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ANNO 1934

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Papa Pio XI
(1922-39)

1934, Vaticano, dal 1930 il cardinale E. Pacelli [futuro Pio XII] è segretario di stato.

USA
New Deal

(Nuovo corso)
1933-38

1934, viene ripristinata la convertibilità del dollaro in oro, al tasso di 35 dollari l'oncia (rimarrà immutato fino al 1971) con conseguente svalutazione del dollaro;
31 gennaio, si passa dal "tallone.oro" alla "copertura-oro": nasce il dollaro Roosevelt; deprezzato esageratamente (40,94%) diventa la moneta più richiesta del mondo;
le banche solvibili vengono aperte, il Federal Reserve Board accentra decisamente nelle sue mani il controllo delle banche della riserva; vengono istituite le assicurazioni sui depositi e forme di controllo del mercato azionario;
molti istituti di credito falliscono, ma coloro che riescono a stare a galla ritirano oro dalle riserve federali; per limitarne la fuoriuscita, F.D. Roosevelt proclama tre giorni di "vacanza bancaria" e decide l'embargo sul metallo giallo: nessun istituto dovrà agire in maniera che ne faciliti la tesaurizzazione; tutto l'oro in possesso dei privati eccedente i 100 dollari viene requisito; il metallo diventa proprietà dello Stato e i contravventori sono puniti con 10mila dollari di multa e la detenzione fino a 10 anni;
per combattere la disoccupazione giovanile, fino a 500.000 giovani vengono impiegati in opere di rimboschimento e di controllo delle acque; giganteschi lavori di sistemazione idraulica e di sfruttamento delle acque per la produzione di energia elettrica vengono realizzati dalla Tennessee Valley Authority (uno dei tanti enti federali creati dal New Deal) e ciò contribuisce all'industrializzazione del sud degli Stati Uniti;
in campo agricolo
l'Agricultural Adjustement Act (AAA) si propone la riorganizzazione complessiva del settore attraverso la programmazione e la produzione agricola e il sostegno dei prezzi;
in campo industriale
il National Industrial Recovery Act (NIRA) si articola su due programmi distinti:
- da un lato un piano di lavori pubblici su larga scala per i quali sono stanziati 3,3 Md di dollari (cifra imponente ma non spesa con la rapidità necessaria per influenzare sensibilmente la ripresa)
- dall'altro, l'elaborazione e la negoziazione di una serie di codici che dovrebbero regolare le relazioni industriali moderando la concorrenza tra le imprese, sostenendo i prezzi, garantendo ai lavoratori un salario minimo e un orario di lavoro massimo; il risultato atteso è l'aumento dei consumi attraverso la lievitazione controllata di prezzi e salari; altri provvedimenti istituiscono l'assicurazione per la vecchiaia e la disoccupazione, tutelano la libertà di contrattazione sindacale ecc.;
Risultato finale:
- il parziale fallimento del NIRA,
- le incerte prospettive per gli investimenti a lungo termine,
- le difficoltà di applicazione del sistema dei codici,
- l'appoggio dato dall'amministrazione ai sindacati,
alienano al New Deal le simpatie degli industriali;

Viene creata la SEC (Securities and Exchange Commission).

In seguito al Banking Act, che sancisce la separazione tra istituti di investimento mobiliare e banche di deposito e sconto, anche la potentissima banca Morgan è costretta a cedere ad altro istituto, la Morgan Stanley, le sue attività di investimento industriale.

GERMANIA

I salvataggi delle grandi banche tedesche, dopo il 1930, portano alla creazione di una serie di Istituti di smobilizzo, come:
- Finag,
- Tilka,
- Moka,
e al controllo delle grandi banche di credito ordinario da parte di Enti pubblici, e in primo luogo della Golddiskontobank.

