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Il Viandante

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Papa
Paolo V

(1605-1621)

 
Ambasciatori a Roma
Venezia Francesco Contarini
(dal 9 giu 1607 al 12 mag 1609)

 

Gesuiti

«segue da 1608»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1609, viene ristampato Aphorismi doctrinae iesuitarum, e tradotto in francese come Aphorismes ou soummaires de la doctrine des jésuites.
Magonza, esce Quaestiones miscellaneae De fide haereticis [non?] servanda, (Moguntiae, Albini) del gesuita Martin Schellekens [Martino Becano] messa sotto accusa in quanto se i patti con eretici non sono obbliganti, gli spagnoli potrebbero rompere la tregua in ogni momento (tregua ventennale degli olandesi con Filippo III, appena stipulata).
Mentre in Europa si sta diffondendo il genere politico -letterario degli arcani imperii, nell'alveo di questa forma di tardo machiavellismo costituito dalla cultura tacitiana, sorge pure una loro sottospecie, gli arcana iesuitica che possiedono però una particolarità stilistica derivante dalla loro natura niente affato teorica, bensì del tutto pratica di strumento di lotta politica.
Essi sono contraddistinti dal fatto di essere dei falsi, di solito dei falsi documenti interni e segreti che, fingendo di impartire istruzioni riservate e regole di condotta ai membri della Compagnia intendono squalificarne il modo di agire, denunciarne le trame, metterne a nudo i metodi inconfessabili, mostrarne insomma i metodi arcani.
É indicativo il fatto che i primi esempi di questo genere di letteratura contraffatta appaiano in Italia.
Proprio ora compare anonima e senza indicazioni di stampa la Copia di lettera scritta in Bologna nella quale, mnifestandosi le eccellenze e perfettioni della Compagnia de' padri gesuiti, insieme vengono risolute molte opposizioni fatte ad essi padri et alli loro istituti.
[Esiste copia della Copia… nella Biblioteca Apostolica Vaticana]
Un vero salto di qualità si ha tuttavia con i Monita secreta, oggetto di innumerevoli rifacimenti e di infinite imitazioni, da entrambe le parti del conflitto: gesuiti e antigesuiti.
[La Descrittione per istruttione de' principi della maniera nella quale si governano li padri gesuiti fatta da persona religiosa, totalmente spassionata comparirà invece non più tardi del 1617.]

[vedi Domicilia]
«segue 1610»

Port-Royal

«segue da 1608»
1609, badessa Mère Angélique (1602-30);
la badessa ripristina la comunione dei beni tra le monache;
25 settembre, sbattendo letteralmente la porta in faccia ai famigliari venuti in visita [evento che entrerà nella leggenda con il nome di "Giorno dello Sportellino"] adotta una rigida severa clausura per il monastero che comincia a riprendersi e ad accogliere nuove novizie tra le quali anche alcune sue sorelle; persino al padre della badessa, il quale considera il monastero come una sua proprietà, è impedito di violare la clausura quando si presenta alle porte dell'abbazia per fare una visita alle sue figlie;
«segue 1618»

 

moriscos
(musulmani della Spagna cristiana)

«segue 1588»
1609, settembre, con scarsa attenzione per l'equilibrio economico di intere regioni, Filippo II ne decreta l'espulsione definitiva; essi emigrano così nel Maghreb:
- 150.000 dalla Granada,
- 90.000 dall'Andalusia,
- 64.000 dall'Aragona,
- 50.000 dalla Catalogna,
- oltre 100.000 dalla Castiglia,
provocando lo spopolamento di interi territori.

