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Il Viandante

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Papa
Clemente VIII

(1592-1605)

Giugno
l'Indice è completato e a stampa ma non viene promulgato.

Toledo, Francisco de (1532-1596) cardinale.

Gesuiti

«segue da 1592»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1593,
Francia, Commolet predica in San Bartolomeo la necessità di un nuovo Ahod, o di un nuovo Iehu, cioè di un tirannicida;
Lione, dopo la conversione del Borbone, la resistenza lionese comincia a sfilacciarsi e si delinea un'azione combinata tra le truppe esterne del colonnello d'Ornano e la rivolta interna; uno dei primi obbiettivi dei rivoltosi che marciano per le strade con il ritratto del re è il collegio gesuitico della Trinità; p. Michel Coyssard li affronta nella corte del collegio rifiutando di proclamare obbedienza al relapso.
Provincia Veneta:
Padova, manca ogni catalogo di Padova.
Napoli, nella casa professa nasce la loro prima congregazione segreta.
Provincia di Sicilia:
su richiesta del pontefice al loro generale, quattro gesuiti (tre sacerdoti e un fratello) fanno il loro ingresso apostolico nell'isola di Chio, governata direttamente dagli ottomani dal 1566 (in seguito al mancato pagamento dei tributi dovuti da parte di Genova).
Vi aprono una scuola con due classi per lo studio del latino, a cui ben presto se ne aggiunge una terza per il greco.
Essi affermano di avere buone relazioni sia con i greci che con i turchi, tanto che ben presto giovani chioti entreranno nella Compagnia divenendo il perno della missione.
[vedi Domicilia]
«segue 1594»

Carmelitani scalzi

«segue da 1562»
1593, Clemente VIII costituisce i seguaci di tale riforma in un ordine a sé "scalzi" con il loro generale.

Ugonotti

«segue dal 1592»
1593, luglio, con l'abiura Enrico IV scioglie entrambe le ambiguità palesatesi, guerra aristocratica o borghese, conflitto religioso o nazionale e dalla sua rifluisce così gran parte della nobiltà ligueuse;
«segue 1594»

ANNO 1593

 
«segue da 1564»

1593
Italia

Giugno
viene redatto un altro indice senza che venga promulgato; come il precedente, esso prevede liste specifiche di libri nelle lingue nazionali, contro le quali ha modo di esprimersi l'ambasciatore veneziano a Roma Paolo Paruta, con l'intento di proteggere l' «interesse grandissimo de' librai e mercanti di Venezia».
La mancata promulgazione dimostra tuttavia che non sono ancora ben precisati i confini di competenza delle due congregazioni responsabili, il Sant'Uffizio e l'Indice.
D'altra parte l'intenzione di ripristinare le regole tridentine da parte della congregazione dell'Indice non è ben vista dalla congregazione del Sant'Uffizio.
In breve, alla radice di uno scontro che si protrae da quarant'anni, vi sono le ragioni dei vescovi, sostenute da alcuni cardinali di diocesi di grande rilievo (Gabriele Paleotti a Bologna e Carlo Borromeo a Milano), intenzionati a difendere lo spirito del Concilio di Trento, e quelle dell'Inquisizione.
Con il processo a F. Patrizi e la condanna della sua Nova de universis philosophia viene accentuata la lotta contro il neoplatonismo che soprattutto in combinazione con l'ermetismo e la cabala negano i fondamenti della filosofia aristotelica.


