©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Sisto IV

(1471-84)

1474, favorisce le ambizioni del nipote Pietro Riario e, dopo la sua morte, il fratello di lui Girolamo a costituirsi un forte dominio personale in Romagna, attirandosi così l'ostilità di Milano, Firenze, Venezia.

Occamismo

«segue da 1447»
1474, viene coinvolta nella condanna del "nominalismo" fatta da Luigi XI.

1474ca, viene completato il De prospectiva pingendi, il fondamentale trattato teorico sulla prospettiva di Piero della Francesca.

ANNO 1474





1474
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);
nel 1457, alla morte di Ladislao [Postumo], rivendica a sé il diritto all'eredità di tutti i possessi territoriali della casata asburgica e, ottenutili dopo non poche lotte, unifica i domini acquistati, costituendo così il più esteso tra gli stati tedeschi:
Austria eretta in arciducato (1453), Stiria, Carinzia, Carniola, Tirolo;
nel 1458 non riesce a salvaguardare i suoi diritti sui regni di Boemia e d'Ungheria;

1474
La "lega dei contadini" invia alla comune dieta degli stati carinziani e carniolani un documento dal tono perentorio: se i signori, con la scusa del pericolo turco, persevereanno a imporre nuove tasse senza risultati concreti, i contadini denunceranno gli impegni che hanno nei loro confronti.
In Stiria i contadini assumono una posizione ancora più drastica: non solo minacciano di rifiutare l'obbedienza alla nobiltà ma affermano che, se questa non sarà capace di difenderli, si alleeranno con i turchi o emigreranno in massa in Italia o in Ungheria.



1474
REGNO di BOEMIA
Ladislao II Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
elezione contrastata da Mattia Corvino, figlio di Giovanni Hunyadi;




1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

 



1474
-



1474
REGNO d'UNGHERIA
Mattia Corvino

(Kolozssvár 1440 - Vienna 1490)
figlio di János Hunyadi;
1458-90, re d'Ungheria;
proclamato grazie alle vaste aderenze e alle ricchezze della sua casata;
nel 1464 attacca il regno di Boemia;
nel 1465, grazie al matrimonio con Beatrice d'Aragona figlia di Ferdinando di Napoli, i contatti con la cultura italiana si fanno più assidui; alla sua corte si costitusce una ricca biblioteca umanistica (Corviniana);

 



1474
-



1474
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
1456-66, lunga guerra contro i cavalieri teutonici che, con la pace di Torun, sono costretti a restituire la Pomerania e a rendergli omaggio feudale;
nel 1470 combatte contro Mattia Corvino che contende a suo figlio Ladislao (il futuro Ladislao II) il trono di Boemia;




1474
-

1474
Albero genealogico

(Tangermünde, Magdeburgo 1414 - Francoforte sul Meno 1486)
terzogenito di Federico I;
1440, eredita il principato di Ansbach;
1464, alla morte del fratello Giovanni [l'Alchimista] eredita il principato di Bayreuth;
1470-86, elettore di Brandeburgo;
in seguito all'abdicazione dell'altro fratello Friedrich II [Dente di Ferro];
riuniti così tutti i possedimenti del casato, inizia una politica di consolidamento e di espansione;
nel 1473, per garantire l'indivisibilità della marca, con la Dispositio Achillea stabilisce un nuovo principio di successione basato sulla primogenitura;

1474
Albero genealogico

(† 1486)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo ernestino della casa di Wettin;
1464-86, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]
nel 1474, generale tra i più abili del tempo, appoggia la politica imperiale lottando contro Carlo [il Temerario];




1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;




1474
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]








1474
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]
nel 1454 Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.
nel 1460 liquida il despotato di Morea, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1461 liquida l'impero di Trebisonda, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1463 inizia con Venezia una lunga guerra per i predominio del Mediterraneo orientale; attacca diverse volte Scanderbeg in Albania senza tuttavia sconfiggerlo;
nel 1468, alla morte del principe albanese Giorgio Castriota [Scanderbeg], l'Albania viene sostanzialmente sottomessa e i familiari e seguaci del principe devono rifugiarsi in Italia;





