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Papa
Sisto IV

(1471-84)

1473, 29 agosto, ribadisce le stesse decisioni con la bolla Quaem ad modum operosi (la prima composta a stampa);
appoggia il re d'Ungheria Mattia Corvino nella guerra contro i turchi.

ANNO 1473





1473
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);
nel 1457, alla morte di Ladislao [Postumo], rivendica a sé il diritto all'eredità di tutti i possessi territoriali della casata asburgica e, ottenutili dopo non poche lotte, unifica i domini acquistati, costituendo così il più esteso tra gli stati tedeschi:
Austria eretta in arciducato (1453), Stiria, Carinzia, Carniola, Tirolo;
nel 1458 non riesce a salvaguardare i suoi diritti sui regni di Boemia e d'Ungheria;

1473
quando i turchi invadono per la prima volta la Carinzia, senza che la nobiltà riesca ad organizzare una difesa efficace, i contadini – che oltre ad onorare i propri obblighi nei confronti del signore feudale e della chiesa, sono costretti a sopportare ulteriori gravami per il mantenimento delle truppe mercenarie organizzate dagli Absburgoreagiscono organizzandosi in una lega.

Lo stesso anno l'imperatore convoca la dieta a Trier cercandovi un incontro con Carlo [il Temerario]. Qui devono incontrarsi anche i due principini. Chiamato dagli arciduchi austriaci, su consiglio del cancelliere Hans Rebwein, il mercante Ulrich Fugger [vom Lilie = del Giglio] attua con gli Absburgo la prima di una serie di forniture di tessuti di seta e di lana che in seguito si moltiplicheranno sempre di più.


1473
REGNO di BOEMIA
Ladislao II Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
elezione contrastata da Mattia Corvino, figlio di Giovanni Hunyadi;




1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

 



1473
-



1473
REGNO d'UNGHERIA
Mattia Corvino

(Kolozssvár 1440 - Vienna 1490)
figlio di János Hunyadi;
1458-90, re d'Ungheria;
proclamato grazie alle vaste aderenze e alle ricchezze della sua casata;
nel 1464 attacca il regno di Boemia;
nel 1465, grazie al matrimonio con Beatrice d'Aragona figlia di Ferdinando di Napoli, i contatti con la cultura italiana si fanno più assidui; alla sua corte si costitusce una ricca biblioteca umanistica (Corviniana);

 



1473
-



1473
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
1456-66, lunga guerra contro i cavalieri teutonici che, con la pace di Torun, sono costretti a restituire la Pomerania e a rendergli omaggio feudale;
nel 1470 combatte contro Mattia Corvino che contende a suo figlio Ladislao (il futuro Ladislao II) il trono di Boemia;




1473
-

1473
Albero genealogico

(Tangermünde, Magdeburgo 1414 - Francoforte sul Meno 1486)
terzogenito di Federico I;
1440, eredita il principato di Ansbach;
1464, alla morte del fratello Giovanni [l'Alchimista] eredita il principato di Bayreuth;
1470-86, elettore di Brandeburgo;
in seguito all'abdicazione dell'altro fratello Friedrich II [Dente di Ferro];
riuniti così tutti i possedimenti del casato, inizia una politica di consolidamento e di espansione;
1473
per garantire l'indivisibilità della marca, con la Dispositio Achillea stabilisce un nuovo principio di successione basato sulla primogenitura;

1473
Albero genealogico

(† 1486)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo ernestino della casa di Wettin;
1464-86, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]




1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;




1473
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]








1473
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]
nel 1454 Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.
nel 1460 liquida il despotato di Morea, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1461 liquida l'impero di Trebisonda, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1463 inizia con Venezia una lunga guerra per i predominio del Mediterraneo orientale; attacca diverse volte Scanderbeg in Albania senza tuttavia sconfiggerlo;
nel 1468, alla morte del principe albanese Giorgio Castriota [Scanderbeg], l'Albania viene sostanzialmente sottomessa e i familiari e seguaci del principe devono rifugiarsi in Italia;





1473
-


1473
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
Giacomo II [il Bastardo]  

(Nicosia 1440 ca - 1473)
figlio naturale di Giovanni II di Lusignano;
1460-73, re di Cipro e di Gerusalemme;
[dopo aver spodestato, con l'aiuto del sultano di Egitto, la sorella Carlotta ed il marito Luigi di Savoia, costretti all'esilio.]
nel 1464 riesce a scacciare i genovesi da Famagosta [qui ormai da un secolo];
nel 1472, temendo che la sorella Carlotta trasmetta i diritti reali alla casa di Savoia, si allea con Venezia grazie anche al matrimonio con Caterina Cornaro;
1473
alla sua morte succede nel governo dell'isola la moglie.
[con suo figlio James III, nato postumo e morto nel 1474, si estingue la dinastia dei Lusignano.]



