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Il Viandante

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Papa
Paolo III

(1534-49)

Luoghi santi
(Chiese costruite dove si sono svolti i fatti più importanti della vita di Gesù)

- (1) chiesa della Samaritana a Sichem, costruita da sant'Elena (non esiste più);
Moschee, in una delle quali i musulmani ammettono i Latini ad uffiziare (ultimamente anche i Greci):
- (2) chiesa della Presentazione, nel recinto del tempio;
- (3) chiesa degli Apostoli, sul monte Sion;
- (4) chiesa dell'Ascensione, sul Monte degli Olivi;
Appartenenti solo ai Latini:
- (5) grotta e chiesa dell'Annunciazione a Nazaret;
- (6) chiesa dove S. Pietro ricevette i suoi poteri da Gesù a Tiberiade;
- (7) chiesa della Flagellazione, sul luogo ove era il palazzo di Pilato a Gerusalemme;
- (8) grotta dell'Agonia a Gethsemani;
Appartenente solo ai Greci:
- (9) chiesa costruita a Cana sul luogo ove Gesù cambiò l'acqua in vino;
Comuni ai differenti riti
(cristiani, latini, greci, armeni, siriaci, cophti ed abissini): 
- (10) chiesa del santo sepolcro a Gerusalemme, 
- (11) chiesa della Natività a Bethlem,
- (12) chiesa dove è il sepolcro della Vergine, a Gerusalemme nella quale si trova un antico altare musulmano, o meglio , la nicchia destinata ad indicare ai musulmani in preghiera la direzione della Mecca.

Per alcuni ne esistono altre due, di S. Giovanni Battista: una (13) uffiziata da cattolici e l'altra (14) ridotta a moschea.
Altri luoghi e santuari sono posseduti da una o l'altra nazione, per atti di culto o di conservazione.

1535, fino a tale data, il possesso dei santuari deriva ai religiosi Latini da un trattato concluso tra il Solimano II e Francesco I e riguardante soltanto i religiosi franchi, qualunque fosse la loro nazione, stabiliti in Palestina e considerati come sudditi della Francia, non anche per i sudditi del sultano;
«segue 1740»

Cappuccini
[Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1532»
1535, i bergamaschi costruiscono un convento, il primo dei cappuccini in Lombardia;
da ora fino al 1587 i cappuccini e i loro conventi del bergamasco, bresciano e cremasco fanno parte della religiosa Provincia di Milano;
«segue 1536»

Gesuiti

«segue da 1534»
1535, dicembre, durante il suo viaggio da Genova a Venezia, I. de Loyola entra a Bologna dopo aver attraversato gli Appennini; ammalatosi, verso la fine del mese lascia la città che però non dimenticherà mai conoscendo l'importanza mondiale di questa città universitaria la quale, come Salamanca e Parigi è al centro dei suoi piani apostolici.
[vedi Domicilia]
«segue 1537»

 

 

 

Ugonotti

Gli aderenti al movimento e poi alle chiese riformate calviniste in Francia prendono questo nome di incerta origine:
- dal tedesco Eidgenossen, congiurati, confederati; 
- dalla torre di re Hugon o Huguet, a Tours, luogo di riunione clandestino del culto riformato; 
- da Hugues Besançon, capo del partito antisavoiardo a Ginevra;
sono sollecitati dalla predicazione e propaganda dell'evangelismo e della riforma, dalla lettura della Bibbia francese di P.R. Olivétan (1535) e dalla Christianae religionis institutio di J. Cauvin (1536, subito tradotta in francese);
«segue 1539»

 

ANNO 1535



1535
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1535
-




1535
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;
prima guerra con la Francia (1521-26);
seconda guerra con la Francia (1526-29);
nel 1526 (marzo) ha sposato a Seville l'infanta 22enne Isabella di Portogallo († 1539);



1535
spedizione contro i barbareschi; conquista Tunisi;
il ducato di Milano passa agli Absburgo;



REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]

1535
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1525-26, viene soffocata nel sangue la rivolta dei contadini nel Tirolo;
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
la seconda corona gli viene disputata dal voivoda di Transilvania Giovanni Szápolyai, appoggiato dall'impero ottomano;
1530-64, re dei romani;





