©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Scisma d'Occidente
(o grande scisma)

(1378-1417)

Papa
Urbano VI

(1378-89)

Antipapa avignonese Clemente VII
(1378-94)

Ordine teutonico
(cso il Ramo Livone)

«segue da 1346»
1386, l'ordine comincia a manifestare segni di decadenza: l'ostilità latente della Polonia, alla quale i possedimenti teutonici impediscono l'accesso al Baltico e quella manifesta della Lituania si sommano, dopo la conversione del principe lituano Jagellone con tutto il suo popolo, il che fa perdere ogni credibilità alle funzioni missionarie dell'ordine;
«segue 1410»

ANNO 1386





1386
Unione Elvetica
-

1386
«segue da 1332»
a Sempach, a nord di Lucerna, i federati respingono l'attacco degli Absburgo, che non hanno digerito la perdita delle terre centrali dei loro domini elvetici, e ottengono il riconoscimento di fatto del loro distacco dall'Impero.
«segue 1393»




1386
ducato d'Austria e di Stiria
Albrecht III [dalla Treccia/l’Astrologo]
Albero genealogico
(Wien 1348 - Laxenburg 1395)
figlio di Albrecht II [il Saggio] e della c.ssa Johanna von Pfirth;
1365-79, duca d’Austria e Stiria;
succeduto al fratello Rudolf IV [l'Ingegnoso], regge il ducato (fino al 1379) con l'altro Leopold III [il Valoroso];
nel 1366 sposa Elisabeth di Bohemia (o di Lussemburgo) († 1373);
1374-79, duca in Inner-Istria e Windische Mark;
1379-95, duca d’Austria;
[in seguito al trattato di Neuberg regge l'Alta e Bassa Austria.]
1386
morto il fratello Leopoldo III a Sempach, combattendo contro gli svizzeri, riunifica i territori austriaci assumendo la tutela dei nipoti minorenni;




Leopold III [il Valoroso]
Albero genealogico
(Wien 1351 - Sempach 1386)
figlio di Albrecht II [il Saggio] e della c.ssa Johanna von Pfirth;
1365-79, duca d’Austria e Stiria;
succeduto al fratello Rudolf IV [l'Ingegnoso], regge il ducato (fino al 1379) con l'altro Albrecht III [dalla Treccia];
nel 1365 sposa Viridis Visconti († 1414);
1379-86, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Istria,
conte del Tirolo
ecc.;
[in seguito al trattato di Neuberg]
1382-86, signore di Trieste [Terst];
1386
dopo aver cercato di affermare il suo potere in Italia settentrionale, guida una spedizione in Svizzera per arrestare lo sviluppo della Confederazione elvetica (che ha già sconfitto gli Asburgo a Morgarten nel 1315) che dal 1353 si è allargata agli otto antichi cantoni;
la spedizione finisce però in un disastro: gli austriaci sono sbaragliati a Sempach, sul lago di Lucerna, ed egli stesso muore in combattimento.


Wilhelm [l’Ambizioso]
Albero genealogico
(1370 - Wien 1406)
figlio di Leopold III [il Valoroso] e di Viridis Visconti († 1414);
1386-1406, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Istria,
conte del Tirolo
ecc.;


1386
-


1386
REGNO d'UNGHERIA
Maria d'Angiò
Albero genealogico

(n. 1371 - Buda 1395)
figlia di Lajos I [il Grande] e di Elizabeth di Bosnia († 1387);
1382-85, 1386-95, regina d'Ungheria;
succede alla morte del padre (mentre la corona polacca va alla sorella Edvige) ma è attaccata da Carlo III d'Angiò-Durazzo che le contende la corona d'Ungheria e ha molto seguito nelle province meridionali e nella Croazia;
nel 1385 è costretta da Carlo III d'Angiò-Durazzo ad abdicare;
sposa Sigismondo di Lussemburgo;
1386
dopo l'assassinio di Carlo III d'Angiò-Durazzo riconquista la corona anche se in realtà il regno è sempre stato retto dalla madre Elisabetta;












Carlo III d'Angiò-Durazzo
Albero genealogico

(1345 ca-Višegrad 1386)
figlio di Luigi d'Angiò-Durazzo, conte di Gravina, e nipote di Carlo II lo Zoppo;
1381-86, re di Napoli;
1385-86, re d'Ungheria (Carlo II);
con il prevalere della fazione fedele alla regina Elisabetta di Bosnia, vedova di Luigi il Grande, viene imprigionato e avvelenato; la moglie Margherita, appresa la notizia dell'assassinio del marito la tiene a lungo nascosta nel tentativo di salvaguardarsi dalle rivendicazoni angioine sul trono di Napoli e dalle mire di papa Urbano VI, da cui è stata scomunicata;
mentre il figlio Ladislao gli succede sul trono di Napoli, si estingue con lui la dinastia angioina in Ungheria;

vedi REGNO di NAPOLI












1386
-

CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.]
1386
dopo la morte di Luigi I [il Grande], le terre croate ridiventano teatro di lotte fra i grandi feudatari che cercano, con l'aiuto di Tbrtko I, re di Bosnia e vassallo a sua volta della corona ungherese, di sottrarsi all'influenza delle autorità di Buda.


