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Papa
Niccolò V

(1447-55)

1452, incorona Federico III, ultima incoronazione a Roma di un imperatore.

Carmelitani
(Frati della Beata Vergine Maria del monte Carmelo, Palestina)

«segue da XV sec.»
1452, nasce il "secondo" ordine femminile e nella stessa epoca il "terz'ordine" di laici;
il movimento protestante li investe duramente, provocando apostasie, dispersione di comunità, soppressione di conventi;
«segue 1562»

ANNO 1452





1452
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]
1452
viene dichiarato maggiorenne;




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1452
-


1452
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
chiamato dalla dieta a succedere al fratello Ladislao III, ristabilisce l'unione personale tra i due stati, al fine di conservare alla dinastia degli Jagelloni almeno la corona della Lituania qualora perdesse quella elettiva della Polonia;


1452
-


1452
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;
nel 1445 rifiuta la corona di Polonia;

1452
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1452
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;








1452
IMPERO BIZANTINO
Costantino XI Paleologo
Albero genealogico

(n. 1405 ca - Costantinopoli 1453)
terzo figlio di Manuele II e di Elena Dragases;
1443, despota di Morea;
1448, muore il fratello Giovanni VIII;
1449-53, imperatore;
salito al trono dopo aver tentato di restaurare il potere dei Paleologhi sulla Grecia;


1452
Costantinopoli è ormai nel mirino del sultano Mehmet II.
La notizia di quanto è successo a Erizzo giunge a Venezia e divide in due la signoria; alcuni intendono rompere ogni relazione con i turchi, altri non intendono: l'ordine impartito è che tutto rimanga come prima.
Genova pure rimane indecisa, ordinando alla fine al podestà di Galata di trovare con il sultano un accommodamento.
Il papa scongiura Federico III di aiutare Costantinopoli, ma alla fine si deve accontentare di inviare sul Bosforo un legato con qualche centinaio di armati.
Mentre l'Europa pianta in asso Costantinopoli, i capitani presenti nel porto della città mettono i loro equipaggi al servizio dei bizantini; all'ultimo momento da Genova giungono 700 mercenari guidati dal capitano di ventura Giovanni Giustiniani Longo: in tutto ci sono 2000 stranieri che si uniscono ai ca 5000 uomini abili alla guerra presenti sul posto; per quanto riguarda la flotta solo 26 navi, veneziane e genovesi comprese; poca cosa per quanto riguarda armi e munizioni.
Le mura di Tracia, gioiello della tecnica difensiva, sono però ancora in grado di sostituire da sole un intero corpo d'armata. Le mura che costeggiano il Marmara e il Corno d'Oro sono meno poderose, ma più facilmente difendibili delle altre. L'imbocco de l Corno è bloccato da una grossa catena di ferro fissata a due torri che si ergono sulle due sponde.
La scarsità di soldati lascia incontrollati lunghi tratti dei 22 km di mura; i valli non sono in ottimo stato e nella valle del fiume Lygos, che si apre un varco nelle mura di Tracia, il terreno presenta una depressione di trenta metri; in questo punto pure i valli sprofondano diventando così vulnerabili.
Giustiniani assume il comando supremo delle operazioni.
Dicembre
12
, in un estremo tentativo, con la speranza di ottenere aiuto dall'occidente, fa proclamare in Santa Sofia l'unione delle chiese greca e latina, fra l'indignazione del popolo bizantino;



1452
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Paolo Foscolo
(1450-54)
1452
-


1452
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]






1452
viene sconfitto da Vlad III di Valacchia;
Novembre
25
, il capitano veneziano Antonio Erizzo, provenendo dal Mar Nero con una nave per il trasporto di cereali, attraversa il Bosforo; giunto nelle vicinanze del castello turco, con una palla di cannone caduta in acqua poco lontano dalla prua gli viene intimato di ammainare le vele; fidando nella neutralità della sua repubblica, egli non ubbidisce al che una nuova palla spezza in due il cargo; salvatisi a nuoto, Antonio Erizzo e alcuni dei suoi appena toccata terra sono catturati dai giannizzeri: poche ore dopo le loro teste ornano i merli del castello; non si è trattato tuttavia di una provocazione ottomana, bensì la prova di una nuova arma messa a punto da Urbano di Transilvania, una specie di arma segreta al primo stadio; Mehmet II , il committente, è il primo generale della storia a capire che d'ora in poi gli scontri armati sarebbero dipesi dall'artiglieria, … per il momento sa di essere in grado di conquistare Costantinopoli.







segue



1452
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;
nel 1445 non ha successo il suo sforzo per rendersi autonomo dal khan tataro venendo sconfitto;
solo nel 1448 può prevalere (era adolescente alla morte del padre) sui cugini rivali, dopo però violenti conflitti nel corso dei quali è stato pure accecato;