1474
-


1474
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
 

(Venezia 1454 - 1510)
moglie di Giacomo di Lusignano;
1473-89, regina di Cipro e di Gerusalemme;
[sotto la tutela di un ammiraglio veneziano;
1474
muore il figlio James III, nato postumo nel 1473;
[si estingue così la dinastia dei Lusignano.]
si trova subito inserita in un difficile gioco diplomatico, fra le mire degli Aragonesi di Napoli e le pretese di Carlotta erede legittima dei Lusignano;
ben presto, sottraendosi al ruolo di "strumento" che la Repubblica di Venezia gli ha assegnato, intende fare dell'isola un regno indipendente;


1474
-





1474
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;

 
-
1474
conclude con Mengli-Ghiray, khan della Crimea, un'alleanza contro l'Orda d'Oro e si volge contro la repubblica di Novgorod [ormai in stato di debolezza cronica, divisa al suo interno tra il partito dell'oligarchia commerciale e aristocratica che si appoggia allo stato polacco-lituano e il popolo che si appoggia alla Russia];


1474
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;

 
-
1474
-




1474
REGNO di FRANCIA
Luigi XI
Albero genealogico
(Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483)
figlio di Carlo VII [il Vittorioso] e di Maria d'Angiò;
incaricato del governo del Delfinato, agisce con durezza ed energia; per aver poi partecipato ad una rivolta di nobili contro il padre deve esulare per cinque anni alla corte di Federico III [il Buono];
1461-83, re di Francia;
salito al trono, mette da parte i consiglieri del padre e si circonda soltanto di persone fedeli tratte dalla borghesia o dalla piccola nobiltà (Philippe de Commynes e Jean de Balue) trovandosi ovviamente di fronte l'opposizione dei grandi feudatari;
nel 1465, la "Lega del bene pubblico", che vede coalizzati contro di lui il fratello Carlo, i duchi di Borbone e di Bretagna e Carlo [il Temerario], lo costringe ad alcune cessioni, con i trattati di Conflans e di Saint-Maur;
nel 1468 ha ragione del duca di Bretagna ma non di Carlo [il Temerario] che lo obbliga al duro trattato di Péronne;
1474
alla morte del fratello Carlo, la Guienna rientra nella corona; eliminati alcuni feudatari ribelli, i Nemours, gli Armagnac, gli Alençon, avvia una lotta senza quartiere contro Carlo [il Temerario];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1474
-



1474
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
dal 1454 si dedica ormai al solo governo della Provenza;
nel 1454 viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);

Livre du Coeur d'Amour Epris (1457, opera allegorica; libro fatto illustrare e illustrato da egli stesso con miniature di grande bellezza, come il suo salterio e vari Libri d'Ore)
Mortifiement de Vaine Plaisance (opera morale);





Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò (figlia di Renato I [il Buono]);
1473-1508, duca di Lorena;
ereditato il ducato dal cugino Niccolò d'Angiò, con il trattato di Nancy deve cedere a Carlo [il Temerario] duca di Borgogna le più importanti piazzeforti del paese;



1480-1508, duca di Bar;





1474
-


1474
ducato di Borgogna
Carlo [il Temerario]
Albero genealogico
(Digione 1433 - Nancy 1477)
figlio di Filippo III [il Buono] e di Isabella di Portogallo;
come erede del ducato porta il titolo di "conte di Charolais" e, come tale, disapprovando l'ultima politica paterna di distensione nei confronti del regno di Francia, fomenta e capeggia la Lega del bene pubblico che sfocia nella guerra conclusasi con la sconfitta francese dopo un assedio di Parigi;
1467-77, duca di Borgogna, conte di Fiandra, conte di Artois;
succeduto al padre, inizia una politica energica ma anche avventata; il suo duplice scopo:
- comprimere la potenza del suo odiato congiunto Luigi XI di Francia;
- creare un grande regno occidentale indipendente;
in effetti egli è per alcune terre (Brabante, Hainaut, Franca Contea) vassallo del Sacro Romano Impero mentre per altre (Borgogna e Fiandra) vassallo del re di Francia;
nel 1468 è obbligato da Carlo [il Temerario] al duro trattato di Péronne;
nel 1469 acquista il langraviato dell'Alta Alsazia vendutogli da Sigismondo del Tirolo;
nel 1473 conquista la Gheldria; concede la mano della figlia ed erede Maria a Massimiliano d'Asburgo costringendo al tempo stesso Renato di Lorena ad accettare una sorta di ambiguo protettorato;