1386
REGNO di GERMANIA e REGNO di BOEMIA
Václav IV
Albero genealogico
(Norimberga 1361 - Praga, Schloß Kunratitz, 1419)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Anna di Schweidnitz-Jauer;
nel 1363 viene associato dal padre al trono boemo;
nel 1370 sposa Johanna di Baviera († 1386);
1373-78, elettore di Brandeburgo [Wenceslas II];
1376-1400, re di Germania [Wenzel I];
1378-1419, re di Boemia [Václav IV];
nel 1378, per quanto riguarda lo scisma, egli si schiera dalla parte del papa romano;
1383-1419, duca di Lussemburgo;





1386
-


1386
REGNO di POLONIA
Jadwiga [Hedwig]
Albero genealogico

(1372 - 1399) [futura santa Edvige]
figlia di Lajos I [il Grande] e di Elizabeth di Bosnia († 1387);
1384-86, regina di Polonia;
1386
sposa Ladislaus II Jagellone († 1434), granduca di Lituania.
[con il matrimonio si fa cattolico e diventa Ladislao II, re di Polonia.]









Ladislao II Jagellone
Albero genealogico

(† 1434)
fondatore della dinastia
1377-87, granduca di Lituania (Jagello o Jagellone);
1386
sposa Jadwiga [Hedwig] regina di Polonia, erede di Lajos I [il Grande];
1386-1434, re di Polonia (Ladislao II)
[con il matrimonio si fa cattolico.]









1386
-

 

1386
ducato di Baviera
Stefan III di Wittelsbach
Albero genealogico

(1337 ca - Niederschönenfeld bei Donauwörth 25.9.1413)
figlio di Stefano II, duca della Bassa Baviera, e di Elisabetta di Sicilia;
1364, sposa Taddea Visconti, figlia di Bernabò, appoggiando la politica del suocero contro papa Gregorio XI;
1375-1413, duca di Baviera-Ingolstadt;
alla morte del padre governa la Baviera Superiore;
nel 1381 tenta inutilmente un'opera di mediazione tra Genova e Venezia impegnate nella guerra di Chioggia;
muore la moglie Taddea Visconti;


 

 

1386
IMPERO BIZANTINO
Giovanni V Paleologo
Albero genealogico

(n. 1331 - † 1391)
[Calojanni]
figlio di Andronico III e di Anna di Savoia;
1341-47, 1354-91, imperatore;
con l'aiuto di Genova e dopo aver costretto Giovanni VI Cantacuzeno ad abdicare;
nel 1361, minacciato dall'avanzata turca, si rivolge a Innocenzo VI per proporre l'unione delle due chiese;
nel 1362, sempre minacciato dall'avanzata turca, si rivolge ora anche a Urbano V per proporre l'unione delle due chiese, sperando di ottenere un aiuto militare;
nel 1365 la crociata bandita da Urbano V si dirige verso l'Egitto ed egli viene aiutato solo dal cugino Amedeo VI di Savoia [il Conte Verde];
1369-71, si reca a Roma per abiurare pubblicamente [reggente è il figlio Andronico IV Paleologo], ma la sua conversione rimane un atto meramente individuale, per il rifuto del papa di convocare il concilio richiesto dalla chiesa greca;
spostatosi a Venezia, conclude un trattato che impegna la città (dietro la cessione dell'isola di Tenedo) ad aiuti finanziari, che però non gli vengono concessi perché il figlio Andronico IV rifiuta di consegnare l'isola;
nel 1371, tornato a Costantinopoli, preferisce farsi vassallo del sultano Murad I che nel frattempo, con la vittoria sui macedoni a Cernomen, sulla Marica, ha sottomesso i territori dei Balcani;
nel 1373 il figlio Andronico gli si ribella apertamente dopo essersi accordato con il principe ottomano Sandzi Celebi, pure in dissidio col padre Murad I;
sedata la ribellione, ambedue vengono privati del diritto alla successione e imprigionati;
nel 1376 viene spodestato dal figlio Andronico, con l'aiuto di Genova che aspira (in concorrenza con Venezia) al possesso di Tenedo.
nel 1379, fugge dal carcere assieme al figlio Manuele II;
viene rimesso sul trono dai veneziani e dal sultano Murad I (sotto condizione però di un semivassallaggio);
Andronico IV e il figlio Giovanni VII, perdonati e reintegrati nel diritto alla successione, ottengono il possesso di Selimbria, Eraclea, Rodosto e Panido, che governano come principi autonomi, sotto l'influenza ottomana;



