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ANNO 1866

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

Bancarella Libri usati

SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio IX
(1846-78)

Mobil Oil

1866, nasce questa compagnia petrolifera statunitense con la denominazione Vacuum Oilper la produzione di lubrificanti
«segue 1879»

Domecq

«segue da 1865»
1866, Juan Pedro Aladro Y Perez Domecq [proprietario del 50%] ha piena fiducia del cugino Pedro Jacinto [proprietario dell'altro 50%] tanto da affidargli la responsabilità dell'attività durante le sue lunghe assenze; egli è infatti attratto dalla politica e dalla diplomazia; iniziata la carriera a Vienna come segretario di ambasciata, diviene poi ambasciatore in Olanda e Romania;
dopo il fiasco nel tentativo di ascesa al trono di Albania [è il legittimo successore], si dedica all'arte, all'antiquariato, ai cavalli, dedicandosi, in un certo qual modo, alle public relations dell'azienda Domecq;
«segue 1869»

 

 

Banche

Maggio
il governo decide l'introduzione del corso forzoso della lira, sospendendo la convertibilità dei biglietti di banca;
ma le spese della guerra con l'Austria indebitano ancora di più lo Stato che ricorre a nuovi prestiti;

Agosto
14
, il corso forzoso della lira viene esteso alle province venete;

Banche di emissione

«segue da 1865»

Banca Nazionale del Regno d'Italia

1866, luglio, emette la banconota da due lire;

Banca Nazionale Toscana

1866, maggio, emette biglietti per i valori di 20 e di 50 lire;

Banca Toscana di Credito

1866,

Banca dello Stato Pontificio
(ex Banca Romana )

1866,

Banco di Sicilia

1866,

Banco di Napoli

1866, già istituto di emissione, è ora autorizzato all'esercizio del credito fondiario;



Altre Banche

«segue da 1865»

- Presidente:
. conte gr. cr. Gustavo Ponza di San Martino, senatore del Regno, Cons. di Stato, dal 1856.
Segretario:
. cav. avv. Francesco Garelli, dal 1853.
1866, Torino, 23 febbraio, in seguito alla convenzione pari data, l'esercizio del Credito fondiario, per le province piemontesi e gli ex ducati di Parma e Piacenza, viene assunto dalle Opere Pie di San Paolo;
per agevolare l'attività specifica sono istituite ventisette agenzie in diverse aree, fra le quali le province di Genova e di Porto Maurizio che diventerà Imperia;

Societa Generale del Credito mobiliare italiano

1866,

«segue 1867»

Casse di Risparmio

«segue da 1865»

Cassa di Risparmio di Venezia

1866, 19 ottobre, subisce delle modifiche in seguito all'annessione del Veneto al Regno d'Italia;

Cassa di Risparmio di Vicenza

1866, 25 dicembre, dopo una tormentata vicenda durata vent'anni, le autorità comunali e provinciali ottengono da Vittorio Emanuele II il decreto regio di approvazione della Cassa di Risparmio, nel quale si impone però di aggiungere al dispositivo statutario che l'eventuale allargamento dell'attività della Cassa ad altri Comuni sia condizionata alla concessione, da parte delle rispettive amministrazioni municipali o di associazioni di privati, di una "guarentigia proporzionata alla quantità delle operazioni".
Lo scopo dell'Istituto è quello di offrire a chiunque, "ma segnatamente agli artigiani od ai giornalieri, l'opportunità di collocare con sicurezza a profitto i loro risparmi e colla facilità di ritirarseli al bisogno".
Il Comune di Vicenza assume le spese di primo impianto e di gestione, prestando inoltre la propria malleveria limitatamente alla somma di L. 10.000 e fino alla formazione di un fondo di riserva di importo almeno uguale.
La Cassa riceverà somme fino a un minimo di 50 centesimi, facendo però decorrere l'interesse dalla lira. Il massimo credito cui può venir intestato un libretto a risparmio è di 1.000 lire.
Al 31.12.1866, nel Comune di Vicenza la popolazione censita ammonta a 35.690 abitanti.

