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Papa Pio VII
(1800-23)

1814, 24 maggio, dopo la sconfitta della Francia, ad opera della coalizione europea, ritorna a Roma;
condanna la massoneria;
viene restaurata la dominazione pontificia.
Come nulla fosse accaduto, l'amministrazione papale rimette in vigore i vecchi metodi, inasprendoli anzi con un'occhiuta vigilanza e un'odiosa discriminazione tra cittadini e cittadini. [La Guardia cittadina sarà abolita nel 1831, dopo i moti modenesi].
Il cardinale Giuseppe Albani, sostenuto dai governi austriaco (è parente della casa d'Austria) e romano [su domanda di Pio VII e sulle rappresentanze del signor Cacault], chiede alla Francia la restituzione dei beni appartenenuti alla sua famiglia e confiscati nel 1798.

Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta

«segue da 1802»
Gran Maestro: (?-?)
1814, con il trattato di Parigi le isole hanno confermata la sovranità come colonia della corona britannica;
dopo il periodo napoleonico le "lingue" dell'ordine sono tre: Italia, Spagna, Alemagna.
«segue 1834»

Gesuiti»

«segue da 1805»
1814, l'ordine viene restaurato dopo la sua soppressione avvenuta nel 1773.
Roma, apre il Noviziato a S. Andrea al Quirinale.
Agli inizi dell'Ottocento l'archivio di p. Francesco Antonio Zaccaria è trasferito in Spagna da p. Faustino Arevalo (in seguito conservato nell'archivio storico del Santuario di Loyola - Azpeitia, Guipúzcoa).
«segue 1820»

ultramontanismo
  "ultra montes"

1814, Roma, con il ristabilimento della Compagnia di Gesù, trionfa questo termine coniato  nei paesi d'oltralpe (Francia, Germania, Inghilterra) per designare gli indirizzi culturali di  quanti aderiscono alle posizioni della chiesa romana, in opposizione ai movimenti rivendicanti l'indipendenza da Roma (gallicanesimo, giansenismo, febronianesimo e giuseppinismo); 
- sul piano dottrinale afferma l'autorità del papa sui vescovi  e sulle chiese nazionali e, contro il conciliarismo, la supremazia del romano pontefice sul concilio; 
- sul piano politico si oppone alla sudditanza delle chiese nazionali ai rispettivi sovrani e, in certi casi, rivendica la subordinazione dello stato alla chiesa;
tra gli ultramontani:
- J. de Maistre,
- L.-G.-A. de Bonald,
- H.-F.-R. de la Mennais,
- J.-B.-H. Lacordaire.
Il termine, che conosce una grande fortuna nel XIX secolo, serve a designare, nel clima della restaurazione, la corrente che propugna l'importanza del papato come autorità suprema della chiesa e come guida morale della società.
«segue 1864»

1814, Giovanni Battista Brocchi pubblica la Conchiologia fossile subappennina, testo fondamentale per lo studio delle malacofaune plioceniche.

ANNO 1814






1814
Unione Elvetica
Confederazione dei diciannove cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

- San Gallo (1803),
- Grigioni (1803),
- Aargau (1803),
- Turgovia (1803),
- Ticino (1803),
- Vaud (1803).

1814

Dopo la partenza delle truppe francesi di occupazione, l'antico regime patrizio torna un'ultima volta al potere, ma questa classe è ormai esausta e la borghesia mercantile e industriale, animata da idee ugualitarie e democratiche a lungo represse, assume il controllo dei Cantoni uno dopo l'altro.



[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1814
IMPERO D'AUSTRIA
Francesco I
Albero genealogico
(Firenze 1768 - Vienna 1835)
figlio di Leopoldo II e di Maria Luisa di Borbone infanta di Spagna;
1792-1806, imperatore del Sacro Romano Impero (Francesco II);
1804-35, imperatore d'Austria;


- Cancelliere
-
- Ministro degli Esteri

1814
Maggio

21
, da Rambouillet (Francia) - dove era partita il 20 aprile - Maria Luisa arriva finalmente con il suo seguito a Shönbrunn;

Giugno
15, l'imperatore arriva a Vienna accolto come un liberatore;
24, dopo aver lasciato il comando di una divisione austriaca a Pavia, fa il suo ingresso nei cortili di Schönbrunn il generale conte von Neipperg, scelto per accompagnare Maria Luisa nei suoi domini di Parma, Piacenza e Guastalla;

Settembre
26
, il «Wiener Zeitung» scrive che nella capitale austriaca sono giunti sei sovrani con le loro corti, decine di principi e di duchi tedeschi e italiani, settecento diplomatici, e servitù all'infinito… A loro si sommano avventurieri, truffatori, giocatori d'azzardo e molte belle ragazze disposte a sollevare le gonnelle per la gioia dei nobili imparruccati. Segretamente vigila su tutto la Hofpolizei (poliza di stato) i cui fili sono nella mani del barone Hager;
negli stessi giorni una improvvisa questione di natura religiosa viene sollevata da un pericoloso memorandum presentato dal nunzio pontificio Antonio Gabriele Severoli; vi si sostiene la nullità del matrimonio fra Maria Luisa e Napoleone I e in conseguenza di ciò il papa minaccia di suscitare un terribile scandalo non riconoscendone la validità per avere il còrso divorziato dalla prima moglie Giuseppina Beauharnais senza il placet della Chiesa;
[Le soluzioni non mancano, anche assurde, come la possibilità di sanare la quaestio canonica con un nuovo matrimonio con Bonaparte – essendo Giuseppina Beauharnais morta – oppure di dichiarare nullo il mariage francese e far sposare Maria Luisa con il re prussiano Federico Guglielmo, vedovo da quattro anni.]
la questione non è di poco conto se si pensa che il figlio di Napoleone e Maria Luisa sarebbe giudicato alla stregua di un bastardo cui non spettano né titoli né onori;
ma a sistemare le cose ci pensa ancora una volta il principe di Metternichpromettendo un valido appoggio alla Santa Sede nella spartizione dei territori italiani;
viene inoltre sollevata l'opposizione da Ferdinando VII di Spagna che rivendica per sé i diritti sui ducati romagnoli; l'ambasciatore spagnolo a Vienna, Pedro Gómez Labrador, propone a Maria Luisa di rinunciare a recarsi in Romagna in cambio di una rendita annua di 400.000 fiorini e dell'attribuzione del principato di Lucca; questa volta, a difendere gli interessi dell'arciduchessa ci pensa il conte von Neipperg il quale chiede il sostegno dei potenti sovrani di Russia e di Gran Bretagna; né tralascia di guadagnarsi i favori di Johann Philipp von Wessenberg uno dei più stretti collaboratori del principe di Metternich;
non mancano ovviamente le spiate tra una corte e l'altra; il capo della polizia di stato barone Hager riceve decine di lettere in realtà dirette a personalità presenti a Vienna per il Congresso; queste vengono lette e ricopiate a cura del "Gabinetto nero" per poi essere di nuovo sigillate e inviate ai loro legittimi destinatari; le spie presenti nelle stanze dell'Hofburg e di Schönbrunn sono reclutate un po' ovunque; fra loro c'è un commissario, certo Weylandt, (addetto ufficialmente al servizio antincendio, ma ufficiosamente preposto a spiare Maria Luisa nei suoi appartamenti) il quale in una lettera anonima, presente negli archivi della Hofpolizei di Vienna (F.2 4188, 3565) scrive: « tutti sono molto impegnati a spiarsi reciprocamente. […] Ferdinand Palffy appartiene alla polizia segreta, la contessa Esterházy-Rosin e la signorina Chapuis sono spie della principessa Metternich che le comanda e le ispira. Sia il principe Kaunitz, sia Franz e Ferdinand Palffy, sia Friedrich Fürstenberg si sono offerti quali delatori presso i monarchi presenti a Vienna, ma le loro proposte sono state declinate. Non si è mai visto un simile servizio di spionaggio». [Antonio Spinosa, Maria Luisa d'Austria, la donna che tradì Napoleone, Mondadori 2004]

Novembre
, si apre ufficialmente il congresso di Vienna;

Dicembre
14
, un grave lutto, la morte dell'80enne principe di Ligne, deceduto nella sua bella casa di Mölkerbastei, paralizza i già lenti lavori del congresso;
una congiura indipendentemente avviata (a settembre) da ex ufficiali del disciolto esercito del Regno d'Italia viene ora scoperta e repressa;


1814
PROVINCE ILLIRICHE
[1814-1822]

[entità amministrativa rimasta tale anche nonostante le proteste dell'Ungheria]

SLOVENIA
1814
-
ISTRIA
1814
-
CROAZIA [a sud della Sava]
1814
-
DALMAZIA [strappata agli Absburgo nel 1808.]
1814
-


1814
CONFEDERAZIONE DEL RENO
("Stati nazionali del Reno")
1806 12 luglio - 1813
[È soprattutto un'alleanza militare.]
Regni (4)
Regno di Prussia
Federico Guglielmo III (Potsdam 1770-Berlino 1840)
figlio di Federico Guglielmo II e di Federica Luisa di Assia-Darmstadt;
1793, sposa Luisa di Mecklemburg-Strelitz (1776-1810);
1797-1840, re di Prussia;
1814-15, ottiene dal congresso di Vienna cospicui ingrandimenti territoriali nelle regioni renane;
1814
-

Albero genealogico
 
Regno di Baviera
Maximilian I Joseph (Schwetzingen, Mannheim 1756 - Schloss Nymphenburg, München 1825)
figlio del principe palatino Friedrich Michael e di Maria Franziska von Sulzbach, sua cugina;
1795-1799, duca di Pfalz-Zweibrücken,
1799-1805, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld-Bischweiler,
principe elettore di Baviera [Maximilian IV Joseph]
1805-1825, conte palatino del Reno, duca di Baviera, re di Baviera [Maximilian I Joseph]
- Primo Ministro: M. de Garnerin von Montgelas (1799-1817);
1814
è già passato (1813) dalla parte antifrancese;
Albero genealogico
 
Regno di Hannover
vedi Gran Bretagna IRLANDA e Hannover  
 
Regno di Sassonia

Federico Augusto I (Dresda 1750-1827)
figlio di Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia (Federico Augusto III il Giusto)
1806-13, re di Sassonia;
1807-13, duca di Varsavia;
1814
prigioniero della coalizione antinapoleonica;
1815-27, re di Sassonia;

Albero genealogico
 
Regno di Württemberg 
Friedrich I (Treptow 1754 - Stuttgart 1816)
figlio del duca Friedrich II Eugen e della marchesa Friederike von Brandenburg-Schwedt;
1803-1805, principe elettore di Württemberg;
1805-1816, re di Württemberg;
1814
-
Albero genealogico
 
Granducati (5)
Granducato di Assia
Ludwig X (Prenzlau 1753 - Darmstadt 1830)
figlio del langravio Ludwig IX e della pfgfn Karoline von Zweibrücken-Birkenfeld;
1790-1806, langravio di Hesse-Darmstadt;
1806-16, granduca di Hesse;
1814
-
Albero genealogico
 
Granducato di Baden
Karl (Karlsruhe 1786 - Rastatt 1818)
figlio del pr. ered. Karl Ludwig e della ldgvne Amalie di Hesse-Darmstadt;
1811-18, granduca di Baden;
1814
-
Albero genealogico
 
Granducato di Berg
Granducato di Kleve
Granducato di ?
Ducati (13)
Ducato di Braunschweig