Manuele II Paleologo
Albero genealogico

(n. 1350 ca - † 1425)
figlio di Giovanni V;
1373-1390, coimperatore;
dopo un periodo di permanenza alla corte del sultano Bayezid, quando l'impero è ormai ridotto soltanto alla Morea e alla città di Costantinopoli;
nel 1375 viene privato del diritto alla successione e imprigionato;
nel 1379, già spodestato dal fratello Andronico IV, fugge dal carcere assieme al padre Giovanni V e viene rimesso sul trono come coimperatore;




1391-1425, imperatore;



1386
-

1386
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio III
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1349 (dal 22 dic) - (al 20 mar) 1390, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Francesco Dandolo
(1384-86)
-
Console genovese
Raffael Laborabello
(1385-86)
1386
[Il viagium regolare veneziano a Trebisonda viene interrotto (1385-95) e le galee armate veneziane navigano esclusivamente verso Tana.]

1386
Osmanli od Ottomani
Murad I
(? - ?)
figlio di Osman I (fondatore degli Osmanli od Ottomani) di una schiava greca;
1359-89, "capo" degli Ottomani;
indirizza risolutamente verso i Balcani l'espansione ottomana.
nel 1361 conquista Adrianopoli (Edirne dal 1365), poi tutta la Tracia, la Macedonia, Salonicco e la Bulgaria;
nel 1365 sposta la capitale da Bursa ad Adrianopoli [che ora diventa Edirne].
[- Amasya, vicino al Mar Nero (I capitale ottomana);
- Bursa ( II capitale ottomana);
- Edirne (III capitale ottomana e la prima sul suolo europeo).]






1386
Nell'esercito, a fianco dei due gruppi già creati (1334) dal padre,
- sipahi (cavalleria)
- piyade (fanteria), ha inserito i
- yeni-ceri (truppa nuova) "giannizzeri";

1386
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
Giacomo I di Lusignano
Albero genealogico

(1334 - 1398)
figlio di Pietro I e di Alice d'Ibelin;
nelk 1365 sposa Helvis Welf († 1421)
1382-98, re di Cipro;
1382-98, re d’Armenia e Gerusalemme (titolare);






1386
-


1386
IMPERO di SERBIA
Stefano X Uroš V Decanski
(? - ?)
figlio di Stefano IX Decanski;
1355-?, imperatore di Serbia;


 
-
1386
-


1386
RUSSIA
Demetrio IV [Donskoj = vincitore del Don]
Albero genealogico
(n. 1350 - †1389)
figlio del principe Demetrio III di Suzdal';
1359, alla morte del padre il principe Demetrio III di Suzdal' tenta di farsi concedere dai khan dell'Orda d'Oro il titolo di gran principe di Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia; poiché l'Orda d'Oro è in piena guerra civile, entrambi i principi, quello di Suzdal' e quello di Mosca riescono ad ottenere l'ambito titolo;
1362-89, gran principe di Mosca e di Vladimir;
succeduto al padre sotto la tutela del metropolita Alessio;
solo nel 1363 gli viene confermato il titolo grazie all'azione di Alessio e la fedeltà dei moscoviti; inzia subito la sua politica tendente ad affermare la sua egemonia sugli altri principi russi;
ha già combattuto e vinto:
- il principe di Tver, appoggiato dai lituani;
- i bulgari del Volga;
- alcune truppe dell'Orda d'Oro presso Rjazan;
nel 1380, a Kulikovo sul Don, batte la coalizione tataro-russo-lituana capeggiata dal khan tataro Mamaj [ecco perché Donskoj, vincitore del Don];
un nuovo tentativo operato dal tataro Tuqtamish, nuovo khan dell'Orda d'Oro, si trasforma in un successo militare: Mosca viene presa e incendiata; il khan tuttavia se ne ritorna nei suoi domini dopo avergli imposto il riconoscimento formale della sua supremazia in cambio di un'autonomia larghissima; la sudditanza di Mosca dall'Orda d'Oro è ormai puramente teorica; 


 
-
1386




1386
REGNO di FRANCIA
Charles VI [il Folle/il Beneamato]
Albero genealogico
(Parigi 1368 - 1422)
figlio di Charles V [il Saggio] e di Jeanne de Bourbon;
1380-1422, re di Francia;
nel 1385 sposa Elisabeth di Baviera-Ingolstadt († 1435);







 
1386




1386
ducato di Borgogna
Philippe II [l'Ardito]
Albero genealogico
(Pontoise, Parigi 1342 - Hal, Brabante 1404)
quartogenito di Jean II [il Buono] e di Judith [Bonne] de Luxembourg;
1356, combatte assieme al padre nella battaglia di Poitiers, meritiando il soprannome; ferito, segue il padre nella prigionia di Londra;
1360, al suo ritorno ottiene in appannaggio la Turenna;
1364-1404, duca di Borgogna;
ottenuto in appannaggio il ducato, diventa il capostipite della terza dinastia dei duchi di Borgogna che si estinguerà con Charles [il Temerario];
nel 1370 sposa la c.ssa Margueritte III di Fiandra († 1405);
nel 1384 in seguito all'eredità della moglie (Fiandra, Artois e Franca Contea), diviene uno dei maggiori signori d'Europa;

