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Scisma d'Occidente
(o grande scisma)

(1378-1417)

Papa
Urbano VI

(1378-89)

1387, ripara a Lucca;

Antipapa avignonese Clemente VII
(1378-94)

Fratelli della vita comune
[fratres communis vitae]

«segue da 1384»
1387, Deventer (Olanda), per impulso di Florentius Radewijns (1350-1400) alcuni membri della confraternita fondano a Windesheim un monastero con la regola dei canonici agostiniani, principali rappresentanti poi della devotio moderna;
tra gli adepti:
- Tommaso da Kempis,
- Gabriel Biel, teologo occamista.
«segue 1450»

ANNO 1387





1387
ducato d'Austria e di Stiria
Albrecht III [dalla Treccia/l’Astrologo]
Albero genealogico
(Wien 1348 - Laxenburg 1395)
figlio di Albrecht II [il Saggio] e della c.ssa Johanna von Pfirth;
1365-79, duca d’Austria e Stiria;
succeduto al fratello Rudolf IV [l'Ingegnoso], regge il ducato (fino al 1379) con l'altro Leopold III [il Valoroso];
nel 1366 sposa Elisabeth di Bohemia (o di Lussemburgo) († 1373);
1374-79, duca in Inner-Istria e Windische Mark;
1379-95, duca d’Austria;
[in seguito al trattato di Neuberg regge l'Alta e Bassa Austria.]
nel 1386, morto il fratello Leopold III [il Valoroso] a Sempach, combattendo contro gli svizzeri, riunifica i territori austriaci assumendo la tutela dei nipoti minorenni;




Wilhelm [l’Ambizioso]
Albero genealogico
(1370 - Wien 1406)
figlio di Leopold III [il Valoroso] e di Viridis Visconti († 1414);
1386-1406, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Istria,
conte del Tirolo
ecc.;


1387
-


1387
REGNO d'UNGHERIA
Maria d'Angiò
Albero genealogico

(n. 1371 - Buda 1395)
figlia di Lajos I [il Grande] e di Elizabeth di Bosnia († 1387);
1382-85, 1386-95, regina d'Ungheria;
succede alla morte del padre (mentre la corona polacca va alla sorella Edvige) ma è attaccata da Carlo III d'Angiò-Durazzo che le contende la corona d'Ungheria e ha molto seguito nelle province meridionali e nella Croazia;
nel 1385 è costretta da Carlo III d'Angiò-Durazzo ad abdicare;
sposa Sigismondo di Lussemburgo;
1387
recatasi con la madre Elisabetta in Croazia per tentare di pacificare il paese, viene fatta prigioniera e costretta ad assistere all'assassinio della madre da parte dei nobili rivoltosi; liberata dal marito Sigismondo di Lussemburgo e dai veneziani, riesce a ritornare in patria dove regna con il marito fino alla morte.












Sigismondo di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1368 - Znojmo, Moravia 1437)
figlio dell'imperatore Charles IV e di Elisabetta di Pomerania;
1373-87, elettore di Brandeburgo;
[eredita la marca dal padre]
1385, sposa Maria d'Angiò regina d’Ungheria, erede di Lajos I [il Grande];
1387-1437, re d'Ungheria [Zsigmond];
[con la moglie Maria d'Angiò.]




1410-33, re di Germania e dei romani;
1419-37, duca di Lussemburgo;
1419-21, 1436-37, re di Boemia [Zikmund];
1431-37, re di Lombardia;
1433-37, imperatore del Sacro Romano Impero;












1387
-

CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.]
1387
dopo la morte di Luigi I [il Grande], le terre croate ridiventano teatro di lotte fra i grandi feudatari che cercano, con l'aiuto di Tbrtko I, re di Bosnia e vassallo a sua volta della corona ungherese, di sottrarsi all'influenza delle autorità di Buda.


1387
REGNO di GERMANIA e REGNO di BOEMIA
Václav IV
Albero genealogico
(Norimberga 1361 - Praga, Schloß Kunratitz, 1419)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Anna di Schweidnitz-Jauer;
nel 1363 viene associato dal padre al trono boemo;
nel 1370 sposa Johanna di Baviera († 1386);
1373-78, elettore di Brandeburgo [Wenceslas II];
1376-1400, re di Germania [Wenzel I];
1378-1419, re di Boemia [Václav IV];
nel 1378, per quanto riguarda lo scisma, egli si schiera dalla parte del papa romano;
1383-1419, duca di Lussemburgo;





1387
-


1387
REGNO di POLONIA
Jadwiga [Hedwig]
Albero genealogico

(1372 - 1399) [futura santa Edvige]
figlia di Lajos I [il Grande] e di Elizabeth di Bosnia († 1387);
1384-86, regina di Polonia;
nel 1386 sposa Ladislaus II Jagellone († 1434), granduca di Lituania, il quale, con il matrimonio, si fa cattolico e diventa Ladislao II, re di Polonia;









Ladislao II Jagellone
Albero genealogico

(† 1434)
fondatore della dinastia
1377-87, granduca di Lituania (Jagello o Jagellone);
nel 1386 sposa Jadwiga [Hedwig] regina di Polonia, erede di Lajos I [il Grande];
1386-1434, re di Polonia (Ladislao II)
[con il matrimonio si fa cattolico.]









