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Papa
Urbano VIII

(1623-44)

Giappone, la persecuzione contro i cristiani che continua dal 1614 , ha fatto ormai 500 martiri, in gran parte spagnoli, di cui duecentocinque canonizzati da Pio IX e tra questi quarantacinque francescani.
Trattasi di laici Terziari, uomini con l'intera famiglia, che vanno al rogo o (se giapponesi) alla decapitazione (… come ad un trionfo, cantando il Magnificat e il Te Deum).

Gesuiti

«segue da 1634»
1635, nel De Causis publici erga iesuitas odii disputatio di Fausto Galindo Cantabro (pubblicato da K. Schoppe nella sua edizione degli Arcana societatis Iesu, publico bono vulgata, 1635), l'autore riferisce che a Roma i fanciulli che chiedevano di frequentare il collegio dei gesuiti venivano sottoposti ad un esame concernente anche lo stato patrimoniale della famiglia;
[vedi Domicilia]
«segue 1636»

 

 

 


 

ANNO 1635






1635
Sacro Romano Impero
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;
1617-27, re di Boemia;
1618-25, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;
1635
-




Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1635
-




1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;



1635
-

 

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1635-48
guerra franco-svedese

tra l'imperatore e i principi protestanti tedeschi si arriva alla pace di Praga che sancisce il ritorno allo status quo del 1627 e sospende per 40 anni l'applicazione dell'editto di Restituzione; in pratica si cerca a tutti i costi un compromesso anche perché gli anni della "fase svedese" della guerra sono stati di una violenza tale da far desiderare a tutte le popolazioni tedesche, cattoliche e protestanti, 
- la fine della guerra, 
- la partenza delle truppe straniere, 
- lo scioglimento degli eserciti mercenari, 
- la pacificazione dell'impero;
ma questa pace che andrebbe a favore degli Absburgo allarma la Francia e fa temere ai suoi governanti un massiccio attacco dell'esercito spagnolo, non più impegnato sul fronte tedesco;
Maggio
19
, così Richelieu, che fino ad ora ha solo svolto una politica diplomatica limitandosi a due interventi soltanto, in Valtellina e nella seconda guerra del Monferrato, dichiara guerra alla Spagna;
ora la guerra è proprio europea:
- Francia, Svezia, Paesi Bassi;
- imperatore, Spagna, Baviera;
di fatto è lo scontro tra Francia e Spagna per l'egemonia europea;
30, trattato di Praga, con questo trattato:
- la Chiesa di Roma afferma la propria supremazia sul luteranesimo;
- la monarchia austriaca sanziona la propria supremazia sulla "libertà" dei prìncipi del Reich.
Un compromesso regola – è vero – la questione dei beni ecclesiastici che rimarranno ancora per 40 anni in possesso degli stati evangelici; ma – è in ciò è l'essenziale – nell'impero dovrà sussistere un unico esercito di 80.000 uomini sotto il comando supremo ed effettivo dell'imperatore, con un contingente di 30.000 uomini affidato all'Elettore di Sassonia.
Inoltre tutte le leghe particolari devono essere abolite ed i prìncipi perdono i loro antichi privilegi militari, insieme al diritto di cui hanno tanto abusato, di concludere alleanze.

Incoraggiati dalla Francia, affatto desiderosa di veder sorgere una nazione tedesca unificata dal potere imperiale, oppure dalla dottrina luterana, Bernardo di Sassonia-Weimar e Gugleilmo di Assia non attendono neppure un giorno per respingere il trattato.
La guerra dura quindi ancor tredici anni.


 

1635
Brandeburgo
Albero genealogico

(Berlin 1595 - Königsberg 1640)
figlio di Johann Sigismund Hohenzollern e di Anna di Prussia;
1616, sposa la p.ssa Elisabeth Charlotte von Simmern (1597-1660);
1619-40, elettore di Brandeburgo;
1619-40, duca di Cleves e di Prussia;


1635
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
nel 1634, con la pace separata di Praga, ha ottenuto in premio la Lusazia [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];

1635
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;
dal 1632, dopo l'invasione della Baviera da parte di Gustavo Adolfo di Svezia, si è dovuto schierare nuovamente con Wallenstein [in precedenza si era messo alla testa del partito che ne chiedeva l'allontanamento];



1635
REGNO di POLONIA
Ladislao IV Vasa
Albero genealogico

(Cracovia 1595 - 1648)
figlio di Sigismondo III e di Anna d'Austria;
1632-48, re di Polonia;
1630-35, guerra svedese: nel 1634, con la pace di Polanów, ha assicurato alla Polonia i territori contesi, Livonia ed Estonia;


