©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa Pio VI
(1775-99)

Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1765»
1777, il padre gesuita
Francesco Antonio Zaccaria, pubblica la Storia polemica delle proibizioni de' libri… consecrata alla Santità di nostro Signore papa Pio Sesto felicemente regnante (Roma, 1777, Generoso Salomoni), nella quale egli ribadisce con forza la necessità di un severo controllo.
Italia
Importatori di libri proibiti:
. Giuseppe Rondi (Bergamo), libri illuministici,
. Laurent Giraud (Torino), scritti politici e filosofici, romanzi e cronache scandalose,
. Giuseppe Pelli Bencivenni (in realtà censore a Firenze e buon cattolico che non disdegna però soffermarsi nel guardare la proibitissima Thérèse philosophe),
. Ignazio De Giovanni, abate (tra il 1760 e 1761, si è fatto arrivare da Ginevra oltre un centinaio di libri, attraverso le normali poste, per lo più proibiti tra i quali i romanzi, da queli d'amore a quelli pornografici, costituiscono la parte dominante.
«segue 1789»




 

ANNO 1777




1777
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1777
Gennaio
-


AUSTRIA

Giuseppe II (Schönbrunn 1741 - Schönbrunn 1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
il conte A.W. von Kaunitz-Rietberg, dal 1753 al servizio dell'Austria, continua a dirigerne la politica estera;
1777
-
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;

Luglio
20
, in una lettera alla madre, egli scrive:
"È la definizione della parola tolleranza quella che sola è causa del nostro malinteso. Dio mi preservi dal pensare che sia indifferente che i sudditi diventino protestanti o restino cattolici. Darei ciò che posseggo perché tutti i protestanti dei vostri Stati passassero al Cattolicesimo. Per me la parola tolleranza vuole significare soltanto che in tutti gli affari unicamente temporali io, senza riguardo alcuno alla religione, impiegherei chiunque e gli concederei di possedere terre, di esercitare mestieri, di diventare cittadino dello Stato, purché sia a ciò idoneo, e sia per giovare allo Stato e alla sua industria".
E prosegue sostenendo che il libero esercizio della loro fede sarà per preservare meglio i dissidenti dalla miscredenza che non ogni persecuzione; e che d'altra parte i pacifici rapporti coi cattolici potranno farli, meglio di ogni altro espediente, persuasi delle solenni verità della religione cattolica.


Albero genealogico
 
BOEMIA e UNGHERIA

Maria Teresa d'Absburgo (Wien 1717 - Wien 1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
dal 1765 vedova dell'imperatore Francesco I, continua ad esercitare le sue funzioni;
1777
-


Albero genealogico
 
POLONIA
Stanislao II Augusto (Voucyn, 17 gen 1732 – San Pietroburgo, 12 feb 1798)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1777
dopo la spartizione (1772), introduce una serie di riforme;


Albero genealogico
 
 

BAVIERA

Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach (Munich 1727 - Munich 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e della arcid.ssa Maria Amelia d'Austria);
1745-77, elettore di Baviera;
1777
Dicembre
30
, muore e con lui si estingue il ramo bavarese; essendo l'ultimo rappresentante dei Wittelsbach, scoppia la "guerra di successione bavarese";


Albero genealogico
 

Karl IV Theodor (Schloss Drogenbusch/Uccle 1724 - Munich 1799)
figlio del pfgf Johann Christian Joseph von Sulzbach e di Marie Anne Henriette de La Tour-d'Auvergne marchesa di Bergen-op-Zoom;
Kfst von der Pfalz (1742-99)
[Palatinato Renano (o Inferiore)]
1777-99, elettore di Baviera;
1777
"guerra di successione bavarese":


Albero genealogico
PRUSSIA

Federico II [il Grande] (Berlino 1712- Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1776
-


Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1776
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);


Albero genealogico
 
 




1777
IMPERO OTTOMANO

Abdul Hamid I

Albero genealogico

(1725-1789)
figlio di Ahmed III e di Rabia Semi, nonché fratello di Mustafà III;
1774-89, XXVII sultano;


1777
-






1777
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1777
-





1777
REGNO di FRANCIA
Louis XVI

figlio del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia;
1770, sposa Maria Antonietta d'Austria;
1774-92, re di Francia;


Principal ministre d'État
Jean-Frédéric Phélypeaux
conte di Maurepas
(1774 14 mag - 21 no 1781)
Cancelliere
R.-N. de Maupeou
(1768 16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
A.-Th. Hue de Miromesnil
(1774 24 ago - 8 apr 1787)
Sovrintendente
delle Finanze
Louis Gabriel Taboureau des Réaux
(1776 21 ott - 29 giu 1777)
J. Necker
(29 giu - 19 mag 1781)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
Ch. Gravier
conte di Vergennes
(1774 21 lug - 13 feb 1787)
 

1777
Febbraio
27, muore il duca de La Vrillière, cognato del conte di Maurepas;

Aprile
?, La Fayette parte per l'America;

Giugno
29, Louis Gabriel Taboureau des Réaux dà le dimissioni e J. Necker, direttore del Tesoro, viene nominato al suo posto ed assume da solo la direzione generale delle Finanze;
[Straniero (di Ginevra) e protestante, egli non ha accesso al Consiglio del Re ma è de facto il solo maestro a bordo.]

