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Papa
Alessandro VI

(1492-1503)

ANNO 1498





1498
SACRO ROMANO IMPERO
Massimiliano I d'Absburgo
Albero genealogico
(Wiener Neustadt 1459 - Wels, Alta Austria 1519)
figlio di Friedrich III e di Leonor di Portogallo;
1477, 19 agosto, sposa Maria di Borgogna, figlia ed erede di Carlo [il Temerario] morto in battaglia all'inizio dell'anno; il possesso dei domini borgognoni gli viene però a lungo conteso dalla Francia contro la quale sostiene una lunga guerra;
1479, vittorioso a Guinegate;
1482, dopo la morte della moglie deve rassegnarsi a stipulare con Luigi XI un accordo in base al quale quest'ultimo entra in possesso dell'Artois e della Borgogna, mentre la Franca Contea viene promessa in dote a sua figlia Margarete, che avrebbe dovuto sposare il delfino; dell'eredità borgognona gli rimangono quindi solo i Paesi Bassi che resisteranno a lungo (1489) prima di riconoscere la sua sovranità;
1486-1519, re dei romani;
1489-1519, arciduca del Tirolo;
[grazie all'abdicazione dello zio Sigmund.]
nel 1490 sposa per procura Anna di Bretagna minacciando così di chiudere in una morsa il regno francese;
riesce ad espellere da Vienna Mattia Corvino;
nel 1491 Anna di Bretagna è però costretta a rinunciare a queste nozze e a sposare invece Carlo VIII, il quale rimanda a suo padre Margarete d'Absburgo;
1493-1519, arciduca d’Austria;
1493-1519, re di Germania;
nel 1493, con la pace di Senlis, gli vengono restituite l'Artois e la Franca Contea, lasciando però Carlo VIII padrone della Borgonga e della Bretagna;
nel 1494 sposa Bianca Maria Sforza divenendo così il naturale avversario delle mire francesi sullo stato di Milano;
nel 1495 - dieta di Worms - contribuisce alla cacciata di Carlo VIII dall'Italia;




1508-19, imperatore del Sacro Romano Impero;

1498
-
Da tempo ormai Jacob II Fugger persegue il piano di dominare, con un "eterno acquisto di rame" in Tirolo, la produzione totale di rame del mondo e per questo scopo si avvale anche dell'amicizia con Massimiliano.
I preliminari si svolgono a Venezia.
Proprio quest'anno l'offerta di rame supera di gran lunga la domanda e causa così un crollo dei prezzi al di sotto del costo di produzione. Dei grandi quantitativi di rame che Massimiliano ha acquistato alcuni anni fa per rivenderlo, una parte considerevole è ancora invenduta: essa viene rilevata dai Fugger insieme con le ditte augustane degli Herwarth e dei Gossembrot. Già le società dei Fugger e dei Baumgartner gettano altri quantitativi sul mercato.
Ma lo smercio languisce, perché «i veneziani – come Jacob II Fugger si lagna in una lettera al Gossembrottemono i turchi, che diventano forti sul mare, e perciò non trasportano più merci di valore per mare. Quindi le vie per Milano, per la Francia e per i Paesi Bassi sono chiuse».
Sembrano inevitabili gravi perdite.

Maggio
12
, con rapida decisione Jacob II Fugger invita i principali interessati al commercio del rame tirolese, le ditte augustane:
- Sigmund Gossembrot, Jörg Herwarth, ciascuno per sé e per la sua società,
- Hans Baumgartner e Hans Knoll e la loro società e congiunti, nell' "aureo scrittoio" e propone loro la costituzione di un comune cartello di vendita che dovrà vendere ai prezzi minimi fissati "convenientemente moderati" il rame giacente sul mercato di Venezia e fino allora non dovrà mettere in vendita altro rame.
Se resteranno uniti potranno dominare l'intero mercato.
L'agente dei Fugger, Hans Keller, dovrà eseguire la vendita per conto di tutti insieme.
Dopo alcune discussioni si conviene «di formare una speciale società comune per una certa quantità di rame e solo per questa».
È il primo cartello di vendita di cui si abbia notizia in Germaia.
Purtroppo, come poi confesserà lo stesso Jacob II Fugger ad un impiegato di finanza dell'imperatore, anche con questo sistema la vendita procede male. Nel pieno di questo ristagno del commercio del rame la società dei Thurzo getta nuovi quantitativi di merce sul mercato veneziano e vende sotto prezzo. Questa appare una palese rottura del contratto stipulato dai Fugger.
Il dottor Konrad Peutinger viene chiamato come arbitro. Egli non riconosce l'obiezione dei Fugger, che essi non possono impedire alla società Thurzo autonoma di portare rame a Venezia e accerta la rottura di contratto con le laconiche parole: «Parimenti Thurzo riconosce e i Fugger non negano che tale rame è stato rimesso dai Fugger ai Thurzo».
Così il cartello di vendita viene di nuovo sciolto e la provvista esistente viene restituita alle parti contraenti.
Poiché Jacob II Fugger non può attuare il suo monopolio mondiale del rame in società con altri, deve tentarlo da solo.

