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Papa
Gregorio XIII

(1572-85).

Cardinali
[Sacro Collegio: 64]

Si riunisce il concistoro:

[3+28]

– (01) de' Medici, Ferdinando (1° diacono, nipote);
– (02) Vastavillani (2° diacono, nipote);
(03) Commendoni (camerlengo);

– (01) Bonelli
(domenicano, nipote di Pio V);
– (02) Borromeo, Carlo
(Titolo: Santa Prassede, vergine e martire; arcivescovo di Milano, relatore);
– (03) [Seduto] Caetani
(pronipote di Bonifacio VIII);
– (04) [Seduto] Carafa
(napoletano, nipote di Paolo IV);
– (05) Galli
(Titolo: Sant'Agata in Suburra, vergine e martire; segretario di Stato);
– (06) Cesi, Pierdonato;
(Titolo: Santa Barbara, vergine e martire; prima di passare a San Vitale e poi a Sant'Anastasia)
– (07) Colonna
(legato delle Marche, pronipote di Martino V);
– (08) d'Angennes de Rambouillet;
(Titolo: Santa Eufemia, vergine e martire; francese, vescovo di Mans);
– (09) d'Austria, Andrea
(vescovo di Brescia);
– (10) [Seduto] d'Avalos d'Aragona
(Titolo: Santa Lucia, vergine e martire; napoletano, ex cancelliere del Regno di Napoli, ex arcivescovo di Torino, cugino del "piccolo marchese");
– (11) d'Este;
– (12) [Seduto] de la Baume
(Titolo: Santa Prudenziana, vergine e martire; Franca Contea, arcivescovo di Besançon);
– (13) Delfino
(Titolo: Sant'Anastasia, vergine e martire; patrizio veneziano ed ex nunzio della dieta di Norimberga);
– (14) [Seduto] Deza
(spagnolo, presidente del regno di Granata);
– (15) di Santacroce
(ex arcivescovo di Arles);
– (16) Farnese, Alessandro;
– (17) Galli (segretario di Stato);
– (18) [Seduto] Gesualdo
(Titolo: Santa Cecilia, vergine e martire; napoletano);
– (19) Gonzaga;
– (20) Paleotti
(arcivescovo di Bologna);
– (21) Pellevé
(arcivescovo di Sens);
– (22) Peretti di Montalto
(frate minore conventuale ed ex inquisitore della fede);
– (23) [Seduto] Perrenot de Granvelle
(fiammingo);
– (24) [Seduto] Quiroga
(Titolo: Santa Balbina, vergine e martire; spagnolo, arcivescovo di Toledo, grande inquisitore di Castiglia);
– (25)Riario
(pronipote di Sisto IV);
– (26)Rusticucci
(Titolo: Santa Susanna, vergine e martire; nobile di Fano amministratore perpetuo di Senigallia);
– (27) Savelli
(Titolo: Santa Rufina, vergine e martire; vescovo di Porto e Santa Rufina, vicario di Roma, pronipote di Onorio III e di Onorio IV);
– (28)Sirleto
(bibliotecario di Santa Romana Chiesa);