 
-
1474
-



 
1474
ducato di Savoia
Filiberto I [il Cacciatore]
Albero genealogico
(Chambery 1465 - Lyon 1482)
figlio di Amedeo IX [il Beato] e di Yolande di Valois;
1472-82, principe di Piemonte
1472-82, conte di Aosta, Maurienne e Nizza
1472-82, duca di Savoia;
[a 7 anni]
1474
sposa Bianca Maria Sforza;




 
-
1474
-




1474
REGNO d'INGHILTERRA
Edward IV
Albero genealogico

(Rouen 1442 - Westminster 1483)
figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1460, alla morte del padre diviene il pretendente degli York al trono;
1461-83, re d'Inghilterra;
grazie all'aiuto del suo valoroso cugino Richard Neville conte di Warwick;
nel 1464 sposa segretamente Elizabeth Woodville;
nel 1470 la sua politica favorevole alla Borgogna e ostile alla Francia provoca il passaggio del conte di Warwick ai Lancaster, per cui è costretto a fuggire in Olanda mentre il potente cugino, alleato con suo fratello Giorgio duca di Clarence, rimette sul trono Enrico VI;
nel 1471 fa ritorno in Inghilterra a capo di un forte esercito;







Riccardo di Gloucester
Albero genealogico

(Fotheringay, Castle, Northamptonshire 1452 - Bosworth 1485)
undicesimo figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1461-83, duca di Gloucester;



1483-85, re d'Inghilterra (Riccardo III);







1474
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1474




a

1474
REGNO di SCOZIA
James III
Albero genealogico

(Stirling 1453 - Milltown 1488)
figlio di Giacomo II Stuart e di Mary di Guelders;
1460-88, re di Scozia;
succeduto ancora fanciullo al padre;
nel 1469 sposa Margherita di Danimarca ottenendo in dote le Shetland e le Orcadi;
nel 1471 deve affrontare ricorrenti sedizioni e congiure, suscitate dalla nobiltà che lo accusa pretestuosamente di circondarsi di consiglieri mediocri e volgari;

1474
1455-85, guerra delle due rose (schierato con i Lancaster.)

a

1474
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
appena eletto in Svezia, le sue mire accentratrici si scontrano subito con le spinte autonomistiche, rappresentate soprattutto dalla chiesa;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
nel 1464, dopo le spinte autonomistiche rappresentate soprattutto dalla chiesa, la Svezia si stacca dall'unione;
nel 1471 tenta di recuperare il trono svedese ma viene sconfitto a Brunkeberg;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1474
-





1474
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;
nel 1455 muore la moglie Isabella;
nel 1460 muore lo zio Enrico [il Navigatore] duca di Viseu ma l'opera di esplorazione continua, anche se egli preferisce impegnarsi in una onerosa azione di conquista antimusulmana in Marocco;
nel 1471 prende Tangeri e Arzila in Marocco;
1474
alla morte di Enrico IV di Castiglia si allea con Luigi XI di Francia ed appoggia con le armi il diritto alla successione di Giovanna [la Beltraneja], unica figlia del defunto re, a lui promessa sposa dai sostenitori di quest'ultimo, contro Isabella [la Cattolica], zia di Giovanna e sposa di Ferdinando d'Aragona;




