©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una
Nuova Ricerca

ANNO 1928

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Radio-TV

Papa Pio XI
(1922-39)

Unione Sovietica

1928, ha inizio il primo piano quinquennale sovietico (1928-32);
l'agricoltura sovietica, fino ad oggi basata quasi totalmente sulla piccola azienda privata contadina, viene collettivizzata dai dirigenti del PCUS con metodi violenti e a tempi accelerati;
nasce quindi un'istituzione agraria, tipicamente russa, il kolchoz (dall'espressione russa kolliektivnoe chozjajstvo =azienda collettiva): giuridicamente una cooperativa volontaria di contadini che ha in proprietà i mezzi di produzione per coltivare la terra; quest'ultima, di proprietà dello stato, viene messa a disposizione del kolchoz perpetuamente e gratuitamente;
in pratica:
– stretti controlli del partito sulla nomina (formalmente elettiva) del consiglio d'amministrazione e del direttore del kolchoz (fino al 1958 anche lo stato controlla l'attività dei kolchoz attraverso le "stazioni delle macchine e dei trattori" costituite nel 1933 con il compito di affittare specialisti e macchinario agricolo ai kolchoz);
– pianificazione da parte degli organi centrali di tutte le più importanti decisioni del kolchoz;
– consegne obbligatorie allo stato a prezzi molto inferiori a quelli praticati per le consegne libere allo stato o ottenibili sul mercato kolchoziano;
– tolleranza della piccola proprietà privata dei kolchoziani, che gioca un ruolo importante nel garantirne la sopravvivenza; la remunerazione del lavoro fatto nel kolchoz si basa sul numero di trudodni (un trudodien' è una giornata lavorativa, non necessariamente reale) forniti dal kolchoziano e sulle risorse che rimangono al kolchoz "dopo" le consegne obbligatorie allo stato;
– assenza di sicurezza sociale e povertà di servizi sociali in genere.
«segue 1958»

BODC
(British Oil Development Company)

1928, un gruppo di finanzieri privati inglesi che gravitano attorno a W. Churchill fondano questa società destinata a gestire l'estrazione petrolifera mediorientale coinvolgendo altre compagnie europee. Tra queste figura, ovviamente, anche l'Agip.
«segue 1932»


Crisi dell'economia italiana determinata dalla rivalutazione della Lira.

Banche

Banca d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]

- Governatore: B. Stringher (1928 - dic 1930)
- Direttore generale:
. B. Stringher (1900 nov - 1928)
. V. Azzolini (1928 - gen 1931)

1928
-

-

Altre Banche

«segue da 1927»

Prosegue l'attività dell'Istituto di Liquidazione.

Federazione Bancaria Italiana 

1928, Vicenza, nella villa del conte Alessandro Zileri-Dal Verme, si riunisce la commissione composta da:
. Angelo Pancino,
. Nicola Bevilacqua,
. prof. Emilio Punturieri,
che elabora un piano di lavoro da cui dovrebbe scaturire la proposta di costituzione dell'Istituto Centrale di Credito con un capitale iniziale di 50 Mni di lire; inizia così l'azione di "spopolarizzazione" della banche cattoliche tendente per altro ad attrarre nell'orbita del regime i dirigenti delle banche cattoliche
[questo secondo Paolo Mattei Gentili, ex popolare, uno dei fondatori del Credito Nazionale Italiano, insieme con Giovanni Grosoli, Stefano Cavazzoni e Francesco Mauro, favorevole alla politica di B. Mussolini, nonché sottosegretario al ministero della Giustizia.]
la suddetta "spopolarizzazione" delle banche cattoliche è stata preceduta a quella dei quadri dell'Azione cattolica che avevano assunto cariche nel Ppi; d'altra parte era da tempo in atto un capovolgimento psicologico fra i cattolici (secondo Giacomo Maria Longinotti, presidente della Giunta diocesana di Brescia): i popolari sono divenuti "molesti e pericolosi" per le autorità diocesane; l'imputazione più o meno esplicità è di "traviamento della gioventù dalle feconde e virtuose opere dell'azione spirituale";.
È il prof. Emilio Punturieri a redigere per il governatore della Banca d'Italia Bonaldo Stringher il rapporto sulla situazione delle banche cattoliche e sui provvedimenti da adottarsi per superare la crisi.
Quando la fase dei grandi fallimenti bancari sembra ormai chiusa, grazie anche alle leggi del 1926, giunge l'ennesimo allarme proprio dalle banche cattoliche depositarie di una cospicua quantità di risparmi di orgine rurale; i guai sono cominciati con gli investimenti speculativi e tra le banche che registrano perdite più pesanti sono presenti:
- Società Bancaria Marchigiana,
- Piccolo Credito (Cuneo),
- Piccolo Credito (Ferrara)
[una delle situazioni più gravi, oltre al capitale ha già perso il 50% dei depositi],
- Credito Toscano (Firenze),
- Banco di S. Giorgio (Milano)
- Credito Meridionale (Napoli),
- Credito Veneto (Padova)
[dove si sono concentrate le maggiori aspettative nel dopoguerra],
- Cassa Centrale Cattolica (Parma),
- Banca Cattolica Sant'Antonino (Piacenza),
- Credito Polesano (Rovigo),
- Banca di Venezia Giulia (Trieste),
- Banca Cattolca (Udine),
- Banco di Torino,
- Credito Valdostano,
- altre

