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Papa
Martino V

(1417-31)

1423, indice il Giubileo (non rispettando i 33 anni previsti da Urbano VI) per il quale chiama a Roma il predicatore Bernardino da Siena; istituisce pure l'«ingresso giubilare» consacrato nella basilica di San Giovanni; questo giubileo non è memorabile: molti storici lo datano al 1425, altri lo ignorano;
invia ai nunzi d'Inghilterra un documento Ad hoc potissimum, per richiamare all'ordine l'arcivescovo e il Capitolo di Canterbury, che hanno indetto un loro giubileo;
inaugura un concilio a Pavia (che dovrebbe avviare la riforma della Chiesa decisa a Costanza;

Bernardino da Siena è protagonista del Giubileo del 1423;

ANNO 1423








1423
ducato d'Austria
Alberto V d'Asburgo [l'Illustre]
Albero genealogico
(Vienna 1397 - Neszmély, Ungheria 1439)
figlio di Alberto IV [il Paziente] e di Johanna di Baviera;
1404-39, duca d'Austria;
-1423, sposa Elisabeth di Boemia, erede di Boemia e d’Ungheria, figlia dell’imperatore Sigismondo;
1423-39, margravio di Moravia;




1437-39, re di Boemia (Albrecht);
1437-39, re d'Ungheria (Albert);
1438-39, re di Germania (Albrecht II);


1423
-


1423
REGNO d'UNGHERIA e REGNO di BOEMIA
Sigismondo di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1368 - Znojmo, Moravia 1437)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania;
1387-1437, re d'Ungheria;
1410-33, re di Germania e dei romani;
1419-37, re di Boemia;
ma la nobiltà hussita rifiuta di riconoscere i suoi diritti al trono; egli si fa incoronare a Praga alla testa di una spedizione di crociati;
1420-22, subisce delle sconfitte da parte dei nobili hussiti;
1423
cede il ducato di Sassonia-Wittenberg a Federico I di Wettin;



1433-37, imperatore del Sacro Romano Impero;


1423
-

1423
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)

1423
Federico I [il Guerriero o il Bellicoso o il Litigioso]
Albero genealogico

(† 1428)
figlio di Guglielmo e di ?;
margravio di Meissen (Federico IV)
1423-28, duca elettore di Sassonia;
1423
ottiene il ducato e l’elettorato di Sassonia dall’imperatore Sigismondo
[grazie anche ai servizi resi contro i ribelli di Boemia, in particolare nella battaglia di Brixen];
deve però pagare 20 mila fiorini d’oro all’elettore di Brandeburgo per le spese da questi sostenute nel sottomettere una parte del ducato di Sassonia che si era ribellato;


1423
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;





1423
IMPERO BIZANTINO
Manuele II Paleologo
Albero genealogico

(n. 1350 ca - m. 1425)
figlio di Giovanni V;
1373-1390, coimperatore;
1391-1425, imperatore;
1399-1402, è in Europa in cerca di aiuto;


Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;



1425-48, imperatore.


1423
Tessalonica, seconda città dell'impero, è assediata dagli ottomani; quando la città è alla fame, Andronico Paleologo si rivolge disperato ai veneziani cui cede le chiavi della città. I veneziani cominciano col portare viveri e nuove forze fresche, per ovviare alla scarsità di quelle bizantine.

1423
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio IV
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1416/17 - (26 apr) 1429, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Bartolomeo della Cà Pesaro
(1422-24)
1423
-


1423
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;



1423
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
continua l'assedio posto a Tessalonica;




1423
RUSSIA
Basilio I
Albero genealogico
(n. 1371 - m. 1425)
figlio di Demetrio Donskoj;
1389-1425, gran principe di Mosca;
nel 1408, dopo aver acquistato nuove terre e annesso Nizni-Novgorod, a ovest ha sostenuto guerre contro la Lituania ottenendo con un trattato diversi territori;

 
-
1423
-





1423
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino al 1429 il titolo non avrà per lui alcun significato]




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1423
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;