Norimberga, nasce il "Consiglio delle quattro banche" (come all'inizio del XV secolo a Francoforte).

[Concedendo prestiti su pegno, gli Hochtetten con un capitale di soli 500 gulden (1 gulden = 10 franchi oro del tempo) ne realizzano in sei anni 25.000.]


1498
REGNO di BOEMIA e REGNO d'UNGHERIA
Ladislao II o VII - Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
nel 1478, con la pace di Olmütz, conferma a Mattia Corvino il possesso delle terre conquistate a Giorgio Podebrad (Moravia, Slesia e Lusazia);
nel 1483, si scontra con l'opposizione hussita che crea tumulti a Praga;
1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);
[dopo la morte di Mattia Corvino.]

 



1498
-

Solo dopo lunghe fatiche Jacob II Fugger ottiene dall'imperatore Massimiliano, per motivi convincenti e per favore particolare «la liberazione dall'obbligo di scalo a Vienna e la facoltà di servirsi del Danubio in esenzione di gabelle e da aumenti».

Agosto
le prime due navi dei Fugger cariche di rame passano riccamente inghirlandate per Vienna lungo il Danubo verso Ratisbona.

Ben presto le navi mercantili e fluviali dei Fugger sono un'apparizione quotidiana nelle grandi rotte acquatiche e portano un potente incremento alla vita economica europea.

[In questo periodo, dal punto di vista amministirativo, il «commercio comune e il commercio ungherese» sta al di fuori dell'organizzazione dei Fugger che in tutti gli altri campi è unitaria e rigidamente suddivisa. In pratica la direzione degli affari e la contabilità della società Ulrich Fugger e Fratelli di Augusta sono completamente separate dalla Società commerciale Fugger-Thurzo.]

1498
REGNO di POLONIA
Giovanni Alberto
Albero genealogico

(† 1501)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1492-1501, re di Polonia;





1498
-

1498
Albero genealogico

(Ansbach 1455 - Schloss Arneburg 1499)
figlio di Albrecht III [Achille] e di Margherita di Baden;
1486-99, elettore di Brandeburgo;

1498
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]
nel 1474, generale tra i più abili del tempo, appoggia la politica imperiale lottando contro Carlo [il Temerario];
1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;
dopo la spartizione di Lipsia;
nel 1487, appoggia la politica imperiale lottando contro Mattia Corvino;
1489-94, governatore dei Paesi Bassi;
1498-1500, governatore della Frisia;




1498
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
schieratosi a fianco dell'imperatore Massimiliano ottiene alcuni ingrandimenti territoriali;



1534-50, duca di Württemberg;




1498
ducato di Baviera
Georg di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Landshut 1455 - Ingolstadt 1503)
figlio di Ludwig IX [il Ricco] e di Amalia di Sassonia;
1479-1503, duca di Baviera in Landshut e Ingolstadt;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]








1498
IMPERO OTTOMANO
Bayezid II [il Giusto o il Pio]

(1447-1512)
figlio di Mehmet II;
1481-1512, sultano;
[pur sospettato di parricidio, mediante l'appoggio dei giannizzeri e di una potente fazione di alti funzionari, supera l'opposizione del fratello Cem.]
nel 1482 il fratello Cem, suo oppositore, fugge a Rodi;
nel 1483 riprende, con esito alterno, la politica espansionistica del suo predecessore; perfeziona la conquista dell'Erzegovina; proibisce la riproduzione meccanica di qualsiasi testo arabo e turco cso il Corano;
nel 1484 combatte contro croati, ungheresi e polacchi, alternando vittorie e insuccessi, guerre e tregue;
1488-91, combatte senza successo contro i Mamelucchi di Egitto e Siria per il controllo della Cilicia; la guerra si conclude con delle perdite territoriali, sancite con la pace del maggio 1491;
nel 1492 autorizza gli ebrei espulsi dalla Spagna a stabilirsi in Turchia (ca 300.000 persone);