1635
-


 

 



1635
IMPERO OTTOMANO
Murad IV [il Prode]
Albero genealogico

(1612 - 1640)
figlio di Ahmet I e di Kösem Mähpeyker (di origini greche),
1623-40, sultano;
1635
durante una gara di tiro col giavellotto viene inaspettatamente battuto dal fratello Bayezid, e per questo molto probabilmente egli lo fa uccidere;




Gran Visir
-

1635
-



 



1635
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;
1619-33, il vero protagonista della politica nazionale è in realtà il padre (Patriarca Filarete) che ha riunificato nella sua persona potere temporale e potere ecclesiastico;


 
-
1635
-


 

 



1635
Francia e Navarra
Luigi XIII

(Fontainebleau 1601-Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;

 

Primo ministro
A.-J. du Plessis
duca di Richelieu
(1624 - 4 dic 1642)
Cancelliere
P. Séguier
(1633 28 feb - 19 dic 1635)
P. Séguier
(1635 19 dic - 14 mag 1643)
Sovrintendente delle Finanze
Claude de Bullion; Claude Bouthillier
(1632 - 1640)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Léon Bouthillier
conte di Chavigny e di Buzancay
(1632 18 mar - 23 giu 1643)
 
1635
guerra dei trent'anni: interviene contemporaneamente nell'impero e in Catalogna;
con i propri filibustieri comincia ad occupare diverse isole delle Antille, trascurate dagli spagnoli perché prive di miniere.
Si installa poi in modo definitivo a Martinica, Guadalupa, San Domingo e al loro intervento succederà poi la fondazione di una Compagnia delle isole d'America.
[verso la fine del secolo queste isole esporteranno zucchero e importeranno schiavi]

Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1635
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Luogotenente della Nuova Francia
Samuel de Champlain
(1633 - 1635)
Governatore generale della Nuova Francia
Marc-Antoine Bras-de-fer de Chateaufort
(1635 - 1636)
[ad interim]

1635
Dopo la firma del Trattato di Saint-Germain-en-Laye le prime navi francesi sono ritornate a Québec e la colonia ha ricominciato il suo lento cammino.
Muore Samuel de Champlain, rientrato due anni fa a Québec.
I gesuiti fondano un collegio maschile, il Collège de Québec, la prima scuola superiore di tutto il Nord America.
[Harvard University verrà inaugurata l'anno successivo a Newtown (poi Cambridge, Massachusetts) nella provincia di Massachusetts Bay.]

 



1635
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Federico Enrico
Albero genealogico

(† 1647)
figlio di Guglielmo I [il Taciturno] e di Luisa di Coligny;
conte di Nassau
principe di Orange

1625-47, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1635
-


1635
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1635
-


 

1635
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

- il parlamento è sciolto dal 1629 -

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1635

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1635
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1635
-

 
Nord America
-
-
-
-

1635
-

VIRGINIA
Governatore
-
-

1635
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1635
si riunisce per la prima volta un'assemblea che acquisisce presto il diritto di legiferare;






NUOVA INGHILTERRA
Governatore
-
-

1635
-



MASSACHUSETTS
Governatore
avv. John Winthrop
(1629 - ?)

1635
-
Radunatasi sul finire dell'anno, la Corte generale della colonia condanna una seconda volta R. Wiliams come propagatore di idee sediziose e lo bandisce definitivamente dal suo territorio, riducendolo a cercare nel bel mezzo dell'inverno uno scampo per la foresta e tra gli indiani.

 





1635
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1635
1618-48, guerra dei trent'anni: mantiene tutti i suoi territori;
NORVEGIA
1635
-
ISLANDA
1635
-

 

1635
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;
1618-48, guerra dei trent'anni:



1635
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese;






1635
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

1635
guerra dei trent'anni: quando gli dichiara guerra Luigi XIII, la situazione per la Spagna si fa particolarmente critica perché alle difficoltà della politica estera si aggiungono quelle interne determinate dagli inasprimenti fiscali e dalla politica accentratrice del conte-duca di Olivares;

NAPOLI
Viceré
Manuel de Zunica y Fonseca
conte di Monterey
(1631 - 1637)
Nunzio apostolico
-

1635
-


SICILIA
Viceré
-
1635
-
a

 



 

1635
SAVOIA
Vittorio Amedeo I
Albero genealogico

(Torino 1587 - Vercelli 1637)
secondogenito di Carlo Emanuele I e di Caterina d'Absburgo-Spagna;
1630-37, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1630-37
, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);

 

 

