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ANNO 1955

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Radio-TV

Papa Pio XII
(1939-58)

Chase National Bank

«segue da 1930»
1955, dopo la II guerra nondiale, viene accusata di aver collaborato con i nazisti tramite la sua filiale di Parigi; sospettata di aver contribuito a finanziare la macchina da guerra nazista, viene anche denunciata, a conclusione di un'indagine del governo di Washington per aver «vigorosamente applicato» in Francia, «le restrizioni contro le proprietà degli ebrei», rifiutandosi addirittura di onorare le richieste di prelievi dai propri conti avanzate da clienti ebrei;
[concluderà molto più tardi accordi extragiudiziali di indennizzo alle famiglie di questi clienti].

Chase Manhattan Bank

1955, la Chase National Bank e la Bank of the Manhattan Company si fondono in questo nuovo istituto;
«segue 2000»

Bear Stearns & Co.

«segue da 1933»
1955, la banca newyorkese apre il suo primo ufficio all'estero: Amsterdam;
«segue 1978»

Bank of England

«segue da 1946»
1955, febbraio, comincia a sostenere ufficialmente il tasso di cambio del mercato nero per portarlo in linea con il tasso ufficiale; questo significa, di fatto, che viene ammessa la convertibilità della sterlina trasferibile;
«segue 1958»

Germania

1955, un concessionario di auto denuncia un certo Ivan Salomon Smolianoff, per aver acquistato una Volkswagen con denaro falso, circa 2.000 marchi; riconosciuto l'autore da una foto segnaletica, parte una caccia in grande stile che però non darà alcun esito; 
le tracce, per combinazione, portano nei pressi di Hannover, dove risiede, ormai in pensione, Bernhard Krüger; questi sta conducendo una vita irreprensibile e di Smolianoff non sa assolutamente nulla; la Vw viene trovata vicino al confine. 

Yamaha

1955, nasce questa società come consociata del gruppo Nippon Gakki, fondata nel 1887 da Yamaha Torakasu (1851-1916); 
si impone rapidamente sul mercato mondiale con la sua produzione di motociclette sportive di grossa cilindrata e di auto "fuoristrada", nonché nel settore dell'alta fedeltà e degli strumenti musicali, sia tradizionali, sia elettronici.

Mobil Oil

«segue da 1931»
1955, la Socony Vacuum diventa Mobil Oil che si afferma come una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo; ha concessioni di estrazione in una ventina di paesi, possiede petroliere, raffinerie, impianti chimici… e altro ancora.



t
EMIGRAZIONE ITALIANA
Emigrati italiani
per gli Stati Uniti d'America
e per tutte le destinazioni
Immigrazione italiana
e immigrazione totale
negli Stati Uniti d'America
Secondo le statistiche italiane
(a)
Secondo le statistiche americane
(b)
Anni
USA
Tutte le destinazioni
Italiana
Totale
% It.
1876-1884
75.194 1.157.496 124.561 3.665.732 3,40
1885-1900
697.284 4.100.415 863.340 6.353.840 13,59
1901-1906
1.356.922 3.558.249 1.232.888 4.933.811 24,99
1907-1914
1.975.511 5.065.501 1.702.285 7.994.616 21,29
1915-1917
129.474 334.879 117.949 920.929 12,81
1918
2.793 28.311 5.250 110.618 4,75
1919
82.492 253.224 1.884 141.132 1,35
1920
349.042 614.611 95.145 430.001 22,13
1921-1924
196.246 1.237.132 365.499 2.344.599 15,59
1925-1927
102.172 761.411 31.753 933.977 3,40
1928-1940
204.831 1.282.545 126.091 1.357.064 9,29
1941-1945
-
-
935 170.952 0,01
1946-1955
155.020 2.494.048 *188.929 *2.600.217 *7,27

(a) ISTAT (Istituto Centrale di Statistica): Sommario di Statistiche Italiane 1861-1955; + Annuari vari.
(b) U.S. Bureau of the Census: Historical Statistics of the United States. Colonial Times to 1957, Washington D.C. 1960 pp. 56-57.
* Periodo di riferimento: 1946-1957.
[Le differenze tra le due rilevazioni (ancora più marcate se considerati i dati anno per anno) sono dovute ai diversi metodi di rilevazione e alla diversa accuratezza delle statistiche dei due paesi.]
Fonte: Francesco Paolo Cerase: L'emigrazione di ritorno: innovazione o reazione?, 1971 - Università di Roma, Istituto di Statistica e Ricerca Sociale "C. Gini" - Sezione di Sociologia - prof. Vittorio Castellano.

w



Banca d'Italia

- Governatore: D. Menichella (1948 apr - 1960)
- Direttore generale: ?