 
-
1386


 

1386
SAVOIA
Amedeo VII [il Conte Rosso]
Albero genealogico

(Chambéry 1360 - Ripaglia, lago di Ginevra 1391)
[Conte Rosso; secondo la tradizione, dall'abito rosso indossato come divisa durante l'assedio di Bourgbourg del 1383, per festeggiare la nascita del primogenito];
figlio di Amedeo VI e di Bona di Borbone;
signore di Bressa, dalla signoria che ha avuto in appannaggio oltre a quella di Baugé; prende subito le armi contro Odoardo di Beaujeu costringendolo a prestare omaggio alla sua casa; va poi in Francia a fianco del padre nella guerra contro i fiamminghi;
1377, sposa Bona di Berry ed ha dal suocero il governo del Berry;
1382, 27 novembre, acquista fama di prode nella battaglia di Rosbec vinta dal connestabile di Clisson, capo delle milizie di Charles VI [il Folle];
1383-91, conte di Savoia, Aosta e Maurienne;
segue la politica paterna filofrancese e
nella guerra dei cent'anni combatte contro gli inglesi e i borgognoni distinguendosi a Cassel e poi a Bourgbourg; mantiene buoni rapporti con l'imperatore Venceslao da cui ottiene la conferma dell'investitura feudale;
nel 1384 l'intervento in difesa di Edoardo di Savoia, vescovo di Sion, gli vale il temporaneo possesso del Vallese;
1386
volge le armi contro i marchesi di Saluzzo, ma deve subito firmare una tregua e tornare in Francia in aiuto di Charles VI [il Folle];








 
-
1386
-




1386
REGNO d'INGHILTERRA
Richard II
Albero genealogico

(Bordeaux 1367-Pontefract, York 1400)
figlio di Edward [il Principe Nero] e di Giovanna di Kent;
1377-99, re d'Inghilterra;
1386
dopo un'infruttuosa spedizione in Scozia tenta un colpo di stato contro il parlamento ma la conseguente reazione dei nobili guidata Tommaso di Gloucester, un suo zio) ha pieno successo;
nel 1382 sposa Anna di Bohemia († 1394);



Camera dei Lord
(House of Lords)
 
Camera dei Comuni
(House of Commons)
 

1386
la situazione nel regno è tesa per il dissidio politico tra il partito di corte (Giovanni di Gaunt) e il partito costituzionalista (sostenitori del defunto Edward [il Principe Nero]);
imponente rivolta contadina guidata da Walter Tyler;



a

1386
ducato di Lancaster
Giovanni di Gaunt
Albero genealogico
(Gand 1340 - Londra 1399)
quarto figlio di Edward III;
1359, sposa la cugina Bianca, ultima erede dei duchi di Lancaster;
1362-99, duca di Lancaster;
assunto il titolo, diviene il capostipite del ramo dei Lancaster della dinastia degli Angiò-Plantageneti;
nel 1373, rimasto vedovo, sposa Costanza, figlia di Pedro [il Crudele], e in virtù di ciò si proclama re di Castiglia pur non riuscendo mai ad impossessarsi del trono;
durante gli ultimi anni del regno di Edward III è sostenitore della parte nobiliare laica avendo così frequenti scontri politici con il clero e con il fratello Edward [il Principe Nero], che tra l'altro lo accusano per l'appoggio dato a J. Wycliffe;
nel 1377, alla morte del padre egli serve con lealtà, nonostante le accuse di aspirare al trono, il nipote Richard II;



1386
1386-87, spedizione spagnola per impossessarsi del trono di Castiglia di cui si è proclamato re nel 1372;


a


1386
REGNO di SCOZIA
Robert II
Albero genealogico
(Paisley, Renfrewshire, Scotland 1316 - Dundonald Castle, Ayrshire 1390)
figlio di sir Walter Stewart e della p.ssa Marjory Bruce († 1316), figlia di Robert I (Bruce), re di Scozia;
7° Alto Maggiordomo di Scozia (dal 1326),
1371-90, re di Scozia;





1386
-


a

1386
REGNO di DANIMARCA
Olav IV
Albero genealogico
(† 1387)
figlio di Haakon VI e di Margherita di Danimarca;
1375-87, re di Danimarca;
sotto la reggenza della madre;
1380-87, re di Norvegia;


1386
-

1386
REGNO di SVEZIA e d'ISLANDA
Alberto di Meclemburgo
Albero genealogico
(Kloster, Falun 1340 ca - Bad Doberan, Rostock 1412)
figlio di Alberto II di Meclemburgo e di Eufemia, sorella di Magnus VII;
1363-89, re di Svezia;
eletto con l'appoggio di un gruppo di nobili ribelli a Magnus VII e con il riconoscimento solenne del popolo;