1583
11 aprile
, si riunisce il concistoro per decidere:
- Dei vescovati vacanti:
. Foligno (Stato Pontificio)
[francescano Barzellini];
. Stagno (Dalmazia);
. Almira e Jacca (Spagna);
. Castres (Francia)
[benedettino Givry des Cars];
. Lisieux (Francia)
[Jean de Fossé, vescovo di Castres];
- De natura principis Mantuae (in pratica sulla vertenza Vincenzo I Gonzaga e Margherita Farnese).
Su questo secondo punto il concistoro (19 [In piedi col cappello in mano] a favore di Vincenzo I Gonzaga contro 9 [Seduti e a capo coperto] a favore di Margherita Farnese), dichiara in pratica che la mancata consumazione del matrimonio non può essere imputata a Vincenzo I Gonzaga.
12 dicembre, crea in concistoro segreto 19 nuovi cardinali, la promozione più numerosa del suo pontificato:
– (00) Bathori
(principe, nipote del re di Polonia, creato soltanto in pectore perché non ancora 18enne);
– (00) Canano
(nobile ferrarese, vescovo di Modena);
– (00) Castagna
(monsignore, ex governatore di Fano e consultore del Santo Uffizio, futuro Urbano VII);
– (00)de Castro
(spagnolo, arcivescovo di Siviglia);
- (00) de Jojeuse
(monsignore, arcivescovo di Narbona);
– (00) de' Medici, Alessandro
(arcivescovo di Firenze, cugino del 1° diacono Ferdinando e futuro Leone XI);
– (00) Facchinetti
(monsignore, patriarca di Gerusalemme, futuro Innocenzo IX);
– (00) Radziwill
(monsignore, coadiutore del vescovo di Vilna; protettore di Polonia e alleato dei Farnese);
– (00) Salviati
(monsignore, nobile fiorentino, ex nunzio in Francia e promotore della "strage di San Bartolomeo");
– (00) Sfondrati
(monsignore, vescovo di Cremona, futuro Gregorio XIV);
- (00) Sforza di Santa Flora
(capitano generale, cognato del figlio del papa, Giacomo Boncompagni);
– (00) Tagliavia di Terranova
(siciliano, protettore di Napoli e della Sicilia);
– (00) ? ;
– (00) ? ;
– (00) ? ;
– (00) ? ;
– (00) ? ;
– (00) ? ;
– (00) ? ;
Si provvede quindi alle vacanze dei vescovati (Capri, Chioggia, Ypres, Zamora) e a parecchi trasferimenti tra cui quello di mons. Zibramonte, vescovo d'Alba (nonché primo ministro del duca Guglielmo Gonzaga) che passa a Casale.
Mentre i neoeletti non hanno ancora diritto di voto, il concistoro decide che il principe di Mantova è autorizzato a dimostrare davanti a testimoni la sua potenza in virginem. Il cardinal Farnese è ancora una volta sconfitto.

Gesuiti

«segue da 1582»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1583, l'università di Lovanio e gli stati del Brabante si congiungono in causa contro i privilegi concorrenziali dei gesuiti, rilevando la presenza di una novità giuridica capace di sconvolgere la disciplina universitaria nel fatto che le lezioni tenute da regolari nelle scuole proprie degli ordini sono considerate valide per conferire i gradi a studenti estranei all'ordine stesso.
Alla richiesta indirizzata al pontefice dall'università di Lovanio, affinché sia vietato ai gesuiti della città di conferire i gradi accademici e dare promozioni in arti e teologia ma di consentire soltanto di tenere lezioni nei loro collegi (come fanno i giacobini e i cordiglieri), Clemente VIII con un breve decide di vietare ai gesuiti di insegnare logica e fisica nell'università stessa.
In una lettera al padre generale, Edmund Campion narra intanto di aver spesso cambiato nome ed abito in Inghilterra.
[vedi Domicilia]
Solo ora alcuni gesuiti riescono ad infiltrarsi in Cina.
«segue 1584»

ANNO 1583



1583
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1583
-

 



 
1583
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1583
-



1583
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;
1580, per riunire i luterani in polemica tra loro, patrocina la pubblicazione della professione di fede detta "Formula di concordia";



1583
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1583
ducato di Württemberg




1581
ducato di Baviera
Guglielmo V
Albero genealogico

(† 1626)
figlio di Albrecht V [il Magnanimo] e di Anna d'Austria;
1579-97, duca di Baviera;


1583
Palatinato
Ludovico VI
Albero genealogico
(† 1583)
figlio di Federico III [il Pio] e di Maria di Brandeburgo-Ansbach;
1576-83, elettore del Palatinato-Simmern;
[abbraccia la confessione d’Ausburg e unisce al suo dominio l’Abbazia di Franckendal e la prevosteria di Seltz]








Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico
(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
alla morte del padre, sotto la tutela dello zio Giovanni Casimiro il quale restaura il calvinismo come religione di stato nel Palatinato;







1583
Mainz [Magonza]









1583
REGNO di POLONIA
[nel 1569 è avvenuta l'unione di Lublino (unificazione della Polonia e della Lituania)]
István I Bathory
Albero genealogico

(† 1586)
figlio di Janos - Somlyó (si appoggia agli Absburgo);
?-1576, voivoda di Transilvania;
1575-86, re di Polonia; (Stefano I Báthory)



Cancelliere
J. Zamoyski
(1576 - ?)
1583
dalla dieta di Varsavia è stata sancita la convivenza pacifica fra le varie confessioni cristiane in territorio polacco.