Friedrich Wilhelm (Braunschweig 1771 - Quatre-Bras 1815)
figlio del duca Karl II e della p.ssa Augusta di Gran Bretagna;
1813-15, duca di Braunschweig;
1814
-

Albero genealogico
 
Ducato di Holstein-Sonderburg-Beck
Friedrich (Königsberg 1757 - Wellinsgbüttel 1816) figlio di Karl Anton e della burgr. e c.ssa Friederike zu Dohna-Leistenau;
1775-1816, duca di Holstein-Sonderburg-Beck;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Lauenburg
Ducato di Limburgo
Ducato di Nassau
Friedrich August (Usingen 1738 - Biebrich 1816) figlio del principe Karl von Nassau-Usingen e della p.ssa Christiane Wilhelmine di Saxe-Eisenach;
1806-16, duca di Nassau;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Oldenburg
Wilhelm (Eutin 1754 - castello di Plön 1823)
figlio del duca Friedrich August di Holstein-Gottorp e della langravina Ulrika Friederike Wilhelmine di Hesse-Kassel;
1785-1810, duca di Oldenburg;
[disabile mentale dal 1785, il ducato è amministrato dal cugino Pietro]
1814-23, duca di Oldenburg;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
Ernst I (Coburg 1784 - Gotha 1844)
figlio del duca Franz e della c.ssa Auguste Reuss zu Ebersdorf;
1806-26, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Gotha-Altenburg
Friedrich IV (Gotha 1774 - Gotha 1825)
figlio del duca Ernst II e della p.ssa Luise Charlotte von Sachsen-Meiningen;
1804-25, duca di Sassonia-Altenburg;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Hildburghausen
Friedrich (Hildburghausen 1763 - Jagdhaus Hummelshain vicino Altenburg 1834)
figlio del duca Ernst Friedrich III e della p.ssa Ernestine von Sachsen-Weimar-Eisenach;
1780-1826, duca di Sassonia-Hildburghausen;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen
Bernhard II (Meiningen 1800 - Meiningen 1882)
figlio del duca Georg I e della p.ssa Luise Eleonore zu Hohenlohe-Langenburg;
1803-66, duca di Sassonia-Meiningen;
1814
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Weimar-Eisenach

Karl August (Weimar 1757 - Graditz 1828)
figlio del duca Ernst August II e della d.ssa Anna Amalie von Braunschweig-Wolfenbüttel;
1758-1815, duca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1814
-

Albero genealogico
 
Principati (17)
Principato di Assia-Homburg

Friedrich V (Homburg 1748 - Homburg 1820)
figlio del principe Friedrich IV e della c.ssa Ulrike Luise zu Solms-Braunfels;
1751-1820, principe di Assia-Homburg;
1814
-

Albero genealogico
 
Principato di Hohenzollern-Hechingen

Friedrich (Namur 1776 - Schloß Lindich 1838)
figlio del Reichsfürst Hermann e della p.ssa Maximiliane de Gavre;
1810-38, principe di Hohenzollern-Hechingen;
1814
-


Albero genealogico
 
Principato di Hohenzollern-Sigmaringen
Anton Alois (Sigmaringen 1762 - Sigmaringen 1831)
figlio del principe Karl Friedrich e della c.ssa Johanna von Hohenzollern-Berg;
1785-1831, principe di Hohenzollern-Sigmaringen;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Liechtenstein
Johann I (Wien 1760 - Wien 1836)
figlio del principe Franz Joseph I e della c.ssa Marie Leopoldine von Sternberg;
1805-36, principe von und zu Liechtenstein;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Lippe
Leopold II (Detmold 1796 - Detmold 1851)
figlio del principe Leopold I e della p.ssa Pauline Christine von Anhalt-Bernburg;
1809-51, principe di Lippe-Detmol;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Greiz
Heinrich XIII (Greiz 1747 - Greiz 1817)
figlio del principe Heinrich XI e della c.ssa Konradine Reuss zu Köstritz;
1800-17, principe di Reuss-Greiz;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Schleiz
Heinrich XLII (Löhma 1752 - Schleiz 17.4.1818)
figlio del conte Heinrich XII e della c.ssa Christine zu Erbach-Schönberg;
1806-18, principe di Reuss-Schleiz;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato Schaumburg-Lippe
Georg (Bückeburg 1784 - Bückeburg 1860)
figlio del conte Philipp II e della langravina Juliane von Hessen-Philippsthal;
1806-60, principe di Schaumburg-Lippe;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Rudolstadt
Friedrich Günther I (Rudolstadt 1793 - Schloss Heidecksburg 1867)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1807-67, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Sondershausen
Günther Friedrich Karl I (Sondershausen 1760 - Schloss an der Possen, vicino a Sondershausen 1837)
figlio del principe Christian Günther III e della p.ssa Charlotte Wilhelmine di Anhalt-Bernburg;
1794-35, principe di Schwarzburg-Sondershausen;
1814
-
Albero genealogico
 
Principato di Waldeck e Pyrmont
Georg Friedrich Heinrich (Weil 1789 - Arolsen 1845)
figlio del principe Georg e della p.ssa Auguste von Schwarzburg-Sondershausen;
1813-45, principe di Waldeck e Pyrmont;
1814
-
Albero genealogico
 
Città libere e anseatiche
Brema
Amburgo
Lubecca







1814
IMPERO OTTOMANO

Mahmud II

Albero genealogico

(Istanbul, 20 luglio 1785 – Istanbul, 1 luglio 1839)
figlio del sultano Abdul Hamid I e di una francese,
fratello di Mustafa IV;
1808-39, XXX sultano;


1814
-
SERBIA
1814
mentre il principe Karadjordje Petrovic (noto col suo nome turco di Karagheorghi o Giorgio [il Nero]), è internato prima a Graz e poi si è rifugiato a San Pietroburgo, le autorità ottomane cercano con brutalità di ripristinare il vecchio ordine nel pascialato di Belgrado.

[Intanto Vuk StefaNovic Karadzic fugge da Belgrado a Vienna. Qui entra in contatto con la moderna cultura europea improntata al romanticismo. Sotto l'influenza del grande filologo sloveno Jernei Kopitar, inizia con incredibile tenacia ed entusiasmo la raccolta dei canti epici serbi che pubblica a più riprese in parecchi volumi e con enorme fortuna. In aspra polemica con i partigiani del "serboslavo" – ibrido di lingua liturgica e parlata colta urbana – si fa propugnatore, col motto «scrivi come parli» di una lingua letteraria più vicina possibile al vernacolo (soprattutto quello bosniaco-erzegovese). Ma egli con la sua Grammatica, con il suo Vocabolario serbo-tedesco-latino e le sue narrazioni storiche non è solo il fondatore della moderna lingua letteraria serba che scrive in un cirillico semplificato: è anche l'ispiratore della nuova attività letteraria del suo popolo e l'antesignano, pur senza un preciso programma, del moderno nazionalismo serbo.]





1814
RUSSIA
Alessandro I Romanov
Albero genealogico

(Pietroburgo 1777 - Taganrog 1825)
figlio di Paolo I e di Maria Fëdorovna;
1801-25, zar di Russia;
1814
Aprile
acclamato come il liberatore d'Europa, entra a Parigi alla testa delle truppe alleate;



Ministro degli Esteri
-
1814
-







1814
FRANCIA
 
I IMPERO
[Costituzione dell'anno XII]
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
 
Senato
-
Corpo legislativo
-
 
 
Imperatore
Napoleone I
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
 
Affari Esteri
marchese
A.-A.-L. de Caulaincourt
duca di Vicenza
(1813 20 nov - 1° apr 1814)
 
Interno
J.-P. Bachasson
conte de Montalivet
(1809 1° ott - 1° apr 1814)
 
Pubblica Istruzione
Grand maître de l'Université
J.-P. Louis de Fontanes
(1808 17 mar - 1° apr 1814)
 
Guardasigilli
M.-L. Molé
conte
(1813 20 nov - 1° apr 1814)
Finanze
M.-M.-Ch. Gaudin
duca di Gaeta
(1799 10 nov - 30 mar 1814)
 
Tesoro
N.-F. Mollien
(1806 - 1814)
 
Guerra
H.-J. Clarke
(1807 19 ago - 1° apr 1814)
 
1814
Gennaio
la Francia è stretta in una morsa e Napoleone I difende palmo a palmo il territorio nazionale;
17, lo stesso J. Murat si allea con l'Austria dichiarando guerra a Eugenio Beauharnais, viceré d'Italia;
25, Napoleone I si allontana per sempre dalla famiglia e da Parigi e raggiunge l'esercito;
29, vittoria di Brienne;

Febbraio
, sconfitta di La Rothière;
3, Marmont batte Wrede ad Arcis-sur-Aube;
6, Caulaincourt comunica a Napoleone I che gli alleati offrono le frontiere del 1792;
10, vittoria di Champaubert;
con decreto Napoleone I libera il papa dalla sua prigionia ma gli restituisce soltanto i dipartimenti di Roma e del Trasimeno;
11, vittoria di Montmirail;
14, vittoria di Vauchamps;
16, vittoria di Montereau;
21, Napoleone I dichiara troppo tardi di accettare la proposta relativa ai confini del 1792;

Marzo
, Chaumont: Austria, Prussia, Russia e Inghilterra sottoscrivono la "quadruplice alleanza" impegnandosi a preservare la pace in Europa una volta terminato il conflitto con Napoleone I;
7-10, vittoria di Craonne e Laon;
13, vittoria di Reims;
18, le trattative per una tregua in corso a Châtillon si interrompono; Napoleone I si rifiuta di riportare i confini della Francia a quelli del 1790;
20-21, battaglia di Arcis, ultimo scontro della campagna a cui Napoleone I è presente;
28, la reggente Maria Luisa convoca un Consiglio di stato per decidere come meglio garantire la sicurezza della famiglia imperiale; quando il nuovo ministro della guerra H.-J. Clarke e il Consiglio di reggenza decidono che i reali non si muovano dalla capitale, Giuseppe Bonaparte legge una lettera inviatagli in proposito dal sovrano: l'ordine è di partire in direzione della Loira;
Maria Luisa parte a spron battuto in direzione della valle della Loira, sostando per tre giorni a Rambouillet, la città dove si sono rifugiati altri membri della famiglia Bonaparte;
30, nel pomeriggio il mar.llo A.-F. Viesse de Marmont firma la capitolazione della Francia e, trionfante, l'esercito del nemico occupa Parigi; 
31, Parigi, entrati gli alleati, anche i marescialli, con in testa mar.llo A.-F. Viesse de Marmont che firma l'amistizio, defezionano; il Senato ha intanto già costituito, sotto lo sguardo vigile degli alleati, un governo provvisorio presieduto da Ch.-M. de Talleyrand-Périgord, incaricato di mantenere l'ordine a Parigi fino all'arrivo di Luigi XVIII che restaurerà la monarchia dei Borbone;

Aprile
2
, Parigi, il senato pronuncia la decadenza di Napoleone I e richiama sul trono Louis XVIII; lo stesso giorno,
fuggita da Rambouillet, divenuta poco sicura, Maria Luisa arriva a Blois;
4, abdicazione condizionata;
6, Fontainbleau, Napoleone I firma l'abdicazione incondizionata;
[vedi sotto]
 



regno effimero di *Napoleone II; e Prima Restaurazione
1814
FRANCIA
Louis XVIII

(Versailles 1755 - Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza (Louis-Stanislas-Xavier);
1793-95, reggente del delfino;
1795-1814, re di Francia [autoproclamato];
1814 [6 apr - 19 mar 1815] -1824, re di Francia;