Il governatore della Banca d'Italia solleva la questione che, poiché i 50 Mni di lire necessari per la costituzione dell'Istituto Centrale di Credito dovrebbero essere forniti dalle stesse consociate, si finirebbe con l'aggiungere nuovi anelli alla lunga catena di dissesti; è qundi del parere che non si debba autorizzare tale operazione. Ciò nonostante il prof. Emilio Punturieri alla fine riesce a spuntarla e ad ottenere l'autorizzazione prevista.



Istituto Centrale di Credito
(ICC)

Dicembre
20
, l' «Agenzia Stefani» diffonde alla stampa il seguente comunicato:
«Con la preventiva autorizzazione del Ministero delle Finanze è stato oggi costituito l'Istituto Centrale di Credito, organo federale delle Banche Cattoliche Italiane, col capitale iniziale di lire 50 milioni, dei quali sono stati versati subito i tre decimi.
Il detto istituto ha lo scopo di coordianre e controllare l'attività delle varie banche associate, pur conservando ad esse la rispettiva autonomia e le particolari caratteristiche.
A presiedere l'istituto è stato chiamato il comm. Nicola Bevilacqua della Banca Cattolica Vicentina
».

Consiglio di amministrazione
- Presidente: comm. Nicola Bevilacqua,

- Consiglieri:
. Angelo Pancino,
. prof. Emilio Punturieri,
. Gioacchino Gioia,
. Tito Fraschetti,
. Giuseppe Briuccia,
. Alessandro Gedda,
. Virginio Bontadini,
. Carlo De Lorenzi,

- Collegio sindacale:
. Francesco Silva,
. Giuseppe Casoli,
. Giulio Berni,

- Sindaci supplenti:
. Mauro De Gennaro,
. Carlo Milani.

[Dopo la guerra, nel suo promemoria datato 1946, l'ex senatore Stefano Cavazzoni dichiarerà:
- di aver sempre resistito a tentativi di gerarchi locali per fare escludere amministratori e funzionari, perché cattolici organizzati e praticanti e non iscrittti al Partito fascista;
- di essersi sempre opposto ai vari tentativi di arrembaggio fatti da gruppi di speculatori, in stretto contatto con alti gerarchi, per impossessarsi dell'istituto e quindi dei pacchetti di maggioranza delle tre banche poi risanate;
racconterà inoltre che al momento di accettare il nobile ma ingrato incarico, solo su pressione delle gerarchie cattoliche, parecchie banche cattoliche versavano in uno stato critico, fallimentare:
- capitali azionari scomparsi,
- depositi garantiti solo in parte e in gran parte ingoiati;
- amministratori quasi tutti esponenti di parte cattolica, sacerdoti ed enti religiosi immischiati e compromessi…]

Credito Nazionale

1928, in liquidazione da ottobre 1926;

Banca Romana

1928,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla Banca d'Italia; vedi salvataggio nel 1914]

Banco di Sicilia

1928,

Banco di Napoli

1928,diventato istituto di credito di diritto pubblico, è in possesso di valuta aurea per una cifra enorme, mai posseduta finora da alcuna banca nazionale;

Compagnia della Fede Cattolica
(o di San Paolo)

Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi di Bernezzo (senatore del Regno), dal 1928.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Alessandro Baccaglini, dal 1928.
1928, Torino, con l'entrata in vigore del nuovo statuto e la divisione del Monte di Pietà (derivato dalla Compagnia della Fede Cattolica) in Sezione Creditizia e Sezione Pegno l'Istituto delle Opere Pie di San Paolo assume la nuova denominazione di Istituto di San Paolo di Torino - Beneficienza e Credito;
con tre agenzie in città e altrettante fuori (Ivrea, Novara e Savona), viene autorizzato ad allargare la sua rete di filiali con aperture ad Aosta, Biella e Mondovì;

