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Papa
Sisto IV

(1471-84)

1475 ca, Francesco di Giorgio redige, dedicandolo a Federico da Montefeltro, l'Opusculum de architectura, contenente stupendi disegni di macchine e dispositivi meccanici. Successivamente si dedicherà alla stesura di un Trattato di macchine.

ANNO 1475





1475
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);
nel 1457, alla morte di Ladislao [Postumo], rivendica a sé il diritto all'eredità di tutti i possessi territoriali della casata asburgica e, ottenutili dopo non poche lotte, unifica i domini acquistati, costituendo così il più esteso tra gli stati tedeschi:
Austria eretta in arciducato (1453), Stiria, Carinzia, Carniola, Tirolo;
nel 1458 non riesce a salvaguardare i suoi diritti sui regni di Boemia e d'Ungheria;

1475
-


1475
REGNO di BOEMIA
Ladislao II Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
elezione contrastata da Mattia Corvino, figlio di Giovanni Hunyadi;




1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

 



1475
-



1475
REGNO d'UNGHERIA
Mattia Corvino

(Kolozssvár 1440 - Vienna 1490)
figlio di János Hunyadi;
1458-90, re d'Ungheria;
proclamato grazie alle vaste aderenze e alle ricchezze della sua casata;
nel 1464 attacca il regno di Boemia;
nel 1465, grazie al matrimonio con Beatrice d'Aragona figlia di Ferdinando di Napoli, i contatti con la cultura italiana si fanno più assidui; alla sua corte si costitusce una ricca biblioteca umanistica (Corviniana);

 



1475
-



1475
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
1456-66, lunga guerra contro i cavalieri teutonici che, con la pace di Torun, sono costretti a restituire la Pomerania e a rendergli omaggio feudale;
nel 1470 combatte contro Mattia Corvino che contende a suo figlio Ladislao (il futuro Ladislao II) il trono di Boemia;




1475
-

1475
Albero genealogico

(Tangermünde, Magdeburgo 1414 - Francoforte sul Meno 1486)
terzogenito di Federico I;
1440, eredita il principato di Ansbach;
1464, alla morte del fratello Giovanni [l'Alchimista] eredita il principato di Bayreuth;
1470-86, elettore di Brandeburgo;
in seguito all'abdicazione dell'altro fratello Friedrich II [Dente di Ferro];
riuniti così tutti i possedimenti del casato, inizia una politica di consolidamento e di espansione;
nel 1473, per garantire l'indivisibilità della marca, con la Dispositio Achillea stabilisce un nuovo principio di successione basato sulla primogenitura;

1475
Albero genealogico

(† 1486)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo ernestino della casa di Wettin;
1464-86, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]
nel 1474, generale tra i più abili del tempo, appoggia la politica imperiale lottando contro Carlo [il Temerario];




1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;




1475
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]







1475
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]
nel 1454 Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.
nel 1460 liquida il despotato di Morea, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1461 liquida l'impero di Trebisonda, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1463 inizia con Venezia una lunga guerra per i predominio del Mediterraneo orientale; attacca diverse volte Scanderbeg in Albania senza tuttavia sconfiggerlo;
nel 1468, alla morte del principe albanese Giorgio Castriota [Scanderbeg], l'Albania viene sostanzialmente sottomessa e i familiari e seguaci del principe devono rifugiarsi in Italia;





1475
nella battaglia di Vaslui, viene sconfitto da Stefano [il Grande] di Moldavia (1457 - 1504).


