©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Paolo III

(1534-49)

1540
tra Ascanio Colonna duca dei Marsi e il papa scoppia un conflitto su questioni di tasse che il popolo ha chiamato "guerra del sale";

Cappuccini
[Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1539»
1540, p. generale: B. Ochino;
«segue 1541»

 

Gesuiti

«segue da 1539»
1540,
Parma, gennaio, p. Giacomo Laínez (che lavora in città dal giugno 1539, assieme a p. Pietro Favre) annuncia ad I. de Loyola che il giovane maestro Doménech ha dato gli Esercizi spirituali, fra gli altri, a quattro dame della nobiltà: fra di esse sono la vedova Jacoba Pallavicino da Scipione e la sua amica Giulia Zerbini.
Roma, settembre, all'inizio del mese p. Antonio Araoz (cugino di Maddalena, cognata di I. de Loyola); rientra a Roma dal suo primo viaggio in Spagna.
27 settembre, mediante la bolla "Regimini militantis ecclesiae", Paolo III concede esistenza giuridica a un ordine religioso che lo spagnolo I. de Loyola aveva presentato a Sua Santità l'anno precedente, tramite i buoni negozi del cardinal G. Contarini (… e grazie anche all'influsso di donna Maria Frassoni [la Fattora]).
All'Istituto è concessa la facoltà di redigere le Costituzioni, anche in deroga ai canoni conciliari e costituzioni apostoliche.
Essa coinvolge tuttavia le prerogative della tradizione gallicana sancite dal concordato del 1516 e gli stessi diritti della sovranità francese che condizionano la validità giurisdizionale di atti pontifici alla registrazione e al giudizio di ammissibilità da parte del Parlamento di Parigi.
Il titolo ufficiale lo registra come Compagnia di Gesù. I suoi componenti diventeranno i gesuiti. Suo protettore è il cardinale Carpi.
Grazie alla "profonda vocazione per l'insegnamento" sorgono numerosi collegi per novizi e per studiosi esterni.

La Provincia di Lombardia comprende:
- Stato dei Savoia (ad eccezione della Savoia stessa, inclusa nell'Assistenza di Francia come parte della Provincia di Lione);
- Repubblica di Genova (con la Corsica);
- Governatorato spagnolo di Milano;
- Ducato di Mantova;
- Repubblica di Venezia (con i suoi possedimenti nello Ionio e nell'Egeo, Creta e Cipro);
- Ducati emiliani;
- Legazioni pontificie di Emilia e Romagna.
Non comprende quindi i territori dell'Italia nordorientale appartenenti all'Impero:
- principato di Trento;
- Sud Tirolo;
- parte del Friuli;
- Venezia Giulia;
- Trieste:
- zone imperiali in Istria, oltre Slovenia e Dalmazia,
inclusi nella Provincia d'Austria dell'Assistenza di Germania.
[vedi Domicilia]
Lo stesso anno, per espresso desiderio del papa, viene nominato confessore di Margherita d'Austria [Madama] (figlia naturale di Carlo V) il gesuita p. Giovanni Codure († 29 ago 1941 a 33 anni).
Bologna, l'attività apostolica di p. Claudio Jay suscita nella popolazione un tale movimento e un tale afflusso verso i confessionali che bisogna chiudere le porte della chiesa di Santa Lucia.
«segue 1541»

Inquisitori di Stato

1540, noti sin dal 1313, diventano permanenti a Venezia gli inquisitori di stato, detti anche inquisitori dei segreti o esecutori dei dieci (ufficio composto da tre membri del consiglio dei dieci).
Incaricati di inquisire tutto quanto possa turbare la sicurezza e il buon funzionamento dello stato, agiscono senza formalità servendosi spesso della tortura. Da inquisitori divengono poi essi stessi giudici.