Warburg
(banchieri)

«segue da 1933»
1934, in viaggio per New York, decide invece, con meno di 5.000 sterline in tasca, di stabilirsi a Londra; nonostante i venti di guerra, decide di crearvi un'azienda propria che chiama New Trading Company, simile alla Dutch International Corporation ad Amsterdam, con l'intenzione di appoggiare l'uscita di capitali dalla Germania, con gli stessi soci della Dutch;
30 ottobre, dopo aver convocato i suoi amici Hans Furstenberg ed Edmond Stinnes, e coinvolto alcuni inglesi di prestigio, fonda la nuova banca nel cuore della City:
- Azionisti: 5
- Capitale: 120.000 sterline, di cui detiene il 10%;
- Oggetto: "servizi diversi";
insedia i suoi uffici nella King William Street, nei locali prestatigli dallo zio, Paul Kohn Speyer, presidente della Brandies;
all'inizio è solo e con pochi appoggi; i suoi amici Furstenberg e Stinnes si trasferiscono in Svizzera e negli Stati Uniti, la Brandies e la banca dei Rothschild gli procurano qualche affare;
«segue 1936»

Deutscher Werkbund (Confederazione germanica di arti e mestieri)

«segue da 1920»
1934, la confederazione viene sciolta.
[sarà ripresa nel dopoguerra prima nella RDT e poi nella RFT.]

Computing Tabulating Recording Co

«segue da 1911»
1934, in Italia viene costituita la Hollerith Italiana, specializzata nella costruzione e commercializzazione di macchine per scrivere, calcolatrici e apparecchiature di controllo;
«segue 1947»

Russia

1934, 18 marzo, nel Don, Aleksej Grigorevic Stakhanov riesce ad estrarre in una sola giornata una quantità di carbone di molto superiore alla media. Da lui prende il nome "stakhanovismo", sistema inteso a ottenere dai lavoratori sovietici una più alta produttività.

Israele

23 maggio, Gerusalemme, la popolazione ebraica entra in sciopero per protestare contro le misure restrittive stabilite dalle autorità britanniche;


Prezzo dell'ORO: 35 dollari per oncia di fino.



Effetti della crisi del 1929
(milioni di dollari-oro)
1929
1934
Commercio Mondiale
68.606
23.314


Banche

Banca d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]

- Governatore: V. Azzolini (1931 10 gen - 1° ago 1944)
- Direttore generale: ? (?-?)

1934,

Altre Banche

«segue da 1933»

Banco di Sicilia

1934,

Banco di Napoli

1934,

diventato istituto di credito di diritto pubblico, è in possesso di valuta aurea per una cifra enorme, mai posseduta finora da alcuna banca nazionale;
presidio di stabilità, nonostante la crisi;

Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno

1934, creata dal Banco di Napoli, vi confluiranno tutte o quasi le piccole banche dell'area a seguito del riassetto in atto quando Napoli contenderà a Milano il primato di città più popolosa del paese;

- Presidente: A. BeneDuce (1933 - 1936)
- Direttore generale: D. Menichella (1934 - 1944)

1934

Comit
(Banca commerciale italiana)
[dal 1933 è incorporata nell'IRI»

- Presidente:
. Ettore Conti (?-?);
- Amm.ri delegati:
. Facconi (?-?),
. R. Mattioli (1933 - ?),
13 marzo, viene sottoscritta una Convenzione tra i rappresentanti del governo, i rappresentanti della banca e il presidente della Sofindit, Camillo Ara;

Banco di Roma

dal 1933 incorporata nell'IRI, la sua ripresa è favorita dall'espansione dell'attività finanziaria nell'Africa orientale.

Credito Italiano

dal 1933 incorporata nell'IRI;

