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ANNO 1958

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Papa Pio XII
(1939-58)

Papa Giovanni XXIII
(1958-63)

Centrale
[30 giu 1958]

ha nel proprio portafoglio:
- 8.235 azioni della Selt Valdarno per 15,501 Mdi;
- 8.417 azioni della Romana di elettricità per 15,721 Mdi;

Bastogi
[31 dic 1958]

ha nel proprio portafoglio:
- 10.265 azioni della Sme per 8,649 Mdi;
- 6.407 azioni della Sade per 5,275 Mdi;
- 5.385 azioni della Sges per 7,590 Mdi;
- 4.013 azioni della Edison per 6,274 Mdi;
- 1.137 azioni della Elettricità sarda per 2,989 Mdi;
- 996 azioni della Selt Valdarno per 1,662 Mdi.

Comecon

«segue da 1956»
1958, viene elaborato uno statuto più organico;
«segue 1962»  

Federazione delle Indie Occidentali

1958, 3 gennaio, viene costituita questa unione formata dalle Colonie britanniche dell'America Centrale insulare (Antille), Giamaica (con Turks, Caicos, Cahùans ecc.), Trinidad e Tobago, Barbados, Antigua (con Burbuda e Redonda), Montserrat, Saint Christopher (con Nevis, Anguilla e Sombrero), Dominica, Grenada, Saint Vicent, Saint Lucia.

Bank of England

«segue da 1955»
1958, la sterlina diventa pienamente convertibile per i non residenti; da questo momento le principali valute da riserva sono il dollaro e la sterlina; conseguentemente, prescindendo dai prestiti ad hoc effettuati dal FMI, l'incremento della liquidità occorrente per finanziare l'espansione del commercio mondiale si troverà nell'accrescimento della produzione dell'oro e nell'offerta di dollari e sterline.

Warburg
(banchieri)

«segue da 1956»
1958, Siegmund Warburg tenta con successo un'operazione mai tentata fino a questo momento: un'Opa [offerta pubblica di acquisto] straniera che mira a comprare un'impresa europea contro il volere dei suoi dirigenti: un uomo solo sfida l'intero establishment britannico;
la British Aluminium, compagnia inglese che sopperisce a mala pena alla produzione nazionale, investe in Canada, a Quebec, nella costruzione di un nuovo stabilimento: l'investimento si rivela un disastro finanziario; in due anni le azioni della società calano da 80 a 37 scellini: è tempo di "raccogliere la società", come si usa dire; intanto gli Stati Uniti che tendono a monopolizzare il mercato dell'alluminio, comperano fabbriche in tutto il mondo; per la British Aluminium si muovono in due:
- Reynolds, appoggiata da S. Warburg
- Alcoa, (Aluminium Company of America);
rifiutata l'offerta di Warburg, la società accorda un terzo del suo capitale alla Alcoa; Warburg consiglia la Reynolds di associarsi nella scalata a un'impresa inglese per non presentarsi come stranieri predatori: la scelta cade su Tube Investments il cui presidente Ivan Stedeford, incontra lord Portal, il presidente della British Aluminium, per un'offerta di acquisto delle azioni a 78 scellini l'una; Portal rifiuta duramente e annuncia di aver venduto un terzo del capitale all'Alcoa; Warburg convoca subito una conferenza stampa nella quale annuncia la sua Opa a 78 scellini, ignorata dai dirigenti della British Aluminium che hanno preferito vendere all'Alcoa a 60 scellini ad azione con grave danno del capitale; la stampa si schiera immediatamente con Warburg; lord Portal definisce l'offerta della Alcoa una "collaborazione americana" e quella della Reynolds "desiderio di domino americano", ma ai più non sfugge che anche con un terzo delle azioni si può esercitare di fatto il controllo della società; 
Warburg inizia l'attacco finale:
il governatore della banca d'Inghilterra, lord Cromer, e il cancelliere dello Scacchiere chiamano Siegmund per farlo rinunciare all'impresa e annunciargli che anche il primo Ministro, Harold Macmillan è di quest'avviso; 
S. Warburg continua per la sua strada, fa razzia in Borsa di tutto quello che può: ha denaro a sufficienza e serve a poco l'offerta di lord Portal diretta agli azionisti di ricomprare le azioni a 78 scellini; Siegmund compra tutto e porta il suo prezzo di acquisto a 4 sterline: mancano però all'appello i grandi azionisti; tutti i piccoli vendono guadagnando parecchio ma cosa faranno i grandi detentori di pacchetti azionari (compagnie di assicurazione, fondi di anticipazione, Comitati della Chiesa di Inghilterra)?;
i grandi magnati della finanza sanno che in "operazioni di assorbimento" il risultato finale è incerto fino all'ultimo momento;
«segue 1959»



Banca d'Italia

- Governatore: D. Menichella (1948 apr - 1960)
- Direttore generale: ?