1388-1412, duca di Meclemburgo (Alberto III);


1386
-

 


segue


1386
REGNO di PORTOGALLO
Joao I [il Falso o il Grande]
Albero genealogico
(Lisbona 1358 – Lisbona 1433, di peste)
figlio naturale di Pedro I [il Giustiziere] e di Teresa Gille Lourenco (Teresa Lorenzo)];
nel 1383 (ottobre) alla morte del fratellastro Ferdinando I [il Bello], ha la reggenza la vedova Eleonora Teles;
Beatrice (Brites) figlia del defunto e di e di Philippa di Lancaster diventa regina del Portogallo e sposa Juan I re di Castiglia, ma viene deposta; il marito Juan I, re di Castiglia, reclama il trono;
nel 1384 la borghesia e il popolo di Lisbona rifiutano Juan I re di Castiglia, come candidato dell’aristocrazia al trono, poiché significherebbe la rovina per l’economia e l’indipendenza nazionali; la crisi dinastica si muta quindi in crisi nazionale e sociale;
egli è dichiarato reggente e difensore del paese;
nel 1385 (agosto) grazie al genio del condottiero Nun’ Álvares Pereira, vince la battaglia decisiva di Aljubarrota sconfiggendo Juan I re di Castiglia;
1385-1433, re di Portogallo;
dopo essere stato proclamato re dalle cortes a Coimbra;










1386
-

a


1386
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN I
Albero genealogico

(Epila 1358 - Alcala de Henares 1390)
figlio di Enrique II e di Juana de Penafiel († 1381);
nel 1375 sposa Leonor di Aragona († 1382);
1379-90, re di Castiglia e di León;
nel 1383 sposa Beatrice (Brites), regina di Portogallo e reclama il trono;
nel 1384 viene rifiutato dalla borghesia e dal popolo di Lisbona;
nel 1385 (agosto) nella battaglia decisiva di Aljubarrota viene sconfitto da Joao I [il Falso o il Grande];





1386
-
a


1386
REGNO di NAVARRA
Carlos II [il Malvagio] 
Albero genealogico
(n. 1332 - † 1387)
figlio di Philippe III, conte d’Evreux, e di Juana II, regina di Navarra;
discende per parte di madre da Philippe IV [il Bello] e per parte di padre dal fratello di quest'ultimo Louis d'Evreux;
1343, conte d'Evreux;
1349-87, re di Navarra;
[incoronato re (ottobre) svolge la sua attività soprattutto con la Francia.]
nel 1351 sposa Jeanne, figlia di Jean II [il Buono] re di Francia, tentando invano di accattivarsi il cugino;
1353-87, conte di Beaumont;
nel 1355, con il trattato di Valogne, cede il Cotentina al cugino Jean II [il Buono];
nel 1356 (aprile) viene fatto imprigionare da Jean II [il Buono], esasperato perché egli ha cercato di coinvolgere nei suoi intrighi lo stesso delfino di Francia;
1356-58, rivolta di Etienne Marcel;
nel 1358, liberato, reprime nel sangue la jacquerie che devasta le campagne francesi, a fianco del cognato Charles (futuro Charles V [il Saggio]), reggente di Francia per il padre Jean II [il Buono], prigioniero degli inglesi;
nel 1364 (maggio), dopo aver ripreso le ostilità, le sue truppe vengono sconfitte a Cocherel dalle truppe regie, guidate da Bertrand du Guesclin;
nel 1378 una suo nuova cospirazione viene repressa da Charles V [il Saggio] che stavolta gli toglie i possedimenti del Cotentin, salvo Cherbourg.