Luglio
6
, il marchese di Condorcet invia la sua lettera di dimissioni all'abate di Véri incaricato di annunciarle al conte di Maurepas;
d'ora in poi egli avrà come entrate soltanto i suoi emolumenti all'Académie de sciences;

Settembre
quando si conosce la condotta eroica del ventenne La Fayette in America, il suo nome diviene sinonimo di coraggio e di libertà;

 

 

1777
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1777
-

 


1777
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Frederick North Tory
Lord North
(1770 28 gen - 22 mar 1782)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1777
-

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1777
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1777
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

 

Nord America Britannico
Governatore generale
Guy Carleton
(1768 - 1778)
-
-

1777
"guerra d'indipendenza americana" (1775-83);

Gennaio
3
, battaglia di Princeton: il gen. G. Washington infligge gravi perdite al gen. Ch. Cornwallis, accorso per vendicare la disfatta subita la notte di Natale dagli Assiani, che ripiega su New York;

Con questi audaci contrattacchi che infliggono pesanti perdite al gen. Ch. Cornwallis, il gen. G. Washington costringe gli inglesi a rinunciare alla maggior parte delle loro recenti conquiste.
Egli stabilisce saldamente i suoi quartieri d'inverno a Morristown e si assicura la supremazia nel NEW YERSEY.
Soprattutto ridà fiato alla causa americana.

Giugno
verso la metà del mese il gen. John Burgoyne, comandante dell'ormai formidabile esercito britannico in Canada, prepara un'offensiva verso sud che mira a ottenere il controllo della valle dell'Hudson e a isolare la NUOVA IiNGHILTERRA.
Egli non conta affatto – anche se in seguito dirà diversamente – sull'uscita delle forze del gen William Howe da New York per andargli incontro, risalendo l'Hudson. Quando parte dal Canada si sente sicuro di riuscirci da solo. Ma ha sottovalutato le difficoltà di una campagna in un ambiente selvaggio.
Appesantito da un enorme seguito di salmerie – trenta carri sono infatti necessari soltanto per lo splendidido guardaroba del generale, soprannominato "Gentleman Johnny" e per la sua riserva di champagne –, il suo esercito si trova in difficoltà sempre maggiori nello spostarsi lungo le strade bloccate e ponti distrutti.

Luglio
solo ora il gen. William Howe decide di riprendere le operazioni;
imbarcato quasi tutto il suo esercito di New York fa vela per la baia di Chesapeake, avendo come obiettivo Philadelphia;

Settembre
11
, Brandywine Creek, il gen. William Howe riesce nuovamente ad aggirare e sconfiggere il gen. G. Washington (lontano da questo teatro di operazioni);
[Il successo degli inglesi è dovuto in parte all'impiego di un centinaio di fucili a retrocarica Ferguson i quali, più rapidi come caricamento di quelli in mano agli insorti, consentono loro un maggior volume di fuoco.
Perdite: ca 1000 caduti ta gli insorti e 500 tra gli inglesi.]
19, Freeman's Farm, il gen. John Burgoyne è attaccato dagli americani del gen. Arnold ma l'azione non ottiene risultati decisivi anche per il mancato appoggio del gen. Horatio Gates che profondi dissensi dividono dal gen. Arnold;
26, Philadelphia (PENNSYLVANIA) viene occupata dalle truppe inglesi del gen. William Howe;

Ottobre
4
, Germantown, un contrattacco di sopresa americano non riesce a far rirtirare il gen. William Howe che si prepara a trascorrere un altro inverno a Philadelphia mentre il gen. G. Washington si ritira sul desolato pianoro di Valley Forge, una trentina di km a nordovest.
[Nonostante l'apparente successo della campagna contro Philadelphia, il gen. William Howe ha sciupato una seconda occasione di distruggere l'esercito del gen. G. Washington.]

Intanto, all'inizio dell'autunno la marcia del gen. John Burgoyne viene arrestata dalla crescente opposizione americana e dalla mancanza di rifornimenti. Dopo un tentativo fallito delle forze britanniche e indiane del lago Ontario di unirsi a lui, il gen. John Burgoyne si trova in una situazione critica.
Il suo esercito indebolito dalle diserzioni di canadesi e indiani, tocca appena i 5000 uomini, metà circa delle forze originali, e le sue linee di rifornimento si allungano per più di 300 km fino al Canada.
A est si sta ammassando la milizia della NUOVA INGHILTERRA e davanti a lui c'è il gen. Horatio Gates con 12.000 volontari della milizia e 5000 soldati dell'esercito continentale:
soltanto una rapida ritirata potrebbe salvare la spedizione ma il gen. John Burgoyne decide di rischiare – forzato a ciò anche perché ormai è tagliato fuori da ogni comunicazione con il Canada – sfondando le linee americane per raggiungere Albany, a soli 30 km di distanza.
Dopo due tentativi, respinti con gravi perdite (sconfitta di Freeman's Farm), il gen. John Burgoyne si trova circondato;
17, dopo alcuni successi parziali le milizie americane al comando del gen. Horatio Gates riportano una strepitosa vittoria a Saratoga, nell'alta vallata dell'Hudson, sull'armata del gen. John Burgoyne.
[Alle truppe inglesi viene data la possiblità di imbarcarsi alla volta dell'Europa dietro promessa di non riprendere le armi contro gli americani.]
Il conflitto subisce una svolta decisiva

