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ANNO 1903

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Leone XIII
(1878-1903)

1903, muore.

Papa Pio X
(1903-14)
santo
(da Pio XII nel 1954)

Finanze Vaticane

«segue da 1887»
Per far fronte ai bisogni più urgenti, Pio X è costretto a rivendere i beni di valore che i fedeli regalano.
«segue 1914»

 

TATA Sons

«segue da 1900»
1903, inizia l'esplorazione a cui partecipano anche suo figlio e suo nipote;
«segue 1904»

Wiener Werkstätten
(Laboratori viennesi)

1903, l'architetto J. Hoffmann insieme a K. Moser e a H.O. Czeschka fonda questa comunità di produzione degli artigiani di Vienna, sul modello della inglese "Guild of Handicraft" di C.R. Ashbee; basata sul rifiuto della integrazione delle arti applicate nell'ingranaggio della produzione industriale, riesce a liberare la tradizione delle Arts and Crafts da ogni residuo di medievalismo e a imporre un nuovo gusto in tutta Europa;
malaproduzione sempre più abbondante sfocia in una involuzione degli elementi stilistici hoffmanniani finche il fondatore stesso si dissocia dalla comunità fondando una nuova associazione, l'Oesterreichischer Werkbund, che dal 1920, si costituisce a sua volta come sezione austriaca del Deutscher Werkbund.

Ford Motor Co.

1903, Henry Ford (1863-1947) fonda a Dearborn, presso Detroit, la Ford Motor Co.
con un capitale di 100.000 dollari, di cui solo 28.000 versati: oltre a detenere il 25,5% delle azioni, è vicepresidente, disegnatore, ingegnere capo e direttore generale; la società inizia a produrre una vettura, il modello A, del quale arrivano 1.708 richieste: mentre si pensa al modello C, versione migliorata del modello A, al modello B e quello F, tutti e due più costosi, Henry partecipa ad una gara consistente nella corsa di un miglio sulla superficie gelata del lago Saint Clair: impiega 36", altro record mondiale; pochi giorni dopo la gara, si tiene l'Esposizione dell'Auto a New York; le vendite gli permettono di portare la sua partecipazione nella società al 51%;
pensa di vendere le sue automobili ad un prezzo tra i 600 e i 750 dollari, concentrandosi sulla produzione di tre modelli da città e da strada che differiscono solo esteriormente;
«segue 1905»



1897-1914
Periodo di espansione dell'economia mondiale


t EMIGRAZIONE ITALIANA
Regioni 1902-04
Piemonte 17.446
Liguria 4.716
Lombardia 9.406
Veneto 6.909
Emilia 5.896
Toscana 8.772
Marche 9.938
Umbria 1.342
Lazio 6.640
Abruzzi e Molise 36.199
Campania 61.437
Puglie 11.135
Basilicata 12.698
Calabria 32.340
Sicilia 48.041
Sardegna 246
Totale 273.161

Per l'economia italiana gli emigrati rappresentano una risorsa importantissima: le rimesse in valuta degli emigrati aiutano considerevolmente il bilancio dello Stato.
La provenienza si stabilizza in una percentuale quasi fissa:
- 35% in valuta europea;
- 65% in valuta americana (80% di dollari statunitensi, 20% moneta sudamericana).
Dall'iniziale preferenza per il Sud America verso il quale si stabilizza il flusso degli anni '80 si passa all'America del Nord, Stati Uniti e Canada, verso la quale emigrano nel decennio 1890/1900 più di un un milione e mezzo di persone. L'emigrazione inoltre non è regolata da leggi severe né in uscita né in entrata e i clandestini sfuggono a ogni controllo.

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Banche

Istituti di emissione

Banca d'Italia

- Direttore generale: B. Stringher (1900 nov - 1928);

1903,

Banca Romana

1903,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla Banca d'Italia.]

Banco di Sicilia

1903,

Banco di Napoli

1903, 22 ottobre, viene autorizzato a emettere biglietti da 1.000 lire e altri tagli per un valore totale di 500 milioni;

Altre Banche
«segue da 1902»

Compagnia della Fede Cattolica
(o di San Paolo)

Presidente:
. comm. avv. Bartolomeo Florio, presidente agg. di Corte di Cassazione, dal 1897.
Segretario generale:
. comm. avv. Federico Reyna, dal 1894.
1903,

Consorzio delle Banche cattoliche

1903,

Banca Cattolica Vicentina

- Presidente
. barone Bartolomeo Scola
- Vice presidente
. dr. Girolamo Monza,


- 7 Consiglieri:
. G.B. Beni,
. Gio. Batta Bernacchi,
. Andrea Busato,
. Giovanni Galla,
. Pietro Morseletto,
. cav. Adriano Navarotto [segretario],
. cav. Giacomo Rumor,
. Giulio Rudella,
. Sebastiano Tomba.
- Sindaci effettivi:
. Carlo Ortolani,
. Matteo Veggian,
. Gabriele Vicentini.
- Sindaci supplenti:
. ?,
. ?.
- Probiviri:
. ?,
. ?,
. ?.

