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Papa
Paolo III

(1534-49)

 

Gesuiti

«segue da 1537»
1538, all'inizio della sua permanenza a Roma, I. de Loyola conosce un ecclesiastico spagnolo, Francesco Mudarra, mettendolo in guardia contro le prediche sospette del padre agostiniano A. Mainardi che proprio in quaresima ha esposto nella Chiesa di Sant'Agostino a Roma la "dottrina luterana della grazia".
Il circolo di amici spagnoli con a capo Francesco Mudarra ritorce però l'accusa: non il padre agostiniano, bensì I. de Loyola è l'eretico.
Francesco Mudarra e Barrera dichiarano infatti che I. de Loyola e i suoi compagni hanno lasciato la Spagna, Parigi e Venezia da fuggiaschi.
Tra i suo detrattori c'è anche il dottor Matteo Pascual uno degli amici spagnoli di E. da Rotterdam.
Per sradicare il sospetto lanciato da Francesco Mudarra, particolarmente pericoloso nei mesi del suo esordio romano, I. de Loyola si reca direttamente dal papa Paolo III a Frascati.
Per testimoniare della sua integrità dottrinale sono presenti a Roma tre uomini che si sono già dovuti occupare della sua ortodossia:
. Giovanni Rodriguez de Figueroa,
. Matteo Ory, domenicano di Parigi,
. Gaspare de Dotti, di Venezia.
Per anni di Francesco Mudarra (fino al 1554) non non si sentirà più parlare.

Intanto, prima ancora della costituzione della compagnia di Gesù e secondo il piano strategico del loro maestro, i compagni di I. de Loyola fanno le prime prediche nelle città dell'Italia del nord, che diventeranno in seguito un punto di appoggio allorchè comincerà la vera attività dell'Ordine.
In special modo nelle donne pie e infiammate di ideale esse lasceranno un ricordo indelebile.
«segue 1539»

Cappuccini
[Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1536»
1538, p. generale: B. Ochino;
«segue 1539»

 

 

ANNO 1538



1538
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1538
-




1538
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;
prima guerra con la Francia (1521-26);
seconda guerra con la Francia (1526-29);
nel 1526 (marzo) ha sposato a Seville l'infanta 22enne Isabella di Portogallo († 1539);



1538
terza guerra con la Francia (1536-38):
Giugno
17
, tregua di Nizza;



REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]

1539
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1525-26, viene soffocata nel sangue la rivolta dei contadini nel Tirolo;
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
la seconda corona gli viene disputata dal voivoda di Transilvania Giovanni Szápolyai, appoggiato dall'impero ottomano;
1530-64, re dei romani;





1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;
1526-40, re d'Ungheria;
mentre è in lotta dal 1526, assieme ai turchi, contro gli Absburgo, con un accordo segreto i due sovrani si riconoscono reciprocamente re d'Ungheria: Giovanni mantiene il diritto alla successione in Transilvania, mentre a Ferdinando I tocca il diritto di successione al trono d'Ungheria;

1538
-

1538
ducato di Sassonia
Giovanni Federico [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Torgau 1503 - Weimar 1554)
figlio di Giovanni [il Costante] di Wettin e di Sofia di Meclemburgo;
1532-54, langravio di Turingia;
1532-47, duca elettore di Sassonia;
capo, assieme a Filippo d'Assia, dei protestanti tedeschi;





1538
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)





1538
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 al 1534 rimane in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato viene affidato a Ferdinando I d'Austria;
1534-50, duca di Württemberg;
dal suo rientro ha riorganizzato lo stato in senso assolutistico e vi ha introdotto la riforma luterana;







1538
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1538
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;
1538
aderisce alla lega cattolica, conclusa dopo quella protestante di Smalcalda, ed è tra coloro che spingono l'imperatore alla guerra contro i luterani;
accogliendo i gesuiti in Magonza, promuove la nascente controriforma;





1538
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1538
-





1538
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;
1534-35, prima campagna militare contro i Safawidi di Persia;




Gran Visir
-
1538
dal 1533 Khayr al-Din [Barbarossa] è diventato ammiraglio in capo (kapudan pasa - grande ammiraglio) della marina ottomana che si batte contro la marina imperiale spagnola.
Con la vittoria di Prevesa sulla lega ispano-veneta, ottenuta dal famoso Barbarossa, inaugura un trentennio di ininterrotta supremazia ottomana sul Mediterraneo che si manifesta sia con un'accentuata pressione sui domini veneziani sul levante, sulle coste nordafricane e sulle isole, sia con l'attività pressoché indisturbata dei corsari barbareschi.
I due regnanti europei firmano un accordo di pace.