La posizione personale del gen. G. Washington sembra tuttavia in pericolo.
Sia all'interno del Congresso sia fuori non vengono risparmiate le critiche, sia pure sottovoce:
- alcuni temono che possa sorgere una dittatura militare da quella che J. Adams ha in precedenza definito «la superstiziosa venerazione talvolta attribuita al gen. Washington»;
- altri, delusi dalle ripetute sconfitte subite dal gen. G. Washington ad opera del gen. William Howe, e soprattutto della perdita di Philadelphia, cominciano a mettere in dubbio le sue capacità militari e a confrontare i suoi risultati pietosi con le vittorie del gen. Horatio Gates.

Novembre
la situazione giunge a un livello critico: viene pubblicata una lettera privata scritta al gen. Horatio Gates dal gen. Thomas Conway, un ufficiale francese di origine irlandese dell'esercito continentale, nella quale si esprime la speranza che il vincitore di Saratoga prenda il posto del "generale debole".
Ma le critiche si spengono non appena vengono manifestate pubblicamente.

Dicembre
nonostante la vittoria di Saratoga abbia risollevato il morale degli americani, l'inverno 1777-78 è difficile e pieno di contrasti per i patrioti;
l'esercito vittorioso del gen. Horatio Gates si disintegra con il ritorno a casa dei volontari della milizia;
gli scalcinati e affamati continentali del gen. G. Washington sopportano gravi privazioni nel loro accampamento di Valley Forge.


Gli Articoli della Confederazione, approvati dal Congresso continentale nel 1777 – ma ratificati dai singoli stati solo nel 1781 – conferiscono al governo centrale soltanto poteri limitati.
Le truppe del gen. G. Washington non contano mai più di 20.000 uomini; per la maggior parte del tempo ne ha appena 5000 e a un certo punto si troverà addirittura a comdandare una banda ridotta a soli 2000 uomini.

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

Lo stesso anno il Congresso continentale adotta la bandiera a stelle e strisce come vessillo nazionale.
[Nessuno saprà mai chi l'ha disegnata. La leggenda secondo cui sarebbe stata tessuta da Betsy Ross sarà inventata da suo nipote nel 1870.]

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore della provincia
Hector T. Cramahé
(1770 - 1782)

1777
-



 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
John Montagu
(1775 - 1778)

1777
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1777
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1777
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1777
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1777
-


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1777
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1777
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1777
-
Aprile
20
, nella costituzione vengono affermati in modo particolarmente energico così il principio della libertà di coscienza e di culto come quello della separazione della Chiesa dallo Stato.

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1777
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1777
-

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1777
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1777
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1777
-

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1777
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1777
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1777
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1777
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1777
-


a

1777
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;



1777
-
NORVEGIA
1777
-
ISLANDA
1777
-


1777
REGNO di SVEZIA
Gustavo III
Albero genealogico
(Stoccolma 1746 - 1792)
figlio di Adolfo Federico e di Luisa Ulrica sorella di Federico il Grande;
1771-92, re di Svezia;
1973, 19 agosto [1° colpo di Stato];


1777
-



1777
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I  
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo: marchese di Pombal;
1777
Febbraio
24
, il re muore e il marchese di Pombal, costretto a dimettersi, si ritira nei suoi possedimenti a Oyeras;



Maria I di Braganza
Albero genealogico

(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;
succeduta al padre, si mantiene sostanzialmente estranea al maneggio degli affari governativi, lasciando così mano libera alla camarilla ostile al capo del governo il marchese di Pombal che, assolto nel processo per peculato a lui intentato nello stesso anno, si ritira dal governo;


Pietro III
Albero genealogico

(Lisbona 1717-1786)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1760, sposa Maria, figlia di suo fratello Giuseppe I;
1777-86, re (consorte) di Portogallo;
con l'ascesa al trono della moglie Maria, legittima erede di Giuseppe I, di fatto non eserciterà alcun potere.


1777
-


a

1777
REGNO di SPAGNA
Carlos III

(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
1777
-


1777
-
a







1777
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Amedeo III
Albero genealogico

(Torino 1726 - Moncalieri 1796)
figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds;
?-1773, duca d'Aosta;
1730-73, principe di Piemonte;
1773-96
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo, Monferrato, Finale e Oneglia;
- duca di Savoia re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;


1777
-



1777
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Brizio Giustiniani
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1775 31 gen - 31 gen 1777, doge di Genova;


Giuseppe Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1777 4 feb - 4 feb 1779, doge di Genova;


1777
-


1777
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"

Alvise IV Mocenigo

Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]

- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore a Roma: Alvise Tiepolo (1770 -?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1777
-




