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Papa
Paolo V

(1605-1621)

1608, Roma, mentre si torna ad esaminare l'eventualità di una guerra antiveneziana, si fa più minaccioso l'atteggiamento spagnolo;

 
Ambasciatori a Roma
Venezia Francesco Contarini
(dal 9 giu 1607 al 12 mag 1609)

 

Gesuiti

«segue da 1607»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1608, sorge il collegio di Castiglione delle Stiviere, un posto tra Verona e Brescia, nella diocesi bresciana ma sotto la sovranità del marchese Francesco Gonzaga, fratello di Luigi, di cui i gesuiti promuovono la canonizzazione.
Vi sorge un piccolo castello e un villaggio di circa duemila abitanti, perlopiù contadini, non solo poveri, ma addirittura miseri, favorito da Francesco Gonzaga, appunto, per l'apertura di scuole di latino e di alcuni paedagogia, con l'intento evidente di ospitare quasi esclusivamente sudditi veneti.
La campagna letteraria contro i gesuiti intanto aumenta di intensità.
Amburgo, esce Aphorismi doctrinae iesuitarum… quibus vetus christianismus corrumpitur (presso Forster), con l'approvazione della facoltà teologica dell'università di Wittemberg, che presenta 16 tesi o massime estratte da testi di scrittori come:
. (J. de Mariana, l'unico gesuita),
. Cesare Barone [Baronio], sacerdote oratoriano,
. Tommaso Bozio, sacerdote oratoriano,
. ecc.,
considerate particolarmente gravi e tali da dissolvere ogni vincolo politico, «vincula societatis humanae corrumpitur» che risentono ampiamente del caso veneziano e della lotta dell'interdetto;
16 Tesi:
1) De immensa Romani pontificis potestate (riguarda le tesi del potere papale in spiritualibus ed in temporalibus ecc.);
2) concerne l'esenzione ecclesiastica in temporalibus, vale a dire in personalibus et realibus, contributionibus et criminalibus;
3) ecc.
In Francia circola anche un foglio volante stampato: Quaestiones Spiritui immundo ad explicandum propositae a patre Cottono, che prende lo spunto da un fatto di cronaca di sei anni prima; il foglio riproduce l'indice (con il titolo Amphiteatrum honoris iesuitarum) inserito nel libretto scritto da p. Cotton (confessore di Enrico IV) e usato dalla Compagnia anche nelle confessioni.
In effetti l'Amphiteatrum honoris, in quo calvinistarum in Societatem Iesu criminationes jugulantur, che il foglio indica come sommario del libro di p. Coton contenente tutti i segreti della Compagnia sul diavolo, è il titolo di un libro esistente scritto dal gesuita Charles Scribani nel 1603 in occasione della controversia per il ristabilimento della Compagnia di Gesù in Francia e del quale l'avvocato parlamentare Louis Servin aveva chiesto la proibizione, dove si mostrano tutti i meriti della Compagnia.
É da eventi e fonti come questa che nasce il De studiis Iesuitarum abstrusioribus relatio di Johann Cambilhom, ex gesuita, il quale riferisce degli studi magici condotti da membri della Compagnia.
Una riedizione rimanipolata uscirà nel 1627 col titolo De rebus iesuitarum abstrusioribus et ratione domorum atque Collegiorum ipsorum (Basilea 1628), inserito nella Historia iesuitica de iesuitarum ordinis origine, nomine, regulis, … (Basilea per L. Lucium, typ. Genathii, 1627).
23 dicembre, Leschassier, riprendendo un argomento del Catéchisme, porta ad esempio del "settarismo" gesuitico il privilegio di non partecipare alle processioni pubbliche, comportamento interpretato da P. Sarpi piuttosto come un altro arcano politico, simile al fatto di non mostrare le Costituzioni, ma attribuire ogni regola alla volontà del padre generale in base alla norma generale di tenere «in arcano» tutto quello che può essere mutato secondo le esigenze del tempo; e simile soprattutto al grande arcano del confessionale attraverso il quale, comunicando i segreti della confessione vengono reperite e trasmesse le notizie politiche, mentre al confessato viene fatto divieto di divulgare pubblicamente quel che gli viene detto dal confessore nel confessionale.
[vedi Domicilia]
«segue 1609»

Port-Royal

«segue da 1602»
1608, infatuata dalla predica di un cappuccino, la badessa Marie Angélique de Sainte-Madeleine
interviene personalmente per una radicale riforma della condotta religiosa nell'abbazia ristabilendo la regola benedettina; come sorvegliante della vita claustrale, nomina un nuovo direttore spirituale, il cistercense Claude de Kersaillou;
«segue 1609»