1387
-

 

1387
ducato di Baviera
Stefan III di Wittelsbach
Albero genealogico

(1337 ca - Niederschönenfeld bei Donauwörth 25.9.1413)
figlio di Stefano II, duca della Bassa Baviera, e di Elisabetta di Sicilia;
1364, sposa Taddea Visconti, figlia di Bernabò, appoggiando la politica del suocero contro papa Gregorio XI;
1375-1413, duca di Baviera-Ingolstadt;
alla morte del padre governa la Baviera Superiore;
nel 1381 tenta inutilmente un'opera di mediazione tra Genova e Venezia impegnate nella guerra di Chioggia;
muore la moglie Taddea Visconti;


 



1387
IMPERO BIZANTINO
Giovanni V Paleologo
Albero genealogico

(n. 1331 - † 1391)
[Calojanni]
figlio di Andronico III e di Anna di Savoia;
1341-47, 1354-91, imperatore;
con l'aiuto di Genova e dopo aver costretto Giovanni VI Cantacuzeno ad abdicare;
nel 1361, minacciato dall'avanzata turca, si rivolge a Innocenzo VI per proporre l'unione delle due chiese;
nel 1362, sempre minacciato dall'avanzata turca, si rivolge ora anche a Urbano V per proporre l'unione delle due chiese, sperando di ottenere un aiuto militare;
nel 1365 la crociata bandita da Urbano V si dirige verso l'Egitto ed egli viene aiutato solo dal cugino Amedeo VI di Savoia [il Conte Verde];
1369-71, si reca a Roma per abiurare pubblicamente [reggente è il figlio Andronico IV Paleologo], ma la sua conversione rimane un atto meramente individuale, per il rifuto del papa di convocare il concilio richiesto dalla chiesa greca;
spostatosi a Venezia, conclude un trattato che impegna la città (dietro la cessione dell'isola di Tenedo) ad aiuti finanziari, che però non gli vengono concessi perché il figlio Andronico IV rifiuta di consegnare l'isola;
nel 1371, tornato a Costantinopoli, preferisce farsi vassallo del sultano Murad I che nel frattempo, con la vittoria sui macedoni a Cernomen, sulla Marica, ha sottomesso i territori dei Balcani;
nel 1373 il figlio Andronico gli si ribella apertamente dopo essersi accordato con il principe ottomano Sandzi Celebi, pure in dissidio col padre Murad I;
sedata la ribellione, ambedue vengono privati del diritto alla successione e imprigionati;
nel 1376 viene spodestato dal figlio Andronico, con l'aiuto di Genova che aspira (in concorrenza con Venezia) al possesso di Tenedo.
nel 1379, fugge dal carcere assieme al figlio Manuele II;
viene rimesso sul trono dai veneziani e dal sultano Murad I (sotto condizione però di un semivassallaggio);
Andronico IV e il figlio Giovanni VII, perdonati e reintegrati nel diritto alla successione, ottengono il possesso di Selimbria, Eraclea, Rodosto e Panido, che governano come principi autonomi, sotto l'influenza ottomana;



Manuele II Paleologo
Albero genealogico

(n. 1350 ca - † 1425)
figlio di Giovanni V;
1373-1390, coimperatore;
dopo un periodo di permanenza alla corte del sultano Bayezid, quando l'impero è ormai ridotto soltanto alla Morea e alla città di Costantinopoli;
nel 1375 viene privato del diritto alla successione e imprigionato;
nel 1379, già spodestato dal fratello Andronico IV, fugge dal carcere assieme al padre Giovanni V e viene rimesso sul trono come coimperatore;




1391-1425, imperatore;



1387
-

1387
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio III
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1349 (dal 22 dic) - (al 20 mar) 1390, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
?
(?-?)
1387
[Il viagium regolare veneziano a Trebisonda viene interrotto (1385-95) e le galee armate veneziane navigano esclusivamente verso Tana.]