1474
-


1474
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;
1458-79, re d'Aragona;
succeduto al fratello Alfonso V il Magnanimo nel regno con esclusione della Sicilia; richiama il figlio Carlo dall'esilio ma, preoccupato dalle simpatie e preferenze che egli riscuote, lo fa imprigionare; la Catalogna si ribella;
nel 1461 la Catalogna insorge nuovamente;
nel 1462, per sedare la rivolta in Catalogna, si allea con Luigi XI di Francia cui cede il Rossiglione e la Cerdaña; allora i catalani offrono la corona della loro terra a Enrico IV di Castiglia e a Pietro di Portogallo, trovando finalmente un capo che sembra guidare la rivolta alla vittoria in Giovanni di Calabria, figlio di Renato d'Angiò;
nel 1472, caduta Barcellona, la Catalogna viene definitivamente domata;





1474
-



1474
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Enrico IV [l'Impotente]
Albero genealogico

(Valladolid 1425 - Madrid 1474)
figlio di Juan II e di Maria d'Aragona;
sposa in prime nozze Bianca di Navarra ma la chiesa scioglie il vincolo perché il matrimonio non è consumato; le accuse di impotenza [oggi ritenute dagli storici prive di fondamento e strumentali] non si contano;
1454-74, re di Castiglia e di Léon;
divenuto re cerca intese e accordi pacifici con la Francia, la Navarra e l'Aragona;
nel 1457, pur arrivando fino alle mura di Granada, la spedizione contro i musulmani non approda a nulla;
nel 1462 la lega di Tudela torna a sollevarsi, contestando la legittimità dell'erede al trono, Giovanna, e pretendendo che egli riconosca suo erede il fratello Alfonso;
nel 1465, nella cosiddetta "farsa di Ávila", viene incoronato il fratello Alfonso XII;
nel 1468 Alfonso XII muore e i ribelli ripetono l'offerta a Isabella, la futura regina cattolica, sorella del re; costei rifiuta l'immediata accettazione della corona, ma si fa riconoscere erede legittima (trattato di Los Toros de Guisando);
1474
il trono viene ereditato dalla sorella Isabella.


Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1454, dopo la morte del padre trascorre l'infanzia ad Arévalo al fianco della madre formandosi poi alla corte del fratello Enrico IV a Segovia, insieme al fratello minore Alfonso;
il fratello Enrico IV pensa in un primo momento di maritarla con Alfonso V di Portogallo; poi, sfumato questo matrimonio, si orienta verso Pedro Girón esponente dell'alta aristocrazia castigliana e gran maestro dell'ordine di Calatrava: tali progetti sono sconvolti da una insurrezione aristocratica alla cui testa si trova il principe Alfonso;
1468, settembre, morto quest'ultimo, i ribelli la proclamano erede al trono e le riconoscono il diritto di scegliersi lo sposo fra i vari aspiranti;
1469, 19 ottobre, liberata dal castello di Madrigal dove Enrico la teneva in una velata prigionia, può sposare Ferdinando d'Aragona, re di Sicilia ed erede della corona aragonese: questo matrimonio, atto di volontà della principessa, non è certo gradito ad Enrico IV né negli ambienti diplomatici portoghesi, inglesi e francesi;
a questo punto molti dei grandi di Castiglia, temendo un rafforzamento che alla corona castigliana sarebbe pervenuto dall'unione con quella aragonese il giorno in cui Ferdinando avesse ereditato l'Aragona, oppongono alle sue ragoni quelle di Giovanna la Beltraneja, figlia presunta di Enrico IV;
1474-1504, regina di Castiglia;
dopo la morte del fratello, anche se la lotta per il riconoscimento dei diritti ereditari continua;


1474
-




1474
Monferrato
Guglielmo VIII Paleologo
Albero genealogico
(† Casale Monferrato 1483)
figlio del marchese Giangiacomo Paleologo e di Giovanna di Savoia;
1448, dopo aver servito Francesco Sforza, riceve in cambio la signoria su Alessandria e su altre città;
1450, il fratello Bonifacio III, premuto dalle mire dei Savoia e da quelle dei duchi di Milano, riconsegna Alessandria a Francesco Sforza;
1452, passato al servizio di Alfonso [il Magnanimo], milita in Lombardia e in Piemonte;
1454, dopo la pace di Lodi si riavvicina allo Sforza, temendone la potenza;
1464-83, marchese di Monferrato;
dopo aver ereditato la marca dal fratello Giovanni IV;
da questo momento pensa solo a garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
nel 1468 è nominato capitano generale delle truppe lombarde da Galeazzo Maria Sforza (che pensa così di ereditare da lui la marca) cerca di garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;