1475
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
 

(Venezia 1454 - 1510)
moglie di Giacomo di Lusignano;
1473-89, regina di Cipro e di Gerusalemme;
[sotto la tutela di un ammiraglio veneziano;
nel 1474 muore il figlio James III, nato postumo nel 1473, estinguendosi così così la dinastia dei Lusignano;
si trova subito inserita in un difficile gioco diplomatico, fra le mire degli Aragonesi di Napoli e le pretese di Carlotta erede legittima dei Lusignano;
ben presto, sottraendosi al ruolo di "strumento" che la Repubblica di Venezia gli ha assegnato, intende fare dell'isola un regno indipendente;


1475
-





1475
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;
nel 1474 conclude con Mengli-Ghiray, khan della Crimea, un'alleanza contro l'Orda d'Oro e si volge contro la repubblica di Novgorod [ormai in stato di debolezza cronica, divisa al suo interno tra il partito dell'oligarchia commerciale e aristocratica che si appoggia allo stato polacco-lituano e il popolo che si appoggia alla Russia];

 
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1475
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1475
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;

 
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1475
con la battaglia di Racova ferma l'attacco dei turchi;
allarga il proprio dominio a spese dell'Ungheria e della Valacchia;




1475
REGNO di FRANCIA
Luigi XI
Albero genealogico
(Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483)
figlio di Carlo VII [il Vittorioso] e di Maria d'Angiò;
incaricato del governo del Delfinato, agisce con durezza ed energia; per aver poi partecipato ad una rivolta di nobili contro il padre deve esulare per cinque anni alla corte di Federico III [il Buono];
1461-83, re di Francia;
salito al trono, mette da parte i consiglieri del padre e si circonda soltanto di persone fedeli tratte dalla borghesia o dalla piccola nobiltà (Philippe de Commynes e Jean de Balue) trovandosi ovviamente di fronte l'opposizione dei grandi feudatari;
nel 1465, la "Lega del bene pubblico", che vede coalizzati contro di lui il fratello Carlo, i duchi di Borbone e di Bretagna e Carlo [il Temerario], lo costringe ad alcune cessioni, con i trattati di Conflans e di Saint-Maur;
nel 1468 ha ragione del duca di Bretagna ma non di Carlo [il Temerario] che lo obbliga al duro trattato di Péronne;
nel 1474, alla morte del fratello Carlo, la Guienna rientra nella corona; eliminati alcuni feudatari ribelli, i Nemours, gli Armagnac, gli Alençon, avvia una lotta senza quartiere contro Carlo [il Temerario];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1475
-



1475
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
dal 1454 si dedica ormai al solo governo della Provenza;
nel 1454 viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);

Livre du Coeur d'Amour Epris (1457, opera allegorica; libro fatto illustrare e illustrato da egli stesso con miniature di grande bellezza, come il suo salterio e vari Libri d'Ore)
Mortifiement de Vaine Plaisance (opera morale);





Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
ereditato il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò, con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna le più importanti piazzeforti del paese;



1480-1508, duca di Bar;






1475
è costretto a rifugiarsi a Lione dove prende il comando di truppe svizzere;


1475
ducato di Borgogna
Carlo [il Temerario]
Albero genealogico
(Digione 1433 - Nancy 1477)
figlio di Filippo III [il Buono] e di Isabella di Portogallo;
come erede del ducato porta il titolo di "conte di Charolais" e, come tale, disapprovando l'ultima politica paterna di distensione nei confronti del regno di Francia, fomenta e capeggia la Lega del bene pubblico che sfocia nella guerra conclusasi con la sconfitta francese dopo un assedio di Parigi;
1467-77, duca di Borgogna, conte di Fiandra, conte di Artois;
succeduto al padre, inizia una politica energica ma anche avventata; il suo duplice scopo:
- comprimere la potenza del suo odiato congiunto Luigi XI di Francia;
- creare un grande regno occidentale indipendente;
in effetti egli è per alcune terre (Brabante, Hainaut, Franca Contea) vassallo del Sacro Romano Impero mentre per altre (Borgogna e Fiandra) vassallo del re di Francia;
nel 1468 è obbligato da Carlo [il Temerario] al duro trattato di Péronne;
nel 1469 acquista il langraviato dell'Alta Alsazia vendutogli da Sigismondo del Tirolo;
nel 1473 conquista la Gheldria; concede la mano della figlia ed erede Maria a Massimiliano d'Asburgo costringendo al tempo stesso Renato di Lorena ad accettare una sorta di ambiguo protettorato;