1387
Osmanli od Ottomani
Murad I
(? - ?)
figlio di Osman I (fondatore degli Osmanli od Ottomani) di una schiava greca;
1359-89, "capo" degli Ottomani;
indirizza risolutamente verso i Balcani l'espansione ottomana.
nel 1361 conquista Adrianopoli (Edirne dal 1365), poi tutta la Tracia, la Macedonia, Salonicco e la Bulgaria;
nel 1365 sposta la capitale da Bursa ad Adrianopoli [che ora diventa Edirne].
[- Amasya, vicino al Mar Nero (I capitale ottomana);
- Bursa ( II capitale ottomana);
- Edirne (III capitale ottomana e la prima sul suolo europeo).]






1387
Nell'esercito, a fianco dei due gruppi già creati (1334) dal padre,
- sipahi (cavalleria)
- piyade (fanteria), ha inserito i
- yeni-ceri (truppa nuova) "giannizzeri";

1387
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
Giacomo I di Lusignano
Albero genealogico

(1334 - 1398)
figlio di Pietro I e di Alice d'Ibelin;
nelk 1365 sposa Helvis Welf († 1421)
1382-98, re di Cipro;
1382-98, re d’Armenia e Gerusalemme (titolare);






1387
-


1387
IMPERO di SERBIA
Stefano X Uroš V Decanski
(? - ?)
figlio di Stefano IX Decanski;
1355-?, imperatore di Serbia;


 
-
1387
-

 

 

 

1387
RUSSIA
Demetrio IV [Donskoj = vincitore del Don]
Albero genealogico
(n. 1350 - †1389)
figlio del principe Demetrio III di Suzdal';
1359, alla morte del padre il principe Demetrio III di Suzdal' tenta di farsi concedere dai khan dell'Orda d'Oro il titolo di gran principe di Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia; poiché l'Orda d'Oro è in piena guerra civile, entrambi i principi, quello di Suzdal' e quello di Mosca riescono ad ottenere l'ambito titolo;
1362-89, gran principe di Mosca e di Vladimir;
succeduto al padre sotto la tutela del metropolita Alessio;
solo nel 1363 gli viene confermato il titolo grazie all'azione di Alessio e la fedeltà dei moscoviti; inzia subito la sua politica tendente ad affermare la sua egemonia sugli altri principi russi;
ha già combattuto e vinto:
- il principe di Tver, appoggiato dai lituani;
- i bulgari del Volga;
- alcune truppe dell'Orda d'Oro presso Rjazan;
nel 1380, a Kulikovo sul Don, batte la coalizione tataro-russo-lituana capeggiata dal khan tataro Mamaj [ecco perché Donskoj, vincitore del Don];
un nuovo tentativo operato dal tataro Tuqtamish, nuovo khan dell'Orda d'Oro, si trasforma in un successo militare: Mosca viene presa e incendiata; il khan tuttavia se ne ritorna nei suoi domini dopo avergli imposto il riconoscimento formale della sua supremazia in cambio di un'autonomia larghissima; la sudditanza di Mosca dall'Orda d'Oro è ormai puramente teorica; 


 
-
1387



1387
REGNO di FRANCIA
Charles VI [il Folle/il Beneamato]
Albero genealogico
(Parigi 1368 - 1422)
figlio di Charles V [il Saggio] e di Jeanne de Bourbon;
1380-1422, re di Francia;
nel 1385 sposa Elisabeth di Baviera-Ingolstadt († 1435);







 
1387




1387
ducato di Borgogna
Philippe II [l'Ardito]
Albero genealogico
(Pontoise, Parigi 1342 - Hal, Brabante 1404)
quartogenito di Jean II [il Buono] e di Judith [Bonne] de Luxembourg;
1356, combatte assieme al padre nella battaglia di Poitiers, meritiando il soprannome; ferito, segue il padre nella prigionia di Londra;
1360, al suo ritorno ottiene in appannaggio la Turenna;
1364-1404, duca di Borgogna;
ottenuto in appannaggio il ducato, diventa il capostipite della terza dinastia dei duchi di Borgogna che si estinguerà con Charles [il Temerario];
nel 1370 sposa la c.ssa Margueritte III di Fiandra († 1405);
nel 1384 in seguito all'eredità della moglie (Fiandra, Artois e Franca Contea), diviene uno dei maggiori signori d'Europa;

 
-
1387


 

