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Papa
Sisto IV

(1471-84)

1480, è costretto a ritirare l'interdetto contro i fiorentini, dopo la riconciliazione tra Lorenzo de' Medici e il re Ferdinando di Napoli.

Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta

«segue da 1444»
1480, Rodi, l'isola subisce un duro attacco da parte delle armate egiziane e turchesche;
«segue 1522»

ANNO 1480





1480
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);
nel 1457, alla morte di Ladislao [Postumo], rivendica a sé il diritto all'eredità di tutti i possessi territoriali della casata asburgica e, ottenutili dopo non poche lotte, unifica i domini acquistati, costituendo così il più esteso tra gli stati tedeschi:
Austria eretta in arciducato (1453), Stiria, Carinzia, Carniola, Tirolo;
nel 1458 non riesce a salvaguardare i suoi diritti sui regni di Boemia e d'Ungheria;
nel 1477 combina il matrimonio di suo figlio Massimiliano e Maria di Borgogna, figlia di Carlo [il Temerario], ponendo così le basi della futura potenza asburgica;

1480
-


1480
REGNO di BOEMIA
Ladislao II Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
nel 1478, con la pace di Olmütz, conferma a Mattia Corvino il possesso delle terre conquistate a Giorgio Podebrad (Moravia, Slesia e Lusazia);






1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

 



1480
-



1480
REGNO d'UNGHERIA
Mattia Corvino

(Kolozssvár 1440 - Vienna 1490)
figlio di János Hunyadi;
1458-90, re d'Ungheria;
proclamato grazie alle vaste aderenze e alle ricchezze della sua casata;
nel 1464 attacca il regno di Boemia;
nel 1465, grazie al matrimonio con Beatrice d'Aragona figlia di Ferdinando di Napoli, i contatti con la cultura italiana si fanno più assidui; alla sua corte si costitusce una ricca biblioteca umanistica (Corviniana);
nel 1478, con la pace di Olmütz, Ladislao II Jagellone gli conferma il possesso delle terre conquistate a Giorgio Podebrad (Moravia, Slesia e Lusazia);

 



1480
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1480
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
1456-66, lunga guerra contro i cavalieri teutonici che, con la pace di Torun, sono costretti a restituire la Pomerania e a rendergli omaggio feudale;
nel 1470 combatte contro Mattia Corvino che contende a suo figlio Ladislao (il futuro Ladislao II) il trono di Boemia;




1480
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1480
Albero genealogico

(Tangermünde, Magdeburgo 1414 - Francoforte sul Meno 1486)
terzogenito di Federico I;
1440, eredita il principato di Ansbach;
1464, alla morte del fratello Giovanni [l'Alchimista] eredita il principato di Bayreuth;
1470-86, elettore di Brandeburgo;
in seguito all'abdicazione dell'altro fratello Friedrich II [Dente di Ferro];
riuniti così tutti i possedimenti del casato, inizia una politica di consolidamento e di espansione;
nel 1473, per garantire l'indivisibilità della marca, con la Dispositio Achillea stabilisce un nuovo principio di successione basato sulla primogenitura;
nel 1476 abdica conservando il titolo elettorale;

1480
Albero genealogico

(† 1486)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo ernestino della casa di Wettin;
1464-86, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]
nel 1474, generale tra i più abili del tempo, appoggia la politica imperiale lottando contro Carlo [il Temerario];




1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;




1480
ducato di Baviera
Georg di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Landshut 1455 - Ingolstadt 1503)
figlio di Ludwig IX [il Ricco] e di Amalia di Sassonia;
1479-1503, duca di Baviera in Landshut e Ingolstadt;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]







1480
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]
nel 1454 Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.
nel 1460 liquida il despotato di Morea, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1461 liquida l'impero di Trebisonda, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1463 inizia con Venezia una lunga guerra per i predominio del Mediterraneo orientale; attacca diverse volte Scanderbeg in Albania senza tuttavia sconfiggerlo;
nel 1468, alla morte del principe albanese Giorgio Castriota [Scanderbeg], l'Albania viene sostanzialmente sottomessa e i familiari e seguaci del principe devono rifugiarsi in Italia;
nel 1475, nella battaglia di Vaslui, viene sconfitto da Stefano [il Grande] di Moldavia (1457 - 1504).
nel 1476, nella battaglia di Valea Alba, sconfigge i moldavi accrescendo ulteriormente il suo impero.
nel 1478, in Albania, anche i veneziani sono costretti ad abbandonare Scutari;
nel 1479, a Istanbul, viene firmato un duro trattato di pace tra i vincitori ottomani e i veneziani;





1480
vano è anche l'assedio di Rodi, strenuamente difesa dal piccolo esercito dei cavalieri Ospitalieri;
viste le difficoltà a superare i Balcani, minaccia direttamente il mondo cristiano con incursioni nel Regno di Napoli prendendo con facilità Otranto ma l'occupazione è soltanto temporanea;

1480
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
 

(Venezia 1454 - 1510)
moglie di Giacomo di Lusignano;
1473-89, regina di Cipro e di Gerusalemme;
[sotto la tutela di un ammiraglio veneziano;
nel 1474 muore il figlio James III, nato postumo nel 1473, estinguendosi così così la dinastia dei Lusignano;
si trova subito inserita in un difficile gioco diplomatico, fra le mire degli Aragonesi di Napoli e le pretese di Carlotta erede legittima dei Lusignano;
ben presto, sottraendosi al ruolo di "strumento" che la Repubblica di Venezia gli ha assegnato, intende fare dell'isola un regno indipendente;