 
-
1475
accordo di Picquigny: Edward IV d'Inghilterra, di cui egli ha sposato la sorella Margherita, sollecitato ad intervenire in Francia, finisce con l'accordarsi con Luigi XI e con il dichiararsi neutrale;
l'alleanza conclusa tra i suoi nemici ha ragione però del suo forte ducato; le vere vincitrici sono le città alsaziane che con Renato di Lorena oppongono fiera resistenza al suo attacco, e le comunità svizzere;



 
1475
ducato di Savoia
Filiberto I [il Cacciatore]
Albero genealogico
(Chambery 1465 - Lyon 1482)
figlio di Amedeo IX [il Beato] e di Yolande di Valois;
1472-82, principe di Piemonte
1472-82, conte di Aosta, Maurienne e Nizza
1472-82, duca di Savoia;
[a 7 anni]
nel 1474 sposa Bianca Maria Sforza;




 
-
1475
-




1475
REGNO d'INGHILTERRA
Edward IV
Albero genealogico

(Rouen 1442 - Westminster 1483)
figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1460, alla morte del padre diviene il pretendente degli York al trono;
1461-83, re d'Inghilterra;
grazie all'aiuto del suo valoroso cugino Richard Neville conte di Warwick;
nel 1464 sposa segretamente Elizabeth Woodville;
nel 1470 la sua politica favorevole alla Borgogna e ostile alla Francia provoca il passaggio del conte di Warwick ai Lancaster, per cui è costretto a fuggire in Olanda mentre il potente cugino, alleato con suo fratello Giorgio duca di Clarence, rimette sul trono Enrico VI;
nel 1471 fa ritorno in Inghilterra a capo di un forte esercito;







Riccardo di Gloucester
Albero genealogico

(Fotheringay, Castle, Northamptonshire 1452 - Bosworth 1485)
undicesimo figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1461-83, duca di Gloucester;



1483-85, re d'Inghilterra (Riccardo III);







1475
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1475
dopo un'infruttuosa spedizione in Francia, con il trattato di Pecquigny giunge ad un accordo con Luigi XI, abbandonando l'alleanza con il duca di Borgogna Carlo il Temerario e ottenendo in cambio larghi tributi annui dal re francese;
solo ora la prigioniera Margherita d'Angiò, che ha visto uccidere il figlio e il marito, ritorna in Francia quando è liberata grazie al riscatto pagato per lei da Luigi XI;




a

1475
REGNO di SCOZIA
James III
Albero genealogico

(Stirling 1453 - Milltown 1488)
figlio di Giacomo II Stuart e di Mary di Guelders;
1460-88, re di Scozia;
succeduto ancora fanciullo al padre;
nel 1469 sposa Margherita di Danimarca ottenendo in dote le Shetland e le Orcadi;
nel 1471 deve affrontare ricorrenti sedizioni e congiure, suscitate dalla nobiltà che lo accusa pretestuosamente di circondarsi di consiglieri mediocri e volgari;

1475
1455-85, guerra delle due rose (schierato con i Lancaster.)

a

1475
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
appena eletto in Svezia, le sue mire accentratrici si scontrano subito con le spinte autonomistiche, rappresentate soprattutto dalla chiesa;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
nel 1464, dopo le spinte autonomistiche rappresentate soprattutto dalla chiesa, la Svezia si stacca dall'unione;
nel 1471 tenta di recuperare il trono svedese ma viene sconfitto a Brunkeberg;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;
1475
in uno dei suoi molti viaggi all'estero, giunge a Roma per l'anno santo ottenendo da Sisto V le bolle di fondazione dell'università di Uppsala;