1635
nel tentativo di liberarsi dal pesante presidio francese a Pinerolo, stipula con la Francia l'accordo di Rivoli che prevede un'offensiva franco-sabauda contro le truppe spagnole nel milanese, nel quadro della più vasta campagna della guerra dei trent'anni; l'alleanza stabilisce, dopo l'eventuale vittoria, la cessione del milanese ai Savoia, e il passaggio di Nizza e della Savoia alla Francia;
all'inizio dell'offensiva egli riporta qualche successo sulle truppe spagnole nel vercellese;


1635
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Stefano Doria
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1633 5 lug - 5 lug 1635, doge di Genova;


Giovanni Francesco Brignole
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1635 11 lug - 11 lug 1637, doge di Genova;


1635
-


1635
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo I
Albero genealogico

(1580 - 1637)
figlio di Luigi o Ludovico Gonzaga (3° figlio del 1° duca di Mantova) e di Enrichetta di Cléves [Henriette de La Marck] erede dei ducati di Nevers e di Rethel;
1595-1637, duca di Nevers e di Rethel;
1599, sposa Caterine de Lorraine et Majenne († 1618);
1621, duca di Mayenne;
1627-37, duca di Mantova e del Monferrato;


1635
-


 

1635
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Erizzo
Albero genealogico

(Venezia 18 feb 1566 - Venezia 3 gen 1646)
secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e di Marina Contarini;
1631-46, doge di Venezia; [98°]

 

- nunzio pontificio: G.B. Agucchia (1623 - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1635
Febbraio
14
, il Senato ordina al capitano di Brescia Francesco Corner e al collega G. B. Querini di manifestare ai deputati cittadini il proprio disappunto e di impedire la partenza dei due oratori. La vicenda si protrae fino a maggio…

Maggio
Brescia, nonostante il palese appoggio di Francesco Corner e del suo collega G. B. Querini alle loro rimostranze, i cittadini si vedono respingere definitivamente la loro richiesta di limitare la ingerenza dei sindaci.
[In realtà, l'azione ferma e risoluta di questi magistrati ha il fine principale di dipanare quella ragnatela di corrutele e di favoritismi, attraverso cui la nobiltà locale, avvalendosi soprattutto di un'artificiosa amministrazione della giustizia civile, accentrata nelle proprie mani, si mantiene costantemente al potere.]


Durante il suo incarico il C. dovette anche occuparsi dell'ordine pubblico. Nel suo ingresso egli proibì il porto abusivo delle armi da fuoco "causa principale de tutti li mali"; nel dispaccio del 13 dic. 1634 egli rileva che i condottieri di milizie interpretano male le leggi che concedono a cinque loro servitori il porto d'arma da fuoco, poiché essi scelgono loro "adherenti" e persone che di queste licenze o si servono per soli lor privati rancori et interessi". Visitò poi le fortezze e il territorio che, dopo la trascorsa epidemia, stava ripopolandosi in modo tale "che può di breve sperarsi ... restituito il numero della primiera popollatione". Passò inoltre in rassegna le milizie e si occupò delle miniere di salnitro. Nella relazione, presentata il 19 febbr. 1636, pone in evidenza di essersi occupato con diligenza dell'esazione delle decime del clero, il cui estimo non era rinnovato dal 1564, riuscendo a far entrare nelle pubbliche casse la somma di lire 99.813. Infine egli osserva che i Bresciani, pur lasciandosi "fuorviare dai delitti" e "trascorrer nelle relassationi", sono pronti a ritornare all'ubbidienza, incontrando una "volontà rissoluta in chi li governa". In occasione della sua partenza dalla città, Andrea Falli, membro della Accademia degli Erranti, pubblicò in suo onore un'orazione piena di lodi esagerate, con un seguito di poesie che trattavano delle qualità del capitano. Nell'orazione in funere, pubblicata a Venezia nel 1656, alla morte del C., il medico Sebastiano Torresini avrebbe ricordato i suoi meriti acquistati nel capitanato di Brescia.


 

 

1635
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1635
-


 

 

1635
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1635
-


 



Aubigné, Françoise d' – marchesa di Maintenon (Niort, Poitou 1635-Saint-Cyr 1719) scrittrice francese, nipote di Agrippa d'Aubigné, fu educata dalla zia Mme de Villette secondo la confessione ugonotta (solo in seguito si convertì al cattolicesimo);
1652, sposa il poeta P. Scarron, facendo della sua casa uno dei più celebri salotti francesi; alla morte del marito cade in difficoltà economiche;
1660, grazie alla protezione di Anna d'Austria entra a corte come istitutrice dei figli che la marchesa di Montespan ha avuto da Luigi XIV (Re Sole) ;
1685, caduta in disgrazia la marchesa di Montespan, diventa la favorita del re che la sposa segretamente; ha grande influenza sulla politica del re Sole contribuendo all'instaurazione di un clima austero e conformistico alla corte di Versailles;
1668, fonda il convento di Saint-Cyr, collegio per fanciulle appartenenti a nobili famiglie decadute;
1715, alla morte del re si ritira a Saint-Cyr;
Postumi:
Conversazioni (1856, dedicato alle collegiali)
Consigli alle allieve di Saint-Cyr (1857)
Lettere (1861-1939).