- Galizia e Rutenia: ortodosse;
- Danzica, Torun e Elblag: luterane;
- Piccola Polonia e Lituania: calviniste;
oltre a gruppi di anabattisti e correnti antitrinitarie.







1583
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1583
-









 



1583
REGNO di FRANCIA
Enrico III
Albero genealogico
(1551 - 1589)
figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici;
[ultimo dei Valois-Orléans]
1574-89, re di Francia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Pomponne de Bellièvre 
(1574 - 1588)
Cancelliere-Guardasigilli
Philippe Hurault
conte di Cheverny
(1578 set - 31 ago 1588)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude Pinard
signore di Comblisy e di Cramailles
(1570 13 set - 1588)
[ha lasciato un Trattato della caccia reale.]
-
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 
1583
-

 
1583
REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico

(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
nel 1577, fuggito dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia, torna alla sua fede e alla vita delle armi;



1589-1610, re di Francia (Enrico IV);

1583
-



1583
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1583
-



1583
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;




1583
-



1583
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]

-

governatore
[inviato da Filippo II]
Alessandro Farnese
duca di Parma
(1578 - ?)

1583
Unione di Arras: le province meridionali (Belgio) sono sottomesse a Filippo II.


 

segue



1583
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;
nell'estate del 1579 il duca d'Alençon, erede al trono di Francia, si reca di persona in Inghilterra per corteggiarla;
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);



1583
-

Nord America
L'imprenditore inglese sir Humphrey Gilbert, amico del geografo Richard Hakluyt, guida, con l'approvazione della regina, una spedizione di coloni a Terranova cercando, senza successo, di prendere il controllo delle pescherie dell'isola. Muore in mare durante il viaggio di ritorno.
[Pochi anni dopo sir Walter Raleigh, fratellastro di sir Humphrey Gilbert, farà una serie di tentativi di fondare una colonia sull'isola Roanoke, al largo di quello che diverrà in seguito il North Carolina.
Nel 1591 una spedizione di soccorso troverà l'isola di Roanoke completamente deserta e non si scoprirà mai cosa sia accaduto alla "colonia perdita".
Le tredici colonie che dovranno alla fine riunirsi insieme per costituire gli Stati Uniti d'America saranno creazioni casuali. L'unità derivante dalla loro comune origine inglese sarà scarsa e verrà un po' alla volta rimpiazzata da un genere diverso di unità, quella forgiata dall'esperienza e dall'ambiente del Nuovo Mondo.
Queste tredici colonie:
-
nasceranno da tentativi isolati di privati per scopi svariati, che vanno dall'utopia al puro interesse materiale;
- sorgeranno in un periodo di 125 anni e, sparpagliate lungo circa 2.500 km di costa atlantica,
- dovranno svilupparsi a ritmi quanto mai diversi, con forme di governo, di economia e di religione dissimili e attirando popolazioni di diversa composizione etnica e razziale.]
[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani Milano 1884.]



IRLANDA
-
-
-
-
1583
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;



a


1583
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
dal 1568 è mantenuta sotto vari pretesti in una prigionia appena mascherata in Inghilterra da Elisabetta I;
nel 1571 viene rinchiusa in una lugubre prigione nel castello di Sheffield;
dal 1572 (dopo la notte di san Bartolomeo) è diminuito ancora il numero dei suoi sostenitori;