 
1474
-


1474
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[I dedizione alla Signoria Sforzesca
(1464 16 apr - 28 apr 1477)
Governatore
Guido Visconte
(1473 7 lug - 19 ott 1475)

1474
-


1474
ducato di Milano
Galeazzo Maria Sforza
Albero genealogico
(Fermo, Ascoli Piceno 1441 - Milano 1476)
primogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
1465, ricevuta un'educazione militare, combatte in Francia con Luigi XI contro la Lega del bene pubblico;
1466-76, duca di Milano;
tornato a Milano alla notizia della morte del padre, entra subito in conflitto con la madre;
nel 1468 la madre muore misteriosamente, forse avvelenata, mentre è in viaggio verso Cremona dove il figlio l'ha confinata;
sposa Bona di Savoia, cognata del re di Francia;
pur assistito dal valido consigliere Cicco Simonetta, gode tuttavia di scarsa popolarità a causa della sua politica dissipatrice e dei suoi atteggiamenti contraddittori, spesso violenti;






 
1474
-



1474
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Nicolò Marcello
(1397 – 1º dic 1474)
figlio di Giovanni di Bernardo [ramo di Santa Marina] e di Maria ?;
ha un fratello gemello, Bernardo;
1473-74, doge di Venezia; [69°]
1473
Dicembre
, muore.



Pietro Mocenigo
Albero genealogico
(1406 - Venezia 23 feb 1476)
figlio di
1474-76, doge di Venezia; [70°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1473
guerra veneto-turca (1463 - 1479)

come nessuno osa contendergli la dignità del dogato, lo stesso succede anche per Antonio Loredan eletto in sostituzione del defunto gen. Gritti.
Mentre il senato sta pensando a rinvigorire l'armata dopo le perdite subite in Albania per il clima inclemente, sta nello stesso tempo esaminando a fondo le proposte di pace dei turchi avute tramite la madrina del sultano e con la spedizione a Monte Santo nell'arcipelago di un certo Michestin; della faccenda investe Girolamo Zorzi con facoltà di passare a Costantinopoli, ma per le richieste eccessive dei turchi non se ne fa niente.
La guerra continua.
Per quattro mesi viene quindi difesa la piazza di Lepanto dalla forza di 30.000 turchi che l'hanno attaccata e che sono ora obbligati dal gen. Antonio Loredan ad abbandonare in fretta l'isola di Lemno che hanno tentato di occupare.
È calma anche nell'isola di Candia dopo che i sovversivi sono stati impiccati e nella capitale introdotti per sicurezza 5000 villici dei Casali Simettes e Camariotti.
Lo stesso dicasi dell'isola di Cipro per la cui sicurezza vengono inviati col titolo di consiglieri Luigi Gabriele e Francesco Minio per assistere la regina, e incaricato Giovanni Soranzo di indirizzarsi con buone forze alla difesa dell'isola contro eventuali progetti del re di Napoli.




1474
Firenze
Lorenzo de' Medici [il Magnifico]
Albero genealogico
(Firenze 1449 - 1492)
figlio del banchiere fiorentino Piero e di Lucrezia Tornabuoni;
1466, inizia l' avventura dell'allume che sarà uno dei motivi principali del crollo di casa Medici;
1469-92, signore di Firenze;
alla morte del padre ha solo 21 anni ed è quindi costretto ad affidarsi all'esperienza di Francesco Sassetti che finisce per diventare l'arbitro assoluto dell'impero economico di famiglia;
 