1903, "affare Morigo":
5 gennaio, il presidente rende noto all Consiglio di essersi recato la domenica precedente a Venezia ed ottenuta un'intervista con il patriarca cardinale Giuseppe Sarto e il conte Giovanni Grosoli, presidente dell'Opera dei congressi, ha esposto loro la situazione attuale della banca implorando consigli e aiuti;
si propone ancora che, nella peggiore delle ipotesi, tutti gli affari della banca siano assunti dal Banco di Roma mentre l'istituto vicentino si trasformerà in una filiale;
Brescia, il conte Giovanni Grosoli, conforme agli accordi del 1894 fra le banche cattoliche, convoca una riunione dei delegati delle stesse che decide di dare una mano all'istituto "confratello" di Vicenza;
6 gennaio, il consigliere Giulio Rudella, denuncia il fatto che impiegati della banca hanno divulgato faccende interne all'istituto; gli stessi vengono posti «in disponibilità»… la punizione avverrà in epoca da stabilirsi;
17 gennaio, una lettera è inviata dal vescovo di Padova al segretario di Stato Vaticano card. M. Rampolla del Tindaro;
19 gennaio, un'altra lettera viene scritta al segretario di Stato Vaticano card. M. Rampolla del Tindaro dal vescovo di Verona Bartolomeo C. Bacilieri il quale, oltre a rifare la storia della disavventura bancaria, riferisce pure la cifra dell'esposizione: Lire 1.600.000;
20 gennaio, altra lettera del vescovo di Vicenza mons. Antonio Feruglio, che dà per fallite le pratiche con il Banco di Roma e auspica la fusione tra le due banche;
come risposta il segretario di Stato Vaticano informa che la Santa Sede non può insistere ancora «presso un istituto di credito che amministra il danaro del pubblico» non si può spingere «troppo oltre»;
una lettera del direttore della banca rag. Sante Begalli al cardinale segretario di Stato Vaticano dà ormai per vano ogni sforzo tendente all'auspicata fusione;
a questo punto la banca si preoccupa di rimarginare subito almeno la perdita di lire 250 mila «accertata in conseguenza dei suoi vapori» ovvero dell'investimento fatto sulle navi da trasporto della ditta Morigo; la Santa Sede ha promesso di intervenire con tale somma ma distribuita in più rate; il Consiglio di amministrazione, unitamente al collegio dei sindaci, rivolge ora tramite il proprio direttore «caldissima preghiera perché la Santa Sede si compiaccia di commutare il detto concorso annuo, in un'unica ed immediata elargizione di L. 250 mila, che eviterebbe la tremenda rovina d'infiniti interessi materiali e morali di Vicenza, del Veneto e d'Italia»;
22 gennaio, il cardinale segretario di Stato Vaticano risponde al vescovo di Verona; tra l'altro la lettera lascia trapelare che egli è d'accordo con quanto dichiarato dal prelato veronese circa la molteplicità degli istituti di credito, "colpevoli" di aver provocato la decadenza e la sterilità delle altre istituzioni di carattere esclusivamente religioso, il che è stato un male gravissimo;
[di idee opposte è invece il patriarca di Venezia cardinale Giuseppe Sarto, eletto nello stesso anno papa Pio X]
26 gennaio, lettera del card. M. Rampolla del Tindaro al vescovo di Padova;
29 gennaio, lettera del vescovo di Vicenza al card. M. Rampolla del Tindaro;
febbraio, Ernesto Pacelli, presidente del Banco di Roma, ribadisce di non poter far nulla "di non conforme alla seria tutela degli interessi del Banco di Roma", aggiungendo tuttavia di rimanere in attesa di proposte accettabili;
6 febbraio, un aiuto viene intanto dal Banco di S. Marco, ma è troppo poco;
l'aiuto da Roma arriva, senza ricorrere all'ipotesi di fusione ma con operazioni di riporti valori alquanto vantaggiosi per la banca; in seguito essa riesce a rimarginare le perdite cui va incontro vendendo i vapori della ditta Morigo e quelle accertate con l'esercizio degli stessi;
27 febbraio, lettera del vescovo di Padova al card. M. Rampolla del Tindaro;
28 marzo, il Consiglio della banca, nel dubbio che possa verificarsi un movimento di ritiro dei depositi, decide di chiedere al Tribunale di Vicenza la concessione di una moratoria di sei mesi;
31 marzo, in città si viene a sapere che la Banca Popolare Vicentina e la Banca d'Italia hanno rifiutato il risconto;
la stampa avversa:
- «L'Adige», giornale democratico radicale,
- «Giornale Visentin», socialista,
- «l'Adriatico»,
- «Il Resto del Carlino»
concorre ad aumentare il panico e la sfiducia fra i risparmiatori (come sarà poi calcolato, nel giro di un anno il danno ammonta a Lire 26.526);
[si deve aggiungere inoltre lo scandalo di un cassiere che, arrestato per aver truffato la banca stessa della somma di Lire 124.875, viene condannato a 7 anni di reclusione nel 1903.]
aprile, il direttore della banca rag. Sante Begalli si dimette;
12 agosto, si tiene una riunione del consiglio e dei sindaci, allargata all'ex sindaco Giacomo Rumor e agli ex consiglieri Giovanni Galla, Antonio Meneghello, Pietro Morseletto che ascoltano una relazione su un incontro con Giovanni Grosoli avvenuto il 24 luglio, e sulle pratiche con Roma.