 


ANNO 1608





1608
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1608
-

 




1608
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1608
dichiarato decaduto l'anno precedente dai fratelli arciduchi Mattia e Massimiliano, deve rinunciare all'Ungheria, all'Austria e alla Moravia;
alla dieta di Regensburg [Ratisbona] si rifiuta di prolungare il trattato di pace con i riformati creando una tensione che sfocia nella formazione dell'Unione evangelica, sostenuta da Enrico IV di Francia e guidata da Federico IV del Palatinato;

Giugno
per resistere alla reazione cattolica, l'Ungheria, la Bassa e l'Alta Austria e la Moravia si alleano per la difesa dei loro diritti ed autonomie. Minaccia sufficiente per obbligare l'imperatore ad accordare con una «lettera di maestà» la libertà di coscienza ai luterani ed agli utraquisti.



1608
Sacro Romano Impero
Mattia
Albero genealogico

(Vienna 1557 - 1619)
figlio terzogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1578, inviato come governatore nei Paesi Bassi, gli è impossibile riportare la pace nel paese sconvolto dalla rivoluzione e dai contrasti interni allo stesso schieramento cattolico;
1581, richiamato in patria è costretto dal fratello Rodolfo II, che ha intuito le sue segrete ambizioni, a ritirarsi per un decennio a Linz;
1593, ha il governatorato dell'Austria e poi ha il comando dell'esercito che combatte contro i turchi in Ungheria dove riporta delle vittorie che gli permettono di liberare il paese dal tributo degli ottomani;
1608-18, re d'Ungheria (Mátyás II);
pur essendosi mostrato sostenitore della controriforma, sostiene i nobili riformati magiari nella loro opposizione alla politica di Rodolfo II;



1611-17, re di Boemia;
1612-19, imperatore del Sacro Romano Impero;



1608
-



1608
ducato di Stiria e di Tirolo
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;



1617-37, re di Boemia;
1618-37, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;




1608
-


 

 

1608
Brandeburgo
Johann Sigismund
Albero genealogico

(Halle an der Saale 1572 - Berlin 1619)
figlio di Joachim Friedrich Hohenzollern e di Katharine von Brandenburg;
1594, sposa Anna di Prussia (1576-1625);
1608-19, elettore di Brandeburgo;



duca di Cleves, Mark e Ravensburg (1614),
duca di Prussia (1618)


1608
Sassonia
Albero genealogico




1608
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;



1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;

1608
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico

(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
1608
Maggio
12
, il Palatinato si allea per dieci anni con:
- Baden,
- Wurtemberg,
- Brandeburgo,
- Palatinato-Neubourg,
costituendo la «Unione di Abhausen» allo scopo di difendere gli interessi gravemente compromessi della Riforma.
L'Unione evangelica, presieduta ad Heidelberg da Christian von Anhalt (il più capace e il più deciso tra i principi protestanti) che, per proteggere gli interessi dei protestanti contro la restaurazione cattolica, punta pure sull'appoggio di Enrico IV (si dice stia preparando una ripresa della lotta antiasburgica) da cui si aspetta una mossa d'armi in occasione della crisi di successione nel ducato di Jülich-Kleve;
un blocco antiasburgico che comprenda la Francia dovrebbe collegare, oltre ai principi tedeschi, gli stati olandesi, l'Inghilterra e gli stati italiani indipendenti dall'influenza spagnola;



1608
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;



1608
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia (iniziata proprio dal reggente, zio del re, Carlo di Ludermania);
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;

 

 




1608
IMPERO OTTOMANO
Ahmet I
Albero genealogico

(1590 - 1617)
figlio di Mehmet III
1603-17, sultano;
[è il primo sultano ad accedere al trono prima di aver raggiunto la maggiore età.]




