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Papa
Pio IV

(1559-65)


Dicembre
9
, muore.

cardinali:
Paleotti, Gabriele (1522-1597) 1565, cardinale.

Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta

«segue da 1557»
Gran maestro: J.-P. de la Valette (1557-68);
1565, 25 maggio - 7 settembre, l'isola subisce un grande assedio da parte dei musulmani conclusosi con la disastrosa ritirata degli assalitori che perdono 20.000 soldati;
con una bolla il papa esenta l'ordine da ogni giurisdizione laica ed ecclesiastica, e da ogni tribunale, anche di legati pontifici o di eminentissimi cardinali;
«segue 1566».

Gesuiti

«segue da 1564»
[generali:
. D. Laínez (1558-65);
. Francesco Borgia (1565-72)]
1565,
[vedi Domicilia]
«segue 1566»

«gomarismo»

corrente teologica del calvinismo olandese, secondo la quale la predestinazione avrebbe avuto luogo nel supremo giudizio divino già prima del peccato di Adamo; aspetto dell'integralismo calvinista, riserva agli organi della chiesa il diritto di rivedere la professione di fede e il catechismo, e si motiva con l'esigenza di affermare l'assoluta onnipotenza divina; 
il movimento si organizza presto come partito teologico-politico, con l'impegno di eliminare dalle cattedre gli avversari e di far riconoscere la propria tesi come ortodossa e quindi obbligatoria, dagli stati generali d'Olanda; di qui la "controrimostranza" gomarista a una "rimostranza" degli arminiani, accusati di essere occulti antitrinitari, sociniani; 
appoggiato dai pastori e dal popolo (Amsterdam è gomarista in opposizione a Rotterdam, rimostrante) e soprattutto dallo statolder Maurizio di Orange-Nassau, il gomarismo esce vittorioso nel Sinodo di Dordrecht (1618-19).

ANNO 1565



1565
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1565
-

 



 
1565
Sacro Romano Impero
Massimiliano II
Albero genealogico

(Vienna 1527 - Ratisbona 1576)
figlio di Ferdinando I e di Anna Jagellone, fu educato in Spagna;
1544, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Francia;
1547, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Lega di Smalcalda;
1548, sposa Maria, figlia di Carlo V;
1548-50, luogotenente in Spagna;
1562-75, re dei romani e di Boemia;
1563-72, re di Ungheria;
1564-76, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1564-76, imperatore del Sacro Romano Impero;
cerca di assicurare la libertà religiosa ai luterani con un compromesso che scontenta sia i cattolici sia i protestanti;

1565
-



1565
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1565
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)


1565
ducato di Württemberg
Cristoforo (o Cristiano) di Württemberg
Albero genealogico

(† 1568)
figlio di Ulrico e di Sabina di Baviera;
1550-68, duca di Württemberg;


1565
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1565
Palatinato
Federico III [il Pio]
Albero genealogico

(Simmern 1515 - Heidelberg 1576)
figlio di Giovanni II di Simmern;
1557-76, conte di Simmern;
1559-76, elettore del Palatinato;
nel 1561 si è convertito dal luteranesimo al calvinismo ed è il primo principe dell'impero ad adottare il credo ginevrino, ponendosi così in contrasto con le clausole della pace di Augusta [unica scelta concessa tra luteranesimo e cattolicesimo];
nei suoi domini perseguita luterani e cattolici, favorisce con sovvenzioni economiche gli ugonotti francesi;







1565
Mainz [Magonza]








1565
REGNO di POLONIA
Sigismondo II Augusto
Albero genealogico

(† 1572) (s.f.)
figlio di Sigismondo I Jagellone e di Bona Sforza († 1557);
sposa in prime nozze Elisabetta d’Absburgo († 1545);
sposa in seconde nozze Barbara Radziwillówna (1520-1551)
[forse avvelenata da Bona Sforza]
sposa in terze nozze Caterina d’Absburgo († 1572)
[sorella di Elisabetta]
1548-72, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;
nel 1561 acquista la Livonia;



1565
-




1565
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;
1534-35, prima campagna militare contro i Safawidi di Persia;
1548-49, seconda campagna militare contro i Safawidi di Persia;
nel 1550 ha annesso Buda;
nel 1553, spinto da Rosselana, fa strangolare il figlio primogenito Mustafà (avuto da un'altra concubina);
1555, terza campagna militare contro i Safawidi di Persia;
nel 1561, mentre il favorito alla successione sembrava essere Bayezid (figlio minore del sultano e di Rosselana), in quanto Selim è considerato un dissoluto, intrighi di palazzo hanno portato all'arresto e all'uccisione del primo per cui Selim rimane l'unico erede.