____________

L'ingresso dell'esercito italiano nel Veneto, determina una situazione monetaria d'eccezione, pretendendo i soldati di cedere i biglietti della Banca Nazionale - nel Regno d'Italia già VIge il corso forzoso - alla pari.
I commercianti vicentini però corrono a consultare il listino della Borsa di Milano esposto al banco del cambiavalute Orefice, attenendosi al cambio della cartamoneta sull'argento. Si deplora che nessuna autorità politica o militare abbia fissato un ragguaglio ufficiale tra la lira italiana d'argento e quella austriaca, la famosa svanzica.

Agosto
14
, il corso forzoso della lira viene esteso alle province venete;



Cassa di Risparmio di Milano

1866, inizia a prestare servizi bancari, istituendo l'esercizio del credito fondiario;

Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)

1866,


«segue 1867»

Banche Popolari

1866
Vengono fondate le seguenti banche popolari:

Banca Popolare di Vicenza

12 settembre, prima nel Veneto e tra le prime in Italia, viene legalmente costituita con decreto del principe Eugenio di SAVOIA Carignano, luogotenente generale di Vittorio Emanuele II re d'Italia; oltre che al parere del Consiglio di Stato e alla proposta del ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, il decreto fa riferimento anche alla patente imperiale del 26 novembre 1852 sulle associazioni vigente nelle provnce venete che prescriveva una «speciale concessione dell'Amministrazione dello Stato per istituire qualunque specie di associazioni».
[Il decreto di approvazione perverrà esattamente soltanto tra un mese ai promotori della Banca tra cui il cattolicissimo Fedele Lampertico. Al suo fianco, tra i
120 soci fondatori (soltanto 3 donne):
. Sebastiano Anti, (nato nel 1831, dottore in legge, avvocato e tra i primi cattolici eletti in Consiglio comunale, dove sedette fino al 1859; più volte assessore; eletto nel primo Consiglio di amministrazione della banca, è nuovamente consigliere nel decennio 1879-89)
. Giovanni Bertolini,
. Carlo Bonora, (incluso tra i principali "commercianti ed artisti" vicentini è tra i soci onorari contribuenti e tra i consiglieri della Società di mutuo soccorso;
membro del Consiglio di Amministrazione della banca negli anni 1868-75)
. Girolamo Burato, (titolare di una tipografia che stampa tra l'altro le pubblicazioni della banca, anzitutto i resoconti annuali, è consigliere della Società di mutuo soccorso;
consigliere della banca negli anni 1868-83 , nonché sindaco effettivo della stessa negli anni 1885-87)
. Girolamo Chinotto, (tra i maggiori "estimati" e possidenti vicentini, è proprietario di una fabbrica di ferro nelle immediate vicina nze di Vicenza;
censore della banca negli anni 1869-75 e poi consigliere di amministrazione fino al 1884)
. Bortolo Clementi, (nato nel 1835, laureato in legge, si è dedicato all'agricoltura e alla pubblica amministrazione: consigliere comunale, assessore, sindaco di Vicenza negli anni 1875-79; deputato provinciale e deputato al Parlamento nazionale nella XV e XVI legislatura; segretario dapprima e poi per decenni presidente del Comizio agrario di Vicenza, consegue numerosi riconoscimenti per le sue aziende agricole e per i suoi vini; autore di parecchi scritti di economia agraria pubblicati per lo più in periodici locali)
. Vincenzo Creazzo, (1833-1902) per parecchi anni tra i consiglieri della Camera di commercio, tiene a Vicenza un importante stabilimento per la torcitura della seta; ricopre un ruolo non trascurabile nella banca come consigliere negli anni 1868-72 e 1875-80 e come vicepresidente nel triennio 1872-75)
. Francesco Formenton,
. Paolo Lioy,
. Emanuele Lodi,
. Domenico Meschinelli, (1817-90, docente del Liceo Pigafetta, consigliere comunale e provinciale, è tra i protagonisti della prima stagione del movimento cattolico vicentino)
. Giuseppe Bianchini,
. Valentino Porto, (titolare di un'industria per la lavorazione del cemento e la fabbricazione di mattonelle, ricoprì a lungo importanti cariche nella Società di mutuo soccorso)
. Ernesto Porto, (figlio del precedente, consigliere della banca)
. Federico Ferrarese, (professionista, mette a disposizione i propri uffici nel centro cittadino come prima sede della banca; assume inoltre l'incarico di riscuotere le quote azionarie non ancora versate; consigliere della banca negli anni 1866-68 e censore negli anni 1870-73)
. Giovanni Scola,
. Matteo Zampieri, (socio onorario, consigliere e vicepresidente della Società di mutuo soccorso, presidente della medesima in sostituzione del Lampertico, dimessosi dalla prestigiosa carica, negli anni 1888-94)
. conte Giangiorgio Trissino,
. conte Angelo Valmarana,
. conte Gaetano Valmarana.
4 novembre, l'assemblea in prima convocazione viene sciolta non essendosi raggiunto il numero legale di metà dei soci - ne sono intervenuti 17;
9 dicembre, alla prima assemblea generale, tenutasi per l'elezione degli organi sociali, presenziano solamente 16 soci; sono eletti:
- Presidente: Gaetano Valmarana;
- vicepresidente: Giuseppe Romanelli,
- Consiglieri:
. Federico Ferrarese,
. Ernesto Porto,
. Sebastiano Anti,
. Francesco Formenton,
. Matteo Zampieri,
. Giovanni Bertolini;
- Comitato dei controllori-reVIsori:
. Antonio Marocco,
. Demetrio Viviani,
. Ladislao Martinelli.


