2
63
104 (75)
24.600
1945
2
64
114 (78)
25.000
1955
2
66
116 (75)
25.900

Cattolici in Scozia (su 5.211.000 abitanti):
- 30.000 al nord, tre quarti dei quali sono di origine scozzese;
- 700.000 nel centro-sud, tre quarti dei quali sono di origine irlandese.
- 1947, 25 maggio, la diocesi di Glasgow viene promossa metropolitana e quindi smembrata nelle due diocesi di Motherwell e di Paisley; le circoscrizioni ecclesiastiche diocesane salgono quindi da 6 a 8.
[Per quanto riguarda il rapporto percentuale tra cattolici e protestanti – era di 1 contro 5 nel 1871 e press'a poco invariato nel 1901 – nel 1955, invece, si sarebbe rovesciato in quello di 3 contro 1.]

[Tab. 2]
 
1950
1960
 
unità
membri
unità
membri
Diocesi metropolitane:
- Glasgow,
[patriarcale e primaziale]
- Saint Andrew and Edinburg.
Diocesi suffraganee
[dove il vescovo è soggetto a un metropolita]
- Motherwell,
- Pailey,
- Aberdeen,
- Argyll and Isles,
. Dunkeld,
- Galloway.

Parrocchie
389
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
921
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]**
187
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
256
Case religiose maschili*
53
549
Case religiose femminili
100
1.063
Totali

Abitanti: 5.493.286; Cattolici: 781.790.

[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.]

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

 

 

 

ULSTER
(Irlanda del Nord)
[cap. Belfast]
È notevolmente più autonoma della Scozia nei riguardi dell'Inghilterra. Infatti, pur inviando 13 rappresentanti alla Camera dei Comuni di Londra, ha parlamento e governo propri. Naturalmente le facoltà legislative del Senato e della Camera non sono assolute, alcuni settori essendo rimasti esclusivi del Parlamento di Londra.
Il potere esecutivo è nelle mani del Governatore che lo esercita in rappresentanza del Re.
Dal punto di vista religioso, i due terzi circa della popolazione sono protestanti o appartenenti a movimenti cristiani.
La Chiesa anglicana locale (Church of Ireland) conta (1957) 478.000 membri, seguiti da 130.500 presbiteriani, ecc.
I cattolici – vedi EIRE – sono valutati 475.200.]
Governatore      

1960
-

 

- Presidente
E. De Valera
(1959 giu - ?)
[Fianna Fail]
- Capo del Governo
- Nunzio di Dublino
mons. Antonio Riberi
(1959 feb - ?)

1960
Gennaio
la Stampa irlandese annuncia la prossima partenza dell'attrice Nora O'Mahory per il Kenya, come missionaria laica.
[ La vocazione religiosa le era nata nel 1959 durante la lavorazione di un film missionario.]

Agosto
15
, in una lettera pastorale collettiva, l'episcopato annuncia la pubblicazione degli Atti del V Sinodo nazionale, tenuto nell'agosto del 1956, e si dichiara soddisfatto della situazione religiosa del paese.

CHIESA CATTOLICA
in Irlanda (Eire e Ulster insieme)
[Inizio 1960]
[Tab. 1]
 
1950
1960
 
unità
membri
unità
membri
Diocesi metropolitane:
- Armagh (Ulster),
[patriarcale e primaziale]
- Cashel and Emily,
- Dublin,
- Tuam.
4
Diocesi suffraganee
[dove il vescovo è soggetto a un metropolita]
- Ardagh,
- Clogher,
- Derry,
- Down and Connor (Ulster),
- Dromore (Ulster),
- Kilmore,
- Meath,
- Raphoe,
- Cloyne,
- Cork and Ross,
- Kerry,
- Killaloe,
- Limerik,
- Waterford and Lismore,
- Ferns,
- Kildare and Leighlin,
- Ossory*,
- Achonry,
- Clonfert,
- Elphin,
- Galway,
- Kilmacduagh and Kilfenore,
- Killala

23
Parrocchie
1.149
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
3.760
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]**
2.306
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
1.851
Case religiose maschili*
324
4.991
Case religiose femminili
692
13.549
Totali

Abitanti: ?; Cattolici: 3.160.914.
* Ossory: i dati relativi a questa diocesi per il 1960 contrastano fortemente con quelli assegnatile dall'A.P. 1958: 103 chiese anziché 88, 103 parrocchie anziché 41.
** I seminaristi minori, qui non computati, sono distribuiti in 21 collegi diocesani che funzionano praticamente da pre-seminari, abbracciando i corsi elementari (4 anni di solito) e quelli medi (5-6 anni). Ottenuto il diploma di licenza, coloro, tra i collegiali, che vogliono divenire sacerdoti in patria, entrano nel seminario maggiore di Matnooth. Quelli che lo vogliono essere, invece, tra i propri connazionali all'estero hanno a disposizione quattro seminari maggiori e tre misti (maggiori e minori insieme). A questi seminari bisogna poi aggiungere i Collegi Ecclesiastici irlandesi di Roma, Parigi e Salamanca. Se non bastasse loro la cifra assoluta, superiore al doppio del numero delle parrocchie, sarebbe sufficiente l'esistenza di tanti seminari per l'estero a documentare l'abbondanza delle vocazioni ecclesiastiche nel paese.

- St. Patrick's College,
[È capace di 600 posti: nel 1956-57 ospitava 49 professori e 547 studenti. Oltre le facoltà di Filosofia, Scienza e Arte, prolungamenti di quelle dell'Università nazionale, ha tre facoltà pontificie: Teologia, Diritto canonico e Filosofia. Altre facoltà di Teologia e di Filosofia sono, in Irlanda, quelle dei gesuiti:
- Dublinense Collegium Maximum S. Joseph, di Dublino,
[Risale al 1889, ospita la facoltà di Teologia; nel 1956 contava 12 professori e 72 alunni.]
- Collegium Tulliolanum S. Stanislas di Offaly, Tullamore;
[Ospita la facoltà di Filosofia, fondata nel 1930; nel 1956 contava 8 professori e 51 studenti.

In un paese dove il clero minore si sente la più solida potenza, i vescovi sono naturalmente delle autorità tali da oscurare ogni altra.
Al vertice della gerarchia cattolica irlandese vi è il Primate «of All-Ireland», che, come quello protestante, risiede ad Armagh, nell'Ulster.
Dei 26 vescovi in carica nel 1958 e registrati nell'Annuario Pontificio (era allora vacante la sede di Limerick), 12 avevano superato i 70 anni, 9 erano tra i 60 e i 69.
[Vedi anche: Vittorio De Capraris, I Cattolici al potere, nel «Mondo» del 6 settembre 1955.]

I protestanti – oltre alla Queen University (1845) dei presbiteriani a Belfast – hanno, nell'Irlanda del Sud, una sola università: il Trinity College (1591) di Dublino, roccaforte dell'anglicanesimo; [Ma gli studenti cattolici che vi si iscrivessero, sarebbero ipso facto scomunicati, con tutte le conseguenze pratiche che un simile provvedimento comporta in un paese pienamente sottomesso alla Chiesa.]

La National University of Ireland, coi suoi tre Colleges di Dublino, Cork e Galway (1909), è teoricamente aconfessionale, ma nella realtà tutti i suoi professori ed alunni sono cattolici; mentre rigidamente confessionale è la Catholic University di Dublino (1850).
Il che significa che tutta la cultura superiore in Irlanda è sotto il controllo della Chiesa Cattolica o, meglio ancora, che nell'Eire, per la popolazione cattolica (il 93% degli abitanti) non esiste un'autentica libertà della cultura.

Le scuole primarie, praticamente tutte confessionali, sono sovvenzionate dalle famiglie con l'aiuto dello Stato, ma dirette dal parroco (eccetto in alcune parrocchie dove sono affidate ai Fratelli delle Scuole Cristiane).
Nella sua scuola, il parroco è onnipotente:
- nomina e paga i professori;
- ha il diritto di andare a fare l'istruzione religiosa all'ora che vuole e come più gli piace;
- prende, ad esempio, una mezz'ora all'inizio dell'orario delle lezioni per far assistere i ragazzi alla messa.
I genitori non hanno alcun diritto d'intervenire nella vita della scuola: recenti tentativi per organizzare dei gruppi di genitori allo scopo sono sembrati rivoluzionari e sovversivi.
Quanto allo Stato, esso si limita a sorvegliare l'igiene dei locali e la capacità pedagogica dei professori…
L'influenza educatrice della Chiesa si pronuncia nelle scuole secondarie, dirette da religiosi e religiose, fino all'Università.

Una vera preoccupazione è invece costituita per la Chiesa irlandese dalla stampa: dai periodici, ai libri, fatta eccezione solo per i quotidiani, tutti cattolici: ad eccezione dell' «Irish Times», anzi cattolici militanti, se la Catholic Encyclopedia dice: «sinceramente cattolici nella presentazione delle notizie».
[Da notare che il non cattolico «Irish Times» ha una mediocre tiratura: neppur 40.000 copie. Va però notato che esistono due fogli non conformisti, sebbene cattolici, i quali sostengono una maggior autonomia dello Stato di fronte alla Chiesa: si tratta del «Leader» e del «Bell».]

Il "Censorship Board", la più medievale delle istituzioni governative irlandesi dal punto di vista dei principi democratici, è organizzato così inflessibilmente e capillarmente da non lasciare scampo a possibili evasioni.
[Risale al 1929. Composto di 5 membri e sempre presieduto da un sacerdote cattolico, esso esamina in segreto qualsiasi pubblicazione, in segreto la giudica, senza che sia ammessa la minima possibilità di difesa da parte degli autori e degli editori, e non rende mai conto dei motivi che hanno ispirato le sue decisioni.
Fino al 1948 ne faceva parte anche un membro dell'università anglicana di Dublino, ma, dopo le dimissioni del prof. J.D. Smyth, inconciliabilmente contrario ai metodi che vi erano applicati, più nessun protestante ha accettato di farne parte.]
Divenuto così un'istituzione cattolica, non solo ormai sono cattolici i cinque giudici nominati dal ministro cattolico per la Giustizia, ma persino tutto il personale impiegatizio. Il suo lavoro è perlomeno tanto febbrile quanto fanatico, se nei 23 anni precedenti il febbraio 1953 ha potuto condannare ben 4.057 libri e 376 periodici. Dal 1946 gli è stato affiancato l' "Appel Board".]

L' "Appel Board", che ha lo stesso metodo segreto di procedura, lavora molto meno, per la scarsità dei ricorsi che gli pervengono (gli editori, ormai inguaribilmnete scettici, non han voglia di perder tempo e denaro per raccogliere alla fine nient'altro che vento).
[Sta di fatto comunque che vari libri, precedentemente censurati dal "Board of Censorship" sono poi stati riammessi dall'"Appel Board" e questo relativo liberalismo è occasione di continui attriti e polemiche tra i due tribunali.]

I migliori o più noti autori contemporaneni e del passato hanno iscritto quindi almeno un titolo delle loro opere nell'Indice del "Censorship Board":
. Shaw,
. Faulkner,
. Hemingway,
. Caldwell,
. Dos Passos,
. Huxley,
- Joyce,
. Mann,
. Hamsun,
. Sartre,
. Malraux,
, Camus,
. France,
. Moravia,
. Silone,
. ecc.
. O' Flaherty,
. Oliver st. John Gogarty,
. Maura Laverty,
. ecc.
e, tra gli irlandesi:
. Sean O' Faolain,
. Frank O' Connor,
. Sean O' Casey (che nel suo Irishfallen Fare Thee Well, ha reso famoso Father Walter McDonald, professore di Teologia a Maynooth),
e, tra gli stranieri:
. Graham Greene (il più preso di mira),
. Salvador De Madariaga,
. Henry Morton Robinson,
. Hany Silvester,
. ecc..
Nonostante ciò, il "Censorship Board" e l' "Appel Board" hanno il torto, per i cattolici irlandesi, di essere organi ufficiali della censura governativa. Era quindi fatale che all'Indice di Stato i più zelanti di loro – che avevano già tentato di imporre a E. De Valera l'inclusione nella Costituzione d'un articolo di bando per i libri antireligiosi – finissero per affiancare degli Uffici di Censura confessionali contraddistinti ciascuno da un proprio Indice di opere «indesiderabili».
Nel migliaio circa di opere recentissime o riedite negli ultimi anni e bandite dagli Indici supplementari ecclesiastici, dopo che erano riuscite a sfuggire le censure del "Censorship Board", si trovano scritti di:
. Dostoevskij,
. Th. Dreiser,
. Fallada,
. Werfel,
. Gogol,
. Tolstoi,
. Galsworty,
e di cattolici come:
. Willa Cather,
. S. Undset,
. ecc..
[L'industria editoriale irlandese è quindi quasi inesistente (un centinaio di titoli all'anno, se si eccettua la produzione sacra e pietosa).]

Oltre ai cardinali, tutti di origine irlandese, viventi negli Stati Uniti d'America:
. James Francis L. Mc Intyre, arcivescovo di Los Angeles;
. Francis Spellman, arcivescovo di New York;
sono da aggiungere:
. Richard J. Cushing, arcivescovo di Boston;
. John F. O'Hara († ago 1960), arcivescovo di Filadelfia.
Sono invece di diversa origine:
. A.J. Muench (figlio di padre austriaco e di madre tedesca) († feb 1962);
. Albert Gregory Meyer, arcivescovo di Chicago (di cui si ignora l'ascendenza) († apr 1965).
[Erano pure di origine irlandese:
. card. Samuel Stritch, di Chicago, promosso pro-prefetto della S. Congregazione "Propaganda Fide" da Pio XII e morto poche settimane dopo il suo arrivo a Roma († mag 1958).
. card. John Glennon di S. Luigi, elevato alla porpora nel febbraio 1946 e morto pochi giorni dopo († mar 1946) nel viaggio di ritorno da Roma durante la sosta fatta a Dublino.]
Così che se si può davvero dire che l'episcopato statunitense è un feudo irlandese, non è certo un'illazione arbitraria affermare che anche la Chiesa cattolica statunitense lo è.
Di 464 vescovi cattolici statunitensi tra il 1789 e il 1935 – secondo il calcolo di James Hackett268 sarebbero stati di origine irlandese.
[Negli Stati Uniti anche gli italiani costituiscono una larga porzione della locale Chiesa cattolica (circa la sesta parte): ebbene, nel 1953, su 26 arcivescovi statunitensi neppur uno era italo-americano e, su 163 vescovi, solo 3.
Del resto mentre i protestanti irlandesi si sono completamente amalgamati e fusi nell'ambiente, i cattolici vi hanno costituito dei blocchi ben saldi e refrattari (gli stessi dove i loro agglomerati sono preponderanti: Boston, New York, Philadelphia, Chicago, Cleveland, Buffalo, Providence, Jersey City, ecc.).]
Negli Stati Uniti la Chiesa cattolica irlandese realizza i trust più vitali dell'azione religiosa:
- Stampa: i più importanti quotidiani e le più significative e diffuse riviste di colore cattolico degli Stati Uniti sono pubblicati da preti o da laici di sangue irlandese;
- Educazione: sia nelle università che negli altri istituti, specie tenuti da suore;
- Censura: erano o sono irlandesi:
. Joseph I. Breen della "Production Code Administration" accettata da Hollywood;
. p. John J. Devlin e p. Patrick J. Masterson della "Legion of Decency";
. mons. John F. McClafferty, segretario esecutivo della stessa;
. mons. John Noll arcivescovo di Fort Wayne, presidente della "National Organization for Decent Literature";
- Intolleranza antiebraica e anticomunista: basta ricordare, per la prima, p. Charles Coughlin di Detroit e la sua organizzazione del "Christian Front", per mettere a tacere il quale fu necessario l'intervento del Vatciano, anzi dello stesso segretario di Stato mons. E. Pacelli quando visitò gli Stati Uniti; e il sen. Joseph McCarthy del Wisconsin, un «ardent catholic», come lo definì la gesuitica «America».