1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;
1526-40, re d'Ungheria;
eletto dalla nobiltà ungherese è in lotta dal 1526, assieme ai turchi, contro gli Absburgo;

1535
-

1534
ducato di Sassonia
Giovanni Federico [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Torgau 1503 - Weimar 1554)
figlio di Giovanni [il Costante] di Wettin e di Sofia di Meclemburgo;
1532-54, langravio di Turingia;
1532-47, duca elettore di Sassonia;
capo, assieme a Filippo d'Assia, dei protestanti tedeschi;





1535
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)





1535
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 al 1534 rimane in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato viene affidato a Ferdinando I d'Austria;
1534-50, duca di Württemberg;
dal suo rientro ha riorganizzato lo stato in senso assolutistico e vi ha introdotto la riforma luterana;







1535
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1535
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;





1535
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1535
-





1535
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;




Gran Visir
-
1535
dal 1533 Khayr al-Din [Barbarossa] è diventato ammiraglio in capo (kapudan pasa - grande ammiraglio) della marina ottomana che si batte contro la marina imperiale spagnola.
prima campagna militare (1534-35) contro i Safawidi di Persia.
Carlo V vince un'importante battaglia a Tunisi;









1535
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Philibert Babou
signore di Givray e della Bourdaisière
(1524 - 1544)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine Duprat
(primo presidente del Parlamento di Parigi)
(1515 - 1535)
Antoine du Bourg
(1535 - 1538)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1535
stipula un patto di amicizia con Solimano il Magnifico.

 
1535
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1535
-


1535
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatrice
Maria d'Absburgo
(1530 - 25 ott 1555)

1535
-





1535
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;
1523-24, deve desistere da una richiesta di nuovi sussidi, per la forte e diffusa resistenza incontrata nel paese;
nel 1524 ha invaso la Francia settentrionale senza però ottenere risultati apprezzabili;
nel 1526, dopo che l'imperatore non ha tenuto fede all'impegno di sposare Maria sua figlia, si è schierato dalla parte della lega antimperiale di Cognac, non riuscendo pur tuttavia a svolgere nel conflitto una parte di rilievo;
nel 1529, forse spinto in parte da un'infatuazione per Anna Bolena, una damigella di corte, ha chiesto l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona rifiutato dal papa;
nel 1534, per sua volontà, il parlamento inglese ha votato l' Act of Supremacy legge con la quale si proclama il re "unico capo supremo sulla terra della chiesa d'Inghilterra detta Anglicana Ecclesia".
[Dopo il tentativo di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, nel 1559 Elisabetta I ne promulgherà uno nuovo.]



1535
Gennaio
15
, si produce lo scisma definitivo dalla chiesa di Roma e nasce così una nuova Chiesa cattolico-anglicana sotto l'autorità della corona;





IRLANDA
-
-
-
-

1535
-

a


1535
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;



1535
-


a

1535
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano III
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1503 - Koldinghus, Vejle 1559)
figlio di Federico I e di Anna di Brandeburgo;
1534-59, re di Danimarca e di Norvegia;
deve subito far valere con le armi i suoi diritti alla successione contro i partigiani di Cristiano II, sostenuti dalla nobiltà e da Lubecca;


1535
-
NORVEGIA
1535
-
ISLANDA
1535
-

1535
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1535
-








1535
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
nel 1525 (febbraio), a Salamanca, ha sposato la p.ssa Catarina di Spagna, 18enne, sorella dell'imperatore Carlo V;




1535
-
a




1535
SAVOIA
 


 

1535
-



1535
Monferrato
la marca viene contesa dai Gonzaga e dai Savoia.
[nel 1536 Carlo V l'assegnerà ai Gonzaga che ne entreranno realmente in possesso soltanto nel 1559, in seguito alla pace pace di Cateau-Cambresis.]