Camera dei Pari*
[Carta del 1814]
 
-
Ch.-H. Dambray
(4 giu - 20 mar 1815)
Camera dei deputati dei dipartimenti**
[Carta del 1814]
 
-
J.-H.-J. Lainé
(11 giu - 20 mar 1815)
 
Primo ministro  

Ch.-M. de Talleyrand-Périgord
(1814 1° apr - 13 mag)
Governo provvisorio
conte
P.-L.-J.-C. de Blacas d'Aulps
(13 mag - 20 mar 1815)
Affari Esteri  
Ch.-M. de Talleyrand-Périgord
(13 mag - 20 mar 1815)
Interno  
J. Beugnot
conte
(1814 3 apr - 13 mag)
abate
F.-X.-M.-A. de Montesquiou-Fézensac
(13 mag - 20 mar 1815)
Pubblica Istruzione  
Grand maître de l'Université
J.-P. Louis de Fontanes
(1814 3 apr - 16 feb 1815)
Guardasigilli
P.-P.-N. Henrion de Pansey
(1814 3 apr - 13 mag)
Ch.-H. Dambray
(13 mag - 20 mar 1815)
Finanze
J.-D. Louis
barone
(1814 3 apr - 20 mar 1815)
Tesoro
Guerra
Dupont de l'Étang
conte
(3 apr - dic)
N.-J. Soult
duca di Dalmazia
(dic - 11 mar 1815)

* La Camera dei Pari (simile alla "Camera dei lord" britannica) è l'organo naturale degli interessi dell'aristocrazia e deve anche costituire un appoggio solido per il re essendo da essa che i membri traggono il loro titolo. Il re infatti ne sceglie i membri tra la nobiltà o conferisce un titolo a coloro che fa entrare.
Accanto a questi membri ereditari, la Carta del 1814, menziona dei Pari di diritto, i principi di sangue, ma costoro possono prendere parte alle sedute solo su ordine del re espresso da un messaggio per ciascuna riunione.
** La Camera dei deputati dei dipartimenti [titolo esatto]è costituita il 4 giugno 1814 dai membri del Corpo Legislativo dell'Impero, e conta 237 membri, Il 20 marzo 1815 al debutto dei "Cento giorni" essa viene sciolta e rimpiazzata da una Camera dei rappresentanti.

Aprile
[Parigi, il Senato ha intanto già costituito, sotto lo sguardo vigile degli alleati, un governo provvisorio presieduto da Ch.-M. de Talleyrand-Périgord, incaricato di mantenere l'ordine a Parigi fino all'arrivo di Louis XVIII che restaurerà la monarchia dei Borbone.]
9, Maria Luisa parte per tornare a Rambouillet;
10, A. Wellesley batte definitivamente i francesi del gen. N.-J. Soult a Tolosa, senza che nessuno dei contendenti sappia che Napoleone I ha già capitolato; al suo ritorno in patria è nominato dalle camere marchese di Douro e duca di Wellington, succedendo a R.S. Castlereagh come rappresentante britannico al congresso di Vienna; 
11, «trattato di Fontainebleau» dopo l'abdicazione:
- a Napoleone I è assegnata la sovranità dell'isola d'Elba;
12, Rambouillet, Maria Luisa viene accolta dal padre, dallo zar e dal re di Prussia; l'accompagnano:
. duchessa di Montebello, dama d'onore dell'imperatrice Maria Luisa;
. contessa di Montesquiou, governante degli infanti di Francia,
. J.-N. Corvisart des Marets, barone e medico personale della famiglia imperiale,
. barone di Méneval,
. L.-F. de Bausset-Roquefort, vescovo di Alès;
a Rambouillet, Maria Luisa viene a sapere che l'art. V del trattato di Fontainbleau, controfirmato dal còrso, le ha riservato in tutta proprietà e sovranità i ducati di Parma, di Piacenza e di Guastalla;
[Essi passeranno a suo figlio e alla sua discendenza in linea retta.]
Lo stesso giorno, a Fontainbleau, Napoleone I tenta il suicidio;
20, Fontainbleau, Napoleone I si accomiata dalla Guardia imperiale;
Rambouillet, Maria Luisa torna a Vienna.
28, Napoleone I s'imbarca per l'isola d'Elba attribuitagli dagli alleati con un appannaggio di due milioni di franchi;
La Francia è obbligata a tornare alle frontiere del 1792.


_______________

24
, preceduto dal fratello Charle-Philippe, conte di Artois, nominato luogotenente del regno, Louis XVIII sbarca a Boulogne e si avvia a lente, trionfali tappe verso Parigi;

Maggio
3
, entra solennemente nella capitale, mentre già il giorno precedente con la sua dichiarazione di Saint-Ouen ha indicato le linee del futuro assetto istituzionale della Francia sotto i restaurati Borbone: una monarchia di diritto divino che concede una carta costituzionale (Charte octroyée) non certo concordata con la nazione;
4
, N. Bonaparte sbarca all'isola d'Elba, abbandonato dalla moglie (che già ha trovato nel conte von Neipperg il compagno della sua vita), privato del figlio che rimane custodito a Vienna e timoroso per il proprio avvenire (al congresso di Vienna si parla di portarlo in un paese lontano) non sa rassegnarsi alla sua sorte;
30, trattato di Parigi, tra;
- Francia;
- Inghilterra, Austria, Russia e Prussia (cui si aggiunge poi la Spagna);
i confini della Francia, sul cui trono è restaurata la dinastia borbonica, vengono retrocessi a quelli del 1° gennaio 1792, con aggiustamenti territoriali nei dipartimenti della Sambre-et-Meuse, della Mosella, della Saar e del monte Bianco (dove Annecy e Chambéry, già appartenenti ai Savoia, vengono annessi alla Francia); dei territori già facenti parte del sistema continentale napoleonico:
- la Svizzera torna ad essere una repubblica indipendente;
- l'Olanda, anch'essa ricostituita in stato indipendente e ingrandita con gli ex Paesi bassi austriaci, diventa un regno sotto la dinastia degli Orange
- gli stati tedeschi vengono riportati allo statuto federativo del 1804; 
le potenze contraenti il trattato s'impegnano a inviare loro plenipotenziari a Vienna per un riassetto definitivo della carta europea;

Giugno

Luglio

Agosto



Settembre
1
-3
, Maria Walewska si reca da N. Bonaparte all'isola d'Elba; 

Ottobre

Novembre
-9 giu 1815
, castello di Schönbrunn, apertura solenne del Congresso di Vienna;
[Benché diverse datazioni riportino l'inizio e la fine del congresso al 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815.]
Lo scopo è di dare un nuovo assetto politico e territoriale all'Europa dopo il crollo dell'impero napoleonico; non si tratta di un congresso di pace, già conclusa dal primo trattato di Parigi del 30 maggio, bensì di un congresso esecutivo di pace, al quale restano ancora da dirimere alcune importanti questioni riguardanti  l'assetto territoriale di Germania, Polonia e Italia;
sebbene vi partecipino tutti gli stati europei sono le quattro potenze della "quadruplice alleanza" (cui in seguito si aggiungerà la Francia), a dettare legge;
28, con una convenzione Russia e Prussia si garantiscono il reciproco appoggio su due punti:
- della Polonia (su cui avanza pretese la Russia), 
- della Sassonia (su cui avanza pretese la Prussia),
anche se alle loro pretese si oppongono sia il principe di Metternich-Winneburg, sia R.S. Castlereagh;


Dicembre
24, l'Inghilterra firma con gli Stati uniti la pace di Gand.

Intanto l'urgenza principale è rappresentata dal pagamento delle riparazioni di guerra e già ora lo Stato è praticamente in bancarotta.
[Si dice che Luigi XVIII, giunto a Parigi, non abbia trovato nel tesoro di Stato che la miseria di 100 000 scudi. il ministro delle finanze, barone J.-D. Louis, emette un nuovo debito all'8%, mette in vendita nuovi beni dello Stato e soprattutto riduce al massimo le spese militari: la drastica riduzione degli effettivi e il dimezzamento dei salari ai soldati di truppa, hanno un salutare effetto finanziario ma certamente contribuiscono alla ottima accoglienza che Napoleone I riceverà al ritorno dall'Elba.]

 


1814

Luigi Filippo d'Orléans

Albero genealogico
(Parigi 1773 - Claremont, Londra 1850)
primogenito di Luigi Filippo Giuseppe duca di Orléans e di Luisa Maria Adelaide di Borbone Penthiève;
1785-93, duca di Chartres;
1793-1830, duca di Orléans;
1807-30, duca di Montpensier;
dal 1809 risiede a Palermo dove ha sposato Maria Amalia, figlia di re Ferdinando IV di Napoli;


1830-48, re dei francesi;

Louis-Stanislas-Xavier

Albero genealogico

(Versailles 1755 - Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza;
dal 1800 è svanita l'illusione di ottenere la restituzione dei suoi diritti sovrani da N. Bonaparte;


1815-24, re di Francia (Louis XVIII);

Carlo Filippo

Albero genealogico

(Versailles 1757 - Gorizia 1836)
fratello minore di Louis XVI e di Louis XVIII;
1757-1824, conte d'Artois;
dal 1794 risiede in Inghilterra;
1814
Aprile
12
, nominato luogotenente del regno di Francia dal fratello Louis XVIII, entra a Parigi dove avvia i primi atti della restaurazione; rigido sostenitore delle tradizioni assolutistiche, si mette a capo dei reazionari estremi (ultras), opponendosi al liberalismo moderato del fratello;


1824-30, re di Francia (Carlo X);


1814
Paesi Bassi - Lussemburgo
Guglielmo d'Orange
Albero genealogico

(The Hague 1772 - Berlin 1843)
figlio di Willem V [il Batavo], principe di Orange-Nassau, e della p.ssa Sofia Wilhelmine di Prussia;
figlio di Guglielmo v il Batavo, principe di Orange-Nassau, e di Sofia Guglielmina di Prussia;
1813, si autoproclama principe sovrano dei Paesi Bassi;
1814
viene promulgata la costituzione;


1814
-






1814
REGNO di GRAN BRETAGNA e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico
(Londra 1738-Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
1814-20, re di Hannover;
- colpito da gravi disturbi mentali sin dal 1788;
1814
poiché la malattia mentale di cui è affetto sin dal 1765, si era aggravata nel 1788 ed è ulteriormente peggiorata nel 1810, il Regency Bill ha provveduto a nominare reggente l'erede al trono, il principe di Galles Giorgio (il futuro Giorgio IV);




Giorgio IV
Albero genealogico
(Londra 1762 - Windsor 1830)
figlio primogenito di Giorgio III e di Carlotta Sofia di Mecklenburg-Strelitz;
1785, sposa segretamente la cattolica M.A. Fitzherbert
[il matrimonio dovrebbe far perdere il diritto di successione al trono in VIrtù dell'Act of Settlement, ma la regola non viene fatta valere nei confronti del giovane principe poiché le nozze non sono considerate valide];
1795, sposa la cugina Carolina di Brunswick;
1811-20, reggente al trono di Gran Bretagna e Irlanda;
a causa dell'inguaribile follia paterna;


1820-30, re di Gran Bretagna, IRLANDA e Hannover;

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
R. Banks JenkinsonTory
2° conte di Liverpool
(1812 9 giu - 10 apr 1827)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Nicholas Vansittart
(1812 12 mag - 31 gen 1823)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
-
Affari Interni
H. Addington
visconte Sidmouth
(1812 - 31 gen 1823)
Giustizia
-
-
Ministro della Guerra
-
 
1814
-


1814
-


1814
Ernesto Augusto
Albero genealogico
(Londra 1771 - Hannover 1851)
quintogenito di re Giorgio III d'Inghilterra e di Carlotta Sofia di Mecklenburg-Strelitz;
1799-51, duca di Cumberland;
nella camera dei lord è estremamente impopolare;


1837-51, re di Hannover;

1814
-


1814
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico VI
Albero genealogico

(Copenaghen 1768 - 1839)
figlio di Cristiano VII e di Caterina Matilde d'Inghilterra;
1784-1808, reggente al trono di Danimarca e Norvegia;
1808-39, re di Danimarca;
1808-14, re di Norvegia;
1814
l'alleanza dal 1801 con Napoleone gli costa anche la perdita della Norvegia a beneficio del re di Svezia Carlo XIV Bernadotte;





Cristiano Federico
Albero genealogico

(Copenaghen 1786 - 1848)
figlio di Federico (fratello di Cristiano VII) e di Sofia di Mecklenburg-Schwerin;
1813, luogotenente della Norvegia quando questa si proclama indipendente dalla Svezia;
1814 (17 mag-ott), re di Norvegia;
deve abdicare in seguito all'invasione del maresciallo J.-B.-J. Bernadotte;
1839-48, re di Danimarca (Cristiano VIII);




1814
[dal 1804 nello Schleswig-Holstein i contadini sono emancipati dalla servitù della gleba.]