1475
-



1475
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;
nel 1455 muore la moglie Isabella;
nel 1460 muore lo zio Enrico [il Navigatore] duca di Viseu ma l'opera di esplorazione continua, anche se egli preferisce impegnarsi in una onerosa azione di conquista antimusulmana in Marocco;
nel 1471 prende Tangeri e Arzila in Marocco;
nel 1474, alla morte di Enrico IV di Castiglia, si allea con Luigi XI di Francia ed appoggia con le armi il diritto alla successione di Giovanna [la Beltraneja], unica figlia del defunto re, a lui promessa sposa dai sostenitori di quest'ultimo, contro Isabella [la Cattolica], zia di Giovanna e sposa di Ferdinando d'Aragona;




1475
Febbraio
la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;


1475
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;
1458-79, re d'Aragona;
succeduto al fratello Alfonso V il Magnanimo nel regno con esclusione della Sicilia; richiama il figlio Carlo dall'esilio ma, preoccupato dalle simpatie e preferenze che egli riscuote, lo fa imprigionare; la Catalogna si ribella;
nel 1461 la Catalogna insorge nuovamente;
nel 1462, per sedare la rivolta in Catalogna, si allea con Luigi XI di Francia cui cede il Rossiglione e la Cerdaña; allora i catalani offrono la corona della loro terra a Enrico IV di Castiglia e a Pietro di Portogallo, trovando finalmente un capo che sembra guidare la rivolta alla vittoria in Giovanni di Calabria, figlio di Renato d'Angiò;
nel 1472, caduta Barcellona, la Catalogna viene definitivamente domata;





1475
-



1475
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1469, 19 ottobre, liberata dal castello di Madrigal dove Enrico la teneva in una velata prigionia, può sposare Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia ed erede della corona aragonese: questo matrimonio, atto di volontà della principessa, non è certo gradito ad Enrico IV né negli ambienti diplomatici portoghesi, inglesi e francesi;
a questo punto molti dei grandi di Castiglia, temendo un rafforzamento che alla corona castigliana sarebbe pervenuto dall'unione con quella aragonese il giorno in cui Ferdinando avesse ereditato l'Aragona, oppongono alle sue ragoni quelle di Giovanna la Beltraneja, figlia presunta di Enrico IV;
1474-1504, regina di Castiglia;
dopo la morte del fratello, anche se la lotta per il riconoscimento dei diritti ereditari continua;


1474
Febbraio
la battaglia di Toro fra portoghesi e castigliani ha esito incerto;




1475
Monferrato
Guglielmo VIII Paleologo
Albero genealogico
(† Casale Monferrato 1483)
figlio del marchese Giangiacomo Paleologo e di Giovanna di Savoia;
1448, dopo aver servito Francesco Sforza, riceve in cambio la signoria su Alessandria e su altre città;
1450, il fratello Bonifacio III, premuto dalle mire dei Savoia e da quelle dei duchi di Milano, riconsegna Alessandria a Francesco Sforza;
1452, passato al servizio di Alfonso [il Magnanimo], milita in Lombardia e in Piemonte;
1454, dopo la pace di Lodi si riavvicina allo Sforza, temendone la potenza;
1464-83, marchese di Monferrato;
dopo aver ereditato la marca dal fratello Giovanni IV;
da questo momento pensa solo a garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
nel 1468 è nominato capitano generale delle truppe lombarde da Galeazzo Maria Sforza (che pensa così di ereditare da lui la marca) cerca di garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;










 
1475
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1475
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[I dedizione alla Signoria Sforzesca
(1464 16 apr - 28 apr 1477)
Governatore
Guido Visconte
(1473 7 lug - 19 ott 1475)
Gian Francesco Pallavicino
marchese di Scipione
(1475 ott - 4 feb 1477)

