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Il Viandante

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Papa
Niccolò V

(1447-55)

1449, indice il Giubileo con la bolla Immensa et innumerabilia.

cardinali:
Rampini Enrico († 1450) (dal 1443);

Felice V
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia(Chambéry 1383-Ginevra 1451)
rinuncia al pontificato e ritorna a Ripaglia di nuovo eremita; tutto ciò che ha fatto viene confermato, nonché riconosciuti tutti i cardinali da lui nominati; viene altresì nominato cardinale e vescovo di Sabina con la preminenza sopra tutti gli altri cardinali e viene costituito legato e vicario perpetuo in tutti i uoghi dovela Casa di Savoia ha giurisdizione;
gli rimane il vescovado di Ginevra conferitogli nel 1444 dalla città stessa;
1449, 9 aprile, raggiunto un accordo, rassegna le dimissioni dal papato;
1451, 7 gennaio, muore dopo aver ottenuto tre privilegi conosciuti sotto il titolo di Indulto di Nicolò V:
- l'intenzione del principe nella nomina di alcuni benefizi negli stati della Casa Savoia,
- il consentimento del principe nella promozione alle dignità ecclesiastiche,
- l'esclusione dei forestieri.
Viene altresì creato cardinale vescovo di Sabina, legato perpetuo e vicario della Santa Sede negli stati di Savoia, nel Piemonte, nel Monferrato, nel marchesato di Saluzzo, nella contea di Assi, nel Lionese, nei territori di Augusta, di Losanna, di Basilea, di Costanza ed altri.
Viene inoltre dichiarato decano del Sacro Collegio [il primo personaggio della Chiesa dopo il pontefice].
Gli viene accordato il privilegio di conservare nel distretto della sua Legazione tutti gli ornamenti e le insegne del Pontificato eccettuati:
- il triplice diadema,
- il baldacchino,
- l'anello pescatorio,
- le scarpe crugigere
- il farsi precedere dalla SS. Eucarestia.
Ma egli non vuole valersi di questi privilegi e se ne ritorna a Ripaglia dove morirà nel gennaio 1450 [secondo altri nel 1451 o 1452].
Sepolto a Ripaglia, dopo la venuta degli eretici Bernesi le sue ceneri saranno trasportate a Torino nella cattedrale dove saranno custodite nella regia cappella della Santa Sindone.

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1449, Losanna 7 aprile, dopo aver accettato la rinuncia di Felice V i padri conciliari dichiarano pontefice Niccolò V e sciolgono il concilio di Basilea; superamento dello scisma e pace sicura della chiesa.
«segue»

ANNO 1449





1449
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;


1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1449
-


1449
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
chiamato dalla dieta a succedere al fratello Ladislao III, ristabilisce l'unione personale tra i due stati, al fine di conservare alla dinastia degli Jagelloni almeno la corona della Lituania qualora perdesse quella elettiva della Polonia;


1449
-

1449
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;
nel 1445 rifiuta la corona di Polonia;

1449
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1449
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;



1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;








1449
IMPERO BIZANTINO
Costantino XI Paleologo
Albero genealogico

(n. 1405 ca - Costantinopoli 1453)
terzo figlio di Manuele II e di Elena Dragases;
1443, despota di Morea;
1448, muore il fratello Giovanni VIII;
1449-53, imperatore;
salito al trono dopo aver tentato di restaurare il potere dei Paleologhi sulla Grecia;


1449
-



1449
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Bernardo Valaresso
(1448-50)
Console genovese
Domenico di Quarto
(1448-49)
Gregorio Gianotti
(1449)
1449
-


1449
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1446-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;
nel 1441 e nel 1442 viene sconfitto dagli ungheresi, guidati da Giovanni Hunyadi;
nel 1444, battaglia della Varna.
nel 1448, nella battaglia di Kosovo, sconfigge le truppe di Janos Hunyadi che aveva cercato di portare soccorso agli albanesi.




Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;





1449
-







1449
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;
nel 1445 non ha successo il suo sforzo per rendersi autonomo dal khan tataro venendo sconfitto;
solo nel 1448 può prevalere (era adolescente alla morte del padre) sui cugini rivali, dopo però violenti conflitti nel corso dei quali è stato pure accecato;

 
-
1449
-





1449
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1449
-




1449
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio; qui combatte con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia;





1449
-

a

1449
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;




 
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1449
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1449
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;
nel 1445 è costretto a cedere a Carlo VII il Valentinois; vengono inoltre cedute alla Francia le ragioni sulle contee di Valenza e di Die, avendone in cambio l'esonero dell'omaggio che dal 1355 si prestava alla Francia per la baronia di Fossignì;
nel 1446 si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti che lascia vedova Maria di Savoia sua sorella, cerca di far valere i diritti sabaudi alla successione nel ducato di Milano ma alla fine deve riconoscere la signoria di Francesco Sforza;
nel 1448 i conti di Polenzo, alcuni tra i marchesi del Carretto e i Grimaldi per la metà di Mentone e Roccabruna riconoscono il dominio dei loro feudi da parte di casa Savoia;




 
-
1449
i condottieri Giovanni de Compeys e poi Gaspare de Vitrax, spediti in aiuto dei Milanesi, traditi da Francesco Sforza, vengono sconfitti uno dopo l'altro;

 



1449
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
nel 1445 sposa Margherita d'Angiò;
[con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese.];





1449
-


a

1449
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
[divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre]
1449
dopo essersi trovato in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton, assume direttamente il potere riprendendo la politica paterna di lotta contro i grandi feudatari;




1449
-


a

1449
REGNO di DANIMARCA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;




1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1449
-

1449
REGNO di SVEZIA
Carlo VIII Knutsson
Albero genealogico
(n. 1409 - m. 1470)
figlio di Knut Thodsson, cavaliere svedese della famiglia Bonde;
1434, aderisce alla rivolta della nobiltà svedese condotta da Engelbrekt Engelbrektsson contro l'unione di Kalmar con cui erano state congiunte le tre corone di Danimarca, Norvegia e Svezia;
1436, alla morte di Engelbrekt, si trova a capo del partito indipendentista che desidera una corona svedese autonoma e che ha il suo nerbo nei liberi contadini;
1440, pur sempre aristocratico, favorisce il ristabilimento dell'unione di Kalmar, ottenendo dal nuovo re Cristoforo I di Baviera, creatura dell'Hansa, vaste terre e l'intera Finlandia;
1448-57, 1464-65, 1467-70, re di Svezia;
acclamato dopo la morte di Cristoforo I;
1449-50, re di Norvegia;
in seguito ad una spedizione militare;









1449
-


1449
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;



1449
Maggio
20
, mossa subito guerra contro lo zio dom Pedro che lo contrasta, lo vince nella battaglia di Alfarrobeira;


1449
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1449
-




1449
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1449
-

1449
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;




1458-79, re d'Aragona;


1449
-
a




1449
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Lodovico di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
fratello di Giano I di Campofregoso;
1448 16 dic - 4 set 1450, doge di Genova;
La possibilità di imparentarsi con l'erede [il figlio di Giovanni IV Comneno] di due dinastie regali lo attira, avendo rivendicazioni sul "regno" di Corsica e avendo anche ottenuto l'investitura corrispondente dal suo conterraneo, papa Nicolò V.
[Saranno proprio queste ambizioni monarchiche a portarlo alla sua destituzione ad opera del Senato e dell'amminitrazione del Banco di San Giorgio.]