1474
Sisto IV, già in urto con lui per motivi politici, decide di interrompere i rapporti;
Luglio
ai Medici viene tolto l'incarico di depositari generali della Santa sede, ora affidato al genovese Melladuce Cigala;


1474
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454, con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;
1458-94, re di Napoli;
succeduto in base alle disposizioni testamentarie del padre, l'ascesa al trono gli viene contestata da più parti:
- da papa Callisto III, signore feudale del regno di Napoli che si rifiuta di riconoscere i diritti di un bastardo;
- da molti baroni favorevoli ad appoggiare le pretese angioine al trono napoletano;
alla morte di Callisto III viene invece riconosciuto dal successore Pio II, cui sta a cuore la pacificazione dei cristiani per poter rilanciare la crociata contro gli ottomani;
il riconoscimento avviene però previa cessione della città di Benevento e corresponsione puntuale del censo che il regno deve alla curia;
non cessa invece l'opposizione dei nobili filoangioini, appoggiati da Genova, che invitano nel napoletano Giovanni d'Angiò perché vi faccia valere i suoi diritti, e al suo fianco si schierano due codottieri illustri, Iacopo Piccinino e Sigismondo Malatesta;
l'intervento di Francesco Sforza al fianco di Ferdinando, l'appoggio di Pio II, l'aiuto apportato dal principe albanese Giorgio Scanderberg salvano il trono aragonese;
nel 1465 cessa ogni resistenza baronale e angioina;
sua figlia Leonora va in sposa a Ercole I d'Este, duca di Ferrara, mentre una sua figlia naturale sposa Leonardo della Rovere, nipote di Sisto IV;
nel 1467 sottoscrive insieme con Milano, Firenze e il papa una lega difensiva che lo assicura contro Venezia;






Alfonso II
Albero genealogico

(Napoli 1448 - Mazzara, Messina 1495)
figlio di Ferdinando e di Isabella di Chiaromonte;
1458-94, duca di Calabria;
nel 1465, riprendendo la politica di riavvicinamento ai duchi di Milano, sposa Ippolita Maria figlia di Francesco Sforza;




1494-95, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1474
-
a




Angela Merici (Desenzano 1474-Brescia 1540) religiosa lombarda, santa fondatrice dell'Ordine delle Orsoline o Compagnia delle dimesse di sant'Orsola;
Ricordi delle avvisatrici
Testamento spirituale
Regola
(approvata nel 1544 da Paolo III).

Ariosto, Ludovico (Reggio Emilia 1474-Ferrara 1533) poeta italiano.

Colocci, Angelo (Jesi 1474-Roma 1549) umanista italiano
Poesie italiane e latine (postuma, 1772).

Douglas, Gavin o Gawin Douglas (Castello di Tantallon, Scozia 1474-Londra 1522) poeta scozzese, morto di peste
The Palyce of Honour (1530 ca, Il palazzo dell'onore)
King Hart (Re Cuore)
The XIII Bukes of the Eneados (1553, I tredici libri dell'Eneide, in scozzese medievale).

Las Casas, Bartolomé de (Siviglia 1474- Madrid 1566) frate spagnolo domenicano, vescovo di Chiapas (Messico); nel 1551 confuta le tesi di Juan Ginés de Sepúlveda che sostiene il diritto degli europei a combattere e schiavizzare gli indios;
Brevísima relación de la destrucción de las Indias (1551-52, Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie, il più famoso atto d'accusa sullo spietato genocidio commesso dai conquistatori)
Confesionario (1551-52, …istruzione per i confessori, riscritto dopo che il manoscritto era stato bruciato dal viceré Antonio de Mendoza in Messico nel 1548)
Historia de las Indias (1552-61, Storia delle Indie, pubblicata interamente solo nel 1875-76, edizione riprodotta in Messico, e poi a Madrid nel 1927; un'edizione critica apparve in Messico nel 1951 a cura di A. Millares Carlo con la collaborazione di J. Calvo e del nordamericano L. Hanke autore dell'introduzione)
Apologética Historia de las Indias (1552-60, Apologetica storia sommaria… di queste Indie occidentali e meridionali…; 1959, La leggenda nera, I ed. italiana, Feltrinelli).