1498
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1498
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;
nel 1474 conclude con Mengli-Ghiray, khan della Crimea, un'alleanza contro l'Orda d'Oro e si volge contro la repubblica di Novgorod [ormai in stato di debolezza cronica, divisa al suo interno tra il partito dell'oligarchia commerciale e aristocratica che si appoggia allo stato polacco-lituano e il popolo che si appoggia alla Russia];
nel 1478 prende possesso di Novgorod incorporandone i territori nello stato moscovita;
nel 1480 respinge un attacco di Ahmat khan dell'Orda d'Oro [sarà definitivamente liquidata da Mengli-Ghiray nel 1502];
nel 1483 riesce ad annettere Rjazan;
nel 1485 riesce ad annettere Tver;
nel 1487 riesce ad annettere Kazan;
1492 (72?), sposa in seconde nozze Sofia, figlia di Tommaso Paleologo e nipote di Costantino XI, ultimo imperatore di Costantinopoli; questa unione è voluta sia dalla chiesa romana che intende recuperare la Russia ortodossa sulle linee del concilio fiorentino del 1492 sia da Ivan che entra così di diritto fra le più ragguardevoli dinastie europee facendo maturare la dottrina della "terza Roma" che vede in Mosca l'erede di Bisanzio; si crea uno stato assolutista;
nel 1494 sconfigge la Lituania, costringendo il nuovo granduca Alessandro a riconoscerlo sovrano di tutta la Russia;

 
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1498
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1498
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;
nel 1475, con la battaglia di Racova, ferma l'attacco dei turchi; allarga il proprio dominio a spese dell'Ungheria e della Valacchia;
nel 1484 perde gli importanti centri commerciali di Kilija e Akkerman;
nel 1489 è costretto, anche per la persistente incapacità degli stati cristiani di opporsi congiuntamente all'espansione degli ottomani, a riconoscersi tributario di Costantinopoli;





 
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1498
1493-99, è in guerra con Giovanni Alberto di Polonia;




1498
REGNO di FRANCIA
Carlo VIII
Albero genealogico
(Amboise 1470 - 1498)
figlio di Luigi XI e di Carlotta di Savoia;
[ultimo sovrano della dinastia dei Valois.]
1483-98, re di Francia;
[1483-91 - reggente la sorella Anna di Borbone-Beaujeu.]
nel 1491 prese in mano le redini del governo, pone l'assedio a Rennes costringendo alla fine Anna di Bretagna [sposata per procura con Massimiliano di Absburgo nel 1490] a concedergli la sua mano portandogli in dote l'importante provincia;
nel 1492 il suo grande sogno è la rivendicazione del regno di Napoli che gli deriva dalla casa d'Angiò; a questo progetto egli non esita a sacrificare parte dei territori faticosamente annessi da Luigi XI; con l'esborso di una forte somma di denaro (trattato di Etaples) si garantisce prima di tutto la neutralità inglese;
nel 1493 continua nel suo progetto di rivendicazione del regno di Napoli; risolve la controversia ancora aperta con Massimiliano d'Austria restituendo l'Artois, la Franca Contea e lo Charolais (trattato di Senlis);
restituisce a Ferdinando d'Aragona la Cerdagna e il Rossiglione (trattato di Barcellona);
1494-95, tentativo di riconquista del regno di Napoli;
1498
muore in un incidente senza lasciare eredi diretti.




