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Il Viandante

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Papa
Clemente VIII

(1592-1605).

1599, con la bolla Annus Domini placabilis, il 19 maggio indice il giubileo del 1600.

Cinzio Aldobrandini (1551-1610) [meno dotato del cugino, Pietro Aldobrandini (1571-1621)] ritorna a Roma, dopo aver lasciato la capitale l'anno precedente, rassegnato ad un ruolo di secondo piano.
[Ma, ironia della sorte, il segretario di Stato fallito Cinzio Aldobrandini si assicurerà una fama imperitura come amico e patrono di T. Tasso mentre Pietro Aldobrandini sarà dimenticato.]

Bellarmino, Roberto (1542-1621) cardinale.

Francescani

«segue da 1598»
1599, Bonaventura Siculi di Caltagirone, generale dei Minori, neoeletto patriarca di Costantinopoli, ha l'incarico di svolgere una nuova missione diplomatica: comprre l'antica quiestione del marchesato di Saluzzo tra il duca di Savoia el a Francia (anche se non la concluderà, certo prepara la pace di Lione stipulata dal cardinale Aldobrandini nel 1601);
«segue 1600»

Port-Royal

1599, a soli sette anni J.-M.-A. Arnauld entra nella famosa abbazia femminile cisterciense, fondata nel 1204 (valle di Chevreuse, vicino a Versailles).
[È figlia di Antoine Arnauld avvocato generale sotto Caterina de' Medici, padre di venti figli (solo dieci dei quali sopravvissuti, di cui sei femmine tutte monacate in seguito a Port Royal assieme alla madre);
anche due figli maschi vi entrano a far parte come "solitari", una specie di asceti aggregati esternamente al convento:
. Robert Arnauld d'Andilly, poeta e consigliere di Stato;
. Antoine Arnauld [il Grande Arnauld].
Lo stesso anno la bambina è nominata coadiutrice della badessa Jeanne de Boulehart.
«segue 1600»

Congregatio de Propaganda fide

1599, Clemente VIII istituisce questa congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, ma ha breve durata;
«segue 1622»

Gesuiti

«segue da 1598»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1599, alla fine del 1594 sono stati espulsi dalla Francia;
esce il libro De Rege et regis institutione kibri tres dove il gesuita spagnolo Juan de Mariana sostiene che in presenza di una tirannia intollerabile pubblicamente denunciata e riconosciuta, quando la «publicis conventus facultas» sia interdetta, diviene lecito anche al privato cittadino favorire i pubblici voti uccidendo il tiranno.
Inghilterra, sul versante anglicano, il regio professore di diritto civile all'università di Oxford, Alberico Gentili, con l'opuscolo De actoribus et spectatoribus fabularum non notandis (1599) entra in polemica con il teologo puritano Rainolds.
Solo ora la Ratio atque institutio studiorum Societatis Jesu, resa più concisa ed essenziale (rispetto a quelle del 1586 e 1591) dal generale dell'ordine, viene promulgata con valore di legge, rimanendo in vigore, con leggere modifiche, fino al 1773, data di soppressione dell'ordine;
il corso di studi prevede: 
- cinque anni a indirizzo umanistico:
3, grammatica
1, umanità
1, retorica;
valore centrale ha lo studio del latino cui sono subordinati quello della storia, della geografia e del greco
- tre anni ad indirizzo filosofico:
lo studio della filosofia è integrato da cognizioni più propriamente scientifiche, riguardanti la matematica, l'astronomia, la fisica, la chimica; 
- 4 anni di specializzazione teologica a livello universitario.
Provincia Veneta:
anno scolastico 1599/1600, le scuole sono:
3 nel territorio della Serenissima:
- Padova,
- Brescia,
- Verona,
7 altrove:
- Ferrara,
- Mantova,
- Piacenza,
- Parma,
- Modena,
- Bologna,
- Forlì.
[vedi Domicilia]
«segue 1600»

Anabattisti

«segue da 1558»
1599, le chiese ritengono opportuno che si componga un'opera contenente il corpo delle Controversie anabattistiche; Arminio, ministro ad Amsterdam, si incarica di questa compilazione e la comincia;
«segue 1605».