1538
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Philibert Babou
signore di Givray e della Bourdaisière
(1524 - 1544)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine du Bourg
(1535 - 1538)
Guillaume Poyet
(1538 - 1545)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1538
Giugno
17
, tregua di Nizza;
ordina a Robert Estienne di consegnare una copia di ciascuno dei libri in greco da lui stampati alla biblioteca reale, che diventa così la prima biblioteca del copyright;

 
1538
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1538
-


1538
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatrice
Maria d'Absburgo
(1530 - 25 ott 1555)

1538
-





1538
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;
1523-24, deve desistere da una richiesta di nuovi sussidi, per la forte e diffusa resistenza incontrata nel paese;
nel 1524 ha invaso la Francia settentrionale senza però ottenere risultati apprezzabili;
nel 1526, dopo che l'imperatore non ha tenuto fede all'impegno di sposare Maria sua figlia, si è schierato dalla parte della lega antimperiale di Cognac, non riuscendo pur tuttavia a svolgere nel conflitto una parte di rilievo;
nel 1529, forse spinto in parte da un'infatuazione per Anna Bolena, una damigella di corte, ha chiesto l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona rifiutato dal papa;
nel 1534, per sua volontà, il parlamento inglese ha votato l' Act of Supremacy legge con la quale si proclama il re "unico capo supremo sulla terra della chiesa d'Inghilterra detta Anglicana Ecclesia".
[Dopo il tentativo di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, nel 1559 Elisabetta I ne promulgherà uno nuovo.]
nel 1537, ripudiata Caterina d'Aragona, ha sposato Anna Bolena poco dopo condannata a morte sotto l'accusa di adulterio; ha sposato quindi Jane Seymour;
nel 1537 Jane Seymour è morta dando alla luce il sospirato erede al trono, Edoardo; il successivo matrimonio con Anna di Clèves è stato preparato da Cromwell intendendo così rafforzare i legami con la Germania protestante;



1538
-




IRLANDA
-
-
-
-

1538
-

a


1538
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;
nel 1537 ha sposato Maddalena, figlia di Francesco I di Francia;
1538
il matrimonio, in seconde nozze, con Maria di Guisa acuisce il secolare dissenso con gli inglesi a cui si sono aggiunti motivi religiosi;



1538
-


a

1538
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano III
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1503 - Koldinghus, Vejle 1559)
figlio di Federico I e di Anna di Brandeburgo;
1534-59, re di Danimarca e di Norvegia;



1538
-
NORVEGIA
1538
-
ISLANDA
1538
-

1538
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1538
-







1538
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
nel 1525 (febbraio), a Salamanca, ha sposato la p.ssa Catarina di Spagna, 18enne, sorella dell'imperatore Carlo V;
nel 1536 ha introdotto l'inquisizione in Portogallo;




1538
-
a



1538
PIEMONTE
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;



1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare)


 

1538
-



1538
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Battista Doria
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1537 4 gen - 4 gen 1539, doge di Genova;


1538
-



1538
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



 

1538
Dicembre
18
, Milano, il Senato emana il primo Indice dei libri proibiti in Italia.
Compilato dal locale inquisitore, un domenicano, elenca 42 titoli di autori quali:
. M. Butzer,
. J. Cauvin,
. F. Melantone,
. G. Ecolampadio,
. Otto Brunfels,
. Antonius Corvinus,
. Johann Gast,
. Ulrich von Hutten,
. Oswald Myconius,
. Erasmus Sarcerius,
oltre al Sommario de la Sacra Scrittura e all'opera omnia di J. Hus e di J. Wycliffe.
M. Lutero, già a suo tempo condannato, è stato omesso.
Si tratta quasi esclusivamente di libri di teologia e di commenti scritturali, anche se vi è compreso il Difensor pacis di Marsilio da Padova.
I librai e tutti i milanesi son tenuti a consegnare entro tre giorni i titoli descritti nell'Indice al vicario espiscopale, altrimenti le loro proprietà saranno confiscate.
Inoltre, mercanti e librai che importano libri devono notificare uninventario al vicario.