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Inquisizione spagnola

«segue da 1600»
1609, solo ora, dopo l'espulsione dei mori, l'inquisizione spagnola comincia a perdere un po' del suo mordente.
Barcellona, gli inquisitori ricevono una denuncia secondo cui nelle librerie della città si vendono le opere di Antonio Perez, l'ex segretario di Filippo II fuggito in Francia e Inghilterra. Le ispezioni ordinate nell'occasione permettono di rinvenire anche opere di N. Machiavelli. I responsabili vengono multati assieme ai legatori e a due illustri personaggi che sono stati dagli stessi librai accusati di averli letti.
«segue 1650»

chiesa boema

1609, sorge in Boemia questa chiesa evangelica in seguito all'adesione degli hussiti alla Confessione boema, sottoscritta nel 1575 dai Fratelli boemi e dai luterani di Boemia;
pur perseguitata da Massimiliano II e Rodolfo II, viene da quest'ultimo riconosciuta il 9 luglio 1609 con le Lettere di maestà;
«segue 1620»


ANNO 1609





1609
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1609
-

 




1609
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola; 
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1609
Luglio
12
, Boemia, in seguito a una sollevazione utraquista è costretto a riconoscere con la Lettera di maestà la libertà di culto;
[Essa concede innanzitutto sia ai nobili che alle città i medesimi diritti. I quali consistono poi in:
- piena libertà di coscienza,
- fondazione di un concistoro evangelico a Praga,
- governo della università,
- erezione di chiese e scuole,
- istituzione di un apposito magistrato per la difesa di questi diritti.
Sarà chiamato il decreto religioso più liberale di tutto il XVIII secolo… ma né Rodolfo II, né Mátyás, né il fanatico Ferdinando II manterranno le fatte concessioni.]

Agosto
29
, Slesia, viene concessa anche qui la Lettera di maestà le cui concessioni sono anche più larghe;



1609
Sacro Romano Impero
Mátyás
Albero genealogico

(Vienna 1557 - 1619)
figlio terzogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1608-18, re d'Ungheria (Mátyás II);
pur essendosi mostrato sostenitore della controriforma, sostiene i nobili riformati magiari nella loro opposizione alla politica di Rodolfo II;


1611-17, re di Boemia;
1612-19, imperatore del Sacro Romano Impero;



1609
-



1609
ducato di Stiria e di Tirolo
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;



1617-37, re di Boemia;
1618-37, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;




1609
-


 

1609
Brandeburgo
Albero genealogico

(Halle an der Saale 1572 - Berlin 1619)
figlio di Joachim Friedrich Hohenzollern e di Katharine von Brandenburg;
1594, sposa Anna di Prussia (1576-1625);
1608-19, elettore di Brandeburgo;



duca di Cleves, Mark e Ravensburg (1614),
duca di Prussia (1618)


1609
Sassonia
Albero genealogico




1609
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;




1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;

1609
Monaco, organizzato un forte esercito, sotto l'influenza dei gesuiti (suoi educatori e consiglieri) lo mette completamente al servizio della chiesa cattolica;
sotto di lui si costituisce la Lega santa (contro-lega cattolica), un'unione politico-militare dei principi cattolici intesa a combattere i principi protestanti dell'Unione evangelica costituitasi l'anno prima;
ad essa aderiscono immediatamente tre Elettori ecclesiastici.
Manca solo una occasione per determinare il conflitto fra queste due forze ostili.

Essa viene fornita dalla questione della successione del ducato di Juilliers-Clèves.
Alla morte senza eredi diretti del duca Johann Wilhelm († 1609), Francia, Olanda e Spagna avanzano pretese alla sua eredità, mentre la Sassonia e gli Absburgo austriaci s'accordano per difendere il paese, facendolo intanto occupare dall'arciduca Leopoldo, in nome dell'imperatore Rodolfo II suo fratello, e provocando così la reazione della Francia, che con l'aiuto dell'Unione evangelica lo costringe ad evacuarlo. [vedi accordo di Xanten]
1609
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico

(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
1609
-


 

1609
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;



1609
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia (iniziata proprio dal reggente, zio del re, Carlo di Ludermania);


 

 




1609
IMPERO OTTOMANO
Ahmet I
Albero genealogico

(1590 - 1617)
figlio di Mehmet III
1603-17, sultano;
[è il primo sultano ad accedere al trono prima di aver raggiunto la maggiore età.]