Quello che avviene in America si ripete negli altri paesi raggiunti dall'immigrazione rlandese, rivolta, soprattutto al mondo anglosassone, dapprima, s'intende, in proporzioni modeste, poi sempre più massicce. E ne sono dei sintomi il fatto che il card. Bernard Griffin († ago 1956), arcivescovo di Londra, e il card. Norman Th. Gilroy, attuale arcivescovo di Sidney, sono d'origine irlandese.
E ciò non accade, evidentemente, a caso, ma perché il fanatismo religioso tipico d'ogni irlandese è sorretto con abilissima regia dall'episcopato della madre patria.
L'emigrazione irlandese non avviene infatti al di fuori del controllo delal Chiesa; al contrario, cogli emigranti laici, emigrano i sacerdoti che dovranno assisterli nel primo periodo di acclimatazione o addirittura continuare a vivere con loro, se la località è sprovvista di clero. In un certo senso, anzi, la Chiesa irlandese è soprattutto proiettata in funzione di questa sua espansione missionaria.
[Basti solo pensare che dei suoi 8 seminari maggiori, solo uno – quello di Maynooth, capace di 600 alunni – prepara al sacerdozio il clero secolare destinato all'isola: tutti gli altri hanno lo scopo di preparare il clero tra gli irlandesi all'estero.
[Camille Bourniquel, nel suo libro sull'Irlanda, si chiede a un certo punto quale potrà essere l'avvenire dell'Isola di smeraldo e del suo popolo. Nei prossimi decenni o secoli il suo compito, d'un'ambizione enorme ma urgente, è quanto mai semplice: conquistare a Roma l'intero mondo anglosassone. Utopia? Forse, ma la storia recente del cattolicesimo statunitense insegna. La roccaforte più strenua sarà in ogni caso l'amica-nemica Inghilterra: ma, come è riuscita a spezzarne il giogo politico, così l'Irlanda confida di poter spezzare anche il sortilegio dell'eresia antiromana di Enrico VIII.]


[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.]

[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 



 



1960
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
 

1960
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico";

Febbraio
l'Azione Cattolica (portoghese) celebra il suo XXV;

Aprile
Fatima, altra cerimonia dell'l'Azione Cattolica (portoghese);

Trecento preti della diocesi di Porto inviano al nunzio di Lisbona una protesta contro il governo che impedisce il ritorno del loro vescovo in sede.
[Mons. Ferreita Gomez risiederebbe a Valencia, in Spagna, dove insegnerebbe nel Gran Seminario.]

Maggio
6
, celebrazione del XX anniversario del Concordato e dell'Accordo Missionario.
CHIESA CATTOLICA
in Portogallo
[Inizio 1960]
[Tab. 1]
 
1950
1960
 
unità
membri
unità
membri
Diocesi metropolitane:
- Lisboa,
[patriarcale e primaziale]
- Braga,
- Evora.
3
Diocesi suffraganee
[dove il vescovo è soggetto a un metropolita]
- Aveiro
- Bragança,
- Coimbra (1958),
- Lamego,
- Porto,
- Vila Real,
- Viseu,
- Beja (1958),
- Faro,
- Angra (Azzorre),
- Funchal (Madera),
- Guarda,
- Leiria,
- Portalegre-Castelo Branco

14
Parrocchie
4.135
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
4.549
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
1.377
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
791
Case religiose maschili*
146
1.549
Case religiose femminili
574
6.198
Totali
14.464
Abitanti: 8.483.000; Cattolici: 8.119.002.
[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1960.]
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

La Stampa in Portogallo:
- 7 giornali,
- 130 periodici e rotocalchi,
- 27 riviste,
tutti di irrilevante tiratura.
[Lo stesso quotidiano nazionale «Novidades» tira appena 7.000 copie.]



1960
SPAGNA
 
V governo
  1957 febbraio - giugno 1962
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
José Luis de Arrese
(1957 feb-giu 1962)
[Opus Dei]
Finanze
Mariano Navarro Rubio
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Agricoltura
Cirillo Canovas
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Commercio
A. Ullastres
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Educazione
-
Leggi più importanti:
- 1° marzo 1940; 23 dicembre 1944; (codice penale)
- 17 giungo 1945; (codice militare);
- 30 luglio 1959 (ordine pubblico).

1960
Gennaio

, dichiarazione collettiva dei cardinali e degli arcivescovi di Spagna sull'aspetto morale del piano di stabilizzazione economica deciso dal governo.
[La dichiarazione contiene alcune critiche agli atteggiamenti dei poteri pubblici e, pur esortando all'austerità, afferma che essa non deve colpire soltanto coloro che vivono già in ristrettezze.]
2, «Ecclesia» pubblica il testo di una lettera di Giovanni XXIII indirizzata al gen. F. Franco Bahamonde [el Caudillo] in data 6.12.1959.
3-5, accerchiati in una cascina vengono uccisi 3 componenti del gruppo guerrigliero spagnolo che opera con Francisco Sabaté, "Quico", il quale riesce a fuggire ma, braccato, viene ucciso due giorni dopo.
Lo stesso mese il giornale cattolico «Ya» – pubblicato dalla Editorial Catolica che fondò il famoso giornale «El Debate» – celebra il suo 25° anno di vita nella nuova sede dell'Editorial Catolica.
[Trattasi di un moderno edificio di 5 piani, dove non sono ospitati soltanto gli uffici e la tipografia di «Ya», ma anche quelli di altri periodici e della BAC (Biblioteca de Autores Cristianos), che ha pubblicato finora 200 volumi.]
Anche «Hecos y dichos» dei gesuiti di Saragozza, col 290° numero celebra il 25° anniversario di fondazione.

Febbraio
7
, il romanziere Luis Goytisolo viene arrestato per attività antiregime;

Maggio
24
, Barcellona, un migliaio di giovani dell'Azione Cattolica (spagnola) radunatosi davanti all'espiscopio, protesta contro le torture usate dalla polizia.
[«Ecclesia» farà lo stesso nel n. 988 e sarà sequestrata.]
26-5 giugno, Madrid, p. Lombardi predica nella cattedrale, in collegamento con la radio nazionale, il primo novenario per l'unità interna dei cattolici;
30, 339 sacerdoti baschi denunciano ai loro vescovi l' «abisso» che si sta scavando fra loro e il popolo.

Giugno
12
, Giovanni XXIII canonizza il beato Giovanni De Ribera, vescovo spagnolo della Controriforma.

Il dr. Jodge Pujol Soley, direttore del Centro Cattolico di Studi Sociali di Barcellona,viene condannato a 7 anni di carcere.

Luglio
i vescovi di Pamplona, San Sebastiano, Vitoria e Bilbao rispondono duramente alla lettera-denuncia dei 339 sacerdoti baschi a maggio;
25, «L'Osservatore Romano» riporta il discorso pronunziato dal nunzio di Madrid al VI Congresso mondiale della stampa, svoltosi a Santander, in difesa delle eccellenti condizioni di vita garantite dal governo alla Chiesa spagnola.

Agosto
il «Bollettino diocesano» di Bilbao pubblica una lettera di mons. Antoniutti al vescovo della città nella quale è definita «deplorevole» l'iniziativa dei 339 preti baschi.

Settembre
21
, viene emanato un decreto che estende la competenza della giurisdizione militare a tutti i delitti "politici" – massoneria, comunismo, banditismo, terrorismo, complotto contro la sicurezza dello stato – per i quali prevede la pena di morte.
[Nei processi sommarissimi, al difensore scelto dal detenuto in una lista ufficiale sono concesse quattro ore per studiare il caso e preparare l'arringa. Annunciato ventiquattro ore prima all'imputato, non ne è spesso al corrente neppure la famiglia.
Il governo ha escogitato un metodo ingegnoso: i banchi riservati al pubblico vengono occupati da poliziotti in borghese. Ai curiosi si dirà che si affaccino pure, controllino pure, la tribuna per il pubblico è esaurita.
Nei casi meno scabrosi, l'ingresso è libero, ma chi entra deve consegnare la carta d'identità alla polizia. Gli sarà restituita al termine dell'udienza, il nome debitamente schedato.
Il processo diviene così un affare personale dell'imputato senza ripercussioni immediate sull'opinione pubblica.
Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

F. Franco Bahamonde [el Caudillo] ha sempre la fortuna dalla sua come dimostrano alcuni incidenti casuali:
durante una partita di pesca finisce in mare mezzo annegato;
nel 1960, viaggiando verso Badajoz con la moglie Carmen (con la mano miracolata di santa Teresa racchiusa in una teca, sempre con lei!) lo scappamento del gas ha un'avaria… il generalissimo la scampa ancora.

CHIESA CATTOLICA
I vescovi spagnoli sono 82, compresi 16 ausiliari (con o senza diritto di successione) di cui 2 assegnati all'arcivescovo di Madrid.
Quest'ultimo, pur essendo il vescovo della capitale (promossa diocesi solo nel 1884) non è metropolita; in compenso, ha il titolo di Patriarca delle Indie Occidentali.
Fra i metropoliti, quattro sono stati creati cardinali:
. Enrique Pla y Deniel, primate, [dal 1946];
. Beniamin de Arriba y Castro, arcivescovo di Tarragona, [dal 1953];
. Fernando Quiroga y Palacios, arcivescovo di Santiago de Compostela, [dal 1953];
. José M. Bueno y Monreal, arcivescovo di Sevilla, [dal 1958].
La Spagna ha anche un quinto cardinale:
. Arcadio Larraona, religioso clarettiano, ex segretario della Congregazione dei religiosi, [dal nov 1959], rappresenta la Spagna non solo nel Sacro Collegio ma anche nella curia romana.

CHIESA CATTOLICA
in Spagna
[Inizio 1960]
[Tab. 1]
 
1950
1960
 
unità
membri
unità
membri
Diocesi metropolitane*:
- Burgos,
- Granada,
- Oviedo [nuova],
- Pamplona [nuova],
- Santiago de Compostela,
- Zaragoza,
- Sevilla,
- Tarragona,
- Toledo,
- Valencia,
- Valladolid
9
11
Diocesi suffraganee**
[dove il vescovo è soggetto a un metropolita]
52
55
Parrocchie
18.387
19.369
Sacerdoti diocesani o secolari
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono incardinati in una diocesi.]
20.390
24.604
Seminaristi
[Aspiranti al sacerdozio che si vanno formando nei seminari; qui, però, sono conteggiati esclusivamente quelli dei corsi filosofici e teologici.]
6.952
8.530
Sacerdoti religiosi
[Chierici che hanno ricevuto l'ordinazione presbiteriale e sono membri di qualche ordine o congregazione religiosa.]
6.870
8.313
Case religiose maschili
1.075
13.418
1.405
20.541
Case religiose femminili
4.376
59.504
5.322
72.312
Totali
107.134
134.300
* Le nuove diocesi metropolitane sono: Oviedo e Pamplona.
** Le nuove diocesi suffraganee sono: Albacete, Bilbao, Hueva e San Sebastien.
Da notare che nel decennio sono stati ritoccati gran parte dei confini sia delle diocesi metropolitane che delle diocesi suffraganee. Questo ridimensionamento si è verificato dopo il Concordato (1953) – ad eccezione della costituzione delle tre diocesi di Albacete, Bilbao e San Sebastien, che risale al 2 novembre 1949 –, ma in risposta ad una necessità sentitta da tempo e anzi documentata sin dal COncordato del 1851 che prevedeva la riduzione del numero delle diocesi in modo da far coincidere i confini diocesani con quelli provinciali e la sede vescovile con il capoluogo della provincia. Gli accordo stipulati allora in proposito furono però attuati solo parzialmente e in parte annullati in seguito.
[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1950 (dati con i nomi italianizzati); Annuario Pontificio 1960 dati con i nomi spagnoli, ormai adottati dalla pubblicazione vaticana.]
[Rielaborazione da: Annuario Pontificio 1950 (dati con i nomi italianizzati); Annuario Pontificio 1960 dati con i nomi spagnoli, ormai adottati dalla pubblicazione vaticana.]
[Tab. 2]
Scuole dipendenti dalla Chiesa cattolica
Tipo
n.
iscritti
- primarie
3.500
575.000
- secondarie maschili
289
93.451
- secondarie femminili
588
69.676
- normali
70
5.175
- tecniche maschili
391
40.782
- tecniche femminili
514
72.609

A Madrid i gesuiti dirigono l'ICAI, la scuola degli ingegneri.
A San Sebastiano è pure gestita da ecclesiastici la Escuela superior de Tecnicos de Empresa.
La direzione delle quattro Universidades Laborales sono state affidate dal regime al clero e agli ordini religiosi.
Quella costruita – come le altre con munificenza faraonica – a Cuelgarumos la "Valle de los Caidos", è stata inaugurata il 1° aprile 1959 nel XX anniversario della vittoria.
Solo l'Universidad Popular di Gijon costa ufficialmente un miliardo i pesetas. Un sistema telefonico permette al rettore di seguire ogni classe dal suo ufficio; ecc. L'università ha alle sue dipendenze una tenuta di 346 ettari per fornire i viveri ai 2.000 alunni previsti.
Sono da ricordare inoltre le due università pontifice:
- Università di Salamanca, fondata nel 1940, ospita oltre alla facoltà di Teologia, Diritto canonico e Filosofia, anche una facoltà di Lettere classiche;
- Università di Comillas, fondata nel 1904 con sede a Santander, e tre sole facoltà: Teologia, Filosofia e Diritto canonico;
sono riconosciute dallo Stato ma, dato il loro carattere pontificio, godono di totale autonomia.

Istituti statali d'insegnamento superiore che preparano i loro iscritti agli esami davanti all'Università di Stato:
- Estudio general de Navarra, dell'Opus Dei, con sede a Pamplona;
- Universidad de Deusto, dei gesuiti di Bilbao;
- Universidad de Sdo Corazon
, dei gesuiti di Granada;
- Centro de Estudios universitaires di Madrid, della A.C.N. di P.;
- Universidad de Maria Cristiana, degli agostiniani, all'Escurial.

Il più noto centro di studi liturgici e biblici è l'abazia di Monserrato.
I religiosi benedettini che lo animano hanno ripreso nel 1953 la traduzione della Bibbia in catalano iniziata nel 1926 e sospesa nel 1934.
Nel settore biblico merita particolare rilievo anche la BAC (Biblioteca de Autores Cristianos) fondata nel 1944, che pubblica sotto la direzione dell'Università pontifica di Salamanca varie edizioni della Bibbia, da quelle popolari sino a quella della Biblia Polyglotta Matrittensia, oltre, s'intende, ai grandi classici cristiani.
I maggiori centri di pensiero sociale sono i già citati:
- Instituto Católico de Estudios Sociales di Barcellona;
- Instituto Social Leon XIII di Madrid.