 

 

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

- Presidente: Aldo Fascetti (1956-1960)

1958

Gennaio
-



 

 

 

MINISTERO DELLE PARTECIPAZIONI STATALI
Istituito con Legge 22 dicembre 1956, n. 1.589
[Occupati: oltre 300.000 unità]
GRUPPI
Società dipendenti
 
IRI (Istituto di Ricostruzione Industriale)
[200.000 dipendenti]
- Presidente: avv. Aldo Fascetti (? - ?)
[esercita la professione a Pisa dove diventa presidente della Provincia;
1948, entra a Montecitorio come deputato Dc;
1953 (vittima della battaglia elettorale tra Gronchi e Togni) non viene rieletto;
presidene della Larderello, con Gronchi presidente della Repubblica rientra in Parlamento e nel marzo 1956 dà le dimissioni da deputato per assumere la presidenza dell'IRI.]
bancarie, elettriche, telefoniche, siderurgiche, cantieristiche, meccaniche, armatoriali, chimiche e varie  
ENI (Ente Nazionale Idrocarburi
minerarie, nucleari, meccaniche, armatoriali, per il trapsorto e la distribuzione degli idrocarburi  
FIM (Fondo Industrie Meccaniche) derivanti quasi tutte dalle società Breda, Ducati e Reggiane  
Aziende Patrimoniali dello Stato - Terme di Salsomaggiore,
- Terme di Chianciano,
- Terme di Montecatini,
- Azienda di coltivazione delle Ostriche nel Mar Piccolo di Taranto e nei laghi artificiali di Fusaro e Miseno, ecc.
 
Alcune Società di Liquidazione - Cines,
- Azienda Carbonifera Sarda,
- Lati, società aeronautica
- Lai, società aeronautica,
- Casa Nostra, società mobiliare
 
Imprese costituite sotto varie forme, già dipendenti dai ministeri delle Finanze, del Tesoro, dell'Industria - Azienda Minerali Metallici Italiana,
- Monte Amiata, società mineraria,
- Cogne, società siderurgica,
- Azienda Tabacchi Italiani,
- Cinecittà,
- Alitalia,
- Ente autonomo mostra d'oltremare e del lavoro italiano nel mondo
 
Società gestite come feudi particolari dai funzionari del Ministero delle Finanze - SICEA (Società Italiana per il Commercio Estero),
- SALS (Società Laterizi Siciliani),
- SAFNI (Società Fertilizzanti Naturali Italia)
- SAME (Società milanese Editrice),
- ELAMI (Società Estrazione Lavorazione Acque Minerali Italiane)
- VIRIL (Società Valorizzazione Idroterapia Radioattività Ischia-Lacco),
- SIC (Società per l'incremento della stazione termale di Chianciano),
- Società "Nazario Sauro" per l'esercizio di navi-scuola,
- Società editoriale "Cremona Nuova",
- Società Immobiliare "Leoniero da Tortona", con sede a Milano,
- Società Napoletana per le terme di Agnano, con sede a Napoli,
- Società a responsabilità limitata "Energie", con sede a Bolzano.
 
Con i tre decreti 7 maggio 1958:
- n. 574, per le aziende minerarie,
- n.575, per il cinema,
- n. 576, per le aziende termali,
sono istituiti i primi "tre enti di gestione", ma sono per il momento scatole vuote.
 