 

 

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

- Presidente:
. Isidoro Bonini (1950-1955)

1955

Gennaio
-



 



Banche

1955

Banca di Credito Finanziario
o
Mediobanca

- Presidente: Eugenio Rosasco (1946 giu - 1958)
- Amministratore delegato (dal 1949) e Direttore generale: E. Cuccia (1946 giu - 1988)

1955,

X esercizio (1955 giu - giu 1956)

agosto, si giunge alla firma di un outline of agreement fra R. Mattioli (per conto delle tre Banche di Interesse Nazionale), E. Cuccia e André Meyer (in rappresentanza di Lazard) che prevede l'acquisto da parte di Lazard di 40.000 azioni di Mediobanca con diritto di put per Lazard fra il 1° luglio 1957 e il 31 dicembre 1958 e un corrispondente diritto di call delle Banche di Interesse Nazionale;
questa ipotesi di accordo deve essere modificata per il rifiuto delle autorità italiane di autorizzare il put e il call sulle azioni di Mediobanca;
il nuovo accordo prevede direttamente l'ingresso di Lazard e di Lehman nel capitale di Mediobanca con il diritto di salire fino al 10%.
Contemporanemamente Mediobanca firma un importante accordo di collaborazione nel settore di attività delle banche di investimento con le due banche che prevede la reciproca concessione di un diritto di first refusal per gli affari italiani, americani, francesi e britannici.
Questo accordo, molto importante, mette Mediobanca nella posizione di conoscere molto di ciò che si muove nel campo degli investimenti esteri in Italia e italiani all'estero e soprattutto di disporre di un accesso privilegiato alla rete di contatti internazionali di queste banche e in particolare di Lazard.

La voce Titoli di proprietà (Rel. Ass. relativa all'esercizio 1954-55) evidenzia un importo di 483 Mni di lire in obbligazioni e poco meno di 1,5 Mdi di lire in azioni (in particolare azioni Montecatini, Bastogi, Fondiaria Vita, Fondiaria Incendio e Sade);
[Ciò è dovuto alla costituzione – attività iniziata a metà degli anni Cinquanta – di un proprio portafoglio di titoli azionari e obbligazionari.]

 

«segue 1956»

 

 

Istituto Bancario San Paolo di Torino

«segue da 1950»
Presidente:
. gr. uff. dott. rag. Anton Dante Coda, dal 1946.
Direttore generale:
. comm. rag. Ferdinando Beretta, dal 1954.
1955, entra in funzione il centro meccanografico (si evolverà tecnologicamente nella struttura di Moncalieri nel 1964);
«segue 1959»

 

Banca Provinciale Lombarda

1955
dal 1950, l'Italmobiliare (la finanziaria della Italcementi) possiede i 2/3 del capitale sociale.
L'ing. C. Pesenti è così di fatto il vero padrone della banca.

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: Angelo Lampertico, (1950-78)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. R. Brunelli,
. U. Frigo,
. G. Faggionato,
. N. Griso,
. A. Lancerotto,
. A. Lanza,
. U. Marton,
. P. Nizzero,
. A. Pozzan,
. R. Todescato,
- Collegio Sindacale:
. G. Tomba,
. S. Galizzi,
. G. Gasoli,

Direttore generale: Ugo Azzalin (1948-67)

Banca Cattolica del Veneto

- Presidente
. Massimo Spada (1947-1983)
- Vice presidente
. avv. Vittorino Veronese,
- Amministratore delegato
. Secondo Piovesan,
- Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. Riccardo Carini,
. Alfredo Cursi [segretario],
. Luciano Giacomuzzi,
. dr. Enzo Guarnieri,
. avv. Gaetano Martelletto,
. avv. U. Merlin,
. Alessandro Passi,
. Guglielmo Schiratti,
. Elio Somma,
. ing. Sergio Zanarotti,
- Sindaci effettivi:
. Amedeo Gallina,
. Luigi Ricchieri,
. Pio Rumor,
. conte avv. Giustino Di Valmarana,
- Sindaci supplenti:
. Giuseppe Del Giudice,
. Antonio Guizzardi.

Comitato esecutivo
- Presidente:
. Massimo Spada,
- Componenti:
. avv. Vittorino Veronese,
. ?,
. ?.

- Direttore generale
. Felice Saggiorato.
- Vicedirettori
. Bruno Bernardini
. Aurelio Ballarin.


1955
Febbraio
28
, assemblea generale ordinaria per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 1954;
il presidente e il vice presidente, rilevando la loro difficoltà di intervenire alle adunanze del Comitato esecutivo, propongono che si componga il comitato senza di loro e che la sua presidenza sia affidata a Secondo Piovesan; ecco allora:

Comitato esecutivo
- Presidente:
. Secondo Piovesan,
- Componenti:
. Raffaello Bettazzi,
. Riccardo Carini,
. Alessandro Passi,
. Pio Rumor.

«segue 1956»


Produzione industrie manifatturiere
incremento %
1860
1900
1901
1955
Italia
100
+ 94%
100
+ 6,5%
Germania
100
+ 328%
100
+ 4,4%
Francia
100
+ 146%
100
+ 3,0%
Gran Bretagna
100
+ 123%
100
+ 3,5%

Nel 1901 la produzione industriale italiana (esclusa l'edilizia) rappresenta solo il 5,6% di quella dei paesi aderenti alla O.E.C.E. (Organizzazione Europea di Cooperazione Economica). Mentre tuttavia quella britannica superava nel 1901 quella italiana di 6 volte, nel 1955 la superava di poco più di tre volte.