[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 



 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;



1960
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Gronchi (Dc)
(1955 11 mag - 11 mag 1962)
III Legislatura 1958 12 giu - 15 mag 1963
Presidente
della Camera
G. Leone (Dc)
(1955 10 mag - 21 giu 1963)
Presidente
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967)
Presidenti
del Consiglio
A. Segni (Dc)
(+ Interno)
(1959 15 feb - 25 mar 1960) II  
F. Tambroni (Dc)
(25 mar - 26 lug)
A. Fanfani (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)III
Vice-presidente
    A. Piccioni (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Carlo Russo
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
[segretario]
Alberto Folchi
(25 mar - 26 lug)
[segretario]
U. Delle Fave (Dc)
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
[segretario]
Alfredo Amatucci
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Renato Tozzi Condivi
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
C. Mazza (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Gustavo De Meo
(25 mar - 26 lug)
Giovanni Giraudo
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Affari Esteri 
  G. Pella (Dc)
(1959 15 feb - feb 60)
A. Segni (Dc)
(25 mar - 7 mag 1962) 
Sottosegretari A. Folchi (Dc)
(1955 16 lug - 25 mar 1960)
C. Russo (Dc)
(25 mar - 30 nov 1962)
Carmine De Martino
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Ferdinando Storchi
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Interno
A. Segni (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
[ad Interim]
G. Spataro (Dc)
(25 mar - 26 lug)
M. Scelba (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962) 
Sottosegretari Guido Bisori
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Guido Bisori
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Oscar Luigi Scalfaro
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Oscar Luigi Scalfaro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Grazia e Giustizia
G. Gonella (Dc)
(1957 19 mag - 21 feb 1962)
  Lorenzo Spallino
(1958 1° lug - 26 lug 1960)
F.M. Dominedò (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Difesa
G. Andreotti (Dc)
(1959 15 feb - 23 feb 1966)
Sottosegretari I.G. Caiati (Dc)
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
Edoardo Martino
(1958 1° lug - 25 mar 1960)
Alfredo Amatucci
(25 mar - 26 lug)
Vittorio Pugliese
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Giovanni Bovetti
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
  Enrico Roselli
(25 mar - 26 lug)
 
Marina mercantile
A.R. Jervolino (Dc)
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
Sottosegretari Francesco Turnaturi
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Salvatore Mannironi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Finanze
P.E. Taviani (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
G. Trabucchi (Dc)
(1960 25 mar - 21 giu 1963)
Sottosegretari A. Valsecchi (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Antonio Pecoraro
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Giacomo Piola
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
 
  Michele Troisi
(1960 25 mar - 26 ott 1961)
Tesoro
F. Tambroni (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960) 
[ad Interim]
P.E. Taviani (Dc)
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Sottosegretari Alfonso De Giovine
(1959 15 feb - 21 feb 1962) 
Antonio Maxia
(1959 15 feb - 25 mar 1960) 
Lorenzo Natali
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Guglielmo Schiratti
(1959 15 feb - 25 mar 1960) 
Dino Penazzato
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Alfonso Tesauro
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
 
Bilancio
F. Tambroni (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960) 
F. Tambroni (Dc)
(25 mar - 26 lug)
[ad interim
G. Pella  (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari A. De Luca (Dc)
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Giuseppe Cerulli Irelli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
    Enrico Roselli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Industria e commercio
(e presidente del CNEN)
E. Colombo (Dc)
(1959 15 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Eugenio Gatto
(1958 1° lug - 25 mar 1960)
Nullo Biaggi (25 mar - 24 giu)   Nullo Biaggi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Filippo Micheli
(1955 16 lug - 22 nov 1961)
Lavoro e
Previdenza sociale
B. Zaccagnini (Dc)
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
F. Sullo (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Angela Gotelli
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Salvatore Mannironi
(25 mar - 26 lug)
Ettore Calvi
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Ferdinando Storchi
(1957 19 mag - 25 mar 1960)
Cristoforo Pezzini
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Commercio estero
Rinaldo del Bo (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
M. Martinelli (Dc)
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Sottosegretari G. Spagnolli (Dc)
(1958 1° lug - 25 mar 1960)
Antonio Pecoraro
(25 mar - 26 lug)
Tarcisio Longoni
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Agricoltura e foreste
M. Rumor   (Dc)
(1959 15 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari G. Sedati (Dc)
(1959 15 feb - 4 dic 1963)
Salvatore Mannironi
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Giuseppe Salari
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Lavori Pubblici
G. Togni (Dc)
(1957 19 mag - 26 lug 1960)
B. Zaccagnini (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari   C. Mazza (Dc)
(25 mar - 26 lug)
D. Magrì (Dc)
(1960 28 lug - 21 feb 1962)
  Tommaso Spasari
(1958 1° lug - 4 dic 1963)
Trasporti
A. Angelini (Dc)
(1955 16 lug - 25 mar 1960)
F. Sullo (Dc)
(25 mar - 11 apr, dim.)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(11 apr - 26 lug)
[ad interim]
G. Spataro (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Augusto Fanelli
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Salvatore Foderaro
(25 mar - 26 lug)
Cesare Angelini
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Domenico Colasanto
(1959 24 feb - 25 mar 1960)
Calogero Volpe
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Pubblica Istruzione
G. Medici (Dc)
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
G. Bosco (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
Angelo Di Rocco
(1958 1° lug - 26 lug 1960)
Giovanni Elkan
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Poste e Telecomunicazioni
Giuseppe Spataro
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
A. Maxia (Dc)
(25 mar - 26 lug)
L. Spallino
(1960 26 lug - mag 1962)
Sottosegretari Dario Antoniozzi
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Augusto Cesare Fanelli
(25 mar - 26 lug)
Dario Antoniozzi
(1960 26 lug - mag 1962)
Antonio Romano
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Remo Gaspari
(1960 25 mar - mag 1962)
Partecipazioni statali
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1959 15 feb - 26 lug 1960)
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
Sottosegretari Giuseppe Garlato
(1959 24 feb - 26 lug 1960)
Eugenio Gatto
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sanità
C. Giardina (Dc)
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
Sottosegretari Beniamino De Maria
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
Angela Gotelli
(25 mar - 26 lug)
C. Mazza (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Turismo e Spettacolo
U. Tupini (Dc)
(1959 lug - 26 lug 1960)
A. Folchi (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sottosegretari D. Magrì (Dc)
(1959 28 set - 26 lug 1960)
Renzo Helfer
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Domenico Larussa
(1959 31 lug - 25 mar 1960)
Gabriele Semeraro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Ministri senza portafoglio
Presidente del comitato dei ministri per il Mezzogiorno e le zone depresse
G. Pastore (Dc)
(1959 15 feb - 11 apr 1960)
G. Pastore (Dc)
(15 feb - 11 apr)
F. Tambroni (Dc)
(11apr - 26 lug)
[ad interim]
G. Pastore (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Rapporti Governo Parlamento
G. Bettiol (Dc)
(1959 15 feb - 25 mar 1960)
A. Angelini (Dc)
(25 mar - 26 lug)
G. Codacci Pisanelli
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Riforma Pubblica Amministrazione
Giorgio Bo
(1959 15 feb - 11 apr 1960)
  Tiziano Tessitori
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
 
Repubblica Italiana

1960
Gennaio 
2, il campione di ciclismo Fausto Coppi muore di malaria: aveva contratto la malattia durante un viaggio in Africa.
Si costituisce la FAGI (Federazione Anarchica Giovanile Italiana).

Febbraio
Per affermare il ruolo dell'Italia nella politica della distensione, il presidente G. Gronchi affronta il viaggio nell'URSS, fortemente osteggiato dal Pli e da alcuni settori Dc.
24, il "governo Segni" rassegna le dimissioni.

Marzo

Roma, la sede romana dell'IRD (Information Research Department) scrive una lettera segreta alla centrale di Londra in cui invoca una radicale correzione di rotta nella propaganda britannica.
Non basta denunciare «le carenze del mondo comunista, occorre anche sottolineare la bontà del sistema occidentale».
L'unica via d'uscita, suggeriscono i romani, è produrre a Londra «materiale intellettuale d'alto livello» (articoli, saggi, documentari, conferenze, programmi radio e tv) che dimostri la superiorità del sistema capitalistico rispetto a quello comunista.
Da Londra rispondonno che se l'Italia «non ha fiducia nel modo di vita e nelle conquiste dell'Occidente», la propaganda inglese può fare ben poco: forse «abbiamo imboccato la strada sbagliata».
Ma a Roma insistono consigliando alcune ricette…


31, dopo la rinuncia di G. Leone, A. Piccioni e A. Segni, il presidente G. Gronchi affida l'incarico di formare il nuovo governo a F. Tambroni che formerà un monocolore democristiano.



Aprile
8
, il "governo Tambroni" ottiene la fiducia con il voto determinante del Msi.
11, tale situazione porta il Governo a dimettersi per le pressioni interne della Dc (ben 10 ministri sono usciti dal governo causa il voto determinante del Msi).
Il presidente G. Gronchi respinge le dimissioni ma viene 
stabilito che resterà in carica sino al 30 maggio per permettere l'approvazione dei bilanci.

Intanto il presidente dell'ENI, E. Mattei:
- ha ottenuto concessioni in Marocco e in Libia;
- ha in corso trattative speciali con Ghana e Sudan per la costruzione di alcune raffinerie;
- ha avviato contatti per ricerche nella zona marittima di fronte alle coste del Kuwait;
- sta negoziando con l'Urss la costruzione di una serie di oleodotti in cambio di petrolio.
Visti gli sviluppi, esorta il ministro degli Esteri inglese S. Lloyd «sarebbe utile» che Bp e Shell dicessero se «Mattei è più o meno pericoloso che in passato».

Maggio

Giugno
in seguito ad agitazioni connesse con lo sciopero generale proclamato dalla Cgil, a Palermo vengono ferite 30 persone. 
A Genova si organizza un comizio di protesta contro il congresso del Msi (Movimento sociale italiano) che è previsto per il 2 luglio. La città vive i fatti in un clima di stato d'assedio. 
Ferruccio Parri
, parlando al Senato, mentre è in atto l'attacco della polizia contro i dimostranti antifascisti, accusa il governo di essersi assunto pesanti responsabilità autorizzando il congresso.
Purtroppo la pace interna è ancora lontana. Si legge sul «Corriere della Sera»  che «… queste diatribe, questi odi sono il triste privilegio dei popoli vecchi.»

Venezia, Isola di San Giorgio, (giugno-luglio) si tiene un convegno, lautamente finanziato, già pianificato da Nicolas Nabokov come risposta adeguata alla propaganda comunista del "Festival Tolstoj".
Vi prendono parte illustri scrittori e studiosi tra cui:
. A. Moravia,
. Franco Venturi,
. Herbes Read,
. Iris Murdoch,
. G.F. Kennan,
. Jayaprakash Narayan,
. J. Dos Passos.
Sono invitati anche sedici specialisti sovietici, ma al loro posto arrivano quattro «fantocci».

Luglio
terminata l'amministrazione fiduciaria assegnata dall'Onu all'Italia, la Somalia torna indipendente: nasce la Repubblica Somala che manterrà stretti rapporti economici con l'Italia.
Altri scontri tra polizia e dimostranti in Sicilia a Licata: si contano numerosi feriti e un morto.
A Roma si tiene a Porta San Paolo una manifestazione antifascista nonostante il divieto della questura. 
La polizia carica i dimostranti con i carabinieri a cavallo: numerosi i feriti.
A Reggo Emilia altre cinque vittime nel corso della manifestazione di protesta contro i fatti di Roma.
Continua l'elenco delle vittime degli scontri con la polizia: a Palermo e Catania altre quattro persone vengono uccise.
14, alla Camera i deputati Pci, Psi, Psdi e Pri chiedono le dimissioni del governo;
19, F. Tambroni rassegna le dimissioni del governo.
26, l'on. A. Fanfani costituisce il suo terzo governo, nuovo monocolore democristiano.

Agosto
25
, Roma, l'ambasciatore inglese A. Clarke invia un rapporto al Foreign Office:
«Non vi è dubbio che Mattei e l'Eni sono molto più forti rispetto a un anno fa. […]
Nel giugno del 1959 affermai che l'obiettivo primario di Mattei consisteva nell'assicurarsi una fonte autonoma di petrolio. E ora, in effetti, c'è riuscito. […]
Nel corso di un recente incontro, mi ha comunicato in modo chiaro di essere deciso a entrare nel mercato della distribuzione del petrolio in Europa, e di essere intenzionato a scatenare una guerra senza quartiere sui prezzi. […]
Non vi è dubbio che in futuro Mattei diventerà una notevole spina nel fianco delle nostre imprese. […]
Al giorno d'oggi è una potenza con la quale è necessario fare i conti sullo scenario petrolifero internazionale.
Per quanto riguarda i finanziamenti, è sostenuto dal Ministero del Tesoro italiano. E la sua posizione potrebbe addirittura rafforzarsi con il nuovo governo, dal momento che Fanfani è un suo vecchio amico
».
Lo stesso giorno si aprono a Roma le XVII Olimpiadi.
Presidente del Comitato olimpico italiano e dell'organizzazione dei giochi è G. Andreotti.
L'Italia si aggiudica 13 medaglie d'oro, 10 d'argento e 13 di bronzo.

Settembre
, Duilio Loy conquista il campionato del mondo dei pesi "welter junior" (che poi perderà e riconquisterà il 14 dicembre 1962).
È il terzo campione del mondo nella storia del pugilato italiano.

Ottobre
Roma, di fronte alla cecità di Bp e Shell che non vogliono sentir ragioni, l'ambasciatore inglese A. Clarke lancia un nuovo avvertimento:
«Mattei e L'Eni non sono fenomeni transitori. E non scompariranno solo perché le imprese petrolifere britanniche si rifiutano di affrontare la questione».
Mentre Londra discute sul da farsi, E. Mattei allarga ancor di più il proprio orizzonte.

Novembre


Dicembre
-

MEZZOGIORNO E ISOLE

Napoli, dopo la caduta di Tambroni la Dc, con gli stessi sisstemi che alla periferia, può portare un più diretto attacco al cuore stesso del laurismo, cioè all'ammisnitraione comunale di Napoli.
E così i buoni rapporti, gli ammiccamenti, i favori sotto banco degli anni precedenti cessano. La Dc scioglie due volte l'amministirazione comunale napoletana e invia al municipio commissari fidati che saranno i primi costruttori delle sue prossime fortune a Napoli. Poi l'uno dopo l'altro, e in una volta sola ben sei, noti consiglieri di Lauro passano ad essa.
Vi sono casi clamorosi: come quello di un Foschini che è stato fascista e neofacista prima di passare a Lauro; come quello di assessori che restano nella giunta laurina fino all'ultimo momento.
[Tra il 1962 e il 1964 l'operazione sarà compiuta e al predominio di Lauro subentrerà quello dei Gava. La fine, tutto sommato, ingloriosa del laurismo è un'altra riprova dei limiti sostanziali del movimento.
La parte più omogenea e autentica del laurismo è un gruppo di armatori legati anche da rapporti di parentela (Cafiero, Fiorentino, Grimaldi), gente seria e solida, benché irreparabilmente tradizionalista e conservatrice. Ma il gruppo che spadroneggia di più è quello di alcuni costruttori e affaristi (Ottieri, Amato, Buglione) che si muove a un livello in tutto degno della peggiore tradizione borbonica.]

Fonti:
- Giuseppe Galasso, Intervista sulla storia di Napoli, a cura di Percy Allum, Laterza 1978.

 

 

Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige.
1960
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1958
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)    

- Segretario: A. Moro (14.03.1959 - 27.01.1964)


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)    
-
Pli (Partito liberale italiano)    
-
Pr (Partito radicale)    
-
Movimento di democrazia liberale    
È un'altra parte staccatasi dal Pli.
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-
Psi (Partito socialista italiano)    
Con la nascita del "governo Tambroni" vi è un periodo di crisi.
Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

Riesce ad inserirsi di fatto nell'area governativa dando in parlamento un appoggio determinante al "governo Tambroni", avversato dalle sinistre e sostenuto tiepidamente da una parte della Dc

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1960

Negli anni Cinquanta si è sviluppato il "Noto Servizio", un particolare organismo fondato dal gen. Mario Roatta composto da ex militanti di Salò, un nucleo di imprenditori e industriali e un'area collegata ai settori anticomunisti del Psdi e poi del Psi, il cui compito essenziale è di «ostacolare l'avanzata delle sinistre e di impedire una sostanziale modifica della situazione politica italiana».
Nel corso degli anni Sessanta questa struttura assumerà il nome convenzionale di di "Anello", termine che sta ad indicare il suo ruolo di cerniera tra i servizi segreti postbellici e quellio della nuova Italia democratica.
Trattasi, tuttavia, di un organismo con funzioni prettamente politiche e nulla ha ache fare con le organizzazioni del tipo stay behind.
Non c'è dubbio, comunque, che al suo interno abbia un ruolo di rilievo proprio una figura come il gen. G. Pièche.

Scandalo SIFAR

… continua da parte degli uomini del Sifar con a capo il gen. G. De Lorenzo la schedatura di massa (politici, sindacalisti, industriali, funzionari pubblici, con relativi familiari e amanti, oltre a 4.500 preti) che porterà alla costituzione di 157mila fascicoli.