 
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

 



Banche

1958

Banca di Credito Finanziario
o
Mediobanca

- Presidente:
. Eugenio Rosasco (1946 giu - 1958)
. A. Tino (1958 - 1977)
- Amministratore delegato (dal 1949) e Direttore generale: E. Cuccia (1946 giu - 1988)

Azionisti (1958):
- Banca Commerciale Italiana 24%
- Credito Italiano 24%
- Banco di Roma 20%
[Nel Cda siede il principe Giulio Pacelli.]
- Piccoli azionisti 28%
- Privati 4%

1958,


XIII esercizio (1958 giu - giu 1959)

è nominato presidente Adolfo Tino (1958-77);

 

«segue 1959»

 

 

Istituto Bancario San Paolo di Torino

«segue da 1957»

«segue 1959»

 

Banca Provinciale Lombarda

1958
dal 1950, l'Italmobiliare (la finanziaria della Italcementi) possiede i 2/3 del capitale sociale.
L'ing. C. Pesenti è così di fatto il vero padrone della banca.

Banca Cattolica del Veneto

- Presidente
. Massimo Spada (1947-1983)
- Vice presidente
. avv. Vittorino Veronese,
- Amministratore delegato
. Secondo Piovesan,
- Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. Riccardo Carini,
. Alfredo Cursi [segretario],
. Luciano Giacomuzzi,
. dr. Enzo Guarnieri,
. avv. Gaetano Martelletto,
. avv. U. Merlin,
. Alessandro Passi,
. Guglielmo Schiratti,
. Elio Somma,
. ing. Sergio Zanarotti,
- Sindaci effettivi:
. Amedeo Gallina,
. Luigi Ricchieri,
. Pio Rumor,
. conte avv. Giustino Di Valmarana,
- Sindaci supplenti:
. Giuseppe Del Giudice,
. Antonio Guizzardi.

Comitato esecutivo
- Presidente:
. Secondo Piovesan,
- Componenti:
. Raffaello Bettazzi,
. Riccardo Carini,
. Alessandro Passi,
. Pio Rumor.

- Direttore generale
. Felice Saggiorato.
- Vicedirettori
. Bruno Bernardini
. Aurelio Ballarin.


1958
la banca aderisce al Mediocredito del Friuli.

Novembre
20
, il Consiglio di amministrazione ascolta in piedi le parole del presidente per l'elezione di Angelo Roncalli a pontefice [Giovanni XXIII], dopo la scomparsa di Pio XII; si preoccupa altresì di curare la vita religiosa dei propri dipendenti: si organizzano pellegrinaggi del personale alla Madonna del monte Berico o anche a Lourdes;
a Pasqua e a Natale i dipendenti si preparano alla comunione.

«segue 1959»


 

1958
CONSORZIO NAZIONALE PRODUTTORI ZUCCHERO

Marzo
, il D.M. 1° marzo 1958 nomina presidente della Cassa conguaglio interessi passivi zucchero l'on. Enrico Roselli (Dc) che, nella sua qualità di relatore sulla imposta per multare lo zucchero di baritazione, si è già tanto distinto alla Camera nella «tutela della bietola».

«segue 1959»

 

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]



1958
POLIGRAFICI «IL RESTO DEL CARLINO»
[cap. L. 636.152.000, diviso in azioni da mille lire ciascuna.]
- Presidente: avv. Giorgo Barbieri (? -?) – [109.280 azioni]
[Pure presidente dell'Associazione Industriali di Bologna, uomo di fiducia dell'Eridania per tutti gli affari giornalistici, nominato cavaliere del lavoro dal presidnete Gronchi (nonostante che l'Associazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro non l'abbia portato nella rosa dei candidati). Possiede 109.280 azioni]
- Vicepresidente: comm. Oscar Maestro (? -?) – [69.172 azioni]
[Sedicente esperto in pubblicità commericale.]