L'Indice è completato e a stampa; non comprende il libro del Bellarmino e reca – tratto senza precedenti negli altri indici pontifici – lunghe appendici di titoli nelle varie lingue nazionali attinti ai vari elenchi locali.
L'intento è di colmare le lacune dell'Indice tridentino con l'indicazione dei numerosi libri pericolosi comparsi dopo il 1564.
L'appendice francese consta di 90 voci, tra autori e titoli, mentre le 160 di quella tedesco-olandese sono altrettante condanne assolute, mutuate dall'Indice di Anversa del 1570.
Le 190 opere spagnole e le 18 portoghesi proibite nell'appendice iberica sono riprese dall'Indice compilato nel 1583 dall'inquisitore generale Quiroga.
L'appendica italiana è diversa dalle altre e divide i 190 tra autori e testi in proibiti (circa il 40%) e da espurgarsi (60%).
Il bando delle opere del Machiavelli, dell'Aretino e dei protestanti italiani ripete l'Indice tridentino, mentre le nuove, in gran parte, pare, riprese dall'Indice di Parma del 1580, vanno nel senso di un'ancor maggiore rigidezza.
Viene per esempio proscritta l'opera omnia di Nicolò Franco, del quale in precedenza è stato condannato un solo scritto, ed ordinata l'espurgazione di tutto quanto è uscito dalla penna di Anton Francesco Doni, contro la proibizione tridentina di un unico suo titolo.
Dei libri nuovamente condannati pochi, forse nessuno, sono ereticali, ma contengono – soprattutto gli italiani – note di anticlericalismo e tesi moralmente discutibili dal punto di vista della morale controriformistica.
Quando il cardinal Baronio ed altri in Curia si levano contro il nuovo Indice, il pontefice ne sospende momentaneamente la promulgazione e l'ambasciatore veneziano Paolo Paruta cerca di sfruttare la titubanza di Clemente VIII. Senza attendere istruzioni dal Senato egli protesta subito contro le ultime proibizioni.





«segue 1596»



[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]

 

 



1593
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1593
-

 




1593
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1593
-



CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.
Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Bosnia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria.]
1593
Giugno
22
, Sisak, ultima fortezza importante sulla strada di Zagabria, grazie al coraggio delle truppe carinziane, stiriane e croate, i "turchi" subiscono una rovinosa quanto fulminea sconfitta – la battaglia dura un'ora soltanto – che segna una svolta nella loro espansione nell'Europa centrale.
[Non a caso Hren, vescovo di Lubiana, farà fare, col mantello del loro comandante Hasan pascià Predojevic, una dalmatica pontificale.]
Nella guerra di tredici anni che ne seguirà, i turchi riusciranno a malapena a conservare i propri territori, senza avere più la capacità e la forza di riprendere le loro razzie stagionali continuando quella "piccola guerra" che ha così tragicamente segnato le terre croate nel '400 e nel '500.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA [Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Croazia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria]
1593
-

1593
ducato di Sassonia
Cristiano II
Albero genealogico

(† 1611)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1591-1611, principe elettore di Sassonia;





1593
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1593
ducato di Württemberg




1593
ducato di Baviera
Guglielmo V
Albero genealogico

(† 1626)
figlio di Albrecht V [il Magnanimo] e di Anna d'Austria;
1579-97, duca di Baviera;


1593
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico
(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
alla morte dello zio Giovanni Casimiro assume personalmente il governo e continua la sua politica di ostilità verso la chiesa cattolica e gli Absburgo (cui rifiuta aiuto nelle guerre turche) e di cooperazione con i protestanti stranieri;
1593
sposa Luisa d'Orange, figlia di Guglielmo [il Taciturno];



1593
Mainz [Magonza]








1592
REGNO di POLONIA e REGNO di SVEZIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;





POLONIA

1593
-


SVEZIA

1593
-

Raccolto da Carlo IX ora solo reggente – il sinodo di Upsala, questo respinge tanto i cattolici quanto i seguaci, come dicono gli atti di esso, degli errori di H. Zwingli e J. Cauvin, cioè i roformati, e assicurano in tal modo al Luteranesimo, come religione ufficiale della Svezia, un dominio esclusivo e definitivo nei secoli.
[Neppure l'avvento al trono di principi illuminati, come saranno Gustavo II Adolfo e Cristina, non muterà per nulla nella sostanza questo regime illiberale.
Anzi, a rinforzo dei decreti sinodali, i successivi editti regi del 1655, 1662, 1667, 1672, vieteranno severissimamente qualunque esercizio di una religione che non sia la luterana. Esclusa è pertanto ogni libertà di coscienza e di culto; poiché nei sudditi sono veramente punite anche le più piccole divergenze dalla religione nazionale, e ai forestieri viene assolutamente impedito di esercitare pubblicamente o propagare un culto straniero qualunque.]











1593
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1593
la macchina bellica ottomana, mantenuta da un sistema di feudi militari (timar, zi'amet), già messa a dura prova nel vittorioso ma pesantissimo conflitto con la Persia e ora nella ripresa della guerra con gli Absburgo, comincia a mostrarsi inadeguata;.











