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ANNO 1963

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Papa Giovanni XXIII
(1958-63)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;

1963
Febbraio
20
, il dramma Il vicario di Rolf Hochhuth viene portato per la prima volta sullo schermo di Berlino.

Aprile
6
, su «L'Osservatore Romano» mons. Alberto Giovannetti, replicando alle accuse mosse da Rolf Hochhuth ne Il vicario contro Pio XII, scrive che soltanto quando sarà autorizzata la consultazione degli archivi della segreteria di Stato si potrà esprimere un definitivo giudizio sulla parte avuta dalla diplomazia pontificia «nella denuncia di alcuni misfatti». Ed aggiunge:
«Tali archivi sono al presente conservati in luoghi che a Rolf Hochhuth non è stato certamente possibile di frequentare, per cui è lecito ogni dubbio sulla sua asserzione di essersi documentato prima di scrivere».

Maggio
17
, le condizioni del papa si aggravano e lo costringno a letto;

Giugno
3
, muore.

Alcuni giorni prima del conclave, i cardinali, guidati da Giacomo Lercaro di Bologna, si riuniscono in una villa di Grottaferrata di proprietà di U. Ortolani, dove, protetti dagli agenti dell'Entità, viene deciso il nome del candidato da appoggiare. Il prescelto e Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano che è a conoscenza della riunione svoltasi in casa del famoso membro della massoneria.
Giugno
19
, inizia il conclave;

Papa Paolo VI
(1963-78)

Giovanni Battista Montini (?-?)

Pochi giorni prima di essere eletto papa, egli indirizza al direttore di «Tablet» una lettera (pubblicata sul fascicolo della rivista inglese del 29 giugno 1963) in cui afferma che la figura di Pio XII, quale è stata presentata nel febbraio scorso in è completamente falsa.
«La storia, non l'artificiosa manipolazione dei fatti e la loro preconcetta interpretazione, operate nello Stallvertreter [Il Vicario], rivendicherà la verità sull'azione di Pio XII durante la guerra nei confronti degli eccessi criminali del regime nazista, e dimostrerà quanto essa sia stata vigilante, assidua, disinteressata e coraggiosa, nel contesto reale dei fatti e delle condizioni di quegli anni. Parimenti non risponde a verità sostenere che Pio XII fosse guidato da calcoli opportunistici di politica temporale. Come sarebbe calunnia attribuire a lui e al suo pontificato un qualsiasi movente di utilità economica».
[Da considerare che, dal 1937 egli era stato intimo collaboratore di Pio XII e dal 1943 al 1955 ha rivestito la carica di sostituto per gli Affari ordinari della segreteria di Stato.]

Giugno
21
, alla quinta votazione viene eletto papa;
30, ha luogo l'incoronazione;
Luglio
nomina il massone U. Ortolani "Gentiluomo di Sua Santità".

L'Entità e il Sodalitium Pianum tornano a lavorare a pieno ritmo e il compito di rimettere in funzione i servizi segreti pontifici viene affidato al sacerdote Pasquale Macchi, segrtario personale del papa quando era ancora arcivescovo di Milano, nonché uno dei suoi migliori informatori;
da Milano il papa porta perà con sé anche Alighiero Tondi suo segretario e aiutante di camera, ma in realtà, spia del KGB;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant.

USA

1963, 22 novembre, in seguito all'assassinio del presidente John Fitzgerakd Kennedy a Dallas in Texas, Lyndon B. Johnson assume la presidenza degli Stati Uniti.

OUA
(Organizzazione dell'Unità Africana)

1963, 25 maggio, Addis Abeba, costituzione dell'unione tra Algeria, Alto Volta, Burundi, Cameroun, Repubblica Centro Africana, Ciad, Congo-Brazzville, Dahomey, Gabon, Etiopia, Ghana, Guinea, Costa d'Avorio, Kenya, Liberia, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Togo, Tunisia, Uganda, Egitto, Zaire e Zambia.

5 aprile, tra Washington e Mosca entra in attività la linea telefonica diretta, chiamata "Linea Rossa".







1963
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1963
-


1963
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1963
-


1963
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
Bruno Kreisky
(Partito socialdemocratico)
(1959 - 1966)
 

1963
-


1963
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
IV Legislatura 1961 17 ott - 17 ott 1965
Cancelliere
K. Adenauer
V
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
[CDU]
L. Erhard
I
(1963 17 ott - 26 ott 1965)
[CDU]
[Coalizione "giallo-nera" composta da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Affari Esteri
Gerhard Schröder (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Senza portafoglio
Heinrich Krone (CDU)
(1961 14 nov - 13 lug 1964)
Capo della cancelleria federale (CDU)
(Senza portafoglio)

Ludger Westrick
(CDU)
(1964 16 lug - 26 ott 1965)
Interno
Hermann Höcherl (CSU)
(1961 14 nov - 26 ott 1965)
Giustizia
Ewald Bucher (FDP)
(1962 14 dic - 27 mar 1965)
Finanze
Rolf Dahlgrün (FDP)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Economia
L. Erhard (Indip.)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
Kurt Schmücker (CDU)
(1963 17 ott - 30 nov 1966)
Tesoro
Werner Dollinger (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Agricoltura e Foreste
Werner Schwarz (CDU)
(1962 14 dic - 26 ott 1965)
Rapporti con la Germania Est
+ Vice-cancelliere


Erich Mende (FDP)
(1963 17 ott - 28 ott 1966)
Lavoro e Solidarietà sociale
Theodor Blank (CDU)
(1957 29 ott - 26 ott 1965)
Difesa
Kai-Uwe von Hassel (CDU)
(1963 10 gen - 30 nov 1966)
Famiglia e Gioventù
Bruno Heck (CDU)
(1962 14 dic - 2 ott 1968)
Sanità
Elisabeth Schwarzhaupt (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP), (CDU)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Poste e Telecomunicazioni
Richard Stücklen (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Alloggi, Trasporti, Politiche urbanistiche
Paul Lücke (CDU)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
 
Rifugiati di guerra
Wolfgang Mischnick (FDP)
(1962 19 nov - 11 ott 1963)
Hans Krüger (CDU)
(1963 17 ott - 7 feb 1964)
Questioni pan-tedesche
Rainer Barzel (CDU)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
 
Affari regionali
Alois Niederalt (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Ricerca scientifica
Hans Lenz (FDP)
(1962 14 dic - 26 ott 1965)
Cooperazione economica
Walter Scheel (FDP)
(1962 19 nov - 28 ott 1966)
 
1963
Ottobre
17
, entra in carica il (I "governo Erhard"), sostenuto da una coalizione "giallo-nera" composta da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico);



[La CDU-CSU manterrà per lungo tempo il monopolio del potere attraverso i cancellierati di:
- 1963-66, L. Erhard;
- 1966-69, K.G. Kiesinger.]

1963
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
?
(? - ?)
 

1960
-


1963
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1963
-


1963
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;


- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.
 

1963
-


1963
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1963
-


1963
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1963
-


1963
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
-
[il Partito laburista è al potere dal 1935]

1963
di fronte alle gravi misure fiscali necessarie per affrontare l'inflazione e portare avanti le riforme, il Partito laburista è costretto a dare le dimissioni;


1963
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1963
-


1963
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[-]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1963
-





1963
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
Edvard Kardeij
(1963-67)
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-80)
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1963
la nuova Costituzione (denominata: brevetto dell'autogestione) è un nuovo passo avanti nello sviluppo delle nuove relazioni socialiste

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1963
-

CROAZIA - cap. Zagabria

1963
-

SERBIA - cap. Belgrado
1963
-
Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1963
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1963
nella nuova costituzione federale viene ora riconosciuto al "Kosmet" lo status di "provincia autonoma", alla pari della Vojvodina.
Nella Camera delle nazionalità del parlamento federale, in cui tutte le repubbliche sono presenti in ugual misura, le due province autonome dispongono entrambi di cinque deputati.
Per il resto, sia il "Kosovo Metohija" sia la Vojvodina continuano ad essere parti integranti dell Repubblica serba.
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1963
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1963
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1963
-

a


1963
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
[dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare]

1963
-


1963
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

Primo ministro
Kostandinos Karamanlis
(1955 - 1963)
Georgios Papandreu
(1963 nov - lug 1965)
[Unione di Centro]
[governo semidittatoriale, su una linea conservatrice e anticomunista]

1963
Novembre
dopo la vittoria alle elezioni del partito Unione di Centro, Georgios Papandreu diventa primo ministro;



1963

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1963
la coesistenza tra i due gruppi nazionali è difficile: tendenze autoritarie accentratrici dell'arcivescovo, di contro alle aspirazioni autonomistiche della minoranza turca;
Natale, incidenti sono provocati dai greco-ciprioti;


1963
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
 

1963
-






1963
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
N.S. Chrušcëv
(1953 nov - ott 1964)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
N.S. Chrušcëv
(1958 mar - ott 1964)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1963
Agosto
5
, Mosca, in una riunione a cui partecipano i ministri degli Esteri:
. Dean Rusk, Stati Uniti,
. sir Alec Douglas-Home, Regno Unito,
. Gromiko, Unione Sovietica,
è stabilita la fine di ogni esperimento atomico,
[Nel frattempo tutte e tre le nazioni ne hanno realizzati 336.]

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1963
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1963
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1963
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1963
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1963
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1963
-

a

1963
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1963
-
 
1963
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1963
-
 
1963
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1963
-

1963
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
Wilhelm Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
Otto Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1963
Giugno
viene annunciato un "Nuovo sistema di pianificazione e di direzione" (ne è artefice Erich Apel, responsabile dell'Economia nel Politburo), che mira essenzialmente a decentrare alle imprese una parte delle decisioni relative all'accesso al credito, ai rifornimenti di materie perime, alla fissazione dei prezzi e dei salari.
Il nuovo orientamento, e occorre aggiungere, l'impetuosa fase di crescita dell'economia mondiale, produce effetti positivi anche sul tenore di vita dei lavoratori.
Tuttavia il divario con la Germania Federale, che proprio in questi anni vive il suo boom economico, tende ad ampliarsi ancora.
Ma il nuovo sistema economico si scontra con la necessità, imposta da Mosca, di orientare la crescita tedesca in accordo con lo sviluppo dell'economia sovietica e soprattutto con il controllo esercitato dall'apparato della SED, incompatibile con la liberalizzazione del sistema produttivo.

Per un breve periodo il disgelo sembra estendersi anche all'ambito culturale; vengono pubblicate opere non allineate, come il Il cielo diviso di Christa Wolf, ancora membro del Comitato centrale.

Dicembre
con gli accordi di Natale si concede ai berlinesi dell'Ovest di visitare, per la prima volta dopo la costruzione del Muro, i loro parenti rimasti intrappolati nella parte orientale della città;



1963
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Antoni Pajak
(1955 10 set - 14 giu 1965)
 
 
1963
Presidente del Consiglio di Stato
Aleksander Zawadzki
(1952 - 1964)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1963
-

1963
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - 1968)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
- Segretario del Pc slovacco e membro dell'ufficio politico del Pcc
A. Dubcek:
(1962 - gen 1968)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1963
l'ex ministro degli esteri V. Clementis viene riabilitato;
Gustav Husák viene riabilitato;

1963
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
J. Kádár
(1961 13 set - 30 giu 1965 )
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1963
aperture di J. Kádár in politica estera, soprattutto verso i paesi occidentali; gli intellettuali godono di una certa indipendenza;


1963
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1963
con G. Gheorghiu-Dej inizia un percorso di emancipazione dalla tutela sovietica;


1963
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1963
dal 1958, a conclusione del secondo piano quinquennale, l'industria è nazionalizzata al 98%, il commercio al 99% e l'agricoltura al 90%;






1963
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto dalla coalizione di centrodestra:
- UNR (Unione per una nuova Repubblica),
- RI (Repubblicani Indipendenti),
- UDT (Unione Democratica del Lavoro)
Primo ministro
G. Pompidou
II
(28 nov - 8 gen 1966)
Ministri di Stato

Affari culturali

André Malraux
(1962 14 apr - 16 giu 1969)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Louis Jacquinot (UNR)
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
Riforma amministrativa

Louis Joxe
(1962 28 nov - 8 apr 1967)
Ricerca scientifica, questioni atomiche e spaziali
Gaston Palewski
(1962 14 apr - 23 feb 1965)
Ministri delegati
Cooperazione
Raymond Triboulet (UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Ministri
Interni
Roger Frey (UNR)
(1961 6 mag - 8 apr 1967)
Affari Esteri
Maurice Couve de Murville
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
Esercito
Pierre Messmer
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Finanze e Affari Economici
V.G. d'Estaing (RI)
(1962 19 gen - 8 gen 1966)
Industria
Michel Maurice-Bokanowski (UNR)
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
Lavori pubblici e Trasporti
Marc Jacquet
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Agricoltura
Edgard Pisani
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
Lavoro
Gilbert Grandval (UDT)
(1962 15 mag - 8 gen 1966)
Giustizia
Jean Foyer(UNR)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Sanità pubblica e Popolazione
Raymond Marcellin (RI)
(1962 15 mag - 8 gen 1966)
Educazione nazionale
Christian Fouchet
(1962 28 nov - 8 apr 1967)
Costruzioni
Jacques Maziol (UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Vecchi combattenti e vittime di guerra
Jean Sainteny
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Poste e Telecomunicazioni
Jacques Marette (UNR)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Informazione
Alain Peyrefitte (UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Rimpatriati
François Missoffe (UNR)
(1962 28 nov - 23 lug 1964)
Segretari
Affari esteri
Michel Habib-Deloncle (UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Affari algerini
Jean de Broglie (RI)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Rapporti con il Parlamento
Pierre Dumas (UNR)
(1962 11 set - 20 mar 1963)
 

Budget
Robert Boulin (UNR)
(1962 11 set - 8 apr 1967)
   
Turismo ed Promozione sociale

Pierre Dumas
(UNR)
(1963 20 mar - 8 gen 1966)
     
Gioventù e Sport

Maurice Herzog
(1963 12 giu - 8 gen 1966)

 

1963
Gennaio
14
,
Parigi, Ch. De Gaulle si oppone all'ingresso dell'Inghilterra nel Mec e respinge sdegnosamente l'offerta degli Stati Uniti di dotare la difesa francese di missili polari.

Marzo
20
, altro rimpasto di governo;

Giugno
12
, altro rimpasto di governo;



 



1963
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Macmillan conservatore
(1957 10 gen - 19 ott 1963)
sir Alec Douglas-Home conservatore
(19 ott - 16 ott 1964)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1963
-
Un editoriale del «Sunday Telegraph», assieme ad altre critiche, accusa la rivista «Encounter» di ricevere una regolare e segreta sovvenzione dal Foreign Office.

ULSTER
(Irlanda del Nord)
1963
-

1963
-






1963
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1963
Febbraio
il governo di Lisbona presenta all'Assemblea nazionale un disegno di legge per la revisione della Legge Organica (ex Carta Organica del 1933 diventata Legge Organica nel del 1955) dell'Oltremare portoghese;

Maggio
Addis Abeba, nella Conferenza al vertice gli Stati africani in seno alle Nazioni Unite costituiscono un fronte comune in tema di decolonizzazione e di politica internazionale;

Luglio
31
, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva una risoluzione con la quale si chiede alle Nazioni Unite di indurre il Portogallo a sospendere le operazioni in corso contro le forze nazionaliste, di ritirare le truppe inviate a tale scopo e di riconoscere alle popolazioni amministrate il diritto all'autodeterminazione. La risoluzione invita anchei Paesi terzi a sospendere gli aiuti militari utilizzati dal Portogallo per la sua campagna di repressione in Africa, e demanda al segretario dell'ONU, U. Thant, l'incarico di porre in atto misure idonee a rendere esecutiva la risoluzione stessa;

Ottobre
31
, non avendo avuto esito positivo i tentativi del segretario dell'ONU di avviare contatti diretti tra le parti (cioè tra il Portogallo e i delegati dei nove Stati africani agenti quali membri della Sottocommissione per i problemi coloniali dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana))U. Thant stesso presenta un rapporto al Consiglio di Sicurezza.

