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Papa
Paolo V

(1605-1621)

1616, 24 febbraio, i teologi del Sant'Uffizio condannano la teoria copernicana, definendola «stolta e assurda bella scienza, e formalmente eretica».
Alle dispute dei teologi e alle feste dei fedeli in onore dell'Immacolata concezione, il papa risponde con una bolla che ripete le condanne, già formulate da Sisto VI e da Pio V, contro coloro che discutono in pubblico questo argomento.
Sigismondo III di Polonia, per consiglio di p. Valeriano Magno, istituisce i Cavalieri della Concezione, a difesa dei confini cristiani dai turchi.
Filippo III (vorrà essere sepolto con l'abito dei Minori) manda tre ambasciate a Roma per sollecitare la definizione del dogma, guidate da:
I - mons. Placido Tosantes, vescovo di Cadice, ex generale dei Benedettini;
II - p. Antonio da Trejo, generale dei Francescani (che si allea a Luca Wadding);
III - duca di Albuquerque, vicerè di Catalogna;
ma non ottiene nulla.

Francescani

«segue da 1615»
1616, mentre difendono con le armi teologiche il privilegio di Maria (madre di Gesù) contro l'opinione dei Domenicani che ammettono la santificazione ma non l'Immacolata Concezione, la Chiesa è invece molto cauta.
«segue 1617»

Gesuiti

«segue da 1615»
[generale:
. Muzio Vitelleschi (1615-?)]
1616,
Istanbul: nell'art. VII del capitolato firmato tra l'imperatore Mattia e gli Ottomani, ai gesuiti è garantita protezione ma, malgrado l'accordo, essi diventano le vittime dell'incerta situazione;
estate, la residenza di S. Benedetto viene invasa e perquisita dai turchi; i sei gesuiti sono messi agli arresti incatenati e condotti per le strade in mezzo ad una folla impazzita e rabbiosa e gettati in prigione; sono accusati di essere agenti della Spagna, di battezzare i turchi, di tenere nascosti schiavi fuggitivi e persino di tramare contro la vita del sultano.
Una scorreria al vicariato patriarcale porta alla uce documenti con informazioni riguardanti gli apostati cristiani e il vicario viene condannato a morte e strangolato.
Poiché i documenti confiscati ai gesuiti contengono solo le ripetute istruzioni del generale C. Acquaviva a non intromettersi in poltitica e ad occuparsi esclusivamente di problemi religiosi, i gesuiti non sono giudicati degni di morte e, dopo che l'ambasciatore francese ha pagato una somma conveniente, vengono liberati.
Arrestati ancora dieci giorni dopo, vengono imprigionati in attesa di essere deportati con la prima nave in partenza.
Stavolta l'ambasciatore francese ottiene solo un successo parziale: i quattro gesuiti francesi sono espulsi, rimangono solo i due di Chio che sono raggiunti da altri due della stessa isola. Vicono alle coste di Calabria naufragano in seguito a un attacco dei pirati. Riusciti a fuggire, raggiungono il collegio dei gesuiti di Catanzaro, proseguendo per Roma, dove sono ricevuti dal nuovo padre generale Muzio Vitelleschi e rientrano poi in Francia senza incidenti.
[vedi Domicilia]
«segue 1617»

 

Galileo Galilei

Febbraio
24
, il Sant'Uffizio condanna il sistema copernicano.
26, G. Galilei ha un colloquio col cardinale R. Bellarmino che gli rilascia una dichiarazione da cui risulta non aver ricevuto alcuna penitenza per la difesa dello scienziato polacco, ma solo una «denuntia dell'Indice»; un prelato nemico di G. Galilei sostiene invece che il cardinale ha ammonito lo scienziato di non insegnare più le teorie di N. Copernico e che G. Galilei ha promesso di obbedire al precetto.
Marzo
3
, esce il decreto della Sacra Congregazione dell'Indice che sospende il De Revolutionibus di N. Copernico, fino a che non venga corretto da un'apposita commissione.

Fabio Colonna dimostra che le Glossopetre (letteralmente lingue di pietra), considerate bizzarre produzioni della natura, sono fossili di origine organica, confutando la diffusa opinione che siano originariamente di natura petrosa.