I salvataggi delle tre banche sono concretizzati mediante tre distinte Convenzioni fra il governo, la Banca d'Italia, l'IRI e i vertici delle banche.
Le Convenzioni precisano l'ammontare che l'IRI s'impegna a pagare a ciascuna delle tre banche per le partite rilevate da ciascuna di esse e le modalità attraverso le quali l'IRI effettuerà il pagamento di queste somme.
Il criterio – come chiarirà Pasquale Saraceno in Istituto per la Ricostruzione Industriale (Torino 1956, Utet) – in base al quale viene determinato il debito dell'IRI verso le banche come contropartita delle partite trasferite dalle banche all'IRI non è il valore effettivo di tali partite, ma la necessità di riconoscere alle banche la somma occorrente per ricostituire il loro equilibrio patrimoniale.
Più precisamente si vuole ricostituire presso ciascuna banca un valore di attivo pari all'ammontare dei depositi, delle altre passività, del capitale sociale e di un fondo di riserva pari al 20% del capitale stesso.
Quanto al pagamento delle somme così calcolate, le Convenzioni prevedono che l'IRI dovrà completarne il trasferimento entro il 1954 "in una o più soluzioni", precisando che "il tempo e la misura dei pagamenti saranno determinati insindacabilmente dall'IRI".
Di fatto, l'IRI che, acquisendo le partecipazioni delle banche, entra anche in possesso dei pacchetti azionari di controllo di esse, si riserva il diritto di decidere quali trasferimenti ciascuna delle tre banche abbia necessità annualmente per chiudere i conti in equilibrio.
Le Convenzioni sono assolutamente segrete.
Solo i legali rappresentanti degli enti coinvolti e il ministro delle Finanze dispongono del testo della Convenzione. A essi si applica la disposizione seguente:
«Il contenuto della presente convenzione non può essere comunicato a terzi comunque questi siano interessati alle pattuizioni della convenzione stessa».
La conseguenza del meccanismo di esborso da parte dell'IRI e della assoluta segretezza sul contenuto delle Convenzioni comporta che nei bilanci degli anni Trenta di queste tre banche di interesse nazionale non figurano:
- né i valori ceduti,
- né i crediti nei confronti dell'IRI,
- né le cifre annualmente trasferite dall'IRI alle banche.
Tutte queste cifre vengono evidentemente "spalmate" fra le voci del bilancio e del conto economico fino a farle scomparire.


[Giorgio La Malfa, Cuccia e il segreto di Mediobanca, Feltrinelli 2014.]



IMI
(Istituto mobiliare italiano)

- Presidente: Teodoro Mayer (triestino) (1931 - 14 mar 1936).
1934,

Federazione Bancaria Italiana

1934, Vicenza,

Istituto Centrale di Credito
(ICC)

1934,

Istituto di San Paolo di Torino

Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi di Bernezzo (1928-?), senatore del Regno.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Alessandro Baccaglini (1928-?)
1934, istituto di credito di diritto pubblico, dal 1932;

Consorzio delle Banche cattoliche

1934,

Banca Cattolica del Veneto

La maggioranza delle azioni (1.293.984) è detenuta dall'ICC.
Fra gli azionisti diversi nomi nuovi per effetto delle varie fusioni:
- Rappresentanti del clero
. don Giovanni Zilio (250 azioni), nella persona e per conto del Seminario vescovile di Vicenza (3307),
. mons Vitale Gallina (62),
. mons. Romano Pilotto (1875)
. mons. Alessandro De Lucchi (994),
. mons. Lodovico Parolin (1875),
. don Giovanni Zarpellon (100),
. don Giovanni Riva (75),
. mons. Giuseppe Grossi per il Seminario vescovile di Udine (87),
. mons. Giuseppe Stocchiero (1250).
- Di maggiore anzianità bancaria
. Raffaello Bettazzi (62),
. contessa Maria di Valmarana Spingardi (337),
. Pietro Rumor (40),
. Pio Rumor (40),
. Bortolo Galletto (25),
. Secondo Piovesan, direttore generale (500 azioni)
Totale: 82 azionisti, rappresentanti 1.334.273 azioni.

Consiglio di Amministrazione
- Presidente: prof. sen. Luigi Montresor [1930 nov-set 1945],
- Vice presidente: conte dr. comm. Enrico Matteo Passi [1930 nov-set 1945],

- 7 Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi [1931 feb-mar 1936],
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi [1931 feb-set 1945],
. cav. Ernesto Cappelletti [1931 feb-mar 1938]
,
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930 giu-set 1945],
. conte avv.Giustino Di Valmarana [1931 feb-mar 1936],
. dr. Enzo Guarnieri [1931 feb-set 1945],
. avv. Guido Rogger [1930 nov-set 1945].

- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Amedeo Gallina [1931 feb-set 1945],
. avv. Gaetano Martelletto [1931 feb-set 1945],
. rag. Enrico Pellegrini [1933 feb-mar 1936].

- Sindaci supplenti:
. ing. Sergio Zanarotti,
. rag. Ezio Zanghellini.

L'art. 39 dello Statuto sociale prevede che il Consiglio di Amministrazione nomini annualmente dopo l'assemblea generale un Comitato Direttivo composto da tre a cinque membri scelti nel proprio seno determinandone la facoltà e il funzionamento.