1777
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
dal 1769 è sposato con la duchessa Maria Amalia (1746-1804) figlia di Maria Teresa d'Absburgo;
1777
-



Primo ministro
-
1777

 


1777
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico

(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1770-79, a Livorno l'editore Aubert ristampa l'Encyclopédie;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1777
riforma comunale e tributaria a Siena;
Gennaio
18
, Pistoia, "affaire delle monache": il vescovo Ippoliti (succeduto a Federigo Alamanni † dic 1775), che volendo ripercorrere i passi del suo predecessore aveva scritto di nuovo alla congregazione dei vescovi e regolari di Roma, riceve ora una risposta dal segretario dove gli si dice, con rammarico e stupore, che il pontefice riteneva già chiusa la faccenda con la morte del suo predecessore. Il segretario ribadisce altresì che sarebbe un sovvertire la disciplina il sottrarre dal governo dei regolari i conventi delle monache di uno stato intero; ritiene anche che il principe non viorrà per pochi disordini particolari fare una innovazione generale contraria ai sacri canoni e pregiudizievole alla chiesa, alla religione e alla reputazione degli ordini regolari.
Maggio
quando il vescovo viene a sapere che su istanza di altri vescovi toscani, visti i gravi scandali successi in altri quattro conventi di domenicane e francescane, sono stati tolti dal governo dei frati regolari altri conventi a Firenze, San Miniato e Pisa, nutre ancora qualche speranza. Nel frattempo sposta nel convento di Prato, governato dai domenicani, le monache riottose di Santa Caterina, in attesa di ulteriori sviluppi da Roma. Ma il papa è inflessibile.



1777
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
dal 1768 è sposato con la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
marchese della Sambuca
(1768 apr - 1785)
[dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato.]
Ministro degli Esteri
J.F.E. Acton
(1776 - ?)

1777
-



SICILIA
Viceré
[dal 1773 la Sicilia è senza viceré]
1777
-
 

a




Avout, Louis-Nicolas d'– detto Davout (1777-1823) militare francese, maresciallo di Francia;
1789, aderisce alla Rivoluzione;
generale di brigata combatte nell'armata del Reno e in Italia sotto N. Bonaparte che accompagna in Egitto, distinguendosi ad Abukir;
comandante della cavalleria nell'esercito d'Italia;
1804, è compreso nella prima lista dei marescialli dell'Impero;
combatte con valore ad Austerlitz ma, più importante , è la sua vittoria ad Auerstädt, che consente a Napoleone I il successo di Jena;
1809, vince la battaglia di Eckmühl;
1812, si distingue alla Moscova;
1813, , quando non gli è più possibile raggiungere in Sassonia Napoleone I, si rinchiude ad Amburgo, difendendola disperatamente;
fedele al suo imperatore, durante i Cento giorni è ministro della Guerra;
1815, è perseguitato dalla Restaurazione;
1819, da Louis XVIII è nominato pari di Francia.

Baxter, Alexandre (1777-1841) ispettore degli ospedali di Sant'Elena, ivi chiamato da sir Hudson Lowe, ai cui ordini era stato in Corsica;
quando N. Bonaparte proibisce al suo medico B.E. O'Meara di pubblicare i bollettini della sua salute, questi sono redatti dall'ispettore su informazioni del medico medesimo.

Bernard, Jeanne Françoise Julie Adélaïde o Juliette Récamier o Madame Récamier (Lione 3 dicembre 1777 – Parigi 11 maggio 1849) famosa salottiera francese nell'epoca del Direttorio e del Primo Impero;
[Figlia di Jean Bernard, un notabile reale, e di una ereditiera dalla ricca dote, una donna mondana e intelligente. Una famiglia appartenente alla borghesia di Lione.]
1786, il padre, nominato direttore delle finanze, si trasferisce con la famiglia a Parigi;
1793, in pieno Terrore, viene data in sposa a un amico dei genitori, Jacques Récamier, ricco banchiere di Parigi, più anziano di lei di oltre trent'anni;
[Lei e il marito hanno una relazione affettuosa e platonica: lei, probabilmente, come scoprirà in seguito, è la figlia naturale di Jacques Récamier che la sposa per renderla legittima erede dei suoi beni.]
1799, il padre viene destituito dalla sua carica dal Consolato col sospetto di connivenza con i realisti; il salotto di lei diviene presto il luogo di ritrovo di una società d'élite, ma non manca di coinvolgere le alte sfere del potere;
[La sua straordinaria bellezza e il suo charme le guadagnano una gran folla di ammiratori; la raffinata dama è tra le prime ad adottare il "gusto alla greca" nel vestiario – semplicissimi abiti di mussola semitrasparente – e gioca un ruolo non indifferente nella diffusione del gusto per l'antichità, poi conosciuto come Stile Impero.]
amica di Madame de Staël e poi, sotto l'Impero, di F.-R. de Chateaubriand, è una figura chiave nell'opposizione al regime di Napoleone I, grazie al suo salotto culturale, che diviene un centro politico e intellettuale; a causa delle sue posizioni, finisce per essere esiliata da Parigi;
1811-12, soggiorna a Châlons-en-Champagne e poi a Lione, dove stringe amicizia con Camille Jordan e Pierre-Simon Ballanche;
1812, visita l'Italia ed è durante questo periodo che conosce ed ha una relazione sentimentale con Benjamin Constant;
1815, solo ora, con la caduta dell'Impero, può far ritorno in Francia;
1819, provata da numerose difficoltà, si trasferisce di nuovo a Parigi all'Abbaye-aux-Bois, presso la baronessa di Bourgoing, sua amica; nonostante cerchi di fuggire dalla vita mondana, il suo rifugio finisce per essere frequentato da tutte le celebrità dell'epoca;
[F.-R. de Chateaubriand, uno dei più assidui frequentatori, resterà fino alla morte, il 4 luglio 1848, suo intimo amico.]
1849, 11 maggio, muore a Parigi di colera e viene sepolta nel cimitero di Montmartre.