Gran Visir
-

1608
si sono riaccese le rivolte interne;


 




1608
RUSSIA
 



Russia
1598-1613
"periodo dei torbidi"


 
-
1608


 

 



1608
Francia e Navarra
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
M. de Béthune
duca di Sully
(1597 - 1610)
Cancelliere-Guardasigilli
Nicolas Brulart de Sillery
(1604 - 1616)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1594 30 dic - 9 ago 1616);
 
1608
Gennaio
2
, mentre il re sta operando la sua politica antiasburgica, viene eletto sindaco della Sorbona E. Richer;
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1608
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia ha preso lentamente il sopravvento sul toponimo Canada intorno al 1600, ma già nel 1560 lo aveva sostituito nella cartografia.]
Governatore della Nuova Francia
Samuel de Champlain
(1608 - 1620)

1608
Samuel de Champlain, a nome di de Monts, fonda Québec il primo insediamento permanente francese in territorio nordamericano.
[Il nome Québec deriva dalla francesizzazione della parola micmac gepég, che significa "là dove il fiume si restringe" o, più semplicemente, "stretto", e si riferisce al sito di Stadaconé.]
Il sito offre una serie di vantaggi di carattere militare e commerciale. Il fiume San Lorenzo consente un accesso agevole e il promontorio è facilmente difendibile.
Ma soprattutto Québec è un importante crocevia del commercio indiano e consente, tramite il fiume, l'accesso all'interno del continente. Commercio ed esplorazione sono infatti i due principali scopi per i quali il posto di Québec è stato fondato.
Inoltre la regione di Québec è disabitata.
Gli Iroquoian del San Lorenzo, che Jacques Cartier e Jean-François de la Rocque de Roberval (c. 1500-1560) vi avevano incontrato tra il 1534 e il 1543 – un nome con il quale si identificheranno nello loro complesso e nonostante le loro differenze gli indiani delle regioni di Stadaconé e Hochelaga – sono spariti.
[Nella seconda metà del secolo XVI i discendenti delle nazioni di ceppo iroquoian che abitavano lungo il fiume nella prima metà del secolo sono stati sostitutiti dai Micmac che – probabilmente 12.000 prima del contatto con gli europei – diventeranno 3.000 circa all'inizio del sec. XVII.
I motivi della sparizione degli Iroquoian [almeno fino al 1999] ci sono ignoti.
L'ipotesi attualmente più accreditabile è quella di una loro distruzione nella seconda metà del secolo XVI per mano degli Huron che provocarono la fuga verso sud di quei superstiti che non erano stati uccisi o integrati nella stessa nazione huron.]
Tra il 1608 e il 1620 Samuel de Champlain procederà all'esplorazione sistematica della regione.

 
1608
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di Francesco I e di Cristina di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;


Henri II [il Buono]
Albero genealogico

(Nancy 1563 - Nancy 1624)
figlio di Carlo III (o II) [il Grande] e di Claudia di Francia, figlia di Enrico II;
1608-24, duca di Lorena e di Bar;

1608
-

 
1608
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;




1608
-


1608
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]




1608
-


 

1608
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
 

1608
-

 

SCOZIA
-
-
-
-
1608
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1608
-

 
Nord America
-
-
-
-

1608
Guerra aperta con gli indiani (1608-14).


1608
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;



1608
-
NORVEGIA
1608
-
ISLANDA
1608
-

 

1608
REGNO di SVEZIA
Carlo IX Vasa
Albero genealogico
(Stoccolma 1550 - Nyköping 1611)
figlio cadetto di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1604-11, re di Svezia;



1608
-




1608
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;


1608
-
NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1608
-


SICILIA
Viceré
-
1608
-
a

 



1608
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;

 

 

1608
il duca si dà da fare (1607-1610), nel cercare l'appoggio e l'aiuto del papa e della Spagna per un eventuale invasione delle province ottomane della Macedonia che si potrebbe coordinare con una rivolta dei cristiani serbi e albanesi.


1608
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gerolamo Assereto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1607 22 mar - 23 mar 1609, doge di Genova;


1608
-


1608
ducato di Mantova e del Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;

1608
-

 

1608
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Leonardo Donà
(Venezia 12 feb 1536 - Venezia 16 lug 1612)
figlio diGiovan Battista e di Giovanna Corner;
1606-12, doge di Venezia; [90°]
Fervidamente religioso ma intransigente "anti–papista".
- nunzio pontificio: Berlinghiero Gessi (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1608
la Signoria sta scandagliando il terreno per un collegamento con la Francia che coinvolga la Savoia, alleato strategico essenziale per Venezia – data la sua posizione geografica completamente circondata da territori imperiali, spagnoli e pontifici – per creare una tenaglia sullo stato di Milano;

Il papa ordina al Sant'Uffizio di Venezia di permettere, a persone che ritenga «idonee et intelligenti», di detenere ed espurgare per proprio conto i libri sospesi, conforme le regole dell'Indice clementino.
In particolare si possono tenere i «libri d'humanità» con note di autori protestanti, una volta che i nomi di questi ultimi e le frasi uscite dalla loro penna siano stati soppressi.
[Quest'ultimo passo segna un'almeno parziale rinuncia di Roma al tentativo di tener lontani gli studiosi italiani dalle edizioni dei classici curate da protestanti e da altre opere letterarie messe al bando.]