- Presidente: conte dr. comm. Enrico Matteo Passi [1930 nov-set 1945],

- Membri
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930 nov-set 1945],
. avv. Guido Rogger [1930 nov-12 mar 1934],
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi [1931 feb-set 1945],
. conte avv. Giustino Di Valmarana [1931 feb-12 mar 1934].

- Dir. gen.: Secondo Piovesan [1930 nov-set 1945].

1934

Marzo
12
, l'assemblea discute il bilancio dell'anno decorso;
attraverso l'azionista Agostino Candolini di Udine, arrivano le lamentele delle casse rurali;

ASSS
(Amministrazione Speciale della Santa Sede)

1934, assieme allo IOR è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie vaticane.

IOR
(Istituto Opere di Religione)

1934, assieme all'ASSS è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie vaticane.

Banco Ambrosiano

1934,

Banco di Roma per la Svizzera

1934,controllato dallo IOR;


Banca Unione

1934,controllata dallo IOR;

Banca Toscana di Anticipazione e Sconto

1934,

Banco Lariano

1934, Como,

BNL
(Banca nazionale del lavoro)

1934, dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario; in seguito alla crisi [perdite per circa 200 Mni] dovuta allo smantellamento delle cooperative, operato dal fascismo, si ridimensiona sino a diventare semplice istituto di credito di diritto pubblico, di proprietà statale;

Banca Provinciale Lombarda

1934, Bergamo,

Banca del Friuli

1934, Udine,



Casse di Risparmio

«segue da 1933»

Cassa di Risparmio di Venezia

1934,

Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza

1934,

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

1934,

Cassa di Risparmio di Milano

1934, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal 1866), dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;

Cassa di Risparmio delle Province Lombarde

1934,

Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)

1934,

Cassa di Risparmio di Gorizia

1934, nel 1929 ha incorporato il Monte di Pietà che ne e diventato la sezione dei pegni;


«segue 1935»

Banche Popolari

1934

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: Paolo Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,

- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]

Direttore: ? (?-?)

Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).

Banca Popolare Agricola di Cerea

1934,

1934,

«segue 1935»

Casse Rurali

 

ASSICURAZIONI GENERALI
[sede: Trieste]
[Risultato a seguito decreto 26 febbraio 1923]

Anni

capitale sociale
1912
13.230.000
1923
40.000.000
1925
60.000.000
1934
120.000.000
Nel periodo della "grande crisi" 1928-32 la società ha avuto i maggiori redditi di esercizo rispetto alle altre società quotate in Borsa: 35% del valore nominale delle azioni contro:
- 14,2% della Montecatini,
- 9,9% della Edison,
- 7,8% del Fiat,
- 2,4% della Snia.

 

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]



La Lockheed Corporation e il supermercato delle armi.
- Presidente: R.E. Gross (1934-56)

1934

Negli Stati Uniti viene approvata una legge che stabilisce l'incompatibilità fra i contratti concernenti il trasporto aereo della posta e le imprese di costruzione aeronautiche; gli impianti della Boeing a Seattle vengono allora abbandonati a se stessi, nel pieno di una crisi, con un personale ridotto da 1700 a 600 persone. Bill Boeing si ritira amareggiato e la società è costretta a guardare, per la sua ripresa, agli aerei militari, a un bombardiere quadrimotore chiamato "fortezza volante" (Flyng Fortress).

Autunno, il governo britannico avvia un programma di riarmo contro la minaccia hitleriana e le società britanniche produttrici di armi escono ben presto dalla crisi che le sta attanagliando. In effetti la Vickers-Armb ha già ricominciato a conseguire profitti (ha infatti appena pagato un dividendo del 6%), ma il flusso delle nuove ordinazioni li raddoppia.
I cantieri navali di Barrow e di Elswick tornano a popolarsi di navi da guerra e di sommergibili e i disoccupati hanno di nuovo lavoro. Le fabbriche di aerei diventano il cuore delle difese della Gran Bretagna.
Ma il ministero dell'aviazione britannica ha aspre controversie con la Vickers per i ritardi nelle consegne dei materiali per cui si rivolge alla Lockheed in America per procurarsi bombardieri in numero sufficiente. Gli stessi aerei britannici vengono inoltre equipaggiati con bocche da fuoco importate dall'estero.
[Il caccia Spitfire e il bomardiere Wellington, prodotti entrambi dalla Vickers, sono però veri trionfi dell'impresa privata e di un'indipendenza difesa con tenacia.]