Luigi XII
Albero genealogico
(Blois 1462 - Parigi 1515)
figlio di Carlo duca d'Orléans e Maria di Clèves;
1465, eredita il titolo paterno;
1476, sposa Giovanna di Valois, sorella di Carlo VIII;
1483-91, durante la minore età di Carlo VIII si pone in urto con i reggenti Anna e Pietro di Beaujeu tanto da riparare a Nantes;
1488, da Nantes muove contro di loro la cosiddetta "guerra folle"; 27 luglio, cade prigioniero;
1491, giugno, viene liberato dallo stesso Carlo VIII che gli affida pure il governatorato della Normandia;
1494, mirando in cuor suo al ducato di Milano, sul quale accampa pretese basate sulla discendenza da Luigi d'Orléans e Valentina Visconti, si unisce alla spedizione regia in Italia dove tuttavia svolge un ruolo autonomo ispirato al suo esclusivo tornaconto: sconfitte presso Genova e a Rapallo le truppe napoletane, non segue il re che muove verso Napoli;
1495, giugno, rimasto in alta Italia, attacca Ludovico il Moro cui sottrae Novara; ottobre, è costretto a seguire l'esercito regio di ritorno in Francia dopo la battaglia di Fornovo;
1498-1515, re di Francia;
appena divenuto re, chiede l'annullamento del primo matrimonio (compensando il pontefice Alessandro VI con la cessione al figlio Cesare Borgia del ducato di Valentinois) per sposare la vedova del predecessore, Anna di Bretagna, in modo di salvaguardare l'unione del feudo alla corona;
autointitolandosi duca di Milano, ribadisce subito le sue ambizioni italiane, estese anche alla rivendicazione dell'eredità angioina del Regno di Napoli;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
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Cancelliere-Guardasigilli
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Segretario di stato agli Affari Esteri
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1498
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1498
ducato d’Angiò
Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
ereditato il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò, con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna le più importanti piazzeforti del paese;
nel 1475 è costretto a rifugiarsi a Lione dove prende il comando di truppe svizzere;
nel 1476 sconfigge Carlo [il Temerario] a Grandson e a Morat;
nel 1477 uccide Carlo [il Temerario] nell'assedio di Nancy;
1480-1508, duca di Bar;
succeduto a Renato I [il Buono], è attratto dalle vicende italiane;
nel 1483 combatte a fianco di Venezia durante la guerra di Ferrara, senza nascondere le sue ambizioni sul regno dell'Italia meridionale su cui vanta i diritti della sua famiglia materna;
nel 1485 impone alla Lorena la legge salica, vietando la separazione del ducato di Bar; non avendo avuto figli dalla moglie Giovanna d'Harcourt, la ripudia per Filippa di Gheldria che gli dà un successore, Antonio;
allo scoppio della "congura dei baroni" nell'Italia meridionale contro Ferdinando I d'Aragona, nonostante le insistenze di papa Innocenzo VIII e le precedenti promesse, non interviene dedicandosi invece al miglioramento del proprio stato e del suo assetto politico;





1498
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1498
ducato di Savoia
Filiberto II [il Bello]
Albero genealogico
(Pont d'Ain 1480 - ivi 1504)
figlio di Filippo II [Senzaterra] e di Margherite de Bourbon;
1497-1504, principe di Piemonte;
1497-1504, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1497-1504, duca di Savoia;
1497-1504, re di Cipro e Gerusalemme [titolare]







 
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1498
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1498
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VII Tudor
Albero genealogico

(castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra 1509)
1485, vissuto finora in esilio, è legato alla casa dei Lancaster da un doppio vincolo di parentela in quanto figlio di:
- Edmondo Tudor, conte di Richmond, figlio di Owen Tudor (secondo marito di Caterina di Valois, vedova del re Enrico V) e quindi fratellastro di Enrico VI, e di
- Margherita di Beaufort discendente da Giovanni di Gand, duca di Lancaster.
1455-85, guerra delle due rose;
1485-1509, re d'Inghilterra;
[dopo essersi fatto proclamare re sul campo di battaglia di Bosworth, nel Leicestershire.]
nel 1486 sposa Elisabetta di York, figlia di Edward IV, ed imprigiona Edward conte di Warwick (nipote di Edward IV e unico erede maschio degli York);
nei primi anni di regno il suo potere viene insidiato dai complotti organizzati dal partito yorkista, capeggiato da Margherita di Borgogna (sorella di Edward IV di York);
nel 1487 gli viene opposto Lambert Simnel che, spacciandosi per il conte di Warwick (in realtà prigioniero nella Torre), viene proclamato re dai yorkisti irlandesi e sbarca in Inghilterra alla testa di un esercito; sconfitto dalle truppe reali e smascherato, Simnel finisce a corte come sguattero;
il sedicente erede della casa di York, Perkin Warbeck, che dal 1492 sta complicando la scena politica inglese, appoggiato da Francia e Scozia, è prigioniero;




1498
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IRLANDA
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1498
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a

1498
REGNO di SCOZIA
James IV
Albero genealogico

(1473 - Flodden Field, Northumberland 1513)
figlio di James III Stuart e di Margarethe di Danimarca;
1488-1513, re di Scozia;
fattosi proclamare re dai nobili dopo averne capeggiato la rivolta contro il padre, promuove lo sviluppo economico del paese mantenendo buoni rapporti con Enrico VII Tudor;

1498
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a

1498
REGNO di DANIMARCA, REGNO di NORVEGIA e REGNO di SVEZIA
Johan I
Albero genealogico
(Aalborg 1455 - Aalborg 1513)
figlio di Christian I e di Dorotea di Brandeburgo;
nel 1478 sposa la p.ssa Christine di Sassonia;
1481-1513, re di Danimarca e di Norvegia;
1483-1501, re di Svezia (Johan II);
duca di Schleswig-Holstein

1498
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1498
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico
(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;




1498
Vasco de Gama circumnaviga il Capo di Buona Speranza;


1498
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Ferdinando II [il Cattolico]
Albero genealogico