ANNO 1540



1540
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1540
-




1540
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;
prima guerra con la Francia (1521-26);
seconda guerra con la Francia (1526-29);
nel 1526 (marzo) ha sposato a Seville l'infanta 22enne Isabella di Portogallo († 1539);
terza guerra con la Francia (1536-38);
nel 1539 (maggio) è morta la moglie Isabella di Portogallo lasciando la cura dei propri figli ad Eleonora Mascarenhas;



1540
-



REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]

1540
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1525-26, viene soffocata nel sangue la rivolta dei contadini nel Tirolo;
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
la seconda corona gli viene disputata dal voivoda di Transilvania Giovanni Szápolyai, appoggiato dall'impero ottomano;
1530-64, re dei romani;





1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

1540
Slovenia,


[«segue da 1527» Colpito dal bando del governatore imperiale per la sua predicazione ormai apertamente protestante, Primoz Trubar deve fuggire da Lubiana; il vescovo Pietro Bonomo lo riaccoglie a Trieste, conferendogli la carica di cappellano di corte e di predicatore sloveno presso la chiesa della Madonna del Mare. «segue 1550»]
Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;
1526-40, re d'Ungheria;
1540
nonostante l'accordo segreto di due anni fa con Ferdinando I, nomina il figlio Giovanni Sigismondo come proprio successore anche al regno d'Ungheria.
alla sua morte il sultano Solimano [il Magnifico] s’impadronisce di Buda e di altre città vicine in Ungheria, lasciando la Transilvania alla vedova principessa Isabella]

Isabella Jagellona

(† 1559)
vedova di Giovanni Szápolyai († 1540), voivoda di Transilvania e re d'Ungheria;
1540-59, p.ssa di Transilvania;
(per volontà del sultano Solimano [il Magnifico])


1540
-

1540
ducato di Sassonia
Giovanni Federico [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Torgau 1503 - Weimar 1554)
figlio di Giovanni [il Costante] di Wettin e di Sofia di Meclemburgo;
1532-54, langravio di Turingia;
1532-47, duca elettore di Sassonia;
capo, assieme a Filippo d'Assia, dei protestanti tedeschi;





1540
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)





1540
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 al 1534 rimane in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato viene affidato a Ferdinando I d'Austria;
1534-50, duca di Württemberg;
dal suo rientro ha riorganizzato lo stato in senso assolutistico e vi ha introdotto la riforma luterana;







1540
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1540
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;






1540
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1540
-





1540
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;
1534-35, prima campagna militare contro i Safawidi di Persia;




Gran Visir
-
1540
dal 1533 Khayr al-Din [Barbarossa] è diventato ammiraglio in capo (kapudan pasa - grande ammiraglio) della marina ottomana che si batte contro la marina imperiale spagnola.
Intanto annette vasti territori del Nordafrica; gli Stati barbareschi di Tripolitania, Tunisia, Algeria (ma non il Marocco, che rimane indipendente) diventano province autonome dell'impero e gli servono come cuneo e scudo nel conflitto con Carlo V.
In questo periodo diventano famosi i pirati barbareschi che dal Nordafrica portano la guerra da corsa contro la Spagna fornendo all'impero, per un breve periodo, la supremazia navale nel Mediterraneo.
Inoltre i turchi controllano il Mar Rosso, e il Golfo Persico [Fino al 1554 quando saranno sbaragliati dalla flotta portoghese che poi lo contrasterà il sultano per il controllo di Aden.] .









1540
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Philibert Babou
signore di Givray e della Bourdaisière
(1524 - 1544)
Cancelliere-Guardasigilli
Guillaume Poyet
(1538 - 1545)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1540
-

 
1540
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1540
-


1540
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatrice
Maria d'Absburgo
(1530 - 25 ott 1555)

1540
-

 