Gran Visir
-
1565
Maggio
18
, pone Malta sotto assedio;
i rinforzi provenienti dalla Spagna capovolgono le sorti della battaglia che vede la perdita di circa 30.000 ottomani;
Settembre
8
, termina l'assedio di Malta ma i rinforzi provenienti dalla Spagna capovolsero le sorti della battaglia che vide la perdita di circa 30.000 ottomani.












1565
REGNO di FRANCIA
Carlo IX
Albero genealogico
(Saint-Germain en Laye 1550 - Vincennes 1574)
quartogenito di Enrico II e di Caterina de' Medici;
1560-74, re di Francia;
già maggiorenne dal 1563, è ancora dominato dalla regina madre;

Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Artus de Cossé-Brissac
(1561 - 1567)

Louis d'Ongnies
conte di Chaulnes
(1561 - 1567)
Cancelliere-Guardasigilli
M. de l'Hospital
consigliere al Parlamento di Parigi
(1560 30 giu - feb 1568)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude de l’Aubespine
signore d’Hauterive
(1547 1° apr - 8 lug 1567)

Jacques Bourdin
signore di Villeines
(1558 - 1567)

Forimond II Robertet
signore di Fresnes
(1558 - 1567)
 
1565
-

 
1560
REGNO di NAVARRA
Giovanna III d'Albret
Albero genealogico

(Pau 1528 - Parigi 1572)
figlia di Enrico II d'Albret e di Margherita di Valois, sorella di Francesco I;
1541, sposa Guglielmo di Cleve (le nozze vengono poi annullate);
1548, sposa Antonio di Borbone;
1553, nasce il suo figlio Enrico (futuro Enrico IV);
1555-72, regina di Navarra;
nel 1556 si è convertita al calvinismo imponendolo nel suo regno e al figlio;

1560
-

 
1565
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1565
-


1565
Olanda, Zelanda e Utrecht
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
nominato statolder (governatore) da Filippo II;
nel 1564 ha allontanato il cardinale Granvelle cui era affidata l'organizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi;



governatore
[inviato da Filippo II]
duca d'Alba
(1565 - 1573)

1565
il re inasprisce le disposizioni inquisitoriali provocando l'insorgere nel paese di sommosse popolari; al suo tentativo di mediazione il re risponde inviando il duca d'Alba il quale dà inizio ad una tremenda repressione;
costrettto a fuggire in Germania, nel principato di Nassau, assume una posizione assai più radicale trasformandosi da paladino della classe aristocratica in difensore degli interessi dell'intera nazione; comincia quindi ad organizzare l'offensiva militare e diplomatica ai fini di allontanare definitivamente la potenza spagnola dai Paesi Bassi;

 


segue



1565
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;



1565
-


IRLANDA
-
-
-
-

1565
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;

a

1565
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
1565
Luglio
29
, sposa il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia [un burattino nelle mani di sir Francis Walsingham, capo delle spie di Elisabetta I, e dei nobili scozzesi;
al matrimonio è contraria Elisabetta I che non riconosce Maria legittima erede al trono inglese, come pure il fratellastro J. Stewart, conte di Moray;
stancatasi presto del brutale e dissoluto marito e dei nobili scozzesi, si circonda di consiglieri e amici a lei graditi tra cui il musicista italiano Davide Rizzio [una delle spie più attive della neonata "Entità" del Vaticano giunto in Scozia assieme al fratello Giuseppe] che fa parte del seguito dell'ambasciatore di Savoia, il marchese di Moreta, in visita in Scozia;
due dei principali nemici degli italiani e della Controriforma in Scozia sono quindi gli stessi cancellieri della regina: J. Stewart e William Maitland, entrambi di religione protestante;
J. Stewart, conte di Moray, si pone alla testa di una ribellione subito domata;
i ribelli scozzesi, grazie al finanziamento dell'ambasciatore inglese Randolph, fuggono in Inghilterra;.



1565
-


a

1565
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;



1565
1563-70, "guerra dei sette anni";
NORVEGIA
1565
-
ISLANDA
1565
-

1565
REGNO di SVEZIA
Erik XIV
Albero genealogico
(Stoccolma 1533 - Örbyhus, Uppsala 1577)
figlio di Gustavo I e di Caterina di Sassonia-Lauenburg;
1560-68, re di Svezia;
nel 1563, per paura di essere spodestato, ha fatto imprigionare il fratello Giovanni III, duca di Finlandia;

1565
1563-70, "guerra dei sette anni";



1565
ducato di Finlandia
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;



1568-92, re di Svezia;





1565
-









1565
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
sotto la reggenza del prozio cardinale Enrico;




1565
-
a

1565
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
nel 1559 è morta la seconda moglie Maria Tudor;
1559-60, agisce contro il protestantesimo in Spagna e contro ogni supposto eretico assicurato dall'ortodossia tridentina;
nel 1561 Madrid è stata elevata al rango di residenza reale;