 

1955
ZUCCHERO
Nel 1952 il vecchio cartello unitario Società Produttori Zucchero si è diviso in due tronconi:

CONSORZIO SACCARIFERO
[controlla una produzione di 5.197.000 quintali nel 1955]

La holding Industrie Agricole Ligure Lombarda ha partecipazioni dirette in molte altre società.
Dal 1938 al 1955 ha aumetnato il capitale sociale da 30 Mni a 3,787 Mdi di lire, senza mai chiedere un centesimo ai suoi azionisti.
Valutazione di borsa: 1938: 100 Mni, 1948: 5,278 Mdi, 1955: 19,278 Mdi di lire.
Essa controlla l'Eridania:

Eridania, maggiore società saccarifera italiana, possiede:
22 zuccherifici, 7 raffinerie, 6 distillerie, 9 essiccatoi di polpe, 2 bietolerie, 2 eterifici, 2 fabbriche di lievito e 1 jutificio.
Nell'ultimo esercizio i suoi stabilimenti hanno lavorato più di 350.000 q.li di barbabietole al giorno, producendo 2.800.000 q.li di zucchero, cioè il 26% della produzione nazionale complessiva.
Il capitale è diviso in 1.800.000 azioni: 1.710.000 di serie A, con diritto a un voto, e 90.000 di serie B con diritto a 10 voti, sicché il 5,5% degli azionisti della serie B ha nelle assemblee il 36,9% dei voti complessivi.
Valutazione di borsa: 1938: 399 Mni, 1948: 11,600 Mdi, 1955: 39,510 Mdi di lire.

- Presidente: Benedetto Acquarone (? - ?)
[Pure presidente della Saccarifera Lombarda (cap. 1,934 Mdi) e delle Distillerie Italiane (capitale 3,667 Mdi), e consigliere della Industrie Agricole Ligure Lombarda]
- Consigliere delegato: Domenico Borasio (? - ?)
[Pure consigliere delle Distillerie Italiane e della Industrie Agricole Ligure Lombarda]
- Membri del Consiglio di Amministrazione:
. Pietro Bertolio (? - ?)
[Anche presidente della Industrie Agricole Ligure Lombarda]
. Vittorio Peglion (? - ?)
[]
. Plinio Stoppani (? - ?)
[Anche consigliere della Distillerie Italiane, della Industrie Agricole Ligure Lombarda, della Cartiere Burgo (cap. 10 Mdi), e di diverse altre società]

ERIDANIA
c/economico al 31.12. 1955
[in milioni]
- spese generali
- imposte e tasse
- Utile d'esercizio
271
437
1.703
- Dividendi e interessi su titoli di proprietà
- Utili di esercizio e diversi


247

2.164
 
2.411
 
2.411
Come si nota, il conto economico non è proprio trasparente…
- non porta la cifra del fatturato (che dalla pubblicazione di Mediobanca risulta di 47,591 Mdi di lire);
- non si capisce cosa sia incluso tra i "diversi";
- ecc..
Il bilancio non porta alcuna specificazione dei titoli industriali tenuti in portafoglio (7,359 Mdi)
- ecc..

Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..
- Nino Piccione, Uragano Lockheed - E.L.V. Roma 1977, I ed..

L'Eridania controlla a sua volta la Distillerie Italiane (cap. 3,667 Mdi di lire) - Fatturato 1955: 5 Mdi di lire.

UNIONE ZUCCHERIERI
[controlla una produzione di 4.297.000 quintali nel 1955]

ITALIANA INDUSTRIA ZUCCHERI:
nel luglio 1955 ha incorporato la Agricola Industriale dell'Agro Pontino e le Tramvie a vapore Bologna-Pieve di Cento-Malalbergo ed assunto partecipazioni in diverse altre società: Zuccherificio Lendinarese, Zuccherificio Delta Po, ecc..
Capitale sociale: 1910: 40 Mni, 1938: 126 Mni, 1948: 750 Mni, 1954: 7,200 Mdi.
Valutazione di borsa: 1938: 279 Mni, 1948: 5,940 Mdi, 1955: 32,580 Mdi di lire.
* Chi ha investito nel gennaio 1938 1.000.000 di lire in azioni, ai corsi dell'8 giugno 1956 ha realizzato 121.320.000 lire.
* Chi ha investito nel gennaio 1948 1.000.000 di lire in azioni, ai corsi dell'8 giugno 1956 ha realizzato 7.110.000 lire.

 