1540
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;
1523-24, deve desistere da una richiesta di nuovi sussidi, per la forte e diffusa resistenza incontrata nel paese;
nel 1524 ha invaso la Francia settentrionale senza però ottenere risultati apprezzabili;
nel 1526, dopo che l'imperatore non ha tenuto fede all'impegno di sposare Maria sua figlia, si è schierato dalla parte della lega antimperiale di Cognac, non riuscendo pur tuttavia a svolgere nel conflitto una parte di rilievo;
nel 1529, forse spinto in parte da un'infatuazione per Anna Bolena, una damigella di corte, ha chiesto l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona rifiutato dal papa;
nel 1534, per sua volontà, il parlamento inglese ha votato l' Act of Supremacy legge con la quale si proclama il re "unico capo supremo sulla terra della chiesa d'Inghilterra detta Anglicana Ecclesia".
[Dopo il tentativo di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, nel 1559 Elisabetta I ne promulgherà uno nuovo.]
nel 1537, ripudiata Caterina d'Aragona, ha sposato Anna Bolena poco dopo condannata a morte sotto l'accusa di adulterio; ha sposato quindi Jane Seymour;
nel 1537 Jane Seymour è morta dando alla luce il sospirato erede al trono, Edoardo; il successivo matrimonio con Anna di Clèves è stato preparato da Cromwell intendendo così rafforzare i legami con la Germania protestante;
1540
quando ripudia Anna di Clèves, lo stesso Cromwell cade vittima di un intrigo di corte;
la nuova regina Caterina Howard è sostenuta dai cortigiani più reazionari capeggiati da Thomas III Norfolk e S. Gardiner;



1540
dal 1539, dei Lord Spiritual (vescovi, arcivescovi, abati e priori della Chiesa anglicana, che fino ad allora avevano costituito la maggioranza dei membri della Camera dei Lord in virtù della loro carica ecclesiastica) solo i vescovi e gli arcivescovi ne continuano a far parte in quanto la dissoluzione dei monasteri ha abolito di fatto le altre due cariche;
con la dissoluzione dei monasteri (intorno al 1540) i Lord Temporal (lord temporali) diventano la maggioranza dei componenti della camera alta. I Lord temporali, al contrario dei Lord spiritual, possono schierarsi pubblicamente con un partito politico, i lord non schierati vengono chiamati cross-benchers.
[In origine i Lord Temporal erano diverse centinaia di pari ereditari tra duchi, marchesi, conti, visconti e baroni (compresi gli scozzesi Lords of Parliament).
[Più tardi, nei secoli successivi, questi titoli ereditari saranno creati dal sovrano, su suggerimento del Primo Ministro.]





IRLANDA
-
-
-
-

1540
-

a


1540
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;
nel 1537 ha sposato Maddalena, figlia di Francesco I di Francia;
nel 1538 il matrimonio in seconde nozze con Maria di Guisa ha acuito il secolare dissenso con gli inglesi a cui si sono aggiunti motivi religiosi;



1540
-


a


1540
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano III
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1503 - Koldinghus, Vejle 1559)
figlio di Federico I e di Anna di Brandeburgo;
1534-59, re di Danimarca e di Norvegia;



1540
-
NORVEGIA
1540
-
ISLANDA
1540
-

1540
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1540
-





1540
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
nel 1525 (febbraio), a Salamanca, ha sposato la p.ssa Catarina di Spagna, 18enne, sorella dell'imperatore Carlo V;
nel 1536 ha introdotto l'inquisizione in Portogallo;




1540
Aprile
la regina Caterina riceve per la prima volta in udienza un "figlio" dell'antico paggio Ignazio di Loyola, maestro Simone Rodrigues;
Giugno
alla fine del mese le si presenta anche Francesco Saverio a cui lei presenta i due figli ancora vivi (il principe ereditario Giovanni e la p.ssa Maria) e parla degli altri sette che la morte le ha strappato in quindici anni di matrimonio;
a

1540
REGNO di SPAGNA
Carlo I
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1516-56, re di Spagna; (Carlo I)



1540
nel suo primo viaggio in Spagna p. Araoz è invitato a predicare a Valladolid alla presenza delle infante Maria e Giovanna;

Nord America
Intorno al 1540 le spedizioni guidate da Hernando de Soto e da Francisco Vazquez de Coronado attraversano vasti tratti della valle del Mississippi e della grande pianura centrale ma, non trovando oro, concludono che la regione abbia poco da offrire.
A parte un forte eretto a St. Augustine (Florida) e una serie di missioni nel sudovest, per tutto il resto del secolo la Spagna si disinteresserà dell'America a nord del Rio Grande senza tuttavia rinunciare alle sue pretese su questi territori.
Ma l'apparente successo della Spagna spinge Inghilterra, Francia, Olanda e Svezia a respingere tali pretese e a istituire proprie colonie nel Nordamerica.
[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani Milano 1884.]