1593
RUSSIA
Fëdor I [Teodoro I] Ivanovic Rjurik
Albero genealogico

(1557 - 1598)
figlio di Ivan IV [il Terribile] e di Anastasia Romanova;
1580, sposa Irene, sorella del boiaro Boris Godunov;
1584-98, zar di Russia;
debole di mente, affida il governo dapprima allo zio materno Nikita Romanov, poi al boiaro Boris Godunov;
dal 1589 la chiesa ortodossa russa non dipende più da Costantinopoli avendo ottenuto l'elevazione di Mosca a patriarcato;

 
-
1593
-


1593
Valacchia
Michele [il Valoroso]

(n. 1557 - m. 1601)
1593-1601, voivoda di Valacchia;

 
-
1593






1593
REGNO di FRANCIA e REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
nel 1577, fuggito dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia, torna alla sua fede e alla vita delle armi;
nel 1585, alla morte di Francesco duca d'Alençon, ultimo dei figli di Enrico II, diventa l'erede presuntivo al trono di Francia;
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);
è riconosciuto come proprio successore da Enrico III, ma la lega cattolica non disarma;
dal 1590 la Francia sembra sul punto di essere smembrata o di cadere sotto la tutela di Filippo II che avanza la candidatura al trono dell'infante Isabella;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
François d'O
(1588 - 1594)
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
Louis de Revol
(1589 1° gen - 17 set 1594)
 
1593
[dal 1585 è in atto la "guerra dei tre Enrichi".]
Luglio
25
, nell'abbazia di Saint-Denis, il re annuncia pubblicamente la sua conversione al cattolicesimo;
Agosto
27
, Melun, viene catturato un certo Barrière, battelliere ed ex soldato, accusato di aver organizzato un attentato alla vita del re, ed insieme a lui viene accusato di complicità il gesuita Varade; il Barrière (come narrrato concordemente da É. Pasquier, Antoine Arnauld, L'Estoile, Mézeray e De Thou) aveva tramato l'assassinio del re con quattro monaci: un carmelitano, un giacobino, un cappuccino e un gesuita; poi, giunto a Parigi, era andato a comunicarsi al collegio dei gesuiti dove questi avevano usato la confessione per istigarlo al regicidio;




1593
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1593
-



1593
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;


1593
1590-95, riorganizzati gli eserciti delle Province Unite, si impadronisce di Breda, Nimega e Groningen;



1593
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]

-

governatore
[inviato da Filippo II]
Alessandro Farnese
duca di Parma
(1578 - ?)

1593
Unione di Arras: le province meridionali (Belgio) sono sottomesse a Filippo II.








1593
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;
nell'estate del 1579 il duca d'Alençon, erede al trono di Francia, si reca di persona in Inghilterra per corteggiarla;
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);
[Medico personale: dottor Rodrigo López, un portoghese di origine ebrea convertito al cristianesimo, a Londra dal 1558]



1593
In questo periodo Londra è devastata dalla peste e la corte si è trasferita al palazzo di Hampton Court.
[Medico personale: dottor Rodrigo López, un portoghese di origine ebrea convertito al cristianesimo, a Londra dal 1558]
1593, il Parlamento vota la la cosiddetta "legge contro i paesi papisti" che proibisce ai cattolici di allontanarsi dalle proprie case oltre i 21 km; i gesuiti comunque, fedeli al papa e a Filippo II, continuano ad essere nemici temibili della regina;
gli agenti di lord Burghley riescono a sventare un attentato contro la regina da parte di un gesuita inviato dall'Entità nei Paesi Bassi;

Dicembre
il conte di Essex [non sapendo che il medico della regina passa informazioni a lord Burghley sui movimenti e le cospirazioni di Roma e Madrid contro la regina stessa] comincia la sua caccia alla spia;



IRLANDA
-
-
-
-
1593
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;





a

1593
REGNO di SCOZIA
Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre, ha come reggenti vari nobili scozzesi protestanti e come precettore G. Buchanan;
nel 1587 non si è opposto all'esecuzione della madre;