1538
ducato di Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
1530-40, duca di Mantova;
ottiene il titolo dall'imperatore Carlo V;
1536-40, marchese del Monferrato;


1538
-
a

1538
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Andrea Gritti [il Bello]

(Bardolino 17 apr 1455 - Venezia 28 dic 1538)
figlio di ?;
1523-38, doge di Venezia; [77°]
1538
Dicembre
28
, dopo le feste di Natale muore di indigestione per una spanciata di bisati (anguille).


- nunzio pontificio: G. Verallo (1537 - feb 1540)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1538
Il severo Cristoforo da Canale osserva che «Venezia ha già costruito le più poderose fra le flotte, senza l'ausilio di alcuno: ma ora ne sarebbe incapace. E la ragione risiede nel fatto che la nostra gente, pur patriottica e ligia alle leggi, è immersa nel benessere e nel lusso; così che niente la potrebbe costringere a vivere la dura vita del marinaio, su una delle nostre antiche galee…».

Nantas Salvalaggio, Signora dell'acqua, Piemme, Casale Monferrato 1997.]

1538
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Ercole II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1508 - 1559)
figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia;
1528, Parigi, sposa Renée d’Orléans († 1575) duchessa di Chartres, figlia di re Louis XII, di inclinazioni calviniste;
[gli porta in dote il ducato con altri domini, ricevuti in pegno nel 1528 da Philippe IV [il Bello] re di Francia]
1534-59, duca di Ferrara, Modena e Reggio;


 
1538
-


1538
ducato di Firenze
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;




1569-74, granduca di Toscana;

1538
la sconfitta subita dai ribelli a Montemurlo raffredda gli entusiasmi; solo Lorenzino non si arrende e tenta persino di indurre il Sultano (ora alleato del re di Francia) ad attaccare i porti toscani, ma invano. Si trasferisce allora in Francia, ove la cugina Caterina de' Medici, regina di Francia, gli offre protezione, ma la nostalgia dell'Italia, di cui soffre lo perde.


1538
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X nel 1516-30];
1512-38, signore di Pesaro;
1526-27, capitano generale di Venezia, combatte con fortuna contro le truppe di Carlo V in Lombardia;
1538
muore poco dopo il suo ritiro a Pesaro, forse avvelenato.




Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;
in seguito al matrimonio con Giulia Varano;




 
1538
-


 
1538
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
don P. Álvarez de Toledo y Zúñiga
marchese di Villafranca
(1532 - 1553)
Nunzio apostolico
-

1538
-


SICILIA
Viceré
don Ferdinando I [Ferrante] Gonzaga
(1535 - 1546)
1538
-
a





Barone, Cesare o Baronius o Baronio (Sora, Frosinone 1538-Roma 1607) storiografo italiano, sacerdote oratoriano (discepolo di Filippo Neri), confessore di Clemente VIII; proclamato venerabile da Benedetto XIV;
Vita di sant'Ambrogio (1582)
Notationes (1586)
Tractatio de martyrologio romano (1587, con l'Antoniano e il R. Bellarmino, revisione del Martitologium Romanum)
Annales ecclesiastici (1588-1607, in 12 voll., storia della chiesa dalle origini al 1198, per confutare, come richiestogli dal Sirleto, le Centurie di Magdeburgo; l'opera, continuata poi da altri autori, tra cui G. Rinaldi, G. Laderchi e A. Theiner, rivela perizia filologica anche se rimane condizionata da fini apologetici e istanze controriformistiche)
[I primi volumi pubblicati a Roma hanno una tiratura di 1.000 copie.
Gli Annales ecclesiastici saranno continuati dallo Bzovius.]

1593, succede al suo maestro san Filippo Neri, come superiore dell'Oratorio romano;
1596, cardinale;
1597, preposto alla Biblioteca Vaticana;
Tractatus de Monarchia Siciliae (causa della mancata sua elezione al soglio pontificio per il veto posto dalla Spagna)
Paraenesis ad Rempublicam Venetam (1606, ha diverse edizioni latine e traduzioni spagnole e francesi; viene tradotto anche in volgare da Francesco Serdonati col titolo di:
Esortazione dell'Illustrissimo et reverendissmo Signor Card. Baronio Bibliotecario Apostolico alla Repubblica di Venezia tradotta dalla latina nella volgar lingua da Francesco Serdonati fiorentino
(Roma 1606, Luigi Zanetti).
Il testo, durissimo [«Crux antecellit aquilas Caesaris»], viene pubblicato nonostante le resistenze del generale dei gesuiti C. Acquaviva, che non vuole compromettere la Compagnia di Gesù con attacchi capaci soltanto, secondo lui, di «esasperare gli animi senza necessità».
[La risposta di Giovanni Marsili e il testo del Baronio furono stampati (in latino) a Francoforte nel 1607. A Magonza, nel 1607, esce lo scritto di Gherardo Lopersio Frisio, e a Bologna nel 1606 quello di Felice Milensio (rist. a Roma nel 1607) in difesa del Baronio.])
Vita di san Gregorio Nazianzieno (1620, postumo, edito dai Bollandisti) .