1540
PIEMONTE
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;



1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare)


 

1540
-



1540
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giannandrea Lungo Giustiniani
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1539 4 gen - 4 gen 1541, doge di Genova;


- Inquisitore (1539-47): fra S. Usodimare, vicario generale dei domenicani.

1540
-



1540
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Felipe II
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
sua governante: donna Eleonora Mascarenhas;
tra i suoi maestri: don J. de Zuñiga, uno dei più alti dignitari del regno di Castiglia, e don J. Martinez Siliceo, futuro arcivescovo di Toledo e cardinale (da cui derivano le sue convinzioni religiose e morali);
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;



1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna (Filippo II);
1580-98, re di Portogallo;

 

1540
-



1540
ducato di Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
1530-40, duca di Mantova;
ottiene il titolo dall'imperatore Carlo V;
1536-40, marchese del Monferrato;


Federico III Gonzaga
Albero genealogico
(1533 - 1550)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo;
1540-50, duca di Mantova e marchese del Monferrato;



1540
-
a

1540
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pietro Lando

(Venezia 1462 - Venezia 9 nov 1545)
figlio di Giovanni e di Stella Foscari;
1539-45, doge di Venezia; [78°]


- nunzio pontificio:
. G. Verallo (1537 - feb 1540)
. Giorgio Andreassi (1540 feb - apr 1542)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1540
intanto Carlo V (da ora sino alla sconfitta della Lega di Smalcalda il 24 aprile 1547) riesce a riprendere il controllo, almeno temporaneamente, dei territori tedeschi…



1540
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Ercole II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1508 - 1559)
figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia;
1528, Parigi, sposa Renée d’Orléans († 1575) duchessa di Chartres, figlia di re Louis XII, di inclinazioni calviniste;
[gli porta in dote il ducato con altri domini, ricevuti in pegno nel 1528 da Philippe IV [il Bello] re di Francia]
1534-59, duca di Ferrara, Modena e Reggio;


 
1540
-


1540
ducato di Firenze
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;
nel 1539 ha sposato Eleonora Álvarez de Toledo y Zúñiga († 1562);
1540
Maggio
15
, Firenze, con la moglie e la figlioletta Maria, lascia Palazzo Medici e si traferisce nel palazzo sulla piazza principale della città che, dal Medioevo in poi, è stato la sede del governo della repubblica ed ora è un'imponente costruzione nota semplicemente come il "palazzo di piazza";



1569-74, granduca di Toscana;

1540
-


1540
ducato di Urbino
Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;





 
1540
-



1540
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
don P. Álvarez de Toledo y Zúñiga
marchese di Villafranca
(1532 - 1553)
Nunzio apostolico
-

1540
-


SICILIA
Viceré
don Ferdinando I [Ferrante] Gonzaga
(1535 - 1546)
1540
-
a





Andrada, Francisco de (Lisbona 1540- ca-1614) storico e poeta portoghese, storiografo ufficiale di corte;
O primeiro cêrco que los Turcos puseram à fortaleza de Diu (1589, Il primo assedio che i turchi posero alla fortezza di Diu)
Crónica do muito alto Don João III (1613, Storia dell'illustrissimo don Giovanni III).

Antoniano, Silvio (Roma 1540-1603) letterato e pedagogista italiano, tanto rinomato come improvvisatore che Ercole II d'Este lo volle a Ferrara; tra i revisori della Gerusalemme liberata del Tasso, fu il più severo nell'esigere la soppressione degli episodi amorosi e paganeggianti;
1559, Pio IV lo chiama a Roma a insegnare nella Sapienza; per dedicarsi tutto alla teologia e abbracciare lo stato ecclesiastico, lascia poi l'insegnamento; ha importanti incarichi da Pio V e come abbreviatore è degno successore di P. Bembo e del Sadoleto;
Dell'educazione cristiana e politica dei figliuoli (1584, in III libri)
1598, è fatto cardinale da Clemente VII.