1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1593
-


a


1593
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
[sarà incoronato solo nel 1595 al raggiungimento della maggiore età]

1593
-
NORVEGIA
1593
-
ISLANDA
1593
-






1593
REGNO di SPAGNA e REGNO di PORTOGALLO
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;
nel 1587 la decapitazione di Maria [Stuarda] gli offre il pretesto per rompere con l'Inghilterra che ha sostenuto i ribelli fiamminghi e le cui navi minacciano con la loro pirateria le rotte atlantiche e le colonie spagnole;
nel 1589, alla morte di Enrico III re di Francia, rivendica il trono francese per la figlia Isabella Clara avuta da Elisabetta di Valois;


SPAGNA
1593
-

PORTOGALLO
1593
-





1593
ducato di SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico
(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Margherita di Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte;
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
;
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1585 sposa Caterina (Catalina Michaella) d'Absburgo-Spagna († 1597), figlia di Filippo II;
1588-1630, marchese di Saluzzo;


 
1593
-



1593
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gio. Agostino Campi Giustiniani
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1591 27 nov - 26 nov 1593, doge di Genova;


Antonio Cebà Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1593 27 nov - 26 nov 1595, doge di Genova;


1593
-


1593
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1593
-



1593
ducato di Mantova e di Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;



1593
-
a

1593
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pasquale Cicogna
(Venezia 27 mag 1509 - Venezia 2 apr 1595)
figlio di Gabriele e di Marina Manolesso;
1585-95, doge di Venezia; [88°]

- nunzio pontificio:
. Alessandro Musotti (1591 22 dic - 1593)
. Luigi Taverna (1593 26 feb - 23 feb 1596)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1593

Il papa avverte la Repubblica che navi olandesi ed inglesi portano sulle lagune scritti eretici che i mercanti inglesi s'incaricano poi di distribuire.
Il Senato promette che farà perquisire le navi…
Lo stesso anno il papa affronta con l'ambasciatore a Roma Paolo Paruta la questione degli inglesi che a Venezia diffondono le idee calviniste e la Repubblica torna ad assicurare la Sede Apostolica che i mercanti badano ai loro affari e i marinai stanno sulle navi.
Pure gli stessi librai hanno ripreso però a introdurre in città libri proibiti.

 

Marzo
Clemente VIII, che ha tentato invano, l'anno precedente, di riaprire la questione delle prerogative fiscali e giurisdizionali dell'abate di San Zeno di Verona, è ora costretto ad arrendersi.
[Il diritto dei laici sulle terre acquisite dalla Chiesa, riaffermato dalla Repubblica in altre occasioni, nel decennio qui considerato, troverà sanzione in alcune leggi emanate rispettivamente nel 1602, nel 1604 e nel 1605.]



il Senato non accoglie l'appello del papa ad una nuova crociata contro gli ottomani; tale rifiuto porta al deterioramento delle relazioni fra il papato e la Repubblica veneta.
[I domini veneziani e ottomani nell'Egeo sono vicini, tanto che alcune isole, come Creta e Cipro sono governate ora dall'uno ora dall'altro, dove entrambi gli stati hanno importanti basi navali e centri commerciali. Venezia e gli Ottomani sono sempre stati uniti da un legame commerciale per certi versi più saldo e duraturo di quello politico: lo stato ottomano ha favorito Venezia come suo principale partner, e i veneziani hanno accettato di pagare una semplice tassa doganale del 2% sulle importazioni. D'altra parte, la classe fondiaria dello stato ottomano, e pure gli ufficiali del governo e della corte, sono interessati a ricevere da Venezia un regolare approvvigionamento degli articoli considerati indispensabili – tessuti di lana, carta, articoli di lusso come oggetti d'oro e d'argento.
Peraltro, nelle guerre con gli Ottomani: 1463-1479, 1499-1503, 1537-1540, 1570-1573, i turchi sono stati attenti a mantenere i legani commerciali con Venezia. In periodi di conflitto, Ragusa (Dubrovnick) è stata utilizzata da ambedue le parti come intermediaria per assicuare una facile continuità al commercio.]