1963
SPAGNA
 
VI governo
 
1962 luglio - giugno 1965
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Vicepresidente
de la Gubernaciòn
Agustìn Muñoz Grandes
(1962 lug - giu 1965)
[-]
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
-
Finanze
Mariano Navarro Rubio
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Agricoltura
Cirillo Canovas
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Industria
Gregorio Lopéz Bravo
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Commercio
A. Ullastres
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Educazione
Manuel Lora Tomayo
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Lavoro
Jesùs Romeo Gorria
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Información y Turismo
Manuel Fraga Iribarne
(1962 lug-ott 1969)
[falangista liberale]
 

1963

Febbraio
lo scrittore spagnolo Manuel Moreno Barranco di Jerez de la Frontera viene assassinato;
[la morte è sopravvenuta in seguito alle sevizie cui è stato sottoposto in un locale della polizia spagnola.]

Aprile
18
, un nuovo decreto, in merito alla legge del 1939 e al decreto del 1959, autorizza l'investimento straniero in proporzioni superiori al 50%, previa comunicazione all'ufficio statistica del ministero del Commercio, in determinati settori: siderurgia e metalli non ferrosi, cemento, prefabbricati in genere, tessili, alimentazione, ecc.

20
, sabato, «La Prensa», quotidiano del pomeriggio: «Nella mattinata di oggi è stata eseguita la sentenza di pena capitale ordinata dalla giurisdizione competente contro Julian Grimau Garcia».
Julian Grimau Garcia è stato fucilato nel carcere di Carabanchel.
A nulla è servito il telegramma inviato al generalissimo, poco prima dell'esecuzione, dal sindaco di Firenze G. La Pira.
Non è servita nemmeno la visita del Nunzio apostolico, recatosi a chiedere clemenza in nome del papa; non è stato neanche ricevuto.

22
, i giornali stranieri, soprattutto francesi e italiani, sono oggi introvabili; una copia di «Le Monde» con un commento di Ridruejo sull'assassinio di Julian Grimau Garcia viene religiosamente prestata e poi nascosta;
24
, il secondo messaggio di G. La Pira al generalissimo: «Avete macchiato di sangue la nobile terra spagnola e la terra di tutti i popoli e di tutti i continenti. Che Dio vi perdoni questo crimine che ha suscitato un così profondo dolore […]»;
ogni manifestazione di protesta è definita dai giornali propaganda comunista;
i quotidiani della destra italiana sono abbondantemente citati dalla stampa franchista. «Il Tempo», «Il Giornale d'Italia», il «Roma», il «Secolo», diventano per il pubblico spagnolo i giornali più importanti insieme a «Il Quotidiano» e l'«Osservatore Romano».
A pagina 22 de «La Vanguardia», il più importante giornale di Barcellona, G. Andreotti merita un titolo a tre colonne e alcune righe in grassetto perché «puntualizza acutamente la questione» accusando i comunisti di «doppiezza dopo l'annunzio della sentenza di morte di un prigioniero spagnolo». Perché non hanno pronunciato una sola parola di solidarietà per le centinaia di morti cubani.
«Arriba» riproduce quasi per intero un articolo di Carlo Testa sulla rivista romana indipendente «Rotosei» intitolato «Il vero volto di Grimau» nel quale si dà credito alle calunnie e alle menzogne pubblicate dai giornali spagnoli. Segue un'intervista di Manuel Fraga Iribarne, ministro dell'Informazione e Turismo: «Stiamo facendo grandi sforzi e passi audaci per lo sviluppo del nostro paese e per il miglioramento del tenore di vita del popolo.
È estremamente ingiusto e delittuoso turbare con complotti e rivolte il clima pacifico e laborioso in cui la Spagna va maturando il suo progresso sociale civile economico. È criminale fomentare disordini, lotte e discordie interne e cercare di trascinare il popolo verso una nuova guerra civile, valendosi di aiuti di potenze straniere interessate
.».
27, un documento di nove pagine ciclostilate firmato da alcuni membri spagnoli dell'assemblea ecumenica denunciano i colleghi di essere complici del regime dittatoriale e di aiutare la repressione franchista contro i dissidenti siano essi anche cattolici militanti.
Il documento dal titolo "Primer informe de los padres conciliares sobre la situación en España por un grupo de católicos españoles" contiene un drammatico invito a scindere le responsabilità della Chiesa da quelle del regime.

Lo stesso giorno «La Vanguardia» pubblica una risposta ai messaggi di G. La Pira tramite il professore di diritto all'Università di Siviglia, don Francisco Elias de Tejada: «Come cattolico, come spagnolo, come uomo d'onore e come professore universitario, tengo a farle sapere che la Spagna è un popolo che ha prestato molti servizi alla Chiesa di Cristo e non può tollerare consigli da parte di una persona che ha chiaramente dimostrato di non essere all'altezza di giudicare un popolo di gentiluomini d'onore».
28
, «El Español» in prima pagina: «Scandalo contro la Spagna». La Spagna è definita come un «permanente obiettivo del Cremlino». Sotto il titolo «Le grandi trappole del comunismo» il "caso Grimau" è paragonato a quello di Francisco Ferrer Guardia.
[Anarchico rivoluzionario, principale organizzatore della settimana tragica di Barcellona, tra il luglio e l'agosto del 1919, venne condannato a morte qualche mese più tardi.]


Maggio
-


Giugno
3
, muore papa Giovanni XXIII;
messe solenni si susseguono nelle cattedrali di tutte le città; F. Franco Bahamonde [el Caudillo] assiste al funerale ufficiale nella basilica di San Francisco; donna Carmen a quello celebrato a Palma di Maiorca;
balconi, finiestre, vetrine espongono la bandiera giallorossa con coccarda nera. Il generalissimo emette un decreto ufficiale:
«Come testimone del profondo dolore che la nazione spagnola prova per la morte di Sua Santità, dispongo:
Articolo primo, si dichiarano dieci giorni di lutto nazionale, durante i quali la bandiera sarà issata a mezz'asta negli edifici pubblici e nelle caserme.
Articolo secondo, durante questi giorni saranno sospesi tutti gli spettacoli pubblici.
Articolo terzo, nelle capitali di provincia e nelle città dove risiedono autorità militari del grado di capitano generale si celebreranno orazioni funebri solenni.
Articolo quarto, tutti i funzionari di stato e i militari indosseranno la fascia nera di lutto sul braccio destro.
».
[Per il decesso di Pio XII il lutto ufficiale fu di una settimana. E pensare che, alla sua morte, gli otto cardinali spagnoli avevano avuto esplicito ordine del generalissimo, prima di recarsi a Roma per il conclave, di osteggiare l'elezione di Angelo Roncalli!]
Il famoso abate di Monserrat, don Aurelio Escarré, uno che ha appoggiato pienamente la politica di papa Giovanni XXIII, non concede interviste.
Proprio ora che gli effetti dell'enciclica Pacem in Terris (promulgata in aprile) si stanno facendo sentire, si teme che la rivoluzione del defunto pontefice sia senza seguito…
21, il cardinale Giovanni Battista Montini, grande nemico di F. Franco Bahamonde [el Caudillo], viene eletto papa Paolo VI;si nutre per lui autentico odio. Il "caso Cunill" dello scorso ottobre lo ha chiaramente dimostrato.

Due superstiti dei governi anti guerra civile, don Manuel Jiménez Fernandez, capo della Izquierda Democrata Cristiana, e il fuoruscito Gil Robles si stanno contendendo il posto di futuro presidente della repubbica spagnola.
Il primo dichiara che un cambiamento politico immediato potrebbe essere pericoloso e una rivoluzione è da escludersi, tutte le agitazioni, gli scioperi sarebbero schiacciati facilmente, la gente ricorda la guerra civile… la grande minaccia delal guerra civile… ha paura.

Luglio
inizia un'ondata di scioperi che sconvolge le miniere delle Asturie;
[nei mesi successivi raggiungeranno proporzioni più estese di quelle degli anni precedenti.]


Agosto
vengono garrotati Granados e Delgado, due giovani anarchici della FIJL.

Settembre
dopo le esplosioni di bombe in vari uffici ed edifici pubblici, vengono arrestati dieci giovani studenti appartenenti ai gruppi libertari;
. Salvedo Martin, anarchico, è condannato dal Tribunale Militare di Madrid a 60 anni di reclusione (due pene di 30 anni da scontarsi consecutivamente).
. Emanuel Borrego Lopez, muratore di Arlez, è condannato a 25 anni.
I due sono stati accusati di attentati dinamitardi che non hanno però causato vittime.
. José Bailo Ramonde, sacerdote, è condannato dallo stesso tribunale a 8 anni di carcere per "delitto di ribellione", ossia per essere in contatto con gruppi di antifranchisti.
30, a fine mese 102 intellettuali inviano una lettera al ministro Fraga Iribarne in cui denunciano le sevizie commesse nelle Asturie dalle locali forze di polizia contro minatori e operai arrestati a causa degli scioperi.
La risposta del regime è pronta.
Qualche giorno più tardi sono arrestati cinque antifranchisti:
. Fernando Sanchez Drago, economista,
. Julio Matessanz,
. Javier Pradera, direttore della libreria madrilena del Fondo di Cultura Popolare,
. José Sanchez Ferlosio, studente,
. Ferrer Martinez, caricaturista.

Documento inviato al ministro Fraga Iribarne da 102 intellettuali sulle torture inflitte ai minatori asturiani

Madrid, 30 settembre 1962

Ecc.mo Signore, [Manuel Fraga Iribarne]

In rapporto al dialogo intavolato con V.E. su determinati fatti che ci causano viva inquietudine come spagnoli, cerchiamo nuovamente di richiamare l'attenzione di V.E. dato che, secondo la spontanea testimonianza di alcune persone, che forse si rivolgono a noi nella nostra qualità, pubblica e manifesta, di intellettuali che hanno espresso in diverse occasioni la loro posizione umanista, si stanno verificando nelle Asturie, in rapporto agli attuali scioperi, i seguenti fatti:

1. – La morte del minatore Rafael Gonzales, di 36 anni, in seguito ai maltrattamenti inflittigli il 3 del corrente mese di settembre nel posto di polizia di Sama de Langrao. La responsabilità di questo e di altri fatti qui sotto esposti è attribuita al capitano della Guardia Civil don Fernando Caro, di anni 28, originario di Melilla, destinato al succitato posto di polizia da circa un mese e al caporale Pérez, oggi diventato sergente, da tempo nella summenzionata località di Sama de Langrao. Si dice che il summenzionato capitano Caro indossi abiti borghesi durante gli interrogatori.

2. – Nello stesso giorno e nel medesimo luogo, alle 4 del pomeriggio, si effettuò la castrazione del minatore Silvino Zapico, il quale dovette essere ricoverato all'ospedale. Sua mogie fu rapata a zero.

3. – Al minatore Vicente Baragaña del sobborgo di Lada (Sama de Langrao) sono stati bruciati i testicoli.

4. – Un minatore di nome Alfonso, sorvegliante della Primera di El Fondón, dimessosi per silicosi e attualmente fattorino della Previsoria Bilbaina de Segures, fu maltrattato dal Pérez, oggi sergente, il quale lo aveva previamente legato. Siccome desiderava che ciò si facesse alla presenza della moglie di Alfonso, costei si avventò sul sergente, allo scopo di impedire che continuasse; ma il sergente la picchiò e la rapò a zero, operazioni che furono compiute alla presenza del marito, il cui corpo fu poi abbandonato all'aperto e raccolto da un suo compagno, di nome Senén, che lo trasportò nella sua casa di Lada. Avvertito un medico «il cui nome si tace per motivi di sicurezza», questi disse che «non sapeva da dove cominciare» tante erano le lesioni che presentava il corpo di Alfonso.

5. – Il minatore Alfonso Zapico, di Lada, fu maltrattato fino al punto di produrgli una frattura dello zigomo, lesioni alla bocca, ecc. Fu ricoverato all'ospeale (Può trattarsi del caso precedente).

6. –I minatori Jéronimo Fernández Terente (sposato, con un figlio) e Jesús Ramo Tevera, come altri dieci che con essi, si trovano attualmente nel carcere di Carabanchel (Madrid), furono sottoposti a maltrattamenti.

7. – Evarardo Castro, sposato, con tre figli, soffre di squilibrio mentale in conseguenza delle torture ed è internato nel Manicomio provinciale di "La Caldellada". Fu arrestato mentre stava scrivendo «il popolo si vendicherà» in una fabbrica di tubi della Duro Felguera.

8. – Constantina Pérez Martínez [Tina] della Jocara e Anita Braña, di Lada, furono maltrattate e rapate a zero. Il marito di Tina si trova in carcere sin dagli scioperi avvenuti in precedenza.

9. – Juan Alberdi, di Lada, e un altro minatore il cui nomignolo familiare è [Chocolatina], furono costretti a picchiarsi tra loro, al posto della polizia di Sama de Langrao. Siccome avevano simulato di picchiarsi, furono battuti brutalmente. Dopo di che li visitò il capitano don Fernando Caro, che commentò «Che asini siete! Perché vi siete picchiati?».

10. – Una donna, di cui non si conosce il nome, fu picchiata al ventre, quando cercò di far valere il suo stato di gravidanza, allo scopo di evitare i maltrattamenti. Il capitano rispose mentre la picchiava: «Un comunista di meno!». Si dice che ciò accadde nel summenzioanto posto di polizia di Sama de Langrao.

Sono fatti, Eccellenza, che, se provati, coprirebbero di ignominia i loro autori, ignominia che coprirebbe pure noi nella misura in cui non intervenissimo per impedire che tali azioni vergognose si verifichino.
È per questo che, rispettosamente, chiediamo a V.E. di adoperarsi perché le autorità competenti conducano un'inchiesta sulle presunte attività del succitato capitano don Fernando Caro e su tutti questi presunti fatti in generale.
Nello stesso tempo chiediamo che V.E. sia opportunamente informata di tutto. Preghiera che rivolgiamo a V.E. senza altri titoli che quelli conferiti dalla nostra condizione di intellettuali, preoccupati della vita e delle sofferenze del nostro popolo.
Distintamente la salutiamo.

Hanno firmato il documento 102 intellettuali.

[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

Ottobre
12
, il settimanale madrileno «El Español» rivela le repressioni compiute contro i minatori asturiani a causa degli ultimi scioperi;
17, (Lettera inviata al ministro) di fronte alle notizie apparse su «El Español», un gruppo di intellettuali asturiani, e attivisti delle Asturie, si sentono moralmente spinti a solidarizzare con la nota già diretta dai loro colleghi madrileni a S.E. il ministro delle Informazioni e del Turismo, Manuel Fraga Iribarne, e a dichiarare del tutto insoddisfacenti i punti contenuti nella sua risposta;
25, a seguito del documento di cui sopra, un gruppo di spagnoli invia una lettera all'opinione pubblica internazionale in cui si dichiara che Manuel Fraga Iribarne ha citato i 102 intellettuali, accusandoli di «diffusione di notizie tendenziose», davanti al Tribunale di prima istanza e Istruzione numero 16 di Madrid, in calle del Generale Castanos. In seguito a ciò qualche giorno fa:
. Antonio Saura, pittore,
. José María Moreno Galván, critico d'arte,
. Vicente Aleixandre, Accademico della Lingua,
. Ricardo Domenech, critico teatrale,
. Francisco Mateos, pittore,
hanno ricevuto l'ingiunzione di presentarsi oggi 25 ottobre 1963 di persona presso tale tribunale, per una deposizione.
L'ingiunzione prevede, in caso di mancata presentazione, l'intervento nell'abitazione delle persone citate della polizia che le scorterà in Tribunale.
29, un gruppo di intellettuali detenuti nella prigione centrale di Burgos invia al ministro delle Informazioni Manuel Fraga Iribarne una lettera in cui, tra l'altro...