Al di fuori delle due grandi, operano altre 12 società minori
[con una produzione di 1.406.000 quintali nel 1955]
Su questo settore, in Italia, dominano incontrastate le famiglie:
- Acquarone, Cevasco, Oberti, Stoppani, Parodi, Musso, Piaggio, Montesi, ecc.
Il potere occulto che questi Grandi Baroni esercitano sulla vita pubblica è dimostrato dai provvedimenti che riescono continuamente ad ottenere, o a fare insabbiare, in difesa dei loro particolari interessi. Alcuni nel decennio:
1 - Lo zucchero è protetto con un dazio doganale ad valorem del 105%, uno fra i dazi più elevati della vigente tariffa doganale.
2 - Lo zucchero è una delle poche merci per le quali è stato ristabilito (con disposizione 20 giugno 1955 del Ministero del Commercio Estero), il sistema delle importazioni dietro licenza che era stato abolito in seguito agli accordi internazionali per la "liberalizzazione", ed il dazio completo della tariffa doganale (con Dpr 23 dicembre 1955), che è stato ridotto al 94,5%, in seguito alla riduzione del 10% su tutti i dazi, disposta dall'on. U. La Malfa, ministro al Commercio Estero nel 1950-51.
3 - Il prezzo dello zucchero è stato finora tenuto dal CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) a livelli corrispondenti ai massimi profitti di monopolio.
[Nel 1954-55 gli industriali inglesi hanno pagato al quintale grado le barbabietole ad un prezzo superiore a quello al quale le hanno pagate gli industriali italiani (L. 64,75 invece di L. 59,75), ma il prezzo dello zucchero franco fabbrica inglese è molto più basso di quello franco fabbrica italiano (L. 130 invece di L. 105 al kg); l'aumento sul prezzo del quintale grado riconosciuto dal CIP agli industriali italiani è del 217% mentre gli industriali inglesi si contentano del 162%].
4. La commissione di funzionari, istituita col D.M. 11 ottobre 1948, non ha ancora concluso la sua indagine sui diversi aspetti del problema saccarifero italiano.
5. con D.M. 16 settembre 1955, n. 836 è stato modificato il regime fiscale degli alcoli, aumentando di 60.000 lire l'ettanidro la tassa di denaturazione dell'alcool di provenienza estera, in modo da impedire le importazioni da parte dei produttori indipendenti così il mercato dell'alcool è tornato ad essere una riserva della SIPA (Società Italiana Produttori Alcole) che riunisce in un cartello i maggiori zuccherieri distillatori del melasso (con Eridania, la principale società interessata alla distillazione).
6. Nessuno ha mai conosciuto i conti della Cassa conguaglio prezzi dello zucchero 1947-48, che finora ha gestito una decina di miliardi di lire.
7. La Cassa conguaglio trasporto zuccheri che leva imposte private per un paio di miliardi di lire l'anno e ne distribuisce il ricavato fra gli zuccherieri rafforza anch'essa la politica del cartello, perché tiene in piedi, a spese dei consumatori, gli zuccherifici peggio situati, mettendoli in condizione di parità con quelli meglio situati, rispetto allo smercio dei prodotti.

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]
Anno
Superficie coltivata
a barbabietole
[ettari]
Produzione di zucchero
[tonnellate]
1936-39
135.000
32.716
1949
126.000
34.512
1955
257.000
*92.074
Zuccherifici in Italia
Zuccherifici attivi
Lavorazione giornaliera
di bietole
[quintali]
1946
53
500.000
1951
69
800.000
1955
79
1.270.400
* Anno considerato eccezionale.
Produzione media 1952-55: 69.818 tonn..
Altri zuccherifici sono attualmente in costruzione.

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

 

1955
POLIGRAFICI «IL RESTO DEL CARLINO»
[cap. L. 636.152.000, diviso in azioni da mille lire ciascuna.]
- Presidente: avv. Giorgo Barbieri (? -?) – [109.280 azioni]
[Pure presidente dell'Associazione Industriali di Bologna, uomo di fiducia dell'Eridania per tutti gli affari giornalistici, nominato cavaliere del lavoro dal presidnete Gronchi (nonostante che l'Associazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro non l'abbia portato nella rosa dei candidati). Possiede 109.280 azioni]
- Vicepresidente: comm. Oscar Maestro (? -?) – [69.172 azioni]
[Sedicente esperto in pubblicità commericale.]

[Oscar Maestro: proprietario, assieme al fratello Guido Maestro, della SICAP che dal dopoguerra al 31 dicembre 1956 ha avuto in gestione la pubblicità del «Carlino» (ex «Giornale dell'Emilia»), del «Carlino Sera» e dello «Stadio», e anche la gestione della pubblicità della «Nazione» e della «Nazione Sera» fino al maggio 1955.
Poiché la SICAP non ha aveva né capitali né personale né attrezzatura adeguata, è evidente che questi contratti sono stati formati dalle società editrici dei giornali solo per consentire alla SICAP di svolgere un'azione di disturbo nei confronti della grande organizzazione pubblicitaria internazionale, la SPI, che nel mezzo secolo precedente la guerra aveva gestito anche la pubblicità dei giornali di Bologna e di Firenze.
Infatti, dopo un anno di vita della SICAM, il comm. Oscar Maestro offre alla SPI di rilevare le azioni della sua società, insieme ai contratti che essa aveva conclusi.
Per sbarazzarsi di un concorrente pericoloso la SPI consente alla proposta, pagando al comm. Oscar Maestro diverse decine di milioni e impegnandosi a dargli una provvigione del 5% sul reddito pubblicitario lordo dei giornali.
Il comm. Oscar Maestro promette in cambio di adoperarsi per far mantenere regolarmente in vita i contratti fino al termine stabilito e per farli rinnovare alla scadenza di tale termine; in più il comm. Oscar Maestro si impegna ad astenersi dal concorrere, sia direttamente che per l'interposta persona, agli appalti per le nuove aggiudicazioni.
Dal principio del 1949 al 1955 la gestione della SPI triplica gli introiti per pubblicità dei giornali di Bologna e di Firenze e corrispondentemente triplica la provvigione al comm. Oscar Maestro che così viene ad intascare diversi milioni di lire al mese senza far nulla.
Oltre a ripetere, alla scadenza dei contratti di gestione di pubblicità, il gioco che gli era così ben riuscito nel 1947, si fa dare dalla Poligrafici «Il Resto del Carlino l'incarico di rappresentarla in tutti i suoi rapporti con la SPI.]

