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Il Viandante

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Papa
Pio V

(1566-1572).

Nemico acerrimo della simonia e del nepotismo, applica i dettami tridentini che fa diffondere ovunque, anche nelle colonie dell'America latina e della portoghese Goa;
pretende da vescovi e parroci il rispetto dell'obbligo della residenza;
promuove la pubblicazione del Catechismo romano, del Breviarium romanum e del Missale romanum;
insedia una commissione per la revisione della Vulgata;
sceglie oculatamente vescovi e cardinali, fissa le competenze della penitenzieria apostolica e istituisce la "congregazione dell'Indice"
accentua il rigore inquisitorio che ha in P. Carnesecchi e in Aonio Paleario le sue vittime più illustri.
Avverso, in maniera ossessiva al protestantesimo, favorisce la fazione dei Guisa in Francia, loda le truci carneficine del duca d'Alba nei Paesi Bassi;

cardinali:
Paleotti, Gabriele (1522-1597) (dal 1565);
Della Chiesa Gian Paolo (1521-1575) (dal 1566).

Gesuiti

«segue da 1566»
generale: Francesco Borgia (1565-72);
1567,
- Provincia di Lombardia: sorge il collegio di S. Fedele a Milano;
nasce il collegio di Brescia;
[vedi Domicilia]
«segue 1568»

moriscos
(musulmani della Spagna cristiana)

«segue 1526»
1567, scaduto il termine, in piena controriforma, Filippo II inaugura una politica repressiva indiscriminata che alle misure poliziesche e di controllo del potere ecclesiastico abbina varie restrizioni (come la proibizione dell'uso della lingua araba) volte a togliere loro ogni identità etnica e a soffocarne le attività produttive;
«segue 1568»

ANNO 1567



1567
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1567
-

 



 
1567
Sacro Romano Impero
Massimiliano II
Albero genealogico

(Vienna 1527 - Ratisbona 1576)
figlio di Ferdinando I e di Anna Jagellone, fu educato in Spagna;
1544, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Francia;
1547, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Lega di Smalcalda;
1548, sposa Maria, figlia di Carlo V;
1548-50, luogotenente in Spagna;
1562-75, re dei romani e di Boemia;
1563-72, re di Ungheria;
1564-76, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1564-76, imperatore del Sacro Romano Impero;
cerca di assicurare la libertà religiosa ai luterani con un compromesso che scontenta sia i cattolici sia i protestanti;

1567
-



1567
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1567
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)


1567
ducato di Württemberg
Cristoforo (o Cristiano) di Württemberg
Albero genealogico

(† 1568)
figlio di Ulrico e di Sabina di Baviera;
1550-68, duca di Württemberg;


1567
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1567
Palatinato
Federico III [il Pio]
Albero genealogico

(Simmern 1515 - Heidelberg 1576)
figlio di Giovanni II di Simmern;
1557-76, conte di Simmern;
1559-76, elettore del Palatinato;
nel 1561 si è convertito dal luteranesimo al calvinismo ed è il primo principe dell'impero ad adottare il credo ginevrino, ponendosi così in contrasto con le clausole della pace di Augusta [unica scelta concessa tra luteranesimo e cattolicesimo];
nei suoi domini perseguita luterani e cattolici, favorisce con sovvenzioni economiche gli ugonotti francesi;







1567
Mainz [Magonza]










1567
REGNO di POLONIA
Sigismondo II Augusto
Albero genealogico

(† 1572) (s.f.)
figlio di Sigismondo I Jagellone e di Bona Sforza († 1557);
sposa in prime nozze Elisabetta d’Absburgo († 1545);
sposa in seconde nozze Barbara Radziwillówna (1520-1551)
[forse avvelenata da Bona Sforza]
sposa in terze nozze Caterina d’Absburgo († 1572)
[sorella di Elisabetta]
1548-72, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;
nel 1561 acquista la Livonia;



1567
-




1567
IMPERO OTTOMANO
Selim II [Mast-l'Ubriaco]
Albero genealogico
(1524 - 1574)
figlio di Solimano [il Magnifico];
sultano: 1566-74;
succeduto al padre, tralascia per l'Harem ogni cura di governo; preferisce infatti i piaceri del vino agli affari dello stato (controllati dal gran visir Sokollu Mehmet Pascià) ed inoltre è debole e poco determinato;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1567
s'impossessa di Nasso;








