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Il Viandante

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Papa
Clemente XIII

(1758-69)

segretario di Stato: cardinale Torrigiani;

Grande carestia (1764-67) nello Stato Pontificio e in altre zone d'Italia.

1766
Novembre
25
, con l'enciclica Christianae reipublicae
[De novis noxiis libris - Sui nuovi libri nocivi] condanna globalmente tutta la pubblicistica non in linea con il dogma cattolico.
Uomini dissoluti […] mediante il pestifero contagio dei libri, dai quali siamo quasi sopraffatti, vomitano dai loro petti veleni serpentini a rovina del popolo cristiano, corrompono le limpide fonti della fede e abbattono le fondamenta della religione […]. Bisogna combattere aspramente, così come richiede la stessa realtà, e, in base alle proprie forze, deve essere distrutto il mortale flagello di tanti libri. Non è mai eliminata infatti l'occasione dell'errore, se i germi malvagi del male, bruciati nel fuoco, non vengono annientati».]
[Vito Mancuso, Io e Dio, Garzanti 2011]


cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).

Gesuiti

«segue da 1765»
1766,
Provincia Veneta:
[p. provinciale ? (?-?)]
Dal 1703 sono in Dalmazia (con sede a Spalato dal 1740);
dal 1711 sono a Feltre (fino al 1768);
dal 1759 sono nell'isola ionica di Corfù.
[vedi Domicilia]
«segue 1767»

 

 

 

 

ANNO 1766




1766
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1766
Gennaio
-


1766
SACRO ROMANO IMPERO
Giuseppe II
Albero genealogico

(Vienna 1741-1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;


1766
-
 
1766
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. cancelliere di stato (1750-53): conte A.W. von Kaunitz-Rietberg; dal 1753 è il direttore della politica estera austriaca;
1756-63, guerra dei sette anni;
dal 1765 vedova dell'imperatore Francesco I, continua ad esercitare le sue funzioni;



1766
il trio "Maria Teresa, Giuseppe II, Kaunitz" comincia ora ad attuare in particolare [non finendo certamente di rafforzare finanziariamente e militarmente la monarchia] quel complesso di riforme ecclesiastiche e sociali che va sotto il nome di "giuseppinismo" (o "giuseppismo") già iniziato a partire dalla metà del secolo;
LOMBARDIA
-



1766
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
guerra dei sette anni (1756-63);
1766
accentua la pressione fiscale gravando la mano specialmente sulle imposte indirette, sottoposte ad una speciale Amministrazione generale delle accise e dei pedaggi, l'odiata "Regie", e attribuendo alla cassa personale, libera da ogni controllo, un'ingente porzione delle entrate pubbliche; unico limite all'assolutismo regio è la redazione dei codici, iniziata dal grande giurista Samuel von Cocceji e condotta avanti per un quarantennio, garantendo l'autonomia dei giudici pur saldamente inseriti nella burocrazia;




1766
REGNO di POLONIA
Stanislao II Augusto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1766
-



1766
BAVIERA
Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;


1766
SASSONIA
Federico Augusto III [il Giusto]
Albero genealogico

(Dresda 1750 - 1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1766
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;


1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);









1766
IMPERO OTTOMANO

Mustafà III

Albero genealogico

(1717-1774)
figlio di Ahmed III;
1757-74, sultano;
1766
-

1766
-






1766
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1766
-







1766
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710 - 1774)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
dal 1744, la favorita è Mme de Pompadour;
dal 1764 la sua favorita è Mme du Barry;

– dal 1765 il parlamento è esiliato –

Principal ministre d'État
duca É.-F. de Choiseul
(1758 3 dic - 24 dic 1770)
Guardasigilli
René Charles de Maupeou
(1763 3 ott - 18 set 1768)
Sovrintendente
delle Finanze
Clément Charles François de L'Averdy
(1763 14 dic -20 set 1768)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
César Gabriel de Choiseul-Chevigny
duca di Praslin
(1761 13 ott - 10 apr 1766)
duca É.-F. de Choiseul
(10 apr - 24 dic 1770)

1766
i grandi dibattiti giudiziari che coinvolgono la monarchia nel discredito della magistratura [v. Voltaire, "caso Jean Calas"] sono uno dei segni della distanza che separa ormai il governo monarchico dalla vita intellettuale del paese;

Come nel caso di Jean Calas, anche stavolta per Pierre Paul Sirven, Voltaire cerca di accattivare ai suoi protetti l'opinione pubblica con un opuscolo:
Avis au public sur les parricides imputé aux Calas e aux Sirven (1766, s.l.).
[Una sentenza del 25 novembre 1771 assolverà Pierre Paul Sirven, riabiliterà sua moglie morta di crepacuore nel frattempo, restuirà la famiglia nel pristino stato.
E stavolta la sentenza riparatrice emanerà da quello stesso Parlamento di Tolosa.]


1766
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)
[Reggente: Carolina d'Orange-Nassau (1765-66).]

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1766
-

 

1766
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Charles Watson-Wentworth Whig
2° mar.se di Rockingham
(13 lug - 30 lug 1766)
W. Pitt [il Vecchio] Whig,
1° conte di Chatham
(1766 30 lug - 14 ott 1768)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1766
-
primavera, il "ministero Rockingham" accetta le lagnanze dei commercianti britannici e revoca lo "Stamp Act".