 
1386
-

1386
REGNO di ARAGONA e di CATALOGNA
Pedro IV [il Cerimonioso]
Albero genealogico
(Balaguer, Lérida 1319 - Barcelona 1387)
figlio di Alfonso IV [il Bonario] e della c.ssa Teresa de Urgel;
1336-45, re d'Aragona;
succeduto al padre, si dedica subito al consolidamento della sua sovranità; stipula subito un trattato con il re di Granada, mantenendo d'ora in poi rapporti generalmente buoni con i musulmani;
nel 1338, luglio, sposa Maria d’Evreux [o Marie di Navarra] († 1347);
nel 1339 pretende un giuramento di vassallagio da Giacomo II re di Maiorca;
1345-87, re d'Aragona e di Catalogna (Pedro III);
in seguito alla ribellione di Giacomo II, re di Maiorca, occupa l'isola;
nel 1347 nelle cortes di Saragozza è costretto a confermare alla unión aragonesa il privilegio già concesso da Alfonso II, cercando quindi rifugio in Catalogna;
morta (aprile) la prima moglie Maria d’Evreux, si risposa (novembre) con Leonor di Portogallo († ott 1348);
nel 1348 sconfigge la unión di Valenza e la unión di Aragona;
muore (ottobre) anche la seconda moglie, Leonor di Portogallo;
nel 1349 Giacomo II, re di Maiorca, cade nella battaglia di Lluchmayor nel tentativo di riconquistare l'isola;
sempre aspri sono intanto i suoi rapporti con la nobiltà aragonese che gli rimprovera di aver infranto consuetudini radicate (anteponendo ad es. nella successione al trono la figlia Costanza a suo fratello Giacomo); ma morto il fratello (forse avvelenato) si calmano le lotte per la successione;
(agosto) sposa (sua terza moglie) Leonor di Sicilia († apr 1375);
nel 1350 mentre continua nel suo progetto di ricomporre l'unità di tutti i territori già pertinenti alla casa aragonese, fallisce ora il suo proposito sul regno di Murcia;
in Sardegna, la ribellione di Mariano IV d'Arborea, sostenuto da Genova, mette a dura prova le truppe aragonesi;
nel 1352 alleatosi con Pisa e Venezia, sconfigge la flotta genovese a Costantinopoli;
nel 1353 alleato ancora con Pisa e Venezia, sconfigge ad Alghero la flotta genovese, andata in aiuto in Sardegna a Mariano IV d'Arborea;
nel 1354 neppure il suo intervento personale in Sardegna né la conquista di Alghero riescono però a ristabilire decisamente l'autorità aragonese sull'isola;
nel 1356 a seguito di alcuni incidenti sul mare divampa una lunga e incerta guerra tra Aragona e Castiglia;
nel 1358 fa uccidere il nipote Giovanni (figlio del marchese di Tolosa, suo fratello).
nel 1363 neppure l'accordo di Murviedro riesce a por fine alla guerra in atto dal 1356 tra Aragona e Castiglia; egli allora passa a sostenere, contro Pedro I [il Crudele], l'azione del fratellastro Enrico di Trastamara;
nel 1366 il fratellastro Enrico di Trastamara, grazie all'intervento in suo favore delle grandes compagnies comandate da B. du Guesclin, riesce a prevalere contro Pedro I [il Crudele];
nel 1369 il fratellastro Enrico di Trastamara sale sul trono di Castiglia col nome di Enrico II;
nel 1377
la Sicilia pure sta nei suoi progetti; infatti egli ha mandato in sposa la figlia Costanza a Federico III [il Semplice] re di Trinacria, poi egli stesso ne ha sposato la sorella Eleonora; ora, alla morte di Federico III [il Semplice] senza figli maschi, ne rivendica il regno, invocando una clausola testamentaria propria di quest'ultimo, che vieta la successione femminile; dinanzi all'opposizione del papa e degli Angioini, egli cede i propri diritti personali sull'isola al figlio Martino (Martino [il Vecchio]) e prepara le nozze tra Maria, figlia ed erede di Federico III [il Semplice], e il figlio di questo, Martino [il Giovane];
annette intanto i ducati catalani di Neopatria e Atene, dipendenti dalla Sicilia, che alla morte di Federico III [il Semplice] avevano chiesto l'annessione all'Aragona;
nel 1378 sostanzialmente neutrale rispetto allo scisma, ha tuttavia qualche preferenza verso i pontefici di Avignone;


1386
-
a

 




segue


1386
PIEMONTE
Amedeo di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1362-1402)
figlio di Giacomo e fratello di Filippo II;
1368-1402, signore di Piemonte;
1368-1402, principe di Acaia [titolare];
solo nel 1377, uscito di minorità e giurato omaggio, entra in possesso dei domini paterni;




 
1386
-


1386
Monferrato
Teodoro II
Albero genealogico
(† ?)
figlio del marchese Giovanni III Paleologo e di Isabella di Maiorca;
1381-1418, marchese di Monferrato;





1386
-

1386
MILANO
Gian Galeazzo Visconti
Albero genealogico
(† 1402)
figlio di Galeazzo II (fratello di Bernabò) e di Bianca di Savoia;
1378-95, signore di Milano;
(con la corte a Pavia, in comune Milano e Genova, e i domini occidentali: Como, Novara, Vercelli, Asti, Alba, Alessandria e Tortona)
nel 1378 acquista Asti;
nel 1385 (si sbarazza dello zio Bernabò, disperdendone i figli e concentrando nelle sue mani tutti i domini viscontei)



1395-1402, duca di Milano;




1386
Pavia,


1386
signorie di Verona e Vicenza
Antonio I della Scala
Albero genealogico
(† 1388)
figlio naturale di Cansignorio I;
nel 1378 sposa Samaritana da Polenta († 1392);
1381-87, signore di Verona e Vicenza;




 

1386
nel 1362 gli scaligeri hanno siglato un patto d'alleanza antivisconteo con il cardinal legato Egidio Albornoz e con Estensi e Carraresi, ma si sono messi in contesa con i Gonzaga di Mantova.