Avanzo (o degl Avanzi), Paolo (Salò? 1540 ca - ?) libraio bresciano a Venezia;
[Forse parente del bresciano Ludovico Avanzo, tipografo in piccolo all'insegna dell' "Albero", in Merceria.]
Egli non stampa né ha bottega. Lavora per gli eredi di Aldo Manunzio e per Gabriel Giolito, lega libri e vende manoscritti. Come molti altri librai è stato all'estero, a Ginevra, Lione e Napoli.
[Più di un eretico in confessione, lo chiamerà calvinista.
Teofilo Panarelli (deposizioni a Venezia del 19 nov e 6 dic 1571) ammetterà d'averlo istruito su «le cose di Ginevra» nei giardini dell'isola di San Giorgio, tra la fine del 1559 e l'inizio del 1560.
Lo sosterrà anche Bartolomeo Bartocci (deposizioni a Roma del 7 set 1568 e 28 gen 1569), un riformatore italiano in esilio, bruciato vivo a Roma nel maggio del 1569.
Altre testimonianze (tra cui quella di Ludovico Albioso, deposizioni a Venezia del 31 lug e 2 ago 1568) diranno che egli abbia apprezzato un sermone anticattolico udito a Lione e che possieda un Nuovo Testamento ginevrino.
Bartolomeo Bartocci, a Ginevra dal 1555-56 al 1567, confesserà di aver inviato, col suo aiuto, a Venezia ed in altre città italiane una copia del discorso di Théodore de Bèze al colloquio di Poissy del settembre 1561 ed una lettera ortatoria di P.M. Vermigliuna lettera essortativa stampata, composta da Pietro Martire Vermiglio et il parlamento che fece il Bezza avanti il re di Franza»), entrambe a stampa.
Un altro membro della famiglia Bartocci ammetterà di aver portato un catechismo (di J. Cauvin?) a Vicenza, per passarglielo.
Nessuna spiegazione, però, su come i libri varchino il confine veneziano.
Le deposizioni di Bartolomeo Bartocci, rese a Roma, saranno fatte pervenire all'Inquisizione di Venezia che nel gennaio 1570 lo interrogherà.
Egli negherà tutto e il suo nome scomparirà dai registri del tribunale, anche se Teofilo Panarelli sosterrà, un anno dopo, che lui è a Roma, rinchiuso in carcere. La sua fine resterà comunque avvolta nell'ombra.]


Bargagli, Scipione (Siena 1540-1612) letterato italiano;
Trattato delle imprese
Trattenimenti (1587)
Turamino (1602, con cui partecipa alla difesa della lingua senese).

Bertolotti, Gasparo o Gasparo da Salò (Salò 1540-Brescia 1609) liutaio italiano, discendente da una famiglia di musicisti e liutai
1562, si stabilisce a Brescia, lavora prima con G. Virchi e poi in proprio: costrusce viole, violoncelli e tra i primissimi violini;
da lui discende una scuola bresciana il cui maggiore esponente fu G.P. Maggini.

Bourdeille, Pierre de Bourdeille – signore di Brantôme (Bourdeilles, Dordogna, 1540 ca- Brantôme, Périgneux 1614) scrittore francese; nato in una famiglia di antica nobiltà, trascorse la fanciullezza alla corte di Margherita di Navarra; si distinse nella carriera militare, dapprima al servizio del re di Francia, poi come partigiano della fazione cattolica dei Guisa; svolse importanti missioni diplomatiche;
1584, una caduta da cavallo stronca la sua carriera, costringendolo per lunghi anni all'immobilità;
Vies des grands capitaines (1583-90, Vite dei grandi capitani)
Vies des dames galantes (1583-84, Vite delle dame galanti) note anche come:
Mémoires de messer Pierre de Bourdeille contenant les vies des dames illustres de son temps (postume, 8 voll, 1665-66, Memorie di messer Pierre de Bourdeille, signore di Brantôme, contenenti la vita delle dame illustri del suo tempo; fatti guerreschi, mondani e scandalosi del sec. XVI e, in particolare, della corte di Caterina de' Medici).

Gilbert, William Colchester 1540/4 – Londra 1603) scienziato inglese.