I. Il programma delle torture.
Il fatto che a scrivere siamo noi che siamo stati sottoposti agli interrogatori della Brigata Politico Sociale e poi trasferiti a Burgos, una delle cerceri dove si trova il maggior numero di detenuti politici di tutte le tendenze, garantisce la sicurezza e la concretezza degli informatori e delle informazioni.
La quasi totalità degli uomini che si trovano qui ha subito tutta la scala di arbitrii e torture. Basta interrogarli ad uno ad uno.
Ci limitiamo a parlare di casi avvenuti negli ultimi anni, poiché non desideriamo tenere lo sguardo volto al passato ma al presente e alla possibilità di creare un futuro di convivenza e legalità.

La maggior parte di coloro che firmano sono stati bastonati e hanno subito torture di vario genere (luogo e anno fra parentesi).

. José Ruis de Galabreta, (Madrid 1961, bastonato in vari interrogatori…)
. Gregorio Ortiz Ricol, avvocato, (Madrid 1960)
[condannato a 20 anni e un giorno]
. Agustín Ibarrola, (Bilbao 1962)
. Eduardo Rincon Garcia, musicista, (Oviedo 1961)
[condannato a 8 anni]
. Joaquin Fernandez Palazuelos, scultore, (Santander 1960)
[condannato a 11 anni]
. José Ramón Herrero Meredia, laureato in diritto (Gijon 1960)
[condannato a 11 anni]
. Melitón Moreno Alcoroche, (Madrid 1961)
. Enrique Lerman Monroy nel 1963 a Madrid tenta il suicidio impazzito per le dure e continue torture....
. Miguel Nuñez, (Barcellona 1958)
. Higinio Recuenco, avvocato, (Valencia 1959)
. Joaquin Fernandez, (Valencia 1962)
. Emilio Rodriguez Martín, (Madrid 1960)
. Fernando Sagaseta, avvocato,
[condannato a 8 anni]
. Antonio Gutierrez Diaz, medico,
[condannato a 8 anni]
. Francisco Acebes, medico,
[condannato a 15 anni]
. Antonio G. Pericás, giornalista,
[condannato a 10 anni]
. Agustin Ibarrola, pittorre,
[condannato a 9 anni]
. Aladino Cuervo, ingegnere,
[condannato a 20 anni]
. José Satué, sindacalista,
[graziato dalla pena di morte]
. Jaime Ballesteros Pulido, scrittore,
[condananto a 6 anni]
. Antonio Serna, progettista,
[graziato dalla pena di morte]
. José Ruiz de Galarreta, traduttore,
[condannato a 15 anni]
. Viente Cazcarra Cremallé
[condannato a 17 anni]
. Ambrosio Ortega, pittore,
[graziato della pena di morte]
tanto per fare degli esempi!
[Dopo aver ricevuto questa lettera il direttore della prigione centrale di Burgos ha rinchiuso i firmatari in celle di punizione.]

Nello stesso mese di ottobre un gruppo di uomini e donne delle Asturie invia una lettera (per ovvi motivi non firmata) ai 102 intellettuali spagnoli dove, oltre ad esprimere la loro commozione e profonda riconoscenza, dicono che quanto da loro esposto nella lettera è vero anche se non contiene tutti i fatti successi e si prendono la libertà di esporre loro altri casi o circostanze e fatti sconosciuti.

Rispetto ai circa duemila reclusi (accusati di delitti contro la "sicurezza dello stato" e contati alla fine dell'anno 1961), oggi, dopo gli scioperi delle Asturie, il numero è aumentato.
[Si legalizza il fermo delle settandue ore al commissariato in questo modo: una passeggiata in strada in compagnia del poliziotto per un'oretta e dentro di nuovo!]

La libertà personale, concetto inesistente:
- Nome cognome indirizzo obbligatorio sul parabrezza dell'automobile, per chi la possiede.
- Nome cognome indirizzo obbligatorio sul retro della busta, per chi vuole scrivere a un amico.
- Passaporto valido soltanto un anno, per chi ha intenzione di uscire dai confini, concessione arbitraria su questionario che contiene ridicole domande come: quali erano le tue idee politiche durante la guerra civile; quali erano quelle di tuo padre; come è morto tuo padre; dove risiedeva la tua famiglia durante la guerra civile. E così via.



Partiti clandestini
(sono forze legate alle battaglie politiche del passato)
leader
- Unión Española
(monarchici)
. don Juan di Borbone;
. de Satrustegui
(un dirigente);
Si presenta come partito moderatamente democratico accettando il principio del suffragio ristretto e delle libertà di stampa.
- Democrazia Sociale Cristiana
Gil Robles (ora in esilio)
Il gruppo è attento ad assicurarsi la eredità del [el Caudillo] insieme alla destra monarchica, e non può considerarsi strettamente una forza di opposizione.
Ma, data la sua posizione ambigua e i legami con l'alto clero, ha modo di organizzare una rete di quadri in tutta la Spagna senza pericolo di eccessive repressioni.
- Partido Socialista Español
(diretto da Tolosa)
Diviso al suo interno, è in bilico tra una soluzione monarchica e una repubblicana, tra un atteggiamento operaista al nord oppure partito borghese al sud.
- Azione Democratica
-

Gruppo vagamente legato alla nuova sinistra europea, fondato nel 1956.

- Partido Comunista Español
-
È la forza più organizzata e seria dell'opposizione. Pare che gli iscritti siano cinquemila, numero imponente se si pensa ai rischi mortali che comporta la semplice adesione ad esso. La sua propaganda è martellante e continua come quella del regime.
«Radio España Independiente» è una voce che penetra nelle zone più isolate, efficace quanto migliaia di manifestini.
La sua tattica si uniforma però alla cautela, timoroso di rimanere isolato dal resto dell'opposizione democratica che con il patto del 1961 si è raccolta nella Unione delle Forze Democratiche. Niente estremismi nel programma, moderazione nelle riforme economiche e sociali, punto fermo l'abolizione delle basi statunitensi.
- organizzazioni sindacali clandestine;
- gruppi anarchici operanti soprattutto in Catalogna e con grossi centri all'estero, Boston, Cuba, Parigi.
- FLP (Frente de Liberación Popular)
(noto anche come Felipe)
Julio Cerón
[dopo il processo e la prigione, vive in isolamento coatto in una fattoria del Murciano. I tentativi di liberarlo e di trasferilo all'estero sono falliti. L'ultima volta, invece dei salvatori, arrivò la polizia.
È quasi impazzito.]

Nel quale si incontrano marxisti e cattolici, per la maggioranza borghesi, ideologicamente legati al FLP algerino ed entusiastici ammiratori di F. Castro.

- Izquierda Democrata Cristiana
(partito cattolico)
Manuel Jiménez Fernandez
(già chiamato il "De Gasperi spagnolo")

Partito cattolico fondato nel 1959; il suo leader ha già reso pubblico un preciso programma, come se fosse alla vigilia delle elezioni:
Europeismo, regionalismo, riforma agraria e industriale – facilitazioni alle iniziative private, nazionalizzazione dei servizi pubblici compresi banche e trasporti, revisione dei rapporti con la Chiesa, questo nelle linee generali.

[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

F. Franco Bahamonde [el Caudillo] è vivo ed è forse l'unico a non fare programmi. Non si è preparato un "delfino".
[Una volta, a chi gli chiedeva se avesse mai pensato di dare la libertà al popolo, o di provvederlo comunque con una forma di successione più tangibile che non l'ipotetico ritorno della monarchia, rispose: «Sì, per la verità ci ho pensato diverse volte. Poi mi sono ricordato di piazzale Loreto…».]

L'enigma del futuro preme dunque sulla coscienza di sostenitori e oppositori, sui 1028 generali, sui carlisti e sui pro-Borbone, su liberali, socialisti, democristiani. Indistintamente, su tutti.
Lo sentono e lo temono anche i colleghi del generalssimo, quelli che ne convalidano i crimini con la loro presenza al governo.
Si preparano gli alibi per il "dopo".
È già successo con la fucilazione di Grimau. Alcuni ministri e il Capitán General García Valino hanno inviato una lettera agli esuli spagnoli indicando come unico responsabile dell'uccisione il generalissimo. Sono stati obbligati a firmare, dicono, e non si dimettono «per opporsi con ogni possibile mezzo umano alla follia che sembra pervadere il dittatore».

A tentoni si cerca una via d'uscita.
Nessun gruppo, in realtà, da una parte e dall'altra della barricata, è abbastanza forte da agguantare il potere alla morte del generalissimo. Neppure l'opposizione ha seriamente pensato a garantirsi un delfino.
Il divide et impera di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] si ripercuote nel futuro.
Nessun generale, compreso Muñoz Grandes, gode di prestigio (il dittatore ha avuto la fortuna di veder cadere durante la guerra civile tutti i potenziali rivali).
Nessun partito ha l'apppoggio delle masse popolari.
Chi lancerà la prima pietra? La Chiesa, l'Esercito, l'Aristocrazia, la sinistra o la destra?
Torneranno alla mente i venticinque anni di oppressione, le voci isolate di protesta, i sacrifici individuali, i nomi degli assassinati e dei torturati. Non si parlerà più di falta de unidad, ma ci sarà più d'uno che ricorderà le parole di Blas de Otero: «Anda, levántate, España, España levántate y anda.».

In Andalusia le proprietà di più di 250 ettari occupano il 45% della superficie. Molta terra non è coltivata. Nella provincia di Siviglia se ne lavora il 75%, percentuale altissima rispetto, ad esempio, a Cadice, dove vi sono più latifondi che colture.
I 500.000 peoni giornalieri (i fissi sono appena un decimo) emigrano a scaglioni verso il nord: meno fame, meno controlli.

Vengono organizzate importanti manifestazioni:
- tre mesi fa, per la prima volta in un'aula universitaria un ministro viene fischiato; è don Manuel Fraga Iribarne, ministro dell'Informazione;
- la vittima della seconda manifestazione, il giorno della distribuzione dei diplomi honoris causa, è il ministro della Pubblica Istruzione: Lora Tamajo (noto appartenente dell'Opus Dei);
- Terza manifestazione di massa: lo sciopero della facoltà di farmacia all'inizio dell'anno accademico per una revisione del piano di studi. Dura un mese con la partecipazione quasi totale degli studenti.
A Siviglia, un altro sciopero per Prados Arrarte va avanti per cinque giorni senza che le autorità accademiche possano fermarlo Sull'inizativa è d'accordo il SEU, che va incontro a certe esigenze studentesche pur di mantenere un po' di autorità.
Così com'è strutturato, però, il SEU contribuisce alla debolezza dell'università. Obiettivo del FUDE è prepararsi a sostituirlo.

Non deve sottovalutarsi, tuttavia, il fascino che l'Opus Dei esercita su molti giovani. Essi costituiscono un gruppo politicamente ed economicamente forte del programma non chiaro: sotto le spoglie di «uomini di Dio» affermano di adoperarsi per ciò che «è migliore per la Spagna».
Un altro gruppo "La Giovane Europa" pro nazi, pro-Oas, è piccolo ma ha stretti legami con i sindacati ufficiali. Il fermento democratico ha nemici dalle molteplici facce e se è vivo nelle facoltà di lettere, filosofia, diritto, scienze politiche ed economiche è però inesistente in quelle scientifiche e tecniche.
I docenti democratici sono pochissimi, come:
. José Luis Aranguren a Madrid,
. Tierno Galván a Salamanca,
. Jiménez Fernandez a Siviglia,
e alcuni altri che vivono nel continuo timore di perdere posto e stipendio a discrezione delle autorità o di dover pagare multe ingenti come è accaduto a Tierno Galván.
Come previsto dalla legge costitutiva dell'università spagnola, numerosi docenti appartengono all'Opus Dei se non altro per ragioni di carriera, data la potenza di questa setta.
L'insegnamento ne discapita: costoro, infatti, utilizzano la loro posizione più per fini politici o sociali che per quelli accademici. Spesso disertano la classe che affidano a un assistente: hanno cose più imporanti cui dedicarsi.
Florenitno Pérez Embide, della facoltà di lettere e filosofia di Madrid, ha tenuto nove lezioni durante il corso accademico dell'anno passato.

Intanto il mutamento di rotta nella politica economica del paese concertata dai "tecnocrati in cilicio" non si attua senza scontri con la vecchia guardia falangista attaccata sempre ai miti del nazionalismo autarchico e contraria a qualsiasi avvicinamento all'Europa. I capitalisti dell'Opus Dei vogliono conservare i loro privilegi e i loro intrallazzi monopolistici, ma nello stesso tempo riconoscono che una Spagna fuori dall'Europa e, per essere precisi, fuori dal MEC, sarebbe economicamente rovinata.
Su queste tenzoni certamente non cavalleresche veglia F. Franco Bahamonde [el Caudillo] senza compromettersi: un giorno la mano tesa all'uno con un prestito di 64 Mni di pesetas per la Università di Pamplona, il giorno seguente all'altro con la firma sotto un decreto di morte, il terzo giorno ancora incerto.

Le opinioni sulla successione post-Franco non sono unanimi.
Il prof. Carlo Serer appoggia decisamente una soluzione monarchica, ma quanti sono con lui?
C'è chi ritiene che la forza dell'Opus Dei si frantumerà con la morte o l'abdicazione di [el Caudillo].
I fronti non si mantengono compatti in tutte le battaglie.
E l'ottimista ritiene – usando un'espressione che potrebbe molto piacere alle manie biblico evangeliche di mons. José María Escrivá de Balaguer – che l'epoca delle vacche grasse per l'Opus Dei terminerà col regime.

1962-63, le imprese americane che aprono sedi e filiali in Spagna sono 31.