1387
SAVOIA
Amedeo VII [il Conte Rosso]
Albero genealogico

(Chambéry 1360 - Ripaglia, lago di Ginevra 1391)
[Conte Rosso; secondo la tradizione, dall'abito rosso indossato come divisa durante l'assedio di Bourgbourg del 1383, per festeggiare la nascita del primogenito];
figlio di Amedeo VI e di Bona di Borbone;
signore di Bressa, dalla signoria che ha avuto in appannaggio oltre a quella di Baugé; prende subito le armi contro Odoardo di Beaujeu costringendolo a prestare omaggio alla sua casa; va poi in Francia a fianco del padre nella guerra contro i fiamminghi;
1377, sposa Bona di Berry ed ha dal suocero il governo del Berry;
1382, 27 novembre, acquista fama di prode nella battaglia di Rosbec vinta dal connestabile di Clisson, capo delle milizie di Charles VI [il Folle];
1383-91, conte di Savoia, Aosta e Maurienne;
segue la politica paterna filofrancese e
nella guerra dei cent'anni combatte contro gli inglesi e i borgognoni distinguendosi a Cassel e poi a Bourgbourg; mantiene buoni rapporti con l'imperatore Venceslao da cui ottiene la conferma dell'investitura feudale;
nel 1384 l'intervento in difesa di Edoardo di Savoia, vescovo di Sion, gli vale il temporaneo possesso del Vallese;
nel 1386 volge le armi contro i marchesi di Saluzzo, ma deve subito firmare una tregua e tornare in Francia in aiuto di Charles VI [il Folle];
1387
torna in Italia per affrontare i problemi creati nel Canavese (violazione dei patti del 1349) dai conti di Valperga e di San Martino in favore dei quali il marchese del Monferrato ha spedito Facino Cane; riceve dal papa il frutto di molte decime in compenso delle somme spese nelle due guerre di Sion;








 
-
1387
-




1387
REGNO d'INGHILTERRA
Richard II
Albero genealogico

(Bordeaux 1367-Pontefract, York 1400)
figlio di Edward [il Principe Nero] e di Giovanna di Kent;
1377-99, re d'Inghilterra;
nel 1382 sposa Anna di Bohemia († 1394);
nel 1386, dopo un'infruttuosa spedizione in Scozia, tenta un colpo di stato contro il parlamento ma la conseguente reazione dei nobili guidata Tommaso di Gloucester, un suo zio) ha pieno successo;




Camera dei Lord
(House of Lords)
 
Camera dei Comuni
(House of Commons)
 

1387
è in atto la reazione dei nobili al tentativo del colpo di stato del sovrano contro il parlamento;


a

1387
ducato di Lancaster
Giovanni di Gaunt
Albero genealogico
(Gand 1340 - Londra 1399)
quarto figlio di Edward III;
1359, sposa la cugina Bianca, ultima erede dei duchi di Lancaster;
1362-99, duca di Lancaster;
assunto il titolo, diviene il capostipite del ramo dei Lancaster della dinastia degli Angiò-Plantageneti;
nel 1373, rimasto vedovo, sposa Costanza, figlia di Pedro [il Crudele], e in virtù di ciò si proclama re di Castiglia pur non riuscendo mai ad impossessarsi del trono;
durante gli ultimi anni del regno di Edward III è sostenitore della parte nobiliare laica avendo così frequenti scontri politici con il clero e con il fratello Edward [il Principe Nero], che tra l'altro lo accusano per l'appoggio dato a J. Wycliffe;
nel 1377, alla morte del padre egli serve con lealtà, nonostante le accuse di aspirare al trono, il nipote Richard II;



1387
1386-87, spedizione spagnola per impossessarsi del trono di Castiglia di cui si è proclamato re nel 1372;


a


1387
REGNO di SCOZIA
Robert II
Albero genealogico
(Paisley, Renfrewshire, Scotland 1316 - Dundonald Castle, Ayrshire 1390)
figlio di sir Walter Stewart e della p.ssa Marjory Bruce († 1316), figlia di Robert I (Bruce), re di Scozia;
7° Alto Maggiordomo di Scozia (dal 1326),
1371-90, re di Scozia;





1387
-


a

1387
REGNO di DANIMARCA
Olav IV
Albero genealogico
(† 1387)
figlio di Haakon VI e di Margherita di Danimarca;
1375-87, re di Danimarca;
sotto la reggenza della madre;
1380-87, re di Norvegia;


Margherita [la Grande]
Albero genealogico
(Soborg 1353 - Flensburg 1412)
figlia di Valdemaro IV re di Danimarca;
1363, sposa Haakon VI re di Norvegia, da cui ha un figlio, Olav;
1375, il figlio Olav IV succede al nonno materno nel regno di Danimarca;
1380, il figlio Olav IV succede al padre nel regno di Norvegia mentre lei ne assume la reggenza;
1387, muore il figlio Olav e lei diventa regina;
1387-96, regina di Danimarca;
1387-89, regina di Norvegia;



1389-96, regina di Svezia;


1387
-

1387
REGNO di SVEZIA e d'ISLANDA
Alberto di Meclemburgo
Albero genealogico
(Kloster, Falun 1340 ca - Bad Doberan, Rostock 1412)
figlio di Alberto II di Meclemburgo e di Eufemia, sorella di Magnus VII;
1363-89, re di Svezia;
eletto con l'appoggio di un gruppo di nobili ribelli a Magnus VII e con il riconoscimento solenne del popolo;