1480
-





1480
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;
nel 1474 conclude con Mengli-Ghiray, khan della Crimea, un'alleanza contro l'Orda d'Oro e si volge contro la repubblica di Novgorod [ormai in stato di debolezza cronica, divisa al suo interno tra il partito dell'oligarchia commerciale e aristocratica che si appoggia allo stato polacco-lituano e il popolo che si appoggia alla Russia];
nel 1478 prende possesso di Novgorod incorporandone i territori nello stato moscovita;

 
-
1480
respinge un attacco di Ahmat khan dell'Orda d'Oro [sarà definitivamente liquidata da Mengli-Ghiray nel 1502];


1480
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;
nel 1475, con la battaglia di Racova, ferma l'attacco dei turchi; allarga il proprio dominio a spese dell'Ungheria e della Valacchia;

 
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1480
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1480
REGNO di FRANCIA
Luigi XI
Albero genealogico
(Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483)
figlio di Carlo VII [il Vittorioso] e di Maria d'Angiò;
incaricato del governo del Delfinato, agisce con durezza ed energia; per aver poi partecipato ad una rivolta di nobili contro il padre deve esulare per cinque anni alla corte di Federico III [il Buono];
1461-83, re di Francia;
salito al trono, mette da parte i consiglieri del padre e si circonda soltanto di persone fedeli tratte dalla borghesia o dalla piccola nobiltà (Philippe de Commynes e Jean de Balue) trovandosi ovviamente di fronte l'opposizione dei grandi feudatari;
nel 1465, la "Lega del bene pubblico", che vede coalizzati contro di lui il fratello Carlo, i duchi di Borbone e di Bretagna e Carlo [il Temerario], lo costringe ad alcune cessioni, con i trattati di Conflans e di Saint-Maur;
nel 1468 ha ragione del duca di Bretagna ma non di Carlo [il Temerario] che lo obbliga al duro trattato di Péronne;
nel 1474, alla morte del fratello Carlo, la Guienna rientra nella corona; eliminati alcuni feudatari ribelli, i Nemours, gli Armagnac, gli Alençon, avvia una lotta senza quartiere contro Carlo [il Temerario];
nel 1477, grazie agli alleati svizzeri, sconfigge Carlo [il Temerario] a Nancy;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1480
-



1480
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
dal 1454 si dedica ormai al solo governo della Provenza;
nel 1454 viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);

Livre du Coeur d'Amour Epris (1457, opera allegorica; libro fatto illustrare e illustrato da egli stesso con miniature di grande bellezza, come il suo salterio e vari Libri d'Ore)
Mortifiement de Vaine Plaisance (opera morale);
1480
da tempo si dedica al solo governo della Provenza ma il ducato d'Angiò, già confiscato in seguito al coinvolgimento del figlio Giovanni nella cospirazione della "lega del bene pubblico" contro Luigi XI, viene definitivamente incamerato dal re.
Amante delle arti e delle lettere lascia il suo castello di Tarascona, una magnifica corte rinascimentale.





Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
ereditato il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò, con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna le più importanti piazzeforti del paese;
nel 1475 è costretto a rifugiarsi a Lione dove prende il comando di truppe svizzere;
nel 1476 sconfigge Carlo [il Temerario] a Grandson e a Morat;
nel 1477 uccide Carlo [il Temerario] nell'assedio di Nancy;
1480-1508, duca di Bar;
succeduto a Renato I [il Buono], è attratto dalle vicende italiane;





1480
-

 
1480
ducato di Savoia
Filiberto I [il Cacciatore]
Albero genealogico
(Chambery 1465 - Lyon 1482)
figlio di Amedeo IX [il Beato] e di Yolande di Valois;
1472-82, principe di Piemonte
1472-82, conte di Aosta, Maurienne e Nizza
1472-82, duca di Savoia;
[a 7 anni]
nel 1474 sposa Bianca Maria Sforza;




 
-
1480
-

 



1480
REGNO d'INGHILTERRA
Edward IV
Albero genealogico

(Rouen 1442 - Westminster 1483)
figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1460, alla morte del padre diviene il pretendente degli York al trono;
1461-83, re d'Inghilterra;
grazie all'aiuto del suo valoroso cugino Richard Neville conte di Warwick;
nel 1464 sposa segretamente Elizabeth Woodville;
nel 1470 la sua politica favorevole alla Borgogna e ostile alla Francia provoca il passaggio del conte di Warwick ai Lancaster, per cui è costretto a fuggire in Olanda mentre il potente cugino, alleato con suo fratello Giorgio duca di Clarence, rimette sul trono Enrico VI;
nel 1471 fa ritorno in Inghilterra a capo di un forte esercito;







Riccardo di Gloucester
Albero genealogico

(Fotheringay, Castle, Northamptonshire 1452 - Bosworth 1485)
undicesimo figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1461-83, duca di Gloucester;



1483-85, re d'Inghilterra (Riccardo III);







1480
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1480
-




a

1480
REGNO di SCOZIA
James III
Albero genealogico

(Stirling 1453 - Milltown 1488)
figlio di Giacomo II Stuart e di Mary di Guelders;
1460-88, re di Scozia;
succeduto ancora fanciullo al padre;
nel 1469 sposa Margherita di Danimarca ottenendo in dote le Shetland e le Orcadi;
nel 1471 deve affrontare ricorrenti sedizioni e congiure, suscitate dalla nobiltà che lo accusa pretestuosamente di circondarsi di consiglieri mediocri e volgari;