1475
-


1475
ducato di Milano
Galeazzo Maria Sforza
Albero genealogico
(Fermo, Ascoli Piceno 1441 - Milano 1476)
primogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
1465, ricevuta un'educazione militare, combatte in Francia con Luigi XI contro la Lega del bene pubblico;
1466-76, duca di Milano;
tornato a Milano alla notizia della morte del padre, entra subito in conflitto con la madre;
nel 1468 la madre muore misteriosamente, forse avvelenata, mentre è in viaggio verso Cremona dove il figlio l'ha confinata;
sposa Bona di Savoia, cognata del re di Francia;
pur assistito dal valido consigliere Cicco Simonetta, gode tuttavia di scarsa popolarità a causa della sua politica dissipatrice e dei suoi atteggiamenti contraddittori, spesso violenti;






 
1475
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1475
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pietro Mocenigo
Albero genealogico
(1406 - Venezia 23 feb 1476)
figlio di
1474-76, doge di Venezia; [70°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1475
guerra veneto-turca (1463 - 1479)

Ottobre
non è certo facile mantenere un così grande dispiego di uomini e legni nell'arcipelago, e anche l'erario veneziano ne risente; per fortuna arriva la disposizione testamentaria del generale delle armi in Italia Bartolomeo Colleoni che permette siano devoluti alla Repubblica 216.000 ducati.
[A un patto però: che l'amata Repubblica gli dedichi un monumento equestre al centro di piazza San Marco (sarà invece edificato nel campo di San Giovanni e Paolo, dove ha sede la "Scuola di San Marco".]




1475
Firenze
Lorenzo de' Medici [il Magnifico]
Albero genealogico
(Firenze 1449 - 1492)
figlio del banchiere fiorentino Piero e di Lucrezia Tornabuoni;
1466, inizia l' avventura dell'allume che sarà uno dei motivi principali del crollo di casa Medici;
1469-92, signore di Firenze;
alla morte del padre ha solo 21 anni ed è quindi costretto ad affidarsi all'esperienza di Francesco Sassetti che finisce per diventare l'arbitro assoluto dell'impero economico di famiglia;
nel 1475 viene in urto con Sisto IV e ai Medici viene tolto l'incarico di depositari generali della Santa sede, ora affidato al genovese Melladuce Cigala;
 
1475
-


1475
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454, con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;
1458-94, re di Napoli;
succeduto in base alle disposizioni testamentarie del padre, l'ascesa al trono gli viene contestata da più parti:
- da papa Callisto III, signore feudale del regno di Napoli che si rifiuta di riconoscere i diritti di un bastardo;
- da molti baroni favorevoli ad appoggiare le pretese angioine al trono napoletano;
alla morte di Callisto III viene invece riconosciuto dal successore Pio II, cui sta a cuore la pacificazione dei cristiani per poter rilanciare la crociata contro gli ottomani;
il riconoscimento avviene però previa cessione della città di Benevento e corresponsione puntuale del censo che il regno deve alla curia;
non cessa invece l'opposizione dei nobili filoangioini, appoggiati da Genova, che invitano nel napoletano Giovanni d'Angiò perché vi faccia valere i suoi diritti, e al suo fianco si schierano due codottieri illustri, Iacopo Piccinino e Sigismondo Malatesta;
l'intervento di Francesco Sforza al fianco di Ferdinando, l'appoggio di Pio II, l'aiuto apportato dal principe albanese Giorgio Scanderberg salvano il trono aragonese;
nel 1465 cessa ogni resistenza baronale e angioina;
sua figlia Leonora va in sposa a Ercole I d'Este, duca di Ferrara, mentre una sua figlia naturale sposa Leonardo della Rovere, nipote di Sisto IV;
nel 1467 sottoscrive insieme con Milano, Firenze e il papa una lega difensiva che lo assicura contro Venezia;






Alfonso II
Albero genealogico

(Napoli 1448 - Mazzara, Messina 1495)
figlio di Ferdinando e di Isabella di Chiaromonte;
1458-94, duca di Calabria;
nel 1465, riprendendo la politica di riavvicinamento ai duchi di Milano, sposa Ippolita Maria figlia di Francesco Sforza;




1494-95, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1475
-
a




Barclay, Alexander (? 1475 ca-Croydon, Surrey 1552) scrittore inglese, forse di origine scozzese, prese gli ordini religiosi verso il 1500;
The ship of fools (1509, La nave dei folli, libera versione del Narrenschiff del tedesco Sebastian Brant; precorre per certi versi l'Elogio della follia di E. da Rotterdam).