Borromeo, Carlo (Arona 1538-Milano 1584) ecclesiastico lombardo, nipote di papa Paolo IV, terziario francescano, cardinale protettore dei Frati Minori, santo;
1560, 31 gennaio, viene creato cardinale da papa Pio IV;
Professio fidei tridentine (collaborazione)
Catechismo romano o Cathechismus ad parochos (1566, pres. della commissione)
1575, manda i cappuccini nella Valtellina protestante;
I suoi scritti furono raccolti in 5 voll. nel 1747; decine di migliaia le lettere, in parte inedite.

Contarini, Federico (1538-1613) patrizio veneto;
[Figlio di Francesco.]
1571, procuratore di San Marco, ha acquistato la procuratia con un prestito allo Stato di 20.000 ducati;
in seguito ricopre alcune cariche finanziarie e, appassionato sostenitore del programma educativo dei Gesuiti, ha parte in numerose iniziative religiose e caritative;
1589, nominato "deputato laico" per la prima volta, rimarrà in carica, con brevi interruzioni, fino al 1595;
1590, favorisce le trattivie tra il Sant'Uffizio, Roma e Venezia per l'espurgazione dai testi religiosi greci e latini dei passi offensivi dell'uno e dell'altro rito;
1593, gennaio, ha un ruolo centrale nell'estradizione di Giordano Bruno.
[Il nunzio pontificio lo ritiene uomo molto pio, di buon carattere, sempre sollecito del bene della Chiesa, tanto che chiede al papa per ben due volte, nel 1593 e nel 1595, di inviargli delle lettere di riconoscimento degli sforzi compiuti a favore del Sant'Uffizio.
L'invio dovrà però avvenire in tutta segretezza, ché il procuratore di san Marco sarebbe danneggiato se si diffondesse la notizia dei suoi rapporti amichevoli con Roma. Il pontefice acconsente alla richiesta del nunzio e l' "uomo pio" riceve le sue lettere.]

1595, alla prima elezione dei "Tre savi sopra eresia", tenuta con il nuovo sistema, non è nominato;
1598, in contrasto col suo precedente continuato servizio, viene eletto savio ancora una volta;
1610, in contrasto col suo precedente continuato servizio, viene eletto savio ancora un a volta;
[Non è escluso che metterlo da parte sia uno degli intenti della riforma voluta dai "correttori" nel 1595.]

Grévin, Jacques (Clermont-en-Beauvaisis 1538-Torino 1570) scrittore francese;
Julius Caesar (Giulio Cesare)
Les ébahis (Gli sbalorditi)
Olympe (Olimpo).

Guarini, Battista (Ferrara 1538-Venezia 1612) poeta e letterato italiano
Rime (1598)
L'idropica (1613)
Trattato della politica libertà (postumo, 1818)
Il segretario (1593, summa di precetti sull'arte di scrivere)
Il pastor fido (1580-83, pubblicata nel 1590, censurata nel Discorso dal cipriota, ma padovano d'adozione, Iason De Nores)
Il Verato (1588) e Il Verato secondo (1593), repliche al precedente)
Compendio della poesia tragicomica (1601, in cui afferma la legittimità dei generi misti contro l'aristotelismo letterario).

Lomazzo, Giovan Paolo (Milano 1538-1600) pittore, poeta e scrittore d'arte italiano, diventato cieco a soli 33 anni
Rime (1587, in 7 libri)
Trattato dell'arte della pittura (1584)
Idea del tempo della pittura (1591).

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«segue da 1537»
1538
Inghilterra

Enrico VIII proibisce l'importazione di libri stampati all'estero in lingua inglese.
Italia
Milano, 18 dicembre, il Senato emana il primo Indice dei libri proibiti in Italia. [vedi]

«segue 1539»

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