altre Banche popolari;


- Banca Popolare di Padova, [Maso Trieste ed Emilio Morpurgo]
- Banca Popolare di Venezia, [Enrico Castelnuovo, Alberto Errera, Marcello Memmo, Antonio Tolomei, Giacomo Levi, A. Pascolato]
- Banca Popolare di Verona, [Angelo Messedaglia e Giulio Camuzzoni, futuro senatore]
- Banca Popolare di Rovigo,
- Banca Popolare di Lonigo,

«segue 1867»

 


Agnelli, Giovanni (1866-1945) industriale italiano, filo giolittiano, principale barone dell'industria automobilistica italiana;
[Nonno di Giovanni jr.]

Cassel, Karl Gustav (Stoccolma 1866-Jönköping 1945) economista svedese
La teoria dell'economia sociale (1918)
Problemi monetari mondiali (1921)
Moneta e cambio estero (1922)
La caduta della base aurea (1936).

Falck, Giorgio Enrico (Dongo, Como 1866 – Sanremo 1947) imprenditore italiano.

Toeplitz, Giuseppe (Varsavia 1866-Sant'Ambrogio Olona, Varese 1938) banchiere italiano di origine polacca.

Battistella rag. Giacomo (?-?)

Cavanna rag. Filippo (?-?)

Orsi, Carlo (?-?)

Pesenti Antonio (? – ?)

Veroi, Giuseppe Pietro (?-?)

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Italia

1866, Ministro delle finanze: 
Antonio Scialoja
(31.12.1865-17.02.1867)
Poiché la politica economica della "destra storica" tende al pareggio di bilancio, il ministro propone la vendita dei beni demaniali e di quelli ecclesiastici, oltre ad insistere su una politica fiscale che ha già dato buoni frutti;

Aprile
viene inaugurato il Canale Cavour per l'irrigazione dei territori piemontesi e lombardi; 

Maggio



Luglio,
viene approvata la legge per la requisizione dei beni degli ordini religiosi a favore del demanio; 

Agosto


Ottobre
3, con la pace con l'Austria riconquistiamo solo il Veneto, del quale il Regno si accolla il debito pubblico pari a 91 miliardi di lire;

Dicembre
alla fine dell'anno lo Stato paga ben 98 milioni di interessi;

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