[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]


 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961 (dicembre), il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;
1963
Dicembre
battesimo della figlia primogenita di Juan Carlos figlio primogenito di don Juan;






1963
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Antonio Segni (Dc) 
(1962 11 mag - 6 dic 1964)
III Legislatura 1958 12 giu - 15 mag 1963
IV Legislatura 1963
16 mag - 4 giu 1968
Presidenti
della Camera
G. Leone (Dc)
(1955 10 mag - 21 giu 1963) 
Brunetto Bucciarelli-Ducci (Dc)
(1963 26 giu - 13 mag 1968)
Presidenti
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967)
Presidenti
del Consiglio
A. Fanfani (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)IV
G. Leone (Dc)
(21 giu - 4 dic)
I
A. Moro (Dc)
(1963 4 dic - 22 lug 1964) I
Vice-presidenti A. Piccioni (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
P. Nenni (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio U. Delle Fave (Dc)
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
[segretario]
C. Mazza (Dc)
(21 giu - 4 dic)
[sottosegretario]
Angelo Salizzoni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
[segretario]
Giovanni Giraudo
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
   
Affari Esteri 
A. Segni (Dc)
(apr 60 - 21 giu 1963) 
A. Piccioni (Dc)
(21 giu - 4 dic)
G. Saragat (Psdi)
(1963 4 dic - 28 dic 1964)
Sottosegretari Edoardo Martino
(1962 30 nov - 4 dic 1963)
Arialdo Banfi
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
G. Lupis  (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  G. Lupis  (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
  Ferdinando Storchi
(1963 21 giu - 23 feb 1966)
Interno
P.E. Taviani (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
M. Rumor (Dc)
(21 giu - 4 dic)
P.E. Taviani (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari Guido Bisori
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Leonetto Amadei (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
E. Ariosto (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Giovanni Giraudo
(21 giu - 4 dic)
Guido Ceccherini (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
    C. Mazza (Dc)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Grazia e Giustizia
G. Bosco (Dc)
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
O. Reale (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari Salvatore Mannironi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Carlo Scarascia-Mugnozza
(21 giu - 4 dic)
Riccardo Misasi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Difesa
G. Andreotti (Dc)
(1959 15 feb - 23 feb 1966)
Sottosegretari Gustavo De Meo
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Mario Marino Guadalupi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Guglielmo Pelizzo
(1962 21 feb - 23 feb 1966)
Vittorio Pugliese
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
  Natale Santero (Dc)
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Marina mercantile
C. Macrelli (Pri)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
F.M. Dominedò (Dc)
(21 giu - 4 dic)
G. Spagnolli (Dc)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari F.M. Dominedò (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Mario Antoniozzi
(21 giu - 4 dic)
Mariano Pintus
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Finanze
G. Trabucchi (Dc)
(mar 60 - 21 giu 1963)
M. Martinelli (Dc)
(21 giu - 4 dic)
R. Tremelloni (Psdi)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari Antonio Pecoraro
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Cesare Bensi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Filippo Micheli
(1961 22 nov -21 giu 1963)
Giuseppe Salari
(21 giu - 4 dic)
A. Valsecchi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
    Mario Vetrone
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Tesoro
R. Tremelloni (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
E. Colombo (Dc)
(1963 21 giu - 6 ago 1970)
Sottosegretari Giovanni Bovetti
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Luigi Silvestro Anderlini
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Lorenzo Natali
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Giuseppe Belotti
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Augusto Cesare Fanelli
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Lorenzo Natali
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Bilancio
U. La Malfa (Pri)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
G. Medici (Dc)
(21 giu - 4 dic)
A. Giolitti (Psi)
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Sottosegretari Giancarlo Matteotti
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Giuseppe Caron (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Cristoforo Pezzini
(1962 1° dic - 4 dic 1963)
 
Industria
(e presidente del CNEN)
E. Colombo (Dc)
(feb 59 - 21 giu 1963)
G. Togni (Dc)
(21 giu - 4 dic)
Industria, Commercio e Artigianato
G. Medici (Dc)
(1963 4 dic - 5 mar 1965)
Sottosegretari Vittorio Cervone
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Filippo Micheli
(21 giu - 4 dic)
Danilo De' Cocci
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Remo Gaspari
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Franco Maria Malfatti
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
    Maria Vittoria Mezza (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Lavoro e
Previdenza sociale
V. Bertinelli (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
U. Delle Fave (Dc)
(21 giu - 4 dic)
G. Bosco (Dc
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Sottosegretari Ettore Calvi
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Ettore Calvi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giuseppe Solari
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Augusto Cesare Fanelli
(21 giu - 4 dic)
Simone Gatto
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
    Anselmo Martoni (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Commercio estero
L. Preti (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
G. Trabucchi (Dc)
(21 giu - 4 dic)
B. Mattarella (Dc)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari Ferdinando Storchi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Vittorio Cervone
(21 giu - 4 dic)
Girolamo Messeri
(1963 4 dic - 16 dic 1964)
Agricoltura e foreste
M. Rumor   (Dc)
(1959 15 feb - 21 giu 1963)
B. Mattarella (Dc)
(21 giu - 4 dic)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari G. Sedati (Dc)
(1959 15 feb - 4 dic 1963)
Dario Antoniozzi (Dc)
(1963 4 dic - 6 ago 1970)
Ludovico Camangi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Vittorio Pugliese
(21 giu - 4 dic)
Ludovico Camangi (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
  Venerio Cattani
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Lavori Pubblici
F. Sullo (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
F. Sullo (Dc)
(21 giu - 4 dic)
G. Pieraccini (Psi)
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Sottosegretari     Emilio Battista
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Tommaso Spasari
(1958 1° lug - 4 dic 1963)
Pier Luigi Romita
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Trasporti
B. Mattarella (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Trasporti e
Aviazione civile

[Legge 30 gennaio 1963 n. 141]

G. Corbellini (Dc)
(21 giu - 4 dic)
A.R. Jervolino (Dc)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari Renato Cappugi
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Orlando Lucchi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Luigi Angrisani
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Salvatore Mannironi
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Pubblica Istruzione
L. Gui (Dc)
(1962 21 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
D. Magrì (Dc)
(1962 24 feb - 23 feb 1966)
Carlo Scarascia-Mugnozza
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Giorgio Fenoaltea
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Poste e Telecomunicazioni
C. Russo (Dc)
(1962 dic - 23 feb 1966)
Sottosegretari C. Mazza (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Remo Gaspari
(1963 21 giu - 23 feb 1966)
Corrado Terranova
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Luigi Angrisani
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Partecipazioni statali
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
Sottosegretari Eugenio Gatto
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
C. Donat Cattin (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sanità
A.R. Jervolino (Dc)
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
G. Mancini (Psi)
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Sottosegretari Natale Santero
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Dante Graziosi
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Turismo e Spettacolo
A. Folchi (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
A. Corona (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sottosegretari Ruggero Lombardi
(1962 21 feb - 22 lug 1964)
Dario Antoniozzi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Pietro Micara
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Ministri senza portafoglio
Presidente del comitato dei ministri per il Mezzogiorno e le zone depresse
G. Pastore (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Attilio Piccioni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giulio Pastore (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Riforma Pubblica Amministrazione
G. Medici (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
R. Lucifredi (Dc)
(21 giu - 4 dic)
L. Preti (Psdi)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
Rapporti Governo Parlamento
G. Codacci Pisanelli
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
U. Delle Fave (Dc)
(1963 4 dic - 22 lug 1964)
Ricerca scientifica
G. Corbellini (Dc)
(1962 dic - 21 giu 1963)
  C. Arnaudi (Psi)
(1963 4 dic - 23 feb 1966)
 
Repubblica Italiana

 

1963
Gennaio

In seguito al viaggio di A. Fanfani negli Stati Uniti si costituisce una forza nucleare multilaterale che prevede l'installazione di missili Polaris in Italia.

Alla Sardegna, Sicilia, Val d'Aosta e Trentino-Alto Adige si aggiunge il Friuli-Venezia Giulia come quinta regione a statuto speciale
.

Febbraio
La ferma militare viene ridotta da diciotto mesi a quindici.
18, prima occupazione dell'Università. Parte dalla facoltà di architettura.

Marzo 
Milano, il processo contro le 91 persone incriminate per la Feuernacht e per il centinaio di attentati commessi tra l'aprile 1959 e il marzo 1962, spostato nel capoluogo lombardo a causa di problemi di ordine pubblico, si apre con soli 68 imputati presenti. Gli altri si sono tenuti debitamente distanti dalla Lombardia: sono infatti latitanti in Austria.
A giudizio sono i vertici del Bas:
. Alois Amplatz,
. Wolfgang Pfaunder,
. Widmoser
. Georg Klotz [il Martellatore], (18 anni di reclusione);
. Kerschbaumer ,
al quale i giudici riconosceranno di aver tenuto in tutte le fasi del processo, un comportamento improntato a fermezza e lealtà, ma anche gli imputati accusati di reati minori: tra questi Hans Stanek, segretario generale della Svp (Südtiroler Volkpartei), Viktoria Stadlmayer e Alois Oberhammer.
La sentenza infligge loro pene relativamente miti e ben 27 assoluzioni.
Ma mentre i capi continueranno a godere della protezione degli austriaci, nelle patrie galere finiscono artigiani e contadini di poca cultura.
[Questa sentenza spianerà la strada all'insediamento della "Commissione dei 19" per la risoluzione della vertenza altoatesina.]

Intanto, tra il 1962 e il 1963, gli scoppi oltrepassano il confine del Tirolo meridionale e raggiungono diverse località del Nord Italia:
- Trento, un'esplosione al deposito bagagli della stazione povoca il ferimento di un ferroviere;
- Milano, un'esplosione alla stazione centrale causa il ferimento di sei vigili del fuoco e un poliziotto;
- Cesano Maderno, un'esplosione danneggia un distributore di benzina Agip;
- Lombardia, tra Villa Vesco e Ribecco, gli ordigni danneggiano tralicci delle linee elettriche delle società Falk, Montecatini e dell'Enel.
- Verona, alla stazione vengono ritrovati dentro a un borsone un recipiente di benzina, dell'esplosivo e un congegno a orologeria;
- Bolzano, in un istituto tecnico un bidello rinviene una sacca contenente un sistema esplosivo a orologeria ed evita così una strage.
Ora gli obiettivi, a differenza del passato, comprendono anche le Forze dell'ordine;
- Falzes, un carabiniere che vigilava all'esterno della caserma è colpito alle spalle con un'arma da fuoco.Tutti indagano:
- Polizia,
- Carabinieri,
- Guardia di Finanza,
- Uffici I delle Brigate Alpine e del Corpo d'armata,
- Servizi degli Interni e del controspionaggiio.
Perfino il magistrto Mario Martin, G.I. di Bolzano, viene per un momento indagato.
[Sul banco degli imputati finiranno in 57: alcun di loro sono già stati giudicati nel precedente processo di Milano.]

Aprile
28-29, si svolgono le elezioni politiche.

Maggio
16
, il "governo Fanfani" si dimette a causa delle elezioni politiche che vedono una flessione della Dc e un aumento del Pci.
A. Moro riceve l'incarico di formare il nuovo Governo.

Giugno
16-17
, [notte di San Gregorio] Roma, nella sala riunioni della sede del Psi di via Monte Zebio la sinistra "lombardiana" (Riccardo Lombardi) – per distinguerla dalla sinistra che poi farà la scissione del Psiup – nega il proprio voto e così fa venir meno la maggioranza a sostegno dell'accordo di governo, che perciò cola a picco, impedendo la nascita del governo di centro-sinistra;
A. Moro rinuncia all'incarico;
21, G. Leone forma il nuovo governo "balneare";

Luglio
-

Agosto
L'Italia firma il patto di non proliferazione delle armi nucleari.

Settembre
-

Ottobre
Roma, sciopero degli edili con gravi incidenti tra dimostranti e polizia. [Solo nel 1990 si saprà che la responsabile degli incidenti è la struttura segreta "Gladio"].
10
, ore 22,45, una frana del monte Toc, rovinando nel bacino artificiale della diga del Vajont, provoca un'immensa ondata che spazza via sette paesi in provincia di Udine e Belluno: tra questi Longarone.
Muoiono 1.909 persone.
La SADE è responsabile.
Solo nel 2000 il governo italiano di Giuliano Amato con un risarcimento di 77 miliardi ai comuni porrà fine alla lunga querelle.
17, J.R. Greenwood, dell'IRD (Information Research Department) di Roma, informa Londra sull'attività svolta nel recente periodo aprile-settembre. Particolarmente interessante è l'elenco dei libri anticomunisti inglesi recensiti dai quotidiani e dai periodici italiani con i nomi dei giornalisti recensori.
Accanto ai commenti sulle testate, è sempre riportata una cifra.
Libro recensito
Testata
Data uscita
Autore recensione
- The Soviet Spy Network,
di Edward Carran
«Epoca»
settimanale di centro destra», 320.000)
28.04.1963 . Augusto Guerriero [Ricciardetto]

[Commento:«Un opinionista di primo piano sugli affari internazionali. Riceve regolarmente i nostri materiali»
. Edward Carran, The Soviet Spy Web, Ampersand, London 1961.
- Communism and the Law,
di Peter Archer
vari quotidiani di provincia emiliani, veneti e lombardi («testate liberali di destra», 128.000) 19-28.03.1963 . Italo Zingarelli
. Peter Archer, Communism and the Law, The Bodley Head, London 1963.
- The Blue bottle,
di Ivan Valeriy
«Corriere d'Informazione» («liberale di centro-destra», 270.000) 15.03.1963 . Arrigo Levi
. Ivan Valeriy, [pseudonimo di Valerij Tarsis], The Bluebottle, Collins & Harvill Press, London 1962.
- The Use and the Abuse of Trade Unions,
di Arthur Bottomley
«Il Globo» («liberale», 10.000) 05.05.1963 . Italo Zingarelli
. Arthur Bottomley, The Use and the Abuse of Trade Unions, Ampersand, London 1963.
- Senza colpo ferire,
di Jan Kozák
«Il Messaggero» («quotidinao romano indipendente», 240.000) e
«Il Giornale d'Italia» («giornale della sera romano di destra», 120.000)
19 e 21.05.1963 . Mario Missiroli
(per «Il Messaggero»)
. Jan Kozák, Senza colpo ferire,  Sansoni, Firenze 1962.
- The New Cold War,
di Edward Crankshaw
«Il Mondo» («settimanale politico-letterario radicale», 40.000) e
«Il Popolo» («giornale della Dc», 100.000)
20.08.1963 («Il Mondo») e
13, 14, 15.09.1963 («Il Popolo»)
. Aldo Garoscirecensione a tutta pagina» per «Il Mondo»)
. Edward Crankshaw, The New Cold War: Moscow v. Pekin, Penguin Books, Baltimore 1963.
Fonte: Mario José Cereghino-Giovanni Fasanella, Il Golpe Inglese, (2013, Chiare lettere.]

25-29, Roma, XXXV Congresso nazionale del Psi;

Novembre
5
, G. Leone presenta le dimissioni del governo.
11, A. Moro ottiene l'incarico di formare il nuovo governo.
L'ambasciatore britannico a Roma, sir John Ward, lo incontra, solo una volta, e riferisce al Foreign Office:
«Non posso dire che mi abbia fatto una grande impressione. […]
Mi chiedo se saprà essere il nuovo leader di cui l'Italia democratica ha così maledettamente bisogno
».
22, viene assassinato il presidente americano J.F. Kennedy a Dallas in Texas.

Il risultato delle elezioni, scrive l'ambasciatore britannico a Roma, sir John Ward, in un memorandum al suo governo, «getta un'ombra lunga sulla Dc e molti osservatori intravedono già i segni di un suo declino fatale. […]
I comunisti, l'unica alternativa di governo, rappresentano una minaccia reale e mortale per la democrazia italiana»
». Come farvi fronte?
Secondo l'ambasciatore, una soluzione di destra sarebbe da evitare, perché «porterebbe l'Italia alle soglie di una guerra civile e dividerebbe il paese non tra i comunisti e gli altri, ma tra destra e sinistra».
E nella sinistra finirebbero inevitabilmente per esser inglobati anche «i socialisti, la componente di sinistra dei partiti di centro, i comunisti e una fetta sostanziale della Dc».
Perciò, al momento, l'unica possibilità di contenimento del pericolo è un governo di centrosinistra. E la scelta compiuta dalla maggioranza Dc «è stata una decisione saggia e coraggiosa».
In ogni caso, «la lotta al comunismo sarà ardua e nessuno può dire quanto durerà».

Dicembre
, i finanzieri bloccano Heinrich Oberleiter mentre tenta di espatriare: addosso gli trovano un diario contenente la descrizione degli attentati e delle fotografie che lo ritraggono insieme ad alcuni amici, in divisa militare, tutti intenti ad abbracciare fucili.
L'uomo riesce a fuggire dal fuoristrada sul quale i finanziaeri lo stanno conducendo al comando di Campo Torres.
Grazie alle confidenze di una donna, i Carabinieri rivengono, all'interno di una grotta, armi e contatti a pressione per mine antiuomo, uguali a quelli rinvenuti tempo prima sotto a un traliccio, e poi bombe a mano e 16 chili di esplosivo.
4, A. Moro forma il suo primo governo con l'ingresso del Psi.
È il primo governo di centro sinistra.


Da Roma, visti i nuovi ministri, l'ambasciatore britannico, sir John Ward, esprime la propria soddisfazione per la nascita di un nuovo governo «funzionale agli interessi britannici».
Su A. Moro, nessun commento. Ma la conferma di G. Andreotti alla Difesa «è una garanzia contro le tendenze neutraliste», e il ritorno di P.E. Taviani (uno dei «clienti» dell'IRD) al ministero («vitale») dell'Interno è «rassicurante».
Una nota non positiva è invece la conferma di Giorgio Bo alle Partecipazioni statali: «Significa che probabilmente non si verificherà alcun cambiamento nelle politiche aggressive del'ENI».
In compenso la nomina di F. Malfatti di Montetretto a capo di gabinetto del ministero degli Affari Esteri viene salutata con grande calore.
6, Roma, in un telegramma inviato dalla sede diplomatica inglese di Parigi a quella romana, è scritto: «La nostra ambasciata ha lavorato molto su di lui».