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre, ha come reggenti vari nobili scozzesi protestanti e come precettore G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1583
"cospirazione Throckmorton":
[Filippo II, Enrico III, Gregorio XIII e Maria Stuarda tramano ancora una volta contro Elisabetta I, Giacomo VI ed Esmé d'Aubigny con l'obiettivo preciso di elimnare l'eretica regina inglese per poi sostituirla con la regina cattolica.]
Thomas Morgan, segretario dell'ambasciata della regina di Scozia in Francia, recluta un giovane cattolico inglese, il 28enne Francis Throckmorton, e lo invia in Inghilterra con il compito di raccogliere informazioni sull'organizzazione della difesa dell'isola; gli uomini che fanno da collegamento sono Charles Paget, un agente dell'Entità che da Londra porta a Parigi i messaggi cifrati, e l'ambasciatore francese alla corte inglese, Michel de Castelnau de la Mauvissière, mentre i rapporti di Francis Throckmorton vengono inviati alle ambasciate spagnole di Londra e Parigi e a quella francese di Londra; l'ambasciatore Mendoza in Inghilterra e l'ambasciatore Juan Bautista de Tassis in Francia aggiornano Filippo II sui progressi della cospirazione, sebbene il sovrano non abba ancora deciso di partecipare;
gli altri agenti dello spionaggio del papa sono i padri gesuiti Crichton, Holt, Edmond Campion e Robert Parsons;

primavera, Francis Throckmorton non sa che lord Walsingham è già al corrente di gran parte del piano, del nome dei congiurati e di quelli delle spie dell'Entità, informazioni trasmesse agli inglesi dall'ambasciata francese a Londra dove opera un infiltrato, un certo Fagot
[mentre si pensa che dietro questo nome in codice si celi quello del segretario dell'ambasciata, Jean Arnault, si saprà molto più tardi trattarsi di G. Bruno (come dimostra lo storico John Bossy, Giordano Bruno e il mistero dell'ambasciata)]

Giugno
29
, Giacomo VI viene rimesso sul trono di Scozia e da questo momento, sapendo che Maria Stuarda è stata coinvolta nella cospirazione per rovesciarlo, decide di troncare le relazioni con la madre;
ufficialmente la Scozia abbandona al suo destino l'ex regina Maria per ordine di suo figlio;

Ottobre
12
, grazie alle informazioni del domenicano passate a lord Walsingham, Francis Throckmorton viene arrestato [prima della detenzione, una domestica che lavora all'ambasciata di Spagna è riuscita a far sparire importanti documenti che implicano i diplomatici spagnoli e lo stesso re di Spagna nell'organizzazione del complotto);
lord Walsingham ordina al conte di Gowrie, nemico di Esmé d'Aubigny duca di Lennox,  di catturare Giacomo VI e rinchiuderlo nel castello di Ruthven fino a quando i protestanti non abbiano ripreso il controllo della situazione ad Edimburgo;
una settimana dopo, Esmé d'Aubigny fugge dalla Scozia e si rifugia in Spagna; padre Holt viene arrestato, torturato e impiccato; padre Crichton riesce a fuggire e tornare a Roma; padre Parsons si rifugia in Francia, dove continua a lavorare per l'Entità; padre Campion riesce a lasciare la Scozia ma poco tempo dopo viene arrestato in Inghilterra e rinchiuso nella Torre di Londra;

Dicembre
, dopo essere stato torturato, padre Campion è giustiziato a Tyburn;
nel frattempo Gregorio XIII dà ordine di assassinare Guglielmo d'Orange, il principe protestante scampato soltanto due anni prima ad un altro attentato; per l'operazione viene scelto padre Crichton, appena giunto a Roma;


a

1583
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;
1563-70, "guerra dei sette anni": la pace di Stettino sancisce lo status quo;




1583
tra i più floridi anni nella storia della Danimarca;.
NORVEGIA
1583
-
ISLANDA
1583
-

1583
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;



1583
1572-83, guerra contro la Russia;






1583
REGNO di SPAGNA e REGNO di PORTOGALLO
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;


SPAGNA
1583
-


PORTOGALLO
1583
-








1583
ducato di SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico
(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Margherita di Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte;
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
;
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);




1588-1630, marchese di Saluzzo;

 
1583
-



1583
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gerolamo De Franchi Toso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1581 21 ott - 21 ott 1583, doge di Genova;


Gerolamo Chiavari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1583 4 nov - 4 nov 1585, doge di Genova;


1583
-


1583
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1583
-



1583
ducato di Mantova e di Monferrato
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]
1574-87, 1° duca del Monferrato;