 



1567
REGNO di FRANCIA
Carlo IX
Albero genealogico
(Saint-Germain en Laye 1550 - Vincennes 1574)
quartogenito di Enrico II e di Caterina de' Medici;
1560-74, re di Francia;
già maggiorenne dal 1563, è ancora dominato dalla regina madre;

Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Artus de Cossé-Brissac
(1561 - 1567)

Louis d'Ongnies
conte di Chaulnes
(1561 - 1567)
Cancelliere-Guardasigilli
M. de l'Hospital
consigliere al Parlamento di Parigi
(1560 30 giu - feb 1568)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude de l’Aubespine
signore d’Hauterive
(1547 1° apr - 8 lug 1567)
Claude de l'Aubespine
conte d'Hauterive
(1567 8 lug - set 1570)
Florimond III Robertet
barone d'Alluye
(1567 - 1569)

Jacques Bourdin
signore di Villeines
(1558 - 1567)
Simon Fizes
barone di Sauves
(1567 22 ott - 1579)
Forimond II Robertet
signore di Fresnes
(1558 - 1567)
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 
1567
-

 

 
1567
REGNO di NAVARRA
Giovanna III d'Albret
Albero genealogico

(Pau 1528 - Parigi 1572)
figlia di Enrico II d'Albret e di Margherita di Valois, sorella di Francesco I;
1541, sposa Guglielmo di Cleve (le nozze vengono poi annullate);
1548, sposa Antonio di Borbone;
1553, nasce il suo figlio Enrico (futuro Enrico IV);
1555-72, regina di Navarra;
nel 1556 si è convertita al calvinismo imponendolo nel suo regno e al figlio;

1567
-

 
1567
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1567
-


1567
Olanda, Zelanda e Utrecht
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
nominato statolder (governatore) da Filippo II;
nel 1564 ha allontanato il cardinale Granvelle cui era affidata l'organizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi;



governatore
[inviato da Filippo II]
duca d'Alba
(1565 - 1573)

1567
rivolta dei gueux: la dura repressione messa in atto dal duca d'Alba inviato da Filippo II non soffoca la rivolta ormai estesa anche alle classi popolari;
oltre a proseguire la loro azione in terraferma (gueux de bois) essi si danno alla guerra marittima (gueux de la mer) conducendo sotto la guida di Guglielmo I [il Taciturno] e con il tacito consenso inglese, un'aspra guerra di corsa contro la Spagna;

 



1567
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;



1567
-


IRLANDA
-
-
-
-

1567
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;

a

1567
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
1567
Gennaio
22
, H.S. Darnley, il secondo marito della regina, si ammala gravemente di sifilide ma continua a nascondersi a Glasgow, in un'appartata residenza nel quartiere di Kirk O'Field, sotto la protezione del padre, il conte di Lennox;

Febbraio
9-10
, un gruppo di nobili dissidenti, capeggiati da James Hepburn conte di Bothwell, organizza l'assassinio di lord H.S. Darnley approfittando di una sua assenza per una festa organizzata dalla regina; verso le due del mattino, dopo che il re ha fatto ritorno a casa, un tremendo boato fa saltare in aria la sua residenza a Kirk O'Field.
[Prima dello scoppio era stato comunque strangolato con un sistema di nodi usato dai membri della setta degli ashishin, nelle montagne di Alborz, a nord-est di Teheran e di Qazvin.]

Maggio
15
, la regina sposa James Hepburn conte di Bothwell e questo rafforza i sospetti di una sua complicità nel delitto provocando una sollevazione generale contro la coppia;

Giugno
6
, un gruppo di lord si solleva contro la possibilità che James Hepburn conte di Bothwell venga inoronato re di Scozia;
15, a seguito di una confusa battaglia sulla collina di Carberry, James Hepburn conte di Bothwell fugge all'estero e Maria Stuarda, imprigionata dai nobili protestanti, è costretta a firmare la rinuncia alla corona di Scozia a favore del figlio Giacomo.
Intanto Lamberto Macchi e i suoi tre accompagnatori riescono a raggiungere Fawdonshide, nascosto in una piccola casa, alla periferia di Lochleven, e lo impiccano.