Frati cavalieri della B.V. Maria gloriosa
(o frati gaudenti)

«segue da 1261»
fine secolo,
l'ordine viene abolito.






1599, il bolognese Ulisse Aldrovandi, grande collezionista impegnato nella riforma della storia naturale, inizia la pubblicazione degli Ornithologiae libri XII. Nel 1602 darà alle stampe il De animalibus insectis.

 


 


 


 

 





 

 

ANNO 1599



1599
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1599
-

 



 
1599
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1599
-

Comincia a cacciare dalle sue terre, Stiria, Carinzia, Carniola, tutti quanti gli evangelici. E così man mano si va facendo in altre province. Senonché il tentativo di applicare gli stessi procedimenti al regno di Boemia da un lato e dall'altro a quello d'Ungheria, incontra la più accanita resistenza.
[Ciò fa scoppiare quei gravissimi torbidi, onde sarà agitata la monarchia austriaca durante tutto il Seicento e da cui trarranno la prima origine da una parte la Guerrra dei Trent'anni e dall'altra le interminabili guerre contro i turchi.]




1599
ducato di Stiria e di Tirolo
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
assorbe all'università di Ingolstadt, dominata dai gesuiti, quei principi della controriforma di cui sarà strenuo assertore per tutta la vita;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;



1617-37, re di Boemia;
1618-37, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;


1599
-



 
1599
ducato di Sassonia
Cristiano II
Albero genealogico

(† 1611)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1591-1611, principe elettore di Sassonia;





1599
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1599
ducato di Württemberg




1599
ducato di Baviera
Massimiliano I di Wittelsbach
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;



1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;


1599
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico
(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
alla morte dello zio Giovanni Casimiro assume personalmente il governo e continua la sua politica di ostilità verso la chiesa cattolica e gli Absburgo (cui rifiuta aiuto nelle guerre turche) e di cooperazione con i protestanti stranieri;
dal 1593 è sposato con Luisa d'Orange, figlia di Guglielmo [il Taciturno];



1599
Mainz [Magonza]








1599
REGNO di POLONIA e REGNO di SVEZIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
nonostante gli impegni presi al momento della seconda elevazione al trono, punta presto ad estendere la controriforma nel nord-est europeo;





POLONIA

1599
-


SVEZIA

1599
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;





1599
IMPERO OTTOMANO
Mehmet III
Albero genealogico

(1566 - 1603)
figlio di Murad III e di Safiye (una della famiglia veneziana Baffo); capostipite della famiglia Osmani.
1595-1603, sultano;




Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1599
-







1599
RUSSIA
 




Russia
1598-1613
"periodo dei torbidi"

 
-
1599


 

1599
Valacchia
Michele [il Valoroso]

(n. 1557 - m. 1601)
1593-1601, voivoda di Valacchia;

 
-
1599
con l'aiuto dell'imperatore Rodolfo si impossessa della Transilvania;





1599
REGNO di FRANCIA e REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
1585-94, "guerra dei tre Enrichi";
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);
1595-98, guerra con la Spagna;





Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
M. de Béthune
[futuro duca di Sully]
(1597 - 1611)
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1594 30 dic - 9 ago 1616)
 
1599
Febbraio
25
, solo ora il Parlamento e l'Univesità di Parigi ratificano l'Editto di Nantes, e ancora con alcune riserve;


1599
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1599
-



1599
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]
1590-95, riorganizzati gli eserciti delle Province Unite, si impadronisce di Breda, Nimega e Groningen;




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;


1599
-



1599
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]



1599
Unione di Arras: le province meridionali (Belgio) sono sottomesse a Filippo II il quale, poco prima di morire, ha rinunciato alla sovranità in favore della figlia Isabella Clara Eugenia († 1633);








1599
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;
nell'estate del 1579 il duca d'Alençon, erede al trono di Francia, si reca di persona in Inghilterra per corteggiarla;
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);
[Medico personale: dottor Rodrigo López, un portoghese di origine ebrea convertito al cristianesimo, a Londra dal 1558, a cui, per i servizi prestati alla regina, è stato concesso il monopolio dell'importazione di semi di anice, grazie al quale è diventato ricco. Perle sue rigini portoghesi, il medico fa parte della cerchia di amici di don Antonio, il pretendente alla corona del Portogallo; in realtà egli lavora come spia per il papa, per il re di Spagna e per lord Burghley, il capo dello spionaggio inglese.]