Beatrice d'Este (Ferrara 1475-Milano 1497) duchessa di Milano;
figlia di Ercole d'Este e di Eleonora d'Aragona;
1491, già fidanzata ancora bambina con Ludovico il Moro, lo sposa realizzando così l'unione fra le dinastie di Napoli, Ferrara e Milano; impone alla sua corte uno stile di vita raffinato e sfarzoso e protegge artisti e umanisti quali Leonardo da Vinci, Bramante e Demetrio Calcondilla;
1495, ha poca influenza sulla politica del marito quando questi diventa duca di Mlano succedendo a Giangaleazzo Sforza.
[Cortegiano di B. Castiglione e Orlando furioso di L. Ariosto]

Bientina, Jacopo del (Firenze 1475-1539) drammaturgo e poeta italiano, seguace del Savonarola;
Inganno (dramma inedito).

Buonarroti, Michelangelo (Caprese, Arezzo 1475-Roma 1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano;
Rime (1623, pubblicate a Firenze a cura del nipote Michelangelo Buonarroti il Giovane; inizialmente raccolte e sistemate da Luigi del Riccio e Donato Giannotti)
Lettere (1875, edite per la prima volta).

Cornaro, Luigi o Alvise Corner (Venezia 1475-Padova 1566) scrittore veneziano, protettore del Ruzante;
Della vita sobria (1558-65).

Dózsa György (Transilvania 1475 ca-1514) rivoluzionario ungherese;
Trasformò la crociata indetta da Leone X in una rivolta contro il potere feudale.
Fu messo a morte dopo atroci torture.

Gringore, Pierre o Gringoire (errato) (Thury-Harcourt 1475-Lorena dopo il 1538) poeta francese;
Le château d'amour (1500, Il castello d'amore)
Les folles entreprises (1505, Le folli imprese)
La chasse du cerf des cerfs (1510, La caccia del cervo dei cervi)
Jeu du prince des sots (1512, Farsa del principe dei matti)
"Blason" degli eretici (1524, contro i seguaci di M. Lutero).

Murnet, Thomas (Oberehnheim, Alsazia 1475-1537) scrittore tedesco, di famiglia borghese
1490, entra nei francescani conventuali avviando un'intensa carriera universitaria (Cracovia, Praga, Vienna, Friburgo)
Germania nova (1501, in cui contrappone il principio del primato universale della chiesa e delle sue istituzioni educative agli spiriti nazionalistici e laici espressi nella Germania di Wimpfeling)
1505, riceve il titolo di "poeta laureato" dall'imperatore Massimiliano
Germania nova
De augustiniana hieronymianaque reformatione poetarum (1505, in cui sostiene l'urgenza di un rinnovamento dell'oratoria sacra fondato su canoni francescani)
Narrenmbeschwörung (1512, Esorcismo dei matti)
Schelmenzunft (1512, Corporazione dei bricconi)
Eneide di Virgilio (1515, traduzione)
Institutiones di Giustiniano (1515, traduzione)
1522, si scontra frontalmente, quale defensor veteris ecclesiae con M. Lutero;
Von dem grossen Lutherischen Narren (1522, Del gran matto luterano)
Enneades del veneziano Marcantonio Sabellico (1530 ?, traduzione).