Jeannin, Pierre detto il Presidente (Autun, Borgogna 1540-Parigi 1622) politico e diplomatico francese;
1579, deputato del terzo stato e successivamente presidente del parlamento di Borgogna, si oppone invano al massacro di San Bartolomeo nella sua provincia;
1593, come cattolico si schiera dalla parte del duca di Mayenne ed è presidente del parlamento di Parigi che lotta contro Enrico di Navarra;
1598, prende parte ai negoziati di Vervins con la Spagna;
1601, prende parte ai negoziati di Lione con la Savoia;
1608, negozia l'alleanza franco-olandese;
Negoziati (1656, postumo, considerato a lungo un testo fondamentale della diplomazia).

Larivey, Pierre de (Troyes 1540 ca-1619) drammaturgo francese, di padre italiano;
Le piacevoli notti di G.F. Straparola (versione)
Les esprits (1579, Spiriti, ispirato da Aridosia di Lorenzo de' Medici).

Marnix, Philippe de (Bruxelles 1540-Leida 1598) politico e scrittore fiammingo, aderì al calvinismo;
1566, attivo nella rivolta dei Paesi Bassi è costretto dalla repressione spagnola ad emigrare in Francia;
L'alveare della santa chiesa romana (1569, in neerlandese)
1571, consigliere di Guglielmo d'Orange è fautore dell'accordo fra cattolici e calvinisti nella lotta antispagnola;
1576, promuove la lega di tutte le province dei Paesi Bassi (unione di Gand);
1583, borgomastro di Anversa, anima la difesa della città durante l'assedio spagnolo, ma la capitolazione gli attira accuse di tradimento; si ritira quindi a vita privata;
Salmi (1591, versione in fiammingo)
Bibbia (versione in fiammingo)
Quadro sulle differenze fra le religioni (1599-1605, postumo, altra violenta polemica anticattolica).

Oddi, Sforza degli (Perugia 1540-Parma 1611) giureconsulto e commediografo italiano
De fidei commissis (1622, postumo)
Erofilomachia ovvero Duello d'amore (1572)
I morti vivi (1576, derivante dalla Storia di Leucippe e Clitofonte di Achille Tazio; come Gli straccioni di Annibal Caro
La prigione d'amore (1576).

O'Neill, Hugh (n. 1540-Roma 1616) conte di Tyrone,
divenuto il più importante capo nell'Ulster con l'aiuto degli inglesi, si impegnò poi nella lotta per la libertà irlandese 
1595, ottiene i primi successi contro gli inglesi 
1598, dopo la ripresa della guerra e la vittoria di Yellow Ford, riesce a sollevare tutta l'Irlanda, 
1599, costringe R. Essex a firmare una tregua che viene però sconfessata dalla regina Elisabetta
1600, questa invia in Irlanda nuove truppe sotto il comando di C. Mountjoy
1601, è duramente sconfitto a Kinsale, 
1603, è costretto a sottomettersi 
1607, lascia l'Irlanda e si rifugia dapprima nei Paesi Bassi e poi a Roma.

Paruta, Paolo (Venezia 1540-1598) storiografo italiano; 
di nobile famiglia, originaria di Lucca, compì gli studi a Padova;
1561, tornato a Venezia, fonda un'accademia privata di scienze politiche e morali partecipando attivamente al governo della repubblica;
1579, storiografo ufficiale della Serenissima;
1592-95, ambasciatore a Roma;
1596-98, procuratore di San Marco;
Historia vinetiana (1605, postuma, continua quella di P. Bembo per gli anni 1513-52)
Historia sulla guerra di Cipro (1570-73)
Orazione funebre in laude de' morti nella vittoriosa battaglia contro a' turchi (1572)
La legazione di Roma (1887, postumo, 3 voll.
Della perfezione della vita politica (1579)
Soliloquio (1593-94)
Discorsi politici (1599, postumi)
La legazione di Roma (1887, postumo, in 3 voll.).