7, Sandro Mazzinghi diventa campione del mondo di pugilato dei pesi "medi junior" (titolo che rifarà suo il 26 maggio 1968).
15, Roma, in un'assemblea al Teatro Brancaccio la corrente di sinistra del Psi preannuncia la scissione;

Piaggio Valmata, confine svizzero, lo stesso mese viene arrestato un cittadino della Germania federale mentre tenta di trasportare in auto sei congegni detonanti a orologeria e 16 chili di esplosivo per ordine di Norbert Burger.
Ciò consente agli inquirenti di penetrare un po' più nei segreti del Bas.
Anello di congiunzione tra l'organizzazione tedesca e quella austriaca sarebbe un triumvirato composto da:
. Günther Andergassen [Lucki], austriaco,
. Kurt Welser, austriaco,
. Alois Amplatz, italiano di lingua tedesca.
All'interno della struttura militano anche:
. Helmuth Heuberger, austriaco, docente universitario,
. Alois Oberhammer, austriaco, deputato regionale del Land Tirol (assolto in istruttoria nel precedente processo)
che farebbero da testa di ponte tra il triumvirato e un' «alta fonte viennese». Sarebbe quest'ultima a detenere l'ultima parola decidendo i tempi e i modi degli attentati che, tra l'altro, foraggia copiosamente.
Il Bas è diviso in 25 cellule: l'una sconosciuta all'altra, ciascuna competente in un preciso territorio della provincia. La guerriglia è condotta
- Valle Aurina: dai «quattro bravi ragazzi» (così sono stati definiti al processo) di lingua tedesca:
. Siegfried Steger,
. Heinrich Oberlechner,
. Heinrich Oberleiter,
. Josef [Sepp] Forer;
[Saranno condannati a 20 anni di carcere. Il loro addestramento e indottrinamento è avvenuto a Innsbruck a opera degli austriaci:
. Franz Friedl [Martin],
. Günther Andergassen [Lucki];
le armi, gli esplosivi e le munizioni fornite da Franz Friedl [Martin] vengono occultate dai ragazzi nel sepolcro dell'arciduca Berg, nipote di Franz Joseph, all'interno del cimitero storico di Maia Bassa a Merano.]
- Val Passiria, da Georg Klotz [il Martellatore].
Le azioni (passate alla storia come la "crociata dei ragazzini") compiute nelle province italiane tra il 1962 e il 1963 sono addebitate a:
- Bas di Monaco di Baviera, e in particolare a Norbert Burger, quelle compiute nelle province italiane tra il 1962 e iol 1963;
- Bas di Innsbruck quelle compiute in provincia di Bolzano.
[Se in Austria Norbert Burger verrà assolto, in Italia sarà condannato a 28 anni.]

Bolzano, lla Questura giunge Ferruccio Allitto Bonanno, funzionario molto sensibile alle istanze dei Servizi. I suoi primi provvedimenti vertono sull'organizzazione di una rete di informatori, di infiltrati e di agenti provocatori. Tra queste "gole profonde" vi è anche il dinamico Christian Kerbler di Innsbruck che – si scoprirà in seguito – è anche un collaboratore degli 007 tedeschi.
L'organigramma della struttura statale delegata al contrasto della sovversione in suolo altoatesino annovera:
. Ferruccio Allitto Bonanno, questore di Bolzano;
. Silvano Russomanno, funzionario del Ministero dell'Interno incaricato di tenere i rapporti con la Polizia austriaca;
. Giovanni Peternel, capo dell'Ufficio politico della Questura di Bolzano;
. Renato Compagnone, ufficiale di Polizia;
[Questi ultimi due scelti per coordinare la collaborazione dei fratelli Christian Kerbler e Franz Kerbler.]

Elezioni regionali in Valle D'Aosta e Sicilia.
1963
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1963
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)    

- Segretario: A. Moro (14.03.1959 - 27.01.1964)

Aprile
28-29, alle elezioni politiche ottiene ?

Dopo le elezioni, con i governi di A. Moro e con M. Rumor alla segreteria del partito, comincia una legislatura di sostanziale immobilismo che blocca di fatto l'attuazione delle riforme per il timore di giungere ad un'alleanza troppo stretta con i socialisti e perdere così il consenso del suo elettorato; si sviluppa ulteriormente il fenomeno delle correnti all'interno del partito:

- Dorotei (dal convento delle suore Dorotee sul Gianicolo, dove si è riunito il gruppo), la corrente più forte:
- M. Rumor,
- F. Piccoli,
- G. Andreotti,
- E. Colombo;

- Fanfaniani
- A. Fanfani,
- A. Forlani;

- Morotei 
- A. Moro;

- Forze nuove
- C. Donat Cattin;

- Base
- G. Marcora,
- C. De Mita;

Le correnti gestiscono e si spartiscono il potere svuotando l'opera dei successivi segretari (F. Piccoli, A. Forlani, A. Fanfani) di ogni possibilità di effettiva direzione politica;
in seguito G. Andreotti e E. Colombo si staccano dai dorotei;


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)    
Aprile
28-29, alle elezioni politiche raggiunge il 6,1% dei voti per la Camera;
Pli (Partito liberale italiano)    
Aprile
28-29, alle elezioni politiche raggiunge il 7% per la Camera;
Pr (Partito radicale)    
-
Movimento di democrazia liberale    
-
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-
Psi (Partito socialista italiano)    
Aprile
28-29, alle elezioni politiche ottiene il 19,9% e 120 seggi.
Dicembre
Dopo l'appoggio al primo governo di centrosinistra, presieduto da A. Fanfani, il partito passa alla partecipazione diretta al governo (dicembre) con propri uomini e con il proprio leader P. Nenni alla vicepresidenza del consiglio; la minoranza di sinistra che non accetta la nuova politica si scinde dando vita al Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria).
Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

 

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1963

Settembre
il col. Renzo Rocca (responsabile del cosiddetto "Ufficio Rei" del Sifar) invia una relazione riservata al gen. Giovanni Allavena (capo del Reparto D del Sifar) per illustrargli quelle che, a suo dire, sono le modalità migliori per fermare l'avanzata del comunismo: «creare gruppi di attivisti, di giovani, di squadre che possono usare tutti i sistemi, anche quelli non ortodossi, della intimidazione, della minaccia, del ricatto, della lotta di piazza, dell'assalto, del sabotaggio, del terrorismo».

Capo Marrargiu (Alghero) in Sardegna. Cag (Centro addestramento guastatori): a partire da quest'anno, quando ormai "Gladio" è in piena efficienza, si decide di interrare gli speciali contenitori infrangibili – contenenti gli armamenti inviati a partire dal 1959 dalla CIA – in appositi nascondigli (che prendono il nome convenzionale di "Nasco") localizzati in modo particolare nel Nordest.
Secondo le norme stabilite in seno al Gladio Committee, tali depositi vanno posti a contatto con elementi caratteristici del territorio (per esempio cappelle, cimiteri, ruderi, chiese, fontanili) ed essere facilmente riconoscibili, inamovibili e identificabili tramite l'interpretazione di brevi messaggi preformulati trasmessi dalla base di Capo Marrargiu (unico luogo in cui sono depositate le carte geografiche con l'ubicazione e il contenuto di tutti i "Nasco").
Nel giro di pochi mesi vengono creati 139 depositi segreti, al cui interno generalmente vi sono armi portatili, munizioni, esplosivo plastico C4, bombe a mano, fucili di precisione, armi bianche, binocoli e radiotrasmittenti.
Una volta interrati, i "Nasco" vengono affidati in custodia a selezionati elementi del Servizio che, periodicamente, devono effettuare un'ispezione dei luoghi al fine di rilevare un qualsiasi indizio di manomissione.
Di tali ispezioni non è previsto venga redatta una relazione e di esse non esisterà perciò alcuna traccia documentale.

Ubicazione dei "Nasco"

Regioni
N.
- Friuli-Venezia Giulia
100
- Veneto
7
- Trentino
5
- Lombardia
11
- Piemonte
7
- Liguria
4
- Emilia Romagna
2
- Campania
1
- Puglia
2
 

In caso di emergenza il materiale dei "Nasco" sarebbe utilizzato dai cosiddetti "Nuclei di Gladio", operativi da inizio anni Sessanta, composti da elementi specificatamente addestrati ad agire dietro le linee di un esercito invasore. Si tratta di figure insospettabili (anche non militari).
I Nuclei sono a loro volta divisi in "sotto sezioni" specializzate in sabotaggi, propaganda, evasione e fuga e informazione.
Solo i capi-Nucleo sono informati della localizzazione dei Nasco nella propria zona di competenza.
Accanto ai Nuclei agiscono cinque cosiddette Upi (Unità pronto impiego) specializzate nell'attività di guerriglia che costituisono il "primo livello" di Stay Behind quello che deve dare inizio alla resistenza dietro le linee dell'esercito invasore, favorendo la successiva azione dei Nuclei.
Le Upi dispongono di ulteriori armi nascoste in 48 caserme dei carabinieri, situate in modo particoalre in Friuli-Venezia Giulia e Veneto.
Il materiale è allocato in speciali contenitori contraddistinti dalla scritta "Ufficio Monografie del V Comiliter - Scorte Speciali di copertura" e da particolari lettere e numeri di riconoscimento.
[Secondo quanto riferito (21 nov 1990) dall'ex capo di S.M. dei Carabinieri, gen. Arnaldo Ferrara – 1967 lug-nov 1977 –, la decisione di nascondere questo materiale nelle caserme è stata presa in totale autonomia dal gen. G. De Lorenzo nella sua qualità di capo del Sifar, senza fornire alcuna comunicazione dell'accaduto al comando generale dell'Arma.

Lo stesso anno, accanto alla citata "Stella Alpina" in Friuli, e la "Stella Marina" nella zona di Trieste, vengono alla luce:
- "Rododendro" (ne Trentino),
- "Azalea" (in Veneto),
- "Ginestra" (nella zona dei laghi lombardi).
"Gladio" sta quindi diventando qualcosa di più complesso rispetto al progetto iniziale.

Scandalo SIFAR

-



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 

 


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OVEST
-
-
-
-

1963

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
George-Philéas Vanier
(1959 set - mar 1967)
Primo ministro
J.G. Diefenbaker
(1957 - 1963)
[conservatore]
Lester B. Pearson
(1963 - 1968)
[liberale]
Ministro degli Esteri
Howard Green
(1959 - ?)
Paul Martin
(1963 - 1968)

1963
Gennaio
mentre proseguono le polemiche sul ruolo del Canada nell'affare cubano, il leader liberale Lester B. Pearson fa una clamorosa dichiarazione nella quale rovescia la politica sinora seguita dal suo partito e annuncia che un nuovo govenro liberale agirà per porre le forze armate in grado di adempiere ai loro impegni per la difesa del continente. Egli chiarisce esplicitamente che ciò comporta il fornire di testate nucleari i missili difensivi schierati sul territorio canadese.
La scelta del nucleare non rappresenta un passo facile per i liberali che finora si sono opposti.
[Tra l'altro lo stesso Lester B. Pearson in passato si era dichiarato contrario all'acquisizione delle testate atomiche e sua moglie, Maryon Moody (1902-1989), faceva parte di un'organizzazione, la "Voice of Women", che promuoveva la politica del disarmo atomico unilaterale.
Gli ultimi sondaggi di opinione hanno mostrato però che la crisi di Cuba ha orientato una sostanziale maggioranza del pubblico canadese verso la necessità degli armamenti nucleari e Lester B. Pearson ha dunque deciso di giocare questa carta a favore del suo partito.]
25, con un intervento estremamente involuto alla Camera dei Comuni il primo ministro J.G. Diefenbaker riesce a creare un enorme disagio tra i membri del suo partito e soprattutto all'interno del gabiinetto, dichiarando che il governo canadese non intende accettare le testate nucleari e al contempo annunciando che sono in corso negozisti con gli americani per rendere operativi quegli armamenti.
La confusione è dunque al culmine e a questo punto l'amministrazione di Washington entra pesantemente nella mischia.
Il Dipartimento di Stato americano rilascia forti dichiarazioni contro J.G. Diefenbaker e viene lanciata una dura campagna di stampa contro il primo ministro promossa occultamente dall'ambasciatore americano a Ottawa e alla quale collaborano i responsabili delle forze armate canadesi, premute dagli alleati.
Nel giro di pochi giorni il ministro della Difesa Douglas Harkness si dimette e il governo riceve in Parlamento un voto di sfiducia.

Febbraio
6
, altri ministri lasciano il governo e J.G. Diefenbaker scioglie il Parlamento e indice nuove elezioni per il mese di aprile;

Aprile
18
, si svolgono le elezioni generali;

Elezioni della Camera dei Comuni
 
%
seggi
. Lester B. Pearson
[PL (Partito liberale)]
-
129
. J.G. Diefenbaker
[PCP (Progressive Conservative Party) (Partito Progressista Conservatore)]
-
95
. ?
[- (-)]
-
?
. ?
[CCF (Co-operative Commonwealth Federation) (-), ]
-
?
Totale seggi
 
262
-

 

Nonostante i pronostici, alle elezioni J.G. Diefenbaker viene sconfitto di stretta misura e Lester B. Pearson deve accontentarsi di un governo di minoranza;
[Si è trattato comunque di un'elezione duramente combattuta e il dato più anomalo è stato rappresentato dalla diretta e pesante ingerenza americana in una vicenda interna canadese.
In sostanza l'aggressivo presidente J.F. Kennedy ha voluto dimostrare che gli Stati Uniti non intendono tollerare affronti da un piccolo alleato, anche a costo di peggiorare le relazioni con un paese amico come il Canada.
Quel che è certo è che i canadesi non sono disposti ad accettare supinamente di essere trattati come una "colonia", come è dimostrato dal fatto che l'eccessivo attivismo americano per poco non ha portato alla riconferma di J.G. Diefenbaker.]
Ministro degli Esteri è nominato Paul Martin (1903-1992) che ha una lunga esperienza di lavoro all'interno dell'ONU.

Poco dopo aver assunto la sua carica il neo primo ministro Lester B. Pearson vola a Londra per un incontro con il primo ministro britannico H. Macmillan.

 

Maggio
il primo ministro Lester B. Pearson fa visita al presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy nella sua casa di famiglia di Hyannis Port a Cape Cod in Massachusetts;
20, la Camera dei Comuni, sia pure con uno stretto margine, approva la politica del governo di accettare le testate nucleari;

Un progetto del ministro delle Finanze canadese Walter Gordon (1906-1987) teso a penalizzare gli investimenti americani, viene ritirato in seguito alle proteste di Washington e dei finanzieri canadesi.