 

ANNO 1616





1616
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1616
-

 




1616
Sacro Romano Impero
Mátyás
Albero genealogico

(Vienna 1557 - 1619)
figlio terzogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1608-18, re d'Ungheria (Mátyás II);
1611-17, re di Boemia;
1612-19, imperatore del Sacro Romano Impero;
1616
-



1616
Marzo
gli Ottomani sono costretti a concludere con l'imperatore un non vantaggioso trattato di pace, nel quale però il «capitolato» concernente lo stato dei cristiani viene confermato.
estate, mentre il Gran Visir è fuori Istanbul, a capo dell'esercito contro i persiani sul fonte orientale e Istanbul passa sotto il governo del vice-reggente, il qaimakan Ahmet Pascià, l'imperatore, per errore o con atto provocatorio, arriva a Instabul; la cittadinanza, già in allarme per le incursioni dei cosacchi nel Mar Nero, lo interpreta come l'inizio di una manovra da parte dei cristiani per riconquistare Costantinopoli; nella città indifesa corre voce che i cristiani abbiano depositi di armi nelle case, chiese e ambasciate e siano coinvolti in atti di spionaggio contro lo stato.



1616
ducato di Stiria e di Tirolo
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;



1617-37, re di Boemia;
1618-37, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;




1616
-



 

1616
Brandeburgo
Albero genealogico

(Halle an der Saale 1572 - Berlin 1619)
figlio di Joachim Friedrich Hohenzollern e di Katharine von Brandenburg;
1594, sposa Anna di Prussia (1576-1625);
1608-19, elettore di Brandeburgo;
1614-19s, duca di Cleves, Mark e Ravensburg;



duca di Prussia (1618)


1616
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;

1616
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
1616
con il Codex Maximilianeus unifica per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;



1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;

1616
Palatinato
Federico V
Albero genealogico

(Amberg 1596 - Magonza 1632)
figlio di Federico IV e di Luisa d'Orange;
1610-23, elettore del Palatinato;
dal 1613 è sposato con Elisabetta, figlia di James I d'Inghilterra, ed è riconosciuto capo dell'Unione evangelica in Germania;



1619-20, re di Boemia;




1616
REGNO di SVEZIA e REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia;
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;
1610-12, il tentativo di intervenire nella crisi russa del "periodo dei torbidi" facendo nominare zar suo figlio Ladislao, fallisce;



1616
-


 

 



1616
IMPERO OTTOMANO
Ahmet I
Albero genealogico

(1590 - 1617)
figlio di Mehmet III
1603-17, sultano;
[è il primo sultano ad accedere al trono prima di aver raggiunto la maggiore età.]
sul fronte interno la pace del 1612 ha confermato quella del 1590;




Gran Visir
-

1616
-



 

 



1616
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;


 
-
1616
-

 

 



1616
Francia e Navarra
Luigi XIII
Albero genealogico
(Fontainebleau 1601 - Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;
a 9 anni sotto la reggenza della madre,


Primo ministro
C. Concini
(1610 -1617)
Sovrintendente delle Finanze
Consiglio di 3 direttori
(1611-1616):
1. Guillaume de L'Aubespine,
2. Pierre Jeannin,
3. Jacques-Auguste de Thou;
Claude Barbin
(1616 - 1617)
Cancelliere
Nicolas Brulart de Sillery
(1616 - 1624)
Guardasigilli
Guillaume Du Vair (1616 - 25 nov)
Claude Mangot (1616 25 nov - 24 apr 1617)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1594 30 dic - 9 ago 1616)
J.-A. du Plessis
duca di Richelieu
(1616 30 nov - 24 apr 1617)
 

1616
Istanbul: l'ambasciatore francese de Sancy, protettore dei gesuiti, imprudentemente coinvolto in un tentativo di fuga dalla prigione di un principe polacco che era stato catturato, viene arrestato e costretto a partire da Istanbul come persona non gradita alla Porta. Poiché sembra che i gli Ottomani vogliano rompere anche le relazioni con la Francia, i gesuiti sono posti sotto la protezione dell'ambasciatore asburgico.
Ma i due stati danno vigore all'alleanza tradizionale, poiché non è loro intenzione romperla, e M. de Césy, cugino di de Sancy e intimo amico dei gesuiti, è nominato nuovo ambasciatore di Francia presso la Porta.
Intanto C. Concini e sua moglie Leonora Galigai riescono a manipolare la politica della Francia a proprio vantaggio. Il fiorentino fa destituire tutti i ministri dell'assassinato Enrico IV, imponendo un cambio di rotta con la nomina di un nuovo governo favorevole allo stesso C. Concini e al Vaticano. Barbin viene nominato ministro delle Finanze, Mangot custode del sigillo e Richelieu ministro degli Esteri.
[L'italiano è riuscito ad entrare nelle alte sfere della corte grazie anche a spie infiltrate nelle cucine delle grandi famiglie di Francia, che fanno parte della rete costruita a suo tempo dal cardinale Alessandro de' Medici prima di diventare papa Leone XI.]