Gran Visir
-

1609
si sono riaccese le rivolte interne;


 




1609
RUSSIA
 



Russia
1598-1613
"periodo dei torbidi"


 
-
1609


 



1609
Francia e Navarra
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
M. de Béthune
duca di Sully
(1597 - 1610)
Cancelliere-Guardasigilli
Nicolas Brulart de Sillery
(1604 - 1616)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1594 30 dic - 9 ago 1616);
 
1609
Istanbul: malgrado il firman sia stato concesso e l'ambasciatore francese M. de Salignac faccia continue pressioni, il Grand Visir, di fronte ai rapporti negativi sui gesuiti, decide di riconsiderare il problema ma all'inizio dell'anno, rassicurato probabilmente dall'ambasciatore stesso, ordina al capo della marina ottomana e al Qadi di Galata di permettere ai gesuiti di entrare dicendo che li prenderà sotto la sua protezione.
A tale missione sono destinati cinque gesuiti (tre sacerdoti e due fratelli). Enrico IV paga le spese di viaggio e vengono trovati benefattori disposti a sostenere la chiesa e il collegio che sono stati progettati.
I gesuti si recano anzitutto a Roma dove il papa concede loro un sostanzioso contributo finanziario e benedice l'impresa. Il generale C. Acquaviva (1581-1615) impartisce loro istruzioni precise: il loro scopo non è la conversione dei turchi ma l'assistenza ai cristiani ortodossi;
Maggio
essi lasciano Roma con il loro superiore de Canillac;
Agosto
il bailo Simone Contarini riferisce al Senato veneziano di aver usato ogni mezzo per tenerli fuori da Istanbul.
[Vari dispacci successivi terranno aggiornata la Repubblica e in almeno diciotto incontri (fino all'aprile del 1610) con il Grand Visir egli tenterà di espellere i gesuiti.]
Settembre
7
, i gesuti arrivano a Istanbul dove vengono alloggiati presso l'ambasciata francese, ma presto il Gran Visir (corrono voci che siano spie della Spagna) comunica all'ambasciatore che non sono graditi in città e che devono andarsene; l'ambasciatore, sdegnato, accusa il bailo Simone Contarini (che ovviamente nega) di essere la fonte di queste calunnie, da lui subito smentite;
purtroppo un problema inaspettato è il loro alloggio: la chiesa promessa di S. Pietro è ancora occupata dai domenicani (il piano di trasferimento è stato infatti bloccato dal bailo) che godono dell'appoggio del visitatore apostolico; un'alternativa sarebbe S. Benedetto, un antico monastero che era stato il centro della precedente missione dei gesuiti. Il visitatore apostolico, considerato il problema, annuncia il piano di trasformare S. Benedetto in un ospedale e dichiara che perciò ne cederà la proprietà (altra manovra strategica per impedire che sia abitato dai gesuiti). Alla fine, convintosi che la missione dei gesuiti è stata approvata personalmente dal papa, desiste dalla sua politica ostruzionista.
Come loro prima residenza, quindi, viene sistemata la chiesa di Sebastiano, anche se presenta lo svantaggio di essere troppo lontana dall'ambasciata francese.
Dicembre
13
, di notte la loro casa viene invasa da un drappello di giannizzeri ed essi sono condotti in prigione, pronti per essere espulsi da Istanbul per ordine del Gran Visir; i buoni uffici dell'ambasciatore francese riescono a ritardarne la partenza.
Il bailo Simone Contarini e l'ambasciatore M. de Salignac continuano la competizione per ottenere l'appoggio degli ufficiali turchi e delle autorità cristiane.
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1609
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore della Nuova Francia
Samuel de Champlain
(1608 - 1620)

1609
Samuel de Champlain, che nel 1608 ha fondato Québec – il primo insediamento permanente francese in territorio nordamericano – procede (1608-20) all'esplorazione sistematica della regione.