1388-1412, duca di Meclemburgo (Alberto III);


1387
-

 

segue


1387
REGNO di PORTOGALLO
Joao I [il Falso o il Grande]
Albero genealogico
(Lisbona 1358 – Lisbona 1433, di peste)
figlio naturale di Pedro I [il Giustiziere] e di Teresa Gille Lourenco (Teresa Lorenzo)];
nel 1383 (ottobre) alla morte del fratellastro Ferdinando I [il Bello], ha la reggenza la vedova Eleonora Teles;
Beatrice (Brites) figlia del defunto e di e di Philippa di Lancaster diventa regina del Portogallo e sposa Juan I re di Castiglia, ma viene deposta; il marito Juan I, re di Castiglia, reclama il trono;
nel 1384 la borghesia e il popolo di Lisbona rifiutano Juan I re di Castiglia, come candidato dell’aristocrazia al trono, poiché significherebbe la rovina per l’economia e l’indipendenza nazionali; la crisi dinastica si muta quindi in crisi nazionale e sociale;
egli è dichiarato reggente e difensore del paese;
nel 1385 (agosto) grazie al genio del condottiero Nun’ Álvares Pereira, vince la battaglia decisiva di Aljubarrota sconfiggendo Juan I re di Castiglia;
1385-1433, re di Portogallo;
dopo essere stato proclamato re dalle cortes a Coimbra;
1387
sposa Philippa di Lancaster († 1415), figlia di Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster.
rinnovata con il trattato di Windsor l'alleanza con l'Inghilterra, affronta e respinge gli attacchi dei castigliani;









1387
-

a


1387
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN I
Albero genealogico

(Epila 1358 - Alcala de Henares 1390)
figlio di Enrique II e di Juana de Penafiel († 1381);
nel 1375 sposa Leonor di Aragona († 1382);
1379-90, re di Castiglia e di León;
nel 1383 sposa Beatrice (Brites), regina di Portogallo e reclama il trono;
nel 1384 viene rifiutato dalla borghesia e dal popolo di Lisbona;
nel 1385 (agosto) nella battaglia decisiva di Aljubarrota viene sconfitto da Joao I [il Falso o il Grande];





1387
-
a


1387
REGNO di NAVARRA
Carlos II [il Malvagio] 
Albero genealogico
(n. 1332 - † 1387)
figlio di Philippe III, conte d’Evreux, e di Juana II, regina di Navarra;
discende per parte di madre da Philippe IV [il Bello] e per parte di padre dal fratello di quest'ultimo Louis d'Evreux;
1343, conte d'Evreux;
1349-87, re di Navarra;
[incoronato re (ottobre) svolge la sua attività soprattutto con la Francia.]
nel 1351 sposa Jeanne, figlia di Jean II [il Buono] re di Francia, tentando invano di accattivarsi il cugino;
1353-87, conte di Beaumont;
nel 1355, con il trattato di Valogne, cede il Cotentina al cugino Jean II [il Buono];
nel 1356 (aprile) viene fatto imprigionare da Jean II [il Buono], esasperato perché egli ha cercato di coinvolgere nei suoi intrighi lo stesso delfino di Francia;
1356-58, rivolta di Etienne Marcel;
nel 1358, liberato, reprime nel sangue la jacquerie che devasta le campagne francesi, a fianco del cognato Charles (futuro Charles V [il Saggio]), reggente di Francia per il padre Jean II [il Buono], prigioniero degli inglesi;
nel 1364 (maggio), dopo aver ripreso le ostilità, le sue truppe vengono sconfitte a Cocherel dalle truppe regie, guidate da Bertrand du Guesclin;
nel 1378 una suo nuova cospirazione viene repressa da Charles V [il Saggio] che stavolta gli toglie i possedimenti del Cotentin, salvo Cherbourg.


Carlos III [il Nobile] 
Albero genealogico
(1361 - 1425)
figlio di Carlos II [il Malvagio] e di Jeanne de France († 1373);
nel 1375 sposa Eleonora di Trastamara († 1416).
1387-1425, re di Navarra;



1404-25, duca di Nemours;
[cede Evreux per Nemours]