(Sos, Aragona 1452 - Madrigalejo, Estremadura 1516)
figlio di Giovanni II d'Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enriquez;
1469, Valladolid 19 ottobre, sposa Isabella, sorellastra di Enrico IV di Castiglia;
1474, alla morte di Enrico IV, la figlia Giovanna [la Beltraneja], sposa Alfonso V re del Portogallo;
ne segue una lunga e dura lotta di successione tra le due pretendenti e i rispettivi mariti;
1479-1516, re d'Aragona e di Sicilia;
dopo la conclusione di una lunga e dura lotta per la successione;
con la morte di Giovanni II d'Aragona inizia il regno congiunto dei due sovrani: ciascuno figura come principe consorte nel regno dell'altro, e sul piano costituzionale la Castiglia e l'Aragona rimangono due stati separati, ma tra Ferdinando e Isabella regna una piena intesa;
1481-92, lunga guerra rivolta tutta al regno di Granada l'ultimo caposaldo arabo nella penisola iberica;
nel 1492, con la conquista di Granada, decreta l'espulsione di tutti gli ebrei dalla Spagna;
scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo;
nel 1493 utilizza ora il potenziale militare e finanziario della Castiglia per riprendere in grande stile la tradizionale politica aragonese di espansione verso i Pirenei e il Mediterraneo; ottiene intanto la restituzione del Rossiglione e della Cerdagna dal re di Francia Carlo VIII in cambio dell'assenso spagnolo alla sua spedizione contro Napoli; ma poi si adopera per costituire contro di lui una lega con l'imperatore e con gli stati italiani e invia un esercito nel mezzogiorno d'Italia per espellerne i francesi;
1498
si accorda con Luigi XII per una spartizione del regno di Napoli;





1503-16, re di Napoli (Ferdinando III);
1512-16, re di Spagna (Ferdinando V);





1498
dal 1478 opera il Sant'Uffizio (Inquisizione spagnola);





1498
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1469, 19 ottobre, liberata dal castello di Madrigal dove Enrico la teneva in una velata prigionia, può sposare Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia ed erede della corona aragonese: questo matrimonio, atto di volontà della principessa, non è certo gradito ad Enrico IV né negli ambienti diplomatici portoghesi, inglesi e francesi;
a questo punto molti dei grandi di Castiglia, temendo un rafforzamento che alla corona castigliana sarebbe pervenuto dall'unione con quella aragonese il giorno in cui Ferdinando avesse ereditato l'Aragona, oppongono alle sue ragoni quelle di Giovanna la Beltraneja, figlia presunta di Enrico IV;
1474-1504, regina di Castiglia;
dopo la morte del fratello, anche se la lotta per il riconoscimento dei diritti ereditari continua;
nel 1475 la la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;
nel 1476, alla morte del gran maestro dell'ordine cavalleresco di Santiago, pretende che questa carica venga assegnata al marito;
nel 1479 viene sottoscritto il trattato di Alcoçobes (o Alcáçovas) con i portoghesi, in base al quale Giovanna [la Beltraneja] e suo marito Alfonso di Portogallo rinunciano all'eredità castigliana;
nel 1481 si assiste ad importanti sconvolgimenti legislativi;
nel 1487 pretende ancora che la carica di gran maestro dell'Ordine cavalleresco di Calatrava sia assegnato al marito;
nel 1494 pretende ancora che la carica di gran maestro dell'ordine cavalleresco di Alcántara sia assegnato al marito;


1498
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1498
Monferrato
Guglielmo IX Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1494-1518, marchese di Monferrato;










 
1498
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1498
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[IV dedizione alla Signoria Sforzesca]
(1488 13 set - 26 ott 1499)
Governatore
Agostino Adorno
(1488 13 set - 26 ott 1499)
Commissario
Corrado Stanga
(1494 - 26 ott 1499)