 
-
1452
riesce ad ottenere l'indipendenza dal khan tataro bloccando le spedizioni contro Mosca del khan Ahmad;


segue



1452
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;
1452
ben felice di immischiarsi nelle vicende di casa Savoia, se non altro per vendicarsi del matrimonio di suo figlio il Delfino con Carlotta di Savoia concluso a sua insaputa, comincia per prima cosa a disputare sull'omaggio dei marchesi di Saluzzo dovuto ai Savoia [eterna diatriba], poi prende le armi e va contro Ludovico di Savoia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1452
-




1452
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio; qui combatte con Charles VII [il Vittorioso] nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia;





1452
-


1452
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;
1452
invia alla corte francese un suo rappresentante, il vescovo Jean Germain, allo scopo di indurre Charles VII [il Vittorioso] ad un intervento comune contro il sultano turco;
egli ritiene che sia giiungo il momento favorevole per una nuova campagna in Oriente.
[Nella sua opera scritta a questo proposito, il vescovo Jean Germain sostiene la necessità della crociata. Egli cita i fatti dell'aggressione ottomana ed espone i dati sui principali nemici del sultano in Oriente. Egli aggiunge che i cristiani d'Oriente, dopo la fine della divisione delle chiese, sono gli alleati naturali dell'Occidente. Tra coloro che sono pronti nell'intervento è citato anche l'imperatore di Trebisonda. Sulle forze della coalizione orientale (Armeni: 200 mila uomini, Georgia 50.000 uomini ecc.) egli esagera, forse a scopi propagandistici. Una simile stima maggiorata delle forze era stata conteggiata due anni prima anche da Venezia. Basti comunque pensare che si parla, solo per Trebisonda, di 25.000 cavalieri quando a mala pena lo sono gli abitanti trapesuntini.]


 
-
1452
1451-53, ribellione di Gand;



 
1452
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;
nel 1445 è costretto a cedere a Carlo VII il Valentinois; vengono inoltre cedute alla Francia le ragioni sulle contee di Valenza e di Die, avendone in cambio l'esonero dell'omaggio che dal 1355 si prestava alla Francia per la baronia di Fossignì;
nel 1446 si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti che lascia vedova Maria di Savoia sua sorella, cerca di far valere i diritti sabaudi alla successione nel ducato di Milano ma alla fine deve riconoscere la signoria di Francesco Sforza;
nel 1448 i conti di Polenzo, alcuni tra i marchesi del Carretto e i Grimaldi per la metà di Mentone e Roccabruna riconoscono il dominio dei loro feudi da parte di casa Savoia;
1452
con il trattato di Cleppié deve riconoscere la supremazia della monarchia francese sul ducato sabaudo;
vengono intanto rinnovati i provvedimenti per impedire nel ducato d'Aosta le discordie tra preti (sempre molto desiderosi di estendere il loro comando) e laici per causa di giurisdizione [sarà rinnovato nel 1488];
Friburgo riconosce casa Savoia come sua sovrana;




 
-
1452
-



1452
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
nel 1445 sposa Margherita d'Angiò;
[con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese.];





1452
-


a

1452
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
[divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre]
nel 1449, dopo essersi trovato in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton, assume direttamente il potere riprendendo la politica paterna di lotta contro i grandi feudatari;




1452
nella lotta contro i grandi feudatari, trama una congiura contro il più potente ramo dei Douglas (detti "neri") sconfiggendoli poi in campo aperto ad Arkinholm;

a

1452
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;





1457-64, re di Svezia;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1452
-

1452
REGNO di SVEZIA
Carlo VIII Knutsson
Albero genealogico
(n. 1409 - m. 1470)
figlio di Knut Thodsson, cavaliere svedese della famiglia Bonde;
1434, aderisce alla rivolta della nobiltà svedese condotta da Engelbrekt Engelbrektsson contro l'unione di Kalmar con cui erano state congiunte le tre corone di Danimarca, Norvegia e Svezia;
1436, alla morte di Engelbrekt, si trova a capo del partito indipendentista che desidera una corona svedese autonoma e che ha il suo nerbo nei liberi contadini;
1440, pur sempre aristocratico, favorisce il ristabilimento dell'unione di Kalmar, ottenendo dal nuovo re Cristoforo I di Baviera, creatura dell'Hansa, vaste terre e l'intera Finlandia;
1448-57, 1464-65, 1467-70, re di Svezia;
acclamato dopo la morte di Cristoforo I;
1449-50, re di Norvegia;
avuta la corona in seguito ad una spedizione militare, l'anno successivo deve subito cederla a Christian I di Danimarca;