1480
1455-85, guerra delle due rose (schierato con i Lancaster.)

a

1480
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
appena eletto in Svezia, le sue mire accentratrici si scontrano subito con le spinte autonomistiche, rappresentate soprattutto dalla chiesa;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
nel 1464, dopo le spinte autonomistiche rappresentate soprattutto dalla chiesa, la Svezia si stacca dall'unione;
nel 1471 tenta di recuperare il trono svedese ma viene sconfitto a Brunkeberg;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;
nel 1475, in uno dei suoi molti viaggi all'estero, giunge a Roma per l'anno santo ottenendo da Sisto V le bolle di fondazione dell'università di Uppsala;






1480
-



1480
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;
nel 1455 muore la moglie Isabella;
nel 1460 muore lo zio Enrico [il Navigatore] duca di Viseu ma l'opera di esplorazione continua, anche se egli preferisce impegnarsi in una onerosa azione di conquista antimusulmana in Marocco;
nel 1471 prende Tangeri e Arzila in Marocco;
nel 1474, alla morte di Enrico IV di Castiglia, si allea con Luigi XI di Francia ed appoggia con le armi il diritto alla successione di Giovanna [la Beltraneja], unica figlia del defunto re, a lui promessa sposa dai sostenitori di quest'ultimo, contro Isabella [la Cattolica], zia di Giovanna e sposa di Ferdinando d'Aragona;
nel 1475 la la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;
nel 1479 viene sottoscritto il trattato di Alcoçobes (o Alcáçovas) con i castigliani, in base al quale Giovanna [la Beltraneja] e suo marito Alfonso di Portogallo rinunciano all'eredità castigliana;




1480
-


1480
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Ferdinando II [il Cattolico]
Albero genealogico

(Sos, Aragona 1452 - Madrigalejo, Estremadura 1516)
figlio di Giovanni II d'Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enriquez;
1469, Valladolid 19 ottobre, sposa Isabella, sorellastra di Enrico IV di Castiglia;
1474, alla morte di Enrico IV, la figlia Giovanna [la Beltraneja], sposa Alfonso V re del Portogallo;
ne segue una lunga e dura lotta di successione tra le due pretendenti e i rispettivi mariti;
1479-1516, re d'Aragona e di Sicilia;
dopo la conclusione di una lunga e dura lotta per la successione;
con la morte di Giovanni II d'Aragona inizia il regno congiunto dei due sovrani: ciascuno figura come principe consorte nel regno dell'altro, e sul piano costituzionale la Castiglia e l'Aragona rimangono due stati separati, ma tra Ferdinando e Isabella regna una piena intesa;




1503-16, re di Napoli (Ferdinando III);
1512-16, re di Spagna (Ferdinando V);





1480
dal 1478 opera il Sant'Uffizio (Inquisizione spagnola);



1480
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1469, 19 ottobre, liberata dal castello di Madrigal dove Enrico la teneva in una velata prigionia, può sposare Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia ed erede della corona aragonese: questo matrimonio, atto di volontà della principessa, non è certo gradito ad Enrico IV né negli ambienti diplomatici portoghesi, inglesi e francesi;
a questo punto molti dei grandi di Castiglia, temendo un rafforzamento che alla corona castigliana sarebbe pervenuto dall'unione con quella aragonese il giorno in cui Ferdinando avesse ereditato l'Aragona, oppongono alle sue ragoni quelle di Giovanna la Beltraneja, figlia presunta di Enrico IV;
1474-1504, regina di Castiglia;
dopo la morte del fratello, anche se la lotta per il riconoscimento dei diritti ereditari continua;
nel 1475 la la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;
nel 1476, alla morte del gran maestro dell'ordine cavalleresco di Santiago, pretende che questa carica venga assegnata al marito;
nel 1479 viene sottoscritto il trattato di Alcoçobes (o Alcáçovas) con i portoghesi, in base al quale Giovanna [la Beltraneja] e suo marito Alfonso di Portogallo rinunciano all'eredità castigliana;


1480
un provvedimento delle cortes di Toledo toglie all'aristocrazia castigliana la metà delle rendite usurpate o alienate dopo il 1464; queste cortes provvedono anche alla riforma del Consejo real o Consejo de Castilla integrandolo con una dozzina di nuovi membri di nomina regia (in gran parte letrados di origine borghese) e privando del voto i dignitari tradizionali del regno che ne fanno parte (come il Condestable e l'Almirante, titoli di cui si sono appropriate alcune grandi famiglie); viene con ciò sancita a funzione decisiva che nell'apparato del governo hanno la piccola nobiltà, la hidalguia delle campagne e, soprattutto, la piccola borghesia caratterizzata da una preparazione e da una cultura giuridica; dà incarico al giurista Diaz de Montalvo di raccogliere le ordenanzas reales;