Oliverotto da Fermo (Fermo 1475-Senigallia 1503) condottiero italiano, militò dapprima sotto le bandiere di Paolo Vitelli, al servizio della repubblica di Firenze; sfuggito all'accusa di tradimento passò al servizio di Vitellozzo Vitelli e, successivamente, di Cesare Borgia, il "duca  Valentino"
1502, gennaio, assassinato lo zio Giovanni Fogliani e altri notabili cittadini, diventa signore di Fermo; autunno, partecipa alla congiura della Magione (così detta dal nome del castello presso cui si sono riuniti i cospiratori), ordita da un gruppo di luogotenenti del Valentino timorosi della eccessiva potenza del duca; questi finge di scendere a patti con loro e riesce pure ad Buonaccorsiottenere il loro appoggio per conquistare Senigallia; notte di capodanno, catturati con l'inganno, Oliverotto e gli altri capitani vengono fatti strangolare.
(Notizie ricordate da N. Machiavelli, F. Guicciardini e Biagio Buonaccorsi).

Orsini, Lorenzo detto Renzo di Ceri o Renzo dell'Anguillara (Ceri 1475 ca-Parigi 1536) condottiero romano;
1503, si distingue nelle lotte degli Orsini contro i Borgia
1508, in seguito è al servizio di Giulio II nella guerra della lega di Cambrai
1510, passato al soldo dei veneziani, combatte contro i tedeschi, francesi e spagnoli, acquistando fama di ottimo comandante di fanterie
1515, entra al servizio di Francesco I
1523, per quest'ultimo assolve delicate missioni diplomatiche a Venezia e poi presso Clemente VII; passato agli ordini del papa, difende Roma dall'assalto dei lanzichenecchi
1527, non riesce ad impedire il sacco di Roma.

Pizarro, Francisco (Trujillo, Estremadura 1475 ca-Lima 1541) conquistatore spagnolo; storia dell'Impero Incas.

Pizarro, Hernando (Trujillo, Estremadura 1475 ca-1548) conquistatore spagnolo;
[Fratellastro di Francisco (1475 ca-1541) e fratello di Gonzalo (1502 ca-1548), che seguì in America nella conquista del Perú, oltre che con gli altri due fratelli Juan e Francisco Martin.]
1534, viene inviato in Spagna da Francisco per consegnare a Carlo V, ai termini della capitolazione del 26 luglio 1529, la quinta parte del bottino realizzato; ritornato in Perú resiste a Cuzco all'attacco degli indigeni; 
1537, 8 aprile, insieme al fratello Gonzalo viene fatto prigioniero da Diego de Almagro; è rilasciato dopo l'accordo fra Almagro e Francisco
1538, 26 aprile, partecipa alla battaglia di Las Salinas facendo poi condannare a morte e giusitiziare Almagro; per discolparsi dalle accuse mossegli dal figlio di Almagro viene inviato nuovamente in Spagna da Francisco ma non vi riceve una buon accoglienza, anzi:
1540-60, accusato di aver fatto uccidere un governatore nominato dal re, viene imprigionato per vent'anni nel castello di La Mota, presso Medina del Campo, senza un vera e propria sentenza; liberato, si trasferisce nella sua città natale dove morirà ultracentenario.

Rucellai, Giovanni (Firenze 1475-Roma 1525) poeta italiano, figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici; prese gli ordini religiosi e fu ambasciatore di Leone X presso Francesco I; successivamente il pontefice Clemente VII lo nominò sovrintendente di Castel Sant'Angelo;
Le api (1539, postumo, poemetto: libera parafrasi dal libro IV delle Georgiche di Virgilio; dedicato all'amico del cuore G.G. Trissino)
Oratio ad Adrianum IV
Rosmunda (1516)
Oreste (1525).