«segue 1935»

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.

 

 

«segue da 1933»

 

1934
-

«segue 1935»

 



 

 



Billia, Gianni (Savigliano, Cuneo 1934) dirigente italiano; dopo la laurea in ingegneria industriale a Torino, si è specializzato presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology) e a Harvard nel campo dell'infromatica applicata all'organizzazione aziendale; tornato in Italia, ha insegnato Economia e organizzazione aziendale all'università di Bari e Tecnologia dei proessi produttivi a Roma;
1993, segretario generale del ministero delle Finanze;
1994, dal cda della RAI, presieduto da Letizia Moratti, è nominato direttore generale dell'azienda (soltanto per 95 giorni);
1994, presidente dell'INPS;
1999, presidente dell'INAIL.

De Benedetti, Carlo (Torino 1934) industriale italiano;
1976, attivo nella Gilardini, azienda di famiglia, diventa amministratore delegato della FIAT; acquista la CIR poi trasformata in holding finanziaria;
1978, attraverso la CIR diventa uno dei principali azionisti e amministratore delegato della Olivetti; da azienda di prodotti per ufficio la trasforma in azienda informatica; acquista la Buitoni; si scontra con S. Berlusconi per il controllo del gruppo Mondadori passato poi alla Fininvest con lo scorporo delle testate «la Repubblica» e «L'Espresso» che costituiscono un gruppo editoriale presieduto da lui stesso; tenta senza successo l'assalto alla Société Générale de Belgique;
1983, presidente dell'Olivetti e cavaliere del lavoro;
1984-92, vicepresidente di Confindustria e poi nel direttivo della stessa;
1985, crea la COFIDE (Compagnia Finanziaria De Benedetti) che controlla la CIR e tutte le compagnie collegate;
1987, è insignito della Legion d'onore;
1996, si dimette da Confindustria in seguito ad una condanna in appello nel processo per il crack del Banco Ambrosiano; lascia la carica di amministratore delegato dell'Olivetti e poco tempo dopo quella di presidente, mantenendone la presidenza onoraria.

Sarcinelli, Mario (Foggia 1934) studioso di questioni monetarie, bancarie, finanziarie e fiscali, professore presso la facoltà di Scienze statistiche dell'Università la Sapienza di Roma, vicedirettore della Banca d'Italia, direttore generale del Tesoro, vicepresidente della BERS, presidente della BNL;
1987, per pochi mesi, ministro del Commercio estero.

Sharpe, William Forsyth (Cambridge, Massachusetts 1934) economista statunitense,
1961, si laurea all'università di California, insegnando poi all'università di Washington a Seattle e a quella di Stanford;
Capital Assets Prices: una teoria sull'equilibrio dei mercati in condizioni di rischio (1964)
Economia dei computer (1969)
Teoria del portafoglio e mercati finanziari (1970)
Introduzione all'economia manageriale (1973)
Investimenti (1978 e 1990)
questi testi contribuiscono ad elaborare il cosiddetto modello CAPM (Capital Assets Pricing Model) in grado di prevedere il rendimento di un'attività finanziaria in relazione agli sviluppi complessivi del mercato;
1990, premio Nobel per l'economia insieme con H. Markowitz e M. Miller;
1993, è professore di economia finanziaria a Stanford.

Spaventa, Luigi (Roma 1934) economista italiano, dopo la laurea in legge a Roma, perfezionò i suoi studi a Cambridge; venne eletto nelle liste del PCI nella settima e ottava legislatura;
1981, viene rieletto per la sinistra indipendente; professore di politica economica alla facoltà di statistica dell'università di Roma;
1993-94, ministro del bilancio e della pianificazione economica nel governo Ciampi.

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Italia
[1934-XII]

1933 1934
Prod. Industr.
indice gen.