NORVEGIA

1814
-

ISLANDA

1814
-


1814
REGNO di SVEZIA
Carlo XIII
Albero genealogico

(Stoccolma 1748 - 1818)
fratello di Gustavo III;
1792-96, reggente per il nipote Gustavo IV Adolfo;
1809-18, re di Svezia;
dal 1810 ha adottato come suo successore il maresciallo francese Ch.J. Bernadotte designato dal Riksdag;
1814-18, re di Norvegia;
per aver partecipato alla coalizione antifrancese;

Carlo XIV
Albero genealogico

(Pau 1763 - Stoccolma 1844)
[Charles-Jean-Baptiste-Jules Bernadotte, adottato da Carlo XIII]
dal 1810 ha assunto di fatto la direzione della politica svedese;
1814
volge il suo esercito contro la Danimarca costringendola a cedere la Norvegia, la cui corona viene da questo momento riunita a quella svedese; il suo tempestivo passaggio al campo antifrancese gli vale al congresso di Vienna la conservazione del suo titolo, unico tra i principi vassalli insediati da Napoleone;



1818-44, re di Svezia e Norvegia;

1814
-




1814
REGNO di PORTOGALLO 
Maria I di Braganza
Albero genealogico
(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;
vedova dal 1786 dello zio "re consorte" Pietro III, e folle dal 1790-91, vive in Brasile.


don Juan
Albero genealogico

(Lisbona 1769 - 1826)
figlio di Pietro III e di sua nipote la regina Maria I;
1792-1807, reggente il trono di Portogallo;
[in seguito alla follia della madre]
1807-26, principe del Brasile;
1814
dichiarato decaduto da Napoleone, poichè indotto dall'alleanza con l'Inghilterra a entrare nelle coalizioni antifrancesi, nel 1807 ha dovuto riparare in Brasile che ha elevato allo statuto di regno




1816-26, re di Portogallo (Giovanni VI il Clemente);


1814
-

a



1814
REGNO di SPAGNA
Ferdinando VII
Albero genealogico
(San Ildefonso, Segovia - Madrid 1833)
figlio di Carlo Iv e di Maria Luisa di Parma;
1808, re di Spagna;
dal 1808 al 1814 è tenuto confinato in Francia da Napoleone I;
1814-33, re di Spagna;
alla caduta di Napoleone I ristabilisce un regime rigidamente assolutista richiamandosi alla "vecchia costituzione" monarchica e abolendo la costituzione liberale di Cadice del 1812;




Primo Ministro
-

1814
-









1814
REGNO d'ITALIA
[1805 18 mar - 26 apr 1814]
 
 

1814
Gennaio
in Italia E. de Beauharnais non ascolta i consigli di quanti lo esortano a un accordo separato con le potenze coalizzate e quando firma con l'Austria l'armistizio di Schiarino Rizzino, che fissa tra i due eserciti la linea provvisoria dell'Adige, è troppo tardi;

Febbraio
5
, il mar.llo austriaco Bellegarde, in un suo proclama, dice giunta l'ora che anche gli italiani liberino «la loro nazione», presentando l'esercito austriaco, a capo del quale egli è stato messo, come un esercito di liberazione;
17, Parma, il conte Nugent, in qualità di comandante generale delle truppe alla destra del Po, emette un proclama che invita i soldati italiani ad arruolarsi in un'armata italiana che combatta a fianco degli austriaci contro i francesi e contro l'esercito del Regno d'Italia, per difendere la causa «dell'indipendenza nazionale» italiana;

Marzo
8/9
, dopo essere sbarcato a Livorno, alla guida di truppe anglo-siciliane, anche lord Bentinck, comandante delle truppe inglesi in Sicilia, emana un suo appello affinché gli italiani lottino a fianco degli inglesi per conquistare quelle libertà costituzionali che altri popoli già si sono assicurati;
i soldati dell'esercito del Regno d'Italia si mostrano sordi a questi appelli e restano a difesa delle terre a ovest del Mincio e a nord del Po;
alla fine del mese le truppe russe e prussiane entrano a Parigi;

Aprile
11
, "trattato di Fontainebleau" [vedi Francia];
[Con il quale Napoleone I rinuncia al trono francese e accetta di relegarsi nel Principeto dell'Isola d'Elba di cui diventa il sovrano.]
16, come conseguenza immediata, nei pressi di Mantova viene firmato un armistizio tra il Regno d'Italia e l'Austria nel quale viene stabilito che l'Adige sia la linea di demarcazione tra i rispettivi eserciti e che il destino del Regno d'Italia venga deciso dalle potenze alleate alle quali E. de Beauharnais – ora a Mantova – può inviare una delegazione;
17, Melzi d'Eril, delegato al Governo da E. de Beauharnais, convoca una seduta del Senato per nominare i membri della delegazione da inviare a Parigi con l'incarico di chiedere l'indipendenza del Regno e proporre come re E. de Beauharnais;
[Il Senato è stato istituito col quinto (1806) e col sesto statuto costituzionale del Regno d'Italia (1808); è composto da membri di diritto e di nomina regia e ha il compito di esprimere pareri consultivi sui progetti di legge presentati dal Governo.]
il Senato, in una riunione assai tempestosa si mostra in maggioranza contrario alla persona del viceré;
19, viene redatta una petizione, firmata da una quantità di importanti cittadini, nella quale si chiede la convocazione dei Collegi elettorali, considerati come il solo organo legittimato a esprimere la volontà della nazione;
[I Collegi elettorali – divisi in tre sezioni, dei possidenti, dei dotti e dei commercianti – sono un organo formato per nomina o per cooptazione che ha il compito di nominare i membri degli altri organismi costituzionali (costituzione della Repubblica italiana, 1802, artt. 10-32, terzo statuto costituzionale del Regno d'Italia, 1805, artt. 11-16).]
20, il Senato si riunisce di nuovo dopo aver ricevuto la petizione; intanto, fuori della stanza nella quale si svolge la riunione si accalca una folla minacciosa, dei cui desideri si fa interprete, fra gli altri, il conte Federico Confalonieri, uno dei più autorevoli sostenitori di un Regno d'Italia indipendente. In fretta e furia, quindi, il Senato decreta la convocazione dei Collegi elettorali.
Nel frattempo la folla si dirige verso la casa del ministro delle Finanze, Prina, che, catturato, viene sottoposto a un linciaggio;
in serata il Consiglio comunale prende il controllo della situazione;
21, il Consiglio comunale nomina una reggenza provvisoria, convocando al tempo stesso i Collegi elettorali;
22, i Collegi elettorali si riuniscono; nella prima riunione i membri dei Collegi prendono atto dell'abdicazione di E. de Beauharnai (avvenuta frattanto con disposizione del 20 aprile) e ascoltano il discorso d'apertura del presidente, Ludovico Giovio, che li invita a chiedere alle potenze «istituzioni politiche liberali, un capo indipendente, che, nuovo, non conosciuto da noi, diventi italiano, e che accolga i nostri voti e le nostre benedizioni»;
23, nella riunione i membri dei Collegi nominano una deputazione da inviare a Parigi (della quale fa parte anche il conte Federico Confalonieri) e rendono pubbliche le richieste di cui essa deve farsi latrice, tra cui «l'assoluta indipendenza del nuovo Stato Italiano» e una «Costituzione liberale»;
[Le speranze nutrite in questi giorni andranno presto deluse. Né l'imperatore d'Austria, né il ministro degli Esteri inglese, R.S. Castlereagh, né i rappresentanti di Prussia e Russia si mostrano minimamente disposti alla formazione di un vasto Regno d'Italia indipendente, neppure limitato entro i confini del Regno napoleonico, perché come dice Francesco I d'Austria ai delegati italiani che lo incontrano a Parigi, «Lor signori capiranno che essendo il loro paese conquistato dalle mie armi, non vi può essere né costituzione né deputazione del Regno d'Italia».
Sebbene vi siano membri della delegazione e della reggenza provvisoria che mostrano di apprezzare anche le ipotesi minimali suggerite dallo stesso imperatore in questo incontro, che prevedono la formazione di un Regno di Lombardia incorporato nell'Impero sotto un viceré e con qualche forma di autonomia, pure Federico Confalonieri tenta ancora un incontro con R.S. Castlereagh, nel quale difende con chiarezza le ragioni della nazione italiana senza però riuscire a ottenere niente.]
[Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano (2008, Editori Laterza).]

26, cade il Regno d'Italia e lascia in eredità all'Austria e agli altri governi restaurati i suoi validi istituti amministrativi e giudiziari e la sua burocrazia efficiente, ma anche un diffuso desiderio di indipendenza, di progresso civile e di unione nazionale che ben presto sfocia nelle lotte risorgimentali.

Maggio
4
, Milano, scoppia un tumulto popolare fomentato sia dagli austricanti, sia dal movimento degli "italici puri" che non vogliono saperne di E. de Beauharnais e sperano in una completa indipendenza;
il ministro G. Prina, identificato col fiscalismo napoleonico, viene linciato dalla folla inferocita;
E. de Beauharnais, scoraggiato, abbandona l'Italia e a Milano viene eretta una reggenza provvisoria che prepara la via all'occupazione austriaca.
30, la pace di Parigi pone le premesse per la riorganizzazione della carta geopolitica della penisola sotto l'egemonia austriaca, che sarà perfezionata poi a Vienna.