[Oscar Maestro: proprietario, assieme al fratello Guido Maestro, della SICAP che dal dopoguerra al 31 dicembre 1956 ha avuto in gestione la pubblicità del «Carlino» (ex «Giornale dell'Emilia»), del «Carlino Sera» e dello «Stadio», e anche la gestione della pubblicità della «Nazione» e della «Nazione Sera» fino al maggio 1955.
Poiché la SICAP non ha aveva né capitali né personale né attrezzatura adeguata, è evidente che questi contratti sono stati formati dalle società editrici dei giornali solo per consentire alla SICAP di svolgere un'azione di disturbo nei confronti della grande organizzazione pubblicitaria internazionale, la SPI, che nel mezzo secolo precedente la guerra aveva gestito anche la pubblicità dei giornali di Bologna e di Firenze.
Infatti, dopo un anno di vita della SICAM, il comm. Oscar Maestro offre alla SPI di rilevare le azioni della sua società, insieme ai contratti che essa aveva conclusi.
Per sbarazzarsi di un concorrente pericoloso la SPI consente alla proposta, pagando al comm. Oscar Maestro diverse decine di milioni e impegnandosi a dargli una provvigione del 5% sul reddito pubblicitario lordo dei giornali.
Il comm. Oscar Maestro promette in cambio di adoperarsi per far mantenere regolarmente in vita i contratti fino al termine stabilito e per farli rinnovare alla scadenza di tale termine; in più il comm. Oscar Maestro si impegna ad astenersi dal concorrere, sia direttamente che per l'interposta persona, agli appalti per le nuove aggiudicazioni.
Dal principio del 1949 al 1955 la gestione della SPI triplica gli introiti per pubblicità dei giornali di Bologna e di Firenze e corrispondentemente triplica la provvigione al comm. Oscar Maestro che così viene ad intascare diversi milioni di lire al mese senza far nulla.
Oltre a ripetere, alla scadenza dei contratti di gestione di pubblicità, il gioco che gli era così ben riuscito nel 1947, si fa dare dalla Poligrafici «Il Resto del Carlino l'incarico di rappresentarla in tutti i suoi rapporti con la SPI.]

1958
oltre ad avere la proprietà dei giornali:
- «Il Resto del Carlino»
[130-150 mila copie, diffuso in Emilia, Veneto e Marche],
- «Carlino Sera»,
è proprietaria, attraverso la Società editrice «La Nazione» dei giornali:
- «La Nazione»
[110-120 mila copie, diffuso in Toscana e Marche],
- «Nazione Sera»,
- «Tirreno»
[ca 30 mila copie, diffuso in provincia di Livorno],
- «Stadio»
[ca 60.000 copie, diffuso in tutta Italia].
il petroliere A. Monti che ha acquisito il controllo dell'Eridania, acquista anche la testata «Il Resto del Carlino».
Dello stesso gruppo della società Poligrafici «Il Resto del Carlino» fanno parte le società:
- Nuova Editrice Emiliana (cap. L. 9.387.500) e
- Nuova Editrice Emiliana e C. (cap. L. 10 Mni),
costituite solo per ragioni di rappresentanza giuridica e di accertamenti fiscali.

Gennaio
dall'inizio dell'anno il «Resto del Carlino» e gli altri giornali del gruppo continuano a ripetere un avviso, in cui si legge che dal 1° maggio la pubblicità non sarà raccolta dalla vecchia società SPI, ma dalla nuova società SPE.
In conseguenza la SPI chiama in giudizio:
. avv. Giorgo Barbieri,
. comm. Oscar Maestro,
. il dr. Carlo Pelloni,
sostenendo di essere stata vittima, nel, 1955 di un loro «concerto doloso», per il quale ha pagato al comm. Oscar Maestro 264 milioni di lire che gli non doveva.
Inoltre la stessa SPI chiama in causa la Poligrafici «Il Resto del Carlino» (pur riconoscendo che anche i suoi azionisti sono stati danneggiati dallo stesso raggiro) per rispondere delle conseguenze dell'operato doloso dei suoi amministratori.

Febbraio
19
, il Tribunale di Bologna, accogliendo il ricorso della SPI, riconosce che l'avv. Giorgo Barbieri non poteva rappresentare la società da lui presieduta perché era accusato di «aver contrattualmente vincolato la società in operazioni non conformi agli interessi sociali, allo scopo di realizzare, per sé e per conto di terzi, illeciti guadagni».
Volendo assicurare alla Poligrafici «Il Resto del Carlino» una regolare rappresentanza, «al di sopra di ogni sospetto» il presidente del Tribunale di Bologna nomina «curatore speciale» della società per il giudizio, un professore dell'università di Bologna.

 

«segue 1959»

 

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

FRANCO TOSI

Quasi tutta di proprietà dei signori Falck.


- Presidente:
. rag. Mario Rossello (? - ?);
[Pure presidente della Edison.]
- Membri del Consiglio di Amministrazione:
. Giovanni Falck (? - ?);
[proprietario e presidente delle grandi Acciaierie e Ferriere Lombarde.]
. Romualdo Borletti (? - ?);
[presidente della Rinascente.]
. Carlo Pesenti (? - ?);
[proprietario e amministratore delegato della Italcementi.]
. Massimo Spada (? - ?)
[presidente della Banca Cattolica del Veneto.]
. ecc. (altri grossi calibri dell'industria italiana e vaticana).