1480
Monferrato
Guglielmo VIII Paleologo
Albero genealogico
(† Casale Monferrato 1483)
figlio del marchese Giangiacomo Paleologo e di Giovanna di Savoia;
1448, dopo aver servito Francesco Sforza, riceve in cambio la signoria su Alessandria e su altre città;
1450, il fratello Bonifacio III, premuto dalle mire dei Savoia e da quelle dei duchi di Milano, riconsegna Alessandria a Francesco Sforza;
1452, passato al servizio di Alfonso [il Magnanimo], milita in Lombardia e in Piemonte;
1454, dopo la pace di Lodi si riavvicina allo Sforza, temendone la potenza;
1464-83, marchese di Monferrato;
dopo aver ereditato la marca dal fratello Giovanni IV;
da questo momento pensa solo a garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
nel 1468 è nominato capitano generale delle truppe lombarde da Galeazzo Maria Sforza (che pensa così di ereditare da lui la marca) cerca di garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
1480
Febbraio
ottiene la reggenza e il governo effettivo del ducato di Milano; nei mesi successivi riesce a mettere da parte i rappresentanti di quel partito ghibellino (Borromeo, Pusterla, Marliani) che pure ha favorito il suo ritorno e, sbarazzatosi di Cicco Simonetta (decapitato a Pavia in ottobre), diventa l'incontrastato signore di Milano;










 
1480
-


1480
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Battista II di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1478 26 nov - 25 nov 1483, doge di Genova;


1480
-



1480
ducato di Milano
Gian Galeazzo Sforza
Albero genealogico
(Abbiategrasso 1469 - Pavia 1494)
figlio di Galeazzo Maria e di Bona di Savoia;
1476-94, duca di Milano;
sotto la reggenza della madre, assistita dal segretario ducale Cicco Simonetta e appoggiata dal partito guelfo;
nel 1479 Bona di Savoia cede e chiama a Milano il cognato;
1480
Febbraio
reggenza e governo effettivo passano nella mani dello zio Ludovico [il Moro ]; nei mesi successivi Bona di Savoia viene estromessa definitivamente e confinata ad Abbiategrasso;


Ludovico Sforza [il Moro]
Albero genealogico
(Vigevano 1452 - Loches, Turenna 1508)
figlio quartogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
nel 1476 cerca con gli altri fratelli Sforza Maria, Ascanio e Ottaviano di contrastare la successione del nipote Gian Galeazzo Maria;
nel 1477 un suo colpo di mano tentato assieme ai fratelli viene sventato ed i congiurati, banditi dalla città, vengono confinati in diverse città italiane;
da Pisa egli continua la sua azione per scalzare l'autorità di Bona di Savoia e di Cicco Simonetta, contando anche sull'appoggio di Alfonso d'Aragona (figlio del re di Napoli Ferdinando I) e di Roberto di Sanseverino;
nel 1478 verso la fine dell'anno si porta con i fratelli in Liguria, con l'intenzione di puntare su Milano;
nel 1479, nonostante un nuovo bando per ribellione e nonostante la morte di Sforza Maria, assieme agli altri fratelli prende Tortona; Bona di Savoia cede e lo chiama a Milano;
1479-1500, duca di Bari;



1494-1500, duca di Milano;






 
1480
-



1480
Mantova
Federico I Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1442 - m. 1484)
figlio di Ludovico III e di Barbara del Brandeburgo;
1463, dopo una giovinezza avvolta nella leggenda, sposa Margherita, figlia di Alberto II duca di Baviera;
1478-84, marchese di Mantova;
succeduto al padre;
nel 1479 ottiene dall'imperatore Federico III la regolare investitura; combatte a fianco delle forze del ducato di Milano contro gli svizzeri e al fianco di Firenze nella guerra contro Sisto IV e Ferdinando I d'Aragona;

1480
-

1480
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Giovanni Mocenigo
Albero genealogico
(Venezia 1409 – Venezia 14 set 1485)
figlio di Leonardo e di Francesca Molin; fratello del doge Pietro;
1478-85, doge di Venezia; [72°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1480
-




1480
Firenze
Lorenzo de' Medici [il Magnifico]
Albero genealogico
(Firenze 1449 - 1492)
figlio del banchiere fiorentino Piero e di Lucrezia Tornabuoni;
1466, inizia l' avventura dell'allume che sarà uno dei motivi principali del crollo di casa Medici;
1469-92, signore di Firenze;
alla morte del padre ha solo 21 anni ed è quindi costretto ad affidarsi all'esperienza di Francesco Sassetti che finisce per diventare l'arbitro assoluto dell'impero economico di famiglia;
nel 1475 viene in urto con Sisto IV e ai Medici viene tolto l'incarico di depositari generali della Santa sede, ora affidato al genovese Melladuce Cigala;
nel 1477 si assicura il commercio del ferro stipulando un contratto con il signore di Piombino proprietario delle miniere dell'isola d'Elba;
nel 1478 prende corpo la "congiura dei Pazzi";
il centinaio di esecuzioni che punisce l'assassinio scatena il papa che scomunica Lorenzo e muove guerra; 
le fortune economiche dei Medici sono ormai tramontate e, a catena, il dissesto si propaga a tutte le proprietà dei Medici; ogni intervento, lecito e non, è inutile;
 