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1766
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1766
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
Governatore generale
gen. James Murray
(1763 - 1768)
-
-

1766
guerra di Pontiac (1763-66): gli indiani rimasti, Saulteaux, Sauk, Miami, Delaware, Shawnee, Mississauga, Seneca ed Erie continuano a scontrarsi con i britannici a nord dei fiumi Ohio e Potomac e a ovest del Susquehanna finché le due parti si accordano sulle condizioni della pace.
Della guerra si ricorderanno soprattutto Pontiac (c.1720-1769), il leader degli Ottawa celebrato da Parkman (1851) al quale lo stesso nome della guerra sarà sempre associato, e Neolin (fl.1760-1765), il "profeta" dei Delaware che dà una forma ideologica alla reazione indiana.
Diverrà altresì tristemente famoso il fatto che il gen. Jeffery Amherst, il recente vincitore della "guerra dei Sette anni" (1754-63) in Nord America, abbia tentato di sterminare gli indiani regalando a diversi villaggi coperte contaminate dal vaiolo.

primavera, la notizia della revoca dello "Stamp Act" viene accolta in America con grande entusiasmo e la non importazione viene immediatamente abbandonata.
Ma nel loro tripudio gli americani non tengono nel dovuto conto che l'abrogazione è stata accompagnata dall'approvazione di un Declaratory Act che riafferma la piena autorità del parlamento nell'emanare leggi "vincolanti per le colonie e il popolo dell'America… in tutti i casi".

[. Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.
. Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore generale
 
Guy Carleton
(1766 - 1778)
Governatore della provincia
gen. James Murray
(1764 ago - 1766)
Paulus A. irving
(1766)
Guy Carleton
(1766 - 1770)

1766
Giugno
28
, sbarcato a Québec, di ritorno dalla Francia, il nuovo vescovo Jean-Olivier Briand (1715-1794) diviene subito l'interlocutore privilegiato dei governatori britannici.
[Il sistema della nomina preventiva dei successori al vescovato, i coadiutori cum futura successione, garantisce che non vi saranno più interruzioni al vertice della gerarchia.]
L'attività spirituale e materiale della chiesa, proibita in Gran Bretagna, riprende a pieno ritmo come sotto il regime francese.
Lo stesso anno il vicario generale della chiesa canadese a Parigi, Pierre de La Rue (1688-1779), abate di L'Isle-Dieu, riferisce che nel Québec «il culto esteriore della nostra santa Religione è tanto libero quanto non lo è mai stato sotto la dominazione francese».


 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
Hugh Palliser
(1764 - 1768)

1766
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1766
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1766
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1766
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1766
-


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1766
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1766
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1766
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1766
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1766
-

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1766
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1766
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1766
Jamestown, sul fiume James;

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1766
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1766
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1766
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1766
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1766
-


a

 

1766
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico V
Albero genealogico
(Copenaghen 1723 - 1766)
figlio di Cristiano VI e di Sofia di Brandeburgo-Kulmbach;
1746-66, re di Danimarca e di Norvegia;



Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;



1766
-
NORVEGIA
1766
-
ISLANDA
1766
-


1766
REGNO di SVEZIA
Adolfo Federico II
Albero genealogico

(Gottorp 1710 - Stoccolma 1771)
figlio di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottorp, vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach;
1744, 29 agosto, sposa la p.ssa Luise Ulrike di Prussia (1720-1782), sorella di Federico [il Grande];
1751-71, re di Svezia;




1766
-

 

1766
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo: marchese di Pombal;


1766
-


a

1766
Spagna
Carlos III

(Madrid 1716-1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
[reggente la madre Elisabetta Farnese]
1766, muore Elisabetta Farnese.


1766
Madrid, una carestia mette alla fame città, la cui popolazione si ribella chiedendo e ottenendo l'allontanamento del ministro marchese di Squillace; i violenti tumulti sono contro il carovita ma anche contro l'introduzone forzata della moda francese;
[Ancora una volta i gesuiti sono accusati di aver ispirato la rivolta e di mettere in dubbio la legittimità di Carlos III, spargendo la voce che egli sia figlio del card. G. Alberoni, per sostituirlo sul trono col fratello don Luigi.]
la politica svolta dal genovese Girolamo Grimaldi (successore di Wall), dai ministri Roda e P.P. Aranda e dall'avvocato fiscale del Consiglio di Castiglia, il conte di Campomanes, sostenitore di un'energica limitazione della manomorta, ridanno impulso all'azione riformatrice.


a






1766
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;
1746-73, marchese di Finale e Oneglia;

- il Piemonte confina a est con il Ticino -

1766
-



1766
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Francesco Maria Della Rovere
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1765 29 gen - 29 gen 1767, doge di Genova;


1766
-


1766
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise IV Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]


- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1766
Maggio
Nicolò Erizzo è nominato ambasciatore presso la curia romana; i sui dispacci registrano lo stillicidio di provvedimenti che Spagna, Francia, Parma e Portogallo vanno approntando contro le mani morte, per la riduzione del clero regolare, per il controllo delle strutture ecclesiastiche;



1766
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
1766
dal 1755, capitano generale delle truppe austriache in Italia e amministratore della Lombardia [fino all'arrivo dell'arciduca Ferdinando], lasciato a Modena un consiglio di reggenza, vive tra Milano e Varese dove si fa costruire una splendida villa;




1766
-

1766
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;