1386
signoria di Padova
Francesco Novello I da Carrara [il Vecchio]
Albero genealogico

(† Monza 6 ott 1393, prigioniero)
figlio di Jacopo II e di Lieta Forzaté;
- 1345, sposa Fina Buzzaccarini († 1378);
19 dic 1350 - 17 dic 1355, 7° signore di Padova;
[assieme allo zio Jacopino)
17 dic 1355 - 29 giu 1388, 7° signore di Padova;
[da solo]
nel 1374 (gennaio) è stato scoperto e soffocato un attentato contro di lui. La cospirazione è stata ispirata dal fratello Marsilio da Carrara.


 
1386
-


1386
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Antonio Venier
Albero genealogico
(1330 circa – Venezia 23 novembre 1400)
figlio di genitori ignoti;
1382-1400, doge di Venezia; [62°]
mel 1383 fa mettere in carcere il proprio figlio Ludovico per aver questi offeso, per questoni d'amore, un giovane patrizio; poco dopo egli muore.





- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1386
solo ora il possesso dell'isola di Corfù viene ceduto con atto pubblico da Riccardo Altavilla e da Giovanni Alessio a Giovanni Civrano capitano del Golfo [i veneziani ne godranno il pieno possesso a tale titolo fino al 1401 quando da Ladislao re di Napoli ne sarà fatta l'intera cessione previo esborso di 30.000 ducati].
Il mare crea ancora molti danni alle merci per cui è necessario risarcire i commercianti veneziani che presenti ormai in tutti i porti di Europa, Asia e Africa hanno fatto di Venezia l'Emporio dei tesori.

Marzo
Ill Senato delibera di richiamare da Trebisonda il bailo veneziano, lasciandovi per la difesa del castello e del piccolo insediamento veneziano un suo vice, con uno stipendio di non più di 10 sommi (ca 150 ducati).
[Il s regolare veneziano a Trebisonda viene interrotto (1385-95) e le galee armate veneziane navigano esclusivamente verso Tana.]

1386
signorie di Ferrara, Modena, Rovigo
Niccolò II [lo Zoppo]
Albero genealogico

(1338 - 1388)
figlio di Obizzo III d'Este e di Lippa Ariosti;
1352-88, signore di Modena;
1361-88, signore di Ferrara e Rovigo;
nel 1363 sposa Verde (Viridis) della Scala († 1395)
1376-77, signore di Faenza;

Alberto I
Albero genealogico

(1347 - luglio 1393)
figlio di Obizzo III d'Este e di Lippa Ariosti;
1361/88-93, signore di Ferrara, Modena e Reggio;
si annette nuove terre tra cui Lugo, Bagnacavallo e Cotignola;
crea la cancelleria, la magistratura dei Dodici Savi;
nel 1381 crea la “lira marchesina”;



1386
-



1386
REGNO di NAPOLI
Carlo III d'Angiò-Durazzo
Albero genealogico

(1345 ca - Višegrad 1386)
figlio di Luigi d'Angiò-Durazzo, conte di Gravina, e nipote di Carlo II [lo Zoppo];
educato alla corte di Giovanna I di Napoli, passa in seguito in Ungheria presso il re Lajos I [il Grande];
1369, sposa la cugina Margherita, figlia del duca Carlo di Durazzo e di Maria d'Angiò, sorella di Giovanna I];
1370, lo raggiune la moglie;
1380, quando Urbano VI scomunica la regina, viene da lui invitato ad assumere l'eredità del regno;
1381-86, re di Napoli;
[incoronato (novembre) assieme alla moglie, come indicato dal pontefice, riesce poi, con l'aiuto di Alberico da Barbiano, a fronteggiare la successiva spedizione angioina-sabauda.]
nel 1385, deterioratisi i rapporti con il pontefice, viene scomunicato; lascia quindi Napoli per tornare con la moglie, dopo aver raccolto l'offerta di numerosi nobili magiari fedeli alla casa d'Angiò, in Ungheria dove viene incoronato
1385-86, re d'Ungheria (Carlo II);
mentre la moglie è incoronata vicaria generale del regno;
1386
muore assassinato.

 


Ladislao [il Vittorioso/il Magnanimo]
Albero genealogico
figlio di Carlo III d'Angiò-Durazzo, re di Napoli e d'Ungheria, e di Margherita di Durazzo († 1412), cugina del padre;
1386-1414, re di Napolis;
[incoronato a soli nove anni, in seguito all'assassinio del padre, sotto la reggenza della madre Margherita d'Angiò-Durazzo.]

 


Luigi II d'Angiò
Albero genealogico

(Tolosa 1377 - Angers 1417)
figlio di Luigi I d'Angiò e della c.ssa Marie di Blois e di Guisa;
1384-1417, conte del Maine e di Provenza;
1384-1417, duca d'Angiò;
1384-1417, re di Napoli, di Sicilia e di Gerusalemme [titolare];
[subentrato nei diritti alla successione del Regno di Napoli.]