1480
-


1480
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454, con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;
1458-94, re di Napoli;
succeduto in base alle disposizioni testamentarie del padre, l'ascesa al trono gli viene contestata da più parti:
- da papa Callisto III, signore feudale del regno di Napoli che si rifiuta di riconoscere i diritti di un bastardo;
- da molti baroni favorevoli ad appoggiare le pretese angioine al trono napoletano;
alla morte di Callisto III viene invece riconosciuto dal successore Pio II, cui sta a cuore la pacificazione dei cristiani per poter rilanciare la crociata contro gli ottomani;
il riconoscimento avviene però previa cessione della città di Benevento e corresponsione puntuale del censo che il regno deve alla curia;
non cessa invece l'opposizione dei nobili filoangioini, appoggiati da Genova, che invitano nel napoletano Giovanni d'Angiò perché vi faccia valere i suoi diritti, e al suo fianco si schierano due codottieri illustri, Iacopo Piccinino e Sigismondo Malatesta;
l'intervento di Francesco Sforza al fianco di Ferdinando, l'appoggio di Pio II, l'aiuto apportato dal principe albanese Giorgio Scanderberg salvano il trono aragonese;
nel 1465 cessa ogni resistenza baronale e angioina;
sua figlia Leonora va in sposa a Ercole I d'Este, duca di Ferrara, mentre una sua figlia naturale sposa Leonardo della Rovere, nipote di Sisto IV;
nel 1467 sottoscrive insieme con Milano, Firenze e il papa una lega difensiva che lo assicura contro Venezia;
nel 1478 l'alleanza con Sisto IV e gli interessi espansionistici verso la Toscana meridionale lo fanno coinvolgere nel complotto contro i Medici e nella guerra che ne segue; nello stesso tempo, temendo il prepotere in Milano del ministro Cicco Simonetta, gli fa appoggiare il colpo di stato di Ludovico [il Moro];
1480
Marzo
25
, la diplomazia tempestiva di Lorenzo [il Magnifico] lo induce a imporre al papa la pace con Firenze;
nuova lega tra Milano, Firenze e Napoli;





Alfonso II
Albero genealogico

(Napoli 1448 - Mazzara, Messina 1495)
figlio di Ferdinando e di Isabella di Chiaromonte;
1458-94, duca di Calabria;
nel 1465, riprendendo la politica di riavvicinamento ai duchi di Milano, sposa Ippolita Maria figlia di Francesco Sforza;
1478-79, nella guerra che segue alla congiura dei Pazzi, viene inviato come gonfaloniere a combattere contro Firenze;
1480-81, si distingue contro i turchi che hanno occupato Otranto;




1494-95, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1480
-
a





Aleandro, Girolamo (Motta di Livenza, Treviso 1480-Roma 1542) ecclesiastico e umanista italiano;
cardinale, nunzio a Venezia (1533 apr - nov 1534);
De habendo concilio
.

Andersson, Lars o Laurentius Andreae (Strängnäs, Stoccolma 1480 ca-1552) teologo protestante svedese, in linea con Olaf Petersson (Olaus Petri)
Tra i collaboratori della prima traduzione svedese del Nuovo Testamento (1526).

Barbosa, Duarte (Lisbona 1480 ca-Cebu, Filippine 1521, ucciso dagli indigeni) viaggiatore portoghese
Relazione (1516, inclusa in traduzione italiana da G.B. Ramusio nell'opera Delle navigazioni et viaggi (1550-59) pubblicata in testo originale a Lisbona nel 1813.

Biringuccio, Vannoccio (1480-1539) chimico e metallurgista italiano, il primo a descrivere la preparazione dello zolfo (S) puro da quello naturale; 
[Già nel II millennio a.C. gli egizi usano lo zolfo per scopi tecnici ed esso è anche ricordato in testi assiri, mentre Omero nell'Odissea descrive il ricorso alla combustione dello zolfo per la disinfezione dei locali; la sua importanza cresce nei secoli XVI e XVII con il diffondersi dell'impiego della polvere nera; la sua natura elementare sarà però riconosciuta molto più tardi da A.-L- Lavoisier.].

Brocar, Arnão Guillén de (?-1523 ca) stampatore di Pamplona, maggior stampatore spagnolo del Cinquecento;
[Padre di Juan.]
1492, inizia la sua carriera a Pamplona pubblicando libri di teologia (non più di sedici a tutto il 1500) stampati con gran cura in eleganti caratteri gotici rotondi;
[Prima della sua morte, o poco dopo, ne seguiranno altri settantasei.]
1508, viene nominato dal cardinale Francesco Ximenes stampatore dell'università di Alcalà che ora rivaleggia con Salamanca;
da re Carlo I [imperatore Carlo V] viene nominato stampatore reale (titolo che in seguito riceverà anche il figlio);
Ero e Leandro di Museo (dove prova il bel carattere greco poi usato in Poliglotta Complutense)
Poliglotta Complutense (1522, 6 voll., con carattere greco, una Bibbia plurilingue in ebraico, caldeo, greco e latino; segna l'inizio della riforma cattolica)
[Complutum è il nome latino di Alcalá de Henares.
1502, inizia il lavoro di preparazione; il modello di carattere usato deriva da un manoscritto che Leone X ha messo a disposizione del cardinale espressamente per questo scopo;
1514-17, avviene la stampa dei 6 volumi.
Il cardinale Francesco Ximenes, promotore dell'opera, vi ha speso 50mila ducati d'oro (ca 25mila sterline oro) senza vederla compiuta.]


Bruno, Cola (Messina 1480 ca-Padova 1542) letterato italiano, segretario, amico e collaboratore fedele di P. Bembo sia nelle faccende familiari che in quelle letterarie, fu in rapporto con i migliori letterati del tempo e membro dell'Accademia degli Infiammati.

Camillo, Giulio [Giulio Camillo Delminio] (Castello di Zoppola?, San Vito al Tagliamento 1480 ca-Milano 1544) letterato italiano, studioso di occultismo, retorica e mnemotecnica; viaggiatore instancabile, per tutta la sua vita insegue il progetto di un "teatro della memoria";
Idea del theatro (1550).