Alto Adige: in una riunione organizzata in Svizzera tra i componenti del Bas austriaco e del Bas sudtirolese (ricompattati dopo alcuni contrasti) insieme agli estremisti tedeschi della "Kulturwerk", maturano le azioni in grande stile che colpiranno la regione.



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 

1960
REPUBBLICA DI S. MARINO
[Repubblica del Titano]
Il più antico Stato indipendente d'Europa
Capitani reggenti
Giuseppe Forcellini e
Ferruccio Piva
(1959 1° ott - 31 mar 1960)
Alvaro Casali e
Gino Vannucci
(1° apr - 30 set 1960)
Eugenio Reffi e
Pietro Giancecchi
(1° ott - 31 mar 1961)

1960
«segue da 1959»

Giugno
30
, gli ex Capitani reggenti G. Giacomini e P. Marani vengono condannati in appello ma ottengono la sospensione temporanea della pena;

a

 







OVEST
-
-
-
-

1960

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
George-Philéas Vanier
(1959 set - mar 1967)
Primo ministro
J.G. Diefenbaker
(1957 - 1963)
[conservatore]
Ministro degli Esteri
Howard Green
(1959 - ?)

1960
Gennaio
-

Ora che la Gran Bretagna ha deciso di richiedere l'ingresso nel MEC, il governo canadese prende una posizione decisamente contraria, temendo che ciò vada a detrimento delle economie dei paesi del Commonwealth.

Agosto
4
, grazie all'impegno di J.G. Diefenbaker viene approvato un Bill of Rights canadese: Act for the Recognition and Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms.
Si tratta di un profondo cambiamento istituzionale.
[Al momento la legge ha un impatto relativo, dato che si applica soltanto a livello federale e che i diritti da essa protetti possono essere sospesi in caso di emergenza nazionale, cosa che accadrà durante la crisi dell'ottobre 1970.
Dovrànno passare dieci anni prima che la Corte Suprema decida un caso basato sul Bill of Rights. J.G. Diefenbaker ha comunque avviato il processo che porterà nel 1982 alla promulgazione della Charter of Rights and Freedoms.]

Lo stesso anno viene concesso agli indiani il diritto di voto a livello federale.
[Una tendenza che J.G. Diefenbaker ha già manifestato nominando senatore nel 1958 l'indiano blood James Gladstone (1887-1971), il primo nativo a entrare nel Parlamento canadese.]

Negli anni 1960 la zona industriale del Canada centrale con le città di Toronto, Montréal e Hamilton ospita più del 60% della popolazione di origine italiana.
Al di fuori di quest'area solo Vancouver agisce come centro di attrazione per i nuovi immigrati.
[Per quanto riguarda i luoghi di residenza della comunità di origine italiana nelle grandi città il grande aumento della popolazione unito al rinnovamento della struttura urbana provoca notevoli cambiamenti. Si ha così un graduale abbandono dei vecchi quartieri di insediamento nelle zone centrali a favore della nascita di veri e propri sobborghi "italiani" come quello di Saint-Leonard a Montréal e Woodbridge a Toronto.]

Negli anni 1950 e 1960 consiglieri comunali e sindaci di origine italiana vengono eletti in numero sempre maggiore in tutte le province e in questa fase anche le forti comunità di Toronto e Montréal fanno sentire la loro voce.


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
?
(? - ?)
[?]
Jean Lesage
(1960 giu - mag 1966)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1960

Jean Lesage (1912-1980), un amico personale di Lester B. Pearson, si batte per il Partito Liberale con lo slogan «C'est le temps que ça change! - È ora di cambiare".

Giugno
22
, si svolgono le elezioni provinciali;

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Jean Lesage
[PL (Partito liberale)]
51,3
51
. ?
[Union nationale]
46,6
43
. ?
[ - ]
-
?
Totale seggi
 
?
-

La vittoria dei liberali, guidati da Jean Lesage, è importante perché, anche se di stretta misura, rompe un monopolio politico che dura dal 1936 (con la breve parentesi della II Guerra mondiale).

Lo stesso anno inizia nel Québec un periodo di riforme – chiamato in seguito Rivoluzione Tranquilla (1960-66) – che nel giro di pochi anni trasformerà profondamente le istituzioni della provincia.
[Il termine viene adoperato per la prima volta proprio quest'anno dal quotidiano di Toronto «The Globe Mail».]

 

In una riunione a livello federale-provinciale i rappresentanti del Québec avanzano la proposta, per celebrare il primo centenario della Confederazione, di organizzare per il 1967 un'esposizone mondiale a Montréal.

 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1960
-

Negli anni 1960 Johnny Lombardi, uno dei non pochi residenti di origine italiana che hanno combattuto durante la II Guerra mondiale, fonda la stazione radio «CHIN», la prima radio in lingua italiana di una certa importanza.
[Alla metà degli anni 1960 in tutto il Canada le trasmissioni radio in italiano saranno al primo posto dopo quelle in inglese e in francese, seguite a grande distanza da quelle in tedesco e in ucraino.]

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1960

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1960

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1960

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1960

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1960

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1960
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1960
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1960
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1960
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
D.D. Eisenhower [34°]
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
[Pr]
Vicepresidente
R.M. Nixon
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Christian Herter
(1959 apr - 1960)
Ministro del Tesoro
George Humphrey
(1953 gen - ?)
Ministro della Difesa
Charles E. Wilson
(1953 gen - ?)
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1960

Gennaio
19
, Washington, firma di un nuovo trattato di assistenza militare tra il Giappone e gli Stati Uniti;

Febbraio
Greensboro (NORTH CAROLINA), in una mensa finora riservata ai bianchi, alcuni studenti negri danno inizio a un "sit-in" che durerà sei mesi.
[Il movimento dei "sit-in" si diffonde rapidamente in tutto il Sud e si dimostrerà di grande efficacia nel far cessare la discriminazione in ristoranti, negozi, alberghi, teatri e parchi.]

Marzo
[Già da questo mese – come si saprà in seguito – il presidente D.D. Eisenhower consente che nel Guatemala, con la supervisione di istruttori americani, venga addestrato un migliaio di esuli cubani che hanno in programma uno sbarco futuro nell'isola di Cuba.]

Aprile
all'inizio del mese i giornali americani confermano le voci di un prossimo attacco a Cuba;
15, Da qui
fallimento della spedizione anticastrista alla baia dei Porci;

Maggio
, viene abbattuto un aereo spia americano "U-2";
6, in una nota inviata dal governo di Washington a quello di Mosca viene data la versione ufficiale dell'accaduto (vedi Russia).
Inutile dire che negli Stati Uniti lo sgomento è grande.
11, nel corso di una conferenza stampa, il presidente D.D. Eisenhower argomenta che:
- 1) il proseguimento di una attività di ricognizione aerea per prevenire un attacco a sorpresa è una necessità vitale per la sicurezza del mondo libero;
- 2) queste attività hanno carattere solo difensivo e non offensivo, visto che sono espletate da aerei non armati;
- 3) se è vero che lo spionaggio è un fenomeno che solleva ripugnanza, è anche vero che esso costituisce nelle circostanze contingenti una necessità vitale.
16, alla conferenza di Parigi con D.D. Eisenhower, H. Macmillan e Ch. De Gaulle, N.S. Chrušcëv abbandona clamorosamente la riunione (dopo non aver degnato di uno sguardo il presidente americano, né avergli stretto la mano);
[Così la conferenza al vertice pazientemente preparata va a monte e i successivi contatti tra il Cremlino e la Casa Bianca rimangono in sospeso fino alle elezioni di J.F. Kennedy nel novembre successivo.]

Lo stesso anno il Congresso approva un altro Civil Rights Act [secondo] che amplia i provvedimenti del primo Civil Rights Act (1957).
[Nessuna delle due leggi si dimostra efficace.
Specialmente nel profondo Sud gli impiegati statali continuano ad impedire di votare alla grande massa dei negri che pur ne hanno diritto.
Nel frattempo gli stessi negri del Sud iniziano a combattere la discriminazione razziale con ferma fiducia e tenacia.
D'altra parte, la diffusione della televisione negli anni Cinquanta ha rivelato per la prima volta quanto sia abbiente la classe media bianca americana e, di conseguenza, quanto siano poveri loro.
Inoltre il sorgere di stati africani negri indipendenti si dimostra uno stimolo enorme per l'orgoglio della razza.]

Giugno
12
,D.D. Eisenhower inizia un viaggio nelle Filippine, a Formosa e nella Corea del Sud;

Luglio
6
,D.D. Eisenhower decide di ridurre del 95% l'importazione dello zucchero di Cuba sul mercato americano;
7, F. Castro Ruz decide la nazionalizzazione della quasi totalità delle imprese americane a Cuba;
11, Los Angeles, inizia la convention del Partito democratico che sceglierà come candidato per la presidenza J.F. Kennedy del MASSACHUSETTS che batte il suo rivale principale, il senatore progressista Hubert H. Humphrey;
come candidato alla vicepresidneza è nominato il leader della maggioranza democratica al senato, Lybdon B. Johnson del TEXAS, che pure ha aspirato alla nomination presidenziale.
25, Chicago, la convention del Partito repubblicano designa come candidato alla presidenza R.M. Nixon;
[Non potendo essere designato D.D. Eisenhower in forza del XXII emendamento che limita a due soli mandati la permanenza in carica di uno stesso presidente.]

Agosto
18
, inizia in Unione Sovietica il processo all'aviatore americano Powers, pilota dell' "U-2";

Settembre
20
, New York, si inaugura l'Assemblea Generale dell'ONU;
23, N.S. Chrušcëv tiene un discorso molto duro;

Ottobre
14
, F. Castro Ruz dichiara socialista la propria rivoluzione; decide di nazionalizzare tutte le imprese industriali, commerciali e bancarie;
19, gli Stati Uniti pongono l'embargo su tutte le esportazioni verso Cuba;

 

Novembre
8
, J.F. Kennedy viene eletto presidente degli Stati Uniti (primo presidente cattolico)
Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. J.F. Kennedy (Democratico)
34.227.096
303
. R.M. Nixon (Repubblicano)
34.108.546
219
. altri
-
15

Eletto con un margine – uno dei più ristretti nella storia elettorale americana – dello 0,1%;
[44enne, è anche il più giovane ad essere eletto presidente; per la verità, Th. Roosevelt aveva un anno di meno quando arrivò alla presidenza ma non per elezione bensì in seguito alla morte di W. McKinley.]
le questioni razziale e religiosa si sono dimostrate essenziali per l'esito del voto;
[Sebbene non abbia sottolineato la questione dei diritti civili, la telefonata di solidarietà alla moglie di Martin Luther King quando il leader negro è ancora in prigione ad Atlanta, gli ha fatto guadagnare le simpatie delle maggior parte dell'elettorato negro.
Nell'insieme, il suo cattolicesimo gli ha fatto perdere più voti di quanti non ne abbia fatto guadagnare: ma le perdite si sono verificate soprattutto al Sud, dove cioè J.F. Kennedy se le è potute permettere, mentre al Nord urbano la sua religione ha richiamato il voto cattolico che è stato probabilmente determinante nel farlo vincere in stati come l'ILLINOIS e il MICHIGAN e portarlo così alla Casa Bianca.]

 

 



inaugura la politica della "nuova frontiera" e vara l'Alleanza per il progresso;

primo invio di consiglieri americani contro i vietcong;

Tra il 1957 e il 1960 le valutazioni – non si sa dire quanto fantasiose – fanno ascendere alla fantastica cifra di 300.000 gli agenti segreti sovietici operanti negli Stati Uniti, mentre gli agenti in attività a favore degli Stati Uniti nell'Unione Sovietica, nello stesso periodo sarebbero stati 100.000.

[B.P. Boschesi, Storia della Guerra Fredda (1945-62), Milano 1977, Mondadori.]

Nel 1960 un quarto degli americani nati in America vivono in uno stato diverso da quello nel quale sono nati; in CALIORNIA la proporzione è del 50%.
Durante gli anni Sessanta la CALIFORNIA diviene lo stato più popoloso superando quello di NEW YORK.

Religione: dopo il 1960, nonostante una certa diminuzione nel numero delle presenze in chiesa, gli adepti alle varie confessioni religiose continuano ad aumentare, sia pure al ritmo più lento che negli anni Conquanta.
Si verifica tuttavia uno spostamento significativo nell'equilibrio delle forze religiose.

______________________________________

 

«Partisan Review»

«segue da 1959»
1960
grazie all'aiuto del CCF (Congress for Cultural Freedom) la rivista incrementa le vendite di ben tremila copie l'anno (distribuite fuori dagli Stati Uniti).

Anche all'inizio degli anni Sessanta riceve un "contributo spese" sempre dalla Fondazione Farfield.
Frederic Warburg viene messo sotto contratto per distribuire la rivista in Inghilterra. Gli viene anche offerto il diritto di opzione sulla pubblicazione di un'antologia della rivista, Literature and Modernity (a cura di Phillips e Philip Rahv), cui contribuiscono autori tutti collegati, in un modo o nell'altro al CCF (Congress for Cultural Freedom), tra cui:
. A. Koestler,
. N. Chiaromonte,
. Mary McCarthy,
. Alfred Kazin.
«segue 1961»
[Frances Stonor Saunders, Gli Intellettuali e la CIA, Fazi Editore, 2004.]

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1960
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

Secondo il parere di S.E. Hoover, i motivi per i quali tante persone rischiano la vita per procurare notizie riservate all'Unione Sovietica sono i seguenti:
«Denaro, spirito di avventura, ricatto, debolezza, astio contro gli Stati Uniti provocato da reazioni a soprusi immaginari, desiderio di aiutare i propri parenti dimoranti in paesi oltrecortina, simpatia per il sistema comunista e infine una falsa convinzione della superiorità della teoria sovietica».

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: A.W. Dulles (1953-61)

1960
Maggio
, viene abbattuto un aereo spia americano "U-2";

l'invio di aerei da ricognizione sull'URSS, fa fallire il vertice di Parigi delle grandi potenze;

FONDI DISTRIBUITI
Anno
"Sostenitore"
Beneficiario
Importo ($)
1958
Fondazione Farfield Segreteria editoriale del CCF (Congress for Cultural Freedom)
(spese annue per coprire François Bondy, M. Lasky (forse) e il direttore americano di «Encounter» - le spese del direttore inglese sono coperte dall'intelligence britannico)
18.660,00
Miami District Fund «Der Monat»
(somme fatte affluire annualmente, ca 60.000 dollari all'anno, attraverso varie coperture)
60.000,00
1959
Fondazione Farfield «Encounter»
(quasi il doppio del finanziamento iniziale fissato in 45.000 dollari)
76.230,30
«Cuadernos»
48.712,99
«Preuves»
75.767,07
Per l' "amministrazione" dei periodici del CCF (Congress for Cultural Freedom)
21.253,43
1960
Fondazione Florence «Der Monat»
27.000,00
Fondazione Hoblitzelle* «Der Monat»
29.176,00
Fondazione Florence «Tempo Presente»
18.000,00
Fondazione Hoblitzelle «Tempo Presente»
20.000,00
1961
Fondazione Farfield Esborso totale per le riviste del CCF (Congress for Cultural Freedom)
560.000,00
1962
Fondazione Farfield Esborso totale per le riviste del CCF (Congress for Cultural Freedom)
880.000,00
CCF (Congress for Cultural Freedom)* 1.000.000,00

* Fondazione Hoblitzelle: donatore improbabile, considerando che i suoi "Fini e attività", inclusi nell'Annuraio delle fondazioni americane, attengono alla fornitura di «aiuti alle organizzazioni texane, in particolare della zona di Dallas, soprattutto per il sostegno agli handicappati».
** va inteso, in pratica, il costo diretto sostenuto dalla CIA per stipendi, amministrazione, affitti, ecc.

Intanto, mentre già nel 1959 – di ritorno negli Stati Uniti dopo un'assenza di dodici anni – Peggy Guggenheim si è chiesta «stupefatta, se tutto il mondo dell'arte non sia diventato un enorme affare speculativo», il MoMA (Museum of Modern Art) di New York, definito da un critico il «cartello sfacciato del Modernismo», mantiene tenacemente il suo ruolo nella costruzione della storia dell'espressionismo astratto».]