1609
ducato di Lorena e di Bar
Henri II [il Buono]
Albero genealogico

(Nancy 1563 - Nancy 1624)
figlio di Carlo III (o II) [il Grande] e di Claudia di Francia, figlia di Enrico II;
1608-24, duca di Lorena e di Bar;

1609
-


1609
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;




1609
firma con la Spagna la tregua di Anversa della durata di dodici anni; questo trattato, a cui è ostile, apre un dissidio, che si carica poi di significati religiosi, con il gran pensionario J. Oldenbarnevelt;

Il conflitto tra la tendenza liberale, di cui Teodoro Coornhert è l'antesignano e il gretto ortodossismo scoppia irrimediabile allorché un'acerba contesa si accende fra i due professori dell'Università di Leida, Arminius (arminiani) e Gomarus (gomarismo), calvinismo più radicale, intorno all'eterno punto controverso della predestinazione.

muore Jacobus Arminius;





1609
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]




1609
-

 

 

 

1609
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 

1609
-

 

SCOZIA
-
-
-
-
1609
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1609
-

 
Nord America
-
-
-
-

1609
Guerra aperta con gli indiani (1608-14).



VIRGINIA
-
-
-
-

1609
Jamestown, sul fiume James, la zona è paludosa e pochi coloni sono disposti a lavorare duro o s'intendono di agricoltura; litigano fra loro e sperperano le proprie energie andando alla ricerca dell'oro invece di coltivare generi alimentari.
Durante l'anno della fame (1609-10), la carestia e le malattie riducono la popolazione da 500 a 60 anime.
La colonia sopravvive soltanto per l'abilità e la sagacità prima di un pittoresco soldato di fortuna, il cap. John Smith, poi per quelle di sir Thomas Dale, il draconiano legislatore che ne assumerà il governo due anni dopo.
Il loro sforzi, tuttavia, sarebbero inutili senza il continuo appoggio dei promotori di Londra. Riorganizzata infatti come Compagnia della Virginia, l'associazione dei promotori londinesi continua ad inviare rifornimenti e rinforzi.
Allo scopo di reclutare coloni, la Compagnia della Virginia offre nuovi incentivi dando loro una quota delle azioni della compagnia e consentendo loro di coltivare la terra in proprio invece di dedicarsi a un lavoro comune.

1609
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;



1609
-
NORVEGIA
1609
-
ISLANDA
1609
-

 

1609
REGNO di SVEZIA
Carlo IX Vasa
Albero genealogico
(Stoccolma 1550 - Nyköping 1611)
figlio cadetto di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1604-11, re di Svezia;



1609
-




1609
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;


1609
firma la tregua di Anversa della durata di dodici anni con le Province Unite;
Settembre
22
,
con un bando decreta l'espulsione dei moriscos accusati di tradimento con i turchi contro la Spagna;
[il paese perderà 300.000 abitanti mentre è già in atto una fase di ristagno demografico]
NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1609
-


SICILIA
Viceré
-
1609
-
a

 




1609
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;

 

 

1609
il duca si dà da fare (1607-1610), nel cercare l'appoggio e l'aiuto del papa e della Spagna per un eventuale invasione delle province ottomane della Macedonia che si potrebbe coordinare con una rivolta dei cristiani serbi e albanesi.


1609
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gerolamo Assereto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1607 22 mar - 23 mar 1609, doge di Genova;


Agostino Luciani Pinello
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1609 1° apr - 2 apr 1611, doge di Genova;


1609
-

 

1609
ducato di Mantova e del Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;

1609
-

 