Primo ministro
1766
malgrado l'opposizione dei vescovi di Parma, Piacenza e Borgo San-Donino, e i reclami della Santa Sede, attacca la giurisdizione, la libertà e le immunità della chiesa nel suo ducato;



1766
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico
(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
succeduto al padre, nei primi tempi di regno viene guidato da F.X. Rosenberg-Orsini;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1766
-



1766
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
B. Tanucci
(1759 - 1768)

1766
-




SICILIA
Viceré
G. Fogliani
(1755 - 1773)
1766
-
 

a




Arnault, Antoine-Vincent (Parigi 1766-Goderville, Le Havre 1834) drammaturgo francese;
Scipion consul (1804, Scipione console, tragedia)
Les guelfes et les gibelins (1827, I guelfi e i ghibellini)
Souvenirs et regrets d'un vieil auteur dramatique (1829, Ricordi e rimpianti di un vecchio dilettante drammaturgo)
La feuille (lirica ripresa da G. Leopardi nella sua Imitazione).

Bachasson, Jean-Pierre – conte di Montalivet (Sarreguemines 5 lugliio 1766 – château de Lagrange-Montalivet, comune di Saint-Bouize, 22 gennaio 1823) politico francese.

Bessières, Jean-Baptiste – duca d'Istria (1766-1813) maresciallo di Francia;
1791-92, è nella guardia costituzionale di Louis XVI;
1796-97, prende parte alla prima campagna d'Italia; poi segue N. Bonaparte in Egitto e si distingue a Marengo;
1805, maresciallo dell'impero;
1809, comandante della cavalleria della Guardia, duca d'Istria;
partecipa alle campagne d'Austria, di Prussia, di Polonia e di Spagna contribuendo efficacemente alle vittorie francesi;
1813, alla vigilia della campagna di Lutzen, viene ucciso da un colpo di cannone.

Bloomfield, Robert (Honington, Suffolk 1766-Shefford, Bedfordshire 1823) poeta inglese, autodidatta;
The farmer's boy (1800, Il ragazzo della fattoria).

Bonel, Pierre (1766-1796) militare francese;
alla vigilia della Rivoluzione è sergente in un reggimento di fanteria, poi ufficiale;
1793, si fa notare nell'esercito dei Pirenei Orientali e viene promosso generale;
nello stesso anno è ferito a Loano;
1796, muore a Millesimo.

Botta, Carlo (San Giorgio Canavese, Torino 1766-Parigi 1837) politico e storico italiano;
di professione medico, entusiasta per le idee rivoluzionarie, si arruolò nell'esercito francese e col corpo di spedizione che occupò i territori della estinta Repubblica Veneta fu inviato a Corfù a dirigere l'ospedale militare;
Camillo o Veio conquistata
Storia naturale e medica dell'isola di Corfù
Proposizione ai lombardi di una maniera di governo libero (1797)
1798, membro del governo provvisorio in Piemonte;
1799, è in Francia, quindi segue, come chirurgo militare, N. Bonaparte nella campagna d'Italia e dopo Marengo viene nominato nella consulta addetta alla commissione di governo, finché unito il Piemonte alla Francia quale parte dell'Impero, si stabilisce a Parigi essendo stato eletto deputato al corpo legislativo per il dipartimento della Dora; 
Storia della guerra d'indipendenza degli Stati Uniti d'America (1809)
la caduta di Napoleone I lo riduce in gravi ristrettezze;
1817-21, assunta la cittadinanza francese, è rettore dell'Accademia universitaria di Rouen, ma dall'ufficio viene rimosso per l'ostilità dei clericali; 
Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (1824, ottiene un premio di 1000 scudi della Crusca)
Storia d'Italia continuata da quella del Guicciardini fino al 1789 (1832).

Chauvelin, François-Bernard de – marchese di Grosbois detto anche [Marchese di Chauvelin] (Parigi 29 novembre 1766 – Parigi 9 aprile 1832), diplomatico, politico e liberale riformatore francese;
[Figlio di François-Claude de Chauvelin.]

Corbière, Jacques-Joseph-Guillaume-Pierre deconte (Cornuz-les-Trois-Maries (futuro Corps-Nuds), vicino a Rennes 22 maggio 1766 – Rennes 12 gennaio 1853) politico francese;
[Figlio di Joseph Corbière, avvocato al Parlamento di Rennes.
Il 31 dicembre 1799, sposa Anne Marie Esther Delamarre, vedova d’Isaac Le Chapelier, autore della legge sull'interdizione delle corporazioni, che era stato ghigliottinato il 22 aprile 1794.
Fu membro della "Société des bibliophiles français". ]

compie i suoi studi alal facoltà di Diritto di Rennes;
1788, ottiene la sua licenza ed è dottore in diritto l'anno successivo;
1793, giudice di polizia a Rennes;
1796, commissario del Direttorio presso l'amminis
1797 (25 Germinale, Anno V) viene eletto deputato; a Parigi frequenta il "Club de Clichy" dove incontra i futuri "doctrinaires" come Camille Jordan, Royer-Collard o ancora Becquey; 4 settembre (18 Fruttidoro, Anno V), colpo di Stato monarchico; 5 settembre, termina il suo mandato;
1800, 21 maggio, diviene membro del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine;
1804-07, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine;
1809-10, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine;
1813-14, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine;
1816-22, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine;
1815, 22 agosto, viene eletto deputato e siede tra gli ultra-realisti (o ultras);
1816-17, viene rieletto deputato;
1817, viene nominato preside della facoltà di diritto di Rennes;
1820, 21 dicembre, diviene ministro di Stato e presidente del Consiglio reale dell'Istruzione pubblica nel "II governo Richelieu";
1821 14 dic-4 gen 1828, ministro dell'Interno nel "governo Villèle";
1822, firma un'ordonnance che sopprime l'École normale (che sarà ristabilita più tardi); lo stesso anno viene creato conte;
1823, è favorevole all'invio di truppe per la guerra di Spagna; riceve da Ferdinando VI di Spagna la Gran-croce dell' "ordine di Carlos III";
1828, viene fatto pari di Francia;
1830, si ritira a vita privata sulla sua terra d'Amanlis in mezzo ai suoi libri e alle sue collezioni;
1853, 12 gennaio, muore a Rennes.