1814
SAVOIA- REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Emanuele I
Albero genealogico
(Torino 1759 - Moncalieri 1824)
figlio quartogenito di Vittorio Amedeo III di Savoia e di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone-Spagna;
?-1796, duca d'Aosta;
1792, marchese di Rivoli;
1792-93, combatte nella campagna contro i francesi;
1793, marchese di Pianezza;
1796-99, dopo la pace di Parigi si ritira con la famiglia reale in Sardegna;
1802-21, re di Sardegna e duca di Savoia;
salito al trono dopo l'abdicazione del fratello;



1814
in Sardegna ormai dal 1805, torna ora in Piemonte perché ottiene dal congresso di Vienna la restituzione delle terre sabaude accresciute dei territori della Repubblica di Genova; a questo punto:
- abroga negli stati sardi i codici napoleonici,
- esonera funzionari e professori universitari che hanno collaborato con l'impero,
- ristabilisce le discriminazioni verso ebrei e valdesi,
- ristabilisce il regime vincolistico,
- affida l'istruzione pubblica al clero,
- restaura a corte il cerimoniale prerivoluzionario;
le sue ambizioni espansionistiche verso la valle Padana lo rendono ostile all'Austria nonostante l'adesione alla santa alleanza;

Il Corpo di Stato Maggiore dell'ARMATA quale ente di suprema direzione dell'Esercito – costituito nel 1796 e soppresso nel 1798 con l'avvento del governo francese – viene ora ripristinato con Regio Decreto 12 novembre 1814 come Corpo dello Stato Maggiore Generale e della Topografia Reale.



SARDEGNA
[viceré: Carlo Felice di Savoia (1796-1802, 1814-21]

 

1814
REPUBBLICA LIGURE
[dal 1802]

1814
dal 1805 è annessa alla Francia;



1814
ducato di Modena e Reggio
Francesco IV d'Austria-Este
Albero genealogico

(Milano 1779 - Modena 1846)
figlio dell'arciduca Ferdinando d'Absburgo e di Maria Beatrice d'Este;
1814-46, duca di Modena e Reggio;
1814
ottenuto il ducato dopo il crollo del regime napoleonico, si manifesta subito come il tipico rappresentante della restaurazione;



1814
Gennaio
31
, il generale napoletano Carrascosa chiama da Modena gli italiani all'unione sotto re J. Murat;


1814
ducato di Parma, Piacenza e Guastalla
Maria Luisa d'Austria 
Albero genealogico

(Wien 1791 - Parma/Wien 1847)
figlia di Francesco I e di Maria Teresa di Borbone-Due Sicilie;
1810, sposa Napoleone I;
1814-47, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla;


Ludovico II
Albero genealogico
(Parma 1799 - Nizza 1883)
figlio di Ludovico I e di Maria Luisa di Borbone-Spagna;
1803-07, re d'Etruria;
sotto la tutela della madre;


1824-47, duca di Lucca (Carlo Ludovico);
1847-49, duca di Parma e Piacenza (Carlo II Ludovico)



1814
-

1814
Granducato di Toscana
Ferdinando III di Lorena
Albero genealogico
(Firenze 1769-1824)
secondogenito di Pietro Leopoldo (Leopoldo II ) e di Maria Ludovica di Borbone-Spagna;
1790-1801, granduca di Toscana;
1801-14, granduca di Würzburg;
nel 1801 è stato spodestato per effetto del trattato di Aranjuez che ha assegnato la Toscana a Ludovico di Borbone col titolo di re di Etruria mentre egli ha ottenuto in compenso il granducato di Würzburg;
1814-24, granduca di Toscana;
si sforza di mantenere in vigore le innovazioni introdotte nel periodo napoleonico; coadiuvato da capaci ministri come v. Fossombroni e N. Corsini, promuove bonifiche e lavori pubblici, e instaura nel granducato (ingrandito col territorio di Lucca) un clima di tolleranza che contrasta con l'indirizzo repressivo degli altri governi italiani;

 

1814
-

 

1814
Principato di Lucca
Elisa Bonaparte
Albero genealogico

(?-?)
figlia di e di;
1805-14, principessa di Lucca;

 

1814
-




1814
REGNO DI NAPOLI
Joachim Murat
 

(La Bastide-Fortunière, Lot 1767 - Pizzo, Catanzaro 1815)
dodicesimo figlio di un albergatore;
sposato dal 1799 con Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone;
1808-15, re di Napoli;
1806-15 Napoli è occupata dai francesi


1814
Gennaio
11
, solo ora getta la maschera stipulando un'alleanza con l'Austria che gli garantisce il Regno di Napoli purché impegni il suo esercito (già in movimento nell'Italia centrale) contro le truppe di Napoleone e di E. de Beauharnais;
risale poi la penisola per partecipare alle operazioni militari contro il viceré E. de Beauharnais con il quale però cerca al tempo stesso di accordarsi a spese della coalizione;
31, il generale napoletano Carrascosa chiama da Modena gli italiani all'unione sotto re J. Murat;


 
1814
REGNO DI SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico

(Napoli 1751-1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
sposato dal 1768 con Maria Carolina d'Absburgo (1752-1814);
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
[primo ministro e ministro degli esteri: ?; dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato]
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
[viceré: arcivescovo Lopez y Royo (1795-?)]

– l'isola, dal 1806 divenuta per la seconda volta rifugio della corte borbonica, è difesa dagli inglesi –

1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

1814
Gennaio
11
, viene sottoscritto un accordo con l'Austria col quale G. Murat re di Napoli rinuncia alla Sicilia, si impegna a fare la guerra alla Francia e in compenso ottiene Napoli;

Febbraio
3
, l'Inghilterra decide di non sostenere più le pretese borboniche su Napoli e lord Castelreagh ordina a lord Bentick di stringere un armistizio con Murat; Bentick si piega molto malvolentieri, il principe vicario, informato di quanto si è stipulato, dichiara che prende atto della risoluzione solo dal punto di vista militare e re Ferdinando pubblica una smentita della sua rinunzia su Napoli;

Giugno
8
, lord Bentick (che non è più lo stesso uomo del 1812) torna a Palermo dalla spedizione nel continente dove ha avuto l'incarico di accordarsi con Napoleone e Murat; in una delle riunioni in casa sua con Villafranca, Castelnuovo, Belmonte e Settimo dichiara che l'Inghilterra non ha più alcun interesse ad impedire il ritorno del re; la sua posizione è ovviamente compromessa e viene inviato in Sicilia a sostituirlo William A'Court;

Luglio
4
, il re abbandona la Ficuzza, ritorna a Palermo e riassume la direzione del governo; come primo atto rimuove i ministri in carica sostituendoli con Ferreri, Gualtieri, Lucchesi e Naselli; chiude le Camere e indice nuove elezioni, da cui vengono eletti in maggioranza reazionari; il trionfo definitivo della reazione è così definitivo: in meno di due anni la costituzione sarà soppressa.








BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
George Prevost
(1811 - 1815)
-
-

1814
-

 


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Governatore della provincia
George Prevost
(1811 - 1815)

1814
Nel 1814 e 1815 vive a Québec l'avventuriero perugino Angelo Inglesi (c.1795-1825), attore e commerciante di vino, il quale per qualche tempo gode di un certo credito nella chiesa cattolica nordamericana.
Coloro che provengono dalla penisola italiana sono in realtà pochi e vengono un po' dappertutto.

Montréal: nello stesso anno gli agglomerati urbani sono 46 (con 13.500 residenti).
[1831 - 201 (con 46.570 residenti); 1851 - 254 (con 88.380 residenti).]
Tra questi, di particolare rilevanza:
- Saint-Hyacinthe sul fiume Yamaska,
- La Prairie sulla riva sud del San Lorenzo,
- L'Assomption (già Saint-Pierre-du-Portage),
e, un po' più tardi,
- L'Industrie (poi Joliette) entrambe sul fiume L'Assomption.
In secondo luogo, i francocanadesi si muovono in gran numero dalle campagne verso le due grandi città Québec e Montréal;
[Entrambe, nel loro complesso, aumenteranno i loro residenti da 14.000 (1800), a 30.000 (1820), a 53.000 (1831), e a 100.000 (1851).]

 

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Governatore della provincia
Francis Gore
(1806 - 1817)

1814
-

 

TERRANOVA
Governatore della provincia
Richard G. Keats
(1813 - 1815)

1814
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
Charles D. Smyth
(1813 - 1824)

1814
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
Thomas Sanmarez
(1813 - 1814)
George S. Smyth
(1814 - 1816)

1814
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
John C. Sharbrooke
(1811 - 1816)

1814
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
Hugh Swayne
(1812 - 1816)

1814
-

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
J. Madison [4°]
(1809 4 mar - 4 mar 1817)
[repubblicano]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
J. Monroe
(1811 2 apr - 30 set 1814)
[repubblicano]
 
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
John Marshall
(1801 31 gen - 6 lug 1835)
[federalista]

1814
Gennaio
guerra con la Gran Bretagna (1812-15);

Marzo
27
, battaglia di Horseshoe Bend: le truppe americane sconfiggono gli indiani creek in Alabama, e quindi i loro alleati cherokee.
La sconfitta degli indiani creek e cherokee apre vasti territori agli insediamenti americani.

Una volta conclusa la guerra contro Napoleone, la Gran Bretagna invia 20.000 uomini di rinforzo in Canada, ponendo così fine ai sogni americani di conquista.

Nella tarda estate gli Stati Uniti sono dappertutto sulla difensiva.
Occupata buona parte della costa del MAINE, un grosso contingente britannico entra nella baia di Chesapeake, spazzando via la resistenza americana ed entra a Washington mettendo in fuga il presidente J. Madison e il suo gabinetto;
come rappresaglia per gli incendi di York, dà fuoco al Campidoglio, alla Casa Bianca e ad altri edifici pubblici.
Dopo aver inflitto questa umiliante sconfitta, gli incursori attaccano, ma senza successo, Baltimora, poi si ritirano.

Settembre
11
, battaglia di Plattsburg: un'offensiva britannica partita dal Canada subisce una sconfitta determinante: la distruzione della flottiglia britannica dà agli americani il controllo del lago Champlain e mette al sicuro i confini settentrionali.
Ma un altro esercito d'invasione britannico, composto da veterani della guerra spagnola e comandati da sir Edward Pakenham, cognato del duca di Wellington, si prepara ad attaccare New Orléans: se riuscisse nell'impresa, gli Stati Uniti rischierebbero di perdere la LOUSIANA.

il contrattacco inglese, dopo l'occupazione e l'incendio di Washington, viene respinto a Fort Mc Henry;


Dicembre
gli inglesi hanno preparato una testa di ponte contro New Orleans stabilendo una testa di ponte a 7 miglia dalla città, sul Bayou Bienvenue;
23, un primo attacco si risolve senza risultati apprezzabili, a causa della discesa di un fitto banco di nebbia;
gli americani, ritraendosi di due miglia, inondano l'area per impedire un'ulteriore avanzata nemica e stabiliscono otto batterie lungo la propria linea;
24, il trattato di Gand ristabilisce lo statu quo.
[La notizia ci metterà del tempo per attraversare l'Atlantico…]

 

Anche se sciami di navi corsare americane hanno fatto la parte del leone catturando 1300 navi britanniche, questi successi, fonte di comprensibile orgoglio per gli americani e di frustrazione per gli inglesi, non hanno avuto una grande importanza strategica.
Entro la fine dell'anno la Royal Navy riesce a imbottigliare quasi tutte le navi da guerra americane e a imporre un blocco tanto rigido da paralizzare il commercio marittimo americano, sia in alto mare sia lungo le coste.