Becher, Johann Joachim (Spira 1635-Londra 1682) alchimista tedesco;
Physica subterranea (1669)
Theses chymicae (1682)
Discorso politico (in tedesco).

Braunschweig, Anton Ulrich von (Hitzhacker 1635-Castello di Salzdahlum, presso Braunschweig 1714) scrittore tedesco, amico di Schottel e di G.W. Leibniz;
Die durchleuchtige Syrerin Aramena (1669-73, La serenissima Aramena di Siria, romanzo)
Die Römische Octavia (1677-1701, Ottavia romana, romanzo).

Gordon, Patrick detto Pëtr Ivanovic (Auchleuries, Aberdeenshire 1635-Mosca 1699) militare russo, discendente da una famiglia scozzese;
1661, entra nell'esercito russo ricoprendo importanti cariche;
1682, stringe amicizia con il futuro zar Pietro I;
1689, allo scoppio dell'insurrezione si schiera con le sue truppe a fianco di Pietro I e contro Sofia; decide così le sorti dell'insurrezione stessa, che porta Pietro I al potere; ristruttura l'esercito secondo il modello europeo e ha dallo zar il comando della capitale durante il suo viaggio in Europa; in questa occasione soffoca la rivolta degli strel'cy, il corpo della guardia, schieratosi con la zarina Sofia.

Hooke, Robert (Freshwater, Isle of Wight 1635-Londra 1702) scienziato e inventore inglese, da cui la legge di Hooke: legge di proporzionalità tra deformazioni elastiche e sforzi; perfezionò le idee di O. von Guericke realizzando il prototipo della moderna pompa pneumatica;
viene considerato l'inventore del sistema bilanciere-molla a spirale che rese possibile la costruzione di orologi meccanici portatili precisi quanto quelli a pendolo;
Micrographia (1665, dove descrive molte osservazioni al microscopio, introducendo il termine di "cellula")
An Attempt to Prove the Motion of the Earth by Observations (1674)
[È un tentativo di provare il moto della Terra con misure di parallasse stellare (obiettivo che sarà raggiunto da F.W. Bessel dopo più di un secolo e mezzo).
Non precisa qui la legge con cui la forza varia con la distanza….]

Cometa (1678)
[… lo fa qui, dove specifica che la forza è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Nel 1679, con una lettera lo comunica anche a I. Newton.]


Locatelli, Sebastiano (Bologna 1635 ca – ?) ecclesiastico italiano.

Lohenstein, Daniel Casper von (Nimptsch, Slesia 1635-Breslavia 1683) scrittore tedesco;
Ibrahim Bassa (1653)
Kleopatra (1661)
Agrippina (1665)
Epicharis (1665)
Sophonisbe (1680)
Politico Fernando di B. Gracián (1672, traduzione, la prima in tedesco)
Arminius (1689).

Morgan, Henry (Llanrhimney, Glamorganshire 1635-Port Royal, Giamaica 1688) marinaio inglese;
1669, dopo aver partecipato a varie spedizioni a fianco dei corsari della Giamaica, è nominato comandante delle navi corsare inglesi dell'isola; guida varie azioni militari contro le colonie spagnole;
1670, riporta un grande successo personale nell'azione contro Panama;
1672, per i suoi metodi brutali, viene arrestato dalle autorità britanniche e  condotto in Inghilterra;
1674-83, grazie al favore di Charles II può tornare in Giamaica, con il titolo di cavaliere e la carica di vicegovernatore, dove si occupa dell'amministrazione della colonia.

Panciatichi, Lorenzo (Firenze 1635-1676) erudito italiano;
[Figlio di Niccolò, pure letterato e bibliofilo la cui ricca biblioteca è ora incorporata nella Nazionale di Firenze.]
Contributo al Vocabolario della Crusca
Scritti vari (1856, postumi)
Scritti inediti (1909, postumi).

Piles, Roger de (Clamecy 1635-Parigi 1709) scrittore d'arte francese, di famiglia nobile, si stabilì giovanissimo a Parigi;
Dialogo sul colore (1673)
Dissertazione sulle opere dei più famosi pittori (1681)
Cenni sulla vita dei pittori (1699)
Corso di pittura per princìpi (1708, corredato dalla famosa Bilancia dei pittori).