Colines, Simon de (?-?) stampatore francese;
sposò la vedova di Henri Estienne continuando degnamente la tradizione della ditta fino a quando non entrò negli affari Robert Estienne.
Gli vengono attribuite alcune serie di caratteri interamente nuove (di corsivo e di greco) e specialmente il tondo St-Augustin-Sylvius (1531) il diretto predecessore di tutti i caratteri cosiddetti Garamond ma egli ha la fortuna di ottenere i servizi di Claude Garamond quale punzonista e "consulente grafico".
De Natura Stirpium di Jean Ruel (scienze naturali)
Jean Fernel (cosmografia)
Sacrobosco (astrologia)
Orazio
Marziale.

Cotta, Giovanni (Vangadizza, Legnago 1480-Viterbo 1510) umanista e poeta italiano;
soldato sotto Bartolomeo d'Alviano, prende parte alla battaglia dell'Agnadello;
1505, a Roma si dedica - in collaborazione con Marco da Benevento - a studi geografici e astronomici;
Geografia di Tolomeo (coopera all'edizione)
Commento con note a Properzio e Plinio
Breve raccolta di liriche (ammirate dal Sannazzari e dal Flaminio che lo chiamano "dolce e più nuovo Catullo").

Cromberger, Jacob (?-1527) stampatore tedesco a Siviglia;
[Padre di Juan.]
1502, fonda la più grande stamperia di Siviglia e diventa il principale editore del grande umanista Elio Antonio de Nebrija (o Lebrixa) le edizioni di Persio e Prudenzio )
[Famose al tempo per la loro erudizione, diventeranno attraenti per la loro veste tipografica, con testo in tondo contornato dal commento in caratteri gotici.]
Ordonanções do Reino (Siviglia 1507, I ed.; Lisbona 1520, II ed.; commissionategli da re Manoel I del Portogallo).

Fregoso, Federigo (1480-1541) cardinale, arcivescovo di Salerno;
deciso sostenitore della riforma interna della Chiesa;
Opera postuma:
Trattato della oratione (Venezia 1542, Gabriel Giolito; ristampata l'anno dopo)
[Assieme al Trattato…, in un unico volume e sotto il suo nome, escono le volgarizzazioni di due scritti di M. Lutero,
- Della giustificazione, della fede et dell'opere,
- Prefatione alla lettera di San Paolo a' Romani.
L'Indice di Paolo IV bandisce il libro considerandolo un'opera tripartita.
L'Indice tridentino e i successivi, pur prendendo atto che solo una parte del volume è uscita dalla sua penna, continuano a bandirlo integralmente.
Una copia veneziana stampata da Comin da Trino nel 1545 sulla base di un privilegio accordato dal Senato ad Andrea Arrivabene, sarà individuata dalla d.ssa Menchi.
Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]

Gaetano Thiene (Vicenza 1480-Napoli 1547) religioso italiano, laureatosi in diritto a Padova, santo (canonizzato nel 1671 da Clemente X);
1506, protonotario nella curia papale a Roma;
1516, ordinato sacerdote, entra nella confraternita del "Divino Amore";
1520, fonda l' "Ospedale degli Incurabili" a Venezia;
1524, con G.P. Carafa (poi Paolo IV), B. Colli, P. Consiglieri la congregazione dei chierici regolari detta dei teatini a Roma;
1527, durante il sacco di Roma è fatto prigioniero dai lanzichenecchi ma poi riesce a riparare a Venezia;
1533 si trasferisce a Napoli dove si dedica alla creazione di centri claustrali femminili, case di cura per ammalati e per l'assistenza ai poveri diffondendo lo spirito della controriforma cattolica.
[non quello nato nel 1387, vedi)

Garamond, Claude (Parigi 1480 [1499] -1561) disegnatore e fonditore di caratteri tipografici francese;
1510, viene accolto come apprendista nella bottega dello stampatore parigino Antoine Augerau († 1534) [e non in quella di Geoffroy Tory].
1531, non stampa, ma crea su commissione degli editori francesi, primi fra tutti S. de Colines e R. Estienne
), delle serie di tondo destinate ad influenzare lo stile della stampa francese fino alla fine del Settecento;
Aggrazia i tondi di A. Manuzio e N. Jenson, disegna un nuovo romano antiqua in diversi tipi (typi regii e anche caractères de l'université, impiegati dalla Imprimerie Nationale di Parigi).
Su disegno di Angelos Vergetios [A. Vergezio] di Creta (riceverà dal re il titolo di professore) crea il primo dei famosi tipi greci grecs du roi; serie incise per conto del re di Francia Francesco I.
[Le tre polizze di grecs du roi rimarranno di proprietà della Corona di Francia e dopo alcune vicissitudini troveranno infine sistemazione all'Imprimerie Nationale.
Le matrici tuttavia vengono messe a disposizione degli stampatori, a condizione che i libri stampati con questi caratteri rechino la dicitura "typis regis".
Poiché il greco del Poliglotta Complutense non incontra favore altrove (forse a causa del suo avvicinamento troppo largo per poter essere impiegato economicamente nella produzione commerciale), lascia libero il campo al grecs du roi che costituisce un grande miglioramento rispetto al greco aldino, fino a quando (a metà del XX secolo) Robert Proctor, Victor Scholderer, Jan van Krimpen, W.A. Dwiggins e Herman Zapf non disegneranno serie greche di bellezza uguale a quella delle migliori serie latine.]