 
1387
-

1387
REGNO di ARAGONA e di CATALOGNA
Pedro IV [il Cerimonioso]
Albero genealogico
(Balaguer, Lérida 1319 - Barcelona 1387)
figlio di Alfonso IV [il Bonario] e della c.ssa Teresa de Urgel;
1336-45, re d'Aragona;
succeduto al padre, si dedica subito al consolidamento della sua sovranità; stipula subito un trattato con il re di Granada, mantenendo d'ora in poi rapporti generalmente buoni con i musulmani;
nel 1338, luglio, sposa Maria d’Evreux [o Marie di Navarra] († 1347);
nel 1339 pretende un giuramento di vassallagio da Giacomo II re di Maiorca;
1345-87, re d'Aragona e di Catalogna (Pedro III);
in seguito alla ribellione di Giacomo II, re di Maiorca, occupa l'isola;
nel 1347 nelle cortes di Saragozza è costretto a confermare alla unión aragonesa il privilegio già concesso da Alfonso II, cercando quindi rifugio in Catalogna;
morta (aprile) la prima moglie Maria d’Evreux, si risposa (novembre) con Leonor di Portogallo († ott 1348);
nel 1348 sconfigge la unión di Valenza e la unión di Aragona;
muore (ottobre) anche la seconda moglie, Leonor di Portogallo;
nel 1349 Giacomo II, re di Maiorca, cade nella battaglia di Lluchmayor nel tentativo di riconquistare l'isola;
sempre aspri sono intanto i suoi rapporti con la nobiltà aragonese che gli rimprovera di aver infranto consuetudini radicate (anteponendo ad es. nella successione al trono la figlia Costanza a suo fratello Giacomo); ma morto il fratello (forse avvelenato) si calmano le lotte per la successione;
(agosto) sposa (sua terza moglie) Leonor di Sicilia († apr 1375);
nel 1350 mentre continua nel suo progetto di ricomporre l'unità di tutti i territori già pertinenti alla casa aragonese, fallisce ora il suo proposito sul regno di Murcia;
in Sardegna, la ribellione di Mariano IV d'Arborea, sostenuto da Genova, mette a dura prova le truppe aragonesi;
nel 1352 alleatosi con Pisa e Venezia, sconfigge la flotta genovese a Costantinopoli;
nel 1353 alleato ancora con Pisa e Venezia, sconfigge ad Alghero la flotta genovese, andata in aiuto in Sardegna a Mariano IV d'Arborea;
nel 1354 neppure il suo intervento personale in Sardegna né la conquista di Alghero riescono però a ristabilire decisamente l'autorità aragonese sull'isola;
nel 1356 a seguito di alcuni incidenti sul mare divampa una lunga e incerta guerra tra Aragona e Castiglia;
nel 1358 fa uccidere il nipote Giovanni (figlio del marchese di Tolosa, suo fratello).
nel 1363 neppure l'accordo di Murviedro riesce a por fine alla guerra in atto dal 1356 tra Aragona e Castiglia; egli allora passa a sostenere, contro Pedro I [il Crudele], l'azione del fratellastro Enrico di Trastamara;
nel 1366 il fratellastro Enrico di Trastamara, grazie all'intervento in suo favore delle grandes compagnies comandate da B. du Guesclin, riesce a prevalere contro Pedro I [il Crudele];
nel 1369 il fratellastro Enrico di Trastamara sale sul trono di Castiglia col nome di Enrico II;
nel 1377
la Sicilia pure sta nei suoi progetti; infatti egli ha mandato in sposa la figlia Costanza a Federico III [il Semplice] re di Trinacria, poi egli stesso ne ha sposato la sorella Eleonora; ora, alla morte di Federico III [il Semplice] senza figli maschi, ne rivendica il regno, invocando una clausola testamentaria propria di quest'ultimo, che vieta la successione femminile; dinanzi all'opposizione del papa e degli Angioini, egli cede i propri diritti personali sull'isola al figlio Martino (Martino [il Vecchio]) e prepara le nozze tra Maria, figlia ed erede di Federico III [il Semplice], e il figlio di questo, Martino [il Giovane];
annette intanto i ducati catalani di Neopatria e Atene, dipendenti dalla Sicilia, che alla morte di Federico III [il Semplice] avevano chiesto l'annessione all'Aragona;
nel 1378 sostanzialmente neutrale rispetto allo scisma, ha tuttavia qualche preferenza verso i pontefici di Avignone;
1387
Gennaio
muore (o gen 1386?)

sue consorti:
- Maria d'Evreux,
- Eleonora di Portogallo,
- Eleonora di Sicilia,
- Marta,
- Sibilla Fortia.
Juan I [el Cazador]
Albero genealogico
(Perpignano 1350 - Foixá 1395)
figlio di Pedro IV [il Cerimonioso] e della terza moglie Eleonora di Sicilia;
nel 1370 sposa Giovanna di Valois che muore mentre si sta recando alla corte aragonese;
nel 1373 sposa Marie de Armagnac († 1378) nipote di Carlo IV;
nel 1380 sposa Violante di Bar e la ricerca di buoni rapporti con la Francia comincia a dare i buoni frutti;
1387-95, re d'Aragona e di Sardegna;
succeduto al padre comincia a sostenere, secondo le sue direttive, i papi avignonesi;






1387
Atene cade nelle mani del banchiere fiorentino Neri Acciaiuoli;
1387-90, ribellione della Cerdaña;
a

 