1535
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Battista Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1533 4 gen - 4 gen 1535, doge di Genova;


Cristoforo Rosso Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1535 4 gen - 4 gen 1537, doge di Genova;


1535
-


1535
ducato di Milano
Francesco II Sforza
Albero genealogico
(Milano 1495 - 1535)
secondogenito di Ludovico [il Moro] e di Beatrice d'Este;
1499, dopo la cacciata del padre, trascorre molti anni in esilio;
1521-35, duca di Milano;
nel 1524 è stato detronizzato ufficialmente dalla nuova spedizione di Francesco I ; nel 1525, dopo la battaglia di Pavia, ha ripreso il ducato, ma nel 1526, accusato di connivenza con gli intrighi del suo cancelliere G. Morone, è stato nuovamente spodestato dalle truppe imperiali;
nel 1530, al congresso di Bologna, Carlo V gli ha confermato il possesso del ducato a condizione però che, in mancanza di eredi, alla sua morte esso sia devoluto all'impero;
1535
in mancanza di eredi, alla sua morte il ducato viene, come previsto al congresso di Bologna, devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



 

1535
-



1535
ducato di Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
1530-40, duca di Mantova;
ottiene il titolo dall'imperatore Carlo V;


1536-40, marchese del Monferrato;

1535
-
a

1535
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Andrea Gritti [il Bello]
(Bardolino 17 apr 1455 - Venezia 28 dic 1538)
figlio di ?;
1523-38, doge di Venezia; [77°]
- nunzio pontificio: Matteo Giberti (1534 nov - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1535
-

Intanto, dei giovani patrizi che, tra il 1510 e il 1512, erano soliti riunirsi alternando lo studio alla preghiera, due hanno preso gli ordini e si sono votati alla riforma della chiesa:
. Tommaso Giustiniani [padre Paolo (1476-1542)], entrato nel monastero di Camaldoli;
. Vincenzo Querini [padre Pietro (1479-1514) ].
Un altro patrizio, Gasparo Contarini (1484-1542), membro pure lui di quel sodalizio, viene ora eletto cardinale, divenendo subito fautore, all'interno del mondo curiale, di una riforma cattolica.

 


 
1535
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Ercole II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1508 - 1559)
figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia;
1528, Parigi, sposa Renée d’Orléans († 1575) duchessa di Chartres, figlia di re Louis XII, di inclinazioni calviniste;
[gli porta in dote il ducato con altri domini, ricevuti in pegno nel 1528 da Philippe IV [il Bello] re di Francia]
1534-59, duca di Ferrara, Modena e Reggio;


 
1535
-


1535
ducato di Firenze
Alessandro de' Medici
Albero genealogico
(1512 ca - Firenze 1537)
figlio naturale di Lorenzo [ramo di Cafaggiolo] duca di Urbino [secondo altri, di Giulio (papa Clemente VII)];
1519-27, duca di Urbino;
1531-37, duca di Firenze;
[riconosciuto con bolla imperiale da Carlo V]
1535
quando si avvede che il cugino card. Ippolito diventa pericoloso e si accinge a recarsi a Tunisi per chiedere l'intervento di Carlo V, paga un sicario perché lo uccida;
quest'ultimo, rimasto nascosto per qualche tempo a Palazzo Medici dopo il delitto, cerca poi rifugio a Borgo San Sepolcro, suo paese natale, ma viene linciato dalla folla esasperata;


1535
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X nel 1516-30];
1512-38, signore di Pesaro;
1526-27, capitano generale di Venezia, combatte con fortuna contro le truppe di Carlo V in Lombardia;




 
1535
-



1535
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
don P. Álvarez de Toledo y Zúñiga
marchese di Villafranca
(1532 - 1553)
Nunzio apostolico
-

1535
-


SICILIA
Viceré
don Ferdinando I [Ferrante] Gonzaga
(1535 - 1546)
1535
-
a





Amerbach, Basil (1535-1591)
professore di diritto all'università di Basilea tra il 1564 e il 1589.

Cantenera, Maria Barco (1535?-1601) cronista spagnolo
Argentina y conquista del Rio de la Plata... (1602, poema).

Colonna, don Marcantonio II – 3° duca di Paliano (Civita Lavinia 25 feb 1535 - Medinaceli 1 ago 1585)
1570, è nominato capitano generale della flotta pontificia da Pio V;
1571, 7 ottobre, battaglia di Lepanto: nominato capitano generale della flotta alleata da don Giovanni d'Austria, è al comando della Fausta, la nave capitana che fiancheggia l'ammiraglia Real;
1577, è nominato viceré di Sicilia da Filippo II;
1584, richiamato in Spagna, muore (prigioniero ???).