Giugno
alla fine del mese le polemiche diventano così roventi che il ministro delle Finanze canadese Walter Gordon prima modifica parte del bilancio e poi offre le sue dimissioni; la crisi rientra perché Lester B. Pearson che ha approvato in pieno il progetto del suo ministro non può ora abbandonarlo;

Luglio
18
, il ministro delle Finanze canadese Walter Gordon deve ancora introdurre ulteriori modifiche nel bilancio e ciò determina una grave caduta d'immagine per l'intero governo;

Novembre
il presidente J.F. Kennedy invia una direttiva ai membri del suo gabinetto nella quale si ricorda che tutte le questioni relative al Canada devono essere portate direttamente all'attenzione del presidente; istruzioni, destinate purtroppo a rimanere soltatno sulla carta…
22, il presidente J.F. Kennedy viene assassinato a Dallas;

 


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Jean Lesage
(1960 giu - mag 1966)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Jean Dupreau
(? - ?)
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1963
È in atto la "Rivoluzione Tranquilla" (1960-66).
-

La speciale commissione d'inchiesta sull'istruzione, presieduta da un ecclesiastico, dopo alcuni anni di lavoro, durante i quali è stata oggetto di costante attenzione da parte del pubblico, pubblica un primo rapporto che affronta le delicate relazioni tra chiesa e governo provinciale nel campo scolastico.
Ne esce una chiara critica al monopolio cattolico in questo settore e la proposta della creazione di un sistema di scuole pubbliche sotto la completa responsabilità del governo attraverso la creazione di un ministero della Pubblica Istruzione, sinora inesistente nel Québec.
La commissione tenta di placare le prevedibili proteste dell'opinione pubblica sottolineando che in ogni caso anche la futura scuola pubblica si ispirerà ai convincimenti religiosi della popolazione della provincia.
Di conseguenza Jean Lesage presenta all'Assemblea Provinciale un progetto di legge basato sulle raccomandazioni contenute nel rapporto.

Giugno
all'Assemblea Provinciale inizia la discussione sul primo rapporto presentato dalla speciale commissione d'inchiesta sull'istruzione;
ben presto si delinea un'opposizione così forte che il primo ministro decide di aggiornare il dibattito al mese di settembre;
[I cattolici temono che la scula pubblica sinifichi in prospettiva la totale eliminazione della religione dal sistema educativo. In particoalre i vescovi non sono soddisfatti del puro controllo sui docenti di religione e vorrebbero che anche l'insegnamento delle altre materie si ispiri in qualche modo alla dottrina della Chiesa.
Alla fine si arriverà a un compronesso.]


Lo stesso anno nasce il FLQ (Front de Libération du Québec), una organizzazione clandestina che conduce una campagna terroristica a base di attentati dinamitardi in nome della causa di un Québec indipendente e socialista.

 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1963

-

 

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1963

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1963

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1963

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1963

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1963

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
-
-

1963

-


ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1963

-

 

SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1963

-

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]

1963

-

 

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
J.F. Kennedy [35°]
(1961 20 gen - nov 1963)
[Pd]
L.B. Johnson [36°]
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
[Pd]
Vicepresidente
L.B. Johnson
(1961 20 gen - nov 1963)
Hubert Humphrey
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Dean Rusk
(1961 20 gen - nov 1963)
-
Ministro del Tesoro
-
-
Ministro della Difesa
R.S. McNamara
(1961 20 gen - nov 1963)
-
Ministro della Giustizia
R. Kennedy
(1961 20 gen - nov 1963)
-
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1963
Novembre
22
, Dallas (Texas), in seguito all'assassinio del presidente J.F. Kennedy, il vicepresidente L.B. Johnson assume la presidenza degli Stati Uniti;

contingenti americani in Vietnam;

Lo stesso anno si suicida, con un colpo di rivoltella, Philip Graham, l'editore del «Washington Post».

[Sull'onda dell'assassinio, intorno alla figura di J.F. Kennedy si creerà una leggenda.
Il presidente viene idealizzato, i suoi successi esagerati al punto da venire ricordato come una delle maggiori figure della storia americana.
In realtà gli anni della sua presidenza sono stati più ricchi di promesse che di fatti.
I critici si lamenteranno, e a ragione, che la retorica di J.F. Kennedy ha sollevato aspettative non realistiche e che la sua abitudine di cercare deliberatamente un'atmosfera di crisi ha favorito paure che non possono essere placate facilmente.
A J.F. Kennedy va anche addossata la responsabilità di alcuni problemi che gli Stati Uniti dovranno affrontare in seguito:
- il progressivo coinvolgimento nella guerra del Vietnam,
- l'esagerato aumento di poteri della presidenza.
Tuttavia il presidente possedeva grandi doti: coraggio, stima di sé, un'intelligenza fredda.

 

Caso Gideon contro Wainwright: la Corte Suprema stabilisce il diritto dei sospettati sia di non rispondere sia di consultare un avvocato, se necessario a spese della comunità, prima di essere interrogati.
[È la prima si una serie di sentenze che culmineranno nel Caso Miranda contro Arizona (1966).]

Lo stesso anno esce il libro La mistica femminile di Betty Friedan.
[Attaccando l'aura romantica del focolare domestico e il diffuso credo popolare che le donne possono realizzarsi solo nella cura della casa e dei bambini, il libro esprime l'insoddisfazione non del tutto consapevole di molte donne istruite della classe media e suscita un dibattito nazionale.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1962
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: John McCone (1961 nov-apr 1965)

1963
Nei primi mesi dell'anno J. Hunt viene a sapere che lo scrittore cileno Pablo Neruda è candidato al premio Nobel per il 1964.
[Simili informazioni riservate sono estremamente rare, poiché si suppone che il comitato per il Nobel prenda le sue decisioni nel più totale riserbo.]

Febbraio
di fatto J. Hunt inizia a organizzare l'attacco contro P. Neruda;
[Julian Gorkin, direttore di «Cuadernos», scrive di P. Neruda a «un amico a Stoccolma» e dice a J. Hunt che questi «è pronto a preparare un opuscolo in svedese, sul "caso Neruda"».
J. Hunt dubita dell'utilità di questo opuscolo e chiede all'attivista del CCF (Congress for Cultural Freedom), René Tavernier, di preparare un rapporto molto ben documentato, scritto in francese e in inglese, per farlo circolare tra certe persone.
Il rapporto di René Tavernier si appunta sulla questione dell'impegno politico di P. Neruda e sostiene che è «impossibile distingere tra il Neruda artista e il Neruda propagandista politico». Accusa lo scrittore di essere membro del comitato centrale del Partito Comunista Cileno, di usare la sua poesia come «strumento» di un impegno politico che è «totale e totalitario»; è, la sua, l'arte di un uomo che è uno stalinista «militante e disciplinato».
Si fa largo ricorso al fatto che a P. Neruda, nel 1953, sia stato assegnato il "premio Stalin" per un poema dedicato a questi, il «suo padrone» cosa che René Tavernier taccia di «servilismo poetico».]

New York, intanto (dopo la visita nel 1961 di Nicolas Nabokov) nella lista dei donatori del CCF (Congress for Cultural Freedom), appare un'intera serie di nomi nuovi:
- Fondazione Colt,
- Fondazione Florence,
- Fondazione Lucius N. Littauer,
- Ronthelym Charitable Trust,
- Fondazione Shelter Rock
[In cui il "donatore" è Donald Stralem, un membro del consiglio della Fondazione Farfield.]
- Fondazione Sonnabend,
- Fondazione Sunnen.

Fondazione Farfield
(Ormai chiamata Fondazione Fa-nfaluca" poiché «Tutti sanno chi c'è dietro» come dirà Lawrence de Neufville).
Sovvenzioni concesse
[1960 1° gen – 31 dic 1963]
Percettori
 
- American Council of Learned Society
(Consiglio americano delle associazioni di alta cultura)
 
- American Academy of Arts and Sciences  
- Dancers Workshop  
- Festival dei Due Mondi di Spoleto (Italia) contributo alle spese generali, alla parteciazione di studenti americani e per le spese del poeta Ted Hughes
- Institute for Advanced Studies in the Theatre Arts  
- Living Theatre di New York  
- associazione New York Pro Musica  
- Association of Literary Magazines of America  
- «Partisan Review» contributo per spese
- "Instituto Internacional" di Madrid contributo per la conservazione delle biblioteche private di Lorca, Ortega e Fernando Almagro
Borse di studio
 
. Mary Mac Carthy per preparare un'antologia della nuova letteratura europea
. Victor Sanchez Ogaz, pittore cileno  
. Derek Walcott, poeta per viaggiare negli Stati Uniti
. Patricia Blake  
. Margarete Buber-Neumann  
. Lionel Trilling per un viaggio in Polonia, a Roma, Atene e Berlino
. Alfred Sherman, collaboratore di «The Spectator» per un viaggio a Cuba
   
   
-


Dicembre
viene lanciata una campagna contro P. Neruda.
[Nel 1964 P. Neruda non vincerà il "premio Nobel"; lo vincerà invece J.-P. Sartre il cui rifiuto del premio diverrà famoso.
P. Neruda dovrà aspettare il 1971, periodo in cui svolge la funzione di ambasciatore del Cile in Francia in rappresentanza del governo democraticamente eletto del suo amico S. Allende Gossens (poco dopo democraticamente deposto e ammazzato nel 1973, con l'aiuto della longa manus della CIA).]

 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1963
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1963
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1963
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1963
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1963
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1963
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1963
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1963
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1963
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1963
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1963
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1963
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1963
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1963
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1963
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1963
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1963
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1963
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1963
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1963
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1963
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1963
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1963
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1963
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1963
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1963
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1963
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1963
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1963
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1963
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1963
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1963
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1963
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1963
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1963
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1963
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1963
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1963
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1963
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1963
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1963
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1963
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1963
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1963
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1963
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1963
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1963
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1963
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1963
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1963
-


a

 




 
1963
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1963
le "Organizzazioni rivoluzionarie riunite" si trasformano in Partito unito della rivoluzione socialista;
in occasione della crisi seguita allo sbarco americano nella Baia dei Porci, la scelta della solidarietà terzomondista salva Cuba dalla minaccia dell'isolamento internazionale;
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1963
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Juan Bosch
(1962 - 1963)
["esperimento costituzionalista"]
-
1963
un golpe trujillista interrompe l' "esperimento costituzionalista";
- Primo ministro
-
Alexander Bustamante
(? - 1967)
[leader del JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
[colonia britannica autonoma dal 1944 e integrata (1958 gen-set 1961) nella Federazione delle Indie occidentali;]
1963
-


1963
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1963
perdura il monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1963
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1963

-



1963
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(? - ?)
1963
-


1963
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1963
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;

1963
Honduras
- Presidente
R. Villeda Morales
(1957 - 1963)
[liberale]
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1963
un golpe del gen. O. López Arellano rovescia il presidente;


1963
- Presidente
Luis Somoza Debayle
(1956 - 1963)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1963
-

1963
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1963
-

1963
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1963

-


 



1963
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
 
1963
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;

1963

- Presidente della repubblica

R. Betancourt
(1958 - 1964)
[Acción democrática]
1963
-


1963
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra IV
(1960 - )
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1963
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1963
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

F. Belaünde Terry
(1962 - 1968)
[PAP (Partido de Acción Popular)]
1963
privato dell'ala progressista moderata, confluita nella nuova formazione politica del PAP (Partido de Acción Popular) di F. Belaünde Terry (vincitore delle elezioni) il movimento del partito radicalpopulista APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), rifluisce su posizioni conservatrici;
nello stesso tempo si assiste alla comparsa di guerriglie contadine e di forti agitazioni nel settore minerario che portano alla ribalta nuovi quadri militari di estrazione popolare, ispirati da un nazionalismo antimperialista con vaghe aspirazioni sociali;


1963

- Presidente della repubblica

V. Paz Estenssoro
(1961 - 1964)
[MNR]
MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario)
1963
le difficoltà di affrancare una popolazione rimasta in maggioranza a livelli estremamente bassi di vita, l'isolamento continentale di cui soffre il paese, il calo dei prezzi dello stagno sul mercato mondiale, l'inflazione galoppante e la presenza nella vita politico-sindacale di spinte eccessivamente estremiste o di forme di personalizzazione carismatica del potere (sino al ritorno del caciquismo dei vari capi locali nelle campagne) contribuiscono a radicalizzare sempre più la situazione interna del paese.

1963

- Presidente della repubblica

- Ministro della sanità
-

1963
-

1963
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo e dal 1961 ha conseguito l'autonomia interna ma subisce forti ritardi sulla via dell'indipendenza per i conflitti etnico sociali che oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Governatore

?
(? - ?)
1963
-


1963
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1963
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1963
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1963
-

1963

- Presidente ad interim

J. Goulart (o Joao Gouilat)
(1961 - 1964)
1963
il brusco sviluppo industriale di questi anni, non accompagnato da un allargamento del mercato interno, a causa soprattutto dei salari tenuti artificiosamente bassi, provoca una spirale inflazionistica destinata ad avere gravi conseguenze sul piano sociale e politico;


1963

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1963
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;


1963

- Presidente

-
A. Illía
(1963 - 1966)
1963
-



Patagonia
1963
-

1963
-
?
(1958-66)
[Partito blanco]
1963
Montevideo,

 



 
1963
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1963
-

1963
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

Liu Shao-chi
(1959 - 1967)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
Deng Xiaoping
(1954 - 1966)
[Prima costituzione]

1963
-

TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1963
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1963
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.

a


1963


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1963
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Capo di stato
*gen. Park Chung Hee
(1961 mag - ott 1963)
[Partito democratico-repubblicano]
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - ?)
[Partito democratico-repubblicano]
[*salito al potere dopo un colpo di stato militare]
1963
Ottobre
il gen. Park Chung Hee viene eletto presidente della repubblica;

a


1963
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1963
-

a


1963
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
III piano quinquennale 1961-66;
lingua ufficiale: hindi;
1963
-

a


1963
Guerra del Vietnam
-
1963
-

1963
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(? - ott 1963)
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?))
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
1963
Novembre
, con un colpo di stato gli Stati Uniti fanno cadere il governo di Ngo Dinh Diem, fino ad ora l'intermediario degli americani per il controllo sul Vietnam meridionale; la situazione militare per le forze anticomuniste nel Vietnam peggiora rapidamente mentre gli Stati Uniti rifiutano ogni apertura verso la Cina;

a






1963
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ikeda
(1960 - 1964)

1963
-

a


segue



 
1963
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1963
-


1963
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
1963
è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);

1963
-


1963
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
-
A. Ben Bella
(1963 set - 1965)
- Capo del governo
A. Ben Bella
(1962 set - ?)
 
1963
Febbraio
alla conferenza l'UGTA (Unione Générale des Travailleurs Algériens) diventa virtualmente un organo del governo del FLN.
I socialisti europei di tutte le "Internazionali" appoggiano l' "autogestione" di A. Ben Bella che invece è criticata nei circoli di liberazione in Sudafrica come forma "socialista africana" di "neocolonialismo".

Settembre
Presidente della repubblica: A. Ben Bella (1963 set-65), già capo del governo;
la direzione del nuovo stato adotta, in virtù della nuova costituzione:
- una politica interna fortemente centralizzata e dirigista (monopartitismo del FLN, nazionalizzazione dei settori portanti dell'economia, pianificazione quinquennale e autogestione socialista delle imprese) e
- una politica estera antimperialista (sostegno delle lotte anticolonialiste, solidarietà con i regimi arabi progressisti e con la guerriglia palestinese in funzione antisraeliana);

1963
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1963
-


1963
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1963
-



1963
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - 1970)
-
-
1963
la scissione della Repubblica Araba Unita e il fallimento dei successivi progetti di federazione con la Siria e l'Iraq non incrinano la leadership egiziana sul nazionalismo arabo, mentre estremamente tesi rimangono i rapporti con Israele, considerato l'ostacolo principale dell'unità e del progresso della nazione araba;

______________________

Scienziati tedeschi.
febbraio, lo scienziato Goercke viene rapito;
23 febbraio, il dottor Hans Kleinwachter che sta trascorrendo in Europa alcune settimane, subisce un attentato si salva per il rotto della cuffia;
15 marzo,

Ormai la caccia agli scienziati tedeschi non è più diretta ad impadronirsi dei loro cervelli ma ad eliminarli del tutto.