Alal fine dell'anno il "governo Madison" si trova in difficoltà: la situazione militare è critica e il paese è sull'orlo della bancarotta.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1814
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1814
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1814
-

 

[04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-

1814
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1814
Dicembre
convenzione di Hartford: i delegati degli stati della NUOVA INGHILTERRA/NEW ENGLAND che sono convenzionalmente:
- MAINE,
- NEW HAMPSHIRE,
- MASSACHUSETTS,
- VERMONT,
- CONNECTICUT,
- RHODE ISLAND,
si riuniscono per prendere in esame "una radicale riforma del patto nazionale".
Alcuni estremisti cominciano a reclamare la secessione ma la convenzione è dominata dai moderati che ne sono stati anche i promotori.
Sotto la loro guida la convenzione si limita a proclamare il diritto di abrogazione proponendo una serie di emendamenti costituzionali.
Questi emendamenti, fra le altre cose:
- abolirebbero la clausola dei "tre quinti" (riducendo così il potere di voto degli stati schiavisti),
- imporrebbero una maggioranza di due terzi in entrambe le camere per l'ammissione di nuovi stati o la dichiarazione di guerre,
- vieterebbero embarghi di durata superiore ai sessanta giorni,
- limiterebbero a un solo mandato la presidenza,
- vieterebbero l'elezione di un presidente proveniente dallo stesso stato del suo predecessore.
Se questi emendamenti saranno respinti e la guerra continuasse, si riunirebbe a Boston, entro sei mesi, un'altra convenzione.
I commissari inviati dalla convenzione a Washington si aspettano di poter dettare le loro clausole a un governo sul punto di crollare, ma, quando arrivano nella capitale, sono accolti dalla notizia che le forze americane hanno riportato una smagliante vittoria a New Orleans e che è stato firmato un trattato di pace; non possono quindi far altro che tornarsene indietro tranquillamente.


[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1814
-


[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1814
-






[08] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-

1814
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1814
-

 





[10] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-

1814
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1814
-

 

[12] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-

1814
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1814
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1814
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1814
-


[16] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
Governatore
-
-

1814
-

 





[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1814
-

[18] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
Governatore
-

1814
-

 


[-] FLORIDA
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Governatore
-
-

1814
-

a

 





1814
viceregno del Messico
(spagnolo)
- viceré
?
(? - ?)
 
1814
Ottobre
22
, il sacerdote d'origine meticcia don José Maria Morelos y Pavón, parroco di Carácuaro e Mircupétaro, promulga la costituzione di Apatzingán con la quale intende creare uno stato messicano repubblicano e indipendente su di una vasta area compresa tra Acapulco Veracruz;







1814
VENEZUELA
-
?
(? - ?)
1814
seconda repubblica: 1813-1814;

Gennaio
S. Bolivar diventa il dittatore del Venezuela;
Luglio
la capitale cade in mano ai guerriglieri filospagnoli (llaneros) comandati da J.T. Bobes e S. Bolivar è costretto a rifugiarsi  prima in Giamaica e poi ad Haiti;




1814
CILE
-
?
(? - ?)
 
1814
I fase: periodo della Patria veja (1810-14);
i primi moti indipendentisti non sono ancora riusciti a raccogliere una qualsiasi adesione popolare;
Ottobre
ora che la vittoria ispano-peruviana di Rancagua sulle forze indipendentiste ha spianato la via alla restaurazione monarchica col suo seguito di esazioni e di violenze, la lotta di liberazione trova espressione di massa nella rivolta contadina organizzata dal capo repubblicano M. Rodriguez che impegna le truppe spagnole in una estenuante guerriglia, consentendo ai leader patriottici, esuli nel Plata, di riorganizzare le forze in vista dell'offensiva finale;



1814
GUYANE
-
?
(? - ?)
 
1814
solo ora l'Olanda cede definitivamente l'ex colonia, valorizzata dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali, all'Inghilterra che l'aveva conquistata nel 1796;



1814
don Juan
Albero genealogico
(Lisbona 1769 - 1826)
figlio di Pietro III e di sua nipote la regina Maria I;
1792-1807, reggente il trono di Portogallo;
[in seguito alla follia della madre]
dal 1807 dichiarato decaduto da Napoleone;
1807-26, principe del Brasile;
[dal 1808 vi si è trasferito con la famiglia.]
favorisce l'impianto di nuove industrie e l'incremento del commercio estero, orientatosi in seguito specialmente verso la Gran Bretagna mentre i rapporti con il Portogallo si vanno via via allentando;



1816-26, re di Portogallo (Giovanni VI [il Clemente]);



1814
-



1814
PARAGUAY
-
?
(? - ?)
 
1814
un terzo congresso generale elegge dittatore perpetuo G. Rodriguez Francia, autoritario e paterno, che controlla strettamente le istituzioni politiche, economiche e religiose del paese;
ammirato in Europa da Ch. Fourier e Th. Carlyle, farà del paese (1814-40) un'isola ordinata e pacifica, mentre l'America latina attraverserà il difficile periodo di assestamento post rivoluzionario;


1814
ARGENTINA
-
?
(? - ?)
 
1814
-



1814
URUGUAY
-
?
(? - ?)
 
1814
Montevideo, la campagna uruguaiana è insorta contro le forze realiste asserragliate nella capitale, originando un proprio movimento autonomista sotto la guida di J.G. Artigas, che presto si trova a combattere simultanemente contro spagnoli, argentini e portoghesi;

 







Cina







Giappone




1814
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Mehmet Alì o Muhammad 'Ali
(Cavalla, Macedonia 1769 - Il Cairo 1849)
di famiglia albanese (secondo altri turca), nato in Macedonia;
1805-48, wali o pascià d'Egitto;
[eletto dagli "ulama" egiziani, insorti contro i mamelucchi, al posto del governatore Cosroe Pasha, ottenendo dalla Porta la ratifica della loro scelta.
Considerato il fondatore dell'Egitto moderno, riorganizza l'esercito su modello europeo, inizia a razionalizzare l'agricoltura e incentiva una nascente industria manifatturiera.]


1814
-




1814
Senegal
- Governatore
-
-
(- - -)
1814
il trattato di Parigi restituisce il Senegal alla Francia dopo l'occupazione inglese di Gorée e Sait Louis.
Al ritorno dei francesi segue un intenso periodo di conquista lungo i fiumi Senegal, Faleme e Gambia.


1814
Niger
1803-18, seconda spedizione lungo il Niger di Mungo Park con quattrocento soldati.
I guerriglieri africani li uccidono tutti tranne otto; tra i morti figura anche Mungo Park che perisce o per mano degli africani o nelle rapide del Dioliba (chiamato Niger dai conquistatori).



1814
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1814
Gli inglesi continuano una guerra di nove anni (1807-16) per fiaccare la resistenza degli ashanti, il cui traffico degli schiavi – iniziato, a suo tempo, dagli inglesi – è cessato con l'abolizione della schiavitù nell'Impero Britannico.

1814
Africa Sud-Occidentale
-
1814
-

 
1814
Mozambico
-
-
1814
le esportazioni del Mozambico si basano quasi esclusivamente sugli schiavi.
Qui la schiavitù rimane la forma principale di manodopera per i prazeros, senza contare i colonos (africani che pagano il testatico e lavorano senza alcun compenso per i signori e le missioni portoghesi).
Il traffico degli schiavi raggiunge i 10.000 all'anno.




1814
Regno del Madagascar
(Imérina)
Radama I
(? - ?)
figlio di Andrianampoinimerina o Nampoina (1787-1810);
1810-28, re del Madagascar;
l'influenza guadagnata sotto il suo regno dagli emissari inglesi e dai missionari protestanti acuisce l'ostilità verso gli stranieri.
1814
-


1814
Capo
[dal 1806 vi si sono stabiliti gli inglesi.]
- Governatore
Cradock
(1812-?)
1814
L'insediamento degli inglesi, divenuto ora definitivo, è destinato ad imprimere una svolta nella storia del paese;
si va via via formando un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud e si assiste ad una progressiva pressione bantu per effetto dell'espansionismo degli zulu.









1814
Persia
Fath 'Ali
(? - 1834)
nipote di Agha Muhammad, della dinastia Qagiar;
?-1834, scià di Persia;


1814
dopo il trattato del Golestan sono rimasti in discussione tre distretti di frontiera con la Russia.
[Se ne riparlerà nel 1827]

Con la Gran Bretagna viene siglato un altro accordo (dopo l'accordo anglo-persiano del 1800), con il quale lo scià s'impegna a non firmare intese e a non cooperare militarmente con nazioni ostili alla Gran Bretagna; in cambio la Persia riceverà un sussidio di 150.000 sterline l'anno.
Qualora la Persia si impegnasse in una guerra di aggressione, l'accordo decadrebbe.
[Il sussidio sarà sospeso nel 1827.]


 



La rivoluzione industriale

1814, locomotiva a vapore di Stephenson;

 



Abignente, Filippo (Sarno, Salerno 10 aprile 1814 – 13 [o 30] giugno 1887) canonico e politico italiano.
[Figlio di Giovanni e della baronessa Fortunata Gaiano di Baronissi.]

 Angström, Anders Jones (Lögdö, Västernorrland 1814-Uppsala 1874) fisico svedese, uno dei fondatori della spettroscopia.

Arrighi de Casanova, Ernest Louis Henri Hyacinthe – 2° duca di Padova (Parigi 26 settembre 1814 – Parigi 28 marzo 1888) politico francese.
[Figlio di Jean-Thomas Arrighi de Casanova (Corte, Alta Corsica 8 marzo 1778 – Parigi 22 marzo 1853), generale durante la spedizione in Egitto, a Marengo e ad Austerlitz, nonché deputato dal 1849, 1° duca di Padova, e di Anne Rose Zoé de Montesquiou Fezensac (Parigi apr 1792 - Trieste 14 giu 1817).]

Bakunin, Michail Aleksandrovic (Prjamuchino, Tver 1814-Berna 1876) politico russo.

Beets, Nicolaas o Hildebrand (Haarlem 1814-Utrecht 1903) scrittore olandese;
Camera obscura (1839, raccolta di bozzetti, l'opera più rappresentativa del realismo romantico neerlandese).

Broglio, Emilio (Milano 1814-Roma 1892) politico e scrittore italiano, benemerito promotore del Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze;
vita di Federico il Grande (?, molto criticata sia dal lato storico che dal lato stilistico)
1859, direttore di «Lombardia», primo giornale governativo pubblicato a Milano dopo la Liberazione;
1867, quale ministro della pubblica istruzione, affida ad A. Manzoni la presidenza di una commissione incaricata di risolvere i problemi dell'unificazione linguistica italiana.

Catalan, Eugene-Charles (Bruges 1814-Liegi 1894) matematico belga, insegnò a Parigi e a Liegi.
[Numeri di Catalan.]

Colt, Samuel (Hartford, Connecticut 1814-1862) industriale statunitense;
1836, inventa un modello di pistola, il primo costruito su base industriale;
1852, fonda la fabbrica d'armi omonima ad Hartford;
1873, la pistola "Colt Army Model" entra nel mito della conquista del West.

Corsi, Tommaso (Livorno 7 marzo 1814 – Firenze 3 marzo 1891) politico italiano.

Curtius, Ernst (Lubecca 1814-Berlino 1896) storico e archeologo tedesco;
[Fratello del filologo Georg (1820-1885).] 
Griechische Geschichte (1857-61, Storia greca)
[Berlin 1858, I vol, Weidmannsche Buchhandlung ]
1875, dirige gli scavi di Olimpia, dopo averne avuto l'autorizzazione dal governo greco grazie all'accordo da lui stesso negoziato.