1498
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1498
ducato di Milano
Ludovico Sforza [il Moro]
Albero genealogico
(Vigevano 1452 - Loches, Turenna 1508)
figlio quartogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
nel 1476 cerca con gli altri fratelli Sforza Maria, Ascanio e Ottaviano di contrastare la successione del nipote Gian Galeazzo Maria;
nel 1477 un suo colpo di mano tentato assieme ai fratelli viene sventato ed i congiurati, banditi dalla città, vengono confinati in diverse città italiane;
da Pisa egli continua la sua azione per scalzare l'autorità di Bona di Savoia e di Cicco Simonetta, contando anche sull'appoggio di Alfonso d'Aragona (figlio del re di Napoli Ferdinando I) e di Roberto di Sanseverino;
nel 1478 verso la fine dell'anno si porta con i fratelli in Liguria, con l'intenzione di puntare su Milano;
nel 1479, nonostante un nuovo bando per ribellione e nonostante la morte di Sforza Maria, assieme agli altri fratelli prende Tortona; Bona di Savoia cede e lo chiama a Milano;
1479-1500, duca di Bari;
dal 1481 è l'incontrastato signore di Milano;
1482-84, combatte contro Venezia la guerra di Ferrara;
1485-86, porta un valido aiuto a Ferdinando I nel corso della "guerra dei baroni";
nel 1487 ristabilisce il dominio milanese su Genova (ribellatasi dal 1477);
nel 1488 interviene nella difesa della nipote Caterina Riario Sforza sostenendo i suoi diritti su Forlì;
nel 1491 sposa Beatrice d'Este stabilendosi nel fastoso castello di Milano;
nel 1492 nel suo fastoso castello di Milano è ormai [dopo la morte di Lorenzo [il Magnifico]] la persona politica più importante d'Italia, amico di tutti i sovrani europei e con l'appoggio incondizionato di papa Alessandro VI, asceso al pontificato grazie alle manovre del cardinale Ascanio Sforza; le difficoltà nascono se mai nei rapporti con Ferdinando I d'Aragona e suo figlio Alfonso i quali premono perché vengano rispettati i diritti del duca legittimo, ormai maggiorenne, e di sua moglie Isabella d'Aragona; egli allora si avvicina a Carlo VIII di Francia cui fornisce appoggio per la spedizione che questi sta preparando contro il regno di Napoli;
nel 1493 mentre Ferdinando I d'Aragona e suo figlio Alfonso premono perché vengano rispettati i diritti del duca legittimo, ormai maggiorenne, e di sua moglie Isabella d'Aragona, egli fornisce appoggio a Carlo VIII di Francia che sta scendendo in Italia contro il regno di Napoli sulla scorta degli antichi diritti angioini;
1494-1500, duca di Milano;
nel 1495 aderisce alla lega dei principi italiani che costringerà il re francese a ripassare le Alpi (ottobre);






 
1498
Luigi XII rivendica sul ducato di Milano i diritti degli Orléans discendenti da Valentina Visconti (sua nonna);


1498
Mantova
Francesco II Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1466 - m. 1519)
figlio di Federico I e di Margherita di Baviera;
1484-1519, marchese di Mantova;
succeduto al padre, si avvicina alla Serenissima pur cercando di mantenere il buon vicinato con Milano;
nel 1490 sposa Isabella d'Este; il matrimonio porta ad un intreccio degli interessi, niente affatto coincidenti, dei Gonzaga e degli Estensi, che sottopone a molte oscillazioni la sua politica;
nel 1494 aderisce alla lega dei principi italiani;
nel 1495 comanda l'esercito che si batte a Fornovo;
1498
si accosta allo Sforza, prima dell'alleanza tra i veneziani e Luigi XII (1499);

1498
-

1498
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Agostino Barbarigo
Albero genealogico
(Venezia, 1419 – Venezia, 20 set 1501)
figlio di Francesco e di Cassandra Morosini; ha tre fratelli (di cui uno doge, Marco, suo predecessore);
1486-1501, doge di Venezia; [74°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1498
-



1498
Firenze
Piero de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1472 - Garigliano 1503)
figlio di Lorenzo [il Magnifico] e di Clarice Orsini;
1492-94, signore di Firenze;
dal 1494 è in esilio da Firenze insieme ai fratelli.
 
1498
-

1498
ducato di Urbino
Guidobaldo I
Albero genealogico
(Urbino 1472 - Fossombrone 1508)
figlio di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza;
1482-1508, duca di Urbino;
[sotto la tutela del conte Ottaviano Ubaldini e la raffinata educazione dell'umanista Ludovico Odasio;]
1486-89, iniziata giovanissimo, come tradizione di famiglia, la carriera delle armi combatte nella Marca, in Romagna e in Umbria contro feudatari e città ribellatesi a Innocenzo VIII;
nel 1489 sposa Elisabetta Gonzaga che non gli darà dei figli;
nel 1494 combatte al servizio di Venezia nella lega contro Carlo VIII;
1498
assoldato da Alessandro VI, viene fatto prigioniero dagli Orsini a Soriano;
 
1498
-


1498
REGNO di NAPOLI
Albero genealogico

(1452 - Plessis-les-Tour 1504, in prigione)
figlio di Ferdinando II e di Isabel di Chiaramonte;
1496-1501, re di Napoli;