Guevara, Antonio de (Treceñno, Santander 1480-Mondoñedo 1545) scrittore spagnolo, francescano
Libro llmado Relox de principes o Libro aureo del emperador Marco Aurelio (1529, Libro chiamato Orologio dei principi o Libro aureo dell'imperatore Marco Aurelio)
Menosprecio de corte y alabanza de aldea (1539, Disprezzo della corte e lode del villaggio)
Epistolas familiares (1539-41, Epistole familiari).

Jäger, Johann o Crotus Rubianus o Croto Rubiano (Dornheim, Turingia 1480 ca-1539) umanista tedesco
Epistulae obscurorum virorum (1515, prima parte)
Apologia (1531, in difesa del suo passaggio alla fede cattolica).

Magellano [Magalhães], Fernando (Sabrosa 1480-Mactan, Filippine 1521) navigatore portoghese.

Mazzuoli, Giovanni o Stradino (da Strada nel Chianti) (Firenze1480-1549) letterato
Appassionato raccoglitore di libri. Donò a Dominichi il "Bel libretto" di Poliziano.

Morlini, Gi(e)rolamo (Napoli XV-XVI) novelliere italiano, utriusque iuris doctor che si occupò solo occasionalmente di letteratura
Merlini novellae cum gratia et privilegio Cesareae Majestatis et summi pontificis decennio durature (1520, serie di ottantuno novelle + 20 favole + una commedia (allude alla guerra tra Francia e Spagna per il possesso del Regno di Napoli), condannate immediatamente al rogo a Napoli: non tanto per la loro oscenità, ma in quanto vi viene preso in giro Luigi XII; tra queste:
De monacho cujus priapum feles arripuit,
De Sacerdote sponsae Virginitatem astute explorante
De abatissa timente quod monialis pregna esset,
De presbytero qui voluit a monacho paedicari
., ecc.
di esse si salvarono solo 5 o 6 copie.

Murner, Thomas (?-?) frate conventuale alsaziano, libellista cattolico;
poeta laureato da Massimiliano I, insegna legge a Basilea;
viene chiamato da Enrico VIII a confutare gli eretici inglesi;
Geuchmatt (1514)
[Lo scrivere per lucro invece che per la fama è considerato (e lo sarà ancora fino alla metà del Settecento) un indice di cattiva educazione… forse è lui ad aver ricevuto il primo compenso per questo suo lavoro.]
Beschwörung des grossen lutherischen Narren (1522, poema dialogato, di cui gli interlocutori sono lui e Martin Lutero; è il più importante documento del campo cattolico, nel periodo della Riforma, stampato da Johann Grüninger, unico stampatore di Strasburgo rimasto fedele alla vecchia Chiesa cattolica).

Neobar, Conrad (?-1540) stampatore tedesco di Colonia;
gli viene conferito dal re di Francia Francesco I , assieme alla naturalizzazione francese, il titolo di stampatore del re per il greco.
1540, muore.
[Dopo la sua morte, Robert I Estienne si chiamerà invece "typographus regius" senza altre specificazioni.]

Pigafetta, Antonio (Vicenza 1480 o 1491-m. 1534?) navigatore italiano, cavaliere di Rodi, era a Barcellona al seguito del protonotaro apostolico F. Chiericati quando ebbe notizia della spedizione che F. Magellano si preparava a compiere nelle Molucche; recatosi a Siviglia, ottenne di imbarcarsi come criado (addetto alla persona) del comandante;
1522, ritorna in Spagna con i pochi superstiti della spedizione e presenta con J.S. de Elcano e col pilota Francisco Albo il resoconto dell'impresa a Carlo V; viaggia poi in Portogallo, Francia e Italia; 
Premier voyage autour du monde pendant les années 1519-1521 (Relazione del primo viaggio intorno al mondo, pubblicata in francese senza data, poi in varie traduzioni italiane a partire dal 1526)
[Il manoscritto originale, in una prosa mista di veneto e francese, redatto a Mantova su invito del marchese Federico II Gonzaga, fu ritrovato tra i fondi della Biblioteca Ambrosiana soltanto all'inizio del sex. XIX; l'opera, oltre all'importante valore documentario, contiene anche vocaboli indigeni e tocca momenti di vero pathos nel rievocare la morte di F. Magellano).]
Regola sull'arte del navigare (1894, edita assieme al testo critico della Relazione).


Soncino, Joshua (Giosuè) (?-1492) stampatore ebreo tedesco;
[Figlio di Israel Soncino († 1489) e padre di Gerson.]
?, impianta una stamperia a Napoli;
1492, muore giovane.

Soncino, Gerson (?-Salonicco 1534) stampatore ebreo;
[Figlio di Joshua († 1492).]
[È il più grande stampatore ebreo che il mondo abbia conosciuto. Mentre i Soncino hanno pubblicato circa 130 libri in caratteri ebraici, ma egli stampò anche in volgare.].
passa da Brescia a Barco, Fano, Pesaro, Ortona, Rimini;
Poesie di F. Petrarca (1503, per cui si vale dei caratteri incisi da F. Griffo di Venezia)
1515, viene estromesso dal mercato per la concorrenza dello stampatore veneziano Daniel Bomberg che ha ottenuto dal Senato un privilegio per stampare libri in ebraico;
1527, dopo essere stato per qualche tempo in Francia, parte per la Turchia dove stampa a Costantinopoli e infine a Salonicco;
1534, muore a Salonicco.
[Le ultime notizie della famiglia di stampatori provengono dal Cairo (1562-66).]