Dalton, John (Eaglesfield, Cumberland 1766-Manchester 1844) chimico inglese, da cui il nome dell'unità di massa atomica;
1781, dopo aver cominciato presto a lavorare, lascia la città natale per Kendal dove insegnerà per tutta la vita;
1803, osservazione alla situazione, mostrata da J.L. Proust, in cui si trovano determinati composti;
Nuovo sistema di filosofia chimica (1808-1827).
[L'opinione che la materia fosse composta di atomi era stata dibattuta fin dall'antichità, ma era rimasta un'idea puramente speculativa fino all'inizio dell'Ottocento, quando le reazioni chimiche furono impostate su base quantitativa. Egli riunisce atomismo e chimica quantitativa nella sua teoria atomica che avrà vaste conseguenze; concepisce l'atomo di un elemento come una sfera circondata da una "atmosfera" di calore (che si immagina sia un fluido sottile, il "calorico") che ha un suo ruolo in molti processi fisici. Il semplice  concetto di atomi sferici, indivisibili serve ad interpretare molti fenomeni chimici e fisici. Nonostante i fondamentali progressi moderni nella teoria della struttura dell'atomo, l'atomo sferico di Dalton è la base di innumerevoli modelli di strutture molecolari che servono ancora benissimo a molti scopi.
Legge di Dalton o delle proporzioni multiple: quando due elementi si uniscono per dare più di un composto, se la massa, secondo cui reagisce uno degli elementi, rimane costante, la massa secondo cui reagisce l'altro elemento varia in modo che i diversi valori stanno fra loro in rapporto esprimibile con numeri interi in generale piuttosto piccoli, e sono tutti multipli di una stessa quantità minore. (vedi Avogadro)].


Duchastel, Gaspard-Séverin (Cersay 20 febbraio 1766 – Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese;
[Figlio di François Duchastel (1734- 23 marzo 1788).]

Dumolard, Jacques-Victor (1766-1819) politico francese;
partigiano della monarchia costituzionale, prende le difese del marchese di La Fayette;
durante il Terrore si nasconde nelle montagne del Delfinato ma viene arrestato;
liberato il 9 Termidoro, diventa deputato del Consiglio dei Cinquecento;
18 Fruttidoro, viene proscritto;
1799, dopo il 18 Brumaio viene richiamato in patria da N. Bonaparte;
1815, al suo ritorno dall'isola d'Elba, Napoleone I lo nomina commissario dell'Impero a Besançon.

Dunlap, William (1766-1839) regista, attore, impresario, storico del teatro, statunitense;
[Gli si deve la prima traduzione americana di un brano dantesco: quello dell'episodio del conte Ugolino.]

Fanneau de Lahorie, Victor Claude Alexandre (Javron-les-Chapelles 5 gennaio 1766 – Parigi 29 ottobre 1812, fucilato) militare francese;
[Padrino ed omonimo di V. Hugo figlio di Joseph Victor Hugo.]
durante il I Impero francese serve come generale di brigata nell'Armata del Reno con Joseph Victor Hugo, del quale diventa amico;
1801, ricercato dopo una prima fallita cospirazione contro N. Bonaparte appoggiata dall'Inghilterra, prima si nasconde nella tenuta di Joseph Victor Hugo e poi si rifugia all'estero;
1808, ritornato in Francia viene arrestato e detenuto presso la prigione di La Force;
1812, liberato dallo stesso C.-F. de Malet durante un altro tentativo di cospirazione contro Napoleone I, viene nuovamente arrestato; 29 ottobre, dopo un processo sommario viene fucilato assieme ad altre 11 persone.

Fumasoni Biondi, Maria Domenica (Roma, 6 marzo 1766 – Marino, 22 luglio 1828) archeologa italiana;
[Madre di Francesco Fumasoni Biondi, notaio in Marino e poeta, che erediterà il titolo di marchese concesso al padre dai Savoia in virtù dei suoi servigi.]
1792, sposa l'archeologo Luigi Biondi;
[Ha avuto il merito di riscoprire la tecnica di tessitura della fibre di amianto: esaminando alcune sepolture di età romana rinvenute presso villa Rufinella a Frascati, scavo del quale si stava occupando il marito, notò una tela di amianto dissotterrata e decifrò il modo in cui era stata tessuta. In seguito espose le sue conclusioni nel 1806 davanti all'accademia dei Lincei, presenti Feliciano Scarpellini, Giambattista Brocchi e Domenico Morichini.]