Con il trattato di Londun, Luigi XIII riconferma l'Editto di Nantes ma al tempo stesso si sforza di togliere agli ugonotti parte delle guarentigie politico-militari loro assegnate.
[Il cardinale duca di Richelieu compirà l'opera per tal modo iniziata.
È difatti in troppo diretta opposizione coi suoi grandi disegni di accentramento monarchico l'indipendenza politico-militare degli ugonotti che formano quasi uno Stato nello Stato francese. E a lui verrà fatto di abbatterli e di annientarne le prerogative.]


Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1616
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore della Nuova Francia
Samuel de Champlain
(1608 - 1620)

1616
Samuel de Champlain, che nel 1608 ha fondato Québec – il primo insediamento permanente francese in territorio nordamericano – procede (1608-20) all'esplorazione sistematica della regione.


1616
ducato di Lorena e di Bar
Henri II [il Buono]
Albero genealogico

(Nancy 1563 - Nancy 1624)
figlio di Carlo III (o II) [il Grande] e di Claudia di Francia, figlia di Enrico II;
1608-24, duca di Lorena e di Bar;

1616
-




1616
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;




1616
tregua di Anversa (1609-20): tra Olanda e Spagna;


1616
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]




1616
-

 

 

1616
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1616
-

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1616
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1616
-

 
Nord America
-
-
-
-

1616
-

VIRGINIA
Governatore
-
sir Thomas Dale
(1611 - ?)

1616
Jamestown, sul fiume James:



1616
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;



1616
-
NORVEGIA
1616
-
ISLANDA
1616
-

 

1616
REGNO di SVEZIA
Gustavo II Adolfo
Albero genealogico
(Stoccolma 1594 - Lützen, Lipsia 1632)
figlio di Carlo IX e di Cristina di Holstein-Gottorp;
1611-32, re di Svezia;




1616
rimane in corso la guerra contro la Polonia;




1616
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;


1616
1612-17, prima guerra del Monferrato: è costretto ad impegnarsi in Italia contro Carlo Emanuele I di Savoia;


NAPOLI
Viceré
-
Pedro Téllez-Girón
y Velasco Guzmán y Tovar

III duca di Osuna
(21 ago - 4 giu 1620)
Nunzio apostolico
-

1616
-


SICILIA
Viceré
Pedro Téllez-Girón
y Velasco Guzmán y Tovar

III duca di Osuna
(1611 - 1616)
Francesco Lemos conte di Castro
(1616 - 1622)
1616
-
a




1616
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;
1614-17, prima guerra del Monferrato;

 

 

1616
-


1616
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Bernardo Clavarezza
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1615 25 apr - 25 apr 1617, doge di Genova;


1616
-


1616
ducato di Mantova e del Monferrato
Ferdinando I
Albero genealogico
(1587 - 1626)
figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici († 1611), e fratello di Francesco IV;
1605-15, cardinale [rinuncia];
1612-26, duca di Mantova e del Monferrato;
nel 1616 sposa Camilla (1589-1662), figlia di Bruno Faa; [matrimonio morganatico, segreto; ripudiata 1616]

1616
-

 

1616
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Giovanni Bembo

(Venezia 21 ago 1543 - Venezia 16 mar 1618)
figlio di Agostino e di Chiara del Basso;
1615-18, doge di Venezia; [92°]
1615-17, guerra di Gradisca o degli Uscocchi;

 

- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1616
P. Sarpi, pur ironizzando su un provvedimento che bandisce una teoria sulla base della quale Gregorio XIII ha riformato il calendario (1582), fornisce parere favorevole alla richiesta romana di pubblicazione della condanna delle teorie copernicane;

Mancano i processi del Sant'Uffizio per quasi tutto il periodo 1592-1616.