 


1386
-

1386
REGNO di SICILIA
Maria
Albero genealogico

(1362/63 - Lentini 1401)
figlia di Federico III [lo Scemo] e di Costanza di Aragona;
1377-1401, regina di Sicilia;
sotto la tutela di Artale d'Alagona reggente del Regno;
il Vicario d'Alagona convoca a Caltanissetta i più grandi feudatari del Regno per deliberare intorno al governo dell'isola nel periodo della minore età di Maria; dalla riunione esce la decisione di scegliere quattro Vicari nelle persone di:
- Manfredi Chiaromonte,
- Francesco Ventimiglia conte di Geraci,
- Guglielmo di Peralta e
- Artale d'Alagona;
i 4 Vicari vanno d'accordo finché (1378) non si scopre il tentativo segreto di d'Alagona di far stipulare un accordo matrimoniale fra la regina Maria e Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano;
nel 1379 la frattura apertasi fra i 4 Vicari offre il destro a Guglielmo Moncada, conte di Augusta, di rapire Maria che, dopo una lunga prigionia a Licata, viene trasferita in Spagna sotto la tutela della casa d'Aragona e promessa sposa a Martino [il Giovane], figlio ancora minorenne di Martino [il Vecchio], duca di Montblanc;



1386
-

 

 






Giovanni da Capestrano (Capestrano, L'Aquila 1386-Ilok, Croazia 1456, morto di peste) frate francescano, canonista insigne, santo; specializzato nella riabilitazione delle donne traviate;
[Fa parte del grande quadrumvirato dell'Osservanza, assieme a Bernardino da Siena, Giacomo dalla Marca e Alberto da Sarteano.]
amico di Bernardino da Siena, lo difende davanti al papa;
predica prima nin Europa occidentale, dall'Irlanda alla Spagna, poi estende e difende la Fede nella regione Carpatica e parte della Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia, su cui incombe la minaccia musulmana. Quando i turchi prendono Costantinopoli, in qualità di nunzio apostolico e Inquisitore generale in Germania, predica e sostiene la Crociata bandita dai pontefici ma sente tutto lo strazio dell'Ungheria, la sola regione pronta a combattere, che non può entrare in guerra per mancanza di denari e di armi;
1456, prende un posto di comando accanto al generalissimo Janos Hunyadi e muove la sortita che mette in fuga i turchi determinando la vittoria di Belgrado;
Tractatus de cupiditate
Speculum conscientiae
De iudicio universali
De papae et concilii auctoritate

Lettere e Sermoni.

Piccinino, Niccolò (Callisciana, Perugia 1386-Cusago, Milano 1444) condottiero italiano;
[Padre di Jacopo (1423-1465) e di Francesco († 1449).]
figlio di un macellaio, militò in varie compagnie di ventura; 
1416, diventa uno dei luogotenenti di Braccio da Montone e con questi combatte soprattutto nelle Marche, nel Lazio, nell'Umbria;
1424, alla morte di Braccio (forse la disfatta all'Aquila è stata colpa del Piccinino) assume il comando delle milizie braccesche;
1425, è al servizio della repubblica di Firenze;
1426, viene assoldato da Filippo Maria Visconti a cui rimane sempre fedele (cosa insolita di questi tempi);
1427, è sconfitto a Maclodio dalle preponderanti forze veneziane; 
1432, si prende comunque la rivincita a Cremona e a Delebio assicurando ai Visconti il dominio sulla Valtellina;
1433, sconfigge Niccolò da Tolentino a Castel Bolognese unendo così (sia pur temporaneamente) Bologna ai domini del duca di Milano;
1436, compie un infruttuoso tentativo di conquistare Genova;
1438-41, ottiene diversi feudi da Filippo Maria Visconti fra l'Appennino piacentino e il Po, ma non riesce ad ottenere l'ambito dominio su Piacenza; 
1440, muove contro i fiorentini, ma viene sconfitto ad Anghiari da M. Attendolo;
1441, quando stringe d'assedio lo Sforza a Martinengo, divenendo padrone del campo, lo stesso Visconti preferisce riavvicinarsi allo Sforza cui concede in sposa la figlia, timoroso della potenza raggiunta dal Piccinino; questi entra in crisi;
1443, viene sconfitto dagli sforzeschi a Monteloro;
1444, viene sconfitto anche suo figlio Francesco a Montolmo; amareggiato e sofferente di idropisia, muore pochi mesi dopo.

Traversari Ambrogio o Ambrogio Camaldolese (Portico di Romagna, Forlì 1386- Fontebuona, Firenze, 1439) umanista e teologo.
1438-39, nelle trattative di unione tra la Chiesa greca e latina, stende in ambedue le lingue l'atto di unione;
Hodoeporicon (diario di viaggi nei quali esplorò biblioteche di vari conventi, trovando molte opere di padri greci)
A Ravenna trovò un codice delle lettere di Cipriano, a Roma trentanove omelie d'Origene.
Epistolario interessante sul mondo degli umanisti.
Tradusse lo pseudo-Dionigi e Diogene Laerzio.

Torna su

 

Nuova Ricerca