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre;
Reggente (1567-70): J. Stewart, conte di Moray;
Precettore: G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1567


a

1567
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;



1567
1563-70, "guerra dei sette anni";
NORVEGIA
1567
-
ISLANDA
1567
-

1567
REGNO di SVEZIA
Erik XIV
Albero genealogico
(Stoccolma 1533 - Örbyhus, Uppsala 1577)
figlio di Gustavo I e di Caterina di Sassonia-Lauenburg;
1560-68, re di Svezia;
nel 1563, per paura di essere spodestato, ha fatto imprigionare il fratello Giovanni III, duca di Finlandia;
1567
comincia a dare segni di squilibrio mentale;.

1567
1563-70, "guerra dei sette anni";



1567
ducato di Finlandia
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;



1568-92, re di Svezia;





1567
-





segue



1567
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
sotto la reggenza del prozio cardinale Enrico;




1567
-
a

1567
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
nel 1559 è morta la seconda moglie Maria Tudor;
1559-60, agisce contro il protestantesimo in Spagna e contro ogni supposto eretico assicurato dall'ortodossia tridentina;
nel 1561 Madrid è stata elevata al rango di residenza reale;
nel 1567 ha attuato l'assimilazione religiosa forzata dei mori dell'Andalusia e di Granada;






1580-98, re di Portogallo;

 
1567
-




1567
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1567
-






1567
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1567
-



1567
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Odorico Ottavio Gentile
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1565 11 ott - 11 ott 1567, doge di Genova;


Simone Spinola
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1567 11 ott - 3 ott 1569, doge di Genova;


1567
-


1567
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1567
-



1567
ducato di Mantova
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]



1574-87, 1° duca del Monferrato;



1567
-
a

1567
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Girolamo Priuli
Albero genealogico

(Venezia 1486 - Venezia 4 nov 1567)
figlio di Alvise e di Chiara Lion; fratello del doge Lorenzo, suo predecessore;
1559-67, doge di Venezia; [83°]
1567
Novembre
4
, muore.


Pietro Loredan

(Venezia 1482 - Venezia 3 mag 1570)
figlio di Alvise e di Isabella Barozzi;
sposa Lucrezia Cappello;
1567
Novembre
26
, viene eletto doge.
1567-70, doge di Venezia; [84°]


- nunzio pontificio: Giovanni Antonio Facchinetti (1566 6 mag - 15 giu 1573)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1567
Gennaio
Con le sole sue forze l'Inquisizione non è in grado di far fronte alla penetrazione dei libri stranieri. L'obbligo fatto ai librai nel 1558 di presentare inventari di tuttii i volumi d'importazione non ha avuto effetto, dato che non c'è modo di verificare la sincerità e la completezza degli elenchi.
A partire da quest'anno, inoltre, tipografi dell'Europa settentrionale cominciano ad anteporre agli scritti dei protestanti falsi frontespizi e sommari dall'apparenza innocente.
La decima regola dell'Indice tridentino suggerisce, in queesti casi, due tipi di intervento:
- il controllo alla dogana, ad opera dell'inquisisitore, dei volumi importati,
- l'ispezione nelle botteghe dei librai.
[L'unica disposizione rimasta ignorata è quella relativa agli inventari dei libri acquisiti in eredità.]

Febbraio
Inquisizione: Venezia, viene giustiziato l'eretico milanese, relapso e pertinace, Publio Francesco Spinola.
Quando il nunzio chiede il rogo, accortamente argomentando che una pubblica esecuzione rafforzerebbe le posizioni dei cattolici in Fiandra ed in Francia e smentirebbe le pretese degli ugonotti che Venezia stia dalla parte dei protestanti, il suo appello non ha un'accoglienza entusiastica.
Il nunzio è così costretto a cedere alle argomentazioni di un patrizio, il quale gli fa presente che la sua richiesta genererebbe una lunga e spinosa controversia, che nel frattempo il prigioniero potrebbe fuggire e che è quindi preferibile annegarlo subito senza clamori.