Straparola, Gian Francesco (Caravaggio, Bergamo 1480/1500 ca-1557) scrittore italiano;
Opera nova (1508 e 1515, Canzoniere)
Le piacevoli notti (raccolta di 75 novelle: 1550, 1° libro, 25 novelle; 1553, 2° libro, 48 novelle).

Tindale, William (?-1536, arso sul rogo) riformatore inglese;
Nuovo Testamento (1524-25, traduzione protestante in inglese, stampata da Peter Quentell).
[Poiché Enrico VIII avversa qualsiasi traduzione delle Scritture in lingua inglese, le prime Bibbie in inglese devono essere stampate all'estero. Questa versione appare infatti a Colonia, Worms e Magonza (incidentalmente, nella stamperia dei cattolicissimi Quentell e Schöffer).]

Trechsel, Melchior (?-?) stampatore a Lione;
[Figlio di Johann.]
1528, assieme al fratello Caspar
gestisce la vecchia stamperia del padre a Lione, gestita finora (dal 1498) dal patrigno Johann Klein;
Historiarum Veteris instrumenti icones (1538, prima serie di silografie, con l'aggiunta di brani del Vecchio Testamento)
Les simulacres et Historiees faces de la mort (1538, seconda serie di silografie, con l'aggiunta di versi della Danza macabra)
Geografia di Tolomeo (1535, a cura di Miguel Servet del quale sono i primi editori).

Torres Naharro, Bertolomé de (Torre de Miguel Sesmero, Badajoz 1480 ca-Roma o Napoli 1520/24 ca) drammaturgo spagnolo
Propalladia (1517)
Diàlogo del Nacimiento (Dialogo della Natività)
Soldadesca (Soldatesca)
Tinelleria
Trofea
Serafina
Himenea
.

Tory, Geoffroy (1480-1533) stampatore, poeta e abile traduttore dal greco;
consulente editoriale, per le opere in latino, di Henry Estienne.

Vannoccio Biringuccio (1480-1539), mineralogista precursore delle teorie metodologiche.

Vascosan, Michel (?-?) stampatore francese, uno dei generi di Badius suocero anche di Robert Estienne.

Verrazzano, Giovanni da (Verrazzano, Greve 1480 ca-Brasile 1528 ca) navigatore italiano al servizio della Francia;
1523, su incarico di Francesco I salpa verso occidente con lo scopo dichiarato di cercare il passaggio a nord-ovest e quello reale di costituire un dominio francese in America, le cui ricchezze sono state annunciate da Cortés; raggiunge la costa americana a circa 34° lat. N, e l'esplora fino a 54° lat. N, scoprendo il fiume Hudson, la baia di New York e Terranova;
1524, torna in Francia descrivendo per primo la costa orientale dell'America settentrionale e fornendo i dati per la prima carta della regione;
1528, riparte, diretto forse in Brasile; sono oscure le circostanze della sua morte;
1556, una relazione dei suoi viaggi viene pubblicata da G.B. Ramusio.

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«segue da 1478»
1480, ormai i libri silografici, sopravvissuti anche troppo alla loro utilità pratica, non vengono più prodotti.
[Qualcuno sopravviverà…]
I libri stampati fino a quest'anno saranno detti «incunaboli».
È pressoché impossibile distinguere all'aspetto esteriore i libri stampati tra il 1450 e il 1480 dai manoscritti dello stesso periodo. Gli stampatori hanno infatti adottato virtualmente tutte le scritture usate verso la metà del Quattrocento in Europa:
- la textura dei lavori liturgici,
- la bastarda dei testi di legge,
- la rotunda e la ghotico-antiqua (ambedue compromessi italiani fra la scrittura carolingia e quella tardo-medievale),
- la lettera anticha ufficiale,
- la cancelleresca corsiva (quella preferita dagli umanisti italiani),
- ecc.
Né i manoscritti né i libri stampati hanno frontespizio o numeri di pagina, quando si desidera l'inserzione di iniziali colorate o di altre illustrazioni, questo lavoro deve essere fatto da uno specialista, altri che l'amanuense o lo stampatore.
Entra in scena però in questo periodo la seconda generazione di stampatori.
Lo Schwabach (uno dei molti caratteri gotici in uso, che non origina dalla cittadina omonima e il cui nome sarà creato più tardi) compare ora a Norimberga, a Magonza e altrove.
[Jugoslavia:
circa il 75% degli incunaboli conservati nelle biblioteche della Jugoslavia proviene da stamperie veneziane, essendo stata Venezia la via naturale attraverso cui gli slavi del sud sono venuti a contatto con l'arte della stampa.
. Bobibo de Boninis (Dobric Dobricevic), croato, stampa pure a Verona, Brescia e Lione;
Anche i primi libri in lingua croata e caratteri glagolitici vengono stampati a Venezia: un messale (1483), un breviario (1493) e un evangelario (1495).
Primo libro stampato all'est dell'Adriatico]]
Stampatori negli ultimi decenni del Quattrocento:
Parigi,
circa 60:
. Josse Bade;
Lione,
circa 40:
. Guillaume le Roy;
. Johann Trechsel;
gli stampatori lionesi hanno il vantaggio di essere lontani dalla censura esercitata dai teologi della Sorbona.
Londra, viene fondata una stamperia.
«segue 1481»

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