1955
oltre ad avere la proprietà dei giornali:
- «Il Resto del Carlino»
[130-150 mila copie, diffuso in Emilia, Veneto e Marche],
- «Carlino Sera»,
è proprietaria, attraverso la Società editrice «La Nazione» dei giornali:
- «La Nazione»
[110-120 mila copie, diffuso in Toscana e Marche],
- «Nazione Sera»,
- «Tirreno»
[ca 30 mila copie, diffuso in provincia di Livorno],
- «Stadio»
[ca 60.000 copie, diffuso in tutta Italia].
Dello stesso gruppo della società Poligrafici «Il Resto del Carlino» fanno parte le società:
- Nuova Editrice Emiliana (cap. L. 9.387.500) e
- Nuova Editrice Emiliana e C. (cap. L. 10 Mni),
costituite solo per ragioni di rappresentanza giuridica e di accertamenti fiscali.

Aprile
proprio alla vigilia della scadenza del contratto con la «Nazione», il comm. Oscar Maestro, si presenta alla sede della SPI producendo un contratto, in virtù del quale una sua nuova società, la SPE (Società Pubblicità Editoriali) – si noti l'uguaglianza delle sigle –, ha già ottenuto dalla Poligrafici «Il Resto del Carlino», per nove anni, l'appalto della pubblicità.
Se la SPI dà quel che il comm. Oscar Maestro chiede, il contratto ottenuto dalla sua società può essere annullato e i vecchi contratti sono rinnovati; il comm. Oscar Maestro per questo ha carta bianca e si acconta che la SPI gli prometta di continuare a pagargli il 5% di provvigione, dandogli tutti gli arretrati per il periodo in cui gli ha sospeso la sinecura, in seguito alle sue inadempienze.
Piuttosto che perdere l'affare, la SPI accetta la spudorata richiesta: viene quindi rinnovato non solo il contratto per la «Nazione e la «Nazione Sera», ma anche, in via anticipata, per il «Carlino», il «Carlino Sera» e lo «Stadio», a partire dal 1 maggio 1955 e fino al 30 aprile 1958.
Così gli amministratori della Poligrafici «Il Resto del Carlino» preferiscono all'80% sul gettito della pubblicità (offerto dalla SPI) il 75%, pur di assicurare al comm. Oscar Maestro le provvigioni già scadute e non pagate (L. 41.801.978 per la sua quota e L. 21.867.984 quota degli eredi del fratello) e la continuazione per il successivo triennio della provvigione del 5% «a titolo di intermediazione per il rinnovo dei contratti».
Con tale manovra 264 milioni di lire sono stati finora sottratti con destrezza dalle tasche degli azionisti della Poligrafici «Il Resto del Carlino» e passati nelle tasche del suo vice presidente.
[È dubbio poi se questi 264 milioni di lire rimarranno tutti nelle tasche del comm. Oscar Maestro! È lecito dubitarne.]

«segue 1956»

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]



FRANCO TOSI

Quasi tutta di proprietà dei signori Falck.


- Presidente:
. rag. Mario Rossello (? - ?);
[Pure presidente della Edison.]
- Membri del Consiglio di Amministrazione:
. Giovanni Falck (? - ?);
[proprietario e presidente delle grandi Acciaierie e Ferriere Lombarde.]
. Romualdo Borletti (? - ?);
[presidente della Rinascente.]
. Carlo Pesenti (? - ?);
[proprietario e amministratore delegato della Italcementi.]
. Massimo Spada (? - ?)
[presidente della Banca Cattolica del Veneto.]
. ecc. (altri grossi calibri dell'industria italiana e vaticana).

1955

Con deliberazione assembleare del 24 marzo 1947 la società ha provveduto alla concentrazione del complesso aziendale del proprio cantiere di Taranto mediante apporto dello stesso nella Società Cantieri Navali di Taranto all'uopo costituita, conservando la proprietà delle corrispondenti azioni rappresenntative del capitale sociale.
Ora cede una parte delle azioni (operazione prevista in tre riprese: 1949, 1950 e 1952).


[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

 

 

La Lockheed Corporation e il supermercato delle armi.
- Presidente: R.E. Gross (1934-56)

1955

Dal 1954 i contratti della difesa americana con le società aerospaziali non scendono mai al di sotto di 10 Mdi di dollari all'anno. La creazione della NATO e l'ammissione della Germania nel Patto atlantico creano immediatamente un mercato militare d'esportazione senza precedenti nella storia dell'industria. La Germania rappresenta ora la meta principale poiché mentre la Gran Bretagna e poi la Francia hanno avuto le loro industrie aeronautiche, la Germania non ne ha, e qualunque aereo scelga è molto probabile che la sua scelta venga imitata dall'Olanda, dal Belgio, dall'Italia e da altri paesi. La scelta tedesca potrebbe quindi incidere sull'equilibrio dell'intera industria aeronautica occidentale.

