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Scisma
d'Occidente
Papa
avignonese Benedetto XIII |
ANNO 1416
– Accolti, Francesco [l'Aretino]
(Arezzo 1416-Siena 1488) giureconsulto e letterato;
Torna su [Fratello di Benedetto [il Vecchio].] segretario di Francesco Sforza duca di Milano, lettore di diritto a Ferrara, Siena e Pisa; Consilia Commento alle Decretali Rime (amorose e moraleggianti). – D'Alessio, Francesco oFrancesco di Paola (Paola 1416-Tours 1507) religioso italiano, santo; Fondatore della congregazione dei frati "eremiti" poi denominata dei "minimi", direttore spirituale di Carlo VIII. – Medici, Piero de' o Piero il Gottoso (1416-1469) banchiere fiorentino; [Figlio di Cosimo e fratello di Giovanni (1421-1463); padre di Lorenzo (1449-1492) e Giuliano (1453-1478). ] malato fin da bambino, in giovane età fu bloccato dalla gotta; pur trattandosi di una tara ereditaria, solo a lui successe di passare alla storia come "il Gottoso"; 1451, 25 marzo, nella società appena costituita lui ed il fratello Giovanni sono titolari di 13.500 fiorini ciascuno, il cugino Pierfrancesco di 27.000; anche se si muove sotto il controllo del padre e del direttore generale Giovanni Benci, è formalmente capo della società; Francesco Sforza, grande amico e debitore dei Medici, conquista il ducato di Milano e subito la famiglia apre una nuova filiale nella capitale lombarda affidata alla direzione di Pigello Portinari, figlio di Folco ex direttore della sede di Firenze; 1453, i turchi con la conquista di Costantinopoli recidono la maggior parte delle vie commerciali con l'Oriente e mettono in grave imbarazzo Venezia; 1454, aprile, la pace di Lodi promossa da Niccolò V per interrompere le lotte intestine e muovere assieme contro l'Islam sembra garantire un periodo di stabilità e prosperità per l'azienda; 1455, muore Benci e Cosimo accarezza l'idea di fargli succedere il più fidato Giovanni, destabilizzando così il vertice della società; ma Giovanni, pur assistito da Sassetti non è in grado di prevalere e Piero, schiacciato dall'evidente mancanza di fiducia, non è in grado di affermarsi come capo famiglia; 1463, 1° novembre, Giovanni viene ucciso dalla gotta; 1464, luglio, nella villa di Careggi muore il padre Cosimo; la società Medici gioca ormai in difesa e Piero sposta la filiale di Ginevra a Lione inseguendo i sempre più scarsi affari legati alle fiere; risucchiato dai gravi compiti politici, lascia la direzione effettiva del Banco a Francesco Sassetti; sfruttando il tradimento di Luca Pitti, riesce a sventare una congiura e a rafforzare l'egemonia sullo stato con una riforma che, per ironia della sorte, modifica l'attribuzione dei Priori delle Arti in "Priori della Libertà"; gli affari intanto volgono al peggio; la filiale di Londra è praticamente dissestata ed egli cerca un'intesa con Edward IV per rientrare dei crediti; ordina a Pigello Portinari di ridurre i prestiti al duca di Milano; lo stesso, ma invano, cerca di fare con Tommaso Portinari a Bruges. Il fallimentare tentativo di costituire assieme al papato un monopolio dell'allume crea ulteriori gravi conseguenze; l'allume è essenziale nella fabbricazione del vetro e soprattutto per eliminare grassi e impurità dalla lana, la maggiore industria del momento; l'occasione di quello che sembra un buon affare viene dalla scoperta dei ricchi giacimenti dei monti della Tolfa che sovrastano Civitavecchia; 1466, 1° aprile, i Medici subentrano ai primitivi soci della Societas Aluminium che si incarica dell'estrazione, dello stoccaggio e anche della vendita all'estero del minerale, divenuto ancora più prezioso dopo la cessazione delle importazioni genovesi che hanno perso il controllo delle miniere di Focea; il disegno di imporre l'allume pontificio sui mercati occidentali ad alto prezzo però si infrange contro le resistenze degli acquirenti il cui "cartello" si rivela più forte di quello formato tra i Medici e Paolo II; 1468, a nulla vale l'idea del papa di sostenere l'affare promettendo che i guadagni verranno impiegati nella lotta contro i Turchi, né il sostegno dato dal duca di Borgogna Carlo il Temerario ai suoi amici e finanziatori con un trattato che proibisce la vendita di ogni allume non romano; questi è però costretto a fare marcia indietro e Piero allora gli congela i crediti e liquida le galere di Borgogna utilizzate per il trasporto dell'allume; il "cattivo affare" mina le basi di casa Medici; 1469, 2 dicembre, muore. – Piero della Francesca (Borgo San Sepolcro, Arezzo 1416 ca-1492) pittore italiano; De quinque corporibus regularibus (dopo il 1482, opuscolo dedicato a Guidobaldo da Montefeltro, in ricordo di Federico) De prospectiva pingendi (1490, trattato). |
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