 

 

1616
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;
dal 1615 è vedovo;

 

 

1616
-


 

1616
Granducato di Toscana
Cosimo II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1590 - 1621)
figlio del duca Ferdinando I e di Cristina di Lorena;
1608, sposa Maria Maddalena d'Austria;
1609-21, granduca di Toscana;
condizionato dalla madre e dal ministro Belisario Vinta;
 
1616
-

 

1616
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;

 
1616
-

 

 



Bellori Giovanni Pietro o Giampietro (Roma 1615/6-96) critico d'arte italiano, bibliotecario della regina Cristina di Svezia e poi vaticano, e accademico di San Luca, ricevette da Clemente X il titolo di "antiquario" di Roma, carica conservata fino alla morte;
Vite de' pittori, scultori et architetti moderni (1672, in cui è premesso il discorso sull'Idea della pittura, scultura e architettura).

Brébeuf, Georges de (Thovigny, Normandia 1616 ca-Venoix, Normandia 1661) poeta francese;
Entretiens solitaires (1660, Colloqui solitari)
Eneide (1651, parodia del VII canto virgiliano)
Lucain travesti (1656, dalla Farsalia di Lucano)
La Pharsale (1653, traduzione-parafrasi dell'opera di Lucano).

Greif, Andreas o Gryphius Andreas (Glogau, Slesia 1616-1664) poeta tedesco;
Herodis Furiae et Rachelis Lachrymae (1633-34)
Dei vindicis impetus et Herodis interitus (1635)
Sonnete (1637)
Olivetum (1646)Leo Armenius (Leone Armeno (1650)
Catharina von Georgien (1657, Caterina di Georgia)
Cardenio und Celinde (1657, Cardenio e Celinda)
Peter Squentz (1657)
Papinianus (1659, Papiniano)
Geliebte Dornrose (1660, L'amata Rosaspina)
Horribilicribrifax (1663)
Dissertationes funebres (1666).

Klaj, Johann o Claius (Meissen 1616-Kitzingen 1656) poeta tedesco
Pegnesisches Schäfergedicht (1644, Poesia pastorale sulla Pegnitz)
Aufferstehung Jesu Christi (1644, Resurrezione di Gesù Cristo).

Maitland, John – 2° conte di Lauderdale (Lethington, Scozia 1616-Turnbridge Wells, Kent 1682) politico scozzese, sostenitore dei presbiteriani scozzesi, fece accettare prima da Charles I e poi da Charles II il ristabilimento del "presbiterianesimo" in Scozia;
1651, dopo aver partecipato al tentativo di Charles II di riconquistare l'Inghilterra è fatto prigioniero a Worcester;
1660, rilasciato, dopo la restaurazione viene fatto segretario di stato per la Scozia; riesce a vincere ogni opposizione, tradendo i suoi antichi alleati presbiteriani e sostenendo l'autorità della corona;
1672, creato duca di Lauderdale, subisce vari attacchi alla camera per la sua difesa di posizioni assolutistiche;
1689, alienatosi il favore del duca di York, James, erede al trono, si dimette dalla carica di segretario di stato per la Scozia.

Malvasia, Carlo Cesare (Bologna 1616-1683) scrittore d'arte italiano, professore di diritto, pittore dilettante, amico di artisti della cerchia carraccesca
Felsina pittrice (1678)
Le pitture di Bologna (1686, postumo).

Owen, John (Stadhampton 1616-Ealing 1683) teologo anglicano; studente a Oxford, lasciò il Queen's College, rifiutando di adeguarsi ai nuovi statuti imposti dall'arcivescovo W. Laud;
Sulla tolleranza e il dovere del magistrato circa le religione (1649)
1651, nella guerra civile parteggia per O.Cromwell che lo nomina decano della Christ Church di Oxford; 
1652, è nominato anche vicecancelliere dell'università;
De divina iustitia
(1653)
Vindiciae evangelicae (1655)
La vera natura dello scisma (1657)
al ritorno degli Stuart, perdute le due cariche, si ritira nel villaggio natale;
De natura, ortu, progressu et studio verae theologiae (1661)
Politica ecclesiastica (1670)
1672, la "Dichiarazione di indulgenza" di Charles II gli consente di tornare a Londra, dove continua ad affrontare i problemi più vivi della teologia e della chiesa del tempo;
Breve difesa dei non conformisti dall'accusa di scisma (1680)
Ricerca sull'originaria natura, istituzione, potere, ordine e comunione delle chiese evangeliche (1681).