Caterina Cornaro
 

(Venezia 1454 - 1510)
moglie di Giacomo di Lusignano;
1473-89, regina di Cipro e di Gerusalemme;
[sotto la tutela di un ammiraglio veneziano;


1473
-





1473
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;

 
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1473
-


1473
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;

 
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1473
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1473
REGNO di FRANCIA
Luigi XI
Albero genealogico
(Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483)
figlio di Carlo VII [il Vittorioso] e di Maria d'Angiò;
incaricato del governo del Delfinato, agisce con durezza ed energia; per aver poi partecipato ad una rivolta di nobili contro il padre deve esulare per cinque anni alla corte di Federico III [il Buono];
1461-83, re di Francia;
salito al trono, mette da parte i consiglieri del padre e si circonda soltanto di persone fedeli tratte dalla borghesia o dalla piccola nobiltà (Philippe de Commynes e Jean de Balue) trovandosi ovviamente di fronte l'opposizione dei grandi feudatari;
nel 1465, la "Lega del bene pubblico", che vede coalizzati contro di lui il fratello Carlo, i duchi di Borbone e di Bretagna e Carlo [il Temerario], lo costringe ad alcune cessioni, con i trattati di Conflans e di Saint-Maur;
nel 1468 ha ragione del duca di Bretagna ma non di Carlo [il Temerario] che lo obbliga al duro trattato di Péronne;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1473
-



1473
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
dal 1454 si dedica ormai al solo governo della Provenza;
nel 1454 viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);

Livre du Coeur d'Amour Epris (1457, opera allegorica; libro fatto illustrare e illustrato da egli stesso con miniature di grande bellezza, come il suo salterio e vari Libri d'Ore)
Mortifiement de Vaine Plaisance (opera morale);





Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
eredita il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò ma con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna, in piena fase espansiva, le più importanti piazzeforti del paese;



1480-1508, duca di Bar;






1473
-


1473
ducato di Borgogna
Carlo [il Temerario]
Albero genealogico
(Digione 1433 - Nancy 1477)
figlio di Filippo III [il Buono] e di Isabella di Portogallo;
come erede del ducato porta il titolo di "conte di Charolais" e, come tale, disapprovando l'ultima politica paterna di distensione nei confronti del regno di Francia, fomenta e capeggia la Lega del bene pubblico che sfocia nella guerra conclusasi con la sconfitta francese dopo un assedio di Parigi;
1467-77, duca di Borgogna, conte di Fiandra, conte di Artois;
succeduto al padre, inizia una politica energica ma anche avventata; il suo duplice scopo:
- comprimere la potenza del suo odiato congiunto Luigi XI di Francia;
- creare un grande regno occidentale indipendente;
in effetti egli è per alcune terre (Brabante, Hainaut, Franca Contea) vassallo del Sacro Romano Impero mentre per altre (Borgogna e Fiandra) vassallo del re di Francia;
nel 1468 è obbligato da Carlo [il Temerario] al duro trattato di Péronne;
nel 1469 acquista il langraviato dell'Alta Alsazia vendutogli da Sigismondo del Tirolo;
1473
conquista la Gheldria; concede la mano della figlia ed erede Maria a Massimiliano d'Asburgo costringendo al tempo stesso Renato di Lorena ad accettare una sorta di ambiguo protettorato;
le potenze europee sono preoccupate;



 
-
1473
-



1473
ducato di Savoia
Filiberto I [il Cacciatore]
Albero genealogico
(Chambery 1465 - Lyon 1482)
figlio di Amedeo IX [il Beato] e di Yolande di Valois;
1472-82, principe di Piemonte
1472-82, conte di Aosta, Maurienne e Nizza
1472-82, duca di Savoia;
[a 7 anni]








 
-
1473
-

 