1580-98, re di Portogallo;

 
1565
una grande carestia acuisce il malcontento generale, specie nei Paesi Bassi;






1565
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1565
-



1565
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Battista Lercari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1563 7 ott - 7 ott 1565, doge di Genova;


Odorico Ottavio Gentile
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1565 11 ott - 11 ott 1567, doge di Genova;


1565
-


1565
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1565
-



1565
ducato di Mantova
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]



1574-87, 1° duca del Monferrato;



1565
-
a

1565
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Girolamo Priuli
Albero genealogico

(Venezia 1486 - Venezia 4 nov 1567)
figlio di Alvise e di Chiara Lion; fratello del doge Lorenzo, suo predecessore;
1559-67, doge di Venezia; [83°]


- nunzio pontificio:
. Guido Luca Ferrero (1564 giu - ott 1565)
. P.A. Di Capua (1565 15 ott 1565 - mar 1566)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1565
Gennaio
12
, il Consiglio dei Dieci scopre che circola a Venezia un manifesto antimperiale recante la marca di un tipografo milanese.
In realtà esso è stato stampato a Padova (da Pietro Antonio Alciati che tra il 1565 ed il 1569 pubblica tre libri) e il Consiglio dei Dieci, scoperto il fatto, fa arrestare lo stampatore e confiscare tutte le copie.

Febbraio
5
, una confessione resa spontaneamente, rivelando le propensioni di alcuni patrizi, mette in allarme il governo veneziano che, pur essendo con ogni probabilità al corrente del tasferimento a Ginevra di Andrea da Ponte (già dal 1560), ha per anni chiuso gli occhi di fronte ai rapporti tra patriziato ed eretici locali.
Ma ora l'Inquisizione si muove, senza dubbio in seguito a segreti contatti ed accordi col doge ed il Consiglio dei Dieci.
Il governo, incalzato dalla sollecitudine per le sorti della Repubblica, che riposano sulla moralità e la salute spirituale della sua classe dirigente, non ha altra scelta se intende tenere fede ai suoi principi e all'ortodossia.
Si sa che in caso di reati commessi da nobili veneziani interviene solitamente il Consiglio dei Dieci, un gruppo ristretto di uomini potenti, in grado di far fronte con la dovuta tempestività in tutta segretezza ai problemi più delicati.
Così è anche per i patrizi eretici: ben pochi sanno dei processi contro di loro, dato che la stessa Sede Apostolica mantiene il più stretto riserbo.
27, deposizione di Giovanni Andrea Ugone;

Marzo
14
, abiura di Carlo Corner;
20, deposizione Carlo Corner;
22, nella sua deposizione Carlo Corner, riferendosi ad Andrea Da Ponte, lo definisce uno sempre a discorrere delle «cose della fede» anche durante le riunioni del Maggior Consiglio;
23, condanna di Carlo Corner;
26, abiura e condanna dell'avv. Alvise di Anzolo Malipiero (1529 o 1535-1568);
[Giovanni Andrea Ugone, nella sua deposizione del 2 marzo 1565, lo dice trentaseienne; risulta invece che egli è vissuto dal 1535 al 1568 e che ha sposato una Pesaro.]
30, nella deposizione di Michele Schiavor viene menzionato come eretico «un Paolo stava alla libraria dell'Anchora in Mazzeria, il quale fu in Genova et è ritornato». [Forse Paolo Avanzo]

Giugno
14
, (e poi in seguito il 19 e il 26) deposizione di Giacomo di Zuanne Malipiero (1543 ca), impiegato nella cancelleria di Palazzo Ducale;
[Più testimoni lo hanno definito ventitreenne e bastardo.
Figlio illegittimo, quindi senza diritto di sedere in Maggior Consiglio.]

Luglio
3
, abiura e condanna di Antonio di Zuanne Loredan (1542-1576, morto di peste);
7, abiura e condanna di Giacomo di Zuanne Malipiero;

Dicembre
17
, abiura e condanna di Alvise di Marino Mocenigo (?-?);
[A quanto pare un bastardo; un ecclesiastico che trae ogni anno dai suoi benefici una rendita di trecento scudi. È stato il maestro dei figli di Girolamo Grmani e per anni ha preso parte alle conventicole protestanti.]
Viene condannato ad un anno di penitenza.
[sarà arrestato di nuovo nel luglio del 1568.]


Inquisizione: Venezia, vengono giustiziati Antonio Rizzetto e Francesco Della Sega.