Quest'anno, a beneficiare della generosità della CIA c'è un gruppo di giornali invitati ad approfittare del centro di interscambio informazioni del CCF (Congress for Cultural Freedom) che è stato creato «come mezzo sistematico ed efficace per mettere a disposizione di un pubblico internazionale materiale eccellente che attualmente raggiunge solo un pubblico ristretto».
Tra gli altri:
- «Partisan Review», (3.000 copie l'anno di incremento),
- «Kenyon Review», (1.500 copie l'anno di incremento),
[Nel luglio 1959 R. Macauley è succeduto a John Crowe Ransom alla direzione. Per gli anni in cui questa rivista è collegata al CCF (Congress for Cultural Freedom), il nuovo direttore riesce ad aumentare le vendite da 2.000 a 6.000 copie.]
- «Hudson Review», (1.500 copie l'anno di incremento),
- «Sewanee Review», (1.000 copie l'anno di incremento),
- «Poetry», (750 copie l'anno di incremento),
- «The Journal of The History of Ideas», (500 copie l'anno di incremento),
- «Daedalus», (500 copie l'anno di incremento),
[La rivista dell'American Academy of Arts and Sciences],

che, sotto l'ombrello del «Council of Literary Magazine» ricevono fondi anche dalla Fondazione Farfield per il miglioramento della loro distribuzione all'estero.
Oltre a ciò il CCF (Congress for Cultural Freedom) si unisce al "Consiglio delle riviste letterarie" per bandire una borsa di studio annuale di cinquemila dollari per uno scrittore americano. A organizzare il concorso viene incaricato R. Macauley.
[Il CCF (Congress for Cultural Freedom) estende il trattamento (vedi tra parentesi) riservato alla «Partisan Review» ad altri periodici di alto livello culturale con i quali collabora da diverso tempo. L'acquisto di queste copie costa ventimila dollari l'anno. Inizialmente previsto della durata di tre anni, l'impegno toale del CCF (Congress for Cultural Freedom) nei confronti di queste riviste raggiungerà i 60.000 dollari, più 5.000 di costi amministrativi.]

Tra le altre riviste lanciate dal CCF (Congress for Cultural Freedom) negli anni Sessanta ci sono:
- «Transition», in Uganda
[Attira scrittori come Paul Theroux e raggiunge la rispettabile tiratura di 12.000 copie prima che i suoi uffici vengano saccheggiati e i direttori imprigionati nel 1968.]
- «Censorship», a Londra
[Sotto la direzione di Murray Mindlin, un personaggio eclettico che ha tradotto in ebraico l'Ulisse di J. Joyce. Il consiglio editoriale è formato da:
. Daniel Bell,
. Armand Gaspard, svizzero,
. Anthony Hartley,
. Richard Hoggart,
. I. Silone.
[Costa al CCF (Congress for Cultural Freedom) 35.000 dollari l'anno e le sue perdite sono considerevoli. Quando chiuderà, nell'inverno 1967, il «New Statement» annuncerà: «È una cattiva notizia per gli scrittori, gli editori e gli artisti di tutto il mondo».
Secondo M. Josselson – che non è mai andato d'accordo con Murray Mindlin – invece, «Il suo relativo successo è dovuto in parte al fatto che, di tanto in tanto, tratta temi riguardanti il sesso».
Costituirà, tuttavia, il modello di «Index on Censorship» fondato nel 1972 da S. Spender con un sostanzioso finanziamento da parte della Fondazione Ford.]

 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1960
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1960
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1960
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1960
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1960
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1960
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1960
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1960
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1960
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1960
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1960
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1960
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1960
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1960
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1960
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1960
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1960
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1960
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1960
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1960
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1960
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1960
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1960
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1960
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1960
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1960
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1960
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1960
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1960
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1960
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1960
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1960
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1960
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1960
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1960
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1960
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1960
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1960
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1960
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1960
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1960
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1960
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1960
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1960
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1960
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1960
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1960
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1960
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1960
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1960
-


a

 

 

 


 
1960
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.

1960
Febbraio
15
, nel corso di una visita ufficiale di Mikoian l'Unione Sovietica accorda a Cuba un importante prestito finanziario;

Marzo
29
, F. Castro Ruz annuncia il ritiro di Cuba dal Patto di Rio;

Maggio
8
,vengono riprese le relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica interrotte fin dal 1952;
l'inevitabile reazione degli Stati Uniti si concretizza nella minaccia d'interrompere qualsiasi aiuto economico all'isola nel giro di sei mesi:

Giugno
18
, F. Castro Ruz stipula un accordo commerciale con l'Unione Sovietica;

Luglio
6
,D.D. Eisenhower decide di ridurre del 95% l'importazione dello zucchero di Cuba sul mercato americano;
7, F. Castro Ruz decide la nazionalizzazione della quasi totalità delle imprese americane a Cuba;
8, N.S. Chrušcëv per la prima volta si dichiara pronto a difendere l'indipendenza di Cuba da un eventuale attacco degli Stati Uniti;

Settembre
Cuba inizia ad avere rapporti anche con la Cina comunista;
alla fine del mese, intervenendo all'Assemblea delle Nazioni Unite, F. Castro Ruz attacca con violenza la politica americana;

Ottobre
14
, F. Castro Ruz dichiara socialista la propria rivoluzione; decide di nazionalizzare tutte le imprese industriali, commerciali e bancarie;
19, gli Stati Uniti pongono l'embargo su tutte le esportazioni verso Cuba;

Dicembre
una visita del "Che" in Unione Sovietica porta un ulteriore aggravamento alla crisi;

 


Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1960
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Hector Bienvenido Trujillo y Molina
(1952 -1960)
1960
il presidente si deve dimettere per lo stato di tensione esistente nel paese;
nuovo presidente viene eletto Joaquín Balaguer ma in realtà il potere rimane sempre saldamente nelle mani di Rafael Leónidas Trujillo y Molina che instaura una ferrea dittatura;

Agosto
28
, alla conferenza di San José di Costa Rica gli altri stati americani decidono di rompere i rapporti diplomatici e di promuovere sanzioni economiche contro Santo Domingo per l'aperto nepotismo nel distribuire fra il clan Trujillo le massime cariche dello stato e per i feroci metodi repressivi nei confronti di ogni opposizione;
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica autonoma dal 1944 e integrata (1958 gen-set 1961) nella Federazione delle Indie occidentali]
1960
-


1960
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1960
perdura il monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1960
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1960

-



1960
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(? - ?)
1960
-


1960
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1960
-

1960
Honduras
- Presidente
R. Villeda Morales
(1957 - 1963)
[liberale]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1960
-


1960
- Presidente
Luis Somoza Debayle
(1956 - 1963)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1960
-

1960
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1960
Agosto
28
, si tiene la conferenza dei ministri degli Esteri dell'Organizzazione degli Stati Americani; viene votata una condanna nei riguardi di Cuba;

1960
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1960

-


 



1960
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
 
1960
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;

1960

- Presidente della repubblica

R. Betancourt
(1958 - 1964)
[Acción democrática]
1960
-


1960
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
1960
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1960

- Presidente della repubblica

M. Prado y Ugarteche
(1956 - 1962)
(Repubblica indipendente dal 1827)

1960
con il nuovo presidente si è aperta una parentesi democratica che abbozza una parziale riforma agraria e inserisce il paese nel mercato comune latinoamericano;




1960

- Presidente della repubblica

?
(1956 - 1960)
[del MNR]
 
MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario)
1960
si procede alla nazionalizzazione delle miniere di stagno e alla riforma agraria che colpisce a fondo un regime plurisecolare di tipo feudale e di vera e propria servitù personale da parte dei contadini;
viene rieletto presidente V. Paz Estenssoro;

1960

- Presidente della repubblica

- Ministro della sanità
-

1960
-

1960
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1960
-


1960
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1960
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1960
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1960
-

1960

- Presidente ad interim

J. Kubitschek de Oliveira
(1956 - 1961)
[socialdemocratico]
1960
il presidente inaugura la nuova capitale federale, Brasilia, in una località sperduta dell'altopiano centrale, che dovrebbe essere simbolo e premessa dell'unificazione economica del paese… ma non sarà così;


1960

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1960
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;


1960

- Presidente

Arturo Frondizi
(1958 - 1962)
[Unión civica radical]
1960
-



Patagonia
1960
-

1960
-
?
(1958-66)
[Partito blanco]
1960
Montevideo,






1960
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1960
-

1960
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

Liu Shao-chi
(1959 - 1967)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
Deng Xiaoping
(1954 - 1966)
[Prima costituzione]

1960
Luglio
16
, continuano a logorarsi i rapporti tra l'Unione Sovietica e la Cina: i sovietici decidono di richiamare i tecnici e gli esperti inviati in Cina;

Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1960
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.

a


1960


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1960
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
Syngman Rhee
(1948 ago - 1960)
gen. Chang Do Yung
(1960 - mag 1961)
1960
dalla primavera, a causa di brogli elettorali e sull'onda di movimenti studenteschi e contadini, si susseguono vari putsch militari che portano al potere il gen. Chang Do Yung;

a


1960
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali);
1960
-

a


1960
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
II piano quinquennale 1956-61;
lingua ufficiale: hindi;
1960
Febbraio
11
, visita di N.S. Chrušcëv nell'India e nell'Indonesia;

a


1960
Guerra del Vietnam
-
1960
l'accentuarsi delle lotte anticoloniali nel mondo e soprattutto l'attacco cinese alla strategia sovietica di accordo con gli Stati Uniti danno ai nazionalisti vietnamiti lo spazio per intensificare la lotta tramite la creazione di un Fronte nazionale di liberazione (FNL) che raggruppa tutte le  forze guerrigliere del sud, sbrigativamente etichettate dalla stampa occidentale col nome di viet-cong (comunisti vietnamiti);

1960
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)

1960
-


a







1960
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Kishi
(1957 - 1960)
Ikeda
(1960 - 1964)

1960
Gennaio
19
, Washington, firma di un nuovo trattato di assistenza militare tra il Giappone e gli Stati Uniti;
aperto faticosamente il dialogo con i paesi dell'Asia, ancora animati da risentimenti antinipponici, viene ora rinnovato su basi più paritetiche il trattato con gli Stati Uniti;
nuovo primo ministro viene eletto Ikeda;

a

 




1960
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1960
-


1960
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, mentre la città di Tangeri (convenzione di Parigi) rimane internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.] ]
Maometto V
-

[Sidi Muhammad Ibn Yusuf] (Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]
1953-55, in esilio in Madagascar e sostituito con un parente più compiacente;
nel 1956, intenzionato a trasformare il suo stato in regime costituzionale, ha mutato il proprio titolo in quello di re;
1957-61, re del Marocco;
1960
nomina il figlio e prossimo successore Hasan II capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;

1960
-


1960
Algeria
[dal novembre 1954 ha avuto inizio l'insurrezione armata: il FLN (Front de Libération Nationale) intende perseguire l'indipendenza del paese con la lotta armata svolta in pratica dall'ALN (Armée de libération nationale), suo braccio militare;
dal 1958 è attivo il Gpra (Governo provvisorio della repubblica algerina).]
-  
1960
il Gpra diventa l'interlocutore nei negoziati di Evian con la Francia;

Gennaio
19
, il gen. Ch. De Gaulle revoca al gen. Jacques Massu la nomina a comandante militare in Algeria;
24, i coloni francesi si ribellano alla destituzione del gen. Jacques Massu con il "putsch delle barricate";
alcuni generali ribelli scatenano una folla di ultras contro le forze dell'ordine; stato di assedio ad Algeri;

Febbraio
, 12 milioni di lavoratori francesi entrano in sciopero per protestare contro l'atteggiamento dei coloni in Algeria;
13, nel Sahara algerino esplode la prima bomba atomica francese;
22, Ch. De Gaulle ottiene i pieni poteri per risolvere l'ormai scottante problema algerino;

Giugno
25-29
, il governo francese apre a Melun negoziati con la delegazione del Gpra presieduto da Ferhat Abbas;
il primo negoziato franco-algerino di Melun si risolve in un fallimento;

Luglio
-

Agosto
22
, il Gpra chiede un referendum di autodeterminazione sotto il controllo dell'ONU;

Settembre
6
, l'opinione pubblica francese è scossa dal "Manifesto dei 121" democratici che incitano l'esercito a disertare;
28-29, con il viaggio di Ferhat Abbas a Mosca e a Pechino aumentano i consensi internazionali;

Ottobre
7
, l'URSS riconosce il Gpra;
Pechino riconosce il governo provvisorio della Repubblica Algerina e ospita in varie occasioni delegazioni algerine, compresa, una visita "di Stato" di Ferhat Abbas, quale primo ministro del predetto governo;

Novembre
4
, Ch. De Gaulle annuncia il referendum;

Dicembre
20
, l'Assemblea generale dell'ONU adotta la mozione afro-asiatica e riconosce il diritto dell'Algeria all'indipendenza;

Durante la guerra coloniale contro gli indipendentisti algerini, la Francia ha provocato la morte di un milione di algerini, sia direttamente che indirettamente, prima con il governo di Mendès-France, poi con la Quinta Repubblica gollista.

I sindacati africani dell'ICFTU (International Congress of Free Trade Unions) sospettano che il gruppo americano AFL-CIO (American Federation of Labour e Congress of Industriial Organisations) lavori per la CIA (Central Intelligence Agency) e per il Dipartimento di Stato americano: tra costoro è anche Jay Lovestone, ex segretario del Partito comunista americano e poi anticomunista (come Sidney Hook e James Brurnham fra i "trotzkisti").
Ben 5 milioni di lavoratori africani risultano iscritti alle varie federazioni.
L'esercito coloniale francese impiega 15.000 soldati africani contro il FLN (Front de Libération Nationale) di Ben Bella e H. Boumedienne.

1960
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957;
dal settembre 1958 aderisce alla Lega araba;]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1960
Gennaio
19
, Tunisi, rimpasto del Gpra (Governo provvisorio della repubblica algerina);


1960
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1960
dal 1955 sono iniziate le ricerche petrolifere ed ora inizia la produzione su scala industriale del petrolio;



1960
Repubblica Araba Unita
(1958-61)
[dalla fusione tra Egitto e Siria nel 1958]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1958 - 1961)
-
-

1960
Egitto:

Gennaio
9
, G.A. Nasser inaugura i lavori della diga di Assuan;

Novembre
verso la scadenza della seconda "amministrazione Eisenhower", il Dipartimento di Stato americano giunge alla conclusione non solo che G.A. Nasser non è comunista, ma in realtà garantisce la miglior difesa contro il comunismo in Medio Oriente.
Questo atteggiamento riveduto viene consolidato dal presidente J.F. Kennedy che riuscirà a stabilire rapporti confidenziali e cordiali con G.A. Nasser, dal quale sarà ampiamente contraccambiato.