Gonthier de Biran, Marie-François-Pierre detto Maine de Biran (Bergerac, Dordogne 1766-Parigi 1824) filosofo francese;
Influenza dell'abitudine sulla facoltà di pensare (1803)
La decomposizione del pensiero (1805)
Saggio sui fondamenti della psicologia e dei suoi rapporti con lo studio della natura (1812)
1815, dopo la restaurazione dei Borbone sul trono di Francia, partecipa alla vita politica;
Nuovi saggi di antropologia o della scienza dell'uomo interiore (1823-24)
Diario intimo (1792-1824).

Goujon, Jean-Marie-Claude-Alexandre (Bourg-en-Bresse 13 aprile 1766 – Parigi 17 giugno 1795) politico francese.

Grouchy, Emmanuel marchese di (castello di Villette, Parigi 23 ottobre 1766 – Saint-Étienne, Parigi 29 maggio 1847) generale francese, maresciallo dell'Impero con Napoleone I e pari di Francia.

Karamzin, Nikolaj Michajlovic (Michajlovka, governatorato di Simbirsk 1766-Pietroburgo 1826) scrittore russo, traduttore di S. Gessner, Lessing, W. Shakespeare sotto l'influsso del circolo massonico di N.I. Novikov, suo primo editore;
Lettere di un viaggiatore russo (1790-92, diario di viaggi in Germania, Svizzera, Francia)
Grol Silin (1791)
La povera Lisa (1791)
Natalia, figlia di un boiaro (!793)
Marfa, moglie del governatore (1803)
Storia dello Stato russo (1816, i primi 8 voll.; incompiuta per la sua morte).

Kirgener, François-Joseph (1766-1813) militare francese;
capo del corpo del Genio durante la seconda spedizione in Irlanda, viene fatto prigioniero dagli inglesi e rimandato in Francia sulla parola;
in seguito entra nell'esercito d'Italia;
1813, 22 maggio, si trova a fianco di Duroc.

Lacretelle, Jean-Charles-Dominique de [il Giovane] (Metz 1766-Mâcon 1855) scrittore, storico e giornalista francese;
[Fratello di Pierre-Louis (1751-1824).]
realista convinto, partecipa a tutti gli intrighi realisti per sabotare il nuovo regime;
entra nel partito «club dei foglianti» e quindi nella redazione del «Journal de Paris»; per evitare l'arresto si arruola nell'esercito, ma dopo termidoro torna al giornale;
13 vendemmiaio, è coinvolto nella insurrezione monarchica;
18 fruttidoro, viene imprigionato per due anni;
1799, 18 brumaio, viene liberato da J. Fouché;
Compendio storico della rivoluzione francese (1801-06)
Storia della Francia nel XVIII secolo (1808)
1809, stimato come storico da Napoleone I, è chiamato alla Sorbona quale professore di Storia;
1811, diventa membro dell'Académie Française;
durante il regno di Luigi Filippo abbandona la politica per dedicarsi alla ricerca storica;
Storia dell'assemblea costituente (1821)
L'assemblea legislativa (1824)
1848, si ritira a vita privata a Mâcon.

La Hoz, Giuseppe (Mantova 1766-Ancona 1799) militare italiano, di nobile famiglia spagnola residente in Lombardia;
1796, dopo aver abbandonato l'esercito austriaco per passare in quello francese, alla discesa di N. Bonaparte in Italia, diviene comandante della legione lombarda appena creata da quest'ultimo; reprime così i moti antifrancesi in Veneto ed è nominato generale dell'esercito cisalpino; dopo il trattato di Campoformio diventa uno dei più accesi giacobini lombardi che avversa la politica francese in Italia;
1799, quando si verifica la crisi dell'occupazione francese si schiera apertamente con la coalizione austro-russa contro la Francia (disposto, pare, a sbarazzarsi anche dell'influenza austriaca, una volta vinti i francesi); dopo un inutile tentativo di creare un'amministrazione autonoma nel dipartimento del Rubicone, si reca nelle Marche e, unendosi agli insorti locali, muove contro i francesi asserragliati ad Ancona; in una sortita degli assediati viene ferito mortalmente.

Larrey, Jean-Dominique (1766-1842) chirurgo francese;
1792, ufficiale medico dell'armata del Reno; a lui N. Bonaparte affida la riorganizzazioen generale della Sanità dell'armata d'Italia e lo porta sempre con sé nelle campagne militari;
diventa in seguito chirurgo capo della Grande Armata che seguirà infaticabilmente fino a Waterloo, dove viene ferito e fatto prigioniero.

Las Cases, Emmanuel-Augustin-Dieudonné conte di o M.A. Le Sage (Las Cases, Languedoc 1766-Passy-sur-Seine 1842) scrittore francese, di famiglia di origine spagnola, servì nella marina con il grado di tenente di vascello;
Atlante storico (1789, pubblicato sotto il nome di Le Sage in Inghilterra dove si è rifugiato allo scoppio della Rivoluzione; 1813, traduzione italiana, con correzioni e aggiunte, Molini Landi Firenze)
1802, rientra in Francia sotto il consolato, facendosi accogliere nella nuova nobiltà dell'impero;
1810, è nominato conte e referendario al consiglio di stato;
1814, dopo Waterloo si fa mettere, più per calcolo che per devozione, nel seguito dell'imperatore esiliato a Sant'Elena del quale è per 18 mesi segretario e confidente;
1816, novembre, espulso (non contro la sua volontà) dal governatore di Sant'Elena, sir Hudson Lowe, passa un periodo di prigionia a Francoforte sul Meno;
Memorie (1819, si crea la sua fama letteraria)
Memoriale di Sant'Elena (1822-23, in 8 voll., testimonianza diretta sulla vita e i pensieri di Napoleone durante la prigionia; enorme successo editoriale)
[Vol. 6 - Francesco Antommarchi, Gli ultimi giorni di Napoleone. ]
Da questo momento, bonapartista irriducibile, si mantiene ostile ai Borbone come agli Orléans.