1583
-
a

1583
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Nicolò da Ponte

(Venezia 15 gen 1491 - Venezia 30 lug 1585)
figlio di Antonio e di Regina Spandolino, originaria di Costantinopoli;
1578-85, doge di Venezia; [87°]

- nunzio pontificio: Lorenzo Campeggi (1581 6 mag 1581 - giu 1585)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1583
Sorgono nuove case editrici che sostituiscono quelle scomparse o languenti.
Giovan Battista Ciotti si trasferisce da Siena a Venezia dove comincia a stampare.
[Pubblicherà qualche libro fino al 1590 e, sul finire del secolo, raggiungerà una media di 5-6 titoli all'anno.]

Molti altri editori affluiranno invece a Roma tra gli anni Settanta e Ottanta:
. Giacomo Torneri (55 edizioni – 1577-91),
. Giorgio Ferrari (55 edizioni – 1581-98),
. Bartolomeo Bonfaldino (90 edizioni – 1583-99).
. ecc.
Il pontefice Gregorio XIII attira a Roma molti intellettuali.


Venezia, l'ambasciatore di Francia André Hurault de Maisse scrive al suo governo che i gesuiti possiedono talmente le coscienze di alcuni dei senatori più influenti della Repubblica che possono convincerli di tutto quello che vogliono (giudizio riconfermato, non molto tempo dopo, da un membro della Compagnia dell'autorità di padre Antonio Possevino).
Nella città lagunare, dal 1547 al 1583, sono stati inquisiti 713 abitanti (secondo il Grendler);
[Dei 1.560 processi celebrati nel corso del Cinquecento e di cui sono pervenuti gli atti almeno parziali, soltanto 14 si sono conclusi con la condanna a morte. Quattro eretici sono stati estradati a Roma dal Consiglio dei Dieci e hanno subito la pena capitale… e siamo a 18; naturalmente altri eretici sono stati condannati nel Dominio tra i quali si possono ricordare i tre del tribunale inquisitoriale di Adria e Rovigo, ecc.
A Venezia non si sono tuttavia accesi roghi; i condannati a morte sono stati tutti affogati, di notte e in segreto, anche per evitare le recriminazioni o l'ostilità dei principi protestanti.]

In occasione della nomina ad ambasciatore a Roma di Lorenzo Priuli (1583-86) il nunzio riferisce che questo 45enne l'ha avuta vinta su candidati più dotati e più anziani di lui grazie al broglio e ai maneggi dei parenti.

Luglio
16
, (e poi il giorno 30) deposizione di Giovanni De Putel, un legatore che lavora per conto di Marco Bindoni;

Agosto
20
, (e in precedenza il 9 e 11) il rivenditore di libri Melchiorre Scoto (non editore, nipote di Girolamo Scoto), che tiene bottega all'insegna dell'Albero ai SS Apostoli, viene interrogato su tre o quattro casse di libri provenienti da Liione e passate alla dogana senza inventario e reclama di essere stato autorizzato a rimuoverle subito da un funzionario dell'Inquisizione del quale non ricorda il nome.


Ottobre
15-17
, Guidone Simottini, libraio all'insegna del Sole a San Moisé, sostiene che i Dialoghi di B. Ochino in suo possesso fanno parte di una cassa di libri che ha acquistato da una vedova.
Viene condannato, a quanto pare, ad un anno di arresti domiciliari.




1583
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1583
nonostante raccolga alla sua corte diversi letterati e artisti, tutti hanno con lui rapporti tempestosi [T. Tasso stesso viene relegato (1579-86) nell'Ospedale di Sant'Anna];


1583
Granducato di Toscana
Francesco I
Albero genealogico

(Firenze 1541 - 1587)
figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo;
1564, comincia già ad assumere responsabilità di governo a fianco del padre, ma sarà più la vita fastosa di corte ad attirarlo più che gli impegni politici;
1574-87, granduca di Toscana;
un ruolo determinante hanno i suoi ministri G.B. Concini e Belisario Vinta grazie ai quali viene consolidato l'apparato burocratico del granducato, avviato da Cosimo I, una certa ripresa del commercio grazie specialmente all'ampliamento urbanistico di Livorno affidato all'architetto B. Buontalenti;

1583
-


1583
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1583
-



1583
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1583
-


SICILIA
Viceré
M. Colonna
(1577 - 1584)
1583
-




Bischop, Simon o Simon Episcopius (Amsterdam, 8 gennaio 1583 – Amsterdam, 4 aprile 1643) teologo olandese; un Rimostrante.