1423
ducato d’Angiò
Luigi III d'Angiò
Albero genealogico

(1403 - Cosenza 1434, di malaria)
figlio di Luigi II d'Angiò e di Iolanda di Aragona;
1417-34, conte del Maine e di Provenza;
1417-34, duca d’Angiò;
1417-34, re di Napoli, Sicilia e Gerusalemme
; [titolare]
nel 1419 viene incoronato da papa Martino V;



1423
-

a

 
1423
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;




 
-
1423
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;





1423
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;
nel 1418, alla morte di Lodovico di Savoia-Acaia, acquisisce i domini del Piemonte accresciuti di Fossano, Savigliano, Chieri, Mondovì e tanti altri luoghi;
nel 1419, con il trattato di Chambéry, acquista definitivamente Nizza;
nel 1422, alla morte di Lodovico di Poitiers, eredita il contado di Valenza e di Die; s'impossessa della contea del Valentinois; per quanto riguarda Ginevra, dove anche la Camera imperiale avrebbe delle pretese, finalmente egli riceve da Sigismondo l'investitura; spedisce soccorsi all'imperatore Sigismondo in guerra contro gli hussiti;

 
-
1423
spedisce soccorsi all'imperatore greco;




1423
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1423
-


a

1423
REGNO di SCOZIA
Giacomo I
Albero genealogico

(Dunfermline 1394 - Perth 1437)
figlio di Roberto III Stuart;
1406-37, re di Scozia;
1406-1424, è in ostaggio dei sovrani inglesi mentre reggente è il duca d'Albany;

1423
-


a

1423
REGNI di DANIMARCA, di NORVEGIA
e di SVEZIA
Erik III
(n. 1382 - Rügenwalde 1459)
(Erik) figlio di Vratislav VII duca di Pomerania e di Ingeborge discendente dai re danesi;
1389-1439, re di Norvegia;
1396-1439, re di Danimarca (Erik VIII);
1396-1439, re di Svezia (Erik XIII);
[sovrano effettivo solo dal 1412, dopo la morte della zia Margherita.]




1423
-
NORVEGIA
1423
-
ISLANDA
1423
-
SVEZIA
1423
-



1423
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni I [il Grande]
Albero genealogico

(Lisbona 1357 - 1433)
figlio naturale di Pietro I;
1385-1433, re di Portogallo;
nel 1411 fa pace stabile con i castigliani;
nel 1415 è conquistata Ceuta;
nel 1422 introduce nel calendario portoghese l'era di Cristo, al posto di quella di Cesare;



1423
-
a

1423
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;



1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58. re di Sicilia;




1423
l'opposizione dei signori italiani, in particolare di Milano e di Firenze, coalizzati contro il pericolo aragonese, e l'ostilità della stessa Giovanna II d'Angiò lo costringono a tornare in patria, lasciando tuttavia presidi nella penisola;
in Spagna intanto nonostante le attente cure della reggente, regina Maria, emergono contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia;
riportata la pace, si trattiene in patria fino al 1432;

a

1423
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1423
-
a

segue



1423
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[II dedizione alla Signoria Viscontea]
(1421 25 dic - 25 dic 1435)
Governatore
Francesco Bussone
conte di Carmagnola
(1422 5 dic - 15 nov 1424)

1423
-



1423
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;






 
1423
grazie all'istituzione di "commissari" rafforza il controllo sulle città e prosegue nella riforma fiscale avviata da Gian Galeazzo che delegava ai funzionari ducali la riscossione dei tributi, con l'esautoramento delle magistrature finanziarie comunali; concede ampie autonomie ai principali borghi e castelli dei contadi, dando soprattutto riconoscimento, attraverso il feudo, alle signorie rurali e creando egli stesso nuovi feudatari fra i suoi fedeli (con concessioni feudali vengono stabilmente radicati nello stato milanese grandi condottieri come Niccolò Piccinino, Luigi dal Verme e lo stesso Francesco Sforza);


1423
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Tommaso Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 1343 – Venezia 4 apr 1423)
figlio di Pietro e di ?;
1414-23, doge di Venezia; [64°] [62°]
nel 1414, tra giugno e ottobre, la peste provoca 32.000 morti;
nel 1417 un brutto incendio in Palazzo Ducale coinvolge la cupola della chiesa di San Marco e altre costruzioni vicine.
1423
lascia al suo successore una Venezia ricca e potente.
[Nel suo testamento politicio calcola (forse con alcune esagerazioni) il reddito di Venezia in 774.000 ducati, dei quali 376.000 (il 48,6%) provengono dai possedimenti d'oltremare e dal commercio marittimo.
Quotidianamente navigano 45 galee, con un equipaggio di 11.000 marinai.
Proprio in questo momento Venezia trae il massimo profitto dall'indebolimento di Genova.]