Pucci, Francesco (Figline Valdarno 1540 ca-?) riformatore religioso;
[Diceva di appartenre alla nobile famiglia fiorentina che annovera tante personalità della Chiesa fra i suoi membri, ma questa non lo volle mai riconoscere, nonostante le sue proteste.]
vissuto fuori degli ambienti di Basilea, di Zurigo e dei Grigioni (dove si erano rivolti gli emigrati italiani prima di rivolgersi alla Polonia e alla Transilvania), prima di incontrare Fausto Sozzini la sua vita si svolse tra la Francia e l'Inghilterra;
da Lione si reca a Parigi per studiare presso quella facoltà teologica;
1572, la strage della notte di San Bartolomeo lo spinge a passare tra i seguaci delle "oltramontane sètte" ma anche qui rimane insoddisfatto e prova la stessa disillusione degli altri eretici italiani;
da Parigi si reca in Inghilterra iscrivendosi a Oxford dove s'imbeve di platonismo;
1578, diffonde presso le università e le accademie un manifesto dove invita tutti a discutere sulla sua tesi preferita, dell'innocenza naturale dell'uomo; su di essa scrive anche una lunga lettera in italiano a Nicolò Balbiani;
1582, dopo varie lettere scritte a F. Sozzini si reca a Cracovia presso di lui per discutere, sempre sul suo argomento preferito, davanti a un comitato di rappresentanti delle comunità dissidenti polacche, ma non ha successo;
1585, così, non trovando ascolto né presso i calvinisti e i luterani, né fra gli anabattisti, sempre visitato da apparizioni e da ispirazioni divine, a Praga finisce per ripiegare di nuovo verso i cattolici;
da Praga torna nei Paesi Bassi;
De Christi servatoris efficacitate in omnibus et singulis hominibus (1592, serie di tesi)
De regno Christi
De praedestinatione Dei.


Salviati, Lionardo (Firenze 1540-1589) letterato italiano, discepolo di B. Varchi;
Dialoghi dell'amicizia (1564)
Il granchio (1566)
Lezione sopra il sonetto del Petrarca «perché voi» (1575)
Decameron di G. Boccaccio (1582, sua "rassettatura", cioè edizione purgata dell'opera, commissionatagli per motivi di moralismo controriformistico e destinata a soppiantare la precedente "rassettatura" curata dai "deputati" sotto la guida di V. Borghini (1573) i cui interventi censori sono stati giudicati inadeguati)
[Al "pubblico e notorio assassino" del Boccaccio come qualcuno dell'epoca lo qualifica, non basta trasformare le badesse in contesse, le monache in damigelle, gli abati in maestri, occorre, quando è il caso, rovesciare arditamente il senso, eliminando le allusioni ironiche e i riferimenti dal sapore anticlericale.
Poche sono le reazioni al suo "sfregio" che rimarrà a lungo l'unico Decameron legalmente letto dagli italiani, tanto da divenire per la gravità dell'offesa il manifesto più impressionante dell'opera degli "espurgatori".]
1583, entra a far parte dell'Accademia della Crusca col nome di Infarinato;
Avvertimenti della lingua sopra 'l «Decamerone» (1584-86)
Difesa dell'«Orlando furioso» degli accademici della Crusca (1585, polemica contro T. Tasso e i detrattori di L. Ariosto)
Risposta all' «Apologia» di T. Tasso (1585)
L'Infarinato primo (1585)
L'Infarinato secondo (1588)
La spina (1592 postuma).

Sassetti, Filippo (Firenze 1540-Goa, India 1588) mercante e scrittore italiano; compiuti gli studi umanistici a Pisa, tornò nella sua città e fece parte dell'Accademia Fiorentina e di quella degli Alterati, stringendo amicizia con alcuni autorevoli letterati, fra cui G.B. Strozzi, B. Davanzati e P. Vettori
1578, costretto da necessita economiche, lascia Firenze e inizia una serie di lunghi viaggi come sovrintendente dell'azienda Capponi, esportatrice di tele e drappi: prima tappa è Madrid, quindi Siviglia e Lisbona dove passa al servizio del mercante portoghese G.B. Rovellasco che ha l'appalto del commercio del pepe
1582, aprile, per conto di costui parte verso l'India, ma una tempesta di mare l'obbliga a rientrare in Portogallo
1583, 8 aprile, imbarcatosi una seconda volta, dopo molte peripezie, approda sulla costa del Malabar, a Coccin; qui prende residenza pur continuando ad affrontare nuovi viaggi, durante uno dei quali, a Goa, muore;
Ragionamento sopra il commercio tra i fiorentini e i levantini
Vita di Francesco Ferrucci
Sposizione sulla poetica di Aristotele
Lezioni sulle imprese
Discorso in difesa di Dante
Discorso contro l'Ariosto

Lettere (raccolta edita mutila nel 1855; completa nel 1880).