Comit
(Banca commerciale italiana)

1903,

Banca Toscana di Anticipazione e Sconto


1903,

Banco di Roma

1903,

Societa Bancaria Italiana

1903, Milano,

Banca Provinciale Vicentina

1903, una serie di fallimenti che hanno colpito clienti della banca portano al fallimento della banca stessa.

Credito Italiano

1903,

Banco Ambrosiano

1903,

Casse di Risparmio

«segue da 1902»

Cassa di Risparmio di Venezia

1903,

Cassa di Risparmio di Vicenza

1903,

Cassa di Risparmio di Milano

1903,

Cassa di Risparmio delle Province Lombarde

1903,

Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)

1903,


«segue 1904»

Banche Popolari

1903

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: conte Guido Piovene Porto Godi,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. Girolamo Burato, (tipografo)
. Antonio Zerbato,
. Angelo Balestra, (orefice)
. Girolamo Chinotto,
. ?,
. ?,
. Giorgio Canneti Molin, (ala liberalprogressista)
. Luigi Cavalli, (ala radicale-zanardelliana)
. Giovanni Mazzoni, (liberalismo)
. Giovanni Fasolo, (clericalismo)
. Sebastiano Anti, (uno dei vecchi fondatori)
. ?,
. ?,
. ?,

- Comitato dei censori:
. ?,
. ?,
. ?.

Direttore: dr Antonio Dolcetta (1881-1905).

Filiale
- Bassano (1881). «segue 1904»

Casse Rurali
1903 «segue 1904»
-


Lerner, Abba Ptachya (Bessarabia 1903-Florida 1982) economista statunitense di origine russa
1936, interviene nella discussione sull'economia socialista aperta da Oskar Lange contribuendo alla formazione del cosiddetto "meccanismo di Lange-Lerner" che illustra l'allocazione efficiente delle risorse nel mercato socialista
Teoria economica del controllo (1944)
Un piano antinflazionistico di mercato (1980, con D. Colander).

Perroux, François (Lione 1903-Stains, Seine-Saint Denis 1987) economista francese
1944, fonda l'Istituto di scienza economica applicata
1955, è docente di analisi economica al Collegio di Francia; lega la sua fama allo studio dello sviluppo economico e alla teoria delle cosiddette "posizioni dominanti"
La coesistenza pacifica (1958)
L'economia del XX secolo (1961)
Tecniche quantitative della pianificazione (1965)
Per una filosofia del nuovo sviluppo (1981).

Pugliatti, Salvatore (Messina 1903-Ragusa 1976) giurista italiano, docente di diritto civile all'università di Messina della quale fu poi rettore; si interessò anche alla musicologia e alla letteratura;
L'interpretazione musicale (1940)
La pubblicità nel diritto privato (1944)
Chopin e Bellini (1952)
Conoscenza e diritto (1961)
Studi sulla rappresentanza (1965)
Le «Musicae Traditiones» di Francesco Maurolico (1968)
Parole per Quasimodo (1974).

Robinson, Joan Violet (Camberley, Surrey 1903-Cambridge 1983) economista inglese, laureatasi in economia a Cambridge, vi percorse tutta la sua lunga carriera di insegnante; allieva di A. Marshalle di A. Pigou divenne poi critica del loro insegnamento;
1931, docente nell'università di Cambridge;
Teoria della concorrenza imperfetta (1933)
Saggi sulla teoria dell'occupazione (1937)
Introduzione alla teoria dell'occupazione (1937)
Saggio sull'economia marxiana (1942)
Scritti economici (1951, 1960, 1965, in 3 voll.)
Accumulazione del capitale (1953)
Economia e ideologia (1962)
Saggi sulla teoria della crescita economica (1963)
1965, titolare della cattedra di economia a Cambridge dopo il ritiro del consorte, prof. E.A.G. Robinson;
L'economia a una svolta difficile (1966)
Eresie dell'economia (1971)
La seconda crisi della teoria economica (1972)
Ulteriori contributi all'economia moderna (1980).