Wolsey, Thomas (Ipswich 1475-Leicester 1530) ecclesiastico e politico inglese;
1507, divenuto cappellano di Enrico VII, ne conquista la fiducia ottenendo cariche e privilegi; durante il regno di Enrico VIII la sua influenza cresce ulteriormente;
1514, nominato arcivescovo di York, acquisisce in breve tempo un ruolo determinante nella politica estera inglese, promuovendo una strategia di pace e di alleanza con la Francia attraverso un delicato gioco di equilibri con la Spagna;
1515, nominato cardinale legato da Leone X e con la successiva nomina a lord cancelliere, riesce a concentrare nelle sue mani un potere tale da meritare l'appellativo di "ipse rex"; in politica interna sostiene misure che limitino le "recinzioni" cioè la privatizzazione delle terre comuni, osteggiata dai contadini poveri; grazie alla sua diplomazia conduce vantaggiose trattative con Francesco I di Francia allo scopo di neutralizzare le pretese del duca d'Albany in Scozia; la funzione mediatrice dell'Inghilterra, fulcro della "balance of power" sembra esprimersi, ai suoi occhi, con l'ascesa al trono imperiale di Carlo V, che desta invece subito le ostilità francesi; ma all'interno del consiglio prevale questa volta il partito della guerra ed egli si schiera con l'imperatore, pur essendo il paese impreparato alla guerra e maldisposto alle continue tassazioni;
1521, trattato di Bruges;
1522, trattato di Winsor;
1527 aprile, con la vantaggiosa pace di Westminter con la Francia, in base al quale l'Inghilterra ottiene un notevole indennizzo finanziario in cambio del suo ritiro, egli si riavvicina a Francesco I
la questione del divorzio del re, che suscita l'inimicizia di Anna Bolena e della sua potente famiglia nei suoi confronti, è però colta a pretesto dai suoi avversari per dichiararlo colpevole del fallimento delle trattative intercorse col pontefice Clemente VII e per confiscargli tutti i suoi beni; viene così sostituito nella carica di cancelliere da Tommaso Moro ed esiliato dalla corte e messo agli arresti a Catwood, 
1530, sulla via del ritorno verso Londra, gravemente ammalato, muore.

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guerra dei cent'anni
(1337-1453)

«segue da 1453»
1475, col trattato di Picquigny, Luigi XI riesce a porre termine, anche formalmente, a questa guerra.
Inizio 1314.

Stampa

«segue da 1472»
1475,
Germania,
vengono fondate stamperie a Lubecca e Breslavia.
In Germania settentrionale, nei Paesi Bassi, nelle Fiandre e in Inghilterra, non esiste ancora un'industria cartaria importante. La carta prodotta in un piccolo centro come Bar-Le-Duc, con appena tre molini, viene inviata sulla Mosa fino a Lovanio, Bruxelles, Utrecht e Zwolle, per la stampa delle Ars moriendi, degli Speculum humanae salvationis, dei Fasciculus temporum; arriva fino ad Oxford per i Canterbury Tales di G. Chaucer.
Wendelin von Speyer stampa le Guerre civili di Appiano (fatte poi copiare nel 1479 da un amanuense per ordine del cardinale Giuliano della Rovere).
Ad Esslingen, la dicitura apposta ad un libello antisemita attesta che lo scritto è stato sottoposto al vescovo di Regensburg per la correzione e l'approvazione.
Francia, prima che l'invenzione della stampa faccia sentire i suoi effetti, alcuni molini isolati lavorano nella Lorena, nella Franca Contea, ad Ambert, a Périgueux, a Tolosa. Solo due centri si dimostrano importanti: Troyes e Avignone.
Intanto, in vari luoghi, appaiono libri stampati in caratteri ebraici. In Italia, luogo di nascita della tipografia ebraica, i primi stampatori sono:
. Abraham ben Garton di Reggio Calabria, un commento al Pentateuco,
. Meshullam di Piove di Sacco (PD), un codice di leggi ebraiche.
Successivamente si producono libri ebraici a Mantova, Ferrara, Bologna e Soncino (presso Cremona).
Italia:
Venezia
Inizia il monopolio (1475-1530) della vendita della carta a Padova e nel padovano, mantenuto dai Cornaro della Ca' Grande.
Perugia, Jacob Langenbeck, figlio del borgomastro della città anseatica di Buxtehude e professore di teologia alla Sapienza Vecchia, ha l'idea di pubblicare l'editio princeps del Corpus Juris Civilis ma…
«segue 1476»

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