1609
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Leonardo Donà
(Venezia 12 feb 1536 - Venezia 16 lug 1612)
figlio di Giovan Battista e di Giovanna Corner;
1606-12, doge di Venezia; [90°]
Fervidamente religioso ma intransigente "anti–papista".
- nunzio pontificio: Berlinghiero Gessi (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1609
Agosto
8
, il Senato dà mandato di comunicare al patriarca Francesco Vendramin che Venezia accetta l'incarico di amministratore e dispensatore dei beni gesuitici conferitogli dal pontefice. Presto tuttavia cominciano a diffondersi notizie di infiltrazioni nel Dominio di gesuiti travestiti, inviati prevalentemente con l'incarico di raccogliere i proventi dei benefici perduti, legati e lasciti alla Compagnia ed, in generale, ogni forma di finanziamento possibile. Per individuare i canali e le tecniche attraverso cui i gesuiti riescono ad aggirare il divieto legale fatto ai cittadini veneti di ogni classe di testare in loro favore, Giovan Francesco Sagredo predispone un'esca. Mette in contatto con un gesuita una finta devota che, ad un certo punto dello scambio epistoalre, manifesta l'intenzione di testare in favore della Compagnia, trattenuta soltanto, dice, dal divieto fattone alla Repubblica. E il gesuita le risponde tempestivamente dettandole la forma testamentaria che le consentirebbe di far pervenire il lascito alla Compagnia.
Settembre
11
, consigliere pel sestiere di Castello, F. Contarini (1554-1624) è incaricato di "scusare" il divieto di circolazione in terra veneta - valido anche per gli scritti confutatori - dell'Apologia, stesa da James I, re d'Inghilterra, del giuramento da lui imposto. Parte il 1° dicembre, attraversa la Francia sostando a Parigi donde il nunzio avvisa che "il suggetto della sua legatione è la prohibitione fatta in Venetia del libro di quel re".
[Trattenuto per due settimane a Calais da un mare scatenato che nessuna imbarcazione osa affrontare, raggiunge Londra solo il 4 feb 1610.]


[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]

 

 

1609
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;

 

 

1609
-


 

1609
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico
(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
Cosimo II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1590 - 1621)
figlio del duca Ferdinando I e di Cristina di Lorena;
1608, sposa Maria Maddalena d'Austria;
1609-21, granduca di Toscana;
condizionato dalla madre e dal ministro Belisario Vinta;
 
1609
-

 

1609
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;

 
1609
-

 

 



Benjamin Whichcote (1609-1683) continua il pensiero di Herbert.

Chantelou, Paul Fréart de (Parigi 1609-1694) collezionista e scrittore d'arte francese;
Diario di viaggio del cavalier Bernini in Francia (prima ediz. 1877-84).

Clarke, John (Westhope, 1609 – Newport, 1676) pastore protestante britannico;
1638, ministro battista, fonda con William Coddington e altri la colonia di Rhode Island;
1651-53, rappresentante della colonia in Inghilterra;
Ill-News from New England, or a Narrative of New England Persecution (London 1653).

Cooper, Samuel (Londra 1609-1672) miniatore inglese, scolaro di J. Hoskins, legato a Cromwell e più tardi a Charles II, eseguì vari ritratti dei più noti personaggi del tempo.

Hyde, Edward - I conte di Clarendon (Dinton, Wiltshire 1609-Rouen 1674) politico inglese;
[Padre di Henry (1638-1709).]
1640, fa parte del "corto" e poi del "lungo" parlamento;
1641, dopo la proposta di escludere i vescovi dalla camera dei lord, rompe con J. Pyme gli altri dirigenti parlamentari;
1642, scoppiata la guerra civile si unisce alle forze del re a York;
1646, segue in esilio il principe di Galles (futuro Charles II);
1658, morto O. Cromwell, conduce gli accordi per la restaurazione della monarchia Stuart;
1660-67, cancelliere dell'università di Oxford;
[A cui lascia il manoscritto della True Historical Narrative of the Rebellion and Civil Wars in England.]
1660, stende la "dichiarazione di Breda";
1661, diventa primo ministro e viene nominato conte;
1664-67, dopo l'insuccesso della guerra contro gli olandesi, viene messo in stato d'accusa e allontanato per sempre dal regno.
Autobiografia e Storia della rivoluzione.