1958

Con deliberazione assembleare del 24 marzo 1947 la società ha provveduto alla concentrazione del complesso aziendale del proprio cantiere di Taranto mediante apporto dello stesso nella Società Cantieri Navali di Taranto all'uopo costituita, conservando la proprietà delle corrispondenti azioni rappresenntative del capitale sociale.
Ora cede una parte delle azioni (operazione prevista in tre riprese: 1949, 1950 e 1952).

Luglio
28
, la perdita per il 1957, denunciata dalla Cantieri Navali di Taranto SpA, è di L. 546 Mni di lire.
L'indebitamento complessivo (al 28 luglio 1958) è di 6 Mdi di lire.
Dal 1954 al secondo semestre 1957, il numero dei dipendenti è passato da 1893 a 3647 unità.]

Ottobre
24
, il progetto di legge 24 ottobre n. 453, presentato da otto deputati democristiani, propone di far rilevare dall'IRI la Cantieri Navali di Taranto SpA.

Novembre
28
, nella relazione al disegno di legge 28 novembre 1958, n. 643 presentato alla Camera dal ministro Lami Starnuti per «autorizzare l'IRI a rilevare le attività patrimoniali della Società per azioni Cantieri Navali di Taranto» si legge che, fino al 1953, «i mutui della FIM e dell'IMI e i contributi statali rappresentano pressoché la totalità dei nuovi mezzi liquidi che la società [Cantieri Navali di Taranto] è riuscita ad ottenere».
[In pratica la società ha ottenuto:
- dal FIM (Fondo Industrie Meccaniche), fino al 1950, mutui obbligazionari per l'ammontare complessivo di 1,053 Mdi di lire;
- dall'IMI, nel 1952, un mutuo di 200 milioni;
Inoltre, nel 1951, due mutui per complessivi 400 milioni di lire sono stati erogati dall'IMI ad armatori per costruzioni navali commesse alla Cantieri Navali di Taranto.
La società ha beneficiato inoltre degli interventi che hanno formato oggetto della "legge Saragat" e della "legge Cappa" a favore delle costruzioni di navi mercantili.]

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

 

I compari di San Gennaro

1958

 

«segue 1959»

 

Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..
- Nino Piccione, Uragano Lockheed - E.L.V. Roma 1977, I ed..



La Lockheed Corporation e il supermercato delle armi.
- Presidente: ? (1957-?)

1958

Il Miragae III [simbolo prestigioso del potere della Francia] della francese Dassault raggiunge la velocità di Mach 2 (doppio della velocità del suono), quasi nello stesso periodo in cui la medesima velocità è raggiunta dal caccia britannico Lightning.
Quando Ch. de Gaulle torna al potere, Marcel Dassault è uno degli uomini più ricchi di Francia. Possiede il 90% delle azioni della società aeronautica ed ormai si è introdotto in numerose altre attività, compreso il commercio di immobili, la proprietà di vari cinematografi e di una banca. Dirige le sue società da una splendida residenza in stile Secondo Impero agli Champs-Elysées. Le sue società sono dirette dai suoi luogotenenti fidati e il figlio Serge Dassault, che si è laureato all'École Polytechnique e al Collegio di aeronautica, assume la direzione della Elettronica Dassault.

autunno, Germania. Il ministro della difesa, il bavarese F.J. Strauss, decide di scegliere lo Starfighter F-104 della Lockheed.

Dicembre
il Bundestag ratifica la sua decisione presa dal suo ministro della difesa, il bavarese F.J. Strauss.