Devincenzi, Giuseppe (Notaresco, Teramo 4 marzo 1814 - Napoli 1° aprile 1903) politico italiano;
sindaco di Notaresco (Teramo);
eletto deputato dall'VIII alla X Legislatura;
1867, 17 feb-10 apr, ministro dei Lavori Pubblici (II "governo Ricasoli" - 1866, 10 giu-10 apr 1867,)
1871, 31 ago-10 lug 1873, ministro dei Lavori Pubblici ("governo Lanza" - 1869 14 dic - 10 lug 1873).

Dingelstedt, Franz Frelherr von (Halsdorf 1814-Vienna 1881) poeta, drammaturgo, regista e direttore teatrale tedesco; redattore della «Augsburger Allgemeine Zeitung» ad Augusta e poi corrispondente della stessa da Parigi e Londra;
Die neuen Argonauten (1839, I nuovi argonauti, causa del suo licenziamento da insegnante di liceo)
Lieder eines kosmopolitischen Nachtwächters (1841, Canzoni di un guardiano notturno cosmopolita)
1851, volta gabbana: diventa intendente del Teatro Nazionale di Monaco per volontà del re di Baviera Massimiliano II.

Giovanola, Antonio (Cannobio, Novara 2 febbraio 1814 - Milano 22 dicembre 1882) politico italiano;
laureato in giurisprudenza; avvocato;
eletto deputato dalla III all'VIII Legislatura;
1867, 10 apr-27 ott, ministro dei Lavori Pubblici (II "governo Rattazzi").

Kemény, Zsigmond (1814-1875) scrittore e saggista ungherese di antica famiglia transilvana, primo grande esponente della prosa romantica ungherese, noto anzitutto per i suoi romanzi storici.

Hetzel, Pierre-Jules [P.-J. Stahl] (1814 15 gennaio -1886) editore francese.


Lequier, Jules (1814-costa Bretone 1862, annegato) filosofo, esponente dello spiritualismo francese;
Ricerca di una prima verità (1865, pubblicato dall'amico Renouvier)
Oeuvres complètes (1952, a cura di J. Grenier).

Lermontov, Michail Jurevic (Mosca 1814-Pjatigorsk, Caucaso 1841, ucciso in un duello) scrittore russo, abbandonò l'università per la carriera militare;
Un ballo in maschera (1835, teatro)
In morte di Puškin (1837, lirica; per lo sdegno contro i cortigiani che hanno permesso la morte del più grande poeta russo, è costretto all'esilio nel Caucaso)
Saška (1839)
La tesoreria di Tambov
Il corsaro
I circassi
L'ultimo figlio della libertà

Azrail 
L'angelo della morte
Iz mail-Bej

Il Novizio (1840)
Un eroe del nostro tempo (1840, cinque racconti con lo stesso protagonista, l'ufficiale Pecorin)
Il demone (1841).

Mayer, Julius Robert von (Heilbronn 1814-1878) medico e fisico tedesco, il primo a individuare il principio di conservazione dell'energia;
1842, riesce, dopo un fallito tentativo, a pubblicare una memoria nella quale ipotizza l'esistenza di un'esatta equivalenza numerica tra movimento e calore che riesce anche a calcolare in maniera empirica; cerca di estendere la portata della sua teoria mostrandone la capacità esplicativa in astronomia e in biologia ma, non sapendo fornire alcuna prova sperimentale del principio di conservazione delle forze, le sue idee vengono ignorate negli ambienti scientifici tedeschi e internazionali;
1848, quando J.P. Joule rende note le prime misure dell'equivalente meccanico del calore, egli rivendica la priorità della scoperta ma solo dieci anni dopo otterrà qualche riconoscimento ufficiale dei suoi meriti scientifici.

Mazuranic, Ivan (Novi Vinodolski, Dalmazia 1814-Zagabria 1890) scrittore croato, uno dei maggiori esponenti dell' "illirismo", capeggiato da L. Gaj;
Osman di G. Gondola (1844, ne cura l'edizione e aggiunge due canti)
La morte di Ismail Aga Cengijic (1845, poemetto epico, in cui canta un episodio della lotta tra montenegrini e turchi ).

Mezzacapo, Luigi (Trapani 25 gennaio 1814 - Roma 27 gennaio 1885) militare e politico italiano.

Millet, Jean-François (Gruchy, Cotentin 1814-Barbizon, Parigi 1875) pittore e disegnatore francese.

Montanari, Carlo (Verona 1814-Belfiore 1853) patriota italiano, di famiglia patrizia; uno dei martiri di Belfiore;
1834, consegue la laurea in matematica nell'università di Padova; esercita poi la professione di architetto e pubblica un acuto studio sul catasto delle province venete;
1848-49, dopo la guerra d'indipendenza è tra gli organizzatori del movimento clandestino mazziniano del Lombardo Veneto ed ha contatti con il gruppo mantovano di don E. Tazzoli;
1852, febbraio, viene arrestato e condannato ad una breve pena detentiva; 8 luglio, ancora arrestato, è condotto nella fortezza di Mantova dove nel corso degli interrogatori tiene un comportamento esemplare; 
1853, con sentenza 28 febbraio è condannato a morte; 3 marzo, viene impiccato sugli spalti di Belfiore.

Orlando, Luigi (Palermo 2 marzo 1814 – Livorno 14 giugno 1896) industriale e politico italiano.
[Padre di Paolo e di Salvatore, entrambi senatori.]

Petitti Bagliani, Agostino – conte di Roreto (Torino 13 dicembre 1814 – Roma 28 agosto 1890) militare e politico italiano;
[Appartiene alla nobile famiglia piemontese originaria di Cherasco.
Figlio di Carlo Ilarione Petitti - conte di Roreto (Torino, 1790 - 1850), senatore, valente economista e scrittore, da molti considerato il maggior ispiratore delle riforme carlo-albertine, e di Maria Teresa Gabriella Genna dei conti di Cocconato.]


Pironti, Michele (Misciano, fraz. di Montoro Inferiore, Avellino 14 gennaio 1814 – Torre del Greco, Napoli 14 ottobre 1885) politico italiano.

Ponsard, François (vienne, Isère 1814-Parigi 1867) drammaturgo francese, avvocato, in polemica col romanticismo di V. Hugo;
Manfredi di Byron (1837, traduzione)
Lucrèce (1843, Lucrezia)
Charlotte Corday (1850)
L'honneur et l'argent (1853, L'onore e il denaro).

Porro, Alessandro (Milano 28 aprile 1814 - 7 agosto 1879) patriota e politico italiano;
[Figlio del conte Gian Pietro e padre del gen. Carlo.]
amico di molti eminenti italiani del tempo, è uno degli animatori della gioventù lombarda nel periodo precedente il 1848, segnalandosi anche per i suoi studî di economia politica e di questioni sociali;
1848 marzo, membro del governo provvisorio di Milano;
aprile, è nominato presidente della commissione incaricata di preparare il progetto di legge per la convocazione dell'assemblea nazionale;
1860-79, presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, il cui piano costitutivo era stato preparato nel 1822 dal padre Gian Pietro, ch'era poi stato anche presidente dell'istituto;
29 febbraio, è nominato senatore del Regno d'Italia.

Prati, Giovanni (Campomaggiore, Trento 1814-Roma 1884) poeta italiano, iscrittosi alla facoltà di legge di Padova, si volse precocemente alla politica e alla poesia;
Edmenegarda (1841, poemetto in endecasillabi sciolti, che fa scandalo perché narra una scabrosa e tragica storia di adulterio di cui è stata protagonista la sorella di D. Manin)
Canti lirici (1843)
Canti per il popolo e ballate (1843)
Memoria e lacrime (1844)
Passeggiate solitarie (1846)
Storia e fantasia (1847)
1848, recatosi a Torino si mostra acceso fautore della monarchia sabauda, attirandosi così l'ostilità sia dei reazionari sia dei democratici; quando gli austriaci lo espellono dal Lombardo Veneto, i governi repubblicani di venezia e di Firenze gli rifiutano l'asilo politico; ripara quindi nuovamente in Piemonte dove ottiene l'incarico di storiografo di corte;
Rodolfo (1853)
Satana e le Grazie (1855)
1863, segue i SAVOIA a Firenze;
Armando (1868)
1871, segue i SAVOIA a Roma dove viene eletto senatore e dirige l'Istituto superiore di magistero;
Psiche (1876)
Iside (1878).

Prim y Prats, Juan (Reus, Catalogna 1814-Madrid 1870) militare e politico spagnolo;
1833-39, si arruola volontario nella prima guerra contro i carlisti;
1841, combatte la reggenza di B. Espartero
843, ha una parte di primo piano nel complotto che ne determina la caduta
1847-48, pur ostile anche al nuovo regime di restaurazione conservatrice di R.M. Narváez, è capitano generale di Portorico;
1850, deputato alle cortes;
1858, senatore, diventa uno dei leader del Partito progressista;
1859-60, partecipa alla campagna del Marocco;
1861-61, partecipa alla spedizione nel Messico;
1865-66, favorevole ad un'unione del Portogallo con la Spagna sotto la dinastia di Braganza;
1868, dirige l'insurrezione che detronizza Isabella II ed è, assieme a F. Serrano, fra i principali sostenitori della candidatura di Amedeo di Savoia al trono di Spagna;
1869, febbraio, succede nella carica di primo ministro a F. Serrano;
1870, 30 dicembre, cade vittima di un attentato lo stesso giorno in cui il sovrano raggiunge la Spagna.

Rouher, Eugène (Riom, Puy-de-Dôme 1814-Parigi 1884) politico francese, avvocato, orleanista fino al 1848;
1848, deputato all'assemblea nazionale;
1849, … e a quella legislativa;
1849, 31 ottobre-23 gennaio 1851, ministro della Giustizia;
1851, 10 aprile-26 ottobre, ministro della Giustizia; 3 dicembre-22 gennaio 1852, ministro della Giustizia;
in questo ruolo svolge un sottile gioco d'intermediario tra C.-L .-N. Bonaparte e il cosiddetto "partito dell'ordine";
1852, viene nominato vicepresidente del consiglio di Stato;
1856, senatore;
1855-63, ministro dell'Agricoltura, del commercio e dei lavori pubblici;
1859, tratta la convenzione con le compagnie ferroviarie;
1860, firma i trattati di commercio libero-scambisti con l'Inghilterra, e poi con il Belgio e l'Italia (è rigido fautore della politica di sostegno al potere pontificio contro le aspirazioni nazionali italiane);
1863, giugno, presidente del consiglio di stato; ottobre, ministro di stato, diventa di fatto il primo uomo del regime; 
1869, dopo le elezioni, che vedono la Vittoria dell'opposizione (ottiene 116 deputati), è costretto a dimettersi;
1870, fugge in Inghilterra;
1871, rientra in Francia;
1872, eletto deputato all'assemblea nazionale, continua a rappresentare la causa del bonapartismo;
1881, si ritira dalla vita politica.

Sciesa, Amatore (Milano 1814-1851) patriota italiano, popolano, tappezziere di mestiere;
1850, entra in relazione con i comitati clandestini repubblicani di Milano;
1851, 30/31 luglio, arrestato mentre di notte sta affiggendo manifesti rivoluzionari, viene condannato a morte (in base ad un decreto del 2 febbraio 1851 che commina la pena capitale ai diffusori di pubblicazioni clandestine); 2 agosto, è fucilato; per un errore di trascrizione della sentenza gli viene attribuito il nome Antonio.
Secondo una tradizione, a un gendarme che, conducendolo al luogo di esecuzione, l'aveva fatto passare sotto le finestre di casa sua, esortandolo a rivelare i nomi di altri rivoluzionari, avrebbe risposto «Tiremo innanz!».