Scienziati tedeschi.
Il gruppo arriva al Cairo nel più fitto segreto.
Ogni scienziato ha portato con sé il maggior numero possibile di tecnici o di esperti.
. Ferdinand Brandner, Waldemar Schierhorn, ing. Naye;
. Willy Messerschmitt, quindici ingegneri guidati da Fritz Hentzen e Spiess;
. Eugen Sänger,
. Wolfgang Pilz,
. Paul Goercke,
. Kleinwachter,
circondati da una minutaglia di giovani studiosi, entusiasti, da poco tempo congedati dall'Istituto di Stoccarda.
[Gli allievi di questa scuola saranno designati col soprannome di Sängerknaben (gioco di parole che significa sia "ragazzi di Sänger, che "i giovani cantori".]
I segreti delle armi di G.A. Nasser si celano sotto tre cifre:
- 36, officina con a capo Willy Messerschmitt; si trova nei pressi del Cairo e vi si costruiranno le fusoliere dei futuri aerei supersonici;
- 135, officina con a capo Ferdinand Brandner, a una trentina di km dal Cairo, per collaudo motori;
- 333, a Heliopolis, a nord del Cairo;
[I tre grandi maestri Wolfgang Pilz, Paul Goercke e Schuran (in gergo definiti dai pochi egiziani che sanno dell'esistenza di queste installazioni segretissime, Fralathat, "I Tre") regnano su una ventina di connazionali.
Sovraintendente alle tre officine sta Her Doktor Mahmud che deve riferire a G.A. Nasser.
Gli obiettivi sono la costruzione di :
- caccia di addestramento He 200,
- caccia supersonico di classe iternazionale
[Già disegnato molto tempo prima dagli aiutanti di Willy Messerschmitt ma non era stato possibile costruirlo prima né i in Germania né nelle succursali spagnole della ditta.]
Per quanto concerne i missili il programma prevede:
- un piccolo missile tattico dell'autonomia d'un centinaio di km,
- un missile grande, il V2.
Gli egiziani, la cui industria manca ancora di molte cose, non demordono e impiantano all'estero ditte capaci di fare acquisti per loro conto o di lavorare ai loro ordini.
Così a Monaco nasce l'INTRA, che acquista tutta una serie di brevetti relativi ai motori e all'apparecchiatura elettrica dei missili.
[Wolfgang Pilz e Paul Goercke ne sono comproprietari, il direttore è un ex ufficiale, il dottor Heinz Krug.]
A Zurigo la società ispano-tedesca MECO stringe accordi molto stretti con la filiale spagnola di Willy Messerschmitt. Un'altra ditta, la MTP (Motori, turbine e pompe) s'interessa dei motori a reazione unitamente all'INTRA. Il proprietario di queste due imprese svizzere non è altro che Hassan Kamil. Per comunicare con il centro che si trova al Cairo queste imprese europee si servono di un codice dove la parola "bottone" ricorre continuamente.
Heinz Krug e Hassan Kamil, spesso aiutati da esperti venuti dall'Egitto stesso, come Waldemar Schierhorn, Kleinwatcher e Ferdinand Brandner, mandano in oriente una grande quantità di questo prezioso materiale.
Willy Messerschmitt procura carlinghe e sedili catapultabili e persino, per i primi esperimenti, motori francesi. Ma soprattutto egli fornisce all'Egitto un uomo: Kurt Tank, costruttore capo di Focke-Wulf.
Mentre nel dopoguerra Willy Messerschmitt si era rifugiato in Spagna, Kurt Tank era partito per l'Argentina peronista; al paese ha fatto dono, nel giro di due anni, di un mirabile caccia a reazione dalle prestazioni rivoluzionarie: il Pulqui 2. Quando Peron ha lasciato il paese egli è ritornato in Germania con una dozzina di cervelli di prima scelta. Non riuscendo a interessare Bonn ai suoi progetti, nonostante l'interessamento del primo ministro dello Schelswig-Holstein, Kai-Uwe von Hassel, prende nuovamente la via dell'esilio e parte per l'India dove a Bangalore costruisce con i suoi aiutantti il primo caccia indiano, l'Hindustan HF 23, con i potenti motori inglesi Orfeo.]
Per motivi tecnici i legami tra Egitto e India si rafforzano.

«segue 1961»



1960
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
Ibrahim Abbud
(1958 - 1964)
1960
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);


1960
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
dal 1956 è attivo il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da Amilcar Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)
1960
Dicembre
, nasce la pubblicazione del PAIGC, «Libertação».



1960
Repubblica Islamica di Mauritania
[protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
   
1960
Novembre
29
, sotto la direzione del Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah, il paese ottiene l'indipendenza fuori dalla Communauté française;


1960
Federazione del Mali
[dal 1958 con il Senegal]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - gen ago)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]
- Vice Presidente
Mamadou Dia
(1960 - gen ago)
[?]

1960
Gennaio
18
, a Parigi hanno inizio i negoziati per l'indipendenza degli stati "Mali".

Giugno
l'Assemblea Senegalese trasferisce gli Affari Esteri alla Federazione del Mali, che dura soltanto fino al 20 agosto a causa delle diveergenze tra i rappresentanti del Senegal e dell'ex Sudan.
I portavoce sudanesi dichiarano di volere una maggiore nazionalizzazione, mentre i capi senealesi li accusano di mirare a uno stato monopartitico.
Il Presidente delal Federazione, Modibo Keita, rompe i rapporti con Mamadou Dia, vicepresidente;
20, ottiene l'indipendenza;

Agosto
la federazione fallisce per la secessione del Senegal;
nel Senegal nel Sudan viene proclamato lo "stato di emergenza";





1960
Repubblica del Senegal
[repubblica autonoma nell'ambito della Communauté française dal 1958]
- Presidente della repubblica
-
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Presidente della consiglio
-
Mamadou Dia
(1960 ago - 1962)
1960
Agosto
20
, consegue l'indipendenza;
[avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française.]
26, promulga una nuova costituzione indipendente;
- presidente della repubblica: Léopold Sédar Senghor (1960-80);
- presidente del consiglio: Mamadou Dia (1960-62);
- presidente dell'Assemblea Nazionale: Amadou Lamine-Gueye (1960-?);




1960
Repubblica del Mali
- Presidente
-
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]

1960
Settembre
22
, conseguita l'indipendenza fuori dalla Communauté française con il nome di Repubblica del Mali il paese sotto la presidenza di Modibo Keita si avvia verso un ordinamento socialista e con una politica estera di non allineamento;

Modibo Keita conserva i capi tribali in quindici "arrondissements" e il sistema di governatori regionali.
Alla vigilia dell'indipendenza generale nell'Africa occidentale, qui e nell'Africa centrale esistono 5 milioni di salariati su cento milioni di abitanti.


1960
[repubblica autonoma in seno alla Communauté française dal 1958]
- Presidente
-
Maurice Yaméogo
(1960 - gen 1966)

1960
Agosto
5
, si proclama indipendente fuori dalla Communauté française ;
presidente: Maurice Yaméogo (1960-gen 1966);

Settembre
20
, viene ammessa all'ONU;


1960
[repubblica autonoma in seno alla Communauté française dal 1958]
- Presidente
-
Hamani Diori
(1960 - 1974)
1960
Agosto
3
, diventa indipendente fuori dalla Communauté française;
Presidente: Hamani Diori (1960-1974), segretario del Parti progressiste nigérien, divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà);

1960
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1960
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;

Aprile
Conakry, si svolge la Conferenza della Solidarietà Afroasiatica.

Settembre
il viaggio in Cina di Sékou Touré ha come naturale conclusione la firma di un trattato di amicizia e di due accordi, uno di cooperazione economica e tecnica e uno commerciale, accompagnati da un prestito senza interessi di circa 25 Mni di dollari; nel quadro di una cooperazione tecnica, 5000 cinesi dovrebbero raggiungere la Guinea. [Arriveranno nel 1961 ma solo in 500 e anche questo numero via via diminuirà.]

1960
[dall'ottobre 1958 il paese ha ottenuto l'indipendenza fuori dalla Communauté française.]
   
1960
Houphouët-Boigny difende gli esperimenti atomici francesi nel Sahara.


1960
Repubblica del Dahomey
[un'agitazione nazionalista nel dicembre 1958, condotta dal Partito di Unità del Dahomey di H. Maga e Sourou-Migan Apithy, è sfociata nell'autonomia del paese.]
   
1960
Agosto
, il paese conquista l'indipendenza fuori dalla Communauté française ma resta fortemente instabile;

Ottobre
l'UDD (Union Démocratique Dahomeniéenne), membro del RDA nel Dahomey, proclama uno sciopero generale.
Il governo della Communauté française, presieduto dal nazionalista filofrancese Maga, con l'appoggo dell'esercito rancese, della polizia e degli arcieri del nord "tribale", rompe lo sciopero, mentre, alle elezioni per l'indipendenza, il PDU (Parti Dahoméen de l'Unité) conquista tutti i seggi, benché il 33% degli elettori abbia votato per l'UDD.
Maga scioglie l'UDD e l'UNSTD e forma una UGTD (Union Générale des Travailleurs du Dahomey) sotto il controllo statale.

Novembre
i numerosi scioperi proclamati nel Dahmey vengono soffocati dal filofrancese Maga, leader del MDD (Mouvement Démocratique Dahoméen), con l'impiego della polizia e delle truppe francesi.



1960
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808, è dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico dei fratelli Milton (1958-64);]
- Primo ministro
Milton Margai
(1958-?)
1960
diventa membro indipendente del Commonwealth Britannico che fino al 1962 comprende anche il Sudafrica (nel 1978 ancora formalmente monarchia sotto un "govenatore generale").

1960
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833;
dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
dal 1946 mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il TWP (True Whig Party) che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
-
-
1960
-

1960
[l'ex Costa d'Oro è dominion nell'ambito del Commonwealth dal 1957 con il nuovo nome.]
- Presidente
Kwane Nkrumah
(1957 - 1966)
[del Convention People's Party]
1960
Luglio
, il paese adotta l'ordinamento repubblicano e Kwane Nkrumah viene eletto capo dello stato;
convinto assertore dell'idea panafricana e progressiva (conferenza di Accra, 1958)Kwane Nkrumah intende avviare il paese verso una prospettiva antimperialista e socialista e stabilisce rapporti di collaborazione con l'URSS e la Cina popolare;
Kwane Nkrumah va in visita in Cina su invito del governo di Pechino e dalle parti viene sottoscritto un trattato di amicizia e un accordo col quale si concede al Ghana un prestito senza interessi di 19,6 Mni di dollari; in seguito sarà negoziato anche un accordo di cooperazione tecnica;

1960
Togo
[la parte orientale dell'ex Togo tedesco, che è sotto mandato francese dal 1922, è uno stato associato dell'Union Français dal 1956.]
- Primo ministro
Sylvanus Olympio
(1958 mag - 1963)
[Comité d'Unité Togolaise]
1960
Aprile
27
, consegue l'indipendenza sotto la presidenza del leader nazionalista "moderato" Sylvanus Olympio capo del Comité d'Unité Togolaise;



1960
[comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
dal 1951 il paese si è dotato di un assetto federale che solo dal 1954 si è tuttavia reso effettivo.]
- Governatore generale
sir John Macpherson
(?-?)
 
1960
Dopo un' "ispezione in loco" da parte della regina Elisabetta, Londra "guida" passo per passo, attraverso i negoziati, i "figli" nigeriani di Vittoria all'indipendenza, in una forma "federale", ritribalizzata, secondo la vecchia tecnica del "divide et impera".
In Nigeria, 7 dei 9 milioni di votanti eleggono una nuova Camera dei Rappresentanti che «chiederà alla Gran Bretagna di garantire» l'indipendenza prevista per il 1° ottobre 1960.

Ottobre
, viene proclamata l'indipendenza sotto la direzione del partito National Council di Nmandi Azikiwe (detto Zik).

La Nigeria si oppone agli esperimenti atomici francesi nel Sahara ma poi, in una conferenza tenuta a Monrovia, si allinea con la Costa d'Avorio, la Liberia, la Sierra Leone, l'Etiopia, il Togo, la Libia, la Tunisia e la Somalia su posizioni considerate fortememnte filo-occidentali dal Ghana, dal Mali, dall'Egitto e dai Movimenti di Liberazione dell'Africa meridionale.
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1960
-
Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1960
-





1960
[autonomo dal 1959]
- Capo di stato
-
Ahmadou Ahidjo (1960-?)
1960
Gennaio
, alle Nazioni Unite la Francia dichiara di rinunciare al "Mandato" sul Camerun e ne proclama l'indipendenza sotto la guida di Ahmadu Ahidje (o Ahmadou Ahidjo) (1960-?).
Ahmadou Ahidjo impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni.
I francesi e Ahmadou Ahidjo devono affrontare una "violenta" opposizione che viene sedata con la forza e con le "libertà parlamentari".


1960
Repubblica Gabonese
[territorio annesso al Congo francese dal 1888, all'Africa Equatoriale francese nel 1910 e stato membro della Communauté française dal 1958.]
- Presidente della repubblica
-
Léon M'Ba
(1960 ago - 1967)
[Blocco democratico gabonese]

1960
forma ora l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville;
Agosto
17, avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française , ottiene la completa indipendenza;
primo presidente della repubblica: Léon M'Ba (1960-67) del Blocco democratico gabonese;




1960
[l'ex Ubangi Sciari(Oubangui-Chari) è una repubblica autonoma nell'ambito della Communauté française dal 1958]
- Presidente
David Dacko
(1958 - 1966)
[del Movimento d'evoluzione sociale dell'Africa nera]

1960
consegue l'indipendenza;
[avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française.]
partecipa alla fondazione dell'Unione delle repubbliche centroafricane;

In seguito all'opposizione contro il Presidente, gen. Bokassa, Le truppe francesi entrano nel territorio della repubblica.




1960
[repubblica autonoma nell'ambito della Communauté française dal 1958]
- Presidente
-
François Tombalbaye
(1960-?)
1960
Agosto
11
, consegue l'indipendenza;
[avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française.]
partecipa alla fondazione dell'Unione delle repubbliche centroafricane;

I francesi conservano truppe armate nello stato "indipendente".


1960
[l'ex Africa Equatoriale Francese (1910-1958) è diventato uno stato membro della Communauté française dal 1958.]
- Presidente
-
F. Youlou
(1960 ago - ago 1963)
-

1960
Giugno
30
, consegue l'indipendenza.

Agosto
15
,
avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française, il Congo-Brazzaville consegue l'indipendenza ed ha come presidente (1960-63) l'ex abate Fulbert Youlou ( o Yulu) che regge il potere in maniera autoritaria;
inizia una serie di conflitti tribali tra i due maggiori gruppi etnici, i baTeke e i baTonga;
[Il mito di André Matsua resiste ancora ed è divenuto una vera forza politico-religiosa, non solo in vista dell'indipendenza ma anche nelle successive vicende. I suoi seguaci affermano ancora che egli tornerà: «…bisogna dunque preparare questo ritorno e sperare in esso, perché ogni azione che si esplichi al di fuori della sua azione risulterà priva di senso».]




1960
Congo Belga
(capitale: Léopoldville)
[colonia dello stato belga dal 1908, le è stato poi annesso (1925-60) il Ruanda-Urundi da ora organizzato in amministrazione fiduciaria;
nel 1959 la maggioranza della popolazione del Ruanda, costituita da contadini bantu di stirpe baHutu, è insorta in armi contro i feudatari tutsi (vatussi) cacciandone l'ultimo re (mwami)Kigeri V.]
- Governatore
-
 
- Capo di Stato
Joseph Kasavubu
(1960 - 1965)
- Primo Ministro
P. Lumumba
(1960 giu - nov)
gen. Mobutu
(1960 nov - ago 1964)
1960
Gennaio
20
, Bruxelles, viene convocata la Conferenza a Tavola Rotonda con la partecipazione di tutti i rappresentanti delle correnti politiche congolesi che, pur divisi nel Congo da rivaltà tribalizie e da diversi concezioni dell'unità nazionale, si presentano compatti e allineati su un fronte unico: quello, appunto, di un'indipendenza indilazionabile; la conferenza fissa al 30 giugno successivo la data dell'indipendenza;

L'ABAKO chiede per il Congo una costituzione. P. Lumumba insiste su uno stato unitario indipendente.

Febbraio
20
, si conclude la conferenza e le 16 risoluzioni formulate precisano, insieme alla data di indipendenza, i principi relativi all'organizzazione del nuovo stato, ecc.;

Aprile
un'altra Tavola Rotonda discute i problemi economico finanziari;
il Belgio concede l'indipendenza alla colonia ripromettendosi tuttavia di conservarvi la propria influenza e di tutelarvi i propri interessi; in vista di questa politica neocolonialista il paese viene lasciato in balia di se stesso, privo di un ceto amministrativo indigeno che possa prenderne le redini; il potere viene comunque assunto dal MNC (Mouvement Nationale Congolais), guidato da P. Lumumba;

Maggio
Mulele è uno dei delegati presenti alla Conferenza economica belga-congolese "preparatoria" all'indipendenza. [Nelle elezioni successive, Mulele viene eletto e diventa ministro dell'Educazione e delle Belle Arti nel "governo Lumumba".]
Le elezioni danno una schiacciante maggioranza al MNC di P. Lumumba.
Inizialmente, il Belgio lo considera un "agitatore" e chiede a Joseph Kasavubu, leader dell'ABAKO, di formare il governo. Quando il suo tentativo fallisce, i belgi invitano P. Lumumba a formare il primo governo indipendente.