Gli aerei di linea britannici dipendono ormai dalle società costruttrici americane e la situazione dei costruttori di aerei britannici si fa sempre più disperata.
Per la Gran Bretagna quindi [e non solo] l'unica soluzione per ridurre i costi delle sue industrie della difesa è quella tradizionale: esportare armi dovunque sia possibile.
Il decennio appena trascorso dalla fine della guerra si è dimostrato prospero per la vendita di armi.
Il grande stock [in pratica monopolio anglo-americano] degli armamenti non più necessari, residuati della seconda guerra mondiale, ha fornito un enorme arsenale di seconda mano. Molti materiali sono stati venduti come rottami e molti sono stati scaricati nel Mare del Nord o sono stati lasciati in disuso a ricoprirsi di ruggine. È stato tuttavia possibile venderne una gran parte ai governi stranieri, direttamente o attraverso mercanti privati come Sam Cummings.
Per gli aerei invece, essendo il loro processo di invecchiamento più rapido, a causa anche dello sviluppo dei nuovi aviogetti, la situazione è stata ben diversa: come gli indumenti di seconda mano sono stati venduti ai parenti più poveri.
Tra il 1945 e il 1955 la Gran Bretagna ha venduto armi per:
- oltre 2 Mdi di dollari a commercianti privati e
- per 1,7 Mdi di dollari a governi stranieri,
escluse le navi da guerra.
Mentre queste hanno fornito l'opportunità di un commercio importante con i paesi in via di sviluppo, gli aerei a reazione stavano diventando una merce d'esportazione più pregiata.
Nello stesso periodo la Gran Bretagna ha fornito a:
- Medio Oriente: 10 navi da guerra e 194 aviogetti;
- Asia e Australia: 26 navi da guerra e 402 aviogetti;
- Sudamerica: 6 navi da guerra e 205 aviogetti;
- Africa: 5 navi da guerra.

Mentre la Gran Bretagna in cambio della massima parte delle sue esportazioni ha ricevuto denaro, gli Stati Uniti hanno distribuito la maggior parte delle armi nel quadro del loro "programma di aiuto militare", programma in piena espansione.
Nuovi decreti del Congresso nel 1949 e nel 1954 hanno autorizzato la fornitura di armi a paesi amici sulla base del "principio del fare da sé (self-help) e del reciproco aiuto (mutual aid)".
Con l'estendersi della guerra fredda e col diminuire dell'influenza britannica gli americani finiscono con l'invadere aree tradizionalmente britanniche in risposta alle minacce sovietiche:
- il Medio Oriente cessa di essere una riserva britannica divenendo invece una frontiera del confronto centrale russo-americano;
- in India e Pakistan americani e russi cominciano ora a rifornire entrambi i paesi;
- i latino-americani per acquisto di armi si rivolgono al Nordamerica;
- soltanto in Africa gli inglesi rimangono i principali fornitori di armi.

Dopo il suo primo caccia a reazione, l'Ouragan, la francese Dassault ha sviluppato un caccia più veloce, il Mystère, che ora è diventato il supersonico Super-Mystère.

«segue 1956»

 

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.


Gates, William H. detto Bill (Seattle 1955) imprenditore informatico statunitense, diventato uno degli uomini più ricchi del mondo;
studente ad Harvard, inventa il sistema operativo MS-DOS (Microsoft Disk Operating System) per conto della IBM; fonda la Microsoft, società produttrice di software;
La strada che porta al domani (1995, autobiografico).

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Confindustria: presidente Alighiero De Micheli.

CGIL
(Confederazione generale italiana del lavoro)

«segue da 1949»
1955, marzo, nelle elezioni alla FIAT per le commissioni interne ottiene solo il 36% dei voti contro il 41% della CISL e il 23% della UIL;
«segue 1968»

Gennaio
in Parlamento il ministro Ezio Vanoni illustra il piano di sviluppo del reddito  dell'occupazione.
31, Torino, nell'officina n. 17 della Fiat Mirafiori viene avviata alla prova su pista l'ultima Topolino.

Febbraio
L'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, C. Boothe Luce comunica la concessione di un prestito di 15.520.000 dollari per finanziare le importazioni italiane dagli Stati Uniti.

Marzo
il presidente del consiglio Scelba si reca in Canada e negli Stati Uniti aprendo nuove possibilità di accordi bilaterali. Viene firmato un accordo che prevede il rifornimento di materiale atomico ai laboratori italiani.
La Fiat presenta una nuova utilitaria, battezzata Fiat 600.
Viene predisposto un disegno di legge per abolire l' AMB (Azienda Monopolio Banane).
Particolari resistenze provengono dal settore armatoriale.
Nella relazione al bilancio preventivo del Ministero delle Finanze per il 1956-57, il sen. Cenini ripete ancora una volta la umoristica affermazione che «in caso di smobilitazione dell'AMB si creerebbe un altro monopolio privato».
Il senatore Cortese, sottosegretario alle Finanze, accettando invece la proposta a suo tempo avanzata dall'on. Malagodi, scrive che non si comprende il motivo per cui si debba mantenere in vita un'azienda che chiude in un regime di monopolio statale il commercio delle banane, mentre è libero il commercio di ogni prodotto ortofrutticolo nazionale ed estero.
Lo stesso mese, su «Affrica» [con due effe], il direttore Gregorio Consiglio scrive: «Potrà la Somalia essere un moderno Stato libero e indipendente nel 1960? Per nostro conto rispondiamo senza esitazione: no e poi no».
L'articolo solleva, ovviamente, le più indignate proteste da parte dei somali.