1473
REGNO d'INGHILTERRA
Edward IV
Albero genealogico

(Rouen 1442 - Westminster 1483)
figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1460, alla morte del padre diviene il pretendente degli York al trono;
1461-83, re d'Inghilterra;
grazie all'aiuto del suo valoroso cugino Richard Neville conte di Warwick;
nel 1464 sposa segretamente Elizabeth Woodville;
nel 1470 la sua politica favorevole alla Borgogna e ostile alla Francia provoca il passaggio del conte di Warwick ai Lancaster, per cui è costretto a fuggire in Olanda mentre il potente cugino, alleato con suo fratello Giorgio duca di Clarence, rimette sul trono Enrico VI;
nel 1471 fa ritorno in Inghilterra a capo di un forte esercito;







Riccardo di Gloucester
Albero genealogico

(Fotheringay, Castle, Northamptonshire 1452 - Bosworth 1485)
undicesimo figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1461-83, duca di Gloucester;



1483-85, re d'Inghilterra (Riccardo III);







1473
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1473




a

1473
REGNO di SCOZIA
James III
Albero genealogico

(Stirling 1453 - Milltown 1488)
figlio di Giacomo II Stuart e di Mary di Guelders;
1460-88, re di Scozia;
succeduto ancora fanciullo al padre;
nel 1469 sposa Margherita di Danimarca ottenendo in dote le Shetland e le Orcadi;
nel 1471 deve affrontare ricorrenti sedizioni e congiure, suscitate dalla nobiltà che lo accusa pretestuosamente di circondarsi di consiglieri mediocri e volgari;

1473
1455-85, guerra delle due rose (schierato con i Lancaster.)

a

1473
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
appena eletto in Svezia, le sue mire accentratrici si scontrano subito con le spinte autonomistiche, rappresentate soprattutto dalla chiesa;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
nel 1464, dopo le spinte autonomistiche rappresentate soprattutto dalla chiesa, la Svezia si stacca dall'unione;
nel 1471 tenta di recuperare il trono svedese ma viene sconfitto a Brunkeberg;





1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1473
-





1473
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;
nel 1455 muore la moglie Isabella;
nel 1460 muore lo zio Enrico [il Navigatore] duca di Viseu ma l'opera di esplorazione continua, anche se egli preferisce impegnarsi in una onerosa azione di conquista antimusulmana in Marocco;
nel 1471 prende Tangeri e Arzila in Marocco;




1473
-


1473
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;
1458-79, re d'Aragona;
succeduto al fratello Alfonso V il Magnanimo nel regno con esclusione della Sicilia; richiama il figlio Carlo dall'esilio ma, preoccupato dalle simpatie e preferenze che egli riscuote, lo fa imprigionare; la Catalogna si ribella;
nel 1461 la Catalogna insorge nuovamente;
nel 1462, per sedare la rivolta in Catalogna, si allea con Luigi XI di Francia cui cede il Rossiglione e la Cerdaña; allora i catalani offrono la corona della loro terra a Enrico IV di Castiglia e a Pietro di Portogallo, trovando finalmente un capo che sembra guidare la rivolta alla vittoria in Giovanni di Calabria, figlio di Renato d'Angiò;
nel 1472, caduta Barcellona, la Catalogna viene definitivamente domata;





1473
-



1473
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Enrico IV [l'Impotente]
Albero genealogico

(Valladolid 1425 - Madrid 1474)
figlio di Juan II e di Maria d'Aragona;
sposa in prime nozze Bianca di Navarra ma la chiesa scioglie il vincolo perché il matrimonio non è consumato; le accuse di impotenza [oggi ritenute dagli storici prive di fondamento e strumentali] non si contano;
1454-74, re di Castiglia e di Léon;
divenuto re cerca intese e accordi pacifici con la Francia, la Navarra e l'Aragona;
nel 1457, pur arrivando fino alle mura di Granada, la spedizione contro i musulmani non approda a nulla;
nel 1462 la lega di Tudela torna a sollevarsi, contestando la legittimità dell'erede al trono, Giovanna, e pretendendo che egli riconosca suo erede il fratello Alfonso;
nel 1465, nella cosiddetta "farsa di Ávila", viene incoronato il fratello Alfonso XII;
nel 1468 Alfonso XII muore e i ribelli ripetono l'offerta a Isabella, la futura regina cattolica, sorella del re; costei rifiuta l'immediata accettazione della corona, ma si fa riconoscere erede legittima (trattato di Los Toros de Guisando);