Luglio
5
, F. Contarini, savio di Terraferma, informa della richiesta bresciana (sollecitata dal testamento d'una donna che, diseredando i "poverissimi o nipoti, aveva clamorosamente e lasciato tutto il suo" ai gesuiti) di rispettare integralmente uno "statuto" proibente il "lassar beni stabili a' religiosi". Gli "ambasciatori" della città, considerando che, ormai, gli immobili in mano ecclesiastica costituiscono la "terza parte" della proprietà, insistono sul ricorso ad una legislazione che blocchi ulteriori ampliamenti, che difenda i e laici".


Inquisizione: Venezia, Giordano Bruno viene estradato; sarà messo al rogo a Roma nel 1600.

Dicembre
Un gruppo di uomini che, nottetempo, hanno scorazzato per le strade cantando inni e litanie inframmezzati di bestemmie ed oscenità viene denunciato all'Inquisizione.
Incapace di catturarli, il Sant'Uffizio chiede aiuto ai Capi dei Dieci, i i quali a loro volta offrono una ricompensa di mille scudi a chi li consegnerà alla giustizia.
Una volta catturati i malfattori, il nunzio e l'Iinquisizione li richiedono per il processo, ma il governo veneziano rifiuta e li condanna a morte, compreso un membro della famiglia Vendramin e, probabilmente, altri giovani patrizi.
[In realtà un documento riporta la decapitazione, ordinata nello stesso mese dal Consiglio dei Dieci, di tre ventenni: un Canal, un Venier e un Trevisan che potrebbero far parte del gruppo.]


[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



1593
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1593
-


1593
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico

(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
nel 1589 sposa Cristina di Lorena;

1593
-


1593
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1593
-



1593
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1593
-


SICILIA
Viceré
-
1593
-




Bruni, Antonio (Manduria, Lecce 1593-Roma 1635) poeta italiano, marinista;
Le tre Grazie (1627)
Le Veneri (1630)..

Chmel'nickij, Bogdan (1593 ca-1657) atamano dell'Ucraina
1620-21, combatte agli ordini di Sigismondo III di Polonia, contro i turchi e poi (1632) agli ordini del figlio Ladislao IV contro i russi
1646-49, si pone alla testa della rivolta contadina contro l'aristocrazia polacco-lituana; vittorioso su Giovanni Casimiro, sottoscrive l'accordo di Zboróv che riconosce gli antichi privilegi cosacchi
1654, il mancato rispetto dell'accordo lo induce a riprendere la lotta; 
dopo aver chiesto aiuto allo zar Alessio Michajlovic, stipula con lui il trattato di Perejaslav per una ripresa della guerra contro la Polonia, che pone le basi della soggezione dell'Ucraina alla Russia.

Endter, Wolfgang (1593-1659) stampatore-editore tedesco, dell'azienda omonima di Norimberga;
[Figlio del suo fondatore Georg]
Bibbia dell'Elettore (1641, commissionata dal duca Ernesto il Pio di Gotha e illustrata da Joachim von Sandrart)
[Il duca intendeva in un primo tempo far stampare e pubblicare l'opera dalla ditta Stern di Lüneburg, la maggior rivale della Endter sul mercato libraio tedesco del Seicento.]
Frauenzimmer-Gesprächspiele di G.P. Harsdörffer (1641-49, otto parti)
Poetischer Trichter di G.P. Harsdörffer (1647-53, tre parti).

Herbert, George (Montgomey, Galles 1593-Bemerton, Wilshire 1633) poeta inglese, fratello di Edward Herbert
The Temple (1633, Il tempio)
A Priest to the Temple (postumo, 1652, Il sacerdote del tempio).

Merian, Matthäus [il Vecchio] (Basilea 1593-Bad Schwalbach, Assia 1650) incisore in rame tedesco, genero dello stampatore ed editore Johann Theodor de Bry;
concentra l'attività nelle edizioni in folio sontuosamente illustrate aventi come tema principale vedute di città, in genere tedesche e copie delle incisioni di A. Tempesta;
Theatrum Europaeum (1633-1738)
[Una cronaca di avvenimenti contemporanei paragonabile all' «Annual Register» di Edmund Burke (dal 1759 in poi).]
Continuatore della tradizione è il nipote Johann.
[L'abilità degli artigiani di Francoforte è comunque di origine svizzera e neerlandese ed accresce la reputazione già conquistata dalle silografie pubblicate da Egenolf e Feyerabend.].