Bonaparte, Maria Anna o Elisa Bonaparte (Ajaccio 1777-Villa Vicentina, Trieste 1820), prima delle sorelle di Napoleone, principessa di Lucca e di Piombino (1805-09), granduchessa di Toscana (1809-14);
1793, deve rifugiarsi con la madre a Marsiglia per sfuggire alle persecuzioni scatenate in Corsica contro i fautori della Francia;
1797, 1° maggio, sposa a Marsiglia il capitano corso Felice Baciocchi con cui poi torna ad Ajaccio;
1798, per proprio conto si trasferisce a Parigi dove tiene un importante salotto;
1805, giugno, duchessa di Portoferraio viene col marito posta a capo del principato di Lucca e Piombino;
1806, a Lucca e Piombino vengono aggregate Massa, Carrara e la Garfagnana;
1809, quando la Toscana viene annessa alla Francia, Napoleone I le attribuisce il governo generale della regione col titolo di granduchessa;
1814, al crollo dell'impero napoleonico tenta di ottenere dalle potenze coalizzate almeno la sovranità su Lucca, ma è costretta a lasciare la Toscana e a emigrare prima a Genova, poi a Bologna e infine a Graz; confinata a Brünn (Brno) durante i cento giorni, trascorre gli ultimi anni della sua vita nella sua proprietà di Villa Vicentina, presso Aquileia

– Bossi, Giuseppe (Busto Arsizio 1777-Milano 1815) pittore italiano, poeta in vernacolo e scrittore d'arte;
1795-1801, vive a Roma dove frequenta i maggiori artisti tra cui il Canova; tornato a Milano, è insegnante ed il primo organizzatore di quella che sarà la futura pinacoteca di Brera;
El Pepp perucchèe (attribuito al suo amico C. Porta, determina in questo il proposito di comporre, su materia affine, la Ninetta del Verzèe)
Discorso sull'utilità politica delle arti del disegno (1805)
Del "Cenacolo" di Leonardo da Vinci, libri quattro (1810, contro cui il senatore C. Verri scriverà Osservazioni (1812) che a loro volta provocheranno una dura replica in versi di C. Porta)

– Cairoli, Carlo (1777-1849), medico e docente universitario, marito di Adelaide Bono (1806-1871), figlia di un conte dell'impero napoleonico e ardente patriota;
[Genitori dei patrioti Benedetto (1825-1889), Ernesto (1832-1859), Luigi (1838-1860), Enrico (1840-1867) e Giovanni (1842-1869).]

Caulaincourt, August de (1777-1812) generale francese;
[Fratello del marchese Armand.]

Clary-Aldringen, Charles conte di (1777-1831) ciambellano dell'imperatore d'Austria;
viene inviato in missione straordinaria a Parigi per il matrimonio di Maria Luisa.

Clary, Désirée (1777-1860)
[Figlia minore di un ricco commerciante di Marsiglia e sorella di Julie.]
primo amore di N. Bonaparte, sposa in seguito J.B. Bernadotte;
1818, regina di Svezia.

Clay, Henry (Hanover County, Virginia 1777-Washington 1852) politico statunitense, il «grande pacificatore»
1806, membro del congresso degli Stati Uniti, esponente del partito democratico repubblicano;
1824-29, segretario di stato sotto J.Q. Adams;
1850, mediatore tra gli stati del nord e quelli del sud;
1831-42, senatore;
1849-52, senatore.

Daumesnil, Pierre (1777-1832) militare francese;
volontario nell'esercito dei Pirenei Orientali;
in seguito passa nell'esercito d'Italia sotto il comando di N. Bonaparte che segue in Egitto e a Wagram;
1812, generale.

Del Carretto, Francesco Saverio (Barletta 1777 ca-Napoli 1861) politico napoletano;
1806, segue Ferdinando IV in Sicilia e combatte poi contro i francesi in Spagna;
1828, giugno, soffoca spietatamente la rivolta del Cilento (distruzione del comune di Bosco);
1831, ministro di polizia, è fautore nel governo di una politica repressiva dei fermenti liberali e nazionali;
1848, viene destituito ed espulso dal regno;
1850, torna a Napoli ma non ha più alcuna carica.