1452
-

Richard Neville (n. 1428-Barnet, presso Londra 1471)
figlio di Richard Neville conte di Salisbury;
1450-71, conte di Warwick;






1452
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;




1452
-


1452
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1452
-




1452
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1452
-

1452
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;




1458-79, re d'Aragona;


1452
-
a




1452
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Pietro di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1450 8 set - gen 1458, doge di Genova;


1452
-


1452
ducato di Milano
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
nel 1443 è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;
nel 1444 fa pace col papa che gli conferma le Marche;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti senza aver designato eredi, raggiunge la Lombardia; al soldo prima della Repubblica Ambrosiana (succeduta al Visconti in un'effimera signoria su Milano), poi di Venezia, ma in realtà agendo da principe autonomo, occupa l'una dopo l'altra tutte le città del dominio visconteo, che nel frattempo si sono rese indipendenti;
1450-66, duca di Milano;
incoronato dopo il suo ingresso in Milano [pur sollecitata, non avrà mai la legittimazione del suo principato da parte dell'impero];






 
1452
-


1452
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1452
-


 

1452
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1452
-


1452
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1452
-
a




Attavanti, Attavante (Castelfiorentino 1452?-prima del 1525) miniatore italiano;
Bibbia per Federico da Montefeltro (1476-78, alla Biblioteca Vaticana)
Messale (1485-87, alla Biblioteca Reale di Bruxelles).

Bellincioni, Bernardo (Firenze 1452-Milano 1492) poeta italiano, attivo a Firenze alla corte di Lorenzo [il Magnifico], passò poi a Milano al servizio di Ludovico il Moro;
Sonetti, canzoni, capitoli (1493).

Leonardo da Vinci (Vinci, Firenze 1452-Cloux presso Amboise, Loira 1519)
Cinquemila pagine di appunti, spesso accompagnati da schizzi o da grafici.
[(1) Nel Codice Leicester è disegnata una macchina a vapore, ma la descrizione la interpreta come un misuratore della quantità di vapore acqueo.
(2) Nel Codice parigino L, una sua anntoazione contiene la frase: «Borges ti farà avere Archimede del vescovo di Padova e Vitellozzo quello da il borgo a San Sepolcro».
Alcuni libri da lui letti su Archimede dovevano contenere informazioni oggi non più disponibili. Egli descrive e disegna un "cannone a vapore" (l'architronito), altrimenti sconosciuto, attribuendone l'invenzione ad Archimede e mostra di conoscere notizie biografiche riguardanti sia un soggiorno dello stagirita in Spagna che particolari sulla sua sepoltura, sui quali non siamo altrimenti informati (Codice Ash. II).
Lucio Russo, La rivoluzione dimenticata, Feltrinelli 1996.

[Stranamente, in un appunto del Codice Atlantico egli argomenta così la sua convinzione che le maree non hanno nulla a che fare con l'influenza della Luna: «la luna non po movere il mare ch'ella moverebbe i laghi».
Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.]


Petrucci, Pandolfo (Siena 1452-San Quirico, Grosseto 1512) politico senese;
[Padre di Alfonso (1492-1517).]
appartenente al novero delle ricche famiglie mercantili cacciate da Siena nel corso di conflitti civili, e mercante egli stesso;
1487, promuove un ritorno in città con le armi; da questa data comincia ad acquistare autorità pur senza mai avere il titolo di signore e diventa vero arbitro del governo cittadino attraverso il magistrato di balia;
1500, fa uccidere il suocero e rivale Niccolò Borghesi;
1503, congiura contro Cesare Borgia ed è quindi costretto ad un nuovo esilio; in seguito si destreggia tra francesi e spagnoli nelle guerre d'Italia.

Savonarola, Girolamo (Ferrara 1452-Firenze 1498, impiccato) predicatore e riformatore;
[Ultimo uomo del Medioevo.]

Soderini, Piero (Firenze 1452-Roma 1522) politico fiorentino, amico di Piero de' Medici;
1481, è nominato priore ed è poi ambasciatore in Francia;
1501, gonfaloniere di giustizia, dopo la cacciata dei Medici e la restaurazione degli ordinamenti repubblicani;
1502, gonfaloniere a vita;
1509, porta a termine la guerra di Pisa riconducendo la città sotto il dominio fiorentino;
1512, deposto all'avvicinarsi delle truppe spagnole, viene arrestato e poi allontanato dalla patria: prima a Siena e poi a Ragusa;
1513, vive a Roma fino alla morte in buoni rapporti con papa Leone X, che si sforza così di mitigare l'ostilità del cardinale Francesco Soderini, suo fratello.



– J. Pfefferkorn.

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