Consorzio delle Banche cattoliche

1928,

Banca Cattolica Vicentina

- Presidente: conte Alessandro Zileri-Dal Verme]
[(1863-1937), fratello dell'ex sindaco di Vicenza]
- Vice presidente: ing. Pietro Sinigaglia,

- 7 Consiglieri:
. Ernesto Azzalin,
. Enrico Marangoni,
. Leonardo Pagello,
. Pietro Rumor,
. don Giuseppe Stocchiero,
. don Vincenzo Strazzari,
. Girolamo Vaccari.
- Sindaci effettivi:
. Giuseppe Gavazzo,
. Giovanni Rossato,
. Girolamo Scimo (o Selmo ?!).
- Sindaci supplenti:
. Marcello Breda,
. Andrea Morucchio.
- Probiviri:
. Marino Breganze,
. don Attilio Caldana,
. don Francesco Snichelotto.

direttore Nicola Bevilacqua; Comitato direttivo
- Presidente:
. conte Alessandro Zileri-Dal Verme,
- Componenti:
. comm. Nicola Bevilacqua,
. Adriano Navarotto,
. Pietro Rumor.
- Segretario generale:
. Ferruccio Gugerotti.

1928,

Credito Veneto

- Presidente: Nicola Bevilacqua,

- Consiglieri:
. conte Alessandro Zileri Dal Verme,
. avv. cav. Clodio Pomè Beltrame,
. comm. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. Giovanni Giusti,
. cav. Pietro Rumor,

- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. Giovanni Mauro,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.

- Sindaci supplenti:
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. Gaetano Martelletto.

1928
Padova,

Alcune banche cattoliche cominciano a fallire [vedi 1929].
[1928: ne crollano 22 con 472 filiali.]



Comit
(Banca commerciale italiana)

1928,

Banca Toscana di Anticipazione e Sconto

1928,

Banco di Roma

1928
- Presidente: principe Francesco Boncompagni Ludovisi (9 feb 1923-?)
[ex deputato del Ppi passato al fascismo]
- Vice presidenti:
. sen. conte Giovanni Grosoli Pironi (1917-?)
. dr. Giuseppe Vicentini (9 feb 1923-?)
- Amm.re Del.: dr. Carlo Vitali (9 feb 1923-?)

Il capitale sociale è costituito da 1.500.000 azioni:
- 425.000 presso il Credito Nazionale,
- 475.000, già del Credito Nazionale, passate da poco nelle mani delle banche cattoliche federate;
[in pratica 900.000 azioni controllate direttamente o indirettamente dal Credito Nazionale.]
- 400.000 in circolazione,
- 200.000 presso il Banco di S. Giorgio.
1928,

Banca italiana di Sconto

1928, in liquidazione.

Credito Italiano

1928,

Banco Ambrosiano

1928,

Banco Lariano

1928, Como,

BNL
(Banca nazionale del lavoro)

1928, dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario;

Banca della Venezia Giulia

1928, Trieste, dal 1921 si è fusa con la Banca Cooperativa di Trieste e con il Consorzio Fiumano di Credito e Risparmio di Fiume;

Banca Provinciale Lombarda

1928, Bergamo,


Casse di Risparmio

«segue da 1927»

Cassa di Risparmio di Venezia

1928,

Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza

1928,

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

1928, 8 novembre, dopo essersi sviluppate in modo autonomo per quasi un secolo, le due Casse si fondono;

Cassa di Risparmio di Milano

1928, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal 1866), dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;

Cassa di Risparmio delle Province Lombarde

1928,

Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)

1928,


«segue 1929»

Banche Popolari

1928

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: Paolo Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,

- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]

Direttore: ? (?-?)

Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).

Banca Popolare Agricola di Cerea

1924,

1928,

«segue 1929»

Casse Rurali

1928

Federazione Italiana delle Casse Rurali

1928, «segue 1929»

-

 

 

«segue da 1927»

 

1928
Maggio
27
, viene attivata la trazione elettrica sulla tranvia Padova-Bagnoli di Sopra che è l'ultima del gruppo delle Guidovie Centrali Venete a venire elettrificata;

«segue 1929»

 



 



Organico della Milizia Forestale
- Console generale
- Consoli
- Primi seniori
- Seniori
- Centurioni
- Capi manipolo

Totale ufficiali

- Marescialli maggiore
- Marescialli capo
- Marescialli
- Brigadieri
- vice-Brigadieri
- militi scelti
- militi
- allievi