Giugno
la Sede Apostolica vuole a Roma il monaco padovano Francesco Contarini – nipote bastardo del cardinal Gasparo Contarini – accusato di aver negato l'immortalità dell'anima, ma i suoi parenti ottengono di farlo processare dal Sant'Uffizio di Padova.
Lo stesso mese viene arrestato, dietro denuncia, Teofilo Panarelli, capo di una conventicola atta a ricevere i libri protestanti.
[È stato iniziato al credo protestante da Bartolomeo Fonzio, che a metà Cinquecento tiene scuola a Padova, dove Teofilo Panarelli ha studiato medicina dal 1554 al 1559, per recarsi, in seguito, conseguito il diploma dottorale, a Venezia. Sarà impiccato a Roma nel 1572.]
Un suo discepolo, che traffica in cere, ha importato da Lione numerosi esemplari del Catechismo di J. Cauvin, allo scopo di distribuirli in giro. Al Fontego dei Tedeschi i protestanti hanno scorte di libri da dispensare ed un mercante tedesco, sul punto di partire, ha consegnato a Teofilo Panarelli scritti di Butzer, M. Lutero e Giovanni Hus. Diffuso è anche lo scambio dei testi.

Agosto
26
, il Sant'Uffizio tenta di istituire l'esame doganale con un decreto per cui ogni volume importato deve passare al vaglio dell'inquisitore, del patriarca o dei loro ufficiali prima della vendita, sotto pena di 25 ducati per ogni trasgressione.
Il decreto non contiene indicazioni pratiche in vista dell'appliicazione ed è più che altro un invito.

Settembre
6
, Domenico Basa ottiene dal Senato un privilegio ventennale per la stampa a Venezia del breviario riformato.
Sanzioni di 300 ducati sono previste per ogni infrazione.
Aldo Manuzio si accorda con lui.
I segretari ducali non hanno probabilmente ancora chiaro il valore commerciale del testo in questione e il privilegio concesso è del tipo consueto.

Ottobre
20-21
, abiura e condanna di Francesco di Girolamo Emo (1535-1577)
[Sarà detto «nipote» di Andrea Da Ponte, da Teofilo Panarelli nella sua deposizione del 23 novembre 1571.]

Lo stesso anno Donato Giannotti deplora che a Venezia si pubblichino solo scritti di scarso interesse e ristampe, mentre le opere che contano escono in Francia, in Germania e soprattutto ad Anversa, dai torchi del Plantin.
[Ad un amico in cerca di un editore per un suo scritto latino consiglia quindi Lione, dove la stampa dei testi viene eseguita con cura maggiore che a Venezia.]

[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]


1567
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
1567
muore la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1567
-



1567
ducato di Firenze
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;
nel 1539 ha sposato Eleonora Álvarez de Toledo y Zúñiga († 1562);
nel 1562 ha istituito l'Ordine militare religioso di Santo Stefano;



1569-74, granduca di Toscana;

1567
-


1567
ducato di Urbino
Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;
nel 1548 ha sposato Vittoria Farnese;
dal 1553 è capitano generale della chiesa;
dal 1555 è prefetto di Roma;
dal 1558 è passato al servizio di Filippo II di Spagna;





 
1567
-



1567
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1567
-


SICILIA
Viceré
G. Toledo
(1564 - 1577)
1567
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Banchieri, Adriano o Camillo Scaligero della Fratta (Bologna 1567-1634) abate olivetano, compositore, teorico musicale, organista e letterato italiano; fondò l'Accademia dei Floridi e fu membro di quella dei Filomusi;
Concerti Ecclesiastici (1595)
La pazzia senile (1598)
Messa solenne (1599, a otto voci)
La saviezza giovanile (1607)
Il festino nella sera del Giovedì grasso (1609)
Novella di Cacasenno, figliuolo del semplice Bertoldino (1620, una continuazione, meno felice, del Bertoldo e Bertoldino di G.C. Croce; pubblicati per la prima volta riuniti)
[Pagnoni, Milano 1872, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno)]
Discorso per fuggir l'ozio estivo, dove si prova che la favella bolognese precede la toscana così in prosa come in rima (1622).

Barbieri, Niccolò (Vercelli 1567 ca-m dopo il 1640) attore e trattatista italiano, recitò prima con la compagnia dei Gelosi poi con quella dei Fedeli compiendo numerose tournées in Italia e in Francia;
L'inavvertito (commedia da cui Molière trarrà l'ispirazione per L'étourdi)
Discorso familiare intorno alle commedie moderne (1628, più noto col titolo La supplica).

Campion, Thomas (Londra 1567-1620) poeta e musicista inglese
Poemata (1595, in latino)
Books of Ayres (1601-17, 4 Libri di canzoni)
Osservazioni sulla poesia inglese (1602).