Della Porta, Giambattista (Vico Equense 1535-Napoli 1615) filosofo, scienziato e commediografo napoletano.

Mariana, Juan de (Talavera de la Reina (1535-Toledo 1624) filosofo e storico spagnolo, gesuita;
Historiae de rebus Hispaniae (1592)
De rege et regis institutione libri tres
(Toleti 1599, apud Petrum Rodericum typographum regium)
[Dedicato a Filippo III, il libro esce con il privilegio regio, accordato dal magister Francisco Pedro de Oña, e con l'imprimatur di Stefano Hojeda, visitatore provinciale, rilasciato il 7 dicembre 1588 nel collegio di Madrid.
Il gesuita spagnolo sostiene che in presenza di una tirannia intollerabile pubblicamente denunciata e riconosciuta, quando la «publicis conventus facultas» sia interdetta, diviene lecito anche al privato cittadino favorire i pubblici voti uccidendo il tiranno.]

Tractatus septem (1609, comprende anche De monetae mutatione)
Schola in Vetus et Novum Testamentum (1613).

Paolini, Fabio (1535 ca-1605) professore di greco alla Marciana ed autore di scritti letterari e medici, fu spesso censore, negli anni Ottanta e Novanta del Cinquecento.

Pinelli, Gian Vincenzo (Napoli 1535 - Padova 31 agosto 1601) umanista, botanico e bibliofilo italiano.


Rauwolff, Leonhard (Augusta 1535-Waizen, Ungheria 1596) medico ed esploratore tedesco, laureatosi in medicina a Varsavia passò poi in Italia dove compì studi di botanica;
1573, inizia un lungo viaggio in oriente dove raccoglie piante di vario genere ed essenze medicamentose;
1575, tornato in Europa dà alle stampe un resoconto delle sue osservazioni che ha fortunate riedizioni e traduzioni in inglese e in olandese; in esso segnala per primo l'uso del caffè come bevanda e presenta droghe esotiche e molte specie di piante medicinali.
In suo onore il botanico francese C. Plumier chiamò rauwolfia una pianta medicinale descritta nel suo libro:
Nova plantarum americanarum genera.