Le Blond, Louis-Vincent-Joseph – conte di Saint-Hilaire (1766-1809) militare francese;
1792, capitano, partecipa all'assedio di Tolone e va a battersi in Italia dove è creato generale;
partecipa in seguito alle battaglie di Austerlitz, di Jena, di Eylau e di Eckmühl;
1809, muore nella battaglia di Essling.

Lechi, Giuseppe (Brescia 1766-1836) generale italiano, di origine nobile, capitano nell'esercito austriaco;
1797, 18 marzo, aderisce all'insurrezione bresciana; entrato nell'esercito cisalpino diventa generale di brigata; comandante della legione italica nella seconda campagna d'Italia di N. Bonaparte, promosso generale di divisione, si reca alla consulta di Lione quale notabile del suo dipartimento;
1805, prende parte alla campagna;
1808, partecipa alla guerra di Spagna;
1811, attivo nell'esercito napoletano;
1815, segue G. Murat nella sua guerra contro l'Austria; viene arrestato dagli austriaci e confinato a Lubiana;
1821, torna in libertà.

Malthus, Thomas Robert (Dorking, Surrey 1766-Haileybury, Hertford 1834) economista inglese, la cui casa paterna era frequentata da intellettuali quali J.-J. Rousseau e D. Hume; compì gli studi di matematica e filosofia presso il St. John's College di Cambridge;
1784-88, è docente all'università di Cambridge dove conosce le opere di W. Paley;
1788, prende gli ordini religiosi nella chiesa anglicana divenendo parroco; in seguito è professore di storia e di economia politica presso l'Haileybury College della Compagnia delle Indie orientali;
1796-1803, divide la sua vita tra Cambridge e il vicariato di Albury;
Saggio sul principio della popolazione e la sua influenza sul miglioramento futuro della società (1798, esce anonimo; opera senza dubbio influenzata dalla Ricchezza delle nazioni di A. Smith, nonché dalla "legge dei rendimenti decrescenti" di A.-R.-J. Turgot; egli non condivide né l'ottimismo di Smith né le idee sulla felicità di W. Godwin e prevede una situazione futura di miseria; il saggio sarà poi ampliato in seguito ai suoi viaggi in Svezia, Norvegia, Finlandia, Russia e (1802) in Francia e in Svizzera)
Investigazione della causa del presente alto prezzo delle derrate (1800, in cui anticipa l'idea di "domanda effettiva" più tardi ripresa da K. Marx e da J.M. Keynes)
1805, ottiene la cattedra di storia moderna e di economia politica (la prima fondata in Inghilterra) all'East India College: prima a Hertford poi a Haileybury;
1811, conosce Pitt e stringe una profondissima amicizia con D. Ricardo, mai offuscata dalle divergenze, pur rilevanti, in campo teorico;
Una indagine sulla natura e il progresso della rendita (1815)
La legge sui poveri (1817)
Principi di economia politica considerati con attenzione alla loro pratica applicazione (1820)
Definizioni di Economia politica (1827).

Marigny, Jean Fortuné Boüin de Marigny (Châtellerault 6 maggio 1766 – Angers 5 dicembre 1793) militare francese;
[Cugino del capo vandeano G.-A.-R.-B. de Marigny.]
1793, 30 giugno, raggiunge il grado di Chef de Brigade (colonnello); 24 ottobre, viene promosso General de Brigade;
4 dicembre, mentre prende parte alla "battaglia di Angers", guida i rinforzi per la guarnigione della città assediata; le sue truppe, divise in due colonne, attaccano alle spalle i vandeani mentre assediano la città; questa azione si rivela determinante, e porta alla vittoria repubblicana;
5 dicembre, muore il giorno seguente alla battaglia.

Mira, Jean-Joseph detto Brunet (1766-1853) attore francese, recitò al Teatro Montansier e poi alle Variétés, impersonando con successo i tipi comici di moda.

Montmorency-Laval, Mathieu-Jean-Félicité de, – duca (Parigi 10 luglio 1766 – Parigi 24 marzo 1826) politico francese.
Fratello dell'abate de Laval.]

Necker, Anne-Louise-Germaine – baronessa de Staël-Holstein [Madame de Staël] (Parigi 1766-1817) scrittrice francese;
[Figlia del banchiere ginevrino J. Necker, ministro delle finanze di Louis XVI.]