1599
-



IRLANDA
-
-
-
-
1599
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;
la rivolta guidata dai due capi leggendari, Hugh O' Neill e Hugh O' Connell, dilagata anche nel Munster, ha trovato appoggio in un contingente spagnolo;





a

1599
REGNO di SCOZIA
Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre, ha come reggenti vari nobili scozzesi protestanti e come precettore G. Buchanan;
nel 1587 non si è opposto all'esecuzione della madre;





1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1599
-


a

1599
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
[incoronato solo nel 1595 al raggiungimento della maggiore età]

1599
-
NORVEGIA
1599
-
ISLANDA
1599
-



segue




1599
REGNO di SPAGNA
Filippo III
Albero genealogico
(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II [il re prudente] e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;
fin dall'inizio del regno abbandona le redini del governo nelle mani del suo favorito Francisco Gómez de Sandoval y Rojas, duca di Lerma;
1599
sposa Margherita d'Austria, nipote di Ferdinando I d'Absburgo;



SPAGNA
1599
-
PORTOGALLO
1599
-





1599
ducato di SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico
(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Margherita di Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte;
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
;
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1585 sposa Caterina (Catalina Michaella) d'Absburgo-Spagna († 1597), figlia di Filippo II;
1588-1630, marchese di Saluzzo;
nel 1597 muore la moglie Caterina d'Absburgo-Spagna;


 
1599
[Ambasciatore a Venezia, dal 25 settembre 1597, è nominato Giambattista Maurizio dei conti di Genola, baroni di San Salvatore con Gorra e Madonna della Sanità, signori di Solere, consigliere di Stato e referendario (20 aprile 1593). Ha sposato (3 giugno 1592) Maddalena di Domenico Buronzo.]



1599
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Lazzaro Cebà Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1597 7 dic - 15 feb 1599, doge di Genova;


Lorenzo Sauli
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1599 22 feb - 21 feb 1601, doge di Genova;


1599
-




1599
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II [il re prudente] e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;

– vedi Spagna –


 

1599
-



1599
ducato di Mantova e di Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;



1599
-
a

1599
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Marino Grimani
Albero genealogico
(Venezia 1º lug 1532 – Venezia 25 dic 1605)
figlio di Girolamo e di Donata Pisani;
1595-1605, doge di Venezia; [89°]

- nunzio pontificio: Offredo Offredi (1598 8 ott - † giu 1605)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1599
-

Esempi di attività tipografica a Venezia
editore-stampatore
Periodo
Edizioni
. Nicolò Moretti
1583-99
37
. Giovanni Battista e Paolo Ugolino
1583-99
27
. Pietro Dusinelli e Giacomo Vincenzi
(stesso periodo)
notevole
. Domenico e Giovanni Domenico Imberti
1585-99
15
Nella tipografia, come in altre attività, i forestieri si sostituiscono ai veneziani.
Rielaborazione da:
Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]


 

Media annua delle pubblicazioni
nei maggiori centri editoriali italiani
[1550 - 1599]
(secondo Paul F. Grendler )
quinquennio
Venezia
Totale altri centri
Roma
Firenze
Torino
Bologna, Milano, Napoli
1550-54
115
72
16
37
1
19
1555-59
163
64
16
16
2
27
1560-64
182
72
12
34
2
23
1565-69
193
66
16
31
6
13
1570-74
185
82
20
32
7
23
1575-79
94
82
24
27
16
14
1580-84
95
109
34
40
15
20
1585-89
170
160
65
51
19
26
1590-94
133
116
52
30
10
24
1595-99
154
122
43
28
12
38
* Grande peste del 1575-77;
** Carestia del 1590-91.
Da non dimenticare che, sul finire del Cinquecento, il deterioramento della qualità tecnica ha reso il prodotto veneziano meno competitivo.
Tabella rielaborata, per esigenze del sito, da:
Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]