Stapleton, Thomas (Henfield, Sussex, luglio 1535 - Leuven, 12 ottobre 1598) polemista cattolico inglese;
[Figlio di William Stapleton, uno dei Stapleton di Carlton, Yorkshire.]
compie i suoi studi alla Free School di Canterbury, al Winchester College e al New College di Oxford;
1553, 18 gennaio, diviene Fellow al New College di Oxford;
1558, ottiene la prebenda di Woodhorne nella Cattedrale di Chichester;
con l'ascesa al trono di Elisabetta I, piuttosto che aderire alla nuova religione lascia l'Inghilterra e si reca prima a Lovanio e poi a Parigi, per studiare teologia;
1563, trovandosi in Inghilterra, è invitato dal vescovo anglicano William Barlow a ripudiare l'autorità del papa, ma rifiuta e viene quindi privato della prebenda di Woodhorne;
si ritira quindi a Leuven con il padre e altri parenti;
History of the Church in England di Beda (Antwerp-Anversa 1565, traduzione)
Apology of Staphylus (Antwerp 1565, traduzione)
A Return of Untruths (Antwerp 1566, Un ritorno di falsità)
The Expresse Word of God di Hosius (1567, traduzione)
A Fortress of the Faith (Antwerp, Una fortezza della fede) [Contiene il primo uso del termine Ugonotti.]
A Counterblast to M. Horne's vain blast (Louvain-Lovanio 1567, Controreplica alla vana critica di M. Horne)
1568, unitosi al card. Allen a Douai, ha una parte di rilievo nella fondazione dell'English College;
viene nominato public professor di teologia e canonico di S. Amato;
1571, 10 luglio, assieme al card. Allen completa il grado di D.D.;
Orationes funebres
(Antwerp 1577)
Principiorum fidei doctrinalium demonstratio (Paris 1578)
Speculum pravitatis hæreticæ (Douai 1580)
De universa justificationis doctrina (Paris 1582)
1584, si dimette preferendo entrare nella Compagnia di Gesù, ma non completa il suo noviziato e torna a Douai;
Tres Thomæ (Douai 1588)
1590, Filippo II, re di Spagna, lo nomina professore di Sacra Scrittura presso l'Università cattolica di Lovanio, al cui ufficio è annesso un canonicato nella chiesa di San Pietro;
subito dopo è nominato decano della Hilverenbeeck nella diocesi romano cattolica di Hertogenbosch's;
gli emolumenti di questi uffici sono tutti spesi per alleviare i bisognosi cattolici inglesi;
Promptuarium morale (Antwerp, in due parti: 1591, 1592)
Promptuarium Catholicum in Evangelia Dominicalia (Cologne-Colonia 1592)
Promptuarium Catholicum in Evangelia Festorum (Cologne 1592)
Promptuarium Catholicum in Evangelia Ferialia (Cologne 1594)
Relectio scholastica (Antwerp 1592)
Authoritatis Ecclesiasticæ circa S. Scripturarum approbationem defensio (Antwerp 1592)
Apologia pro rege Philippo II (Constance-Costanza 1592)
[Pubblicato sotto lo pseudonimo di Didymus Veridicus Henfildanus, vale a dire "Thomas the Stable-toned Henfieldite".]
Antidota Evangelica (Antwerp 1595)
Antidota Apostolica contra nostri Temporis Hæreses (Antwerp 1595)
Antidota Apostolica in Epistolam Pauli ad Romanos (Antwerp 1595)
Triplicatio inchoata (Antwerp 1596)
nel frattempo la sua fama come teologo si è diffusa a Roma e papa Clemente VIII apprezza i suoi scritti teologici al punto da invitarlo per ben due volte a Roma ma invano;
1597, gennaio, accetta l'offerta del papa che lo nomina protonotario apostolico;
Antidota Apostolica in duas Epistolas ad Corinthios (Antwerp 1598)
Orationes catecheticæ (Antwerp 1598)
ormai dovrebbe essere nominato cardinale ma per vari motivi rimane a Lovanio fino alla morte.
Postumi:
Vere admiranda, seu de Magnitudine Romanæ Ecclesiæ (Antwerp 1599)
Orationes academicæ miscellaneæ (Antwerp 1602)
Oratio academica (Mainz 1608).
Ha lasciato i suoi libri e manoscritti (ora perduti) all'English College a Douai.
[Tutte le sue opere sono state ripubblicate in quattro volumi in folio a Parigi nel 1620, con una autobiografia dell'autore in latino e una Vita Thomae Stapletoni di Henry Holland.]


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«segue da 1534»
1535, in questo periodo Eustathius Froschauer, il cui fratello Cristoph è stampatore a Zurigo, affitta nei pressi di questa città un molino;
«segue 1536»

Il Dollaro

1535, Germania, nei monti metalliferi c'è una vallata di nome Joachimsthal, con a nord la Sassonia e a sud la Boemia; il sottosuolo è ricco di argento e i "signori della vallata decidono di coniare monete:
Joachimmsthaler, poi Thaler, che diventa per gli:
- scandinavi: daler
- italiani: tallero
- spagnoli: dolera
- anglosassoni: dollaro;
coniato a Città del Messico, è effigiato di due bastoni verticali, raffiguranti, per volere di Carlo V, le colonne d'Ercole, simbolo delle Indie Occidentali; 
in seguito si sovrappongono il simbolo dei due emisferi, che poi prenderà la forma di una S sbarrata due volte, grazie a Thomas Jefferson.

Hansa
o
lega anseatica

«segue da 1525»
1535, dopo il fallito tentativo di Wullenwever, signore di Lubecca (1533-35), di imporre sul trono danese un sovrano ostile agli olandesi, la Hansa perde infine l'egemonia e non riesce ad incrementare la filiale di Bruges né a riaprire quella di Novgorod (già chiusa nel 1494);
riesce tuttavia ad approfittare della nuova espansione economica: il commercio con Anversa ha un notevole sviluppo sino alla rivoluzone dei Paesi Bassi, anzi proprio questa crisi favorisce gli investimenti anseatici in Spagna e nel Mediterraneo;
conserverà ancora fino all'inizio del sec. XVII il primato sul mercato russo e scandinavo;
«segue 1669»

 

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