Denuelle de la Plaigne, Eléonore (1777?-18??)
fanciulla di buona famiglia, sposa un ufficiale da cui divorzia poco dopo;
presa sotto la protezione di Carolina Bonaparte diventa in seguito amante di J. Murat che la raccomanda a Napoleone perché la mantenga con una forte rendita annua.

Dupuytren. Guillaume (Pierre-Bouffières, Haute-Vienne 1777-Parigi 1835) medico francese, da cui morbo di Dupuytren: deformazione del palmo della mano

D'Urban, Benjamin (n. 1777-Montreal 1849) politico inglese;
1820, ex combattente contro i francesi, passa nell'amministrazione coloniale;
1831, promuove l'unificazione dei territori che formano la Guyana britannica;
1834, inviato come governatore nella Colonia del Capo, abolisce la schiavitù, appoggia i coloni inglesi insediati a Port Natal (ribattezzata D'Urban - oggi Durban - in suo onore nel 1835) istituendo il consiglio legislativo; 
1835, tenta di espandere la colonia ad oriente fino al fiume Kai; 
1836, incontrata l'opposizione del governo britannico, deve ritirarsi; inizia il «grande trek»: l'esodo dei coloni boeri minacciati dalle incursioni dei cafri;
1847, comandante delle truppe inglesi in Canada.

Ferron, Pierre-Louis-Augusteconte di La Ferronnays (Saint-Malo 4 dicembre 1777 – Roma 17 gennaio 1842) militare, diplomatico e politico francese;
[Figlio del conte Eugène de La Ferronnays, maresciallo di campo, e di Marie-Adélaïde de Fournier de Bellevue, e il nipote di mons. Jules-Basile Ferron de La Ferronnays.
Coniuge: sposa Mlle du Bouchet, nipote di Louis II du Bouchet de Sourches.
Figli:
. Charles, consigliere generale dell’Oise, poi deputato del Gers e sindaco di Boury-en-Vexin per 12 anni, che sposa la contessa de Lagrange;
. Pauline (1808-1891), che sposa lo scrittore Augustus Craven;
. Albert (1812-1836), che sposa Alexandrine Alopaeus († 1848, è sepolta vicino a suo marito in una sepoltura privata dei Laferronnays a Boury-en-Vexin;
. Eugénie, che sposa la contessa Adrien de Mun, madre dell'oratore Albert de Mun;
. Fernand (1814-1886), amico fedele e devoto del conte di Chambord, padre di Henri Marie Auguste Ferron de la Ferronnays;
. Albertine, che sposa César de La Panouse.
Egli è il padrino della contessa d'Issoudun, figlia del duca di Berry e d'Amy Brown.]

1792, partecipa alla campagna dell'armata degli emigrati (Armata del principe di Condé); emigra poi in Inghilterra dove entra al servizio del duca di Berry, come ufficiale d'ordinanza e poi aiutante di campo; passa in seguito al servizio della Svezia per poi ritornare a Londra presso il duca di Berry;
1814, con il duca di Berry sbarca a Cherbourg; alla prima Restaurazione viene nominato maresciallo di campo;
1815, viene nominato pari di Francia;
1817, ambasciatore in Danimarca;
1819, ambasciatore a San Pietroburgo;
1828, 4 gen-24 apr 1829, ministro degli Affari esteri nel "governo Martignac"; prende una ferma posizione in favore dell'indipendenza della Grecia sostenendo la spedizione in Morea; lo stesso anno è promosso tenente-generale;
1829, 24 aprile, in seguito ad un attacco di angina pectoris deve rassegnare le dimissioni in favore del duca Anne Adrien Pierre de Montmorency-Laval;
[Durante questi anni intrattiene una amichevole cosrrispondenza con F.-R. de Chateaubriand che lo ricorderà brevemente nelle sue Mémoires d'outre-tombe.]
1830, febbraio, è nominato ambasciatore a Roma; luglio, "monarchia di luglio": con l'avvento di Louis Philippe I si rifiuta di prestare giuramento al nuovo regime e si dimette dalle sue funzioni; si offre come ostaggio alla duchessa di Berry, rinchiusa a Blaye;
1835, acquista il castello di Boury-en-Vexin;
1842, 17 gennaio, muore a Roma.

Fouqué, Friedrich Heinrich Karl de la Motte (Brandeburgo 1777-Berlino 1843) scrittore tedesco, appartenente a una famiglia di ugonotti francesi;
Undine (1811, Ondina, novella)
1813, combatte volontario contro Napoleone I;
Der Held des Nordens (1813, L'eroe del Nord)
Der Zauberring (1813, L'anello magico)

Gauss, Karl Friedrich (Brunswick 30 apr 1777 - 23 feb Gottinga 1855) matematico, fisico e astronomo tedesco; "princeps mathematicorum" non formò una scuola, e numerosi risultati ottenuti preferì comunicarli agli amici per lettera o affidarli ad un proprio diario scientifico redatto dal 1796 al 1814;
1798, all'università di Helmstedt ha per maestro e amico il matematico J.F. Pfaff;
Disquisizioni arithmeticae (1798, scritte in latino, pubblicate nel 1801)
1799, nella sua tesi di dottorato c'è la dimostrazione del teorema fondamentale dell'algebra;
1807, lascia Brunswick per Gottinga;
Theoria motus corporum coelestium… (1809)
1829, in fisica scopre il "principio del minimo sforzo";
Teoria generale del magnetismo terrestre (1838-39)