Pananti, Filippo (Ronta del Mugello, Firenze 1766-Firenze 1837) poeta italiano
La civetta (1799, poemetto didascalico)
Il paretaio (1803, c.s.)
Il poeta di teatro (1808, poema autobiografico in sestine, dalla sua esperienza di direttore di teatro a Londra)
Avventure e osservazioni sulle coste di Barberia (1817, sulla sua cattura e riduzione in schiavitù da parte di pirati algerini, durante uno dei suoi viaggi)
Epigrammi (1882, raccolta postuma: molti di sfondo erotico). – Perrin, Claude [detto Victor] - duca di Belluno (1766-1841) maresciallo di Francia;
1792, si arruola;
1793, partecipa all'assedio di Tolone assieme a N. Bonaparte;
partecipa alla seconda campagna d'Italia distinguendosi a Marengo;
dopo Friedland ha il bastone di maresciallo;
1808, è creato duca di Belluno;
governatore di Berlino assume poi il comando in Spagna;
1812, partecipa alla campagna di Russia;
1813, … e a quelle in Germania e in Francia;
1815, dopo l'abdicazione di Napoleone I si sottomette ai Borbone ed è nominato pari;
presiede la commissione incaricata di giustiziare gli ufficiali che avevano seguito Napoleone I nei Cento Giorni e vota la morte di M. Ney.

Plessis, Armand-Emmanuel du – duca di Fronsac e di Richelieu (Parigi 1766-1822) politico francese;
[Nipote di Louis-François-Armand (1696-1788)]
fu gentiluomo di camera del re;
1790, emigrato in Russia, entra al servizio di Caterina II; nominato governatore di Odessa e di altre località della Crimea, dà grande impulso al commercio della regione;
1815, tornato in Francia con la restaurazione, segue Louis XVIII a Lille durante i cento giorni; nominato primo ministro e ad interim ministro degli interni; novembre, firma il secondo trattato di Parigi; 
1816, avvia negoziati con la Santa Sede per la revisione del concordato; diventa accademico di Francia
1818, novembre, realista di provata fede, ma alieno dagli eccessi degli ultras, con il trattato di Aquisgrana ottiene dagli alleati la riduzione dell'occupazione militare da 7 a 5 anni, una diminuzione delle contribuzioni di guerra e l'ingresso della Francia nella quintuplice alleanza; prepara una riforma del sistema elettorale, ma dopo i successi dei liberali viene in contrasto con É. Decazes ed è costretto a dimettersi
1820, febbraio, dopo l'assassinio di Charles Ferdinand duca di Berry [nipote di Louis XVIII], torna al governo dove si dimostra fautore di una politica moderata
1821, dicembre, per questo motivo è costretto a rassegnare nuovamente le dimissioni di fronte all'attacco congiunto degli esponenti liberali e reazionari della camera dei deputati.

Polignac, Aglaé de – duchessa di Guische (1766-1813) figlia della favorita di Marie Antoinette, agente del conte di Artois.

Prina, Giuseppe (Novara 1766-Milano 1814) politico lombardo;
1787, si laurea brillantemente in giurisprudenza all'università di Pavia esercitando poi l'avvocatura nella sua città;
1791, entra nell'amministrazione piemontese;
1796, è nominato sostituto procuratore  generale;
1799, membro del governo provvisorio piemontese, diventa cittadino cisalpino dopo l'annessione del novarese alla Repubblica Cisalpina;
1802, dopo la consulta di Lione, dove è stato inviato dalla municipalità di Novara, è nominato personalmente da N. Bonaparte ministro delle finanze della Repubblica Italiana; esercita per dodici anni la sua carica con onestà e competenza;
1806, reintroduce l'imposta sull'esercizio del commercio e delle professioni; aggrava pesantemente le contribuzioni indirette e ristabilisce l'imposta sul macinato (abolita nel 1796);
1809, avanza la proposta di istituire una Banca Reale Italiana con sede a Milano e succursali a Venezia e Ancona, ma non viene accettata;
1814, 20 aprile, divenuto impopolare, dopo l'armistizio conclusosi dal viceré d'Italia E. de Beauharnais con gli austriaci, viene massacrato dalla folla sulla strada durante un'agitazione promossa dal partito degli "italici puri" senza che l'esercito o la polizia intervenga in suo aiuto;
[Si credeva avesse rubato dei milioni, ma gli trovarono in casa soltanto 90 franchi.]
anche dopo la sua morte il sistema fiscale viene mantenuto tale nel Lombardo Veneto.
[da qui La Prineide di T. Grossi, poemetto in dialetto milanese uscito anonimo a Milano nel 1815-16; nell'inchiesta aperta dalle autorità austriache fu coinvolto anche C. Porta].

Radetzky, Johann Joseph Franz Karl – conte di Radetz (Trebnice, Boemia 1766-Milano 1858) militare austriaco, d'origine aristocratica;
1785, dopo gli studi nel collegio Theresianum, intraprende la carriera delle armi;
1788-89, è attivo nella campagna balcanica contro i turchi (assedio di Belgrado);
1796, partecipa alla difesa di Mantova come ufficiale d'ordinanza di J.P. Beaulieu;
1800, aiutante di campo di M.F.B. von Melas si distingue a Marengo;
1805, maggior generale;
1809, luogotenente maresciallo e poi capo di stato maggiore del principe di Schwarzenberg al vertice delle forze della sesta coalizione antinapoleonica;
1813, resta gravemente ferito nella battaglia di Lipsia;
1815, caduto Napoleone, riveste comandi territoriali in Ungheria e in Boemia;
1831, febbraio, dopo lo scoppio della rivoluzione in Italia centrale, ha il comando delle truppe imperiali nel Lombardo-Veneto;
1836, nominato feldmaresciallo crea il sistema operativo del Quadrilatero finalizzato al controllo dell'intera area settentrionale della penisola;
1848, 25 luglio, nella prima guerra d'indipendenza si riprende a Custoza dal momentaneo scacco delle cinque giornate milanesi;
1849, 23 marzo, è vittorioso sui Piemontesi nella decisiva battaglia di Novara; nei negoziati di Vignale con il nuovo re Vittorio Emanuele II rivela inattesamente attitudini tolleranti; ottobre, divenuto governatore generale del Lombardo-Veneto, alla ripresa dell'azione risorgimentale attua una dura repressione;
1853, febbraio, reprime duramente l'insurrezione mazziniana e dei patrioti mantovani; per gli austriaci è considerato un eroe, per gli italiani un turpe oppressore; un giudizio imparziale oggi appiattisce entrambe gli epiteti.