Nella "città proibita" egiziana tutti gli scienziati ormai girano armati. Una scorta di gorilla, alla testa dei quali sta un veterano delle truppe d'assalto di H. Himmler, il sergente maggiore della SD Walentein, li accompagna ogni qualvolta devono spostarsi.

marzo, Basilea, Svizzera, gli agenti israeliani Joseph Ben-Gal (con passaporto intestato Funzionario del Ministero dell'Educazione Nazionale) e Otto Franck Joklik, di origine austriaca, vengono arrestati e sottoposti immediatamente a un pressante interrogatorio;
giugno, Basilea, inizia il processo ai due agenti israeliani;
il procuratore generale, dopo aver sentito le numerose prove presentate a loro difesa dagli imputati, chiede una condanna a tre mesi di prigione con la condizionale, che la corte riduce poi a due; i due vengono immediatamente rilasciati;
durante il dibattito è stato provato che l'Egitto ha intenzione di distruggere Israele;

____________________

Dicembre
l'assassinio di J.F. Kennedy, (22 novembre) colpisce duramente G.A. Nasser e tutti gli arabi, i quali ritengono di aver perso il primo statista americano con una certa simpatia per le loro idee. G.A. Nasser non viene rassicurato quando il nuovo presidente L.B. Johnson, che s'interessa degli affari esteri molto meno di J.F. Kennedy, si mostra alquanto sensibile alle preoccupazioni dei sionisti americani.

I rapporti di G.A. Nasser con Washington si deteriorano bruscamente sulla questone del Congo (Zaire), dove l'Egitto fornisce un crescente sostegno ai ribelli contro il governo di Moise Tshombe, che gli Stati Uniti vogliono mantenere al potere.
G.A. Nasser reagisce con rabbia e in tono di sfida, quando si accorge che gli Stati Uniti cercano di usare i riforimenti di cibo a basso prezzo all'Egitto per costrigerlo a cambiare direttiva. Tuttavia quando la Camera dei Rappresentanti statunitense approva una risoluzione per bloccare ogni ulteriore aiuto all'Egitto, il presidente L.B. Johnson e il segretato di Stato, Dean Rusk, si rifiutano di accettare che gli Stati Uniti si leghino le mani in tal modo in Medio Oriente. Il presidente esercita tutta la sua influenza affinché il voto sia ribaltato al Senato.


1963
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
Ibrahim Abbud
(1958 - 1964)
1963
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);



1963
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
servendosi come base della vicina Guinea ex francese, dal 1962 opera il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da A. Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)
1963
Gennaio
23
, il PAIGC apre il fronte settentrionale nella Guinea-Bissau;
[1962-63, fase di guerriglia localizzata]

1963
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah)]
   
1963
-


1963
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Presidente della consiglio
1963
costituzione presidenziale;



1963
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]

1963
difficoltà economiche e sociali ostacolano il rinnovamento interno;
ribellione dei tuareg;


1963
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
Maurice Yaméogo
(1960 - gen 1966)

1963
-


1963
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1963
Dicembre
3
, fallisce un tentativo di colpo di stato per rovesciare il presidente Diori;

1963
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1963
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC);

dopo gli accordi di Evian, Sékou Touré sottoscrive un accordo con la Francia per l'introduzione di "esperti" francesi in Guinea;

1963
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
1963
-


1963
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1963
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;

Settembre
sopo aver denunciato l'esistenza di un complotto contro lo stato, il governo della Costa d'Avorio fa arrestare 7 ministri ed altre 53 persone. [vedi processo gennaio 1965]


1963
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Maga
(? - ott 1963)
Apithy
(1963 ott - nov 1965)
- Primo ministro
-
Ahomedegbe
(1963 ott - nov 1965)
1963
Ottobre
19-28
, un colpo di stato militare, diretto dal col. Soglo, scaccia il governo di Maga dal potere; il colonnello costituisce un nuovo governo capeggiato da Apithy, Maga e Ahomedeghe;

l'organizzazione fuorilegge UNSTD appoggia il complotto di Cotonou;
Maga viene detronizzato e sostituito dall'ex capo del governo Apithy;




1963
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico dei fratelli Milton (1958-64)]
- Primo ministro
Milton Margai
(1958-?)
1963
-

1963
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1963
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;

1963
Repubblica del Ghana
[repubblica dal luglio 1960]
- Presidente
Kwane Nkrumah
(1957 - 1966)
[Convention People's Party]
1963
convinto assertore dell'idea panafricana e progressiva, il presidente ha avviato il paese verso una prospettiva antimperialista e socialista stabilendo rapporti di collaborazione con l'URSS e la Cina popolare;

Febbraio
17
, William Edward Burghardt Du Bois (nato nel Massachusetts nel febbraio 1868) diventa cittadino del Ghana;

Agosto
23
, William Edward Burghardt Du Bois viene sepolto ad Accra con un solenne funerale di stato;

1963
[repubblica indipendente dall'aprile 1960]
- Presidente
S. Olympio
(1960 apr - † 1963 ass.)
[Comité d'Unité Togolaise]
colpo di stato
N. Grunitzky
(1963 - 1967)
[Partito togolese del progresso]

1963
Gennaio
13
, un colpo di stato militare rovescia il regime di Sylvanus Olympio (assassinato); dopo aver assunto temporaneamente il potere, i militari lo rimettono al presidente Nicolas Grunitzky (1963-67) – cugino dil S. Olympio nonché figlio di un missionario tedesco e di una indigena –, il leader del Partito togolese del progresso; viene emanata una costituzione che fa del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale;




1963
indipendente dal 1° ottobre 1960 sotto la direzione del partito National Council di Nmandi Azikiwe (detto Zik); comprende i due ex protettorati britannici;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1963

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906; dal febbraio 1961 la federazione ha annesso l'ex Camerun britannico (la parte settentrionale);]
-
-
1963
Agosto
il dottor Otegboye fonda il Partito dei lavoratori e contadini socialisti, che critica la politica governativa nel campo del lavoro e degli affari esteri;

Settembre
uno sciopero dei servizi pubblici dura tre giorni.
I lavoratori chiedono la nazionalizzazione di miniere, banche, petrolio e compagnie assicurative e il controllo sui profitti trasferiti in Nigeria dalle compagnie imperialiste;

Ottobre
, dopo l'annessione nel febbraio 1961 dell'ex Camerun britannico (la parte settentrionale), lo stato assume la forma definitiva di repubblica sotto la presidenza di Nmandi Azikiwe (detto Zik) (1963-66);





1963
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1963
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;


1963
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente della repubblica
Léon M'Ba
(1960 ago - 1967)
[Blocco democratico gabonese]

1963
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia);






1963
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane;
nel 1960, in seguito all'opposizione contro il Presidente, gen. Bokassa, le truppe francesi sono entrate nel territorio della repubblica. ]
- Presidente
David Dacko
(1958 - 1966)
[del Movimento d'evoluzione sociale dell'Africa nera]

1963
-




1963
[dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane]
- Presidente
François Tombalbaye
(1960-?)
1963
I francesi conservano truppe armate nello stato "indipendente".



1963
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
Fulbert Youlou
(1960 ago - ago 1963)
A. Massemba Debat
(1963 dic - 1969)
[ex abate, il presidente regge il potere in maniera autoritaria]

1963
Agosto
12-15
, in seguito ai continui conflitti tribali tra i due maggiori gruppi etnici, i baTeke e i baTonga, alle difficoltà economiche e alla conseguente opposizione dei lavoratori dei centri urbani organizzati nei sindacati, il presidente è costretto dall'esercito a dimettersi;

Dicembre, il potere passa ad A. Massemba Debat, eletto presidente (a suffragio ristretto);






1963
Congo Belga
(capitale: Léopoldville)
[dal 1960 lo stato è indipendente]
- Capo di Stato
Joseph Kasavubu
(1960 - 1965)
- Primo Ministro
gen. Mobutu
(1960 nov - 1963)
Cyrille Adula
(1963 - lug 1964)

1963
si protrae la presenza nel paese delle forze pacificatrici inviate dall'Onu; nuovi scontri fra le diverse fazioni che spesso si identificano con grandi gruppi tribali.

In Congo ci sono 3.000 missionari cattolici e 2.500 missionarie; ci sono 700 religiosi indigeni e 700 religiose.
A Mosango, poco lontano da Yasa, esiste ancora un lebbrosario. In un grande edificio alloggiano alcune suore delle "Poverelle"; il loro istituto ha sede a Bergamo. Fondatore dell'ordine è stato il bergamasco don Luigi Maria Palazzolo, beatificato da Giovanni XXIII il 19 marzo 1963.
Ora a prestare la propria opera ai 200 lebbrosi (affetti dal "bacillo di Hansen") e ad altrettanti tubercolotici presenti nell'istituto è padre Greggio e le suore:
. Silvestra Picerini, Paladia (Bergamo ), Madre superiora;
. Costantina Franceschina, Isolaccia (Sondrio);
. Alice Viscardi, Sambreno (Bergamo),
. Andrea Cerisara, Valle del Pasubio (Vicenza),
. Vincenzia Gallerini, Castrezzate (Brescia) [malata di tisi, lascerà l'Africa per curarsi in Svizzera].
[I gravi torbidi che all'inizio del 1960 hanno investito anche questa zona,le suore sono state protette dai lebbrosi stessi

Ketenga: qui, in mezzo alla foresta, in un bungalow senza gruppo elettrogeno, è presente dal 1953 il veterinario dottor Fulvio Bertelè, di Montagnana (Padova); è qui con la moglie e con la figlioletta; dipende dalla HBC (Huileries du Congo Belge) una grande società che fa capo alla Huil Lever di Bruxelles, la quale a sua volta si collega al gruppo UNILEVER di Londra; il gruppo si ramifica in 790 società.
[Oltreché in Congo, esse operano in Australia, alle isole Salomone, in Ghana, Nigeria, Malesia e in altri paesi ancora; si occupano del cacao, della gomma, della copra – la polpa del cocco – e degli oli.
I più grandi olifici del Congo sono "Lever"; quelli di altre società sono più piccoli (La margarina "Gradina" è "Lever").]
Il Congo Belga esporta olio e palmisti per circa 30 Miliardi di lire all'anno. A poca distanza da Ketenga esiste Leverville, un grosso centro oleifero, nel quale lavorano sulle 1.500 persone.
Il dottor Fulvio Bertelè si trova qui in funzione di Leverville perché la HBC (Huileries du Congo Belge) per provvedere all'alimentazione dei suoi dipendenti deve disporre di grosse mandrie di bovini; il 90% di questi dipendenti sono neri e sono affamati di proteine molto più dei bianchi.
Nella zona, in cui la mosca tsètsè è stata distrutta, la società dispone di 22.000 ettari per il pascolo delle sue vacche [1.600 nel 1953, 2.500 nel 1963, si spera di arrivare a 6.000…].


Kivu, l'indipendenza congolese annulla in modo particolare i privilegi della regione anche perché la zona di Bukavu è la fra le più turbolente del paese.
Quasi tutti gli europei se ne vanno. Le piantagioni tenute da loro sono già state abbandonate nel 1960 e gran parte delle famose ville sono ora abitate da funzionari congolesi.
[Torneranno, fra commercianti, coloni, funzionari di società, insegnanti, circa 600 europei, appena il 12% della popolazione ante indipendenza.]

Il movimento di Mulele si diffonde da Kwilu a Kwange e in alcune zone del Basso Zaire. Nelle zone di guerriglia ha inizio un'autogestione politica e cooperativa.

La dirigenza del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), peraltro afflitta da conflitti interni, viene espulsa in blocco da Léopoldville e deve rifugiarsi a Brazzavville.


Katanga [regione sudorientale]
1963
guerra del Katanga: 1960 giugno-gennaio 1963;
Gennaio
mediante una serie di azioni militari molto discusse, i "caschi blu" dell'Onu battono i secessionisti katanghesi, neutralizzano M. Ciombe e restituiscoono la regione alla sovranità di Lèopoldville.

Aprile

dopo che l'Union Minière ha ripristinato ponti, linee elettriche e installazioni minerarie danneggiate dai secessionisti, l'attività dell settore minerario è tornata normale.

Nonostante l'integrazione delle multinazionali minerarie alla società nazionale COGEMIN controllata dallo stato zairota, il separatismo della regione continua a presentarsi vivo.

Ha fine la secessione nel Katanga. M. Ciombe (o Tshombe) comincia a guadagnare posizioni di potere persino a Léopoldville.

1963
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1963
il paese cade in preda a una sanguinosissima guerra razziale tra baHutu e tutsi (vatussi) attizzata dalle ingerenze del Burundi nella vita politica ruandese;

1963
Regno del Burundi
[capitale Usumbura]
[indipendente dal 1° luglio 1962.]
Ntare V
-
(? - ?)
[ultimo mwami]
1962-66, re del Burundi;
1963
-

1963
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

1963

Maggio
22
, Addis Abeba, 30 stati indipendenti africani si incontrano nella capitale etiopica dove sono rappresenati dai rispettivi capi di stato (tranne Grunitzky del Togo e re Hassan II del Marocco);
25
, Addis Abeba, sorge l'OUA (Organizzazione dell'unità africana) che proclama la certezza di eliminare rapidamente gli ultimi residui del colonialismo nel continente africano.
Viene costituita l'unione tra Algeria, Alto Volta, Burundi, Cameroun, Repubblica Centro Africana, Ciad, Congo-Brazzville, Dahomey, Gabon, Etiopia, Ghana, Guinea, Costa d'Avorio, Kenya, Liberia, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Togo, Tunisia, Uganda, Egitto, Zaire e Zambia.
L'OUA istituisce un "Comitato di Coordinamento dei Nove (Algeria, Congo, Etiopia, Guinea, Senegal, Nigeria, Tanganica, Uganda ed Egitto) con sede a Dar es-Salaam.
Il Comitato agisce come organizzazione "ausiliaria" per i movimenti di liberazione antiportoghesi e antisegregazionisti.
La conferenza decide la rottura delle relazioni diplomatiche con il Portogallo e con il Sudafrica nonché la chiusura a questi due stati di tutti i porti e aeroporti.
[Pur tuttavia:
- Nairobi, nel Kenya,
- Addis Abeba, in Etiopia,
- Lusaka, nello Zambia,
- Léopoldville-Kinshasa, nel Congo-Zaire,
- Lamy, nel Ciad,
continueranno, tra le altre (almeno fino negli anni settanta) a concedere l'uso dei loro aeroporti ai voli di molte compagnie europee diretti in o provenienti dal Sudafrica.]
26, Addis Abeba, viene firmata la Carta dell'Organizzazione dell'Unità Africana e vi aderiscono sia gli stati della "sinistra" che quelli della "destra" africana.

ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1963
-









1963
[stato indipendente dal 1° luglio 1960, la vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali).]
- Presidente
Aden Abdullah Osman
(1960 lug - 1967)

1963
-
Banane: cessata il 30 giugno 1960 l'amministrazione fiduciaria italiana, il governo somalo ha distribuito agli indigeni gli aumenti di assegnazione, rispetto al quantitativo fissato per il 1960.
Poichè questo contingente è salito dai 650.000 q.li del 1960 agli 870.000 del 1963, gli indigeni dovrebbero avere oggi assegnazioni per 220.000 quintali; ma di fatto ben poche di queste assegnazioni vanno ai coltivatori somali.
Le quote più grosse sono attribuite a politicanti ed ai loro clienti, che non hanno alcuna intenzione di fare i piantatori di banane; e le altre quote hanno, in generale, dimensioni troppo piccole per consentire una produzione economica.
Anche ai prezzi di favore stabiliti dall'AMB (Azienda Monopolio Banane) un bananeto, infatti, non può risultare redditizio se non ha un'assegnazione di 1200-3000 q.li, quantitativo più che doppio di quello che corrisponde alla media delle nuove assegnazioni.
Trovandosi nell'impossibilità di gestire i bananeti con profitto, i nuovi concessionari indigeni cedono le loro quote (in generale dietro un compenso di 10 scellini al quintale) ai concessionari italiani.
Questo ingegnoso sistema è stato accuratamente studiato dall'on. Giuseppe Vedovato, presidente della FEBAS (Federazione Bananicoltori della Somalia), d'accordo con l'avv. Luigi Bruno, per ottenere più facilmente l'appoggio dei politicanti somali nella difesa dei vecchi privilegi.