Scaliger, Joseph-Juste o Giuseppe Giusto Scaligero (Agen, Lot-en-Garonne-1540 Leida 1609) umanista francese, figlio di Giulio Cesare Scaligero (1484-1558); compiuti gli studi a Parigi e a Bordeaux, si convertì al protestantesimo;
1572, scampato alla "notte di san Bartolomeo", ripara a Ginevra dove insegna filosofia;
1574, viene chiamato all'università protestante di Leida;
Commenti a Varrone, Virgilio, Teocrito, Bione
Opus novum de emendatione temporum (1583)
Thesaurus temporum (1606).

Viète, François (Fontenay-le-Comte 1540-Parigi 1603) matematico francese, studiò legge all'università di Poitiers e si impegnò poi nella vita amministrativa e politica, ricoprendo diverse cariche, sotto Carlo IX, Enrico III, Enrico IV; pur occupandosi di matematica per diletto, fu uno dei maggiori matematici del suo secolo;
Canon mathematicus (1579, lavoro di trigonometria)
In artem analyticem isagoge (1591, lavoro di algebra, in cui introduce il calcolo letterale (che chiama logistice speciosa), usando le vocali per rappresentare le incognite e le consonanti per indicare le quantità note)
Apollonius Gallus (1600, in cui dà una rigorosa soluzione al famoso problema di Apollonio).

Torna su

«segue da 1539»
1540
vengono ora incisi i corsivi di Antonio Blado e i tondi di Claude Garamond che dimostrano il genio creativo dei pionieri del disegno del carattere,
Da questo momento gli esperimenti volti a creare nuovi caratteri saranno quasi disapprovati.
Venezia, esce postumo De la Pirotechnia del senese Vannoccio Biringuccio, testo fondamentale per lo sviluppo della chimica inorganica, della mineralogia e della metallurgia.
Tra il 1533 e il 1540 Antonio Brucioli ha pubblicato (assieme a Bartolomeo Zanetti e ad Aurelio Pincio) alcuni commenti scritturali ricalcati fedelmente su quelli del Butzer.
Inghilterra
le guerre anglo-scozzesi danno l'occasione agli stampatori di pubblicare vari "libri di notizie".
Germania
Francoforte, la città vanta una solida tradizione tipografica. Vi hanno infatti lavorato diversi stampatori:
. Fust e Shaeffer,
. Hans von Peddershein (aiutante e continuatore dell'opera dei precedenti),
. Christian Egenoff,
. Cyriacus Jacob e sua moglie,
. Peter Brubach,
. Zephelius,
. Christian Wechel,
. S. Feyerabend (dal 1560),
. Georg Rab,
. Simon Hueter,
. Heinrich Dackius,
. Peter Fischer,
. tanti altri minori,
quasi tutti anche librai che frequentano le fiere del libro di Augusta e Lipsia.
Lo stesso anno Peter Schmidt tenta per primo di catalogare tutti i libri offerti nel corso della fiera di Francoforte (il primo catalogo è comunque quello di Georg Willer.)
«segue 1541» .

Accademia
degli Umidi

1540, 1° novembre, alcuni giovani letterati fiorentini, radunatisi in casa di Giovanni Mazzuoli detto lo Stradino, per coltivare insieme lo studio della lingua e della letteratura toscana, fondano questa "accademia"; più che altro una brigata di amici cordiali senza eccessive pretese scientifiche, ha già nei primi mesi l'adesione di studiosi di valore come:
. Giovanni Norchiati,
. Cosimo Bartoli e
. Pierfrancesco Giambullari;
«segue 1541»

Nuova Ricerca