Maggio
13
, P. Sarpi scrive che i veneziani si sono liberati della presenza dei gesuiti, non delle loro insidie;

Luglio
l'ambasciatore Foscarini parla con Villeroy di una «collegatione» con la Francia;
20, giunge in Senato la notizia che il duca di Savoia sembra lasciar cadere il discorso di un collegamento con Venezia (procrastinando un'alleanza che, comunque, si stabilirà più tardi);

Agosto
26
, corre voce che alcuni gesuiti travestiti (per lo più da chierici secolari) si siano infiltrati nelle città dello Stato, tecnica peraltro già usata il 29 aprile del 1606 per affiggere la bolla d'nterdetto nel Dominio;
questa preoccupazione, di P. Sarpi come consultore in iure e della Signoria, si unisce ad altre due questioni:
- l'applicazione della legge del 18 agosto 1606 (vieta la frequenza dei collegi gesuitici posti fuori del Dominio): il divieto viene rinnovato in tutto lo Stato con ripetuti richiami alla vigilanza dei rettori.
[Avrà efficacia soltanto sulla nobiltà veneziana che rientrerà a Parma, per esempio, soltanto nel 1657 ma non nei confronti dei patriziati urbani di Terraferma e dei signori feudali, in particolar modo bresciani (Gambara, Martinengo, Avogadro, Federici, …) e veronesi (Nogarola, Bevilacqua, S. Maffei, Verità, Spolverini, …) che frequentano tranquillamente i collegi di Parma ed Bologna (più di 50 famiglie bresciane e quasi cento famiglie veronesi).]
- la disciplina dei beni dell'Ordine, le cui rendite si sospetta finiscano, per vie traverse, nelle mani delal Compagnia insieme a molti legati testamentari di sudditi veneti.

Lo stesso mese di agosto, nel suo atto di sottomissione alla Sede Apostolica, fra Fulgenzio Manfredi (uno dei sette teologi dell'Interdetto) presenta al pontefice, a titolo di esempio, una breve lista dei titoli proibiti in circolazione in questo periodo a Venezia:
- Institutio di Calvino, nell'originale latino,
- Problema de romanae fidei ementito catholicismo del teologo puritano William Perkins (Cambridhe 1604),
- Disputationum de Antechristo, del controversista anglicano Gabriel Powel (London 1605).
Molti patrizi possiedono inoltre le opere del Machiavelli mentre, tra il popolo e gli ambienti incolti, sono invece diffusi:
- Catechismo di Calvino, nella versione volgare,
- Salmi, volgarizzazione stampata a Ginevra nel 1585,
- Nuovo Testamento, pure in versione volgare,
- l'antipontificio Mercurio e Caronte del Valdés.

[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]

 

1608
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;

 

 

1608
-


 

 

1608
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico
(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
 
1608
-

 

1608
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;

 
1608
-

 

 



Bartoli, Daniello (Ferrara 1608-Roma 1685) letterato italiano, gesuita, storiografo ufficiale della Compagnia di Gesù;
1623, entra nella Compagnia di Gesù;
1643, fatta la sua professione di fede, insegna per quattro anni retorica a Parma e viene quindi destinato come predicatore in varie città d'Italia;
Della vita e dell'istituto di sant'Ignazio
L'uomo di lettere difeso ed emendato (1645)
Istoria della Compagnia di Gesù (1650-73, pubblicata in varie riprese:
- 1650, Asia, in otto libri;
- 1653, Missione al Gran Mogol;
- 1660, Giappone, in 5 libri;
- 1661, China, in quattro libri;
- 1667, Inghilterra in sei libri;
- 1673, Italia)
Il torto e dritto del non si può (1655, contro il purismo pedante e tradizionalistico della Crusca)
L'uomo al punto (1657)
La ricreazione del savio (1659)
Trattato dell'ortografia italiana (1670, ancora contro il dogmatismo linguistico e grammaticale della Cusca)
1671-73, rettore del Collegio romano.