1449
Gennaio
il governo invia istruzioni al comune di Caffa, nell'impero di Trebisonda, di armare, a sue spese, una galera;
Aprile
verso la metà del mese arriva a Genova l'ambasciatore trapesuntino, un famoso filosofo, il protovestiarios Giorgio Amirutzes; Gennadio Scholarios da Costantinopoli si congratula con l'imperatore per la felice scelta, mentre nota la solennità della missione; tra le persone meritevoli di particolare fiducia, il doge sceglie soltanto un interprete.
Già all'inizio delle trattative il protovestiarios esprime a nome di Giovanni IV la proposta di consolidare (e alleggerire) il possibile accordo con l'alleanza matrimoniale di una delle figlie del doge con l'unico figlio del basileus, erede del trono trapesuntino.
Nonostante gli evidenti ostacoli (la lontananza dall'impero trapesuntino, l'alta somma della dote richiesta da Giovanni IV) il doge esprime in una lettera all'imperatore la sua disponibilità a raffozare i rapporti con un'alleanza di parentela, e l'ambasciatore viene invitato nel castello avito del doge a Sarzana per una visita di presentazione e la scelta della sposa. L'accoglienza è fissata per il giorno 7 giugno ma, a causa della malattia della figlia del doge Catalinetta, la si deve differire.
Le trattative vanno per le lunghe.
Giugno
27
, proprio alla vigilia della partenza, il protovestiarios si dirige via mare verso La Spezia e di lì, con una scorta a cavallo, a Sarzana, dove deve risolvere la questione del matrimonio con la madre del doge, Caterina, e dove si deve definire il lato finanziario dell'accordo. Il consenso dell'imperatore sarà comunicato a Trebisonda ad una speciale ambasceria del doge. Ma, molto probabilmente, Giorgio Amirutzes è salpato da La Spezia per la sua patria avendo già ricevuto il 25 e 26 le lettere finali del doge per l'imperatore e per il protovestiarios Girolamo di Nigro.


1449
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1449
Lo Sforza, signore di Milano, per prima cosa ordina il rilascio dei prigionieri veneziani; il senato dal canto suo riannoda i rapporti con il re di Napoli, si avvicina a Borso d'Este marchese di Ferrara succeduto al defunto Lionello; come riconoscenza all'agire della Repubblica, il ponteficie dona a Nicolò Canal, ambasciatore a Roma, la spada e l'elmo perché al suo ritorno in patria li offrai al doge.
Improvvisamente, mentre sta tornando alla sua abitazione, a Venezia viene trafitto a morte Ermolao Donato, capo del Consiglio dei Dieci; nonostante le indagini, non si riesce a scoprire l'autore del misfatto anche se alcuni indizi portano ad identificarne l'autore in Giacomo Foscari, figlio del doge. Arrestato ed interrogato, egli resiste ad ogni accusa proclamandosi innocente; ciò nonostante viene relegato nella città di Canea nel regno di Candia e a nulla serviranno le le preghiere e gli sforzi del padre per dimostrare l'innocenza del figlio. Sarà riconosciuto innocente più tardi, quando un certo Niccolò Erizzo, in punto di morte, confesserà di essere l'autore del delitto in quanto il Donato, nella sua posizione di Avogador di Comun, lo aveva fatto condannare dal Consiglii dei Dieci.
Arrivati a Venezia, l'imperatore Federico III con la consorte Eleonora e con Sigismondo duca d'Austria vengono accolti con gli onori dovuti, ma il governo non concede loro le due grazie richieste: la prima a favore del cavaliere Andrea Dandolo, per essere liberato dal bando in cui è incorso per la mala amministrazone del regno di Candia, l'altra perché sia concessa la nobiltà ad Agostino Ciera (sarà poi redarguito dal senato stesso per aver osato tanto).


 

1449
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1449
-


1449
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
nel 1443 è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;
nel 1444 fa pace col papa che gli conferma le Marche;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti senza aver designato eredi, raggiunge la Lombardia; al soldo prima della Repubblica Ambrosiana (succeduta al Visconti in un'effimera signoria su Milano), poi di Venezia, ma in realtà agendo da principe autonomo, occupa l'una dopo l'altra tutte le città del dominio visconteo, che nel frattempo si sono rese indipendenti;






1450-66, duca di Milano;






 
1449
-

1449
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1449
-
a




Medici, Lorenzo de' o Lorenzo il Magnifico (Firenze 1449-1492) politico e poeta italiano;
[Figlio del banchiere fiorentino  Piero e fratello di Giuliano (1453-1478).
Lascia tre figli: Piero (1472-1503) , Giovanni e Giuliano
.]

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