Sevcenko, Taras (Morincy, Kijev 1814-Pietroburgo 1861) poeta ucraino, la cui opera è considerata la massima espressione del genio nazionale ucraino; servo della gleba, conobbe un'infanzia di miseria e sopraffazioni;
1838, portato dal padrone a Pietroburgo per apprendere l'arte della decorazione, attira l'attenzione di influenti patrioti che pagano al padrone la somma del suo riscatto e diviene così un uomo libero: frequenta l'università e l'Accademia delle Belle Arti dedicandosi con crescente passione alla poesia;
Kobzar' (1840, I ediz., Il Cantastorie, contenente solo otto sue composizioni: 
- tre liriche
- A Osnovjanenko (messaggio)
- Caterina (poema d'ispirazione romantica) 
- Topol' (ballata) 
- Ivan Podkova (poema storico)
- La notte di Taras (poema storico); 
in seguito con lo stesso titolo accoglierà i suoi maggiori componimenti)
Gajdamaki (1841, poema storico, ispirato ad una rivolta contadina del sec. XVIII)
1843, torna in Ucraina
Testamento (1843, che musicata da Stacenko diventa una specie di inno nazionale ucraino)
La tomba scavata (1843)
Hamalija (1843, epica rievocazione di una spedizione cosacca contro Costantinopoli)
Sogno (1844, violenta requisitoria satirica contro il regime zarista)
Prigioniero (1845, d'ispirazione erotica)
Caucaso (1845)
Tre anni (1845, raccolta di poemi che circolano manoscritti e vedranno la luce solo dopo la sua morte)
1847, arrestato, viene condannato al servizio militare obbligatorio lontano dall'Ucraina;
La principessa (1853, prosa)
Il musicista (1854, prosa)
L'artista (1856, prosa)
1857, graziato, può ritornare a Pietroburgo ma resta sempre sotto la stretta sorveglianza della polizia zarista
Neofiti (1857)
1860, riceve il titolo di accademico per incisioni su rame.

Sylvester, James Joseph (Londra 3 set 1814 - Londra 15 mar 1897) matematico e avvocato inglese;
amico e collega nella ricerca di A. Cayley.

Suisse, François-Jules-Simon o Jules Simon (Lorient 1814-Parigi 1896) politico francese, docente di filosofia alla Sorbona, repubblicano, affiliato alla massoneria;
Storia della scuola di Alessandria (1844-45)
1851-70, durante il secondo impero si allontana dalla politica;
La morte di Socrate (1853)
Dovere (1854)
1870, 4 settembre, dopo la caduta di Napoleone III è ministro della pubblica istruzione nel governo di difesa nazionale;
1871, ministro dei culti nel primo gabinetto di L.-A.Thiers, rinuncia al privilegio di designazione dei vescovi proprio della tradizione gallicana;
1871-73, ancora ministro della pubblica istruzione, presenta un progetto per la riforma della scuola elementare, al fine di renderla obbligatoria e gratuita, che gli vale l'opposizione degli ambienti cattolici;
1876 dicembre-maggio 1877, presidente del consiglio, viene allontanato dall'incarico dal presidente della repubblica E.-P.-M. de Mac-Mahon per aver aderito alle posizioni dei deputati anticlericali durante il dibattito suscitato in parlamento da un appello di Pio IX che ha chiesto ai governi "risoluzioni efficaci" per togliere il papato dalla pretesa condizione di soggezione nella quale è venuto a trovarsi nei confronti dello stato italiano dopo il 1870;
La libertà di pensiero, Dio, patria, libertà (1884).

Sylvester, James Joseph (Londra 1814-Oxford 1897) matematico inglese, al cui nome è legato il determinante che consente l'eliminazione di un'incognita da un sistema di due equazioni;
dopo aver studiato a Cambridge, accettò una cattedra all'University College di Londra, date le difficoltà incontrate nella cittadella universitaria in quanto ebreo (il suo cognome vero è appunto Joseph); si trasferì poco dopo negli USA all'università della Virginia;
1844, torna a Londra per lavorare presso una compagnia di assicurazioni; frequentando la facoltà di diritto conosce A. Cayley col quale collabora attivamente nell'elaborazione della teorie delle forme algebriche e dei loro invarianti;
1855, ottiene una cattedra all'accademia militare di Woolwich;
1875, si trasferisce nuovamente in America chiamatoVI dalla Johns Hopkins University;
1884, torna in Inghilterra quando gli viene offerta una cattedra presso l'università di Oxford.

Vigliani, Paolo Onorato (Pomaro Monferrato, Alessandria 24 luglio 1814 – Firenze 12 febbraio 1900) politico italiano.

Viollet-le-Duc, Eugène (Parigi 1814-Losanna 1879) architetto, ingegnere, teorico dell'architettura francese, allievo dello zio materno E. Delécluse e grande amico di P. Mérimée; si interessò inoltre di geologia, di alpinismo, di topografia, di arte militare, di mezzi di trasporto, di installazioni portuali;
1831, viaggia per tutta la Francia e poi in Spagna;
1836-37, è in Italia dove percorre a piedi gran parte di Sicilia, Campania, Lazio, Toscana e Veneto;
1837, rientrato a Parigi, con l'istituzione della Commission des monuments historiques dà inizio a quella che diventerà la sua attività principale: il restauro architettonico dei monumenti francesi, per lo più medievali;
1838, grazie a A.-F.-R. Leclère viene nominato "uditore" al consiglio delle costruzioni civili e nello steso tempo diventa collaboratore di L.-J.-J. Visconti, conservatore delle antichità del Louvre, negli allestimenti delle feste pubbliche;
Dizionario ragionato dell'architettura francese dall'XI al XVI secolo (1854-69)
Dizionario ragionato del  mobilio francese dell'epoca carolingia e rinascimentale (1858-75)
Conversazioni sull'architettura (1863-72)
1874, consigliere comunale;
1877, ancora consigliere comunale.

Zeller, Eduard (Kleinbottwar, Württemberg 1814-Stoccarda 1908) filosofo e teologo tedesco, allievo di F.C. Baur; fu uno dei primi filosofi tedeschi che espressero la necessità di un "ritorno a Kant" contro il quale polemizzò A. Labriola; per questo venne considerato un iniziatore del "neocriticismo";
Studi platonici (1939)
1840, insegna teologia alla scuola teologica di Tubinga;
La filosofia dei greci nel suo sviluppo storico (1844-52, in 3 voll.; 1859-68, in 5 voll., tradotto in molte lingue)
Il sistema teologico di Zwingli (1853)
1847, insegna teologia a Berna;
1849, passa a Marburgo;
1862, insegna filosofia a Heidelberg;
1872, è quindi a Berlino;
Storia della filosofia tedesca dopo Leibniz (1872)
1895,  insegna filosofia a Stoccarda.

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Congiura contro l'Austria

1814
Marzo
il generale T. Lechi è d'accordo col fratello G. Lechi, al servizio di G. Murat, che in caso l'esercito del Regno Italico levasse le armi contro l'Austria egli verrebbe da Napoli in suo aiuto;
partecipano alla congiura:
. gen. Fontanelli;
. gen. Bellotti,
. gen. G.F. De Meester Huydel,
. col. Moretti,
. col. Ollini,
. col. varese,
. col. Pavoni,
. col. Gasparinetti,
. magg. Cavedoni,
. magg. Ragani,
. Lattuada, aiutante maggiore nella Guardia Civica,
. Brunetti, ispettore delle rassegne,
. dottor G. Rasori,
. Marchal,
. Gerosa,
e molti altri.
È stabilito che a Milano, il giorno 3-4 ottobre, al suono della campana a martello, i soldati italiani insorgeranno per scacciare gli austriaci proclamando l'indipendenza;
il loro gesto sarà poi seguito dalle altre città della Lombardia e infine da quelle dell'Italia intera.
Ma all'ultimo minuto il gen. Fontanelli, a capo della congiura, si rifiuta di continuare nell'opera intrapresa e tutto finisce.
venutone a conoscenza, il gen. H.J. Bellegarde, comandante delle truppe austriache in Italia, spedisce in Germania i soldati italiani e si appresta a colpire duramente i congiurati che poco dopo riesce facilmente a riconoscere grazie ad un infame tradimento.
Tutti sono incarcerati a Mantova.
Dopo quattro anni di attesa alla fine saranno condannati solo perché "avevano tenuto discorsi contro il governo, ne avevano uditi e non avevano riferito…".
La pena inflitta, tre anni di carcere duro, sarà poi commutata in diciotto mesi per clemenza di sua maestà, e così i congiurati usciranno dal carcere dopo aver scontato già da tempo la pena.

Stampa

«segue da 1813»
1814
Inghilterra
la macchina da stampa a vapore di Friedrich Koenig viene adottata dal «Times» e solo ora se ne comprende l'importanza (1100 copie all'ora contro le 300 di un torchio a mano).
A Londra, Thomas Frognall Dibdin pubblica a proprie spese: Bibliotheca Spenceriana, 1814-15, 4 voll., uno dei quali con il ritratto di George John, secondo conte di Spencer.
Di essa sono stampate 500 copie in-ottavo grande e 50 copie in-quarto in grand-papier.
Olanda
Haarlem,
la società di stampatori Johann Enschedé & Zonen;
acquista le serie di caratteri di Ploos van Amstel, fra le quali i notevoli caratteri ebraici appartenuti un tempo a Joseph Athias, e la magnifica collezione di matrici messa insieme da Pierre Didot. i
La loro abilità di stampatori viene ora riconosciuta dalla Banca d'Olanda che affida loro la produzione delle proprie banconote;
«segue 1815»

«Giornale Italiano»

«segue da 1806»
1814, viene soppresso dal restaurato governo austriaco.

Italici puri

1814, negli ultimi mesi del Regno d'Italia, sorge a Milano questo movimento politico, composto da nobili, borghesi e militari, che è ostile sia ad una continuazione dell'influenza francese sia ad un ritorno austriaco;
fra loro:
- conte F. Confalonieri
- gen. D. Pino,
- G. Luini,
dopo l'armistizio di Schiarino Lizzino (16 aprile) si oppongono all'ambigua posizione assunta dal senato nei confronti del viceré E. di Beauharnais e richiedono una pronta convocazione dei collegi elettorali;
promotori della manifestazione milanese del 20 aprile, presto sfuggita al loro controllo e degenerata in una sommossa popolare, culminata nel linciaggio del ministro G. Prina, fanno senza volerlo il gioco dell'Austria che approfitta dei contrasti tra "eugeniani" e "italici puri" per imporre più facilmente il suo dominio alle province dell'ex Regno d'Italia.

Compagnia della Fede Cattolica
(o di San Paolo)

«segue da 1802»
1814, Torino, con la restaurazione la Compagnia riottiene proprietà e attività;
il Monte di Pietà riprende la gestione a interessi;
Presidente:
. marchese Taparelli D'Azeglio;
Deputati:
. conte Bartolomeo Giusiana di Primeglio,
. avv. Vittorio Bosco,
. barone Chionio di Thenesol, senatore.
«segue 1822»

Monte di Pietà
di Udine

«segue da 1567»
1814, riprende le connotazioni di istituto di credito che l'arrivo delle truppe di Napoleone gli aveva fatto perdere;
«segue 1942»

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