[a.f.: in senato egli dice: «Venezia ora possiede 3000 navi di medio tonnellaggio con 17.000 marinai, e 300 navi grosse con 8.000 uomini di equipaggio. Inoltre abbiamo 45 galee da guerra, manovrate da 11.000 soldati; possiamo contare su 3.000 carpentieri e 3.000 calafati.
E nelle casse dello Stato contiamo più di 7 milioni di ducati d'oro… Perciò, badate, il declino della città è sicuro se eleggerete la persona sbagliata.

Messer Marino Caravello è uomo retto, come lo sono Francesco Bembo, Giacomo Trevisan, Antonio Contarini, Faustin Michel e Alban Badoer.
Ma molti sostengono messer Francesco Foscari, senza sapere che è un vanaglorioso spaccone, una testa calda che vuole tutto ma poi rimane con un pugno di mosche. Se gli affiderete lo scettro, vi troverete immersi in una sciagura continua. E chi ha ora 10.000 ducati, se ne ritroverà meno di mille; chi possiede due case, non ne avrà più nessuna. Insieme al vostro oro e al vostro argento, perderete l'onore e la reputazione. Dove ora siete i padroni, diventerete gli schiavi dei soldati mercenari e dei loro capitani».
Nonostante l'avvertimento, da ora Venezia sarà consegnata nelle mani di condottieri cinici e prezzolati.

Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel. 1331, riceve il titolo comitale con i feudi di Noventa e Zelarino da Giovanni I re di Boemia; a ciò si aggiungono le ricchezze accumulate da suo padre, abile mercante.
1395, sposa Maria di Andrea Priuli "dal Banco", che gli dà quattro figli tra cui Jacopo, unico figlio maschio;
1423
Aprile
15
, viene eletto doge riuscendo ad imporsi su Pietro Loredan, che vale più di lui, grazie alla scaltrezza di alcuni elettori prezzolati, suoi complici;
1423-57, doge di Venezia; [65°]
acquistate col possesso del Friuli le giurisdizioni tenute dal patriarca di Aquileia, è con solennità ricevuto il conte di Gorizia venuto a presentare giuramento di fedeltà alla signoria di Venezia, come usava fare prima col patriarca; risentito, Sigismondo re d'Ungheria riunisce numerosi cavalieri ai confini dell'Austria ma, contrapponendo i veneziani forze maggiori, le milizie si sciolgono.

- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1423
Il compenso dell'inquisitore generale (istituito nel 1289 e retribuito dallo Stato, e già decurtato nel 1385) viene ora del tutto soppresso dato che è diventato una spesa superflua.
[Da questa data fino alla riforma protestante, l'Inquisizione a Venezia – così Paolo Sarpi esiste più di nome che di fatto.
Riprenderà nel 1540.
Nel Quattrocento e l'inizio del Cinquecento è invece la corte patriarcale che si occupa di qualche eretico e di qualche caso di magia.]



1423
REGNO di NAPOLI
Giovanna II d'Angiò-Durazzo
Albero genealogico

(n. 1371 - m. 1435)
figlia di Carlo III di Maiorca e di Margherita di Durazzo;
nata in Ungheria, giunge ancora giovinetta a Napoli;
1402, sposa Guglielmo, figlio di Leopoldo II duca d'Austria;
1406, rimasta vedova e senza figli, torna a Napoli;
1414-35, regina di Napoli;
succeduta al fratello Ladislao;
nel 1415 sposa Giacomo II di Borbone, conte di La Marche;
nel 1419, il suo nuovo favorito diventa Giovanni Caracciolo, detto Sergianni, che esercita insieme a Muzio Attendolo Sforza una larga influenza negli affari di stato;
in seguito alla rivolta promossa da Luigi III d'Angiò, ella chiede aiuto ad Alfonso V d'Aragona;
nel 1421 proclama erede al trono Alfonso V d'Aragona;
(poco dopo, istigata da Sergianni, cambierà parere);
1423
istigata da Sergianni, torna sulle sue decisioni e nomina erede Luigi III d'Angiò;