1498
-
a





Brùcioli, Antonio (Firenze 1498 ca-Venezia 1556) letterato fiorentino; implicato nella congiura detta degli Orti oricellari, si salvò rifugiandosi in Francia dove entrò in rapporto con i riformatori luterani;
Dialoghi della morale filosofia (1526-38, cso il Dialogo della repubblica)
1527, dopo la cacciata dei Medici, torna a Firenze;
1529, condannato per le sue opinioni politiche e religiose, si trasferisce a Venezia, dove svolge un'intensa attività di traduttore (Cicerone, Plinio il Vecchio, Aristotile) e di editore (Decameron, 1539; Rime e Trionfi di F. Petrarca, 1548)
Tradusse la Bibbia che pubblicò fra il 1530 e il 1532 a cui aggiunse tre tomi di Commentari (1540) divenuti sette nell'edizione definitiva del 1542-46, messa all'indice)
Dialoghi faceti (1535)
1556, ripetutamente processato con l'accusa di professare e diffondere opinioni eretiche, muore in estrema miseria.

Clovio, Giulio (Grizane, Fiume 1498-Roma 1578) pittore e miniaturista italiano
Libro d'ore per Alessandro Farnese (1546, alla Pierpont Library di New York).

Fazello, Tommaso (1498-1570) storico siciliano;
De rebus siculis, decades duae (opera fondamentale per lo studio della storia siciliana).

Flaminio, Marcantonio (Serravalle, oggi Vittorio Veneto, 1498-Roma 1550) umanista italiano;
Lusus pastorales (1515)
Compendio della volgar gramatica (1521)
Paraphrasis in triginta psalmos (1546)
De rebus divinis carmina (postuma, 1551)
Tradusse alcuni scritti di J. de Valdés e rivide per la stampa Beneficio di Cristo di Benedetto da Mantova [Benedetto Fontanini], libretto molto stimato da grandi uomini della Chiesa come G.G. Morone)
[Tre edizioni veneziane nel periodo 1533-40, nonostante gli attacchi di Ambrogio Catarino.]

Gelli, Giovan Battista (Firenze 1498-1563) scrittore italiano, di professione calzettaio; autodidatta, già negli anni giovanili venne ammesso alle riunioni degli Orti Oricellari; si aggregò ben presto all'Accademia degli Umidi (in casa di Giovanni Mazzuolo, detto lo "Stradino") che più tardi prese il nome di "Accademia fiorentina"; 
1548, diventa Consolo (presidente) dell'Accademia fondata nel 1540;
Letture sopra la "Commedia" di Dante (1553, tenute pubblicamente tra il 1541 e il 1543 e tra il 1553 e il 1563, in cui ripropone il magistero morale e linguistico di Dante)
Vite di artisti
Ecuba di Euripide (senza nota di luogo, di anno e di stampatore, traduzione dal latino)
La sporta (1543, commedia, derivata dalla Clizia di N. Machiavelli; accusato di plagio dal Lasca in una lettera al Varchi)
I ragionamenti di Giusto bottaio da Firenze o I capricci del bottaio (Doni 1546, prima edizione col titolo I dialoghi del Gello, con sette dialoghi o ragionamenti; Torrentino 1548, 10 dialoghi immaginari, dedicati a Tommaso Baroncelli con lettera del 10 marzo 1548; libro posto all'Indice per le narrazioni intorno a Lazzaro resuscitato, intorno alle Indulgenze vendute, intorno al lusso della corte di Roma, ecc.)
[[L'Indice del 1554-55 lo ?; l'Indice paolino lo bandisce, mentre l'Indice tridentino lo ammette previa correzione.
Lo stesso autore si offre
(più o meno volontariamente) ai padri conciliari riuniti a Trento per correggere personalmente tutte quelle parti dell'opera meritevoli di espurgazione.]
La Circe (1549, dialogo)
[Subirà vari interventi da parte degli espurgatori.
Alvisopoli, Venezia 1825, con bibliografia completa.]

Ragionamento (o Dialogo) sopra le difficultà del mettere in regole la nostra lingua (Torrentino 1551)
di Simone Porzio:
Trattato de' colori degli occhi (Torrentino 1551)
Modo di orare cristianamente (Torrentino 1551)
Disputa sopra una fanciulla della Magna, la quale visse due anni, e più, senza mangiare e senza bere (1551)
La vita di Alfonso da Este Duca di di Ferrara, scritta dal vescovo Giovio (1553)
Lo errore (Torrentino 1556, commedia, lo stesso accusata di plagio machiavelliano).