Rasori, Giovanni (Parma 1766-Milano 1837) patriota e medico italiano, laureatosi in medicina a Pavia, dopo aver perfezionato gli studi a Firenze e a Londra;

[È ricordato nella storia della medicina come fondatore della "dottrina del controstimolo" che, in opposizione alle teorie dello scozzese J. Brown, sosteneva che la maggior parte delle malattie era dovuta a un eccesso di stimolo e che quindi nell'uso dei farmaci bisognava dare la preferenza a quelli che valevano a neutralizzare gli stimoli eccessivi (di qui l'abuso di salassi praticato da molti suoi discepoli).]
1796, all'arrivo dell'esercito di N. Bonaparte in Lombardia, è attivo nel movimento dei "patrioti"; maggio-ottobre, dirige a Milano il «Giornale degli amici della libertà e dell'uguaglianza»; dicembre, è chiamato alla cattedra di patologia medica nell'ateneo pavese;
1797, rettore dell'università di Pavia;
1799, prende parte, nelle file delle milizie cisalpine, alla difesa di Genova;
1800, con la riconquista francese della Lombardia è nominato protomedico dello stato;
Storia della febbre petecchiale di Genova negli anni 1799 e 1800 (1800)
1806, insegna nella scuola clinica di perfezionamento presso l'Ospedale Maggiore di Milano e poi nell'ospedale militare;
1810-13, dirige gli «Annali di scienze e lettere»;
1814, coinvolto nella cosiddetta "cospirazione militare", dopo la caduta del Regno Italico, è tenuto in carcere dal dicembre 1814 al marzo 1818;
1818, rimesso in libertà, esercita la professione a Milano ed ha un ruolo di rilievo nella vita culturale lombarda collaborando tra l'altro al «Conciliatore» (1818-19);
Opuscoli clinici (1830).

Rodríguez de Francia, José Gaspar (Asunción 1766-1840) politico paraguaiano, figlio di un commerciante portoghese, intraprese la carriera ecclesiastica ma se ne allontanò per le sue idee illuministiche, dedicandosi all'attività forense
1808-09, ricopre alcune cariche pubbliche
1812, militante nel movimento indipendentista, sostenitore dell'autonomia del Paraguay rispetto a Buenos Aires, diventa membro della giunta di governo
1814, dopo aver esteso rapidamente il suo potere, viene nominato dittatore per cinque anni
1817, dittatore a vita, impone un regime terroristico e onnipresente (non si può viaggiare né sposarsi senza il suo permesso) costringendo il paese ad un rigidissimo isolamento economico e culturale (viene abolito l'insegnamento pubblico ed è proibita la costituzione di biblioteche); la sua politica colpisce soprattutto il clero e l'aristocrazia terriera bianca, ma contemporaneamente assicura un periodo di relativo benessere popolare e l'appoggio della plebe meticcia al governo.

Salgues, Louis-Marie de – marchese di Lescure (Versailles 13 ottobre 1766 – La Pellerine 4 novembre 1793) militare e controrivoluzionario francese, soprannominato [le saint du Poitou];

Vignerot du Plessis, Armand-Emmanuel de – duca di Richelieu (Parigi, 25 settembre 1766 – Parigi, 17 maggio 1822) politico e diplomatico francese.

Wollaston, William Hyde (East Dereham 1766-Londra 1828) chimico, fisico e medico inglese, da cui prisma di Wollaston;
dopo aver esercitato la professione medica a Londra, si dedicò interamente alla ricerca scientifica; membro della Royal Society, fu cauto sostenitore della teoria atomistica formulata da J. Dalton;
1802, è il primo ad osservare le righe nere presenti nello spettro solare, poi descritte con maggiore esattezza da J. von Fraunhofer nel 1814.

Yzarn, Jacques-Godefroy-Xavier d' – marchese di Valady (1766-11793) rivoluzionario francese;
1789, aderisce calorosamente alla Rivoluzione;
parteggiando per i girondini, condivide la loro sorte.

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«segue da 1765»
1766,
Inghilterra
Salisbury, esce il Vicar of Wakefield di Oliver Goldsmith, altro best-seller;
ormai l'unico editore non residente a Londra, il cui nome rimarrà negli annali delle lettere inglesi, è J. Cottle di Bristol.
Svezia
è il primo paese del continente europeo ad abolire la censura;
Canada
il primo giornale canadese, la «Halifax Gazette» (fondato nel 1752 da John Bushell) viene soppresso per la sua opposizione al governo inglese.
«segue 1767»

Encyclopédie

«segue da 1765»
1766, solo adesso, preparati e stampati nella semiclandestinità, i rimanenti dieci volumi di testo possono essere distribuiti ai sottoscrittori, con il tacito consenso del governo 
«segue 1767»

 

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