Pallavicino, Ferrante o Ginifacio Speroncini (Piacenza 1616-Avignone 1644, decapitato) letterato italiano, appartenente ad un'antica famiglia patrizia.
[Uno dei più appariscenti atti d'accusa contro la violenza dei sistemi romani, per alcuni decenni del Seicento, diventa in Europa la bandiera di ogni tendenza libertina.].

Wallis, John (Ashford 23 nov 1616 - Oxford 28 ott 1703) matematico inglese, studiò all'università di Cambridge; fece poi parte di quel gruppo di studiosi interessati alla "nuova filosofia" o "filosofia sperimentale" cui si dovette la fondazione della Royal Society;
1640, riceve gli ordini anglicani; durante la guerra civile si schiera dalla parte del parlamento;
1649, è nominato professore di geometria a Oxford;
1666, agosto, in un importante articolo (datato aprile) dà una sua versione del fenomeno dei flussi e riflussi delle maree;
[Nella teoria cinetica delle maree egli riprende non solo l'idea di G. Galilei di considerare le maree un effetto della non uniformità del moto terreste, ma anche la variante dovuta a G.B. Baliani che non gli sembra affatto bislacca, ma solo troppo estremista.
Egl sostiene che poiché Terra e Luna sono tra loro legate in modo da influenzarsi reciprocamente (sulla natura dei legami, che sospetta possa essere di tipo magnetico, egli sospende il giudizio), i due astri debbano essere considerati un solo corpo. Il punto che ruota attorno al Sole non è quindi, a suo parere, né il centro della Terra (come ha ritenuto, tra gli altri, G. Galilei), né il centro della Luna (come ha osato pensare il solo G.B. Baliani), ma il baricentro dei due corpi. Poiché le masse in gioco fanno sì che tale punto sia molto più vicino alla Terra che alla Luna, il moto mensile può essere approssimato con una rivoluzione della Luna intorno alla Terra, ma in realtà sono entambi i corpi a ruotare attorno a un centro comune.
Ne segue che per calcolare le non uniformità del moto terrestre, responsabile secondo lui delle maree, bisogna considerare non solo rotazione e rivoluzione, come ha fatto G. Galilei, ma anche il moto mensile attorno al baricentro del sistema Terra-Luna.
(Accettando le stime dell'epoca, che valutano la Terra 41 volte più pesante della Luna, egl pensa che il baricentoro sia all'esterno della Terra, a una distanza dalla sua superficie di circa un terzo di raggio terrestre, mentre in realtà è all'interno)
Il limite più grave della sua teoria consiste comunquqe nel non associare alcuna valutazione quantitativa ai cambiamenti di direzione del moto.
Per non uniformità, anch'egli, come G. Galilei, intende solo le variazioni della grandezza della velocità.
Egli ottiene comunque l'importante risultato di introdurre in modo naturale nella teoria cinetica tutti e tre i periodi (diurno, mensile e annuo) che sono realmente osservabili.
Da notare la quasi coincidenza con la memoria letta nel maggio dello stesso anno da R. Hooke alla Royal Society, in cui si mostra che il baricentro del sistema Terra-Luna descrive un'ellisse introno al Sole.

Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.]
]


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«segue da 1615»
1616,
Germania
Jena, esce Bibliotheca Philosophica del luterano Paul Bolduan.
[Nelle opere sono citati i cataloghi cinquecenteschi di Oporino e di Goltzius ma non quelli di Aldo Manuzio [il Vecchio].]

«segue 1617»

Rosacroce

«segue da 1615»
1616, Le Nozze chimiche di Cristiano Rosenkreutz, quasi sicuramente del pastore luterano Johann Valentin Andreä, gettano luce sul loro ambiente religioso, luterano anche se tendenzialmente sovraconfessionale; 
seguace se ne disse il medico inglese R. Fludd, attraverso il quale e possibile intravedere nei rosacroce gli eredi, in un contesto ermetico, dell'universalismo magico bruniano e campanelliano; improbabile invece un loro collegamento con le origini della massoneria.

Compagnia Unita delle Indie Orientali
(Vereenigde Oost-Indische Compagnie)
[Olanda]

1616, ottiene il monopolio del commercio con il Giappone.

Compagnia delle Indie orientali
(East Indian Company)
[Inghilterra]

1616, ottiene dal Gran Mogol l'autorizzazione di stabilire fattorie: Ahmetabad, Cambay, Surat, e di reggerle con le proprie leggi [primo esercizio di giurisdizione legittimo dell'India].
Continua tuttavia la lotta commerciale con le Compagnie olandese e francese.

 

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