Borelli, Giovanni Alfonso (Napoli 1608-Roma 1679) medico, fisico, matematico e astronomo italiano; scolaro a Roma di Benedetto Castelli e maestro di Michelangelo Fardella di Trapani (1650-1718);
1635-56, insegna matematica all'università di Messina;
Delle cagioni delle febbri maligne (1649)
Euclides restitutus (1658)
Del movimento della cometa apparsa il mese di dicembre 1664
1672, sospetto agli spagnoli, è bandito da Messina assieme a Leonardo Fleres;
Theorica medicearum planetarum
Discorso sopra la laguna di Venezia
De vi percussionis

De motu animalium (1680-81, postumo, con cui inaugura l'indirizzo iatromeccanico).

Fleming, Paul (Hartenstein, Sassonia 1608-Amburgo 1640) poeta tedesco;
Deutsche Poemata (postuma, 1642, a Federico III).

Melo, Francisco Manuel de o Clemente Libertino (Lisbona 1608-1666) scrittore portoghese;
Storia dei movimenti, della spartizione e della guerra di Catalogna (1645)
Carta de guia de casados (1651, Guida degli sposi)
Apólogos dialogais (1721, postumo, Apologhi dialogati)
Auto do fidalgo aprendiz (1665, Lo scudiero apprendista).

Milton, John (Londra 1608-1674) poeta inglese;
Ode on the Morning of Christ's Nativity (1629, Ode sul mattino della natività di Cristo)
Sonnet to a Nightingale (1630, Sonetto per un usignolo)
L'Allegro
Il Penseroso
Comus (1633-34)
Lycidas (1637, Licida)
1638, nel suo viaggio in Italia, dove visita Roma, Firenze e Venezia, incontra anche G. Galilei, prigioniero dell'Inquisizione;
Epitaphium Damonis (1639, per Diodati)
Areopagitica; A Speech of Mr. John Milton for the Liberty of unlicensed printing, to the Parliament of England (1644, non ha nessuna eco nell'Europa continentale; 1788, liberamente tradotto in francese da Mirabeau, alla vigilia della rivoluzione; 1933, tradotto per la prima volta in Italia, pubblicato dalla Laterza crociana, in pieno fascismo)
Uccidere un buon libro è quasi lo stesso che uccidere un uomo». Trattasi della prima vera e propria riflessione a difesa della libertà di stampa. Nell'operetta, concepita nel clima tutto particolare della Rivoluzione inglese con l'intento di reagire al licensing order del 1643 (con il quale il Parlamento ha ripristinato la censura preventiva dopo tre anni di assenza di controlli), l'autore va ben al di là dell'episodio specifico, articolando per la prima volta la causa della libera espressione del pensiero. L'esempio negativo che egli addita ai suoi interlocutori – espiscopalisti e presbiteriani – è tra l'altro proprio il desolante stato dei paesi oppressi dalla censura cattolica, come poté egli stesso verificare personalmente nel corso del suo viaggio in Italia nel 1638. (Nel 1695 l'Inghilterra sarà il primo paese europeo ad abolire la censura preventiva).]
Trattato sull'educazione (1644)
Paradise Lost (1667, Il Paradiso perduto)
[Primo editore Peter Parker; Secondo editore Jacob Tonson.]
Paradiso riguadagnato (1671)
Samson Agonistes (1671, Sansone agonista)
On true Religion, Heresy, Schism, Toleration, and what best means may be used against the growth of Popery (1673).

Misselden, Edward (1608-54) esponente del "mercantilismo"; sostenne che i movimenti internazionali di monete metalliche e le fluttuazioni del tasso di cambio, dipendevano dai flussi commerciali internazionali e non dalle operazioni dei banchieri,come si riteneva, comunemente; suggerì di introdurre l'accertamento dei redditi commerciali per fini di analisi statistica, per consentire alle autorità statali di regolare gli scambi, in modo da ottenere una eccedenza di esportazioni.