I Capi dei Dieci concedono il permesso di stampa:
- al giurista Pietro Antonio Pietra per un De iure quaestio per principem non tollendo (pubblicato a Venezia nel 1599 da Damiano Zenaro) e
- al vescovo di Minori Tommaso Zerola per una Praxis espiscopalis (pure uscita a Venezia nel 1599, coi tipi di Giorgio Varisco); [Roma, trovando le due opere piene di proposizioni ereticali e di gravi errori, ordinerà di bandirle, nel 1600 e nel 1602 rispettivamente, agli inquisitori di Modena e Firenze.
Non si rivolgerà però a quello di Venezia, dato che la stampa è avvenuta in conformità alle leggi dello Stato.]

Agosto
3
, documenti reperiti (vedi settembre);


Settembre
4
, documenti reperiti;

Tra agosto e settembre l'Inquisizione viene a sapere che quattro importanti stampatori/editori:
- Giovan Battista Ciotti,
- Francesco dei Franceschi,
- Roberto Meietti,
- i Sessa,
hanno organizzato l'importazione dalla Germania di:
- un volume delle Centurie di Magdeburgo,
- Ephemerides novae annorum xxxvi incipientes ab anno mdxcv, Frankfurt 1599 di David Origanus (1558-1628), un seguace di Copernico – uno scritto astronomico messo all'Indice,
- altri libri.
I volumi sono sequestrati, i librai minacciati di multe fino ai cento ducati e quindi rilasciati.



Il Sant'Uffizio di Venezia invia a Roma una denuncia contro Johann Andreas Fugger, agente veneziano dei ben noti banchieri tedeschi. La Congregazine romana chiede con preoccupazione come si potrebbe procedere contro di lui e si sente rispondere dall'inquisitore veneziano che, nonostante non ci sia alcun accordo preciso a garanzia dell'immunità dei mercanti stranieri (se ne riparlerà nel 1603), le possibilità di sottoporre Johann Andreas Fugger ad un processo sono estremamente esigue.

Sentenze capitali eseguite
1500 - 1519
22
1520 - 1569
9
1570 - 1579
22
1580 - 1589
42
1590 - 1599
68
1600 - 1609
47
1610 - 1619
46
Trattasi di reati di tradimento, ribellione, omicidio, furto, bestemmia e sodomia.
Verso la fine del Cinquecento sono giustiziati numerosi «assassini di strada».
[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]

 

Tra il 1590 e il 1618 si assiste non solo a un aumento della criminalità, ma anche una più generale crisi della giustizia e dell'ordine pubblico.

Tra il 1588 e il 1599, Barezzo Barezzi, originario di Cremona, ha stampato almeno 21 edizioni e continuerà l'attività nel secolo successivo.


1599
ducato di Modena e Reggio
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca Modena e Reggio;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;

 

1599
-




1599
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico

(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
nel 1589 sposa Cristina di Lorena;

1599
-


1599
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;
1599
sposa la nipote Livia della Rovere;


 
1599
-




1599
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II [il re prudente] e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;

– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1599
-


SICILIA
Viceré
-
1599
-




Buxtorf, Johannes [il Giovane] (Basilea 1599-Basilea 1664) orientalista tedesco, aggiornò le opere del padre;
[Figlio di Johannes [il Vecchio].]
Lexicon chaldaicum et syriacum (1622)
Tractatus de punctorum vocalium et accentuum origine (1648)
Dissertationes philologico-theologicae (1659).