Totale uomini

1
16
16
28
114
193

368

30
60
200
210
250
400
3.650
200

5.000



Mercato dell'auto
Numero degli abitanti ogni autoveicolo
1921
1928
Italia
-
254
Germania
-
137
Inghilterra
-
41
Francia
-
40
Stati Uniti
-
5,1
Ciò costringe l'industria a contare moltissimo sull'esportazione
% delle Esportazioni sulla produzione
Italia
-
61,0%
Germania
-
7,7%
Inghilterra
-
-
Francia
-
27,4%
Stati Uniti
-
14,3%
L'esportazione automobilistica tocca il 60,6% del valore totale delle esportazioni meccaniche italiane.



Industria cantieristica
(Produzione media 1921-31: 107.000 tonnellate di naviglio)
(tonnellate)
1926
1928
Produzione
220.000
-
Capacità produttiva
-
500.000
Cantieri
Zona triestina:
- Navale Triestino a Monfalcone,
- San Marco a Trieste,
- San Rocco,
[coadiuvati dalla Fabbrica Macchine di S. Andrea]
Zona ligure:
- Ansaldo a Genova Sestri-Ponente,
- gruppo (O.T.O.) Odero-Terni-Orlando
[raggrupperà i cantieri di Sestri, Livorno, Muggiano, Genova-Foce]
Altre zone:
- gruppo Piaggio
[cantieri di Riva Trigoso, Palermo ed Ancona]
- Pattisona Napoli,
- Tosia Taranto

 

 

1928
CONSORZIO TIRRENO PRODUTTORI CEMENTO

Dicembre
viene costituito questo primo "consorzio" per i laganti idraulici.
[Durante il regime fascsita, con questo nome vengono cammuffati i cartelli industriali.]
Esso «disciplina» la vendita del cemento in Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.]

Seguiranno, negli anni immediatamente successivi, altri consorzi in tutte le regioni.

«segue 1940»

 

[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]



La Lockheed e il supermercato delle armi

1928

 


«segue 1929»

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.


Venezia
(vista da Paolo Venini, industriale del vetro)
1928, parlando con Ugo Ojetti: …Porto Marghera ha giovato più a Padova che a Venezia e la città sta declinando rapidamente:
- aristocrazia finita o emigrata,
- borghesia lontana,
- palazzi vuoti (alle sei di sera a fare il Canal Grande non si vede più una finestra illuminata. Palazzi si vendono in Cannaregio per due o trecentomila lire (…)
- povertà,
- industrie che emigrano (Montecatini ha portato altrove la sua fabbrica di concimi chimici di Murano),
- mercato locale nullo,
- a teatro si vedono i commessi di negozio e qualche ebreo,
- industria forestieri, breve e capricciosa.



Olivetti, Roberto (Torino 18 marzo 1928 – Roma 27 aprile 1985) industriale italiano.

Uzawa, Hirofumi (Yonago Tottori 1928) economista giapponese, docente presso le università di Chicago, Stanford, Tokyo, ha incentrato i suoi studi sull'analisi della teoria del disequilibrio dinamico;
Un riesame della moderna teoria economica (1977)
Trasformazione dell'economia moderna (1986)
Critica dell'economia giapponese (1987)
Preferenze, production, and capital (1988)
Analisi economica (1990).

Torna su

Italia

Confederazione Fascista dell'Industria Italiana (ex Confindustria):
- presidente: A.S. Benni.

Confederazione delle corporazioni sindacali fasciste
- Presidente: E. Rossoni (1922-28)

Gennaio
Per iniziativa del conte G. Volpi di Misurata è costituita in America la Italian Superpower.
22, il segretario del partito F. Turati respinge sdegnosamente la richiesta di alcuni gruppi fascisti che, almeno i segretari delle corporazioni, vengano eletti dagli iscritti.

Febbraio
4
,
G. Volpi di Misurata lancia un grido d'allarme a B. Mussolini: ogni industriale o banchiere dovrà pagarsi le sue perdite, perché non sarebbe stato effettuato nessun salvataggio, né diretto né indiretto, riferendosi in particolare a:
- Banco di Roma
- Ansaldo
- Transatlantica.
17
, descrive al Senato "l'abolizione del corso forzoso (e) la convertibilità in oro della lira" come il traguardo d'una politica iniziata il 28 ottobre del 1922;
26, per proteggere l'industria della distillazione del carbon fossile, viene imposto un dazio di L. 11 alla tonnellata sul carbon coke e, con D.L. 26 febbraio 1928, n. 308, sono più che raddoppiati i dazi sui prodotti borici;

Marzo
18
, la «Gazzetta Ufficiale» comunica l'organico della Milizia Forestale [vedi lato]

Maggio
Il mantenimento della rete stradale viene affidato all'Anas, società costituita con un apposito provvedimento.