Elzevier, Bonaventura o Elzevir (Leida 1583-1652), tipografo;
[Figlio di Louis (capostipite della famosa famiglia di tipografi);
- fratello di Matthias (uno dei suoi sei fratelli e suo socio a Leida);
- zio di Abraham [il Vecchio] (1592-1652) e di Izaac (1596-1651) (figli di Matthias);
- padre di Daniel (1626-80).]


Herbert, Edward (Eyton, Salop 1583-Londra 1648) filosofo e poeta inglese, primo barone di Cherbury;
De veritate (1624)
De religione laici (1645)
Occasional Verses (postumo, 1665, Versi d'occasione)
Autobiography (Autobiografia, .

Huig van Groot o Hugo Grotius o Ugo Grozio (Deft, 1583-Rostock 1645) giurista e teologo riformato olandese, seguace dell'arminianismo contro il gomarismo;
Mare liberum (1609, anonimo, capitolo del trattato rimasto inedito De iure predae)
[È il primo autore contemporaneo pubblicato dagli Elzevir.]
De iure belli ac pacis (1625, per i Prolegomena viene collocato tra i fondatori del diritto internazionale; la traduzione più diffusa era quella di Jean Barbeyrac: Le droit de la guerre et de la paix, par Hugues Grotius. Nouvelle traduction par JeanBarbeyrac, … avec le notes de l'auteur même, qui n'avoient point encore paru en français et de nouvelles notes du traducteur, 2 voll, Amsterdam 1724, Pierre de Coup)
De veritate religionis christianae (1627).

Lancellotti, Secondo (Perugia 1583-Parigi 1643) scrittore italiano, monaco olivetano;
L'hoggidì (1623 I parte, 1636 II parte)
I farfalloni degli antichi storici notati… (1636)
[Mandati in luce da suo fratello dottor Ottavio Lancellotti, Venezia 1677, Giovanni Francesco Valvasense.
Con ex Libris Gian Lucini-Passalacqua il cui catalogo è stato pubblicato nel 1896 da Rossi. Biblioteca Casanatense. ]

precursore della famosa polemica divampata da lì a poco in Francia, nota come querelle des anciens et des modernes.

Massinger, Philip (Salisbury 1583 ca-Londra 1639/40) drammaturgo inglese;
1613, è assistente a Londra di J. Fletcher nella compagnia teatrale già diretta da W. Shakespeare, King's Men;
The Virgin Martyr (1620, La Vergine martire, con Th. Dekker)
The Maid of Honour (1621, La fanciulla onorata)
The Roman Actor (1626, L'attore romano)
The City Madam (1632, La signora di città)
A New Way to Pay old Debts (1633, Un modo nuovo di pagare vecchi debiti).