 

[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]


1565
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;


 
1565
-


1565
ducato di Firenze
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;
nel 1539 ha sposato Eleonora Álvarez de Toledo y Zúñiga († 1562);
nel 1562 ha istituito l'Ordine militare religioso di Santo Stefano;



1569-74, granduca di Toscana;

1565
-


1565
ducato di Urbino
Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;
nel 1548 ha sposato Vittoria Farnese;
dal 1553 è capitano generale della chiesa;
dal 1555 è prefetto di Roma;
dal 1558 è passato al servizio di Filippo II di Spagna;





 
1565
-



1565
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1565
-


SICILIA
Viceré
G. Toledo
(1564 - 1577)
1565
-





Cebà, Ansaldo (Genova 1565-1623) poeta italiano, grecista;
Tradusse i Caratteri di Teofrasto
Rime (1596-1611, petrarchesche)
La principessa Silandra (1621)
Alcippo (1623)
Lazzaro il mendico (1614)
La reina Ester (1615)
Il Gonzaga overo del poema eroico (postumo, 1631).

Foresti, Bartolomeo o Teodoro da Bergamo (Solto 15 agosto 1564-Bergamo 1637) frate cappuccino, padre, teologo, figlio del nobile Cipriano Foresti originario di Bergamo;
[L'imperatore Lodovico [il Bavaro] il 20 gennaio 1330 insignì del titolo di conte palatino Maffio Foresti con tutta la discendenza; titolo confermato dalla Serenissima.]
1581, lascia la famiglia per farsi cappuccino;
Tractatus de verbis, et dictis et modis loquendi in hoc divino mysterio (Roma, 1633, vol. in folio, presso Mascaroli, dedicato al cardinale Barberini)
1637, muore nel convento di Bergamo.
Paraphrases, Commentaria et disputationes de almae SS. Trinitatis mysteris juxta mentem S. Bonaventurae, conciliatam ubique cum S. Thomae Sententia et Scripturarum et Patrum assertis illustratam.

Gomar, Franz (1565-1641) professore a Leida, da cui il
«gomarismo» (vedi lato): corrente teologica in opposizione all' «arminianesimo» di J. Arminius, due correnti in seno al calvinismo olandese.

Tassoni, Alessandro (Modena 1565-1635) poeta e scrittore italiano, di nobile famiglia, studiò a Bologna e a Ferrara;
1589,  membro dell' «Accademia della Crusca» e informatore politico di Casa Savoia
Errico (1583, tragedia, presto ripudiata)
1597, al servizio del cardinale Ascanio Colonna;
1600-03, è con questi in Spagna e poi ritorna a Roma;
Considerazioni sopra le rime del Petrarca (1602)
Varietà di pensieri di Alessandro Tassoni (1603-1608; IX parti cui fu aggiunta una X: Ingegni antichi e moderni - 1620)
Filippiche (1615, contro Filippo III di Spagna)
La secchia (1614-15, non pubblicato per la censura ecclesiastica, circola manoscritto; appare a stampa alla fine del 1621, ma con la data: Parigi 1622; l'edizione viene nello stesso anno  contraffatta da un tipografo veneziano; è riveduta per richiesta della Congregazione romana dell'Indice (Sant'Uffizio) e ristampata a Roma nel 1624 col titolo La secchia rapita; soltanto l'edizione uscita a Venezia (1630) presso Scaglia è da ritenersi quella fondamentale che rispecchia la volontà del poeta.
Essendo stato già terminato nel 1615, è da porsi come archetipo, anche rispetto allo Scherno degli dei di F. Bracciolini del 1619, del genere eroicomico)
1618-21, trascorre questo periodo a Torino come segretario di Carlo Emanuele I;
1632, è fino alla morte presso la corte modenese di Francesco I.

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«segue da 1564»
1565
Germania
nel catalogo stampato annualmente dal 1564 per la fiera del libro di Francoforte da Georg Willer di Augusta, solo sei titoli mancano della fondamentale indicazione del luogo di stampa.
I titoli tedeschi sono 318 mentre quelli stampati da editori di altri paesi sono 226.
Francia
ora che Lione è caduta in mano agli ugonotti (1562-65)
l'editto di Chateaubriand risulta vano.
Venezia
alla morte di Melchiorre Sessa la direzione della tipografia viene assunta dalla moglie Veronica (anche se le edizioni non assumeranno mai il suo nome).
«segue 1566».

Index librorum proibitorum

«segue da 1564»
1565, dicembre, dopo la morte di Pio IV e l'elezione di Pio V, già commissario generale della Congregazione del Sant'Uffizio e a suo tempo incaricato da Paolo IV della redazione dell'Indice del 1559, la sostanza dell'Indice tridentino muta nel suo spirito;
«segue 1567»

Congregazione cardinalizia dell'inquisizione

«segue da 1564»
1565
Gennaio
-
, Roma,
«segue 1566».

 

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