Clément, Jacques (Serbonnes, Champagne 1567-Parigi 1589) domenicano francese, dei «monarcomachi», celebrato come un martire dai ligueurs
1589, 1° agosto, appoggiato dal suo superiore padre Bourgoing e dalla duchessa di Montpensier, sorella di Enrico di Guisa, assassina Enrico III nel campo reale di Saint-Cloud, rimanendo poi ucciso dai cortigiani.

Estienne, Paul (1567-1627) tipografo ginevrino, membro della famosissima famiglia francese;
[Figlio di Henry [il Giovane] e padre di Antoine.]
grazie alla collaborazione del grande filologo ginevrino Isaac Casaubon, si mantiene al livello culturale della sezione ginevrina;
inviso alle autorità, deve fuggire a Parigi.

Francesco di Sales (castello di Sales, Savoia 1567-Lione 1622) ecclesiastico francese, dottore della chiesa, santo;
1594, chiama i cappuccini nello Chablais invaso dai calvinisti;
Filotea (1609, o Introduzione alla vita devota)
Teotimo (1616, o Trattato dell'amor di Dio)
Conferenze spirituali (postume, 1629)
Discorsi (1641, postumi)
Lettere
Controversie (1672).

Genoino, Giulio (Cava de' Tirreni 1567-al largo di Manó, Minorca 1648) giurista napoletano;
1620, nominato "eletto del popolo" dal viceré duca di Ossuna, scrive un manifesto «Del fedelissimo popolo napoletano» e una supplica a Filippo III di Spagna in cui delinea la proposta di una partecipazione paritaria dei nobili e del popolo nel governo della città; caduto il duca di Ossuna egli si rifugia in Spagna dove viene incarcerato;
1647, di nuovo a Napoli durante la rivolta di Masaniello, ne diventa il consigliere; cerca poi un accordo con il viceré duca d'Arcos ma, avversato dagli spagnoli e dalla stessa plebe, deve lasciare la città; il fallimento della sua utopia segna la fine di ogni speranza in un allargamento delle basi sociali della monarchia e la vittoria definitiva del potere baronale.

Medici, Giovanni de' (Firenze 1567-1621) uomo d'armi e architetto italiano;
[Figlio illegittimo del granduca di Toscana Cosimo I.]
cerca fortuna nella carriera militare combattendo al servizio della Spagna, degli imperiali e della Repubblica di Venezia; nelle pause si occupa di architettura, creando alcuni progetti per complessi monumentali: Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa e, a Firenze, la fortezza del Belvedere e la cappella dei Principi, in San Lorenzo.

Nashe, Thomas (Lowestoft, Suffolk 1567-Londra 1601) scrittore inglese
Suoi seguaci: C. Tourneur, J. Webster e Th. Middleton)
The Anatomic of Absurditie (1589, L'anatomia dell'assurdità)
Pierce Pennilesse, his Supplication to the Divell (1592, Supplica al Diavolo di Pietro Senzaunsoldo)
Lenten Stuff (1599, Cibo per la quaresima)
The Unfortunate Traveller (1594, Il viaggiatore sfortunato, forse attribuitogli erroneamente).

Schnidel, Ulrico (?) cronista tedesco
Viaje del Rio de la Plata (1567, in cui si narra della fallita spedizione dell'adelantado Pedro de Mendoza - 1535, finita tragicamente con persino casi di cannibalismo).

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«segue da 1566»
1567, nei Dialogues pour les Jeunes Enfans, pubblicati da Cristophe Plantin, vengono discusse insieme la scrittura, la fusione dei caratteri e la stampa. L'autore Jacques Grévin parla prima dell'arte della scrittura con il maestro di calligrafia Pierre Hamon, e poi degli arnesi e dei procedimenti di stampa con un secondo interlocutore, "E.", che potrebbe essere sia Robert Estienne, sia il fonditore di caratteri olandese Laurens van Everbroeck.
A Venezia il libraio stampatore Giovanni Bari pubblica l'unico suo titolo.
«segue 1568»

Index librorum proibitorum

«segue da 1565»
1567, con il nuovo papa Pio V, redattore dell'Indice del 1559, viene bloccata definitivamente la stampa di edizioni in volgare della Bibbia (ripresa al termine del Concilio di Trento).
«segue 1568»

Monte di Pietà di Schio

1567, nasce questo pio istituto vicentino.

Monte di Pietà
di Udine

«segue da 1503»
1567, inizia la costruzione della sede del Monte di Pietà;
«segue 1814»

 

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