Silvestri, Francesco de' o il Ferrarese (Ferrara 1474-Rennes 1528) filosofo e teologo italiano, domenicano, assertore del tomismo;
Commento alla Summa contra Gentiles di san Tommaso;
Apologia sull'accordo delle Istituzioni della chiesa romana con la libertà evangelica (1525, trattato teologico contro M. Lutero).

Vettori, Francesco (Firenze 1474-1539) politico e storiografo italiano;
[Figlio di Pietro Vettori e di Caterina Rucellai]
svolse un ruolo di primo piano nella politica fiorentina;
1507, è incaricato di una missione diplomatica in Germania;
Viaggio in Alamagna (1837, postumo)
1513, oratore a Roma, ottiene da Leone X la revoca dell'esilio di N. Machiavelli (che in una lettera del 1513 gli annuncia la composizione del Principe);
1515-18, è ambasciatore in Francia dove tratta il matrimonio fra Lorenzo de' Medici e Madeleine de Boulogne;
1527, quando a Firenze è instaurata la repubblica, si ritira in villa dove scrive:
Sommario della storia d'Italia (dal 1511 al 1527, opera influenzata da F. Guicciardini)
1530, caduta la repubblica, favorisce il ritorno dei Medici, redigendo, fra l'altro, dei Pareri ispirati ad un realismo spregiudicato che giustifica il conferimento del potere assoluto al duca Alessandro de' Medici;
1537, dopo l'assassinio di Alessandro de' Medici, compie il suo ultimo atto politico appoggiando l'elezione di Cosimo I che poi lo lascia in disparte.

Torna su

Monete

«segue da 1439»
1474, gli Anziani decidono di:
- prendere visione delle onete coniate a Lucca e di quelle batturte a Firenze, Siena e altrove;
- provvedere a che quelle lucchesi siano della "stessa bontà";
- stabilire a tale effetto modi, ordine e capitoli secondo i quali esse debbano essere coniate;
- decidere trasparenza della gara di appalto digestione della zecca.
Nulla viene fatto di tutto questo e Giusfredo Martini non viene rimosso.
Il governo della città si vede costretto a varare una manovra intesa a sottoporre il funzionamento della fabbricazione di monete a un più rigido controllo pubblico:
- si introduce la contabilizzazione relativa alla coniazione e al movimento dell'argento in entrata e in uscita;
- i nomi dei fornitori di metalli preziosi hanno l'obbligo di essere annotati; 
- vengono inoltre registrate le mansioni svolte da tutti i lavoranti con i resoconti giornalieri delle attività;
- si prescrive che eventuali soci siano dichiarati e soprattutto registrati.
«segue 1478»

Stampa

«segue da 1473»
1474,Ulrich Han nel colophon dei suoi Decreti invita il probabile compratore ad «acquistare questo libro a cuor leggero» perché lo troverà eccellente, tanto che, al confronto, le altre edizioni «non valgono un fico secco» («floccipendes»).
Norimberga:
l'astronomo e matematico J. Müller [Regiomontano] pubblica un catalogo dei libri scientifici e di matematica editi in greco dalla sua stamperia; un vero e proprio "prospetto" (gli ex volantini)…
[Peccato che il suo programma non vada lontano. L'anno dopo, la sua stamperia chiuderà i battenti quando egli sarà nominato vescovo di Regensburg.]
Vengono fondate stamperie a:
- Cracovia,
- Bruges.
Catalogna:
vengono stampati i primi libri in catalano, una raccolta di poesie in onore della Vergine e una traduzione della Bibbia (1478).
La Bibbia di Valencia fa però una tragica fine (più per nazionalismo che per ragioni dogmatiche): l'Inquisizione ordina che venga bruciata; l'unica copia che viene salvata andrà distrutta nell'incendio che divamperà nella Biblioteca nazionale di Stoccolma (1697).
«segue 1475»

Nuova Ricerca