Aprile

Maggio
Una legge vara il piano autostradale da attuarsi in dieci anni.
Intanto, dopo l'uscita infelice di marzo su «Affrica» [con due effe] del suo direttore Gregorio Consiglio, il sottosegretario agli Esteri, Badini Confalonieri ritiene necessario scrivere una lettera, pubblicata sulla stessa rivista, per precisare che il governo non condivide il punto di vista di Gregorio Consiglio e per riafferamre «l'indiscutibile impegno e compito dell'Italia di dare al popolo somalo l'indipendenza politica nel 1960».

Giugno
alla conferenza di  Messina, oltre all'istituzione del Mercato comune, è prevista  l'istituzione anche dell' «Euratom» termine con cui si indica comunemente la CEEA (Comunità europea dell'energia atomica), una delle tre comunità europee assieme alla CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio) e alla CEE (Comunità economica europea o Mercato comune)
1957, 25 marzo, a Roma viene firmato il testo del trattato istitutivo dai sei paesi della CECA (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Repubblica Federale Tedesca); 
con sede a Bruxelles è collegato alla CEE da un comitato consuntivo comune. nella riunione dei ministri della Ceca tenuta a Messina si decide la costituzione dell'Euratom
Si gettano anche le basi della costruzione di un'unità europea secondo la proposta di Robert Schuman.
27, trascorsi quattro anni e tre mesi dalla emanazione del bando relativo alle concessioni di rivendita banane – decreto interministeriale 1° aprile 1951 – la «Gazzetta Ufficiale pubblica il D.M. 27 giugno 1955, che, sentito il Consiglio di Stato, annulla il concorso.

Luglio
8
, in una circolare riservata, il presidente della SACA, dr. Falcone, informa i soci produttori di banane che:
«I concorrenti francesi, intuita la possibilità di conquistare il mercato italiano con la prossima speratissima liberalizzazione si stanno muovendo alacremente, puntando su certi accordi internazionali, ed a questo proposito vari gruppi commerciali si stanno costituendo, mirando decisamente all'importazione delle banane francesi, che costano la metà di quelle somale, come si sente dire nell'ambiente interessato e anche fuori».
Lo stesso mese G. Andreotti (Dc) viene nominato ministro delle Finanze (rimarrà in carica fino al giugno 1958).
I proprietari delle piantagioni in Somalia, che godono il diritto di esportare banane in Italia – hanno quasi tutti subaffittato le loro aziende, dietro compensi che vanno dal 35 al 40% del ricavo netto, cioè a 20-25 lire al kg – sanno ora di poter contare su un appoggio importante.
Dal Ministero delle Finanze dipendono infatti i monopoli di Stato, compreso il monopolio delle banane.
Inoltre godono dell'appoggio dei signori:
. on. Brusasca, sottosegretario al Ministero dell'Africa Italiana,
. on. Vedovato, vicepresidente della Commissione degli Esteri della Camera,
e su molti altri loro potentissimi amici appartenenti alla destra democristiana.

Agosto
18
, in una circolare riservata, lo stesso presidente della SACA, dr. Falcone, per vincere le resistenze dei soci – che pretendono condizioni migliori di quelle che è riuscito ad ottenere dall'AMB (Azienda Monopolio Banane) – scrive che tutti devono augurarsi che l'accordo virtualmente raggiunto sia ratificato al più presto dalle autorità ministeriali «in modo che, col fatto compiuto, la infausta liberalizzazione, così come è purtroppo, ristrettivamente intesa dai nostri ambienti sfavorevoli, possa essere in pratica sorpassata».

Settembre
28
, «Il Corriere della Somalia» pubblica integralmente la concione pronunciata all'assemblea legislativa somala da Carlo Quaglia, nominato dall'AFIS (Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia) a rappresentare gli italiani.
Egli raccomanda al governo somalo di negoziare subito col governo di Roma un nuovo accordo per garantire il collocamento esclusivo «per sempre», sul mercato italiano delle banane somale, «come prova tangibile di quella collaborazione italo-somala che è nelle dichiarazioni ufficiali dei due governi» e precisa in un milione di q.li all'anno – vale a dire in un quantitativo più che doppio di quello esportato nel 1955 – la quantità di banane somale che il nostro governo si impegna a far smaltire, in un avvenire non molto lontano, sul mercato italiano.

Ottobre
nasce un nuovo settimanale con il sostegno finanziario di Adriano Olivetti, l'«Espresso»: alla direzione Arrigo Benedetti.