Kersaint, Claire-Louise-Rose-Bonne de Coëtnempren de o Madame de Duras (Brest 1777 - Nizza 1828) scrittrice francese,
[Figlia di Armand-Guy-Simon de Coëtnempren, comte de Kersaint (deputato girondino alla Convenzione decapitato il 5 dicembre 1793) e di Claire-Louise-Françoise de Paul d'Alesso d'Éragny (prima cugina del conte d'Ennery, governatore delle Isole del Sottovento; grandi proprietà alla Martinica).]
1795, si trasferisce a Londra;
1797, sposa Amédée Bretagne-Malo de Durfort, marchese e poi duca de Duras;
[dal matrimonio nascono due figlie:
- Félicie
:
. 1813, 30 settembre, 15enne, sposa Charles-Léopold-Henri de la Trémoïlle, principe di Talmont († 1815) ;
. 1819, sposa, contro la volontà della madre, Auguste du Vergier, conte de la Rochejacquelein (illustre rappresentante dei milieux ultras);
- Clara,
. 1819, sposa Henri-Louis de Chastelleux, marchese de Duras-Chastelleux e poi duca di Rauzan.]

1805, estate, Losanna, conosce Rosalie de Constant la sua grande amica del cuore con cui avrà un lungo rapporto epistolare;
1808, per la prima volta vede F.-R. de Chateaubriand che, grazie a lei, può rivestire prestigiose cariche politiche;
1814, Compiègne, con il marito va incontro a Louis XVIII di ritorno in Francia;
1815, 1° gennaio, il duca di Duras, suo marito, prende servizio come primo gentiluomo di camera presso il re;
Olivier ou le secret (inedito fino al 1971)
Ourika (1824)
Èdouard (1825; 1998, I traduzione italiana )
1826, prostrata dai numerosi dispiaceri, scrive a Rosalie de Constant di pregare per lei;
1827, la sofferenza la porta ad esiliarsi completamente dal mondo;
1828, 16 gennaio, muore a Nizza.

Hotham, Henry sir (1777-1833) militare inglese;
ammiraglio, combatte sempre la Francia rivoluzionaria, divenendo primo lord dell'Ammiragliato.

Kleist, Heinrich von (Francoforte sull'Oder 1777-Wannsee, Berlino 1811, suicida) scrittore tedesco.

Nugent, Laval – conte di Westmeath (Ballynacor, Irlanda 1777-Karlstadt 1862) militare austriaco, di famiglia irlandese, entrò nell'esercito austriaco distinguendosi nelle guerre contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica;
1815, contribuisce in modo decisivo alla campagna contro G. Murat;
1817-20, passato al servizio di Ferdinando I delle Due Sicilie, riorganizza l'esercito napoletano, rientrando poi nell'esercito austriaco;
1848, comanda il corpo d'armata inviato in appoggio del generale J. Radetzky nella prima fase della guerra d'indipendenza;
1849, contribuisce a soffocare l'insurrezione delle dieci giornate di Brescia e comanda poi le truppe impegnate nella guerra contro i rivoluzionari ungheresi, ricevendo nello stesso anno la dignità di feldmaresciallo

Oersted, Hans Christian (Rudkobing 1777-Copenaghen 1851) fisico danese, da cui l'unità di misura oersted (Oe); 
compiuti gli studi a Copenaghen, li completò poi in Francia e in Germania; professore di fisica a Copenaghen condusse fondamentali studi sui fenomeni elettrici;
1820, riesce a dimostrare sperimentalmente che la corrente che percorre un circuito devia un ago magnetico; questa scoperta interpretata correttamente e inquadrata teoricamente da A.-M. Ampère, costituisce il punto di partenza per tutti i successivi sviluppi dell'elettromagnetismo.

Pelet, Jean-Jacques-Germain (1777-1858) militare francese;
805, aiutante di campo di A. Masséna;
1812, è promosso generale a Krasnoe;
1813-14, grande invalido di guerra, partecipa ugualmente alle operazioni militari;
la Restaurazione non lo favorisce ma, dopo la rivoluzione di giugno, diventa deputato alla Camera.

Perier, Casimir-Pierre (Grenoble 1777-Parigi 1832) politico francese;
1798-1800, ufficiale dell'esercito napoleonico in Italia;
1817, divenuto un ricco banchiere, viene eletto deputato monarchico-costituzionale, mettendosi subito in luce come uno dei principali esponenti dell'opposizione della borghesia finanziaria all'assolutismo di Carlo X;
1830, luglio, dopo aver aderito alla rivoluzione che porta al trono Luigi Filippo, costituisce con F.-P.-G. Guizot il partito della "resistenza" che, opponendosi al partito del "movimento" ha come obiettivo l'arresto del processo rivoluzionario, il consolidamento della monarchia di Luigi Filippo e l'immediato ristabilimento dell'ordine;
1831, marzo, primo ministro e ministro dell'interno, conduce una politica tesa a limitare le libertà civili e reprime duramente  l'insurrezione dei canuts (operai setaioli) di Lione e le manovre dei legittimisti Borboneci;
1832, febbraio, fa occupare Ancona dalle truppe francesi come contrappeso all'intervento dell'Austria nell'Italia centrale dopo la rivoluzione del febbraio 1831 nei ducati e nello Stato della Chiesa.