Portocarrero, Luis Manuel Fernández de (n. 1635-Toledo 1709) ecclesiastico e politico spagnolo, di nobile famiglia, fu avviato alla carriera ecclesiastica, ma, entrato a corte, svolse un ruolo importante presso il debole e malato Carlo II;
1677-78, consigliere di stato, viene poi nominato viceré di Sicilia;
1678, arcivescovo di Toledo, diventa in pratica arbitro della difficile successione per mancanza di eredi; dopo aver sostenuto (fino al 1697) la candidatura di Giuseppe Ferdinando di Baviera, sostiene poi Filippo d'Angiò, nipote di Luigi XIV, contrastando le pretese dell'arciduca Carlo, sostenuto dalla regina Anna Maria; nella lotta delle fazioni, facendo nominare un confessore a lui legato, riesce infine a far firmare al re un testamento in cui indica come erede Filippo; morto Carlo II, diventa capo del governo e mentre si profilano le ostilità che da lì a poco scateneranno la guerra di successione spagnola (1703-04) prende delle misure poliziesche contro i sostenitori della successione austriaca che lo rendono molto impopolare e inducono Filippo V a licenziarlo (1703);
1705, è inviato nella sua diocesi;
1706, dopo le sconfitte subite da Filippo V egli si schiera dalla parte degli austriaci ma poco prima di morire si riconcilia col re senza venir tuttavia chiamato a corte.

Quinault, Philippe (Parigi 1635-1688) drammaturgo francese, di modeste origini sociali, cameriere del poeta Tristan l'Hermite, fu da questi avviato allo studio del diritto e inserito nei salotti preziosi e nell'ambiente dell'Hôtel de Guise;
Les rivales (1653, I rivali)
Le feint Alcibiade (1658, Il falso Alcibiade)
1660, è già profondamente inserito nella corte reale
Agrippa (1662)
Astrade (1665)
1670, membro dell'Académie Française;
Libretti per J..-B. Lully:
Cadmus et Hermione (1673, Cadmio ed Ermione)
Alceste ou le triomphe d'Alcide (1681, Alceste o Il trionfo di Alcide)
Le triomphe de l'amour (1681, Il trionfo dell'amore)
Armide (1686, Armida).

Spener, Philip Jacob (Rappoltsweiler, Alsazia 1635-Berlino 1705) teologo e pastore luterano tedesco; iniziatore del "pietismo", studiò a Strasburgo dove iniziò il suo ministero pastorale che esercitò poi a Francoforte come decano dei pastori cittadini; influenzato dal movimento di "risveglio" di J. Labadie, si orientò verso un luteranesimo interiore e devoto;
1670, istituisce i "collegia pietatis" riunioni bisettimanali di spiritualità con lettura e meditazione biblica collettiva;
Pia desideria ovvero viva aspirazione a un miglioramento a Dio gradito della vera chiesa evangelica (1675 in tedesco, 1678 in latino)
1686, essendosi attirata l'ostilità del clero luterano e dei teologi delle università di Lipsia e Wittenberg, accetta l'invito a Dresda, come predicatore di corte;
1691, si trasferisce a Berlino dove, con l'appoggio dell'elettore di Brandeburgo e re di Prussia propaga le sue idee, influendo in modo determinante sulla fondazione e l'orientamento dell'«Università di Halle» (1694); suo discepolo e diffusore dei suoi principi pietistici è A.H. Francke.

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Compagnia Unita delle Indie Orientali
(Vereenigde Oost-Indische Compagnie)
[Olanda]

1634-41, ottiene il monopolio del Giappone.

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«segue da 1634»
1635
Inghilterra
la Stationers' Company eleva la tiratura di ciascuna edizione a «1500 o 2000 copie al massimo» [vedi 1587], ma «per giustificate ragioni» può essere concessa l'autorizzazione a produrne tremila.
[Benché tale regolamento miri a salvaguardare gli operai contro lo sfruttamento e a prevenire una concorrenza sfrenata fra i vari editori, esso dà la misura probabilmente molto precisa della domanda di libri.]
Germania
Francoforte
Il Catalogus universalis [Mess Katalog] della Fiera del Libro, pubblicato sin dal 1608 da Latomus, elenca soltanto i seguenti titoli:
- 286 tedeschi,
- 21 stranieri,
un vero e proprio crollo, ma siamo nel pieno della guerra dei Trent'anni!.
«segue 1636»

 

 

 

 

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