Rosenstein-Rodan, Paul Narziss (Cracovia 1903-Austin, Texas 1985) economista polacco naturalizzato inglese, contribuì allo sviluppo del "piano Vanoni" in Italia e poi ai piani di sviluppo dell'India;
Lo sviluppo internazionale delle aree economicamente arretrate (1944)
Criteri di investimento e sviluppo economico (1961).

Saraceno, Pasquale (Morbeggio, Sondrio 1903-Roma 1991) economista italiano;
1933, segue dalla fondazione l'esperienza dell'IRI di cui è consulente economico generale;
L'organizzazione dell'azienda industriale (1942)
1946, promotore della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno) di cui è presidente; approfondisce le sue ricerche sul fenomeno delle partecipazioni statali;
L'IRI, ordinamento e attività svolta (1956)
Le operazioni bancarie (1957)
1959-77, docente di tecnica industriale e commerciale all'università di Venezia-Cà Foscari, ove e poi professore emerito della facoltà di economia e commercio;
La produzione industriale (1964, nove edizioni)
Lo Stato e l'economia (1965)
L'economia dei paesi industrializzati (1970)
Il sistema delle imprese a partecipazioni statali nell'esperienza italiana (1975)
L'unificazione economica italiana è ancora lontana (1988)
Sottosviluppo industriale e questione meridionale (1990)
Studi sulla questione meridionale 1965-1975 (1992, postumo).

Shackle, George Lennox Shannan (Cambridge 1903) economista inglese, compì gli studi alla London School of Economics e al New College a Oxford; docente all'università di Leeds, Liverpool e Saint Andrews;
Aspettative, investimento, reddito (1938)
1945-50, membro del Cabinet Office, fa parte fino al 1969 del consiglio della Royal Economic Society;
Le aspettative nella teoria economica (1949)
Incertezza in economia (1958)
Economia per diletto (1959)
Decisione ordine e tempo (1961)
1967, membro della British Academy;
Gli anni dell'alta teoria (1967)
Epistemica ed economia (1972)
Attesa, impresa e profitto (1978).

Tinbergen, Jan (L'Aia 1903-Bruxelles 1994) economista olandese;
Un approccio econometrico ai problemi del ciclo economico (1937)
Statistical Testing of Business Cycle Theories (1939)
1945-53, direttore dell'ufficio centrale di pianificazione olandese;
Sulla teoria della politica economica (1952)
1956-73, professore nella Netherlands School of Economics di Rotterdam;
Economic Policy: Principles and Design (1956, Politica economica: principi e modelli)
1965-72, presidente del comitato per la pianificazione dello sviluppo delle Nazioni Unite;
1969, primo premio Nobel per l'economia insieme con R. Frisch.

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Italia

Aprile
29
, il governo decide di non rinnovare le convenzioni ferroviarie esistenti dal 1885.

Giugno
la Camera boccia il progetto di statalizzazione delle ferrovie presentato da Edoardo Pantano, ma si dimostra più aperta al problema;

Ottobre


Dicembre
La società genovese Ansaldo dà vita a una società per azioni: la Ansaldo Armb, in base a un accordo con il gruppo inglese Armb Whitworth;

Tecnomasio Italiano Brown Boveri

«segue da 1861»
1903, lo Stabilimento Tecnomasio Italiano assume l'attuale ragione sociale dopo aver stretto accordi con il gruppo svizzero Brown Boveri, costituito nel 1891 per iniziativa di Ch. Brown e W. Boveri e specializzato nella produzione di turbine a gas e a vapore; conosce negli anni successivi un rapido sviluppo ed estende progressivamente la gamma delle sue attività, costruendo materiale per trazione elettrica, apparecchiature per la distribuzione dell'energia, impianti per applicazioni industriali, motori elettrici ed equipaggiamenti per propulsione navale e per aviazione, nonché centrali idroelettriche e nucleari;
«segue 1978»

Wiener Werkstätten
(Laboratori viennesi)

1903, l'architetto J. Hoffmann insieme a K. Moser e a H.O. Czeschka fonda questa comunità di produzione degli artigiani di Vienna, sul modello della inglese "Guild of Handicraft" di C.R. Ashbee; basata sul rifiuto della integrazione delle arti applicate nell'ingranaggio della produzione industriale, riesce a liberare la tradizione delle Arts and Crafts da ogni residuo di medievalismo e a imporre un nuovo gusto in tutta Europa;
malaproduzione sempre più abbondante sfocia in una involuzione degli elementi stilistici hoffmanniani finche il fondatore stesso si dissocia dalla comunità fondando una nuova associazione, l'Oesterreichischer Werkbund, che dal 1920, si costituisce a sua volta come sezione austriaca del Deutscher Werkbund.

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