73,7 79,9
Prod. agricola - <
Disoccupazione
in migliaia
1.019 964
Bilancia commerciale
in Mni
-1.600 -2.617
Bilancia dei pagamenti
in Mni
2.000 1.600


Gennaio
, nella Confederazione nazionale dei sindacati dell'industria viene nominato il camerata Tullio Cianetti; Lantini è invece nominato presidente dell'INE (Istituto nazionale dell'esportazione).
Siamo in piena "autarchia", da questo momento dottrina ufficiale della politica economica dell'Italia fascista [autosufficienza, indipendenza economica dall'estero].
6, il Consiglio dei Ministri approva la creazione del Parco nazionale del Circeo, lasciando a bosco quella parte dell'antica selva di Terracina, recentemente acquistata dall'Azienda di Stato per le foreste demaniali.

Febbraio
5
, solo ora viene varata la legge n. 163 per costituire le corporazioni che dovranno realizzare la Carta del Lavoro, proclamata con tanta solennità sette anni prima;
con la legge 16 febbraio 1934 vengono istituite le Corporazioni:
- 6 per l'agricoltura,
- 10 per l'industria e commercio,
- 6 per i servizi.
Capisaldi dello Stato corporativo sono:
a) divieto di sciopero e di serrata;
b) trasformazione dei sindacati in organi dell'amministrazione dello Stato;
c) divieto di costituire altri sindacati oltre quello (fascista) riconosciuto dallo Stato; sicché ogni categoria è organizzata in un solo sindacato;
d) il sindacato dei datori di lavoro e il sindacato dei lavoratori dello stesso ramo, insieme riuniti, formano la corporazione;
e) abolita, la Camera dei deputati viene sostituita dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
[sistema imitato nel Brasile di Vargas, nel Portogallo di Salazar, nella Spagna di Franco].

Marzo
3
, con R.D. 3 marzo 1934, n. 291, viene creato, al di fuori delle corporazioni medesime, l'Istituto cotoniero italiano, con «la facoltà di dettare norme obbligatorie per la produzione dei filati, ai fini di adeguarla alla capacità di assorbimento dei mercati, nonché di fissare i prezzi».
31, venuto a scadere il termine previsto nell'art. 30 della Legge 22 maggio 1913, n. 468 sull'esercizio delle farmacie di diritto transitorio, decadrebbero dall'esercizio 2.432 titolari, di fronte a 2.710 farmacisti proprietari che le possono conservare a vita.
Delle 2.432 farmacie che rimarrebbero senza titolare 1.124 si dovrebbero chiudere definitivamente perché in soprannumero nella pianta organica, e le rimanenti 1.308 dovrebbero mettersi a concorso.
Tutte le persone giuridiche che gestiscono farmacie ventennali, oltre un centinaio, decadrebbero ope legis dal diritto all'esercizio.
Per ovviare a questi inconvenienti (?), il R.D.L. 15 marzo 1934-XII, n. 463, regola il passaggio delle cosiddette farmacie ventennali dallo stato transitorio a quello normale e rivede anche tutto l'assetto organico del servizio farmaceutico, rendendolo più rispondente ai principi affermati dal Regime, sia in materia di diritto pubblico, sia, più specialmente, nel campo del diritto corporativo.
Gli attuali proprietari di farmacie di diritto ventennale possono non solo gestire una farmacia e disporne per atto tra vivi o a causa di morte, ma possono altresì alienare a favore di farmacisti regolarmente iscritti nell'Albo le farmacie che posseggono, oltre quella unica che è loro concesso di esercitare.
La possibilità di alineare le farmacie si aggiunge così ai vecchi privilegi e la successione ereditaria viene estesa ai figli non farmacisti «purché avviati agli studi farmaceutici, o almeno iscritti all'ultimo anno di scuola media di secondo grado».
Qualora la farmacia privilegiata non sia stata venduta mentre il suo titolare è in vita, gli eredi del titolare possono, entro due anni dalla sua morte, effettuare il trapasso, una volta tanto, a favore di un farmacista e, durante le more per il conferimento della farmacia, viene riconosciuto agli eredi, anche non farmacisti, il diritto di continuare l'esercizio, in via provvisoria, ma senza alcun limite di tempo.
La legge fascista citata vieta anche di dare altre autorizzazioni per l'apertura di farmacie ai Comuni ed agli enti di assistenza e beneficenza.
[Il diritto sarà ristabilito solo dall'art. 27 della Legge 9 giugno 1947, n. 530.]