Monk, George o George Monck – duca di Albemarle (Potheridge, Devonshire 1608-New Hall, Essex 1670) militare inglese;
1625, entrato giovanissimo nell'esercito, combatte in Spagna a Cadice…
1627, …e in Francia a Ile de Ré;
1629-37, fa parte del corpo di spedizione inglese operante in Olanda;
1640, tornato in Inghilterra e nominato tenente colonnello nell'esercito di Charles I, combatte contro i ribelli in Scozia;
1642-43, combatte contro i ribelli in Irlanda; nelle prime fasi della guerra civile milita nelle file realiste;
1644-46, catturato dall'esercito parlamentare a Nantwich, viene imprigionato nella Torre di Londra; liberato e passato nelle file parlamentari, combatte a fianco di O. Cromwell;
1647-49, nominato governatore dell'Ulster non riesce a stroncarne la rivolta;
1650-52, passato in Scozia come governatore militare, consegue importanti vittorie (Dunbar 1650);
1652-54, pur senza alcuna esperienza di guerra sui mari, affianca con successo R. Blake e R. Deane al comando della flotta inglese nella prima guerra dell'Atto di Navigazione;
1654-60, comandante in capo di una nuova spedizione contro i realisti scozzesi "pacifica" gli Highlands mettendo a ferro e fuoco le terre dei nobili locali ribelli;
1658, dopo la morte di O. Cromwell e il ritiro del figlio di questi, Richard, ha un ruolo decisivo nello scioglimento del Rump Parliament e nell'elezione della convenzione che restaura la monarchia Stuart (1660) richiamando dall'Olanda Charles II al quale intanto suggerisce di concedere una larga amnistia (Dichiarazione di Breda); da questi viene ricompensato col titolo di duca di Albemarle, una pensione annua di 7000 sterline e la nomina vitalizia a comandante generale dell'esercito inglese;
1664-67, nella seconda guerra contro l'Olanda ha nuovamente la carica di comandante della flotta.
[Chute de la république et rétablissement de la monarchie en Angleterre en 1660, Bruxelles, 1851)

Torricelli, Evangelista (Faenza 1608-Firenze 1647) matematico e fisico italiano, studiò a Faenza presso il collegio dei gesuiti e quindi a Roma, dove seguì i corsi di Benedetto Castelli, allievo di G. Galilei;
1641, su interessamento di Benedetto Castelli viene ad Arcetri per assistere come segretario il vecchio e cieco G. Galilei;
1642, rimasto a Firenze dopo la morte di questi, è nominato matematico e filosofo del granduca;
1643, sviluppa la teoria della pressione atmosferica, sulla cui base compie il celebre esperimento del mercurio [vedi B. Pascal], aprendo la via all'invenzione del barometro;
Opera geometrica (1644, cso De motu gravium naturaliter descendentium et proiectorum).
[Occupa un posto di rilievo nella storia dello sviluppo del calcolo infinitesimale per le sue fondamentali ricerche geometriche, nello svolgimento delle quali applica il "metodo degli indivisibili" di F.B. Cavalieri, che egli estende agli indivisibili curvi; in fisica si occupa di problemi relativi alla fabbricazione di lenti per strumenti ottici, di questioni di balistica e di idraulica; suo il principio sullo spostamento del centro di gravità di un sistema di corpi.]

Vieira, Antonio (Lisbona 1608-Bahia, Brasile 1697) missionario e scrittore portoghese, gesuita, è col prete oratoriano M. Bernardes il maggior rappresentante della prosa religiosa del Portogallo seicentesco; predicatore e consigliere di re Giovanni IV, dopo incarichi diplomatici a Parigi, all'Aia e a Roma organizza le missioni in Brasile, lottando contro la schiavitù degli indios e dedicandosi ad un'intensa predicazione; quando la Compagnia di Gesù venne espulsa dal Brasile, fu processato dal tribunale dell'inquisizione sotto l'accusa di eresia (aveva annunciato l'imminente "resurrezione" del defunto re Giovanni);
1665-67, viene imprigionato; graziato e riabilitato dal re Pietro II, si reca a Roma dove è a stretto contatto con il papa Clemente X e diviene confessore di Cristina di Svezia;
Sermões (1679-84, Sermoni, più di duecento in 15 voll.)
1681, torna definitivamente in Brasile;
Cartas (1925-28 postume, Lettere, in 3 voll.)
Historia do futuro (1663, Storia del futuro).

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«segue da 1607»
1608
Germania
Francoforte
Da quest'anno (e fino al 1703) la pubblicazione del Catalogus universalis [Mess Katalog] della Fiera del Libro è affidata a Latomus e ai suoi eredi.
«segue 1609»

Compagnia delle Indie Orientali
[Francia]

1608, sotto Enrico IV. Samuel de Champlain rioccupa l'Acadia o Nuova Francia (poi chiamata Canada), il fiume San Lorenzo, con la fondazione di Quebéc dove presto verranno a stabilirsi in modo definitivo i primi scarsi coloni francesi (la popolazione bianca del Canada non supererà per oltre mezzo secolo le 2500 persone).
Rivendicata intanto dalla Francia tutta le regione nordamericana a Nord di 40°N, la Nuova Francia, si gettano in essa le prime basi della colonizzazione canadese cui darà impulso definitivo il card. A.-J. du Plessis duca di Richelieu, con la Compagnia del Morbihan o dei Cento associati.

 

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