 


1387
PIEMONTE
Amedeo di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1362-1402)
figlio di Giacomo e fratello di Filippo II;
1368-1402, signore di Piemonte;
1368-1402, principe di Acaia [titolare];
solo nel 1377, uscito di minorità e giurato omaggio, entra in possesso dei domini paterni;
1387
assiste con le armi Amedeo VII di Savoia contro il marchese del Monferrato;




 
1387
-


1387
Monferrato
Teodoro II
Albero genealogico
(† ?)
figlio del marchese Giovanni III Paleologo e di Isabella di Maiorca;
1381-1418, marchese di Monferrato;





1387
-

1387
MILANO
Gian Galeazzo Visconti
Albero genealogico
(† 1402)
figlio di Galeazzo II (fratello di Bernabò) e di Bianca di Savoia;
1378-95, signore di Milano;
(con la corte a Pavia, in comune Milano e Genova, e i domini occidentali: Como, Novara, Vercelli, Asti, Alba, Alessandria e Tortona)
nel 1378 acquista Asti;
nel 1385 (si sbarazza dello zio Bernabò, disperdendone i figli e concentrando nelle sue mani tutti i domini viscontei)
1387
1387-88, soppianta Scaligeri e Carraresi nel dominio di Verona [cso il castello di Soave dove insedia Balzarino da Pusterla e vi rimarrà sino al maggio del 1404], Vicenza, signoria di Padova, Belluno e non nasconde vaste ambizioni nell'Italia Centrale;


1395-1402, duca di Milano;




1387
Pavia,


1387
signorie di Verona e Vicenza
Antonio I della Scala
Albero genealogico

(† 1388)
figlio naturale di Cansignorio I;
nel 1378 sposa Samaritana da Polenta († 1392);
1381-87, signore di Verona e Vicenza;
1387
viene deposto dai Visconti ed esiliato a Ravenna.

 

– la signoria di Verona passa a Giangaleazzo Visconti [cso il castello di Soave (VR) dove viene insediato il rappresentante visconteo Balzarino da Pusterla] che vi rimarrà sino al maggio del 1404 quando Francesco Novello II da Carrara occuperà Verona –




 

1387
-



1387
signoria di Padova
Francesco Novello I da Carrara [il Vecchio]
Albero genealogico

(† Monza 6 ott 1393, prigioniero)
figlio di Jacopo II e di Lieta Forzaté;
- 1345, sposa Fina Buzzaccarini († 1378);
19 dic 1350 - 17 dic 1355, 7° signore di Padova;
[assieme allo zio Jacopino)
17 dic 1355 - 29 giu 1388, 7° signore di Padova;
[da solo]
nel 1374 (gennaio) è stato scoperto e soffocato un attentato contro di lui. La cospirazione è stata ispirata dal fratello Marsilio da Carrara.


 
1387
-


1387
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Antonio Venier
Albero genealogico
(1330 circa – Venezia 23 novembre 1400)
figlio di genitori ignoti;
1382-1400, doge di Venezia; [62°]
mel 1383 fa mettere in carcere il proprio figlio Ludovico per aver questi offeso, per questoni d'amore, un giovane patrizio; poco dopo egli muore.





- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1387
-


1387
signorie di Ferrara, Modena, Rovigo
Niccolò II [lo Zoppo]
Albero genealogico

(1338 - 1388)
figlio di Obizzo III d'Este e di Lippa Ariosti;
1352-88, signore di Modena;
1361-88, signore di Ferrara e Rovigo;
nel 1363 sposa Verde (Viridis) della Scala († 1395)
1376-77, signore di Faenza;

Alberto I
Albero genealogico

(1347 - luglio 1393)
figlio di Obizzo III d'Este e di Lippa Ariosti;
1361/88-93, signore di Ferrara, Modena e Reggio;
si annette nuove terre tra cui Lugo, Bagnacavallo e Cotignola;
crea la cancelleria, la magistratura dei Dodici Savi;
nel 1381 crea la “lira marchesina”;



1387
-


1387
REGNO di NAPOLI
Ladislao [il Vittorioso/il Magnanimo]
Albero genealogico
figlio di Carlo III d'Angiò-Durazzo, re di Napoli e d'Ungheria, e di Margherita di Durazzo († 1412), cugina del padre;
1386-1414, re di Napoli;
[incoronato a soli nove anni, in seguito all'assassinio del padre, sotto la reggenza della madre Margherita d'Angiò-Durazzo.]