Rafin, Catherine detta Duchesnois (1777-1835) attrice francese protetta da Josephine.

Récamier Bernard, Julie o Juliette (Lione 1777-Parigi 1849) dama francese;
[Figlia del notaio e banchiere lionese Jean Bernard (dopo il 18 brumaio, amministratore delle Poste); di lei si innamorarono Augusto di Prussia, B. Constant e F.-R. de Chateaubriand, il compagno della sua maturità.]
1793, sposa J.-R. Récamier, un finanziere parigino che l'introduce nell'ambiente intellettuale della capitale: qui diventa amica di Mme de Staël che raggiunge a Coppet; costei ha, anche in seguito, un grande ascendente sulla sua formazione culturale e sulle sue posizioni politiche antibonapartiste;
all'inizio dell'Ottocento tiene a Parigi un notissimo salotto dove, attratti dalla sua cultura e dal suo spirito, convengono sia artisti di fama, come il pittore L. David, sia politici come Luciano Bonaparte e i generali J.-B. Bernadotte e J.-V.-M. Moreau (pur alimentando sempre una moderata opposizione al regime napoleonico);
[Diventa una delle donne più in vista della società frivola e corrotta del Direttorio; per l'influenza di Mathieu e Montmorency partecipa alle cospirazioni contro il nuovo regime.]
1805, in seguito ad un rovescio economico subito dal marito, si ritira a Coppet presso Mme de Staël per un breve periodo;
1811, ritornata a Parigi, ne viene allontanata per un decreto di Napoleone I che non tollera l'opposizione del gruppo liberale che si riunisce presso il suo salotto; viaggia allora per l'Italia e la Germania, tornando in Francia solo dopo la caduta dell'impero;
tornata a Parigi, va ad abitare ancora con Mme de Staël;
1817, dopo la morte di Mme de Staël diventa l'amante di F.-R. de Chateaubriand;
1819, ritiratasi in provincia, riapre il suo salotto, frequentato dai rappresentanti più illustri della cultura romantica e del liberalismo.

Taney, Roger Brooke (Contea di Calvert, Maryland, 17 marzo 1777 - Washington, 12 ottobre 1864) politico statunitense;
1836 15 marzo-12 ottobre 1864, 5° presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America.


Thenard, Louis-Jacques (La Louptière, Champagne 1777-Parigi 1857) chimico francese, nato da famiglia contadina, venne poi nominato barone ed eletto deputato; deve la sua fama alle ricerche di chimica inorganica

Viennet, Jean-Pons Guillaume (1777-1868) militare e politico francese;
soldato sotto il primo Impero, militante all'opposizione durante gli anni della Restaurazione;
1830, sostenitore del regime di Luigi Filippo, viene eletto all'Académie Française in concorrenza con B. Constant;
1840, viene nominato Pari di Francia;
autore di numerosi poemi in versi, di commedie e di tragedie, di una serie di Epitres e di Fables (quest'ultime con allusioni politiche) oggi completamente dimenticate.
[Famoso il suo giudizio negativo su Stendhal, Ch. Baudelaire, ecc.]

Warden, William (1777-1849) medico inglese;
1815, chirurgo a bordo del Northumberland, si trattiene poi a Sant'Elena.

Wilson, sir Robert Thomas (1777-1849) generale inglese;
1793, entrato nell'esercito, partecipa alla campagna contro la Francia;
1798, è in Irlanda;
1802, partecipa alla campagna in Egitto;
1810, diventa aiutante di campo del re Giorgio III;
1813, terminata la campagna di Russia segue gli alleati;
1815, dopo l'abdicazione di Napoleone I entra a Parigi con gli alleati; inorridito dalle angherie cui i realisti sottopongono i partigiani dell'ex imperatore dei francesi, tenta di salvare Ney ma non vi riesce;
viene imprigionato per aver faciltato la fuga di Lavallette;
governatore di Gibilterra.

Torna su

Stampa

«segue da 1776»
1777
Francia
Parigi
il duca de la Vallière († 1780) mette in vendita un'altra parte della sua collezione libraria.
[Il catalogo è curato da Guillaume-François De Bure [il Vecchio].
[Le precedenti vendite sono avvenute nel 1767 e nel 1770.]
«segue 1778»

Uscita dei giornali

«segue da 1730»
1777
Francia
Parigi, la severità della censura permette solo ora l'uscita del primo quotidiano francese, il «Journal de Paris»;
[Quando la Rivoluzione proclamerà la libertà di stampa, il numero dei giornali a Parigi salirà di colpo a 350, per scendere poi a 13 nel periodo oscurantista del Consolato e a 4 nelle ancor più dure condizioni dell'Impero.]
«segue 1777»

Nuova Ricerca