Rákóczy, György I (1593-1648) nobile ungherese;
[Figlio di Zsigmond (1544-1608).]
partecipò all'attacco di G. Bethlen contro gli Asburgo 
1630, sconfitti altri aspiranti, tra cui il conte palatino dell'Ungheria reale, Miklós Esterházy, diventa principe della Transilvania;
1644, alleatosi con la Svezia di A.G. Oxenstierna, guida una fortunata campagna contro l'impero, che gli frutta la riconquista dei sette comitati ungheresi già posseduti da Bethlen e la libera professione di fede per i suoi correligionari (pace di Linz 1645).

Testi, Fulvio (Ferrara 1593-Modena 1646) poeta italiano nato da ricca famiglia ferrarese, visse gran parte della sua travagliata esistenza al servizio dei duchi Estensi signori di Modena;
Rime (1613-17, cso Pianto d'Italia)
L'isola di Alcina (1626, tragedia)
Poesie liriche (1627 I parte; 1644 II parte; 1648 III parte, postuma)
1636 e 1638, ambasciatore a Madrid;
1639, governatore della Garfagnana;
1646, viene arrestato e rinchiuso nella fortezza di Modena, dove muore pochi mesi dopo, accusato di tradimento e di connivenza con i francesi.

Wentworth, Thomas – conte di Stafford (Londra 1593-Dover Hill, Londra 1641) politico inglese;
1614-21, deputato al parlamento si oppone con fermezza alla politica estera della corona, di cui ostacola il progetto di guerra contro la Spagna; nominato sceriffo dello Yorkshire e privato così della carica parlamentare, lotta contro le tassazioni imposte da Charles I diventando uno degli elementi di punta dell'opposizione parlamentare costituzionalista; successivamente si avvicina alla corte ottenendo la nomina a presidente del consiglio del nord, una delle strutture cardine del sistema assolutistico; di fatto, staccatosi dai gruppi dell'opposizione costituzionale, mira ora a una limitazione del potere personale  e prerogativo del re più che a un passaggio del potere esecutivo al parlamento dove va crescendo, fra l'altro, l'influenza presbiteriana da lui sempre avversata;
1632, è nominato governatore d'Irlanda dove giunge solo l'anno dopo trovandovi una situazione critica e una decisiva opposizione al dominio inglese, che la sua prossima politica esacerberà;
1639, rientrato in Inghilterra e nominato conte, convince Charles I, di cui è l'ascoltato consigliere personale, a richiamare l'esercito irlandese, già mobilitato, per impiegarlo contro l'insurrezione della Scozia; durante il "lungo parlamento" favorisce la rottura definitiva tra il re e i leaders dell'opposizione ma questi lo prevengono mettendolo sotto processo con l'accusa di tradimento per aver tentato di utilizzare l'esercito d'Irlanda contro il parlamento;
1641, primavera, a conclusione del processo viene condannato a morte e decapitato.

Walton, Izaac (Stafford 1593-Winchester 1683) scrittore inglese, il pioniere della biografia, genere destinato in Inghilterra a grande fortuna;
The Lives of Donne, Wotton, Hooker, George Herbert, Sanderson (1670, Vite di…, raccolte in un volume)
The Compleat Angler (1653, Il perfetto pescatore).

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«segue da 1592»
1593,
Filippine, Manila, esce il primo libro stampato, una Doctrina Christiana bilingue (spagnolo e tagalong), uno degli ultimi libri silografici. Il carattere è stato disegnato probabilmente da un missionario domenicano, ma l'esecuzione pratica è stata affidata ad artigiani cinesi che per secoli non hanno conosciuto altro sistema che questo slografico.
«segue 1594»

Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1590»
1593,
[vedi box a lato]
«segue 1596»

Banco di Sant'Ambrogio

1593,  viene fondato dal comune di Milano per iniziativa del mercante G.A. Zerbi per assicurarsi crediti a condizioni migliori di quelle imposte dai privati;
«segue 1771»

ormai i libri silografici, sopravvissuti anche troppo alla loro utilità pratica, non vengono più prodotti.
[Qualcuno sopravviverà…]

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