Giovanni dalle Bande Nere (Forlì 1498-Mantova 1526) Albero genealogico capitano di ventura;
[Figlio di Giovanni de' Medici [il Popolano] e di Caterina Riario Sforza.]
sottratto ancora bambino alle minacce di Cesare Borgia e trasferito a Firenze, viene educato da Iacopo Salviati di cui sposa la figlia Maria;
1516-17, fa le prime esperienze nella guerra di Urbino e poi, al servizio di papa Leone X si adopera per reprimere le tendenze antipontificie delle Marche e dell'Umbria;
1522, alla morte del papa passa dalla parte dei francesi e protegge la loro ritirata nella battaglia della Bicocca;
1523-24, passato di nuovo al servizio degli imperiali perfeziona l'organizzazione delle sue bande dette "nere" per il colore delle insegne, a lutto per la morte di Leone X prima e dello stesso loro capo poi;
1526, comanda la fanteria italiana nella guerra della "lega di Cognac"; 25 novembre, dopo aver battuto varie volte i lanzichenecchi, cade ferito per mano del duca di Ferrara e muore a Mantova pochi giorni dopo; si spegne con lui l'ultimo condottiero dei liberi stati italiani dell'età rinascimentale.

Nádasdy, Tamás (n. 1498-Budapest 1562) uomo d'armi ungherese;
1525, dopo aver studiato in Italia, a Roma e a Bologna, fa parte del consiglio reale ungherese
1526, partecipa alla battaglia di Mohács contro i turchi
1527, per il valore dimostrato è nominato comandante della piazzaforte di Buda;
è coinvolto nelle lotte tra i due pretendenti al trono d'Ungheria, Ferdinando I d'Asburgo e Giovanni Szápolyai, parteggiando ora per l'uno, ora per l'altro; sostenitore di una riforma della chiesa in senso erasmiano, dà protezione a Mátyás Dévai Biró, che diffonde il calvinismo in Ungheria; nominato da Ferdinando I bano di Croazia e di Slavonia, conte palatino d'Ungheria, dedica gli ultimi anni della sua vita alla lotta contro i turchi.

Ornano di Bastelica, Sampiero detto anche Sampiero Corso o Sampiero da Bastelica (Bastelica 1498-La Rocca 1567) militare corso;
[Padre di Alphonse (1548-1610); il nome Ornano deriva dal feudo della moglie Vannina.]
milita con Giovanni dalle Bande Nere passando poi al servizio della Francia;
1536, si distingue nella battaglia di Fossano contro gli imperiali;
1544, partecipa alla battaglia di Ceresole d'Alba;
1553, ha l'incarico da Enrico II di sostenere la lotta per l'indipendenza della Corsica da Genova;
1559, l'isola viene occupata dai francesi fino al trattato di Cateau-Cambrésis che la restituisce a Genova; in questi anni strangola la moglie per motivi rimasti oscuri;
1564, riprende la lotta per la liberazione della Corsica, ma poco dopo viene assassinato per vendetta dai cognati.

Osiander, Andreas (Gunzenhausen, presso Norimberga 1498-Königsberg 1552) teologo protestante tedesco; 
1520, insegna ebraico nel convento agostiniano di Norimberga;
1525, avversario dell'ala radicale della riforma e di Zwingli, condanna la "guerra dei contadini";
1528-29, introduce la riforma in Svevia;
1530, introduce la riforma nel Brandeburgo;
1543, partecipa alla pubblicazione del De revolutionibus orbium coelestium di N. Copernico, scrivendovi una prefazione in cui presenta le teorie scientifiche dell'autore come semplici ipotesi);
1548, dopo l'approvazione dell'interim di Norimberga, si rifugia presso Alberto di Prussia che lo nomina primo professore della facoltà teologica della nuova università di Königsberg;
De justificatione (1550, in cui attacca la dottrina luterana della "giustificazione").

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«segue da 1497»
1498
Italia
Venezia, esce il primo Catalogus librorum ab Aldo impressorum (in-folio) di Aldo Manuzio [il Vecchio]
[Un 2° uscirà nel 1503, un 3° nel 1513 e un quarto nel 1526.]
Barcellona
:
maggio, Johann Luschner stampa diciottomila lettere d'indulgenza per l'abbazia di Montserrat [come le cartelle esattoriali moderne!!].
«segue 1499»

Accademia romana

«segue da 1478»
1498, alla morte di Giulio Pomponio Leto decade, diminuisce la sua attività, fino a scomparire del tutto con il sacco di Roma.

Monti di pietà

«segue da 1471»
1498, troviamo un Monte di Pietà a Norimberga; 
«segue 1500»

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