Oxenstierna, Axel Gustavsson conte di Södermöre (Gut Fanö, Uppsala 1583-Stoccolma 1654) politico svedese, diplomatico e membro della dieta sotto Carlo IX;
1612, all'inizio del regno di Gustavo II Adolfo diventa cancelliere del regno, quindi suo principale consigliere;
1631, gennaio, dopo aver sostituito il re durante le campagne militari in Germania e nella fase svedese della guerra dei trent'anni, negozia con la Francia il trattato di Bärwalde, offensivo contro l'impero;
1632, alla morte di Gustavo II Adolfo decide, quale capo del consiglio di reggenza per la minorenne Cristina (1632-54), di proseguirne la politica;
1633, a Heilbronne il fronte protestante tedesco lo riconosce suo capo;
1634, vara all'interno la Forma di governo, una riforma costituzionale che alla dieta, divisa in quattro stati (nobiltà, clero, borghesia, contadini) contrappone organi rigidamente aristocratici: il consiglio di reggenza, il consiglio reale e, per il disbrigo degli affari pubblici, i cinque collegi (giustizia, cancelleria, guerra, marina, tesoro); sconfitta di Nördlingen;
1635, la pace di Praga ridimensiona il grande progetto tedesco di lottare assieme agli svedesi contro gli Asburgo; come massimo obiettivo politico deve considerare ormai solo il dominio del Baltico;
1639, oltre a dare un notevole impulso alla modernizzazione del paese, potenziando l'industria cantieristica, favorisce la fondazione della colonia americana del Delaware;
1645, con la pace di Brömsebro, stipulata con la Danimarca, che elimina il pedaggio per il passaggio del Sund, restituisce alla Svezia Gotland, Ösel, lo Jämtland e le assegna il possesso dello Halland per trent'anni;
1648, con la pace di Vestfalia la Svezia ottiene la Pomerania occidentale e i territori posti sulle foci dell'Oder, del Weser e dell'Elba coronando così il progetto di supremazia sul Baltico; 
il favore accordato all'oligarchia lo pone però in conflitto con la regina Cristina negli ultimi anni del suo regno, tanto che non riesce ad evitarne l'abdicazione, voluta dal senato;
le sue trattative diplomatiche saranno continuate dai figli Johann Axelsson (1611-1657) ed Erik Axelsson (1624-1656).

Pasini, Pace (Venezia 1583-Padova 1644) poeta e romanziere italiano, laureatosi in giurisprudenza a Padova, si dedicò poi alla filosofia e alla matematica; per motivi politici fu per alcuni anni in esilio a Zara; dopo il ritorno in patria ricoprì varie cariche pubbliche
Historia del cavalier perduto (1634, romanzo erotico-cavalleresco; G. Getto vi ravvide l' "anonimo" de I Promessi Sposi, dove avrebbe lavorato la fantasia manzoniana)
Rime (1642, con in appendice un Trattato de' passaggi dall'una metafora all'altra).

Wallenstein, Albrecht Wenzel Eusebius von [o von Waldstein] (Hermanic, Boemia settentrionale 1583-Eger, oggi Cheb 1634) condottiero boemo, di famiglia utraquista, al servizio degli Absburgo.
1625-34, vedi "guerra dei trent'anni" [1618-1648].

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Stampa

«segue da 1582»
1583,
Inghilterra
nasce la stamperia dell'università di Cambridge (complicata comunque la storia di questa istituzione);
Thomas Thomas, nominato primo stampatore ufficiale, dà maggior rilievo alla sua posizione introducendo nei suoi frontespizi le armi dell'università stessa;
[saranno poi rimpiazzate dal suo successore John Legate con un marchio barocco comprendente il motto «Alma Mater Cantabrigia».
Ambedue rimarranno tra i marchi della Cambridge University Press.]
Venezia
. Giordano Ziletti ha finora pubblicato 121 edizioni (1549-1583).
A Venezia approda il tipografo Giovan Battista Ciotti, senese.
«segue 1584».

Index librorum proibitorum

«segue da 1582»
1583, Spagna, con un nuovo Indice viene raggiunto il culmine della collaborazione tra l'Inquisizione e le Università di Salamanca e Alcalà a cui spetta il compito di identificare l'eresia.
«segue 1584»

Accademia della Crusca

«segue da 1582»
1583, riceve l'indirizzo che rimarrà suo specifico da Leonardo Salviati entrato nel sodalizio; dapprima i soci scelgono l'appellativo di "crusconi" per indicare che si ritengono più adatti a far crusca che farina, ma il nome di Crusca viene presto inteso a significare la necessità di un abburattamento che separi dalla crusca la farina, ben adattandosi all'orientamento del sodalizio verso gli studi di lingua; come insegna ha quindi il frullone con il motto Il più bel fior ne coglie (tratto da un verso del Petrarca); 
il culto della lingua fiorentina del Trecento è per gli accademici della Crusca tale da portarli ad apprezzare non soli i testi letterari maggiori e minori ma persino libri di conti, ricordi di mercanti, atti di notai; 
«segue 1591»

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