La Calprenède, Gauthier de Costes de (Toulgou-en-Périgord 1609-Grand-Andely, Eure 1663) drammaturgo e romanziere francese;
Cassandre (1642-45)
Cléopâtre (1646-57)
Faramond (1661-70).

Montecuccoli, Raimondo (castello di Montecuccolo nel Frignano, Modena 1609-Linz 1680) militare e scrittore italiano.

Rotrou, Jean de (Dreux, Normandia 1609-1650) drammaturgo francese, di agiata famiglia borghese, fu poeta precocissimo, protetto dal conte di Soissons;
L'hypocondriaque ou le monde amoureux (1628, L'ipocondriaco o il mondo amoroso)
Les Ménechmes (1631, I Menecmi, dall'omonima opera di Plauto)
1632, alla morte di A. Hardy, lo sostituisce come poeta dell'Hôtel de Bourgogne;
1636, fa parte della piccola accademia personale del cardinale Richelieu, divenendo uno degli autori alla moda, rivale dello stesso Corneille;
Laure persécutée (1638, Laura perseguitata)
1639, compra la carica di "lieutenent civil et criminel" e rientra a Dreux con una pensione del re, continuando a scrivere per il teatro;
Venceslas (1647, Venceslao)
Cosroës (1649, Cosroe).

Suckling, John (Whitton, Middlesex 1609-Parigi 1642) poeta inglese;
Aglaura (1637)
The Goblins (1638, Gli spiriti)
The Session of Poets (1637, Convegno dei poeti, molto imitata)
Fragmenta aurea (1646, liriche)
Ballad upon a Wedding (Ballata su un matrimonio).

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«segue da 1608»
1609,
«segue 1610»

Uscita dei giornali

«segue da 1601»
1609,
Germania
gennaio, prima uscita contemporanea dei due primi giornali veri e propri:

«Avisa-Relation oder Zeitung»
o «L'Aviso»

Augusta, stampato a Wolfenbüttel, è fondato, diretto e (almeno in parte) scritto da duca Enrico Giulio;
trattasi della prima "gazzetta" settimanale, contenente molte notizie politiche di prima mano.

«Relation»

Strasburgo, dello stampatore strasburghese Johann Carolus
«segue 1610»

Biblioteca Ambrosiana

1609, Milano, fondata dal card. F. Borromeo, viene aperta al pubblico;
[Sebbene più di 50.000 volumi andranno distrutti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, conterà 500.000 libri, 2.000 incunaboli, 30.000 manoscritti tra cui:
- preziosi codici orientali, greci, latini e arabi, 
- un Virgilio con miniature di Simone Martini annotato dal Petrarca
- il De divina proportione di Luca Pacioli con disegni di Leonardo
- autografi di san T. d'Aquino, di T. Tasso, di G. Parini, di A. Manzoni
- gli epistolari di san Carlo Borromeo (30.000 lettere circa), del card. F. Borromeo e di Cesare Cantù
- le carte di C. Beccaria;
Prefetti:
- Giuseppe Ripamonti,
- L.A. Muratori,
- card. Angelo Mai
- Achille Ratti (papa Pio XI).]
[Il primo storico della biblioteca sarà Pietro Paolo Bosca cui si deve il De origine, et statu Bibliotecæ Ambrosianæ Hemidecas (Milano 1672, Monti.)]

Ad Amsterdam viene fondata una Banca dei Cambi.

1609, giunge in Europa la prima nave carica di tè, per iniziativa della Compagnia olandese delle Indie Orientali. Il carico viene venduto a 3 sterline e 10 scellini la libbra;
dopo dieci anni il tè si beve anche a Parigi; 
dopo ottant'anni il prezzo scende a 20 scellini la libbra e, importato direttamente in Inghilterra dalla Compagnia inglese delle Indie Orientali (9 mila kg. annui), il suo prezzo basso lo rende accessibile anche ai ceti popolari.

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