Cromwell, Oliver (Huntingdon 1599-Londra 1658) politico inglese;
1628, rappresentante di Cambridge al parlamento;
1629-40, durante il governo personale di Carlo I vive in relativa oscurità;
1640, viene eletto sia nel corto che nel lungo parlamento;
1642, agosto, scoppiata la guerra civile tra il re e il parlamento, organizza un reparto di cavalleria a Huntingdon e diventa capo dell'ala radicale tra i parlamentari, avversa ai grandi proprietari terrieri timorosi di una rivoluzione sociale;
1644, con il suo appoggio la Camera dei comuni accetta la «Self-Denying Ordinance» (legge di rinuncia volontaria) in base alla quale tutti i membri del parlamento rinunciano a tutte le loro cariche militari perché si possa creare un nuovo esercito; luogotenente generale del «New Model Army» sconfigge gli eserciti reali a Marston Moor (giugno);
1645, giugno, sconfigge gli eserciti reali a Naseby  ed il re si arrende;
1647, l'esercito occupa Londra ed è padrone del regno; ottobre, desideroso di mantenere la monarchia si oppone al programma dei levellers; novembre, fuggito il re, riunisce nuovamente l'esercito e ottiene ovunque la vittoria sugli eserciti reali; come traditore del Commonwealth inglese il re viene processato e condannato a morte;
1649, gennaio, il re viene giustiziato, il parlamento epurato, la camera dei lords abolita ed è proclamata la repubblica;
1649-50, conquista l'Irlanda e la Scozia, scese in campo a favore del re, e le annette all'Inghilterra;
1651-54, viene promulgato il «Navigation Act » causa della prima guerra marittima anglo-olandese;
1653, scioglie il «Rump Parliament» (troncone di Parlamento), rompe con la sinistra e assume il titolo di lord protettore;
1658, settembre, muore lasciando ancora aperto il problema costituzionale.

Edwards, Thomas (1599-1647) pastore puritano inglese, sostenitore dei Presbiteriani contro gli Indipendenti;
[Padre del teologo John Edwards (1637-1716).]
1625, laureatosi al Queens' College di Cambridge, diviene un noto predicatore;
continua a risiedere a Cambridge, dove, dopo aver preso gli ordini, è nominato predicatore dell'università e soprannominato 'giovane Lutero';
1627, febbraio, predica un sermone particolare;
1628, 31 marzo, dopo essere stato spesso convocato davanti ai giudici, riceve l'ordine di abiurare pubblicamente il suo insegnamento nella chiesa di Sant'Andrea;
6 aprile, rispetta l'ordine ma non rimane più a luno a Cambridge;
1629, gli viene concessa licenza a predicare in St. Botolph di, Aldgate ma la sua carriera è interrotta da W. Laud arcivescovo di Canterbury; conduce ancora una campagna contro "innovazioni papiste e principi Arminiani' in varie chiese della città, a Aldermanbury, e in Coleman;
1640, luglio, viene processato;
continua a predicare dove dove considera i suoi servizi più necessari: Christchurch, Londra, Hertford, Dunmow, e Godalming;
Reasons Against the Independent Government of Particular Congregations (1641)
1644, fissa la sua base a Newgate un importante centro della Chiesa presbiteriana di Londra; è particolarmente preoccupato per il settarismo religioso nell'esercito, opponendosi alla tendenza emergente come i Levellers, ma non ancora conosciuto come tale;
Antapologia (1644)
[Un attacco ai cinque membri della Westminster Assembly appartenente agli Indipendenti (William Bridge, Jeremiah Burroughs, Thomas Goodwin, Philip Nye, e Sidrach Simpson, chiamati collettivamente i "Five Dissenting Brethren".]
Gangraena (1646)
1647, luglio, calca troppo la mano contro i militari;
a Londra, con altri ministri, incoraggia un'occupazione popolare del Parlamento, per avere invertito le misure adottate per escludere undici leader presbiteriani; 26 luglio, per circa una settimana i presbiteriani sono al potere a Londra; 4 agosto, l'esercito riprende il controllo della situazione ed egli è costretto all'esilio nei Paesi Bassi dove muore di malaria entro la fine dell'anno.

 



Manzini, Giovanni Battista (Bologna 1599-1664) letterato e narratore
Il servitore negato al savio (1629)
La Florida gelosa (1631)
Vita di san Eustachio martire (1631)
Il Cretideo (1637)
L'avarizia scornata (1663).