Novembre

-


Dicembre
5, il Contratto collettivo 5 dicembre 1955 per la provincia di Torino stabilisce:
Trattamento economico dei laureati dipendenti dalle farmacie*
[Provincia di Torino]
Collaboratori
negli anni
Lire

al I anno

35.520

II-III

**56.020

IV-V
64.520
oltre il V 71.520
con 1 scatto
75.020
con 2 scatti 79.020
con 3 scatti 82.520
* compresa l'indennità mensile di L. 520 per il caro pane.
**la cifra minima di 70.000 lire per laureato del II anno, indicata per la provincia di Milano dal dr. Gallo (presidente dell'Associazione lombarda fra i proprietari di farmacie) è, come si vede, molto superiore alla corrispodente cifra nella tariffa per la provincia di Torino.
Per alcune zone del Mezzogiorno sembra che le cifre siano addirittura dimezzate!
Ma bisogna tenere conto anche dei molti laureati che «chiedono spontaneamente di far pratica gratuta».
C'è pure da notare che per un laureato occupato ve ne sono dieci disoccupati pronti a prendere il posto a condizioni più sfavorevoli.
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]


Per quanto riguarda i prezzi delle farmacie, il dr. Gallo scrive che esse (quando sono vendibili) «sono soggette, come ogni altro bene economico, alle leggi della domanda e dell'offerta».
Se le farmacie ben situate nelle grandi città vengono oggi vendute a 100-150 Mni di lire questo vuol dire che i guadagni assicurati dalla "patente" ai proprietari di tali farmacie – in conseguenza:
- del numerus clausus,
- dell'esclusiva di vendita delle specialità,
- dell'allargamento dell'assistenza farmaceutica per gli istituti mutualistici,
- dei prezzi stabiliti dalle pubbliche autorità,
- dalla percentuale fissa sul ricavato delle vendite,
consentono sopraprofitti che sono lontanissimi dall'effettivo valore dei servizi prestati.

14-16, senza tenere alcun conto delle preoccupazioni manifestate dall'ONU e dal nostro Ministero degli Esteri, l'AMB (Azienda Monopolio Banane) firma una convenzione che (oltre a fugare l'orrido fantasma della liberalizzazione) assicura alle tre società:
- SACA
,
- SAC,
- ACCA
(in cui sono raggruppati tutti i produttori di banane in Somalia)
uno sbocco crescente in Italia per le loro banane.
La convenzione è tenuta segretissima.
Detta convenzione – che stabilisce forniture di banane per quantitativi crescenti fino al 1960 con relativi prezzi che dovranno essere invece poco a poco ridotti:
Forniture di banane
[convenzione
16.12.1955]
Anni
q.li
lire

1955

450.000

112
1956

480.000

n.r.
1957
520.000
n.r
1958 540.000
n.r
1959
570.000
n.r
1960 600.000 100
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

– proposta dalla SACA e dalla ACCA è accettata dalla AMB (Azienda Monopolio Banane), ed il disciplinare è firmato, oltre che da queste due società anche dalla SAC .
[Uno dei tre firmatari è il famigerato Carlo Quaglia, responsabile della condanna del gen. Capello e di Zaniboni per l'attentato al duce nel novembre 1925.
È braccio destro in Somalia di Luigi Bruno, Grande Barone della finanza italiana:
- presidente e amm.re delegato de La Centrale (e di una dozzina di altre grandi società italiane),
- presidente della SAIS (la maggiore società agricola e industriale somala),
- presidente della Società Romana in Somalia (capitale 120 Mni).
Le parole dello spione Carlo Quaglia hanno necessariamente molto maggior peso delle parole dell' "esperto" Malagodi, del sen. Sturzo e del sottosegretario Cortese.]

La legge 1955 n. 692, dovrebbe consentire agli istituti mutualistici di approvvigionarsi di medicinali a minor prezzo direttamente dai produttori.
Contro di essa si scaglia il deputato monarchico on. Albergo Lenza, già distintosi nella lotta contro le farmacie comunali di Reggio Emilia.

- Amm.re delegato Eridania: Domenico Borasio;
Presidente Associazione bieticoltori: Orfeo Marchetti;
- Presidente Coltivatori Diretti: Paolo Bonomi;
- Direttore della "tutela economica dei prodotti agricoli": Paolo Albertario.

UNI
(Ente Nazionale di Unificazione)

«segue da 1946»
1955, con DPR 20 settembre 1955 n. 1522, alla libera associazione UNI (Ente nazionale per l'unificazione nell'industria) viene riconosciuta personalità giuridica con il nuovo nome definitivo.

«Affrica»

Rivista ufficiosa, venne pubblicata sotto gli auspici dell'Istituto Italiano per l'Africa (ente di diritto pubblico), presieduto dal sen. Guglielmone.
Del suo comitato di redazione fanno parte:
. on. Folchi (sottosegretario agli Esteri, poi incaricato dei rapporti con la Somalia);
. Cerulli, ambasciatore,
. Caroselli, governatore,
. gen. Taddei, senatore monarchico;
. Alliata, deputato monarchico,
nonché i senatori democristiani:
. Guglielmone,
. Ciasca,
. Menghi,
. on. Vedovato,
. prof. Ambrosini, giudice costituzionale,
ed altri pezzi grossi.



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