Giugno
23
, viene formato un governo presieduto da P. Lumumba, capo di stato viene nominato Joseph Kasavubu leader del partito dell'Abako;
pochi giorni dopo la proclamazione dell'indipendenza, la provincia del Katanga (Shaba) dove le maggiori risorse minerarie sono controllate da società belghe, opera una secessione che apre la strada alla guerra civile;
30, giorno dell'indipendenza dell'ex Congo Belga.

Luglio
4
, ammutinamento della "Force Publique".
I belgi fuggono in preda al panico e attraversano il fiume Congo sino a Brazzaville. Il Belgio si prepara all'invasione. I cittadini belgi riparano in Sudafrica, Rhodesia, Kenya e Belgio.
a Elisabethville reparti di paracadutisti dell'esercito belga intervengono, operando uccisioni e devastazioni al fianco di M. Ciombe, che prepara la secessione.
L'esercito apre il fuoco contro la popolazione a Lualaberg e Matadi.
5, si scatena il caos politico.

Non appena l'autorità dei belgi viene meno, a Tshikapa (zona diamantifera) scoppiano sanguinosi conflitti tra indigeni delle tribù lulua, batshòk, bapende e baluba. Ciò costringe la "Forminière" a chiudere gran parte dei cantieri, (nei primi giorni del 1962 li chiuderà definitivamente) mentre si stabilisce un regime di anarchia.

P. Lumumba chede l'intervento dell'ONU.
Nkrumah, Sékou Touré, Keita e Nasser si dichiarano solidali con P. Lumumba.
L'Egitto, il Ghana, la Guinea, l'Etiopia e altri stati africani inviano le loro truppe su richesta del segretrio delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjold.

Agosto
nonostante le richieste del primo ministro P. Lumumba, appoggiato dai ministri Gizenga e Mulele, il segretario delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjold, rifiuta di fare intervenire le truppe dell'ONU per rovesciare il governo secessionista di M. Ciombe.
14, Mobutu, generale dell'esercito congolese, instaura al potere un "Collegio di Commissari" al posto del governo legittimo di P. Lumumba ed espelle tutte le delegazioni del blocco orientale.
Il gen. Mobutu ha l'appoggio di tutti gli stati ex francesi, tranne la Guinea, il Mali, il Togo e il Marocco.

Settembre
5
, il capo di stato Joseph Kasa Vubu (o Kasavubu) e il primo ministro P. Lumumba si destituiscono a vicenda;
6, le forze dell'ONU occupano Léopoldville;
servendosi di aerei da trasporto, autocarri e tecnici russi, P. Lumumba invia contro M. Ciombe dieci aerei;
i rappresentanti dell'ONU sono favorevoli alla sostituzione di P. Lumumba ad opera del presidente Kasavubu che cerca di insediare Joseph Ileo nella carica di primo ministro.
in seguito all'intrigo ordito da Dag Hammarskjold, Kasavubu esonera alla fine P. Lumumba.
Scoppiano ovunque proteste popolari.
11, viene formato il nuovo "governo", senza P. Lumumba;
12, P. Lumumba viene arrestato, con la connivenza dell'ONU, insieme a Gizenga.
I due cercano rifugio nell'ambasciata del Ghana.
14, il gen. Mobutu, nuovo comandante dell'esercito, sospende il Parlamento, annuncia la costituzione di un governo militare (fino al 31 dicembre) e si serve di studenti per l'amministrazione.







Novembre
22
, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite rifiuta di riconoscere la delegazione di P. Lumumba all'ONU, mentre riconosce quella di Kasavubu.
Votano a favore di P. Lumumba:
Ghana, Guinea, Egitto, Marocco e Togo.
Votano contro P. Lumumba:
Costa d'Avorio, Senegal, Niger, Dahomey, Camerun, Gabon, Ciad Congo-Brazzaville e Madagascar.
Astenuti:
Repubblica Centrafricana, Etiopia, Liberia, Libia, Sudan, Somalia, Tunisia e Alto Volta.
La Nigeria non prende parte alla votazione.

Il gen. Mobutu e Kasavuvu espellono dal Congo-Leopoldville il rappresentante di Nkrumah, primo ministro del Ghana;
27, dopo essersi sottratto al "governo" del gen. Mobutu trovando rifugio nell'ambasciata del Ghana del governo di Nkrumah, P. Lumumba ripara nel Kasai;


Dicembre
2
, il gen. Mobutu fa arrestare P. Lumumba.
15, P. Lumumba è arrestato dalle forze unite dell'ONU e del gen. Mobutu.

[I torbidi più gravi seguiti alla proclamazione dell'indipendenza congolese sono stati determinati dalla rivolta della Force Publique contro il generale belga che era rimasto a comandarla per conto del nuovo stato.
L'indipendenza ha poi portato tutto d'un tratto sottufficiali e anche semplici graduati ai massimi gradi della gerarchia militare.]


Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1960

Con una superficie di 496.965 kmq – due terzi più dell'Italia – ha 1.597.000 abitanti dei quali 35.000 bianchi o non indigeni (3,14 ab. per kmq).
Il Congo Belga che davvero conta non è quello delle altre cinque province, è quello del Katanga: qui c'è rame e oro.

Luglio
all'indomani dell'indipendenza del Congo Belga la regione diventa teatro di un tentativo secessionista: guerra del Katanga: 1960 giugno-gennaio 1963, di cui è protagonista M. Ciombe (o Moise Tshombe), presidente della Provincia del Katanga e collaborazionista belga; il tentativo secessionista intende minare la compagine del nuovo stato, quindi a piegarne la direzione politica in funzione degli interessi economici occidentali.
11, M. Ciombe, che si vale dell'appoggio politico, economico e militare belga, dichiara il Katanga stato indipendente.

Agosto
le truppe dell'ONU intervengono, ma non dispongono del mandato per porre fine alla secessione.
Si registrano movimenti "secessionsiti" anche nel Kasai Meridionale, il "Basso Congo" (Bas Zaïre).
Il Katanga può disporre di truppe mercenarie, armi e denaro, inviati dal Belgio, dalle multinazionali minerarie inglesi, dal Sudafrica, da Israele e, in particolare, dal Portogallo.




Le miniere di Shinkolobwe, riaperte nel 1944, ora chiudono di nuovo. I minerali di uranio disponibili sul mercato sono di provenienza più comoda e quindi costano meno… questa almeno la spiegazione ufficiale.
Il Belgio trasferisce in altra sede gran parte dell'oro congolese.
I coloni razzisti belgi lasciano il paese con tutti i loro beni.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1960
la maggioranza della popolazione ruandese, costituita da contadini bantu di stirpe baHutu (84,5% ca), insorge in armi contro i feudatari batutsi o tutsi (vatussi) (15% ca) cacciandone l'ultimo re (mwami)Kigeri V.
Gran parte dei vatussi (circa il 60%), fra i quali tutti gli esponenti più in vista, sono costretti a emigrare in Uganda, Tanganyika, Congo o Burundi portando con sé, quando possono, le mandrie dei loro famosi bovini; solo i vatussi più poveri, oltre a due vescovi cattolici e a pochi democratici, rimangono in Ruanda.
[Lo 0,5% degli indigeni è formato soprattutto di batwa, una tribù di pigmoidi diffusa nel nord.
Il 55% della popolazione rimane pagano, il 7% pratica ancora la poligamia.
Il primo vescovo indigeno del Ruanda Urundi e del Congo è mons. Bigirumwami (di discendenza reale; mwami=re*) e regge il vicariato di Nyundo; ha giuridizione su tutti i preti, bianchi e neri, della sua diocesi, così come sui frati e sulle suore.
* qui mwami non corrisponde alla setta degli warèga]


1960
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;


1960
Dicembre
durante l'assenza di Hailé Selassié, in visita ufficiale nel Brasile, la Guardia del Corpo Imperiale si ribella.
Gli studenti e i lavoratori sono favorevoli al colpo di stato che instaura al potere Girmani e Menghistu Neway, due militari socialisti.
Quasi tutti i membri del Gabinetto di Hailé Selassié vengono giustiziati.
La Chiesa copta, con l'appoggio di alcune potenze occidentali, gioca sull'arretratezza politica delle campagne per guadagnare appoggi per l'imperatore che ritorna attraverso l'Africa occidentale.
L'esercito è diviso e la battaglia per il possesso di Addis Abeba viene vinta dalle forze filoimperiali.
Girmani si toglie la vita a Debre Zeit, la base aerea nei pressi di Addis Abeba, dove "esperti " americani e poi svedesi indottrinano i i piloti.
Menghistu, dopo un fallito suicidio, viene processato e impiccato pubblicamente.
Abele Bikila, eroe della gara di Maratona alle Olimpiadi del 1960 (e poi del 1964), viene arrestato come membro del complotto, ma in seguito è rilasciato.
Il colpo di stato, benché fallito, serve a cambiare per oltre un decennio il clima politico in Etiopia.
ERITREA

1960
anche se "unità autonoma federata con l'Etiopia" dalla fine del 1950, sotto la sovranità della corona etiopica, non si trova un equilibrio tra le richieste eritree di una maggiore e più completa autonomia e i tentativi più o meno dichiarati del governo etiopico di denazionalizzare il territorio federato;








1960
SOMALIA
L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista.
Progetto della Grande Somalia: rimane inoperante.
1960
Luglio
, entrambi i territori (in armonia con quanto in precedenza concordato tra i governi di Mogadiscio e di Hargeisa) vengono riuniti nel nuovo stato indipendente della Repubblica Somala;
Presidente: Aden Abdullah Osman (1960-67)
Somalia Britannica [L'Inghilterra continua ad amministrare la sua ex colonia]
1960
Giugno
26
, il Somaliland, geograficamente e demograficamente poco rilevante, privo di consistenti risorse economiche e socialmente e politicamente poco evoluto, viene avviato "per direttissima" all'indipendenza senza che in esso vi siano realizzate quelle graduali trasformazioni degli organi legislativi ed esecutivi proprie delle colonie della Corona (Crown colonies) [vedi esempio del Ghana].
Somalia Italiana [l'Italia dal 1950 ha ottenuto dall'ONU l'amministrazione fiduciaria della sua ex colonia per dieci anni con il compito preciso di prepararla all'indipendenza.]

1960
Giugno
22
, l'Assemblea costituente approva la costituzione composta di 110 articoli che, entro un anno dalla sua entrata in vigore, sarà sottoposta a referendum popolare; la forma di Stato prescelta è quella di Repubblica democratica rappresentativa con sistema unicamerale.

SAIS
(Società Agricola Italo Somala)
1960

«segue da 1938»
Capitale iniziale: 24 Mni di lire.
- Presidente e Amm.re del.:
. avv. Luigi Bruno (1945 -?);
- Vicepresidente:
. ? (? - ?);
- Direttore della sede amministrativa di Genova:
. avv. Luigi Bruno (? - ?).

Alla scadenza del mandato, il governo somalo avrebbe intenzione di nazionalizzare la società, ma poi abbandona questo proposito perché la società viene strenuamente difesa dal Ministero degli Esteri… con i miliardi di tutti i contribuenti italiani.


«segue 1961»

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]




Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1960
Agosto
11
, De Gaulle compie una visita nel corso della quale le truppe francesi intervengono a disperdere le dimostrazioni popolari per l'indipendenza.

In seguito ad un referendum, Ali Aref presiede un "governo" semicoloniale filofrancese.
Gli scaricatori afari rimpiazzano i lavoratori somali; la Francia è favorevole alla denominazione "Territoire des Afars et des Issas".

1960
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, gode dal 1955 di uno statuto di parziale autonomia .]
-
-
1960
-
Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
[All'inizio della rivolta (1952-56) dei Mau-Mau il partito nazionalista KAU (Kenya African Union) è stato posto fuori legge ed il suo leader, l'antropologo kikuyu J. Kenyatta, arrestato e confinato in una riserva con l'accusa pretestuosa di aver fomentato la rivolta, da lui più volte sconfessata;
nell'aprile 1959, J. Kenyatta è stato trasferito alla frontiera settentrionale del Kenya, a Lodwar.]
-
-

1960
[Gli iscritti ai sindacati sono 100.000.]

Gennaio
Ngala e Mulira (che si dice abbia una volta visitato la NEF di Cittàdel Capo) fondano il KADU (Kenya African Democratic Union - Sindacato Democratico Africano del Kenya) di indirizzo tribale.
Le organizzazioni di carattere tribale comprendono il Masai United Front e la Kelengin Poltical Alliance.
Viene proclamato lo stato di "emergenza" contro i Mau-Mau.
Secondo le stime ufficiali, nell'azione di guerra gli inglesi uccidono 10.548 ribelli Mau-Mau.
L'esercito inglese perde 2481 uomini durante la guerra coloniale.

Marzo
27
, è costituita la KANU (Kenya African National Union) con:
. J. Kenyatta presidente,
. Odinga vicepresidente e
. Mboya segretario.
J. Kenyatta non viene comunque liberato ma trasferito a Maralal.

Al congresso della KFL (Kenya Federation of Labour)Mboya chiede l'indipendenza del sindacato dalla KANU (Kenya African National Union) di J. Kenyatta; tuttavia, alla proclamazione dell "Uhuru" (Indipendenza)Mboya dichiara: «La maggior parte dei nostri governi sono governi proletari».
Mboya diventa ministro del Lavoro.



1960
[il paese, attribuito dal 1920 in mandato alla Gran Bretagna dalla Società delle Nazioni e riconfermato dal 1946 in amministrazione fiduciaria alla stessa dall'ONU, gode di una relativa autonomia interna.]
- Primo ministro
-
J. Nyerere
(1960 - gen 1962)
[TANU]
1960
continua a rafforzare la propria autonomia interna grazie alla TANU (Tanganyka African National Union), il partito nazionalista fondato dal leader progressista J. Nyerere che viene ora eletto primo ministro;

[Gli iscritti ai sindacati sono 200.000.]

1960
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
?
(?-?)
1960
l'isola ottiene un regime di relativa autonomia all'interno del Commonwealth;

1960
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955;
dal 1956 opera il MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) sotto la guida di Agostinho Neto;]
- Governatore
?
(? - ?)
1960
Nelle missioni portoghesi esistono oltre cento missioni cattoliche. Le attività "didattiche ed educative" gestite da queste missioni e da altri 500 missionari protestanti sono di tipo completamente segregato: non esistono università e l'80% dei ragazzi in età scolare non frequenta le scuole.
Anche gli ospedali diretti dai missionari sono segregati; nell'Angola, la mortalità infantile è del 50%, c'è un medico ogni diecimila abitanti e, per lo più, a disposizione degli europei.
Galvão (un precursore di Spinola) "delegato" dell'Angola a Lisbona, arrestato nel 1948, fuggito dal carcere nel 1959 e riparato nel Sudamerica), riferisce che due milioni di africani dell'Africa portoghese lavorano fuori della colonia (in Sudafrica, nella Rhodesia e altrove).
Caetano, ex rettore dell'Università di Lisbona, poi allontanato da Spinola) riferisce che soltanto in Sudafrica, nella Rhodesia e nel Congo 400.000 sono gli africani che lavorano sotto "contratto". Salazar garantisce 16 milioni di sterline in concessioni petrolifere alla compagnia belga Petrolfina e concessioni per l'estrazione di minerali di ferro alle industrie tedesche Krupp e rinnova le concessioni diamantifere per il Sudafrica nell'Angola.
Il Portogallo progetta per l'Angola un mutamento di indirizzo economico con l'abbandono del ruolo di "colonia del caffè" e l'inizio di un "decennio di attività minerarie".