Giugno
prende il via la campagna demografica che prevede facilitazioni tributarie alle famiglie numerose e la precedenza di genitori e coniugati sui celibi nelle graduatorie per i posti di lavoro.
22, Roma, sala dell'Augusteo, accompagnato da tutto lo staff dello stato maggiore, B. Mussolini partecipa al raduno degli industriali organizzato dalla loro Confederazione, il più imponente che si sia mai visto nella capitale: vi partecipano parecchie migliaia di persone.

Luglio
7
, B. Mussolini, in un lettera, chiede a G. Volpi di Misurata di rassegnare le sue dimissioni;
la SADE (amministrata dal 1925 da Vittorio Cini e diretta da A. Gaggia) proDuce quasi 750 Mni di kwh.


Settembre
12
, con D.L. 12 settembre 1928, n. 2021, il dazio sul grano viene portato da L. 27,53 a L. 40,37 al quintale;

Dicembre
9
, il decreto 9 dicembre 1928, n. 2.783 all'art. 6 dispone che entro il gennaio di ogni anno deve essere presentato al Parlamento il Rendiconto Generale dello Stato dell'esercizio scaduto il 3 giugno precedente.
13, con legge 13 dicembre 1928, n. 2832, nasce la Carta del Lavoro.
Lo Stato interviene con la legge per la "bonifica integrale" nel risanamento delle zone paludose.
Dalle 16 fusioni annue di società (1918-27) si passa a 105, che coinvolgono 266 società con un capitale di oltre 5200 Mni [vedi "decreto Volpi" Marzo 1926].
Si stabiliscono così importanti legami finanziari e di mercato fra i nuclei più cospicui dell'industria siderurgica e di quella meccanica. L'organizzazione di un "consorzio totalitario" per i ferri laminati tra:
- Ilva,
- Acciaierie e Ferriere Lombarde,
- Fiat,
è il primo passo verso l'attuazione di un orientamento monopolistico nella determinazione dei prezzi di mercato. Dal canto suo il governo italiano tende fin d'ora ad assumere in proprio, al posto dei privati, tutto ciò che di nuovo può venir suggerito dal progresso o dalla situazione contingente.
Comincia un 'era di economia illiberale.
Intanto, grazie all'operazione dell'autunno 1925 con gli americani, G. Volpi di Misurata diventa fautore e garante di una serie di prestiti americani a industrie e a enti locali che ammontano (1925-28) a più di 7000 Mni di lire.
31, con D.L. 31 dicembre 1928, n. 2899, il dazio sullo zucchero di prima classe è elevato da L. 90,83 a L. 132,12;

Prestiti americani
ad aziende elettriche italiane (1925-28)
[in Mni di dollari]
Adanello 6
Edison 10
Meridionale 12
Adriatica 5
Isarco 5
Terni 12
Lombarda 4
SIP 4


«segue 1929»

Agip
(Azienda generale italiana petroli)

«segue da 1926»
1928
- presidente: Ettore Conti (1926-?).
Entra nella neo BODC inglese, con propri capitali.
L'Italia comincia a definire una sua politica, in vista anche della cessazione dei mandati francobritannici in Medio Oriente;
Roma appoggia la richiesta dell'Iraq, ancora sotto influenza britannica, di entrare nella Società delle Nazioni e, così facendo, provoca l'irritazione inglese.
«segue 1931»

 

Montecatini

«segue da 1927»
1928, con la fondazione della Rhodiatoce il gruppo allarga la sua attività alle fibre tessili artificiali e poi alla farmaceutica con Farmitalia;
«segue 1929»

SNIA Viscosa
(Società nazionale industrie applicazioni viscosa)

«segue da 1927»
1928, impiega 20.000 operai e fornisce il 10% dell'intera produzione mondiale;
nel secondo dopoguerra si conferma il maggior produttore italiano di fibre sintetiche (40% del mercato interno e metà della produzione esportata);
la crisi di sovraproduzione delle fibre spinge la società a diversificare la propria attività acquisendo il controllo di
società tessili:
- Cotonificio Olcese-Veneziano
- Filati industriali
- Maglificio biellese Fila
società chimiche:
- Dauna
- Chimia
e ingegneristiche;
«segue 1929»

Torna su

Nuova Ricerca