1473
-





1473
Monferrato
Guglielmo VIII Paleologo
Albero genealogico
(† Casale Monferrato 1483)
figlio del marchese Giangiacomo Paleologo e di Giovanna di Savoia;
1448, dopo aver servito Francesco Sforza, riceve in cambio la signoria su Alessandria e su altre città;
1450, il fratello Bonifacio III, premuto dalle mire dei Savoia e da quelle dei duchi di Milano, riconsegna Alessandria a Francesco Sforza;
1452, passato al servizio di Alfonso [il Magnanimo], milita in Lombardia e in Piemonte;
1454, dopo la pace di Lodi si riavvicina allo Sforza, temendone la potenza;
1464-83, marchese di Monferrato;
dopo aver ereditato la marca dal fratello Giovanni IV;
da questo momento pensa solo a garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
nel 1468 è nominato capitano generale delle truppe lombarde da Galeazzo Maria Sforza (che pensa così di ereditare da lui la marca) cerca di garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;










 
1473
-


1473
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[I dedizione alla Signoria Sforzesca
(1464 16 apr - 28 apr 1477)
Governatore
Giovanni Pallavicino
marchese di Scipione
(1471 3 gen - 1° lug 1473)
Guido Visconte
marchese di Scipione
(1473 7 lug - 19 ott 1475)

1473
-


1473
ducato di Milano
Galeazzo Maria Sforza
Albero genealogico
(Fermo, Ascoli Piceno 1441 - Milano 1476)
primogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
1465, ricevuta un'educazione militare, combatte in Francia con Luigi XI contro la Lega del bene pubblico;
1466-76, duca di Milano;
tornato a Milano alla notizia della morte del padre, entra subito in conflitto con la madre;
nel 1468 la madre muore misteriosamente, forse avvelenata, mentre è in viaggio verso Cremona dove il figlio l'ha confinata;
sposa Bona di Savoia, cognata del re di Francia;
pur assistito dal valido consigliere Cicco Simonetta, gode tuttavia di scarsa popolarità a causa della sua politica dissipatrice e dei suoi atteggiamenti contraddittori, spesso violenti;






 
1473
-


1473
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Nicolò Tron
(Venezia 1399 – Venezia, 28 lug 1473)
figlio di Luca Troncon o Trono e di Lucia Trevisan;
1471-73, doge di Venezia; [68°]
1473
mentre il gen. Pietro Mocenigo sta pensando di recarsi in Libia è richiamato a Cipro dal re che, vicino alla morte, raccomanda alla Repubblica la moglie Caterina Cornaro, in dolce attesa, nonché il regno; passato in Licia conquista la città di Mirea ma è invitato dalle lettere di Caterino Zen a recarsi alle marine della Cilicia per unirsi a Ussan Cassane il cui esercito sta per scontrarsi con quello turco. Poiché Mehmet II costringe alla fuga i persiani, il gen. Pietro Mocenigo se ne ritorna a Cipro dove prende accordi con Andrea Cornaro per la sicurezza dell'isola; Caterina Cornaro dà alla luce un bimbo.
Lasciate 5 navi armate alla difesa dell'isola, il gen. Pietro Mocenigo si ritira a Modone in attesa del successore.
Subito dopo si sollevano dei malcontenti a Cipro. L'arcivescovo dell'isola infatti, recatosi a Napoli dove il re Ferdinando pensa di dare ad uno dei suoi figli in sposa la figlia naturale del defunto re Giacomo, è ritornato con due galee per fiancheggiare gli eventual movimenti e le novità.
Intanto il gen. Pietro Mocenigo fa sapere alla regina, tramite i sopracomiti, di origine dalmata, Coriolano Cepione e Pietro Tolmerio, che in caso di bisogno la Repubblica è pronta ad aiutarla, ma dopo aver ricevuto da Candia la notizia che i ribelli ciprioti hanno occupato varie fortezze, ammazzato Andrea Cornaro zio della regina, nonché rapita la figlia del re macchinando la totale sovversione del regno, spedisce a Cipro il provveditor Vettor Soranzo con 8 galee pronto a portarvi l'intera armata se sarà necessario.
Mentre i ciprioti tentano di scusarsi presso il gen. Pietro Mocenigo coprendo con arte le loro reali intenzioni, il provveditor Vettor Soranzo lo informa sulla necessità del suo diretto intervento nell'isola per cui il gen. Pietro Mocenigo approda a Cipro e, schierata in piazza San Niccolò le sue numerose milizie, procede con severità contro i i responsabili: alcuni vengono condannati a morte, altri mandati in esilio. Lascia quindi il provveditor Vettor Soranzo con 10 galee a difesa dell'isola e si dirige di nuovo verso la Morea.
Appena arrivato riceve la notizia che i turchi hanno preso la piazza di Scutari in Albania per cui accorre con sollecitudine. Trovatovi il successore Triadano Gritti con il provveditore Luigi Bembo si consiglia con loro come portare soccorso alla città.