Pers, Ciro di (castello di Pers, Friuli 1599-San Daniele del Friuli 1663) poeta italiano, di nobile famiglia, studiò lettere e filosofia nell'università di Bologna dove strinse amicizia con C. Achillini e G. Preti;
tornato nel castello avito dopo la morte del padre, è sconvolto da un infelice amore per Taddea di Colloredo (Nicea);
1627-29, dopo una profonda crisi spirituale che lo spinge a prendere i voti e a diventare cavaliere gerosolimitano, risiede a Malta e prende parte a una spedizione contro i turchi; si ritira quindi nel suo palazzo di S. Daniele, immerso negli studi e confortato dall'amicizia del poeta Carlo de' Dottori e del cardinale letterato G. Delfino con i quali scambia una fitta corrispondenza;
L'umiltà esaltata, overo Ester regina (1664, tragedia)
Notizie storiche sulle nobili famiglie friulane di Varmo e di Pers (1875, postume)
Poesie (1666, postumo; l'edizione più ricca è quella del 1689).

Pietro da Martinengo (1599-1669) frate cappuccino, padre, della famiglia Rota;
giovinetto nel convento di Crema, è discepolo di p. Ippolito da Scalve, p. Arcangelo da Brescia e p. Teodoro Foresti da Bergamo;
1630, viene mandato dai superiori a Tirano, quale presidente della fabrica del convento; scoppiata la peste nella valle, aiuta gli infelici colpiti dal morbo coadiuvato dai p. Giuseppe da Pontevico, Gasparo da Vestone, Francesco da Chiari, Anacleto da Crema e Dionisio Lariense (tutti morti, colpiti dal morbo);
da solo continua nell'opera di soccorso grazie anche ad un cavallo fornitogli dal capitano Pietro Antonio Omodei;
Ottanta Sermoni sull'Augustissimo Sacramento per l'orazione delle quarant'ore (Brescia, 1666, presso Rizzardi, dedicati al cardinale Barbarigo)
Giardino fiorito di varii concetti scritturali e morali sopra i Vangeli di tutto l'anno (1669)
[Il manoscritto autografo si trova, in volumi nove grandi il primo dei quali porta la data del 1646, alla biblioteca di S. Alessandro in Colonna.]
1669, 11 aprile, muore nel convento di Brescia.
Postumi:
Giardino fiorito di varii concetti scritturali e morali, sopra tutte le feste dei Santi principali, che si celebrano nel corso dell'anno (Milano 1672, presso Antonio Malatesta)
Sermoni duplicati e discorsi sopra tutti i Vangeli della Quaresima
Discorsi sopra i Vangeli dell'Avvento
Il Santuario
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«segue da 1598»
1599
Germania
Francoforte
Da quest'anno (e fino al 1608) la pubblicazione del Catalogus universalis [Mess Katalog] della Fiera del Libro è affidata a Stauer.
Venezia
. Damiano Zenaro ha finora pubblicato 84 edizioni (1573-1599).
. Angelo Gardano (attivo tra il 1576 e il 1599) si è dedicato quasi esclusivamente a testi musicali.
Sono comunque circa 500 (493 secondo Ester Pastorello) coloro i cui nomi figurano sui frontespizi e sui colophon dei libri stampati a Venezia nel XVI secolo.
Le edizioni uscite dai torchi veneziani si calcola siano tra 15.000 e 17.500.
[Da tener conto che Ester Pastorello ha preso in rassegna solo le cinquecentine di tre biblioteche italiane:
- Marciana di Venezia,
- Braidense di Milano,
- Biblioteca Universitaria di Padova,
contando 7.000 edizioni recanti il nome dell'editore e 560 stampe anonime, lasciando da parte quelle uscite con i tipi di Aldo Manuzio, dei Giolito e del Marcolini. Non ha invece considerato il patrimonio di altre biblioteche come:
- Nazionale di Firenze,
- Biblioteca Vaticana,
- British Library.
Lavori più recenti sull'attività delle stamperie veneziane dimostrano l'incompiutezza di quella ricerca.
Ester Pastorello
ha contato 360 giuntine laddove Camerini ne ha individuato più di mille. Oltre duecento sono le edizioni veneziane del Tramezzino indicate dal Tinto delle quali solo 93 sono note a Ester Pastorello.
Se alla cifra proposta da quest'ultima di 7.200 edizioni, raddoppiata, si aggiungono le 950 aldine, le 1.050 edizioni del Giolito, le 1.000 dei Giunti le 150 del Marcolini da Forlì, si arriva a un totale, che pare ragionevole, di circa 17.500 edizioni.
Lo spoglio dei permessi di stampa rilasciati dal governo veneziano per libri nuovi integralmente riveduti [A.S.V., Capi del Consiglio di Dieci, Notatorio, …] confermerebbe invece l'ipotesi più modesta di 15.000 titoli per tutto il Cinquecento.
[- S. Bongi, Annali di Gabriel Giolito de' Ferrari da Trino di Monferrato, stampatore in Venezia, Roma 1890-97;
- P. Camerini, Notizia sugli Annali giolitini di Salvatore Bongi…;
Annali dei Giunti, vol. I Venezia-Firenze 1962-63;
- A.A. Renouard, Annales de l'imprimerie des Aldes, 3ª ed., Paris 1834, e ristampa a Bologna nel 1953;
- S. Casali, Annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini da Forlì, Forlì 1861 (la ristampa edita a Bologna nel 1953 reca un'introduzione di Luigi Servolini;
- A. Tinto, Annali tipografici dei Tramezzino, Venezia-Roma 1968;
- Ester Pastorello, Tipografi, editori, librai a Venezia nel secolo XVI, Firenze 1924.]
[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]

Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1596»
1599, la congregazione dispone l'invio entro quattro mesi degli elenchi completi dei libri posseduti dalle biblioteche degli ordini, compresi quelli personali conservati nelle celle dei singoli religiosi.
In poco tempo perviene a Roma una documentazione che consente un panorama pressoché completo delle letture dei religiosi (domenicani e gesutii esclusi). Ne risulta un sostanziale adeguamento ai criteri dell'indice con qualche eccezione prontamente corretta.
In alcuni centri come Modena, Genova, Alessandria, Faenza vengono rinvenuti nuclei di carattere ereticale che determinano l'intervento del Sant'Uffizio. Sopravvivono ancora opere di E. da Rotterdam, ultimo residuo, ma nel complesso l'azione repressiva ha raggiunto i suoi effetti.
Cadono inoltre sotto gli occhi di talune inquisizioni periferiche opere letterarie, peraltro non citate nell'indice:
- Orlando innamorato di M.M. Boiardo e il rifacimento del F. Berni;
- il Filocolo, la Fiammetta, l'Ameto, il Corbaccio e persino il Decameron espurgato di G. Boccaccio,
- le Rime e gli Asolani di P. Bembo,
- il Guerin Meschino di Andrea da Barberino,
- le Rime di Vittoria Colonna,
- le Satire, i Cinque Canti, il Negromonte e la Cassaria di L. Ariosto,
- buona parte delle opere di F. Sansovino e Anton Francesco Doni.
- .

«segue 1600»

 

Beatrice Cenci
processo

«segue da 1598»
1599, 11 settembre, Beatrice, accusata con accanimento dallo stesso Giacomo, viene decapitata sulla Piazza del Ponte Sant'Angelo;
il passaggio agli Aldobrandini di parte dei beni confiscati alla famiglia, getta sulla sentenza molti sospetti.

Globe Theatre

1599, Londra, viene inaugurato questo teatro, il più importante della città, sede (fino al 1608) della compagnia del Chamberlain's Men diretta dai fratelli Burbage e della quale W. Shakespeare è socio e principale autore drammatico;
vi si rappresentano le prime di W. Shakespeare:
- Amleto
- Macbeth
- Otello
- Re Lear

di Ben Jonson:
- Ognuno nel suo umore
- Seiano
;
«segue 1613»

Monte di Pietà di Valdagno

Alla fine del Cinquecento nasce questo pio istituto vicentino.

 

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