Luigi III d'Angiò
Albero genealogico

(1403 - Cosenza 1434, di malaria)
figlio di Luigi II d'Angiò e di Iolanda di Aragona;
1417-34, conte del Maine e di Provenza;
1417-34, duca d’Angiò;
1417-34, re di Napoli, Sicilia e Gerusalemme; [titolare]
[incoronato nel 1419 da papa Martino V.]
in seguito alla rivolta da lui promossa, Giovanna II chiede aiuto ad Alfonso V d'Aragona;
nel 1421 viene contrastato dalle regina Giovanna II che designa erede al trono di Napoli Alfonso V d'Aragona;
1423
viene designato erede dalla regina Giovanna II;



1423
-
a





Manetti, Antonio di Tuccio (Firenze 1423-1497) scrittore, matematico, architetto;
Tracrisse la Divina Commedia (1462, con illustrazioni)
Vita di Filippo di ser Brunellesco
Novella del Grasso Legnaiolo.

Piccinino, Iacopo (Perugia 1423-Napoli 1465) condottiero italiano;
[Figlio di Niccolò (1386-1444) e fratello di Francesco (m. 1449).] 
1443, al servizio di Alfonso d'Aragona, passa poi col fratello al servizio dei Visconti
1447, morto il duca Filippo Maria si pone al servizio della Repubblica Ambrosiana e, dopo la scomparsa del fratello, assume la guida delle truppe braccesche, divenendo capitano generale dell'esercito milanese contro Francesco Sforza
1453, caduta la repubblica è nominato capitano delle truppe veneziane, ancora contro lo Sforza (ora duca di Milano), ma viene ripetutamente sconfitto: prima all'assedio di Pontevico  poi a Castiglione Lodigiano
1454, con la pace di Lodi viene licenziato da Venezia; alla testa delle sue soldatesche si mette allora a battere le terre dell'Emilia, dell'Umbria e della Toscana cercando di crearsi un dominio nell'Italia centrale;
1456, le truppe pontificie però, alleate dello Sforza, e i senesi, lo costringono a lasciare il campo; torna allora al servizio di Alfonso re di Napoli, combattendo contro lo Stato della Chiesa;
1457, partecipa alla guerra contro Sigismondo Malatesta e in questa occasione cerca di occupare Assisi; 
1460, salito al trono di Napoli Ferrante I, egli si stacca dagli Aragonesi e si accorda con il partito rivale di Giovanni d'Angiò; vittorie a Sarno e a San Fabbiano;
1462, dopo la sconfitta d Troia le fortune angioine cominciano a declinare ed egli si accorda allora con Ferrante ottenendo il titolo di capitano generale e mantenendo in feudo il principato di Sulmona;
1464, consapevole dell'ostilità del re, egli passa al servizio di Francesco Sforza di cui sposa la figlia Drusiana (il fidanzamento risale a ben 15 anni prima ma il matrimonio è sempre stato rinviato per i continui scontri tra i Piccinino e gli Sforza)
1465, egli accetta l'invito di Ferrante di recarsi a Napoli: il re (d'accordo forse con lo Sforza) lo fa imprigionare a tradimento e poco dopo lo fa strangolare in carcere.

Purbach, Georg von (Peurbach 1423-Vienna 1461) matematico, astronomo e umanista austriaco;
Theoricae novae planetarum
(1472, uno tra i primi libri scientifici dati alle stampe)
Almagesto
(riassunto attinto direttamente dal materiale greco, opera proseguita da Regiomontano (J. Müller) e stampata a Venezia nel 1496)
Algorismus
Gnomon geometrica
Nuove tavole delle eclissi, eliminando gli errori precedenti.

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«segue da 1420»
Diffusione di immagini sacre:
1423, san Cristoforo (oggi: Biblioteca John Rylands di Manchester).
«segue 1424»

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