Aprile
12
, inaugurazione della Fiera di Milano con il duca di Bergamo e il ministro De Bono;
30, sentito il parere del Comitato corporativo Centrale, B. Mussolini firma i decreti istitutivi delle prime otto corporazioni a ciclo produttivo dell'agricoltura, dell'industria e del commercio. La settima corporazione è quella del legno.

Maggio
26
, B. Mussolini annuncia alla Camera che la partita dei "salvataggi" si può ormai considerare chiusa.
[In realtà sarà chiusa soltanto nel 1936…]

Giugno
l'estate e parte dell'autunno sono dedicati alla scelta delle persone che dovranno dirigere le ventidue corporazioni, costituite con la citata legge n. 163;

Luglio
27
, l'art. 162 del Testo Unico delle leggi sanitarie (R.D. 27 luglio 1934, n. 1.265) dispone che «lo Stato non assume, per il fatto della registrazione, alcuna responsabilità» e stabilisce la semplice «facoltà» di sottoporre ad analisi le specialità di cui viene chiesta la registrazione.
Gli artt. 17 e 171 del Testo Unico citato prevedono il reato di "comparaggio" per il quale commina un'ammenda o l'arresto fino ad un anno per il medico, il veterinario o il farmacista «che ricevono per sé o per altri denaro o altra utilità, ovvero ne accettano la promessa, allo scopo di agevolare in qualsiasi modo la diffusione di specialità medicinali o di ogni altro prodotto ad uso farmaceutico»
(La pena è sempre dell'arresto in caso di recidiva).

Ottobre
6
, nel discorso agli operai milanesi, B. Mussolini annuncia che presto metterà in movimento la grande macchina corporativa;
10
, le Federazioni nazionali di categoria sono 37 e tutte aderenti alle Confederazioni degli industriali, dei commercianti e dell'agricoltura.
Confederazione Fascista dell'Industria Italiana (ex Confindustria): 29 ottobre, nuovo presidente G. Volpi di Misurata, al posto di A.S. Benni.
Dopo aver ottenuto diversi provvedimenti favorevoli, durante gli anni della guerra, prenderà via via le distanze dal regime.

Novembre
8
, nomina dei Consigli delle delle 22 corporazioni;
10, sala Giulio Cesare in Campidoglio: solennemente le corporazioni vengono finalmente insediate dal Duce;

Dicembre
in difesa della lira, il Consiglio dei Ministri fa obbligo a tutti i possessori di valuta estera di cederla immediatamente all'Istituto nazionale per i cambi. Inoltre è fatto rigoroso obbligo a ogni cittadino italiano, e a tutte le banche, banchieri, ditte, società e alle persone giuridiche di qualsiasi natura di nazionalità italiana, aventi sede nel Regno e nei Possedimenti, di dichiarare i titoli esteri e i titoli italiani emessi all'estero da loro posseduti anche se depositati all'estero.
8, il decreto 8 dicembre 1934, n. 1942, da cui hanno origine i «conti in valute», consente al ministro delle Finanze di fare eccezione alle vigenti norme sul monopolio dei cambi, in favore delle società di assicurazioni e delle società di trasporti marittimi, autorizzandole a intrattenere conti nelle valute ed entro quantità «considerate indispensabili per il normale servizio delle loro attività».

La Banca d'Italia alla fine dell'anno perde 1691,4 Mni (cifra senza precedenti); in sette anni l'istituto ha perso metà delle sue riserve al ritmo medio di 1 miliardo all'anno.
«segue 1935»

CGdL
(Confederazione generale del lavoro)

«segue da 1927»
1934, il riavvicinamento tra socialisti e comunisti facilita l'avvio di un processo unitario;
«segue 1936»

Piaggio

«segue da 1900»
1934, 28 aprile, Rinaldo Piaggio (1864-1938) viene nominato Senatore del Regno; il primo a dedicarsi all'industria di arredamento navale, arreda 250 piroscafi tra i quali gli incrociatori Trento, Zara, Pola, Diaz ecc.;
«segue 1945»

SNIA Viscosa
(Società nazionale industrie applicazioni viscosa)

«segue da 1931»
1934, svalutato il capitale da 1 Mdo a 300 Mni, inizia una grande ripresa produttiva accentrata principalmente sulla lavorazione della fibra corta (fiocco) la cui tecnica era stata introdotta nel 1930;
«segue 1951»

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