Nicolò Marcello
(1397 – 1º dic 1474)
figlio di Giovanni di Bernardo [ramo di Santa Marina] e di Maria ?;
ha un fratello gemello, Bernardo;
1427, sposa Bianca Barbarigo di Francesco; rimane vedovo; 1438, si unisce con Contarina Contarini di Donato, da cui nasce l'unica sua figlia che nel 1452 entra nel monastero del Corpus Domini.
1473
Agosto
13
, viene eletto doge;
1473-74, doge di Venezia; [69°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1473
guerra veneto-turca (1463 - 1479)

Mehmet II, deciso a conquistare la piazza di Scutari, spedisce 80.000 soldati, tra cui 8000 giannizzeri, al comando di Solimano Eunuco destinato alla sovraintendenza delle province in Europa. Alla difesa della città e della provincia si trova il provveditor Antonio Loredan che dispone di un forte presidio di soldati. I generali preposti alla difesa, presidiate le piazze di Durazzo, Budua, Antivari e Dulcigno, spediscono Leonardo Boldù con un grosso corpo di milizie a congiungersi con Giovanni Cernovicchio, signore del paese vicino, unito da stretti vincoli alla Repubblica, per antica amicizia e per il fregio ottenuto della veneta nobiltà.
Per tentare tutte le vie utili alla sicurezza della piazza, l'armata si inoltra nella Bogliana a San Sergio, distante cinque miglia, con pericolo di rimanere chiusa dai turchi nel sito detto "della Scala" se non fosse per l'avviso di un soldato in fuga che permette così che il nemico sia attaccato, prima che possa mettere in pratica il suo disegno, e 500 turchi uccisi. Tutto questo tuttavia non è sufficiente e gli assediati devono difendersi con molto coraggio dagli assalti nemici.

Settembre
Alla fine, persa la speranza di conquistare la piazza con la forza avendo perso già 16.000 soldati, Solimano Eunuco decide di farla cadere con l'assedio, ma chiamato con solleciti messi in Ungheria per difendere le cose proprie contro il re Mattia, il 2 settembre, lascia libera la città.
Il diversivo degli ungheresi era stato procurato dal senato con speciali uffici e con l'oro, speso così bene che battuti da Mattia in sei battaglie campali i turchi, e sottratte loro molte piazze, per sostenere l'impeto dei vincitori Solimano Eunuco è stato obbligato a togliere l'assedio a Scutari.
Purtroppo l'armata viene colpita da un morbo per l'aria insalubre delle fiumare dell'Albania; mentre muoiono il provveditore Luigi Bembo, il gen. Gritti e molti soldati e rematori, viene colpito dal morbo lo stesso gen. Pietro Mocenigo il quale chiede al senato la facoltà, poi accordata, di rientrare in patria per recuperar la salute.

Novembre
14
, Cipro, in obbedienza a un dispaccio segreto del re di Napoli Ferdinando, l'arcivescovo di Nicosia e un gruppo di congiurati assaltano il palazzo reale; è una congiura spietata. Così riferirà Giosafat Barbaro, un diplomatico assai scrupuloso: «… proprio in cospecto de quela povera zoveneta tagliarono a pezzi el suo proprio medico e un altro servitor e domestico… e el nepote della regina senza colpa né duolo… tolsero la cassa e le zoie, l'anello del sigillo, e l'obbligarono a scrivere lettere ai castellani di cedere le loro fortezze…».
Traumatizzata dall'eccidio, la vedova reginetta Caterina Cornero (non ha ancora 18 anni), incinta, si ammala e teme di perdere il bambino.
Intanto la diplomazia della Repubblica invia un ambasciatore dal re di Napoli per avvertirlo che la flotta veneziana sta per giungere a Cipro.
Con la flotta arriva a Famagosta il capitano di mare Piero Mocenigo che ristabilisce prontamente l'ordine nell'isola. Alcuni congiurati vengono impiccati.
Quanto alla povera reginetta, egli dispone che venga costantemente sorvegliata da due consiglieri e un provveditore.