Giugno
52 africani, fra cui il vescovo di Luanda, de Andrade, vengono arrestati insieme ad Agostinho Neto che è presidente del MPLA.
Bengo [villaggio natale di Agostinho Neto], durante una manifestazione di protesta contro l'arresto di Agostinho Neto, 30 lavoratori sono massacrati dai portoghesi e 200 rimangono feriti. I portoghesi devastano il villaggio di Bengo e quello vicino di Icolo, uccidendo donne, vecchi e bambini.


1960
Rhodesia del Nord-Ovest
[passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office;
dal 1948 l'opposizione africana è guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita;
si rafforza il nazionalismo e si consolida il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda.
-
-
1960
-
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese.]
-
-
1960
il SRANC (Southern Rhodesian African National Congress), dichiarato fuorilegge l'anno precedente, viene ora ricostituito come NDP (National Democratic Party) assumendo posizioni più radicali del partito che ha sostituito.
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907;
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);
dal 1950 opera il MCP (Malawi Congress Party) che ha come principale obiettivo l'indipendenza dal dominio britannico.]
-
-
1960
i sanguinosi moti per l'indipendenza, scoppiati sotto la direzione del leader del NAC, Hastings Kamuzu Banda, persuadono il governo britannico a soddisfare le rivendicazioni dei nazionalisti


1960
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951]
-  
1960
Giugno
Mueda, una dimostrazione popolareviene interrotta dalla polizia portoghese che apre il fuoco.
I cittadini di Mozambico che lavorano a Salisbury fondano l'UDENAMO (Democratic National Union of Mozambique).


1960
Repubblica Malgascia
[repubblica malgascia dal 1958, nel quadro della Communauté française]
- Presidente
?
(? - ?)

1960
Giugno
26, avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française, il paese consegue l'indipendenza;







1960
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
H.F. Verwoerd
(1958 - 1966)
[nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
dal 1950 sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act e Suppression of Comunism Act e Group Areas Act (dal 1951), le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive che estendono la repressione su sempre più vasta scala;
dal 1959 è stato varato dai bianchi il cosiddetto "piano di autonomia bantu";

1960
Gennaio
nelle votazioni riservate agli uomini per il "Consiglio" fantoccio del Basutoland, imposto dagli inglesi, l'80% dei votanti rurali ed il 50% dei votanti cittadini boicottano le elezioni che sono dominate dall'ANC (ora Partito del Congresso del Basutoland).
B. Baartman, dirigene dell'ANC di Worcester, Provincia del Capo, è uno dei numerosi militanti mandati dal Herrenvolk (il popolo dei padroni) al confino in altre province o in sperduti avamposti.
Mentre a Lancaster House (Londra) si inaugura la "Conferenza Costituzionale", il primo ministro britannico H. Macmillan effettua una visita privata nel Sudafrica con il proposito di portare un «vento innovatore» e inaugura l' "università" Bantustan del Turfloop Settentrionale.

Marzo
9, Città del Capo, il leader del SACPO (South Africa Coloured Peoples Organisation), Reginald September si incontra con:
. George Golding, il noto Quisling (collaborazonista), (agente governativo del CAD),
. il partito liberale e
. "Cissie" Gool, ex leader del movimento di liberazione.
Sono presenti anche La Guma e Desai.
Nel corso della riunione si decide una controdimostrazione da opporre a quella decisa dall'anti-CAD, per il "giubileo" del Herrenvolk, dopo cinquant'anni di "Unione Bianca".
Il PAC (Pan-African Congress) indice una campagna contro i lasciapassare).
21, Sharpeville (Transvaal), il primo giorno della campagna contro i lasciapassare, inermi cittadini sono massacrati dalla polizia. A Langa la polizia apre il fuoco durante una riunione di preghiera: muoiono 52 persone e 182 sono ferite.
[a.f.: …perdono la vita 69 dimostranti neri (massacri di Sharpville e Langa).]
22, Langa (Città del Capo), i lavoratori scioperano.
La polizia, armata di fucili mitragliatori, esegue rastrellamenti nelle zone recintate. I lavoratori erigono barricate e incendiano gli uffici del NAD (Native Affairs Department).
[Alla Borsa di Londra le azioni minerarie perdono il 20% del loro valore corrispondente a 8 miliardi di dollari.]
Erasmus proibisce i raggruppamenti che superino le dodici persone e proclama lo stato di emergenza.
Vengono arrestati 234 iscritti a 11 organizzazioni diverse.
Tremila soldati isolano Langa e Nyanga, Provincia del Capo.
A Cato Manor (Durban) autoblindo Saracens attaccano i lavoratori.
La polizia carica a manganellate gli operai a Jabavu e Natalspruit.
27, per protestare contro la repressione viene indetto uno sciopero generale cui partecipa il 95% dei lavoratori di Città del Capo.
29, da Langa 30.000 lavoratori marciano su Città del Capo guidati dagli studenti, tra cui Philip Kusane (che in seguito ripara ad Addis Abeba, dove diventa ufficiale dell'esercito di Selassié), per chiedere il rilascio degli arrestati.
Il popolo partecipa in massa alle esequie di 34 vittime.
Dimostrazioni a Stellenbosch, Somerset West, Waterkloof, Orlando, Meadowvale, Moroka, Durban.
La popolazione dà fuoco a molte chiese cattoliche e ad altre chiese riformate olandesi.
Altri 34 iscritti all'ANC sono arrestati.
Il progetto di Legge sulle Organizzazioni Illegali viene presentato per la seconda volta in "Parlamento": l'ANC e il PAC sono dichiarati fuorilegge.

Aprile
, nuovi attacchi della polizia a Nyanga e Durban.
L'esercito usa autoblindo Saracens di produzione britannica.
4, Città del Capo, "Giorno della Frusta", mentre nel corso di spedizioni punitive la polizia attacca i lavoratori anche a Claremont (Pinelands) e apre il fuoco sui dimostranti a Nyanga e Durban.
Uomini politici appartenenti alla ANC, al PAC e al NEUM (Non-European Unity Movement) si rifugiano nel Bechuanaland.
5, il settimanel filo-NEUM «Torch», viene chiuso per cinque mesi.
Il Comitato anti-CAD condanna lo stato di "emergenza".
Il governo tenta di liberarsi di «Torch» accusandolo di diffamazione. L'accusa si rivela però insostenibile.
Il giornale di Città del Capo «New Age» viene chiuso per cinque mesi.
7, Nyanga, nel corso di un'azione eseguita all'alba vengono tratte in arresto 1525 persone. I lasciapassare sono ripristinati dopo un breve periodo di "sospensione".
9, il premier H.F. Verwoerd viene ferito al viso con un colpo di pistola da un agricoltore liberale inglese (che cerca di farsi passare per pazzo e che dopo l'incarcerazione si uccide).
19, l'ANC fuorilegge proclama uno sciopero di una settimana.
Il dottor Dadoo arriva a Londra via Nairobi.

Maggio
6
, in Sudafrica i detenuti politici sono 1600 (dati ufficiali).
I leader dei minatori, tra cui Oppenheimer, chiedono concessioni per gli africani "colti".
I capi delle Chiese anglicana, olandese riformata e cattolica rivolgono un appello al governo perché conceda riforme per prevenire l' «esposizione della caldaia ermeticamente chiusa» del Sudafrica.
16, Mandela è incarcerato per cinque anni. Robert Subukwe, fondatore del PAC, è imprigionato nell'isola di Robben (quando sarà rilasciato, nove anni dopo, sarà mandato al confino e gli sarà negato il permesso di recarsi negli Stati uniti per ricoprire una cattedra universitaria).


periodo 1951-60: 3 milioni e mezzo di condanne a carico di neri soltanto per violazoni delle norme sul lasciapassare; innumerevoli casi di detenzione senza condanna, una delle più alte percentuali al mondo di pene capitali;

Rivolte contadine scoppiano in varie parti del Sudafrica, ma vengono stroncate dall'esercito che massacra i dimostranti.
Nel Capo Orientale i contadini di Lusikisiki, Bizane, Mount Ayliff e Flagstaff si ribellano alla bantustanizzazione dopo l'intensa opera di preparazione politica svolta in questa zona dal NEUM (Non-European Unity Movement) e dalla AAC (All African Convention).

L'OPO (Ovamboland Peoples's Organization) formato l'anno precedente da Sam Nujoma, prende ora il nome di SWAPO (Sud West African Peoples' Organization).

 






1960
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1960
-







1960

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
gen. Fuad Chehab
(1958 ago - 1964)
[progressista di centro]
1960
-



1960

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
Dal 1959, quando G.A. Nasser ha deciso lo scioglimento di tutti i partiti politici, il partito Baath siriano è passato all'opposizione: è tuttavia profondamente lacerato al suo interno tra filonasseriani, moderati e neobaathisti radicali.]

- Presidente
?
(? - ?)
1960
un triennio (1958-60) di disastrosa siccità peggiora un'economia essenzialmente agricola;
Damasco, in qualità di proconsole, arriva il mar.llo 'Abd al-Hakim Amir, inviato da G.A. Nasser con istruzioni di ovviare alle cause della crescente opposizione siriana all'unione;

1960
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1960
-


1960
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
alla fine degli anni cinquanta i profughi palestinesi si contano in 1.250.000, dispersi in varie parti del mondo, persone tenacemente legate alla loro identità nazionale;
la politica discriminatoria delle autorità israeliane nei confronti dei rimasti e le aspre condizioni di vita imposte agli esuli nei campi di raccolta dei paesi arabi ospiti, rafforzano la coesione di quella che viene definita "la nazione invisibile" coagulando a poco a poco intorno al problema di una guerra di liberazione nazionale, nuclei sempre più consistenti di profughi;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
David Ben Gurion
(1955 - 1963)
[del MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
parlamento unicamerale (Knesset);
1960
Maggio
23
, Tel Aviv, il governo israeliano annuncia la cattura di Adolf Eichmann nell'America Latina, dove si era rifugiato, e il suo trasferimento in Israele;



- Egitto (fascia di Gaza)
1960
-
- Giordania (Cisgiordania)
1960
-

1960
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Sa'ud ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Kuwait 1902 - Atene 1969)
secondo figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1933, proclamato principe ereditario (il primogenito Turki è morto nel 1919), viene associato all'amministrazione del regno come viceré del Neged;
1953-64, re dell'Arabia Saudita;
nel 1955 stipula un patto militare con Egitto e Siria;
1960
Faysal, suo fratello, principe ereditario e suo stretto collaboratore viene estromesso dal governo;
1960
-


1960
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Kuwait (sceiccato)
[Legato alla Gran Bretagna dal trattato anglo-kuwaitiano del 1899.
La popolazione, inferiore a 200.000 abitanti, è concentrata soprattutto a Kuwait City, all'estremità settentrionale del Golfo.]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah  

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;

1961-65, sceicco del Kuwait;

1960
-
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1960
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1960
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1960
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1960
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1960
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1960
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1960
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1960
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1960
-

1960
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1958 è entrato accanto alla RAU (Repubblica Araba Unita) nella confederazione degli Stati Arabi Uniti.]
? 

1960
-




1960
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; non c'è tuttavia equilibrio tra i diversi gruppi che hanno sostenuto la rivoluzione (nasseriani, comunisti, Baath).]
- Primo ministro,
nonché comandante supremo delle forze armate
'Abd al-Karim Kassem
(1958 - feb 1963)
1960
-
Kurdistan (iracheno)
1960
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1960
Iran
[nel 1955 l'Iran aderisce al patto di Baghdad e si schiera in modo definitivo a fianco dell'Occidente;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;


- Primo ministro
-
1960
si tengono le prime elezioni a sistema bipartitico, ma la dialettica politica è tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.

L'Iran, che finora ha goduto per due generazioni di entrate provenienti dal petrolio, ha circa 20 milioni di abitanti.






Ferrero, Paolo (Chiotti Superiori, Torino 1960) politico italiano;
1977, di famiglia valdese, ex operaio Fiat, si iscrive diciassettenne a Democrazia proletaria;
1995, entra nella segreteria nazionale del Prc (Partito di rifondazione comunista);
2006, ministro del lavoro nel governo Prodi II.

Ornaghi, Lorenzo (verificare) professore ordinario di Scienza politica presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, direttore de «L'Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali» (Aseri);
Politica. Vocabolario (Jaca Book, Milano 1996)
Stato (Utet, Torino 1999, in Il digesto delle discipline pubblicistiche, vol. XV).

– Pellicani, Luciano (verificare) titolare della cattedra di Sociologia politica presso la facoltà di Scienze politiche della Luiss Guido Carli a Roma, direttore di «Mondoperaio» (1984-1993)
Gramsci, Togliatti e il Pci (Roma, Armando 1992)
Modernizzazione e secolarizzazione (Milano, Il Saggiatore 1997).

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Avanguardia Nazionale

1960, Roma, Stefano Delle Chiaie [Il Caccola] fonda una "Avanguardia Nazionale Giovanile" dopo essersi staccato dal gruppo extraparlamentare neonazista "Ordine Nuovo";
il movimento costituito dai fratelli Attilio e Cataldo Strippoli [nel 1973 proprietario di un albergo a Rimini], e Bruno e Serafino Di Luia, ha sede in Piazza della Rotonda e filiali anche a Milano, Firenze e Napoli;
«segue 1964»

ITALCEMENTI

1960, ha la proprietà totale o parziale delle seguenti testate:
- «La Notte» di Milano,
- «Il Corriere Lombardo»,
- «Il Giornale del Popolo», di Bergamo,
- «Il Giornale d'Italia»,
- «Il Messaggero Veneto», di Udine,
- «La Tribuna del Mezzogiorno», di Messina,
- ecc.

«Il Telegrafo»

«segue da 1955»
1960, ricompare la vecchia testata «Il Telegrafo»;
«segue 1967»

«Il Popolo»

«segue da 1959»
1956-60, direttore E. Bernabei;
«segue 1973»

«Il Giorno»

«segue da 1956»
1960, 1° gennaio, direttore il socialista I. Pietra;
per l'appoggio alle aperture di governo verso i socialisti e per la campagna a favore dell'intervento statale in economia, si trova al centro di accese polemiche che rientrano, e anche parzialmente, solo con l'allontanamento del direttore Gaetano Baldacci e con l'avvento del socialista I. Pietra, officiato da E. Mattei;
al giornale ci sono anche:
. Paolo Murialdi, redattore capo,
. Giorgio Bocca, inviato,
. Guido Nozzoli, inviato,
e altri arrivati dalle redazioni del «Tempo» di Milano (chiuso nel novembre 1954) e «La Patria Unita» dell'armatore A. Lauro (chiuso nel giugno 1956);
anche I. Pietra non può però difendere il "governo Tambroni" più di tanto, ma questo è stato voluto da Gronchi, amico di E. Mattei; si mette in mezzo anche Ferrari Aggradi
E. Mattei e F. Tambroni (entrambi di Matelica, Macerata) s'incontrano;
«segue 1972»

«Il Ponte»

1960, nello studio Somalia 1960, circa l'AFIS (Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia), Alessandro Pazzi scrive che l'ambasciatore Anzillotti, amministratore della Somalia, si pappava un milione circa al mese standosene nella sua villa di Pescia e facendosi vedere solo tre o quattro volte l'anno, nelle grandi occasioni, a Mogadiscio.
I quadri delll'AFIS erano riempiti di funzionari e impiegati che rappresentavano il fior fiore delle leve amministrative fasciste, «Peggiori insegnanti di democrazia e di civiltà non si sarebbero potuti trovare».
«Gli stipendi dei troppo numerosi funzionari e impiegati facisti erano altissimi ed accompagnati da molte agevolazioni e privilegi (servitù gratuite, uso di macchine ecc.), che incidevano fortemente sul bilancio annuale dell'amministrazione.
[Non per niente, secondo i somali, AFIS significa Ancora Fascisti Italiani in Somalia.
Il mandato ha comunque giovato soltanto a Fassio e ad altri armatori, e all'avv. Luigi Bruno e agli altri Grandi Baroni della finanza italiana.]

Nuova Ricerca

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