 


Luigi II d'Angiò
Albero genealogico

(Tolosa 1377 - Angers 1417)
figlio di Luigi I d'Angiò e della c.ssa Marie di Blois e di Guisa;
1384-1417, conte del Maine e di Provenza;
1384-1417, duca d'Angiò;
1384-1417, re di Napoli, di Sicilia e di Gerusalemme [titolare];
[subentrato nei diritti alla successione del Regno di Napoli.]
1387
caccia da Napoli, dopo averla scoperta, Margherita d'Angiò-Durazzo;

 


1387
-

1387
REGNO di SICILIA
Maria
Albero genealogico

(1362/63 - Lentini 1401)
figlia di Federico III [lo Scemo] e di Costanza di Aragona;
1377-1401, regina di Sicilia;
sotto la tutela di Artale d'Alagona reggente del Regno;
il Vicario d'Alagona convoca a Caltanissetta i più grandi feudatari del Regno per deliberare intorno al governo dell'isola nel periodo della minore età di Maria; dalla riunione esce la decisione di scegliere quattro Vicari nelle persone di:
- Manfredi Chiaromonte,
- Francesco Ventimiglia conte di Geraci,
- Guglielmo di Peralta e
- Artale d'Alagona;
i 4 Vicari vanno d'accordo finché (1378) non si scopre il tentativo segreto di d'Alagona di far stipulare un accordo matrimoniale fra la regina Maria e Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano;
nel 1379 la frattura apertasi fra i 4 Vicari offre il destro a Guglielmo Moncada, conte di Augusta, di rapire Maria che, dopo una lunga prigionia a Licata, viene trasferita in Spagna sotto la tutela della casa d'Aragona e promessa sposa a Martino [il Giovane], figlio ancora minorenne di Martino [il Vecchio], duca di Montblanc;



1387
-

 






Gaetano da Thiene (1387-1465) averroismo 
(non quello nato nel 1480, vedi).

Hunyadi, Giovanni o Janko (Hunyad 1387 ca-Semlin, Zimony 1456) condottiero ungherese, conosciuto in Italia col soprannome di "cavaliere bianco" per una storpiatura del suo diminutivo; 
di antica famiglia originaria della Valacchia, dopo aver combattuto contro gli hussiti si arruola al servizio dell'imperatore Sigismondo di Lussemburgo;
1433, scende in Italia al seguito di quest'ultimo, passando poi al servizio di Filippo Maria Visconti, signore di Milano;
1435, tornato in Ungheria si mette a capo del movimento autonomo della nobiltà ungherese;
1439, dopo la morte di Alberto II d'Asburgo, sostiene l'elezione a re d'Ungheria di Ladislao III Jagellone re di Polonia e viene nominato voivoda di Transilvania e capitano di Belgrado;
1441, vince contro i turchi a Semendria;
1442, vince contro i turchi a Sibin;
1444, viene sconfitto nella disastrosa battaglia di Varna dove lo stesso re Ladislao trova la morte;
1446, riappoggiatosi agli Asburgo, che hanno intanto rivendicato il trono d'Ungheria, è nominato governatore reggente della stessa in nome di Ladislao [il Postumo] ancora minorenne;
1448, riorganizzato l'esercito, riprende la guerra contro i turchi ma viene nuovamente sconfitto nella battaglia di Kosovo;
1452, dopo l'ascesa al trono di Ladislao [il Postumo], viene nominato capitano generale del regno ma entra presto in contrasto con la potente famiglia dei conti Cilli che gode del favore del re;
1456, muore pochi giorni dopo aver sconfitto i turchi di Maometto II che hanno assediato Belgrado.
[Figli:
- Ladislao (1433-1457) combatté contro i turchi a fianco del padre e fu eletto bano di Croazia e Dalmazia; venne fatto decapitare dal re d'Ungheria in seguito all'uccisione da parte dei suoi seguaci di Ulrico II Cilli, capitano generale del regno dal 1456;
- Mattia (1440-1490) salì nel 1458 al trono d'Ungheria con il nome di Mattia Corvino.]


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Lollardi

1387, in un documento compare il termine lollardi (forse dall'olandese lollen=cantare) e designa i "poveri predicatori" seguaci di J. Wycliffe (o Wyclif);
costoro, modificando e accentuando in vario modo in senso pacifista e antigerarchico la predicazione del loro maestro, provocano aperte agitazioni sociali (rivolta dei contadini 1381)
1401, dopo lo statuto emanato da Enrico IV (De haeretico comburendo) si fa dura la loro persecuzione;
1417, sono condannati a morte sir John Oldcastle e 37 capi lollardi;
le loro rivendicazioni sono riprese in Boemia dagli hussiti e confluiscono nel gran moto della riforma:
- traduzione della Bibbia in volgare;
- subordinazione della giurisdizione ecclesiastica a quella laica;
- lotta contro le proprietà ecclesiastiche;
- rifiuto del celibato;
- rifiuto delle indulgenze;
- rifiuto della dottrina eucaristica tradizionale;
- rifiuto del sacerdozio gerarchico.

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