1473
Firenze
Lorenzo de' Medici [il Magnifico]
Albero genealogico
(Firenze 1449 - 1492)
figlio del banchiere fiorentino Piero e di Lucrezia Tornabuoni;
1466, inizia l' avventura dell'allume che sarà uno dei motivi principali del crollo di casa Medici;
1469-92, signore di Firenze;
alla morte del padre ha solo 21 anni ed è quindi costretto ad affidarsi all'esperienza di Francesco Sassetti che finisce per diventare l'arbitro assoluto dell'impero economico di famiglia;
 
1473
-


1473
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454, con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;
1458-94, re di Napoli;
succeduto in base alle disposizioni testamentarie del padre, l'ascesa al trono gli viene contestata da più parti:
- da papa Callisto III, signore feudale del regno di Napoli che si rifiuta di riconoscere i diritti di un bastardo;
- da molti baroni favorevoli ad appoggiare le pretese angioine al trono napoletano;
alla morte di Callisto III viene invece riconosciuto dal successore Pio II, cui sta a cuore la pacificazione dei cristiani per poter rilanciare la crociata contro gli ottomani;
il riconoscimento avviene però previa cessione della città di Benevento e corresponsione puntuale del censo che il regno deve alla curia;
non cessa invece l'opposizione dei nobili filoangioini, appoggiati da Genova, che invitano nel napoletano Giovanni d'Angiò perché vi faccia valere i suoi diritti, e al suo fianco si schierano due codottieri illustri, Iacopo Piccinino e Sigismondo Malatesta;
l'intervento di Francesco Sforza al fianco di Ferdinando, l'appoggio di Pio II, l'aiuto apportato dal principe albanese Giorgio Scanderberg salvano il trono aragonese;
nel 1465 cessa ogni resistenza baronale e angioina;
sua figlia Leonora va in sposa a Ercole I d'Este, duca di Ferrara, mentre una sua figlia naturale sposa Leonardo della Rovere, nipote di Sisto IV;
nel 1467 sottoscrive insieme con Milano, Firenze e il papa una lega difensiva che lo assicura contro Venezia;






Alfonso II
Albero genealogico

(Napoli 1448 - Mazzara, Messina 1495)
figlio di Ferdinando e di Isabella di Chiaromonte;
1458-94, duca di Calabria;
nel 1465, riprendendo la politica di riavvicinamento ai duchi di Milano, sposa Ippolita Maria figlia di Francesco Sforza;




1494-95, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1473
-
a




Burgkmair, Hans [il Vecchio] (Augusta 1473-1531) pittore e incisore tedesco;
Trionfi dell'imperatore (serie xilografica)
Weisskunig (autobiografia di Massimiliano)
Theuerdank (altro testo autobiografico di Massimiliano).

Frunsberg, Georg von (castello di Mindelheim, Memmingen 1473-1528) capitano di ventura tedesco, principale organizzatore della fanteria tedesca sotto Massimiliano I e Carlo V d'Asburgo
1499, combatte contro gli svizzeri e contro i francesi in difesa di Ludovico Sforza duca di Milano,
1509, scende di nuovo in Italia a capo dei lanzichenecchi e prende parte alle guerra della lega di Cambrai contro Venezia
1513-14, prende parte alla guerra della lega santa contro Luigi XII; più tardi, durante il conflitto tra la Francia e impero, partecipa all'invasione della Piccardia 
1522, sconfigge i francesi alla Bicocca presso Novara, 
1525, contribuisce alla vittoria di Pavia
1527, organizza il corpo dei lanzichenecchi, comandato dal conestabile di Borbone, protagonista del sacco di Roma.

Kopernik, Nikolay o Nicola [Niccolò] Copernico (Torun 1473-Frombork 1543), canonico e astronomo polacco.

Lemaire de Belges, Jean (Bavay, Hainaut 1473?-1515?) poeta e umanista francese;
Concorde des deux langages (1511, Concordia delle due lingue, sull'affinità tra il francese e l'italiano)
Illustrazioni di Gallia e singolarità di Troia (1510-13).

Nifo, Agostino (Sessa Aurunca?, Caserta 1473-Salerno 1545) filosofo italiano: "alessandrismo";
De intellectu et daemonibus (datato 1492, ma in realtà scritto nel 1503)
De immortalitate animae contra Pomponatium (1518)
De regnandi peritia (1523)
De pulchro et amore (1531).

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«segue da 1472»
1473, vengono fondate stamperie a:
- Lione,
- Valencia e
- Budapest.
Italia
Giovanni da Verona stampa De re militari di Roberto Valturio, primo libro illustrato di argomento tecnico.
«segue 1474»

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