 

Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1963
-

1963
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
Aden Abdullah Osman
(1960 lug - 1967)
- Primo ministro
M. Obote
(1962 - 1966)
1963
-

1963
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
Dal 1961 opera un primo gabinetto autonomo sorto dalla coalizione dei due nuovi partiti nazionalisti KADU (Kenya African Democratic Union), federalista moderato, e KANU (Kenya African National Union) diretto dall'antropologo kikuyu J. Kenyatta.
-
Jomo Kenyatta
[1961 - ?)
-
- Primo ministro
-
Jomo Kenyatta
(1963 giu - ?)
1963
Gennaio
nel parlamento kenyota J. Kenyatta è a capo dell'opposizione;

Maggio
la Gran Bretagna impone al Kenya una costituzione federale basata sul concetto del "divide et impera", che J. Kenyatta accetta con riserva;

Giugno
, dopo le elezioni vinte dalla KANU, J. Kenyatta diventa primo ministro del governo di Nairobi e nomina membri del suo Consiglio:
. Odinga,
. Koinange,
. Murumbi,
. Mboya,
e altri ancora in carcere,
. Kubai,
. Oneko,
. Bildad Kaggia.
J. Kenyatta assicura ai coloni "bianchi" che «il passato è passato» e che tutte le piantagioni rimarranno in loro possesso.

Settembre
12
, il paese consegue l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth;
Tom Mboya chiede alla Gran Bretagna di far entrare il Kenya nel MEC come membro "associato" ma la KANU revoca la decisione (anche se successivamente aderirà, nel 1972, alla pre-convenzione di Lomé della CEE)
Al momento dell'indipendenza il reddito medio di un kenyota africano corrisponde a un 1/25 di quello di un inglese;
66.000 europei guadagnano tanto quanto 213.000 asiatici e 8.393.000 africani.

Dicembre
è proclamata la Uhuru (indipendenza).

Il Kenya indipendente dovrà pagare (1963-68) una "indennità" di 21,7 milioni di sterline a 3020 "impiegati statali" inglesi a riposo.



1963
[indipendente, nell'ambito del Commonwealth, dal 9 dicembre 1961, è una repubblica da dicembre 1962.]
- Presidente
J. Nyerere
(1962 feb - 1964)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- Primo ministro
-
1963
Gennaio
Mkello, membro dell'opposizione alla TANU, è mandato al confino nel Tanganica meridionale;

Moshi, si tiene la Conferenza della Solidarietà Afroasiatica.

1963
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica, l'isola gode dal 1960 di un regime di relativa autonomia all'interno del Commonwealth.]
-
?
(?-?)
1963
raggiunge ora l'indipendenza;

Giugno
benché abbia vinto le elezioni, il partito afro-scirazi è esluso dal potere per volontà egli inglesi;




1963
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955;
i capi più autorevoli delle formazioni politico-militari formanti il cosiddetto "esercito di liberazione" si possono individuare in:
. Mario de Andrade e Agostinho Neto, dal 1956 alla guida del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola);
. Holden Roberto, alla guida del FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola), appoggiato dallo Zaire;]
- Governatore
?
(? - ?)

1963
Maggio
Addis Abeba, la Conferenza dei Capi di Stato e di Governo africani non riesce a comporre i contrasti tra le fazioni;

Agosto
Dakar, la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) si decide di riconoscere un "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Holden Roberto.
[In realtà si è ritenuto di vedere dietro il FLNA il sostegno degli Stati Uniti e dello Zaire (e quindi un orientamento filo-occidentale, anche se attenuato dai rapporti di Holden Roberto con la Cina Popolare) e dietro il MPLA la presenza dell'Unione Sovietica e dei Paesi africani più intransigenti (e quindi di un orientamento d'ispirazione marxista).]

[La dirigenza del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola), peraltro afflitta da conflitti interni, che si trova a Léopoldville (o Kinshasa), viene espulsa in blocco e deve rifugiarsi a Brazzaville.]



1963
Rhodesia del Nord-Ovest
dal 1948 l'opposizione africana e guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita;
si rafforza il nazionalismo e si consolida il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda che ha appena vinto le elezioni;
-
-
1963
Lo Zambia lascia la Federazione Centrafricana e diventa indipendente.
Kenneth Kaunda è primo ministro dello Zambia sotto la sovranità della regina d'Inghilterra; più tardi il paese diventa Repubblica del Commonwealth britannico.
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese.]
-
-
1963
Agosto
scissione all'interno della ZAPU (Zimbabwe African Peoples Union) e creazione della ZANU (Zimbabwe African National Union) da parte del rev. Ndabaningi Sithole.
Entrambi i partiti vengono riconosiciuti dall'OUA.
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907.
i sanguinosi moti per l'indipendenza scoppiati nel 1960 sotto la direzione del leader del NAC (Nyasaland African Congress)Hastings Kamuzu Banda persuadono il governo britannico a soddisfare le rivendicazioni dei nazionalisti.]
-
-
1963
Febbraio
, il paese consegue l'autogoverno;

Il Malawi lascia la Federazione Centrafricana e diventa indipendente.
Hastings Banda diventa primo ministro del Malawi indipendente sotto la sovranità di Sua Maestà britannica. Più tardi il Malawi diventerà Repubblica del Commonwealth britannico.




1963
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951]
-
-
1963
dall'anno precedente opera il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione fondato dal leader Eduardo Mondlane;


1963
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1963
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;







1963
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
H.F. Verwoerd
(1958 - 1966)
[nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest , ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
i primi anni di regime repubblicano sono contrassegnati da un'ulteriore involuzione autoritaria, grazie anche alla scarsa incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
dal 1950 sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act e Suppression of Comunism Act ;
dal 1951 il Group Areas Act, quindi le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive che estendono la repressione su sempre più vasta scala;
dal 1959 è stato varato dai bianchi il cosiddetto "piano di autonomia bantu";
dal 1962 è in vigore il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;

1963
Walter Sisulu (nato nel 1912), capo dell'ANC viene condannato a sei anni di carcere per «avere assecondato gli obiettivi» dell'organizzazione ANC già dichiarata fuorilegge.
Walter Sisulu si appella contro la sentenza e ripara nella clandestinità.

Il governo sudafricano tenta di frenare la lotta per la liberazione tenendo le "elezioni" per il "Parlamento" del Transkei.
Poco dopo l'esecuzione di dieci contadini ribelli e l'irrogazione di pene fino a quindici anni a carico di altri nove accusati, il boicottaggio del NEUM (Non-European Unity Movement) è vanificato dall' "opposizione" del partito liberale e del partito democratico africano al "Gauleiter" Matanzima.
Una relazione dell'ONU parla di processi politici celebrati in Sudafrica e conclusisi con quaranta condanne a morte e sei all'ergastolo.
Tra i giustiziati è Vuysele Mini, ex accusatore nei processi di tradimento celebrati dall'ANC e segretario dei portuali di Port Elizabeth. Vuysele Mini rifiuta la grazia, che gli viene offerta a condizione che tradisca un altro membro dell'ANC e viene giustiziato dopo aver cantato i canti di liberazione da lui stesso composti.
Molti altri, tra cui Suliman Salojee, muoiono in seguito alle torture.

Tombalbaye vieta la diffusione di programmi radiofonici in arabo e proclama il francese unica lingua ufficiale. [da inserire??]

Luglio
11
, Rivonia, nei pressi di Johannesburg, una squadra di polizia armata irrompe in una fattoria e arresta sette uomini che poi vengono processati per tradimento, insieme a Nelson Mandela, (ancora in carcere nel 1978);

Ottobre
9
, il processo di "Rivonia" ha inizio, dopo che Solwandle Ngudle e John Simon sono morti in carcere in seguito alle torture e dopo che Ibrahim Sayanwala si è tolto la vita.
Abram Fisher rappresenta il Consiglio di difesa.
[In seguito, Abram Fisher sarà incarcerato e morirà per i maltrattamenti e per il cancro.]
Sul banco degli accusati compaiono:
. Nelson Mandela,
. Sisulu,
. Govan Mbeki, sudafricano, nato nel 1910, laureato in Lettere e in Economia e Commercio,
. Amhed Kathrada, nato nel 1929, membro del Transvaal Indian Congress,
. Raymond Mhlaba, nato nel 1920 ed ex sindacalista di Port Elizabeth,
. L. Bernstein, nato nel 1920, membro del CPSA (Communist Party of South Africa), del Congresso "bianco" dei Democratici,
. Dennis Goldberg, nato nel 1933, ingegnere civile a Città del Capo, anch'egli membro del Congresso dei Democratici),
Oliver Tambo, leader in esilio dell'ANC, si appella alle Nazioni Unite.
Gli imputati vengono condannati a morte ma H.F. Verwoerd commuta la pena nell'ergastolo; i membri africani vengono tenuti prigionieri nell'isola di Robben, a largo di Città del Capo.
Dennis Goldberg riesce a corrompere i guardiani e a fuggire in Israele dove inizia un'opera di "indottrinamento politico" per l'Africa orientale.
[Dennis Goldberg riconoscerà lo stato di Israele e nei circoli di liberazione saràe considerato un deviazionista ideologico, nonostante il coraggio mostrato al tempo del suo arresto nel 1960 e nel 1969.]
Un altro degli accusati, Hepple, tradisce, denunciando i propri compagni, e ripara all'estero, dove scrive alcuni libri, legati ideologicamente al Partito laburista "bianco" del Sudafrica, trattando, in particoalre, la definizione boera di razzismo angloeuropeo.

 






1963
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1963
-






1963

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
gen. Fuad Chehab
(1958 ago - 1964)
[progressista di centro]
1963
-



1963

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
Dal 1959, quando Nasser ha deciso lo scioglimento di tutti i partiti politici, il partito Baath siriano è passato all'opposizione: è tuttavia profondamente lacerato al suo interno tra filonasseriani, moderati e neobaathisti radicali.]

- Presidente
al-Qudsi
(1962 mar - mar 1963)
[filonasseriano]
gen. Amin al-Hafiz
(1963 mar - 1966)
[baathista moderato]
1963
Marzo
8, colpo di stato militare: una rivoluzione baathista rovescia il regime reazionario di al-Qudsi;
al suo posto si instaura la dittatura conservatrice del gen. Amin al-Hafiz (1963-66) baathista moderato;

Maggio-Giugno
i baathisti siriani purgano l'esercito dagli ufficiali non baathisti e sopprimono le dimostrazioni filo-nasseriane;

Luglio
in seguito alla cruenta repressione di un tentativo di colpo di stato nasseriano in Siria, G.A.l Nasser per la prima volta attacca apertamente il Baat descrivendo il regime siriano come «secessionsita, disumano e immorale» e rivelando che i servizi segreti egiziani hanno messo alla luce un'alleanza siro-irachena contro di lui.


1963
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1963
-


1963
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
alla fine degli anni cinquanta i profughi palestinesi si contano in 1.250.000, dispersi in varie parti del mondo, persone tenacemente legate alla loro identità nazionale;
la politica discriminatoria delle autorità israeliane nei confronti dei rimasti e le aspre condizioni di vita imposte agli esuli nei campi di raccolta dei paesi arabi ospiti, rafforzano la coesione di quella che viene definita "la nazione invisibile" coagulando a poco a poco intorno al problema di una guerra di liberazione nazionale, nuclei sempre più consistenti di profughi;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
David Ben Gurion
(1955 - 1963 dim.)
[del MAPAL]
L. Eshkol
(1963 - 1969)
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
parlamento unicamerale (Knesset);
1963
David Ben Gurion dà le dimissioni; il nuovo primo ministro L. Eshkol continua a sviluppare con successo i rapporti con gli Stati Uniti, l'Europa occidentale e il Terzo Mondo;


- Egitto (fascia di Gaza)
1963
-
- Giordania (Cisgiordania)
1963
-

1963
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Sa'ud ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Kuwait 1902 - Atene 1969)
secondo figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1933, proclamato principe ereditario (il primogenito Turki è morto nel 1919), viene associato all'amministrazione del regno come viceré del Neged;
1953-64, re dell'Arabia Saudita;
nel 1955 stipula un patto militare con Egitto e Siria;
nel 1961 Faysal, suo fratello, principe ereditario e suo stretto collaboratore viene estromesso dal governo;
dal 1962 ha ceduto di fatto la direzione del regno al fratello Faysal;


1963
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;


1963
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;
1961-65, sceicco del Kuwait;



1963
si svolgono le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale;

1963
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1963
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1963
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1963
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1963
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1963
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1963
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1963
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1963
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1963
-


1963
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 
[dal 1962 è in atto una lunga guerra civile, durante la quale l'Egitto interviene a fianco dei repubblicani con un corpo di spedizione di 80.000 uomini.]

1963
le forze realiste, rifugiatesi nelle regioni settentrionali, conducono la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita;


1963
[il tribalismo beduino e i giacimenti di petrolio del Dhufar sono all'origine della rivolta accesasi sotto l'egida dell'Arabia Saudita.]
? 
[dal 1962 il paese è in rivolta]

1963
-






1963
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; non c'è tuttavia equilibrio tra i diversi gruppi che hanno sostenuto la rivoluzione (nasseriani, comunisti, Baath).
La crescente opposizione e la ribellione dei curdi hanno indebolito il suo potere personale.]
- Primo ministro,
nonché comandante supremo delle forze armate
'Abd al-Karim Kassem
(1958 - feb 1963)
col. Aref
(1963 - 1968)
[partito baath iracheno]
1963
Febbraio
8/9
, colpo di stato militare: una rivoluzione baathista rovescia il regime filomarxista di 'Abd al-Karim Kassem che viene deposto e fucilato;
al suo posto il col. Aref o 'Arif;

Novembre
i baathisti iracheni, già impopolari a causa dei metodi violenti e per aver ripreso la spossante guerra contro la minoranza ribelle curda che ha molto indebolito il regime di 'Abd al-Karim Kassem, si dividono in due fazioni e vengono estromessi dal presidente 'Arif;

VI congresso nazionale (cioè interarabo)del baath-iracheno; autocritica e affermazione della linea in senso socialista;
colpo di stato militare: Abd as-Salam al-Arif espelle dal governo il baath-iracheno, responsabile dell' "ingerenza" siriana nel paese e pone fine all'unione militare con la Siria;
riavvicinamento tra Iraq ed Egitto;
Kurdistan (iracheno)
1963
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1963
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;


- Primo ministro
'Ali Amini
(1961 - ?)
1963
Gennaio
[rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario;

Il Fronte Nazionale viene soppresso dal governo e si scioglie; l'ayatollah Khomeinì di Qum e altri leader religiosi vengono arrestati;








Cossiga, Giuseppe (Sassari, 30 ottobre 1963, politico italiano, esponente di Forza Italia;
[Figlio dell'ex presidente della Repubblica Francesco.]

Muhammad VI (Rabat 1963) re del Marocco;
[Figlio di re Hasan II, ha ricevuto alla nascita il titolo di principe ereditario Sidi Muhammad.]
1985, ottiene il baccalaureato all'università Muhammad V a Rabat e ha dal padre l'incarico di coordinare le forze armate del paese;
1993, consegue il dottorato in giurisprudenza all'università di Nizza;
1999, rappresenta il padre, ormai gravemente ammalato, alle esequie di re Husayn di Giordania; luglio, poche ore dopo la morte di Hasan, sale al trono col titolo di Muhammad VI; il passaggio dinastico avviene senza scosse ed egli porta avanti una politica di moderazione e di modernizzazione.

Pivetti, Irene (Milano 4 aprile 1963) donna politica italiana, esponente della Lega nord, consulente editoriale e giornalista.

Ruzzante, Piero (Padova 1963) politico italiano, è stato assessore comunale a Padova e segretario provinciale del Pds;
1996, deputato per i Ds.

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