 

- Yoschío Kodama,
[politico nazionalista nipponico già negli anni venti quando era ancora un ragazzo, avversario accanito del comunismo, fautore di un governo diretto da parte dell'imperatore; 1941, a soli trentanni, riceve l'incarico di fornire materiali militari in Cina; alla fine della guerra la sua agenzia possiede una grande quantità di diamanti, platino e denaro contante: metà di questo patrimonio viene confiscato dalle forze di occupazione americane, ma metà [si dice] rimane nascosta; 1945, agosto, il giorno della resa del Giappone vede l'ammiraglio Onishi [l'organizzatore dei piloti giapponesi kamikaze] immergersi la spada nel ventre; rinchiuso in carcere subito dopo, vi rimane tre anni in attesa di processo come criminale di guerra di Classe A assieme ad altri capi giapponesi fra cui il primo ministro del tempo di guerra generale Tojo; 1948, inizio della guerra fredda; il medesimo giorno dell'esecuzione capitale di Tojo egli viene liberato assieme ad altri eminenti politici del futuro. Ha solo trentasette anni.] Nel 1958 è uno degli uomini politici più potenti del Giappone.
Eminenza grigia della politica di destra per due decenni, agente segreto della Lockheed da diciassette anni, egli ha finanziato con generosità il fondatore del nuovo Partito liberale, Ichiro Hatoyama, divenuto in seguito primo ministro. Un suo protetto, Nobusuke Kishi, con il quale era stato in carcere, è ora primo ministro. Il Giappone, grazie agli acquisti americani per la guerra di Corea, sta conoscendo un boom eccezionale. Chiede pertanto di essere riarmato d'urgenza in funzione anticomunista anche se, dopo i fatti di Hiroshima l'avversione pubblica per le armi suscita una speciale tensione politica.
Sotto l'ispirazione di Ken Hull, che dirige la divisione internazionale della società sotto la presidenza di R.E. Gross, la Lockheed inizia il suo affondo in Giappone per piazzare i suo Starfighter. Ken Hull assume per prima cosa:
- Taro Fukuda,
[public relations man americano-giapponese, ex interprete presso le forze americane, amico di Yoschío Kodama mentre questi era in prigione.]
per avere consigli nei contatti col governo.
Yoschío Kodama (che come tutti i grandi commercianti d'armi agirà da uomo misterioso) suggerisce a Ken Hull di trattare direttamente con la Marubeni, società commerciale che sta rivaleggiando in questo periodo con la Mitsubishi e la Mitsui (società un tempo molto importante per la Vickers e che finora ha rappresentato la Lockheed)
La Grumman intanto ha spinto il proprio caccia Super Tiger (F-11F) con molto maggiore successo in Giappone che non in Europa. Verso la fine dell'anno il consiglio della difesa giapponese decide, in via provvisoria, di acquistare l'aereo da essa prodotto.

«segue 1959»

 

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.




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Confindustria: presidente Alighiero De Micheli.

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio


Giugno

Luglio

Agosto
l
o scandalo del "banchiere di Dio" Giovanni Battista Giuffrè, coinvolge il ministero delle Finanze nelle persone di Luigi Preti e Giulio Andreotti.

Settembre

Ottobre


Novembre
la Fiat 500 costa di meno. 
La casa torinese diminuisce il prezzo da 465.000 a 396.000 e favorisce la vendita a rate.

Dicembre
4
, circa la questione dei concessionari di banane somale, il Consiglio di Stato esprime parere contrario alla «norma transitoria»: in conseguenza il regolamento emanato col D.M. del 2 settembre 1959, n. 1259, sanziona, senza ammettere alcuna eccezione, il sistema della pubblica gara.


Il primo tratto dell'autostrada del Sole viene inaugurato dal presidente Fanfani. Sono 100 chilometri di percorso da Milano a Parma.

CNEL
(Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro)

1958, 10 gennaio, Roma, in virtù della legge 5 gennaio 1957 n. 33, viene costituito questo consiglio nazionale; già previsto dalla Costituzione, è composto di 80 membri e presieduto da Meuccio Ruini.

EGAM
(Ente autonomo di gestione per le aziende minerarie e metallurgiche)

1958, per riunire le miniere di stato, nasce questa holding pubblica, ente poi allargatosi nel settore degli acciai speciali con la Breda siderurgica, la Cogne e alcuni complessi localizzati nel centro-sud;
è pure presente nel comparto meccano-tessile con la Cognatex, La Nuova San Giorgio e alcune imprese minori;
«segue 1977»

1958, quando Alberto Pirelli (privato) incontra Enrico Mattei (pubblico), l'ENI, attraverso l'ANIC, intende produrre "gomma sperimentale", poi però l'impianto non si farà;
Virginio Tedeschi, titolare della CEAT, si congratula con Pirelli; l'incontro tra pubblico e privato finisce con la vittoria del privato;

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